La Lacrima D'ArgentoIl Negozio e Covo di Yuri Zahard

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    Il Fiore Lupo

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    La Lacrima D'Argento


    Il Fiore più Prezioso




    La Lacrima D'Argento




    Il locale La Lacrima d'argento rappresenta la sede delle attività di Yuri ad Ame. La concessione dell'edificio fu data dal beneplacito di Lord Goemon, ancora quando egli era Principe dei Fiori, come parte dell'accordo tra l'allora Traditore Kato Yotsuki e Lord Goemon stesso. [Competenza Negozio]

    La Lacrima d'Argento è un locale atipico. O meglio appare di classe superiore rispetto alla media che si può trovare ad Ame. Già dall'ingresso la facciata ricorda un classico Ryokan. E di fatto lo scopo principale della Lacrima D'Argento è proprio quello di riservare un'ospitalità ricercata a tutti i suoi clienti... che ovviamente se lo possano permettere essendo i prezzi, anche solo dei servizi base, molto più alti della media. E' bene sottolineare servizi offerti non si fermano ad avere un ottima cucina tradizionale, a stanze tipiche e terme di qualità bensì grazie alla presenza di tre Geishe, non a caso la Lacrima d'Argento garantisce ulteriori benefici a chi lo ricerca e... desidera.



    L'accesso al Locale è basato principalmente su invito, raccomandazioni e referenze. E' possibile pagare per entrare, ma non è la scelta più comune. La lista è ovviamente aperta a tutti gli affiliati e membri dei Fiori e del resto dei Semi. I buontemponi, allupati o pezzenti avrebbero trovato molto velocemente l'uscita in quanto gettati fuori dal personale di servizio e dai guardiani posti all'entrata, e nei casi peggiori Yuri o le tre Matrone sarebbero intervenute. Il piano terra e il primo piano sono riservati alle attività base, quindi al piano terra sono situate le tipiche camere, con le proprie piccole terme private, oltreché zone comuni di svago, di relax (come svariate tipologie di massaggi o cure termali con i fanghi). Tutti questi servizi sono gestiti da personale qualificato e professionale. Tutti uomini e donne gentili e di bell'aspetto. Al primo piano invece sono presenti i servizi di ristorazione e ulteriori camere, sprovviste di terme ma allo stesso tempo più ricercate, spaziose. Una grande sala riunioni è predisposta qualora la clientela l'avesse richiesta. In totale tra piano terra e primo piano sono a disposizione circa quaranta stanze da letto riservate ai clienti.



    Il terzo piano invece è sempre dedicato agli alloggi. L'accesso è riservato e controllato da almeno una delle tre Matrone. La lista della persone che possono accedere è riservata, e a meno di forte raccomandazioni da parte dei membri diretti dei Semi, chi vuole entrare deve sgancaire fior fiori di quattrini. Solo così si ottiene l'approvazione per superare la porta d'accesso. Ingresso che dà ad un ampia area centrale aperta e su cui lati si presentavano otto porte, sette delle quali a scopo di camere da letto. L'ottava invece presentava una sorta di ufficio dove eventualmente si trova reperibile Yuri, qualora qualche cliente richiederà di parlare con il proprietario o sfruttare i suoi servizi particolari...

    La parte centrale del terzo piano è dotata di un bancone bar, dove vengono serviti liquori e cocktail di ogni genere... ma non solo. Grazie agli agganci di Yuri nel Seme dei Fiori con estrema cura e professionalità vengono servite ogni tipologia di droga e di sostanze stupefacenti. La rosa è ampissima e fornita dai contatti di Lord Goemon, soddisfando qualunque palato. Ai clienti dunque basta distendersi sopra i lettini, ordinare e godersi nella più completa riservatezza la serata.

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    Tuttavia a richiesta le Geishe o meglio chiamate Matrone in quel Locale avrebbero fornito ai clienti le proprie peculiarità e servizi sessuali. Esse si possono considerare delle vere esperte in materia di erotismo. E difficilmente ad Ame si sarebbe potuto trovare qualcuno di più abile nel soddisfare i desideri più proibiti degli avventori.

    Ma sarebbe stato proprio in quei momenti in cui i clienti obnubilati dai fumi delle droghe, e dalla passione delle Matrone che loro avrebbero compiuto il proprio lavoro. Lì nell'intimità del stanza, insonorizzata per contenere anche le manie più focose, avrebbero ascoltato. Senza mai chiedere. Lì nell'amplesso dell'atto avrebbero memorizzato e carpito le informazioni. Perché ad Ame le informazioni erano tutto. E sapere significava sopravvivere. Le informazioni raccolte sarebbero poi passate in mano a Yuri, nella maniera più riservata possibile.


    Il Covo, la Villa sul Tetto



    Oltre al locale la struttura in realtà riservava un quarto piano, o meglio il tetto. Il tetto è accessibile esclusivamente in due modi. O dal terzo piano e da una porta nascosta dietro ad una libreria dall'ufficio di Yuri. Salendo le scale ci si sarebbe trovati davanti al Covo di Yuri Zahard. Oppure tramite una scala di servizio che era presente al piano terra, dal magazzino e quindi lontano dagli occhi indiscreti dei clienti qualora qualcuno avesse voluto salire senza farsi notare. Il tetto rappresenta il piano su cui si dispone la villa personale di Yuri. Una volta giunti sul tetto un percorso disposto lungo un giardino zen avrebbe condotto all'entrata di una villa. Una villa dai classici stilemi, ricercata e raffinata. La villa però è anche pensata a fungere da rifugio. Ogni muro, porta, ingresso o finestra sono rinforzati . Inoltre per entrare è necessario superare un portone di ingresso difeso da una barricata, un muro alto due metri. Solo allora si accede liberamente alla villa a esclusiva disposizione di Yuri. Nessuno poteva accedervi, nemmeno i membri diretti dei Semi. Se qualcuno avrebbe chiesto di Yuri dal Ryokan le Matrone avrebbero avvisato Yuri tramite un citofono collegato. Vi sono delle eccezioni all'accesso. I membri di Hayate, i confratelli di Yuri, avrebbero avuto accesso libero e incodizionato ai servizi e al confort che quella villa offriva. [Competenza Covo]Covo [Edificio]

    Fortificazione
    Speciale: L'utilizzatore può attrezzare una struttura creando il proprio Covo personale, potenziandone le capacità difensive dell'edificio. La struttura esterna avrà potenza 20 e durezza 4 ai fini di calcolarne la rottura. La descrizione della struttura è a discrezione dell'utilizzatore su approvazione dei Giudici GDR. È necessario descrivere il Covo in una discussione nel forum e localizzare la sua posizione nel mondo. Questa Competenza costa 5.000 Ryo.
    [Da genin in su]

    Barricata
    Speciale: Il covo dell'utilizzatore può presentare una barricata alta 2 metri, di potenza 20 e durezza 3, attorno a tutta la struttura. Se un qualunque PG o PNG vuole attaccare o penetrare la barricata, troverà sempre l'utilizzatore o un suo Sottoposto ad ostacolarlo: l'utilizzatore non percepirà automaticamente un invasore furtivo ma l'invasore dovrà aggirarlo per accedere furtivamente al covo.
    [Da genin in su]

    Sottoposto
    Speciale: Ogni PG reclutato come Sottoposto può concedere all'utilizzatore fino a 1 stemma di Lode per il buon lavoro svolto. La decisione finale per entrambi i premi spetta all'Archivista in base alla presenza dell'utilizzatore nel Covo e dell'opera di convincimento. È possibile essere Sottoposto di un singolo PG.
    [Da chunin in su]

