Gobi Heist - Parte 1Vacanze ad Ame

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    Falce dei Kaguya


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    Y Danone
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    Prologo


    Messaggi e Missive



    Quasi un anno prima, il Mercenario Kaguya era stato ospite del villaggio della Foglia, seppur per un brevissimo tempo, discutendo di argomenti di rilievo con l'Hokage, ma, da allora, per quanto i due ninja si fossero ripromessi di portare avanti almeno due progetti assieme, non c'erano state novità da parte dell'Asso di Picche.
    Finché qualcosa non accadde.
    Un giorno come un altro, alle Mura di Konoha, fra i numerosi viaggiatori, c'era anche una giovane donna, che si presentò come la proprietaria di una locanda del Villaggio di Ame, in visita per conoscere i luoghi in cui era nato il padre. [IMG1]

    Ad un controllo alle Mura, non c'era molto di sbalorditivo, da un punto di vista di abilità ninja: aveva una discreta quantità di chakra, e controllando le informazioni sul padre, in effetti risultava essere stato un aspirante genin, quasi quarant'anni prima, che aveva poi abbandonato la carriera ninja ed il villaggio stesso.
    A detta della ragazza, di nome Tendora, il padre era morto da quasi 10 anni, lei aveva ereditato la sua locanda in quel di Ame e, al momento, era in viaggio per degli accordi con dei fornitori di birre artigianali del Paese del Fuoco, così ne aveva approfittato per visitare per la prima volta il Villaggio della Foglia.
    La storia, per quanti controlli possibili, sarebbe risultata veritiera e, forse, l'unica cosa stramba di quella locandiera era il suo animaletto di compagnia: un suricato con il muso sfregiato, chiuso in una piccola gabbia.

    Quando l'avessero fatta entrare, lasciando l'unica arma in suo possesso alle mura, Tendora sarebbe andata per un pò in giro, comprando qualche souvenir, fino a fermarsi in una locanda e lì avrebbe iniziato a bere: e più beveva, più il tempo passava, più iniziava a lamentarsi del buttafuori della sua locanda, che definiva il proprio "fidanzato", il quale ancora non si decideva a mettere su famiglia, mentre lei invecchiava ed invecchiava.
    In tutto ciò, però, il suricato era scomparso dalla propria gabbietta.

    Qualche minuto ed alle porte dell'amministrazione della Foglia si sarebbe presentato un animaletto piuttosto curioso, con una strana benda su un occhio, che fumava da una pipa, mentre si rivolgeva al primo ninja presente sul luogo [IMG2]

    Salve, ho un messaggio per tale Montagna di Konoha... che mi dicono trovarsi qui, seppur è un posto un pò strano per tenere una montagna., avrebbe iniziato, prima di alzare una zampina, E ho anche un biglietto da visita per presentarmi.

    Da sotto la benda, lì dove non era presente l'occhio, avrebbe recuperato un pezzetto di carta raggomitolato (ed un pò sporco), per poi spalancarlo e mostrarlo a quale che fosse il suo interlocutore Credo che dovrebbe essere sufficiente per farmi aprire qualche porta., avrebbe ghignato, rivelando cosa c'era sul "biglietto da visita".



    Se avesse avuto il risultato atteso, il piccolo mammifero sarebbe stato abbastanza inamovibile sul consegnare il proprio messaggio solo alla "Montagna" di Konoha e, quando introdotto dall'Hokage, il suricato con la passione per il fumo avrebbe iniziato a parlare:

    Mi chiamo Janki, un tempo Eremita del Deserto, adesso associato del nostro comune conoscente con la passione per la Vendetta e l'uso di diversi nomi.
    Ha presente, no? Bei capelli, ego più largo delle spalle, che già sono grosse di loro, parla ogni tanto da solo... un vero Asso, se vogliamo.
    , avrebbe ghignato.
    Il nostro amico mi manda a dirle che è tutto pronto per ospitare il giovane malato ed il suo medico curante, ha preparato per loro due stanze nella Locanda dei Veri Batuman e trovato anche alcune località turistiche che potrebbero interessargli, in funzione di quanto vi eravate detti tempo fa.
    Che poi, turismo ad Ame... mah.
    Ad ogni modo, il nostro comune conoscente è al momento lontano dalla Pioggia, per affari legati ad uno degli altri argomenti di cui avevate parlato, ma i due giovani possono già raggiungere il villaggio dalla prossima settimana, tutto è, appunto, pronto ed alla Locanda siamo tutte persone di sua fiducia, noi lavoranti.
    , avrebbe concluso, a meno di domande da parte della "Montagna".

    [...]

    Quando la disquisizione fosse finita, il suricato sarebbe tornato dalla Locandiera e, a fine giornata, il duo avrebbe lasciato Konoha, per continuare il loro viaggio d'affari ancora per qualche giorno.

    [...]

    Il duo di chunin della Foglia sarebbe stato atteso, entro la settimana successiva, ai Veri Batuman e lì sarebbero stati accolti dal variopinto gruppo di lavoranti, che Yato già conosceva.
    C'era la Locandiera, leggermente alcolizzata, Tendora, proprietaria della locanda e "fidanzata" del Mercenario Kaguya.
    Il suricato tabagista Janki, che non aveva un vero e proprio lavoro, per lo più stava seduto dietro il bancone a fumare.
    C'era poi il giovane cugino della Locandiera, Medo, che si occupava di preparare da bere da dietro il bancone [IMG3] e si considerava un "allievo" di Ru-Wai (quello il nome con cui il Kaguya era conosciuto ad Ame).
    E poi il musicista monco, che rallegrava la locanda, suonando la chitarra con l'unico braccio rimastogli (l'altro gli era stato mozzato proprio da Ru-Wai anni prima): Tamura [IMG4]

    La Locanda si sviluppava su due piani: il pian terreno era il cuore vero e proprio, con diversi tavoli, occupato da clienti a quasi ogni orario, mentre il piano superiore aveva un totale di sei stanze da letto e due bagni. Al loro arrivo, Medo avrebbe consegnato ai due della Foglia le chiavi delle loro stanze, contigue, al piano superiore ed una lettera per loro da parte di Ru-Wai (quello il nome con cui il Mercenario era conosciuto ad Ame).

    Miei giovani amici,

    Mi dispiace di non poter essere qui di persona ad incontrarvi, ma altri impegni mi terranno per un pò lontano da Ame.
    Ho fatto qualche ricerca su quello che avevamo discusso mesi fa con voi ed il vostro "capo" e ho lasciato un pò di informazioni ad Ananta.
    Medo può organizzarvi un incontro con lui, ma potete, ovviamente, anche cercare da voi eventuali ulteriori indicazioni da cui partire per quello che è il vostro interesse qui alla Pioggia.

    Spero che ci vedremo presto.


    La firma era una versione stilizzata dell'Asso di Picche, simile a quella usata come biglietto da visita a Konoha.
    Stava ai due giovani decidere come muoversi: potevano tanto cercare Ananta, oppure parlare liberamente con uno qualsiasi dei gregari del Risorto che lì si trovavano.
     
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    Janki il Messaggero


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    Non era passato poco tempo da quando aveva incontrato il Kaguya a Konoha, in uno scambio di informazioni a dir poco colossale che permise all’accademia di acquisire informazioni essenziali per i suoi movimenti futuri, ma nonostante tutto non si era preoccupato. Muovere un demone non era semplice e comunque aveva un occhio influente ad Ame per questo Feng avrebbe avuto la fiducia necessaria a garantirgli tutto il tempo di cui sentiva di aver bisogno per organizzare la sua parte del piano.

    C’è un suricato orbo e ludopatico che ha un messaggio per me?

    Avrebbe osservato la carta e spalancando gli occhi avrebbe annuito ad Hitomi, che sostituiva Youkai nei giorni di riposo.

    Ahhhhh!
    Ho capito.
    Si, fallo entrare.
    Ah, e fai venire Youkai, digli che non conta come straordinario.
    Convoca anche Yato, formalmente, come di consueto.


    Avrebbe dunque atteso l’arrivo del suricato, sgomberando la scrivania da qualsiasi impegno in modo da dedicarsi esclusivamente a lui.

    Prego, siediti pure se ti aggrada, non sapevo che Feng evocasse anche la tua specie, lo facevo uno da pennuti.
    La tua accompagnetrice come mai non è qui?
    Intanto mentre rispondi e aspettiamo quei due…


    Si alzò, prendendo un rotolo abbastanza voluminoso, rivelando che al suo interno c’era una cartina approssimativa di Ame, mappata in base alle missioni passate, alle informazioni di Yato e Feng.

    Iniziamo a segnalare qualche punto focale: la posizione della locanda, di eventuali postazioni di sorveglianza e di queste attività commerciali, forse potrebbero anche servire i centri di comando degli altri assi.

    Lo lasciò a zampettare per la scrivania, viste le dimensioni, mentre osservava i punti segnalati.

    Dimmi intanto se il viaggio ti ha messo fame o sete, potrei farti portare qualcosa.

    I due avrebbero avuto modo di scambiare qualche battuta nell’attesa visto che Janki sarebbe stato un po' occupato, ma poco importava, le informazioni interessavano per la maggiore ai due chunin in arrivo.

    Bengiunti, sedetevi pure, appena Janki avrà finito sentiremo cosa ha da dire il Kaguya per noi.

    Il breve report non lo sorprese, erano informazioni attese e concordate quindi nulla lo colse impreparato.

    Bene.
    I due qui dovrebbero avere già un identità concordata, avete bisogno di ripassare il piano?
    Di fondi?
    Non sarebbe male per me essere in grado di rintracciarvi in poco tempo se necessario, quindi vorrei sapere dove andrete ad operare e come.
    Tenere una mappa mentale della missione permetterebbe in qualunque evenienza un interazione molto più rapida, se lo reputate utile posso farvi seguire anche da uno dei miei draghi, nella settimana che ci separa dall’inizio della missione potrebbe fare in tempo a venire fino a qui senza che io lo richiami, cosa che gli darebbe una maggiore libertà d’azione.


    Era evidente che il fardello dell’organizzazione sarebbe stato per la maggiore sui due, quella di Raizen era una supervisione atta a correggere alcune sbavature.

    Vi suggerirei un profilo basso e un alibi abbastanza ridotto, averne uno di costruito vi esporrebbe a maggiori pericoli, quindi sarà meglio adattarvi all’ambiente e improvvisare, mantenendo coerenza soltanto con ciò che dite in loco, quindi sarebbe meglio costruire lì il grosso della vostra identità più che qui a tavolino.
    Ma questa è solo una parte, in presenza di Feng avevamo stabilito un piano, vi piace ancora?
    Avete pensato a come potremmo comunicare?
    Valutate tutto, ditemi tutto, chiedetemi tutto, non voglio che ci siano perdite di alcun tipo in questa missione.


    Attese dunque che i due esponessero le loro idee.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Un Primo Passo nelle Tenebre


    Yato e Youkai
    1

    Janki-sama era nello studio dell'Hokage, con il consueto atteggiamento scanzonato e l'aria un pò strafottente, ma non lo salutai, limitandomi a fissarlo. Era Bokushin a conoscere Janki, non Yato: lui non sapeva della mia reale identità. Mi sarei rivolto quindi all'Hokage con un inchino che rispettava al millimetro la giusta inclinazione per non essere offensivo, e non un briciolo di più. Una curiosa presenza, Hokage-sama. Una vostra evocazione o, come posso intuire dalla presenza di Youkai qui... Anche il rosso era presente, ma a parte uno sguardo decisamente freddo non lo avevo calcolato nè avevo risposto ai suoi saluti ...immagino sia qualcuno per la faccenda della Pioggia di cui tanto si è parlato. Non attesi una risposta chiara, sapevo già la risposta, andando a prendere posto dove indicato.

    Ascoltai Janki-sama con molta attenzione, anche se di fatto non ci fornì grandi informazioni, se non il fatto che pur potendo usare la locanda come base, non avremmo avuto il Sensei come supporto. A ben pensarci, considerando quello che c'era in gioco, anche io non avrei rischiato la mia posizione esponendomi per una questione del genere, il vero problema era Youkai. Quando l'Hokage prese la parola attesi che il mio compagno di missione parlasse, anche per avere maggior forza nelle mie argomentazioni successive. Una volta che ebbe finito aggiunsi le mie considerazioni. Una somma discreta sarebbe certo utile per la corruzione e per alcune indagini, ma senza eccedere o diventeremmo facili bersagli di un qualunque malintenzionato...ossia chiunque ad Ame. Credo che una somma di settemila ryo sia più che adeguata. Diecimila al massimo, ma conto di spenderne meno di metà, salvo complicazioni. Poi verso Youkai. Io sarò un medico che tempo fa aveva studiato con Bokushin, il Fauno di Ame nonchè allievo di Feng Gu, e porterò con me il rampollo di una famiglia in vista che però è affetto da una grave malattia. L'alias che avremo sarà quello di paziente e medico, giunti in visita per avere l'aiuto di Bokushin, ma senza abbastanza soldi da rivolgersi ai Cuori. Con la scusa della ricerca di rimedi e macchinari medici gireremo per Ame in cerca di indizi sul nostro bersaglio. Non specificai nulla di più. Janki-sama aveva parlato di turismo...che non fosse a conoscenza del reale obiettivo della missione?

    Mi sembra una copertura adatta. Dovremo però pensare a che tipo di malattia avrà Youkai. Una malattia infettiva, magari coprendolo con delle bende, potrebbe tenere a bada dei malintenzionati ma al contempo limiterebbe le sue interazioni. Non che quello fosse un male. Oppure penseremo a una malattia che richiede dialisi o altri macchinari in modo periodico, così che eventuali rapitori siano dissuasi dall'aggredirlo, dato che morirebbe prima di poter richiedere un riscatto. La seconda opzione mi sembrava più efficiente, ma c'era il problema dell'onnipresente necessità di controllo dell'Hokage. Comunicazioni troppo frequenti sono un rischio, e avere un drago appresso sarebbe altrettanto rischioso, specie in caso di sensitivi o altre capacità di percezione speciali. Io non ho alcun contratto di evocazione...Youkai ne hai uno? Era la prima volta che mi rivolgevo a lui direttamente. Se lo condividi con qualcuno potreste evocare la creatura a turno e così scambiare informazioni con rischi minimi. In caso contrario potremmo ricorrere alla corrispondenza, ci sono alcuni canali che ho già usato e che sono abbastanza sicuri, anche se dovremo cifrare i messaggi. Ovviamente è un metodo più lento. Quanto alle nostre destinazioni ovviamente la banca centrale dei Quadri era uno dei bersagli privilegiati. Esiste una sola cosa che i Quadri apprezzano più del denaro, ed è qualcuno che debba loro del denaro, così da controllarlo. Se dopo qualche giorno di giri e indagini per far capire chi siamo andremo là con la scusa di voler chiedere un prestito per far curare Youkai avremo un modo per entrare...il resto dipenderà da quali indizi avremo raccolto nel mentre. Non spiegai in quell'occasione anche della tecnica delle pillole di legno, con cui avrei potuto tracciare Youkai in ogni momento: non era un'arma che intendevo condividere, per il momento.

    A quel punto presi respiro, prima di dire ciò che era necessario dire, anche se mi avrebbe sicuramente messo in cattiva luce. Ma prima ancora di partire per questa missione dobbiamo affrontare uno degli ostacoli più complessi. Puntai una dito verso Youkai. Lui. Non so quali risultati abbia ottenuto per ricevere la promozione, ma anche se ha capacità adatte a un Chunin non credo sia la persona giusta per questa missione. E' chiacchierone, è ingenuo e si fida del prossimo. Tutto questo ad Ame è veleno, un modo sicuro per finire ammazzati in un vicolo! Dissi senza mezzi termini. Non ho mai nascosto la mia irritazione verso di lui e lo ho sempre trattato con freddezza ma ogni volta lui arriva amichevole e allegro e cerca di parlarmi...se facesse la stessa cosa ad Ame comprometterebbe la missione e la mia vita. Oltre alla sua. Se possibile chiedo che venga sostituito da qualcuno con un carattere più adatto...o che almeno mi dimostri di sapersi comportare in maniera adeguata al caso. E' troppo tenero per Ame, finirebbe masticato. E temo che in questo momento stia pensando che io lo dica perchè mi preoccupo per la sua incolumità...niente di più lontano dalla realtà. Ed è per questo che la sua presenza è un pericolo. Chiusi gli occhi. Tuttavia, se questi sono gli ordini e i dettami della missione, non posso che obbedire. Ma penso di aver fatto il mio dovere nell'esprimere quelle che ritengo essere delle criticità.

    In ogni caso, prima di partire, dobbiamo necessariamente passare dall'ospedale. Come ho detto all'Hokage in passato, ho appreso cose molto utili alla mia formazione al servizio del mio Sensei. Sorrisi solo con la bocca, mentre occhi inespressivi restavano puntati sul leader della Foglia.

    [...]

    Come stabilito, non mi fido affatto che tu sia in grado di ricordare una nuova identità facilmente. Quindi ti chiamerai Kai. Consideralo un nomignolo. E parla il meno possibile se non sei sicuro di quello che stai per chiedere e della tua incolumità mentre lo dici.

    Split_personality

    Armato di un nuovo voltoTrasformazione Permanente. Con Recitazione altero il tono di voce che risulta molto diversa sia da Yato che da Bokushin, così come Youkai, avevo seguito Janki-sama lungo una via sicura fino alla Locanda, dove ci eravamo sistemati. Avevo lasciato a Youkai un anello di legno creato col Mokuton con un finto sigillo di famiglia dicendogli che avevo modo di percepire la presenza del mio chakra all'interno. In realtà in mezzo al manufatto avevo instillato uno dei Semi Lignei di tracciamento del mio clan, ma non era il caso di spiegare a quella bocca larga ogni singolo dettaglio delle mie capacità. Io sono You. Il tuo medico e la tua guardia del corpo, così possiamo spiegare il fatto che mi porto dietro una Katana. Ricordalo. Se vedrai Bokushin il Fauno non fare commenti sulla sua faccia, è una persona irritabile.

    Grazie a Janki-sama e al Sensei nella nostra camera della Locanda erano stati ammassati diversi macchinari medicali assolutamente casuali (residuati assemblati a caso del trattamento di Juana anni prima), ma che avrei applicato a Kai la notte in modo da far sembrare che lo stessimo trattando. Non possiamo permetterci di abbassare mai la guardia. MAI. E non fidarti di nessuno. Soprattutto se qualcuno sembra debole, indifeso o ferito. Ignoralo e scappa, è sicuramente una trappola. Sono stato chiaro? Avrebbero trascorso la prima giornata parlando con i sottoposti di Feng Gu, così da acclimatarci. Avrei pensato ad assumere l'aspetto del Fauno o a farlo assumere a un mio clone nei giorni successivi, così da fingere un incontro e sottolineare il fatto che ero un suo compagno di studi giunto per avere supporto con il giovane Kai per la sua grave malattia renale, che rischiava di ucciderlo se non si sottoponeva a dialisi ripetute e altri trattamenti avanzati.

    Tendora-sama. La donna sarebbe stata la prima cui mi sarei approcciato, usando un tono diretto e ben poco formale, come da personaggio che avevo scelto di interpretare. Grazie per l'ospitalità, avrete una bella somma alla fine di tutto questo. Sai mica dove posso trovare altri macchinari medicali, soprattutto filtri per dialisi, se sa di cosa si tratta, e farmaci? Per curare il mio protetto credo di aver bisogno di un sacco di roba, e non ho molto denaro. Potrei anche fare qualche lavoro per arrotondare ma ho poco tempo. Girano voci su qualche lavoro grosso al momento? Conoscevo molto bene Tendora in realtà, ma lei non conosceva affatto You.

    Avrei lasciato Kai a chiacchierare con gli altri, prima di chiedere a Janki-sama se sapeva come trovare Ananta, dato che ci era stato detto che aveva informazioni utili per noi.

     
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    A Youkai non piacevano i giorni di riposo. Non era un gran lavoratore, e preferiva fare tutto eccetto lavoro d'ufficio, ma stare in Amministrazione gli permetteva di stare in compagnia e aver sempre qualcuno da disturbare con la sua ultima ossessione. Aveva gradualmente imparato a tenersi impegnato durante i giorni vuoti in modo da aver la testa occupata e non pensare alla solitudine. Hitomi infatti lo avrebbe trovato in casa sua, impegnato in una posa che di rilassante aveva poco, circondato da foglietti e riviste aperte che mostravano pose e istruzioni su come praticare yoga. ...Sarei occupato. Borbottò, tornando dritto in piedi. Da quando aveva scoperto di essere in realtà una ragazza, si era impegnato a cercare attività che potessero renderlo più femminile. La yoga era una di quelle, aiutava con la flessibilità, cosa che permetteva alle ragazze di muoversi con così tanta eleganza e delicatezza. Certo aveva iniziato da poco e i risultati non erano dei migliori, ma nei mesi precedenti era stato impegnato ad allenarsi per altro, ben più importante e che aveva a che fare con l'attuale convocazione.


    Sarebbe arrivato per primo, reagendo con sorpresa nel vedere l'animaletto ospite dell'Hokage. Oh, uh. Buongiorno signor furetto. Non era ancora nemmeno certo che fosse un'evocazione in grado di parlare (certo il sigaro poteva essere un indizio, ma non poteva mai saperlo, anche l'animaletto della signorina Dokujita era molto strano), voleva essere cortese a prescindere.

