I Genin Migliori

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    Il Grande Giorno








    Una serena giornata di primavera, una donna prende un thè nel grande portico ligneo di un locale poco affollato e silenzioso.

    Questi illuminati hanno allungato le mani su parecchie conoscenze, e la diversità delle loro ricerche gli ha permesso di agire indisturbati da parecchio tempo, non conosciamo bene i loro obiettivi, ma la loro multidisciplinarietà potrebbe trovare interazioni sfuggite persino alle nostre ricerche.

    Sulle decorazioni di un profondo celeste della sua tazza candida un lupo rampante attorniato da nuvole.

    Saremo discreti, certo, non sappiamo cosa hanno in mano, ci limiteremo a tastare il terreno.
    Faremo partire dal basso uno dei nostri e aspetteremo notizie.


    Quella comunicazione venne interrotta con un sorriso, ma non sarebbe stata l’unica per la giornata.

    […]



    Nelle terre accademiche ogni anno si svolgeva un evento che per tanti era stato l’avvio di una scalata sociale fulminea: la selezione dei migliori talenti genin da parte dei daimyo per ricevere addestramenti speciali e divenire in futuro possibili guardie del corpo della carica più importante dello stato.
    Come tutti gli anni dai territori accademici erano partite missive verso tutti i villaggi appartenenti all’alleanza.

    Egregio candidat*,
    Con la presente è nostra intenzione invitarla a partecipare alla selezione dei corpi di difesa speciale dei Daimyo, la partecipazione è gradita ma non obbligatoria.
    Si prega di inviare conferma della partecipazione tempestivamente al fine di assicurare una più puntuale organizzazione dell’evento che si terrà ad una settimana esatta a partire dalla data odierna di consegna.

    Distinti saluti,
    Ufficio accademico


    La lettera, contrariamente alla norma, era stata consegnata da un portalettere accademico, non del villaggio, segno del fatto che i convocati non dovevano essere una marea e che gli venisse riservata parecchia attenzione.

    Se desidera posso consegnare personalmente la sua risposta.

    Avrebbe aggiunto il postino non appena i genin avessero dato segnale di aver letto la lettera.
    Che avessero affidato o meno la propria risposta ad uno dei più sicuri servizi di comunicazione del continente la settimana sarebbe passata rapidamente e senza eventi degni di nota, per alcuni il viaggio non sarebbe stato breve, ma per altri era quasi una gita fuori porta, i konohaniani in particolar modo la cui nazione confinava con le terre neutrali.
    L’ambiente ed il clima non differivano troppo da quelli della nazione del fuoco eccezion fatta per l’aria salmastra che dava alla stretta penisola una nota particolare e distintiva che i kiriani avrebbero trovato familiare.
    Essendo l’economia del posto molto basica non era facile incontrare villaggi troppo grandi e lontani dalla generosità del mare seppure i boschi fossero ben curati e puliti, segno del fatto che le terre venivano mantenute anche grazie a finanziamenti dell’alleanza.
    Il villaggio più grande, in realtà una vera e propria cittadina, sorgeva nei dintorni del palazzo accademico, un edificio a dir poco imponente che di fatto aveva il ruolo di raccogliere, catalogare e organizzare per la ridistribuzione tutti i rapporti delle missioni effettuati dai singoli villaggi, qualcosa che richiedeva una quantità di uffici e manodopera da non sottovalutare.
    Questa manodopera, ed un edificio così importante, non potevano però restare sguarniti fuori dagli orari di lavoro, da qui la necessità di edificare una nuova città che potesse offrire alle famiglie tutte le comodità di cui potessero aver bisogno, non mancavano dunque servizi, spazzi pubblici, luoghi di intrattenimento ne tantomeno di ristorazione.
    La nuova città dell’alleanza aveva il pregio di riuscire a mischiare tutto il meglio che i villaggi potevano offrire sotto ogni aspetto, non essendoci praticamente natii di quella regione chi arrivava, che fosse per lavoro d’ufficio o per servire lo faceva portandosi dietro le sue origini che inevitabilmente venivano contaminate, per cui si vedevano case un po' sunesi e un po' otesi, un po' kiriane e un po' konohaniane, tutto assemblato in base al gusto del singolo che in quella terra vergine poteva costruire senza l’implicita contaminazione culturale di chi aveva attorno.
    Il risultato era una cittadina moderna e vibrante, che con quello stile indefinito ma pur sempre riconoscibile e piacevole, faceva sentire chiunque a casa, si poteva passare da un vicolo otese stranamente pulito e illuminato, ad una via kiriana col mare in lontananza, accompagnati dall’odore delle spezie sunesi e dei mercati alimentari della foglia, come se fosse una piccola anteprima di ciò che l’alleanza poteva fare se opportunamente incoraggiata.
    La piazza principale di quel meltingpot era di fronte all’edificio accademico ed era a dir poco brulicante di vita, chi di passaggio, chi si fermava nelle bancarelle a comprare qualcosa o semplicemente per sedersi all’ombra di qualche albero ed al suo centro una composizione che celebrava i quattro paesi, un grande bonsai, che si inerpicava in delle rocce provenienti dall’Anaurok scolpite per produrre note ben definite quanto flebili e piacevoli mentre l’acqua vi scorreva sopra in un ciclo senza fine.
    Il gruppetto, se fosse stato puntuale avrebbe trovato in attesa un uomo longilineo, un impiegato che dallo slanciato cappello pareva fosse un messo dei daimyo stessi.

    Bengiunti giovani ninja, vi do il benvenut

    my-hero-academia-228-dabi-ice



    Quattro esplosioni in grado radere al suolo un appartamento risuonarono quasi all’unisono, impossibile che fosse una casualità imputabile ad un qualche tipo di guasto.
    Le quattro colonne di fumo formavano un quadrato con il lato di duecento metri, di fatto mettendo la piazza al centro e rendendo difficile per i cittadini spostarsi verso una zona sicura.
    Come si sarebbero mossi i Genin?
    L’impiegato davanti a loro era impietrito e di sicuro non si sarebbe sbilanciato in alcun tipo di suggerimento.
    E il giovane Hayate mandato a dare supporto al suo collega cosa avrebbe fatto?
    Si sarebbe recato al punto di incontro come da istruzioni o avrebbe aiutato?
    Lui venne contattato qualche giorno prima con una comunicazione abbastanza scarna, ma sembrava che l’organizzazione lo volesse vicino ad un infiltrato per una consegna particolare, impossibile da effettuare in wolf-call.
    Stava giocherellando con la sua biglia di vetro al cui interno era stata imprigionata l’effige minuziosamente scolpita di un lupo nero del medesimo materiale quando questa, probabilmente spaventandolo, avrebbe riprodotto una registrazione, pareva infatti che il suo rango fosse ancora troppo basso per comunicare con i capi.

    Il giorno 05-07 dovrai recarti nei territori accademici, uno dei nostri ti aspetterà nella piazza principale, sii disinvolto, non avrai occhi addosso e non dovresti attirarne a meno di disattenzioni.
    Si farà riconoscere lui, non hai bisogno di sapere altro.


    Certo in quel baccano non sarebbe stato semplicissimo.


    [giorni prima]



    In un fresco laboratorio, immacolato e ben illuminato due figure discutevano su livelli abbastanza differenti.

    Senti, a me non importa quanto chiasso fai, se ti scoprono, anche se parli di noi, non sai praticamente nulla, persino questo posto a breve non esisterà più.
    Ti sto pagando per un unica ragione, attenerti alle poche istruzioni che hai ricevuto, ne più, ne meno.
    Per un demolitore come te questa dovrebbe essere una gita di piacere, dovresti pagarmi tu.


    Lo sguardo dell’uomo distinto e composto si fissò sull'irrequieto giovane.

    Ma ti sto pagando perché tu faccia esattamente ciò che voglio nel modo a te più congeniale.
    Al momento per i tuoi superiori rischi di essere un peso, per questo, visto che ho pagato, se voglio, posso mandarti indietro un pezzetto per volta, sbizzarrendomi sul modo in cui tagliarti.
    Trovi il necessario all’ingresso, credo ti piacerà.
    Stai attento.


    Il ragazzo, che aveva un vestito composto più da cerniere che altro fece un ampio quanto poco salubre sorriso.

    O-K!

    Non disse nient’altro, alzò un pollice con un gesto che somigliava più al movimento necessario per togliere una spoletta da un esplosivo che altro.
     
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    Primo Post


    Erano passati un paio d'anni da quando Sanada Yukimura aveva lascito la sua casa d'origine, per andare in cerca di una cura per la sconosciuta e misteriosa malattia che affliggeva la sua amata sorella Tsubaki. Una ricerca che spinse il ragazzo anche ad abbandonare il povero villaggio Kiku, la piccola e sperduta isola Haru ed il paese della Neve; Divenendo di fatto un apolide, un senza nazione, errante e girovago un mercenario itinerante e quindi qualcuno ben presto gli affibbiato il titolo di ramingo - Il ramingo di Hayate - anche se tale appellativo non era particolarmente apprezzato dal nukenin ma era fin troppo azzeccato alla situazione per essere respinto.

    Una calma mattina di una normale ma bollente giornata d'estate. Nell'immenso cielo azzurro Il sole risplendeva alto allo zenit, alcune rare nubi bianco latte si rincorrevano lentamente. Le cicale si esibivano nel loro solito canto d'amore perfettamente non curanti torrido.
    Il ramingo - adeguati caro pg ormai è deciso ahahah - era seduto a godersi un po d'ombra e refrigerio sotto la fluente chioma rossa-arancio di un grosso albero di acero rosso, alto circa 10 metri.

    Il giovane era occupato a gustarsi un ottimo cono gelato alla nocciola e panna, il suo gusto preferito acquistato da un vecchio signore che si ostinava ancora a portare in giro l'antico chiosco su ruote. Mentre il mercenario reggeva con la mano sinistra il suo goloso spuntino, con la mano destra giocherellava con una biglia recapitatogli qualche ora prima dall'organizzazione Hayate ma a cosa serviva quella specie di giocattolo per bambini? Effettivamente il ragazzo era stato leggermente tentato a partecipare ad un vero e proprio torneo di biglie organizzato dai mocciosi della zona, ma la cosa era fin troppo folle da fare fu meglio desistere. E per fortuna perché d'improvviso la sfera cominciò a parlare - che? - cioè dalla pallina si udì una registrazione che dava delle seppure scarne indicazioni riguardanti un imminente incarico da svolgere.

    Porca lupa...

    Rispose imprecando riuscendo per miracola a recuperare il gelato finito per aria a causa dello spavento provocato da quella brutta sorpresa, probabilmente qualcuno dei suoi capi stava ridendo compiuto per lo scherzo riuscito? Terminata la pessima interpretazioni comica lo Yukimura partì immediatamente per il lungo stabilito, ancora gelato in mano.

    Qualche giorno dopo ora e lungo indicato il nukenin si trovava all'angolo nord-est della piazza con le spalle appoggiate ad un muro, le braccia conserte osservando quasi divertito la massa di persone di praticamente tutti i villaggio che riempiva di vita e colori il cuore dei territori accademici. Lì ad una certa distanza si poteva notare un piccolo gruppo di genin intenti a discutere dei fatti loro. Comunque non ci fu tempo per eventuali iterazioni infatti quattro grosse deflagrazioni entrarono in scena rubando la scena a i protagonisti. Ovviamente tra i civili scoppiò il finimondo il ramingo avanzò quasi fino al centro della piazza sbigottito con le braccia lungo i fianchi guardando in ogni direzione concentrandosiPercezione 6+3=9; sulle sue capacità percettive cercando qualche indizio o informazioni.

