Un Grido nel Freddo[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Un grido nel Freddo


    Capitolo Unico


    Atto II
    Poteri sopiti †



    Tante cose sarebbero immediatamente parse come assurde, quel giorno. La prima, ai miei occhi, fu la presenza di sunesi. Due tiri mancini del destino, simili per i risvolti e le motivazioni, avevano portato alcuni ninja che Kyofu era andato personalmente a chiamare a delegare a degli estranei. Ci sarebbero indubbiamente state ripercussioni per loro, specie per quel Kakita che non solo aveva osato mandare un sunese al suo posto ma aveva anche pensato bene di donar lui delle spade recanti i simboli del suo clan, cimeli tradizionali che Kiri avrebbe mal visto e rivoluto se si fossero trovati fuori da suoi confini.
    La seconda stranezza, almeno a giudicare dai comportamenti dei presenti, era la mia assenza al porto. Molti di loro parvero piccoli anatroccoli spauriti quando, giunti sulla banchina al cospetto della gigantesca Spirito Indomito II, notarono l'assenza dell'Ombra dell'Acqua. Ma qualcuno intervenne per rassicurarli, a modo suo. Se siete qui è perché non vi muoverete con Kencoso ma con me. Leggeri rumori metallici seguirono quella voce e, agli occhi di almeno un paio degli astanti, ecco che accadde la terza cosa strana: un volto conosciuto ma decisamente diverso apparve sul parapetto interno della nave. Cos'è, non mi riconoscete?! Hideo, Fudoh! [Immagine]Alla luce dei problemi di copyright emersi oggi, posto l'immagine sul forum.
    La voce era la solita, su quello non c'erano dubbi, ed anche quanto non fosse coperto dall'acciaio sembrava essere quello che restava di colui che il Primario ed il Nishimura conoscevano con il nome di Samoru. Kensei ha insistito perché nei momenti d'emergenza utilizzassi questa roba. Devo dire che l'àncora retrattile è comoda, specie quando non ho un cavatappi o un apribottiglie a portata di mano. Chi lo conosceva si sarebbe immediatamente accorto che l'eterno marinaio era davvero sobrio: il tono era saldo e fermo, il corpo stabile e prestante, lo sguardo duro e presente. Che avesse smesso di bere? E grazie per il regalino, ragazzino! Disse, mostrando il pollice metallico ad Hideo. Ce lo beviamo al ritorno, che dici? Ora, forza, montate tutti in nave. Vi consiglio di andare subito sottocoperta ... si ballerà già dai primi minuti di traversata. Con un ampio gesto della mano, Samoru invitò tutti ad entrare. Quando poi Youshi e Minarai cercarono di mettere piede sulla Spirito Indomito, il ninja ritirato li guardò storto. E voi cosa ci fate qui? Il Mizukage vi attende alla Costiera. Vi vuole con lui durante il viaggio, non qui. Raggiungetelo alla svelta. Sapete come può essere suscettibile ... fossi in voi non tarderei, poi sennò vi tocca sorbirvi le sue insopportabili ramanzine.
    E mentre l'Hidarite e l'Allievo si allontanavano, Samoru levava l'ancora, pronto a navigare alla volta dell'inospitale sorella di Genosha.

    [...]


