Bambino SmarritoAddestramento per Sendo e Noroi

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    Un nuovo compito - Post I


    Ame non dorme mai. Che sia una taglia da incassare, un nuovo carico da smerciare o qualcuno da far sparire, c'è sempre del lavoro da fare.
    Non stupisce vedere una luce accesa, in una piccola bettola nel quartiere commerciale.
    La stanza in questione è impregnata di un odore tremendo, fumo e umidità, anche se senza annusarlo uno non si aspetterebbe altro. Le pareti sono ingiallite dal fumo di sigaretta, gli angoli sono anneriti dalle muffe che, lente ma inesorabili, crescono verso il pavimento.
    Voglio la testa di quel tipo, sono stato chiaro?
    Un uomo pelato, dalla barba incolta e dal fisico abbondante batte il pugno sul tavolo con forza, tanto da spezzare la sigaretta che stringeva tra le dita.
    Dannazione! Non mi interessa come fate, voglio che lo troviate. Spargete in giro la voce, pagherò chiunque mi porti la sua testa o informazioni sul suo conto.
    Ma signore, questo genere di lavoro costa e con tutte queste perdite...
    Non ti preoccupare, ho qualche amico tra le picche... vedrai che qualcuno che deve fare un po' d'esperienza me lo trovano.

    [...]


    Così dopo qualche giorno, c'è un nuovo foglietto incollato sulla porta dello sgabuzzino che Sendo chiama "casa", una nuova missione per lui:

    Un ragazzino dai capelli rossi, tra i 12 e 15 anni, indossa sempre una maschera ed un giubbotto nero dalle maniche troppo lunghe per la sua taglia. Sta seminando il panico in varie attività commerciali di Ame. Sembra essere stato assoldato da qualcuno, dato che le attività fanno tutte capo al solito gruppo. Scopri dove si trova, per chi lavora o le sue motivazioni e sapremo ricompensarti. Prima di cominiciare con queste scorribande ha partecipato ad una rissa vicino al paese della luna, quasi un anno fa. Un'altro dei partecipanti alla rissa si trova ad Ame, sembravano in buoni rapporti. Il tipo si chiama Noroi Nezumi ed ha delle vistose macchie intorno alla bocca, che solitamente tiene coperta con una sciarpa, e i capelli chiari.



    Chiedendo in giro, non ci sarebbe voluto molto a trovare informazioni su Noroi Nezumi, non sembrava che quell'uomo fosse così prudente. Sendo però avrebbe avuto subito qualche poblema. Le informazioni non sonogratis, quando di qualità, e la striscia di mezze indicazioni lo avrebbe portato in una delle bettole che sembrano spuntare come funghi attorno ad Ame, e che presto spariscono quando i proprietari non riescono a stare dietro ai costi di "gestione".
    Ei ragazzo piano, potrei averlo visto come no... hai qualcosa per me?
    L'oste era un ometto anziano, unto più del proprio locale, intento a pulire con un canovaccio un bicchiere, inutile dire che non stava facendo un buon lavoro, non tanto per suoi demeriti, quanto per la pulizia del cencio sudicio che stava utilizzando.
    l'attività va mandata avanti, sai?
    Aggiunse, strofinando il pollice con le altre dita della mano. Ad Ame i soldi fanno tornare alla mente tanti ricordi.

     
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    - 1 -


    Mi domando se è uno scherzo. Guardo l'Akimichi negli occhi. Lui non abbassa lo sguardo. Allora lo faccio io: vedo che nella sua mano sinistra sta stringendo un foglietto. Sono le Picche.
    È passato poco dall'ultima missione che mi avevano affidato, anche se certamente più della volta precedente. Fukushū mi guarda però con sguardo fermo e serio, mi afferra per le spalle e mi chiede se ho davvero capito. Alzo la testa, cerco i suoi occhi. Non rispondo, abbasso ancora il capo. Lui sbuffa e si allontana.
    Lo capisco, da una parte. E lui, evidentemente capisce me. Sa quanto deve essere difficile chiedermi una cosa del genere. Eppure è la vita che abbiamo scelto e non possiamo farci molto. Quel che ci viene chiesto deve essere fatto. Un giorno, magari, potremo delegare: ma non è quel giorno, oggi. Siamo l'ultima ruota del carro. Siamo gli ultimi tra gli ultimi. Lo vedo accartocciare il pizzino mentre il suo pugno si serra, con le vene grosse e pulsanti della sua muscolosa mano che si ingrossano e irrigidiscono. Devo parlare o sarà ancora più difficile per lui.

    Sì. Ho capito. Questa volta siamo stati assoldati come sicari e dobbiamo eliminare un ragazzo della mia età o forse più piccolo.




    La voce è bassa, calma, distaccata ma, inevitabilmente, spezzata. Non lo ho mai fatto né l'Akimichi mi ha mai insegnato una cosa del genere o me ne ha parlato. Lo vedo, però, estremamente contrito e pensieroso. Qualcosa lo preoccupa più del necessario. Mi avvicino e gli metto una mano sulla schiena, prima di fare capolino con la testa oltre il suo busto, con un mezzo sorriso sulla faccia, serena.

    Non ti preoccupare, Panzone. So che è una cosa che va fatta ma che non dovrebbe essere fatta ... è il mondo in cui viviamo, no? Forse un giorno riusciremo a spezzare questo circolo di morte ... forse, un giorno, controlleremo tutto il flusso di informazioni sul continente ed a quel punto ci basterà renderemo la reputazione tutto ciò che è importante e l'ignominia il male più grande cosicché per la paura di cadere in rovina nessuno dichiari guerra a nessuno, nessuno uccida nessuno. Che dici, è un buon sogno? È un piano che potrebbe funzionare?

    Non sono io quello dei due che fa i piani, dopotutto. Le sue sopracciglia si distendono leggermente, le rughe sulla sua fronte corrucciata spariscono piano piano: le estremità delle labbra si aprono e tendono leggermente verso l'alto. Mi tocca la testa e mi scompiglia i capelli. Odio quando lo fa, mi agito e mi tiro indietro, pronunciando qualche offesa verso di lui. I suoi occhi sono lucidi. Non risponde direttamente alla mia domanda, si limita a ridere ed annuire. Poi mi indica col suo grosso indice. Per un attimo rimango impassibile ed interdetto. Lui tace alcuni lunghi secondi. Poi mi chiede se ho preparato la cena ché ha fame. Lo guardo male e non rispondo. Vado in cucina a prendere del riso freddo avanzato da ieri con un po' di frittata dentro. Il pollo è troppo costoso, questa settimana non possiamo permettercelo. Figurarsi il pesce. Mi ringrazia e prende la ciotola con due mani. Non è molto per entrambi. Ci ringraziamo l'un l'altro con un piccolo gesto della testa prima di iniziare a mangiare. Non è molto, dicevo, ma è quello che ci basta.

    [...]



    La lettera dei Semi chiedeva di me, quindi Fukushū rimane a casa. Mi indica alcuni locali di nostra conoscenza da perlustrare e mi descrive più di una bocca larga da far cantare. Il problema è che nessuno prende mai sul serio il figliastro dai capelli strani del Re del Ring di Ame se quest'ultimo non c'è. Quindi che fare? Devo inventarmi qualcosa. Ma cosa? Trasformarmi in Fukushū è fuori discussione: non so la tecnica della trasformazione, dopotutto. Posso provare a minacciare persone a destra ed a manca. Quando propongo la cosa, l'Akimichi si mette a ridere e mi dice che se becco quello sbagliato rischio di farmi saltare più di qualche dente. E io ai miei denti - come ai miei capelli - ci tengo un sacco. Anche questa pista è da escludere. Allora conveniamo insieme che la cosa migliore sembra agire da buon ninja della Pioggia e ... pagare. Peccato che non abbiamo troppi soldi da spendere per queste cose. Dobbiamo mettere mano al nostro fondo personale, quello delle emergenze, quello che teniamo da parte in caso qui le cose si mettano male e si debba scappare lontano. Prendo i soldi, li nascondo dentro le lunghe e larghe vesti e mi avvio verso la prima bettola descritta dall'ex ninja di Konoha.
    L'interminabile pioggia mi accompagna in quei dieci minuti di strada che mi separano dalla Spilungona di Kumo, un triste locale di scambisti con sole donne di colore. Cerco di non guardare le parti intime di nessuna delle ragazze che mi passano davanti, anche se i loro commenti sulla mia giovane età mi imbarazzano non poco. Gli ormoni mi tradiscono, però, e qualche occhiatina scappa. Ne vale la pena dopotutto, no? Mentre osservo una avvenente esibizione vergognandomi come un ladro, scorgo l'uomo descritto dall'Akimichi. Mi avvicino di soppiatto e porgo le mie domande sul precoce bombarolo rosso. Fa finta di non sapere. Kami se si vende che finge! È una vecchia tattica per far capire che vuole la grana. Abbasso lo sguardo, gli indico i piedi. Provo a minacciarlo. Fukushū mi aveva detto che era uno dei più vulnerabili e che se non trovavo guardie con lui potevo provare a forzargli la mano. Gli domando quindi se secondo lui una ballerina come quella sul palco chiederebbe un extra per un viscido porco senza una gamba. Lui sorride nervoso e lo vedo deglutire. Forse ha capito che oggi è il giorno sbagliato per uscire senza scorta. Prova a balbettare qualcosa. Mi dice di un altro informatore, un suo superiore - ahia - che è in un'altra locanda vicina ad aspettare un contatto. Lui qualche informazione dovrebbe averla, lui sa solo alcune voci di corridoio. Me le riferisce. Getto un altro sguardo alla ballerina di prima. Lei mi vede. Distolgo gli occhi e probabilmente arrossisco. Saluto con un cenno della mano lo smilzo, prima di uscire dal locale e dirigermi verso l'altra locanda.
    La cosa va avanti un po' di tempo. Rimbalzo tra locali con quasi le stesse dinamiche, a volte pagando, quando si tratta di informatori di grado superiore, alcune volte semplicemente minacciando. Dopotutto i miei calci sono famosi in tutta Ame: certo, arrivano sempre dopo che Fukushū ha colpito ed atterrato qualcuno, cioè quando quello è in terra e non può difendersi, ma fanno comunque male. Giungo infine qua, dove sono ora, nell'ultima bettola della lista. Entro: mi guardo a destra ed a sinistra ma non c'è l'informatore che mi è stato indicato. Getto uno sguardo più attento nella sala, cercando di capire gli atteggiamenti dei presenti. Non scorgo nessuno comportarsi in modo sospetto. Digrigno leggermente i denti. Mi viene in mente però la più antica regola per questo tipo di cose: chiedere sempre al proprietario di casa. Quindi metto le mani in tasca, distendo la faccia, e cerco di assumere la mia espressione scevra da emozioni, distaccata. Voglio sembrare una maschera di cera. Arrivo vicino al bancone e chiamo l'oste con voce ferma. Sembra non considerarmi. Lo richiamo senza venire ascoltato. A questo punto è evidente che lo faccia a posta. Sbatto un pugno sul bancone. Quanto faccio schifo con le mani, non so proprio manifestare la mia forza. L'oste mi ignora per l'ultima volta. Tiro un calcio allo sgabello che ho vicino, facendolo volare in direzione dell'uomo che mi stava ignorando. L'uomo alza lo sugardo e mi osserva. Gli pongo la mia domanda sul mio bersaglio ed il suo accompagnatore, Tale Noroi Nezumi. Il tipo mi invita a calmarmi e, col linguaggio del corpo, mi chiede di stimolare la sua memoria con un po' di ryo. Faccio due conti al volo: sono quasi al verde. Ho veramente poco da offrire: devo sperare che basti. Rimetto la mano in tasca ed estraggo i pochi soldi rimastimi. Li poggio sul bancone con una piccola botta e li faccio strusciare fino a quando non arrivano vicino a lui. Non alzo la mano dai ryo, però.