    Ordine agli Sgherri
    Speciale: 'utilizzatore può imporre gratuitamente un incarico ai Sottoposti del proprio Covo. L'incarico deve portare un vantaggio per il proprio Covo o danneggiare terzi. L'utilizzatore deve partecipare anch'esso all'Incarico se un Sottoposto è almeno parigrado. L'utilizzatore, per l'incarico, può gestire 1 squadra di sgherri come se possedesse 1 competenza Gregari [Alleati].
    [Da chunin in su]

    Trappole
    Speciale: Ogni personaggio ostile all'interno del Covo dell'utilizzatore subirà un attacco di potenza 15, parienergia l'utilizzatore, ogni volta che entra in una nuova stanza o percorre una nuova area. L'utilizzatore deve utilizzare 1 slot azione ogni turno in cui scattata almeno 1 trappola. La descrizione del tipo di trappola attivata può essere decisa al momento dell'attivazione e deve essere coerente la stanza in cui attivata.
    [Da jonin in su]





    Il covo è così composto. VI sono varie stanze tipide di una villa, e quindi a numerose camere da letto, ampi e diversi soggiorni e alloggi dedicati per l'allenamento. Inoltre dopo un lungo corridoio superata una porta si apre un'ampia stanza. Un locale riunioni dove al centro si presenta un imponente tavolo di vetro circolare, composto da dieci sedie di pelle.

    Tuttavia non vi sarebbero state alcun genere di documenti, tracce o indicazioni sulla Setta di Hayate. Qualunque riferimento ad Hayate sarebbe stato riconsegnato al proprietario o eliminato, bruciato, al termine di un eventuale briefing. Ad Ame non ci si poteva concedere la possibilità di lasciare incostudite le informazioni.

    I Tre Fiori d'Argento, Le Matrone



    Le tre matrone sono state assoldate da Yuri in persona, dopo una lunga ricerca in merito. Non a caso ha sborsato una ingente quantità di denaro per trovare esattamente le persone che rispondessero alle sue richieste. Nella fattispecie le tre matrone oltre ad essere ninja addestrati sono in grado di garantire diverse qualità. La prima è la capacità di gestire un locale e intrattenere gli ospiti. La seconda è quella di essere delle vere Maestre nell'arte della sessualità, del proibito, del lussurioso. La terza invece riguarda la condizione di sapersi sporcare le mani, di carpire informazioni e di sottostare al volere e ordini di Yuri. E a proposito della loro padrona le tre matrone avevano un incarico fondamentale: insegnare a Yuri tutte le loro conoscenze. Sapersi muovere come una donna di classe, degna di tale definizione. Quindi parlare con eleganza, camminare in maniera appropriata e usare tutti i modi consoni all'arte dell'essere femminile. Ma non solo... dovevano insegnarle a soddisfare sessualmente ogni desiderio, ogni richiesta. Questo per rendere di fatto Yuri il Fiore più prezioso e costoso della Lacrima D'argento. Il motivo principale per cui i clienti avrebbero venduto un rene per entrare in quel locale e volere lei... Yuri Zahard, La Lacrima D'Argento [Competenza Gregari]Gregari [Alleati]

    Comandante (Base)
    Speciale: L'utilizzatore recluta e può comandare un gruppo di 3 gregari novizi. Ognuno ha 2 leggere di vitalità e le statistiche pari ad un'energia Bianca; ognuno può sopportare fino a 4 leggere prima di morire. Il movimento dei gregari rientra nel movimento delL'utilizzatore; movimenti simili o speculari del team e/o delL'utilizzatore vanno conteggiati una singola volta e non per l'intero gruppo. I gregari non possono schivare. I gregari possono seguire fedelmente L'utilizzatore o eseguire un singolo incarico semplice, come la protezione di un luogo/persona.
    [Da genin in su]

    Ordine (Base)
    Speciale: L'utilizzatore può assegnare una tipologia d'azione all'intero gruppo di gregari; richiede 1 slot azione/tecnica. Può colpire un numero di obiettivi pari al numero di guerrieri ancora in vita; non è possibile colpire più volte lo stesso obiettivo (escluse strutture fisiche inanimate). Per il calcolo dei danni, gli attacchi sono considerate [Bombe]. Assalto: potenza 15 entro 9 metri Distanza: potenza 10 oltre 9 metri, entro 30 metri Falange: difende con potenza 30 Sabotatori: potenza 30 raggio 3 metri (1 volta ogni 2 round)
    [Da genin in su]

    Comandante (Intermedio)
    Speciale: L''utilizzatore ora può invece comandare un gruppo di 3 gregari principianti. Ognuno ha 4 leggere di vitalità e le statistiche pari ad un'energia Verde; ognuno può sopportare fino a 8 leggere prima di morire.
    [Da chunin in su]

    Ordine (Superiore)
    Speciale: L''utilizzatore può assegnare una tipologia d'azione all'intero gruppo di gregari; richiede 1 slot azione/tecnica. Può colpire un numero di obiettivi pari al numero di guerrieri ancora in vita; non è possibile colpire più volte lo stesso obiettivo (escluse strutture fisiche inanimate). Per il calcolo dei danni, gli attacchi sono considerati [Bombe]. Assalto: potenza 30 entro 9 metri Distanza: potenza 20 oltre 9 metri, entro 30 metri Falange: difende con potenza 50 Sabotatori: potenza 50 raggio 3 metri (1 volta ogni 2 round)
    [Da chunin in su]

    Comandante (Superiore)
    Speciale: L'utilizzatore ora può invece comandare un gruppo di 3 gregari apprendisti. Ognuno ha 6 leggere di vitalità e le statistiche pari ad un'energia Blu; ognuno può sopportare fino a 12 leggere prima di morire.
    [Da jonin in su]


    La prima Geisha si chiama Tsubaki, Camelia, ed è la più esperta, si presenta come una donna formosa di quasi quaranta anni e si porta alle spalle una vita di esperienze nel mondo dell'intrattenimento, della ristorazione e del mondo sommerso della prostituzione di alta classe. Si può dire che è a conoscenza di ogni genere di fetish che l'immaginazione perversa sia riuscita ad elaborare... e proporre. Tra le tre si può considerare come la responsabile, e sicuramente sostituta di Yuri in sua assenza. Si sente in debito con Yuri in quanto era stata estromessa dal suo lavoro. Mortificata dalle sue ex colleghe per pura invidia vede nella Lacrima D'Argento l'occasione giusta per dimostrare le sue vere doti. E consegnare il suo sapere in mano a Yuri, in tutti i sensi.


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    La seconda Geisha è chiamata Aijsai, Ortensia. Anche essa è una donna, di venticinque anni. Fin dalla tenera età fu addestrata per diventare Geisha e Ninja in un paese delle Sorgenti Termali. Ma raggiunta la maggiore età fuggi per mettersi in proprio e guadagnare molto di più. Giunta ad Ame ha unito la sua professionalità ad una morbosa passione per il sesso. Connubio che la spinse a farsi un nome come escort di alto livello. E motivo per il quale è stata assoldato da Yuri. La sua energia, e abilità nell'intrattenere gli ospiti sono doti eccezionali e non vede l'ora di trasmetterle a Yuri.




    La terza invece si chiama di nome Botan, Peonia. Si considera una donna mancata quando invece è un lui dai modi decisamente effeminati. La persona in questione è un trentenne che sa giostrarsi molto bene nel gestire i propri clienti con malizia e attenzione. Lui si occupa di tutta la fetta della clientela che non apprezza la "compagnia donna". Si considera un trasformista, in grado di soddisfare ogni desiderio che il cliente esprima... essendo dotato di una vero ariete nel posto giusto. Lui si occupa della parte sicuramente più complessa della trasformazione di Kato in Yuri. Nonostante non sia a conoscenza del passato di Yuri e del cambio di sessualità Botan insegna alla sua padrona come ricevere l'uomo e soddisfarlo dal suo punto di vista... in maniera tale da completare la trasformazione in donna del desiderio, in femme fatale, Yuri stessa.