    Fu sul punto di precipitarsi sul punto dell'esplosione più vicina ma desistette lui non poteva correre rischi eccessivi non per viltà bensì perché la sorella dipendeva da lui. Quindi lo Yukimura decise di restare in attesa dell'altro Hayate e cercare di capire cosa stava accadendo e magari ottenere qualche informazione. Comunque scelse per ogni evenienza di fare qualche piccolo preparativo nascosto dalla confusione estrasse e lanciò quattro kunai con sigillo [Equip] : due con la mano sinistra e due con la destra. Avrebbero percorso una traiettoria speculare viaggiando con traiettoria parabolica, sfrecciando sopra la testa delle persone così da evitarle, per tutta la loro gittata fino a raggiungere quattro punti distinti. [Azione gratuita]

     
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    Pensato Asami
    Parlato altri



    I Genin Migliori
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    La lettera era stata consegnata in tarda mattinata fuori dalla Villa di Bumi Hoshiyama. Al suonare del campanello della porta di ingresso fu proprio la nipote nonché diretta interessata della missiva. Il portalettere proveniva direttamente dall’accademia, un evento più unico che raro. Non si trattava, quindi, di una semplice missione e molto probabilmente l’accademia stessa aveva ritenuto più opportuno avvisare i propri candidati con i loro personali tramiti. Uno sguardo interrogativo si stese sul volto della Hoshiyama. Espressione che non andò via nemmeno dopo aver letto la breve lettera. Non era una missione. O almeno agli occhi di Asami non lo era poiché la sua presenza non era obbligatoria come invece lo era per una missione vera e propria. Un evento che in pochi avevano l’onore di partecipare e, tra loro, l’aspirante medico era stata scelta. Ma per quale motivo?
    Essere guardie del corpo non era, per lei, solo credere nei valore dell’Accademia. Forza fisica, abilità fuori dal normale e un’ottima mente strategica. Queste erano le qualità che, secondo la kunoichi, doveva avere una perfetta guardia del corpo per salvaguardare la vita di colui che impersonava una delle cariche più importanti all’interno del sistema accademico.
    Asami, dal canto suo, non aveva nessuna di queste caratteristiche. Si allenava quel poco che gli bastava per mantenere in funzione la muscolatura ma nulla di esagerato. Questo perché non aveva mai avuto un vero e proprio maestro che l’aveva addestrata nell’arte del combattimento. Conosceva alcuni Ninjutsu e Taijutsu ma le usava solamente in casi estremi. Il più delle volte preferiva il dialogo che l’attaccare per prima l’avversario, senza capirne il reale motivo. Passava le sue giornate a studiare, argomenti per lo più di medicina. Come l’avrebbe aiutata lo studio teorico in quella situazione? Quali caratteristiche erano state adocchiate dall’accademia per contattare proprio lei? L’unico sopporto che avrebbe potuto dare sarebbe stato quello medico. E anche su quello aveva qualche dubbio poiché non tutte le nozioni erano in suo possesso. Forse ciò che stavano cercando per il Daimyo era di un futuro medico all’interno della propria squadra?
    Asami non poteva saperlo ma di certo la sua convocazione a quell’evento, che coinvolgeva i ninja di tutti i paesi accademici, era un’opportunità da non farsi scappare.

    - Se desidera posso consegnare personalmente la sua risposta. -

    Un evento così importante che molto probabilmente aveva assicurato ai loro portalettere di ricevere la risposta anticipatamente prima dell’evento. Forse lo stesso occupato nell’organizzazione dell’evento era curioso di sapere fin da subito chi partecipava e chi invece avrebbe rifiutato quella clamorosa offerta.

    - Accetto volentieri! Dopotutto non a tutti capita un’occasione simile. -

    Era più un modo per esprimere il suo punto di vista su quella convocazione. Un modo per risollevarsi il morale, per darsi coraggio e non abbattersi pensando alle difficoltà che avrebbe potuto incontrare tra una settimana. Solo una volta chiusa la porta, dopo la partenza del messo, la sua mente vagò su chi altri valorosi shinobi avrebbe incontrato quel giorno. Era ormai genin da troppo tempo e la maggior parte dei ninja che aveva conosciuto nel suo passato molto probabilmente erano diventati chunin o jonin. Non voleva rincorrerli, sapeva perfettamente che il più delle volte si ritrovava in situazione che non gli appartenevano. Era consapevole di non essere una combattente ma poteva far affidamento sulla sua volontà. Non aveva nessun modo per dubitare di se stessa poiché l’accademia, in quell’occasione, non l’aveva fatto.

    […]

    Il villaggio quella mattina brulicava di persone ma forse era sempre così, considerando i numerosi servizi che la ragazza dai capelli rossi aveva notato varcandone l’ingresso. Per alcuni tratti le ricordava Konoha. E anche durante il viaggio, che non fu per niente stancante data la vicinanza con la città maggiore del Paese del Fuoco, non avvertì un drastico cambiamento di clima restando del tutto invariato. La città in alcuni punti invece era eclettica, come se volesse richiamare le caratteristiche principali di tutti e quattro i paesi accademici. Gli edifici così diversi tra loro, donavano alla città una visione del tutto diversa da quello che era stata abituata la Hoshiyama, che rimase a bocca aperta di fronte a così tanta varietà. Quella scelta stilistica era stata fatta sicuramente per uno scopo ben preciso e tutto ruotava attorno all’edificio principale, dove venivano raccolte i numerosi rapporti e documenti delle varie missioni e non. I dipendenti provenivano da ogni parte del continente ed era per loro impossibile portare un po' della loro cultura in quella terra neutrale. Un’architettura che poteva essere benissimo applicata anche in ogni parte del mondo, anche nella stessa Konoha. Dopotutto qualsiasi uomo, ormai, era abituato a viaggiare e alcuni di essi non avevano un posto fisso per i loro continui spostamenti.
    In piazza i cittadini continuavano la propria vita mentre un gruppo di genin era in attesa di ciò che gli era stato riservato per quel giorno. Un evento senza precedenti, dove solo il più valoroso sarebbe stato adocchiato da chi aveva organizzato “quell’esame”. O avrebbe fatto breccia nel cuore stesso del Daimyo.
    Asami si guardò intorno osservando con attenzione tutti i partecipanti a quel corteo. Ad accogliere i valorosi shinobi fu una figura alta e vestita da un particolare capello. Forse lo stesso che aveva richiesto la loro presenza lì quel giorno. Infatti ebbe la conferma dei suoi dubbi non appena l’uomo iniziò a parlare, accogliendo i genin con un caloroso benvenuto.
    Ciò che successe dopo fu del tutto inaspettato. Diverse esplosioni giunsero tutte allo stesso momento, creando il caos all’interno di quella piazza. [Nota]Dato che non ha ancora risposto nessuno dei ninja accademici, ho deciso di fare questa parte senza citare nessuno, anche se do per scontato la presenza degli altri. Darò comunque le mie considerazioni nel prossimo post. Inoltre non mi andava di aspettare più di tanto anche perchè da domani (fino a venerdì) sono un pò impegnata e non avevo intenzione di far aspettare una mia risposta la settimana prossima.


    - Ma cosa succede!? -

    Il volto della kunoichi non poté che cambiare drasticamente, da un’aria serena ad una preoccupata per ciò che udirono le sue orecchie. Portando lo sguardo sui tetti degli edifici circostanti, notò come quattro colonne di fumo iniziarono ad innalzarsi, segno che più di un edificio quella mattina fu distrutto.
    Si sarebbe avvicinata al messo e guardandolo negli occhi gli avrebbe rivolto la parola. L’uomo rimase senza parole a ciò che stava succedendo e molto probabilmente non avrebbe potuto aiutare i giovani ragazzi in quella situazione essendo un semplice impiegato e non un combattente. Dovevano pensarci loro a riportare la normalità in quella piazza ormai immersa nel caos.

    - Dov’è il Daimyo E’ al sicuro? Potrebbe essere in serio pericolo. -

    Una domanda forse un po' stupida.
    La figura più alta di quel sistema accademico era braccato dal sue guardie personali 24 ore su 24. Ma in quel frangente nessuno sapeva a cosa potessero servire quelle esplosioni. Era solo un azione di un pazzo scatenato senza nessuno scopo oppure aveva qualcosa in mente? Ma soprattutto era l’azione di un singolo individuo? Se così non fosse, molto probabilmente parte delle sue guardie del corpo sarebbero state impegnato a scovare i criminali. In questo caso si sarebbe trattato di un vero e proprio depistaggio, al solo scopo di indebolire le difese nei confronti del Daimyo e attaccarlo senza problemi. Uno scenario da evitare assolutamente.
    Ma non solo il Daimyo era in pericolo poiché i civili erano nel panico più totale. Rinchiusi in quella piazza non era la soluzione migliore, poiché era più facile per i responsabili di quelle esplosioni attaccarli e compiere una vera e propria strage. O almeno così la pensava Asami che dopo aver parlato con il messo, si sarebbe rivolta ai genin convocati per quel giorno.

    - Dobbiamo allontanare i civili dalla piazza, potrebbero essere un bersaglio facile per il nemico… ma non so cosa sta succedendo altrove… -

    Avrebbe fatto una pausa, guardandosi intorno e cercando una soluzione. Con una guida per i passanti, che fino a quel momento stavano conducendo una giornata tranquilla, non sarebbe stato difficile raggiungere una zona più sicura della città. Ovviamente una possibile soluzione sarebbe stata quella di suddividere le persone presenti in quella piazza in piccoli gruppi, così da non creare troppa confusione anche durante gli spostamenti. Spostamenti che sarebbero rallentati con la presenza di possibili macerie, causate dalle esplosioni avvertite. Ma era l’unico modo per sgomberare la piazza e riportare l’ordine in quella zona della città.

    - Una soluzione potrebbe essere quella di suddividerci in piccole squadre e portare i civili in luogo più sicuro. Non so se anche gli altri edifici hanno subito dei danni al momento dell’esplosione… però si potrebbero liberare le eventuali strade dalle macerie anche con una carta-bomba. -

    Avrebbe guardato all’interno del suo marsupio, assumendo un’aria dispiaciuta. Aveva tutte le buone intenzioni per aiutare i civili ma lei non avrebbe mai potuto farlo senza l’equipaggiamento necessario.

    - Mmm… purtroppo io non ho carte-bomba con me, quindi in questo caso non posso aiutare in nessun modo… -

    Non avrebbe mai potuto sapere le risorse degli altri shinobi che si erano radunati lì quel giorno ma molto probabilmente anche loro avrebbero avuto altre idee per mettere in salvo quelle persone.

    - Voi avete altre idee su come agire? -

    Avrebbe ascoltato ogni singola proposta e successivamente attuare quella più adatta secondo le esigenze dei cittadini.
    Ma se precedentemente il messo, che aveva accolto i ninja appena giunti alla piazza, avesse risposto alla genin comunicandogli la posizione esatta del Daimyo, Asami di certo non avrebbe tenuto per sè questa informazione, comunicandola eventualmente anche agli altri accademici.
    Inoltre se tutti i ninja presenti avessero avuto tutto l’equipaggiamento necessario per mettere in salvo i cittadini, lei sarebbe stata una delle poche a non avere un compito ben preciso. Ma in realtà avrebbe potuto aiutare in un altro modo. Infatti, solo in questo caso avrebbe poi espresso la sua volontà nel raggiungere il Daimyo. Dopotutto non avendo carte-bomba sarebbe stato per lei inutile guidare un gruppo di civili, rischiando di non poter proseguire per colpa di un ostacolo insormontabile.
     
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    Era un periodo abbastanza triste, questa volta non mi trovavo nel letto a leggere come mio solito.
    Il mio autore preferito aveva lasciato questo mondo per sempre, gli mancava solo un ultimo libro per terminare quella che senza alcun dubbio era la storia più bella mai raccontata da un essere umano.
    Un ultimo libro, eravamo ormai alla conclusione, la battaglia finale, il falco di luce contro il cane nero, colui che è nato dalla morte, uno scontro che nessuno avrebbe mai potuto vedere a causa di questa prematura perdita.
    E poi il cavaliere del teschio... chi era ? Le ipotesi erano le uniche cose che mi rimanevano, non avrei mai saputo la verità su di lui.

    Non era decisamente giornata per leggere dunque decisi di allenarmi.
    Iniziai a lanciare dei Kunai dal soggiorno ad un cuscino che avevo appeso su uno dei mobili in cucina.
    Stavo per lanciare il prossimo Kunai ma mi fermai, presi il kunai che custodivo nel cassetto accanto al mio letto.
    Ricordo esattamente quella sensazione, quel kunai che mi sfrecciò a qualche millimetro dalla faccia, quella bastarda di Kiyomi, portavo sempre con me quel kunai, non vedevo l' ora di restituirglielo, magari lanciandoglielo in fronte.

