L'Alba di una Nuova Nebbia Rossa

La lettera di Youshi mi colse di sorpresa. Un nuovo ninja era pronto per intraprendere la strada che anche io tempo prima avevo percorso: provare la sua forza nel rito della Nebbia di Sangue. Questa volta il chunin non sarebbe stato presente e avrei dovuto eseguire tutti gli step del rituale da solo. Mentre guardavo i fascicoli dei due studenti che erano stati identificati non riuscii a non notare le varie differenze che li contraddistinguevano. Sia fisicamente che mentalmente erano due persone molto diverse. Il primo studente era un esponente del clan Kakita dai capelli neri e dai lineamenti marcati. Si era distinto tra gli altri studenti per le sue ottime qualità di spadaccino e aveva impressionato la maggior parte dei Sensei. Incredibile come il clan Kakita riesca sempre a generare ottimi spadaccini, dovrei provare a capire qualcosa di più dei loro metodi di insegnamento.. Il secondo studente invece era una graziosa ragazza dagli occhi ambrati e dai capelli argentei. Il suo fascicolo, diversamente dal Kakita, era tempestato da note di richiamo e segnalazioni.. Doveva essere una ribelle in piena regola. Un comportamento che non ho mai perseguito.. Chissà se la mia vita sarebbe stata diversa se fossi stato come lei.. scossi la testa per allontanare quei pensieri. Oramai è tardi per questo.. il passato non posso cambiarlo di sicuro.. Concentriamoci sul presente e sul futuro. Mi avvicinai al comodino della mia stanza, il buco che Jinka mi aveva messo a disposizione al suo locale, e presi tra le mani la foto di Kimiko. Resisti ancora un po', non sono ancora pronto per venire a cercarti ma il tempo si sta avvicinando sempre più velocemente. Fu così che, una volta riposta la foto, uscii dal locale di gran fretta, pronto a mettere in moto gli ingranaggi della Nebbia di Sangue.

Mi diressi verso l'edificio amministrativo dove avevo appuntamento con la squadra che mi avrebbe aiutato con il primo passo: Rapire i due ninja. Pensate al Kakita, io mi occuperò della Nobunaga Odinai calmo e torreggiante sugli altri ninja. Ci rincontreremo a Genosha, buon lavoro signori. Mi congedatomi da loro, muovendomi verso un luogo ben preciso, mi sarei diretto verso l'orfanotrofio di Kiri, residenza della studentessa. La struttura si trovava nella cintura esterna del villaggio vicino alle mura e non fu per nulla difficile raggiungerlo senza che nessuno riuscisse a vedermi anche grazie al tempo atmosferico presente: La fitta nebbia di quella notte era proprio ciò che mi serviva per passare inosservato e raggiungere la finestra che dava verso un corridoio con, ai lati, moltissime porte. Avevo preventivamente raccolto abbastanza informazioni per sapere quale era quella della ragazza e, rapidamente, concentrai del chakra distruttivo sulla punta del dito che usai come martelletto per sbloccare la serratura che teneva chiusa la finestra e mi catapultai all'interno, senza provocare nessun rumore vistoso o peculiare. A quel punto avrei semplicemente aperto la porta di camera della ragazza, assicurandomi che fosse effettivamente a letto e che non fosse sveglia per qualsivoglia ragione. [Abilità] Recuperai un fazzoletto di stoffa e lo imbevetti in un semplice soporifero che mi avrebbe permesso di farla cadere in un sonno comatoso per il tempo che mi sarebbe servito per traferirla nel luogo prestabilito. La Ragazza si sarebbe quindi svegliata vedendo semplicemente un uomo incappucciato che la stava tenendo per le braccia, in modo da bloccarla, con una forza nettamente superiore alla sua e, un secondo incappucciato, che invece teneva il fazzoletto davanti alla sua bocca e naso, in modo che la respirazione dei vapori del preparato fosse stato il più veloce possibile.

Avrebbe percepito freddo, una volta svegliata in quel di Genosha, la ragazza rapita, un freddo costante e su tutto il corpo, avrebbe capito subito, anche senza aprire gli occhi, di essere a contatto con della soffice neve che le avrebbe provocato i brividi. Nel caso avesse aperto gli occhi si sarebbe trovata davanti a uno spiazzo contornato da una coltre di alberi e, al loro limitare dei braceri, accesi lungo tutto il perimetro dello spiazzo, forse unica possibile fonte di calore in quello spazio aperto. Insieme a lei era presente un altro ragazzo.

Era nelle stesse condizioni della ragazza e non capiva assolutamente cosa stesse succedendo. Dove siamo? cosa ci facciamo qui?! Fa freddissimo! Si rivolse alla ragazza con una voce abbastanza ansiosa. I due si sarebbero a quel punto accorti anche del loro equipaggiamento. era proprio dietro di loro poggiato a terra su di una piccola stuoia bianca come la neve. Il mio nome è jin Kakita, mi fa piacere non essere da solo qui.. lavoriamo insieme per trovare una soluzione? sei una Kunohici vero? La ragazza ebbe giusto il tempo di rispondere alle sue domande che due figure nere arrivarono dalla foresta a velocità altissima, due strani pezzi di metallo cilindrici che si piantarono ai loro piedi, uno davanti ad ogni ninja. dopo di ciò avrebbero sentito una voce arrivare dal bosco. Benvenuti ninja di Kiri! Benvenuti alla Nebbia di sangue! mi sarei fatto largo tra gli alberi, spuntando dall'oscurità creata dal bosco ed avvicinandomi ad uno dei braceri intorno all'arena. Siete stati scelti per scontrarvi in un combattimento all'ultimo sangue per volere del vostro villaggio. Dovrete mostrare cosa siete disposti a fare per Kiri e che siete degni di diventare nostri compagni d'arme. Avrei quindi tolto il cappuccio dalla mia testa in modo che il mio viso e i miei occhi rosso sangue fossero ben visibili. Forza, fatemi vedere di che pasta siete fatti!