Mostri di Genosha

Febh e Fudoh. Si, i mostri sono loro.

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    Nonostante le sue ripetute richieste Febh Yakushi non era stato accontentato e aveva dovuto fare il viaggio da Kiri a Genosha su una nave invece che sulla sua lucertola gigante, finendo per doversi piegare a qualche ridicola scusa come il fatto che il possente rettile sollevava onde anomale coi suoi movimenti e tendeva a provocare violente tempeste se si attardava troppo tempo in un posto. Magnanimo come era, aveva finito per acconsentire, senza mancare tuttavia di farlo notare grosso modo in ogni singola frase per ogni singolo minuto della traversata.
    Erano appena scesi al porto di Genosha (se così si può chiamare un pontile a malapena attrezzato e dall'aria rudimentale) e ovviamente il Consigliere Otese ebbe qualcosa da dire anche in quel momento. Certo, se fossimo arrivati con la Lucertola non avremmo poi rovinato la chiglia della nave ed evitato di attraccare qui che pare andare in pezzi a solo guardarlo. Ma sono una persona generosa e vi lascio pur sprecare le vostre limitate risorse da pescivendoli e sfoggiare le vostre navi. Tutta la traversata era stata gravata da parole del genere. Tutta. TUTTA. Almeno dieci marinai avevano progettato di ucciderlo e tre ci avevano pure provato senza però riuscire, due col veleno che lui considerò un condimento interessante e uno con una clava improvvisata che venne tagliata con un pigro movimento del dito. Ci avrebbe pensato Kensei a loro, ma almeno erano stati un divertimento interessante (cosa che si sincerò di sottolineare in un biglietto che appese al collo dei suddetti). Comunque, Fudoh-coso...spiegami ancora come mai sei venuto tu e non quel simpatico ed educato guercio che avete come guardiano? Il primo al mondo a non farmi consegnare le armi...devo fargli avere una medaglia e un bel cesto di prodotti tipici otesi come ringraziamento. Non era chiaro fino a che punto quella fosse una minaccia, ma almeno lo Yakushi era convinto che fosse un onore ricevere simili lodi.

    In ogni caso non appena sbarcati, mentre altri passeggeri si separavano dal gruppo per le loro questioni, fossero essere parte della filosofia kiriana o altre missioni di qualche tipo, Febh avrebbe fatto cenno a Fudoh di far strada. Aspetta solo un secondo che metto la tuta da neve che ho preso in quel carinissimo negozio in centro a Kiri, credo sia anche molto a tema con la clava che ho preso a quel simpatico marinaio: ho pensato che fosse meglio mimetizzarsi, sai? Trattavasi di qualcosa che lo Yakushi riteneva essere una pelliccia da orso polare, e a nulla erano valse le proteste del venditore che insisteva nel definirlo un costume da cane, anche se imbottito per l'inverno. Ecco qui. Orso polare perfettamente indistinguibile da quelli normali, così potrò avvicinare le lucertole inosservato.

    Dove hai detto che dobbiamo andare?



    [...]

    A circa due chilometri di distanza, su una spiaggia, era intanto arrivata, miracolosamente indenne, una zattera che definire di fortuna sarebbe stato a dir poco eccessivo, dato che era composta da alcune tavole legate alla buona con dello spago e pronta a rompersi alla prima occasione, eppure era stata in mare per una settimana intera e aveva portato i suoi passeggeri esattamente dove dovevano arrivare, evitando animali pericolosi, correnti sfavorevoli o tempeste, sebbene ci fossero state onde anomale nell'arcipelago ultimamente...e per qualche assurdo motivo aveva anche evitato ogni singolo sistema di sorveglianza, sebbene questo fosse in parte merito di uno dei due passeggeri. Entrambi celati da un mantello con cappuccio, uno dei due portava un coprifronte di Kiri anche se la sua fedeltà stava altrove, e baciò la sabbia non appena arrivato, incredulo di essere sopravvissuto sopra una simile bagnarola. L'altro scese invece con molta scioltezza, guardandosi intorno. Non capisco perchè eri così preoccupato. Disse. Non poteva capitarci nulla di male. In ogni caso, se siamo qui è perchè qui c'è ciò che ci serve. Io non viaggerò MAI più con te. SEI COMPLETAMENTE MATTO! Replicò la voce torva da fumatore del primo. Ho solo fiducia nel futuro. Scrollò le spalle l'altro uomo, dal tono giovane e rilassato. Potevo farti arrivare a Genosha più facilmente di...di così! Con quel rottame... Ma non saremmo arrivati esattamente dove serviva. In ogni caso la mia sensazione è chiarissima: se vogliamo assolvere alla missione, dobbiamo essere qui.