    Quando Janki finì di parlare dei dettagli a sua conoscenza, sarebbe toccato ai due parlare. Youkai era chiaramente determinato, ma aveva comunque molti dubbi a riguardo. Dopotutto doveva assumere un'identità completamente differente e in un paese a lui sconosciuto, per quanto si fosse preparato non sarebbe stato mai abbastanza finchè non fosse arrivato sul campo. Beh, l'idea di trovarci ad Ame senza fondi è fuori discussione, è una città che basa tutto sul denaro, no? Ed essendo un po', um... loschi, preferirei evitare dover lavorare per loro per guadagnare qualcosa. Si strofinò le mani vagamente nervoso, prima di continuare, annuendo. Mandare lettere potrebbe essere rischioso, mentre un drago che puoi richiamare ogni fine giornata sarebbe sicuramente più utile.

    L'idea di perfezionare la loro finta identità sul campo più che lì, al sicuro, lo innervosiva non poco. Sapeva che era sicuramente la mossa migliore, ma per una missione simile, l'idea di non avere tutto pronto e di dover lasciare parte al caso lo preoccupava. Avrebbe sospirato profondamente. Aveva passato decisamente di peggio. Potrebbe essere utile pensare ad un piano per una fuga d'emergenza. So che dobbiamo essere pronti a tutto, ma avere un salvagente potrebbe evitare che una brutta situazione diventi irreparabile. I miei shishi possono creare portali, ma Tayoko è molto impreciso... Credo che mi permetterebbero di usarli in caso di vita o morte, ma c'è il rischio che il portale non ci porti poi così lontano, oppure in una situazione ancora peggiore. In quel momento non riusciva a pensare ad altro che allo sguardo severo dell'anziano guardiano. Nonostante tutto il pelo a ricoprirli quasi del tutto, i suoi occhi erano in grado di penetrarti l'animo, e considerando quanto Youkai fosse sensibile alle sgridate, lo aveva usato fin troppo spesso. A ripensarci, fosse è una pessima idea... Ma il punto è che qualcosa di simile potrebbe essere il nostro asso nella manica.

    Yato prese parola. Youkai aveva lasciato il grosso dei problemi a lui, dopotutto era già stato ad Ame ed era sicuramente una guida migliore. Si limitò ad annuire confermando la sua identità, che sapeva ormai da mesi. Alle specifiche sulla malattia, e le preoccupazioni di Yato per eventuali rapimenti, il rosso si mostrò pensieroso, scegliendo l'opzione che gli sembrava più ovvia: Possiamo fare entrambi? Dopotutto dei rapitori ci penserebbero due volte a catturare e tenere a distanza ravvicinata un possibile malato altamente infettivo, e il problema dei macchinari ci permetterebbe di non accettare inviti a passare nottate in luoghi sospetti, con la scusa che senza di loro non sopravvivrei. Avrebbe estratto il suo braccio spirituale, alzando il pollice con positività, sembrava piuttosto convinto del piano. Posso anche estrarre il mio spirito e fingere una crisi in caso di emergenza! Basta che ci sia molta luce, e un posto dove poter nascondere la mia anima, essendo traslucida nell'oscurità potrebbero accorgersi di me.

    Annuì con decisione quando Yato gli chiese del contratto, mostrandosi però confuso all'affermazione successiva. Condividere?? Oh, n-non lo so... Le creature prendono il contratto molto seriamente, specialmente gli shishi con cui sono alleato... Non credo che un caso simile possa essere sufficiente per fargli chiudere un occhio a riguardo... Dopotutto non era nemmeno sicuro che gli avrebbero permesso di usare i loro portali in caso stesse rischiando la vita. La loro alleanza era probabilmente una delle cose più preziose che esisteva, ma la cieca lealtà aveva come prezzo un'altrettanta cieca fiscalità. Fortunatamente sembrava che l'Hokage avesse una soluzione.

    Il piano sembrava perlopiù deciso, non fosse che Yato aveva un'ultima cosa da dire. Più di una a dire il vero, anche se il soggetto era unicamente Youkai, che era stato quasi messo all'angolo dal suo dito puntatogli contro. Spesso veniva facilmente sovrastato dalle critiche altrui, sottomettendosi ed incassando tutto senza reagire. Ma ora era diverso. Era cresciuto, era Chunin da un po', e poteva vantare di aver affrontato problemi su una scala che Yato nemmeno poteva immaginare. Non appena il Senju sentenziò che la sua presenza fosse un pericolo, con labbro leggermente tremolante l'Uzumaki avrebbe risposto.

    No.

    A pugni stretti, si preparò a controbattere tutto ciò che gli era stato lanciato contro... iniziando a gesticolare. I movimenti delle mani erano precisi, a primo impatto potevano ricordare dei sigilli anche se composti più lentamente del solito. Non ci sarebbe voluto molto per capire che stava usando il linguaggio dei segni. Sono perfettamente consapevole dei miei difetti. Per questo, sapendo che volevi trovare una malattia che avesse la scusa di bendarmi, ho imparato il linguaggio dei segni, e fingerò di essere muto, se non del tutto, per colpa della malattia. Il respiro irregolare tradiva l'ansia nel dover controbattere alle sue critiche. Lo so benissimo che parlo troppo. Per questo limitare le mie capacità di parola mi darà più tempo per pensare meglio a cosa dire, oltre ad impedirmi di parlare troppo, e di non dover rispondere in momenti critici. Strinse le labbra, avrebbe voluto puntargli il dito contro, ma quel gesto era ancora troppo per lui. La voce però si stabilizzò, mostrando più sicurezza. Tu invece hai proprio bisogno di uno come me. Certo, Ame è differente, e probabilmente senza di te rischierei di finire in qualche trappola da sempliciotto... Ma tu hai bisogno di me. Credeva molto in ciò che diceva. I legami sono importanti, e anche se ad Ame il denaro è tutto, non possiamo cancellare del tutto la possibilità che potrebbe esserci qualcuno che li considera comunque preziosi. E tu sei troppo freddo e distaccato per credere che possa esistere anche solo una chance. Io mi sforzerò al massimo per seguire le tue istruzioni, ma se arriverà il momento, ti accorgerai di quanto posso essere fondamentale in una simile missione. Lo osservava vagamente deluso, ma determinato. Non mi interessa cosa pensi di me. Io tengo alla tua incolumità. E tu hai bisogno di qualcuno che ti guardi le spalle e di cui ti puoi fidare. Anche se non ti piaccio. Avrebbe trattenuto lo sguardo su di lui e il fiato per qualche secondo, liberando la tensione poco dopo con un sospiro. Era più sicuro di sè, e nei principi in cui credeva. Doveva esserlo, se voleva imparare ad affrontare il suo passato e non farsi travolgere da esso.


    Si sarebbe alzato dal lettino dell'ospedale strofinandosi tutta la faccia con le mani per un paio di secondi. Ugh, fa prurito. Si sarebbe spostato in direzione dello specchio, per controllare il suo nuovo voltovolto. Apprezzava che non fosse troppo diverso, seppur con lo sguardo più duro e forse sembrasse ancora più giovane di prima. Sospirò. Erano mesi che era impaziente di iniziare quella missione, poter finalmente partire ad esplorare un villaggio differente, fare nuove esperienze. Ma ora che era arrivato il momento percepiva il rischio, e ne aveva paura.


    Poco prima dell'arrivo alla loro meta, Yato, ora You, fece un recap del piano, facendo roteare gli occhi a Youkai, ora Kai, un soprannome più che una nuova identità. Le bende che gli coprivano la bocca non gli permettevano di parlare, e rispose gesticolando un "come vuoi tu". Lo mise nuovamente in allerta: non poteva permettersi di essere altruista. Tenne le spalle tese, comprendendo la serietà di quell'avviso. Avrebbe annuito con sguardo preoccupato, ma di chi aveva compreso il messaggio. Dopotutto anche Raizen gli aveva insegnato a non fidarsi, soprattutto dopo le loro scoperte alla radice. Farlo in un diverso villaggio era ancora più fondamentale. Osservò l'anello arrossendo appena. Yato si sarebbe accorto del suo sorriso seppur nascosto dalle bende. Aveva detto di non tenere a lui, ma ci teneva abbastanza da assicurarsi di non perdere il suo compagno.

    Quel gesto però indicava anche l'effettivo inizio di quella missione. Ora non si tornava più indietro. Potevano contare solamente l'uno sull'altro, o probabilmente solo su se stesso.




    Il locale però era del bellissimo Feng, quindi la prima tappa non lo preoccupava quanto i giorni che sarebbero seguiti. Il suo sguardo curioso si sarebbe posato su tutti i presenti, mentre zompettava in giro, esplorando la taverna. Lo svantaggio delle bende era quello di non poter accettare cibi o bevande in presenza di altre persone per via della sua presunta infettività, ma era anche ciò che gli avrebbe permesso di rifiutare qualsiasi offerta da sconosciuti, per quanto gentili sembrassero. Con You impegnato al bancone del bar, Kai si sarebbe spostato verso il musicista, sedendosi di fronte, visibilmente interessato al suo strumento. Forse non avrebbe notato il sorriso da sotto le bende, ma gli occhi chiusi e la mano che lo salutava avrebbero trasmesso allegria. Gesticolando con le mani, gli avrebbe chiesto se era in grado di capire il linguaggio dei segni. In caso contrario, avrebbe estratto dalla tasca un taccuino, già mezzo usato, scribacchiando qualcosa, per poi mostrarlo al biondo. La frase "Io sono Kai. Come ti chiami? Posso ascoltarti suonare qualcosa?" sarebbe apparsa in bella vista al centro del foglio.

    Se fosse stato accontentato, si sarebbe goduto la musica per qualche minuto, chiedendogli poi con lo stesso metodo come facesse a suonare una chitarra con un braccio solo, sapendo che fosse uno strumento che richiedeva due mani per comporre diverse note. Era genuinamente curioso, e lo avrebbe ascoltato con attenzione, visibilmente allegro nonostante le bende impedissero di vederne il sorriso.

    Avrebbe avuto modo di fare un saluto veloce anche a Tendora e al cugino, presentandosi nuovamente prima a gesti e in caso di confusione con l'aiuto della sua agendina. Avrebbe chiesto se avesse potuto ricevere in camera latte e biscotti ogni mattina, spiegando come il suo problema infettivo gli impedisse di togliere le bende in pubblico. Sarebbe bastato come avvertimento involontario: nessuno doveva entrare nella sua stanza senza preavviso, o avrebbero rischiato grosso. Ottenute le chiavi avrebbe salutato tutti con un cenno della mano, aprendo la lettera solo una volta arrivato in camera. La lesse rapidamente, sapendo quindi quale fosse il passo successivo, dopotutto non avrebbe azzardato muoversi in città senza You, soprattutto non i primi giorni. Doveva farsi prima insegnare quali fossero i pochi posti sicuri, quali quelli da evitare ad ogni costo, e come orientarsi in generale.

    Prima di ricongiungersi al suo medico per andare ad incontrare questo Ananta, si sarebbe preso qualche minuto per esplorare la sua nuova stanza, nella quale non sapeva nemmeno quanto sarebbe rimasto. La vista era... di Ame, dava su una delle strade, decisamente differente da ciò che era abituato a Konoha. Era da parecchio che non vedeva una camera così spoglia, non c'era nessun poster nè sticker appiccicato a giro, ed i macchinari per le sue finte cure lo riportavano ai tempi della sua riabilitazione appena arrivato al villaggio. Avrebbe chiuso la porta con un sospiro, a seconda di quanto tempo sarebbe durata quella missione, quella camera avrebbe presto visto un deciso restyle.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Konoha

    Feng? Questo il nome che usate? Va bene.
    Ad ogni modo, non sono una sua evocazione, fra di noi c'è un accordo basato su... una passione comune, per così dire.
    , spiegò laconico il suricato fra uno sbuffo di fumo e l'altro, prima di ascoltare le parole del gigante davanti ad una mappa, per poi rivolgergli uno sguardo un pò storto (per quanto possibile ad un suricato) alla sua richiesta.
    Le basi degli altri Assi? Presente che parliamo di Ame, sì? Secondo te c'è un cartello con le indicazioni per l'Asso di Quadri, quello di Fiori, o che altro? Ti posso dire dove si trova la Locanda dove devono arrivare i nostri ospiti, quello sicuro, oltre ad un paio di locali importanti nei dintorni e quelli che sospettiamo dei centri di smercio per altri conoscenti, ma le sedi degli Assi... chiedi un pò troppo, mi sembra., concesse Janki, indicando tanto la Locanda dei Veri Batuman, quanto altri locali legati ai Fiori, di cui erano a conoscenza grazie alle interazioni con l'Oleandro, e le postazioni dei Cuori, che avevano individuato mediante i contatti di Ananta.
    Oltre, ovviamente, alla posizione della Banca Centrale di Ame, nelle mani dei Quadri.

    Al saluto del ragazzino dai capelli rossi, Janki sbuffò una nuvola di fumo nella sua direzione e disse: Suricato, prego. Non confondiamo., poi non aggiunse altro fino all'arrivo del secondo individuo, che provocò nel passato Eremita del Deserto un vago senso di deja vù, cosa di cui non si preoccupò più di tanto, considerando che, in fondo, quelli erano affari di Ru-Wai, non suoi (e non inficiavano il loro comune accordo).
    Quando tutti fossero stati presenti, il suricato, semplicemente, avrebbe atteso per eventuali ulteriori domande ed ascoltato la loro discussione, se glielo avessero permesso: il terzetto sembrava più interessato a decidere per alcuni aspetti "tecnici", come il denaro (ottima questione anche secondo Janki, conoscendo le logiche di Ame), un modo per comunicare ed altri dettagli, fino alla critica conclusiva del secondo arrivato sul suo compagno dai capelli rossi, che rispose gesticolando parecchio.
    Ad ogni modo, il suricato non si mise in mezzo e, alla fine, quando i due più giovani lasciarono la stanza per andare in ospedale, anche l'ex Eremita del Deserto rivolse un ultimo saluto al gigante e se ne andò.

    Ame [La Locanda]

    Il duo che si presentò ai Veri Batuman non era esattamente come se l'erano immaginati gli accoliti del Risorto: certo, il Kaguya non aveva dato moltissime notizie su di loro, solo che due ospiti sarebbero arrivati, mediante un contatto che Janki doveva raggiungere, ed avrebbero avuto bisogno di alcuni dei vecchi macchinari dei tempi in cui sia Juana Shura, sia la stessa Tendora, erano state male, ma niente altro.
    Di fatto non sapevano nemmeno i loro nomi.
    Così quando si presentarono due ragazzetti smilzi, di cui uno imbacuccato con delle bende, la sorpresa non fu poi troppa, malgrado il bizzarro aspetto del ragazzino malato.

    Quando poi quello di nome "You" si avvicinò alla Locandiera con alcune domande, Tendora lo squadrò un attimo, prima di posare l'ennesimo boccale di birra, per poi rispondergli: Spero bene che sarò ripagata! Ru-Wai mi ha solo dato un'indicazione di quando sareste arrivati e non mi ha spiegato per quanto sareste rimasti, poi quei macchinari costano anche solo a mantenerli accesi e qui non facciamo beneficenza, cocco!, avrebbe sbuffato, prima di bere un'altra sorsata di birra e pensare effettivamente a quello che gli era stato chiesto.
    Macchinari e medicine? Uhm... nel periodo in cui sono stata male, Ru-Wai credo abbia recuperato un pò di macchinari mediante grazie a quel inquietante ragazzetto, Densen, che gli aveva presentato dei tipi all'Obitorio nell'ala Sud della città, o mi pare fosse l'ala Sud, ma non me lo ricordo.
    Per i medicinali, invece, ci sono diversi piccoli mercati di questo genere: certo, non è sicuro non sia roba scaduta, o parzialmente già usata, ma diciamo che se non potete andare da chi gestisce il flusso del mercato di medicinali qui ad Ame, avete come unica opzione gli scarti.
    Posso indicarvi qualche vecchio fornitore dei tempi in cui c'era ancora mio padre in vita.
    Per dei lavori grossi che ti possano procurare del denaro in poco tempo, se non devi stare sempre dietro alla tua piccola mummia, forse puoi chiedere a Medo, o a Janki: con quella katana, penso tu ti possa occupare di cose che vanno al di là delle mie necessità e competenze.
    , ridacchiò, lasciando in sospeso il discorso e, di fatto, suggerendogli di cercare da altre fonti.

    "Kai", dal canto suo, avrebbe ricevuto qualche sguardo un pò perplesso, tanto dai clienti della Locanda, quanto da Janki e Tendora stessi, Medo gli avrebbe rivolto un sorriso, invece, così come lo stesso Tamura, a cui il "malato" si avvicinò, iniziando a comunicare a gesti.
    L'altro lo guardò per qualche attimo, poi, poggiando la chitarra sulla spalla sinistra, gli fece un cenno di fermarsi con la mano destra, l'unica, Aspetta, aspetta... non so bene cosa stai cercando di fare con quelle mani, ma se speri di comunicare a gesti, mi dispiace, ma non posso esserti d'aiuto., avrebbe spiegato, indicando il moncherino sinistro.
    Quando, però, "Kai" scrisse il suo messaggio, il musicista non ebbe difficoltà a leggerlo: Piacere, Kai, io sono Tamura Eko: musicista della Locanda, cantastorie ogni tanto, e quando c'è, anche allievo di Ru-Wai-san, che mi pare di capire vi abbia dato due camere qui al piano superiore. E certamente che mi puoi sentire suonare qualcosa! Hai preferenze, o ti va bene anche una storia di Ame?
    Se l'altro non avesse avuto preferenze evidenti, Tamura avrebbe offerto una ballata "rock" sulle vicissitudini del prigioniero, dall'incredibile memoria, recluso dal padre arcigno e millenario in un'alta torre.
    Durante quella particolare esibizione musicale, forse, il chunin di Konoha che si nascondeva dietro quel volto coperto di bende avrebbe potuto notare come, malgrado la mano sinistra fosse assente, le corde si piegavano, quasi ci fossero delle dita a pilotarle, probabilmente un'abilità legata all'uso del chakra.
    Se Youkai avesse avuto esperienza della "Tecnica delle Corde", di certo avrebbe potuto riconoscere un uso particolare ed affinato di quella tecnica: d'altronde,Tamura stesso aveva ammesso di essere un allievo di Feng Gu, o Ru-Wai, come lo chiamava lui, quindi aveva delle conoscenze e delle abilità da ninja.

    Poi, considerando che Tendora non avrebbe dato molta attenzione ai cenni delle mani ed avrebbe bofonchiato due parole sul parlare con il cugino per la colazione, quando il "malato" si fosse avvicinato al giovane Medo, anche lui avrebbe dimostrato una certa ignoranza sul linguaggio dei segni, per poi leggere il foglietto scritto da "Kai" sulla colazione.
    Latte e biscotti? E' forse una delle primissime volte che me li chiedono, sai? C'era stato questo gigante mezzo nudo una volta, che aveva chiesto anche del latte... dovremmo averne, ma vedrò di fare un pò di spesa in caso. Biscotti, non dovrebbero essere un problema... ogni tanto ne sgranocchio anche io qualcuno quando non lavoro, o li prendo dalla riserva di Tendora., avrebbe fatto un mezzo sorriso furbo al "muto", Mia cugina fa tanto la dura, ma anche a lei piacciono i biscotti, e sono convinto che anche Ru-Wai sensei ne mangi, ma non dirlo in giro, o rischiamo entrambi di finire arrostiti...eheheheh, avrebbe ridacchiato cordiale, confermando di aver capito quanto segnalato da "Kai" sulla sua condizione.

    Se nel frattempo, per ottimizzare i tempi, "You" avesse chiesto a Janki tanto per incontrare Ananta, quanto per possibilità di lavoro, il suricato, dopo averlo squadrato per un attimo (unico oltre al Risorto a sapere quale volto si nascondesse sotto quello che aveva davanti), avrebbe espirato un pò di fumo prima di parlare.
    Un lavoro grosso al momento? Uhm... bé, Ru-Wai va sempre a caccia di tracce dei vecchi sgherri del passato Asso di Cuori, ma in quel caso non si tratterebbe tanto di un pagamento, quanto di evitarvi di dover pagare il posto qui in locanda, credo.
    Ci sono, però, altri lavori interessanti, alcuni incuriosivano anche il nostro comune amico, come avere informazioni sull'ultima Regina di Picche: lui stesso ha trovato pochissime informazioni, ma potrebbe essere un lavoro più a lungo termine del tempo che voi vorrete passare qui.
    E ci sono anche voi su gente che cerca informazioni su dove si trovino i passati Re e Regina dei Fiori.
    In compenso, però, ci sono dei lavori più a breve termine: come la richiesta di fare da scorta ad un pezzo grosso che sarà qui ad Ame fra tre giorni, una questione che sembra aver smosso elementi da tutti i Semi di Ame.
    , avrebbe spiegato.

    Quando poi il Senju avesse chiesto di Ananta, l'ex eremita del Deserto gli avrebbe risposto: C'è un negozio, il Kiru No Hone, entrate e chiedete se hanno elmi fatti in legno.
    Se l'inserviente vi dirà che gli unici che hanno sono stati fatti in un monastero fuori Taki, allora state parlando con la persona giusta e vi consiglio di seguirlo.
    , avrebbe concluso.

