Addestramento dei 2 Uchiha

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    Le nuove leve di Konoha


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    Era passato del tempo da quando aveva combattuto contro il Mizukage, prendendomi i dovuti rischi e, in realtà subendo vari colpi che mi stesero. Però, era un'esperienza che mi aveva fatto crescere abbastanza, portandomi a rivedere alcune cose e a convincermi che fossi sulla strada giusta: alla fine dei conti, avevo sfidato uno dei più forti ninja dell'Accademia (1 dei 4, oserei dire) e nonostante tutto, per vari sprazzi dello scontro ero riuscito a tenergli testa (non senza difficoltà). La mia ripresa dopo quel combattimento fu tanto lenta quanto lunga. non potevo sin da subito prendere e adempire a tutti i miei compiti (tra i quali vi era anche quello che mi costringeva a far parte delle squadre speciali di Oto e svolgere varie missioni piuttosto pericolose per conto del Kokage. Tra tutte le cose che, però, non mi arei aspettato, la letterina che mi arrivò dall'Accademia fu una delle più particolari: difficile spiegarne l'esatto motivo, a dirla tutta. E, in ogni caso, non che avessi chissà quale scelta: eravamo ninja, non potevamo non obbedire agli ordini o rifiutarci di fare qualcosa; non potevamo semplicemente dire: "No! Io questo non lo faccio!": le conseguenze della disobbedienza sarebbero potute essere disastrose. Quello che potevamo fare era camminare sulla nostra strada, sempre e comunque; potevamo solo muoverci in avanti, cercando di oltrepassare tutte le difficoltà alle quali andavamo incontro. E questo, i due Uchiha che avrei dovuto allenare su ordine dell'Accademia, lo avrebbero scoperto presto: la strada del ninja era una strada di sacrifici e non si poteva tornare indietro.

    [♦Natsuo Uchiha♦]



    La comunicazione relativa al suo addestramento sarebbe giunta alle mani di Natsuo Uchiha verso il pomeriggio del 18 settembre dell'anno 0041. Di base si trattava di una lettera che non aveva alcunché di particolare: carta semplice, inchiostro semplice, niente trappole o trucchi, mentre il simbolo dell'Accademia era situato sulla parte anteriore della busta. Quando Natsuo Uchiha avrebbe aperto la lettera recapitatagli, non avrebbe avuto alcun genere di difficoltà nel leggere le poche, ma fondamentali, informazioni che vi erano riportate: era stato scelto per il corso di addestramento che doveva essere tenuto da un certo Tasaki Moyo, chunin di Oto. L'allenamento sarebbe durato 2 giorni e sarebbe stato svolto quasi interamente presso il campo di addestramento numero 43, nel Paese del Fuoco, sul territorio dell'Accademia. Con sé egli doveva prendere soltanto le armi e del buon umore. L'addestramento, inoltre, sarebbe iniziato alle 7.30 (del mattino) del 20 settembre dell'anno 0041.

    [♦Nuraku Uchiha♦]


    Nuraku avrebbe ricevuto una lettera praticamente uguale a quella di Natsuo, con l'unica differenza che la lettera sarebbe stata recapitata tra le sue mani da un tizio incappucciato, dalla pelle leggermente scura e i capelli ricci; egli, inoltre, avrebbe avuto tale lettera il giorno 19 settembre dell'anno 0041, motivo per cui avrebbe avuto meno tempo per prepararsi, ma alla fine dei conti, considerando la vicinanza del campo di addestramento numero 43 al Villaggio della Foglia, la cosa non gli avrebbe causato alcun genere di problema. Nella lettera si specificava che egli non dovesse fare tardi, mentre tutte le altre informazioni furono le stesse che nel caso di Natsuo: il suo addestramento sarebbe iniziato il giorno 20 settembre dell'anno 0041, al già ricordato campo di addestramento numero 43.

    [20 settembre del 0041]



    E io, invece? Nel capire che dovevo allenare due ninja di Konoha, per giunta del clan Uchiha, non capii se fosse uno scherzo o una pessima realtà. Certo, avrei preferito che fosse uno scherzo, ma talvolta la realtà era divertente di qualsiasi scherzo. Ora, non che avessi mai avuto chissà quali informazioni in merito al clan Uchiha, ma mi pareva che non si trattasse di un clan particolarmente grande di Konoha, per questo non capivo da dove originassero tutti quei ninja e alla fine dei conti non era mica un affare mio. Il mio affare era obbedire agli ordini, - come già accennato, - e quindi, il 19 settembre fui già nei pressi di Konoha: non volli entrare in città, limitandomi a dormire sotto un albero vicino alle mura del Villaggio della Foglia.





    I due aspiranti fieri membri del clan Uchiha mi avrebbero trovato il 3 novembre dell'anno 40 dalla fondazione dell'Accademia in piedi al centro del campo di addestramento numero 43. Un campo di forma rettangolare, 100 metri il lato lungo, 63 quello corto. Era circondato da una rete metallica, oltre che da una fitta foresta in cui abitavano animali più vari, ma per niente pericolosi. In ogni caso, percorrendo i sentieri battuti e talvolta persino affollati, né un Uchiha né l'altro avrebbero avuto problemi di alcun genere. Avrebbero senza problemi trovato la porta d'ingresso al campo, anch'essa in rete metallica e poi me. Magari, passeggiando per quel campo avrebbero anche visto tutta l'attrezzatura necessaria per il loro addestramento: busti in legno per il corpo a corpo, travi in legno che non si sapeva cosa fossero, poi tutti gli aggeggi utili per il lancio delle armi, obiettivi e quant'altro ancora. Se ci doveva essere un campo ben fornito di roba utile per l'addestramento di due giovincelli, quello era il campo perfetto.
    Inoltre, non avrebbero avuto nessun problema a vedere anche me stesso, situato in piedi al centro del campo, non molto lontano dai busti di legno che da lì a poco sarebbero serviti da bersagli ai giovincelli Uchiha.



    Una volta che entrambi fossero giunti, avrebbero notato che avevo un piatto in ceramica bianca in mano e sopra lo stesso, una piccola tazza da cui saliva un soffice vapore biancastro. Una tazza "fumante", per così dire. Bevevo il tè, semplicemente. Anche perché mi ero svegliato presto quella mattina considerando che l'Accademia indiceva sempre degli orari di merda. E avevo bisogno di bere qualcosa di caldo per svegliarmi dopo la notte trascorsa sotto il tronco dell'albero. Ma, ahimé, ero un maniaco del tè; un teinomano, o quasi. Peccato che preparare un buon tè in condizioni di campo era difficile alquanto e mi mancava persino lo zucchero.

    Osservandoli mi sarei presentato. - Tasaki Moyo, chunin di Oto. Lieto di fare vostra conoscenza. - Ovviamente, avrei guardato entrambi, ma li avrei anche analizzati per capire se fossero davvero due novellini o no. In particolare volevo sapere se avessero delle impronte, dei demoni, quanto chakra avessero e così via. Niente di speciale, sia chiaro: era una cosa che facevo abbastanza spesso, dopotutto, provando a evitare di parlare con la gente sbagliata e di cadere vittima delle solite fughe delle informazioni tipiche dell'Accademia. - Dunque, un paio di domande prima d'iniziare, - proseguii con la voce ferma e decisa. - Chi di voi è Natsuo Uchiha e chi Nuraku Uchiha? - Chisesi, salvo poi continuare. - Presentatevi a me e al compagno e diteci cosa vi spinge a voler diventare dei ninja. - La strada dello shinobi richiedeva fatica, impegno e dedizione. Richiedeva alti ideali e capacità di sacrificio. Non era per tutti e, semplicemente, volevo capire prima di ogni altra cosa chi, cosa e perché "glielo faceva fare". Insomma, c'erano tante occupazioni nel mondo ninja. Invece di rischiare la propria vita di volta in volta, perché non pensare semplicemente alla possibilità di diventare ricchi? - Quali sono i vostri sogni? Quali i vostri ideali? Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere? - chiesi continuando a guardare entrambi.

    Non erano delle domande di routine, come potreste erroneamente pensare. Tutt'altro: erano domande serie ed ero molto curioso di sapere cosa mi avrebbero detto. Una volta che mi avrebbero risposto, avrei posto loro anche un'altra domanda: - Come vi piace combattere? Che tipo di shinobi vorreste diventare? - avrei domandato. In effetti, i shinobi erano tutti differenti e diversi: si spaziava dai medici ai sensitivi, dai combattenti nel corpo a corpo ai maestri delle arti illusorie, elementali, marziali o dei fuuinjutsu. C'era chi combatteva a distanza, chi combatteva di nascosto, quelli che preferivano le medie distanze e quelli che, come me, dovevano per forza raggiungere l'avversario in corpo a corpo per fargli del male. E loro? Loro che tipo di ninja volevano diventare? Capivano davvero che percorrere la strada dello shinobi non fosse per niente semplice? Figo, sì; ma non facile. E comunque, sorseggiando il mio tè senza lo zucchero, aguzzai lo sguardo provando di capire cosa portassero nelle proprie anime: paura? timore? coraggio? debolezza? Voglia di vendetta?




    SPOILER (click to view)
    Benvenuti al vostro addestramento!
    Cominciamo con le cose semplici: seguite le indicazioni della letterina e del post, descrivendo al vostra presentazione.
    Rispondete alle domande di Tasaki, cercate di descrivere le azioni e le emozioni dei vostri Personaggi Giocanti (da ora in poi PG). Dopo questo post inizieremo con l'add vero e proprio.



    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1

    Note
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    Hayashi si Presenta


    topic 1

    Hayashi avrebbe ricevuto la comunicazione sentendo picchiettare sul vetro della finestra della sua camera da un falco dal piumaggio marrone sulla cui schiena c'era un rotolo e nell'istante in cui lo avrebbe aperto sarebbe stato in grado di leggerla; egli avrebbe avuto tale comunicazione il giorno 19 settembre dell'anno 0041 alla sera, per cui avrebbe avuto pochissimo tempo per prepararsi, ma alla fine questo non lo turbova perchè essendo abituato agli imprevisti in quanto nella foresta dei Sussurri e poi nelle segrete del palazzo del suono niente andava come ce lo si aspettava il giorno prima, il testo diceva di presentarsi al campo di addestramento numero 43 al Villaggio della Foglia. Nel rotolo si specificava che egli non dovesse fare tardi, mentre tutte le altre informazioni dicevano che il suo addestramento sarebbe iniziato il giorno 20 settembre dell'anno 0041, al già citato campo di addestramento numero 43.