     
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    L'arrivo ad Ame


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    Era passato del tempo dalla mia partenza da Kumo e l'arrivo ad Ame, il famigerato Villaggio della Pioggia, di certo non mi aveva regalato alcunché di nuovo. Un villaggio disastrato, diverso da quelli che avevo imparato a conoscere fino a quel momento. Diverso dal Fulmine stesso: un posto gestito dal Caos; senza ordine, senza controllo, senza verità, senza luce. Un luogo di quelli in cui regnava la completa libertà: si poteva fare ciò che si desiderava, senza alcun limite o freno. Non era forse piacevole?
    - Che divertente! - pensai sbadigliando. Insomma, era decisamente il villaggio perfetto per uno come me: finalmente ero capitato nel posto giusto, lontano dal commercio, dalle bancarelle, dalla vendita di tutte quelle cose strane. Finalmente potevo dirvertirmi un po', lasciando alle spalle tutto ciò che avevo vissuto e provato fino a quel momento. Potevo migliorare, anche, per ritrovare finalmente quel bastardo di merda.
    Passi dopo altri passi mi portarono ben presto tra alcuni vicoli che poi mi portarono in mezzo ad altri. Certo, in mezzo a quella pioggia incessante non era facile capire dove cazzo mi trovavo. Alla fine dei conti, tutti sti edifici di merda erano praticamente uguali, come se fossero stati costruiti dallo stesso architetto: un coglione senza alcun gusto. Uno che manco sapevo cosa cazzo era l'arte...
    Sbuffai.
    Ero in viaggio da molto tempo ormai e dovevo pur trovare qualcosa da mangiare e, insomma, un tizio a caso in quel villaggio di merda che mi avrebbe insegnato almeno a controllare il chakra o cose del genere. A quel punto sarebbe potuto andare da quel coglione di mio fratello e conficcargli un kunai direttamente nel culo: solo in quel modo forse avrebbe imparato a vivere o a comportarsi da buon fratello minore. Eppure, qualcosa mi diceva che trovare qualcuno di serio in quel posto di merda sarebbe stato particolarmente difficile. Mettiamo chiaro in cose: non conoscevo niente di Ame, ma dopo la partenza da Kumo, dopo che avevo lasciato mio padre alle prese con quelle cose strane, i numeri eccetera, l'unica cosa che mi importava era diventare più forte di Tasaki e farlo pentire di essere nato. Non sapevo se fossi stato capace di apprendere le arti ninja e quelle cose lì ad Ame, ma dovevo, prima di tutto, trovarmi un lavoro o una cosa del genere. Se mi aveva insegnato qualcosa mio padre, era che i soldi erano la cosa più importante in quel mondo... O una delle più importanti. Manco mi ricordavo di tutte le cazzate che diceva quel vecchio bastardo.
    In cerca del lavoro, però, mi venne più la voglia di scopare che di guadagnare qualche ryo. Forse fu per quello che invece di andare dove dovevo (al centro lavori di Ame... sempre se esisteva qualcosa di simile e io ne dubitavo), andai verso il primo bordello di Ame. Non avevo un cazzo di ryo nella tasca, ma chissenefregava? Ero il figlio di un mercante e in qualche modo mi sarei fatto capire dando sfogo alle mie voglie.
    Arrivato davanti alla porta di quel grosso edificio, chiamato "Lacrima d'Argento", pensai che quel nome fosse particolarmente stupido. Poi bussai alla porta iniziando a lamentarmi:
    - Hey, ammasso di cretini, apritemi sta cazzo di porta prima che la sfondo! - affermai cercando di capire se a quell'ora l'edificio era davvero aperto oppure no. Se mi avessero aperto, avrebbero visto la mia faccia annoiata.

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    - Dai, apri sta porta di merda e non farmi incazzare... - avrei poi affermato e non appena qualcuno l'avrebbe finalmente aperta, avrei fatto un breve inchino: - Masaharu Moyo. In sto villaggio di coglioni cade una pioggia continua, ti rendi conto? - chiesi. - Comunque sono Masaharu Moyo. Ricordatelo bene sto nome, che diventerà importante tra qualche secolo. - Scrollai le spalle. - Cerco una prostituta con cui trascorrere la serata, ma sono senza soldi e quindi dev'essere gratuita. - Poi aggiunsi: - E mi servirebbe anche un lavoro, ma non una qualsiasi cosa. Uno che si adatta bene ai miei talenti e alle mie immense capacità. In pratica voglio fare il comandante in capo di un esercito o qualcosa del genere. - Dissi mettendomi la mano tra i capelli. Difficilmente avrebbero trovato qualcuno di più bello e migliore di me. Insomma, ero Masaharu Moyo, mica uno qualsiasi. - E già chi ci sono, non è che qualche puttana di quelle che avete qua può insegnarmi a camminare a testa in giù tipo Tasaki o sull'acqua e queste cose qua? - domandai. - In pratica c'è questo mio fratello che è un pezzo di merda e voglio aprirlo in due, ma sono ad Ame per diventare un bravo ninja e poi fargli il culo. Ma prima voglio scopare. Come un riccio in calore. - Affermai mettendo mano al kaiken. Tanto se questi qua non mi avessero fatto entrare, avrei tagliato le cose in giro a destra e a sinistra finché non mi avrebbero fatto entrare.
    Tanto ero Masaharu Moyo, pochi cazzi.



    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Kaiken × 1
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 3
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Shuriken × 1
    • Accendino × 1
    • Fukibari × 1
    • Spiedi × 5

    Note
    ///


    Edited by leopolis - 24/11/2021, 11:55
     
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    Era una notte come tante altre ad Ame, lì la città dai mille grattacieli accudiva la sua popolazione sotto un incessante pioggia. Mi stavo abituando poco alla volta a quell'ambiente così diverso dalle Mura di Oto. E nonostante tutto... mi piaceva. Mi sentivo più libera, finalmente.

    La Lacrima d'Argento era appena stata aperta e così come il mio adattarmi alla Città della Pioggia il locale stava crescendo. Non era facile farsi notare in mezzo ad altri mille locali simili, eppure grazie ai miei investimenti, ai contatti con i Fiori e al buon nome che stavo cercando di far emergere i clienti arrivano e spendevano i loro Ryo. Solo una piccola parte, per il momento, era interessata al servizio delle Matrone, squisitamente sessuale. Per lo più erano avventori appassionati di droghe e liquori forti. Niente che non potessi servire con capacità e professionalità.

    Generalmente non intervenivo mai, lasciando la gestione alle mie tre Matrone. Solo nel caso di clienti speciali, appartenenti magari ai Semi, mi presentavo e organizzavo direttamente. E per la prima volta dall'apertura del locale purtroppo dovetti affrontare una questione decisamente poco gradevole. Me lo aspettavo, non eravamo nella città più accogliente del mondo e le teste calde erano all'ordine del giorno.

    Fui chiamata da Camelia, la quale con la sua solita pacatezza ed eleganza mi pose il problema: c'era uno squinternato all'entrata del Locale e stava facendo di tutto per creare scompiglio e allontanare di fatto buoni clienti. Non potevo permetterlo. Così scesi dirigendomi all'entrata dove Ortensia stava praticamente impedendo all'uomo di entrare per fare i comodi.

    Ascoltai tutte le sue parole, silenziosa e con lo sguardo glaciale. I miei occhi avrebbero incrociato i suoi e non avrebbero trasmesso la minima emozione. Aveva veramente parlato di Tasaki? Quel Tasaki? Ed era veramente suo fratello? Tutto ciò non aveva senso, se non quello di ricondurre la situazione in cui mi ero trovata in un amaro scherzo del destino. In ogni caso solo alla fine del suo sproloquio concessi un'emozione... sorrisi, diabolicamente. Quell'uomo aveva proprio sbagliato posto, anzi aveva letteralmente sbagliato città.

