Il Nettare dell'Orchidea[Negozio - Namae Taiyo]

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    L'inizio di una collaborazione?


    Chapter II



    Quando le tre donne varcarono la soglia della stanza, guidate da una Hounko glaciale, Namae le osservò dal riflesso del bicchiere che stava maneggiando.
    La voce che aveva avvisato il Fiore del loro arrivo non aveva esagerato nel definirle "donne fuori dal comune". E non era la loro bellezza che stava elogiando, bensì il loro portamento, la sicurezza con cui riuscivano a riempire la stanza con i loro corpi e il loro profumo, così intenso da soffocare l'aroma di vaniglia emesso da una candela accesa vicino al letto.
    Non sono affatto deboli. Aveva fiuto per i criminali e, in quel caso, se avesse alzato lo sguardo su di loro, difficilmente sarebbe riuscito a staccargli gli occhi di dosso. Non concesse loro una soddisfazione di quel tipo.


    Quando le Matrone si presentarono al Fante, Namae annuì a ognuna di loro, inchinando il capo in segno di rispetto. Poco importava se fossero kunoichi o bagascie: lui stesso era stato un servo, lo schiavo di un maiale che aveva minacciato di morte sua figlia; ora era diventato ufficialmente un Fante, con concrete possibilità di scalare la gerarchia del Seme, nutrendosi della rabbia che ogni giorno alimentava contro l'uomo che aveva immaginato Hounko tra le sue sporche braccia. Ma quella era un'altra storia.
    Quello che Namae aveva appreso era semplice: Ame concedeva possibilità anche a chiunque, dalle prostitute ai senzatetto, e uno su mille, per talenti nascosti o chissà quale motivazione, forse riusciva a diventare qualcuno. Per questo si ricordava di trattare bene ogni brigante con cui scambiava qualche parola.
    La prova lampante era Toshiro Umezawa. Chi avrebbe scommesso su di lui? Rispetto al massiccio e aggressivo Goemon, Toshiro era un vecchio poeta, effemminato e quasi sempre ubriaco; tuttavia il divin codino rivestiva un ruolo importante nel Seme dei Fiori.
    Piacere mio. Rispose, mostrando loro un sorriso.
    A chiudere il cerchio della presentazioni fu la donna dai capelli neri corvino, con delle curiose ciocche rosse sul lato destro del capo. Il suo nome era Yuri Zanhard, proprietaria della Lacrima d'Argento, un nuovo locale che aveva aperto i battenti con il consenso dei Fiori. A quella notizia, Namae sollevò le sopracciglia, sorpreso di trovarsi davanti a una nuova ninja dei Fiori. Concesse alla donna solo pochi istanti per captare il suo stupore. L'istante successivo, il volto appariva serio e freddo come lo era stato fino a quel momento.
    È qui per minacciarmi? Perché presentarsi in tre? Si domandò, chiedendosi se non avesse dovuto far scendere Hounko di sotto. Altri Fiori si sarebbe sentiti minacciati dalle parole della donna, ma Namae non era un uomo paranoico e prima di lasciarsi andare a giudizi affrettati verso qualcuno che era agli inizi, lasciò che l'incontro continuasse. Yuri rispose subito alla sua domanda interiore, dichiarando di essere lì solo per una presentazione a un Fante del suo stesso seme, gestore di un locale simile al suo. La motivazione era plausibile, pensò Namae, tranquillo di essere stato nominato con il suo soprannome. Era il nome che usava più spesso nelle introduzione o per rivendicare le sue azioni, sia dentro sia fuori i confini di Amegakure, ma per quanto riguardava il suo rango nella gerarchia del Seme, il Fiore provò un certo fastidio.
    Lei continuò nel suo monologo lungo e senza soste, rivelando poche altre informazioni utili, ad eccezione dell'ultima frase da lei pronunciata.
    Un lavoro? Le labbra si inarcarono in un sorriso.
    Alzò lo sguardo verso le ospiti e quando vide la Matrona testare il suo cocktail prima di porgerlo a Yuri, l'Oleandro non si sentì offeso ma si limitò a mantenere quel sorriso inalterato e dare inizio ai preparativi di un secondo cocktail. Prese un bicchiere con la mano destra e iniziò a versare della vodka secca.

    Una decisione mica da niente...unirsi ai Fiori Appoggiò la vodka e prese un contenitore ad ampolla dal vetro oscurato, con all'interno chissà quale contenuto.
    I soldi qui ad Amegakure sono tutto. Un principio ormai conosciuto da tutti e ovunque. Ma c'era un però. Così importanti da mettere Amegakure in secondo piano. Per me non è così. La Pioggia è la mia casa. Spero che con gli anni lo sarà anche per te. Aggiunse del succo di ananas e delle erbe aromatiche.
    Posso chiederle da dove proviene? E se avesse risposto di no, Namae avrebbe fatto spallucce, indifferente.
    Mescolò il cocktail e ne bevve un sorso.

    Ti ringrazio per gli sconti, ma nei miei trent'anni sono un uomo vecchio stile. Tuttavia verrò sicuramente a portare i miei saluti al locale, a cui auguro il meglio. I Fiori sono una grande famiglia. Gli scappò una piccola risata. Le ho sentito parlare di un lavoro. Sono curioso. Come posso aiutarti Yuri Zanhard? Chiese, indicando alle due Matrone le bottiglie davanti a sé, come ad invitarle a scegliere un cocktail.
    Nessuno doveva uscire dal Nettare delle Orchidee con la gola secca.

     
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