    Ad interrompere i miei pensieri fu il postino dietro la porta Un altra missione?
    Andai ad aprire e mi accorsi che non era il solito postino di Oto, ringraziai e chiusi la porta.
    Corpo di difesa speciale del Daimyo ? Perche dovrebbe interessarmi una cosa del genere ?

    Lanciai la lettera sul tavolo e tornai a lanciare i miei kunai con forza chiudendo la porta al postino che probabilmente aveva altro da dire. Per via del nervosismo mancai il cuscino e colpì una delle credenze che dopo qualche secondo cadde dal muro frantumandosi al suolo assieme a tutti i bicchieri e le ceramiche che conteneva.
    Seduto dinnanzi a quel disastro iniziai a riflettere
    Però chissà quanto guadagnerà un membro del corpo di difesa speciale, magari potrei permettermi una casa che non cade a pezzi e magari anche in un quartiere migliore
    Corsi subito a spedire la conferma della mia partecipazione, forse questa sarebbe potuta essere la svolta di cui la mia vita aveva bisogno.

    Il viaggio non fu tra i più lunghi che avessi mai fatto, una volta arrivato mi ritrovai in un luogo quasi surreale, sembrava essere un mix tra Oto e Kiri con un qualcosa del paese del fuoco, altri stili mi erano sconosciuti ma comunque ritenevo fossero decisamente gradevoli, chissà come sarebbe stato bello vivere in quel posto.
    Mi avvicinavo sempre di più alla piazza principale e già iniziai a pensare a chi altri oltre me potesse essere stato scelto per questo evento, pensai ad Akuraguri, che fosse anche lui li? Ryuu? Kiyomi? Magari anche qualcun altro da Oto come Yukine o Izuku

    Notai un gruppetto di ninja vicino ad un tizio con uno strano cappello dunque mi avvicinai.
    Rimasi leggermente più indietro e quando il signore iniziò a parlare un enorme boato disintegrò il discorso che probabilmente si era preparato quel uomo.
    La piazza era immersa nel chaos e le vie di uscita verso posti sicuri erano bloccate.
    E se quelle esplosioni fossero state il via della nostra prova ? Non potevo saperlo, la cosa più probabile era un attacco terroristico.

    Una ragazza provò a prendere in mano la situazione, dovevamo fare qualcosa, del Daimyo non mi interessava nulla ma quella piazza brulicava di gente innocente, non potevamo abbandonarli al loro destino.
    Una carta bomba ?
    Ci penso io
    dissi con tono di voce non troppo alto.
    Mi sarei avvicinato con la massima velocità alla via di fuga più vicina e avrei appoggiato al centro di essa una delle mie carte bomba, mi sarei allontanato di una ventina di metri sempre alla massima velocità e avrei fatto esplodere la carta bomba Equipaggiamento
    Dopo di che se fossi riuscito a creare una breccia sarei andato dal altro lato per controllare la situazione.
    Se non ci fosse stato nessun pericolo mi sarei fermato, mi sarei tolto la tunica e avrei indossato la cotta di maglia, i guanti e le bende dopo di che avrei indossato nuovamente la tunica e avrei stretto per bene il nodo del coprifronte sulla mia testa con il simbolo del suono
    Ci sarà da combattere
    Equipaggiamento


    Chakra: 30/30
    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Bende Rinforzate × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Wakizashi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Kunai × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    ///

     
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    Moderato: Il Daymio Chiama





    Perchè la musica lo facesse stare così bene era qualcosa che ancora non era chiaro al giovane Kyojuro. Ogni giorno spendeva qualche momento per mettere le sue mani su quei tasti, sempre più consumati dall'utilizzo, in modo da imprimere quel suono nella sua mente e portarlo con se ovunque andasse. Sembrava quasi come se senza di esso si sarebbe trovato perso e non sarebbe più riuscito ad andare avanti con la sua vita. Il suono venne però fermato nel moment in cui qualcuno bussò alla porta, non quella della stanza ma quella del portone di casa. In quel momento Kyojuro si trovava da solo, per fortuna riuscì a sentire quel suono visto ciò che lo aspettava subito fuori casa. appena la porta fu aperta il ragazzo si trovò di fronte ad una donna mai vista, aveva un busta in mano che era sigillata con uno strano sigillo, non era quello di Konoha, lo avrebbe riconosciuto subito, bensì qualcosa di diverso e che scatenò la sua curiosità. Kyojuro Renguku? il ragazzo accennò un cenno di conferma con la testa. Questa è per lei, passerò tra qualche ora e, nel caso volesse rispondere, prenderò la busta in consegna. A presto. Che stranezza, pensò Kyojuro, la conversazione era stata molto diretta e veloce, chissà cosa conteneva quella busta. Rientrò in casa passando un dito all'interno di ciò che gli era stato consegnato in modo da rompere la carta ed raggiungere il vero messaggio, fu così che scoprì di essere uno dei tanti ad essere stato contattato per partecipare alla selezione dei corpi speciali a protezione del Daimyo. Il Daimyo? come è possibile? pensavo che la sua scorta o comunque i reparti speciali fossero pieni di Jonin e Chunin capaci, perchè chiamare qualcuno di ancor più basso livello? saranno a corto di uomini...

    Quando la ragazza tornò per prendere la risposta Kyojuro aveva già preparato una piccola lettera in cui accettava partecipare a questa selezione, in quel momento, anche se con ancora molte domande su questi corpi speciali, si sentiva quasi come un prescelto, selezionato appositamente per quel ruolo, magari era stato notato finalmente dall'accademia per le sue abilità. Si sarebbe quindi diretto verso il villaggio dove si sarebbe tenuta l'evento, non fu difficile raggiungerlo, alla fine era un luogo abbastanza vicino a Konoha, ma che si mostrava molto diverso dai posti dove era nato e cresciuto, un miscuglio di più peculiarità avvolgevano la città in cui era capitato. Gia da lontano si poteva ammirare il palazzo accademico, un edificio al pari dell'amministrazione di Konoha in quanto a bellezza e maestosità. Se questo è ciò che si riesce a creare tramite le alleanze..bisognerebbe farne molte di più. questo posto è magnifico. Kyojuro era stato catturato da quella città dove si poteva trovare veramente tutto, sia prodotti di Konoha, che era solito comprare, sia quelli Kiriani, di cui tanto aveva sentito parlare dai mercanti che erano soliti passare per il suo villaggio.

    Non ebbe molto tempo per girare quel magnifico posto, era li per un motivo e non poteva certo tardare, si mosse verso la grande costruzione dell'accademia fino ad arrivare ad una gigantesca piazza dove un gruppo di ninja si stava iniziando a creare. Davanti a loro un uomo con uno strano cappello, non ne aveva mai visti di simili, che dopo poco Iniziò il suo discorso, discorso però che venne fermato subito da un forte rumore.


    BOOOOOOM!!!



    Quattro esplosione nello stesso instante in quattro punti diversi della città, non troppo lontano da noi, echeggiarono nell'aria. Subito l'attenzione di Kyojuro si rivolse all'uomo con il cappello che però sembrò essere forse la persona più sorpresa dell'accadimenti, non era un esercitazione? Le grida iniziarono a levarsi dal resto della città, la gente spaventata iniziava a correre qua e la presa dal panico della situazione. Cazzo, dobbiamo fare qualcosa! Non ebbe tempo di pensare che già alcuni altri ninja stavano iniziando a mettersi all'opera. Il giovane si avvicinò a loro, notando qualcosa che, fin da subito, tolse un po' della pressione accumulata. Anche Asami si trovava li, anche lei probabilmente chiamata per quella selezione. Ascoltò con attenzione ciò che aveva da dire la ragazza e le risposte degli altri Shinobi a quelli che potevano sembrare quasi degli ordini dati dalla Kunoichi un po' a tutti. Come dice Asami è importante che le persone qua presenti vengano guidate in salvo, posso pensarci io, una volta finito mi dirigerò verso una delle esplosioni, dobbiamo anche capire chi le ha causate e come per evitare possibili reazioni a catena con altri esplosivi. Le esplosioni avevano creato, come degli angoli di un quadrato di lato non troppo grande, sembravano circa duecento metri a vedere dalle alte fumarie che salivano in cielo, uno qualsiasi di quei posti sarebbe andato bene.Mi dirigerò all'esplosione avvenuta a sud-ovest, per provare a capirci qualcosa in più, guiderò la gente per la strada che porta verso sud, ho visto un parco che dovrebbe essere al di la del raggio delle esplosioni e che potrebbe essere un ottimo posto per preparare un triage medico e valutare i feriti. Se qualcuno incrociasse dei medici gli dia questa informazione.

    Con un sorriso diretto ad Asami, l'unica altra ninja che aveva riconosciuto in quel momento, il ragazzo si congedò dagli altri, iniziando ad aiutare le persone più in difficoltà e a indirizzarle verso la strada giusta. Prendete i più deboli con voi e venite da questa parte! per di qua sarete al sicuro! Forza!Cercò di urlare il più forte possibile cercando di farsi sentire dalle persone della piazza attirando la loro attenzione e aiutando le persone paralizzate dalla paura ad alzarsi e muoversi verso il luogo che aveva indicato.




    Edited by Kaystar - 13/7/2021, 18:24
     
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    L'attacco


    Genin alla riscossa

    Yuki Moriko
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    C'erano tante cose che la ragazza odiava: bambini, persone, ficcanaso, i disturbatori - insomma fare una lista avrebbe impiegato un bel po' di ore - ma tra i primi posti della sua top five si piazzava il caldo. E nascere nel paese del fuoco non l'aveva aiutata a superare la cosa. Quella giornata si era mostrata forse una delle più calde e quasi si pentiva amaramente di aver accettato l'invito ricevuto giorni addietro.
    Lo aveva ricevuto una mattina, mentre era intenta a svolgere delle preghiere sull'altarino dedicato a suo padre eretto dietro casa quando il portalettere, infischiandosene altamente, aveva fatto irruzione. E lei, senza neanche aprire la lettera, aveva dato risposta positiva affinché il tizio sloggiasse il prima possibile.
    La lettera l'avrebbe aperta solo qualche ora dopo, trovandosi costretta a presentarsi ad una riunione su "chissàchecosa" e di cui non era minimamente interessata.
    Non fu un caso che lei si fosse arrivata in ritardo. Di solito non era il suo stile, anzi, era abbastanza precisa.
    Inoltre, l'accalcarsi di ragazzi lì, probabilmente genin come lei, l'aveva fatta tenere a debita distanza. Non le piaceva l'idea di essere lì, troppo vicina agli altri, per quello si era avvicinata abbastanza da sentire ciò che doveva essere ascoltato ma abbastanza da non immischiarsi con le persone lì presenti.<a data-spoiler="ab|19 span">[nota]
    Non passò molto tempo dall'inizio del discorso prima che questo s'interrompesse, quasi tragicamente. Delle esplosioni riecheggiarono nell'aria, frammenti di calcinacci vennero scagliati contro i presenti e nonostante fosse una situazione d'emergenza, la ragazza si lasciò scappare un risolino nervoso.
    Era vero che volevo andarmene a casa presto, ma così mi sembra eccessivo, non ti pare? pensò, indirizzando il suo pensiero al mistico signore degli eventi, che sembrava burlarsi di lei.
    Le persone lì presenti avevano iniziato a correre in plurime direzioni per allontanarsi dal posto. In quel momento qualcosa le urtò contro. Una ragazzina, con le lacrime agli occhi e tremante, spaventata le si era riversata addosso, il viso sporco di polvere e i capelli scompigliati. Dal braccio destro sgorgava del sangue.
    Per un secondo la fissò accigliata, con i suoi occhi ambra, poi allungò la mano verso la ferita della ragazzina guarendole la ferita.
    Tsk... dov'è tua madre? le domando secca, ma la ragazzina era troppo spaventata per risponderle. Yuki grugnì seccata, afferrandola e prendendola in braccio.
    Da lontano scorse un gruppo di ragazzi che non aveva mai visto si era come radunato, probabilmente anche essi del villaggio della foglia. Sembravano conoscersi, e li vide parlare animatamente sul da farsi. Forse loro sapevano cosa fare con la ragazzina.
    - Dobbiamo allontanare i civili dalla piazza, potrebbero essere un bersaglio facile per il nemico… ma non so cosa sta succedendo altrove… Una soluzione potrebbe essere quella di suddividerci in piccole squadre e portare i civili in luogo più sicuro. Non so se anche gli altri edifici hanno subito dei danni al momento dell’esplosione… però si potrebbero liberare le eventuali strade dalle macerie anche con una carta-bomba.
    Ci penso io!
    Come dice Asami è importante che le persone qua presenti vengano guidate in salvo, posso pensarci io, una volta finito mi dirigerò verso una delle esplosioni, dobbiamo anche capire chi le ha causate e come per evitare possibili reazioni a catena con altri esplosiv
    Ba bla bla, ma quanto parlano questi pensò avvicinandosi ai ragazzi.
    Ah, ottimo. Tu che ti occupi dei superstiti, ecco a te.
    Con una nonchalance e inserendosi dal nulla, piazzò la ragazzina tra le braccia dello strano ragazzo dai capelli biondi.
    Penso si sia persa, ma non parla. Vedi tu se riesci a capire. La ferita l'ho guarita io. sbuffò, passandosi una mano tra i capelli argentei.
    Ricapitolando: tu guarisci i feriti, tu liberi le strade e tu aiuti a metterli al sicuto. Ottmo, allora io mi dirigo verso le esplosioni. Inutile che stiamo qui a fare tutti le stesse cose, no? Bene... disse, dirigendosi al lato opposto dei ragazzi.
    Bene... cerchiamo di finire presto corse verso gli edifici, cercando qualsiasi cosa potesse aiutarla a scoprire l'artefice.