    È la prima volta che metto piede qui dentro: dimmi quello che voglio sentirmi dire ed avrai i tuoi ryo. Dimmi meno di quello che mi aspetto e ti darò meno soldi. Se vuoi guadagnare un bel gruzzolo, quindi, fatti tornare in mente più cose possibili e sarà il tuo giorno fortunato.




    Sto bluffando. L'Akimichi è più bravo di me in queste cose. Se non funziona mi caccio in guai seri. Oh Kami, per favore, fate che funzioni.







    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1: Vento della Foglia
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 3
    • Accendino × 1
    • Kunai × 2

    Note
    ///
     
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    Post II


    Ame è una città complicata, ma governata da regole semplici e chiare: tutto ha un prezzo.
    L'oste si struscia le mani vedendo quel gruzzoletto, le labbra si tendono intorno ad un sorriso meschino. Chiaramente ha intenzione di fregarti, ha capito che l'informazione ti interessa e ha già deciso che quella cifra non gli basta. Sa che sei interessato... vuole capire quanto.
    Oh si, mi sembra di ricordare qualcosa...
    Appoggia il dito sulle labbra, mentre la fronte si corruga in un'espressione pensierosa. Dopo pochi lunghi, interminabili, istanti, l'uomo si illumina e comincia a parlare.
    Certo, quel tipo strano con la bocca macchiata. Non era solo, c'era un altro uomo con lui. Parlavano animatamente di un affare che dovevano concludere con un certo Kuwabera, Kuwabara...

    Sembra essere il tuo giorno fortunato, Kuwabara è uno degli allibratori per i combattimenti clandestini. Non collabora direttamente con il tuo tutore e ti ricordi perchè: si occupa di incontri truccati. Solitamente ha a che fare con combattenti di terza categoria, è un esperto nel manipolare la percezione del pubblico e grazie a questa sua qualità innata riesce a guadagnare bene. Ti ricordi che Fukushū non ti ha messo in guardia da Kuwabara perchè trucca gli incontri, ma perchè è un uomo spietat. Sai di lottatori che combattevano nei suoi incontri che sono spariti in circostanze non misteriose. Sai anche dove si trova il suo ufficio... al piano terra di un palazzo al limitare di Ame, a non più di dieci minuti a piedi, cinque correndo.

    Che ti tiri indietro, decidendo di non pagarlo, o che tu decida di dargli qualche spicciolo, l'oste ti segue fino alla porta cercando di convincerti che può darti ancora informazioni utili.
    Aspetta, aspetta. Non sei il primo che mi viene a chiedere di quest' uomo.
    Se decidessi di fermarti, una volta ricevuto qualche spiccio, il vecchio inizia a spiegarti che un gruppo di uomini pericolosi, tipi da tatuaggi sulla faccia e sulle dita, è venuta a chiedere informazioni su Noroi, minacciando di distruggere il locale.


    Decidendo di andare all'appartamento di Kuwabara, al limitare di Ame, rimani stupito nel vedere almeno una dozzina di persone sulla strada. Sono tutti gentaccia, ma non sembrano sicari, sembrano... lottatori, riconosci anche qualche volto, probabilmente li avevi visti qualche sera sul ring, quando andavi a vedere il tuo vecchio. Sembrano arrabbiati, discutono animatamente gli uni con gli altri. Avvicinandoti non hai prolemi a sentirli, non capisci ogni sfumatura, ma ti è chiaro come il Sole che sono infuriati e stanno aspettando che qualcuno esca dall'ufficio, cosa che non sembra voler succedere.
    Nel caso tu aspettassi, non sembra voler uscire nessuno. Gli uomini sono sicuri di aver visto due uomini entrare poco prima e cominciano a spazientirsi.
    Se decidessi di fare un sopralluogo, non ti ci vorrebbe molto per notare che sembra esserci una scaletta antincendio, vecchia e arrugginita, bloccata a metà, che dà sul vicolo sul retro. Lì la situazione è più calma, sembra un buon punto per entrare, c'è solo da trovare un modo per tirare giù la scala, bloccata a circa tre metri di altezza. Magari tirandola giù.
    Sul lato frontale c'è un'unica finestra con le serrande abbassate e la porta principale,  la strada è piena di gente, ma la finestra non sembra robusta, non si può dire il contrario per la porta, protetta da delle inferiate di ferro.  Infine, noti una grondaia sgangherata sulla sinistra rispetto alla porta d'ingresso principale, poco dietro l'angolo, non passa vicino a nessuna stanza del piano terra, ma passa vicino ad una finestra lasciata aperta al secondo piano. Magari una volta entrato nel condominio, potresti trovare una strada per tornare al piano terra.

     
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    Quest'oste è un viscido, dei più schifosi. Appena gli ho mostrato qualche ryo la sua espressione è cambiata. Parla un'unica lingua. Peccato che io conosca solo alcune parole della sua, poi debba iniziare a dialogare con i miei metodi che spesso consistono in denti saltati ed ossa rotte. O almeno, questi sono i metodi dell'Akimichi e che anche io sto apprendendo.
    Mi dice che ricorda qualcosa. Si poggia un dito sulle labbra e fa finta di spremersi. La sua fronte, madida di sudore, mi disgusta quasi quanto lui. Mi distraggo un istante percependo il mio stomaco contorcersi e sentendo l'irrefrenabile desiderio di sbattergli quella faccia d'infame sul suo lezzo bancone - ma un nome mi riporta alla realtà: Kuwabara. Ho sentito abbastanza. Faccio per andarmene. L'oste però fa il giro del bancone e mi segue. Dice di potermi dire qualcosa in più e che altri prima di me sono venuti a cercare il mio Bersaglio. Il suo linguaggio del corpo parla chiaro: vuole altre soldi. Raschio il fondo dei miei pantaloni e raccolgo una moneta. Faccio un piccolo semicerchio con l'indice destro e vi infilo sotto il pollice, appoggiandoci sopra la moneta. Tiro fuori la mano e la allungo verso l'oste, facendogli vedere il suo magro guadagno. Sembra essere abbastanza. Mi descrive più o meno le sembianze di queste persone e le definisce "uomini pericolosi, tipi da tatuaggi sulla faccia e sulle dita". Faccio spallucce: dopotutto ho un drago disegnato sulla tempia. Mi muovo verso l'uscita, senza aggiungere altro. L'uomo vuole evidentemente la moneta che gli ho mostrato. Allora la lancio con forza nella sua direzione ma miro alle sue spalle, ad una delle tante bottiglie di liquori che stanno sulla mensola davanti al bancone. Un po' come si fa coi cani, cerco di lanciare l'osso lontano, di modo da rendergli difficile recuperarlo - ma non impossibile. Voglio che si senta l'ameba quale è.
    Dopo di che esco.

    Kuwabara è un altro viscido, sicuramente più schifoso dell'oste con cui ho appena finito di chiacchierare - ma forse meno sporco, per lo meno. È famoso per truccare la maggior parte degli incontri che organizza. Fukushū mi ha però sempre intimato di stargli alla larga in ogni situazione, a prescindere dagli eventi del Ring: Kuwabara è un infame capace di qualsiasi cosa. Se queste sono le premesse, i due tizi che sto cercando devono essere degli stronzi di prima categoria. Forse il fatto che questa missione sia un'eliminazione è un bene. Alla fine, meno bastardi ci sono al mondo è meglio è, no? Fukushū mi dice sembra che non è così, che la gente, in generale, non dovrebbe mai meritare di morire. Eppure di gente ne ha uccisa un sacco. E poi non è tutto quello che dice sia vero: dice anche che il pesce è meglio della carne ma io non sono affatto d'accordo. Possiamo avere opinioni diverse anche su questo, alla fine.
    In ogni caso, anche se non voglio avere a che fare con Kuwabara, devo per lo meno provare ad indagare: dunque, mi dirigo verso il suo ufficio, stando tuttavia in guardia. Non è lontano da qui, ci vogliono dieci minuti. Ma forse è bene che allunghi la strada passando da alcune vie traverse, stando attento a non farmi notare. Sono un Akimichi, è vero, ma sono anche abbastanza furbo da rendermi conto che se posso non dare nell'occhio è meglio, specie quando si tratta di gente come Kuwabara.

