Nero Profondo

Grossi eventi nel Paese delle Valli.

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    Il Fiore Lupo

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    Nero Profondo

    L'ARRIVO DELLA TEMPESTA




    Per Febh Yakushi, uno tra i migliori ninja Accademici tra già i migliori Ninja Accademici che il mondo avesse mai conosciuto, le notti non sarebbero mai state più le stesse. E non perché le passasse insonni in attesa del nuovo numero di Occhi del deserto ma perché un qualcosa di oscuro... Di incomprensibile lo avrebbe presto colpito. Durante la notte avrebbe gridato, svegliandosi fradicio di sudore. E cosi sarebbe successo da li ad un tempo indefinito, finché non avrebbe cercato lui stesso una soluzione. Il suo corpo perfetto tuttavia non avrebbe registrato variazioni di sorta e se per le prime notti la vecchia Ogen avrebbe sorvolato sui rumori molesti che Febh urlava nel bel mezzo della notte i giorni successivi avrebbe iniziato a preoccuparsi... talmente tanto da cambiare camera e spostarsi dalla parte opposta solo per riposare tranquilla.

    Impossibile dire che cosa stesse succedendo finché dopo svariate notti una voce si sarebbe fatta più presente. Difficile dire se era tra la veglia, l'incubo o il sonno ma una cosa era certa: la voce proveniva dalla boccetta del veleno che aveva permesso l'uccisione di quel Kami.

    SALVAMI.



    Poteva ignorarla quella voce dalla boccetta. Poteva gettare fuori dalla finestra, bruciarla, cancellarla dalla terra con la sua ninjustu più potente... ma alla notte o appena avrebbe chiuso gli occhi quella boccetta sarebbe riapparsa vicino a lui e dal veleno una voce quasi femminile avrebbe petulato a gran voce aiuto.

    SALVAMI. SALVAMI. SALVAMI. SALVAMI.



    Ad un Ninja esperto come Febh Yakushi non sarebbe sfuggito un particolare molto singolare. Quella voce per quanto senza nome aveva una particolarità che ad un esperto ventriloquo e ad un orecchio fine, soprattutto se esaurito mentalmente dall'incessante richiesta, non sarebbe sfuggita. Aveva un accento particolare, un inflessione che proveniva solo da un posto conosciuto dal continente. Il Paese delle Valli.

    ______________



    Raizen in simbiosi con la Volpe a Nove Code rappresentava anche lui un elemento cardine dell'alleanza accademica. Si poteva dire che il suo lavoro principale in quel momento era quello di funambolo, più che rappresentare come Hokage un villaggio. Era un uomo di mezzo che cercava in tutti modi di mantenere un equilibrio in un'alleanza che vacillava praticamente ovunque, oppressa da lotte interne e da minacce esterne.

    Il suo lavoro dunque era molto pesante, stancante e di certo quel poco tempo che aveva a disposizione doveva sfruttarlo per riposare. Almeno in teoria... questo perché la Volpe avrebbe iniziato ad essere agitata. E muoversi internamente, come se un pensiero o meglio un tarlo mentale la coinvolgesse giorno e notte. Un messaggio assolutamente inequivocabile che Kurama avrebbe di sicuro riferito al portatore del nove code.

    UCCIDIMI. UCCIDIMI. UCCIDIMI. UCCIDIMI.



    Sarebbero state le parole che avrebbero tartassato nel riposo Kurama e che di conseguenza si sarebbero ripercosse su Raizen. Ma da dove proveniva quella voce? E come fermarla? La Volpe avrebbe riferito all'Hokage un solo indizio o meglio una serie di immagini la cui descrizione avrebbe inevitabilmente condotto ad un luogo solo e conosciuto. Il Paese delle Valli.

    ______________



    Ru Wai invece era un vero maestro, un redivivo dal passato torbido e sconosciuto, che agiva al crepuscolo. Là dove la luce cedeva al passo all'ombra. Ad Ame era una figura di spicco, un perno di quel sistema tutto unico e ammalato fino al midollo. Alla Zanna era l'enigmatico salvatore e per l'Accademia una risorsa utile da spolverare quando le situazioni si facevano troppo scottanti.

    Pure per lui le notte non gli avrebbero dato pace. Questo perché poco a poco qualcosa sarebbe cambiato dentro di lui. Prima come qualcosa di leggero poi via via sempre più pressante su un aspetto della sua vita quasi centrale, più della sua vita stessa. Le sue voci sarebbero state poco a poco soppresse da altre due voci, più imperianti. Le voci avrebbero provato a combattere, a sforzarsi ma nel mezzo del pensiero la mente di Ru wai sarebbe stata sconquassata da due richieste, ben distinte.

    UCCIDIMI. SALVAMI. UCCIDIMI. SALVAMI.



    La situazione doveva essere presa in mano in qualche modo e probabilmente Ru Wai si sarebbe accorto che muovendo qualunque delle sue falci, magari in un addestramento o usandola contro qualche ubriaco alla Locanda dei Veri Batuman la falcia in questione avrebbe vibrato in una direzione specifica. E in quel punto le sue sinapsi, le sue voci interiori avrebbero in qualche modo indotto a Ru Wai la sensazione che la pace l'avrebbe trovata molto lontano. Lì le sue voci sarebbero venute in aiuto gridando al Ru Wai fisico che stavano combattendo contro una presenza non gradita, una presenza che in qualche modo a loro non comprensibile portava ad un luogo, l'unico indizio. Il Paese delle Valli.

    ______________



    Quindi sia a Febh Yakushi che all'Hokage e al Mercenario non sarebbe rimasto altro che partire, quantomeno per cercare una soluzione al loro riposo. Dove? Verso il paese delle valli. Non avrebbero avuto molte altri informazioni. Luoghi o persone. Probabilmente arrivando lì qualche risposta l'avrebbero trovata. Forse nel riposo, o parlando con le persone. O semplicemente mettendo piede in quel Paese.

    In ogni caso per i tre Ninja solo e se avessero avuto l'intuizione di indagare a fondo su quel Paese avrebbero scoperto che avvenne una missione di un certo livello e seppur secondariamente fu collegata agli eventi che sconvolsero il mondo con l'apparizione del veterano. Ma quella era tutt'altra storia.

    Questa invece riguarda il destino del Chakra e di quanto la vita di ogni Ninja, buono o cattivo, mortale o immortale, potesse essere in pericolo.


    CITAZIONE
    Avete una vostra giocata, vi avevo avvertiti che prima o dopo gli eventi di GOD sarebbe successo qualcosa e vi aspetta un'avventura direi importante. Se volete ovviamente partecipare e fidarvi di me come QM.

    Siete giocatori i più esperti del GdR e non mi metterò troppi dettagli su cosa fare, avete degli indizi, o molte opportunità. Mi adeguerò alla vostra creatività e fantasia.

     
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    Le giornate di Raizen erano raramente prive di doveri, ma da tempo aveva trovato il modo di respirare tra un incarico e l’altro organizzando al meglio la sua giornata e delegando mansioni la cui importanza non aveva grossa influenza sul villaggio o la nazione. Non solo, questo gli permetteva di lavorare con maggior efficacia su quei problemi, cosa che aveva causato, tranne eccezionali casi, l’ignorare le missioni di rango più basso che solitamente non arrivavano a scontrarsi con problemi di natura strategico politica.
    Con l’esperienza in quel lavoro era alla fine riuscito a trovare il giusto tempo da dedicare all’ozio e al riposo, permettendosi di lavorare a mente fresca quando più era necessario. Nell’ultimo periodo però era diventato particolarmente complesso, da tempo una parte di sé, per quanto non avesse difficoltà a gestirla, era condivisa con la volpe, e trovava difficoltà a creare quell’equilibrio che da sempre aveva contraddistinto il loro rapporto permettendogli di non impazzire durante la sua esperienza da jinchuriki.
    Generalmente infatti la volpe oziava in una parte della sua mente semi inconscia e solamente quando percepiva qualcosa di interessante si faceva avanti con qualche commento, sporadicamente dei consigli ma per la maggiore restando comunque in silenzio, simile in realtà ad una sorta di pensiero secondario che non prendeva mai veramente forma. Adesso tuttavia la sua voce si era fatta più presente e se non realmente impegnato riusciva a sentirla costantemente, agitarsi infastidita da chissà cosa. Un fastidio che non riusciva a contenere e percepiva come un pensiero angosciante.

    Uccidere?
    Uccidere chi?
    Ma chi può influenzare te?
    Qui dentro soprattutto, senza influenzare me poi.


    I due ripercorsero mentalmente le loro avventure, spesso sul filo del rasoio, rendendosi conto che raramente avevano riportato indietro qualcosa, ed in effetti non riuscendo a trovare alcun tipo di connessione.

    Quella volta nel paese dell’orso con la meteora?


    Mah, non saprei, non avevamo più percepito nulla, alla fin fine pure Sho era riuscito a venirne a capo, riuscire a percepire il suo e addirittura ammaestrarlo e non riuscire a tenere traccia di uno dei nostri mi sembra strano, certo era singolare quell’essere, forse il fatto che fosse relativamente amichevole e tranquillo con noi potrebbe aver ingannato le nostre percezioni?
    Dopotutto quello di Sho non riusciva a nascondersi proprio per questo.
    E poi perché dopo tutto questo tempo?


    Non saprei, qualcosa potrebbe averlo risvegliato se fosse stato ancora lì?

    Beh, in effetti a ben pensarci c’è qualcosa…

    Si toccò il petto.

    Qualcosa che non tolgo da tempo, è così leggero che a volte non mi rendo neanche conto di indossarlo… questo corpetto è come…

    Non riusciva a dire che lo percepiva come una parte di se, ma ricordava che l’aveva ricavato da un indumento insozzato del sangue oscuro di quello che si definiva il dio dell’assassino.

    Dunque?

    Non mi dice niente, è tutto confuso… riesco a percepire poco e niente, e poi è un oggetto, come potrebbe desiderare la morte?
    Certo, quando tu accendi la fucina non c’è mai da star certi del risultato, ma chiedere di morire è strano persino per qualcosa prodotta da quel maniaco di Meku.
    Diamo un occhiata a delle mappe.


    La ricerca attraverso le immagini e la comparazione della flora gli diede un inequivocabile risposta: il paese delle valli, impossibile sbagliarsi considerando che stava ad un mare di distanza.
    Connettere quella storia al corpetto e quindi alla missione alla quale partecipò anche Febh gli fece venire in mente di contattarlo per aggiornarsi sulla questione, inoltre se anche lui aveva avuto notizie simili sarebbe dovuto salpare anche lui dai territori del fuoco, e sapeva che non gli dispiaceva dividere le spese o scaricarle tutte su Raizen spilorcio com’era. Affrontare il viaggio insieme inoltre avrebbe permesso una maggior organizzazione in vista di qualsiasi difficoltà presente all’arrivo, era una terra praticamente sconosciuta per loro dopotutto.
    Avrebbe mandato il messaggio con uno dei suoi corvi più intelligenti, quelli dispettosi, in modo da mettere da subito l’otese nella giusta mood.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Salvami


    Allora, la vogliamo smettere? Sono settimane che va avanti questo lamento!

    Uccidimi!


    Non capisco di cosa tu stia parlando, Pennuto!

    Salvami


    Tutto questo è parecchio snervante! E' dalla Zanna che ci infastidisci!

    Uccidimi!


    Io, Ossicino? Ti sembra la mia voce quella? Mi date colpe che non sono mie! AhAHHAHAHAH!!!

    Salvami


    Non ti stiamo incolpando di niente, Mostro, ma questa cosa è fastidiosa!

    Uccidimi


    Pensavo fosse qualche Hai Urami più insistente del Sole Nero...

    Salvami


    Io pensavo fosse una nuova voce che voleva uccidere il Sanga, dato che dormivamo nella stanza accanto.

    Uccidimi


    Ma chi dovremmo salvare?

    Salvami


    Non è che sono le tue belle voci delle Ossa ad aver svegliato qualcosa?

    Uccidimi


    Non osare incolparmi, Creatura! Queste voci mi sono aliene... non ho nessuno da uccidere, io.

    Salvami


    Ed anche Zanna, sono convinto, vorrebbe solo salvare la gente del suo villaggio.

    Uccidimi


    Io ho una Vendetta da portare avanti! E la Vendetta è TUTTO!!

    Salvami


    Quindi è ufficiale? Ci siamo giocate quel minimo di sanità mentale che era rimasta?

    Uccidimi


    Sanità Mentale? Ne abbiamo mai avuta?

    Salvami


    ADESSO BASTA!!!!!!


    Uccidimi


    DOVETE FARE SILENZIO!!!!


    Salvami


    Pensavo apprezzassi questo ritorno alle origini, Ossicino! AHAHAHAHAH!!!

    Uccidimi


    AAAARRRRGGGGHHHHHH!!!!



    Con ultimo urlo di rabbia, il Kaguya aprì infine gli occhi: si trovava ad Ame, nella Locanda dei Veri Batuman, ma non nel suo letto, da cui Tendora lo aveva scacciato dopo i mesi passati alla Zanna, bensì nel suo "ufficio" a dormire in mezzo alle botti di birra.
    O almeno a provare a dormire.

    Salvami


    Durante le ultime settimane passate alla Zanna, infatti, due nuove voci avevano iniziato ad infestare la testa del Risorto, due voci moleste.

    Uccidimi


    Molto moleste.

    Non riesco a fare un pensiero coerente! Dannazione!

    Salvami


    Non darei la colpa alle voci per questo, Ossicino.

    Uccidimi


    Forse dovrei uccidere te, Mostro!, sbottò il Risorto, camminando avanti ed indietro per lo sgabuzzino, fra le diverse merci lì presenti.

    Salvami


    Fratello, vogliamo provare ad analizzare di nuovo la cosa assieme?

