Il Mistero del Fabbro

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Mistero del Fabbro


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    Scena del Crimine

    Solo uno sguardo di assoluto compatimento accolse l'ironica domanda dell'Hokage sulla possibilità di conquistarla, e se molto lontano una segretaria dai capelli rossi poteva aver sentito un brivido lungo la schiena, la giovane spadaccina là presente era assolutamente convinta di avere a che fare con un idiota estremamente molesto. Vedo che non siete avvezzi alle Chiiton. Meglio per me, un peccato per voi perdenti. Mormorò tra una tazza e l'altra quando i due commentarono disgustati gli effetti di quel jutsu sulla stanza, e quando i due continuarono fu Akira il primo a ricevere una sferzata verbale dopo il suo tentativo di ramanzina. E a te nessuno ha insegnato a rivolgerti in maniera decente a chi è MEGLIO di te? Disse con estrema confidenza, dopotutto si riteneva ed era un genio nel suo campo. E se non ti piace che io beva perchè non ti fai avanti e provi a impedirmelo? Le tue non sarebbero le prime mani che ho tagliato per questo motivo. Aggiunse sprezzante mentre si serviva nuovamente. Nessuno combatte come te? Intendi con squilibrio e molti movimenti circolari per mantenerti in asse? Ne ho conosciuti almeno quattro che facevano cose simili. E l'unico decente era Yashamaru Kurama, che usava le code della Volpe anche se poi è morto. Nel mondo interiore dell'Hokage persino la volpe avrebbe avuto un sussulto. Riferì che era successo più di cento anni prima e, quasi imbarazzato, avrebbe rifiutato di fornire informazioni su, e qui si quota "quel cretino di cui si sarebbe vergognata persino la sua ombra" che era stato suo jinchuuriki, e anzi consigliò di far fuori la ragazza prima che potesse aggiungere altro sull'argomento. Se vuoi continuare così non sarai mai niente di che, devi lavorare sulle basi prima di spaziare. Trovare la TUA spada, quella VERA, e poi sovrapporla a quelle che impugni invece di girare e girare come una trottola scema. Considera queste parole un dono prezioso. Concluse, con altezzosa superbia.

    Fu Raizen a parlare in seguito, con la sua tradizionale diplomazia, approciandosi a Midorinaka come un toro impazzito che carica di testa contro un toro altrettanto pericoloso. Eppure ebbe un minimo riscontro. Fidati, è nettamente meglio di quello che ho passato. E immensamente meglio di quello che passerai tu se non ti levi di torno. Disse riferita alla frase sulla "vita di merda", sollevando la tazza quasi fosse un brindisi e buttandola giù. E questo che tu chiami sakèrnello costa qualcosa come duemila ryo per mezzo litro, se ho chiaro il cambio attuale. Ma ci fu un barlume di interesse alle parole successive di Raizen. Ma può essere interessante quello che dici. Del buon sakè rende sopportabile anche avere a che fare con dei normali come voi. Inutile sottolineare quanto disprezzo e condiscendenza ci fossero in quella definizione, ma nel dirlo dissolse il jutsu di sangue, portando poi l'attenzione su Akira. Ah, quindi sei un Hozuki. E io sono Midorinaka Kenkichi, e non credo di aver mai messo piede in questi due posti che hai nominato, principiante. Ma forse Kiri è la casa di quel Kensei, se non sbaglio. Non che ti interessi. Aggiunse, come a liquidare in fretta la faccenda e poi concentrandosi su di lui in modo più attivo. Ma parliamo un secondo di te...sei fatto d'acqua, mi dicono, e questo spiega l'odore. Interessante capacità, non credo di averne mai incontrato o combattuto uno...potrebbe essere un'esperienza stimolante. Stavo giusto pensando a una tecnica per gestire quelli che fanno cose simili, mi servirebbe. Era strana, rozza e poco coerente col suo aspetto, ma in quegli occhi di ragazzina strana in quel preciso momento c'era un'intelligenza e una profondità che facevano venire i brividi lungo la schiena. Tornò però presto sull'Hokage. Cosa sarebbe questo metal? Un tipo di concerto o uno strumento? Aggiunse dopo il commento di Akira. C'erano alcuni suonatori durante i riti di promozione al Villaggio, intendi una cosa del genere? Strane curiosità per una che li stava scacciando fino a un minuto prima. Possibile che in realtà avesse una gran voglia di chiacchierare? Ah, conosci Kensei allora? Confermo la mancanza di gusto. Ma non approfondì.