    Il giono dell'appuntamento al campo di addestramento Hayashi  non fece niente di diverso dal solito, viveva volutamente in uno scantinato di un vecchio palazzo abbandonato, in quanto gli ricordava il più possibile il suo rifugio nella foresta, in più aveva mantenuto un abitudine degli anni della prigionia che aveva adottato per ingannare i compagni di cella cioè aveva imparato a dormire con gli occhi aperti.
    Una volta alzato fece i suoi esercizi mattutini e per colazione si mangiò della carne di serpente essiccata che aveva lasciato sotto al sole nei giorni precedenti.
    Fuori di casa non gli piace stare in mezzo alla gente infatti scelse di saltare da un tetto all'altro finché era in città poi una volta uscito dalle zone abitate torno a terra cercando comunque di non essere visto.
    Arrivato al campo di addestramento numero 43 con una mezzora di anticipo notò subito un uomo dai colori e da vestiti capì subito che era un chunin di Oto ma non lo conosceva, una volta difronte disseBuon giorno signore io sono Hayashi il maestro aspettando gli altri studenti decise di fargli qualche domanda del tipo "cosa ti spinge a diventare ninja? quali sono i tuoi sogni ideali e obbiettivi? e che tipo ninija voreste essere ecc.
    Sono qui proprio per questo, ho passato tutta la vita a combattere per me stesso, con il solo obbiettivo di sopravvivere ed è l'unica cosa che mi riesce bene al momento e che mi fa provare qualcosa, però non mi basta, sento che esiste qualcosa di più importante per cui vivere e sono qui per scoprirlo, per il momento posso solo promettere che mi impegnerò al massimo.Per quanto riguarda il combattimento mi ritengo un eccellente osservatore, a volte quando non riesco a capire dov'è il mio avversario riesco comunque a diffendermi bene perchè non so come mai ho quasi la sensazione di percepire da dove sta arrivando, perciò prediligo il combattimento a distanza, che mi da un considerevole vantaggio ma non sono da sottovalutare neanche nel combattimento ravvicinato.
    Per il tipo di shinobi non saprei spero che lei mi aiuterà a scoprirlo
    in quello stesso istante arrivarono altri due studenti e allora smisi di parlare avevano un aspetto familiare, avrei dovutoritemerli dei rivali? lo avrei scoperto molto presto.
    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 4
    • Tonico Coagulante Minimo × 1
    • Accendino × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
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    Il Figlio del Vento


    Il vento è cambiamento

    intro



    Narrato Parlato Pensato>Parlato nel linguaggio natio

    Oasi del Fuoco, Anauroch



    La luna era alta nel cielo, silente regina della notte stellata. Il chiarore si rifletteva su quelle lande sabbiose mutevoli, scolpite dalla brezza capricciosa.
    L'oasi era immersa nel sonno. A poca distanza da un intrusione rocciosa erano state erette un gruppo di una ventina di tende dai colori del sole e del fuoco, ornate con motivi che ricordavano refoli di vento. Una polla d'acqua, preziosa alleata in quell'ambiente proibitivo, completava il quadro.

    Una mano scostò lentamente uno dei drappi d'ingresso. Una figura minuta sbucò fuori silenziosamente, zaino in spalla. Si curvò all'interno per recuperare l'ultima sua creazione: una tavola di legno dai bordi arrotondati. Di dimensioni contenute, non raggiungeva l'altezza del suo proprietario, ma era sufficientemente ingombrante perché il giovane nomade fosse costretto a trascinarla sul terreno sabbioso.
    Non era la soluzione ideale per non dare nell'occhio, le scie che lasciava ad ogni passo avrebbero tradito la sua destinazione. E sarebbe finito in punizione per l'ennesima volta.
    Suo nonno paterno era stato categorico: quell'asse di legno era pericolosa.
    Tamashii sospirò. Conosceva i rischi, li aveva valutati. Aveva rivisto il progetto così tante volte da aver segnato in maniera indelebile la carta su cui aveva disegnato lo schema della tavola.
    Questa volta non si sarebbe tirato indietro. Desiderava assaporare la libertà di quel mare di sabbia un'ultima volta, prima di abbandonare la sua famiglia.
    Era il destino che lo aveva segnato dalla nascita. I “figli del vento” dovevano far ritorno alla loro dimora ancestrale, al loro clan d'origine: i Chikuma.
    Un sussurro nella lieve brezza che si era levata, il delicato sbattere d'ali e il Coelurosauravus planò sulla sua spalla sinistra. La lucertola volante avrebbe condiviso anche questa avventura fanciullesca.
    Il ragazzino sapeva orientarsi di notte, la sua scuola era stata la natura stessa.
    Nei giorni precedenti aveva perlustrato la zona con la scusa di studiare la fauna e la flora attorno all'oasi. E nei suoi giri aveva trovato una serie di dune che potevano servire allo scopo.
    Uscire dall'accampamento risultò più facile del previsto, grazie alla collaborazione delle sentinelle, che avrebbero chiuso un occhio. In fondo Tamashii era il nipote del capo clan del Popolo del Vento.
    Il deserto lo circondò nel suo silenzioso abbraccio. Il ragazzino si calcò sulla fronte il berretto, avvolgendo la sciarpa attorno al collo. La temperatura si era abbassata con il calar del sole.
    Raggiunse la bassa sporgenza di roccia dove aveva scelto di fare campo e montò una tenda da viaggio. Si strinse nella coperta lasciando che il Coelurosauravus si insinuasse all'interno in cerca di calore. Attese l'arrivo del nuovo giorno.
    Le prime luci dell'alba filtrarono attraverso il tessuto grezzo del suo riparo. Tamashii aprì gli occhi, destandosi dal dormiveglia in cui era caduto durante la notte. La lucertola sbucò da sotto le coltri, arrampicandosi sul braccio del ragazzino.
    Il cielo era terso, una piacevole brezza si era levata smuovendo la sabbia in superficie.
    Il vento non dovrebbe essere un problema, non nella prima parte della giornata... osservò il giovane nomade, nella sua lingua natia dalle sfumature musicali, rivolendosi alla lucertola alata. E non credo che avremo il tempo di confutare le mie previsioni. Conoscendo mio nonno, avrà urlato alle sentinelle di guardia e si sarà messo alla nostra ricerca. Nel migliore dei casi potremmo concederci due discese. Considerò, afferrando la tavola e incamminandosi lungo il crinale sabbioso.
    La vista dalla sommità era una visione da togliere il fiato per chi, come lui, amava le lande desertiche.
    Poggiò la tavola sul limitare del pianoro, pericolosamente in bilico. Salì sull'asse, incastrando i piedi nelle scanalature che aveva realizzato. L'idea l'aveva presa da una tavola realizzata per scivolare sulla neve. Il principio base ero lo stesso, variava l'attrito. La parte inferiore era stata lucidata con la cera in modo da migliorare la velocità di discesa.
    Pronto Koryukaze? Chiese al Coelurosauravus. Il rettile lo fissò con il suo muso allungato, la lingua schioccò fuori dalla bocca.
    Lo prendo per un si. Osservò il ragazzino, calandosi davanti agli occhi gli occhiali, la sciarpa a coprire naso e bocca.
    Si diede la spinta necessaria per precipitare nel vuoto. L'impressione iniziale fu molto simile, ma la sabbia accolse la tavola, lasciandola scivolare sulla sua superficie.
    Non era facile mantenere l'andamento senza rischiare di rotolare. Il vento sferzava nella loro direzione, accompagnando la discesa. La velocità era in aumento. Tamashii doveva compensare per non finire steso a pancia in giù alla fine del pendio, dopo aver ripulito il terreno per alcuni metri.
    Gli agganci lo tenevano fermo sulla tavola, ma non avrebbero accompagnato la caduta.
    Rallentò la velocità zigzagando lungo la duna, cercando di mantenere stabile l'assetto. Non si curò dei rischi a cui stava andando incontro, era troppo preso dal godersi l'attimo.
    TAMASHIII!!! l'urlo portato dal vento, il tono di voce che aveva imparato a riconoscere dalla nascita. Il ragazzino guardò verso il basso. Suo nonno l'aveva rintracciato prima del previsto.
    Si trattò di un istante, ma perse la concentrazione. L'asse cominciò ad ondeggiare pericolosamente, seguendo una traiettoria che il giovane nomade non riusciva più a controllare.
    Pensa Tamashii e in fretta! Mormorò a se stesso, mentre la fine del crinale si stava inesorabilmente avvicinando.
    Alla base il nonno si stava sbracciando, gridando nella sua direzione.
    Lo so anche io che devo rallentare. Se solo non avesse sbraitato al quel modo. Commentò il ragazzino, sforzandosi di equilibrare con il suo peso lo sfarfallio della tavola.
    E quando finalmente sembrò che la situazione fosse gestibile, l'asse si stava dirigendo contro il capo clan.
    Ma non è possibile! Nonno, allontanati! Gridò, arrischiandosi a gesticolare con una delle mani.
    Pessima idea. L'asse scelse di non obbedire al suo inventore, riacquistando velocità. Il ragazzino fece appena in tempo a sganciarsi dalle attaccature e saltare via, prima che la tavola cominciasse a ruotare su se stessa.
    Il giovane nomade si accucciò per attutire la caduta, ma una volta impattato contro la sabbia cominciò a rotolare verso il basso.
    La discesa terminò in una nuvola di sabbia, che al suo diradarsi, mostrò Tamashii disteso a faccia avanti con i vestiti rovinati.
    Davanti ai suoi occhi poteva soltanto vedere gli stivali del nonno, offuscati dalla sabbia che aveva coperto le lenti.
    L'anziano attese che il nipote riprendesse fiato.
    Riesci ad alzarti? Gli chiese con un tono di voce per nulla rassicurante.
    Il ragazzino si mise seduto. Riusciva a muovere gli arti senza provare dolore a parte qualche escoriazione di poco conto. I lividi sarebbero comparsi successivamente.
    Sei stato fortunato. Potevi romperti qualcosa. E che figura avesti fatto con il tuo clan d'adozione? Lo rimproverò tirandolo in piedi e costringendolo a guardarlo dritto negli occhi.
    Era conscio della , che la sua nascita comportava. Non l'aveva mica fatto apposta.
    Mi dispiace... non fece in tempo a finire, che l'uomo gli poggiò una mano sulla testa, accarezzandola.
    Sarai sempre libero come il vento, Tamashii. Nessuno incatenerà il tuo spirito. Il dono che ti viene fatto è di abbracciare fino in fondo la tua eredità. Quando sarai pronto sarà il vento stesso a chiamarti. Lo rassicurò. Torniamo all'oasi, ho una lettera da consegnarti. Aggiunse, incamminandosi verso l'accampamento.
    Una lettera? Per me? Fece eco. Si affrettò a recuperare le sue cose e seguì il nonno.


    Una settimana dopo
    20 aprile dell'anno 41
    Campo di addestramento 43,
    Paese del Fuoco
    Territori dell'Accademia