    Uccidimi




    Salvami



    La voce echeggiava nel mondo del Sole Nero, mentre i Cinque Troni si ergevano al di sopra del mare di fiamme.
    Anche qui, ma senza mostrare un corpo?, lamentò l'ultimo Mizukage, Shiltar Kaguya, da sopra il proprio trono d'Ossa e Fulmini, guardandosi attorno in cerca dell'origine di quella voce.

    Uccidimi



    Inutile, Fratello, non è uno di noi, come sospettavamo, ma non penso siano nemmeno gli Hai Urami che costituiscono il Sole Nero., osservò laconico e preoccupato il Signore delle Fenici, Feng Huang, o almeno la parte di lui che viveva nel Risorto su di un trono di Piume.

    Salvami



    Non è che abbiamo un ventriloquo fra noi, vero?, borbottò il Mostro, il Chuda, sul suo trono fatto di Carne.

    Uccidimi



    Non dire scempiaggini, Mostro. Di certo non siamo noi, né Zanna, qui al mio fianco, le fonti di questo fastidio., obiettò l'Antenata, la Prima dei Kaguya, seduta su un trono di Ossa e Chakra, con al suo fianco Zanna, il Segugio.

    Salvami



    Se non gli Hai Urami nel Sole Nero, e di certo non uno di noi, nemmeno il Mostro fastidioso, allora chi? Avidità, forse?, domandò il Risorto, sul suo trono di Cenere, osservando gli altri che sedevano con lui sopra il mare di Fuoco, riferendosi al Re d'Ombra che si nascondeva in un particolare osso, silenzioso e sempre in attesa di avere ciò che voleva.
    Tutto quanto.

    Uccidimi



    Ne abbiamo parlato fra noi, ma dubitiamo si tratti del Demone d'Ombra, Fratello, però abbiamo sviluppato una teoria., rispose secco Feng Huang.

    Salvami



    O meglio, una sensazione, c'è una sensazione che ci guida..., aggiunse l'Antenata.

    Uccidimi



    E che guida anche te, malgrado il fastidio terribile di queste voci! Dannazione!, ringhiò il Mizukage.

    Salvami



    Anche me? Che... intendete l'incidente con la Falce?, chiese il Risorto, ricordando come, involontariamente, una settimana fa stesse quasi per uccidere Medo, durante un addestramento.
    Come se la Falce Nera si fosse mossa da sola in una specifica direzione.

    Uccidimi



    Quindi il piano è? Iniziamo ad agitare qualche Falce e vediamo chi ammazziamo e chi salviamo?, rise il Mostro.

    Salvami



    No, stupido, andiamo in volo verso qualsiasi luogo una delle Falci ci indicherà., tagliò corto il Signore delle Fenici.

    Uccidimi




    Su quelle ultime parole, gli occhi del Risorto si aprirono al mondo reale: adesso avevano un piano.

    [...]

    Qualche ora dopo, il Kaguya era all'esterno del villaggio della Pioggia, in una piana abbastanza larga per evocare il vero corpo del Signore delle Fenici, Feng Huang.



    Bentrovato, Fratello Mio, è sempre un piacere incontrarti., esordì il maestoso volatile.
    Il piacere è mio, Fratello. Ho da chiederti un viaggio, ma non conosco ancora la meta, quindi sarà, un pò strana, forse, come avventura., lo avvisò con cordialità il Risorto, mentre la Fenice lo invitava a salire sul suo dorso.

    Salvami



    Il Kaguya aveva già evocato la sua Falce di Luna, che teneva a tracolla dietro la schiena, finché, una volta sul dorso del Fratello, ormai in volo, impugnò l'arma e la sollevò davanti a se.

    Uccidimi



    Fu così che la Falce si mosse, dirigendo le braccia del Risorto verso una precisa direzione. Nord, Fratello, per ora sappiamo che dobbiamo andare verso Nord., esordì l'Asso, osservando la lama affilata.

    Salvami



    Sta funzionando? Ottimo!

    Uccidimi



    Ottimo è il modo in cui dovreste descrivermi! Guardate il mio fantastico piumaggio, la maestosità...

    Salvami



    Zitti! Sto contemplando me stesso, voce fastidiosa!

    Uccidimi



    [...]

    Salvami



    Ci vollero alcuni giorni di viaggio per capire esattamente dove la Falce volesse condurli.
    Ci fu un momento in cui il Kaguya fu persino preoccupato che, per qualche motivo, le voci moleste lo stessero conducendo nel Paese dell'Acqua, se non a Kiri, addirittura, ma poi la direzione cambiò e dal grande oceano, i due "fratelli" si diressero verso il continente dove, tempo addietro, il Risorto aveva partecipato ad una missione contro le Formiche mutanti.

    Uccidimi



    Alla fine, il viaggio ebbe fine.
    Siamo arrivati dunque, Fratello? Questo luogo non mi è del tutto nuovo, ma non saprei dire esattamente di che paese si tratti., ammise il Signore delle Fenici.
    Nemmeno io, Fratello mio, so di preciso dove ci troviamo. Una volta ho partecipato ad una missione da queste parti, ma questi luoghi mi sono per il resto sconosciuti., ammise il Risorto, guardando il suolo sotto di loro.

    Salvami


    Non sappiamo dove siamo?

    Uccidimi


    Non è mai stato importante per la Vendetta questo continente, Mostro.

    Salvami


    Giusto! E la Vendetta è?

    Uccidimi


    LA VENDETTA E' TUTTO!!!!!

    Salvami


    Dovevi proprio chiederlo?!

    Uccidimi


    AHAHAHAHAH!!!

    Salvami



    Il Risorto, comunque, al di là del piccolo dialogo nella sua mente, per quanto non lo sapesse, ora si trovava nel Paese delle Valli e lì poggiò piede e subito dopo la Falce, sperando che l'arma gli desse qualche nuovo indizio per chiudere quel fastidioso vociare molesto.

    Uccidimi

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Era una notte buia e tempestosa, Febh Yakushi aveva appena concluso le sue importanti faccende della giornata (pulire le tapparelle del secondo piano e lucidare i battiscopa delle camere degli ospiti dalla terza alla dodicesima) e aveva appena messo la busta con scritto "convocazione urgente dall'amministrazione per questioni di vitale importanza" nel cassetto dove teneva tutte le altre, alcune datate tre anni addietro, ben ordinate e con le buste spolverate come sempre. Gli impiegati sono sempre così premurosi. Scelgono sempre della carta di qualità per la posta interna. Chiuse il cassetto con un sospiro di apprezzamento, sicuramente non era un problema suo. Da quando aveva battuto Ogen (anche se la cosa non era risaputa) alcuni anni prima finalmente aveva potuto abbandonare lo stanzino ricavato da uno sgabuzzino nel corridoio del piano terra dell'edificio principale e avere una vera stanza, persino con un televisore e addirittura un ventilatore per combattere la calura estiva. Il fatto che dovesse condividere la stanza con i cestini delle lenzuola da lavare non gli creava eccessiva difficoltà, dopotutto era il suo compito fare in modo che il palazzo fosse pulito e ordinato. Tirò fuori il futon da un'armadio (poco più grande quest'ultimo della sua vecchia stanza) e lo srotolò, mettendo accanto un futon in miniatura per Ssalar, quando fosse tornato per dormire dopo aver finito di guardare i quiz della sera con gli anziani del clan nella sala comune.

    Diede uno sguardo a quel piccolo regno che si era conquistato con sudore e fatica e sorrise. Un bel letto, un comodino, un mobiletto per la televisione, i mucchi di sacchi di lenzuola da lavare, la rastrelliera con tutti gli attrezzi per pulire casa, il suo armadio, le catene da parete dove aveva torturato suo cugino Yasu fino al giorno prima, il prezioso ventilatore nell'angolo, uno specchietto per radersi appeso a un muro (mai utilizzato e ancora coperto), il piccolo appendiabiti dove mettere i cappelli che non aveva e su cui poggiava gli occhiali, il kit del piccolo chimico comprato nei vicoli di Oto da uno spacciatore, che però usava per miscelare i suoi fatali veleni (aveva anche dei laboratori veri e propri in giro, nascosti, ma per le cose piccole faceva a casa) e per finire il bellissimo cuscino su cui precipitò la testa, pronto a un sonno ristoratore.

    SALVAMI


    Aprì un occhio, disturbato proprio sull'inizio di quella che doveva essere una notte tranquilla. Yasu, ti ho già liberato ieri, non seccarmi se non vuoi che usi di nuovo le formiche epilettogene. Ma il suono si ripeté. Mmmhrnn...capisco che dormire con tua moglie sia peggio che restare senza mangiare per due settimane mentre ti picchio con una clava chiodata, ma non verrò a salvarti, quella donna spaventa pure me. Impiegò qualche istante per comprendere che Yasu non era effettivamente là, inoltre non veniva affatto dall'area intrattenimento con le catene sul muro, ma poco più in là, sul tavolino col piccolo chimico. Alla decima chiamata si sollevò, con un'espressione che avrebbe fatto indietreggiare il più coraggioso dei mercenari. Dopo una breve ispezione trovò l'origine del suono in uno degli scompartimenti, dove si trovava la boccetta con il concentrato del Jigoku che era stato in qualche modo adulterato dopo lo scontro con il sedicente dio dell'omicidio o qualcosa del genere. Mmmh... Soprassediamo sul fatto che tenesse un veleno dalla potenza micidiale in un cassettino di un gioco per bambini. Ho fatto dei test e per quanto terrificante negli effetti, questo coso non dovrebbe parlare. Lo avvicinò all'orecchio e poco dopo venne nuovamente interpellato dalla strana voce.

    Quindi lo rovesciò nel WC del bagno poco distante, incurante dei potenziali distruttivi effetti sulla fauna e flora delle fognature otesi, tornando a dormire. Dopotutto c'erano priorità nella vita. Era appena tornato a letto quando la voce lo disturbò nuovamente, e la boccetta era tornata al suo posto, piena del fatale composto. Coosa? Disse con tono indignato, dopo aver inforcato nuovamente gli occhiali per vedere meglio quell'affare. Il fatto che non avessero le lenti e fossero puramente un vezzo estetico era secondario. A quel punto provò diverse soluzioni, dato che ormai la notte era andata a farsi benedire: chiuse la boccetta in frigo al piano di sotto e se la trovò ghiacciata contro il collo mentre dormiva; la chiuse in una pozza di acciaio fuso dello zio fabbro del clan Yakushi, ma in qualche modo scappò anche dal blocco di metallo; la legò a Ssalar, ordinandogli di buttarla nel punto più remoto del Bosco dei Sussurri ma la lucertola tornò indietro dicendo che la temibile sostanza era svanita...riapparendo nel suo solito scompartimento. Bruciarla, usarla tutta come ingrediente di una torta per Yasu, gettarla in stanza di Kamine, spedirla a Hebiko con un pacco, provare a spacciarla per dopobarba a Villa Mikawa per Gene. Tutto inutile. MA SI PUO' SAPERE COSA VUOI? Avrbebe sbottato dopo due giorni di tentativi. La laconica risposta però era sempre la stessa.

    SALVAMI


    E sia...vuoi che ti tenga in un posto sicuro? Ti metto in cassaforte allora, quella approntata per il quattro code! Ma anche quello non funzionò (ma ne approfittò per spazzare a terra dato che nessuno metteva piede là dentro da parecchio tempo) e alla fine, stremato dalla carenza di sonno, meditò seriamente di distruggere Oto per liberarsi della boccetta ma verosimilmente anche quell'azione sarebbe fallita. Inoltre detesto la tua inflessione, chi cavolo usa le A così chiuse e le V sibilate? Sembri quel cretino del paese delle Valli che ci doveva soldi e non si è convinto nemmeno dopo tre dita spezzate. Si era convinto a sedici dita, inclusi i familiari, ma qui non serve approfondire. E sia...se questo è solo un condotto o qualcosa del genere, troverò l'idiota che ha questa voce e gli farò rimpiangere di aver mai avuto anche solo una vaga idea di come si formano le parole!

    [...]

    Del tutto intenzionato a Uccidere chi chiedeva di essere Salvato, lo Yakushi era sul ponte della nave vicino all'Hokage. La lettera con la richiesta urgente di qualche giorno prima era sua ma ovviamente Febh aveva scaricato ogni responsabilità sugli impiegati (che avevano ricevuto il corvo), e comunque la prima cosa che avrebbe chiesto al suo ex allievo sarebbe stata di fare a cambio: lui non aveva alcuna intenzione di salvare nessuno. Questo veleno è molto forte. La base era il mio veleno che rende possibile spedire all'inferno gli immortali...ma è cambiata. Ora fa sparire ricordi e conoscenze, anche se ha un prezzo abbastanza intenso. E' una sorta di Oblio Liquido, nettamente più potente di Fuuinjutsu e affini. Spiegò. Ma non mi aspettavo fosse anche un veleno chiacchierone. Avrebbe sbuffato, al limite dell'esaurimento nervoso. Hai mica controllato se ci sono state missioni o simili nel Paese delle Valli? E in che rapporti siamo con la gente del posto? Chiunque conoscesse Febh sapeva che quella domanda era da interpretarsi come "posso spaccare tutto se mi va?". Non che servisse realmente il permesso, ma un minimo di controllo sarebbe stato auspicabile. Se abbiamo vecchie missioni, magari collegate a divinità o cose del genere, io dico di cominciare dai posti dove sono avvenute. Aggiunse, mentre il porto era ormai in vista. Solo per ultimo si fece una domanda a voce alta, ma nessuno avrebbe avuto una risposta. Ora che ci penso...la ho buttata la torta per Yasu?