    Ovviamente non prese la mano nè la strinse, e si era già presentata, ma si limitò ad annuire. Portami qualcosa di qualità da bere e da mangiare, come un bravo servetto, e potrei farti la grazia della mia compagnia e del dialogo. Disse con toni ricercati, assolutamente poco in linea con quanto detto poco prima, ma perlomeno si era detta daccordo. E se volete frugare questa topaia non ho problemi, non è certo casa mia, basta che non mi disturbiate. Mise una mano nella veste, probabilmente diretta a una tasca interna, e ne estrasse una sorta di cartabomba, un Fuda ma con simboli completamente diversi. I segni si accesero per qualche istante mentre la parete precedentemente chiusa si apriva, scorrendo verso l'alto. Me lo ha lasciato quel cadavere, anche se funzionerà ancora una o due volte al massimo. Sono stata fin troppo generosa, vedi di onorare la tua parte dell'accordo. Probabilmente l'Hokage avrebbe ottemperato alla richiesta con Kubomi o con un clone, non era importante, ma Midorinaka avrebbe cominciato a parlare di Meku solo dopo aver avuto quanto promesso.

    Quanto alla stanza vuota, se la avessero voluta frugare nel frattempo, avrebbero presto notato una serie di particolari disturbanti. La stanza era un semplice cubo, come tutte quelle di Meku, di circa otto metri di lato, con pareti in terra indurita oltre le quali non si percepivano altri spazi o similari, e ovviamente c'era una statua dell'Oni dalla quale però non veniva aria, come se fosse stata bloccata. La stanza era una sorta di magazzino con diverse casse piene di lingotti di metallo, sebbene alcune fossero spaccate e in disordine, spargendo polvere metallica e lingotti per terra. Vicino alla parete fatta sparire dalla Principessa Kenkichi però, l'elemento fondamentale era la sagoma bruciata a terra di una persona. Un uomo, e uno dalla stazza notevole. Qualche capello simile a quello trovato in precedenza era sparso nella stanza, se avessero cercato bene, ma una cosa era certa: un corpo era stato bruciato fino a far sparire anche le ossa, e proprio in quel punto, vicino al muro. Nessuna traccia di sangue, perlomeno non a terra, ed era difficile risalire a quando fosse avvenuto l'evento...ma dato che la stanza non era per nulla calda e che non c'era differenza di calore tra i segni di bruciatura e altre parti dell'area, probabilmente si era trattato di parecchi giorni prima.

    Quando fosse giunto l'alcool e le vivande, e il cielo sa quanto male sarebbero potute andare le cose se non fosse arrivato nulla, Midorinaka avrebbe teso la tazza, esigendo di essere servita per prima. Meku stava forgiando non so quale inutile chincaglieria quando sono arrivata, una specie di bara, non so, la chiamava fodero speciale. Gli ho detto chi ero, quali fossero le mie richieste e prospettato il pagamento. Oro, ovviamente, quello lo cerca sempre, ma anche due piccole questioni private, una per il suo interesse a sopravvivere, e una per un'informazione che gli interessa e che è in mio possesso. Scordatevi che io vi dica di cosa si tratta. E ha mollato tutto per il mio ordine, che aveva la precedenza. Soppesò la bevanda che le era stata offerta, squadrando l'Hokage che aveva fatto sedere su un cuscino buttato per terra alla buona, così come Akira, senza scomodarsi di scendere dalla poltrona (era stato il topo ad accomodare il tutto). Allora...quei capelli mi ricordano un tizio di un continente molto lontano con cui combattei anni fa. Usava due asce e non era malaccio...mi pare si chiamasse Mohawk...ti chiamerò così. Quindi Mohawk....dimmi un pò cosa ci sarebbe di pregiato in questo sakè? Chiese, trangugiando senza criterio l'alcoolico. Meku comunque era reticente all'inizio, anche se il mio pagamento era allettante, ma con due minacce ben piazzate è passato subito dalla mia parte. Niente di eccessivo, chiaramente, ma ha spostato l'ago della bilancia. E' andato di buon grado a recuperare il Mese che mi serve senza passare per inutili intermediari...dopotutto io valgo almeno quel tanto. E voi invece come mai cercate quel cadavere con una scopa nel culo? E ovviamente non sapeva nulla nè del corpo bruciato nè dell'altra stanza, nè Meku aveva dato impressione di essere turbato o diverso, nelle descrizioni, da come Raizen lo ricordava.
     
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