    Separatosi in due parti, il gruppo iniziò il viaggio che si dimostrò esattamente come aveva preannunciato Samoru: terrificante. Il mare era estremamente mosso, con un vento fortissimo che scuoteva a destra ed a sinistra la gigantesca imbarcazione concessa al veterano ninja marinaio. Le onde sovrastavano in altezza la nave quasi in ogni istante, gettando acqua sul ponte con una forza disumana. Chiunque non fosse stato sottocoperta si sarebbe ritrovato spazzato a destra ed a sinistra ad ogni singolo oscillare della nave, con la probabilità, per niente remota, di venir gettato fuori bordo ad ogni scroscio d'acqua. [Note]Se qualcuno pensa bene di stare sul ponte, deve considerare la sua permanenza sullo stesso come se qualcuno lo spingesse verso i lati della nave con Forza pari a Blu+2 tacche. A questo si aggiunga il movimento insolito e netto della nave, che richiede il chakra adesivo per non far perdere l'equilibrio e venire sbalzati via. Il viaggio, comunque, nella sua porzione iniziale, proseguì comunque senza intoppi, almeno per la maggior parte della truppa: lo stesso non si poteva dire per chiunque non fosse stato abituato a viaggiare in nave, per un motivo o per un altro; infatti, questi, dopo circa tre ore di viaggio, avrebbero iniziato ad avere una forte nausea e avrebbero iniziato a sentito la testa particolarmente leggera. [Note]I Sunesi e chiunque non abbia almeno 2 giocate passate in nave, è nauseato ed ha un malus a tutte le stat di 1 tacca. Poi però, ci fu un grosso sobbalzo: un rumore sordo, netto, annunciò l'impatto contro qualcosa. Samoru parlò all'interfono, riecheggiando negli alloggi sottocoperta del gruppo e sul pontile della nave. ABBIAMO URTATO QUALCOSA MA NON RIESCO A VEDERE NIENTE IN QUESTA TEMPESTA! Un altro colpo, dall'altro lato della nave. CORPO ... DI ... MILLE BALENE! USCITE SUBITO, MI SERVITE SUL PONTE, VELOCI! Una richiesta d'aiuto, un grido di terrore. Usciti, nonostante il vento, la pioggia e l'acqua che continuava a cadere per via delle onde sul ponte della nave, i ninja poterono vedere Samoru sull'albero maestro. Col dito indicava l'orizzonte: Lo ... lo ... vedete anche voi?! Gridava, incredulo. Poi, ancora, l'ennesimo lampo: una gigantesca sagoma serpentiforme si stagliò sull'orizzonte. In un attimo, le spire di un gigantesco serpente marino circondarono la nave, iniziandola a stringere lateralmente. Pochi istanti dopo l'animale leggendario si avvicinò alla Spirito Indomito, divenendo ben visibile per tutti. Si ergeva sopra di lei per decine di metri. La sua testa era a dir poco gigantesca, il suo corpo lungo forse quanto centinaia di stadi. Oh merda. Un colpo di coda partì dall'acqua, colpendo l'albero maestro sul quale si trovava il capitano della nave. In un attimo di riflessi sovrumani, il braccio dotato di ancora puntò la coda dell'animale ed una strana patina dorata ricoprì tutto il corpo di Samoru. L'ancora partì e colpì l'animale, infilzandosi nelle sue carni e Samoru, grazie ad una catena che teneva il suo corpo collegato a quell'oggetto navale, riuscì a controllare la caduta, atterrando in mezzo ai presenti, sano e salvo. Bhè, amici ... credo che non potremmo proseguire oltre la nostra traversata. Sguainò una piccola sciabola. Sarà un onore morire al vostro fianco. [Note]Si inizia col botto. :ghu: C'è da scappare dal mostrone marino. Vedete voi come preferite fare. In quel momento, un fortissimo canto di balena risuonò in tutto l'aere.

    [...]