    Tamashii era confuso. Tutto si sarebbe aspettato tranne una lettera di convocazione da parte dell'Accademia. Perché gli era stato imposto di partecipare ad un corso di addestramento? Cosa doveva dimostrare? A chi doveva provare di essere degno di entrare a far parte del nuovo clan?
    Non comprendeva le motivazioni, ma aveva rispettato la decisione del nonno.
    Era stato un viaggio istruttivo, per chi conosceva solo il deserto.
    Il luogo dell'incontro era circondato da una rete metallica, la foresta faceva da cornice.
    Per il nomade era tutto nuovo. Non aveva mai visto dal vivo un'esplosione di natura così rigogliosa.
    Varcò la porta della stessa fattura della recinzione, sentendosi a disagio. Era come se volessero imbrigliare il vento, la sua natura libera. Il campo non era soffocante in quanto a dimensioni, però l'essere confinato, non era nella sua natura. Lungo il percorso non potè fare a meno di notare fantocci di legno, travi dello stesso materiale, bersagli e altri oggetti dall'utilizzo a lui ignoto.
    Non fu il primo ad arrivare. Erano presenti un giovane sulla ventina, forse qualche anno di più, dagli occhi scuri e i capelli corvini. Aveva un'aria risoluta. Stava sorseggiando una bevanda calda, a giudicare dalle volute di fumo, che salivano dal bordo della tazza per poi disperdersi nell'aria. Lo sovrastava in statura. Tamashii era minuto, superava di poco il metro e cinquanta. Si poteva dire fossero agli antipodi. Il giovane nomade aveva i capelli biondi, le iridi dorate, la carnagione abbronzata e le vesti inusuali, tipiche del suo clan natio.
    Il secondo ospite era un ragazzo dai capelli verdi, la carnagione chiara, un'aria malinconica, non sapeva dirlo con certezza, non riusciva ad inquadrarlo. Forse anche lui aveva ricevuto la convocazione. Non sempre la logica era una buona consigliera.
    I suoi dubbi vennero fugati dalla presentazione del loro... istruttore? Come si sarebbe dovuto appellare a lui? Il giovane dalla chioma corvina.
    Sicuramente era un tipo curioso.
    Li tempestò di domande. Fin troppe domande tutte in una volta.
    Tamashii attese il suo turno. Inspirò profondamente e rivolse ai presenti un inchino mentre sulle sue labbra affiorava un sorriso.
    L'educazione prima di tutto. La sua famiglia gli aveva insegnato ad essere cordiale.
    Mi chiamo Tamashii... esitò ...Chikuma... vengo dal deserto dell'Anauroch... Suna... si affrettò ad aggiungere. Piacere.
    Un movimento dietro la schiena ricordò al ragazzino di non aver terminato la presentazione. Lui è Koryukaze, un Coelurosauravus. Spiegò con naturalezza, incurante del fatto che non tutti sapessero di che specie si trattasse.
    Prese tempo, invece, per rispondere al resto delle domande.
    Quali sono i miei sogni?
    Portare onore al clan Chikuma. Non tradire gli ideali che mi sono stati impartiti dalla mia famiglia di origine. Essere uno spirito libero come il vento. Il vento non può essere imbrigliato. Cosa significa essere uno shinobi? Una scoperta continua di un mondo, che conoscevo solo attraverso i rotoli di pergamena, i racconti degli anziani. Ho vissuto finora nel deserto, per me al momento un ninja è solo un nome. Il reale significato lo apprenderò con l'esperienza. Spiegò, con una certa enfasi. Riguardo il mio futuro, vorrei apprendere le arti curative e avere la possibilità di andare in esplorazione. Il mio stile di combattimento? Mi piacciono le armi da mischia. La mia famiglia si tramanda l'uso della doppia lama. E considero il vento un mio leale compagno dalla duplice natura: offesa e difesa.
    Non aveva altro da dire, non al momento.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Minimo × 1
    • Occhiali × 1
    • Tonico di Ripristino Minimo × 1
    • Shuriken × 6
    • Kunai × 2
    • Dadao × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Respiratore × 1
    • Accendino × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Sonagli [x5] × 1

    Note
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    Addestramento dei 2 Uchiha


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    Alla fine giunsero, ma non come mi aspettavo. Ahimè, era probabile che ancora una volta fosse accaduto qualcosa di strano, perché i due giovini che si presentarono dinnanzi erano tutt'altro che 2 Uchiha. Speravo di trovare qualche ulteriore informazione su quel clan di Konoha, e invece mi ritrovavo davanti gente di Oto e di Suna. - "Organizzata come sempre... l'Accademia" - pensai un po' irritato per quello che succedeva sempre con l'Accademia. Ogni volta organizzava qualcosa e ogni volta finiva in un modo diverso: quella struttura era antiorganizzativa per l'eccellenza. Ma comunque fosse, non diedi a vedere la mia irritazione. Mi limitai ad accogliere i due ragazzi con un leggero cenno del capo e ascoltai le loro risposte alla mia domanda.

    Il primo si presentò come Hayashi: mi disse che era lì proprio per "questo" (al che volli domandare per cosa...) e continuò dicendo che aveva passato tutta la vita a combattere. Aggiunse che lo faceva bene (e se lo faceva bene, perché era venuto a un corso alle basi del combattimento: io non insegnavo a combattere alla gente che sapeva già combattere), ma alla fine i miei dubbi vennero meno. Hayashi aggiunse di sapere che esisteva qualcosa di più grande, ma che non riusciva a spiegare. - Capisco, - aggiunsi. Era un altro ragazzo di quelli che avevano una meta e volevano raggiungerla a qualsiasi costo. Alla fine il ragazzo continuò a parlare, definendosi addirittura un "eccellente osservatore" e aveva delle capacità che sarebbero servite pure a me in un combattimento: riusciva addirittura intuire dove si trovasse l'avversario. - Aha. - Mughignai. Per questo lui preferiva combattere a distanza... Volli chiedergli se era serio, visto che aveva appena detto di essere bravo sia a distanza, che in corpo a corpo. Forse spettava a me ricordargli che era solo uno studente e che ne aveva ancora di strada da fare? Comunque fosse, preferii di no e me ne stetti zitto. Tanto il suo turno sarebbe ancora arrivato.

    Toccò, invece, all'altro ragazzo: Tamashii Chikuma, che veniva dal deserto. E pensare che odiavo quei posti lì! Come faceva sta gente a vivere nel deserto? Comunque fosse, portava con sé un animale insolito, una specie di rettile, una lucertola o qualcosa di simile. Tamashii disse che fosse un coelocoso, una specie di dinosauro, boh. Manco avevo capito dove avesse trovato un dinosauro quel ragazzo e se era vivo quel dinosauro. Dovevo anche dire che il ragazzo di Suna aveva delle idee più chiare rispetto all'altro: voleva "solo" portare l'onore al suo clan, come tutti noi. Non tradire i suoi ideali ed essere uno spirito libero... Come tutti noi quel tizio voleva scoprire il mondo e uscire dal deserto in cui, suo malgrado, era ahimé capitato. Poi rispose più precisamente a tutte le altre domande che li posi, lasciandomi contento. - Bene, - dissi facendo un cenno con il capo verso il tavolo su cui si trovavano varie armi: vi erano dei kunai, degli shuriken e un paio di spiedi.

    - Nella vostra vita, - iniziai, - avrete spesso a che fare con le armi. Quelle che vedete davanti a voi sono delle armi base. Il kunai è un'arma multifunzionale: potete utilizzarla sia per combattere in corpo a corpo, che per combattere a distanza. Non è un'arma molto potente, ma è sicuramente incredibilmente versatile. Potete collegare delle bombe, per esempio. - Poi presi lo shuriken. - Quest'altra è un'arma da sola distanza. La sua particolarità è di poter percorrere delle traiettorie ricurve: - lanciai lo shuriken verso uno dei tronchi di legno lì situati: lo shuriken percorse una traiettoria a mezzaluna prima di sbatterci. Infine presi uno spiedo. - Arma silenziosa, ma versatile se usata bene: si può utilizzare sia in corpo che a distanza. Con uno siede potete mirare agli occhi, con l'intenzione di danneggiarli, al collo o alle parti scoperte del corpo. Una buona idea è di rivestire gli spiedi con il veleno. -
    Tacqui sul fatto che io stesso ormai non usavo il veleno da un po'.

    Poi invitai i due ad avvicinarsi ai tronchi di legno che sostavano sul campo; tracciai una linea a 12 metri precisi da quei tronchi. - Provate a lanciare le armi e centrare gli obiettivi. - Indicai i tronchi di legno. - Con gli spiedi provate a colpire gli occhi o il collo. Con i kunai mirate al cuore. Mentre con lo shuriken mirate dove volete, ma cercate d'imprimergli una traiettoria semiparabolare. - Note regolamentariOT: Il regolamento lo potete leggere entrambi senza problemi, quindi non c'è senso che vi riporta qui cosa dica. Cercherò, invece, di chiarivi magari alcune questioni che potrebbero sembrare poco chiare.

    Il vostro combattimento si divide in due fasi: Attacco e Difesa.
    Durante l'Attacco voi sfruttare due caratteristiche: Velocità, che indica la velocità con vi muovete e la probabilità che i vostri colpi in corpo a corpo vadano a segno, e la Forza, che indica quanti danni potete fare, la velocità delle vostre armi da lancio e la forza viene usata anche nel calcolo di distruzione degli oggetti, di cui parleremo in seguito. In questo preciso caso, lanciando le armi verso i tronchi di legno, usate la vostra Forza.

    In Difesa usate la Resistenza e i Riflessi: la Resistenza si contrappone alla Forza per il Calcolo dei Danni. Più siete resistenti e meno danni subite: per il Calcolo dei Danni vi rimando all'apposita sezione del regolamento, ma ne parleremo un po' più approfonditamente in seguito. I riflessi, invece, indicano la probabilità che riusciate a parare o schivare un attacco e quindi non subire danni. Più sono alti i vostri riflessi rispetto alla velocità avversaria e più possibilità avrete di evitare un colpo.

    Notate Bene: l'attacco va scritto con il condizionale: "provai a colpirlo al naso con un pugno", "cercai di conficcare il kunai nella sua pancia", "lanciai il mio spiedo verso il suo occhio destro, tentando di colpirgli l'iride".
    Questo perché la difesa spetta sempre al difensore. La difesa è autoconclusiva: potete decidere voi come vi difendente, ma la vostra difesa dev'essere leale e regolare. Non potete schivare o parare colpi che sono troppo veloci per voi, così come non potete usare delle conoscenze che non ci sono nelle vostre schede.

    Alle statistiche primarie se ne aggiungono 4 secondarie: Intuito (o intelligenza), Precisione (o Mira), Concentrazione (o capacità di controllo del chakra) e Agilità. Di base tali statistiche sono utili solo quando hai dei vantaggi di 3 tacche, dandovi dei bonus.

    Cos'è una tacca? È un'unità di misura delle vostre caratteristiche: se volete potenziare una caratteristica tra quelle citate, potete aggiungere alla stessa una tacca togliendola a un'altra caratteristica, ma è una cosa che potrete fare successivamente, dal grado genin.

    Ma andiamo oltre e cerchiamo di capire anche un'altra meccanica basilare del combattimento: gli slot.


    Avrei dato loro circa una decina di minuti per esercitarsi a lanciare le armi contro i tronchi di legno, dopo di che li avrei chiamati a sé: - Buon lavoro. - Avrei iniziato. - Tuttavia, voglio vedere le vostre capacità nel corpo a corpo. Prendete quelle armi e provate a colpirmi. - Dissi per poi alzare un dito indice. - Ma cercate di collaborare e giocare in squadra. Inventatevi una strategia: dovrete farlo spesso in futuro. - La richiesta era chiara: erano in 2 vs 1 e dovevano provare almeno a graffiarmi con tutte quelle armi che avevano. Non sarebbe stata una missione facile per loro, ma se avessero usato l'ingegno, qualcosa si sarebbero pur inventati. Note regolamentoDopo il combattimento a distanza passiamo in quello a corpo a corpo e in generale vi spiego come funziona.
    Per combattere potete usufruire di Slot Azione e Slot Difesa. Come dicono i rispettivi nomi, gli Slot Azione servono per compiere un'azione (spostarsi, attaccare, usare un oggetto, principalmente). Gli Slot Difesa, invece, servono a difendersi dagli attacchi: tramite un Slot Difesa è possibile Schivare, Parare o Saltare. Per i dettagli vi rimando all'apposita sezione del regolamento.

    A livello base avete sempre solo 3 Slot Azione e 3 Slot Difesa; potrete aumentare tale numero successivamente, progredendo nel gioco. Voi in questa situazione avete 3 Slot Azione a testa per attaccarmi (i lanci non li contate).

    Durante l'attacco dovete descrivere come attaccate e segnare le caratteristiche (Forza e Velocità) dell'attacco. Quando vi difendente, dovete descrivere come lo fate e segnate la caratteristica della difesa Per esempio:

    Nanako: "Nanako estrasse il proprio pugnale e cercò di affondarlo nel collo di Horayama." (Forza: 150, Velocità: 100)
    Horayama: "Il ninja roteò tra le mani il proprio kunai e lo mosse, rapido, all'insù, proteggendo il proprio collo. Il pugnale di Nanako sbatté sul kunai." (Riflessi: 125)

    Oppure, se il colpo non è stato evitato:
    "Il pugnale di Nanako colpì il collo di Horayama e ci causò una piccola ferita." (Resistenza: 150)

    Delle ferite e di tutto il resto parleremo meglio in seguito. Per ora dimostratemi di aver capito come funzionano gli slot e le statistiche. Nel round successivo vi attaccherò io per capire se avete compreso come funzionano gli Slot Difesa. Buon post!