    Il tuo modo di fare, di sporcare con le tue parole la Lacrima d'Argento, è inaccettabile e imperdonabile. Non mi interessa chi tu possa essere, non hai i soldi e quindi non potrai mai essere un mio cliente. In compenso ti pagherò io... per il tuo affronto.
    conclusi, perentoria.

    Probabilmente sorprendendo tutti, Geishe comprese, scattai al massimo della velocità contro Masaharu coprendo quei pochi metri che ci separavano[S. Movimento Gratuito]Velocità Nera. . E davanti a lui avrei allungato la mano destra e con un gesto fulmineo avrei sganciato un velocissimo, pericoloso schiaffone. Avrei puntato a colpire la sua guancia sinistra e scaraventarlo, grazie alla forza del chakra compresso, in un angolo lercio della strada, sotto la pioggia battente. [S. Tecnica Avanzato 1 + S. Tecnica 2, Azione Rapida]Forza: Nera + 6 Tacche. Velocità: Nera +6 Tacche (+2 Mi! Fa! Sol! +3 La! Si! Do!)

    Potenza: 10 (Base) + DnT Grave + 10 (Nota Assordante) + Azione Rapida





    Acuto (Base)
    Talento: L'utilizzatore è in grado di aumentare la potenza di Nota Assordante di 5. E' possibile usarlo una sola volta ogni 2 Round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da genin in su]

    Nota Combinata
    Abile: L'utilizzatore può combinare un attacco fisico portato con Nota del Dolore: Do! Re! a Nota Assordante spendendo slot tecnica per Nota Assordante al posto di slot tecnica avanzato. L'attivazione di Nota Assordante viene prodotta dallo spostamento d'aria generato dall'espansione del Chakra compresso. Nota Assordante durerà per un round a meno di non produrre altri rumori tramite il Chakra compresso. Nota Combinata può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round.
    [Da genin in su]

    Nota Inviolabile
    Abile: L'utilizzatore utilizzando Nota Combinata può applicare Azione Rapida sia a Nota del Dolore che Nota Assordante. Nota Inviolabile può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round.
    [Da chunin in su]

    Scala ascendente
    Talento: L'utilizzatore, colpendo l'avversario con Nota del Dolore: Mi! Fa! Sol!, può causare Dolore (DnT Grave) nella zona colpita sostituendo Dolore (DnT Medio) . È possibile usarlo una sola volta ogni 2 Round. Non è possibile sfruttare altre abilità Talento in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può causare Dolore (DnT Medio) nella zona colpita tramite il chakra compresso. La Forza e Velocità del colpo saranno incrementate di 2 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Do! Re" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare più tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Note del Dolore: La! Si! Do!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può incrementare le statistiche del proprio colpo: la Forza sarà aumentata di 4 tacche, la Velocità di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Do! Re" e "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare più tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]


    Se era Tasaki, sotto mentite spoglie, si sarebbe difeso. Se era un millantatore qualunque sarebbe morto... e se invece era veramente il fratello di Tasaki allora avrebbe dovuto non morire dopo quel colpo se voleva sconfiggere un giorno il Chunin. Probabilmente non sarebbe svenuto sul colpo ma nel giro di pochi secondi sopraffatto dal dolore causato sia dal Taijutsu che dal Ninjutsu.

    Mi sarei poi voltata, verso Ortensia Se si sveglierà... avvisami. Conclusi prima di ritornare all'interno del locale e scusarmi personalmente con i clienti che avevano assistito a quella scena a dir poco scadente. Ero decisamente infuriata, anche se non lo davo a dimostrare, questo perché uscendo dalla porta mi era bagnata i vestiti, e non era una bella sensazione.

    Ammesso che Masaharu si fosse ripreso mi avrebbe trovato a poca distanza, una volta ridestato. Avevo le braccia incrociate sotto i seni abbondanti. Ortensia mi aveva avvisato in anticipo ed era al mio fianco, che teneva un bellissimo ombrello, ovviamente intarsiato con tutti motivi floreali. Non lo avevo ucciso per un motivo ben specifico. Se era veramente il fratello di Tasaki avevo in mano un elemento in qualche modo sfruttabile. Un Ninja in ogni caso, e di quei tempi trovare uno Shinobi non era poi così scontato. Ma prima di offrirgli un lavoro dovevo veramente capire con chi avevo a che fare.


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    Non hai la testa staccata dal corpo, e questo mi suggerisce che sei un Ninja.. altrimenti beh saresti già morto. Però hai sbagliato a presentarti al Locale e pretendere qualsiasi cosa tu avessi in mente. Senza soldi non otterrai niente. Soprattutto qui ad Ame. Sei stato fortunato, se avessi scelto un locale diverso saresti già stato ucciso e gettato nelle fogne. Ma sono una donna di classe, e concedo sempre due occasioni. Però non sono qui per darti lezioni. Vuoi un lavoro? Ne possiamo discutere e ne hai bisogno... guardati. Un cane randagio, bagnato e puzzolente. Ame è magnifica. Lo sai perché? Perché io profumo. Profumo, nonostante la puzza che divora questa via. Perché io ho il potere di permettermi i profumi più costosi. Un potere che mi sono guadagnata in quel frangente mi vennero in mente le parole della Virtù, la Magnaminità... anche essa mi aveva definito a suo tempo un cane randagio Ma prima dovrai scusarti, con me e con tutti i clienti e con le mie Matrone. Scusati per il tono che hai usato, e promettimi che agirai con più educazione. Siamo delle donne, e meritiamo rispetto. E' fondamentale. Altrimenti, ritieniti fortunato... Ti lascerò andare via, vivo. e muovendo il busto verso la via, indicai la strada. Un percorso che non avrebbe ammesso ripensamenti.

     
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    La donna-fabbro


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    - Certo che mi devi pagare! - esclamai sfacciato come non mai. - Sono Masaharu Moyo io e voi non siete un caz.... FERMA! - Urlai notando la grande rapidità del suo spostamento. Si era mossa velocissima, tanto che non sarei mai riuscito ne a fermarla, ne a vederla. Una vera ombra che mi vidi vicino in poco meno di un istante: era spuntata da qualche parte non riuscivo a capire da dove, ma comunque non era male a tette e culo, anzi. Prima di prendere il ceffone che mi avrebbe spento la luce (speravo non per sempre), misi un "8" alle sue tette e un "6" al suo culo. Poi finii con le spalle al muro e la testa gravemente danneggiata da quel movimento incredibilmente veloce. Ovviamente, dopo essere sbattuto scivolai con le spalle lungo il muro e ridacchiai leggermente, in modo folle, quasi come se dopo quel che colpo mi si fosse spenta l'ultima luce nella mia testa. Poi, cercai di farle vedere il dito medio e mi spensi, in tutti i sensi.