     
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    Le ricostruzioni e le indizi che i tre Ninja raccolsero sulle voci misteriose, e decisamente poco accomodanti che turbavano la loro quiete, furono corrette. E tutti e tre lo capirono subito. Da una parte Ru Wai superando il confine del Paese delle Valli sulla groppa delle sue evocazioni notò fin da subito che le vibrazioni così come la voce nelle sue coscienze calarono notevolmente, senza però mai sparire. Lo stesso valse per Febh e Raizen. Se il primo rischiò in più di un momento di portare di seguito una catastrofe chimica, sanitaria e sociale Oto pur di sbarazzarsi del veleno Raizen invece agì prudenzialmente cercando di ottenere informazioni. Entrambi comunque poterono constatatare che le voci nella loro testa erano notevolmente diminuite ma così come per Ru Wai si sarebbero trasformate in un sottofondo sempre presente però non incessante, in pratica sarebbero stati in grado di riposare. Comunque i due accademici nel viaggio avrebbero potuto leggere i report della missione, anzi delle missioni che erano state portate alle Valli. Entrambe ebbero conseguenze importanti sul quel paese.

    Il report era stato redatto da un chunin accademico, un topo da biblioteca, rintanato negli scantinati dell'Accademia ma sul quale si poteva fare affidamento. Sia Raizen che Febh a dire il vero potevano disporre di quel report negli archivi del Villaggio ma probabilmente sarebbe stato l'Hokage ad informare o consegnare una copia all'Otese.

    CITAZIONE

    Paese delle Valli


    Rapporto dell'Accademia con il Paese: In peggioramento.
    Rapporto delle missioni eseguite: due missioni. Una di grado B e una di grado D. Entrambe collegate. La prima ha coinvolto la capitale del Paese: Eiga. Sostanzialmente il Daimyo, Sakei Yamamoto, dell'epoca era invischiato nell'uso di una potente reliquia. All'inizio questa reliquia donò potere, ricchezza e lunga vita ad una stretta cerchia di persone e in particolare al Daimyo stesso. Tuttavia la reliquia, che si rivelò essere un manufatto confiscato poi dal Veterano negli eventi che seguirono nel mondo, quanto donava toglieva contaminando l'acqua del Paese. Il veleno era terribile, spingeva gli abitanti al suicidio, senza ragione e senza motivo. In poco tempo quindi il Paese delle Valli, la cui principale ricchezza era il commercio di grano e di cibo si trovò piegato. Sakei Yamamoto chiamò l'Accademia, ma in una sorta di finto soccorso. Infatti nelle sue intenzioni l'idea era quella di incolpare gli Accademici di quella situazione, però il Team riuscì ad evitare questa situazione scoprendo la Reliquia e il legittimo erede delle Valli. Il figlio del Daimyo, Kaiko Yamamoto, sano di mente e consapevole che con la guida di suo padre il Paese sarebbe stato soffocato dalle sue stesse acque. Il Team dunque agì spodestando di fatto il Daimyo, detronizzandolo e facendo salire al potere Kaiko. La Reliquia scomparve, sottratta dal Veterano. In ultima il Paese riprese finalmente una guida e risolse il problema dei suicidi. Una vittoria a metà però.

    Se da una parte l'Accademia aveva ottenuto un rapporto di fiducia dall'altra, nell'altra missione D, si cercò di tamponare una fuga di soldi, un buco finanziario, nella capitale economica del Paese. Tuttavia il danno fu troppo grave e questo aprì a vari debiti l'intero Paese delle Valli lasciando il posto a usurai e persone decisamente di poca fiducia. Privato dei soldi e fornito solo di buona volontà Kaiko Yamamoto non poté fare altro che lasciare il proprio ruolo, al posto di un consiglio di oligarchi.

    Non sappiamo nulla sulla reggenza attuale del Paese, sappiamo però che non sono per nulla favorevoli all'Accademia avendo di fatto strappato ogni accordo precedente. Kaiko Yamamoto così come le persone che favorirono la sua salita al trono si sono ritirate a vita private nella capitale. In allegato presento la loro localizzazione.

    Rapporto sui contatti: Nessuno, se non un rapporto di fiducia con l'ex daimyo e qualche suo collaboratore.

    Rapporto sui mezzi ed equipaggiamenti: Nessuno. Nessuna casa sicura, o struttura accademica.

    E quello fu il rapporto. Ru Wai avrebbe facilmente ottenuto lo stesso se avesse chiesto ai suoi contatti, questo perché tra i vari usurai c'erano ovviamente membri di Ame, anche se non direttamente appartenenti ai Semi.


    Febh e Raizen una volta sbarcati sicuramente sarebbero rimasti sorpresi dalla quantità di gente che in realtà stava scendendo con loro. Flotte di barche si ammassavano sui pontili, ciascuna imbarcazione era ricolma di persone. Il porto sembrava scoppiare letteralmente di persone! Nemmeno fosse il revival del cast principale degli Occhi del Deserto. A ben vedere appartenevano ad ogni ceto sociale, e provenivano letteralmente dai quattro angoli del mondo. Paese del Fuoco, del Ferro, Paese della Terra, del Fulmine... Tutte quanti in maniera abbastanza ordinata si muovevano come se sapessero bene o male cosa fare. Ma in ogni caso al pontile era sempre presente un uomo, con in mano un volantino e nell'altra una pila di altrettanti volantini. L'uomo nel caso di Febh e Raizen stava quasi per consegnarne uno gridando Anche voi siete qui per la rivoluzione! Vero? Ma aspetta... l'occhio dell'uomo cadde sulle insegne che i due Accademici portavano e la reazione fu subito netta. Sputò per terra, in segno di netto disprezzo. Di certo non avrebbero ottenuto il volantino da quell'uomo ma era sparsi un po' ovunque e anche per terra.

    Leggendolo il messaggio sarebbe stato lapidario.

    CITAZIONE

    RIVOLUZIONE O MORTE! LIBERAZIONE O PRIGIONIA! CHE VOLETE PER IL VOSTRO FUTURO, POPOLO DEL CONTINENTE? POPOLO DI QUESTO MONDO? VOI CHE SIETE STATI SCHIVIZZATI DAGLI SHINOBI.

    SIETE STATI CHIAMATI. CI STIAMO RADUNANDO E SIAMO QUASI PRONTI. PER CHIUNQUE DI VOI CHE SIA DISPOSTO A FERMARE L'EGEMONIA E L'ARROGANZA DELL'ACCADEMIA E DEI NINJA VI ASPETTIAMO. E VI RINGRAZIAMO.

    RIVOLUZIONE O MORTE!


    Raffigurata in calce alla pagina vi era una bilancia, il fondo era dorato mentre la Bilancia era nera, con il peso a destra sbilanciato verso il basso e iconicamente riempito di teschi.

    Nell'altra pagina del volantino invece:
    CITAZIONE

    NON E' ANCORA ARRIVATO IL MOMENTO DELL'ADUNANZA DEFINITIVA, QUELLA IN CUI DICHIAREREMO I NOSTRI INTENTI CONTRO L'ACCADEMIA, POPOLO SCHIAVIZZATO. TUTTAVIA VI CHIDIAMO DI ASPETTARE ANCORA QUALCHE GIORNO NEI NOSTRI CENTRI DI ACCOGLIENZA.

    MANCA POCO!

    CIBO, VITTO E ALLOGGIO VI ASSICURERANNO UNA PERMANENZA ADEGUATA. VI ASPETTIAMO A KENUO, DAIKUN E BIKAN. LI' OTTERETTE INFORMAZIONI.


    Per Febh e Raizen sarebbe stato più che evidente che qualcosa non tornava. Partendo dal tutt'altro che piccolo particolare che ogni singola persona lì presente stava fissando quasi con sguardo assassino i due Jonin. Come se fossero i peggiori criminali della storia. Ma allo stesso tempo sapevano che non potevano fare nulla contro di loro, perché più forti e pericolosi. Una brutta situazione.

    Non siete i benvenuti qui, Accademici. Sentenziò un vecchio vicino a loro Andatevene via, bastardi! Mio figlio è morto servendo Konoha! E io? Chi si prende cura di me? Bastardi assassini! Aggiunse un vecchio, visibilmente stanco e con una gamba malridotta. La volontà però non gli mancava. Ma il vero problema era come stato possibile che non fosse giunte alle loro orecchie che migliaia, se non decine di migliaia di persone, si stavano spostando in massa da ogni Paese per muoversi in quello che sembrava il più grande raduno anti-accademico di tutti i tempi.

    Non restava che muoversi da qualche parte, forse in quei tre luoghi. Oppure cercare altre soluzioni. Kaiko Yamamoto non era morto, e la capitale non era distante. Sapevano che uno dei tre centri di adunanza era vicino alla capitale, ovvero quello di Bikan.

    Comunque l'udito fine di uno dei Jonin avrebbe comunque percepito una conversazione tra quello che poteva essere un capitano di una delle navi e una sorta di esattore, affiancato da quello che doveva essere una guardia. A parlare fu l'esattore Ascolta, capisco tutto. Siamo d'accordo ma sappiamo benissimo che ciascuno dei tuoi passeggeri ha dato cinquecento ryo per il trasporto. Ora il Consiglio degli Anziani ha imposto una tassa della metà. Ci aspetta di diritto. Fanculo! Dove c'è scritto? Non avete alcun diritto di impormi cose del genere, bastardi burocrati! La conversazione stava sicuramente degenerando. Potevano in qualche modo intervenire?

    Ru Wai



    Ru Wai invece dall'alto della terra, o per meglio dire dal cielo avrebbe notato una volta giunto alle Valli un notevole flusso di persone, come formichine che in gruppi più o meno numerosi si dirigevano verso quelle che erano i centri di accoglienza. Questo però Ru Wai non poteva saperlo almeno finché non sarebbe sceso in qualche modo e sarebbe venuto anche lui a conoscenza di quel volantino.

    A meno che non fosse sceso in maniera vistosa dal proprio volatile, si sarebbe potuto benissimo confondere con qualche carovana. Quantomeno se avesse deciso di proseguire a piedi nel caso si fosse diretto verso uno dei tre centri. E quel punto sarebbe stato ben accolto da tutti. In realtà tutti i migranti erano di buon umore e propensi ad accettare o addirittura aiutare Straniero, non mi sembri bisognoso di un passaggio sulla nostra carovana proferii un uomo sulla quarantina. Fu l'uomo ad attaccare bottone, il suo sguardo era fiero. Determinato. Sicuro di sé, anche se ad una prima vista non dava l'idea di passarsela economicamente bene. Sulla carovana inoltre era presente una adolescente, vestita con indumenti molto poveri. E poco adatti alla sua situazione, era letteralmente obesa. Fuori misura, e quella sua condizione non le rendeva grazia di certo, mostrando almeno all'apparenza una precaria condizione di salute. Questa bambina, a parte dimostrare uno sguardo glaciale, non dava segno di essere molto socievole. Dimmi un pò, noi stiamo andando a Kenuo. Conosco la strada, e se vuoi puoi venire con noi. Ma dimmi un pò cosa ti hanno fatto gli Accademici, nel tuo caso? Nel frattempo dalla radura sarebbe uscito un ragazzo, più o meno della stessa età della ragazza e più o meno grasso quanto lei. In mano aveva cinque conigli, appena cacciati Loro non parlano, non mi hanno mai parlato. Ma mi hanno fatto capire che vogliono un passaggio... sai lei non credo resista molto a camminare e per non un problema. Credo che sia suo fratello, non so come ci riesca ma si procura sempre carne fresca. Misteri!
    Come avrebbe reagito Ru Wai?


     
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    Falce dei Kaguya


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    Paese delle Valli

    Seguendo Falci e Voci



    Arrivare fin dove lo condusse la sua Falce non fu particolarmente difficile, peccato che, almeno inizialmente, il Kaguya non avesse una piena idea di dove fosse esattamente.
    Di una cosa, però, a poco a poco fu certo.

    Lo sentite anche voi?
    Cosa, Ossicino? Ma...
    Sì, è ver...

    Salvami



    Ci avevo sperato!
    Aspetta, però, Signore delle Fenici... ora quel lamento è meno presente.
    Vero, Antenata... si stanno facendo meno fas....

    Uccidimi



    Restano comunque fastidiosi.
    Ma meno invasivi, Fratello, almeno quello.
    Questo è già un passo avanti.

    Salvami



    Siamo sulla buona strada, dunque. Ora dobbiamo capire che strada è..., confermò il Risorto.
    Una strada molto trafficata, da ciò che vedo, Fratello mio., s'intromise il Signore delle Fenici che, da sopra le nuvole, distingueva dei grossi agglomerati di individui in movimento lungo dei percorsi.

    Probabilmente stanno andando verso qualche villaggio, ci devono essere dei centri abitati qui vicino.
    Parecchio affollati questi centri abitati, Ossicino.
    Ci deve essere un qualche evento.

    Uccidimi



    Hai ragione, Fratello mio, ma questo mi potrebbe essere d'aiuto per scoprire qualcosa almeno su dove mi trovo, così da decidere come andare avanti e scoprire chi, o cosa, vuole essere ucciso o salvato., concordò il Kaguya, tanto con la gigantesca Fenice sotto di lui, quanto con quello nella sua testa.
    Intanto il suo sguardo osservava la zona, in cerca di punti abbastanza distanti da quelle lunghe file di sagome ed anche da villaggi, dove poter atterrare, continuando poi a piedi la sua marcia.

    Si mosse in silenzio, sfruttando tutte le sue doti per scoprire, avvicinandosi alla marcia, quale fosse il luogo in cui si trovava e cosa di preciso stesse succedendo, grazie anche ad alcuni manifesti individuati lungo la marcia, di tipo anti Accademico. [Abilità Varie]

    Quindi siamo al di là del mare nel Paese delle Valli...
    E siamo venuti fin qui seguendo una Falce e delle voci...
    Lui ha fatto di peggio seguendo delle Voci, Mostro...

    Salvami



    Innegabile, Fratello, ma normalmente mi muovo per l'unico giusto motivo: la mia Vendetta.
    Perché la Vendetta è TUTTO!
    Non serviva sottolinearlo, Fratello...