    Ma non sappiamo nemmeno cosa stiamo cercando! Tutto per una sensazione. Ho imparato a fidarmi delle mie sensazioni. Aggiunse il più giovane, che tuttavia sembrava anche il più alto in grado. Qui c'è qualcosa che potenzierà il Sangue degli Dei. E la Signora ne ha assoluto bisogno, il suo corpo è debole. Spero solo che non sia un viaggio a vuoto, la gente muore a Genosha, lo sai? E' pericoloso qui e tu non sai nemmeno combattere! Non ho mai avuto bisogno di combattere, dato che non posso perdere. L'altro scosse la testa, irritato. Va bene, va bene. E ora dove andiamo?

    Con un sorriso a malapena nascosto dal cappuccio, il giovane tirò fuori una monetina da 1 Ryo, preparandosi a lanciarla.
     
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    Inizia per F, finisce per H

    In mezzo alla neve



    Ero entusiasta!
    Voi direte: "Ma, Fudoh, stai andando a Genosha, cosa c'è da essere entusiasta?"
    Potrebbe sembrare che un'isola di ghiaccio e roccia che, per di più, è usata come prigione, non sia esattamente il più esaltante dei luoghi in cui dirigersi, ma, credetemi, c'erano diversi buoni motivi per essere entusiasti!

    Lo so, ad un primo sguardo, poteva sembrare un viaggio come quelli fatti ad Azumaido, l'isola di sciamani e Kamui, quella che Elmo-san definiva "l'isola gemella" di Genosha.
    Quella la conoscevo abbastanza bene, ci ero già stato più di una volta, come ben sapete, mentre il mio unico viaggio sull'isola prigione era avvenuto quando, poco dopo essere diventato chunin, Bendino-chan mi aveva convinto, un pò con l'inganno, a partecipare a quel rituale, della Nebbia di Sangue... e voi sapete come la pensi su questa "tradizione", se così vogliamo chiamarla.
    Quindi, decisamente, non era stato un viaggio piacevole, né avevo speso più tempo del necessario visitandone i luoghi, o conoscendone le creature.
    Chissà se ci sono delle tartarughe? In fondo Gyoza era un Kamui su Azumaido., fu il mio primo dubbio, quando seppi di questo viaggio, anche se, come mi fu fatto capire, non c'erano "numi tutelari" a Genosha, ma ci torneremo dopo sulle creature che avrei potuto, e dovuto, incontrare.

    Questo preambolo, però, ci porta al primo aspetto positivo di questo viaggio: dopo gli avvenimenti di più di un anno prima a Taki, questa volta non avrei avuto a che fare con Bendino-chan!
    Lo so cosa pensate a riguardo: "Fudoh, ormai dovresti averlo perdonato! Poverino, ha perso anche il nonno!", lo so, ma mi aveva impedito, con la sua assurda strategia, di avvicinarmi ad un'altra probabile Terza Generazione, un'altra persona con Sangue degli Dei, qualcuno che, come me, forse era la "prigione" di una delle Divinità Guerriere di Iwa e, possibilmente, ne sapeva più di me su come ciò fosse possibile!

    Il principale motivo del mio entusiasmo, però, era un altro: non era una gita la mia, era una missione in cui dovevo fare da guida a Febh Yakushi! Ve lo ricordate? Il ninja geniale che conobbi tanti anni fa, quando ero ad Oto assieme a Baffetto!
    Quello stesso abilissimo shinobi che ci guidò sulla nave di ghiaccio, a me, il Guardiano di Oto ed il Beato fra le Donne di Konoha.

    Capirete quindi che, quando un messaggero mi portò gli ordini relativi a questo incarico, ne fui quanto mai felice!
    Tra l'altro, sapete che era da parecchio tempo che non si vedevano più pipistrelli in giro per Kiri? Ma non voglio divagare, torniamo alla nostra storia.