    Al mio risveglio diverso tempo, notai una faccia davanti a me ed era quella della donna che mi aveva accolto poco prima. Linee gentili, ma non troppo; occhi profondi, ma non troppo. E poi, tutta l'armonia sembrava stonare. Quasi come se il suo viso glie lo avesse fatto un fabbro. - Ti metto un "2" per la faccia... hehe... - ridacchiai, salvo poi rispondere alle sue asserzioni. - Non è che non ho soldi, - spiegai. - È che non li ho ora. Poi tra qualche mese ti pagherò bene. Tu ora dammi il servizio che cerco e poi tra qualche mese ti darò i soldi. - Spiegai, salvo poi aggiungere: - Non potete farmi niente. Non potete uccidermi. Sono immortale. - Dissi convinto. O meglio: non lo ero ancora, ma alla fine dei conti era una cosa che rientrava nei miei piani in un modo oppure nell'altro. Era solo una questione di tempo: sarei diventato ricco, speso tutti i soldi in prostitute e sarei anche diventato immortale per godermi l'eternità tra alcol e belle donne alla faccia di quel coglione di mio fratello. - Certo che voglio un lavoro, - risposi. - Ma degno del mio talento! - esclamai alzandomi leggermente. Di scusarsi, comunque, non si parlava proprio. - Io non mi scuso mai! - dissi, salvo poi aggiungere: - Tu sei una donna, ma picchi come un fabbro... cazzo... ma cazzo... non è possibile... Non ho mai visto una donna che picchia così forte. Cosa sei tu? Una donna sportiva che fa atletica pesante? Fai pugilato? Cosa fai? - Domandai. A occhio e croce non sembrava di essere chissà quanto forte o di avere le mani di un falegname, ma porca Ame se menava come un gorilla! Poi la guardai attentamente, comprendendo che forse una sola parola mi avrebbe aperto le porte verso una vita migliore nel Villaggio della Pioggia. - Evvabbè dai, scusa... ma con quelle non mi scuso. Solo con te, mi scusi signorina Fabbro. - Dissi più per convenienza personale che per altro. - Ora mi fai scopare con una delle tue o no? Ti ho detto che ti pago tra 4 mesi ed è vero... Io mantengono sempre la parola! - Anche quello non era vero: ero una carogna e chi cazzo se ne fregava della parola? Ma, dopotutto, sentivo che quella tizia là poteva darmi quello che cercavo... sempre se non mi avesse iniziato a picchiare di nuovo.

     
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    Moyo


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    Rimasi impassibile, gelida, davanti alle affermazioni del fantomatico fratello di Tasaki. Mi ero spiegata chiaramente, non avrei mai accettato null'altro da quell'essere inferiore almeno finché non avessi accolto delle sincere scuse... che non arrivarono alle mie matrone ma solo verso di me. Non mi sarebbe mai bastato.

    Sorrisi, malefica, al termine delle sue parole. Si era rivolto nuovamente nei confronti delle mie matrone con un tono che non potevo accettare e normalmente dopo il primo avviso, già dato, lo avrei ucciso sul momento. Ma due motivazioni ben specifiche lo tenevano ancora in vita. La prima era semplice. Era un Ninja. La seconda invece era che avevo bisogno di un qualche cavia, dotata di un vero sistema circolatorio del chakra, per eseguire alcuni esperimenti che avevo in mente ma che mai avevo messo in pratica.

    Dunque sorvolando, solo per quell'ultima volta, sul suo tono presi parola Può essere che tu sia immortale. Ma sei sicuramente l'immortale più debole di questo mondo! presi a ridere, di gusto Sono invece sicura che la tua ingenuità si rivelerà mortale. Usa per ancora una volta un tono sgradevole, o un vocabolario fuori misura, nei confronti delle mie matrone o dei miei clienti e ti staccherò la testa. La lascerò marcire al sole, per giorni... per testare effettivamente le tue parole. Non ti concederò un'altra occasione, sei avvisato. Piccolo Ninja. lasciai passare qualche secondo prima di continuare Sei una scheggia impazzita. A quelli come te non faccio alcun genere di credito. Quindi nessun divertimento finché non te lo sarai guadagnato. D'altro canto non durerai una sola notte qui fuori. Quello che ti offro è un lavoro. Farai da cavia, per cosa lo saprai solo solo se accettarai. Ti concedero una stanza della servitù per dormire e mangiare, allenarti se vuoi. E quando io sarò libera lavoreremo insieme per approfondire alcune conoscenze. Se causerai problemi mettendo in mezzo me o la Lacrima, oppure oserai offendere o denigrare qualunque cosa o qualunque persona alla Lacrima d'Argento verrai ucciso. Se invece penserai anche solamente di svelare o vendere qualunque genere di informazione o evento che assisterai alla Lacrima d'Argento la punizione sarà ben peggio della morte. Ciò che succederà tra me e te, o tra te e la Lacrima d'argento dovrà restare segreto, per sempre. In cambio io ti garantisco protezione, un tetto sotto la testa e una paga. Cosa vorrai farne con i soldi poi sarà affare tuo. Lasciando così intuire all'uomo che avrebbe potuto spenderli per sfruttare i servizi della Lacrima questi sono gli accordi. Accetti? Con quella mia domanda lasciai ben poco margine di trattativa al cane randagio. Non era di certo nelle condizioni di trattare, infondo.

     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Shin, il Mangiafuoco

    E di quella volta che, in un locale di Ame




    Shin, nonostante la sua giovane età suggerisse il contrario, aveva visitato diverse volte locali del genere, sia per lavoro che per piacere. Nonostante la sua esperienza fosse, dunque, vasta, egli non era mai stato ad un locale del genere. Aveva frequentato diverse instituzioni del genere anche ad Ame, ma gli era stato consigliato da diversi conoscenti dei Fiori di passare di lì. Grazie alle loro raccomandazioni, egli era riuscito ad entrare senza pagare un'ingente somma, ma dovendo comunque sborsare qualche danaro. Se ogni conoscente dei Fiori di Ame, infatti, fosse entrato senza pagare, molto probabilmente il locale sarebbe rimasto a corto di liquidi in un lampo.



    Trovandosi di fronte alla facciata, Shin ebbe un brivido di eccitazione, la fattura del locale trasparente anche solamente dall'elegante fronte del locale, che rimandava alla tradizione, dando a chi entrasse un senso di accoglienza e nostalgia. O almeno, così entro il giovane, forse qualche ricordo sommerso della sua veloce vita a Konoha affiorando sulla superficie. Egli, dunque, entrò, un lungo kimono blu il suo vestito, aperto in mezzo, mostrando il suo petto, la sua mano che usciva da quella apertura. Una cinta arancione completava il suo outfit, la prima volta che si era vestito in qualcosa di così elegante.



    L'eleganza della struttura continuava all'interno, con uno staff incredibilmente gentile, ed anche estremamente carino, il giovane cercando di osservare senza essere troppo ovvio. Egli iniziò ad esplorare quel piano, visitando le terme e rilassandosi. Shin, fin da quando aveva lasciato il padre, non aveva mai avuto un momento per fermarsi, rilassarsi. Questa era la prima volta che non aveva bisogno di controllare i suoi dintorni, la sua sicurezza affidata a qualcun altro. Dopo una mezz'ora, egli si recò alla sala massaggi ed in generale, visitò tutte le strutture e i servizi che gli venivano offerti.



    Un drink dopo l'altro, il giovane era diventato leggermente brillo, i suoi sguardi verso lo staff adesso non più nascosti, la sua risata contagiosa. A quel momento si recò al primo piano, cercando di trovare qualcosa da mangiare.
     
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    La Lacrima d'Argento

    Post Primo - Shin Il Mangiofuoco



    La Lacrima d'Argento era aperta ormai da diversi mesi e il numero di persone che frequentavano il locale e i servizi ad esso connesso erano numerosi. Certo, la maggior parte degli avventori si limitava a sfruttare la ristorazione e pernottamento senza... salire al secondo piano. Lì era dove veramente si svolgeva il vero divertimento. Dove lo sporco di Ame, droga sesso e alcol, scorrevano a non finire, finché ovviamente si avevano i soldi per pagare. Ovviamente il primo capitato non poteva sfruttare e godere del secondo piano, bisognava pagare o avere le giuste referenze.

