Erano passate solo poche notti da quando Hisamori arrivò a Suna: l'appartamento in cui viveva era ancora spoglio, in disordine e sporco, e l'unico arredamento che c'era era il letto matrimoniale in cui dormiva con Gohan, il suo enorme cane alano.
Doveva ancora abituarsi del tutto ad avere quattro mura di cemento attorno e un tetto stabile sopra alla testa. Era strano sentire ad ogni ora del giorno rumori provenire dalle strade, schiamazzi di bambini e urla di ubriaconi. Gli mancava la pace del deserto, l'intimità della sua famiglia e la quotidiana avventura.
Pure avere attorno quelle mastodontiche mura che sì proteggevano il villaggio della sabbia da attacchi nemici, ma facevano sentire Hisamori quasi rinchiuso in una gabbia essendo lui abituato alla vastità del deserto.
Ecco perchè quando ricevette la missiva dall'accademia fu molto contento; aveva l'occasione di uscire da quelle mura e iniziare a visitare il mondo. Oltre a diventare un membro importante dell'accademia per la sua famiglia, Hisamori avrebbe viaggiato il mondo per scoprire più cose possibili e riportare queste conoscenza alla sua famiglia.
Lesse le direttive che gli vennero date e decide di portare con sè il suo migliore amico Gohan
Ciccio per la mia prima missione devi esserci. Elemosiniamo un passaggio a qualcuno con la carovana così non devi camminare fino a Soyo e dopo ti faccio mettere sulla carovana di Satoru!
Gli si avvicinò e iniziò a coccolarlo un po' e giocarci. Gohan, ora che Hisamori si trova a Suna, è il suo unico amico e di quel vecchio cane, che l'ha visto nascere e che l'ha cresciuto con i suoi fratelli, si fidava ciecamente, e non lo avrebbe lascato solo tanto tempo.
Così il giovane studente dell'accademia iniziò a prepararsi mentalmente per la sua missione: avrebbe portato con sè solo l'equipaggiamento che gli aveva donato la sua famiglia lasciando tutto il resto a casa, ovvero quei pochi vestiti che si era portato dal deserto. Sarebbe partito con le sue larghe braghe di tela, una maglietta a maniche lunghe e una lunga sciarpa.
Raccolti i capelli a coda di cavallo dietro la testa, e con il suo fidato Gohan al suo fianco, Hisamori nella gelida notte sunese sarebbe partito in direzione del confine tra paese dell'erba e paese del fuoco.
[...]
Il giovane ragazzo riuscì a passare tre quarti del viaggio su una carovana in compagnia del suo cane: i proprietari due gentili signori di suna, marito e moglie, che dovevano percorrere la stessa strada.
Per le ultime ore di cammino Gohan si fece forza e stette al passo di Hisamori: in fondo era un cane pieno di energia, che da giovane non lo fermava nessuno, e adesso decide saggiamente di dosare le sue forze.
Preciso come era sempre, il sunese vide in lontananza un piccolo vecchietto seduto su una carovana che chiaramente stava scrutando con sospetto i due appena arrivati; neanche il tempo di pronunciare parola che il vecchio, che si trattava chiaramente di Satoru Gorudo, iniziò ad urlare e a lamentarsi di Hisamori e dell'accademia. Non gli diede il tempo di parlare ed era così agitato che sembrava non essersi accorto della presenza di Gohan. Gli spiegò cosa stavano per fare, ovvero portare il carico di Satoru al Paese del Ferro, proteggendolo dai probabili attacchi di banditi della Cascata.