    Uccidimi



    Lo vorremmo tanto fare...
    Vogliamo parlare di queste carovane e di questo manifesto?
    Che c'è da dire? Non sono i primi ad avercela con l'Accademia ed i ninja! La Zanna dice niente?

    Salvami



    Il problema, Fratello, non sono le motivazioni, ma il fatto che non se ne sapesse niente ad Ame.
    Ha ragione, Discendente: per quel che ho compreso del tuo ruolo, certe notizie non dovrebbero esserti segrete.
    E converrai che una cosa del genere è bella grossa!

    Uccidimi



    Tutto vero: in effetti, è strano che la notizia non si sia diffusa nel mondo ninja, anche solo per influenzare tale evento in qualche modo.
    Esatto! Perché qui sembra che siano tutti nemici dei ninja.
    Cosa che Ossicino è...

    Salvami



    Sono ancora parecchio fastidiosi, c'è da dire...
    Concentrati, Fratello, per favore.
    Sì, abbiamo capito che sono nemici dei ninja, ma non serve che sappiano che sono quel che sono. [Tecnica]

    Così il Kaguya si sarebbe confuso nella carovana, utilizzando tutte le sue capacità per essere accolto e nascondendo nell'ampio mantello tutte le falci in suo possesso, così che fossero impossibili da vedersi. [Abil & Equip]

    E durante la traversata, un uomo gli avrebbe persino offerto la parola: Grazie mille, non rifiuto di certo un pò di compagnia e l'opportunità di chiacchierare un poco in un lungo tragitto., rispose affabile il Kaguya, guardando l'uomo, che non sembrava molto bene in arnese, poi notò che nella sua carovana era presente una ragazza, decisamente sovrappeso e, decisamente, poco cordiale, dallo sguardo che gli rivolse.
    Il proprietario della carovana, comunque, lo invitò ad andare con loro a Kenuo, uno dei tre punti di raccolta, chiedendo cosa avesse fatto lui l'Accademia.

    Bella domanda...
    Mi ha impedito di vivere con la mia famiglia., fu la laconica risposto del Risorto, che vi impresse tutta la tristezza della consapevolezza di non sapere, da ormai dieci anni cosa ne fosse stato di Taeko e dei figli di Shiltar.

    Veramente, è per la tua malsana Vendetta che hai scelto di abbandonare la tua famiglia!
    Ho combattuto la Zanna la prima volta perché ero in missione per l'Accademia: se non fosse stato per loro, non sarei andato ad incontrare il Sanga.
    Perché il tuo pacifico ed amichevole carattere non ti avrebbe fatto cercare un nemico da ammazzare, vero?

    Uccidimi



    Appunto...
    Fratello: la vita da Mizukage e padre di famiglia ti stava stretta! Hai scelto tu di andare ad Iwa, due volte!
    Ma per quel che serve sapere a questo tipo: è colpa dell'Accademia se non posso stare con la mia famiglia, per quanto indirettamente.

    Salvami



    Anche io vorrei essere salvato da questo contorto modo di ragionare...
    Bella questa, Pennuto! AHAHAHAH!!!
    Tutti bravi a criticare.

    Uccidimi



    Di lì a poco, sarebbe apparso un altro giovane un pò sovrappeso, un ragazzo con dei conigli per le mani.
    Il proprietario della carovana avrebbe spiegato che era il fratello della ragazzina lì dietro e che, per quanto non parlassero, si facevano capire e sapevano tirare a campare.

    Buon per loro che sanno prendersi cura l'uno dell'altra., avrebbe esordito con fare quasi paternalistico, il Kaguya, per poi continuare, A proposito, come posso chiamarla? Lei può chiamarmi Tai Feng, se vuole., avrebbe detto, presentandosi con un sorriso cordiale.
    Lei sa cosa ci aspetta a Kenuo? Cioè, parlano di centri di vitto ed alloggio, ma poi? Quanto dovrà aspettare tutta questa gente per avere la sua Vendetta sull'Accademia, secondo lei? , chiese all'altro.

    Almeno la Vendetta è il nostro terreno di esperienza, così sappiamo di che parliamo...
    Sì, ma qui stiamo andando un pò fuori dalla nostra preoccupazione principale.
    Loro...

    Salvami



    SE ne avesse avuto modo, il Risorto si sarebbe rivolto ai due ragazzini nella carovana: Voi non parlate molto, vero? Come dicevo, potete chiamarmi Tai Feng, mentre voi siete? , avrebbe esordito verso chi fosse dentro la carovana.
    Non ho molto da potervi offrire, sembra che siate abbastanza autonomi, mi pare di capire, ma fatemi sapere se posso esservi d'aiuto in qualche modo., avrebbe semplicemente suggerito, sperando di ottenere qualche reazione.

    Niente come un non richiesto atto di gentilezza per capire qualcosa.
    Che ci rifiutino, o lo accettino, sarebbe comunque un indizio di reazione.
    Esatto, Fratello.

    Uccidimi



    Oltre alla gente della carovana, comunque, il Risorto avrebbe provato, in seguito, ad interagire con altre persone in quella lunga mandria di esseri umani che odiavano l'Accademia e si dirigevano a Kenuo.
    Non si sarebbe fermato a chiedere loro come mai fossero lì, o perché (seppur avrebbe prestato orecchio ad eventuali storie in tal senso, specie sul come si scopriva di quella riunione di anti-accademici): il vero interesse del Kaguya, però, sarebbero state tutte le informazioni possibili su qualcuno che doveva essere ucciso, o salvato.
    Notizie su eventi in quel del Paese delle Valli che potessero riguardare qualcuno delle fazioni in lotta ed un personaggio, o individuo, in qualche modo importante, da uccidere o salvare. [Abilità Varie]

    In fondo, non sappiamo se sia la stessa persona, ma chiede di essere uccisa, o salvata. Una sola persona.
    Questo è vero, Fratello, ma potremmo essere sì vicini, ma forse non è Kenuo il posto dove troveremo la risposta.
    Che dire, Fratello? Scopriremo qualcosa quando saremo a Kenuo, immagino...

    Salvami



    Così, il Kaguya avrebbe potuto, per ora, solo ricavare, forse, notizie utili, ed usarle per capire come muoversi verso quella, non così piccola, associazione anti-Accademica.

    Uccidimi

     
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    Ingerenza Frettolosa

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    Febh arrivò senza il corvo addestrato ad infastidirlo, ne fu leggermente deluso, ma sembrava già esserlo di suo il che voleva dire che avrebbe infastidito meno Raizen essendo concentrato su se stesso, certo sarebbe stato più divertente vederlo all’opera col pennuto, ma non si poteva avere tutto.

    Gli abbiamo dato una mano in passato con delle grane interne, sai il classico appoggia il meno peggio e spera che non diventi il nuovo despota.
    Sembra che non stesse andando troppo male, certo un po' di instabilità e crisi economica, dopotutto avevano perso un discreto numero di persone per suicidio, capirai che l’ambiente non era ottimo.
    Per la cronaca, sono proprio quelle persone che sono finite dentro la gemma che abbiamo purificato all’inferno, non ti senti più buono?
    Comunque l’accademia ha scelto di non immischiarsi troppo dopo aver rimosso il problema e nel terreno fertile dato da quelle difficoltà penso che qualcun altro abbia lavorato… a fidarsi vedi che succede…


    Avrebbe quindi riportato notizie più precise riguardo le missioni svoltesi lì se Febh avesse chiesto, ma non era troppo convinto di quella correlazione.

    Ora conosciamo bene la gemma, e come sai me la porto sempre dietro, se il problema fosse legato ad essa credo l’avremmo percepito, io in primis, ma già il fatto che tu l’abbia percepito in maniera praticamente identica a me mi porta ad escluderlo, senza considerare che le rogne pare derivino dalla roba contaminata durante il combattimento col Dio Capra.
    Non so perché ci porti qui però.
    Magari tutte quelle anime suicide lo hanno attirato in qualche modo, dopotutto quando lo abbiamo ucciso il piano era di far suicidare tutti quegli invasati.


    Il viaggio non fu troppo movimentato, anche se discretamente lento rispetto ad un viaggio sul dorso dei suoi draghi, ma non gli andava troppo di utilizzarli come trasportini, gli sembrava sempre di sfruttarli, magari se un giorno ne avesse incontrato uno particolarmente rapido avrebbe potuto legarlo a se col preavviso di usarlo solo come compagno di viaggio.
    Giunti al porto l’aria non era decisamente buona, il malumore serpeggiava ovunque e per la maggiore era diretto proprio verso gli accademici come poterono osservare dai volantini.

    Uffffh.
    Queste sono rogne, ho il vado sentore che l’accademia non sia ben accetta qui, che ne dici?


    Ironizzò per poi gettare il volantino.

    Per me è bene che ci defiliamo e una volta travestiti cerchiamo di scalare un po' la gerarchia di questa rivoluzione di straccioni.

    Col pollice avrebbe quindi indicato una coppia dietro di loro intenta a discutere su una somma da spartire.

    Ho sentito quei due citare un consiglio di anziani, mi sembra il nome che darei a qualcuno che tira le fila, possiamo partire da lui.

    Se Febh non avesse avuto particolari rimostranze avrebbe annuito una singola volta per poi cercare con lo sguardo un angolo un po' appartato, anche un pisciatoio sarebbe andato bene, quella marea di gente aveva sicuramente scaricato ciò che aveva accumulato durante il viaggio in un posto comune diventato a quel punto abbastanza repellente, ma si sarebbe accontentato anche di un angolo buio causato da qualche asse di legno. Trovatolo lo indicò.

    Movimento accelerato, Henge, e ci ripuliamo dagli sguardi indesiderati e iniziamo a fare quello che ci pare, ma per ora direi di essere un pò discreti.

    Era possibile esserlo con Febh?
    Se non ci fossero state opposizioni avrebbe eseguito i sigilli per sparire dalla vista dei presenti, inutile stare lì a rispondere in qualsiasi modo.
    Al riparo da occhi indiscreti avrebbe quindi messo in tasca il coprifronte ed eseguito la Henge, perdendo qualche centimetro per mescolarsi meglio tra le persone comuni e non svettare inutilmente nella folla, una sensazione che non gradiva mai troppo considerando quanto era avvezzo a quella sensazione.
    Somigliava ad uno dei tanti che si erano riuniti lì, occhi smorti, vestiti altrettanto, ma comunque giovane e in forze, un civile mandato in disgrazia da chissà quale azione collaterale accademica ma con una fiamma di speranza che brillava nel profondo alimentata da quella Rivoluzione.

    Coraggio, coraggio!
    Non siamo forse tutti fratelli qui?


    Tentò un sorriso, quello di qualcuno che vuole aggrapparsi all’unica cosa che può salvargli una vita da miserabile: l’unione.

    Ci stiamo avvicinando a qualcosa di grande, è raro vedere la società reagire ed organizzarsi, guarda quante persone sono qui, cerchiamo di non incrinare questa armonia, in tanti sperano in questo movimento!
    Darle un riparo e un minimo di cibo ha un costo, probabilmente hai portato qui qualcuno dei miei amici, ma pensaci: senza questa organizzazione così tante persone avrebbero scelto di arrivare fino a qui permettendoti di guadagnare?
    Per te è quasi un investimento.
    Abbi fiducia, almeno per questa volta, questa non è l’accademia, si prendevano persino una tassa sul negozio di mia madre, e insieme all’allocco che avevano messo al potere le tasse erano così elevate che a fine mese ci restavano gli spiccioli… son sicuro che se lo troverai insostenibile avrai modo di farti ascoltare, gli Anziani sono comprensivi, se lo sarai anche tu sono certo che ti daranno controllo su un altra imbarcazione per far espandere la tua attività in questo periodo così positivo.


    Sull’ultima frase si sarebbe voltato verso l’esattore con lo sguardo eloquente di chi suggeriva di stare al gioco seppur mettendoci qualche menzogna di mezzo.
    Ovviamente Febh avrebbe potuto metterci lo zampino quando più preferiva.




     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il briefing con l'Hokage fu rapido e conciso, specie per quanto riguardava i precedenti interventi accademici nella regione. Si, ma non vedo nulla che abbia a che vedere con quel cretino del culto dei suicidi... Borbottò, irritato, mentre rileggeva il piccolo rapporto che Raizen aveva portato con sè. E comunque a me sembra che abbiamo messo un tizio al governo senza poi dargli il supporto necessario a fare il suo lavoro. Senza un supporto reale era ovvio che saremmo finiti in una situazione del genere...hai ragione nel sospettare che non amino troppo l'accademia da queste parti dopo questa bell'acrobazia. Sospirò...se ci fosse stato lui avrebbe sicuramente lavorato per sottomettere la malavita e metterla segretamente al servizio del governo, con qualche accordo adeguato per evitare che i troppo ricchi e i troppo poveri alzassero la testa. Avremmo dovuto essere più precisi. Comunque sono qui per uccidere uno che chiede di essere salvato, non per rimettere in sesto i disastri di chi ci ha preceduto. Fece spallucce, ma il commento di Raizen lo fece accigliare nuovamente. Non ricordarmi quell'arnese infernale che ti sei messo a sventolare a caso o mi viene voglia di prenderti a sberle! Ma se è stato usato qui...allora potrebbe esserci lo zampino dei Cremisi? Non penso che avessero a che vedere con il culto immortale... ma si trattava pur sempre di un metodo simile: uccidere un gran numero di persone.

