Addestramento dei 2 Uchiha

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  1. Shinodari
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    Il Figlio del Vento


    Il vento è cambiamento

    II





    Narrato Parlato Pensato>Parlato nel linguaggio natio


    Il sensei aveva replicato al discorso di Tamashii con un laconico “Bene”. Non che con Hayashi fosse stato più colloquiale.
    Devo prenderla come una perla di saggezza? Il figlio del vento sembrava confuso. Da come aveva esordito all'inizio, Moyo san sembrava tutt'altro che di poche parole.
    Lasciò le sue perplessità da parte, concentrandosi sulla spiegazione delle armi che lo shinobi stava mostrando loro.
    Mandò a memoria ogni informazione, aggiungendole a quelle che aveva letto sulle pergamene. Il kunai era senza dubbio un'arma versatile, questo doveva ammetterlo, sebbene preferisse le lame. Il suo obiettivo era di padroneggiare “Sussurro del Vento”, la doppia lama appartenuta a suo padre. Gli shuriken avevano delle potenzialità che lo intrigavano. Gli spiedi di contro, in un primo momento li aveva scartati nella scelta del suo equipaggiamento. Avevano risvolti interessanti, sebbene non gli piacesse l'idea di intingerli nel veleno. Era un comportamento lontano dalla sua natura. Poteva venire a patti solo con dei sedativi.
    Il sensei passò all'esercitazione. Era giunto per Tamashii il momento di mettere in pratica lo studio teorico.
    Il chunin aveva tracciato sul terreno la distanza sotto la quale non potevano andare per lanciare le armi.
    Il ragazzino si concesse del tempo per esaminarle. Prese uno spiedo, tenendolo tra l'indice e il pollice, lo osservò, facendo ruotare il polso. Ne saggiò la punta stando attento a non ferirsi. Era facilmente nascondibile. E sarebbe stato utile anche come complemento per gli strumenti che utilizzava nella realizzazione dei suoi progetti. Si rese conto di stare divagando.
    Per prima cosa vediamo dove spira il vento. Rifletté il giovane nomade. Nel deserto era importante capire l'intensità del vento.
    Inumidì l'indice sinistro con la saliva. Non era elegante, ma sottomano non aveva una borraccia d'acqua. Sollevò il braccio, chiudendo gli occhi. In una situazione di pericolo non avrebbe rinunciato alla vista, ma in teoria si trattava di un'esercitazione. Si concentrò sul senso del tatto e sull'ascolto del rumore del vento per percepire la direzione da dove spirasse.
    Riaprì le palpebre e si focalizzò sul bersaglio.
    Doveva mirare gli spiedi alle parti più delicate del corpo umano. Occhi, collo, ma anche l'interno dell'orecchio se uno possedeva una buona mira.
    Tirò uno spiedo di prova cercando di compensare con il vento.
    Occhi... Il primo lancio arrivò all'altezza del “terzo occhio”, rimbalzando all'indietro. Recuperò l'arma.
    Riproviamo... Questa volta risultò più centrato, ma il vento fece svirgolare lo spiedo all'ultimo.
    Ancora... Lo spiedo centrò il tronco di legno in corrispondenza dell'occhio destro, ma non si conficcò in profondità. Poco male, sulle parti molli avrebbe avuto più efficacia.
    Continuò mirando ai punti più vulnerabili finché non fu soddisfatto. C'era ancora molto margine di miglioramento, ma per il momento si sarebbe accontentato.
    Gli shuriken furono la seconda tipologia che scelse di provare. Ne prese uno in mano, ne saggiò il bilanciamento e l'affilatura sempre facendo attenzione a non tagliarsi. Gli piacevano proprio come armi. Potevano danzare con il vento.
    Il primo tiro che effettuò fu semplice senza imprimere alcuna trattoria parabolica. Voleva vedere l'effetto del vento su di esso.
    Lo shuriken si conficcò nel bersaglio, deviando leggermente dalla direzione di lancio. La penetrazione era migliore degli spiedi, ma le potenzialità erano nelle traiettorie che si potevano imprimere al momento del lancio.
    Riprovò più volte cercando di compensare l'effetto del vento. Prima utilizzando un solo shuriken. Poi aumentando di un'unità. La coppia risultava più difficile da gestire. Imprimere un movimento rotatorio ad entrambi andava a peggiorare la precisione. Il metodo d'attacco andava raffinato, serviva più coordinazione. Riprovò un tiro liscio per analizzare quanto il punto d'impatto differisse tra i due. Successivamente impresse una curva parabolica al lancio. Le prime volte li vide sfarfallare e conficcarsi disordinatamente nel tronco. Continuò fino a padroneggiare sufficientemente il tiro. Provò con tre shuriken. La raffica copriva una linea d'attacco migliore, ma la rapidità di lancio doveva aumentare se voleva che arrivassero praticamente in contemporanea sul bersaglio.
    Nei rotoli di pergamena aveva letto che tipologia di attacco potesse essere implementata fino a quattro armi di taglia piccola. Sospirò. Non era convinto che sarebbe stato in grado di gestirne quattro. La coordinazione richiedeva un notevole sforzo sia fisico sia mentale. Inoltre c'era da tenere in considerazione che l'aumentare del numero andava di pari passo con lo svuotare rapidamente l'arsenale di armi possedute. Era necessario ottimizzare il numero di armi per attacco.
    L'ultima arma era il kunai. Ripeté la metodologia di analisi. La forma diversa portava ad un differente bilanciamento. Non potevano essere nascosti a differenza degli spiedi, però offrivano una maggiore capacità di attacco in mischia e a distanza. Uno dei vantaggi risiedeva nel fatto che un vento leggero non influisse granché sulla traiettoria. Il tiro in linea retta arrivò al bersaglio all'incirca nel punto in cui Tamashii aveva mirato, all'altezza del cuore. Andò a recuperare l'arma ed osservò l'incisione all'interno del legno. Era più profonda. Riprovò altre volte per prendere dimestichezza con l'arma.