Lo studente era consapevole delle sue capacità e sapeva di non essere lì per fare una gita
Non si preoccupi Gorudo-san, non lascerò nessuno avvicinarsi al suo carico, anche per questo ho portato con me lui
Da dietro spuntò Gohan scodinzolante che annusava per terra fino a finire vicino ai piedi dell'anziano
Lui si chiama Gohan ed è il mio cane. E' un po' anzianotto ma ha un fiuto ottimo e sa riconoscere le persone cattive da quelle buone. E leui sembra essere buono nonostante le apparenze. Volevo solo chiederle il favore di farlo salire con lei sulla carovana, ha camminato tanto per arrivare qua ed è un po' stanco. Le farà anche buona compagnia, e se qualcuno si dovesse avvicinare senza essere notato Gohan abbaierà per farcelo notare. E' un bravo cagnone
Dopo due forti pacche sul sedere del cane gli indicò la carovana, aspettò il consenso di Satoru per farlo salire e solo dopo che si fosse assicurato che tutto era pronto, partì con la carovana in direzione del paese del ferro, marciando con essa e tenendo i sensi super attivi per rilevare qualsiasi minaccia
[...]
La marcia proseguiva senza intoppi e ormai da una decina di minuti Hisamori perse la concentrazione sulla missione nel guardare con fascino e stupore il paesaggio che aveva attorno: alberi alti decine di metri, le fronde degli alberi che lasciavano passare non troppa luce solare, rumori di animali in sottofondo e un soffice prato sul quale camminavano.
Aveva vissuto 19 anni tra la sabbia, il caldo, la sete e la morte: nel deserto i rumori sono pochi, il sole è fortissimo e i pochi animali che ci sono sono condor che mangiano carcasse.
Tutta quella novità lo stava quasi frastornando, era in balia dei suoi pensieri e di quelle forte emozioni.
Per 19 anni aveva vissuto nel deserto senza vedere mai altro, e in una settimana da solo lontano dalla famiglia stava già vivendo emozioni uniche. Tutto ciò lo rendeva ancora più curioso e felice.
Satoru fermò la carovana per ora di pranzo, e dopo aver pesato meticolosamente il pane glielo avrebbe dato
Grazie mille Gorudo-san. Forza Gohan vieni qua
La vita nel deserto lo aveva plasmato forte e resistente, e soprattutto abituato a mangiare poco e sopportare la fame. Così prese la mela nel sacchetto e la addentò, per poi spezzare il pane e darlo al suo amato cane
Tieni bello, mangia te, ne hai più bisogno
Lo accarezzò un po' sulla testa e poi si rivolse all'anziano
Spero non le abbia dato nessun fastidio sulla carovana. Comunque sa per caso dove siamo adesso? Io non sono mai stato in queste zone, sono completamente perso ahah
Così dopo altre ore di marcia la carovana si fermò nuovamente, questa volta al crepuscolo
Gorudo-san stia comodo che ci penso io a preparare l'accampamento, mi dia dieci minuti!
Di fretta e furia Hisamori prese tutto il necessario per montare la sua tenda e quella di Satoru, disciplina in cui era esperto, e poi accese il fuoco, pronto a cucinare un po' di carne per il trio.
WOOF!
Che c'è Gohan?
WOOF WOOF
Hisamori di scattò guardò il cane e si girò nella direzione in cui stava abbaiando; da dei cespugli effettivamente provenivano dei rumori e dei movimenti, e pochi secondi dopo apparve un ragazzo.
Sembrava essere coetaneo del sunese, ma i vestiti che indossava e il modo confuso in cui parlava gli fecero pensare di trovarsi davanti ad un alieno. Intanto Gohan si avvicinò di soppiatto al ragazzo annusando per terra e tutto attorno, cercando di capire di che persona si trattava.
Hisamori si fidava ciecamente del giudizio del suo compagno e per questo lo lasciò fare
WOOF!
Disse Gohan scodinzolando e sedendosi affianco al suo padrone
Il mio cane dice che sei a posto, anche se non è sicuro al cento per cento. Signor Gorudo, questo ragazzo non dovrebbe essere un pericolo. Che fai, ti va di mangiare un pezzo di carne? Io posso senz'altro saltare la cena, il tuo stomaco mi sa di no. Ah giusto, come ti chiami?
Così Hisamori accolse lo strano individuo nel suo piccolo accampamento e iniziò a preparare la cena per tutti quanti
Prima hai detto che stavi cercando qualcuno, chi sarebbe? E non osare fare brutti scherzi altrimenti ti faccio tornare da dove sei venuto