    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

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    Il Figlio del Vento


    Il vento è cambiamento

    II





    Narrato Parlato Pensato>Parlato nel linguaggio natio


    Il sensei aveva replicato al discorso di Tamashii con un laconico “Bene”. Non che con Hayashi fosse stato più colloquiale.
    Devo prenderla come una perla di saggezza? Il figlio del vento sembrava confuso. Da come aveva esordito all'inizio, Moyo san sembrava tutt'altro che di poche parole.
    Lasciò le sue perplessità da parte, concentrandosi sulla spiegazione delle armi che lo shinobi stava mostrando loro.
    Mandò a memoria ogni informazione, aggiungendole a quelle che aveva letto sulle pergamene. Il kunai era senza dubbio un'arma versatile, questo doveva ammetterlo, sebbene preferisse le lame. Il suo obiettivo era di padroneggiare “Sussurro del Vento”, la doppia lama appartenuta a suo padre. Gli shuriken avevano delle potenzialità che lo intrigavano. Gli spiedi di contro, in un primo momento li aveva scartati nella scelta del suo equipaggiamento. Avevano risvolti interessanti, sebbene non gli piacesse l'idea di intingerli nel veleno. Era un comportamento lontano dalla sua natura. Poteva venire a patti solo con dei sedativi.
    Il sensei passò all'esercitazione. Era giunto per Tamashii il momento di mettere in pratica lo studio teorico.
    Il chunin aveva tracciato sul terreno la distanza sotto la quale non potevano andare per lanciare le armi.
    Il ragazzino si concesse del tempo per esaminarle. Prese uno spiedo, tenendolo tra l'indice e il pollice, lo osservò, facendo ruotare il polso. Ne saggiò la punta stando attento a non ferirsi. Era facilmente nascondibile. E sarebbe stato utile anche come complemento per gli strumenti che utilizzava nella realizzazione dei suoi progetti. Si rese conto di stare divagando.
    Per prima cosa vediamo dove spira il vento. Rifletté il giovane nomade. Nel deserto era importante capire l'intensità del vento.
    Inumidì l'indice sinistro con la saliva. Non era elegante, ma sottomano non aveva una borraccia d'acqua. Sollevò il braccio, chiudendo gli occhi. In una situazione di pericolo non avrebbe rinunciato alla vista, ma in teoria si trattava di un'esercitazione. Si concentrò sul senso del tatto e sull'ascolto del rumore del vento per percepire la direzione da dove spirasse.
    Riaprì le palpebre e si focalizzò sul bersaglio.
    Doveva mirare gli spiedi alle parti più delicate del corpo umano. Occhi, collo, ma anche l'interno dell'orecchio se uno possedeva una buona mira.
    Tirò uno spiedo di prova cercando di compensare con il vento.
    Occhi... Il primo lancio arrivò all'altezza del “terzo occhio”, rimbalzando all'indietro. Recuperò l'arma.
    Riproviamo... Questa volta risultò più centrato, ma il vento fece svirgolare lo spiedo all'ultimo.
    Ancora... Lo spiedo centrò il tronco di legno in corrispondenza dell'occhio destro, ma non si conficcò in profondità. Poco male, sulle parti molli avrebbe avuto più efficacia.
    Continuò mirando ai punti più vulnerabili finché non fu soddisfatto. C'era ancora molto margine di miglioramento, ma per il momento si sarebbe accontentato.
    Gli shuriken furono la seconda tipologia che scelse di provare. Ne prese uno in mano, ne saggiò il bilanciamento e l'affilatura sempre facendo attenzione a non tagliarsi. Gli piacevano proprio come armi. Potevano danzare con il vento.
    Il primo tiro che effettuò fu semplice senza imprimere alcuna trattoria parabolica. Voleva vedere l'effetto del vento su di esso.
    Lo shuriken si conficcò nel bersaglio, deviando leggermente dalla direzione di lancio. La penetrazione era migliore degli spiedi, ma le potenzialità erano nelle traiettorie che si potevano imprimere al momento del lancio.
    Riprovò più volte cercando di compensare l'effetto del vento. Prima utilizzando un solo shuriken. Poi aumentando di un'unità. La coppia risultava più difficile da gestire. Imprimere un movimento rotatorio ad entrambi andava a peggiorare la precisione. Il metodo d'attacco andava raffinato, serviva più coordinazione. Riprovò un tiro liscio per analizzare quanto il punto d'impatto differisse tra i due. Successivamente impresse una curva parabolica al lancio. Le prime volte li vide sfarfallare e conficcarsi disordinatamente nel tronco. Continuò fino a padroneggiare sufficientemente il tiro. Provò con tre shuriken. La raffica copriva una linea d'attacco migliore, ma la rapidità di lancio doveva aumentare se voleva che arrivassero praticamente in contemporanea sul bersaglio.
    Nei rotoli di pergamena aveva letto che tipologia di attacco potesse essere implementata fino a quattro armi di taglia piccola. Sospirò. Non era convinto che sarebbe stato in grado di gestirne quattro. La coordinazione richiedeva un notevole sforzo sia fisico sia mentale. Inoltre c'era da tenere in considerazione che l'aumentare del numero andava di pari passo con lo svuotare rapidamente l'arsenale di armi possedute. Era necessario ottimizzare il numero di armi per attacco.
    L'ultima arma era il kunai. Ripeté la metodologia di analisi. La forma diversa portava ad un differente bilanciamento. Non potevano essere nascosti a differenza degli spiedi, però offrivano una maggiore capacità di attacco in mischia e a distanza. Uno dei vantaggi risiedeva nel fatto che un vento leggero non influisse granché sulla traiettoria. Il tiro in linea retta arrivò al bersaglio all'incirca nel punto in cui Tamashii aveva mirato, all'altezza del cuore. Andò a recuperare l'arma ed osservò l'incisione all'interno del legno. Era più profonda. Riprovò altre volte per prendere dimestichezza con l'arma.

    Terminato il tempo concesso loro, Moyo san li richiamò.
    Dal suo commento sembrava soddisfatto del loro metodo di apprendimento.
    Non era passato molto tempo, eppure al ragazzino sembrava trascorsa un'eternità.

    La terza fase era rappresentata dal combattimento vero e proprio.
    Il sensei era stato chiaro, avrebbero dovuto attaccarlo, imbastendo una strategia di gruppo.
    Hayashi san, potremmo spostarci laggiù e studiare un metodo di attacco. Propose il giovane nomade al suo compagno di corso. Moyo san spero che comprendiate. Non era una questione di mancanza di fiducia, quanto piuttosto abituarsi alla riservatezza. Tamashii era ben conscio che le distanze non avrebbero fatto la differenza, se il sensi avesse voluto ascoltarli, ma si fidava della sua correttezza.
    Moyo san vuole che collaboriamo. Ha senso, considerando il divario di esperienza tra noi e lui. Esordì assumendo un'espressione pensierosa. In questa fase è necessario coordinarci e pressarlo, cercando di non dargli tempo di attaccarci in momenti separati.
    Entrambi concordarono sul portare l'offensiva attraverso due vettori differenti. Hayashi si propose per un attacco frontale mentre Tamashii avrebbe dovuto cercare di colpire il sensei alle spalle. Possibilmente saltando per attaccarlo dall'alto. Il ragazzino rifletté sulla proposta, visualizzando l'azione nella mente.
    Al nostro grado di preparazione non penso sia fattibile. Chi deve compiere un semicerchio partirebbe troppo presto rispetto all'altro. Osservò. L'ideale sarebbe arrivare in contemporanea. Inoltre uno di noi potrebbe creare un diversivo per supportare l'altro nella prima fase dell'attacco.
    Ritornò nella sua stanza della mente tentando di immaginare i possibili scenari.
    Ti propongo una variante. Le mie azioni saranno di supporto per cercare di avvantaggiarti nei tuoi attacchi. Ti spiego la mia idea. Disse cominciando a spiegare il piano. Ci posizioniamo entrambi davanti a lui ad una distanza che ti permetta di raggiungere Moyo san rapidamente. Io dovrò necessariamente partire per primo compiendo una traiettoria curva discendente verso la tua sinistra, ossia la destra per il sensei. Raggiunta una certa distanza da lui, che mi permetta di raggiungerlo subito dopo il tuo arrivo, lancerò tre shuriken in un unico attacco nel tentativo di distrarlo, in modo da permetterti di partire in corsa e compiere il primo attacco in mischia. Successivamente chiuderei le distanze compiendo una spazzata su Moyo san per supportare uno dei tuoi successivi attacchi. Non posso prevedere quale. Che ne pensi? Non garantisco che funzionerà. Non ho un criterio di valutazione sulle capacità del nostro avversario.
    Il compagno sembrò concordare con la sua strategia.
    Il passo successivo sarebbe stata di metterla in pratica.

    Tamashii si posizionò sulla sinistra di Hayashi. Si concentrò un istante per percepire la direzione del vento.
    Non ci fu un segnale visibile tra i due, quando il ragazzino di Suna partì verso il sensei, cominciando a compiere una traiettoria curva [Azione Gratuita]Movimento 6 metri
    Velocità 100
    . Dimezzata la distanza, il figlio del vento lanciò in un unico attacco tre shuriken, mirando all'altezza della spalla destra [Slot Azione I]Forza 100
    Velocità 100
    Shuriken potenza 5
    . Imprimendo un movimento rotatorio, le tre armi avrebbero dovuto aprirsi a ventaglio in modo da aumentare i vettori di attacco sul corpo del sensei: spalla destra, petto, fianco sinistro. Lo scopo di Tamashii era tentare di attirarne l'attenzione, non si illudeva che sarebbe stato facile colpirlo, per permettere ad Hayashi di azzerare le distanze e sferrare un primo colpo con il vantaggio della distrazione. Naturalmente non sempre i piani sopravvivevano alla fase pratica. Mantenendo la concentrazione avrebbe continuato la sua corsa verso il chunin [Slot Azione II]Movimento 6 metri
    Velocità 100
    , concludendo il suo movimento con una spazzata nel tentativo di sbilanciare Moyo san [Slot Azione III]Forza 100
    Velocità 100
    .
    Il resto sarebbe spettato al compagno.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio
    2: Movimento
    3: Spazzata
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Minimo × 1
    • Occhiali × 1
    • Tonico di Ripristino Minimo × 1
    • Shuriken × 3
    • Kunai × 2
    • Dadao × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Respiratore × 1
    • Accendino × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Sonagli [x5] × 1

