Fuoco e Vendetta

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    III






    Raizen sorrise quando Feng puntualizzò la sua posizione rispetto alle tensioni interne all’Accademia, anche se non aveva alcuna inclinazione denigratoria non potè trattenerlo, tuttavia tornò sul punto solamente quando Feng gli disse delle informazioni cedute a Kensei.

    Comunque, non dicevo che tu ti fossi volontariamente posto al centro del ciclone, ne che tu voglia restarci, però la tua interazione con i villaggi, tuo malgrado a quanto pare, ti porta ad avere un ruolo nell’accademia.
    Non è un accusa, ma una constatazione, quasi un consiglio se vuoi fare a meno di questo ruolo.
    Un esempio è proprio aver detto della mia connessione con il Profeta e i draghi a Kensei, ora se entrerà in possesso di informazioni riguardo lui avrà una leva su di me, mentre magari prima le avrebbe semplicemente cedute all’accademia.
    Tutto può essere ovviamente, ma questo è il mio punto di vista.


    Dopo quella breve interruzione avrebbe continuato ad ascoltare, annuendo di quando in quando dando segnale della sua attenzione, o con sporadici monovocaboli di conferma.
    Scosse leggermente la testa inspirando a fondo.

    Detto in tutta franchezza?
    Pensavo che questa proposta potesse avere un risvolto differente, lo ammetto.
    Ma mi piace non essere il freddo e disilluso Hokage, evidentemente malgrado tutto posso ancora permettermi di guardare un orizzonte di pace, vuol dire che potrò essere più concreto.
    Insisterò un unica volta, come da etichetta, e poi raccoglieremo i risultati, quali che siano.


    Non c’era alcun tono di minaccia nella sua voce, ma di certo se una proposta simile non veniva accettata non poteva esserci uno scambio proficuo e sereno come nel caso contrario.
    Dopo una leggera pausa, utile a tracciare un confine con quel preambolo avrebbe fatto una leggera smorfia, come se avesse fatto una valutazione dopo chissà quale pensiero.

    Pensavo che la mia proposta ti avrebbe sorpreso meno, in questo contesto la fiducia è più che fondamentale, l’unica vera forma di protezione, immagino con Sho tu abbia affrontato il discorso in tutt’altra maniera conoscendolo.
    Ammetto che anche io sono rimasto sorpreso dalla tua risposta però, ti sei preso il tuo tempo per spiegare certo, ma hai rifiutato senza esitazione, senza neanche chiedere o cercare di capire cosa metto sul piatto.
    Ci sono 3 possibilità.
    Sei uno sciocco, e sottovaluti sia me che le mie informazioni.
    Sei scortese, e non mi dai opportunità di dirti come voglio contraccambiare credendo che sia un egoista.
    Sei così tanto accecato dalla strada che hai tracciato verso la tua Vendetta da non vedere ne tantomeno valutare le deviazioni o le possibili scorciatoie che potrei fornirti.
    Sciocco, scortese o cieco?
    Ti farei rispondere, ma lascia che ti dia la possibilità di essere un prudente ascoltatore e di farmi spiegare, a volte ci metto un po' a farmi capire.


    Avrebbe quindi guardato Youkai.

    E tu spero che in quel taccuino stia prendendo appunti su quello che ci stiamo dicendo per rileggerteli e imparare qualcosa altrimenti farai bene a lasciarlo in tasca.

    Tornò dunque al suo ospite.

    Conosci il dilemma del porcospino Feng?

    Una domanda singolare, ma era certo che ormai Feng fosse avvezzo al suo modo di interloquire che spesso lo vedeva ragionare prendendo gli argomenti dalla lontana.

    Racconta di due ricci che durante una notte gelida cercano di avvicinarsi per non morire congelati, eppure quando lo fanno i loro aculei fanno sì che si feriscano a vicenda.
    Secondo te si arrendono al freddo?
    Ovviamente no, continueranno ad avvicinarsi e allontanarsi, soffrendo prima il freddo e poi il dolore fino a quando non troveranno una distanza adatta a scaldarsi senza ferirsi.
    Il dilemma si risolve con la cortesia e le buone maniere, ma quello che ci interessa è il come si arriva al traguardo: provando, agendo, non isolandosi.


    Un piccolo preambolo che nella mente di Raizen aiutava a codificare meglio il dialogo che i due stavano avendo in quel momento.

    Questo piccolo scambio mi ha dimostrato che per quante esperienze tu abbia vissuto temi ancora di non poter controllare qualcosa che si ponesse tra te e la tua vendetta, rischiando l’assideramento o temendo di fallire.
    O magari hai soppesato il tutto e non hai trovato sufficienti vantaggi, ma non credo visto che non sai cosa offro.


    Lo guardava con sicurezza mentre cercava di capire se stava in qualche modo stimolando il suo interesse.