    Ame [Kiru No Hone]

    Se avessero seguito le indicazioni di Janki, i due ninja della Foglia avrebbero trovato un negozio, leggermente anonimo all'esterno e ricco di cianfrusaglie all'interno, ma, in mezzo a tutte le armi di poco conto, sarebbero risaltate tre bacheche in bella vista sopra il bancone, contenenti rispettivamente una grossa pelliccia, una strana lancia dalla lama color arancione spento ed infine una grossa mannaia che sembrava ricavata da un osso, o forse da una zanna.
    Belli vero? Pensate che il fondatore della nostra piccola attività ha ricavato la pelliccia e la mannaia dalla carcassa di un uomo gorilla, in un villaggio nel Paese della Cascata.
    Ci credereste? Era alto come un palazzo, ma lui lo ha ucciso tutto da solo e con il suo cadavere ha forgiato quelle armi!
    Comunque il principale quest'oggi non c'è, e vedo che lei, mio giovane cliente, ha già una spada con se, quindi cosa posso offrirvi? Un'arma per il nostro amico tutto bendato?
    , avrebbe esordito l'inserviente, un tipo dal volto anonimo, che non avrebbe detto molto di più, finché non avesse avuto una risposta.

    Se il duo avesse chiesto degli elmi indicati da Janki, lo sguardo dell'inserviente si sarebbe indurito, accennando al tempio di Taki ed invitando i due a seguirlo.
    Per prima cosa, l'inserviente avrebbe bloccato la porta d'ingresso del negozio, poi li avrebbe condotti sul retro, fino alla forgia accesa, lì avrebbe poggiato una mano sul ferro rovente davanti alla stessa, eseguendo un qualche fuuinjutsu e, subito dopo, dal pavimento di fianco alla forgia stessa si sarebbe rivelata una botola: stava ai due entrarci, l'inserviente sarebbe semplicemente tornato al suo posto.

    La botola li avrebbe condotti ad un cunicolo sotterraneo e lì, dopo nemmeno un paio di minuti, "You" e "Kai" avrebbero incontrato un uomo che Yato (o meglio il "Fauno") aveva già intravisto fra gli accoliti del suo sensei, una sorta di monaco: Miroku. [IMG 5]

    I due ospiti di Ru-Wai, immagino. Mi chiamo Miroku, seguitemi, vi porto da Ananta., fu il laconico commento dell'uomo vestito da monaco, di cui avrebbero forse potuto notare come la voce fosse incredibilmente simile a quella dell'inserviente, mentre l'altro li precedeva in quel piccolo labirinto, fino ad una stanza dove trovarono l'ultimo bizzarro individuo della giornata. [IMG 6]

    Ma che bella coppietta, chi sono questi due ragazzini, mio amato?, avrebbe detto il bestione, rivolgendosi al monaco.
    I due ospiti di Ru-Wai, quelli a cui dovevi dare le informazioni sulla Banca di Ame., rispose Miroku, mentre il primo faceva dei cenni affermativi con il capo.
    Me li immaginavo diversi, ma non è un problema per me., avrebbe commentato pacatamente, prima di riprendere: Quindi volete informazioni sulla banca? Bene, vediamo.
    L'ultima volta che ci sono entrato era prima di finire nel libro nero dei Quadri di Ame, quindi parliamo di diversi anni fa, ma a meno di grossi lavori di rimodernamento, la struttura dovrebbe essere ancora la stessa.
    Prima di tutto partiamo da un punto fermo: quando parliamo della Banca Centrale di Ame, parliamo di uno dei punti nevralgici degli affari dei Quadri qui nel villaggio, c'è persino chi dice che il Libro Maestro con i nomi di tutti i debitori di quei strozzini si trovi lì dentro.
    Onestamente non so se esiste un unico libro maestro, credo che ogni Principe abbia il proprio, ma questo esula dalle mie conoscenze dirette.
    Una conoscenza diretta è che quasi chiunque lavori lì dentro ha conoscenze ninja di buon livello.
    Quando sono stato lì come cliente, mi hanno fatto perquisire da qualcuno che mi è stato esplicitamente detto essere un sensitivo, per controllare che non avessi su di me fuuinjutsu di alcun genere, né eventuali evocazioni nascoste.
    Il capo della Sicurezza, ai tempi, era un ninja capace di usare l'arte del Magnetismo, me ne ricordo perché un povero disgraziato che era entrato con 3 kunai nascosti addosso se li vide volare fuori dai pantaloni e dritti nello stomaco.
    Passando all'edificio, di per se non è nemmeno il più maestoso del villaggio: il piano terra, con ingresso e quant'altro, due piani superiori ed altrettanti sotterranei.
    L'ingresso è, di fatto, simile a quello della maggioranza delle banche, suppongo, c'è una sala d'accesso, dove tutti vengono, appunto, perquisiti da ninja sensitivi; poi una sala d'aspetto con le diverse segretarie che possono dirigere eventuali clienti per i loro appuntamenti.
    Poi due scale che salgono ai piani superiori ed una sola che porta al primo seminterrato.
    Non ho idea di cosa ci sia al secondo piano superiore, ma nel primo sono principalmente uffici dove si possono incontrare quelli che ritengo essere i vari Principi di Ame, che si occuperanno dei vostri prestiti, o di assegnarvi una cassetta di sicurezza, o qualsiasi sia il vostro affare con loro.
    Egualmente, al secondo piano interrato non sono mai arrivato, lì so che c'è il caveau maggiormente protetto, mentre al primo piano c'è una cassaforte parecchio grande, incastonata nella roccia per chilometri.
    Ai tempi c'erano sempre due ninja di guardia: uno era un esperto in doton che concedeva il passaggio e l'altro un esperto di fuuinjutsu per i diversi sistemi di sicurezza.
    Per mia esperienza: nessuno dei due guardiani sapeva fare le stesse cose dell'altro. Ogni tanto ho rivisto i medesimi guardiani, ma credo che avessero dei turni abbastanza stabili, ma non ho mai visto l'esperto di doton che eseguisse anche i fuuinjutsu, o viceversa.
    , si fermò un attimo a riflettere l'omone, prima di alzare spalle, E' più o meno tutto quello che mi viene in mente, vi posso giusto suggerire di cercare un appuntamento, è il modo più sicuro per evitare lunghe e futili file ed attese, o almeno, portate il nome di qualcuno di importante che possa assicurare per voi., avrebbe concluso Ananta.
    Voi avete domande di qualche genere?, si sarebbe intromesso Miroku, mentre il suo amante sbuffava per quel incentivo a far parlare i due.
    Stava ai chunin porre le giuste domande per ottenere le informazioni utili.
     
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    Hebiyato

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    Le spiegazioni del suricato furono estremamente chiare malgrado il suo aspetto era quello di uno che passava la maggior parte della vita isolato in qualche paradiso artificiale.

    Capisco… se il tempo non fosse così tiranno mi sarei fatto raccontare del vostro incontro, deve essere senza dubbio una storia interessante quella che ha portato una creatura parlante a legarsi a Feng.

    Rimase leggermente sorpreso dalla risposta sulle basi degli assi.

    Ah davvero?
    Solitamente Feng possiede un bel mucchio di informazioni, pensavo possedesse anche queste, e ad essere onesto immaginavo che la collaborazione tra i semi fosse più stretta, quantomeno il tanto che basta per sapere dove trovarsi.
    Ma è comprensibile che la fiducia non sia la base di un rapporto tra gli scavezzacollo di Ame.


    Quando il duo arrivò trovò Raizen ad attenderli, fu Yato il primo a parlare.

    Immagini bene.

    Disse didascalico.

    La copertura mi sembra buona… ma sei sicuro che non faccia insospettire nessuno ad Ame?
    Conosci meglio di me quel posto ma non mi risulta che siano più preparati degli altri villaggi ninja per quanto riguarda la medicina.
    Potresti risultare più convincente se qualsiasi malattia fosse necessitasse di cure non consone a villaggi più civili.
    Magari legata al chakra?
    Youkai è in grado di sottrarlo, se a questo aggiungi che è contagiosa e lui tiene il gioco privando chiunque lo tocchi del chakra la struttura mi pare solida è tutto più semplice se c’è un fondo di verità.


    Venne poi il momento di parlare delle comunicazioni, punto in cui trovarono Raizen concorde.

    Un drago piccolo penso che desti difficilmente sospetti.
    Inoltre non occorre comunicare così spesso, una missione di infiltrazione come questa ha generalmente periodi dilatati, non servirà comunicarmi quando andrete a dormire o un report periodico, eventuali valutazioni spettano a voi, non posso valutare e comandare a distanza.
    Semplicemente quando ci saranno novità o eventuali pericoli potrete sfruttare il drago, una volta a settimana o anche più, dipende da voi.
    Se niente di tutto questo ci convince farò in modo di rendervi possibile l’evocazione di un drago.
    Youkai possiede delle evocazioni, le più comode in questo contesto, ma la loro capacità di spostarsi nello spazio non è qualcosa che concedono facilmente, ma potrebbe valere la pena farci una chiacchierata.


    Disse voltandosi verso il rosso.
    Ma quello non pareva essere l’ultimo problema, a dire di Yato quello che stava per esporre poteva essere anche più ingombrante e Raizen lo ascoltò con sincera meraviglia: non c’era niente di comprensibile nelle sue parole, seppure potessero essere giuste le rimostranze verso Youkai non lo era di sicuro il modo, totalmente inadatto e lesivo verso la missione.

    Da quando la tua lingua biforcuta è così libera di sibilarti tra i denti Yato?
    Credimi, lanciare il sasso e poi nascondere la mano con il tuo "dico ciò che devo per il bene della missione" è quanto di più viscido e codardo tu possa dire.
    Non puoi permetterti di insinuare cose simili senza aver letto lo straccio di un rapporto, richiesto delucidazioni riguardo la sua selezione o aver condiviso una missione con lui, scendi dal pero sbruffone, sarai sveglio, ma di ninja svegli è pieno il mondo ma ancor di più l’inferno.
    Se voi esporre delle criticità simili le esponi a ME, se ciò che segnali non è modificabile hai creato tensione inutilmente amplificando il problema, rendendo difficile la collaborazione con il tuo alleato e di conseguenza minando la missione di cui vorresti il bene.
    Tienilo. A. Mente.
    Sarà impopolare tra i leccapiedi del mezz’uomo che ti ostini a chiamare maestro di spada, ma questo villaggio fa dell'unione la forza, e lo farà sempre perché è in questo che risiede la capacità di oltrepassare i limiti della natura umana, questo duo è stato creato anche perché l’uno possa porre rimedio alle pecche dell’altro.
    Uno imparerà a comprendere il valore dell'unione e della modestia, e l'altro imparerà che la fiducia è un bene prezioso solo se lo si concede a pochi, ma soprattutto che se le parole sono d’argento il silenzio è d’oro.
    Il mezzo tra gli estremi che rappresentate è la chiave per essere un buon ninja.
    Ora porgi le dovute scuse, e da ora in avanti se vuoi rendere un servizio migliore al tuo villaggio specializzati nel migliorare il prossimo anziché nelle critiche sterili.


    A scanso di particolari risposte quel meeting che Yato aveva avuto la cura di rovinare poteva definirsi concluso e l’Hokage avrebbe dato al duo la libertà di congedarsi e iniziare i preparativi mentre lui avrebbe fatto altrettanto se fosse stato necessario.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Avanti nel Buio

    Yato e Youkai
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    Konoha
    La situazione nell'ufficio dell'Hokage tradiva la tensione di fondo per quella che poteva essere una missione terribilmente rischiosa e che avrebbe potuto facilmente uccidere i due ninja inviati in missione e compromettere forse in modo irreparabile chiunque altro fosse coinvolto, ma era il momento degli ultimi piani e della preparazione, per quanto possibile. Esistono due motivi per recarsi ad Ame per delle cure mediche: se il malato è un criminale, o se la malattia prevede metodi illegali, non disponibili attraverso i canali ufficiali. La malattia renale presuppone un trapianto e le liste d'attesa sono molto lunghe. Ad Ame sono inversamente proporzionali alla somma spesa. Pochi ninja sono realmente avvezzi alle arti mediche in senso lato, ma se ci fosse una malattia molto rara o collegata al chakra allora realmente attireremmo l'attenzione dei Cuori. Una malattia può diventare un'arma se opportunamente studiata e isolata, quindi credo sia più efficiente usare un qualcosa di complesso, ma non raro o speciale...semplicemente basterà far capire che i luoghi "civili" non offrono quanto vogliamo, non nei tempi e modi che vogliamo. Spiegai riguardo alle obiezioni dell'Hokage, annuendo quando Youkai sottolineò di usare sia la malattia infettiva che quella renale. E' una buona soluzione. Alcune sindromi si prestano alla cosa, potremmo ingannare alcuni medici della Pioggia o comunque indurli a non fare troppe domande. Mi chiedevo cosa intendesse il mio compagno di squadra per "estrarre il suo spirito", ma probabilmente lo avrei scoperto presto.

    Conclusa poi la mia invettiva contro Youkai, consapevole di quelli che sarebbero potuti essere gli effetti, attesi con calma le loro reazioni. A essere onesto quella del piccoletto mi stupì: il suo ragionamento era assolutamente accettabile e logico, consapevole dei propri punti di forza e di debolezza, anche se ancora terribilmente ingenuo e quindi inadatto a ciò che ci sarebbe potuto capitare, ma ameno intravidi qualcuno dei motivi per cui era Chunin. Ma non cambiava la mia opinione: chunin o non chunin era il ninja sbagliato per quella missione, come io lo sarei stato per una battaglia campale. Le parole dell'Hokage e il suo astio nei miei confronti non tardarono ad arrivare, come prevedibile, e lo affrontai mantenendo un'espressione calma, consapevole che sarebbe stato ancora più irritante per lui. Chiusi quindi gli occhi, prima di riaprirli. Mi scuso se le mie parole sono suonate offensive, ma non intendevo affatto tirare un sasso e nascondere la mano. Ho solo citato quanto ritenevo corretto, e Youkai stesso lo ha ammesso. Immagino che esprimere la propria opinione senza veli e facezie, anche se in dissenso, non sia tollerato. Lo terrò a mente. Tuttavia, Hokage-sama, temo che voi abbiate un'opinione di me lontana dalla realtà. Non riuscii a trattenermi dal dirlo. Le mie perplessità non minano in alcun modo la mia capacità di collaborare, e credo di essere parecchio lontano dalla nozione comune di "sbruffone", Hokage-sama. Sospirai, trattenendo l'irritazione che montava a salire, spinta dalla costante e terribile sensazione di inadeguatezza che covavo nel profondo e che più e più volte, a dispetto dei successi, saliva a prendermi per la gola passando per lo stomaco. Uno sbruffone è qualcuno che si ritiene migliore di quanto non sia. Io non giudicavo Youkai in quanto meno abile di me, non ho elementi per valutare questo, ma quello che posso valutare è che IO non sono abile quanto vorrei. Il mio Bersaglio, tanto più inarrivabile quanto più io crescevo...così forte da schiacciare la speranza e lasciare in piedi solo la determinazione. Come poteva credere che IO fossi convinto di essere forte o abile? Io, con la mia agghiacciante incapacità di avvicinarmi a ciò che era necessario? Il solo pensiero mi irritava incredibilmente. Un ninja davvero abile potrebbe sopperire a qualunque mancanza di un compagno di squadra e anzi usarle a proprio vantaggio per il bene della missione. Io vorrei tanto essere un ninja capace di questo, ma sono inadeguato, e infinitamente lontano da quello che è ciò che vorrei essere. Quindi verso Youkai. Metteremo alla prova questa collaborazione, ma spero tu sia consapevole che così come tu hai delle carenze, così le ho anche io. E questo non significa automaticamente che uno possa colmare l'altro...potremmo anche precipitare in un fosso di errori.

    In ogni caso quella questione era terminata.

    Ame
    Il denaro per la nostra sistemazione e i consumi di elettricità sarà più che sufficiente, ma per la malattia del mio protetto non è assolutamente abbastanza, per questo devo in qualche modo arrotondare...anche al punto di contrarre dei debiti. Spiegai, mentre Youkai si dava da fare con un blocco per gli appunti per comunicare. In ogni caso la donna non aveva da offrire molto più di quanto non sapessi già, avendo vissuto diverso tempo da quelle parti. Dopo averla ringraziata con un sorriso secco, mi sarei poi incamminato verso la nostra effettiva destinazione.

    Janki aveva qualcosa di più interessante da dire, ma al momento impelagarci nella ricerca dei Semi delle carte da gioco di Ame non sarebbe stato producente, sebbene quelle informazioni sarebbero potute diventare un utile bluff nel caso in cui ci fossimo trovati in difficoltà, mentre la posizione di Ananta sarebbe stata alla fin fine la questione principale.
    Un pezzo grosso sarà ad Ame fra tre giorni. Non possiamo escludere che possa essere qui per una compravendita e allo stesso modo non possiamo escludere che non sia qui per il nostro medicinale miracoloso. Avevamo concordato di chiamare così il Bijuu per evitare fraintendimenti e indiscrezioni. Varrà la pena capire che si metterà sulla nostra strada o meno, ma per ora andiamo dal nostro contatto. Avrei detto a You, una volta soli, mentre ci dirigevamo nel luogo indicatoci.

    [...]

    Un gorilla gigante? Decisamente da non credere. Avrei detto mentre lo sconosciuto ci illustrava le sue mercanzie, fingendomi stupito: dopotutto ero stato a Tsuya e avevo letto sia i rapporti che sentito dei resoconti in prima persona. Ma non siamo qui per armi e pellicce. Ci interessano degli elmi di legno, per la nostra mummia, qui. Come nel più classico dei nascondigli, l'uomo chiuse la porta per evitare interferenze e poi mostrò di avere una certa dimestichezza con le arti ninja mentre apriva una botola. Mi chiesi se Youkai, che durante il viaggio si era detto interessato a quelle arti, fosse capace di memorizzare quel simbolo e riutilizzarlo, ma a conti fatti non era immediatamente importante: sebbene inquietante, quella botola era la nostra destinazione e se il Sensei ci aveva inviati qui non aveva senso dubitare o tentennare.

    Sarebbe stato Miroku a intercettarci, ma non parlai né diedi segno di averlo riconosciuto, limitandomi a un cenno del capo. Miroku era un ninja sveglio e percettivo: non aveva senso mostrargli più di quanto non fosse necessario. Ananta, di contro, era esagerato ed eccentrico come sempre. La Banca, esatto. Dissi, ascoltando poi con estrema attenzione. Il nostro interesse per la faccenda è, come per volontà del nostro comune amico, Riservato. Aggiunsi. Ufficialmente siamo qui per questioni mediche. Per caso avete sentito parlare della persona che verrà qui nei prossimi giorni? Una persona importante...è previsto che vada nella banca? Unirsi alla sua scorta farebbe comodo. In caso contrario... Guardai Youkai, che diceva di sapersi infiltrare. Forse potreste darci una descrizione delle due guardie, e potremmo pedinare quella dei fuuinjutsu fino a casa sua, infiltrarci e catturarla. O anche l'altra...o entrambe. Era l'opzione migliore, anche per avere notizie aggiornate sulla banca e magari sul Bijuu.

    Attesi che anche Youkai facesse qualche altra domanda o proponesse qualcosa. A meno di notizie eccezionali o rivelazioni, tuttavia, il mio piano sarebbe stato di osservare per due o tre giorni la zona vicino alla banca per intercettare le suddette guardie, e quindi nei giorni successivi cercare di seguirle con discrezione, magari con l'aiuto delle capacità di Youkai, per scoprire dove abitavano.
     
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    Studiare il nemico

    II



    Quando si parlava dei dettagli della malattia, Youkai non era poi così esperto. Confermò quanto detto da Raizen, sulle sue abilità di assorbire il chakra, potendolo fare di nascosto grazie ai frammenti di anima. Posso anche spegnere parti del mio corpo, se dovesse servirci una scusa per andarcene di corsa. Sono sicuro di essere abbastanza convincente. Rispose, con una certa fierezza.

    Quando l'argomento si spostò sul valutare che metodo di comunicazione usare, sembrò sbiancare all'improvviso. A-ah... V-Va bene, ma non garantisco... Fece un sospiro profondo prima di comporre il sigillo di richiamo, chiaramente teso. Con un poco di sangue, tracciò un cerchio sul muro, con un paio di simboli attorno, un richiamo insolitamente lungo e preciso, ma necessario per una creatura simile: dopotutto la sua specialità non era il combattimento. Una volta completo, il cerchio divenne luminoso, facendo sparire il muro al suo interno e mostrando invece un mondo quasi onirico, coperto da un massiccio leone ricoperto da così tanto pelo e sigilli che sembrava persino difficile capire cosa ci fosse sotto. Solamente dallo sguardo però si poteva intuire si trattasse di un vecchio saggio, uno di quelli difficili da convincere e con una certa ossessione sul rispetto delle regole e il controllo. Sa-Salve, Tenjō-sama. Youkai fece un profondo inchino, mentre Tenjō, lo Shishi, alla sua vista sospirò. Youkai. Non prometteva bene.

    Youkai si rialzò, tenendo le mani unite di fronte a se, come fosse in preghiera. L'espressione però non era per niente pacifica. Tenjō-sama, dobbiamo partire per un'importante missione in cui ci è stato richiesto di recuperare il demone rubato a Konoha. Non vi chiederò mai di custodire nè dover trasportare una creatura tanto pericolosa, ma i vostri portali potrebbero rivelarsi fondamentali per la comunicazione tra Ame e Konoha senza dover ricorrere a lettere facilmente intercettabili. Fece un sospiro profondo, facendo del suo meglio per non balbettare, mostrandosi sicuro della sua richiesta. Non avrei chiesto un simile favore se non riguardasse una creatura dal potenziale distruttivo quali sono i demoni. Se finisse nelle mani sbagliate potrebbe causare la morte di innumerevoli innocenti. Si inchinò di nuovo, mostrando profondo rispetto, un gesto che non faceva parte del rituale di convocazione ma che mostrava quanto fosse importante per lui quella richiesta. Chiedo umilmente di poter usare i vostri portali per le comunicazioni con l'Hokage in modo da aumentare le porbabilità di successo della nostra missione.