    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Tanto × 1
    • Kunai × 7
    • Shuriken × 8
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1

    Note
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    Primo Post

    Una calda molto calda giornata estiva in quel di Suna, un vento anche esso caldo soffiava indomito da sud carico di finissima sabbia rossa. Ovviamente cosa aspettarsi di trovare in abbondanza nella cara e vecchia Suna se non sabbia e caldo ma sopra tutto il secondo era il problema per Yasuke. Potrebbe apparire piuttosto strano e comico un ninja di Suna che ha problemi con il caldo ed effettivamente lo è.

    Di fatto il biondo quella mattina si trovava in casa libero da ogni compito o impegno un evenienza piuttosto rara visto che solitamente il vecchio Toshizou trovava sempre qualche lavoro da fargli fare. Approfittando della tranquilla situazione il ragazzo aveva indossato la sua tenuta contro il caldo da casa: praticamente aveva addosso solo un vecchio paio di mutande blu con un imbarazzante maialino rosa sul davanti. E protetto da tali indumenti di alta moda era letteralmente accasciato sul pavimento in modalità morto di caldo, una scena solo per stomaci forti.

    Qualche tempo dopo una povera postina, mal capitata suonò il campanello ahi me; La sfortuna o chissà dipende dai gusti si sarebbe trovava davanti una specie di zombie bianco come un vampiro, armato di ghiacciolo alla fragola mezzo morso e in mutande con maialino a vista. L'essere prese la busta con la mano libera sbadigliando

    Ogni scusa è buona per lasciare questa specie di forno!

    e solo dopo un brevissimo istante, senza nemmeno aprire la missiva, rispose con una sola parola sussurrata direttamente all'orecchio della postina

    Partecipo.

    sorridendo poi come uno scemo, la vittima cioè la portalettere sorpresa e visibilmente imbarazzata abbassò lo sguardo finendo per fissare l'allegro animale da fattoria, di male in peggio, con un urlo la tipa balzò indietro e corse via.

    Velocemente anche troppo passarono i giorni fino alla data prefissata il genin della sabbia avanzava tra la gente gustando un cono gelato al limone e fragola osservando con un certo distacco l'insolito miscuglio nello stile architettonico delle varie strutture del resto non era di certo un appassionato della materia. Era molto più attratto dal mischiarsi di persone di tutte le varie terre accademiche riunite pacificamente in quel lungo allora l'umanità può virene in pace e armonia? Si ovviamente fissava le ragazze ma con circospezione.

    Finalmente scorse il piccolo gruppo di ninja accademici riuniti dietro il tipo con il cappello da strega fuori moda, l'uomo evidentemente portava sfortuna perché non appena aprì bocca si scatenò il finimondo esplosioni, urla e confusione. Persone correvano, piangevano e si disperavano mentre il diciannovenne gelido, freddo e distaccato osservava tutto in torno concentrandosiPercezione 6+3=9; sulle sue capacità percettive cercando qualche indizio o informazioni.

    Notando le varie azioni del piccolo gruppo di colleghi vide chiaramente una bella ragazza dai capelli bianchi e con fare sicuro e sopra tutto distaccato e senza esitare decise di andarle dietro.

    Io vado con lei.

    Disse agli altri senza neanche guardarli in faccia e ovviamente non ascoltando eventuali tentativi di trattenerlo. Rimanendo qualche metro indietro accompagnò Yuki rimanendo perfettamente in silenzio rimanendo attentoPercezione 6+3=9;.



     
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    Le esplosioni avevano fatto il loro corso e le persone, consapevoli dei pericoli del vivere spalla a spalla con i ninja avevano iniziato a scappare a destra e a manca, terrorizzate da quello che sembrava un attacco organizzato.
    Quanta forza poteva avere una folla terrorizzata?
    I genin avrebbero presto scoperto che non era affatto poca, gli spintoni e il numero di cui non si erano concretamente preoccupati poteva arrivare a sopraffarli se non avessero trovato il modo di arginarli [nota][i vostri slot azione a causa della calca sono ridotti della metà se non seguono il flusso della folla che cerca di evadere dalla piazza, vale solo per gli spostamenti, riducono anche di 1 tacca velocità e riflessi, questo malus vale solo nel caso entriate in combattimento, ai fini della scrittura off combat siete comunque rallentati, ma essendo il tempo di narrazione dilatato potete comunque coprire agilmente qualsiasi distanza]
    Se Asami fosse riuscita a calmare l’impiegato avrebbe ottenuto qualche frettolosa risposta, ma gli sarebbe dovuta correre dietro visto che, per quanto un impiegato di lunga data e con una modesta influenza rimaneva praticamente un civile.

    Eh?
    Cosa?
    Chi?
    Loro sono al sicuro!
    Non sono qui e anche se lo fossero avrebbero fior di scorte, ora ci sono problemi più gravi!


    E detto quello si sarebbe lanciato verso l’edificio accademico, una fortezza sicura che di certo non invidiava le difese di un villaggio e verso la quale pareva avere la strada spianata.
    A quel punto la kunoichi poteva concentrarsi su ciò che le accadeva attorno e cercare una soluzione a quel trambusto o i colpevoli.
    Ma i problemi erano solamente all’inizio, la cartabomba utilizzata da Kiuke rinvigorì la paura della folla che adesso temeva che le esplosioni si stessero avvicinando, avrebbe anche visto qualche occhiataccia diretta verso di lui che fortunatamente venne annullata dalla presenza del suo coprifronte dopo poco, ma era certo che ulteriori azioni avventate potevano comportare guai più seri, visto che, come avrebbero potuto verificare dopo una rapida analisi, le vie di fuga erano tutto sommato sgombere, gli edifici ad essere crollati erano solamente quattro ed in punti ben distanti.
    Kyojuro sarebbe stato quello con meno problemi, messosi alla guida di un gruppo di sfollati sarebbe riuscito a gestirli fino ad una piazza attigua alla via in cui torreggiava un grosso albero alto oltre venti metri, frutto probabilmente di qualche konohaniano che voleva sentirsi maggiormente a casa.
    Sistemati i civili non avrebbe fatto in tempo a girare le spalle che avrebbe sentito una voce fin troppo sicura alle sue spalle.

    Fiiu!
    Questo non era esattamente nei programmi ma non è andata troppo male no?


    Quando si sarebbe girato avrebbe notato un uomo a torso nudo disgustosamente irsuto che teneva una bambina stretta a se in un modo che avrebbe fatto accapponare la pelle persino al flagello immortale, serrandogli la bocca con una mano e contemporaneamente tappandogli il naso tra pollice e indice.
    Niente più che un grido soffocato ed un fiume di lacrime riuscivano ad uscire da quel piccolo corpo indifeso.
    Intanto la mano libera si muoveva e rovistando tra le tasche ne tirò fuori una fascetta, sembrava una comune fascetta in plastica, ma Kyojuro potè notare che era un particolare tipo di resina assai resistente quando gli venne lanciata.

    O ti leghi le mani o avrai la vita di questa piccola nella coscienza.
    Bada che ti guardo, devi legarle strette, se la fascia è lenta e riesci a fare sigilli la uccido comunque.
    E niente gesti sospetti, la chiudi a cerchio, ci metti le mani dentro e stringi con la bocca.


    Attorno a lui era il gelo più totale, nessuno osava alzare un dito per timore che potesse uccidere la bambina.
    Kyojuro era assai lontano dagli altri che non sapendo con precisione dove aveva portato gli sfollati avrebbero faticato a dargli supporto, probabilmente avrebbe dovuto agire da solo, che ci fosse qualcosa suggerito dalle azioni dell’individuo e che poteva aiutarlo ad uscire da quella situazione?
    Kyuke, al centro della piazza, dopo l’esplosione della sua cartabomba si rese conto di essere rimasto l’unico a non essersi mosso e prese a fare un cambio d’abbigliamento che tuttavia non passò inosservato.
    Da chissà quale palazzo si tese un arco, troppo lontano per percepirlo con i sensi al pari del sibilo della freccia nascosto tra le grida, e proprio mentre la cotta di maglia ostruiva la visuale calando sul busto una freccia avrebbe tentato di piantarglisi in mezzo al ventre avrebbe dovuto identificare la fonte di quell’attacco prima che il cecchino riuscisse a centrare punti maggiormente pericolosi. [nota e stat freccia][possiamo dire che la cotta di maglia è l’ultima cosa che indossi, quindi il resto è equipaggiato, occhio in futuro ad evitare distrazioni così grosse in situazioni tese, potevi tranquillamente dire di avere tutto equipaggiato] [vel e for+2 potenza 15 per via della folla la freccia ha furtività 3]
    La giovane konohaniana dai capelli bianchi invece sarebbe corsa verso una delle esplosioni e una volta liberatasi dalla folla, giungendo all’area dell’esplosione avrebbe notato che trovare delle tracce era piuttosto complesso, l’edificio nell’esplosione era collassato su se stesso, rendendo impossibile trovare elementi nelle immediate vicinanze dello stabile e anche lontano da esso le tracce erano ben confuse dai fuggitivi.
    Con una buona analisi dei muri avrebbe potuto dedurre che l’ordigno era stato piazzato nell’angolo dell’edificio il cui crollo si era portato dietro gran parte dello stabile suggerendo una discreta esperienza da parte del terrorista. Il tutto grazie ai ferri piegati e alle schegge lanciate che avevano segnato gli edifici intorno, ma oltre quello erano ben pochi i segnali che potessero suggerire della presenza dell’attentatore, anche perché in un mondo in cui era possibile fare quel baccano con un semplice foglietto le possibilità erano illimitate.
    Se si fosse guardata intorno avrebbe notato qualche volto alle finestre, malgrado la vicinanza col luogo dell’esplosione infatti cosa poteva esserci più sicuro di casa propria?
    Secondo una vecchina che sbirciava da dietro le tende nulla, ed a porgli le giuste domande avrebbe detto che nei giorni passati, in quel viottolo così tranquillo aveva visto un tipo nuovo, vestiva in maniera abbastanza animalesca, con un pellicciotto tutt’attorno alle spalle.

    Mi dispiace però piccola mia, temo che sia una sfida troppo grande per te, era un omone ben piazzato e io di ninja ne ho visto parecchi, mi sembrava un osso duro.

    Ad insistere avrebbe ottenuto un unico piccolo indizio, sembrava che dopo ogni capatina si dirigesse in fondo alla strada al momento transennata per dei lavori in corso.

    Li hanno iniziati proprio quando lui ha cominciato le sue visite, ma non so dove andasse, non tornava mai indietro da lì.