    In ogni caso una volta arrivati al porto si trovarono davanti a una folla inaspettata. Hanno sviluppato qualche nuovo piatto o ci sono terre fertili da coltivare? Che ci fa qui tutta questa gente? Inoltre aveva la vaghissima sensazione che li guardassero storti, ma dato che a Febh questo capitava sostanzialmente ovunque non la considerò una cosa negativa...solo gli sembrava che non lo guardassero storto in quanto Febh, ma piuttosto per motivi che sul momento gli sfuggivano. Peccato, sembra anche un posto simpatico a parte i disastri politici, ma a meno che non stiano svendendo terreni o ci sia una convention di fumetti non capisco cosa possano volere da queste terre...sbaglio o hanno delle specie di volantini? Individuarono rapidamente un tizio che li distribuiva avvicinandosi e ottenendo tuttavia una reazione tutt'altro che gradita. Febh davanti allo sputo si limitò a sorridere con aria affabile. Dici che strappargli la mandibola è un giusto corrispettivo dello sputo? Chiese, serafico, mentre Raizen raccoglieva un volantino e, in mezzo alle lamentele della gente e agli insulti, i due finalmente capirono quale fosse il nocciolo della questione. Dico che me lo aspettavo. E che potrei ballare per ammaliarli, così da fuggire indisturbati...ma sospetto che la mia arte potrebbe essere troppo per loro, non vorrei una rivolta violenta...poi mi si sporcano i vestiti. Una ribellione contro l'accademia, una protesta contro i ninja da parte della "gente comune", miope all'idea che là dove i governi avevano i ninja quali agenti, allo stesso modo esistevano ninja criminali, e un criminale se ne frega delle proteste, mentre un ninja ufficiale difende il popolo anche se il popolo lo odia.

    Uno sguardo d'intesa mentre la folla cominciava a farsi più pressante, anche se la parola Henge e spostamento rapido lo fece sbuffare. Io pensavo più a una carica di lucertole giganti, coi tuoi draghi che ballano in cielo. Con un caos simile figurati se noterebbero dove andiamo noi! Ma doveva pur fare di necessità virtù. Comunque resti un pivello, non hai imparato niente da me? Avrebbe detto facendo un cenno verso l'acqua sotto di loro, dato che erano in un pontile. Basta buttarsi a mare e facciamo finta di fuggire spaventati dalla folla, poi emergiamo senza dare nell'occhio. Mormorò in modo che solo l'Hokage lo sentisse. Ma se preferisci le latrine...beh, ti qualificano. Ridacchiò, prima di seguirlo nella sua azione, assumendo delle sembianze molto simili alle proprie, anche se i capelli erano leggermente più lunghi e di colore diverso, con abiti non proprio tipici, ma sicuramente senza insegne [Immagine]. RIVOLTA! RIVOLTA! Iniziò a urlare, spostandosi con la folla e separandosi un pò da Raizen. L'altro andò dritto filato verso l'esattore che stava lavorando sulla tassazione dei trasporti, ma lo Yakushi aveva altro in mente: cogliere piccoli comportamenti e usanze tipiche della malavita, magari individuando borseggiatori o gente di malaffare per potersi avvicinare e, usando i comportamenti classici, far capire che era disponibile per lavorare. Se qualcuno lo avesse avvicinato, avrebbe semplicemente chiesto cosa stesse capitando, e a cosa fare attenzione nella zona [Abilità].

    L'idea che aveva comunicato a Raizen prima di immischiarsi era di recarsi a Bikan e provare a reintessere un rapporto con il leader decaduto, magari promettendogli un lavoro migliore stavolta, ma solo se avesse voluto collaborare. Questa storia della rivoluzione non credo abbia nulla a che vedere con il nostro problema, ma c'è proprio tanta gente, non possiamo star fermi e non far niente. In sostanza la situazione lo aveva incuriosito. Dammi un paio d'ore, vedo cosa posso scoprire sul marcio della zona e cerco qualche contatto...sicuramente ci saranno persone ragionevoli ed educate con cui discutere. Avrebbe spiegato, riferendosi ovviamente a criminali che per vie dirette o indirette, con nomi o prestanomi, erano nel giro della malavita locale e potevano fornire informazioni.

    Dopotutto non avevano fretta immediata. Avrebbe dato un punto di incontro sul pontile, vicino al vicolo lercio usato per camuffarsi.
     
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    Il Fiore Lupo

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    Il duo di Accademici fu decisamente colto alla sprovvista dal comitato di accoglienza che il porto aveva riservato ai Ninja. Come era facilmente intuibile, del resto. Questo però non spaventò naturalmente i Jonin, per Raizen fu motivo di preoccupazione la presenza di talmente tante persone unite sotto un unico ideale: quello di opporsi, in modi ancora sconosciuti, all'Accademia. D'altro lato invece Febh considerò l'intera situazione come un spunto ricreativo, curioso. Nessuno dei due però poteva ancora immaginare quanto la situazione fosse delicata.

    ________


    Febh dunque districandosi tra la folla per poi rientrare e confondersi con essa decise di seguire un percorso tipico di Oto: la criminalità. Non era certo un pivello, e le sue conoscenze in ambito li consentirono di individuare subito quello che stava cercando. In mezzo a quella gente c'erano elementi di tutti i generi, tra ladri e borseggiatori. Sarebbe bastato poco per entrare nelle loro simpatie, se avesse anche lui partecipato attivamente e avesse diviso in parti non eque per lui il bottino. Questo avrebbe inevitabilmente richiamato le attenzioni delle spalle di questi borseggiatori.

    Ma districandosi senza troppe difficoltà non ebbe problemi. Anzi facendo varie domande in giro, ottenendo amicizie lunghe quanto il tempo di rubare un borsellino comprese varie cose, e ottenne molte informazioni utili. C'era una pista da seguire, ed era la pista dei soldi. Tutti i ladri presenti dovevano la metà del loro “raccolto” ad elementi specifici. Criminali di bassissimo rango, chiaramente, ma che tutti quanti seguivano delle regole, o quantomeno delle indicazioni specifiche: dovevano raccogliere tutti i soldi possibili e portarli al centro di accoglienza di Bikan, quello vicino alla capitale.

    Se Febh avesse deciso di proseguire la sua attività, e quindi saltando di fatto il briefing con Raizen, di almeno mezza giornata al termine del suo lavoro e al calare del sole condividendo con uno dei tipi i soldi avrebbe colto, grazie ai suoi sensi, una conversazione tra altre due spalle Ho sentito che tutti questi soldi servono a compensare e nascondere movimenti recuperati dal tesoretto delle Valli. Kanuo, questa storia non mi piace. Non vorrei che finissimo in guai più seri di quanto possiamo permetterci! Nessuno verrà a cercare noi pesci piccoli, abbiamo solo che da guadagnarci! Certo, erano voci di corridoio. E nemmeno tanto affidabili considerando che quei due insieme non facevano un neurone ma era pur sempre un indizio. Un qualcosa di sporco che si stava muovendo nelle Valli stesse, internamente. Una pista che valeva la pena seguire?

    ________


    Raizen invece scelse di seguire la pista sentimentale. O meglio quella dettata dalla pancia della gente. Il suo discorso fu teatrale, ma al punto giusto. Parole che furono in grado di scaldare gli animi delle persone che erano lì vicine e che inevitabilmente erano state indirettamente coinvolte con il battibecco tra il comandante e l'esattore. Il risultato fu però l'opposto di quello che Raizen immaginava. Fu l'esattore a fare un passo indietro, questo perché la gente iniziò a osservalo male, associandolo agli esattori dell'Accademia. Un risultato inaspettato, sicuramente Lasciamo perdere per questa volta, ma io non voglio più a che fare con te! Sentenziò l'uomo prima di voltare le spalle a Raizen e gli altri. In pratica se la stava dando a gambe prima che la situazione iniziasse a scottare troppo.

    Fu in quel momento che dalla barca scese un uomo, sulla cinquantina, vestito elegantemente e accompagnato da uno stuolo di servi. Ciascuno di essi portava borse, oggetti da viaggio, e addirittura cinque servi scaricarono una carovana, certo di dimensioni piccole sufficienti solo a portare una persona e un cavallo. Non sarebbe stato difficile immaginare per Raizen chi.



    L'uomo scendendo avrebbe appoggiato una mano sul capitano, come se si conoscessero. Raizen chiaramente avrebbe notato subito un terribile dettaglio. Quell'uomo era senza orecchie! Probabilmente non ci sentiva e la conferma venne dal capitano che voltandosi davanti a lui prese a parlare Mi dispiace, sono desolato Kanashimi – sama ma questi tipi delle Valli sanno essere molto fastidiosi. L'uomo cogliendo dal labiale le parole del capitano accennò con un gesto di aver compreso e di averlo perdonato, casomai ce ne fosse stata necessità. Poi insieme al resto del gruppo si sarebbe allontanato, facendosi largo tra la folla.

    Il capitano però non avrebbe lasciato andare Raizen Ti ringrazio, io ho perso mio figlio per l'Accademia. Era nocchiere, in una nave mercantile che faceva spole tra le isole di Kiri. Poi quella nave è scomparsa. Insieme a molte altre. Parlando con i marinai dell'Era Glaciale ora che so quei pirati sono stati fermati, ma sicuramente mio figlio è morto. E l'Accademia deve pagare. Siamo un gruppo di persone... decise. E mi sembra che anche tu lo sia. Ogni persona del genere è ben accolta. Partiamo insieme, e vogliamo radunare ogni elemento valido che possa aiutarci, oltre alla causa che sta muovendo tutte queste persone. Partiamo fra un'ora, tutti insieme verso Daikun. Lì ci uniremo con gli altri attivisti. Se vuoi unirti fai pure, ma sappi che non aspetteremo nessuno. Siamo già troppo in ritardo.

    Questa scelta avrebbe inevitabilmente diviso Raizen da Febh, ammesso e non concesso che l'Hokage avesse scelto di unirsi al loro gruppo.

    ________



    Io invece ho perso mia moglie e mia figlia. La mia amata era incita, ma qualche genere di malattia l'ha colta e l'ha stremata. Ero ad Oto in quel momento, e le cure latitano in quel posto. Non avevo semplicemente abbastanza soldi per pagarmi medici decenti e così... ho perso entrambi. Una lacrima scese dal volto dell'uomo Io sono Memuo. Ed è un piacere conoscerti Tai Feng. Se l'Accademia ha portato via la tua famiglia allora sappiamo bene entrambi quanto sia importante quello che stiamo facendo. Fossimo solo anche utili con la nostra presenza sarebbe comunque qualcosa, no?

    In ogni caso qualunque interazione che Ru Wai tentò con i due ragazzi fallì miseramente, ma il motivo l'avrebbe presto compreso. La ragazza, insieme a quello che forse era suo fratello, senza nemmeno cucinarsi il coniglio iniziò a mangiarlo. Era terribile a guardarsi, ma ancor peggio sarebbe stato il dettaglio che Ru Wai avrebbe colto. Entrambi erano senza la lingua! Masticavano malissimo, e senza la minima grazia. In pratica nel giro di qualche minuto erano imbrattati di viscere, sangue e peli. Uno spettacolo disgustoso a vedersi Lo so Tai Feng, ho provato a spiegarli che non si mangia così. E mi fa ribrezzo. Ma non riesco ad abbandonarli. Lì ho trovati sul ciglio della strada, e mi hanno mostrato la bocca. Sono senza lingua. Ma è stata recisa di netto, qualcuno deve avergliela tagliata... si stava confidando, stava aggiungendo dettagli che prima volutamente non aveva descritto Non parlano, e non credo sappiano scrivere. Forse anche loro vogliono andare a Kenuo. Magari incontrare loro amici? Genitori? In ogni caso suo fratello mi lascia un coniglio... ah guarda. Ne ha lasciati due, uno a testa. Sorrise amaramenteLei mi ricorda mia figlia, anche se mai vista e mai nata.... Ci manca comunque un giorno a raggiungere la destinazione.

    Ru Wai nel frattempo se avesse scelto di seguire Memuo avrebbe interagito anche con altri passanti, migranti e disperati. Ciascuna storia sarebbe stata colma di tristezza. Per ognuno di loro l'Accademia, direttamente o indirettamente, aveva fatto un torto. Motivo per il quale si muovevano verso il centro.

    Ad un certo punto però distratto dal parlare con gli altri avrebbe percepito delle urla. Voltandosi verso l'origine del suono avrebbe visto la ragazzina obesa con in mano un gatto. Lo stava quasi strozzando, tenendolo per il collo, e lì vicino c'era un'altra bambina che proveniva dal carro vicino NO LASCIALO ANDARE! TI PREGO! IL MIO KIKI! La ragazza obesa stava per aprire la bocca e probabilmente mangiarsi l'animale vivo, mentre un uomo (probaBIlmente il padre della bambina derubata) con un forcone stava avvicinandosi alla ragazza un po' troppo golosa. Memuo era pietrificato, come se la violenza anche minima lo spaventasse a morte. Stava per crearsi una situazione perfetta per una violenza senza senso. Come avrebbe reagito Ru Wai?

     
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    Falce dei Kaguya


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    In viaggio verso Kenuo

    Vittime accademiche (?)



    Il Kaguya ascoltava le parole del suo nuovo compagno di viaggio, mentre erano diretti verso la cittadina di Kenuo: questi si presentò come Memuo ed aveva perso moglie ed una figlia, ancora non nata, ad Oto, causa carenze ospedaliere.

    Se consideriamo che i migliori medici di Oto erano Sayaka e quel tizio strampalato...
    Tizio strampalato?
    Non mi ricordo il nome: era pallido, apatico e un macellaio come Rengoku stessa.

    Uccidimi



    Sayaka lo avrebbe fatto di sicuro, vocina fastidiosa...
    Sarei quasi curioso di conoscerla! AHAHAHAHAH!!!
    Zitto, Mostro!

    Salvami



    Piacere mio di conoscerla, Memuo-san, e sì: se la nostra presenza qui sarà utile a cambiare qualcosa, di certo non stiamo sprecando il nostro tempo., concordò il Risorto dopo un leggero inchino.

    Specie se far cambiare qualcosa implicherà far scomparire queste maledette voci!
    Fratello, un pò di empatia per questo povero vedovo!
    Ha usato il san, più empatico di così! AHAHAHAH!