    Note
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    Hayashi


    topic 2

    Hayashi era rimasto perplesso alla reazione seccata di Moyo san nonostante non avesse capito il motivo, riflettendoci non credeva di aver usato parole offesive eppure non erano piacute, forse era successo di nuovo non era la prima volta che si spiegava male, altre volte era successo che per descrivere le sue motivazioni era risultato un so tutto io ormai successo era inutile tentare di rimiedare a parole per poi peggiorare la sua situazione poteva solo dimostrare con il suo impegno ciò che voleva dire.
    Poì si concentrò sulle parole del chunin in cui spiegava le varie armi che stava mostrando a lui alla suo compagno di addestramento, in parte le cose che senti le aveva lette più volte su diverse fonti ma non guastava mai risentirle quindi gli prestò attenzione come se fosse la prima volta che le sentiva.
    Hayashi non aveva una particolare preferenza per una delle armi che Moyo san aveva messo a disposizione per esercizio, riteneva che andassero scelte in base alla situazione, e non hai gusti ma per il momento non aveva un'esperienza tale da permettersi questa filosofia per cui la sua scelta si sarebbe basata su ciò che per il momento aveva conosciuto. Sicuramente il Kunai era quello che gli era più famigliare in quanto li trovava molto affini alle sue caratteristiche anche se sapeva di dover fare molta strada prima di saper usarli con scioltezza, gli shuriken erano un po' il suo rimpianto, non per un motivo in particolare ma pur essendone attratto non si era mai troppo esercitato con essi, per cui uno dei suoi obbiettivi era migliorare sotto questo aspetto. Gli spiedi erano quelli più sconosciuti infatti non ne aveva mai preso uno in mano e hai fini della prova che si prestava ad eseguire era quelli che lo preoccupavano di più.
    Il sensei spiegò le modalità dell'esercitazione, tracciando la distanza sotto la quale non potevamo andare per lanciare le armi.
    Tutto sommato Tamashii non se l'era cavate male, anzi, Hayashi decise di incominciare con gli shuriken, non era il caso di lanciarne subito tre o più contemporaneamente e quindi scelse di prenderne uno alla volta, per prima cosa fece attenzione a come lo afferrava e lo lanciò purtroppo non aveva impresso abbastanza forza e si impiantò alla base del tronco ma più sul terreno, solo una punta toccava il legno, con il secondo provando a lanciarlo meglio senza volerlo riuscì ad imprimergli una curva parabolica ma non si impiantò, riuscì solo ad graffiarlo. inseguito ne lanciò diversi migliorando la precisione, arrivando ad impiantarne alcuni nel tronco ma troppo pochi per il numero di tentativi.
    Sapeva di non aver fatto una bella figura fino ad adesso e la situazione non sarebbe migliorata con gli spiedi, lancio il primo e rimbalzo sul tronco impiantandosi a terra, i tre successivi andarono oltre il tronco fortunosamente non c'era nessuno dietro, provò più volte ma cinque dita erano troppe per contare quanti tentativi erano andati a buon fine.
    Finalmente era il momento di provare con i kunai, sentiva di aveve un affinità con questa arma fin dalla prima volta che li prese in mano, come se le sue mani li riconoscessero come loro estensione ma era solo una sensazione tattile che Hayashi provava con essi, non garantiva chissà quale bravura innata, sapeva che ciò non lo avrebbe esentato dal doversi allenare e nell'esercitazione di oggi avrebbe dovuto comunque attingere alla massima concentrazione che sarebbe stato in grado di raggiungere in quel momento. Quindi afferò il primo kunai e lo lanciò riuscendo a centrare il tronco ma non si impiantò del tutto e dopo qualche istante cadde, con i lanci successivi migliorò sempre di più la precisione ma a parte due kunai non riuscì mai a centrare il tronco in una zona ristretta ma lungo tutta la superfice.
    Il tempo a loro disposizione era terminato e Moyo san li richiamò all'ordine, gli avrebbe spiegato che la terza fase consisteva in un combattimento e più precisamente che avrebbero dovuto attaccare lui.
    Hayashi sapeva di non avere nessuna chance di riuscita però in lui era sempre più crescente una sorta ti eccitazione derivante appunto dalla situazione impossibile, era cosciente della contradizione, ma era fatto così, era attratto dalle sfide con scarse possibilità di riuscita.
    Solitamente si sarebbe lasciato prendere da quella sorta di euforia insensata ma non era solo e si era promesso di cambiare quindi si morse la lingua per riacquistare luccidità e alcoltò le parole Tamashii.
    Gli propose di mettersi da parte e studiare un metodo di attacco in quanto era concio, poi anche Hayashi, che lo scopo dell'esercitazione non era riuscire a colpire il chunin ma dimostrargli che sappiamo fare gioco di squadra.
    Il giovane compagno fece le sue considerazioni facendo capire a Hayashi oltre a cose ovvie come la differenza di esperienza tra noi e Moyo san e altre cose molto intelligenti cioè avremmo dovuto coordinarci e pressarlo e non permettergli di attaccarci in momenti diversi.
    Concordando con il compagno sull'attaccare da due direzioni diverse, si propose di farlo frontalmente, mentre l'altro lo avrebbe fatto alle spalle saltando per attaccarlo dall'alto.
    Poi Tamashii fece diverse considerazioni sulla riuscita dei movimenti, delle traiettorie, arrivando alla conclusione che non era fattibile quindi propose una variante e partendo dal presupposto di arrivare in contemporanea, uno avrebbe dovuto creare un diversivo per supportare l'altro nella prima fase dell'attacco.
    Quindi gli spiegò nel dettaglio la variante dell'attacco che aveva in mente, dicendo che le sue azioni sarebbero state di supporto alle sue e che avrebbe dovuto necessariamente partire per primo compiendo una traiettoria curva discendente verso la tua sinistra, ossia la destra di Moyo san . Raggiunta una certa distanza da lui, che gli permetta di raggiungerlo subito dopo l'arrivov di Hayashi e avrebbe lanciato anche tre shuriken in un unico attacco per distrarlo, in modo da permettegli di partire e compiere il primo attacco in mischia. E avrebbe concluso per chiudere le distanze con una spazzata sul sensei per supportare uno dei tuoi successivi attacchi. I due concordavano sul fatto che il tutto non garantiva sulla riuscita.
    Ora non restava che metterla in pratica.
    Hayashi si posizionò di fronte a Moyo san e Tamashii alla sua sinistra, aspettando che il compagno desse inizio all'attacco avrebbe ripensato a come avrebbe sferrato il pugno, un semplice diretto poco potente o un gancio cioè un colpo circolare potente, scelse il secondo tenendosi come piano b e come secondo colpo quando il primo verrà parato.
    avrebbe visto Tamashii dirigersi verso il sensei eseguendo un'iniziale traiettoria curva, una volta dimezzata al distanza avrebbe eseguito un attacco con tre shuriken che si sarebbero aperti a ventaglio per colpire in tre punti diversi il bersaglio così da distrarlo. quando gli shuriken sarebbero stati abbastanza vicino da costringere Moyo san a diffedersi da essi Hayashi scattò [Azione Gratuita]. Durante la corsa strinse il pugno ricordandosi di non tenere il pollice stretto tra le dita della mano per non romperselo all'impatto e carico il gancio quando fu davanti eseguì l'attacco [Slot Azione I]. Poi senza abbassare la guardia avrebbe visto Tamashii avvicinarsi e sferrare la spazzata che gli avrebbe permesso di attaccare una seconda volta ma stavolta con un montante , dal basso verso l'alto, mirando al mento [Slot Azione II],se tutto fosse andato bene avrebbe provato anche a tirare un calcio al fianco[Slot Azione III].
    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: pugno
    2: pugno
    3: calcio
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 4
    • Tonico Coagulante Minimo × 1
    • Accendino × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
    ///




    Edited by Andrea12r - 10/11/2021, 13:22
     
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    Addestramento dei due


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    Nonostante il compito che gli avevo affidato non fosse mica dei più semplici (scalfirmi, non ci riuscivano dei jonin talvolta, figuriamoci degli studenti), i due si misero subito all'opera cercando di elaborare una strategia che fosse non troppo complessa. Dalla loro avevano una certa distanza, la fortuna del primo colpo, l'imprevidibilità e la creatività. Ero curioso di capire cosa avrebbero combinato con tutti quei fattori dalla propria, ma era chiaro che non potevo mica aspettarmi un chissà quale attacco: alla fine dei conti erano solo degli studenti e dovevo essere clemente.
    Alla fine dopo, un breve consulto che non ascoltai e che non volli ascoltare, il sunese iniziò a correre verso di me e con degli shuriken in mano, lanciò verso di me quei dardi. Erano lenti, ma mentre volavano, mi preoccupai dei movimenti dell'altro ragazzo: avevano scelta una strategia abbastanza particolare, a quanto potevo intuire, cercando di unire le abilità di lancio a distanza con quelli da corpo a corpo. Per prima cosa, creai - Slot Tecnica 1Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare equipaggiamento di una singola classe ogni utilizzo della tecnica; si può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui si ha accesso o equipaggiamento posseduto dall'utilizzatore; non è possibile creare Competenze [Equipaggiamento]. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento. L'equipaggiamento [Protezione] creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita. L'equipaggiamento così creato dura per un singolo slot azione/difesa/tecnica in cui viene utilizzato, poi scompare.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 20 crediti )
    [Da chunin in su]
    8 shuriken, 4 per mano, che lanciai - Slot Difesa 1Riflessi: 625 verso i 3 shuriken volanti verso di me. I miei dardi percorsero una traiettoria simil-parabolare, intercettando le armi dell'attaccante all'incirca a metà distanza. A quel punto spostai la concentrazione verso l'altro tizio partì con un pugno verso di me, ma lo schivai semplicemente piegandomi di lato - Slot Difesa 2Riflessi: 625, facendo andare a vuoto quel colpo. Subito dopo arrivò la volta del tizio aveva lanciato contro di me i dardi: tentò una spazzata alle mie gambe, ma riuscii a vederla e reagire di conseguenza: non schivai, bensì parai - Slot Difesa 3Riflessi: 625 il colpo contrapponendo davanti alle gambe del sunese la pianta del mio piede destro. Al contempo notai anche l'attacco dell'altro tizio, che evitai - Slot Difesa 4 - ConvertitoRiflessi: 625 muovendo la testa di fianco di quel che bastava affinché il pugno mi passasse vicino alla guancia, sfiorandomi l'orecchio. Infine, arrivò l'ultimo colpo: di quella combinazione: un calcio al mio fianco. Lo vidi, ma decisi di non schivarlo, né pararlo, ma di subirlo per dare almeno qualche soddisfazione ai due combattenti. [Danno:potenza 10 Forza 100 Vs Resistenza 500 = Danno 2.5, Ferita lieve]. Il colpo fu molto blando, ma per non spaventare i ragazzi sorrisi lievemente. - Ben fatto! - Dissi. - NoteLa potenza del colpo a mani nude, - pugno, ginocchiata, calcio, ecc. - è sempre pari a 10, non a 5. Questo non vale per il doppio colpo. Per esempio, un doppio pugno ha potenza pari a 10+10, poiché portato con 2 pugni

    - Ora provate a usare il chakra, - dissi. Era chiaro che senza lo stesso non avrebbero avuto molte possibilità nel mondo dei ninja adulti. Anzi: sarebbero stati sempre e solo delle prede altrui. Spiegazione regolamentoAllora, come ben sapete i ninja usano il chakra per potenziarsi. Nella Legend esso viene misurato in Bassi e dipende dall'Energia. Può essere aumentato grazie ai tonici o alle Tecniche Speciali. La misura minora è il Bassissimo (un basso contiene 4 bassissimi, quindi il bassissimo è 1/4 di basso), poi c'è il Mezzo-Basso (1/2 Basso, cioè metà del basso, sono 2 bassissimi), il Basso (4 bassissimi o 2 mezzi-bassi), il Medio-Basso (2 Bassi), Medio (3 Bassi) e così via. Per la tabella completa vi rimando al regolamento. Voi siete energie bianche e avete una certa quantità di Bassi.

    Per usare il chakra dovete impastarlo, ricordandovi che ogni grado ha un limite massimo d'impasto:

    Impasto: Usando chakra è possibile potenziare 1 o più statistiche primarie, ottenendo tacche temporanee per 1 slot Azione/Difesa, da dividere tra le statistiche primarie. Un consumo Mediobasso (2 Bassi) concede +4 tacche temporanee: ogni consumo Basso in più concede +2 tacche aggiuntive. Ogni consumo inferiore concede -1 tacca. Esistono impasti massimi per grado.
    Studente/Sospetto: Mezzo Basso (+2)
    Genin/Nukenin C: Basso (+3)
    Chunin/Nukenin B: Mediobasso (+4)
    Jonin/Nukenin A: Medioalto (+8)


    Da studente potete impastare al massimo un mezzo-basso ottenendo due tacche per 1 slot azione. Potete assegnare entrambe le tacche a una statistiche o suddividerle in 2 statistiche (1 tacca a statistica). Ovviamente, potete impastare anche di meno: per esempio, potete impastare solo 1 bassissimo invece di un 1/2 Basso, ma in tal caso ottenere solo 1 tacca extra a causa dell'impasto.