    Quando arrivo, spunto da un vicolo secondario. Vedo bene la situazione che era per me inaspettata. Pensavo sarebbe stato più tranquillo. Davanti all'edificio dove sapevo alloggiare l'allibratore, vedo una schiera di uomini, alcuni sono facce note, che discutono animatamente tra loro. Sono arrabbiati ma non l'uno con l'altro, no. Sono tutti arrabbiati per lo stesso motivo e stanno attendendo che qualcuno varchi la porta dell'ufficio.
    Bhè, hanno poco da sperare, considerato quanti sono. Nessuno sano di mente si farebbe avanti. Certo, sono abbastanza e potrebbero provare ad entrare con la forza. Ma ne varrebbe la pena? Decido di attendere alcuni minuti per vedere i risvolti della situazione. Dopotutto potrebbero arrivare anche i miei Bersagli, il che mi semplificherebbe di molto la vita. Potrei provare a far partire una rissa, con tutti quei lottatori qualche cazzotto volerà sicuramente nella direzione giusta e poi a me basterà concludere la questione muovendomi silenziosamente. Sì, attendere è la soluzione migliore.

    Non arriva nessuno ed inizio a spazientirmi. Fukushū mi dice sempre che la pazienza è la virtù dei forti. Probabilmente non sono molto forte. Forse da qualche parte c'è un ingresso secondario. Provo a muovermi ancora tra i vicoli ed a fare il giro dell'isolato.
    Trovo una strada secondaria che dà su un'uscita di emergenza: ad Ame la gente viene scuoiata nei palazzi ed i loro organi vengono venduti al mercato nero dai Cuori ma la sicurezza antincendio è presa molto sul serio, a quanto pare. C'è una scala antincendio. Potrei usarla per entrare di soppiatto dalla finestra ma è troppo in alto, non riesco a raggiungerla semplicemente saltando. Potrei usare i Kunai per arrampicarmi sulla parete ... ma forse non riesco a conficcarli nel muro, non è un albero dopotutto. Devo inventarmi qualcosa.
    La osservo meglio. È da tanto che nessuno la usa, è arrugginita. Mi concentro sul resto del palazzo: da quella scala potrei raggiungere la finestra che vi è lì vicino, anche se dà pericolosamente sulla facciata principale ed è chiusa ... no, non se ne parla, qualcuno potrebbe vedermi o, comunque, potrebbe sentire che cerco di forzarla per entrare. Deve esserci un altro modo.
    C'è anche una grondaia dal lato opposto, non sembra molto robusta, quindi arrampicarsi potrebbe essere pericoloso, ho alternative? Sale fino al secondo piano, ben più in alto della finestra vicina alla scala d'emergenza. Non ho idea di dove sia l'ufficio di Kuwabara all'interno del palazzo ma una volta dentro, immagino, potrò muovermi liberamente tra i piani. Mi meraviglierei del contrario, sinceramente.
    Dunque, che fare? L'opzioni migliore sembra bassare dalla grondaia, ma come? Pensa, Sendo, Pensa.
    Fukushū mi ha parlato più di una volta della capacità dei ninja di camminare su pareti verticali attraverso l'utilizzo del chakra adesivo - e gliel'ho visto usare spesso, a dir la verità. Fino a poco tempo fa credeva che non fossi ancora pronto per imparare i controlli del chakra ma adesso? L'ultima volta che ha tentato di insegnarmelo, oltre che perdere un sacco di tempo, si è focalizzato molto sul tentare di spiegarmi la teoria. Voleva che capissi prima ancora che facessi. Io, specie quando si tratta di ninjutsu ed altre cose di questo tipo, sono un po' duro di comprendonio. Il controllo per me è assai difficile, specie se richiede di concentrare il chakra nella parte superiore del corpo. Mi ricordo che mi aveva detto che il chakra adesivo deve essere pensato come una patina appiccicosa sul proprio corpo: si deve cercare di veicolarlo sotto i piedi come se fosse fanghiglia vischiosa. Ma bisogna fare attenzione! Concentrarne troppo lo fa diventare chakra repulsivo e ti fa schizzare via dal punto a cui vorresti aderire, come una di quelle palline di gomma che rimbalzano con forza quando le lanci contro una superficie dura.
    Proviamo ad utilizzare questo chakra adesivo, allora. Cosa mai può andare storto? Partirò dai piedi, che è il posto dove ho maggior controllo. Irrigidisco le gambe e le inondo col mio chakra. Penso ad un piccolo ruscello che scorre, calmo, e provo a mettere il primo piede sul muro. Faccio forza e porto il secondo, ancora pensando al chakra che si muove sul palmo dello stesso. Il primo piede però non fa proprio attrito e scivola. Manca poco batto una dentata al muro.
    Riproviamoci.
    Ancora una volta, concentro una buona quantità sotto la suola delle scarpe, pensando ad un flusso continuo che si muove dal mio corpo verso l'esterno. Provo ad appoggiare il secondo piede ed a salire. Questa volta faccio presa! Un passo, due, tre ... poi sbaglio le dosi. Nell'euforia aumento eccessivamente la concentrazione di chakra e vengo sbalzato via dalla parete. Faccio una capriola in aria e cerco di atterrare in punta di piedi, il più silenzioso possibile. I piedi poggiano a terra, vicino ad un secchio dell'immondizia. Pochi centimetri più a destra ed avrei fatto canestro, oltre che un gran casino. Ci riprovo. Mi avvicino alla grondaia, provando a muovermi più vicino ad essa, anche solo per avere un riferimento.
    I miei piedi si muovono uno dietro l'altro lungo la parete. Uno, due, tre, quattro, cinque passi ... poi concentro troppo poco chakra. Sono molto in alto però, adesso, un altro paio di allunghi e raggiungo la finestra! Il piede scivola, facendomi perdere aderenza. Se non riprendo in mano la situazione immediatamente rischio di spezzarmi le gambe e questo sarebbe un vero disastro. Mi butto in avanti ed appoggio entrambe le mani al muro, provando a veicolare il chakra adesivo negli arti superiori. I piedi annaspano al muro un paio di metri, fin quando le mani non riescono a bloccare la caduta. Sono appeso a quattro zampe al muro, il cuore batte all'impazzata, il fiato si è fatto corto e sto iperventilando. Calmati, Sendo ... respira. Ti sei salvato il culo anche oggi. Tranquillizzati.
    Rimetto i piedi al muro e provo ancora una volta a salire, con calma. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette passi e ... la mano destra si allunga, con un piccolo balzo e si aggrappa alla finestra del piano superiore. Ce l'ho fatta! Cerchio di buttare un'occhio dentro, prima di mandare anche il resto del corpo in avanscoperta. Cerco di fare il più piano possibile. Se la strada è sgombra, tirandomi su, sarei entrato silenziosamente.
    Ora dovevo solo trovare Kuwabara e, magari, i miei bersagli.








    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1: Vento della Foglia
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 3
    • Accendino × 1
    • Kunai × 2

    Note
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    Gli insegnamenti del tuo mentore ti sono tornati di nuovo utili, il trucchetto del chakra adesivo ti ha richiesto qualche minuto per prendere dimestichezza, ma ora che sei dentro il grosso è fatto.

    Sei sul pianerottolo del secondo piano, il locale in cui ti trovi ha la pianta quadrata, le due pareti che ti trovi di fronte incorniciano le porte di altrettanti appartamenti, guardando il campanello non leggi alcun nome. Decidendo di origliare, scopri che l'appartamento a sinistra sembra vuoto, mentre da quello di destra senti un rumore ritmato e profondo, qualcuno sta russando della grossa, è una notizia positiva perchè probabilmente, se ti muovi con cautela, non avrai problemi qui.

    Alla tua destra, l'unica parete senza porte, ospita le scale, sono in legno e dimostrano di essere state percorse troppe volte: gli scalini sono irregolari, alcuni gonfiati dall'umidità si sono stondati, altri sono semplicemente troppo vecchi.
    Una rampa procede verso l'alto, sbucando sul locale di servizio dell'appartamento, da dove è possibile accedere al tetto per effettuare riparazioni.
    Scendendo dalle scale ti trovi di fronte un pianerottolo quasi identico al precedente, sempre due porte, uno è l'ingresso che avevi visto prima, mentre l'altro dà probabilmente sulla sala che Kuwabara usa per parlare di affari.

    La porta dell'appartameno di Kuwabara non è sorvegliata, forse è più incosciente di quanto credevi, o forse non teme i lottatori inferociti che si trovano fuori dal palazzo.
    La porta d'ingresso è chiusa a chiave dall'interno, sembra che avrai bisogno della chiave per aprirla. Dalla stanza, invece, riesci ad origliare diverse persone che discutono animatamente.
    Avevamo detto 500 ryo!
    Ti avevo offerto 500 ryo per dargli una strigliata, ma hai esagerato... leggi qui: frattura scomposta di scafoide, semilunare e pisiforme. Ci vorranno mesi prima che ritorni a lottare
    Adesso sa che deve perdere quando dici te, invece che fare di testa sua...
    E sai quanto mi costa questo suo stop forzato? Sei fortunato che non ti stia chiedendo un rimborso completo.
    Il lottatore è stato messo a posto, se volevi che l trattassimo con i guanti di velluto dovevi essere più chiaro.
    Riesci anche a infilarti i guanti? Non cambia il discorso, non vi pago il becco di un quattrino
    Senti del vetro che si rompe, poi le urla di Kuwabara.
    Ecco, vedi cosa mi tocca fare? IO ... NON ... SONO... UNA... PERSONA... VIOLENTA!
    Le ultime parole sono intervallate da un rumore sordo, qualcosa che batte ripetutamente sul legno, Kuwabara smette di urlare.
    Senti chiaramente che la porta al piano di sopra si è aperta e qualcuno sta scendeno.
    Ora che si fa?

    La porta della stanza di Kuwabara si spalanca, nel caso tu sia sul pianerottolo qualcuno potrebbe vederti.
    Saliamo, dobbiamo scappare dal tetto.
    L'uomo che stai cercando è appena uscito dalla porta e, nel caso tu non sia sul pianerottolo, inizia a salire le scale.
     