    Uccidimi



    Spiritoso, Mostro, davvero spiritoso!
    In effetti, Discendente, dovremmo quanto meno capire qualcosa in più di questa gente sventurata qui riunita.
    Va bene, saremo gentili, ma solo dopo essere stati attenti.

    Salvami



    Proprio mentre quei pensieri passavano per la mente del Kaguya, arrivò il fratello della ragazzina sovrappeso ed i due offrirono uno spettacolo quanto meno orrendo nel loro modo di mangiare conigli.

    E che schifo!
    Perché? Mi ricorda il modo in cui ho mangiato la mano di Ossicino qui.
    Quella le cui ossa ti hanno fatto saltare il cervello?

    Uccidimi



    Smettetela di fare i bambini.
    A proposito di bambini, questi due non hanno la lingua?
    Si perdono metà del gusto nel mangiare tutta quella roba!

    Salvami



    Non hanno la lingua?, ripeté stupito il Risorto verso Memuo, E' terribile fare una cosa del genere ad un paio di bambini., commentò e, in effetti, lui non aveva mai fatto niente del genere.
    Certo, il defunto Mizukage aveva rimosso una lingua, assieme ad un paio di occhi, ad un ninja kiriano dai modi al quanto maleducato, non era, però, facile pensare che quei due ragazzini fossero così maleducati da meritare una punizione simile.

    Mangiano in un modo un pò scostumato, c'è da dire.
    E ti sembra un motivo sufficiente per rimuovergli la lingua?
    Eviterei di risponderti, se no, restiamo qui tutto il giorno.

    Uccidimi



    AHAHAHAHAH!!!!
    Vogliamo sottolineare come l'amico vedovo, invece, paragoni questa ragazzina maleducata, famelica e senza lingua, alla figlia mai nata?
    Trovi sempre gente bizzarra a cui affiancarti, Discendente.

    Salvami



    Storia decisamente strana, ma sono gentili questi due giovani, innegailmente riconoscenti, Memuo-san., concordò nel notare i due conigli di cui gli aveva accennato l'altro, Vedremo a Kenuo chi li attenderà, sarebbe spiacevole si ritrovassero da soli, no?, suggerì con tono accurato, osservando i due che ingurgitavano e squartavano conigli.

    [...]

    Durante il resto dell'ultima giornata di viaggio, il Kaguya avrebbe sì utilizzato tutte le sue abilità per scoprire qualcosa sulla gente che c'era lì con lui e su possibili individui da salvare, ma, altresì, data la scelta strategica di andare verso la città di Kenuo, avrebbe anche cercato quante più informazioni su queste vittime dell'Accademia e su chi le stava riunendo, qualsiasi cosa ci fosse nel luogo in cui si stavano dirigendo. [Abilità]

    Il problema fu che, mentre cercava di scoprire qualcosa di utile, tanto per il suo obiettivo, quanto per sapere cosa aspettarsi arrivati al villaggio, sentì delle urla e, come probabilmente molti altri, ne cercò l'origine.
    Restando sorpreso in modo non proprio piacevole.

    Oh cavolo...
    Piuttosto è un gattino, Pennuto...
    ...

    Uccidimi



    Mi è passato per la mente.
    Dobbiamo fare qualcosa, Discendente.
    Temo di sì, Antenata.

    Salvami



    Specie alla vista dell'uomo con il forcone, il Risorto decise di mettersi in mezzo: utilizzando il massimo della velocità di cui era capace senza sfruttare il chakra, avrebbe bloccato la mano della ragazzina sovrappeso prima che questa riuscisse ad ingurgitare il felino. [Statistiche]

    Non si fa! Non si mangiano i gatti degli altri!, ammonì con tono il più collaborativo possibile il Risorto, prima di voltarsi verso l'uomo con il forcone: Qui ci sono solo vittime, mio buon signore, e per quanto ammetta che la ragazzina non ha particolare creanza, e non l'ha ancora vista mangiare, non penso che questo comportamento sia corretto. , iniziò a spiegare all'altro, indicando il forcone, prima di cercare di prendere del tutto il gattino dalle mani grassocce della ragazzetta.
    Ho visto, e perpetrato, la violenza in vita mia, in fondo è anche per questo che siamo qui tutti noi, no? Abbiamo avuto esperienze violente che ci hanno cambiato in peggio, ma dubito che il peggio possa portare ad uccidere una povera ragazzina senza lingua, solo per i suoi eccessi alimentari. Quindi direi che è meglio abbassare il forcone, no?, avrebbe suggerito con un sorriso affabile, attendendo la reazione dei presenti.

    Cosa vogliamo fare, Fratello?
    Combattere? Per questa ragazzina?
    Finché non usiamo il chakra, non dovrebbero scoprire niente di più che siamo fisicamente pronti.

    Uccidimi



    Potremmo fare anche questo: uccidiamo il gatto!
    Ma sei cretino?
    AHAHAHAHAHAH!!!!

    Salvami

     
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    Divisi ma non Troppo

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    Guardò Febh con un mezzo sorriso, sapeva che prima o poi sarebbe arrivato un commento di quel tipo.

    Ehhh, che vuoi farci, sono in missione con un otese dopotutto, so che così ti senti a casa, si sopporta questo e altro per gli amici.

    Sghignazzò prima di separarsi e partire verso l’esattore.
    Il suo discorso in qualche modo fece centro, ma in un altro bersaglio. L’esattore fu costretto dagli stessi sguardi che avevano fatto travestire Raizen e Febh a mollare la presa, ma probabilmente le sue parole avrebbero dato problemi in futuro lì, in breve l’uomo che aveva in qualche modo difeso lo vide come un possibile alleato mentre lui osservava il suo lasciapassare allontanarsi e non voleva permetterlo, voleva risalire quel lastricato di soldi per capire a chi portava e soprattutto dare un occhiata a cosa combinava Febh.
    Usare dei cloni non sarebbe stato complesso, neanche in quella situazione per lui era difficile comporre i pochi sigilli necessari senza farsi vedere. I suoi vestiti da persona poco abbiente gli venirono in soccorso, e fingendo un normalissimo prurito, magari dato dal nervosismo di incontrare quello che sembrava un nobile avrebbe programmato la comparsa dei cloni, dovendo questi allontanarsi da lui li avrebbe creati sfruttando la sua arte più fina ma non avrebbe potuto concentrarsi di più ed avrebbero dovuto usare la trasformazione una volta materializzati distanti da lui, proprio nello spazio in cui il pontile incontrava la banchina lasciando un po' di spazio tra la superficie in legno e i massi frangiflutti sottostanti.
    Uno dei cloni, conoscendo la faccia dell’esattore avrebbe iniziato a seguirlo mentre l’altro sarebbe andato a cercare Febh, certo che rintracciarlo non sarebbe stato difficile.

    Io… vengo da un piccolo paese delle terre del fuoco, si chiama Otafuku, è famoso per i suoi criminali, anche se le cose sono migliorate dopo il duro colpo all’edera le periferie restano pericolose… l’edera aveva quel nome per una ragione, è infestante, e l’incompetenza dell’accademia ha lasciato qualche rimasuglio.
    Quei rimasugli si sono presi... la mia bambina e mia moglie… non ha voluto farla aspettare.


    Disse quelle parole mandando giù qualche rospo come ci si sarebbe aspettato da un civile che confida qualcosa di così gravoso, [recitazione] a sufficienza da tenere domande indiscrete alla larga, o dal defletterle senza problemi.

    Andate a Daikun, dunque?
    Non conosco nessuno di voi, sono arrivato in giorni diversi rispetto ai miei amici quindi potrei spostarmi con voi, devo fare riferimento a qualcuno?


    Se il capitano gli avesse mostrato della confidenza gli si sarebbe avvicinato e con discrezione gli avrebbe fatto un ulteriore domanda.

    Chi è quel nobile?
    Se ne vedono raramente qui, è un posto per poveracci come noi questo.


    Mentre l’originale spremeva tutto ciò che poteva dal capitano i due cloni iniziarono a muoversi, in quella confusione e con le capacità della Montagna non sarebbe stato complesso non farsi individuare dall’esattore mentre lo seguiva il suo obiettivo era individuare il luogo in cui portava tutti i soldi, certo che lì avrebbe scoperto dove erano diretti in qualche modo.
    L’altro clone invece si sarebbe diretto senza troppa fretta verso la direzione di Febh, entrambi in caso qualcuno avesse indagato, con un cipiglio abbastanza infastidito avrebbero risposto la medesima cosa.

    Fatti gli affari tuoi, se hai questo genere di curiosità paga per guardare la prossima volta.

    Appena avesse trovato Febh gli si sarebbe accostato.

    Sono io.

    Il tono di voce non era stato modificato quindi avrebbe capito rapidamente che a parlargli era Raizen.

    Quelli vogliono portarmi a Daikun, c’è un nobilotto con loro, credo che li seguirò.
    Un mio clone intanto sta pedinando l’esattore, cercherò di risalire la scia dei soldi.
    Appena riusciremo a disimpegnarci un po' ti lascerò un dei miei draghi, sarà utile per comunicare, mi raccomando, è uno di quelli giovani, vedi di proteggerlo e di non fare casini se lo metti in pericolo e dovesse rilasciarsi sarebbe assai complesso comunicare.


    Riferì ciò che gli era stato detto dal capitano e la descrizione del nobile, compreso il suo nome, al momento tutto ciò che sapeva ed appena avessero potuto, come aveva anticipato avrebbe evocato Mokutan, il più piccolo dei draghi rossi.

    Mi hai evocato per stare col quattrocchi?!?

    Chiese la piccola carbonella resa incandescente da un soffio di rabbia

    Si, ci aiuterai a comunicare al meglio, e poi soffre il mal di gola, dagli una mano.

    Il piccolo guardò entrambi scarsamente convinto e borbottando il suo disappunto si sarebbe acciambellato sul collo di Febh.

    Su su, porta pazienza, la distanza non è sicuramente un problema per noi.
    Ci riuniremo presto se terrai d’occhio questo casinista.


    Con un sorriso il clone si dissolse e il drago sospirò, leggermente intristito. Nonostante il suo senso del dovere era comunque paragonabile ad un bambino quando si parlava di interazioni sociali.




     
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    È colpa tua. Ratty

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    Fin troppa gente in quel porto era ansiosa di liberarsi dei suoi averi contro la rapidità di mano dello Yakushi, le cui capacità fisiche erano già oltremodo superiori a quelle di una persona normale, ma a cui si univa una destrezza che sfiorava e superava il sovrannaturale se vi associava il controllo del chakra...inutile dire che borseggiare e versare le decime agli altri coinvolti nel giro fu un modo facile per farsi notare e non farsi odiare. Era evidentemente uno straniero in cerca di lavoro, e non sarebbe stato nè il primo nè l'ultimo in quel marasma di gente che arrivava da tutti i continenti. Stava appunto godendosi un anello sfilato dal dito di una signora grassoccia ed evidentemente facoltosa quando un tizio gli si avvicinò, identificandosi come Raizen. Proprio ora che cominciavo a divertirmi...mi ricordi come mai siamo qui? Stava già iniziando a pensare al suo futuro come leader della criminalità locale...e dire che si era proposto come sensei per insegnare a Youkai come concentrarsi.

    Guadagnato un angolo appartato il clone gli riferì quanto aveva scoperto, mentre lo Yakushi ancora non aveva raccolto informazioni. Certe cose hanno bisogno di tempo. Anche io potrei avere informazioni subito se rapissi qualcuno e lo torturassi, ma sarebbe un pò rumoroso. Mi servirà almeno tutta la giornata, ma le mie fonti avranno basi molto più solide e discrete di quelle che avrai tu spacciandoti per un ribelle. Disse, pur concedendo poi qualcosa all'altro. Comunque bella improvvisazione, approvo. Le mie lezioni sono state sicuramente utili. Quanto al piano successivo, lo spostamento di Raizen e la loro separazione poteva essere un problema, ma avevano anche due modi di lavorare molto diversi, quindi battere due strade diverse sarebbe stato utile. Se fossimo un team da 4 direi di fare due coppie, per ogni evenienza, ma penso che siamo più che capaci di sopravvivere a qualunque situazione, quindi andiamo ognuno per la sua strada. Ma ci serve un metodo per restare in contatto. In tutta risposta quello evocò un drago rosso dal carattere irascibile. Quattrocchi? Avrebbe detto inarcando un sopracciglio. Ha parlato la lucertola disegnata male...questo vermetto può comunicare a grande distanza o devo lanciarlo verso di te quando serve? In ogni caso posso fare anche io qualcosa del genere. Pochi sigilli e avrebbe richiamato le tre lucertole esploratrici che facevano parte del suo contratto [Tecnica 1].

    Ssalhowie, Ssaldewey, Ssallouie. Due di voi andranno a esplorare la città. Voglio mappe e informazioni, specie se beccate dei ninja nella zona. O se beccate quell'altra cosa di cui avevamo parlato. Il terzo andrà col pivello, qui. Prendi nota di tutto e aiutalo se serve, non è molto sveglio. Le tre, anch'esse poco più che bambini come atteggiamento, guardarono con curiosità Mokutan prima di dividersi. Ssalloiue sarebbe andato in giro per la città fino a individuare Raizen, seguendolo poi dappresso e riavvicinandosi quando fosse stato sicuro, intanto lo Yakushi avrebbe nascosto Mokutan alla meglio sotto i vestiti. Ora zitto e impara: dobbiamo farci riconoscere dalla criminalità locale...e diventare delle gang-star! Stava leggermente perdendo la rotta, ma non era così importante sul momento. Inoltre erano nel Paese delle Valli, il luogo da cui sembrava fosse arrivato Yosai, l'abominio sconfitto in una missione due anni prima...uno con le capacità Yakushi scritte nei geni e non nel cervello. Se aveva una famiglia, lui doveva trovarla. E quindi ogni informazione o anche voce vaga su guarigioni miracolose o gente che guariva in fretta doveva essere vagliata. Ogen aveva mandato sicuramente qualcuno nella zona ma senza esito, quindi Febh avrebbe approfittato di quella gitarella.