    Tenjō lo osservava dall'alto della sua stazza, pensieroso. Un leggero soffio d'aria avrebbe anticipato il suo verdetto. [QM]


    Raizen non perdonò la presunta arroganza di Yato. La sua preoccupazione per la missione venne esposta come un attacco a Youkai, abbagliando così qualsiasi osservazione a suo favore che avrebbe potuto fare. I due ebbero modo di scambiarsi qualche parola, chi più aggressivo dell'altro, ma il rosso si sentì in diritto di interrompere il suo compagno. Le opinioni senza veli e fasc...ette non andrebbero esposte se manca la conoscenza di base. Puntò i piedi, con lo sguardo fisso sul Senju. So bene quali sono i miei difetti, e so altrettanto bene che ti sei accorto di alcuni di loro, ma non hai pensato di confrontarti prima con me, per valutare tu stesso se fossi pronto per la missione o meno? Si morse un labbro, non era sicuro se lo stesse tenendo fuori dalla discussione di proposito o se fosse accecato dalla sua rivalità con l'Hokage. Sono sicuro che unendo i nostri pregi saremo in grado di rendere irrilevanti i difetti. Sentiti libero di chiedermi quello che ti serve sapere per il bene della missione. Stava chiaramente faticando a sostenere quel discorso a giudicare dagli occhi appena lucidi, ma stava facendo progressi. Mentre con Raizen potrai lamentarti dei miei difetti una volta finito l'interrogatorio. Yato non sembrava troppo positivo all'idea dell'unire i loro difetti. Youkai sospirò, accennando un sorriso. Faremo del nostro meglio.


    Youkai iniziava ad arrendersi all'idea di dover usare i foglietti probabilmente con chiunque avrebbe incontrato, ma poteva essere positivo. La sua limitata conoscenza del linguaggio dei segni sarebbe bastata per non destare sospetti, e le vere comunicazioni potevano avvenire tramite pratici foglietti. Nel sentire il commento di Tamura, prese a scrivere piuttosto eccitato: -Raccontami di Ame!- Il tutto naturalmente per il bene della missione... non perchè lui stesso era incredibilmente eccitato all'idea di sapere di più di un posto a lui così nuovo.

    Alla fine della canzone, con gli occhi vagamente lucidi per la storia, fece un allegro applauso, complimentandosi con il chitarrista. E, naturalmente, mostrò curiosità anche per la sua capacità di usare una mano sola per uno strumento simile. Conosceva la tecnica utilizzata, anche se aveva perso la capacità di replicarla tempo addietro. Aggiunse un'ultima nota -Spero di poterne sentire un'altra domani!- prima di spostarsi al bancone con la sua richiesta. Youkai era quasi imbarazzato dalla sua risposta, e si giustificò scribacchiando un'altra nota: -L'alcool non è il massimo per le mie condizioni.- visibilmente dispiaciuto per aver fatto una richiesta così fuori menù. Ma il ragazzo sembrava una persona estremamente disponibile: dai racconti che aveva sentito su Ame credeva fosse impossibile ci fossero persone così gentili da quelle parti. Ma quello era anche il locale di Feng, non aveva idea di cosa lo aspettasse fuori da lì. Il barista lo mise a proprio agio in una manciata di frasi, e nonostante la maschera avrebbe certamente percepito il suo sorriso solare. Si sarebbe assicurato di lasciare qualche biscotto in giro per i vari abitanti della locanda, un piccolo regalo non faceva certo male a nessuno.


    I due si erano già divisi involontariamente i compiti: Yato era incentrato sulle parti importanti della missione, mentre Youkai si stava facendo conoscere (il suo alterego perlomeno) e faceva sì che la loro presenza risultasse il più naturale possibile. Avere persone che possono testimoniare per la tua presenza e confermare che non hanno dubbi su di te poteva rivelarsi un grosso vantaggio. Ma poi sarebbe inevitabilmente arrivato il momento di proseguire con la missione per entrambi, spostandosi in un negozio dove un allegro inserviente cercava di vendere la sua merce ai nuovi polli appena entrati. Youkai stava già osservando alcuni dei prodotti con distratto interesse, mostrandosi abbastanza disturbato all'idea di un uomo gorilla trasformato in un cappottino. Aggrottò la fronte emettendo un mugolìo al suo nomignolo di mummia, annuendo poi, ancora offeso, confermando per la richiesta di un elmo, mimandone il gesto per indossarlo.

    Non sapeva cosa aspettarsi. La botola si aprì, e il proprietario del negozio non poteva seguirli da quel momento in poi. Fece un sospiro per darsi coraggio, iniziando la discesa. Il posto non era certo dei più accoglienti, cosa che rese ancora più inaspettato l'incontro successivo: un uomo dall'aria gentile li accompagnò dal suo compagno. Il "mostro" nascosto in quel sospetto cunicolo era solamente una tranquilla ed innocua coppietta. Youkai era sorpreso, in positivo. Ame non sembrava poi così male.

    Emettè un mugolio di sorpresa quando l'altro accennò l'aspettarsi persone diverse. L'Uzumaki sapeva benissimo di non essere esattamente ciò che ci si aspettava da un guerriero o uno shinobi, ma era sempre un piccolo shock quando te lo ammettevano di fronte.

    Ananta fu più che esaustivo nel dare informazioni sulla banca, chiaramente non aveva problemi nel rivelare tutto ciò che sapeva. Youkai iniziava a domandarsi se fosse stato parte della banca stessa, e fosse stato licenziato per chissà che motivo, lasciandogli quindi del rancore represso che lo spingeva ad aiutare chiunque fosse contro quell'organizzazione. Il Libro Maestro attirò non poco la sua attenzione: potevano forse rubarlo ed usarlo come merce di scambio? Come avrebbe reagito Ame se una delle merci di scambio fosse stato qualcosa di rubato? Per le loro regole sarebbe stato lecito? Si appuntò le domande per porle successivamente a Yato, in un momento di calma. L'idea però sembrò sfumare in fretta. A quanto pare ogni Principe aveva uno di quei libri, e se anche ce ne fosse stato uno principale, grazie alle informazioni presenti negli altri non sarebbe stato certo uno scambio degno di un demone.

    L'idea di essere pugnalato a sorpresa non gli piaceva pe niente. Passò un fogliettino a Yato, lasciando che giudicasse lui se porre o meno la domanda: -Pensi sia possibile far passare armi in legno o armi mascherate come oggetti innocui?- Ne dubitava, ma non era un grosso problema. Yato poteva certamente creare tutto ciò di cui avrebbero avuto bisogno sul momento, e l'arma principale di Youkai non era certo il metallo. Doveva però capire quanto vantaggio potevano permettersi, perchè andare a mani vuote se qualcosa di piccolo era concesso? Probabilmente con la scusa della sua malattia sarebbero riusciti a far passare aghi e siringhe dal contenuto sconosciuto, il dottore avrebbe sicuramente trovato una scusa per dover giustificare la loro presenza per un'emergenza. Gli passò un altro foglietto con gli stessi pensieri, aggiungendo che lui non possedeva veleni. Non che fosse un problema procurarseli in una città simile... ma sarebbe stato cauto comprare qualcosa sperando che la Banca non lo venisse a sapere? Non aveva idea di dove si espandessero le loro radici. Stavolta passò il foglietto direttamente ad Ananta: -E' possibile acquistare qualcosa senza che la Banca lo venga a sapere? Ci sono posti che tengono rancore contro i Quadri dai quali è possibile acquistare assicurandoci che non lo vengano a sapere?-

    Il piano di Yato lo preoccupava, dopotutto poteva essere rischioso doversi cammuffare ulteriormente. Scribacchiò per diversi minuti, chiaramente concentrato, per poi lasciare un altro foglietto al suo compagno. -Posso possedere gli oggetti. Fino ad una ventina di metri circa. Posso sentire e, se sono sicuro che non lo vedano, anche guardare. Potremmo sfruttarlo per avere qualche informazione interna se riesci a farmi stare vicino abbastanza. Non so se un sensitivo sia in grado di percepire l'anima. L'oggetto potrebbe risultare come se irrorato di chakra. Ma se funziona avremmo di certo un ottimo vantaggio. Dovremmo sfruttare la cosa mentre sono presenti altre facce nuove per i Quadri, così non finiremo solo noi nel mirino se il mio oggetto dovesse venir scoperto.-

    Ananta non sembrava contento di proseguire la loro discussione. Youkai, con espressione dispiaciuta, portò anche a lui un foglietto. -Se possiamo ripagare le vostre informazioni e il vostro tempo, fatecelo sapere. Faremo il possibile, siete di grande aiuto.- Sorrise, facendo un piccolo inchino, prima di tornarsene zampettando dal suo compagno di team. Non li aspettava un'impresa facile.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Da inseguire ed incontrare



    [Konoha - Le parole dello Shishi]

    Janki rimase ad osservare in silenzio la discussione fra gli shinobi di Konoha.
    Non ultimo l'apparizione del grosso Shishi, che stupì l'ex Saggio Eremita del Deserto, il quale comunque non fece niente per intromettersi in affari che non avevano direttamente con lui ed il Risorto.
    Quello che mi chiedi è tanto, cucciolo di uomo: capisco la minaccia rappresentata dai Bijuu, nelle mani sbagliate, ma questo è un problema del mondo degli uomini, non di quello degli Shishi., esordì l'essere, prima di prendersi una leggera pausa, volgendo la testa dalla sua parte del portale, Comunque, il fatto che ti sia stato concesso di legarti con la nostra razza, nonostante la tua giovane età, indica che sei degno della nostra fiducia, per quanto, talune volte, la tua innocenza ed avventatezza possa portare ad usi inadatti di questo legame, come è successo qualche mese fa alle mura..., aggiunse, memore dell'incontro con il Risorto, La fiducia verso di te è reale, quindi ti sarà accordato di richiamarci e chiedere che siano inviate notizie qui, alla Foglia, ma di volta in volta valuterò la validità della richiesta, prima di condividere tale messaggio., concluse l'essere millenario.

    [Ame - La Locanda]

    Se "You" dal canto suo non aveva trovato molte informazioni utili, o grosse opportunità di lavoro, soprattutto con Tendora, al contrario, "Kai" fu più prolifico nel comunicare, tanto che Tamura gli assicurò con piacere un nuovo racconto non appena si fossero visti e, allo stesso tempo, giunse ad un pacifico accordo con Medo, il barista.
    Alla fine con qualche conoscenza in più e delle prime informazioni interessanti, i due andarono a conoscere Miroku ed Ananta.

    [Ame - Il Nascondiglio]

    Dopo aver incontrato l'inserviente del Negozio di Armi ed aver acceduto al cunicolo sotterraneo, "You" e "Kai" parlarono la coppia di amanti che Ru-Wai nascondeva alla Pioggia.
    Fu lo smilzo Senju a fare le prime domande al duo e per primo a rispondergli fu il "monaco": Sì, abbiamo sentito parlare di questo pezzo grosso che verrà al Villaggio, per lo più è stato il vecchio Janki a parlarmi di lui, ma ho prestato un pò orecchio alle voci che giravano fra i mercenari, nostri o meno.
    Non è certo che vada in banca, ma si dice che provenga dall'Erba e verrà al Villaggio per un'importante compravendita, quindi la possibilità è comunque elevata.
    Ed anche se non passasse dalla banca, potreste comunque adocchiare qualche elemento importante dei vari semi seguendolo.
    , spiegò alle parole del primo dei due ospiti delle Picche.

    Alla domanda sulle guardie, fu invece Ananta a parlare: Considerate, piccini, che le mie informazioni sono vecchie di qualche anno, ma quando il Capo ci ha detto che avevate interessi sulla Banca, ci siamo portati un pò avanti e così abbiamo scoperto che dei guardiani che conoscevo solo due lavorano ancora in banca, un terzo ha tirato le cuoia e la quarta persona ha fatto carriera ed ora è un Fante di Quadri, con tutte le conseguenze del caso., rispose l'omone, prima di porgere loro tre foto.

    La prima riguardava un uomo dall'aspetto leggermente minaccioso [Guardia 1]
    Questo tizio è uno degli utilizzatori di Doton, non so come mai non abbia mai fatto carriera: ha un bel faccino e dei modi decisamente da duro, purtroppo non sappiamo di preciso dove abita, ma è un appassionato di alcuni localetti di Ame che non rientrano nei miei gusti, ma dove forse potreste accedere senza problemi.
    Il suo nome sembra essere Riwoku Otai.
    , avrebbe esordito Ananta.

    La seconda foto, riguardava una ragazza. [Guardia 2]
    Lei è Umma, una degli esperti di fuuinjutsu che lavorano in Banca, credo fosse un piccolo genio, o comunque qualcuno che è stato trovato dai Quadri in giovanissima età: se vedete bene, in questa foto recente ha forse qualche anno più di voi due. L'ultima volta che sono entrato in banca è stato quasi 5 anni fa, quindi immaginate da quanto ci stia lavorando.
    Sappiamo la zona in cui vive, possiamo darvi indicazioni in tal senso.
    , continuò, prima di mostrare la terza foto, di un uomo sorridente. [Fante]

    Di lui sono riuscito solo a sapere che si chiamava Mochi, o forse lo chiamavano così. E' completamente sparito dai radar per un certo periodo e poi è riapparso come Fante di Quadri nel quartiere Nord del Villaggio, ma avere un appuntamento con lui, o con uno dei suoi, potrebbe risultare difficile, così, di punto in banco, senza avere le dovute leve da usare., concluse con titubanza Miroku.

    Fu poi il momento delle due domande di "Kai", che vennero riportate su dei foglietti, per Ananta.
    Fu comunque Miroku a rispondere alla prima domanda.
    Ame è strutturata in un modo un pò diverso da come pensi, mio piccolo amico.
    Voi potete comprare, che so, un'arma nel negozio da cui siete entrati e questo non verrà mai detto specificatamente alla Banca ed ai Quadri: magari i vostri soldi torneranno indirettamente alla Banca, perché i proprietari del negozio dovranno pagare l'affitto concordato, ma in quel caso nessuno saprà specificatamente chi ha comprato cosa in quel negozio.
    Malgrado le storie sull'Asso di Quadri, i banchieri di Ame non hanno occhi in ogni negozio.
    Certo, è facile che ci siano delle affiliazioni, quindi se comprate delle droghe o delle medicine, magari i Fiori, o i Cuori, lo sapranno, ma, appunto, loro, non i Quadri.
    Allo stesso modo: se comprerete qualche arma quassù, sarà un'informazione nota fra le Picche, ma ad esempio, mai nessuno degli altri semi saprà che il ragazzino muto con le bende addosso ha acquistato un mantello di puro uomo Gorilla del Paese delle Cascate.
    , concluse con un sorriso.

    Alla gentile richiesta se potessero in qualche modo ricambiare le informazioni ricevute, Ananta sorrise a Kai e quasi gli diede due gentili pacche sulla testa, Non temere, piccolino, fa parte del mio lavoro ricordare e condividere le mie conoscenze con chi mi dice il Capo... ho già tutto ciò di cui ho bisogno., concluse rivolgendo lo sguardo verso il monaco.

    Se non ci fossero state ulteriori domande, il duo sarebbe stato libero di andare per la propria strada e cercare di scoprire qualcosa sulle due guardie indicate, in attesa del terzo giorno e del misterioso Pezzo Grosso proveniente da fuori.

    [Seguendo la Prima Guardia]

    "You" e "Kai" sarebbero stati indirizzati verso una Locanda del quartiere a Luci Rossi di Ame, in cui sembrava che Riwoku Otai andasse almeno due volte a settimana.
    Per una fortunata coincidenza, una delle due volte sarebbe stato il giorno prima dell'arrivo del misterioso "pezzo grosso" venuto da fuori.
    Certo, i due giovani avrebbero potuto visitare con largo anticipo il locale, "Bocca di Rosa" (i cui introiti erano di recente calati a causa della nuova concorrenza) ed avrebbero scoperto che Riwoku richiedeva la compagnia sempre della stessa "dama", [Mizuki]
    Che fare di tale informazione e come muoversi, stava a loro, in fondo avevano quasi due giorni per prepararsi.

    [Seguendo la Seconda Guardia]

    La vita di Umma, avrebbero scoperto, era molto meno "peccaminosa" di quella del suo saltuario collega: la ragazza, infatti, viveva in un semplice appartamento nel quartiere est, nel cosiddetto secondo Livello di Ame, assieme con un'anziana donna che risultava essere la madre.
    Se avessero speso quei giorni seguendola, non avrebbero scoperto molto: il primo giorno, la ragazza avrebbe effettivamente fatto un turno di 12 ore in Banca; il secondo giorno, invece, la videro andare a fare la spesa in un negozio nelle vicinanze dell'appartamento in cui viveva, e poi fare qualche altra commissione prima di rientrare.
    Forse avrebbero potuto approfittarne per entrarvi in contatto.

    [Del Fante un tempo guardiano, non avrebbero avuto tracce da seguire]

    [Il Terzo Giorno - L'uomo di Kusa]

    Alle Mura Settentrionali di Ame sarebbe arrivato, poche ore dopo l'alba, un uomo con una guardia del corpo.
    L'uomo era un soggetto che i due non conoscevano, ma di certo rinomato in taluni ambienti e non solo per il suo naso "importante" [Ushio].
    Portava con se una grossa valigia, ed era scortato da un longilineo, ed un pò losco, figuro. [Bodyguard]

    Il riccone di Kusa guardò gli eventuali aspiranti guardie del corpo extra che la Pioggia aveva da offrire, ma fu il suo longilineo compagno a parlare: Allora, chi di voi è qui per guadagnare un pò di ryo e dare supporto extra al nobile Ushio-sama?, domandò.
    Stava ai due decidere se partecipare o meno a quella particolare missione.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Nuove Esperienze

    Yato e Youkai
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    Ame
    Siamo ninja, è molto difficile definire innocuo un oggetto in mano nostra. Comunque non è una domanda rilevante: posso produrre armi in qualunque momento senza bisogno di trasportarle con me. Tagliai corto, prestando la massima attenzione alle informazioni che Ananta era riuscito a raccogliere sulla banca. La presenza di un caveau non nel sotterraneo ma al secondo piano è strana, però fa capire quanto siano certi dei loro sistemi di sicurezza. Nè io nè Kai siamo esperti nel manipolare o alterare fuuinjutsu, anche se ho un pò di esperienza con le trappole, quindi non ci resta che agire sull'unica parte del sistema di sicurezza su cui possiamo avere impatto: quello umano. Dissi, incrociando le braccia. Parlami delle guardie. Tre possibili bersagli, solo due accessibili dato che il terzo era addirittura un Fante, quindi da evitare se possibile. Intanto Youkai mi passava un suo messaggio spiegando una sua tecnica di infiltrazione...certo, richiedeva che lui fosse nel raggio d'azione ma era comunque qualcosa di molto utile per avere informazioni di prima mano. Mi soffermai solo un secondo quando Ananta disse qualcosa sull'avere già tutto quello che gli serviva, implicitamente rivolto al suo compagno e per una frazione di secondo lo invidiai: anche io avrei tanto voluto avere gli strumenti per completare la Missione ed essere così in pace con me stesso.
    Fino all'Hokage successivo almeno.

    [...]

    Alla Locanda ci hanno dato indicazioni precise. Ricorda con attenzione il tuo addestramento e non farti distrarre. Dissi a Kai mentre poche ore dopo varcavamo la porta della Bocca di Rosa. Se le informazioni sono giuste lui verrà qui domani sera, quindi oggi cercheremo di capire se ha una favorita e come si comporta di solito. Il breve sopralluogo nel primo giorno di indagini ci fece scoprire che Riwoku aveva una favorita tra le ragazze e che in genere era un abitudinario. Non consumammo quel giorno, prendendo solo da bere e osservando le reazioni di Youkai all'ambiente, mentre un piano prendeva forma. Quella notte, alla Locanda dei Batuman, avrei spiegato il mio piano: intrattenerci con Mizuki, che avevamo giusto intravisto, alcune ore prima di Riwoku, usare il potere di Youkai e poi restare in attesa. Solo non ritenni necessario specificare cosa intendevo per "intrattenerci", convinto che Youkai avesse avuto lo stesso addestramento che avevo seguito io, o almeno similare, in termini di sessualità.

    Il giorno successivo, nel tardo pomeriggio, avremmo fatto nuovamente il nostro ingresso nel bordello. Ieri era solo un sopralluogo. Avrei detto a chi gestiva le ragazze. Oggi siamo qui per Mizuki. Il mio compagno è malato e rischia di non vivere a lungo, quindi suo padre ha pagato perchè si diverta almeno un pò prima di andarsene. Le bende dovranno restare addosso, ma non ci sono pericoli per la salute della ragazza: sono un medico. Pagherò il doppio, saremo in due in stanza. Nessuna di quelle era una domanda, solo affermazioni e Ryo. Ad Ame bisognava dimostrare sicurezza.

