Il Mistero del Fabbro

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  1. -Hidan
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    Il Mistero del Fabbro


    I


    Seguii in silenzio il grande ninja della Foglia attraverso le mura della Foglia, entrando per la prima volta a Konoha. L'Hokage, poco prima di varcare le mura, aveva però lanciato alcune nuove informazioni, che potevano essere assolutamente fondamentali. Meku e quell'animale di un Hayate sono collegati, dici? E, per di più, c'è una Pergamena di Indra in mezzo? Come fai a saperlo? Non credo che le Pergamene di Indra caschino propriamente dal cielo. Esclamai, attendendo una risposta.
    Se Raizen avesse accennato a quella che era chiamata come "La Leggenda della Spada Eterna", sarebbe stata solo una sua scelta.
    Quello che era certo, è che quel possibile collegamento poteva - forse - significare, anzi, giustificare, la presenza di Meku nella lista dei nomi che avevo guadagnato dal Nadir... Che il fabbro avesse avuto un passato legato agli Hayate? O almeno a quell'Hayate che si faceva chiamare come Coraggio? Possibile.
    E così questa è la Foglia, e capisco che tu, da bravo kage, voglia farmi vedere il Villaggio per bene... Ma... Perché stiamo tornando indietro? Esclamai, dopo qualche minuto, notando di come, dopo un primo percorso, ci riavvicinammo alle mura per uscire e poi rientrare. Ok, sono confuso. Ti sei perso o ci hai ripensato?
    Raizen, che era stato fino a quel momento particolarmente silenzioso, probabilmente assorto in qualche suo pensiero, e che, per quel motivo, avevo evitato di disturbarlo oltremodo, essendo comunque già - in un certo senso - in credito per quella cortesia.

    Senza alcuna risposta, decisi di ingoiare il rospo ancora per qualche minuto e, armato solo della mia - minuscola - dose di pazienza, fare silenzio, continuando il cammino tra le strade della Foglia.
    Passando tra viali alberati, palazzi e quartieri, fino a giungere fino alle pendici della montagna famosa per le sculture dei volti dei kage.. Questo è veramente cafone... Fu il commento ad alta voce, per inciso... Arrivammo dinanzi ad una botola, in una strada senza uscite. Mh? Click.

    Il coperchio della botola si spalancò, mostrando l'ingresso di un cunicolo che si snodava verso dei bui e profondi sotterranei. Voi siete tutti matti. Parlai, con molta leggerezza e guardando l'Hokage. Cioè, lui è matto sicuramente, ma voi di più che glielo lasciate fare. Terminai, seguendo Raizen per le scale buie.
    La discesa fu decisamente lunga e la strada, senza alcuna luce solare, era illuminata da alcune lampade elettriche, precisamente posizionate di tanto in tanto per permettere agli avventori di continuare facilmente la discesa.
    Credevo che buchi nella terra del genere si trovassero solo ad Oto, e invece... Come fa a vivere e lavorare qui sotto? Non gli manca l'aria? Avrei domandato mentre mi accorgevo che sembrava stessimo per giungere alla fine di quella lunga discesa verticale. Solo che la struttura era molto diversa da come la immaginavo.

    Ma... Non c'è... Niente? Guardai, perplesso, Raizen.
    Una stanza quadrata, con le mura perfettamente levigate, quasi eteree per forma e sostanza, dove una statua che raffigurava un oni guardava gli ignari visitatori. Ma... Dov'è Meku? E... Cos'è quello? Indicai la statua, mentre Raizen, o meglio, la sua attenzione, venne rapita da una minuscola quantità di polvere e... Un capello? E' di Meku? Domandai, mentre Raizen cercava di riconoscere al tatto le uniche sostanze degne di nota oltre alla statua in quel cubo di roccia. Ho capito, tu sei più confuso di me. Non è un buon segno. Decisamente, non è un buon sogno. Esclamai, con la mia solita leggerezza, mentre assecondavo l'Hokage, che aveva provveduto a creare, con un suo ninjutsu, una specie di lamina di ghiaccio colpendo le pareti. Mh... Vuoi sapere da quale lato proviene più calore? Oh, nel caso tu abbia bisogno, ho degli amici che possono darci una mano... Il Freddo è questione mia. Dissi, seppur il jutsu del kage sembrasse abbastanza funzionale al suo intento, non richiedendo la presenza necessaria di alcuna creatura del Freddo.