    La zona, essendo il cul de sac di una via era molto meno trafficata e questa volta era possibile distinguere qualcosa, e come aveva anticipato la vecchina le impronte andavano solo verso un senso.
    Seguendole sarebbe giunta ad un cancello, niente più che un intelaiatura di tubi che sosteneva una rete che però pareva non essere mai stata smossa eppure aprirla era l’unico modo per passare oltre.
    Yasuke intanto, alle calcagna di Yuki avrebbe avuto qualche difficoltà, la folla l’avrebbe ghermito più di una volta, ma non gli sarebbe mancato il contatto visivo, non fino a quando la genin non avesse girato l’angolo, a quel punto lui, rallentato dalle persone l’avrebbe persa di vista, fino a quando, girato l’angolo a sua volta non l’avrebbe vista immobilizzata nella presa di un uomo abbastanza mingherlino.
    L’aveva chiaramente sorpresa e sembrava che questa gli fosse caduta tra le braccia per poi essere fermata con un abbraccio dell’orso, una delle mani però sorreggeva un kunai, a pochissima distanza dalla schiena.

    Mmmmmmh
    Questa signorina ha un odore così gradevole che non vorrei mai sprecare il suo sangue.


    Gli leccò la guancia avidamente mentre quella si dimenava agitandosi a destra e a sinistra prima di accasciarsi, come piombata in un sonno profondo.

    Oh, finalmente ha fatto effetto.

    Se Yasuke avesse provato ad avvicinarsi subito il kunai sarebbe scattato sulla gola.

    EH!
    Non ci provare!
    Lasciami almeno due secondi di intimità.


    E dopo quello, inserendo una mano sotto i pantaloni avrebbe ravanato senza remore nelle grazie della ragazza, a giudicare dalla porzione di braccio inserita nelle braghe dal davanti fino al di dietro, più di una volta.

    Ohhhh è così soffice, chissà se qui sotto ha lo stesso colore dei capelli.

    Intanto il sonno aveva messo il delicato corpo della ragazza esattamente a novanta Gradi[perdonami biakko ç_ç ha fatto schifo pure a me ç_ç] mentre l’uomo per mantenersi in equilibrio era costretto a spingere verso di lei tenendo le spalle indietro, il tutto mentre continuava a fare del suo peggio, quasi come se il peso della ragazza non fosse per niente un impiccio, e considerando la sua corporatura sembrava strano che possedesse una forza simile riuscendo a gestire quel peso morto e gli arti come se niente fosse.

    Beh, vuoi stare li a guardare brutto porco?
    Legati le mani, non vedi il piccione che ti passa la fascetta?


    In effetti notare il piccione non sarebbe stato semplice, era un volatile così comune in città da passare inosservato, ma la sua zampetta tesa non lasciava dubbi sul fatto che fosse un evocazione.

    Niente scherzi o la signorina qui inizierà ad avere le cose che dovrebbero stare dentro fuori e le cose che dovrebbero stare fuori dentro.
    Molto dentro.


    Non aveva via di fuga a meno di piantare in asso la ragazza, ma anche se non poteva notarlo tra quei criminalotti c’era un pattern di cui non erano ancora consapevoli.
    Certo era che nonostante la facciata il suo avversario non sembrava proprio peccare di disattenzione. [Azione Preparata]


    Corretto errorino nei primi paragrafi avevo invertito due tempistiche minori, niente che possa stravolgere qualsiasi azione programmata fino ad ora

    Edited by F e n i x - 30/7/2021, 10:13
     
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    Svelto: Agire o Non Agire



    Le persone erano nel panico più totale, quel luogo ormai si era tramutato in una trappola mortale che racchiudeva centinaia e se migliaia di persone che si pestavano e spintonavano in modo da scappare il più velocemente possibile da quel posto. Per fortuna Kyojuro non si fece prendere dalla pressione del momento e rimase lucido. Quando una ragazza dai capelli bianchi sganciò nelle sua braccia quella che sembrava una bambina semplicemente la poggiò a terra e, prendendola per mano, si mosse con lei in modo da radunare le persone più bisognose. Le urla del giovane stavano servendo e pian piano alcuni fuggitivi iniziarono a seguire le indicazione del genin e si diressero con lui verso il luogo dove sarebbero stati al sicuro. Poco c'era da fare per la bambina che continuava a piangere ma quello sicuramente non era il momento per fermarmi e cercare di calmarla. Non ci volle molto ad arrivare a quella che era una piazza con un enorme albero al suo centro, come il giovane pensava c'era abbastanza posto per iniziare a tirar su un piccolo triage per le persone ferite.

    Avevo sempre attaccata alla mia mano la bambina che mi era stata affidata ma stranamente smise di piangere, strattonando il mio braccio come per cercare di attirare la mia attenzione. Non ebbi nemmeno il tempo di girarmi e controllarla che una voce ruppe i lamenti dei feriti di sottofondo, era un uomo mezzo nudo, che stava tenendo una seconda bambina bloccata con una mano. Le sue parole subito fecero capire di chi si trattasse: Una delle persone che aveva organizzato tutto ciò. Teneva la bambina davanti a se, un ostaggio per lui e le avrebbe fatto del male nel caso il giovane ninja non avesse collaborato, avrebbe dovuto mettersi una fascetta alle mani in modo da evitare che potesse combattere. Il malvivente lanciò quindi la fascetta che arrivò a pochi passi dal ragazzo che, preso da un attimo di panico, non riusciva più a pensare lucidamene. Un ostaggio in questo momento.. Cosa faccio? non posso lasciare che quella bambina soffra! Agire ora però è un azzardo.. No! devo fare in modo che la lasci il prima possibile! Gli occhi del giovane si incrociarono che quelli della bambina, due occhi azzurri che stavano chiedendo con forza un aiuto completamente immersi nelle lacrime, il tutto accompagnato da dei singhiozzi mozzati dalla mano ferma del malvivente che le bloccava bocca e naso.

    Va bene, va bene! Però lascia la bambina.. Prendi me come ostaggio piuttosto! La gente intorno era talmente spaventata che era rimasta pietrificata e aspettava solo che qualcuno arrivasse a salvare tutti quanti, come se aspettassero un eroe che sarebbe dovuto arrivare di li a poco a risolvere la situazione ma nessuno sarebbe arrivato, nessuno avrebbe agito se non i presenti in quella piazza, e se nessuno si fosse preso carico di ciò che stava succedendo probabilmente sarebbe finito tutto molto male.

    Fu a quel punto che lo sguardo del giovane venne invece diretto alla bimba che teneva per mano, aveva smesso di piangere ma i suoi occhi erano ancora rossi e pieni di dolore, la sua voce flebile però fu un fulmine a ciel sereno. Salverai quella ragazzina vero? ti prego salvala.. i suoi grandi occhi cominciarono nuovamente a lacrimare mentre un fuoco iniziava a divampare all'interno del giovane ninja, bloccato in quella situazione così pericolosa. Nessuno deve soffrire se io sono presente.

    Il Ragazzo lasciò la mano della ragazzina guardandola negli occhi con un'espressione che non si faceva minimamente a quella situazione, un sorriso sincero e ristoratore ma nessuna parola accompagnò quel momento. Il volto poi tornò neutro girandosi verso il malvivente. Prenderò la fascia e la metterò, una volta fatto però tu lascerai andare la ragazzina.. Raggiunse con un passo la fascetta e iniziò a portare la mano verso il terreno nel mentre che una delle sue gambe si fletteva per permettergli di avvicinarsi di più all'aggetto posto a terra. Probabilmente il mal vivente non se ne era accorto, visto che il tutto stava accadendo dentro il corpo del giovane Kyojuro, ma una quantità di chakra incredibilmente alta si stava spostando tramite le vie presenti in tutto l'organismo, andando a imprimersi contro le pareti delle gambe. Non aveva mai concentrato così tanto chakra, forse nemmeno la metà, ma quella bambina andava salvata anche al costo di tentare una mossa talmente azzardata con cui avrebbe potuto ferire anche se stesso. Arrivò alla fascetta con la mano sinistra mettendoci però tutto il peso del proprio corpo, fu a quel punto che le gambe esplosero in uno scatto di partenza fuori dal comune: La posizione del busto avanzata, il peso portato sul terreno dalla mano che aveva raggiunto la fascia, la gamba destra flessa mentre la sinistra posizionata poco più indietro, il tutto ricordava un corridore sulla linea di partenza che, come una tigre, avrebbe cercato di tagliare per primo il traguardo.

    Lo scatto sarebbe stato immediato e fulmineo, i pochi metri che li separavano sarebbero stati percorsi in un lampo cosi da far ritrovare Kyojuro, che durante quella frazione di secondo avrebbe estratto la sua scimitarraAzione Gratuita Immediata, alle spalle del rapitore e pronto a colpire con un fendente ascendente mirato staccare il braccio tranciando tutto ciò che si sarebbe trovato tra ascella e spalla dal lato dove teneva boccata la ragazzina. [Slot Tecnica I] Dimezzo il costo della tecnica.
    Impasto Medio (6 tacche)
    1.5 leggere sparse nelle gambe da sovraimpasto
    OverCap Velocità -> Gambe paralizzate prossimo round
    Potenza: 20 + Sanguinamento (DnT leggero)
    Forza: Gialla + 4 (3TA + 1I)
    Velocità: Gialla + 8 (3TA + 5I)
    Spesa totale Chakra: 4.5 Bassi


    A quel punto, nel caso il colpo avesse fatto il suo dovere, avrei cercato di portare via dall'uomo la ragazzina, cingendola con un braccio a livello della pancia e portandomela dietro mentre tornavo verso il grande albero dove tutte le altre persone erano rimaste. [Slot Azione I]Movimento 5 metri

    In caso contrario, se il colpo fosse stato inutile, avrebbe lasciato cadere la scimitarra e successivamente tentato di effettuare una presa passando entrambe le braccia sotto le ascelle dell'uomo e cercando di tirarle verso l'alto. Probabilmente il movimento avrebbe strattonato la bambina ma sarebbe servito comunque a liberarla da quell'uomo e lasciarle il tempo di scappare via. [Slot Azione I]Presa
    Potenza: 10
    Forza: Gialla
    Velocità: Gialla
    per poi cercare di stringere la presa in modo da dislocare le sue spalle andando a spingere indietro il peso.

    Se la presa avesse avuto successo non rimaneva che mantenerla per più tempo possibile e causare più danni possibili. [Slot Azione II/III]Mantengo la presa
    Primo Slot:
    Potenza: 10
    Forza: Gialla
    Secondo Slot:
    Potenza: 10
    Forza: Gialla + 3 (Impasto Basso)


    In caso contrario il giovane ninja avrebbe semplicemente rivolto la mano verso la spalla, del braccio che teneva la bimba, del suo avversario, sarebbero stati ad una distanza talmente ravvicinata che i tre spiedi che sarebbero partiti dal congegno posizionato sotto il braccio destro sarebbero diventati delle armi letali, volando veloci verso il loro bersaglio. [Slot Azione II]Potenza: 5 Ogni Spiedo
    Precisione: Gialla
    Statistica veleno: Riflessi


    A quel punto avrebbe nuovamente tentato una presa, sempre al braccio che bloccava la bambina ma mettendosi di fronte al proprio avversario e facendo scudo con il proprio corpo alla piccola. Con una mano avrebbe cercato di afferrato il polso dell'avversario mentre con l'altra sarebbe andato a bloccare il collo abbracciandolo utilizzando il braccio e cercando di strangolarlo. [Slot Azione III]Potenza: 10
    Forza: Gialla
    Velocità: Gialla



    Chakra: 14.5 | 15.5/20
    Vitalità: 8.5/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento / M. Presa
    2: Meccanismo / Presa
    3: Presa / M. Presa
    Slot Tecnica
    1: Corsa Fulminea
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Spiedi × 7
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1

    Note
    ///




     
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    Cecchino
    II



    Non avrei mai pensato di trovare tutto questo casino in questa missione, era un semplice evento di cui mi importava poco, volevo solo un ruolo che mi avrebbe permesso di portare a casa qualche soldo in più, e magari che mi avrebbe permesso di cambiarla... quel buco che chiamavo casa.
    Decisi di cambiarmi in fretta e furia ma a quanto pare i gentil signori che avevano deciso di far saltare in aria quei palazzi aveva non avevano in mente di fermarsi li.

    Mentre indossavo la cotta di maglia qualcuno scoccò una freccia, che stesse puntando proprio me? o aveva solo in mente di far male a qualcuno?
    Che senso aveva mettere un cecchino in una piazza piena di gente ? forse avevano un bersaglio, se non il Daymo allora forse stavano cercando proprio noi Genin!
    Non potevo capire il perchè di tutto ciò, l' idea di essere finito in una grossa trappola si faceva sempre più forte dentro di me.