    Il lavoro era semplice e persino divertente, anche se ogni tanto avrebbe liberato Mokutan in un vicolo imponendogli di stare nascosto o seguire dalla distanza la situazione per evitare di dare troppo nell'occhio. Dopo alcune ore finalmente una pista, per quanto vaga e poco affidabile, su un grosso flusso di soldi che due mezze tacche stavano puntando. Soldi che forse partivano da fondi pubblici, o da fondi di qualcuno molto facoltoso che stava accumulando denaro...forse il finanziatore della ribellione? Scusate. Avrebbe detto, facendosi più vicino, seguendo il normale galateo tra ladri che aveva appreso in quelle ore per far capire che era uno del mestiere. Non ho potuto fare a meno di notare che c'è odore di soldi. E che siete solo in due. Io sono nuovo, senza legami e famiglia qui. Non mi dispiacerebbe mettermi in gioco. E non ho alcuna paura...di fatto non ho niente da perdere. Se avessero scelto di condividere con lui la loro storia e il loro piano, avrebbe avuto qualcosa su cui basarsi, ma avrebbe comunque fatto qualche vaga domanda. In realtà ho sentito parlare di guaritori eccezionali e di miracoli come pelli durissime che non mi dispiacerebbe ottenere...ci tengo a sopravvivere. Ma non per questo sono un codardo, anzi, più volte ho aiutato delle persone per bene a uscire da situazioni difficili come la gabbia, se capite cosa intendo. Con tutto il caos che c'è stato qui ai vertici negli ultimi anni immagino che al gabbio ormai ci siano solo persone per bene che hanno avuto delle brutte giornate, no? Un modo come un altro per capire se l'origine della strana voce che implorava salvezza potesse nascere da una prigionìa pubblica...oltre a qualche domanda sulla strana ascendenza di Yosai.

     
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    Se non fosse stato per l'intervento provvidenziale di Ru Wai, il suo scatto felino, nei confronti dell'adolescente la situazione avrebbe preso una piega decisamente drammatica. La ragazza senza lingua venne subito fermata da una mano ferma, marmorea. Il Jonin mettendosi in mezzo fece desistere le intenzioni malevoli del tizio col forcone e allo stesso tempo la ragazza lasciò la presa sul gatto, che spaventato letteralmente a morte scappò verso la foresta No! KIKI! Non scappare! Gridò la bambina rincorrendo il suo animaletto e scordandosi nel giro di breve tempo la situazione che si era generata. Suo padre sputò per terra, e senza proferire parola e limitandosi ad un ghigno malevolo, si voltò per ritornare per la sua strada, in mezzo allo sguardo incuriosito e chi preoccupato del resto dei petulanti. In tutto ciò il fratello fu sempre lì presente, probabilmente avrebbe agito al posto di Ru Wai per difendere la sua sorella.

    La ragazzina obesa invece rimase quasi pietrificata dall'azione di Ru Wai e a bocca aperta, probabilmente dallo stupore. Di certo per il Jonin non fu uno spettacolo, l'odore che uscì dalla bocca della ragazzina aveva la possibilità di uccidere i suoi tanto odiati immortali così come la serie di carie, e pessime condizioni igieniche, date dalla vicinanza lo avrebbero sicuramente invogliato a a mollare la presa. In ogni caso nel momento in cui avrebbe dato le spalle alla ragazza una voce sarebbe passata per la sua testa, come un impulso nervoso.

    E chi è stato ad impedirti di vivere con la tua famiglia? L'Accademia?



    Ru Wai probabilmente si sarebbe voltato verso la fonte, ovvero la ragazzina intenta a guardarsi attorno (magari alla ricerca di altro cibo) ma era impossibile che fosse stata lei. Questo perché il tono della voce era troppo adulto, maturo, profondo. Senza considerare che quella ragazzina non aveva la lingua... comunque la situazione si calmò e di fatto il gruppo raggiunse Kenuo senza ulteriori impicci. I tentativi del Risorto nel cogliere altre informazioni erano circostanziali e limitati a storie personali di tragedie e vendette promesse. Si poteva dire che si trovava sicuramente a suo agio, lì in mezzo. Se non fosse stato per la sua insistenza non avrebbe colto le chiacchiere di un gruppo di vecchietti che si era unito al marasma di gente Mi sembri un bel omaccione! Esortò la moglie, sull'ottantina, seduta sul retro della carovana, mentre il marito si occupava di dare da mangiare al mulo Noi siamo originari di queste terre, e abbiamo fatto la fortuna del Paese finché c'era il vecchio Daimyo. Poi sono capitati gli Accademici, hanno estromesso il nostro Signore e poi... e poi è andato tutto a rotoli! Aggiunse la donna. Questo mostrava una linea di pensiero ben diversa dalla realtà, dalla verità. Ma come tutte le cose i racconti, così come i fatti, venivano manipolati dal caso o da volontà altrui Siamo riusciti a pagare gli studi a nostro nipote, ad Iwa. Quantomeno, cara Kikio. Già, prima che i debiti ci mangiassero la casa e i campi. Sembravano dei tizi molti eloquenti, e Ru Wai se avesse voluto avrebbe potuto interagire. Certo, quanto fossero affidabili quelle informazioni era tutto da verificare!

    In ogni caso il gruppo giunse a Kenuo e l'immagine che si proiettò davanti a Ru Wai fu probabilmente ancora più importante di quanto si poteva aspettare. Ci si perdeva a vista d'occhio dalla marea di gente che si stava riversando nel campo base. La città di Kenuo impallidiva in confronto alla zona che era stata preparata lì vicino. Infatti buona parte della foresta adiacente era stata deforestata e utilizzata per costruire un enorme palizzata che conteneva un'infinità di tende. Facendo due conti, e considerando quanto era pressante la calca, Ru Wai poteva benissimo stimare la presenza di almeno ventimila persone. Un andirivieni senza precedenti. Tuttavia tutto procedeva in maniera complessivamente ordinata. Impressionante, vero? Commentò Memeou Cosa può fare una volontà comune. Davvero. L'ordine era stabilito da svariate figure, che si erano assunte il compito di smistare la fiumana di gente in arrivo. C'erano vari ingressi, ciascuno dei quali diviso in vari tornelli. In ogni tornello erano presenti almeno una coppia di persone che si limitavano a fornire una sorta di braccialetto e trascrivere i nomi di chi entrava. Ru Wai se avesse accettato di entrare, e indossare il braccialetto, non avrebbe avuto alcun problema. Avrebbe di sicuro notato che praticamente ovunque erano installate telecamere di sicurezza che puntavano su quasi ogni angolo. E in particolare sulle facce di chi si apprestava ad avvicinarsi ai tornelli.

    Che avesse deciso o meno di entrare tuttavia ad un certo punto sarebbe stato richiamato da Memeuo Tai Feng! Tai Feng! E dopo qualche attimo I ragazzi sono scomparsi! Erano qui, solo un attimo fa! Era proprio così, i due obesi erano letteralmente svaniti in mezzo alla folla, oltre i tornelli. Scomparsi, e pure irrintracciabili usando i sensi acuiti del Jonin. Che fine avessero fatto sarebbe impossibile capirlo per il Risorto. Erano impercettibili, e cercarli in mezzo a quella folla sarebbe stato un compito a dir poco arduo.

    Memeuo si arrese presto anche lui, dopo aver chiesto inutilmente ai tornelli se avevano visto i ragazzini Niente, sono svaniti Tai Feng. Speriamo che non si siano cacciati in guai seri!Ma se ti interessa sono riuscito a ottenere una tenda vicino alla tua, a circa qualche settore dall'ingresso. Possiamo andare insieme. Ru Wai poteva fare qualunque genere di scelta, ammesso e non concesso che si fosse trovato all'interno del centro. In caso contrario altrettante opzioni si proiettavano davanti al Jonin.

    Una cosa era però assolutamente certa. Ben oltre al calar del sole, quando ormai la luce lunare illuminava flebilmente le colline che si stagliavano debolmente sulla città, Ru Wai avrebbe percepito una sensazione diversa. Le voci che lo tartassavano erano scomparse. Letteralmente svanite. Un senso di libertà, e di leggerezza lo avrebbe sicuramente colto permettendoli forse e finalmente di riposare o quantomeno togliere dalla sua testa affollata una voce di troppo. Certo era strano, e sicuramente interessante capire per cosa o per come fosse avvenuta una reazione del genere.

    CITAZIONE
    Puoi andare ovunque. Considera il campo come un quadrato, con un decumano e un cardo. E' diviso in dodici settori. Otto sono deputati esclusivamente alle tende dove dormire, e si distrubiscono dall'esterno fino al centro. Al centro della incrocio invece ci sono i quattro settori dei servizi. Il primo debutato alla mensa e ristoro per tutti i presenti, il secondo ai servizi igenici e zona medica e di primo soccorso, il terzo come zona rifornimento e magazzino e il quarto è inaccessibile, dotato a sua volta di una rete metallica (sulla quale sono presenti avvisi che passava una corrente elettrica e di non oltrepassare per nessuna ragione). Se vuoi mi puoi dire su cosa indaghi, e io vado di turbo e interposting!

    ________________________



    Mi dispiace terribilmente per la tua perdita, ma come puoi vedere ciascuno di noi condivide un fardello terribile. Molto spesso è pesante, e altrettanto spesso porta a pensieri vendicativi, deleteri. Nessuno di noi vuole o cerca la violenza, ma giustizia. E la intravedo dai tuoi occhi, lo stesso nostro desiderio. Ed è il motivo per il quale mi sono offerto volontario nel gestire tutte queste... persone. Io mi chiamo Kikomoro, è il mio nome di battaglia... di un passato che ormai ho dimenticato. Puoi fare riferimento a me, e mi ripeto, unirti a noi. Accettiamo chiunque abbia buona volontà, e delle buone gambe per camminare senza fermarsi... indicò con la mano una zona poco distante dove si erano radunate almeno un centinaio di persone, tra le quali il nobile Per il momento sarò io a gestire l'andata verso Daikun, anche se ovviamente non mi aspetto nulla di particolare. Lì ci incontreremo con gli altri gruppi e poi vedremo il da farsi. Concluse, senza aggiungere ulteriori dettagli. Sul nobile il volto del capitano tradì una leggera smorfia, come se quella domanda l'avesse infastidito Lui è uno di noi. E questo posto bada bene, non è un posto per poveracci. Che siano ricchi, o poveri, ciascuno di noi è spinto dal desiderio di giustizia, di equilibrio. Dunque direi l'esatto contrario, questo è un posto ricolmo di speranza. I poveracci sono quelli che si sono arresi e hanno deciso di restare a casa, piuttosto che aggiungersi con noi. era sicuro e fiero delle sue parole, evitando allo stesso tempo ogni riferimento al nobile volutamente o meno Scusami, ma devo andare e lasciare le consegne ai marinai che dovranno controllare la barca in mia assenza effettivamente non aveva tempo da perdere e i dettagli erano stati dati. Restava a Raizen decidere il da farsi.

    Per l'esattore la copia nel giro di breve tempo non ottenne informazioni cruciali. Seguendolo avrebbe semplicemente annotato la sua routine. Dopo aver bevuto qualche bicchiere di saké, forse per sbollirsi dalla figuraccia, e dopo una decina di minuti di pausa insieme alla guardia iniziò di nuovo a raccogliere i tributi dalle varie persone e portarle in una piccola casa, protetta nelle finestra da inferriate e da una porta di ingresso blindata. Lì infatti deponeva i soldi reclamati. La copia avrebbe notato dei documenti posti su un tavolo vicino ai tributi. Ma l'ingresso era sorvegliato da due guardie. Sempre presenti, e piuttosto attente.

    L'altro clone invece svanì dopo aver condiviso le informazioni e il drago a Febh.


    Febh invece decise di infiltrarsi in maniera ancora più profonda, scegliendo un'opzione di base rischiosa: esporsi. Le due mezze tacche dapprima lo guardarono con uno sguardo diffidente e storto ma poi nella loro limitata testa qualcosa scattò. Uno dei due prese a parlare partendo dall'ultima domanda Ascolta, non mi piace che qualcuno ci origli e si intrufola nei nostri discorsi, ma effettivamente qualcosa non mi tornava oggi. Ed eri tu. Non ho le prove per dire che fossi te il tipo nuovo che rubava senza il permesso di Kin Kin ma a quanto sembra... l'abbiamo trovato aggiunse l'altro Per quanto riguarda le guarigioni miracolose sei nel posto giusto... sorrise Se hai con te quarantamila Ryo. Bada bene, non li voglio di certo io. Ma si dice che nella capitale ci sia questo tizio che si fa pagare per farti incontrare dei santoni, sciamani, in grado di curare ogni ferita. Ma la cifra di ingresso è quella. >Io ci credo poco! Sogghignò l'altro, eppure Febh aveva posto la domanda corretta Per la pelle non saprei dirti nulla A dire il vero è una domanda piuttosto strana, bah! Passò qualche secondo Ascolta, facciamo così. Non hai paura del rischio? Allora sarai te ad incontrare stasera Kin Kin al posto nostro. Lì darai un terzo di quello che abbiamo guadagnato e gli dirai che noi siamo ancora a lavoro, e ti abbiamo mandato noi per consegnare quello che eravamo riusciti a portare a casa. Poi tornerai qui, dove ci siamo incontrati, e ti daremo una parte come premio. Ci stai? Se avesse accettato allora i due avrebbe indicato il luogo dell'incontro, l'orario a notte inoltrata e un sacchetto ricolmo di oggetti, soldi e monili. Poi non sarebbe rimasto altro che incontrare questo famigerato Kin Kin.