    Una volta nella camera, notando le forme della ragazza, non potei chiedermi che razza di gusti avesse il nostro bersaglio, ma fondamentalmente non era importante. Il pagamento è anticipato, può cominciare il mio compagno, io eventualmente consumerò dopo, ma sono qui come suo guardiano fondamentalmente. Poi verso Youkai. Spogliati pure, ma lascia le bende. Certo, non potevo immaginare di avere a che fare con una persona decisamente molto più pura di quanto non si pensasse. Se non altro avevo avvisato Youkai di usare le sue arti per indebolire la donna durante le loro interazioni, almeno fino a farle perdere i sensi o addormentarlam nella peggiore delle ipotesi intervenendo con un colpo alla base del collo quanto più rapido possibile. Avevamo pagato per due ore.
    In ogni caso, nel momento in cui ci fosse stata una distrazione sufficiente o lei fosse svenuta (se necessario dopo Youkai avrei approfittato io stesso dei suoi servizi, mentre lui continuava a sottrarle a poco a poco energia, di nascosto), le avrei posato una mano sulla testa sfruttando l'Interrogazione Mentale per ottenere le risposte principali sul nostro bersaglio:
    - Dove lascia di solito la giacca e il portafoglio quando sta con te?
    - Cosa ti ha rivelato sul suo lavoro o la sua quotidianità?
    - Quali punti deboli di Riwoku conosci?
    - Sei implicata con la Banca o con uno dei Semi?

    In ogni caso avrei usato le arti mediche per farla riprendere, ordinando anche del cibo in camera per farla riprendere e spiegandole che a volte il mio compagno era un pò atipico. Youkai durante l'interrogatorio avrebbe sfruttato la sua tecnica a dovere, lasciandoci quindi liberi di abbandonare la ragazza, verosimilmente di nuovo in forze, e accomodarci nella sala comune del bordello, dove avremmo trascorso il resto della serata bevendo e mangiando in attesa del bersaglio. Se tutto fosse andato come doveva e il frammento di spirito del ragazzo fosse arrivato dove doveva, io lo avrei lasciato là per recarmi altrove: lui aveva il compito di seguire Riwoku e stare nel raggio d'azione così che la mattina dopo in banca la nostra spia fosse pronta ad agire. Io invece mi sarei diretto verso la casa dove si trovava l'altra guardia, quella esperta in Fuuinjutsu. Difficile pensare che non fosse sorvegliata quindi mi sarei limitato a lasciare una manciata di semi sullo zerbino fuori dalla porta: erano fatti apposta per incastrarsi nelle scarpe di chi fosse passato, quindi con un pò di fortuna avrei avuto un tracciatore sul corpo della donna quando fosse tornata o uscita da lavoro. Se nelle ore successive i semi non si fossero spostati minimamente avrei invece disattivato la tecnica, considerandola un buco nell'acqua.

    [...]

    Con Youkai impegnato con la banca, io avrei invece atteso il facoltoso straniero alle mura, offrendomi come guardia prezzolata. Sono una spada in vendita, per quanti giorni avete necessità? L'omicidio e lo smaltimento di un cadavere li considero servizi aggiuntivi. Mi chiamo You. Poche parole, ma forse efficaci.
     
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    No, not like that

    III



    Youkai, teso come una corda di violino, ascoltò il giudizio del Guardiano, sforzandosi di non interromperlo (anche quello era parte dell'addestramento). Aveva già resistito nel non dire ben quattro "ma", vergognandosi come un cane per il rimprovero della volta precedente, sentendo la tensione sparire quando, seppur con delle limitazioni, Tenjō accettò la sua richiesta. La ringrazio Tenjō-sama! Prometto di utilizzare il vostro portale solo se strettamente necessario! Pronunciò, quasi gridando, mentre si chinava quanto più poteva mostrandogli tutto il suo rispetto. Avevano un ottimo jolly da usare, ed avere gli shishi dalla sua parte lo rendeva più tranquillo.


    Dalle foto e descrizioni delle tre guardie, Youkai già mostrava preferenze per due di loro... Il che li rendeva bersagli più pericolosi per lui. Rischiava di farsi intenerire. La cosa migliore, soprattutto il primo giorno di esplorazione di Ame, sarebbe stata sicuramente occuparsi della prima guardia. Fortunatamente Yato sembrava sulla stessa linea di pensiero, anche se per altri motivi. Era anche vero che, tra i due, il più ferrato tra i fuinjutsu era lui, quindi se fosse andata male col primo bersaglio avrebbero avuto una seconda pista. Non mancarono di farsi dare gli indirizzi e le informazioni restanti, avere più di un piano di riserva era sempre meglio di non averne.

    La breve spiegazione su come funzionavano alcune meccaniche dei Semi gli fece brillare gli occhi. Scrisse freneticamente qualcosa nel suo taccuino, passandolo poi a Yato. "Potremmo comunicare con le Picche comprando delle armi?? Se dovessimo aver bisogno di messaggi criptati. Ancora non sapeva bene come, ma se le Picche sapevano degli scambi di armi, di sicuro avrebbero trovato un modo. Ancora non era sicuro se potessero considerarsi veri e propri alleati... forse le regole di Ame lo avrebbero aiutato a trovare comunque dei seguaci, in un modo o nell'altro.

    E, dopo lo sdolcinato saluto (Youkai aveva già gli occhi lucidi nel vedere quanto fossero felici), se ne sarebbero andati, ricchi di informazioni e di decisioni da prendere sul come agire.


    L'Uzumaki corrugò la fronte quando gli venne detto di ricordare il suo addestramento. Usando i segni o ricorrendo ai foglietti, gli avrebbe dato la sua riposta, con aria confusa e anche un po' offesa. So fare il mio lavoro! Borbottò qualcosa, ma dalle bende uscirono solo dei mugolii indistinti. Una volta al tavolo si mise tranquillo, guardandosi attorno. La presenza del palco attirava subito l'attenzione, e la ragazza subito sopra che dava spettacolo con uno dei costumi di scena più piccoli e stretti che avesse mai visto. Gli ospiti più chiassosi si trovavano direttamente sotto il palco, talmente entusiasti dalla sua performance che talvolta lanciavano soldi. Scosse la testa, la trovava una cosa così rozza. Se ti piaceva uno spettacolo si lanciavano rose, non vile denaro.

    Animali. Avrebbe condiviso con Yato, tramite gesti. Palco a parte, il resto del locale aveva tavolini che variavano da piccoli tavolini piazzati al centro del locale e vicini al palco, a divanetti attaccati alle pareti. Negli angoli più oscuri aveva già notato quel tipo di persone da cui sapeva di dover star distante, probabilmente boss mafiosi o ricchi signori che non si facevano scrupoli nell'ottenere denaro nei più criminali dei modi. Naturalmente, più si guardava attorno, più incrociava lo sguardo con alcune delle ragazze lì attorno, salutandole ogni volta con espressione solare, inconsapevole che si trattasse solamente di avvoltoi pronti a spillargli ogni soldo che portava con sè. Avrebbe fatto un paio di origami, un cigno e un fiore, utilizzando due foglietti strappati dal suo taccuino, consegnandoli alla cameriera che si occupava del loro tavolo, ringraziandola con un sorriso.

    Durante la serata ebbero modo di ideare un piano, facendo crescere l'Ego di Youkai. Giù muoveva le spalle, spavaldo. "Sono un ottimo intrattenitore io. Posso tenerla occupata per ore con il materiale giusto. Carte, giochi da tavolo, fumetti, bastavano anche fogli di carta per inventarsi qualche gioco e distrarsi per ore. Se solo Yato avesse saputo quanti giochi era in grado di inventarsi sul momento quando era annoiato in ufficio! L'unica cosa importante sarebbe stata l'avere tempo a sufficienza, e il mantenere un contatto con la vittima o aver modo di nascondere la sua anima, così da poter assorbire chakra a sufficienza da farla svenire. Al mattino, si sarebbe fatto viziare da latte e biscotti, mentre ascoltava un'altra delle storie di Tamura, iniziando a conoscere Ame tramite la musica.

    Sarebbero quindi tornati la sera successiva, Youkai ancora vagamente distratto che si guardava attorno nel locale, almeno fino a che Yato non borbottò qualcosa sulla sua morte. Sussultò, nervoso, d'accordo che si parlava del suo alter ego, ma sentirlo dire a così alta voce aveva un certo effetto. Sarebbero stati accompagnati in una stanza, un privè tutto per loro e lontano da occhi indiscreti, dove avrebbero potuto compiere la loro missione in tranquillità. Scrutò la ragazza cercando mi mostrarsi più calmo e solare possibile, ma la sua stazza lo intimoriva: se quei muscoli non erano solo scena, rischiava di doverla tener occupata per molto tempo prima di prosciugarle il chakra. Le si avvicinò, salutandola con la mano e mimando qualche parola con le mani, lasciando perdere dopo qualche parola ed estraendo il taccuino. Il mio nome è Kai. Lui è You. E' un piacere conoscerti! Spero ti divertirai con noi.

    I suoi occhi saettavano per la stanza, alla ricerca di qualsiasi cosa che somigliasse a carte o a qualche scatola che potesse contenere giochi da tavolo. L'affermazione di Yato non fece che confonderlo ancora più, cercando con lo sguardo se ci fosse qualche gavettone in giro, pronto a protestare che quella stanza fosse decisamente troppo piccola per qualsiasi gioco d'acqua che gli fosse venuto in mente... almeno finchè, voltandosi verso Mizuki, non la vide a petto nudo, e probabilmente in qualche posa provocante che lasciava ben intendere quanto poco avesse capito di tutta quella storia il piccolo Uzumaki. Arrossì di colpo, togliendosi la felpa e quasi tirandogliela addosso, coprendola come meglio poteva. Prese a gesticolare come un pazzo, ricordandosi solo dopo un minuto buono che nessuno dei due lo avrebbe capito. Fulminò Yato con lo sguardo, furioso, assicurandosi che la ragazza fosse di spalle e non potesse vedere la sua reazione. 


    Ripreso il suo taccuino, iniziò a scrivere freneticamente, visibilmente in panico. Doveva pensare rapidamente ad un piano differente. Ma che razza di modo per tenere occupato qualcuno!! E' questo che intendeva con allenamento!? Chi diamine lo ha allenato!?! Col respiro affannoso per l'agitazione e la vergogna, consapevole che quello non fosse solo un pessimo momento per lui, ma che non potesse nemmeno tirarsi indietro per il bene della missione. Scusami. E' la mia prima volta. Avevo in mente un gioco prima di iniziare. Esplorò la stanza, cercando ogni tipo di vestito che potesse coprirla, che fossero anche solo guanti, orecchie da coniglio, o qualsiasi cosa indossabile. Più erano, meglio era. Se ci fosse stato un tavolino lo avrebbe sicuramente, ma in caso di emergenza il letto andava più che bene: facendola sedere lì avrebbe semplicemente lasciato che l'anima passasse dal materasso, ed avrebbe avuto una buona base d'appoggio in cui nasconderla, mentre con il tavolo sarebbe stato ancora più semplice. le avrebbe passato un foglio, tenendone uno per sè, e chiedendo a Yato di trovargli un'altra penna. Il gioco era molto semplice: dovevano scegliere una lettera dell'alfabeto, e scrivere una parola per ogni categoria, come nomi, animali, paesi, e così via. Aveva inserito ben dieci categorie, cercando di allungare ogni round il più possibile. Alla fine di ogni round, si contavano i punti e, chi ne aveva di meno, avrebbe dovuto togliersi un pezzo di vestiario. Naturalmente chi restava senza avrebbe perso. Il tutto venne spiegato tramite gesti e scritte nel taccuino.

    Youkai ripensò rapidamente al piano: stancarla. Quel gioco poteva forse annoiare qualcuno, ma stancare no di certo. Iniziò a sudare freddo (ancora visibilmente imbarazzato) pensando al modo migliore per farla sentire stanca e poco lucida senza destare sospetti: alcool. A lui ne bastava pochissimo per iniziare a sentirsi male, ma se Mizuki lavorava in un simile locale aveva sicuramente una resistenza molto più alta. Youkai tirò una manica a Yato, facendogli il cenno di prendere da bere, e indicando dieci come numero di bevande da portare. Era sicuro avrebbe capito, dopotutto lui era quello allenato. Alla ragazza sarebbe bastato dirle che servivano solo a rendere il gioco più divertente, e naturalmente avrebbe insistito perchè bevesse quanto più poteva, indicando le sue bende se avesse provato a far bere anche lui, usandole come scusa per non poter consumare. E, non appena si fosse seduta, sarebbe iniziato il gioco più ansioso della sua vita. [Attivazione TS] L'anima toccò la ragazza, e i due iniziarono il loro gioco. L'Uzumaki era concentrato nel mantenere l'equilibrio di quella sceneggiata: doveva mantenere un atteggiamento allegro, distrarsi a parlare con la ragazza tra un round e l'altro, facendole un sacco di domande per conoscerla meglio, dai suoi hobby, al cibo preferito, al cosa le piacesse fare nel tempo libero, qualsiasi cosa che la facesse parlare. Doveva mantenere l'equilibrio tra vittorie e sconfitte, sia per non destare sospetti, sia per prendere più tempo possibile: se avesse perso tutti i round si sarebbe ritrovato nudo in cinque minuti. Il tutto mentre la sua anima risucchiava chakra, secondo dopo secondo.

    Se era fortunato, non sarebbero riusciti a finire la partita che sarebbe svenuta, permettendo così di proseguire con il loro piano. Era certo che avrebbe funzionato. Doveva funzionare. Perchè se invece era sfortunato, avrebbe sospirato pesantemente, visibilmente nervoso, cedendo al piano originale di Yato. Era la sua prima volta, e non bastasse che dovesse consumarla con una sconosciuta, ma persino con uno spettatore!

    A prescindere da quale dei due piani avesse funzionato, non appena la ragazza fosse svenuta, avrebbe tirato un pesante sospiro ma di sollievo, rivestendosi dei vestiti che poteva aver perso durante i round, e sfilandosi le bende dalla bocca con una certa foga. Era nervoso, ma lo sarebbe stato ancora di più se fossero stati costretti ad usare il piano originale di Yato. Ma che razza di piano avevi ideato!? "Allenamento"?! E' questo che intendi con tenere impegnate le persone!? Di TUTTE le cose possibili!? Ansimava, frenetico e pieno di energie visto quanto chakra aveva assorbito. Non sarebbe anche costato di meno solo parlare!? Con la scusa della compagnia o... o che altro ne so!? Maledizione, Yato! Girava per la stanza come un leone in gabbia, infastidito come mai era stato. Probabilmente il Senju non avrebbe mai capito il suo disagio, ma non poteva sopportare di condividere un momento per lui così importante, la dimostrazione massima di affetto, con una persona di cui a malapena conosceva il nome, e che aveva letteralmente appena visto per la prima volta. E con un ospite sgradito nella stanza, non bastasse. Aveva provato a fare amicizia con Yato diverse volte, cercando di avere un minimo di contatto che andasse oltre l'essere shinobi nello stesso villaggio, ma niente era mai andato a buon fine, e al Senju non sembrava interessare fare anche solo un piccolo passo nella sua direzione, nonostante questo potesse renderli quantomeno più affiatati durante la loro missione.

    Freddo come non lo aveva mai visto prima, quando Yato finì col suo interrogatorio, a Youkai sarebbe bastato lasciare un piccolo frammento della sua anima nel letto, facendo apparire l'occhio nella parte inferiore, così che nessuno lo avrebbe notato. [TA] Con uno sguardo truce che non si addiceva al suo viso, si sarebbe spostato ad uno dei tavoli liberi, iniziando ad ordinare del cibo per mantenere le energie e non venirne prosciugato. Avrebbe continuato ad ordinare, preparandosi per quando fosse arrivato il momento di uscire, facendosi portare un anticipo un sacchetto per portarsi via il resto da asporto. Qualsiasi cosa simile a fast food gli sarebbe andata bene, fortunatamente in posti simili erano in grado di accontentarlo facilmente. Non sarebbe stato così freddo se il suo piano improvvisato avesse funzionato, ma era comunque offeso dalla cosa. Sarebbe anche stato disposto a scusarsi, in un certo senso. Mi dispiace non aver capito il tuo piano. Non mi piace usare così le persone. L'altro avrebbe potuto blaterare quello che voleva sul fatto che fosse solo un lavoro, aveva già la risposta pronta. Non pretendo che uno come te capisca cosa siano i sentimenti. Diamo un peso molto diverso alle persone. Di sicuro sarebbero riusciti ad imparare qualcosa l'uno dall'altro, se solo fossero riusciti ad avvicinarsi.

    Ad un certo punto avrebbero sicuramente notato il bersaglio entrare, o più semplicemente la tecnica di Youkai lo avrebbe visto entrare nella stanza. A quel punto, alla prima occasione buona, gli sarebbe bastato spostarsi nel portafoglio o in un qualsiasi oggetto della vittima (in caso estremo anche il suo buffo cappuccio andava bene, gli sarebbe bastato nascondere l'occhio nella parte interna), senza farsi vedere. Avrebbe tenuto i suoi sensi attivi solamente fino a che non avessero iniziato a spogliarsi, spegnendoli subito dopo. Aveva già visto abbastanza quel giorno. Gli sarebbe bastato riattivarli quando avesse visto l'uomo uscire dalla stanza o dal locale stesso, preparandosi a seguirlo. Non poteva lasciarlo andare oltre i ventiquattro metri, quindi lo avrebbe seguito a poco meno di quindici per sicurezza, mentre si guardava intorno, scrutando la città a lui sconosciuta. Ora era sera, ed era da solo. Doveva restare concentrato, per il bene della missione.
     
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    [Secondo Giorno: Ame - Bocca di Rosa]

    Dopo aver avuto le prime informazioni da Ananta e Miroku, il duo della Foglia passò la successiva serata ad arricchire di dettagli quanto scoperto, visitando il locale "Bocca di Rosa", così da scoprire di Mizuki.
    Fu, però, la seconda sera che, effettivamente, i due chunin fecero la loro mossa.
    E fu una mossa che, all'inizio, lasciò certamente Mizuki sbalordita.
    Nel suo lavoro, la ragazza ne aveva visti di individui bizzarri: se ci fosse stato tempo e modo, avrebbe anche potuto raccontarne di storie, in fondo non c'era limite alla perversione umana, ma una cosa a cui la ragazza non era abituata era l'innocenza.
    Ad Ame era una merce molto rara, per non dire sconosciuta.

    Quando quel bizzarro duo entrò nella sua camera, la ragazza fu subito incuriosita dal quel ragazzino tutto coperto di bende, che agitava le mani, prima di scrivere delle parole su un taccuino.
    E' un qualche nuovo gioco?, chiese al biondino che si accompagnava al ragazzo di bende, divertita da quella nuova bizzarria, poi si rivolse al "muto": Piacere di conoscerti Kai e piacere di conoscere anche te, You. Io sono Mizuki, ma questo immagino lo sappiate già., si sarebbe presentata cordialmente.

    Fu a quel punto "You" a parlare, mentre la ragazza si voltava verso il "muto", in attesa di capire fino a che punto si sarebbe potuto spogliare, con un misto di curiosità, che si poteva notare dal suo mordicchiandosi il labbro inferiore, ed ilarità, nel pensare che forse mai aveva fatto sesso più sicuro di così.
    Questo finché non la vide: la timidezza e, poi, l'innocenza.
    Fu allora che sul volto di Mizuki ci fu una nota di sincero stupore.
    Innocenza nel gettargli addosso la felpa per coprirla, quando si era appena tolta i suoi abiti, innocenza nel suo guardarsi intorno agitato e poi, una volta che fossero stati seduti uno vicino all'altra sul letto, mentre Mizuki già avvicinava le mani verso l'inguine del ragazzino, questi gli offrì un foglio del taccuino.
    Voleva fare un gioco, ma diverso da quelli a cui Mizuki era abituata: questo gioco che non richiedeva contorsioni, o scambi di liquidi (per quel che ne valeva); era un gioco rilassante, per il quale non avrebbe dovuto passare una buona mezz'ora a lavarsi, una volta concluso.
    Di buon grado, la ragazza accettò la proposta e continuò a giocare finché, inaspettatamente, si sentì improvvisamente stanca, così stanca che ad un tratto le si iniziarono a chiudere gli occhi.
    Ci provò e ci riprovò a tenerli aperti, ma poi il sonno la colse.

    Fu di quel momento che "You" approfittò della perdita di coscienza del momentaneo bersaglio (non quello con la "B" maiuscola) per sfruttare l'Interrogazione Mentale.

    Una sequenza di immagini furono le risposte alle sue domande:

    Dapprima vide una sedia, la stessa che, in effetti, si trovava ai piedi del letto, con sopra una vistosa giacca in pelle, con l'altrettanto bizzarro cappuccio su un'estremità.

    Riwoku, in quel ricordo, si trovava seduto sul letto, Mizuki lo osservava da una posizione "abbassata", ai suoi piedi, focalizzata non tanto sul viso dell'uomo, che s'intravide appena, nel muoversi della testa della ragazza, quanto, piuttosto su altre zone del corpo di lui.
    Probabilmente soltanto quanto Riwoku stava dicendo sarebbe interessato a Yato: Tesoro, ci crederesti? Sono uno dei guardiani nella Banca Centrale di Ame da quasi dieci anni ed ancora mi fanno fare due giorni di fila i turni da 12 ore! Pensa che uno dei miei ex colleghi è diventato un Fante, da quello che m'hanno detto.
    Oppure è morto, ma il Euo, quel traditore di Suna che ci comanda, ha fatto girare una falsa voce.
    Però, se un giorno diventerò un Fante, te lo assicuro, non dovrai più fare questo tipo di lavoretti, se non per me. In fondo un ruolo così importante richiede almeno uno o due di questi servizi al giorno, per scaricare la tensione, no? Quando comanderò, anziché dover spostare muri per dei padroni, sarò io a dire chi deve spostare muri, a quel punto e non stare lì ad aspettare per 12 ore di fila!