    Il viaggio in nave ebbe i suoi alti e bassi, lo ammetto: lo Yakushi-sensei fece più volte notare come le sue lucertole si sarebbero mosse più velocemente per raggiungere l'isola, cosa che non piacque ai marinai, stranamente.
    Io stesso, quando qualcuno dei marinai si lamentava con me a riguardo, alzavo le spalle e raccontavo di quando partii l'ultima volta per Azumaido e la nave fu presa in mezzo da una sorta di serpente gigante, Probabilmente viaggiando su una lucertola gigante di Febh-sama non succederebbe., chissà perché a questa osservazione alcuni marinai mi insultavano replicavano aspramente.
    Una delle tante volte in cui i marinai si lamentarono nel sentire parlare lo Yakushi-sensei, mi intromisi per calmare gli animi: L'ultima volta che sono andato ad Azumaido, non fosse stato per Tong, la mia tartaruga, non saremmo mai arrivati a riva.
    Certo, quella volta c'era un pinguino kamui a guidarci, quello ha aiutato... Tong di suo non ha un elevato senso dell'orientamento.
    Ricordo ancora quando sbarcati sul continente, gli avevo mostrato una mappa per Konoha ed invece girammo in tondo per tre giorni, nei pressi della cittadina portuale.
    , accennai ai marinai presenti.
    Alla fine ho rinunciato a visitare Konoha e sono tornato a Kiri, anche perché una tartaruga gigante può fare tanti danni, quando inizia a muoversi in un centro abitato, ho scoperto., una triste conclusione di una mia breve disavventura, seppur, probabilmente stavo divagando nel raccontarla.

    Ad ogni modo, alla fine arrivammo a Genosha, e credo che i miei racconti aiutarono a convincere qualcuno di quei marinai dall'evitare di attaccare lo Yakushi-sensei, come avevo sentito minacciare più volte.
    Certo, una volta attraccati, vidi comunque tre marinai appesi all'albero maestro con uno strambo messaggio per Elmo-san, ma la mia attenzione fu catturata dalla domanda che, a quel punto, l'amministratore Otese mi rivolse.
    Simpatico ed educato guercio?, ripetei, preso alla sprovvista da questa strana descrizione, cercando di unire i punti per collegarla a qualcuno: Un guercio educato è probabilmente Bendino-chan, sempre molto attento all'etichetta, questo è innegabile, ma simpatico? Stiamo parlando della stessa persona Febh-sama? Capelli lunghi, bianchi, un occhio solo, sempre vestito di nero, con una certa puzza sotto al naso e scarse abilità strategiche? Alto più o meno così... e mimai l'altezza del Tokugawa.
    Se intende lui, credo fosse impegnato in altra attività... affari kiriani, immagino., conclusi facendo spallucce.
    Ammetto che non m'ero chiesto dove fosse Bendino-chan, in fondo, come vi dicevo, avevo cercato, per quanto possibile, di evitarlo dopo i fatti di Taki di un anno prima.

    Stavamo poi per partire, quando lo Yakushi-sensei mi chiese qualche attimo per vestirsi adeguatamente, cosa, che, per una volta, io avevo fatto prima della partenza, recuperando qualche abito lasciato in ospedale e rammendandoli assieme alla meno peggio per difendermi a sufficienza dal freddo.
    Febh-sama, invece, accennò ad una "tuta da neve" ed una mazza, ma non mi sarei mai aspettato ciò che vidi quando mi voltai alla sua apparizione.
    Yakushi-sensei, lei.... lei... è un GENIO!!!!!, esclamai meravigliato dal suo abito, per quanto, ammetto, ci fosse forse qualche piccola imperfezione, ma sarebbe decisamente sembrato una delle evocazioni di Genosha, immaginai.
    Se fossimo ad Azumaido, penserei di trovarmi davanti ad un Kamui orso polare! Una volta ne ho anche visto uno! L'unica differenza è che quello aveva un'armatura, non un bastone., ricordai, ripensando al compagno di sventure di Gyoza, vittima del Biondino infame.
    Lei in questo senso è previdente, Febh-sama: da ciò che mi è stato spiegato, le evocazioni qui a Genosha sono o prigioniere, o guardiani della Prigione, e con quella mazza, lei sembra proprio uno di questi ultimi! , mi complimentai, colpito positivamente dall'arguzia dell'otese, altro che andare in giro sempre vestiti di nero e con corazze vistose, oppure come me con abiti rammendati assieme.