    Si da il caso che quel giorno un ragazzo avesse deciso di entrare al locale. Non era tuttavia un cliente come il resto dei presenti di quella giornata. In qualche modo era riuscito a dimostrare una certa affiliazione ad Ame, anche se non era direttamente membro. Motivo per il quale gli fu concesso di entrare e di sfruttare i servizi.

    Per i membri dei Fiori il piano terra e il primo piano era praticamente scontati su quasi ogni dettaglio. Ovviamente il secondo piano, dove si poteva consumare ogni tipo di sostanza o rapporto carnale aveva costo pieno. Solo ai Fanti, Principi o Re o Regine di Ame era concesso la libertà assoluta, certo fino ad un limite ragionevole. Discorso diverso invece era per i membri di Hayate. Ma in quel caso la riservatezza era assoluta. Nessuno sapeva della mia affiliazione alla Setta ad Ame, nemmeno le mie Matrone. E visto che i membri del Lupo agivano all'ombra ero certo che nessuno si sarebbe presentato direttamente alla mia porta, alla luce del sole.

    In poco tempo tramite il passaparola delle mie matrone venni a mia conoscenza della sua presenza nel mio locale. Decisi di lasciarlo fare, di prendersi il suo tempo. Di perdere qualche inibizione, magari bevendo qualche drink.

    Le mie matrone muovendosi come al solito all'interno del locale mi tennero via via informata della sua presenza. Un cliente normale non avrebbe mai destato il mio interesse ma un avventore che aveva rapporti con Ame, ma non era affiliato ad esso significava che poteva essere benissimo un Ninja e come tale dunque sfruttabile in qualche modo. Quel ragazzo avrebbe presto scoperto che ogni singola azione, decisione, scelta che veniva presa ad Ame aveva sempre una ricaduta sul soldi, sui Ryo, nei migliori dei casi.

    E così quando Shin, quello era il suo nome, decise di salire di un piano per approfittare della cucina dopo essersi accomodato e aver ordinato qualcosa il cibo non sarebbe stato portato da una cameriera qualunque ma da una ragazza, dai lineamenti giovanili. Ma sicuramente a Shin gli occhi sarebbero caduti sul suo corpo, sulle sue forme. Sul suo passo sinuoso. E sopratutto sui vestiti decisamente ammiccanti.

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    Quella ragazza ero io. Yuri, la proprietaria dellla Lacrima d'Argento.

    Posso accomodarmi vicino a te, tesoro? avrei gentilmente chiesto a Shin prima di appoggiare i piatti che avevo ordinato Forse non ne sei a conoscenza, ma per chi si è fatto conoscere ad Ame... sai c'è la possibilità di sfruttare servizi di qualità decisamente migliore e conoscere persone più simili a te, alle tue capacità. Cibi più buoni, divertimenti maggiori... massaggi migliori. Sali di un piano, hai il mio lascia passare. feci trascorrere qualche buono secondo, prima di alzarmi con delicatezza Mi chiamo Yuri, e sono la proprietaria del Locale. Ti aspetto di sopra, tesoro. Un messaggio chiaro, che non avrebbe lasciato adito a dubbi. Un rifiuto sarebbe sicuramente accettato, ma decisamente poco gradito. Shin voleva farsi un nome ad Ame? Doveva iniziare a comportarsi come tale. A trattare con chi di dovere.



     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Shin, il Mangiafuoco

    E di quella volta che, in una piazza di Ame



    Shin non immaginava di aver causato tanto interesse nella sua presenza in quel locale, ma sembrava che invece, un uomo con connessioni in Ame, che aveva condotto diversi incarichi per conto dell'Asso di Picche, fosse una presenza che necessitava una certa premura, una certo livello di osservazione. Così, dopo aver usufruito dei servizi rilassanti della struttura, egli, poggiato sul bancone del locale al primo piano, stava sorseggiando una bevanda, ignaro dell'attenzione che aveva scaturito.


    Nonostante ciò, anche se si fosse accorto di essere osservato, mai nella vita il giovane attore si sarebbe immaginato uno sviluppo della situazione tanto drastico. Davanti a lui, infatti, quasi come dal nulla, comparve una giovane fanciulla, dai lineamenti graziosi. Un lungo ed invitante vestito, le cui forme focalizzavano l'attenzione sul petto formoso della donna. Le sue spalle candide, lucenti sotto la luce del locale, e quella innocente faccia, tradita immediatamente dalle sue parole.


    Infatti la donna si rivelò essere Yuri, la proprietaria del locale, che con poche semplici parole, lo invitò a salire di un altro piano, andando ad esplorare quello che era il principlae intrattenimento della struttura. Il giovane non se lo fece ripetere due volte, ingoiando il cibo che gli era stato portato e seguendo la scia del profumo della donna, salendo le scale fino ad arrivare al piano successivo.


    Il suo cuore palpitava ad ogni passo, il sangue ribollendo nelle sue vene, quasi inseguendo la figura della donna dietro ogni angolo. Quando poi arrivò finalmente, era come se lei fosse sparita, nella stanza dove regnava quasi una nebbia di fumo e un mormorio di parole.

    Lì, davanti alle scale, si ergeva un lungo bancone, la stanza provvista di lettini con un profumo che subito attaccò le narici del giovane. Si trattava infatti di un misto di odori, proveniente da diverse sostanze ed aromi utilizzati nella stanza. Shin si avvicinò al bancone, non propriamente interessato all'utilizzo di stupefacenti, ma incuriosito dalla proposta di quella donna. Voleva trovarla e capire cosa lei intendesse.
     
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    La Lacrima d'Argento

    Post Secondo - Shin Il Mangiafuoco



    Non mi feci ripetere due volte e Shin si fece convincere molto velocemente. Dimostrazione inequivocabile che era acerbo del mondo in cui volontariamente o meno era entrato a far parte. Ad Ame nulla era scontato e dietro ogni proposta o richiesta c'era sempre un secondo fine, che generalmente riguardava i Ryo. Avevo parlato di lasciapassare ma non certo di un'entrata gratis. Potevo chiudere un occhio sui servizi offerti al piano terra ma il secondo piano era riservato ed esclusivo e la sola presenza aveva un costo che bene o male doveva essere saldato. Ma il pesce abboccò all'amo e non si fece nessun problema, o si pose qualche domanda, nel seguirmi e così salendo le scale ebbe il primo, vero, assaggio di quanto poteva essere tossica Ame.

    Superando lo stupore iniziale, e evitando di incrociare troppo lo sguardo con quelli che erano tizi del tutto poco raccomandabili (elementi in qualche modo di Ame, ma ormai esperti di quel locale e consapevoli che per ogni servizio era necessario sborsare Ryo), Shin sarebbe stato raggiunto da una delle mie matrone.

    Camelia, Tsubaki, si avvicinò al giovane Nunkenin e con un leggero inchino si presentò Piacere, e benvenuto alla Lacrima D'Argento come se fosse veramente quello il locale La padrona sta aspettando là, in quel tavolo e la donna indicò, sporgendo un davanzale a dir poco dirompente l'angolo in cui io, Yuri, stavo attendendo il giovane adescato Nel frattempo, vuole che le porti qualcosa da bere? Una droga particolare? Una sostanza a cui è... diciamo... particolarmente legato?

    Se Shin, il cui nome per uno strano scherzo del destino era lo stesso del miglior amico, fosse arrivato al mio tavolo avrei alzato lo sguardo verso di lui. Uno sguardo malizioso, ma allo stesso tempo profondo. Se avesse saputo veramente chi ero in quello sguardo avrebbe visto il nulla più totale, un oscurità senza fine, che non terminava mai perché il mio cuore era stato strappato dal mio petto.

