Un Grido nel Freddo[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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  1. Kaystar
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    Un Grido Nel Freddo


    Cos'è, il Ragnarok?




    Come sospettavo non fu difficile trovare il capitavo della nave e, per nostra fortuna, si trattava del caro vecchio Samoru. Mancava però una figura importante e che non riuscii a trovare da nessuna parte.. Il Mizukage non sarebbe venuto con noi? Mi stupii anche il fatto che Samoru non volle assaggiare già da subito il regalo che gli avevo portato, l'ultima volta era completamente ubriaco alla guida dello spirito indomito, che avesse messo a posto la testa? Quando poi tutti fummo saliti si venne a scoprire che Kensei avrebbe percorso un'altra strada, insieme ad alcuni altri ninja a cui il capitano spiegò dove trovare il Kage. Chissà cosa sta succedendo.. tutto ciò è parecchio.. strano. perchè non andare tutti insieme? Su quel pensiero la nave partì veloce solcando le acque del porto di kiri e prendendo la rotta che già una volta avevo percorso, quella per l'isola gemella di Genosha: Azumaido.

    Il viaggio non fu sicuramente uno dei più tranquilli ma anche la prima volta che eravamo stati portati dalla Spirito Indomito sull'sola avevamo trovato non di meno che un mulinello ad aspettarci, sapevo quindi di dover seguire alla lettera le indicazioni di Samoru e quindi, quando ci disse di andare sotto coperta, lo feci senza discutere nemmeno un secondo. Questa volta però sembrarono essere le onde di un mare in tempesta il problema. La nave continuava a muoversi e si potevano sentire le assi di legno scricchiolare ogni volta che l'acqua le colpiva con forza le pareti della chiglia. Per fortuna ormai ero abituato a viaggiare per mari viste anche le molte traversate che avevo fatto verso il paese del fuoco e tutto quello sballonzolare non mi diede granchè fastidio. Alcuni sunesi, poverini, sentirono invece la pesantezza di quel viaggio: Gia si potevano vedere le differenze tra i ninja di Kiri e quelli di Suna, come aveva detto Kensei - sama dovevamo essere migliori di tutti gli altri e già in quel frangente lo stavamo dimostrando..anche se il nostro Kage non poteva vederci.

    Stavo tranquillamente seduto su di una piccola amaca, montata tra due colonne portanti della nave, quando dall'esterno si sentì un grande colpo che fece tremare tutta la struttura che ci stava conducendo sulle fredde e profonde acque del mare. Che cazz!? Finii con il culo per terra. Cosa è stato!? Fu a quel punto che Samuro si fece sentire chiedendoci di salire sul ponte, e di farlo piuttosto velocemente. Ciò che si si parò davanti si sarebbe rivelato peggio di un incubo: Un gigantesco serpente marino era ormai vicinissimo alla nave e, con un portentoso colpo di coda, distrusse l'albero maestro dove Samuro era salito. Con un'incredibile agilità riuscì a scendere senza fracassarsi per terra, sembrò quasi un'azione degna di uno shinobi.. che lo fosse stato prima di diventare il capitano della Spirito Indomito. Samuro si lanciò, arma sguainata contro quel serpente gigantesco mentre io, ancora bloccato dalla vista di quella creatura di cui nemmeno avevo letto, stavo cercando di capire se le mie gambe fossero bloccate dalla paura o dalla troppa adrenalina che il mio corpo strava producendo. Cosa potevamo fare noi poveri ninja contro quella creatura lunga quasi quanto il mare? non riuscivo nemmeno a capire dove finisse il suo corpo! Per lo più essere nel suo habitat naturale non ci rendeva per niente le cose facili, come avremmo fatto a scappare dalle sue grinfie? solo la terra ci avrebbe aiutato e finchè saremmo stati in quelle acque il pericolo non sarebbe cessato. Fu a quel punto che vidi Fudoh e un ninja di Suna adoperarsi per cercare di utilizzare lo stesso albero maestro, sradicato poco prima, mettendolo il linea con quella grossa creatura. Lo vogliono trafiggere .. con quello? forse posso aiutare.. Mi concentrai per richiamare a me la connessione con Shitto, il mondo che mi aveva seguito fino alla nave e che era rimasto sotto coperta, che subito si palesò sul ponte al mio fianco lasciando nelle mie mani due ricevitori per poi ricrearne subito dopo altri due. In una franzione di secondo ci saremmo spostati entrambi verso la punta di quell'arma improvvisata e, potenziando i muscoli delle braccia a dismisura, avremmo cercato di piantare i ricevitori direttamente sull'albero in modo che fossero loro la punta di quella che ormai sembrava sempre più un tridente.. beh le punte sarebbero state quattro e non poi così grandi.. ma l'importate era riuscire a farli entrare nella carne viscida di quella creatura serpentina. Non conoscevo bene le abilità degli altri ninja su quella nave ma avevo fiducia che non saremmo deceduti quel giorno e che, lavorando insieme, saremmo riusciti a uscire da quella situazione catastrofica.

    Una volta inseriti i ricevitori mi sarei girato verso la posizione di Samuro. Samurooo! Controlla la nave! lo avrei cercato in mezzo alla pioggia, al rumore dei tuoni e alla luce provocata dai fulmini che spezzavano il cielo in due. Servi al timone! solo tu sai cavalcare queste acque come se fossi su di un calmo ruscello! penseremo noi alla creatura, tu pensa a portarci via da qui! Sapevo che quel colpo, anche se avesse trovato il corpo della creatura, non avrebbe risolto del tutto i nostri problemi ma almeno, con un po' di fortuna, ci avrebbe forse fatto guadagnare un po' di tempo. Dovevamo trovare una strategia vincente e dovevamo farlo in fretta se non volevamo perdere la nave e le nostre vite di conseguenza.


     
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