    [...]

    Il ricordo cambiò verso un differente momento, o forse persino un altro incontro: Riwoku si stava rivestendo, mentre la ragazza, con una veste da camera addosso, stava bevendo qualcosa da uno shaker, qualcosa che offrì all'altro.
    L'uomo sorrise e prese quanto gli veniva offerto, ma, prima di avvicinarselo alle labbra, lo annusò, quindi glielo ridiede indietro in malo modo: Piccola, sono intollerante al lattosio! Non provare più ad offrirmi qualcosa del genere!, sbottò innervosito, estraendo dalla giacca il portafoglio e gettando irritato i soldi sul letto, prima di chiudere la porta alle sue spalle ed andarsene.

    [...]

    L'ultima domanda ricevette, come risposta, una nuova scena, un ricordo più distante, di una Mizuki più giovane, forse appena adolescente, che veniva avvicinata da un uomo che, forse, il "Fauno" lo avrebbe potuto riconoscere come l'attuale Regina di Fiori, semmai lo avesse incontrato.
    Era stato Goemon il primo "protettore" di Mizuki, quando l'aveva iniziata a quel mestiere, lasciavano intendere le immagini, ma quello sembrava essere l'unico tipo di contatto che la ragazza aveva avuto con i Semi di Ame.


    Se non avessero avuto ulteriori domande, i due avrebbero potuto risvegliare di lì a poco la ragazza che si sarebbe scusata dell'inatteso svenimento e poi i loro piani sarebbero andati avanti.

    [Il resto della serata]

    Conclusi i loro affari con Mizuki, i due si divisero.
    "Kai" rimase a mangiare, malgrado le bende che avrebbero sempre dovuto tenere coperto tutto il suo corpo, per quella particolare sottomissione aveva bisogno di energie, quindi, a quanto pareva, decise di fare un piccolo strappo alle regole che lui stesso aveva elaborato con il compagno.
    Uno strappo che, però, offrì dei risultati: Riwoku arrivò circa un'ora dopo la fine dell'incontro con Mizuki e, mentre si dedicava ai propri piaceri assieme alla ragazza, l'Uzumaki avrebbe avuto tutto il tempo per spostare l'occhio "spia" sugli abiti del guardiano.

    "You" avrebbe dovuto aspettare un pò perché, invece, i suoi semi attecchissero sulle suole delle scarpe dell'altra guardiana: la giovane Umma sarebbe rimasta in movimento per quasi tutta la giornata, prima di tornare a casa con diverse borse della spesa.
    Purtroppo i semi non davano la possibilità di spiare ed udire quanto o cosa la giovane dicesse, ma per il resto di quella seconda giornata, la ragazza non si sarebbe mossa di casa, quello era certo.

    Egualmente, anche "Kai" non avrebbe avuto molte informazioni extra da Riwoku: passata un'intensa ora e mezza con Mizuki, l'uomo avrebbe occupato un'ora buona a mangiare e bere poi nella zona pubblica della locanda, chiedendo principalmente cibo a base di riso e pesce e stando sempre ben attento che non ci fossero derivati del latte nel mezzo.
    Dopo di ciò, l'uomo sarebbe semplicemente tornato nella sua abitazione, decisamente distante dalla Locanda dei Batuman dove il duo di Konoha riposava.
    Probabilmente, il giovane Uzumaki avrebbe dovuto pensare a dove posizionarsi per passare la notte all'agghiaccio.
    Il Senju, invece, sarebbe stato ancora libero di agire come preferiva per i loro piani in quel momento.

    [Terzo Giorno: Youkai, l'Occhio su Riwoku]

    La mattina del terzo giorno, Riwoku si sarebbe alzato relativamente presto, come l'occhio spirituale sulla giacca avrebbe potuto notare.
    Dalla sua posizione, su un appendiabiti all'ingresso del piccolo appartamento dell'uomo, "Kai" avrebbe potuto osservarlo deambulare fino al bagno, poi fare colazione e sistemarsi per andare a lavoro: a quanto sembrava anche i criminali avevano delle routine abbastanza "comuni".

    Lungo il tragitto verso la banca, l'Uzumaki, oltre a notare quello che vedeva l'altro, avrebbe potuto, a sua volta, osservare il percorso: la Banca Centrale di Ame si trovava in un'ampia piazza, circondata su tutti i lati da alti palazzi, tutti distanziati fra loro da dei vicoli non così grandi da permettere a più di due persone di camminare una di fianco all'altra, ma che lasciavano comunque una buona cinquantina di metri, se non di più, di spazio fra la banca stessa e qualsiasi vicolo da cui raggiungerla.
    Probabilmente, il "muto" avrebbe dovuto improvvisare un ingresso in banca ed una valida motivazione per farlo per poter continuare a seguire il suo bersaglio, se i limiti di distanza della sua tecnica lo avessero richiesto. [Nota 1]
    Se "Kai" fosse riuscito ad avere una valida motivazione e scusa per accedere in banca, allora avrebbe potuto osservare Riwoku a lavoro ed ascoltare qualche conversazione dell'uomo.

    La prima persona che avrebbe incontrato, tanto il guardiano, quanto il "muto", era il sensitivo che si occupava di controllare tutti all'ingresso: un ragazzo, apparentemente coetaneo del duo di Konoha, che guardò con un briciolo di sospetto Riwoku, prima di farlo passare, mentre verso "Kai", se fosse entrato, avrebbe semplicemente commentato ad una terza persona che quella "mummia" aveva di certo conoscenze basilari da ninja. [Sensitivo]

    La terza persona era colui cui Riwoku si rivolse con un saluto formale, chiamandolo Euo-sama, prima di andare verso i piani inferiori della banca. [Euo-sama]

    L'ultima persona che il guardiano incontrò al suo arrivo fu il suo "collega" di guardia all'ingresso al secondo piano sotterraneo, un uomo piuttosto anonimo, che gli rivolse giusto un cenno del capo di saluto. [Guardiano 3]

    Il più del loro tempo, i due guardiani avrebbero osservato in silenzio gli impiegati occuparsi di recuperare, o depositare, somme di denaro nella cassaforte al primo piano sotterraneo.
    In quel frangente, Riwoku ed il suo collega avrebbero interrotto il prolungato silenzio, solo per qualche superflua chiacchiera che avrebbe giusto permesso di capire che l'altro si chiamava Chazo.

    Il momento veramente interessante, però, fu intorno le 10 di mattina, quando "Euo-sama" scortò tre persone fino al primo piano sotterraneo.
    Probabilmente anche "Kai" li avrebbe notati essendo un trio piuttosto bizzarro.
    Se, infatti, uno era completamente celato da un ampio mantello con cappuccio (e non riuscì a distinguerne l'aspetto nemmeno dagli abiti di Riwoku), gli altri due erano un ragazzino leggermente iperattivo ed un uomo che parlava pacatamente con "Euo". [Kuii] [Ragazzino]
    Riwoku-san, Chazo-san, come va? Ancora un pò e questi incontri finiranno, eh? Sono esausto, a dirvi la verità, ma fra una settimana sarà tutto già finito... eh..., esordì il ragazzino, muovendosi da un piede all'altro, prima che l'utilizzatore di Doton eseguisse un qualche jutsu, che spalancò una botola nel terreno del primo piano sotterraneo, rivelando una scalinata nella roccia.
    Allo stesso tempo, il suo "collega" stava applicando qualcosa su tutti e tre gli ospiti, oltre che su Riwoku e su Euo stesso. Durerà due ore, Euo-sama, Kuii-sama, avrebbe detto ai due che aveva davanti, senza aggiungere niente verso il ragazzino o l'incappucciato.
    Efficienti come sempre, Euo-san, complimenti davvero., esordì a quel punto Kuii, iniziando a scendere, con la variegata compagnia.
    Seguo le indicazioni di uno dei nostri Principi, come te, d'altronde. Tutto questo stesso modo di muovere la risorsa è stata un'idea di un altro Principe., avrebbe replicato l'altro, con un'alzata di spalle.
    Un'idea geniale, ma che non è stata per nulla gradita da chi comanda qui dentro, vero?, avrebbe accennato Kuii con un mezzo sorriso sul viso, mimando forse una parola con le labbra, senza dirla effettivamente, qualcosa che, però, Riwoku non avrebbe visto (né "Kai").
    Ammetterai che, da quando il nostro Re ha preso possesso di questa risorsa, la voce si è diffusa fra tutti nei Quadri: a noi è stato dato l'onore, e l'onere, di tenerlo e sfruttarlo per Ame.
    Non alle Picche, ai Fiori o ai Cuori, ma ai Quadri.
    E lasciarlo ad un solo Principe avrebbe dato troppo potere ad una sola fazione. L'idea su come spostarlo è stata innegabilmente intelligente.
    , ammise Euo.
    Vero, anche la scelta di prendere sempre diversi volontari, come il ragazzino qui e la nostra futura Scatola su gambe., ridacchiò divertito Kuii.
    A quel punto, Riwoku avrebbe eseguito un nuovo doton, spalancando il muro di pietra ai piedi della scalinata, rivelando una stanza circolare di circa 60 metri di diametro, sul cui pavimento Chazo avrebbe eseguito un fuuinjutsu, il cui unico effetto evidente fu un segmento di parete, alla sinistra di Riwoku, che si illuminava, mostrando il kanji "Go".
    Riwoku avrebbe, a quel punto, eseguito un ultimo doton, che avrebbe aperto una porta di pietra sotto quel Kanji.
    Fatto ciò, il trio di ospiti sarebbe entrato nella stanza al di là della parete, non visibile a Youkai, che avrebbe però sentito le parole finali di Euo: Tornate ad aprirci fra 90 minuti, prima che scada la durata del sigillo.

    Il duo di guardiani a quel punto chiuso la porta della stanza e sarebbe risalito al primo piano sotterraneo, in attesa (come probabilmente lo stesso "Kai").
    Circa un'ora e mezza dopo, Riwoku e Chazo sarebbero di nuovo scesi di sotto, aprendo di nuovo la sala dove si trovavano i quattro e lasciandoli uscire.
    In silenzio il gruppo sarebbe risalito di sopra e, probabilmente, a meno di qualche pensata, l'unica cosa che Youkai avrebbe potuto notare era che il ragazzino adesso appariva visibilmente sudato e stanco, ma stanca doveva essere anche la persona sotto il mantello, che apparentemente zoppicava nel risalire.
    Le pareti di pietra furono richiuse ed i tre ospiti uscirono dalla Banca, così com'erano entrati.

    [...]

    Unica altra visita al piano inferiore avvenne circa un paio di ore dopo, verso le 3 di pomeriggio, quando un uomo, sempre accompagnato da Euo-sama, arrivò davanti ai due guardiani. [Okoi]
    Non disse molte parole, anzi, non parlò per niente con Euo, o i due, mentre Chazo gli imponeva un fuuinjutsu, così come avrebbe fatto con Riwoku, ma non con Euo stavolta, il quale non li seguì.
    Il duo di guardiani avrebbe accompagnato il cliente fino al piano sottostante, dove, al fuuinjutsu sul suolo avrebbe, stavolta, risposto una sezione diversa della parete, dove sarebbe apparso il kanji "Ga" (Zanna).
    Ha mezz'ora di tempo., avrebbe semplicemente detto Chazo all'altro.

    E poco dopo, la routine si sarebbe ripetuta: avrebbero fatto uscire l'uomo dalla stanza nel Caveau e poi lo avrebbero riaccompagnato al primo piano inferiore.

    Niente altro sarebbe successo di interessante in quella giornata, fino alla fine del turno, quando Riwoku e Chazo si sarebbero dati il cambio con l'altra guardia che era stata già segnalata al duo di Konoha, cioè Umma, e con un'altra ragazza. [Guardiano 4]

    Come avrebbe usato l'Uzumaki tutto quel tempo e quelle informazioni? Sarebbe riuscito a restare lì per praticamente dodici ore filate? Dalle 7 fino alle 17 di quella interminabile giornata?
    E come avrebbe, eventualmente, condiviso quanto scoperto, con il suo alleato? E cosa avrebbe, soprattutto condiviso?

    [Terzo Giorno: Yato, la Spada in Vendita]

    Alla presentazione di "You", la guardia del corpo longilinea sorrise divertito: Omicidio e smaltimento sono servizi aggiuntivi? Che carino, quasi quasi ti prendo per un altro tipo di lavori pesanti., ridacchiò, osservandolo da sopra la spalla, Ed esattamente, se non sei qui per eventuali omicidi da dover compiere, cosa sei venuto a fare, Carino?, poi gli avrebbe fatto l'occhiolino ed avrebbe aggiunto, Resta in fila, vediamo se ci sono opzioni migliori. e ridacchiando sarebbe andato avanti per vedere gli altri presenti.
    Se il Senju si fosse guardato attorno, avrebbe visto 4 ulteriori candidati.
    Un paio, il longilineo li cacciò via in malo modo, lasciando alla fine solo tre persone lì presenti da valutare, Yato compreso.
    Riavvicinatosi all'uomo di Kusa, attese un suo cenno: questi indicò dapprima Yato, poi una ragazza poco distante. Voi due, Carino e Riccia, siete stati scelti. Tu, sloggia.
    Voi due, seguitemi invece, potete chiamarmi Toa-sama.
    , avrebbe ordinato secco il Longilineo, rivolgendosi prima a "You", poi all'altra, che si era presentata come Korra. [Korra]
    Allora, Carino e Riccia, la questione è semplice: Ushio-sama ha bisogno di voi per i prossimi tre giorni.
    Se tutto va bene, non ci sarà bisogno di uccidere nessuno, ma siamo ad Ame e da queste parti la feccia pensa sempre che i soldi che uno non sa proteggere possono essergli presi con facilità. Ed Ushio-sama non ama che gli vengano rubate le cose.
    Lo smaltimento di cadaveri, Carino, non ti preoccupare, non è nei nostri interessi: se qualcuno fosse tanto stupido da provare ad attaccarci o derubarci e lo ammazzassimo, il cadavere resterebbe lì dov'è, come monito.
    , avrebbe iniziato a spiegare Toa, prima che fosse il suo nasuto datore di lavoro a fare un passo avanti.
    Muoviamoci, non mi piace restare qui, in mezzo alla strada, parleremo in albergo., ordinò secco, ricevendo un ghigno in risposta dal Longilineo, che si mosse per primo, dando semplici indicazioni con il capo agli altri due perché si portassero ai fianchi di Ushio, restando leggermente indietro, e lo seguissero.

    [...]

    Non ci volle molto per arrivare ad un albergo, nemmeno troppo distante dalla Locanda dei Veri Batuman, per quella che era la geografia della zona, abbastanza nota, di certo, al discepolo del Risorto.
    Ushio prenotò una gigantesca suite al penultimo di 5 piani.
    La camera aveva un grandissimo salone centrale, largo almeno 40 metri di diametro, con 5 camere da letto ed altrettanti bagni.
    Una volta che si fossero tutti sistemati, il Longilineo avrebbe richiamato gli altri due nella sala centrale, dove, su un tavolo, era sistemata una mappa di Ame e, poco distante la valigetta che Ushio portava con se già all'arrivo.
    Sono qui per un affare che non mi dovrebbe prendere più di tre giorni, appunto.
    Il vostro compito sarà stare sempre attenti che vada tutto per il meglio, che nessuno mi derubi del mio denaro o, finché sarò all'interno del villaggio, della merce che sto andando a comprare.
    Se tutto andrà per il meglio, vi pagherò con 30000 ryo a testa.
    , a quelle parole, Korra emise un leggero fischio di sorpresa.
    Toa prese la parola: Per lo più, Ushio-sama resterà qui in albergo, quindi, se siete di Ame, avrete diritto a qualche ora per andare a casa, se avete parenti o altri affari personali da gestire.
    Ma serve che siate sempre presenti quando ci dovremo muovere. Io, fra le altre cose, sono un sensitivo ed Ushio-sama non mi sfugge mai di vista, nemmeno quando è lontano dai miei occhi.
    Sono anche un professionista, quindi non vi chiederò di farvi applicare alcun sigillo di tracciamento, non preoccupatevi, ma sappiate che ho memorizzato le vostre impronte di chakra e se qualcuno di voi cerca di fare qualche scherzo, lo rimpiangerà, Carino o meno che sia.
    , esordì con un ghigno minaccioso verso Yato, prima, e Korra poi.
    Nel pomeriggio dovremo andare ad un primo incontro con il venditore, non mi aspetto problemi, noi non avremo i soldi dietro e lui non avrà la merce, si tratterà soltanto di fiutarci un pò e capire se qualcuno sta cercando di fregare l'altro.
    Una volta chiarito questo, dovremo pensare ai prossimi passaggi.
    Per ora, riposatevi, mangiate, leggete, fate quel che vi pare. Vi voglio pronti fra tre ore.
    , avrebbe concluso verso i due.
    La riunione era finita.

    [...]

    Stava al giovane Senju decidere come passare quelle ore, poteva anche provare ad individuare la posizione di Umma, ma, intorno a mezzogiorno, la ragazza era in casa propria, non sembrava essersi mossa.
    Fosse andata come il ninja preferiva, passate tre ore, Toa li avrebbe richiamati entrambi all'ordine ed avrebbe indicato di riprendere la medesima formazione dell'andata, mentre si dirigevano verso una locanda chiamata la "Stella Fiorita".
    Una volta giunti nella locanda, sarebbe stato evidente che quel "Fiorita" indicava a chi appartenesse il posto: c'erano individui di ogni sorta, intenti a divertirsi con ogni sostanza possibile, o con meretrici e giovinetti disponibili, ma Ushio non aveva interesse in niente di tutto ciò, anzi, si diresse senza remore verso un piccolo privé, seguito dalle sue guardie del corpo.
    E nel privé ad attenderli c'era un singolo uomo, sorridente. [Okoi]
    Ma quanta bella gente! Piacere, piacere, signori! Io sono Okoi e lei deve essere il mio gentile compratore di Kusa, giusto?, ghignò l'uomo verso Ushio, prima che Toa, mettendosi in mezzo, gli impedisse di avvicinarsi tanto da stringergli la mano.
    Evitiamo i contatti fisici, bel faccino., furono le sue uniche parole, a cui l'altro rispose con una risata nasale.
    Va bene, va bene! Allora affari quindi? Ok, ok., ripeté e gettò sul tavolo una foto che, probabilmente, anche il Senju avrebbe visto senza difficoltà. [La Merce]

    L'ho fatta un'ora fa in banca, dove le tengo ben bene al sicuro, si si., avrebbe aggiunto Okoi.
    Come faccio a sapere che sono quelle vere? Dove te le sei procurate?, incalzò Ushio.
    Diffidente, diffidente, compratore! Bravo!
    Diciamo pure che al momento non sono visto di buon occhio nel Paese del Fulmine, ok? Probabilmente qualche pezzo grosso di Kumo potrebbe volere la mia testa.
    , rispose spocchioso l'altro, esibendosi in una nuova risata nasale.
    Poi tornando serio continuò: Se sono le originali? Bè, beh... se hai un modo per scoprirlo, domani andremo in banca e le controlleremo assieme. Il mio piano è comunque quello dall'inizio!
    Kumo, eh? Quindi avevano preso anche quelle? Ma per le altre armi che sto cercando, invece? Quelle che mi furono rubate anni fa?, incalzò il nasone di Kusa.
    Ne ho sentito parlare, sì sì... una falce nera, una spada verde, poi un'altra di questa stessa collezione e una bambina?, ripeté Okoi.
    Sì, esatto. Sono pronto a pagare per ognuna di quelle armi, tanto quanto pagherò per queste, se sono quelle vere.
    E la bambina persino di più.
    , avrebbe concluso, con occhi avidi, l'uomo.
    Più di 3 milioni di ryo? Accipicchia accipicchia..., rise di nuovo il venditore.
    Atteniamoci a questa vendita per ora., tagliò corto a quel punto Toa, Ci vedremo quindi domattina in questa banca?, chiese al loro interlocutore.
    La Banca Centrale di Ame, spilungone! Sì sì.
    Il gioiello del villaggio, vedete di vestirvi per bene, ci tengono alla pulizia lì. Vero, vero.
    Ho prenotato una visita di due ore verso le tredici, purtroppo la mattina non è stato possibile avere accesso, affari più grossi, a quanto pare.
    , concluse l'altro.
    Se nessuno avesse fatto ulteriori domande, o detto altro, la riunione si sarebbe conclusa lì.

    E poco dopo, verso le 18, Yato avrebbe, se avesse voluto, uscire dall'albergo per qualsiasi suo eventuale affare, ma doveva tornare entro mezzanotte, quando a Korra sarebbero state date sei ore di libertà, fino all'alba.
    Intanto, il Senju, se i suoi semi fossero stati ancora "attivi" avrebbe avuto la certezza che Umma si era poco meno di due ore prima mossa, dirigendosi verso la Banca Centrale (seppur forse non aveva modo di sapere persino quale fosse il punto d'arrivo), dove era ferma tuttora.