    Tesoro, sono contento che ti sei unito a me. Dimmi un po'... le voci girano veloci ad Ame e mi dicono che non sei nuovo nei Fiori o mi sbaglio? avevo citato direttamente il Seme, una domanda azzardata forse Hai deciso quindi di riposarti un po'? Sai, ai guerrieri in questo locale riserviamo sempre un trattamento di favore... Basta che tu lo voglia conclusi quelle ultime parole piegandomi in avanti e sporgendo così il mio petto alla sua vista, alla sua libidine che sicuramente avrei scatenato. Il mio profumo, i drink che aveva già bevuto, l'ambiente favorevole, la mia stessa presenza erano spinte a cedere dai propri confini o imposizioni. A lasciarsi andare. In un certo modo mi stavo comportando con Lord Goemon, lascività peccato e tragressione unite ad una dose della droga più pericolosa di tutte: la ricerca del Potere. Certo poteva trattenersi dalle mie avance, poteva resistere ma fino a che punto?


     
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    Risveglio

    Primo Post

    Da qualche settimana aveva avuto luogo il suo risveglio dopo quello che sembrava un lungo forse lunghissimo sonno, aveva perso molto dei suoi ricordi dispersi come petali di sakura al vento. Memorie disperse insieme ai mille frammenti della sua ormai miserabile anima maledetta.

    In vero ricordava ben poco di quel che era, minime certezze quali il suo nome Hasu Kurogane; la sua particolare natura; la strana vitale dipendenza; un certo interesse nel genere femminile; infine una certa abilità combattiva. Senza dubbio si trovava in una situazione quanto meno complicata, stato che curiosamente gli scatenava una certa ilarità e non disperato sconforto.
    Fatto sta che dopo aver girovagato qua e la come un nomade o vagabondo si ritrovò letteralmente per le vie di Ame, dove superando la confusione nella sua testa finalmente riuscì a fare il punto della situazione: ovviamente aveva bisogno di vitto, alloggio, "droghe" e informazioni, tutto ottenibile con soldi. Per avere la cara moneta gli serviva un lavoro e guarda caso ad Ame vi era proprio tutto quello di cui aveva necessità. Ma uno come Hasu non avrebbe sicuramente lavorato in un posto qualsiasi e per un boss qualunque; quindi cercò accuratamente un lungo e una persona interessanti bhe la sua attenzione naturalmente cadde sulla piuttosto nota Lacrima d'Argento e sulla proprietaria una certa Yuri qualcosa, a quanto pare la memoria di Hasu è palesemente pigra...

    Quel pomeriggio poco prima le 16:30 una figura diversamente alta avvolta parzialmente in un mantello nero si presentò alla porta abbastanza imponente del rinomato locale. Il cappuccio fu abbassato liberando un inconsueta, fluente e rigogliosa chioma bluastra; bussò al portone con insospettabile forza e sicurezza poi con voce piuttosto ferma disse:

    Ehi di casa...Sono Hasu Kurogane. Cerco l'oujo di questo palazzo! Offro i miei servigi e la assoluta fedeltà...

    Usando parole chiaramente inusuali per certi posti, sembrava una via di mezzo tra un samurai e uno yakuza?! Sicuramente avrebbe attirato l'attirato l'attenzione di qualcuno all'interno.


     
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    La Lacrima D'Argento

    Post Primo - Hasu Kurogame



    Di barboni, pezzenti e millantatori la Lacrima D'Argento ne vedeva tutti i giorni. A turno le varie matrone si gestivano l'ingresso del locale e da loro dipendeva sostanzialmente la cernita dei clienti che erano o non erano ammessi al Ryokan. Molto spesso delle povere anime promettevano i propri soldi, pezzi di loro stessi o favori futuri pur di riservarsi la compagnia dolce, o calda, della propria matrona preferita o chiedevano urlando umana pietà una sola dose in più delle loro droghe preferite.

    Ma non c'era spazio per cani randagi come quelli alla Lacrima D'Argento. Solo chi aveva soldi o chi poteva essere sfruttato a dovere poteva avere spazio all'interno del locale e quello era sostanzialmente il compito delle matrone. Distinguere se la persona che chiedeva di entrare era uno dei tanti dimenticati di Ame, un cliente rispettabile e pagante oppure un cliente da spremere. E proprio quel giorno Ortensia vicino all'ingresso accolse l'arrivo di un giovane ragazzo. Occhi profondi e capelli lunghi tradivano un corpo androgeno.

    Eppure i suoi occhi brillavano, di una luce che si distingueva dalla marmaglia che petulante chiedeva di entrare. Un dettaglio che ad Ortensia non fuggì. Ascoltò senza rispondere le parole dell'uomo, o meglio del giovane ragazzo, e dopo qualche attimo di esitazione prese in mano un campanellino che agitandolo risuonò richiamando l'attenzione delle altre matrone, il cui compito a quel punto sarebbe stato quello di avvisarmi e farmi procedere verso l'entrata. La mia attenzione era stata richiamata.

    Lasciandomi dietro le occhiate di tutti i clienti che erano stati già ammessi e richiamando l'attenzione di tutti quelli al di fuori che erano stati esclusi comparsi vicino al portone di ingresso. Non ero vestita come al solito alla Lacrima, ero più in abiti formali. Quelli che usavo quando dovevo eseguire qualche commissione.

    Riferisci Ortensia, perché mi hai chiamato. la donna, con una delicatezza studiata, indicò il ragazzo Promette fedeltà e servigio. E non so perché richiama la mia attenzione. abbassai lo sguardo verso il giovane curiosa a quel punto di vedere come avrebbe reagito alle mie parole Dimmi un po', le tue affermazioni hanno un peso molto importante, soprattutto se pronunciate ad Ame. Parole pesanti. Come ben sai ad Ame ogni transizione ha un costo. Tu cosa mi chiedi in cambio? Domandai davanti a tutti. Poteva rispondermi, oppure poteva chiedere un incontro privato ma quello restava al coraggio di quell'uomo, ammesso che ne avesse. Una prima prova per cogliere e capire le sue intenzioni.

    CITAZIONE
    A scanso di equivoci distinguo le due giocate. Quella con Pytor è temporalmente separata da quella di Rex.

     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Shin, il Mangiafuoco

    E di quella volta che, in una piazza di Ame



    Dopo essere stato ammaliato dalla padrona di casa, dopo essere stato sorpreso dall'atmosfera di quel piano, il giovane venne accolto da una donna, formosa quasi quanto Yuri, che gli indicò il tavolo dove si sarebbe dovuto sedere, proponendogli anche qualche particolare rinfresco. Shin aveva assaggiato quei frutti proibiti, qui e lì, dato che la sua professione, i suoi rapporti con Ame l'avevano posto in stretto contatto con quest passioni.


    Nonostante ciò, non si era mai lasciato trascinare da quelle tentazioni, non comprendendone il fascino. Dunque, con un sorriso sincero, egli rifiutò l'offerta, camminando lentamente verso il suo posto assegnato. Non era però pronto, almeno non fino in fondo, a resister ad un altro tipo di tentazione, più carnale. Una volta seduto, infatti, davanti a lui la donna si piegò in avanti, appoggiando le sue curve sul legno, attirando la sua attenzione, completamente. La sua mente vagò sul suo vestito, od almeno, quel poco di vestito che lei aveva addosso, le sue labbra, cercando di distogliere lo sguardo, ma allo stesso tempo, fallendo miserabilmente.


    Ci volle un momento per far si che la sua mente si riprendesse, affinchè si potesse concentrare su quello che gli era stato chiesto. Un sottoposto dei Fiori? Lui? Era giovane, ma possente, od almeno, credeva di esserlo, di essere potente. Il suo petto si gonfiò, di orgoglio, punto dalla sua domanda.

    "No. Non faccio parte dei Fiori. Sono il mio capo, il mio boss. Ho io in mano il mio destino, e così sarà sempre."