    Dimmi Feng, per come ne parli mi sembra di capire che conosci la Muuga, sei forse in contatto con la Zanna?
    Non ne sarei minimamente sorpreso la Vendetta vi accomuna, ma… sei consapevole che in questo momento il tuo timore sta esponendo te e loro al gelo?
    Ho un informazione che li riguarda e che darebbe risposte su Akira, o per meglio dire una manciata di prove e un informazione, ed anche una specie di appuntamento per comunicare con loro ma sono pur sempre un accademico e togliere dalla mia voce quello sgradevole retrogusto di feccia putrescente che ha alle loro orecchie è difficile.
    Ed eccoci qui davanti al nostro dilemma, se io mi avvicinassi a te senza precauzioni e dandoti quest’informazione correrei il rischio di pungermi con i tuoi aculei, se non te la dessi rischierei vite, sia accademiche che della Zanna, un popolo tutto sommato di innocenti.
    Tra questi due pericoli c’è la fiducia e le precauzioni che ci permettono di cooperare senza ferirci, dopotutto come potremmo agire nel pieno delle nostre possibilità se per proteggermi ti fornissi soltanto una mezza verità, impedendoti la visione dell’intero quadro?
    Mi hai già risposto ma ora io ti dico: questo riccio sta facendo un passo, indietreggi e corri un rischio che non coinvolge solo te o provi a prendere le misure per il futuro?


    Non voleva tutto e subito, non era così che funzionava la fiducia, ma se poteva avrebbe usato una leva per far fare quel passo a Feng e fargli capire che col tempo, la conoscenza reciproca data da una collaborazione più stretta ed i vari tentativi poteva fidarsi e guadagnarci, e lui privarsi del rischio che quella bocca continuasse a svelare i suoi interessi, difficilmente infatti avrebbe considerato Feng un vero e proprio amico, non perché fosse prevenuto, semplicemente gli sembrava che quell’uomo fosse distante da simili legami.

    Il secondo problema in tutto questo è che io non conosco cosa sia per te il bene comune, ne tantomeno cosa questo comporterà per me, un informazione che tu reputi utile per il bene comune nelle mani sbagliate potrebbe arrecarmi danno, cosa che non farebbe se magari non venisse data ad una particolare persona o gli venisse data in un secondo momento e non è una scelta che puoi effettuare personalmente perchè potresti non sapere che rapporti mi legano ad un dato individuo mettendo a rischio un alleanza quale l’accademia è, dato il ruolo che riveste nel mantenere i quattro villaggi in un certo equilibrio.

    Inspirò, ed espirando diede quasi una nota conclusiva, come se avesse cambiato una cartuccia.

    Feng, per quanto la tua Vendetta possa apparire moralmente discutibile, non mi hai mai dato l'impressione di essere persona malvagia, probabilmente la tua stessa vendetta è lecita, ciò che ti chiedo è, lavoriamo insieme, nella stessa direzione, non come Hokage e mercenario.
    Come Raizen e Feng, senza remarci contro, alla fine condividiamo degli obiettivi, qualche nome nelle nostre liste persino il bene comune, Konoha rientra in esso dopotutto, ed il bene di Konoha in quanto composta anche da innocenti e da sempre dedita alla pace accademica, dovrebbe rientrare nei tuoi.
    Ma non ti chiedo di proteggerla, è compito mio e dei suoi ninja e sarebbe un controsenso chiederti di schierarti, solo di non lederla mediante le tue azioni.
    Potrebbe rallentarti in alcuni casi, ma ti ripagherò col mio DIRETTO aiuto e quello dei miei shinobi se necessario, potrebbe allungarti la strada magari ma mi sembra assai difficile, tuttavia le fenici non sono forse note per essere immortali e la vendetta per essere servita fredda?


    Avrebbe quindi fatto spallucce e allargato le mani come ad indicare che per quanto fosse stato lungo aveva detto tutto.

    Beh, direi che è tutto, lungo, ma spero cristallino.
    Ti chiedo di non interpretare il mio discorso come quello di qualcuno che ti reputa inferiore o bisognoso del suo aiuto, è solo il mio parere, se non concordi fallo senza ulteriori sovrastrutture.
    Non è mia intenzione imporre la mia superiorità, è solo un modo per mostrarti come ragiono e quale sarebbe secondo me il modo più sensato di cooperare.


    La palla passava dunque a Feng, o al Mercenario. Una risposta positiva avrebbe fatto scaturire un sincero sorriso nel viso di Raizen che poco dopo avrebbe teso la mano.

    Terrò fede alle mie parole, grazie.

    In caso contrario avrebbe scosso leggermente la testa e si preparò ad ascoltare i termini di un eventuale contratto agendo come Vendetta comandava.
     
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