    Stava al duo decidere come organizzare i prossimi passi del loro piano.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    A Caccia di Opportunità

    Yato e Youkai
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    Il mio nome è Kai. Avrei detto alla prostituta senza troppe cerimonie, indicando Youkai che sembrava stranamente agitato, forse per la differenza di stazza con la donna. Ma lascio a lui il primo turno. Sebbene quelli che mise in atto furono preliminari molto bizzarri dal mio punto di vista (inoltre non avevo mai visto quel gioco, dato che in addestramento ci eravamo focalizzati su Go e Shogi e alcuni giochi d'azzardo utili alle missioni), ma anche se un pò lenti sicuramente risultarono efficaci, arrivando a far crollare la donna prima ancora di consumare. Quello che mi lasciò spiazzato fu poi la reazione di Youkai che, seminudo, iniziò a girare per la stanza come se fosse stato terribilmente offeso da qualcosa che mi sfuggiva.

    Lo guardavo senza capire il motivo di quella sfuriata. Non capisco...questo è un bordello. E lei una prostituta. Siamo professionisti, l'atto sessuale è solo una tecnica, più o meno approfondita, niente di più. Non hai seguito dei corsi di seduzione e amplesso quando eri studente? Lui si, per diversi anni, e trovava impensabile che altri non avessero avuto lo stesso percorso, in ogni caso si accigliò, correggendo l'altro. You. Io sono You. E se qualcuno fosse in ascolto avresti già mandato a monte tutto. Dissi, sottolineando la mancanza dell'altro. Va bene aver preso questo strano gioco mai visto prima per andare a segno, ma sarebbe stato molto più rapido ed efficiente usarla per quello che è: una prostituta. Nessuno va in un bordello solo per pagare, ci sono le Geisha per avere solo intrattenimento. E lei non è una Geisha. Sospirai. Inutile recriminare, ora pensiamo a come muoverci. Alzai gli occhi al cielo iniziando l'interrogatorio. Avrei segnalato la sua riottosità se solo fosse stato utile, ma sicuramente l'Hokage avrebbe dato ragione al ragazzino qualunque cosa avesse detto, anche se evidentemente non era pronto per una missione del genere se un semplice rapporto con una prostituta lo turbava fino a quel punto. Per quale motivo tanto fracasso, poi? Per i ninja il sesso è solo un'arma, no? Nella mia mente non esistevano possibili versioni alternative, ero stato addestrato a quel modo.

    Turni di dodici ore due giorni di fila. Riferii a You. E muri da spostare secondo le indicazioni di un superiore, quindi o troviamo qualcuno che li sposti o dovremo spostarli. Inoltre il bersaglio è intollerante al lattosio...con un cibo opportunamente alterato potremmo garantirci di averlo fuori dai piedi con crampi e coliche addominali almeno per mezz'ora se non di più. Bastava procurarsi dalla cucina dei Veri Batuman del latte condensato o qualcosa del genere, il difficile sarebbe stato somministrarlo. Non ho compreso chi fosse l'uomo che mi ha mostrato come riferimento ai Semi, ma se lo rivedessi non credo farei fatica a riconoscerlo. Le farò altre due domande, poi cercheremo di farla riprendere. Spiegai, prima di porre i quesiti, più qualunque altro volesse proporre Youkai:
    - Conosci altri che lavorino nella Banca?
    - Conosci un modo per ricattare Riwoku?

    Una volta all'esterno spiegammo che saremmo rimasti a gozzovigliare nella sala comune, così da mantenere Youkai nel raggio della sua tecnica e garantirgli un costante afflusso di chakra senza dare nell'occhio. Quando cercò di scusarsi in forma scritta lessi con attenzione le sue parole, restando però impassibile. Dopodiché risposi in forma scritta (e in codice che tuttavia lui avrebbe saputo decifrare) a mia volta. Siamo qui in incognito. Per compiere un'azione segreta, imbrogliare e usare le persone. I sentimenti non hanno nulla a che vedere con la vicenda, mentre la sicurezza del villaggio si. Usare una prostituta è esattamente ciò che lei si aspetta. Ed è stata pagata per intrattenerci, senza alcun rischio per lei, e di conseguenza meno rischi per noi di essere scoperti. I tuoi giudizi offuscano la missione e ci mettono in pericolo. Non sei pronto, ma hai promesso che lo saresti stato. Getta via queste assurde ingenuità e concentrati sul nostro obiettivo, il mezzo non conta. Ci avrebbe messo qualche secondo per decifrare il codice ma il messaggio, così come la mia espressione seria e giudicante, non era equivocabile. Anche se incerto per via di quell'uscita, alla fine dovetti allontanarmi per lasciarlo là, dato che il piano prevedeva di separarci.

    [...]

    Piazzato il Jutsu su Umma, ma senza avere poi informazioni di rilievo, decisi di tornare alla locanda per riposare, in vista della missione del giorno dopo. Youkai non era tornato, ma sperai che non avesse mandato a monte l'intera operazione con gesta sconclusionate, in ogni caso non era affar mio al momento. Con i dovuti accorgimenti dormii, sperando che non venisse nessuno a cercare di uccidermi nel sonno.

    Al mattino dopo non cambiai espressione, mantenendo il distacco, mentre l'altro mi dava del carino e chiedendo a cosa servisse la spada se non per uccidere. Una spada può uccidere. Una spada può anche difendere. Una spada può intimidire. Una spada ha molti usi, se si sa come brandirla. Dissi con tono piatto, tutt'altro che provocatorio sebbene fossi consapevole che il mio era un piccolo test per vedere la reazione dell'altro e prendere quindi le misure su come adeguare il mio comportamento al suo. In ogni caso la sua presenza non era niente rispetto alla pressione che poteva causare il Bersaglio, o il Maestro o anche i Nukenin dei Quadri con cui avevo avuto a che fare. Venni scelto assieme a una donna di nome Korra, ma non ero certo là per fare amicizia. Tre giorni. Non era in netta contrapposizione col mio piano per la Banca. Dovrò far sapere ai miei associati che non sarò disponibile per questo tempo. E' concesso? Naturalmente non è affar loro cosa io debba fare in questi tre giorni. Aggiunsi, come a sottolineare che ero un professionista...e che qualcuno sapesse che ero lontano era anche un'assicurazione per me. Se non avessero concesso, ovviamente avrei avuto margine per tirare sul prezzo. In ogni caso li avrei seguiti.

    Non commentai la stanza d'albergo, evidente dimostrazione di opulenza, ma presi attentamente nota delle possibili vie di fuga o di quelle da cui sarebbe potuto entrare un aggressore prima di focalizzarmi sulla mappa che ci veniva presentata. Il mandante, col suo naso "importante" ci offrì una cifra decisamente superiore a quelle che erano le tariffe medie di una scorta, e la cosa era a dir poco sospetta. Come dicevano le voci era in ballo qualcosa di molto grosso...e probabilmente la mia vita sarebbe stata in grave pericolo, anche se avessimo alla fine portato a termine la missione. Solo a un futuro cadavere si propongono cifre simili. Ma la merce poteva essere il Gobi, quindi non potevo scartare automaticamente l'opportunità. E' una cifra alta. Tenete molto alla vostra vita, al vostro denaro e all'oggetto della vostra compravendita. Immagino che questo valore includa il nostro assoluto silenzio su qualunque cosa vedremo o sentiremo. Dissi, cercando di cogliere anche solo un barlume di intento omicida al parlare di quelle faccende, così da subodorare intenzioni di far fuori la scorta alla fine della transazione. Accettai, assieme a Korra, alla quale chiesi almeno per sommi capi quali fossero le sue specialità. Io sono uno spadaccino. La corta distanza è la mia specialità, ma conosco alcuni Jutsu per immobilizzare, e ho qualche esperienza con Ame. Ti chiedo cosa sai fare solo per evitare di pestarci i piedi a vicenda. Nessuna menzione del Mokuton, chiaramente.

    Nelle tre ore successive avrei lasciato un messaggio per Kai ai Veri Batuman, così da aggiornarlo (includendo informazioni in codice sul fatto che avrei dovuto fare da scorta e che avrei avuto alcune ore libere per aggiornarci in seguito). La locanda Fiorita invece era un posto come Bokushin avrebbe evitato se possibile (i drogati sono pessimi pagatori) ma non sarebbe stato un problema per You recarsi assieme al suo cliente e assistere a una strana conversazione riguardo due spade. L'uomo sembrava essere un grande esperto di armi, chiedendo dell'origine di quelle lame, ma personalmente non le riconoscevo, tuttavia feci molta attenzione a Korra, ripromettendomi di chiederle lumi qualora avesse mostrato di avere qualche informazione sulle armi. Una cosa era certa, però: Ushio non era là per il Gobi. Sarebbe stato solo una fonte di capitale...almeno fino a quando non dissero che sarebbero andati alla Banca per vedere le due armi. Mantenni la mia espressione senza mostrare interesse o attenzione, ma sicuramente un simile colpo di fortuna non sarebbe ricapitato. Non avevo ancora parlato con Youkai quindi non sapevo del fuuinjutsu che permetteva un ingresso a tempo limitato. Solo una volta usciti avrei chiesto se la nostra presenza sarebbe stata necessaria anche dentro il caveau della banca e, in caso di risposta positiva, ovviamente un piano avrebbe iniziato a formarsi nella mia mente...mi servivano solo informazioni che solo il mio compagno poteva darmi, se non avesse mandato tutto all'aria.

    Una volta liberi rimasi di guardia a Ushio fino alle 18, salvo poi uscire per tornare alla Locanda dove speravo che Youkai fosse ormai tornato (chiedendo a Korra delle spade gemelle se avesse saputo qualcosa al riguardo). Era il momento di unire le forze e ragionare. Non abbiamo molto tempo per prepararci, ma domani ho una visita alla banca all'una. E se il nostro amante delle prostitute fa due turni di dodici ore di fila, ci sarà lui e non Umma in quella finestra oraria. Io a mezzanotte devo tornare di guardia dal nostro magnate in cerca di spade e bambine. Non menzionai la Falce Nera...possibile che fosse quella che usava il Sensei? Mi ripromisi di parlargliene in un secondo tempo. E quel Okoi è lo stesso di cui mi hai parlato...che ha aperto la porta con scritto Zanna...che sia il nome della spada? In ogni caso credo che la porta con scritto Cinque sia quello che ci interessa realmente. Dobbiamo pensare attentamente a come fare e a come portarti con me, purtroppo Ushio ha un Sensitivo al suo servizio e potrebbe scoprirti se ti sostituissi a Korra. E se provassimo a ingannare Riwoku e a farlo lavorare per noi facendo poi ricadere la colpa sul suo superiore, così da avere una promozione? Tu hai qualche idea?

    Faremo sicuramente un interpost anche in base alle informazioni extra chieste in questi due post!



     
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    La stazza di Mitsuki era in netto contrasto con il carattere docile che dimostrava in quel momento. Che fosse unicamente professionalità o il suo vero carattere, bastò per tenere Youkai a suo agio, quantomeno nell'approcciarsi in maniera più giocosa. Dopo il suo svenimento, ebbe modo di sfogarsi con uno Yato estremamente confuso. A scuola?! Il giovane dai capelli corvini battè le palpebre, shocckato da quella rivelazione. Sembrava surreale, soprattutto considerando che era stato istruito da una tutrice in privato, a dire dell'Hokage una professionista nell'addestrare shinobi, anche se sembrava essersi specializzata nella storia di Konoha, che raccontava fin nei mini dettagli, quasi l'avesse vissuta lei stessa. Non aveva mai toccato simili argomenti, anzi, aveva spesso sviato l'argomento commentando che fossero tutte cose di cui occuparsi dopo un eventuale matrimonio. Io non... ho ricordi di quando andavo a scuola. Che detto così, sembrava si fosse semplicemente dimenticato tutto perchè era un pessimo studente, e per Yato non sarebbe stato difficile crederlo. Ah- Intendo, ho un'amnesia. Ricordavo le basi dell'essere un ninja, della sopravvivenza, e dell'Accademia. Non ricordo niente della mia vita a Konoha prima di qualche anno fa. Nemmeno il resto del villaggio sembrava ricordarsi di lui, e da qualche tempo sapeva anche il perchè. Giusto, prima dell'amnesia però ero donna. Forse le kunoichi le addestrano in modo diverso. Si perse nei suoi pensieri per qualche istante, anche se lasciare Yato con così pochi dettagli rischiava di creare assurdi scenari nella sua mente. Certo sarebbe stato comunque piuttosto complesso spiegargli il suo reale passato, o che proprio gli shinigami gli avevano rivelato che il suo animo femminile era intrappolato in un corpo ora maschile.

    La prima botta di realtà arrivò quando l'altro gli ricordò di usare i loro nomi in codice. Si era agitato per una cosa da poco, e aveva già fatto uno degli errori peggiori. Y... You, sì. Fece qualche respiro più profondo, sforzandosi di calmarsi. Il Senju aiutava in quel senso, nonostante non mancasse di riprenderlo, il suo modo freddo di interagire era in grado di placare la sua rabbia, permettendogli di concentrarsi sulle cose più importanti. Scusa. non volevo prendermela così. Sul volto c'era ancora una vaga espressione offesa e di disprezzo, ma perlomeno era pronto a parlarne con calma. Non lo sapevo! Non sono mai stato in un bordello, e credo che nessuno si sia mai preso la briga di spiegarmi cosa fosse. Pensavo fossero danzatrici! Borbottò, anche se poteva essere un punto a suo sfavore. Si voltò vero Yato visibilmente offeso quando l'altro commentò comparando il sesso ad un'arma. Sai cosa? Sì. Hai ragione. Può essere un'arma. Anche i miei poteri, così come i tuoi, possono essere un'arma. Non era facile prendere sul serio un ragazzetto minuto seminudo, ma l'atteggiamento con cui si poneva su quel discorso gli permetteva di farsi rispettare quel che bastava per farsi ascoltare. Vuoi davvero farmi credere che non hai mai usato i tuoi poteri solo per gioco? Per divertirti, o far divertire qualcun altro? Potresti crearti un bellissimo giardino che tutti ti invidierebbero, o aiutare qualche amico a sistemare il suo! Anzi, se fossi fuori, disperso in un bosco per una qualche missione, potresti anche crearti una casa in cui ripararti e dormire meglio che in una misera tenda! Costruirti la casa sull'albero più bella mai vista, solo per il vizio di volerlo! Mimava la crescita di un'albero, già immaginando come lui si fosse costruito la sua casetta dei sogni, con un'immaginazione così vivida che persino Yato sarebbe riuscito a visualizzarla con un minimo sforzo. Certo, saprai anche usarli come arma, per essere uno shinobi migliore. Ma non tutto dev'essere solo un'arma. E' molto di più. E sono sicuro che, se perdessi un po' di tempo a divertirti con il tuo potere, invece di pensare solamente ad allenarti, miglioreresti anche come shinobi, scoprendo limiti che non avresti osato superare prima. Ne parlava per esperienza diretta, soprattutto dopo la sua esperienza con il Vuoto di Dolore. Privarsi della paura e delle restrizioni che si imponeva per paura di quel potere gli aveva permesso di valutarne gli effettivi limiti, spingendosi fin dove poteva, pur evitando il disastro con la Strega. Era abbastanza speranzoso che Yato comprendesse le sue parole, ed era determinato nel fargliele capire prima o poi, in un modo o nell'altro. Se non altro si sentiva un po' più positivo dopo quello sfogo. Sospirò, prendendo fiato per rilassarsi. Magari è per questo che hanno scelto proprio noi due per la missione. Io devo imparare ad usare anche cose come... come queste, come un'arma. Mentre tu devi imparare a lasciarti andare, per poterti realmente evolvere come shinobi. Il suo obiettivo personale era deciso: avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere perchè diventassero un duo imbattibile. Sapeva che non aveva sbagliato nei suoi tentativi di fare amicizia, pur vedendoseli respinti uno dopo l'altro. Yato era ciò di cui Youkai aveva bisogno per crescere, e viceversa. L'uno non aveva paura di sputare la realtà in faccia all'altro, ed erano esattamente gli opposti di quella che poteva essere la stessa medaglia. Anche questo fa parte della Missione.

    Concentrandosi nuovamente sulla loro vittima (al quale era rimasto collegato e risucchiava occasionalmente quel tanto di chakra che bastava per tenerla addormentata), Yato iniziò l'interrogatorio. Sapere che il bersaglio fosse intollerante al lattosio poteva rivelarsi un'ottima arma. Ah! Potremmo usare delle pasticche di lattosio, dovrebbero essere facili da reperire ed aggiungono solamente un sapore più dolce. Ovviamente questa informazione l'aveva ottenuta grazie a Raizen come consiglio su come voler fare un dispetto a qualcuno di antipatico, ma non era il caso di dirlo anche a Yato ed inasprire ulteriormente i loro rapporti. A quanto pare Yato ebbe visione anche di un altro membro dei Semi, anche se al momento non sembrava utile alla loro missione, dato che avevano a che fare con i Quadri. Tuttavia, per come la vedeva Youkai, si trattava sempre di potenziali ostacoli, dato che per lui i quattro Semi non erano poi così diversi dai quattro villaggi. Beh, meglio prevenire che curare. Dopotutto le informazioni extra non fanno mai male. Avrebbe usato la stessa tecnica, facendole la prima domanda. Raccontami ciò che sai del tuo primo protettore. Avrebbe poi riflettutto qualche secondo, per poi porre un'altra domanda: Hai mai visto Riwoku accompagnato da qualcuno? Aveva altre domande da porre alla giovane, ma non riguardavano la missione, e non si sentiva a suo agio nel chiederle in quel modo. Avrebbe dovuto pazientare... Ma dopotutto erano appena arrivati ad Ame. Di tempo per visitare nuovamente il locale ne aveva in abbondanza.


    Tra un boccone e l'altro, fissava l'impassibile Senju scrivergli una risposta, leggendola con vago sconforto. Era vero, aveva promesso che sarebbe stato attento. Portò le mani in segno di preghiera, chinandosi appena in segno di scuse. Sarebbe stato più attento, anche se una convinzione restava ferrea nella sua mente: usare degli innocenti era sbagliato. Certo, tecnicamente lei doveva solamente fare ciò per cui era pagata... oltre al suo problema di inesperienza però, temeva ci fosse altro sotto. Avrebbe indagato a modo suo nei giorni successivi. Ora dovevano occuparsi di altro.

    Come Riwoku mise piede fuori dalla stanza, la missione di Youkai sarebbe iniziata. Lo avrebbe seguito con un certo ritardo, ma assicurandosi di stare sempre a circa una ventina di metri da lui, portando con sè le sue buste di cibo. Come Riwoku mise piede dentro casa, Youkai mantenne il collegamento per almeno un'altra ora buona, valutando bene sia i suoi spostamenti che gli oggetti nella casa, e come raggiungere il suo appartamento dall'esterno. Il suo piano era piuttosto semplice: avrebbe riposato, almeno fino alle cinque del mattino, in uno dei vicoli di fianco l'appartamento. Sapeva bene che le banche se la prendevano comoda e non aprivano mai troppo presto, ma voleva comunque essere sicuro di non mancarlo. Anche solo un riposino gli avrebbe permesso di non sprecare cibo o energie, e la mappatura mentale dell'appartamento gli avrebbe permesso di rimettere lo spirito in posizione prima ancora che il ragazzone si svegliasse. Avrebbe evocato Taiyoko principalmente per usarlo come sveglia e protezione (dopotutto doveva dormire in un vicolo come un barbone qualsiasi), svuotando una scatola di cartone e nascondendovisi dentro con il piccolo shishi. Fortunatamente non era vestito leggero, e le bende aiutavano a tenerlo al caldo, oltre al morbido pelo del cucciolo. Si sarebbe fatto svegliare all'ora decisa, più o meno alle luci dell'alba, riportando il suo spiritello in posizione, ed attendendo l'uomo. Sarebbe rimasto nel vicolo a giocare e distrarsi con Taiyoko, almeno fino a che il bersaglio non si fosse finalmente svegliato, lasciando tornare a casa la creatura.

    Nuovamente, lo pedinò fino alla banca, a debita distanza. A vedere le colossali dimensioni dell'edificio, fece in fretta a capire che sarebbe stato meglio trovarsi all'interno, o rischiava di perdere il contatto. Sospirò, ma già sapeva come agire. Dopotutto uno dei vantaggi della Banca era la lentezza. Entrando, potè sentire il guardiano commentarlo, ma evitò di offendersi, dopotutto era il suo lavoro. Avrebbe salutato entrambi con un cenno della mano, per poi andare a posizionarsi sulle sedie per l'attesa. Sapeva benissimo come perdere tempo per la prima mezz'ora buona, forse anche di più, chiedendo poi eventualmente dove fossero i bagni per rifugiarvicisi quando aveva bisogno di ascoltare con più attenzione. Durante il periodo in bella vista invece, la tattica era molto semplice: gli dei solo sapevano quante volte aveva dovuto rifare la fila solamente perchè aveva sbagliato un numero o una lettera nel documento di richiesta per aprire un conto. Avrebbe semplicemente ripetuto la cosa, ma stavolta di proposito. All'inizio avrebbe anche fatto qualche disegnino agli angoli del documento, giusto per perdere ulteriore tempo. Poteva passare un intero pomeriggio così, sgranocchiando una crocchetta di pollo dopo l'altra, anche se si ricopriva la bocca subito dopo. Se qualcuno gli avesse proposto di aiutarlo avrebbe scosso la testa, rifiutando, sostenendo che il suo compagno gli aveva detto che, se non era in grado di fare ciò che doveva, lo avrebbe dovuto aspettare paziente alla Banca. Una piccola bugia innocente, che scritta sarebbe stata più facile da dire e difficile da obiettare. Dopotutto per nessuno di loro sarebbe sembrato strano che una simile persona fosse sola, non sembrava certo uno dei cittadini di successo di Ame, immaginare che fosse molte solo o una vittima della città non era poi così improbabile. E non doveva nemmeno sforzarsi per farglielo credere!