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    Mi asciugo il sudore sulla fronte. Poco fa ho rischiato un sacco. Ma il peggio è passato, per fortuna. Fukushū mi riprende sempre quando mi distraggo durante le sue missioni. Rimango concentrato e raccolgo le idee.

    Per prima cosa, mi guardo intorno. Sono in un pianerottolo quadrato ed ho due ingressi per altrettante case davanti a me, dietro di me una finestra e, sulla destra, le scale per muovermi su e in giù nel palazzo. Da quel che ricordo del palazzo visto dall'esterno, non c'erano finestre che si affacciassero sulla strada su nessuno dei due lati nella parte più alta dell'edificio. Mi immagino che, allora, le scale diano al tetto o ad un piano ammezzato, talvolta utilizzato come ripostiglio o magazzino per gli uffici o le case dei piani inferiori. Questo vuol dire che Kuwabara si trova in uno di questi due piani. Certo, potrei anche sbagliarmi ma intanto mi affido al mio istinto, al massimo farò qualche metro in più.

    Rigetto un occhio più attento alle scale: non è difficile rendersi conto che il legno che le costituisce è così vecchio, malconcio e gonfio che un passo le farebbe scricchiolare in un fastidioso rumore stridulo. Iniziamo le ricerche: devo accertarmi che l'ufficio di Kuwabara non sia a questo piano e poi, eventualmente, mi sposto. Facendo attenzione al peso dei miei passi ed al rumore che questi possono provocare, cerco le assi di legno che mi sembrano meno vecchie ed umide e mi muovo verso le due porte. Fukushū mi ha insegnato ad essere silenzioso, quindi non mi viene troppo difficile. L'Akimichi, poi, era un genio in queste cose: nonostante la stazza, ogni tanto si divertiva a farmi scherzetti di questo tipo. Si faceva rincorrere, girava un angolo e, immediatamente dopo, me lo ritrovavo dall'altra parte della casa o della strada o di dovunque ci trovassimo. Quel ciccione è dannatamente veloce: dopotutto sono certo che non sappia usare genjutsu e fatichi ad usare ninjutsu ... l'ho visto fare giusto cose molto basilari, forse le stesse che ha insegnato a me.

    In ogni caso, non devo distrarmi. Osservo i nomi scritti al lato delle porte, vicino ai campanelli. Nessuno di questi mi sembra quello dell'allibratore, quindi devo passare al piano di sotto. Mi muovo verso le scale, poi mi fermo. E se usasse un prestanome? Potrebbe avere senso. Non devo dare nulla per scontato. Non posso provare a sbirciare dalla finestra, il lato dell'edificio che ho davanti, cioè quello delle stanze, è quello che dà sulla strada, non sarebbe saggio farmi vedere da quella gentaglia là fuori appeso per verticale sulla parete ... sempre che riesca a controllare ancora abbastanza bene il chakra adesivo e non muoia spiaccicato per terra sul marciapiede. No, proviamo con un approccio più classico.

    Appoggio l'orecchio al muro accanto alla porta, anche per rendermi conto di quanto potessero essere spessi. Sento poco e male. Mi avvicino alla porta, che, data la fattura, non sembra particolarmente resistente. Faccio attenzione a non poggiarmici completamente col peso, col rischio che si spalanchi mentre origlio quel che può accadere dall'altra parte. Quei rumori che sentivo si rivelano essere sonore russate. Meglio così. Faccio lo stesso con la porta accanto: silenzio di tomba. Dev'essere vuota. Bhè, allora posso muovermi alo piano di sotto.

    Provo ad andare ancora una volta verso le scale: calpestare quelle assi sconnesse, però, non mi sembra saggio, potrei fare troppo rumore e farmi sgamare - no, ci vuole il tocco di genio. Ho usato il chakra adesivo qui fuori ... posso farlo anche qui dentro. Metto un piede sulla parete e provo a muovermi ancora una volta contro gravità. Per quanto i piedi rimangano adesi, riuscire a stare dritti per orizzontale richiede uno sforzo muscolare non da poco, mi bruciano già gli addominali! Ma devo concentrarmi. Faccio un paio di passi e mi porto verso il basso, ma ancora non riesco ad avere una completa prospettiva sul piano di sotto. Mi muovo ancora, facendo attenzione a non perdere il flusso sotto la suola. Finalmente intravedo il pianerottolo del piano di sotto. Sembra che il palazzo sia un parallelepipedo costruito senza particolari vezzi artistici, dal momento che il piano inferiore è la copia sputata del piano dal quale sto scendendo. Da sotto una delle due porte, però, vedo della luce filtrare in modo più netto. Data l'altezza dell'edificio, non posso escludere che quella sia la porta d'ingresso. Continuo a scendere le scale, devo avere una visuale migliore per capire.

    La curiosità, però, mi distrae. Sento la gamba destra perdere peso sul muro e scivolare. Inconsciamente impasto un bel po' di chakra nella stessa, finendo col farla respingere dal muro: involontariamente faccio un'alta spaccata e, in un gesto estremo di atleticità, poggio la gamba respinta sul corrimano delle scale. Silenzio. Mi aspettavo che il legno cigolasse. Sono stato fortunato ma non mi posso affidare sempre alla fortuna, devo concentrarmi di più. Con un piccolissimo movimento, riporto l'altro piede al muro e scendo fino al piano inferiore, dove torno a camminare sul pavimento.

    Arrivato sul pianerottolo capisco subito, guardando da una prospettiva più decente, che quello è il piano terreno dell'edificio e che quella porta che avevo davanti e da cui avevo visto filtrare della luce non poteva che essere l'ingresso. Mi sposto allora verso l'altra porta, stando di soppiatto attaccato al muro per fare meno rumore possibile. Purtroppo noto che la porta si apre verso l'interno, quindi non ho un angolo cieco, ovvero quello dei cardini della stessa, dove posso appoggiarmi per origliare leggermente più sicuro dal momento che, se la porta si spalancasse all'improvviso, questa mi coprirebbe dalla visuale avversaria. Mi sposto comunque dalla parte del muro più lontana dalle scale, di modo da essere nell'estrema periferia del campo visivo di chiunque potrebbe uscire da quella stanza. Avvicino l'orecchio al muro ed inizio ad ascoltare: al piano di sopra non riuscivo a sentire molto perché quel tizio stava semplicemente russando, qui ho più fortuna.

    Sento tre voci distinte. Parlano di uno scontro clandestino andato male. Chi ha perso ha perso ... troppo. Doveva perdere meno. Mpff, ridicole bazzecole. Chi perde, perde. La discussione si fa però più animata. Sento qualcosa rompersi, forse vetro, forse dei cocci. Sento urlare! Maledizione, le cose si mettono male. Alcuni rumori sordi interrompono le urla. Un solo istante di silenzio. Poi ... uno scricchiolio ed un cigolare sinistro. Sopra di me qualcuno si sta muovendo. L'uomo che dormiva deve essersi alzato. Trattengo il fiato. Con la coda dell'occhio vedo la porta aprirsi. Un solo istante, agisco d'istinto: un ninjutsu senza posizioni magiche e la mia sagoma si mimetizza col muro. Sono estremamente incapace con i ninjutsu ma qualcosa di estremamente basilare mi è stato spiegato a modo dal mio maestro.
    Devo solo sperare che non sia stato visto. [Tecnica]

    Dalla porta esce il bambino dai capelli rossi! Beccato! Devo intervenire. Sto per rilasciare la tecnica ma una sua frase mi blocca. Parla al plurale. Dopotutto avevo sentito tre voci dentro la stanza. Prima di intervenire, però, voglio che sapere chi è uscito al piano di sopra. Lascio che si apprestino a muoversi verso le scale. Quando sono abbastanza lontani disattivo la tecnica e li seguo, sempre forte del mio sapermi nascondere.

    Vediamo come va a finire.








    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 125
    Riflessi: 75
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1: Vento della Foglia
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore × 1
    • Kunai × 2
    • Tonico Potenziante Inferiore Generico × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico Potenziante Inferiore Concentrato × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Mantello × 1
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Cartabomba I × 2


    Note
    ///
     
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    Post IV - Il Rivale



    Riesci ad evitare di fare confusione nel palazzo grazie ad uno sfoggio di agilità e all’utilizzo di quella particolare applicazione del controllo del chakra, purtroppo o per fortuna nessuno è presente per vedere le tue prodezze e finisci ad origliare la conversazione tra Kuwabara e Noroi da dietro la porta. [Nota]Ho confuso il parlato dei png, l'ultima frase del post precedente è in rosso, quindi non è stato Kuwabara a dirla
    Quando Noroi esce dalla porta, butta giusto uno sguardo nella tua direzione, osservando la porta d’ingresso alla tua sinistra, prima di dirigersi verso le scale, noti che la sciarpa nera che gli copre gran parte del viso è macchiata da uno schizzo rosso, che prosegue anche sulla sua carnagione pallida. Lo segue una figura incappucciata, alta poco più di un metro e cinquanta. Non riesci a distinguere nient’altro della sua anatomia, a causa del pesante mantello che l’avvolge e che struscia a terra.
    Senti le voci dei lottatori per strada, quello che prima era un silenzio teso si è trasformato in una serie di comandi e movimenti, senti che la serratura della porta d’ingresso cigola, mentre qualcuno dall’altra parte la scuote con forza, ma senza successo. Senti il suono di un vetro che si rompe provenire dalla stanza da dove sono usciti Noroi e il suo compagno, forse la finestra, seguito dal suono di altri vetri.
    Noroi e il suo compagno si arrestano sulle scale, richiamati dal rumore, si scambiano uno sguardo, o almeno puoi dedurre che sia così, per poi ripartire.
    Si, meglio salire, se i lottatori per strada mi riconoscono ci troveremo in mezzo ad un linciaggio.
    Quindi si incamminano sulle scale scricchiolanti, non appena salgono al piano superiore, inizi a sentire i tipici rumori di una colluttazione.