    Vediamo se... Qualcuno si trova oltre queste mura. Chiusi per un istante le palpebre. En. Il io chakra sferico inondò la stanza, aumentando le mie percezioni al massimo, aiutandomi anche con le capacità Hozuki. [En]En - Lo Spazio Vitale [Combattiva]Akira, fin da quando era un giovane ninja, ha sempre dovuto combattere e confrontarsi con avversari più temibili di lui e in netto svantaggio numerico. Dopo le esperienze maturate in battaglia, lo spadaccino della Nebbia ha elaborato una nuova capacità che gli permette di potersi confrontare anche con svariati nemici contemporaneamente, estendendo le sue percezioni al massimo durante la battaglia.

    En
    Arte: L'utilizzatore può estendere il suo chakra in una sfera di raggio pari a 3 metri: potrà percepire chiunque sia presente nel raggio della sfera. Chiunque, all'interno del raggio, non sarà percepito se occultato e se il proprio valore di Furtività è inferiore di 3 punti, o meno inferiore, rispetto al valore di Percezione dell'utilizzatore. La sfera sarà rilevabile da abilità di visione, percezione del chakra e similari; risulterà di un colore azzurro chiaro. Richiede slot azione/tecnica all'attivazione.(Basso a round)
    [Da genin in su]

    Intuizione (Base)
    Maestria: La Percezione è aumentata di 1,5 quando En è attivo.[Da genin in su]

    Spazio (Base)
    Speciale: Il raggio di En è pari a 4,5 metri.(Consumo: ½ Basso a round)
    [Da chunin in su]

    Intuizione (Superiore)
    Maestria: La Percezione è aumentata di 3 quando En è attivo, anziché 1,5.[Da chunin in su]

    Spazio (Superiore)
    Speciale: Il raggio di En è pari a 6 metri.(Consumo: Basso a round)
    [Da jonin in su]
    [Percezione: 15]9 + 3 (En) + 3 (Reidratare 1/4 Basso) A quel punto, con le mie capacità percettive spinte al massimo, non mi restava altro che camminare a filo muro, sfiorando la stessa leggermente con la mano, cercando di percepire eventuali presenze oltre le pareti.

    Se nulla mi fosse stato rivelato, avrei guardato Raizen in faccia, deluso. Purtroppo, niente. Dopo quelle parole, fu il turno dell'Hokage, che probabilmente era convinto che il leggendario fabbro fosse lì, nascosto e senza volontà di vedere nessuno. Ascoltai con attenzione le parole dell'Hokage, mentre parlavo di Forgia Demoniaca, del Coraggio - credevo, in base alle sue precedenti affermazioni - e della Leggenda della Spada Eterna. Guardai Raizen negli occhi solo quando ebbe finito. Interessante. Si, veramente, bel discorso... Si... Ma di che cazzo hai parlato? Feci una minuscola pausa. Forgia Demoniaca... Spero che non sia un rituale folle come quello degli Hayate... Sai, quello che loro chiamano come Forgia Divina... Comunque, potrebbe essere interessante da leggere questa pergamena... Fosse la volta buona che mi applico su qualche libro o scritto... Incalzai. Senti... Provo io... Mi avvicinai alla statua dell'oni, cercando qualche dettaglio o qualche elemento di stranezza, prima di parlare. Meku, il mio nome è Akira Hozuki. Sono qui per un motivo. Sono un fabbro anche io, ma non per guadagno, per necessità. Anche il più grande spadaccino ha bisogno di conservare le sue lame... E puoi star certo, che io sarò il più grande di tutti! Vuole il caso, che, qui con me, io ne abbia ben due... Entrambe spezzate... Ma una di queste è stata la spinta che mi ha portato fin da te. Non è una spada come le altre... E se la leggenda che ti precede rende veramente onore alla tua abilità da fabbro... Allora chi mi ha dato questa lama è un nome a te conosciuto... Touki è il suo nome, e questa è una delle sue lame! Sfilai il rotolo da richiamo, tenendolo ben saldo in mano, in attesa di risposte.

    O anche di un qualsiasi cenno, potevo accontentarmi per il momento.
     
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38 replies since 9/11/2020, 20:14   1151 views
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