    Dove dobbiamo andare? Lei voleva incontrare delle lucertole, giusto? Mi hanno indicato l'ultimo luogo dove sono state individuate delle creature che combaciano con la sua richiesta. Un paio di ore di cammino verso l'entroterra e poi dobbiamo deviare leggermente verso nord-est., dissi, estraendo la mappa che avevo abilmente disegnato dalle indicazioni ricevute.



    Ah no, Nord-ovest., mi corressi vedendola.



    Ad ogni modo, Febh-sama, come mai cerca queste lucertole?, gli chiesi, per fare un pò di conversazione e sapere qualcosa di più sul sensei, anche se, ammetto, ero curioso di vedere anche che altre creature ci fossero da quelle parti.

    [Intanto... più a Nord-est...ovest]

    Tre figure imbacuccate con pelli di un qualche animale, forse lupi, chi avrebbe potuto dirlo, si muovevano in mezzo alla neve, due più grosse, con leggera fatica, quella che li guidava, ben più minuta di dimensioni, sembrava quasi non lasciare impronte al suolo.
    E' questa la strada?, chiese una delle due più massicce.
    Sì, da queste parti dovrebbero trovarsi quei rettili assassini. Pagheranno. Tutta la loro razza deve sparire!, bisbigliò la guida del terzetto, mentre continuava ad avanzare, non seguendo una mappa, ma qualcosa di differente, quasi ci fosse, forse un quarto elemento più avanti, o chissà quale altro metodo per individuare i loro bersagli.
     
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    Fudohcoso, durante il viaggio hai dimostrato di essere una delle poche persone al mondo dotate di giudizio e con la testa sulle spalle. Spiegò lo Yakushi mentre indossava l'ingombrante costume. Hai giustamente sottolineato che la mia logica sui trasporti e i miei giudizi sulle persone, oltre al mio spiccato senso strategico, ma resti sempre un tonto di Kiri, quindi non montarti la testa. Aggiunse con aria tronfia, quella di chi evidentemente ama essere sommerso da complimenti. Ma non sapevo che qui usassero gli animali ninja come carcerieri...uhm...non è un'idea malsana. Ci fu un brivido lungo la schiena di molte lucertole del Bosco dei Sussurri in quel momento, ma l'attenzione dello Yakushi per fortuna non si focalizzò eccessivamente su quell'opportunità, dato che ebbe qualche problema con la zip del costume.

    Una volta pronto con il suo equipaggiamento, lo Yakushi ben al caldo si rivolse a Fudoh e alla mappa che aveva in mano. Si, pare che un tempo le Lucertole fossero servitori dei Draghi, ma dato che quelle grosse bisce fanfarone si sono messe a litigare per motivi poco chiari, sospetto questioni futili, le Lucertole decisero di starsene per conto loro, anche se così facendo le varie tribù andarono ognuna per la sua strada. Almeno così mi ha raccontato Ssalaard, la regina delle lucertole di fuoco. Aveva semplificato in maniera forse eccessiva, ma non ricordava molto più di questo (sebbene da qualche parte nel suo cervello ci fossero le informazioni sulla crisi dei Draghi e dell'Equilibrio, sulla base di cosa raccontava l'Hokage). In ogni caso la regina ricordava che un piccolo clan di lucertole si era diretto da queste parti, padrone di acqua e ghiaccio, e quindi eccomi qui. Ho un contratto con quelle creature e se ci pensi bene, un contratto implica sempre responsabilità da entrambe le parti, non sarebbe corretto da parte mia ignorare la loro esistenza, specie se avessero qualche problema. Spiegò, per qualche istante con un'aria di saggezza ed esperienza. Inoltre una lucertola che congela potrebbe essere una fonte inesauribile di cubetti di ghiaccio per i cocktail e le bevande. A questo punto anche il narratore si arrende e sospende il giudizio.