    Salendo al piano superiore trovi Noroi impegnato in una lotta corpo a corpo con un uomo di una certa età, ma dalla corporatura massiccia. Nonostante l’età ha ancora un fisico robusto e sembra sapere il fatto suo, cerca di afferrare il Nezumi cinturandolo con entrambe le braccia all’altezza dell’addome. Il Nezumi cerca di controbattere frapponendo le braccia, in modo che l’avversario non possa serrare la presa e contemporaneamente picchia duro, con colpi di testa, ginocchiate e pedate sugli stinchi dell’avversario. I colpi vanno a segno, ma mancano il bersaglio per qualche centimetro, ogni singola volta. Finalmente l’uomo riesce a cinturarlo, avanza rapidamente sollevando il ginocchio, infila i propri fianchi sotto quelli del Nezumi e lo solleva, quindi lo lascia ricadere al suolo con violenza, impatto pieno di schiena.

    Noroi è stordito, l’uomo si tira in piedi e si posiziona per fronteggiare la figura incappucciata, dando le spalle alle scale.
    Che avete fatto a Kuwabara?
    La voce ti sembra familiare, ma soltanto se lo hai osservato sei in grado di riconoscerlo. Tennouji, quando ancora combatteva nel ring, circa cinque o sei anni prima era uno degli avversari più ostici del tuo mentore, e non sembra aver perso lo smalto, se non si fa eccezione per la caviglia destra, che dopo un infortunio tremendo lo ha costretto a ritirarsi dalla scena.

    La figura incappucciata parla, la voce è sottile e acuta.
    Abbiamo avuto una discussione, senti non abbiamo alcun problema con te, prendo il mio socio e ce ne andiamo.
    Oh beh, io un problema ce l’ho… mi avete appena fatto diventare disoccupato. Lasciate qui i soldi e chiuderò un occhio, nessuno lo piangerà.
    La figura incappucciata non sembra convinta a voler restituire il malloppo, seppur misero, intanto dal piano di sotto inizi a sentire un odore pungente.
    Che diavolo avete combinato al piano di sotto? È odore di fumo questo?
    Aggiunge il lottatore ritirato, senza distogliere lo sguardo dalla figura incappucciata. Quello che sai è che Noroi è l’unico contatto con Kamakiri e non puoi permettere che Tennouji lo faccia fuori, o che muoia in un incendio.
    Tennouji si china leggermente in avanti, allargando le gambe, in modo da avere un’area maggiore di appoggio, quindi piega le ginocchia fino a trovarsi con le cosce quasi parallele al pavimeno, le nocche sfiorano il terreno. Sta per partire alla carica, e sembra avere intenzione di finirla.

     
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    Dalla stanza esce il tipo descritto dal locandiere. Si gira per guardare nella mia direzione ma, per fortuna, sono nascosto. Che sia in grado di vedere oltre la mia tecnica? Ha del sangue sulla sciarpa: credo che i tonfi sordi che ho appena sentito provenissero da una colluttazione. Non vedo Kuwabara: è stato ferito? Magari ucciso? Bhè, non che non se lo meritasse, sinceramente. Con lui c'è un'altra persona: è bassa e vestita in modo decisamente strano. Ha un cappotto lungo che struscia in terra. Mi domando come riesca a muoversi con una cosa del genere addosso. Salgono per le scale.
    Un piccolo cigolio attira la mia attenzione, poi un tonfo secco. Sento grida arrabbiate oltre il muro: che i combattenti fuori dalla porta si siano stancati ed abbiano iniziato a mobilitarsi? Attendo un istante, cercando di capire quel che viene detto fuori da quelle mura. Non ci riesco ma la situazione richiede che io agisca in fretta se non voglio fare la fine del topo. Anche i due tizi usciti dalla porta di Kuwabara si fermano a sentire quel che accade fuori e traggono le mie stesse conclusioni, quindi si muovono verso il secondo piano. Aspetto un solo istante e poi mi muovo, cercando di non essere visto. Quando le loro sagome scompaiono dalla mia visuale, sciolgo la tecnica e mi avvio verso le scale. Butto un occhio dentro la stanza che lascio alla mia destra. Il cranio dello scorretto allibratore giace spaccato a metà e grondante sangue sul tavolo del suo ufficio. Un peccato? Credo di no.

    Prima ancora di raggiungerle, però, sento dei rumori provenienti dalla direzione verso cui mi sono incamminato. Non vedo niente da dove mi trovo, se non il lercio soffitto del secondo piano. I rumori si fanno più netti al che ne approfitto per iniziare a muovermi sulle scale, di modo che il rumore delle cigolanti assi di legno che le compongono venga coperto da qualsiasi cosa sta succedendo al piano di sopra - e dalla leggerezza dei miei passi stessi.
    Quando sono quasi alla fine delle scale, un tonfo sordo blocca la mia salita. Cerco di sporgermi leggermente, cercando di notare qualcosa sulla linea dell'orizzonte dei miei occhi. Vedo la nuca del ragazzetto che era col tizio con la sciarpa macchiata. Una voce lo interroga. Dove l'ho già sentita? Mi sporgo ancora, cercando di non essere visto. Vedo il tipo con la sciarpa a terra, che si muove leggerissimamente. Deve aver preso un bel colpo per fare un botto in quel modo. La voce però non era la sua, era di qualcun altro. Mi sporgo ancora ... È Tennouji! Sapevo che lo stronzo non la raccontava giusta, anche quel ciccione dell'Akimichi aveva sempre qualcosa da dire sulle sue vittorie. Non mi meraviglio lavorasse per Kuwabara.
    Mi faccio più piccolo, cercando di origliare la conversazione nascosto ma mantenendo un briciolo di visuale su quello che succede. Segue uno scambio poco carino sul futuro del lottatore ma niente che mi interessi. Vedo che si muove leggermente. Le parole poco lusinghiere nei confronti del tizio incappucciato mi fanno credere che sia intenzionato a fargliela pagare. Magari nella sua testa adesso sta passando l'idea di sostituirsi all'allibratore morto. Perché no, sarebbe una scelta saggia, alla fine. Dunque, che si stia preparando al combattimento?
    Alle mie narici arriva un odore tremendo. La testa mi si fa subito pesante. È odore di bruciato - quindi c'è del fuoco da qualche parte e presto ci sarà del fumo nell'aria. Per un attimo, c'è silenzio: immagino le fiamme siano state appiccate dall'esterno.
    Il tizio incappucciato vuole solo andarsene ... a ragione, direi. Ma non posso fargli lasciare l'edificio senza aver fatto due chiacchiere, coi cazzotti o meno, col suo compare. Dunque, non mi resta che approfittare della situazione. Devo essere molto veloce perché credo che le cose qui dentro andranno a farsi benedire abbastanza velocemente. Attendo che uno di loro faccia la prima mossa e ... via!

    Tennouji carica a testa bassa il piccolino, quindi io scatto, lasciando che i due si menino tra di loro e cerco di muovermi verso il mio unico contatto conosciuto verso l'obiettivo. Sperando di prenderli in contropiede, cerco di spostare di peso il ragazzo per portarlo dentro una delle due stanze che avevo visto prima, probabilmente quella dove avevo sentito russare visto che, con tutta probabilità, si trattava del sonno scomposto di Tennouji.

    Se riesco nel mio intento, provo a dargli due schiaffi in faccia per farlo riprendere!

    Se non vuoi che ti rilanci contro il simpatico Tennouji o ti stordisca un'altra volta di modo che dopo lui possa fare quello che vuole con te, dimmi quello che sai su un ragazzino dai capelli rossi, tra i 12 e 15 anni, che indossa sempre una maschera ed un giubbotto nero con le maniche lun-


    Mentre pronuncio quelle parole, mi rendo conto di quanto sono stupido.

    È il tuo amico lì fuori, vero? Basso è basso ed i vestiti mi sembrano decisamente lunghi.




    Provo a stenderlo tirandogli un cazzotto in fronte, così da farlo svenire. Se tutto va come deve andare posso godermi lo spettacolo lì fuori e interrogare il ragazzetto dopo che Tennouji l'ha sistemato per bene. Infatti, se il tizio sviene, posso uscire e dire al lottatore che se sistema abbastanza il tipo posso dargli dei soldi: ma non deve ucciderlo e deve avere tutti i denti, non voglio problemi a capire quello che dice. Sì, sembra un ottimo piano ... e che prevede anche pochissimo sforzo da parte mia. Mi tocco la tempia destra con l'indice della relativa mano. Sono un genio!

    Se invece vengo ostacolato quando provo a prendere il tipo mezzo moribondo a terra, bhè, devo provare a difendermi! Tiro su la mia espressione meno carica d'emozioni e provo a parlare.

    Tennouji, Kuwabara è morto e credo sia stata colpa di questi due. Ma non ucciderli! Ho un conto in sospeso con loro!




    Certo, non è affatto credibile che io sia nell'ufficio di Kuwabara, dato che Fukushuu si è sempre imposto contro di lui ed i suoi metodi poco "etici", diciamo, ma magari nella foga del momento quello scemo ci casca. Uso parole neutre, che non prendono lato da nessuna delle due parti. Non sia mai che quel tipo incappucciato sia più forte del bastardo che ha davanti. Se lo attacca, tanto meglio, guardo e non mi sporco le mani.
    Se invece Tennouji prova ad attaccare me, bhè, io conosco il suo punto debole - so perché si è ritirato! Non sarò certo forte quanto lui, dal momento che è uno dei migliori avversari di mio padre, ma col giusto tempismo, posso spezzargli la caviglia malandata che si ritrova. Poi magari il tipo dalle vesti lunghe, bassino e che sembra un ragazz- aspetta. Ma non è che è lui il mio obiettivo? Bhè, in caso le cose stessero così, tanto meglio: sia che vinca che che perda, io ne traggo vantaggio! L'importante è che non muoia. Dicevo, se Tennouji mi attacca, io mi abbasso e cerco di colpirlo con una rapida spazzata proprio dove si è infortunato. [Tecnica]Spazzata Perfetta
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare una spazzata con potenzialità superiori. Tutta l'azione, composta da un veloce abbassamento verso terra e rotazione sul proprio asse con una gamba tesa mira a danneggiare le gambe. La Forza e Velocità sono incrementate di 4 tacche. Se colpito l'avversario, questo potrebbe perdere l'equilibrio e cadere a terra.Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]
    Male che vada mi spezzerò qualche osso ... [Note]Le ipotetiche in prima pesona ed al presente rendono tutto molto confusionario ma spero si sia capito. Il piano principale è quello di prendere Noroi senza dover partecipare allo scontro.
    Se qualcosa comunque non ti torna, scrivimi su discord o wa o vieni a casa mia che t'offro un caffettino e se ne parla. <3