    Terminato il tempo concesso loro, Moyo san li richiamò.
    Dal suo commento sembrava soddisfatto del loro metodo di apprendimento.
    Non era passato molto tempo, eppure al ragazzino sembrava trascorsa un'eternità.

    La terza fase era rappresentata dal combattimento vero e proprio.
    Il sensei era stato chiaro, avrebbero dovuto attaccarlo, imbastendo una strategia di gruppo.
    Hayashi san, potremmo spostarci laggiù e studiare un metodo di attacco. Propose il giovane nomade al suo compagno di corso. Moyo san spero che comprendiate. Non era una questione di mancanza di fiducia, quanto piuttosto abituarsi alla riservatezza. Tamashii era ben conscio che le distanze non avrebbero fatto la differenza, se il sensi avesse voluto ascoltarli, ma si fidava della sua correttezza.
    Moyo san vuole che collaboriamo. Ha senso, considerando il divario di esperienza tra noi e lui. Esordì assumendo un'espressione pensierosa. In questa fase è necessario coordinarci e pressarlo, cercando di non dargli tempo di attaccarci in momenti separati.
    Entrambi concordarono sul portare l'offensiva attraverso due vettori differenti. Hayashi si propose per un attacco frontale mentre Tamashii avrebbe dovuto cercare di colpire il sensei alle spalle. Possibilmente saltando per attaccarlo dall'alto. Il ragazzino rifletté sulla proposta, visualizzando l'azione nella mente.
    Al nostro grado di preparazione non penso sia fattibile. Chi deve compiere un semicerchio partirebbe troppo presto rispetto all'altro. Osservò. L'ideale sarebbe arrivare in contemporanea. Inoltre uno di noi potrebbe creare un diversivo per supportare l'altro nella prima fase dell'attacco.
    Ritornò nella sua stanza della mente tentando di immaginare i possibili scenari.
    Ti propongo una variante. Le mie azioni saranno di supporto per cercare di avvantaggiarti nei tuoi attacchi. Ti spiego la mia idea. Disse cominciando a spiegare il piano. Ci posizioniamo entrambi davanti a lui ad una distanza che ti permetta di raggiungere Moyo san rapidamente. Io dovrò necessariamente partire per primo compiendo una traiettoria curva discendente verso la tua sinistra, ossia la destra per il sensei. Raggiunta una certa distanza da lui, che mi permetta di raggiungerlo subito dopo il tuo arrivo, lancerò tre shuriken in un unico attacco nel tentativo di distrarlo, in modo da permetterti di partire in corsa e compiere il primo attacco in mischia. Successivamente chiuderei le distanze compiendo una spazzata su Moyo san per supportare uno dei tuoi successivi attacchi. Non posso prevedere quale. Che ne pensi? Non garantisco che funzionerà. Non ho un criterio di valutazione sulle capacità del nostro avversario.
    Il compagno sembrò concordare con la sua strategia.
    Il passo successivo sarebbe stata di metterla in pratica.

    Tamashii si posizionò sulla sinistra di Hayashi. Si concentrò un istante per percepire la direzione del vento.
    Non ci fu un segnale visibile tra i due, quando il ragazzino di Suna partì verso il sensei, cominciando a compiere una traiettoria curva [Azione Gratuita]Movimento 6 metri
    Velocità 100
    . Dimezzata la distanza, il figlio del vento lanciò in un unico attacco tre shuriken, mirando all'altezza della spalla destra [Slot Azione I]Forza 100
    Velocità 100
    Shuriken potenza 5
    . Imprimendo un movimento rotatorio, le tre armi avrebbero dovuto aprirsi a ventaglio in modo da aumentare i vettori di attacco sul corpo del sensei: spalla destra, petto, fianco sinistro. Lo scopo di Tamashii era tentare di attirarne l'attenzione, non si illudeva che sarebbe stato facile colpirlo, per permettere ad Hayashi di azzerare le distanze e sferrare un primo colpo con il vantaggio della distrazione. Naturalmente non sempre i piani sopravvivevano alla fase pratica. Mantenendo la concentrazione avrebbe continuato la sua corsa verso il chunin [Slot Azione II]Movimento 6 metri
    Velocità 100
    , concludendo il suo movimento con una spazzata nel tentativo di sbilanciare Moyo san [Slot Azione III]Forza 100
    Velocità 100
    .
    Il resto sarebbe spettato al compagno.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio
    2: Movimento
    3: Spazzata
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Minimo × 1
    • Occhiali × 1
    • Tonico di Ripristino Minimo × 1
    • Shuriken × 3
    • Kunai × 2
    • Dadao × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Respiratore × 1
    • Accendino × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Sonagli [x5] × 1

    Note
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9 replies since 20/9/2021, 00:28   347 views
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