    Dato il grande chiasso e il grosso numero di gente che si spostavano non potei notare subito quella freccia, mi accorsi del attacco quando ormai non avevo più speranze di schivarlo
    Impastai chakra il chakra sulle gambe in modo da essere abbastanza rapido da non essere colpito in pieno.
    provai a spostarmi quanto più possibile verso sinistra Difesa 1
    La freccia finì per colpirmi sul fianco destro, senza la cotta di maglia probabilmente mi sarei procurato un bel taglio ma grazie a quel armatura riuscì ad evitare i danni, probabilmente mi sarebbe uscito un livido in quella zona ma per fortuna nulla che potesse essere rivelarsi un problema Danno

    Dovevo fare attenzione, la prossima freccia sarebbe potuta finire in testa dove nessuna armatura mi avrebbe salvato.
    Mi voltai verso la ragazza con cui avevo parlato prima e se fosse stata ancora a portata le avrei detto della presenza del arciere
    Un arciere!! Devo provare a toglierlo di mezzo in qualche modo. Fate attenzione!
    Se la ragazza non fosse stata a portata non avrei detto nulla.

    Non avevo idea di dove si trovasse questo cecchino, potevo solo immaginare la sua posizione grazie alla freccia che fu scoccata poco prima.
    Da qui a trovare l' esatta ubicazione del arciere vi era un mare di differenza, per trovarlo sarei dovuto andare quanto più in alto possibile così da uscire dal chaos della folla e poter cercare il mio nemico.
    Mi diressi verso la zona in cui pensavo e speravo potesse essere il cecchino e iniziai a correre verso quella direzione facendomi spazio tra la gente in fuga per poi, una volta arrivato al primo palazzo, usare del chakra adesivo per salire quanto più in alto possibile Competenza

    Sia durante la salita che una volta arrivato in cima avrei cercato qualsiasi cosa mi avrebbe potuto ricondurre a quel cecchino, finestre, tetti, buchi sulle pareti, avrei cercato qualsiasi cosa potesse ospitarlo facendo attenzione ad un altra eventuale freccia Abilità

    Chakra: 28,75/30
    Vitalità: 11,75/12
    En. Vitale: 29,75/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Bende Rinforzate × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Wakizashi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Kunai × 2
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    ///




    Edited by Superpipi - 20/9/2021, 10:05
     
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    I Genin Migliori


    II




    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami


    -Non si preoccupi! Abbiamo tutto sotto controllo... ma dobbiamo sapere sono i Daymio... -

    Sembrava un giorno come un altro, dove l'unica nota che la caratterizzava era la convocazione da parte dell'Accademia. Avrebbe dovuto trattarsi di un evento pieno di prove affrontate dai valorosi guerrieri e decretare il più adatto al ruolo di guardia del corpo del Daymio. Ma quattro esplosioni, avvenute in punti distinti e poco distanti dalla piazza, generarono il caos più totale, trasformando quella giornata in qualcosa di più di una semplice prova di forza tra gli shinobi dei quattro villaggi maggiori del continente. A quel rombo i cittadini, che tranquillamente poco prima passeggiavano all'interno della piazza e delle vie, iniziarono a scatenarsi in una corsa confusionaria e travolgente, guidata solamente da una paura quasi impossibile da controllare. Purtroppo anche lei era stata presa alla sprovvista ma cercò di rivolgersi all'uomo con un tono tranquillo, nonostante lo sgomento generale di tutti i cittadini. Ma il messo invece, preso dalla paura, iniziò a correre verso l'edifico più importante della città e che, in quella situazione specifica, rappresentava l'unico luogo dove portar salva la vita. L'edificio sembrava solido, quasi come se fosse inespugnabile. Forse i Daymio si trovavano al suo interno protetti dalle loro guardie. O almeno lo sperava. Quel gruppo di giovani ragazzi erano gli unici, in quella piazza, a poter scoprire chi aveva attaccato la città generando quelle tremende esplosioni. Un compito arduo ma con la collaborazione di tutti non era impossibile. Presa dalla forza di volontà nel riportare la calma, non solo agli altri ma anche a se stessa, diede diverse proposte, accolte dai genin presenti in maniera positiva. Sul suo viso ci fu un'espressione di stupore quando vide il volto di Kyojuro, giovane ninja incontrato non troppo tempo fa a Konoha. La sua presenza in quell'evento dimostrò come la sua volontà nel diventare un grande ninja, man mano stava per diventare realtà. Ascoltò attentamente il suo piano d'azione che venne ascoltato con molta attenzione dall'aspirante medico, notando come nonostante la giovane età e il trambusto creato da quelle esplosioni riuscì a non farsi prendere dal panico. Molto probabilmente quella sua sicurezza era stata trasmessa dagli esponenti del clan Uchiha che, come ricordava, lo avevano addestrato forgiando il suo spirito guerriero.

    - Ottima idea, Kyojuro. Nel caso non dovessi trovare nessun medico o indizi in prossimità dell'esplosioni, mi dirigerò io dai civili per accertarmi delle loro condizioni fisiche. -

    Per fortuna poteva contare della presenza di un altro ninja di Konoha, avendo già avuto modo di a che fare con lui. Non aveva idea di che abilità possedeva o del suo stile di combattimento in caso di difficoltà ma erano state sufficienti da permettere la sua presenza in quell'evento, cercando di spiccare tra tutti i genin che erano stati scelti per quella rigidissima selezione. Apprezzò anche lo spirito di iniziativa di una ragazzina che non aveva mai visto. Dall'aspetto giovanissimo, nonostante la sua notevole altezza. Dal tono deciso si rivolse ai presenti risultando forse un pò troppo avventata, dirigendosi dalla parte opposta da dove si trovavano i ragazzi. Con tranquillità un altro ragazzo, sbucato dal nulla, la seguì a ruota. Forse la conosceva già e avrebbe voluto aiutarla in qualche modo. Non sapeva se la sua scelta, strategicamente, poteva risultare efficace. L'obbiettivo dei genin era quello di scoprire il più possibile ciò che era successo nei quattro punti interessati dall'esplosioni. Più aree si ricoprivano, prima si aveva la possibilità di fermare i responsabili senza perdere tempo. Al contempo però poteva essere una buona strategia nel caso uno poteva trovarsi in serie difficoltà. Guardò nella direzione presa da Kyojuro, sperando che la sua scelta di andare da solo non poteva metterlo in serie difficoltà.

    §Attento Kyojuro...§

    Si guardò attentamente intorno quando improvvisamente un ulteriore esplosione allarmò i cittadini, che si apprestarono a raggiungere le vie e scappare il prima possibile dalla piazza. A quei rimbombi la ragazza dai capelli rossi si guardò attorno notando come i cittadini si muovevano in molteplici direzioni diverse. Non vedeva niente di strano se non un ragazzo che al centro della piazza stava indossando diversi equipaggiamenti. Tra quelli anche una cotta di maglia che era stata appena inserita. Osservandolo con più attenzione, notò come in realtà si trattava di uno dei ninja scelti per la selezione.

    §Ma che sta facendo...?§

    Osservando con attenzione davanti a sé, la giovane genin avrebbe percepito una freccia che ad una velocità moderata si avvicinava sempre di più, puntando il ninja alle prese con il cambio. La donna spalancò gli occhi mentre con tutta la voce che aveva nel corpo cercò di richiamare l'attenzione del genin. Purtroppo aveva avvertito, per colpa delle urla della folla, l'avvicinamento della freccia con troppo ritardo. Era inutile corrergli dietro e la voce rappresentava l'unica salvezza per il giovane.

    - Attento!-

    Ma dalla sua posizione aveva visto che la freccia lo aveva colpito in pieno all'altezza del fianco. Nonostante ciò sembrava non aver accusato il colpo, voltandosi invece verso la ragazza che arrivò nelle sue vicinanze poco dopo che il ninja ricevette il colpo. Il suo fianco era perfettamente intatto grazie anche alla cotta in maglia che aveva indossato in quel frangente. Per fortuna nulla di grave, almeno per il momento poichè come aveva già potuto intuire la Hoshiyama in quell'area non erano soli. Oltre alle decina di persone che si affrettavano a lasciare la piazza, il nemico aveva intercettato due del gruppo di shinobi che quella mattina si erano recati in quella piazza. L'arciere doveva nascondersi tra uno dei palazzi che circondavano la piazza e molto probabilmente, a giudicare dalla traiettoria che aveva effettuato la freccia doveva trovarsi in uno dei piani superiori. Il giovane ragazzo aveva intenzione di affrontare il misterioso arciere da solo ma lasciare un possibile alleato di fronte ad un'imminente pericolo non era nello stile della ragazza dai capelli rossi.

    -Ti seguo!-

    L'avversario, utilizzando quell'approccio, aveva messo in mostra il suo stile di combattimento. Molto probabilmente avrebbe avuto serie difficoltà nel corpo a corpo e catturarlo non sarebbe stato facile. Poteva restare al centro della piazza per aspettare un ulteriore attacco così da sapere con precisione la sua reale posizione ma non avrebbe avuto nessun senso e rischiare di essere colpita, anche mortalmente. Inoltre il caos che la circondava rappresentava una situazione di vantaggio per il nemico che indisturbato sfruttò di quella confusione per sorprendere i due accademici. La folla, però, non faceva altro che rallentare l'avanzata di Asami nel disperato tentativo di lasciare la piazza. Così, proprio come il suo collaboratore, cercò di avvicinarsi ad uno dei tanti palazzi che si trovavano nei pressi della piazza, aiutandosi con un salto potenziatoSalto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto.
    (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]
    utilizzando una bassa quantità di chakra e salire verticalmente il muro tramite il chakra adesivoChakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso )
    [Da genin in su]
    accumulato sotto la pianta dei piedi, in grado così di scalarlo senza nessun problema. Quando salì sul tetto dello stesso, notò che si trovava alla sinistra del ragazzo ad una distanza di circa 20 metri.

    §Da questa posizione dovrebbe essere più facile notare un suo possibile movimento.§

    Se avesse voluto avrebbe potuto puntare le decine di persone che si apprestavano a cercare riparo chissà dove ma fin dall'inizio l'obbiettivo dell'arciere erano stati i due ninja. La sua freccia aveva colpito con precisione il fianco del ragazzo, quando avrebbe potuto scegliere un bersaglio più vulnerabile come un civile. Forse il suo scopo era quello di distrarre i due genin per raggiungere la sua reale destinazione, il palazzo dell'Accademia che ergeva proprio di fronte alla piazza. Gli occhi verdi della kunoichi si spostavano da un punto all'altro, cercando di osservare cosa la circondava in quegli istanti, lanciando qualche sguardo non solo verso il palazzo ma anche verso l'altro ninja che avrebbe avvisato non appena avvertiva un pericolo imminente che lo avrebbe coinvolto se fosse stato bersagliato da altre frecce o attacchi di qualsiasi natura da parte del nemico. Le finestre rappresentavano un vero punto dove poter scoccare un ulteriore freccia in modo del tutto indisturbato. Ma quali altre abilità aveva in suo possesso? Che vantaggio poteva avere Asami nei suoi confronti? L'altro shinobi aveva una tattica ben precisa una volta scovato il nemico o si sarebbe fatto trasportare dall'istinto?







    Chakra: 39.25/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Kunai × 9
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Spiedi × 9
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    ///








    Edited by Zakira - 26/8/2021, 00:50
     
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    I Genin Migliori


    Secondo Post

    Yasuke non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una situazione tanto difficile era praticamente finito in un mare in tempesta. Ecco cosa doveva provare un povera salmone nel durissimo periodo da ottobre a gennaio durante l'infernale migrazione dall'oceano al lungo di riproduzione - che si deve fare per la f... mh continuazione della specie. Il ragazzo nuotando contro la conte umana seguiva la f... ops collega o almeno ci provava l'analogia col salmone calza anche troppo rischio mortale incluso!?

    Fatto sta che il sabbioso fu costretto a incassare svariati colpi e spintoni forse nemmeno negli allenamenti del vecchio aveva preso tante legnate, per continuare a muoversi e non venire trascinato via dal fiume in piena servi veramente un bello sforzo ma certamente uno shinobi non poteva arrendersi per così poco.