    A queste si aggiungono le regole sul Sovraimpasto, sul CAP e sull'OverCAP. Per ora vi spiego solo il CAP: è il limite in tacche che non potete superare. Dipende dal grado ed è relazionato alla vostra energia. Da studente-bianca il vostro CAP è pari a 175. Se foste dei genin-verde, sarebbe pari a 400 (ovvero 300, che è la statistica base per l'energia verde, + 4 tacche).

    Leggetevi anche le meccaniche sul Sovraimpasto e sull'OverCAP: le metterete in pratica in seguito.



    Provate a usare il chakra per la vostra prossima difesa...
    Ma prima, nel caso subiste dei danni, video spiegare come funzionano le ferite. Ogni ninja dispone di una Vitalità e di una Energia Vitale. La vitalità è tipo la vostra stamina, la resistenza alla fatica: ogni volta che subite dei danni, essa viene abbassata. In caso fosse a livello 0, potreste svenire. La vitalità dipende dalla vostra Energia. L'Energia Vitale è uguale per tutti ed è pari a 30 leggere: se finisse, morireste.

    Ogni ferita che vi viene fatta, vi toglie sia la vitalità, che l'energia vitale, ma alcune capacità sono in grado di ripristinarle.

    Come avreste già potuto capire leggendo il regolamento, l'unità di misura per la Vitalità e l'Energia Vitale è la Leggera. La Lieve è 1/4 di Leggera, mentre la Mezza-Leggera è 0.5 di leggera. La Medio-leggera sono 2 leggere, Media - 3 leggere e così via. Ricordatevi inoltre che ogni zona del corpo (arto, busto o testa) ha una propria energia vitale, che se finisse renderebbe incapaci di usare quella zona:
    Se un arto subisce 6 o più leggere, l'area può subire paralisi, rottura, amputazione, danni ai muscoli o nervi.

    Se la testa subisce 6 o più leggere, può subentrare trauma cranico, coma o morte.

    Se il busto subisce 12 o più leggere, possono subentrare danni agli organi interni, coma o morte.

    Se complessivamente si subiscono 30 o più leggere, può subentrare il coma o la morte
    .

    Capito? Nel caso andiamo oltre e un po' più in la vi spiego come calcolare i danni.


    Di risposta, non attesi un attimo, ma contrattaccai. Prima lanciai un pugno al ragazzo che mi aveva colpito il fianco: era un gancio - Slot Azione 5Velocità: 375
    Forza: 150
    Potenza: 10
    a semiluna, proveniente a da destra a sinistra e diretto verso la sua guancia, all'altezza dello zigomo: miravo a colpirlo con le nocche provando ad affondarle nel suo viso.

    Subito dopo, avrei attaccato anche il ragazzo che mi aveva lanciato gli shuriken e poi mi aveva tentato di colpire con la spazzata. Avrei provato a colpirlo con un calcio - Slot azione 6Velocità: 375
    Forza: 175
    Potenza: 10
    laterale portato con il tallone del piede destro, mirando a farlo impattare contro il petto del ragazzo, all'incirca al livello della 3° costola sinistra.

    Speravo che i due si difendessero, ma forse ero stato troppo veloce. Spiegazione danniTutti prendiamo dei danni e non esistono ninja che non li prendono. Quindi è importante capire come calcolarli.
    Il sistema dei danni è più meccanico e schematico rispetto a quello basato sulla Velocità/Riflessi e sulla relativa probabilità, ma ricordatevi che la difesa, - quindi anche le ferite che subite, - dipende da voi. Una spada di potenza 40 può farvi sia un danno di potenza 60 (quindi ferita Grave, pari a 6 leggere), sia un danno di potenza 10 (una leggera, se magari vi prende di striscio, sfiorandovi). Il calcolo dei danni si basa sulla differenza tra la Forza e la Resistenza: ogni tacca in forza che l'attaccante ha in più rispetto al difensore, il danno aumenta di 5. Tuttavia, il danno massimo è pari al grado:

    Colpo Senz'arma: La Potenza del colpo senz'arma è 10. I [Potenziamenti] incrementano la potenza del colpo senz'arma. La Potenza massima aggiuntiva al colpo senz'arma per la differenza tra Forza e Resistenza è pari a +10 da Studente, +20 da Genin, +30 da Chunin, +40 da Jonin.

    Per questo, da studente potete aumentare la potenza del vostro colpo senz'armi solo di +10. Ma attenzione: potete anche ridurre la potenza di un colpo. Per esempio, se la resistenza del difensore fosse maggiore di 2 tacche rispetto alla forza dell'attaccante (per esempio Forza 100 vs Resistenza 150) e la potenza dell'attacco fosse pari a 10, il danno finale, teoricamente, sarebbe 0, ma noi applichiamo sempre un danno minimo pari a 2.5, ovvero una ferita lieve.

    Compito: subite il colpo ed eseguito il corretto calcolo del danno


    A quel punto li avrei invitati di nuovo ad attaccarmi di risposta, ricordando loro che erano dei ninja: - Pensate a un'altra strategia per attaccarmi! E magari usate qualche tecnica! - Spiegazione tecnicheLe tecniche si suddividono in 2 tipologie: Tecniche Base e Tecniche Avanzate.
    Voi, all'inizio, potete usare al massimo una Tecnica Avanzata per round, ma successivamente potrete aumentare tale limite. Inoltre, all'inizo avete solo 2 Slot Tecnica, ma potrete comunque aumentare tale quantità in futuro.
    Ogni tecnica è caratterizzata da un certo numero di sigilli (che possono essere sostituiti da altri movimenti oppure assenti), dalla denominatura che specifica il tipo di Tecnica: Genjutsu - Tecniche illusorie, Ninjutsu - Tecniche magiche, Fuuinjitsu - Tecniche che si basano sull'uso dei sigilli e Taijutsu - Tecniche di arti marziali. Più precisamente si tratta di Arti Illusorie, Arti Magiche, Arti dei Sigilli e Arti Marziali. Inoltre, ogni tecnica ha anche un consumo che dovete tradurre in un certo numero di bassi e varie tecniche hanno anche un mantenimento a round.

    Compito: provate ad attaccare Tasaki di nuovo, questa volta impiegando gli impasti e una o più tecniche, magari combinandole tra loro.


    A quel punto mi sarei messo in guardia, a una distanza di circa 6 metri dai miei avversari provando a capire cosa si sarebbero inventati quella volta. Avevano già dimostrato di avere un'ottima fantasia e di poter lavorare in squadra. Se fossero riusciti a dar vita a un altro attacco creativo, mi avrebbero sicuramente reso le cose più semplici.

    NoteCompito semplice e chiaro. Nel caso aveste dei dubbi... io sono sempre disponibile raga! Siamo ancora alle basi del regolamento. Good Luck!





    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
     
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    Il Figlio del Vento


    Il vento è cambiamento

    III



    Narrato Parlato Pensato>Parlato nel linguaggio natio


    Tamashii non si era fatto illusioni sulla strategia che avevano ideato. La disparità tra loro e il sensei era evidente. Non si stupì quando i suoi attacchi vennero vanificati dalle azioni difensive del chunin. Quello che il ragazzino di Suna fece, fu di assimilare la lezione pratica.
    Il suo lancio fu intercettato da una salva di shuriken in numero superiore al suo. Aveva perfettamente senso. In questo modo si aveva una ragionevole certezza di mandare a vuoto l'offensiva avversaria. Serviva una buona prontezza per rispondere senza far avvicinare troppo le armi da lancio nemiche.
    In conclusione la loro combinazione fu nullificata ad eccezione di un singolo colpo, l'ultimo portato da Hayashi.
    Erano riusciti a pressare il sensei o aveva concesso loro un contentino?
    Non ebbe tempo di pensare che Tasaki passò all'offensiva.
    Li avvisò, concedendo ai due studenti una frazione di tempo per cercare di prepararsi. Rapido portò un gancio a semicerchio in direzione del compagno. Il sensei era dannatamente rapido. Non ebbe il tempo di chiedersi se avesse trattenuto il pugno.
    Il secondo attacco fu riservato a lui: un calcio. Se l'avesse preso in pieno, probabilmente, gli avrebbe incrinato una costola. Troppo rapido per schivarlo, poteva solo incassare il colpo riducendo il danno. Tamashii portò le braccia al petto a protezione, lasciando fluire il chakra per rendere più resistente la zona dell'impatto, offrendo al calcio del chunin l'avambraccio sinistro.
    Dannazione! Imprecò a denti stretti nel suo idioma natio, quando il piede lo raggiunse [Slot Difesa I]Consumo di chakra pari a 0.5 bassi per avere +2 tacche alla Resistenza,
    Forza Tasaki - Resistenza Tamashii= 175 -150 = 25 (+1 tacca),
    Potenza dell'attacco avversario: 10 + 5= 15,
    Danno subito da Tamashii=1+0.5=1.5 leggera (Vitalità ed Energia Vitale)
    . Non era riuscito a proteggersi del tutto. Non era stata una mossa furba la sua, ma per fortuna l'arto sembrava muoversi regolarmente, pur essendo dolorante.
    Non abbassò lo sguardo, tenendolo fisso sul sensei, i sensi all'erta.

    Moyo non infierì oltre, per il momento; al contrario li invitò ad attaccarli, senza porre vincoli questa volta.
    I due studenti avevano del tempo per intessere una strategia di attacco. Il chunin distava circa sei metri da loro. Aveva assunto la posizione di guarda in attesa della loro prossima offensiva.
    Il ragazzino approfittò del tempo concesso per reprimere la rabbia mista a frustrazione. Il sensei gli aveva inferto una ferita gratuita, una lezione dolorosa. In uno scontro non esisteva la pietà, questo lo sapeva. Il chunin non faceva sconti agli allievi. Eppure quello non doveva essere solo un addestramento? Perché far assaggiare al Chikuma quel senso di impotenza? Il mettercela tutta senza ottenere alcun risultato?
    Rivolse uno sguardo al compagno per vedere come fosse messo.
    Il Sensei ci è andato pesante anche con te? Domandò, sforzandosi di non parlare nel suo idioma natio, cui si rifugiava quando era nervoso.