    In quella radura Febh avrebbe aspettato l'arrivo dell'uomo. I sensi acuiti del Jonin l'avrebbero percepito a metri e metri di distanza insieme al fatto che sarebbe stato accompagnato da due persone. Sarebbe apparso un omaccione, calvo e ricolmo di tatuaggi. Alle sue spalle faceva capolino una wakizashi, così come gli altri due portavano armi basiche (un forcone e una mannaia) I due stronzi dove sono? Hanno racimolato un coglione? Dammi il sacchetto, contiamo un po'... e se Febh avesse accettato Kin Kin avrebbe iniziato a contare ma dopo qualche secondo avrebbe sbraitato CAZZO! Nessuno frega Kin Kin! Hanno mandato te per fottermi. Inizierò a fottere prima te... a meno che tu non mi dia una buona ragione per non aprirti il culo! In tutto ciò stava portando la mano verso la Wakizashi.

    Febh avrebbe potuto fare qualunque cosa, se non fosse stato per un dettaglio. Un dolore alla testa lo avrebbe colto all'improvviso. Un dolore tremendo, fortissimo e sottile come un ago impiantato nel cervello. Una voce avrebbe tuonato nella sua testa.

    TROVAMI! SALVAMI! NON HO TEMPO!



    Questo avrebbe sicuramente rotto ogni pensiero, o pieno che stava per attuare verso Kin Kin. Come avrebbe reagito Febh?! [Danno]

    La lucertola di Febh girovagando per la città non avrebbe notato nulla altro di più di quanto Raizen, o Febh fossero riusciti a scovare fino a quel momento. Tracce di Ninja apparentemente non erano presenti. Nè discorsi che richiamavano eventi contingenti, se non l'odio o remore condivisi contro l'Accademia.

    Lo stesso sarebbe successo a Raizen, ma in un frangente diverso. Il gruppo appena calata la luce si sarebbe fermato e attorno ad un focolare i servi del nobile avrebbero allestito un campo base. Non solo, il nobile si sarebbe ritirato fin da subito nella sua tenda, ma il resto delle persone sarebbero state servite con te caldo e cibo tipico dai servi. Nessuno avrebbe patito fame e sete, Razien compreso. Lì se avesse voluto il Hokage avrebbe potuto interagire con il capitano.

    In ogni caso a notte fonda i sensi del Jonin avrebbero percepito dei movimenti. Il Capitano si sarebbe inoltrato con il nobile, uscito dalla tenda, verso il margine del campo baso ma fuori dall'udito di Raizen, il quale avrebbe dovuto muoversi e avvicinarsi per udire ciò che dovevano confidarsi.

    A prescindere dalla sua scelta l'Hokage così come Febh sarebbe stato colpito da un dolore tremendo, che forse avrebbe ostacolato i suoi movimenti o svegliato nel cuore della notte. Difficile dire cosa sarebbe successo a parte la voce che lo avrebbe tartassato [Danno]


    UCCIDIMI! TI PREGO! UCCIDIMI!



     
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    Miseria e Nobiltà

    III




    Il capitano sembrava ben informato e motivato, un individuo più addentro a quel meccanismo di quanto non ci si aspetterebbe da un semplice marinaio e l’attaccamento che mostrava per quel nobilotto lo insospettì.

    Capisco.
    Ho pensato male, lo ammetto, per me la norma è che i ricchi abbiano caro solo il denaro e non il bene di noi povere persone.
    Immagino abbia dato prova della sua buona fede.


    Non credeva minimamente alla bontà di quell’uomo, perché semplicemente i filantropi erano cosa ben rara, quindi era realmente curioso di sapere come li avesse abbindolati o se semplicemente sfruttasse il capitano come accesso alla fiducia di tutti, usando la sua voce anziché compromettersi con la propria. Tuttavia pronunciò quelle parole con una voce fiduciosa, come se per lui bastasse l’approvazione del marinaio.
    La partenza non sarebbe stata immediata e rispetto ad una carovana così grande che sicuramente si muoveva lentamente si sarebbe anche potuto attardare avrebbe quindi scelto di continuare spremere informazioni dal porto.
    L’originale sarebbe stato nei dintorni del nobile, era una delle poche figure di spicco e osservarlo non avrebbe fatto male, mischiarsi tra la folla con la sua furtività non era un problema e sarebbe stato utile captare le interazioni con il nobile per capire qualcosa su di lui. [Perc.]
    Il clone invece ebbe una sorte più soddisfacente per quanto leggermente più tediosa, l’esattore se la prese con comodo e dopo qualche cicchetto riprese il suo giro terminandolo in una casetta dall’aria piuttosto sicura, per una persona qualsiasi quantomeno, per lui era infatti poco più che una baracca ed avrebbe potuto disfarsene in poco tempo.
    Restò quindi ad osservare ed ascoltare eventuali domande o gesti di sicurezza che le guardie chiedevano all’esattore assicurandosi che fossero costanti nel temporale.





    […]

    Ore dopo giunse il momento della cena, ed incredibilmente c’era qualcosa per tutti, solo il loro gruppo richiedeva una macchina gigantesca eppure eccoli tutti lì a mangiare, senza che venisse chiesta l’ombra di un quattrino, com’era possibile?

    Senti, a me ne avevano parlato bene di questo posto… ma come è possibile tutto questo?
    Abbiamo cibo caldo!
    Tutti!
    E non siamo ne i primi negli ultimi ad arrivare!
    Com’è possibile?
    Chi sta fornendo tutto questo denaro?
    Nessuna vendetta può fornire tutti questi soldi, neanche il più generoso degli animi!


    Era sinceramente incredulo, e per chiunque avesse avuto un po' di sale in zucca la domanda era del tutto lecita al contempo però permetteva di capire tanto di quel fenomeno.

    Ora che abbiamo tempo dimmi piuttosto, come ti sei conosciuto con… Kanashimi?
    Sembra tu gli sia grato per qualcosa…


    Domande piccole e leggere, lecite vista la confidenza concessa.
    Dopo quella piccola chiacchierata sarebbe stato tempo di prepararsi per la notte, tutti trovarono riparo in delle tende, ma a notte fonda per qualche ragione il capitano sgusciò fuori dalla propria, e non sarebbe stato un problema se non avesse sentito anche il nobile muoversi.
    Cosa fare a quel punto?
    Trasformarsi in una delle creature più silenziose del creato e andargli dietro ovviamente.
    Così, se il capitano era sgusciato Raizen scivolò fuori dalla branda in forma di serpente [ST1], nero come la pece, seguendolo da qualche metro di distanza fino a che questo non si fermò al limitare del campo base, Raizen fece lo stesso, trovando riparo tra le pieghe che le tende formavano poggiandosi al suolo, intravederlo sarebbe stato complesso grazie anche a qualche ciuffo d’erba, e seppure fosse stato probabile con tutte quelle fonti di calore non era assurdo che un serpente desse un occhiata alle tende al confine del campo base. Procedeva tutto liscio quando un dolore lancinante lo colse alla testa, inizialmente pensava che qualcuno l’avesse colpito perché spaventato invece la voce che l’aveva fatto spostare da Konoha gli mertellò dentro la testa chiedendo nuovamente di essere uccisa!
    Gli scappò solamente un sibilo per la sorpresa, grazie anche alla forma che aveva assunto, ma se quel dolore si fosse prolungato non sarebbe andato affatto bene!
    Aveva eseguito gli ordini di quella voce tutto sommato, dunque perché il dolore si era ripresentato?
    Poteva interagire con quella voce?

    Kurama, è dentro di noi?
    Possiamo comunicarci, visualizzarla in un mondo interiore?


    A prescindere dalla risposta avrebbe a quel punto cercato un contatto.

    Certo!
    Dovresti lasciarmelo fare però, questo dolore mi ucciderà prima che io possa uccidere te!
    Cosa vuoi? Cosa dovrei fare?


    Non sapeva con chi stava parlando ne se avrebbe ottenuto qualche risposta.




     
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    È colpa tua. Ratty

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    Febh avrebbe abbozzato un mezzo inchino come a chiedere scusa, ma senza al contempo dimostrare debolezza. Uno appena arrivato deve pur mettere il pane in tavola. Borbottò, mentre quei due continuavano la loro pantomima arrivando a fornire informazioni interessanti sui guaritori, anche se molto meno interessanti sulla ribellione in corso. Sono uno che crede nei miracoli. Commentò alla scarsa considerazione degli altri, ma lasciò che gli brillassero gli occhi di cupidigia alla proposta di lavoro che, va detto, era evidentemente una trappola tra le più citofonate della storia. Lui per primo avrebbe proposto una cosa del genere solo a qualcuno dall'aria assolutamente tonta e manipolabile, uno come Youkai o quel barbone fesso di Kiri, ma in ogni caso se i due ladri lo vedevano a quel modo, allora lui sarebbe stato più che felice di lasciarli annegare nella loro convinzione, fino a non poter più riemergere. Davvero? Sarebbe perfetto! Disse con entusiasmo. Se devo arrivare a quarantamila ryo avrò bisogno di tutti i lavori possibili, non importa se c'è qualche rischio. Avrebbe aggiunto con convinzione. Fortuna che qui si tratta solo di portare un messaggio e una consegna!

    Lasciato solo con la refurtiva, si chiese quanto potevano essere idioti quei due a mandarlo con parte del bottino dal loro committente, che evidentemente non avrebbe gradito ricevere solo un terzo della quota promessa...ma soprattutto lo fecero senza controllarlo o seguirlo, né verificare chi fosse e dove alloggiasse. Volendo avrebbe potuto prendere tutta la refurtiva e sparire nel nulla...lo stavano davvero sottovalutando, quando in realtà erano feccia a malapena capace di controllarsi le mutande. Se solo non fosse stato interessato a dar poco nell'occhio avrebbe lasciato loro delle cicatrici mentali tali da ridurli a vegetali...ma non era quello il piano.

    L'idea più semplice sarebbe stata procurarsi un clone e mandarlo in avanscoperta, ma in un luogo così acceso contro i ninja una copia che poteva sparire e rivelare l'esistenza di qualche shinobi sarebbe stato oltremodo controproducente, quindi la scelta migliore sarebbe stata trovare un povero disperato e mandare lui allo sbaraglio promettendogli una piccola somma in cambio. Oppure, semplicemente, avrebbe cercato di prendere tutti in contropiede, assoldando con il denaro che aveva appresso e un pò di parlantina qualcuno dall'aria abbastanza pericolosa e rude in mezzo alla gente [Abilità], prediligendo persone che non fossero del luogo, così che il nome Kin Kin non le facesse preoccupare. Dovete solo seguirmi a mò di scorta, stando un pò distante e poi facendoti avanti quando l'altro tizio avrà finito di contare. Non servirà combattere ma mi interessa mandare un messaggio e intimorirli. Niente di più semplice. Dopodiché si sarebbe recato al luogo dello scambio, con almeno due se non tre tipacci alle calcagna.

    Davanti a Kin Kin e ai suoi uomini avrebbe sorriso come un ebete appoggiando il sacco di denaro per terra prima di arretrare di qualche metro. Beh, loro arriveranno tra poco...penso sia tutto in ordine. E in quel momento l'altro iniziò a sbraitare, ottenendo un cenno di mano dello Yakushi in incognito che, salvo imprevisti, avrebbe fatto arrivare i suoi, opportunamente armati di randelli o similari. Calma...cal... Si accigliò mentre la fitta alla testa quasi gli faceva perdere la concentrazione, ma fortunatamente era più che allenato per sopportare il dolore, per quanto improvviso [Insensibile] ...il mal di testa è incredibile di questi tempi, specie quando uno deve sforzarsi per fare il cretino. Avrebbe detto alzando la mano come a chiedere all'altro di attendere un secondo, e sicuramente l'apparizione dei suoi scagnozzi avrebbe in qualche modo fatto infuriare il nemico, ma anche invogliarlo a riflettere per qualche istante. Con una mano a massaggiare la tempia, mentre metteva da parte il dolore, lo Yakushi aggiunse. La buona ragione per cui non mi aprirai il culo è per cercare di tenere al sicuro il tuo. Io e la mia gente abbiamo interesse in questa regione. Puoi tenerti i tuoi ninnoli e il bottino da due soldi di quei due imbecilli... Disse con un tono molto più simile al suo originale. ...io sono qui per cose più grandi. E penso che se sei furbo ti unirai a me.

    Avrebbe allargato le braccia. Questo posto è una polveriera, ma la gente per quanto incazzata non potrà mai battere i ninja...e quando perderanno il controllo e faranno qualche cazzata l'Accademia li schiaccerà come mosche. Ma fino ad allora, in queste acque torbide, c'è tanto da guadagnare. Avrebbe tratto una boccetta dalla tasca: uno dei suoi semplici veleni allucinogeni. Droga. E provviste e risorse. Io voglio aprire un mercato nero...i furtarelli servivano solo per avvicinarmi a qualcuno di più capace e furbo di quei quattro tagliaborse che girano da queste parti. Gli avrebbe lanciato la dose di veleno, in modo che potesse prenderla e provarla, lui o uno dei suoi. Ho anche tonici di provenienza accademica, perlopiù scarti di magazzino, ma basta tagliarli con qualcosa e venderli come cure miracolose e la gente ci cascherà, e avrà anche degli effetti benefici. Ma mi serve un complice sul posto. E forse parlare con qualcuno dei capi di qui. Ovviamente si riferiva ai capi della malavita, poi alzò un dito. Puoi aiutarmi, guadagnandoci qualcosa, o vuoi solo sfogare un pò di stress con una rissa? Bada che sguainare una wakizashi contro la mia organizzazione significa che sei pronto a morire con l'arma in pugno. E se l'altro avesse chiesto di quale organizzazione si trattava, con un semplice sorriso il ninja di Oto avrebbe sussurrato. La Casata Yakushi. [Tecnica] E ora che lo hai sentito, puoi solo aiutarmi, o combattere per la tua salvezza.
     
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