    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 125
    Riflessi: 75
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1: Vento della Foglia
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore × 1
    • Kunai × 2
    • Tonico Potenziante Inferiore Generico × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico Potenziante Inferiore Concentrato × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Mantello × 1
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Cartabomba I × 2


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    Post V - Fuga



    Tennouji carica il piccolino, colpendolo con due violentissimi colpi di palmo, il primo colpo spezza la sua guardia, mentre il secondo lo colpisce dritto alla gola, lanciandolo sulla parete alle sue spalle. Ti sembra quasi di sentire uno squittio soffocato, più che il rantolo che ti aspettavi.
    Tu nel frattempo sei riuscito a portare Noroi un pelo più lontano dallo scontro e, dopo avergli dato due begli sganassoni per cercare di farlo riprendere, lo minacci di lasciarlo alla mercè di Tennouji, il Nezumi ti guarda negli occhi, acciaccato, ma cosciente.
    Ti rivolgi a Tennouji credendo di mantenere un tono neutro, ma il rivale di tuo padre è sempre stato un tipo orgoglioso, gli sembra quasi che tu possa decidere cosa lui, il grande Tennouji, la mano di ferro, possa fare. Il lottatore sa che il suo avversario non è più in grado di continuare, per cui si lancia verso di te con una velocità pazzesca e ti afferra per la testa schiacciandoti la faccia sul petto di Noroi.
    Per fortuna ti ha reso le cose facili, dalla posizione ribassata ti viene quasi naturale di colpire con la tua gamba la sua caviglia malandata, il gigante crolla al suolo e la scossa di dolore che lo pervade lo costringe a lasciare la presa. Finalmente libero di muoverti potresti ricominciare a interrogare Noroi, ma questa volta è lui ad avere l’iniziativa. Ti spinge con forza lontano da lui, mettendoti una mano sul viso ed una sulla clavicola, per poi cercare di torcerti il collo mentre ti allontana, in modo che tu non possa opporgli troppa resistenza, cerca di spingerti giù per le scale.
    Non c’è risentimento o rabbia nel suo gesto, sa come funzionano le cose ad Ame, anche lui avrebbe provato a venderti a Tennouji se avesse avuto un minimo di confidenza o di leva per una possibile negoziazione..
    Poi corre verso il suo compagno e lo solleva per poi salire di un altro piano, il cappuccio si è spostato e riesci a vederne il “volto”, anche se forse sarebbe più corretto dire “muso”. È un topo dalla pelliccia grigia il piccoletto che lo accompagna, non un ragazzino dai capelli rossi.
    ANDIAMO!
    Lo tira con foga, tanto che il povero topo lascia andare una sacca, mentre corrono per le scale. Tennouji si rialza lentamente, se sei abbastanza veloce potresti seguire Noroi al piano di sopra, prima che il fumo invada la stanza, e senza che il gigante ti insegua. Altrimenti potresti vederlo mentre si disinteressa a te e, presa la sacca, si lancia giù per le scale, per quanto un po’ zoppicante. Poco dopo senti la porta di ingresso che va in frantumi e riesci a sentire in maniera più distinta le voci dei lottatori in strada.
    Kuwabara e il suo lacchè la pagheranno!
    E’ Tennuouji, lasciatelo passare!
    Non fate uscire gli altri!
    Bruciateli!
    Probabilmente Tennouji verrà lasciato passare senza troppi problemi, è comunque un lottatore rispettato e il suo legame con Kuwabara non è chiaro. Senza contare che è perfettamente in grado di tenere a bada gentaccia del genere, fintanto che riesce a proteggere la sua gamba malconcia.
    Scegliendo di salire per le scale, ti ritrovi nel locale di servizio del palazzo. La porta che permette di accedere al tetto è stata sfondata, il chiavistello insieme a qualche pezzo della cornice della stessa, è ancora unito al resto della serratura. Il legno marcio non ha retto alla violenza dei tuoi bersagli.
    Senti le loro voci, affacciandoti dalla porta sei in grado di vederli. C’è un piccolo terrazzino sul tetto e Noroi ed il topo grigio stanno guardando la strada davanti al palazzo.
    Hai lasciato la sacca? Che diavolo ti dice il cervello?
    Almeno io non mi sono fatto asfaltare da quel colosso. E poi dobbiamo trovare un mdo per andarcene via da qui! Stanno bruciando il palazzo, idiota!
    Che cazzo ci siamo venuti a fare qui, se non riusciamo a prendere i soldi?
    Mettiti il cappuccio e cerchiamo di portare a casa la pelle.
    Il topo inizia ad arrampicarsi, scende di qualche metro sulla parete verticale, sfruttando gli artigli delle sue quattro zampe, per poi lanciarsi verso un terrazzo della palazzina adiacente, qualche metro più in basso.
    E io come faccio, non ho gli artigli. Sono come un topo in trappola!
    Senza-pelo, non abbiamo tempo da perdere!


     
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    Devo dire che sono sorpreso. La mia strategia si rivela abbastanza efficace. Certo, dobbiamo non considerare il fatto che sono stato preso per la testa come se fossi una palla da tennis e schiantato contro lo sterno di questo povero cristo. Mi fischiano anche un po' le orecchie. Ho comunque l'occasione perfetta: carico la gamba, la tiro verso il petto e col piatto del piede raggiungo la sua caviglia malandata, già flessa, essendosi sbilanciato in avanti, massimizzando il danno articolare e la torsione innaturale. Tennouji cade a terra, dolorante. Non aspetto un istante e scatto in piedi. Non mi sono accorto che il mio cuscino si è alzato ed ora, con una posizione di vantaggio ed una velocità che io non posso neanche sognarmi, mi spinge via e mi torce il collo. Mi avvito sul mio asse come ... bhè, una vite. Era semplice questa come metafora! Leggermente dondolante e disorientato metto un piede davanti all'altro involontariamente, costretto dalla forza che non potevo pareggiare della spinta di quel tipo. Sono pericolosamente vicino alle scale e non riesco a riprendere equilibrio! Posso perderlo proprio ora!

    Mi rassegno al mio destino e porto le mani sopra la testa, mettendo i gomiti davanti agli occhi. Se devo rotolare per quelle scale, che per lo meno lo faccia senza troppi danni. Impatto con la schiena sulla prima asse di legno, poi continuo a ruzzolare, sbattendo al muro con i miei e rallentando la mia caduta prima di beccarmi uno spigolo dello scalino nelle coste sinistre ed arrestare la mia caduta sul fondo della tromba delle scale.


    ... ma porca puttana!




    Dico, mentre subito mi rialzo per lanciarmi verso le scale e recuperare i metri persi. Vedo il rosso con Noroi aggiustarsi il cappuccio e noto qualcosa di ... a dir poco strano. Dei lunghi baffi, anzi, delle vere e proprie vibrisse, un muso lungo e appuntito, due piccoli denti sporgenti. È ... un topo? Che stia usando la trasformazione? Kuwabara aveva forse un feticcio malato per i roditori e quindi hanno pensato di fregarlo così? Oddio, mi vengono in mente solo cose poco plausibili. È comunque un problema per dopo: se non li raggiungo è inutile che mi domandi perché quel tipo sembrasse proprio un topo.

    Arrivato in cima alle scale, senza fermarmi, mi appoggio al corrimano con la destra mentre Tennouji si ferma a raccogliere un sacchetto, forse quello che cercava dai due tipi che sto seguendo, e utilizzando il peso del mio corpo ed il momento del movimento, mi spingo verso la rampa che porta verso l'alto. Anche se quel ciccione mi segue, con la caviglia che si ritrova non sarà difficile tendergli qualche sorpresa. Ha fatto bene a ritirarsi, sul ring lo avrebbero massacrato con un punto debole così facilmente sfruttabile.

    Sono quasi in cima alle scale quando sento un violento rumore di legno che si spezza. Seguono delle urla. Che sia entrato qualcuno? Riesco a capire soltanto che vogliono dare fuoco all'edificio. C'era da aspettarselo, dopo il puzzo di bruciato che ho sentito prima.
    Mi fermo. C'è un'altra porta divelta, con la serratura che pende penzoloni dalla porta stessa, con un pezzo della cerniera in cui si infilava ancora attaccato. Bhè, sono forti, glielo concedo. Mi affaccio dalla porta. Se si sono lanciati dal tetto li ho persi. Maledizione, dimmi che non si sono lanciati dal tetto! Faccio tre passi oltre all'uscio, e li sento parlare. Un po' di fortuna ogni tanto non guasta. Pare che fossero qui semplicemente per dei soldi ... strano? No, siamo ad Ame. Potrebbero lavorare per i Quadri. Speravo in qualcosa più di due semplici ladruncoli ma non è importante. L'uomo-ratto si china sul balconcino che c'è in cima al tetto e scompare. Forse è sceso con qualche jutsu. Noroi sembra titubante e non sa che pesci prendere. È l'occasione perfetta! Mi infilo due mani in tasca e, lentamente, mi avvicino, sorridendo.

    Fine della corsa? Che peccato! Immagino che i Quadri avessero qualche problema con Kuwabara ed abbiano mandato voi a sistemare la questione. Sistemare l'avete sistemato ... ma i soldi del Seme non siete riusciti a recuperarli. Che disdetta! Ed ora rischi anche di bruciare vivo. Vedi il fumo che esce dalla porta alle mie spalle, no? Stanno dando fuoco a questa baracca quindi, o scendiamo di qui alla svelta o nel vicinato sentiranno puzzo di pollo arrosto per qualche ora.