    Dopo la risposta di Hayashi era tempo di cercare un metodo di attacco che pressasse ancora una volta Tasaki.
    Moyo san vuole che sfruttiamo tutte le nostre conoscenze. Siamo un team, per cui potremmo scambiarci informazioni per articolare una strategia. Esordì, cominciando per primo a svelare le sue capacità. Una volta terminata l'esposizione sarebbe toccato al suo compagno di Oto.
    Furono vagliate varie possibilità.
    Hayashi fu il primo a mettere giù un piano per cercare di attaccare efficacemente Moyo.
    Se il Chikuma avesse sfruttato la sua tecnica sunese “Vento Affilato” non per colpire l'avversario, quanto piuttosto per creare un polverone a circa due metri davanti al chunin, Hayashi avrebbe potuto sfruttare l'occultamento per la seconda parte del suo piano.
    Tamashii scosse la testa.
    Preferirei evitare di consumare troppo chakra; non abbiamo idea fino a quando durerà l'allenamento. Se ci esauriamo subito, rischiamo di arrivare esausti alla fine, se non peggio. Dosare il nostro chakra è un utile insegnamento, soprattutto quando saremo in una reale situazione di pericolo. Rivolse un'occhiata al sensei Sempre che non lo siamo anche ora... Ma questa riflessione la tenne per sé. Inoltre in questo ambiente dubito possa funzionare. Forse con la sabbia del deserto...
    Pensò alle dune presenti vicino all'Oasi di Fuoco, dove viveva il suo clan.
    Si tenne il mento tra l'indice e il pollice della mano destra, cominciando a fare avanti ed indietro con aria pensierosa.
    Servirebbe qualcosa che occulti la nostra presenza. In quel caso la tua idea dei cloni sarebbe interessante da attuare. O meglio se tu non creassi tutte le copie, ma una in meno, potrei trasformarmi per assumere le tue sembianze e confondermi con te e i tuoi cloni. Un attacco in contemporanea su più fronti, dove due tentativi di attacco sarebbe reali. Sempre che il sensei non abbia una qualche abilità che gli permetta di individuare i falsi. Inoltre la visibilità scarsa dovrebbe rimanere almeno fino a quando non fossimo addosso al sensei. E a meno di non incendiare l'intera radura... Forse sarebbe meglio un attacco più diretto per ora. Considerò suo malgrado.
    I due studenti vagliarono a turno altre opzioni prima di arrivare ad un compromesso, soddisfacente per entrambi.
    Si, il piano che abbiamo ideato assieme, penso possa andare. osservò il sunese. La tua idea di portarmi in spalla per non lasciarmi indietro, sfruttando la tua capacità di velocizzarti, sarebbe un aiuto per attaccare assieme. Ho un fisico minuto, per cui peso poco e cercherò di bilanciarmi per non ostacolare i tuoi movimenti. Nella fase dell'offensiva dovremo coordinarci e pressare gli attacchi su Moyo san. Dobbiamo sfruttare ogni nostra singola capacità in corpo a corpo.

    Si erano accordati sul metodo di attacco.
    Erano pronti. Tamashii si era calmato. Non era un tipo vendicativo, però non era detto che il divario tra sensei e allievo non si sarebbe colmato un giorno. Poteva attendere fino ad allora.


    Ipotetica 1

    Il Chikuma salì sulle spalle di Hayashi [Azione gratuita, lenta] per sfruttare l'aumento di velocitàHayashi usa "Scatto Rapido", descrizione nel suo post del compagno.
    Hayashi con il sunese si sarebbe diretto di corsa verso Tasaki.
    Una volta raggiuntolo, lo studente di Oto si sarebbe piegato per permettere a Tamashii di fare leva con l'avampiede destro sulla schiena del compagno, per sferrare un calcio circolare, articolando coscia e gamba e accompagnando il movimento con la rotazione delle spalle. L'obiettivo del ragazzino sarebbe stato di colpire con il collo del piede sinistro la parte destra del collo del sensei [Slot Azione I]Velocità:100
    Forza: 100
    potenza del colpo: 10
    .
    Sarebbe atterrato in piedi, sul terreno, senza perdere di vista le azioni del chunin.
    Avrebbe incalzato l'attacco, seguendo i movimenti del sensei, tentando di assestare un calcio di punta dal basso verso l'alto con il piede destro ai gioielli di famiglia, basso ventre [Slot Azione II]Velocità e Forza: 100
    potenza del colpo 10
    .
    Non contento, sempre mantenendo l'attenzione su Tasaki, avrebbe rapidamente estratto dal fodero il dadao, impugnando l'elsa con la destra, [Slot Tecnica I]Forza e Velocità (+3 tacche): 175
    Dadao, potenza: 15
    con la volontà di sbudellarlo, ossia cercando di portare un colpo di taglio con il filo della lama rivolto verso le carni all'altezza dell'intestino.
    Sarebbe tornato in posizione di guardia, senza distogliere lo sguardo dal chunin. [ Slot Azione III] utilizzato per i movimenti di Tamashii durante gli attacchi per non allontanarsi da Tasaki.


    Ipotetica 2

    Se non fosse riuscito a salire sulle spalle del compagno, Tamashii avrebbe cercato il contatto con Tasaki nel tentativo di di assestare un calcio di punta dal basso verso l'alto con il piede destro ai gioielli di famiglia, basso ventre [Slot Azione I]Velocità e Forza: 100
    potenza del colpo 10
    .
    Avrebbe incalzato sferrando un pugno con la sinistra, dal basso verso l'alto, accompagnando l'azione con il movimento del busto e delle gambe, cercando di colpire la bocca dello stomaco del chunin [Slot Azione II]Velocità e Forza: 100
    potenza del colpo 10
    .
    Non contento avrebbe rapidamente estratto dal fodero il dadao, impugnando l'elsa con la destra, [Slot Tecnica I]Forza e Velocità (+3 tacche): 175
    Dadao, potenza: 15
    con l'intenzione di sbudellarlo, ossia cercando di portare un colpo di taglio con il filo della lama rivolto verso le carni all'altezza dell'intestino.
    Si sarebbe rimesso in guardia, mantenendo lo sguardo concentrato su Moyo [Slot Azione III]movimento utilizzato per restare in corpo a corpo con Tasaki.



    Chakra: 8.5/10
    Vitalità: 6.5/8
    En. Vitale: 28.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Incassa il calcio,
    riducendone l'entità
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    Ipotetica 1 (2)

    1: Calcio
    2: Calcio (Pugno)
    3: Movimento
    Slot Tecnica
    Ipotetica 1 (2)

    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Minimo × 1
    • Occhiali × 1
    • Tonico di Ripristino Minimo × 1
    • Shuriken × 3
    • Kunai × 2
    • Dadao × 1 estratto
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Respiratore × 1
    • Accendino × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Sonagli [x5] × 1

    Note Contusione all'avambarccio sinistro:  1.5 Leggera


     
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    Hayashi


    topic 3

    Come avevano previsto i due studenti Moyo san sarebbe riuscito a difendersi facilmente pur avendo subito un colpo però del tutto innocuo a differenza dei loro pur non rimanendo feriti avrebbero comunque avvertito in maniera piuttosto netta la forza dei colpi ricevuti del loro maestro.
    Finito l'attacco con il compagno, Hayashi avrebbe avuto appena il tempo di vedere il pugno del maestro a un centimetro da se che non riuscì ad evitarlo, pur cercando di proteggersi alzando la guardia e cercando di concentrare il chakra nella zona di impatto del colpo nel suo corpo[Slot Difesa 1], non cerco di rimanere in piedi ma lasciò che la forza espressa dall'attacco si sfoghi, sbalzandolo via, nella speranza di subire meno danni, una volta a terra avrebbe provato a rialzarsi, fortunosamente pur sentendo molto dolore riusciva a muoversi normalmente.
    Moyo san avrebbe dato hai due studenti la possibilità di un nuovo attacco questa volta senza alcuna restrizione, quindi i due si sarebbero avvicinati l'uno all'altro per elaborare un nuovo piano, avrebbero vagliato ogni possibilità tra le quali ci sarebbe stato il piano che inizialmente Hayashi aveva proposto per l'ultimo attacco, Tamashaii sarebbe stato inizialmente d'accordo ma ragionandoci da un punto di vista ben preciso, avrebbe posto l'importanza sul fatto che entrambi non avremmo saputo quanto sarebbe durato l'addestramento e che non avremmo potuto permettersi di rimanere a corto di chakra, per quanto fosse un addestramento stavamo comunque simulando una situazione reale nella quale rimanere senza chakra vorrebbe dire morte certa.
    Allora ad Hayashi venne in mente un nuovo piano con gli stessi presupposti cioè quello di distrarre e sorprendere il bersaglio, invece di alzare un polverone il suo compagno si sarebbe appeso alla sua schiena, creando prima dei cloni avrebbe eseguito l'attacco muovendosi frontalmente a moyo san. Tamashii avrebbe proposto alcune modifiche delle quali Hayashi non aveva da obbiettare e dopo alcuni minuti entrambi avrebbero stabilito il piano d'azione.
    Erano pronti e avrebbero dato inizio all'azione, Ipotetica 1: Tamashii sarebbe salito sulle spalle di Hayashi[Azione Gratuita,lenta] per sfruttare il suo aumento di velocità [Slot tecnica I] una volta abbastanza vicino si sarebbe piegato[Slot Azione I] e il compagno avrebbe tirato un calcio sul collo al bersaglio per poi atterrare e sferrare un calcio dal basso all'alto nelle parti basse, in seguito avrebbe rapidamente estratto dal fodero il dadao, impugnando l'elsa con la mano destra e poi alzare la guardia, Hayashi avrebbe poi eseguto una spazzata bassa [Slot Azione II] e un pugno dal basso verso l'alto [Slot Azione III] Ipotesi 2 : Hayashi avrebbe eseguito le stessa tecnica dell'ipotetica 1 ma se Tamashii non fosse riuscito a salire sulle spalle del compagno, avrebbe cercato il contatto con Tasaki nel tentativo di tirare un calcio dal basso verso l'alto con il piede destro nelle parti.Avrebbe poi sferrato un pugno con la sinistra, dal basso verso l'alto, cercando di colpire la bocca dello stomaco del chunin. In seguito avrebbe estratto dal fodero il dadao, impugnandola con la destra, [Slot Tecnica I] Si sarebbe rimesso in guardia, Hayashi avrebbe eseguito le stesse azioni dell'ipotetica 1.
    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: incassa
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: spiega in avanti
    2: spazzata
    3: pugno
    Slot Tecnica
    1: Scatto Rapido
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 4
    • Tonico Coagulante Minimo × 1
    • Accendino × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1

    Note
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    Addestramento dei due


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    Leggete beneLa difesa di Shinny è giusta: 175 di Forza vs 150 di Resistenza, resta una tacca di differenza, il che in aggiunta alla potenza basilare del colpo fa 15 di danno.
    La difesa Hayashi era sbagliata. La forza dell'attacco diretto verso di lui era pari a 150, non pari a 175. In questa fase mi è importante sapere se avete capito il meccanismo alla base del calcolo dei danni, per questo motivo vi ho lanciato due attacchi con due valori di forza diversi. Fintanto che la Forza era 150 e la Resistenza 150 (dopo l'impasto), ti saresti dovuto prendere una leggera, non una leggera e mezza. (danno 10, non 15). Ho l'impressione che tu abbia copiato da Shinny, ma per quello avevo impostato due valori differenti di Forza.

    Ti riquoto quanto spiegato nel regolamento:

    Colpo Senz'arma: La Potenza del colpo senz'arma è 10. I [Potenziamenti] incrementano la potenza del colpo senz'arma. La Potenza massima aggiuntiva al colpo senz'arma per la differenza tra Forza e Resistenza è pari a +10 da Studente, +20 da Genin, +30 da Chunin, +40 da Jonin.

    A questo si aggiunge un altro problema: non hai segnato la diminuzione di vitalità nella tabella riassuntiva. Bisogna SEMPRE segnare il tutto nella tabella riassuntiva. È fondamentalissimo farlo.