    Ce ne avete messo di tempo. Dissi, vedendo le sagome di Minarai e dell'Hidarite stagliarsi sullo sfondo. Al mio fianco, in forma umana, la Hakushaku fluttuava a qualche centimetro da terra. Samoru porterà i vostri compagni nella parte ovest dell'isola dove so, per un'epistola di Yusica e Munkeke, che ci sono state delle rivolte di alcuni uomini dei loro villaggi e del neonato Kotetsu Sakura. Ma vi spiegherò meglio tutto in volo. Noi dovremmo andare nel lato est dove, a quanto pare, altri uomini si sono radunati, fuggendo dai loro villaggi d'origine. La Baronessa fece un inchino, salutando i presenti, prima di iniziare a vorticare su se stessa, mostrando la sua natura di chirottera, ed assumere la forma di gigantesco pripistrello che le era più connaturata. Tre piccoli stormi si separarono dal gruppo principale per avvolgere me, Youshi e Yato, portandoci poi, vicini, dentro l'unico stormo della Baronessa, lasciando che questa, poi, si levasse in volo e si dirigesse, senza alcuna difficoltà nonostante il meteo avverso, verso Azumaido. Dopo alcuni minuti di volo, presi parola. Avevo osservato i due ninja per scorgere il loro eventuale equipaggiamento e la loro preparazione oltre che per cercare di analizzare qualche linguaggio non verbale tra i due. Parrebbe che la riscoperta di Kotetsu Sakura abbia portato alla luce una serie di tomi, cimeli e pietre preziose rimaste sepolte sotto la neve per innumerevoli secoli. Non solo: il bracconaggio, il brigantaggio hanno riportato alla luce stazioni di posta, avamposti e cittadelle feudali risalenti ai primi contatti tra civiltà e tuskur di Azumaido. Gli Alti Sciamani credono che alcuni uomini dei loro villaggi abbiano trovato in queste nuove scoperte elementi che riconducevano alcune loro tradizioni familiari ad altri quattro villaggi dimenticati. Guardai Youshi. Sì, forse cei troviamo davanti a quattro nuovi Kotetsu Sakura. Non credo, tuttavia, che Momin sia coinvolto, se questo ti spaventa o ti dà preoccupazioni. Dev'essere qualcosa legata principalmente ai Kamui ed al Freddo ... insomma, alla religione di questo posto.
    Il resto del viaggio fu contornato da supposizioni e discorsi di vario genere anche se percepivo, nell'aria una certa tensione tra i due chunin. Nonostante le capacità della Baronessa, arrivammo comunque leggermente più tardi di quanto previsto, complice l'asperità metereologica. Kensei ... guarda giù. Disse la Hakushaku, prima che il mio corpo venisse avvolto dai pipistrelli del suo stormo e posizionato, orizzontalmente, con lo sguardo rivolto verso terra. Uhm. Il villaggio di Munkeke ed Hotene stava andando a fuoco. A piccoli gruppi, degli indigeni stavano minacciandosi con forconi, torce e spranghe improvvisate. Una gigantesca quantità di morti giaceva un po' ovunque sulla neve, col sangue rappreso che tingeva di rosso il candido manto su cui si muovevano. Io mi fermo qui. Voi andrete al randevouz con Yousica e Munkeke. Dissi, prima che i pipistrelli mi lasciassero cadere nel vuoto. Feci una capriola in aria, estraendo la Yakusoku a metà altezza, mentre sistemavo la mia posizione cosicché potessi atterrare a terra indenne. Quando i miei piedi toccarono la gelida neve che non potevo sentire, dal mio corpo esplose una nuvola di saette, concentriche al sottoscritto, sferiche, che esplosero investendo i poveri indigeni che, con naso all'insù, avevano osato avvicinarsi al nemico straniero. Non sembrano ninja. E non sembra neanche che qualcuno tra loro sappia usare il chakra. Se la caverà. Disse la Hakushaku, eseguendo una rapida manovra e dirigendosi altrove, là dove le avevo già comandato.
    Dopo poco più di un quarto d'ora di volo, lo stormo della Baronessa con Minarai e l'Hidarite sorvolò il villaggio di Yusica, passando tuttavia oltre; Youshi avrebbe dunque potuto notare come il punto di ritrovo era altrove. Ed infatti, dopo meno di una manciata di minuti, due figure o forse più si stagliavano contro la nebbia e la neve. Si muovevano in un vorticare di nebbia ed acqua, rendendo quasi impossibile distinguere chi stesse facendo cosa. Dietro di loro vi era una sorta di forte, più probabilmente i resti di una torre facente parte di una costruzione muraria andata ormai perduta o sommersa dalla neve. La natura, nonostante il clima assolutamente avverso, si era ripresa quel che un tempo era suo, avvolgendo l'edificio in pietra nella sua totalità, rendendolo quasi un semplice parallelepipedo dai colori cangianti che mutavano tra le tonalità del verde e del marrone, passando per le inevitabili tonalità del bianco e del grigio della neve. Quell'oggetto in pietra troneggiava in mezzo alla valle, vuota, desolata, che rifletteva la pochissima luce che le nuvole di tempesta lasciavano filtrare con una forza incredibile tra le loro volte e rivolte. Da quell'altezza, i due poterono notare alcune statue ergersi davanti all'ingresso, a due a due dirimpetto. Raffiguravano animali, da una parte, e uomini dall'altra ma non erano in grado di capire quante fossero né chi fossero gli uomini né tanto meno gli animali. Se mi avvicino ulteriormente la nostra copertura salterà. Disse il coro di voci sinuose di Akayoru, lasciando intendere che ci fosse una scelta plausibile per i ninja. Non sappiamo chi sia in quella bufera di neve, evidentemente generata da chakra, né se gli sciamani stiano facendo un qualche rituale o stiano combattendo. Possiamo attendere se lo volete; dopotutto, non siete all'altezza di fronteggiare con quei due. La loro potenza, presi singolarmente, specie nel loro habitat più idoneo, è forse superiore anche a quella del Mizukage. Stava a loro prendere una decisione. Ma non erano gli unici, in quel lembo di terra in , che dovevano fronteggiare dilemmi morali.