    Cammino e parlo, parlo e cammino e mi invento un sacco di cose: non ho nessuna idea di chi siano, se lavorino davvero per i Quadri, se sono soltanto due disadattati che non sanno gestire la loro rabbia durante una rapina ... non so niente di niente su di loro, se si esclude le informazioni dell'oste e delle Picche, s'intende, ma si parla di poco e niente. Improvviso, dunque. L'Akimichi lo fa spesso e con una facilità disarmante e la gente è sempre terrorizzata quando gli racconta quelle che sarebbero state le loro mosse, anticipandoli! Spero di sortire un effetto simile. Sono ormai accanto a lui e guardo giù. Tiro fuori la mano destra dalla tasca e indico il suolo davanti a noi.

    Oggi dev'essere il tuo giorno fortunato, amico, mi sento di buon umore! Che ne dici, ti va di fare un affare? Io ti insegno come scendere da qui sano e salvo e tu mi parli un po' del tuo amico dai capelli rossi e la passione per le maschere che sta andando in giro rovinare le attività degli onesti commercianti della pioggia, che dici?


    Mostro il mio sorriso più infame. Il lavoro è lavoro, mica si può badare all'etica e alla morale. Va fatto quel che va fatto. Potrei anche proporgli dei soldi ... o magari di recuperare quanto perso con Tennouji. Ma magari quello dopo, se lo vedo restio a stare ai patti. [Note]Questa è una ipotetica a tutti gli effetti.
    Metto un piede sul muretto e tolgo entrambe le mani dalle tasche. Devo mostrarmi sicuro. Come se lo sapessi fare da una vita. Non gli dirò che l'ho imparato giusto una decina di minuti fa e che potrei schiantarmi al suolo con lui se mi emoziono troppo durante la discesa. Guardo verso il basso, cercando qualche appiglio lungo la facciata. Vedo un cornicione spesso ed un paio di finestre. Sono un ottimo punto per cercare un po' di sollievo. Cadere da quest'altezza forse non significa morire ma di sicuro poi non è che si sta proprio freschi come rose.

    Siccome sei più forte di me ed io non sono proprio il primo raccattato dalla piena, do per scontato che tu sappia usare il chakra almeno un po'. Non so se hai mai visto qualche ninja camminare sulle pareti per verticale o addirittura a testa all'ingiù su un soffitto. Bhè, io ne ho visti parecchi ed ho imparato con loro ad usare quello che viene chiamato chakra adesivo. Non posso farti chissà quali pipponi, abbiamo delle fiamme piuttosto alte alle spalle che non vedono l'ora di carbonizzarci, quindi il succo è questo: ricopri i tuoi piedi di una patina di chakra non troppo spessa, regolane l'intensità come se stessi convogliando il chakra dal tuo tantien per eseguire una tecnica. Cerca di mantenere il flusso costante e per l'amor dei Kami NON USARE TROPPO CHAKRA o ti troviamo spiaccicato sulla facciata di qualche edificio a una quindicina di metri da qui. Ci sono due finestre sotto di noi ed un cornicione piuttosto grande su cui potersi fermare a prendere un po' fiato o a cui potersi appendere se per disgrazia dovessi cadere verso morte certa. Oddio dovresti avere una presa bella forte per appenderti mentre cadi ma ... sì, insomma, dicevo: io ti starò davanti, di modo che se perdi l'equilibrio o la concentrazione magari posso darti una mano ed evitare che tu muoia prima che tu mi dica del tuo amico strano. Ed anche l'altro tuo amico strano, quello che è già sceso, magari digli di darci anche lui una mano ... o una zampa. Può stare davanti come me. In due sicuramente abbiamo più possibilità di riprenderti, ecco.


    Faccio forza sul piede sul muretto e mi do una spinta in avanti, impastando chakra nella suola per rimanere immediatamente appeso alla parete verticale. Un brivido di terrore mi scorre lungo la schiena ma devo continuare questa pantomima almeno finché non metto entrambi i piedi su un terreno perpendicolare a quello dove mi trovo adesso. Possibilmente senza finirci di faccia spiaccicato, quello non vale. Un piede dietro l'altro, mi faccio strada fingendo sicurezza. Invito Noroi a fare lo stesso. Mi volto, cercando di camminare all'indietro per vedere i progressi del ragazzo incappucciato e, in caso, tentare di salvarlo. Per fortuna nessuno dei due è un eccessivo energumeno, quindi qualche speranza dal punto di vista fisico di una presa al volo per una caduta possiamo averla.

    Con fatica e avendo consumato due delle sette proverbiali vite dei gatti - o meglio, se fossimo stati dei gatti le avremmo consumate - giungiamo a terra. Sono leggermente affannato e stanco. La mia riserva di chakra non è poi così voluminosa e so di averne consumata ben più di metà. Provo a parlare ma non riesco a trattenere il fiatone.


    Sani e salvi, salvi e sani. Ora è il momento della mia paga.




    Un cenno con la mano: le dita della destra si piegano più volte, velocemente, sul palmo della stessa mano. Devo riscuotere.












    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 3
    • Accendino × 1
    • Kunai × 2

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    Bambino Smarrito


    Post VI



    Noroi sta guardando in basso quando lo chiami, è quasi contento della tua interruzione. Stava cercando di calcolare le probabilità che almeno una delle sue tibie rimanesse integra a seguito dell’atterraggio morbido che lo aspettava se si fosse semplicemente lanciato verso il terrazzo dove si trova il suo compagno.
    Beh, non mi dici niente di nuovo.
    Sembra stare al gioco, capisce che siete sulla stessa barca e non ti considera una vera minaccia, è più incuriosito da quello che stai dicendo che altro.
    Fai parte dei quadri? Come sai che lavoriamo per loro?
    Ammette sorpreso, prima di affacciarsi di nuovo.
    Senti sapientino, hai idee per scamparcela?
    Ti ascolta mentre gli proponi lo scambio di informazioni. Alza le mani al petto, con i palmi verso l’alto e inclina la testa verso una spalla.
    Intendi il topo o stai parlando di qualcun altro? Se vuoi sapere del topo non hai che da parlarne con lui… è un chiacchierone!
    Non sembra aver capito di chi stai parlando, ma se gli citi il nome o gli ultimi eventi per cui sono stati visti insieme, quelli relativi alla rissa, vedi come una luce accendersi nel suo sguardo.
    Kamakiri! Certo, ti dirò tutto su quel nanetto, basta che non mi si ricolleghi a te in nessun modo.
    Ha accettato di aiutarti, ma vedi bene come volti gli occhi al cielo mentre tu spieghi tutto quello che sai sugli usi del chakra adesivo. Aspetta che tu inizi a scendere per primo, giusto per vedere che sia fattibile.
    Noroi ha visto qualcuno utilizzare il chakra adesivo prima di te, Kuso, ma diciamo che non è mai stato un bravo maestro, o bravo in generale. Decide di procedere con prudenza e di fare una prova sul piano.
    Prima di volare è meglio provare a decollare, sai?

    Unisce le mani nel sigillo del topo, mentre concentra il chakra verso la pianta dei piedi, per qualche secondo non succede nulla. Ha utilizzato il chakra come ha sempre fatto, rendendo i muscoli dei suoi piedi più forti, comprende che non deve rendere i propri alluci più muscolosi, quindi prova qualcosa di diverso, più simile all’utilizzo di un ninjutsu, cerca di rivestire le piante dei piedi di chakra. Si concentra ancora qualche secono, poi bestemmia ogni Kami, mentre ricade di schiena. Spazientito ha utilizzato troppo chakra ed i suoi piedi si sono sollevati dal terreno, con i piedi ormai refrattari al contatto con il terreno, è finito con i piedi per aria.
    Lo senti continuare a denti stretti mentre si tira su, l’odore di fumo diventa più intenso, si concentra qualche altra volta. Ad un certo punto sembra essere soddisfatto, apre gli occhi e si muove come per saltare, ma i suoi piedi rimangono saldamente attaccati al pavimento. Solo che non riesce a muovere alcun passo.
    L’odore acre del fumo aumenta, Noroi capisce di non avere più tempo per fare prove. Sale sul cornicione, appoggia i piedi sul muro e richiama il chakra per incollarli alla parete verticale. Si alza in piedi e, prima che possa abituarsi alla posizione eretta orizzontale, inizia a scivolare verso il basso. L’uomo rimane immobile mentre cade lentamente, arrestandosi qualche metro più in basso. C’è una precisa quantità di chakra da mantenere sulla pianta dei piedi per evitare di cadere e sembra averla trovata. Ora deve iniziare a scendere alla svelta, l’incendio all’interno dei locali sta raggiungendo anche quelle pareti, riesce ad avvertire il calore attraverso le scarpe.
    Non oggi, non qui!
    Noroi parla da solo, noti che non sta guardando alcun punto in particolare, il suo sguardo ti passa attraverso come se non esistessi, solleva solo un piede dal muro e lo riappoggia poco dopo, un pelino più in basso. Poi ripete il movimento con l’altro piede. Sta scendendo lentamente ma spedito, anche se non è un bel vedere, il suo corpo ha una innaturale inclinazione a 45 gradi verso l’alto, è chiaro che stia cercando una posizione più verticale. Quando finalmente arriva in strada, la sua fronte è imperlata di sudore.
    Pazzesco, ha funzionato. Hai visto Akate? Cazzo, non mi dai mai soddisfazione…
    Si sta rivolgendo al topo che si trova sulla parete di un altro edificio e guarda verso l’angolo della strada.
    Voltandoti verso la strada principale, non ti è difficile notare una decina di energumeni avvicinarsi ridendo.
    Tennouji aveva ragione, i complici di Kuwabara si sono salvati. Facciamo fuori quei bastardi!
    Iniziano ad accelerare, ma la loro carica viene arrestata da un’esplosione davanti a loro, è il risultato di una carta-bomba lanciata dal topo antropomorfo.
    Muoviti Noroi, vieni di qua!
    Eccomi!