    Ascoltare quanto avevano da dirsi sulla strategia e sulla tattica mi sembrava inutile e dannoso. Alla fine dei conti, se volevano parlare e studiarsi una strategia utile per colpirmi, avrebbero potuto farlo: chi ero io per impedirglielo? Con quei pensieri mi allontanai da loro per lasciarli da soli, in modo che potessero elaborare una strategia che ben si addiceva alla situazione. Comunque, quello che venne dopo mi lasciò abbastanza di stucco. Improvvisamente, uno dei due salì in spalla all'altro: cosa diavolo stavano per fare, - mi chiesi, - una specie di qualche azione combinata? Una trasformazione combinata? Gli insegnavano questo tipo di cose all'Accademia? Interessato, genuinamente interessato, a quel che stava accadendo, rimasi a osservare, ma poi quel duo così composto partì all'attacco e divenni ancora più interessato. Cosa mai sarebbe potuto accadere? - mi chiesi restando a braccia conserte. Purtroppo, mi feci troppi sogni sperando che avessero messo sù una qualche strategia basata sul ninjutsu, ma alla fine dei conti tutto ciò si era affatto rivelato nulla di che. Nonostante sperassi in qualcosa di più sopraffino e ricercato, parai il colpo circolare verso la mia testa in una maniera straordinariamente semplice: semplicemente interposi - SD1Riflessi: 300 una mano di fianco alla mia testa, parandolo. Osservai, poi, come il sunese atterrò in piedi, ovviamente senza perdermi di vista: i miei occhi seguivano i movimenti di tutto il suo corpo e speravo di scorgere, in un modo o nell'altro, anche i movimenti delle sue iridi. Probabilmente furono quelli a tradire, in un certo senso, le sue intenzioni: con la coda dell'occhio vidi il suo calcio verso il mio basso ventre: stava puntando al punto più debole e indifeso di ogni uomo, non era così? Nello stesso modo come avevo fatto poco prima, spostai - SD2 Riflessi: 300 il bacino e poi il corpo intero leggermente a lato, ma continuai a osservare la strategia del mio eventuale e finto nemico: il suo calcio alle palle era andato a vuoto, ma nonostante tutto il sunese non sembrava voler demordere. Portò rapidamente la mano al fodero ed estrasse uno di quei coltellini semplicistici e per niente interessanti che davano agli studenti. Poi, cercò di conficcarmelo nell'intestino, ma anche quel colpo lo parai - SD3Riflessi: 300 con un rapido movimento della mano, spostando la traiettoria del colpo con il coltello verso l'esterno: mi tagliò leggermente la camicia al lato, proprio all'altezza del ventre, ma poi andò a vuoto. XNon serviva consumare il 3° Slot Azione per quello.Potevi benissimo usarlo per fare un altro attacco.

    ANDREA, NBHo visto che usi male lo Spoiler. Così è illeggibile. Nel creapost devi cliccare su Dataspoiler, tra il 433 e la parola SPAN mette il testo che sarà visibile nel testo, mentre tra gli altri SPAN inserire il testo che sarà visibile nello Spoiler.

    Poi arrivò il turno dell'altro ragazzo: XQui c'è un altro problema: non serve spendere lo slot azione 1 per l'avvicinamento, né per il colpo effettuato dal tuo compagno. Tu parti dallo Slot Azione 2, in cui esegui la spazza, ma così bruci uno slot azione. La sua spazzata bassa la schivai - SD4 - convertitoRiflessi: 300, mentre il suo pugno lo parai - SD5 - convertitoRiflessi: 300 con la mia mano sinistra. XLa potenza del colpo e del calcio devono essere pari a 10 (10 il pugno, 10 il calcio).

    NB ENTRAMBIQuesta strategia secondo me era d gran lunga peggiore rispetto a quella precedente. Fondamentalmente, avete usato due tecniche, entrambe taijutsu, ed entrambe in maniera poco strategica. Voto: 4/10
    Comunque sia, andiamo avanti.


    Alla fine dei loro colpi, lasciai andare Tamashi e invece mi concentrai sull'altro, Hayashi: gli diedi un pugno - SA1Velocità: 650, Forza: 225 verso la guancia sinistra. Difficilmente avrebbe potuto aspettarsi qualcosa di quel genere e l'arrivo delle mie nocche per lui sarebbe stata, probabilmente, una sorpresa. NOTA BENEQui mi aspetto che tu prenda il colpo ed esegua il giusto calcolo dei danni con la successiva diminuzione di vitalità ed energia vitale. Comunque sia, non sarei stato troppo duro con lui e dopo aver eseguito quell'attacco, mi sarei fermato un attimo per vedere i danni: se era stato colpito troppo forte oppure no.

    Poi avrei proseguito:
    - Ci sono 3 particolari metodologie di attacco nel mondo ninja che dovete conoscere. La prima consiste nell'attacco mentre si viene attaccati ed è una delle più importanti. Dovete ricordarvene sempre. In ogni occasione. Consiste nel subire un attacco, ma nel contempo attaccare provocando all'avversario un danno maggiore. - Tutto semplice da capire, in effetti. XIl Subisci e Mena (S&M) è una reazione offensiva a discapito della propria difesa. Con il Subisci e Mena si rinuncia alla propria difesa per un ipotetico attacco successivo che coglie di sorpresa l'avversario. Il Subisci e Mena può essere effettuato solo sull'ultima azione offensiva di una combinazione offensiva di colpi. È possibile rafforzare la propria difesa tramite il chakra e variare leggermente la traiettoria del colpo subito ma lo si subirà comunque. Richiede 1 slot Azione e 1 slot Difesa. - Ora ve la mostro. - Dissi. Poi avrei avvicinato il sunese: - Colpiscimi con un pugno. - Non appena l'avrebbe fatto, gli avrei dato una gomitata sul mento... o meglio: avrei simulato una gomitata sul mento. Non avrei colpito il ragazzo, limitandomi semplicemente a spiegare la meccanica di quel genere: il mio colpo si sarebbe fermato vicino alla sua testa, rivelandosi una finta.
    - A delle volte nel combattimento capita che il nemico perda una notevole quantità di tempo a non fare niente. In quel caso potete attaccare sfruttando il momento. - Azione d'opportunità
    L' Azione d'Opportunità (AdO) è la possibilità di agire, con una singola azione, interrompendo le azioni fatte dell'avversario se è presente entro 9 metri dall'attaccante. L'AdO si attiverà durante la metà dell'azione o azioni che interrompe. Richiede 1 slot Azione. Alcune conoscenze permettono di utilizzare Tecniche e richiedono Slot Tecnica anziché Azione.
    Utilizza 2 Slot Azione consecutivi per fini non offensivi; si attiva a qualsiasi distanza.
    Utilizza 1 Slot Tecnica per una tecnica con 5 o più posizioni magiche.
    Utilizza 1 Slot Azione per allontanarsi.
    Utilizza 1 Azione Gratuita Lenta.
    Utilizza 2 Azioni Gratuite Veloce.
    - Prendendo il nemico in controtempo mentre sta facendo un'altra cosa non vi garantisce la possibilità di colpirlo, ma di sicuro interrompete le sue azioni. -
    Come mettere in pratica quel genere di conoscenza? Sarebbe stato difficile mostrarglielo: o, almeno, senza l'aiuto di qualcuno d'esterno.
    - Inoltre, ricordatevi che siete ninja, non dei semplici cittadini qualsiasi. E i ninja usano il chakra e le tecniche per difendersi. Pertanto, se veniste attaccati con una tecnica, potresti anche difenderti con una tecnica. - CounterLa Counter è l'esecuzione di una tecnica per difendersi da una tecnica offensiva avversaria. È possibile effettuare tecniche offensive in reazione a tecniche offensive avversarie se il numero di posizioni magiche è pari o superiore. Le tecniche difensive possono essere utilizzate sempre in reazione a tecniche offensive; è considerata un'azione sleale solo se il numero di posizioni magiche della tecnica difensiva è oltremodo superiore quella offensiva. Richiede 1 slot Tecnica.

    Poi mi sarei grattato un attimo il capo, cercando di capire se loro avevano capito quanto avevo detto. Comunque, avrebbero avuto modo di mettere in pratica le conoscenze spiegate un po' più in avanti... considerando quello che avevo preparato per loro. Per quel momento, mi sbadigliai un attimo e illustrai loro i piani: - Ora giocheremo a nascondiglio. In modo che possiate riposare e riprendere le forze prima della prova successiva, un po' più impegnativa. - Una strana affermazione, da parte di un sensei accademico, no? Furtività e PercezioneAllora, come ben sapete molti ninja combattono da nascosto o comunque in maniera tale da non farsi trovare. Per questo è stata messa a punto la meccanica apposita, basata sul calcolo tra la Percezione e la Furtività di ogni ninja. Inizialmente, la Percezione è sempre pari a 6, mentre la Furtività è di 0. Successivamente nel gioco potrete aumentare entrambe le caratteristiche.
    Cosa sono questi valori? Sono i metri, come dice anche il regolamento:

    Percezione e Furtività
    La Percezione è la capacità di percepire l'ambiente tramite i sensi, mentre la Furtività è la capacità di non farsi percepire. Un ninja può muoversi in tre differenti modi:
    Normale: È sempre percepito.
    Furtivo: Può essere percepito entro una certa distanza [ Percezione-Furtività ].
    Occultato: Non può essere percepito. Richiede un occultamento ambientale totale.
    Un ninja è Furtivo se l'avversario non è consapevole della sua presenza o non è certo della sua posizione. Deve essere fuori dal campo visivo avversario o avere un occultamento parziale (nebbia, fitta vegetazione o affini), inoltre non deve essere facilmente udibile o percepibile tramite olfatto o tatto.

    Ogni ninja ha Percezione pari a 6 e Furtività pari a 0. La differenza tra la Percezione (6) e la Furtività (0) dell'obiettivo Furtivo definisce la distanza in metri entro la quale l'osservatore può percepire l'obiettivo Furtivo. Normalmente, un osservatore percepisce una persona Furtiva entro 6 metri da sé; entro 1,5 metri l'obiettivo Furtivo è sempre percepito.


    A questa si aggiunge anche la meccanica degli attacchi furtivi:

    "Un Attacco Furtivo giunge sempre di sorpresa e ha maggiori probabilità di andare a segno rendendo la difesa della vittima più imprecisa e grossolana.
    I riflessi del difensore si riducono di:
    1 tacca se la Furtività è pari alla Percezione o inferiore di 1,5.
    2 tacche se la Furtività è superiore di 1,5 rispetto alla Percezione.
    3 tacche se la Furtività è superiore di 3 o più rispetto alla Percezione.
    "
    - Io nasconderò due oggetti qui in zona e voi dovete andare a cercarli. Se li trovate, poi voi dovete nascondervi e sarò io ad andarvi a cercare. - SpiegazioneTutto molto semplice, come si può vedere anche dalla spiegazione e il vostro post sarà molto semplice.

    Shinny, tu devi trovare un oggetto con la furtività 4.5
    Andrea, tu devi trovare un oggetto con la furtività 2.5

    Tutte le azioni sono autoconclusive: descrivete voi come trovate il tutto.


    A quel punto gli avrei bendato gli occhi con una benda e avrei posizionato due oggetti sul campo. Quello di Tamashii sarebbe stato posizionato dietro a un cespuglio a 20 metri di distanza dal duo di ninja. Quello di Hayashi sarebbe stato posizionato sul ramo di un albero a 2 metri d'altezza da terra, a 17 metri indietro rispetto ai due ninja. Alla fine, avrei tolto loro la benda e sbattuto le mani due volte: - Iniziano i giochi! - XDescrivete autoconclusivamente come trovate l'oggetto. Supponete che siano due semplici bicchieri..

    Alla fine, non appena avrebbero fatto quanto richiesto, avrei detto che era il loro turno: - Ora bendatemi e andate a nascondervi. Io verrò a cercarvi! - Un vero gioco a nascondino con il sensei. XAnche qui tutto semplice: dopo aver trovato gli oggetti, descrivete come vi nascondete. Potete usare a piacere gli elementi scenici come gli alberi o i cespugli. Dopo esservi nascosti, fermatevi! Il round sarà terminato.

    Non fate caso agli slot azioni per gli spostamenti: in questo addestramento potete spostarvi in modo illimitato poiché non siete in un combat.






    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
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9 replies since 20/9/2021, 00:28   347 views
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