    [...]


    Il ghiaccio e la neve si mossero senza alcuna difficoltà al tocco dell'albino. Un tunnel, un passaggio, un collegamento tra il mondo dei vivi, in rivolta contro se stesso ed il fatto, ed il sottosuolo dimentico, oscuro, vetusto spettatore inerme dell'infernale passo e trapasso, si aprirono davanti a lui ed un flebile spiraglio di luce gli toccò il volto. Nonostante il gelo perenne delle lande di Azumaido, quella fioca luce lo trafisse come una lancia: ed ecco che tutte le sensazioni che fino ad allora aveva solo intuito, osservato, invidiato, lentamente, iniziavano a plasmarsi, a modellarsi, tra la rincorsa spasmodica dell'elettricità sulle sue neonate sinapsi. Il Monarca del Freddo iniziò a sentire il calore dei vestiti che aveva addosso: sentì la luce che lo toccava riscaldarlo, sentì i capelli sulla sua testa tenerlo al sicuro. Le mani, così bianche da parere trasparenti, segnarono l'inizio di un brivido, con un movimento involontario che gli attraversò il corpo come un torrente in piena. Erano tutte sensazioni nuove per lui, era tutto ... vergine.
    Ma quando mosse i primi passi fuori da quella neve, con ancora - e le avrebbe avute per molto - in corpo quelle inedite percezioni, i suoi occhi si stagliarono contro qualcosa che aveva già visto ed a cui i tempi andati lo avevano abituato e disabituato. Una folla di persone gli stava davanti, sbalordita ed esterrefatta. Le luci delle fiaccole che cingevano nelle mani, le stesse luci che poco prima avevano attraversato il canale nella neve che lui stesso aveva creato e che si erano poggiate sul suo petto, si muovevano come danzatrici passionali al ritmo di un'irresistibile musica. Ma nell'assoluto gelo di quel mondo, quei fuochi, quelle torce che per tutti erano poco più che utili lampade, per il Monarca erano ustionanti falò e veri e inarrestabili incendi. La pelle avrebbe iniziato a bruciargli, gli occhi a lagrimar, la fronte si sarebbe immediatamente fatta madida e subito, poi, grondante. Faceva troppo caldo, per lui. È lui! Gridò una voce tra gli stanti. È l'Araldo del Tsumetai Mokushiroku! È colui che scaccerà i falsi miti e ci darà l'unico tuskur che meritiamo! Un sospiro corale si alzò dalla folla poi, silenzio. Quasi all'unisono, i presenti si gettarono a terra, poggiando sul ginocchio destro e chinando il capo davanti al loro messia. Guidaci, figlio del Freddo. Indicaci la via ... uccidi gli infedeli! Uccidi gli infedeli! Uccidi gli infedeli! Uccidi gli infedeli! Il coro di voci si levò come flutti del mare in burrasca, ammantando ed investendo il Signore del Freddo.
    Ma poteva rispondere a quelle richieste? Poteva soddisfare quel coro? Poteva lui macchiarsi del sangue dei seguaci dei suoi fratelli, dei Kamui, dei Figli del Freddo tanto quanto lui. Poteva lui, nella sua tracotanza, sfidare Repun, la Balena Volante o Hierai, l'Alce del Nuovo Giorno? Poteva macchiarsi di fratricidio, parricidio, matricidio o, semplicemente, della morte di coloro che erano, come lui stesso, parte di quel ciclio interminabile di vita, chakra e morte che nasce, si alimenta e ritorna che era il Freddo?




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.
    Simboli della Psiche attivi: 1
    Potenza Simbolo: +160.



    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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