    Venne messo in allerta dall'arrivo del trio, potendoli vedere grazie al suo frammento. Una settimana e sarà tutto finito cosa? Avevano forse trovato un altro compratore per il demone, o un modo per sfruttarlo? In quel momento non poteva nemmeno essere certo che parlassero proprio di quello, ma alla menzione della "scatola su gambe" i suoi dubbi svanirono. Poteva giurare di aver sentito Febh nominare Raizen in un modo simile, per non parlare di quando parlavano di "spostare la risorsa", e la segretezza che stavano mantenendo verso gli altri Semi. Fu nel momento in cui alle due guardie venne detto di andarsene per circa novanta minuti che Youkai decise di agire: gli sarebbe bastato spostare il frammento sulla porta, mentre le guardie ormai le davano le spalle, e far sbucare l'occhio nel corridoio vuoto. Avrebbe così potuto sbirciare all'interno della stanza in sicurezza, potendo avere conferma se quello visto era o meno il demone. Sarebbe rimasto perlopiù quieto, compilando male altri moduli per perdere tempo senza perdere troppo la concentrazione su ciò che doveva vedere. Quando l'evento che doveva vedere terminò, o quando arrivarono quasi al limite dei novanta minuti, si sarebbe semplicemente spostato verso la prima lampada da soffitto, per poi precipitare nuovamente sul cappuccio di Riwoku alla prima occasione buona.


    Resistere durante l'ora di pranzo non fu difficile, anche se terminò quasi tutto il cibo a disposizione. Se era fortunato avrebbe trovato le macchinette con le merendine, e di fianco un suo alleato per sconfiggere l'abbiocco pomeridiano: la macchinetta del caffè. Ne avrebbe bevuti tre di fila, buttando dentro ogni tazza più zucchero possibile per cancellare quel sapore amaro. Era già pronto a giustificare quel suo atteggiamento, con la scusa che doveva aspettare il compagno che lo aiutava, cercare di finire quei suoi moduli (e, come regola di Ame, non poteva fidarsi dell'aiuto di nessuno), e addormentarsi in un luogo pubblico non era consigliato. Certo, non essendo un bevitore di caffè, tre tazze così di colpo lo resero particolarmente agitato, con gli occhi a palla e un tremolio generale lungo tutto il corpo, sentiva come se potesse correre una maratona (forse colpa della quantità di zucchero ingerita con il caffè). Sarebbe bastato per resistere fino all'evento successivo, dove un buffo individuo dai capelli verdi fece la sua comparsa, e dove potè notare il kanji usato. Era difficile pensare che potesse essere un collegamento alla Zanna, dopotutto poteva essere un codice per qualsiasi cosa, ma si sarebbe assicurato di ricordare per bene quel dettaglio. Sapeva che Yato aveva viaggiato molto più di lui, forse poteva riconoscere qualcuna delle persone, e confermare i suoi sospetti.

    Non successe tanto altro, e finito il turno di Riwoku rimase qualche minuto in più a riflettere se fosse il caso di piazzare la sua "cimice" da qualche altra parte o tornarsene a casa, ma viste le scorte di cibo terminate la scelta era semplice. Visibilmente esausto, sarebbe finalmente uscito dalla Banca, trascinandosi fino alla Locanda, crollando nella sua stanza.


    Ebbe modo di riposare sì e no mezz'ora, Yato sarebbe tornato da lì a poco, entrando nella sua stanza e svegliandolo. Youkai a stento teneva gli occhi aperti, con la testa che ondeggiava appena da una parte all'altra. Ho... Ho visto un sacco di cose. Ora ti racconto. ... Si spense per un attimo, riattivandosi poco dopo, infastidito. Hngggh... Puoi... Puoi usare l'interrogazione mentale per vederti tutto? Gli avrebbe raccontato con calma eventuali dettagli persi per strada. Se anche Yato doveva andare alla banca, potevano lavorare insieme. Ah, so dove abita Riwoku, posso iniziare a pedinarlo non appena esce di casa. Dopotutto gli sarebbe bastato fare la stessa cosa del giorno prima, solo andando nel luogo prestabilito mezz'ora prima invece di passare tutta la notte in un vicolo. Al ragionamento di Yato, Youkai ci pensò su, annuendo. La stanza con il demone era chiamata Cinque, quindi è probabile. Sbadigliò, preoccupato per l'idea di Yato. Anche alla banca hanno un sensitivo, e mi hanno già percepito... Però tu sei ancora il mio dottore. Non potremmo solamente dire che durante la notte sono peggiorato, ed ora devi tenermi sotto controllo costante, e per non rinunciare al tuo lavoro mi hai portato con te? Forse un po' tirata, ma dopotutto dalla locanda avrebbero potuto confermare l'alibi. Youkai si fece pensieroso, ricordando un dettaglio importante. Hanno parlato di volontari ad un certo punto! Non ho ben capito se vengono pagati per il servizio, forse dovremmo trovare la scusa giusta, ma potremmo proporci noi! Sono un disperato con una malattia incurabile, ed i demoni hanno grandi proprietà curative. Se ci offrissimo volontari per via della mia salute, chiedendo soldi in cambio, magari saranno loro stessi a proporre il demone come cura. Certo, c'era il dubbio del cosa fare dopo: l'Uzumaki non era esattamente fan dell'idea di farsi impiantare il demone, anche se temporaneamente, e di certo i Quadri non avrebbero lasciato andare un jinchuriki dove voleva. Ma spiegò anche che il ragazzino ne era uscito stanco, e del fatto che avevano un modo peculiare per trasportare la risorsa. Potrebbe essere un grosso rischio, ma grazie alle mie condizioni avremmo anche la scusa per allontanarci di fretta. Avremmo sicuramente qualche membro dei Quadri a controllarci, ma se ci cedono il demone così facilmente potrebbe essere la nostra unica chance. Avevano tutta la sera per discutere dei dettagli, o di quale potesse essere il piano migliore.
     
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    [Secondo Giorno: Bocca di Rosa]

    Al di là della piccola disquisizione che si generò fra i due ninja della Foglia, di cui, fortunatamente, nessuno poteva sentire i commenti (specie quelli del "Muto"), la loro investigazione andò avanti con nuove domande che entrambi rivolsero alla prostituta svenuta, la quale, nuovamente, rispose con immagini e ricordi.

    Alla prima delle nuove domande, Yato avrebbe visto un'immagine dall'alto: probabilmente Mizuki si trovava sulla rampa di scale del piano dove erano loro in quel momento ed osservava i clienti al piano terra.
    Da lì vide Riwoku salutare alcune persone, con fare distratto, diverse volte, tranne che davanti ad un ragazzo decisamente più giovane [Kitori] .
    Il ricordo si sarebbe spostata in un momento diverso, nella stanza della ragazza, dove Riwoku, togliendosi i pantaloni diceva: Adesso capisco perché quel Sensitivo è sempre pieno di debiti: viene qui a spendere il suo stipendio in ragazzini della sua età quasi ogni sera! Che razza di persona quel Kitori..., valutò con una nota di scherno nella voce.

    Il ricordo, poi, sarebbe passato più avanti ad un giorno in cui Mizuki aveva accompagnato Riwoku fuori dalla stanza, dopo un loro incontro, e questi aveva visto uscire da una stanza poco distante un giovane. [Wataru]
    Signorino Wataru, che piacere!, aveva esclamato inchinandosi leggermente davanti all'altro, che lo aveva salutato con cordialità, prima di scendere le scale, subito seguito da Riwoku stesso.
    Un ricordo di qualche giorno dopo, verosimilmente, avrebbe mostrato Mizuki e l'altro nella stanza di lei, dopo aver "consumato", con lei che chiedeva chi fosse il ragazzino, Wataru.
    Il figlio di Euo, il mio diretto superiore in Banca. Il padre lo porta qui una volta a settimana: lo avevo sentito dire, ma non ci eravamo mai incontrati. A quanto pare, gli paga la più costosa delle tue colleghe, quella di nome Makio., avrebbe spiegato.
    E, se interrogata, la mente di Mizuki avrebbe rivelato l'aspetto di questa "Makio". [Makio]

    La seconda domanda, invece, avrebbe portato ad un ricordo ulteriore: nuovamente nella stanza di Mizuki, la ragazza sembrava aver appena starnuto, cosa a cui Riwoku aveva reagito scattando in piedi ed allontanandosi di qualche passo.
    Ehi! Vedi di stare attenta! Non vorrai farmi beccare qualche malanno? Già quando qualche mese fa hai preso quella malattia venerea ho dovuto sfogare lo stress con Lakia...quella dell'altro turno di guardia. Se ci scoprivano rischiavo grosso: è vietato che ci siano rapporti intimi fra membri dei turni di guardia! Ma non sfogare lo stress almeno due volte a settimana, fa male alla salute!, una singola frase che, forse, non sarebbe stata di grande aiuto al duo della Foglia, ma l'unico ricordo vagamente simile a qualcosa di ricattabile, per ciò che poterono ricavare da Mizuki.

    Fu poi il turno delle domande di Youkai e la prima, forse, avrebbe potuto procurargli qualche trauma.
    Del primo protettore, Mizuki ricordava i vizi: picchiarla, drogarla, venderla ai clienti, usarla lui stesso.
    Lo aveva visto andare in giro con una lancia parecchio vistosa, lo aveva sentito accennare ai tempi in cui viveva a Suna e ne conosceva il nome, "Goemon", ma poco altro: quello la vedeva come un oggetto, un prodotto da vendere ai suoi clienti, niente di più, e come tale la trattava, nei lampi di ricordi che la ragazza condivise.
    Immagini di torture con katane, lame, catene, tanto su di lei, quanto su altri ragazzi e ragazze; uso di ogni tipo di allucinogeno; orge con decine di persone di ogni età possibile, indistintamente uomini e donne.
    Una volta addirittura, scoprì con suo dispiace (probabilmente) Youkai: Mizuki era stata venduta ad un uomo che voleva soddisfare le richieste di un macaco ninja, per avere la possibilità di ottenerne il contratto di evocazione.

    La successiva domanda, invece, offrì la vista di qualcosa di diverso: nuovamente alla Bocca di Rosa, Mizuki stava osservando Riwoku intento a bere e chiacchierare con un uomo. [Girobatu]
    L'uomo avrebbe fatto cenno a Mizuki di avvicinarsi e sedersi sulle sue ginocchia, era evidentemente alticcio Tesoro, ti presento Girobatu. Siamo cresciuti insieme ed ora lavoriamo in due settori diversi, ma, sai, quando serve, ci facciamo favori a vicenda. Pensa, gli ho anche chiesto se volesse fare un giro con te, ma mi ha detto che ha già un appuntamento con un'altra, ma non mi vuole dire con chi., quasi urlò, prima di scoppiare a ridere, così come il suo interlocutore.
    Si dice il peccato, ma non il peccatore, o meglio, la peccatrice, in questo caso, Riwo-san! ed anche l'altro rise, prima che l'uomo dei Fanti desse una pacca sul sedere a Mizuki.
    Aspettami su, finisco di bere un altro bicchiere con lui e poi arrivo., avrebbe concluso.


    Quelle le notizie che i due avrebbero ottenuto in quel frangente con le loro domande.
    Informazioni che dimostravano, forse, il modo terribile in cui era stata trattata negli anni quella ragazza, ma che davano anche volti e dettagli che avrebbero potuto aiutare i due ninja di Konoha, se avessero saputo cosa fare.

    [Il resto della serata]

    Dopo il breve scambio di opinioni, i due chunin della Foglia si divisero ed ognuno si occupò della propria parte di missione.
    "Kai" poté seguire Riwoku fino a casa sua.
    L'abitazione era lontana dai "Veri Batuman": sempre nel cosiddetto "Secondo Livello" di Ame, ma nell'area Settentrionale del villaggio (la locanda di Ru-Wai si trovava nell'area Sud-Occidentale), in una palazzina su quattro piani.
    Riwoku viveva al secondo piano in un appartamento di due stanze più servizi: oltre al bagno, infatti, c'erano un ampio openspace con cucina ed una stanza da letto.
    Youkai avrebbe potuto notare poche cose interessanti, tranne qualcosa che, se non avesse investigato precedentemente, forse non avrebbe avuto il giusto peso: diverse foto di Riwoku ed il suo amico Girobatu, negli anni, da ragazzini, poi da adolescenti e via dicendo, con sempre gente diversa intorno a loro, ma che sembrava dimostrare che i due fossero parecchio uniti, o almeno lo fossero stati negli anni.
    Non ci fu niente altro di particolarmente evidente che potesse risaltare all'occhio dell'Uzumaki.

    [Terzo Giorno: Youkai - Banca di Ame]

    Non ci furono troppe sorprese nel piano di "Kai", mentre torturava gli impiegati al piano terra della banca con i suoi errori nello scrivere la documentazione, ma la sorpresa, probabilmente, la ebbe il giovane ninja quando mosse il suo "occhio" fino alla stanza del "Go".
    L'occhio avrebbe osservato Euo, Kuii ed i due altri ragazzi lì presenti.
    Quando il muro di pietra si chiuse, delle lanterne si accesero, probabilmente alimentate da qualche altro fuuinjutsu nella sala.
    La stanza, di per se, non era grandissima: forse 30 metri per lato, quadrata, con al centro un piccolo altare con un contenitore sullo stesso.
    Bene, possiamo cominciare. Sojiro, Yumi: a voi., ordinò secco Kuii.
    Il ragazzino che fino a poco prima aveva scherzato con Rikowu ed il suo collega si portò un pollice alla fronte: Quanto odio questa parte..., sibilò ed un kanji apparve sulla sua fronte, attivando qualcosa, probabilmente un fuuinjutsu.
    Ci volle qualche secondo e lo sguardo del giovane si fece più duro, i lineamenti si fecero più rigidi, Ben trovati, Euo-sama, Kuii-sama., si voltò verso la figura incappucciata, Nuova sessione di applicazione dei sigilli? Bene, iniziamo allora, Yumi-dono?, chiese verso l'altra, che si tolse il cappuccio, rivelando un aspetto femminile. [Yumi]

    La ragazza pose le mani sul contenitore, mentre il giovane iniziava ad applicare dei sigilli sulle braccia scoperte della ragazza.
    Avete un'ora e mezza, vediamo di portare avanti ulteriormente le costrizioni di contenimento: fra una settimana Yumi dovrà essere pronta per diventare un Jinchuuriki del Cinque Code per due mesi, al servizio del Principe che già tu servi, Kuii-san. E si aspettano che sia molto obbediente, ricordò Euo, un pò agitato nel vedere quei sigilli sulle braccia di lei illuminarsi.
    Tranquillo, Euo-san, da quanto tempo facciamo questo tipo di lavoro, in fondo? So bene che il tuo Principe tiene particolarmente alla Banca, non vuole che venga distrutta, ma sarà la quarta volta che questa operazione viene fatta qui, giusto? Per me, è la sesta volta che supervisiono la generazione di un Jinchuuriki per quello che servo: in fondo sono quasi tre anni che spostiamo questo demone ad intervalli di tre mesi., lo rassicurò l'altro, studiando a sua volta le operazioni che stavano avvenendo davanti a loro.
    Durante l'ora e mezza successiva, diversi sigilli sarebbero saliti dalle braccia fino al collo ed al corpo di "Yumi", scomparendo sotto gli abiti e, nel frattempo, Kuii ed Euo avrebbero chiacchierato.
    Mi sono informato, per pura curiosità, su questo Gobi, sai? Non è esattamente il più fortunato dei Bijuu.
    Molti anni fa, apparteneva ad Iwa, poi fu preso dall'Akatsuki.
    Anni dopo è passato a Konoha e lì non gli è andata meglio: il suo penultimo proprietario è finito in coma durante una missione proprio alla Roccia e questo essere è rimasto intrappolato dentro il corpo di quel povero ninja per tre anni, forse di più!
    Ed il Jinchuuriki successivo? E' stato rapito ben due volte, prima che qui alla Pioggia gli strappassimo il demone, quattro anni fa.
    E negli ultimi due anni e mezzo è stato spostato da vasi a persone continuamente, quasi fosse un abito dato in prestito.
    , ridacchiò Kuii.
    Addirittura in un comatoso? Sì, parecchio sfortunato. Anche le catene che gli piazzano ogni volta che viene sigillato in un Jinchuuriki, per non poter provare a fuggire o ribellarsi, sono parecchio dolorose, mi spiegavano una volta., concordò Euo.

    Per il resto ci fu poco da dire: la ragazza ad un certo punto iniziò ad urlare quando il chakra del demone, sotto forma di due code si mosse, fondendosi con le catene, ma questo non provocò particolare agitazione, sembrava che fosse normale.
    Perfetto, ora manca solo l'ultima coda su cui preparare il nodo costrittore, Kuii-sama., avrebbe confermato "Sojiro", prima di eseguire un ulteriore sigillo sulla schiena di Yumi, che fece sparire le catene e ritrarre il chakra del demone nella reliquia.
    Poco dopo, il "sigillatore" si impresse un nuovo fuuinjutsu sulla fronte, crollando in ginocchio, mentre Yumi si affrettava a rimettere il cappuccio sulla testa.
    Fatto? Mi sento parecchio spossato, quindi immagino di sì., disse con un tono più rilassato il ragazzino, alzandosi.

    Di lì a qualche minuto, il quartetto poté uscire dalla sala; il resto della giornata passò senza ulteriori investigazioni extra per "Kai".

    [Terzo giorno: Yato - Spada ad Ame]

    Al commento di "You", lo spilungone sorrise divertito: Allora, Carino, sappi che sarai una spada che intimidisce, poi se servirà, dovrai difendere o uccidere., commentò con una nota di ironia nella voce quello che poi si sarebbe presentato come Toa.
    Alla domanda sul poter avvisare che sarebbe stato lontano per tre giorni, lo spilungone fece spallucce: Certo, Carino: dopo che Ushio-sama si sarà sistemato in albergo, avrai un pò di tempo per avvisare i tuoi amichetti che non potrai essere disponibile per qualche giorno., confermò con disinteresse.

    [...]

    Il commento sull'elevata quantità di denaro portò Ushio stesso a rispondere: Mi preme della mia vita, Spada in affitto, ma soprattutto, mi preme del mio nome: già due volte sono stato derubato e la prima volta è avvenuto nella mia Villa! Mi hanno sottratto l'Arma più potente che esista! La creazione perfetta! Ritieni che 30000 ryo siano troppi? Non immagini quanto si spenda a recuperare una fama che viene stracciata e gettata alle ortiche!, urlò irritato l'uomo di Kusa dal naso importante.
    Questo non vuol dire che alla fine di questo lavoro potrete andarvene in giro a spifferare tutto ciò che vedrete. Soprattutto, Ushio-sama si aspetta che nessuno sappia cosa lui comprerà qui ad Ame, capito?, aggiunse con voce più tranquilla Toa.

    Quando poi il Senju si fosse interfacciato con la sua compagnia di missione, Korra avrebbe ascoltato la descrizione delle abilità dello Spadaccino prima di parlare: Io sono molto brava con le illusioni ed i raiton. Se l'occasione lo permette, tendo a muovermi abbastanza silenziosamente, ma considerami soprattutto un supporto sulla medio-lunga distanza, se ci sarà da combattere. Su Ame, la mia esperienza più che altro è legata al sentito dire ed ad una singola visita di qualche anno fa., tagliò corto e non avrebbe aggiunto altro se non richiesto.

    [...]

    Durante l'incontro alla "Stella Fiorita", Yato avrebbe potuto notare, quando il venditore mostrò la foto, una smorfia, quasi un accenno di sorriso, che per un istante si manifestò sul viso di Korra, per poi scomparire immediatamente.
    Abbandonata la locanda, "You" chiese se sarebbero stati necessari al caveau e Toa rispose dopo qualche istante: Sinceramente? Non sono sicuro che potremo accedere tutti. Non sono mai entrato nella Banca Centrale di Ame, ma ci sono parecchie voci sul fatto che le difese siano parecchie e molto aggressive per i trasgressori., iniziò a spiegare.
    Il piano, intanto, è che andremo tutti e tre come scorta ad Ushio-sama, ovviamente, poi, se ci sarà la possibilità che qualcuno di voi entri o meno nel caveau, decideremo, se no, voi aspetterete fuori ed io solo scorterò il nostro datore di lavoro all'interno., tagliò corto lo spilungone.

    In ultimo, Yato avrebbe scoperto qualcosa anche da Korra: Quelle nella foto sembravano le Zanne. Una coppia di spade che diversi anni fa appartenevano a Kiri.
    Durante la Quarta Grande Guerra Ninja, furono conquistate da Omoi, il braccio Braccio Destro del Quinto Raikage, e da allora sono sempre state tramandate fra ninja di Kumo, finché, a quanto pare, quel tizio di prima non le ha rubate.
    , spiegò laconica la ragazza, senza dare ulteriori dettagli, ma, in fondo, le armi kiriani non erano la Missione del giovane Senju.

    Con queste informazioni, i due ninja della Foglia si sarebbero potuti riunire la notte del loro terzo giorno ad Ame e, chissà, forse elaborare un piano utile.
     
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