    Non ostante l'impegno e la fatica profuso il genin perse di vista la sua bella collega quando essa svincolandosi dalla morsa della folla riuscì a voltare l'angolo.

    Aspet... Ehi...Scusate fate largo! Permesso! Cavolo!

    Urlo prima alla ragazza poi alla folla ovviamente senza ottenere il minimo risultato utile anzi venendo malamente spintonato in dietro di qualche passo. Per tornare a muoversi in avanti fu costretto ad usare tutta la sua forza e tutta la sua attenzione cercando di muoversi senza ferire i poveri civili.

    Con fatica finalmente dopo circa almeno un minuto buono anche il biondo riuscì a girare l'angolo.

    Ah Eccoti finalmen...E che caz.. giornata di merda...

    Ritrovandosi di fronte una scena che sembrava uscita proprio da un pessimo manga hentai con protagonista non consenziente la povera Yuki. Immediatamente d'istinto Yasuke distolse lo sguardo ma ormai la sua mente si era persa tra atroci ricordi a luci rossi. Proprio in quel momento doveva rivedere la figura Ryoko che veniva brutalmente manipolata come un oscena bambola dal maniaco di turno. Ed che ancora il ragazzo si trovava nettamente spaccato tra eccitazione e disgusto tanto perso da non sentire la maggior parte delle farneticazioni del nemico ma come da piccolo il suo sguardo si fissava sullo spettacolo del corpo femminile perché presto lei sarebbe corsa da lui a vendicarsi. Amore, odio, eccitazione, disgusto e violenza nuovamente tutto si mescolò in turbinio di emozioni e sentimenti ma poi come un lampo nel buio ricordò con sollievo e dolore ormai lei non c'era più non poteva più fargli del male e nemmeno dargli piacere. Ancora e sempre sensazione e sentimenti in opposizione.

    Ancora tu? Ti amo e ti odio...Sempre per sempre...

    Ritornato alla realtà ascoltò e continuò ad osservare la situazione sembrava tragica letteralmente senza uscita avrebbe dovuto scegliere se arrendersi o semplicemente fuggire e abbandonare la kunuichi al suo osceno destino. Un genin accademico che si possa orgogliosamente tale poteva fare solamente una cosa arrendersi, per Yasuke abbandonare un collega che sopra tutto era una gran bella ragazza era niente meno impossibile. Quindi resa; ormai era sul punto di arrendersi quando anche grazie a i suoi ricordi indecenti si rese conto o almeno si convinse che i movimenti dell'uomo davanti a se e della sua vittima erano quanto meno in naturale. Come poteva un uomo con quel fisico minuto e muscolatura quasi assente reggere un corpo esanime in quella difficile posizione praticamente con un braccio e contemporaneamente darsi da fare tanto intensamente con l'altro. Quel tipo aveva una forza sovra umana? Possibile ma decisamente improponibile con quella muscolatura.

    Il diciannovenne ragionò velocemente considerando sia il fatto di avere perso di vista Yuki sia le stranezze sulla presa, un clone? Oppure un illusione? Se fosse stato un clone il sabbioso non avrebbe praticamente potuto fare nulla, era fregato. In caso di genjutsu avrebbe almeno potuto tentare qualcosa. Unica strada percorribile era rischiare e puntare tutto sull'illusione. Il biondo sorrise e disse

    Odio i piccioni e gli hentai rape...

    E nel frattempo compose rapidamente il sigillo della tigre con le mani usando la tecnica del rilascio. [Abilità] [Slot Tecnica I&II]Efficacia 30;




    Chakra: 17/20
    Vitalità: 9.5/9.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 175
    Riflessi: 225
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Rilascio;
    2: Rilascio;
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali Neri × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 2
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Kunai × 8
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Marchingegno a Sabbia × 1

    Note
    ///


     
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    The Imps 2








    Quanto poteva essere precaria la vita di un ostaggio se in mano ad un uomo senza scrupoli?
    Molto.
    L’uomo per poco nemmeno diede peso all’attacco del konohaniano, quando questo lasciò la fascetta a terra un kunai trapassò la gola della bambina, con le corde vocali recise non potè che agitarsi qualche secondo davanti al ninja stesso visto che veniva usato come uno scudo, per quanto morente.
    Il genin avrebbe continuato il suo attacco deturpando quel corpo o si sarebbe fermato?

    Te l’avevo detto.

    Disse a prescindere dal fatto che la spada fosse o meno calata sul piccolo corpo, poi gettato a terra, in assenza di quello scudo l’attacco sarebbe stato senz’altro micidiale, ma voltarsi e frapporlo tra se e il ragazzo di sicuro non era complesso anche se non dotato di riflessi all’altezza. [SD1] [Parata en gialla + sovraimpasto (+4 tacche) in riflessi.]

    Veloce, ma poco sveglio.

    Sgranchì la spalla e se fossero arrivati altri attacchi si sarebbe preparato a difendersi, ma con le braccia basse e il viso rivolto verso Kyoujiro risultava complesso che l’attacco andasse a buon fine visto che per evitarlo bastava semplicemente stringere le braccia al petto. [SD2] [Parata ] del tutto impossibile invece prevedere l’utilizzo degli spiedi avvelenati che, seppure avessero una potenza irrisoria che potè fronteggiare con un impasto riuscirono ad iniettare il veleno. [SD3] [Veleno in circolo, una lieve dagli spiedi Impasto Quasi basso in resistenza]
    La successiva presa però, nonostante i riflessi parzialmente ottenebrati non andò comunque a buon fine, bastò un movimento circolare del braccio per mettere la mano del genin in una leva sfavorevole tale da fargli rilasciare il polso.

    Bene, visto che non ti arrendi sarò costretto a rovinare un po' la merce.

    A quel punto l’uomo si sarebbe raccolto portando le braccia al petto e mostrando una muscolatura piuttosto sviluppata che in quella posizione ne faceva risaltare particolarmente la schiena [ST1][Carica dell’Orso
    L’utilizzatore raccoglie le braccia sul petto raccogliendo le energie per una potente carica. Si muoverà in linea retta con velocità e forza aumentata di 3 tacche, potrà cambiare direzione solamente arrestandosi e riposizionandosi.

    +
    Forte come un orso, Agile come uno scoiattolo
    l’utilizzatore può cambiare direzione in uno spazio estremamente ridotto effettuando un rapido salto, l’altezza può essere massimo di 3 metri e il cambio di direzione massimo di 90 gradi]
    la sua pelle parve arrossarsi poco prima che partisse alla volta del genin in una corsa forsennata avrebbe tentato l’impatto per 3 volte, ma aveva dalla sua qualche imprevedibile soluzione per mettere in difficoltà l’avversario, potendo muoversi molto più agilmente di quanto la tecnica potesse consentirgli appena fosse stato in odore di impatto un onda d’urto si sarebbe propagata dal suo corpo aumentando la potenza dell’impatto sostanzialmente. [ST2][Onda Tagliente - Zankuuha
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria per creare un'onda d'urto. La potenza è pari a 30, la gittata 9 metri e l'ampiezza di 6 metri. La Velocità è pari alla Precisione dell'utilizzatore. Se utilizzati dei manipolatori d'aria, la gittata è pari a 21 metri anziché 9 metri.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]

    +Impatto dell'orso
    Talento: l'utilizzatore se attiva la carica dell'orso può attivare l'onda tagliente spendendo slot tecnica base anzichè avanzato, 1 volta ogni 2 round]

    Terminati quegli attacchi, se neanche uno fosse andato a segno si sarebbe guardato intorno, con un sorriso da non sottovalutare.

    Sei sfuggente, il prossimo giro penso che non ti inseguirò, continuerò ad andare dritto.

    Erano circondati di innocenti, e come se la bambina non fosse bastata con quella tecnica non sarebbe stata l’unica a soffrire per gli attacchi di quell’uomo che non si sarebbe fatto remore a passare sopra ai cittadini pur di avere ciò che gli serviva.

    [A qualche decina di metri, nel centrocittà...]

    Intanto Kyuke e Asami si erano messi sulle tracce del cecchino ma prendere l’uomo non sarebbe stato elementare, dalla sua posizione dominava facilmente l’intera area, e vedere due bersagli che iniziavano a scalare i muri delle case non fu difficile, per questo mentre i due raggiungevano i tetti lui iniziò a fare fagotto seppur di fretta.
    Quando i due fossero riusciti a connettere la linea immaginaria che univa la posizione dell’otese ad un tetto della piazza l’avrebbero trovato vuoto, o quasi.
    Era presente solo un tendone mimetico che riprendeva i colori dell’edificio e che, potevano verificare, aveva una visuale perfetta sia della via da cui erano arrivati, che della piazza e persino delle zone dell’esplosione per quanto parzialmente occupate da altri edifici.
    Era evidente che se quello non era l’ideatore era quantomeno il coordinatore, ma fargli domande sarebbe stato impossibile, seguire le sue tracce poteva essere una pista, ma nella giungla urbana era difficile lasciare delle tracce.
    L’unica via percorribile sembrava quella della porta d’accesso al tetto, in quel momento socchiusa.
    Sarebbe bastato anche solo voler accennare ad entrare nella porta che nell’esatto momento in cui fossero giunti ad un metro da essa una nuova freccia sarebbe corsa a mordere il fianco del primo che ci avesse tentato. [SA1] [vel e for +2 potenza 15 furtività 3, mi raccomando, la freccia è da considerarsi inizialmente occultata, non sapete da dove arriva, per questo dovete percepirla mediante qualche senso prima di pensare a reagire + veleno Spine del loto arido]
    Erano di nuovo sotto tiro, ed a dimostrazione sarebbero arrivati altri due dardi, ma la direzione non era la medesima, se la prima freccia era giunta a ore 11 rispetto a loro le altre arrivarono rispettivamente a ore 2 e a ore 8! puntavano uno al fianco di asami ed uno al polmone di Kyuke. [SA 2 e 3] [stesse statistiche della freccia precedente, veleno incluso
    +
    Arte dei Rimbalzi [1]
    Arte: L'utilizzatore è in grado di scagliare oggetti di dimensioni mediopiccole o inferiori e prevedere la traiettoria di rimbalzo, anche se improbabile. La distanza totale non deve superare la gittata massima dell'arma.
    (Mantenimento: ½ basso ogni lancio)
    [Da genin in su]]

    Potevano forse avere un vantaggio sul cecchino in due e riuscire ad organizzarsi per acciuffarlo o avevano altre opzioni davanti a loro?

    [Nel quartiere popolare...]

    Yasuke di contro aveva scoperto il piccolo trucco del suo avversario e grazie al rilascio potè immediatamente venire a capo di quello che si rivelò essere uno spettacolino abbastanza curioso.

    Bah, che palle, volevo cavarmela senza combattere.

    Appena usato il rilascio quella che Yasuke percepiva come la sua bella si trasformò in un semplice sacco della nettezza probabilmente pieno di foglie.
    A quel punto, nascosto dal sacco e distante oltre 9 metri da Yasuke, dopo la composizione dei sigilli avrebbe inserito la mano all'interno e ne avrebbe estratto una buona manciata di Shuriken e con un ampio gesto ne avrebbe lanciato una salva a Yasuke, certo, erano oltre una ventina e probabilmente qualcuno era illusorio, ma quale? [ST 1][Kokohi no Jutsu - Percezione Falsata
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto grande fino a 4 unità per grado ninja, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. L'efficacia è pari a 20.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    Sottotipo: Dispercettivo
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]

    +
    Tocco del Maestro
    Talento: L’utilizzatore può attivare il tocco illusorio su più elementi alla volta purché siano grandi meno di 1 unità ed abbiano tutte il medesimo aspetto illusorio]

    L’abile illusionista sapeva di averli disposti in tre file verticali, ad un metro di distanza ciascuno formando una griglia quadrata di 9 shuriken che si si estendeva in un area di 3 metri e nella porzione del corpo erano presenti almeno 5 shuriken tra illusori e non, dentro a quell’attacco c’era sicuramente possibilità di salvezza se avesse saputo quali erano illusori e quali no. [SA1][Shuriken pot 5 stat gialla base]
    Purtroppo però ad uno degli shuriken, quello centrale, era stata legata anche una cartabomba ed essendo leggermente arretrato rispetto agli altri la sua esplosione li avrebbe trasformati in micidiali proiettili. [SA2][cartabomba da genin, aumenta di 20 la potenza degli shuriken e di 4 tacche la velocità]
    L’ultimo attacco sarebbe stato uno spiedo all’altezza della gamba, mimetizzato dal polverone alzato dalla bomba e munito di un veleno insidioso usato da tutto quel piccolo team di incursione. [SA3][Spiedo pot 5 + veleno spine del loto arido]
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    Vivo: Il Primo Grande Fallimento




    Ero sicuro di me stesso, sentivo di poter salvare chiunque con la forza che avevo in quel momento, con l'energia che mi aveva dato quella piccola ragazzina con quelle poche parole che mi avevano spronato a quell'attacco dando tutto quello che avevo. Tutto però si trasformò in un incubo quando l'ostaggio venne spostato rapidamente davanti alla mia lama. Quella estrema velocità non era bastata, ero stato lento e avevo sottovalutato il mio avversario? l'unica cosa che sapevo e che oramai quella ragazzina era morta, trafitta dall'arma del suo rapitore e usata come scudo di carne umana e non avrei certo potuto colpirla. deviai il colpo di mia spontanea volontà quando vidi la ragazzina davanti a me lasciando che il colpo di spada andasse a vuoto. A quel punto fu anche facile schivare tutti gli altri miei assalti portati ad immobilizzare quell'uomo ma, per fortuna o bravura, riuscii a colpirlo con gli spiedi avvelenati vista la nostra vicinanza. Non riuscivo a non pensare a quella ragazzina..era mia la colpa della sua morte? potevo arrendermi e magari riuscire a salvarla senza spargimenti di sangue ma un bruto come quello la avrebbe davvero lasciata andare?