    Il ninja corre verso il palazzo all’altro lato del vicolo in cui vi siete ritrovati. Salta, si ferma con entrambi i piedi sulla parete e da lì salta nuovamente in alto verso una grondaia, che afferra con entrambe le mani. Il tubo di ferro cigola con forza sotto il peso di Noroi, che approfitta della pausa per riprendere aderenza con i piedi ed inizia a salire la parete verticale utilizzando la grondaia come appoggio, per procedere con un passo più deciso.
    Se non lo segui, nemmeno si volta a salutarti, ma inizia a salire lungo la parete fino al tetto, per poi scomparire alla vista.
    Se decidi di seguirlo, arrivato al tetto, ti rivolge poche parole:
    Parleremo dopo esserci allontanati da qui del caro Kamakiri.
    Quindi lui e il topo iniziano a correre fino al limitare del palazzo e saltano verso il tetto di un palazzo vicino, non più distante di due metri. Poi proseguono verso i successivi, tutti a distanza più o meno simile. Procedono così per altri 3 tetti, prima che una tegola arrivi volando nella tua direzione. Sembra che Noroi stia utilizzando il chakra adesivo per migliorare il proprio atterraggio, ma alcune tegole rimangono attaccate anche per la falcata successiva, volando poi dietro di lui, come se rilasciasse il controllo troppo in fretta.
    In totale 3 tegole ti volano incontro in momenti diversi della fuga, delle svariate che Noroi lancia in aria involontariamente, all’incirca sempre dopo che lui e il topo hanno superato un paio di tetti.

    Noroi e il suo compagno si fermano dopo che riesci a schivare l’ultima tegola, siete ormai a qualche isolato di distanza dalla palazzina di Kuwabara. Quando li raggiungi sul tetto di una palazzina fatiscente, stanno guardando la colonna di fumo nero che si alza verso il cielo.
    I nostri soldi… oi, eccoti. Allora, cosa volevi sapere?



    Off-Game: Descrivi gli attacchi e come riesci a rimanere sulle tracce di Noroi e Akate,
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Ok, ok. Non sembra solo un topo, È un topo! Certo, un topo strano visto che sta su due zampe e parla ma tant'è ... Noroi sembra rimanere abbastanza calmo e risponde alle mie domande ed affermazioni con la mia stessa aria di sfida. È furbo ma non posso certo continuare a giocare a chi è più edgy con le fiamme che divampano dietro di noi.


    Non mi pare ci sia troppo tempo per perdersi in chiacchiere. Per chi lavoro, come so cose, come faccio ad essere così attraente e tenebroso ... facciamo che ti spiego tutto a situazione risolta, che dici?

    Anche se sembra che per il momento si faccia andare bene la cosa, Noroi cerca di fregarmi distogliendo la mia attenzione sul topo che si porta dietro. Per fortuna che non sono proprio del tutto scemo.



    Hey, non cercare di fregarmi! Non il ratto che si fingeva per lui, quello con cui hai fatto quel gran casino alla taverna.

    Uso le giuste parole e smette di fare il finto tonto. Dopotutto credo senta che il pavimento sotto di noi sta iniziando ad essere bello calduccio. Dice che mi dirà tutto una volta lontani e salvi. Annuisco. Ci posso stare. Inoltre non vuole essere collegato in nessun modo a me. Mi domando perché. Faccio spallucce ed annuisco di nuovo.
    Inizio a spiegargli come funziona il chakra adesivo parlando piuttosto velocemente. Dopotutto, la puzza di pollo che il palazzo potrebbe emettere potrebbe anche essere dovuta al mio corpo allo spiedo, se non mi muovo. Lui manda gli occhi al cielo. Se vuole posso anche a gettarlo direttamente di sotto e vedere se sopravvive! Cerco di non dare peso alla cosa e concludo. Lui mette le mani nella posizione del topo e prova ad utilizzare il chakra adesivo sul posto. Saggio ma non abbiamo molto tempo a disposizione. Inizio a guardarmi a destra ed a sinistra.
    Rido. Ha impastato troppo chakra ed è finito culo all'aria. Alzo l'indice e sto per sfotterlo dicendogli "te l'avevo detto!" ma mi trattengo. Non posso deconcentrarlo, ha delle informazioni che mi servono ed io voglio andare via alla svelta. Se devo lasciarlo lì, lo farò solo all'ultimo istante disponibile.
    La puzza di fumo si fa insopportabile, Noroi se ne rende conto. Ingoia il rospo e sale sul cornicione. Non aspetto un secondo e faccio strada. Cerco di tenere un occhio fisso su di lui ma anche io mi devo concentrare per non finire spappolato quindici metri più in basso. Lui sembra non badare minimamente a me, vuole farcela da solo, gli si legge negli occhi. Infatti impreca contro se stesso, dopo aver già imprecato contro i Kami prima. Ha una lingua discretamente lunga, per lo meno per il turpiloquio.
    Aumento il passo e qualche istante prima di lui giungo a terra. Tiro un sospiro di sollievo, girandomi, per non far vedere che anche la mia tensione era alle stelle.
    Noroi si esalta leggermente, rivolgendosi al topo. Io noto con la coda dell'occhio una decina di persone non molto affabili che si avvicinano ... poi aumentano il passo ed iniziano a correre. VIA!
    Il corpo scatta immediatamente ma una violente ondata d'aria mi fa girare di scatto. Akate, il topo compagno di Noroi, ha lanciato una cartabomba per darci alcuni metri di vantaggio. Di certo non perdo quell'occasione!
    Mi fiondo dietro di lui ed inizio a seguirlo. Non è un tipo che dà per scontato le cose che impara: salta verso il muro del palazzo sulla cima del quale lo aspetta l'amico roditore e, fermandosi a mezz'aria con i piedi, come se aderisse al muro, fa un altro salto, prima di prendere a correre appoggiandosi alla grondaia lì presente. Hey, ma quella è la mia tecnica! [Immagine] Ed essendo la mia tecnica, non posso che fare lo stesso. Uno scarsissimo salto e poi il chakra adesivo per camminare lungo la parete. Non faccio altri salti, non ne sarei capace. Questa volta, comunque, voglio cercare di non toccare la grondaia. Dopotutto, non posso mica essere da meno rispetto ad un tipo che va a giro con un topo, no? Allora, concentrato, muovo un piede dietro l'altro. Ormai è quasi naturale per me.
    Raggiungiamo la cima del palazzo. Noroi ed Akate mi guardano. Il ragazzo con la bocca coperta mi dice che parleremo una volta al sicuro. Ben venga. Ma hey, non correre così o non ti sto dietro! Mi fiondo dietro di lui ma per quanto corra, gli sono sempre molti passi indietro.
    Riesco a non perderlo di vista, nonostante ormai abbiamo saltato già qualche tetto. Vedo qualcosa arrivare nella mia direzione ... è troppo veloce, non riuscirò mai ad evitarla! Una tegola mi si schianta in fronte, facendomi girare la testa mooolto velocemente. Mi porto le mani subito sotto il ciuffo. Ho un grosso taglio. [Ferita] Perdo il ritmo e vacillo, arrivo quasi a cadere. Mi appoggio con le mani sulle tegole e quasi inciampo. Con un po' di forza di volontà mi do una spinta e riacquisto precariamente l'equilibrio. Vedo tutto sfocato. Parte una seconda tegola, questa volta la vedo in tempo. Vola all'altezza delle gambe, più bassa questa volta. Mi coordino col salto sul prossimo tetto e riesco ad evitarla grazie ad un piccolo impasto nelle gambe. [Schivata] Riacquisto un po' la vista, riesco a rendermi conto, davvero, di cosa sta succedendo. La testa sembra fermarsi e l'equilibrio tornare alla normalità. Mi rendo conto che quel coglione sta usando ancora il chakra adesivo ed è il movimento delle sue gambe a tirarmi contro le tegole da tetti delle case che stiamo saltando.



    Stupido ritardato! Smetti di usare il chakra adesivo! Non serve a nulla! Pensa a flettere meglio le gambe e, se serve, fare una piccola capriola. Mi stai tirando in faccia le tegole delle case!


    Grido infastidito. Non capisco se non mi ha sentito, se lo sta facendo di proposito, o se è davvero stupido. Altre due tegole, quasi consecutive, scattano dietro di me, questa volta all'altezza del busto. Sono troppo veloci, anche se le ho viste partire, quindi la cosa migliore è ... attaccare? Estraggo rapidamente i due kunai che ho legati dietro la schiena e con un unico, fluido, movimento, li lancio il direzione delle due tegole, cercando di deviarne la traiettoria. Il primo kunai colpisce la prima delle due tegole, deviandola verso l'alto e facendola ruotare su se stessa, prima di cadere qualche metro indietro. Il secondo kunai, però, colpisce soltanto di sbieco l'oggetto! Ora, la tegola mira roteando sul suo asse verticale, al centro del mio petto. Concentro ancora chakra nelle braccia e le porto davanti a me, irrobustendole. La tegola mi colpisce, tagliandomi un po' a destra ed a sinistra ma, di fatto, lasciandomi abbastanza illeso. [Schivata, Azione e Parata]
    Un ultimo salto, una capriola ed i due si arrestano. Siamo su una sorta di catapecchia. Il topo e il suo amico guardano con fare sognante e rammaricato la colonna di fumo che si erge dagli uffici di Kuwabara. O meglio, da quelli che erano gli uffici di Kuwabara. O meglio ancora, quell che era Kuwabara. O megl- vabbhè, ci siamo capiti. Mi chiedono cosa voglio. I miei occhi si spalancano tra l'esterrefatto ed il furente. Mi ha preso a sassate fino ad un minuto prima, almeno una domandina sul sangue che mi sgorga dalla fronte potrebbero farla. Sto per urlare ma ritiro il fiato dentro i polmoni. Faccio un lungo sospiro e mi calmo. Metto su il mio miglior sorriso.

    Da dove cominciare ... ah, giusto, da Kamakiri - così mi hai detto che si chiama, il tuo amico, sbaglio? Dov'è adesso? Cerco di rimanere tranquillo. So che avete fatto un bel casino in un locale l'ultima volta ... lavorate per la stessa persona? Se mi risponde di no, gli chiedo per chi lavora il mio obiettivo. Sai perché adesso sta facendo casino da solo? Mi fermo un attimo. Ho un'idea. In realtà potresti evitarti tutto questo tedio e pordarmi direttamente da lui. Sarebbe molto più facile, non credi?












    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 3
    • Accendino × 1
    • Kunai × 2

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