    Una risposta piena di sicurezza di sè, forse un po' troppa. Ma per un giovane che aveva trovato successo da sè, che aveva uno spirito ardente, cercando di conquistarsi il suo posto nel mondo, forse era proprio quella la risposta più adatta. Poi arrossì, pensando al resto di quella domanda, ma non disse niente, muovendo la sua mano nervosamente tra i suoi scuri capelli.




     
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    La Lacrima d'Argento

    Post Terzo - Shin Il Mangiafuoco



    Ho capito. Ti definisci padrone di te stesso. Parole forti, giovane ragazzo pronunciai con voce suadente Ma quanto vale la tua libertà e quanto sei in grado di valutarla, qui ad Ame? Ogni singola essenza ha un prezzo. La libertà è tra gli oggetti sicuramente più scambiati. Fai molta attenzione sorrisi, mefistofelica. La mia libertà l'avevo venduta più volte, e mi aveva portato davanti a questo ragazzo ad intrattenere una discussione molto interessante Sai, tutto questo parlare però mi ha assetato. presi dolcemente con la mano il bicchiere di sake, che mi era stato portato nel frattempo da uno dei servienti, e bevendolo feci scappare appositamente una goccia da sotto il labbro cosicché il percorso di quella piccola parte di saké scivolasse prima lungo il collo per poi scomparire tra i seni. Una vista decisamente ammiliante.

    Dopo di che mi alzai, e spostandomi di spalle lasciando così intravedere il mio lato b al giovane conclusi il discorso Vedi quella porta la infondo? E' la mia stanza, se vuoi intrattenerti con me. Alle tue condizioni, sarai libero di farlo. Cosi come goderti da solo questa serata. Sei libero di farlo. e con passo calcolato e decisamente sensuale mi inoltrai nella mia stanza.

    Se Shin avesse accettato la mia proposta allora alzandomi dal sedia che dava sulla scrivania, dove erano raccolti vari appunti di lavoro, mi sarei avvicinata al letto dalle lenzuola di seta preziosa, rosse come la passione che stava per scatenarsi, e stendendomi sopra avrei invitato il ragazzo ad unirsi Chiudi a chiave la porta dietro di te, tesoro. Abbiamo di che divertirci ora, vieni qui vicino. Sei pronto? Una domanda che avrebbe presupposto una notte indimenticabile per Shin.

    Se Shin invece avesse rifiutato la mia proposta oppure avrebbe continuato a godersi la serata per conto suo, o insieme ad altri commensali nessuno lo avrebbe mai interrotto o disturbato nella misura in cui lui avrebbe rispettato gli altri ospiti. Tuttavia quando avrebbe deciso di uscire dal locale prima di scendere dal secondo piano Ortensia si sarebbe palesata porgendogli un piccolo taccuino Padroncino, questo è il conto fino ad ora che deve saldare. Una cifra come avrebbe presto scoperto troppo alta per le povere tasche di Shin, squattrinato come era. Nella voce era stato tutto inserito, ma la vera spesa sarebbe stata quella di accedere al secondo piano. Lì il costo era stato molto, molto, alto.

    Come avrebbe reagito il giovane Nunkenin?

     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Shin, il Mangiafuoco

    E di quella volta che, in una piazza di Ame



    Le parole della donna trovarono poco appiglio nell'animo di Shin. Il giovane si sentiva padrone di sè stesso, abbastanza importante da poter essere invitato in uno stabilimento tanto prestigioso ed esclusivo. Prima ancora però che potesse abbozzare l'inizio di una risposta a quell'argomentazione tanto filosofica, i movimenti della donna catturarono ancora una volta la sua attenzione.

    Con un calice in mano, infatti, Yuri si dissetò, lasciando una goccia curiosa scappare le sue labbra, scendendo lungo il suo mento, la sua gola e nascondendosi nelle pieghe delle sue curve. Le sue dolci parole corsero sulla sua pelle, rizzando i suoi peli, fino a giungere nelle orecchie del giovane, che non ci pensò due volte. Egli era forte, possente, fisico, pronto a prendere ciò che gli spettava nel mondo sbaragliandò chiunque si intromettesse.

    Così, quando quell'occasione venne presentata a Shin, con le provocanti curve della donna che si dirigevano verso una porta infondo alla stanza, egli non pensò ad altro se non a balzare al di fuori dal tavolo, inseguendo quasi la tentatrice. Nella stanza, le lenzuola rosse davano all'ambiente un aria incandescente, la tensione fra i due crescendo con ogni respiro. Il giovane si sedette sul letto, accanto a Yuri, cercando la sua mano e stringendola, prima di rispondere.


    "Certamente...."



    La presa sulla sua mano diventando ancora più forte di prima.

     
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    Il Fiore Lupo

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    La Lacrima d'Argento

    Post Quarto - Shin Il Mangiafuoco



    Shin scelse, in piena libertà, di seguire il bian coniglio, se così si poteva dire. Decise di cadere in tentazione e soddisfare i suoi bisogni più primari, istintivi. Ame era anche quello. Non c'erano limiti già definiti o confini da non superare. Ad esempio i Cuori avevano plasmato su di me la loro arte trasformandomi in donna. In ogni parte e in ogni funzione.

    Fossi stato Kato, fossi stato l'accademico prima dell'Abete non sarei nemmeno riuscito a pensare anche solo lontanamente ad una situazione del genere. Ma mi ero oramai abituata ad ogni tipo di contatto, di calore e di eccesso. I miei primi clienti furono le mie matrone, i primi manichini sui quali lasciarmi andare completamente arrivando ad un punto di pura disinibizione e presto Shin avrebbe sperimentato quanto la mia arte erotica si era affinata da quanto avevo iniziato.

    Chiusa la porta e avvicinatosi porsi delicatamente la mia mano sulla guancia di Shin, una mano priva di calli curata e profumata Tesoro, ora non pensare ad altro che a divertirti. Sarà per te come una nuova prima volta. E con quell'ultima parola diedi inizio alle danze.

    Mi sarei spogliata e mi sarei lasciata gestire dal Nunkenin. Si era definito padrone di sé stesso e dunque immaginai che lui voleva essere, per così dire, al comando. Così avrei lasciato fare al Ninja, assecondando ogni sua richiesta e dimostrando di fatto che per me non c'era alcun segno minimo di stanchezza o limite [Resistenza]. Il mio fisico era temprato da infiniti allenamenti, e di sicuro Shin per quanto vivace potesse risultare non sarebbe mai riuscito a scalfire la mia voglia e passione. Sicuramente si sarebbe domandato fino a che punto mi sarei potuta spingere e proprio in quel momento avrei generato cinque copie fisiche di me stessa [Kage Bushin] Non ti preoccupare tesoro, loro sono me. Una tecnica ninja. Una specialità della casa... Shin. Le Yuri avrebbero ulteriormente amplificato il piacere rendendo sicuramente quella notte di passione per Shin indimenticabile. Certo... fino a che non sarebbe finita.

    Che si fosse addormentato sfiancato dallo sforzo o avesse deciso di andare via al termine di quella prestazione poco prima di uscire dalla porta lo avrei interrotto Tesoro, allora come ti è sembrato? Ti sei sentito libero? Mi piaceva giocare con quella parola, libertà, cosi enfatizzante Shin, personalmente sono piacevolmente rimasta colpita dalla tua compagnia. Motivo per il quale applicherò uno sconto sul tuo pagamento... Tesoro, comprensivo di tutto, pure della mia compagnia di stanotte, sono mille Ryo. Ovviamente solo in contanti. Conclusi, quasi dicendo un ovvietà. Non avevo mai parlato di gratuità, né di Liberalità. I miei servizi andavano pagati, sempre e comunque. E Shin di certo non si esentava da tale regola.

     
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