    Piuttosto, io in quella mappa vedo che la croce è a sud-est. Aggiunse, dubbioso. In effetti il disegno era molto generico e non erano segnati i punti cardinali, quindi lo si poteva guardare da qualunque angolazione, e vai a capire quale era quella corretta. Ma non mi sono mai fidato delle mappe. Meglio salire in alto e guardare, o lasciare un piccolo contrassegno sui posti da vedere, come la strada tra Oto e Konoha. Sapevi che la ho fatta io con una lucertola incendiaria gigante? La Regina di cui parlavo prima. Aggiunse annuendo, sebbene la sua espressione fosse per ovvie ragioni coperta dalla maschera, ma sicuramente al Mizukage non sarebbe piaciuto vedere delle voragini a Genosha solo per fare da cartello stradale. Ok, vada per nord-ovest...io non ho portato da mangiare. Che si mangia da queste parti? Avete ragni giganti o scorpioni esplosivi?

    [...]

    Camminavano già da quasi un'ora in mezzo al bosco, senza spingere il fisico dato che non c'era nessuna fretta e tutto sommato lo Yakushi vedeva quella come una gita avventurosa durante una vacanza. Quindi tenete i prigionieri qui? Anche noi li abbiamo messi in uno dei posti più pericolosi, ma sottoterra...se per caso riescono a scappare in genere fanno una bruttissima fine subito dopo. Spiegava lo Yakushi nel suo assurdo costume, mentre, uscendo da una zona con alberi più fitti e affacciandosi su una collina poco ripida, anche se ricoperta da neve alta almeno fino al ginocchio, notarono i tipici crateri di Genosha, oltre ai rami divelti e agli alberi sradicati o sfracellati, per non parlare dei cadaveri di renna abbandonati dopo essere stati a malapena sbocconcellati. Ci sono spesso esplosioni qui? E...qualunque cosa abbia colpito quegli alberi abbastanza grossa da far questo? Sulla collina gli alberi erano più diradati, ma il loro numero sembrava essere stato ridotto notevolmente da uno scontro o qualcosa del genere. Forse i crateri e il resto non erano proprio tipici.

    Il sangue è ancora caldo; fuma a contatto con la neve. Disse lo Yakushi, incuriosito, mentre orme molto irregolari si allontanavano verso nord-ovest, la loro stessa destinazione. E pensavo ci fossero pochi animali e ancor meno mezzi per sopravvivere qui a Genosha, ma qui sono riusciti a riunire e far secche almeno tre renne, no? E hanno pure lasciato avanzi e... In realtà, a meglio guardare, uno dei tre corpi non era affatto una renna quanto piuttosto un cavallo, animale che decisamente non era adatto a quei climi. Niente finimenti o sella, doveva essere selvatico, ma non fa un pò freddo per i cavalli? E gli hanno squarciato e masticato la pancia e il collo...che avessero fretta?

    Fudoh aveva forse qualcosa da dire o fare? In ogni caso, se avessero proseguito su per la collina, seguendo le tracce, avrebbero scorto entrambi qualcosa sulla cima, a oltre trenta metri, che si allontanava rapidamente dopo averli forse avvistati, ma era troppo rapida e indistinta per capire bene di cosa si trattasse, sebbene fosse sicuramente nera e vagamente umanoide. Ma prima ancora che potessero mettersi all'inseguimento il Primario avrebbe avvertito come un fastidioso ronzìo, la sensazione che stesse succedendo qualcosa che non doveva succedere, e subito dopo un lampo di luce li avrebbe bersagliati. Arrivato dall'alto, un proiettile di chakra violetto grande almeno sei metri di diametro sarebbe piombato su loro, talmente rapido che sarebbe stato come se fosse apparso ad appena tre metri sopra la loro testa, e terribilmente pericoloso [Attacco]!

    Dovevano difendersi...e poi cosa? Inseguire? Se non altro avevano scoperto la causa di quei crateri...ma sarebbero sopravvissuti per raccontarlo?

    [...]

