Fuoco e Vendetta

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,990
    Reputation
    +684

    Status
    Online

    Ruoli Ingombranti


    II






    Fu felice del riscontro positivo dato da Feng, gli alleggerì leggermente l’animo sapere che poteva contare su Youkai per quel genere di incarico che spesso a lui dava grattacapi.

    Me ne compiaccio.

    Fece un cenno di approvazione verso Youkai.
    Tante cose poteva aspettarsi da quel mercante di informazioni, cosa che il Kaguya era, forse, ancor prima di essere un mercenario, ma di certo non che nominasse per prima cosa proprio l’uomo del pilastro. Si irrigidì per un momento, notando che se lui era un passo avanti al Mercenario nell’incontro con uno degli aspetti quello aveva già avuto modo di venirne a conoscenza, a dimostrazione del fatto che la rete di Feng era tutt’altro che da sottovalutare.
    Proprio la grandezza di quella rete lo fece procedere con i piedi di piombo, aveva imparato col tempo che le informazioni spesso valevano più del mero denaro e non di rado più di alcuni oggetti.
    Sospirò, tenendosi le mani dietro la schiena, inizialmente cercando di ignorare Youkai, poi poggiandogli una mano sulla spalla, un gesto che esternamente poteva apparire quasi bonario, ma il chunin si sarebbe accorto del reale peso dell’arto ed anche di quanto la presa fosse salda.
    Non avrebbe fatto male, ma si sarebbe accorto che in quel momento Raizen stava pretendendo compostezza, il suo agitarsi mostrava più di quanto la sua bocca avrebbe mai detto.
    Fu l’unico gesto che dedicò a quell’impazienza, tornando a concentrarsi rapidamente su Feng.

    L’uomo del Pilastro, è così che lo conosco io.

    Sospirò profondamente.
    Quella risposta, calcolatamente breve, era solo un boccone per far capire al suo interlocutore che sapeva di cosa parlavano ma anche che sbottonarsi per lui non era qualcosa di immediato.

    Penso che tu stesso abbia compreso che non ho scelto di incontrarti qui per caso, non indossando questi abiti.
    Poco fa, non so se per abitudine nel simulare o per una reale sensibilità, mi hai dato prova di comprendere ciò che le mere parole non sono in grado di trasmettere, penso che a questo punto tu abbia compreso la relazione che c’è tra questo panorama così unico e prezioso e me.
    Hai incontrato uno degli aspetti ed avrai intuito quanto sono forti e come dice il loro nome non sono che ombre dell’originale.
    Hai incontrato le armi ed hai provato sulla pelle che per loro va definito un nuovo concetto di potenza.
    Potrei continuare con una lista infinita ma alla fine la domanda resterebbe invariata:
    Perché qui?


    La mano si tese ancora una volta verso il villaggio, fornendo la risposta.

    Per questo, ma non solo, non posso sperare che sia sufficiente guardare il mio piccolo orto, non sogno certo un mondo di pace e unità, il mio animo disilluso non penso sia nemmeno in grado di concepirlo, ma so per certo che se le mie azioni fossero improntate al bene esclusivo del mio villaggio gli arrecherei più danno che beneficio.
    Per alcune minacce nessun villaggio da solo sarebbe sufficiente.
    Per questo siamo sulla testa dell'uomo che ha reso possibile immaginare questa grande alleanza.


    Non era suo interesse analizzare il volto di Feng, era il suo modo per costringersi a concedergli un minimo di fiducia, l’oncia necessaria a far proseguire quella discussione.

    Un tempo la detestavo, la trovavo limitante, ma soprattutto ipocrita, i villaggi si dicevano alleati ma solo perché avevano l’uno il coltello sulla gola dell’altro ed io stesso stavo per inciampare in questo circolo vizioso.
    Ma venendo al nocciolo e saltando la mia epifania, sono consapevole, di nuovo, che la pace non è possibile, tantomeno quella eterna.
    Non è possibile un unico grande villaggio ne la certezza che non ci siano screzi, ma il risentimento incondizionato, il tradimento, le macchinazioni e l’avversione a sedersi ad un tavolo per contrattare una soluzione ragionevole non la accetto.
    C'è una preciso fine dietro questi modi, quello di calpestare il prossimo per ergersi al di sopra di tutto e tutti.