    Non avevo molto tempo per pensare però visto che l'uomo non mi diede il tempo di neanche un respiro. Lo vidi arrivare come un palla di cannone verso di me, preso da una corsa che aveva come unico obiettivo il mio corpo. Cercai di spostare il mio corpo dalla posizione in cui ma il dolore alle gambe non mi permetteva in nessun modo di muoverle. Erano bloccate li in quella posizione e i muscoli sembravano non voler rispondere a nessun comando. Non ebbi il tempo di spostarmi e l'unica cosa che potevo fare era cercare di difendermi meglio che potevo. portai le braccia davanti al corpo, pronto a far collidere la carica dell'uomo contro le protezioni che portavo sugli avambracci. Questo farà male.. Cercai di impastare una buona quantità di chakra in modo da evitare che l'attacco causasse troppo dolore ma poco prima che il corpo dell'uomo mi colpisse un secondo attacco, repentino, sibilò nell'aria. una folata di vento compresso e tagliente raggiunse le mie braccia lacerando al di sotto delle protezioni le mie braccia senza che io potessi fare molto. Per fortuna il chakra che avevo concentrato proprio in quel punto fu una manna dal cielo arginando i danni causati dall'uomo. [Slot Difesa I]Resistenza: Gialla + 3 Impasto
    Potenza: 30 - 15 differenza resistenza
    1.5 leggere divise tra le braccia


    A quel punto però arrivò anche l'impatto vero e proprio del corpo che come un missile si era diretto sulla mia figura. Mantenendo quella forma difensiva mi sarei trovato con le braccia a contatto dell'uomo e, applicando un po di forza cercai di spostarmi sul lato facendo continuare la sua corsa in linea retta. [Slot Difesa II]Resistenza: Gialla
    Potenza: 25 - 25 Protezioni
    Ferita Lieve sulle braccia da contusione
    Per lo più quell'attacco mi fece perdere l'equilibrio viste le gambe totalmente paralizzate dal sovraccarico di lavoro dei muscoli.

    Speravo fosse finita li, vista la stazza del mio avversario si sarebbe sicuramente dovuto fermare per un attimo prima di continuare il suo assalto, ma anche questa volta mi sbagliavo. Con un movimento repentino cambiò di scatto la sua traiettoria di novanta gradi, per poi continuare una seconda volta mettendosi nuovamente in rotta di collisione verso di me. Ancora no..muovetevi gambe! da terra riuscivo semplicemente a vedere quell'uomo avvicinarsi sempre di più verso di me. Per fortuna il suo attacco era abbastanza telegrafato e molto simile al primo, mi aspettavo nuovamente lo stesso vento che aveva utilizzato poco prima quindi, calcolando bene le distanza, puntai la scimitarra a terra, usandola come perno per muovere il mio corpo verso l'esterno e uscendo dalla sua traiettoria. [Slot Difesa III]Riflessi: Gialla + 2 Impasto

    Ancora una volta però l'uomo girò su se stesso, rimettendosi in rotta di collisione. Ora basta però, non posso continuare così. Dovevo trovare il modo di evitare di essere bloccato in mezzo a quelle cariche devastanti. Mi ero accorto che in quel secondo attacco nessuna folata di vento era stata generata dalla carica, dovevo sperare che anche per quest'ultimo attacco non ci fosse stata. Mentre l'uomo si avvicinava, sempre con l'aiuto della scimitarra, alzai il mio corpo facendo perno sul terreno, Sarei rimasto fermo in quella posizione fino a quando l'uomo non sarebbe stato abbastanza vicino e, a quel punto, avrei lanciato il mio stesso busto verso di lui, le protezioni poco prima avevano tenuto e, forte di quello, le avrei utilizzate per difendermi da quell'ultima carica e, soprattutto, per cercare di trovarmi spostato insieme a lui grazie proprio alla sua carica. [Slot Difesa IV]Riflessi: Gialla
    Resistenza: Gialla
    Potenza: 25 - 25 Protezione
    Ferita Lieve al busto


    A quel punto, muovendo il peso un po' verso destra la forza mi avrebbe semplicemente mosso verso l'esterno, dandomi modo di girare su me stesso abbastanza velocemente da trovarmi faccia a faccia con il suo corpo che stava passando oltre.
    Fu a quel punto che dovevo prendere la palla al balzo ed agire. Recuperai tutte le forze che avevo in corpo e cercai di portare un fendente orizzontale diretto verso la testa del mio avversario. Avrei anche, quando l'attacco sarebbe stato quasi a contatto, fatto fluire il chakra direttamente sulla lama della scimitarra in modo da prolungarla se non fosse stata abbastanza lunga per raggiungere il bersaglio e assicurarmi di tagliare più carne possibile. [Slot Azione I]Impasto Basso (3 Tacche)
    Velocità: Gialla + 1
    Forza: Gialla + 2
    Potenza: 20 + 10 lame di chakra


    subito dopo avrei estratto quattro spiedi tenuti tutti con la stessa mano lontana dall'impugnatura della scimitarra e, con un veloce movimento li avrei lanciati, uno di fianco all'altro, verso il viso dell'energumeno, cercando di mirare all'altezza degli occhi [Slot Azione II]Forza: Gialla + 3
    Potenza: 5 a spiedo


    Iniziavo a sentire parecchio dolore alle braccia ma quello alle gambe sembrava pian piano affievolirsi, sarei riuscito a riprenderne il controllo di li a poco? Dovevo comunque assolutamente rendere la vita difficile a quell'uomo che, stranamente , poco prima mi aveva fatto capire che forse il suo vero bersaglio ero proprio io. Mi aveva chiamato merce..perchè? cosa cercavano da me e a cosa gli servivo? ero comunque nuovamente a terra, ci potevo fare poco..quel tipo mi aveva sbattuto da una parte all'altra senza problemi semplicemente caricandomi con il suo possente corpo. Cosa volete da me!? cosa siete venuti a fare!? Davo per scontato non fosse da solo visto il gran numero di esplosioni simultanee. Ero palesemente ancora in grande difficoltà e soprattutto ancora la perdita dell'ostaggio mi oscurava la mente con rabbia e dolore.



    Chakra: 10/20
    Vitalità: 6.5/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità: 200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Difesa
    2: Schivata
    3: Difesa
    Slot Azione
    1: Difesa
    2: Fendente
    3: Lancio Spiedi
    Slot Tecnica
    1: Lame di Chakra
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Spiedi × 3
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1

    Note
    ///





    Edited by Kaystar - 7/10/2021, 15:35
     
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    I Genin Migliori


    Terzo Post

    Il biondo fu abile o forse solo molto fortunato, fatto sta che si trattava realmente di un illusione quindi il rilascio ebbe il successo sperato. La bella ragazza dai capelli bianchi divenne, o ritorno a essere, un sacco dei rifiuti con disappunto evidente del nemico.

    Mi dispiace ma non sarà così facile battermi!

    Disse con sorriso beffardo ostentando sicurezza, molto maggiore di quella reale ovviamente stava leggermente fingendo un futuro attore o bugiardo e basta. Era comunque abituato a fingere a recitare proprio grazie al suo orrendo passato ma era più il caso di perdersi in ricordi la priorità certamente sopravvivere.

    Il nukenin infilo la mano nel suo fagotto e scagliò una miriade di shuriken formando un quadro largo 3 metri con al centro il sabbioso che senza pensare di puro istinto si lanciò sulla propria destra coprendo almeno un metro e mezzo di spazio uscendo di fatto dall’area di influenza dell'offensiva. [Slot Difesa I]Spostamento a destra 1.5 metri - Riflessi 225;
    Improvvisamente un esplosione cambio velocità e direzione dei proiettili nuovamente verso il biondo che facendo questa volta ricorso al chakra aumentando i propri riflessi, scartò ancora a destra evitando veramente di poco le stellette. [Slot Difesa II]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Spostamento a destra 1.5 metri - Riflessi 225+3 tacche=300;

    Una nuvola di polvere venne sollevata dalla detonazione e Yasuke prontamente, notando l'insidia possibili brutte sorprese, si concentròPercezione 6+3=9; sulle sue capacità percettive udendo quello che pareva un sibilo metallico che puntava alla coscia sinistra. Allora il diciannovenne sollevò l'arto sinistro dal suolo, piagando il ginocchio, in modo che il dardo impattasse indubbiamente sul suo gambale accusando solamente una lieve contusione. [Equip]Potenza 25; [Slot Difesa III]Subisco - Resistenza 175;

    Danno: Potenza 5-25 Prot=0+5 differenza forza resistenza=5->0.5 leggere;


    Stanco di subire il genin passò ad attaccare rapido formo il sigillo del gallo manipolando la presente creò entro 12 metri uno nuvola di sabbia che avrebbe ostacolato la vista e reso più difficile i movimenti del fanatico delle illusioni. [Slot Tecnica Avanzata]Intralcio Medio; Percezione -1; Raggio 12 metri;
    Subito dopo l'accademico si precipitò correndo contro il criminale [Azione gratuita] [Abilità]Spostamento max 9 metri; e durante la corsa estrasse ed impugnò il suo katar [Azione gratuita] con la mano destra e quando vicino abbastanza all’avversario avrebbe portato uno jab mancino verso la tempia, fermando improvvisamente il colpo a distanza minima una finta. [Azione gratuita]

    Nel medesimo istante avrebbe cercato con il katar di effettuare un fendente diagonale angolato di circa 40 gradi. Muovendo l'arma da sinistra a destra mirando all'inguine, non coperto da eventuali protezioni, dello spazino. [Slot Azione I]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Fendente - Velocità 200+3 tacche=275; Potenza 10+15=25;

    Ancora Yasuke avrebbe scagliato una ginocchiata mancina, dall'esterno verso l'interno, provando a colpire la porte centro laterale del basso ventre. [Slot Azione II]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Ginocchiata - Velocità 200+3 tacche=275;

    Concludendo la serie tentando semplicemente di ficcare la lama del coltello nell'occhio sinistra del nuovo amico. [Slot Azione III]Impasto: Basso +3 tacche Velocità;

    Affondo - Velocità 200+3 tacche=275; Potenza 10+15=25;





    Chakra: 11/20
    Vitalità: 9/9.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità: 200
    Resistenza: 175
    Riflessi: 225
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Spost - Rif 225;
    2: Spost - Rif 300;
    3: Subisco - Res 175;
    Slot Azione
    1: Fend - Vel 275;
    2: Ginoc - Vel 275;
    3: Affondo - Vel 275;
    Slot Tecnica
    1: Sabbia del Vento;
    2: ;
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali Neri × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 2
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Kunai × 8
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Marchingegno a Sabbia × 1

    Note
    ///


     
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40 replies since 5/7/2021, 12:16   3235 views
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