    Altrove, un pò più a ovest, due individui si erano nuovamente trovati davanti a una nicchia scavata nella neve e nel ghiaccio che ricoprivano una roccia abbastanza grande da essere considerata un piccolo colle. Uhm...di nuovo questa collina...strano. Stiamo girando alla cieca, pezzo di cretino! Ovvio che finiamo per muoverci in tondo! La fortuna non sbaglia mai...questa collina piena di stalattiti di ghiaccio è esattamente dove dobbiamo andare...forse non è ancora il momento giusto...ma sono io o la collina si sta muovendo? Forse quella che avevano davanti non era realmente una collina ma qualcosa di molto grande, e con un guscio molto, molto duro e ghiacciato...

     
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    La Fonte del Sapere

    E strani eventi



    La ringrazio infinitamente per le sue parole, Yakushi-sensei., esordii alle gentili osservazioni dell'otese nei miei confronti, mentre indossava il suo travestimento perfetto.
    In fondo, esclusa Meika-sama, chi altri, oltre Febh-sensei, avevo mai considerato un mio insegnante? Un modello da imitare? Nessuno.
    Quindi fui ben lieto quando mi disse che avevo giudizio e testa sulle spalle.
    Spero di poter apprendere molte cose da lui, durante questa gita., ammisi con me stesso, prima che la discussione virasse verso la natura di prigione dell'isola dove ci trovavamo ed il motivo di quel viaggio.

    Quando Febh-sensei parlò delle lucertole e dei loro passati padroni, rimasi stupito: I Draghi esistono davvero? Pensavo fossero solo creature inventate., esclamai.
    Ora, so bene cosa state pensando: "Fudoh, tu sei in grado di spostare gli oggetti senza toccarli, parli con tartarughe grandi come montagne e, soprattutto, sei stato generato da un Dio Guerriero di Iwa, ma non credi nei draghi?", può sembrare strano, ma io non ho mai visto un drago, quindi non pensavo esistessero davvero.
    In fondo, però, non ho mai visto un Dio Guerriero di Iwa procreare, però esisto, quindi capisco che la mia tesi sia un pò vacillante.
    Ma sto divagando, scusate.

    L'amministratore di Oto, intanto, stava dando dimostrazione della sua sensibilità e saggezza, confermando che, poiché era in possesso di un contratto con le lucertole, era suo dovere incontrare anche queste che si trovavano lì a Genosha, cosa su cui feci un cenno affermativo, mentre lui aggiungeva un qualche riferimento ai cubetti di ghiaccio.
    Capisco perfettamente il suo punto di vista, Yakushi-sensei, anch'io, quando incontrai Gyoza ad Azumaido, decisi che dovevo aiutarlo a liberarsi dal giogo del Biondino Infame.
    Ho incontrato anche Myk e Lio nel Paese del Thé e le ho aiutate con delle scimmie mezze matte.
    Secondo Ijapa-sama, tutte le tartarughe discendono da un tale... Genpi... Jenzo... Kenbu... una cosa così, quindi come Guardiano della Valle del Guscio, ritengo sia mio dovere aiutarle tutte, se sono in difficoltà.
    Come dice anche lei, Yakushi-sensei, d'altronde.
    , confermai sorridendo.

    Fu a quel punto, però, che nella sua arguzia incommensurabile, l'amministratore otese mi sottolineò una mia lieve mancanza: la mappa poteva essere interpretata in molti modi e proprio per questo non era la fonte più affidabile di informazioni.
    Ha ragione, non ci si deve fidare delle mappe!, pensai incredulo.
    Una strada fra Konoha ed Oto? Un'idea geniale a dir poco, così nessuno si perde! Ci fosse stata quando feci il mio primo viaggio dal Paese del Thé verso la Foglia, forse ci sarei anche riuscito ad arrivare!, ammisi sinceramente impressionato da quell'idea, appuntandomi che, magari, se ne avessi avuto il tempo più avanti, avrei potuto fare un nuovo tentativo di raggiungere Konoha dal Paese del Thé, seguendo l'esempio dello Yakushi-sensei.

    Fu la successiva domanda dell'otese a riportarmi al presente: Scorpioni esplosivi? Mai provati, devo dire. Prima di diventare Primario dell'Ospedale, però, ho mangiato spesso i ragni, non sono male, se si sanno prendere.
    Mi ricordo di un ristorante devo gettavano sempre via un sacco di scorpioni caramellati, personalmente li trovavo un pò troppo pastosi ed appiccicosi, ma magari a qualcuno piacciono.
    , rammentai, iniziando poi ad avanzare assieme al jonin di Oto.