    Questa volta si girò verso di lui.

    Forse trovi strane le mie parole Feng, ma ti sei ritagliato un ruolo che ti mette nell’occhio di questo ciclone.

    Gli lasciò qualche secondo per fare qualche supposizione.

    Qualche tempo fa un ninja aveva informazioni su di me, date da te.
    Veniva da Kiri, per quanto ne so le sue intenzioni non erano in alcun modo volte a danneggiare la foglia, ma tu saprai bene che non corre buon sangue tra me e Kensei, e non posso permettermi di pensare che fossero le uniche informazioni cedute, visto il suo interesse per ciò che accade nel mio villaggio.
    Non è mia intenzione chiederti di non farlo, ne chiederti cosa gli hai detto, ne quando ne perché.
    Non mi interessa, malgrado possano ancora ledermi posso soprassedere visto che comunque ho dei vantaggi nel farlo e posso capire che sia il modo in cui ti guadagni da vivere o meglio, in cui ti avvicini alla tua vendetta e tutto sommato non mi devi nulla, se la memoria non mi inganna.


    Aggiunse l’ultima precisazione con un tono più leggero.

    Mi chiedo però se sia in mio potere fare qualcosa per assicurarmi la fiducia reciproca e l'alleanza di Feng Gu.

    Aveva condiviso più di una battaglia con il mercenario, e sapeva che la richiesta di un rapporto più stretto e quindi maggiormente vincolante, anche se vantaggioso per entrambi, poteva essere un fulmine a ciel sereno, per questo lasciò digerire la richiesta prima di spiegarsi meglio.

    So che hai priorità invalicabili, e non pretendo di avere la minima possibilità di frappormi tra te e loro, tantomeno di limitarti nelle tue azioni o nei tuoi metodi, l’unica cosa che ti chiedo è: c’è qualcosa in grado di farti chiedere a te stesso se ciò che fai potrebbe ledermi ed evitarlo od avvisarmi prima o subito dopo che tu lo faccia?
    L'assenza di fiducia mi imporrebbe dei limiti nei tuoi confronti per essere certo di salvaguardare ciò che i miei predecessori hanno costruito, materialmente e non.
    Se ti offro il mio appoggio, le responsabilità che ho verso il villaggio mi costringono a domandarmi quali siano i limiti di questi scambi di cortesie e di rimuoverli in modo da non dover misurare i miei passi nella paura di chi, attraverso te, possa avere informazioni che dovrei proteggere e non vorrei avesse.


    Esisteva dunque un modo che permettesse a Feng di rivalutare le loro sporadiche collaborazioni in qualcosa di più saldo ma forse limitante pur con i vantaggi di avere un Hokage come spalla?

    Ricoprire questo ruolo ha iniziato a condizionarmi in maniera profonda, penso che i signori che ci stanno gentilmente offrendo le loro teste per questo incontro avessero un talento del quale io sono totalmente sprovvisto: la capacità di creare legami spontanei e stringere alleanze, col mio medesimo fine, ma senza quell’apparenza mistificatrice e calcolatrice che mi rende sgradevole in queste occasioni, impedendomi di apparire sincero e disinteressato.
    Non mi resta che una schietta sincerità, e mi impone di avvisarti di come il mio ruolo influenzi le mie azioni, nonostante le battaglie che abbiamo in comune, affrontate e non appartengano solo a noi e siano sufficienti a far capire che siamo utili l'uno all'altro, ed affini sotto certi aspetti.


    Era evidente da quelle parole e dal tono utilizzato che quel ruolo l'avesse condizionato come diceva, ma non era dato sapere se fosse soltanto il peso di una responsabilità a volte inquantificabile o delle vere e proprie catene che lo vincolavano in barba alla sua natura irrequieta e libertina.
    Intanto il suo sguardo si poggiò su Youkai, sperando che afferrasse la difficoltà della posizione di Raizen e vedesse quella situazione come un monito, sia per il futuro che per il presente.
     
    .
37 replies since 9/5/2021, 01:52   913 views
  Share  
.