Cantilena di Foglie d'AutunnoFree Role con Shinodari

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    Peaceful Sorrow


    La melodia del vento



    Si potrebbero dire e fare moltissime cose in questo momento: allenarsi, correre, svagarsi con gli amici, studiare e chissà cos'altro! Eppure cosa ci potrebbe essere di meglio che ammirare, in silenzio, il lento decadimento dell'autunno che avanza inesorabilmente verso l'inverno coi suoi colori smorti ed al contempo varissimi? Ah l'autunno, la stagione in cui tutto secca, tutto muore e pian piano le vivaci tonalità dell'estate lasciano spazio alle cupe e scricchiolanti lenti dell'autunno. Un passaggio obbligato, come quello che il giovane e gracile Yuuhi sta pizzicando fra gli alberi spessi e percorsi da venature scure e rinsecchite.
    I passi leggeri sbriciolano foglie rosse e gialle ad ogni movimento, si lasciano dietro una scia di frammenti fragili che il vento, in un sol soffio, sparge attorno come fossero semplice polvere. Corpi privati di linfa, di vita, d'acqua.
    E' una stagione che lo fa sentire stranamente bene, eppure non sa il perché.
    E passarla in uno dei boschi adiacenti al villaggio sembra essere una scelta azzeccata, per uno come lui.

    Tera Tera Teranook, chiudi il libro e non c'è più...

    Comincia a cantilenare tranquillo e solitario, con il capo che si muove a destra e manca come fosse mosso dalla brezza che s'insinua fra i tronchi di quella vitale foresta. Una filastrocca inquietante che ha letto chissà dove fra i passi di qualche leggenda o storia per spaventare i bambini. Sorride, coi denti bianchissimi esposti all'aria. Addosso non ha poi molto, nonostante la stagione non sia poi così tanto pietosa: semplicemente dei pantaloni di cotone pesante, neri con delle striscine viola, ed una cappa che copre la sua maglietta scura, di un viola intenso con il cappuccio poggiato sui capelli scuri. Ai piedi semplici sandali mentre i piedi, liberi, sono leggermente lividi per il freddo.

    Chiudi gli occhi ed è con te.

    E continua mentre finalmente quegli occhietti chiari si poggiano sulla figura scura e viscida di una roccia abbastanza ampia per far sì che lui ci si segga - non che ci voglia poi chissà quanto spazio, dato che è ad un passo dall'essere letteralmente pelle ed ossa. E ci scivola dolcemente, come una foglia che si stacca dagli alberi e, senza rumore, si poggia sul freddo pavimento del bosco. L'umido della pietra e del muschio lo fa trasalire leggermente: brividi leggerissimi percorrono tutto il suo corpo, seguiti da una pelle d'oca appena pronunciata.
    Pulirli sarà una rogna
    Eppure, in realtà, a parte la smorfia appena pronunciata che si disegna su quel volto giovanile, adolescenziale, nient'altro sembra far intendere che si alzerà da quella roccia tanto facilmente né tantomeno in un tempo breve.
    A conferma di ciò, dalla sua borsa a tracolla di pelle scura e sgualcita, tira fuori un grosso e pesante tomo che viene poggiato direttamente sulle gambe incrociate, per poco non facendolo volare in avanti quando lo lascia andare.

    Sei già morto.
    Un.
    Due.
    Tre.


    Terminata la filastrocca se la ride da solo come se avesse appena sentito la battuta più divertente del mondo, una risata leggera e sottile che sembra quasi quella di uno spettro che non ha più idea di come ci si diverta dopo anni di solitudine.
    Chissà a cosa sta pensando, vi chiederete voi?
    Ha passato tutta la notte a leggere tremende storie e leggende dei ninja antichi, miti che parlavano per lo più di terribili sciagure, assassinii in nome di dei, spettri che infestavano case, persone possedute dai demoni e dalle entità più tremende.
    Niente di tutto ciò sembra averlo particolarmente scioccato, anzi, pare quasi trovi piacere in tutte quelle storie drammatiche e terribili che, in fondo, spera sempre abbiano qualche fondo di verità.
    Com'era quel detto? Oh sì: ogni tanto bisogna sanguinare per sentirsi vivi.
    Oppure farlo mentre ci si morde inconsapevolmente le labbra, in silenzio, immersi nella lettura in una foresta che di accogliente e caloroso ha davvero ben poco. Con la triste canzone delle foglie che muoiono, il vento che le accompagna nel loro mitico viaggio verso altri mondi.
    Ed è proprio questo che a lui piace.


    Edited by JaggerK. - 4/11/2021, 18:51
     
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