    [...]

    Qui i prigionieri fanno una pessima fine anche se non cercano di fuggire., fu il mio incipit al commento di Febh-sensei.
    Eravamo in movimento da quasi un'ora, niente di troppo impegnativo, quando l'amministratore otese mi chiese informazioni, forse così per chiacchierare, sui prigionieri e, ammetto, la mia risposta fu un pò amareggiata dalla conoscenza di cosa facevano lì a Genosha.
    Da quando il Mizukage ha reintrodotto la Nebbia di Sangue, manda alcuni studenti, o ninja meno esperti qui ad ammazzarsi con i prigionieri. Credo che lui ed alcuni suoi più fedeli, come Bendino-chan, vengano anche a vedersi lo scontro, quasi fosse uno spettacolo., spiegai, seppur la parte finale ammetto che fosse solo una mia ipotesi.
    Avrei anche aggiunto altro, ma improvvisamente uscimmo dalla boscaglia e vidi un terreno pieno di assurdi crateri.
    Ma che?, pensai stupito, guardando la distruzione che c'era in quella zona, con persino tre cadaveri di renne.
    Sapevo che sull'isola c'era un criminale che aveva un legame con i lupi, Koga Ta....qualcosa, ma quello non era un lavoro da lupi: guardai le impronte, come suggerito anche dallo Yakushi-sensei, non sembravano di lupi, ma di animali a due zampe, inoltre avevano mangiucchiato quelle renne, non le avevano divorate.
    Poi Febh-sama sottolineò un altro particolare: una delle tre renne era, in effetti, un animale diverso.
    Un cavallo? A Genosha?, domandai stupito, Non ci sono cavalli qui, da quel che so. Non penso nemmeno qualcuno abbia un'evocazione di cavalli in tutta Kiri., continuai, offrendo poi il mio punto di vista: Da queste parti ci sono lupi, ho sentito dire di un vecchio prigioniero che li evoca. Probabilmente qualche orso, come il suo geniale travestimento suggerisce, ma cavalli? E poi un branco di lupi non lascerebbero tutta questa carne, no? Ed un orso da solo dubito farebbe un tale macello., considerai, prima di iniziare a seguire le tracce assieme allo Yakushi, diretti lungo una collina.

    Chi è quello?, domandai ad un tratto, notando una forma indistinta, ma bella grossa e su due gambe, al di sopra della collina. [Abil]
    E per quanto feci io la domanda, ammetto di non sapere nemmeno se Febh-sensei mi avesse risposto, poiché la mia attenzione fu focalizzato su un qualcosa di "sbagliato", un ronzio, che quasi mi ostruì le orecchie.
    Mi guardai intorno, preoccupato, ed ecco arrivare un bagliore di luce ad una velocità assurda!
    Non ebbi molto tempo per pensarci, semplicemente eseguii un sigillo per richiamare la prima e più immediata difesa che mi venisse in mente. [Tecnica]

    TOOO
    Non riuscì nemmeno a finire di dire il suo nome, poverino, quello strano raggio di luce violacea lo prese in pieno, crepando lievemente la corazza del mio tartarugone e facendolo sparire nel nulla, ebbi appena il tempo di dire: Scusa, amico., dispiaciuto per quel utilizzo del richiamo, prima di restare da solo con Febh-sama.

    Yakushi-sensei, che cos'è successo? Lei ha mai visto niente del genere? Cos'era quel raggio di luce?, avrei chiesto all'altro, prima di guardarmi intorno.
    So che sono qui per scortarla, ma temo che sia mio dovere anche scoprire che sta succedendo. Non so se questi crateri seguono quella cosa che abbiamo visto allontanarsi, o se è stata la cosa stessa a sparare, ma vorrei cercarla. E' un problema per lei, se eventualmente dovremmo dividerci, per ora, tutto punta a nord-ovest., avrei spiegato al sapiente ninja otese.
    Se non avesse fatto obiezioni, a quel punto, malgrado le mie scarse conoscenze nel seguire tracce, avrei provato, mentre continuavamo la nostra marcia nella medesima direzione, a trovare qualche spunto per capire cosa avesse quel massacro.
    Prima, però, mi sarei fermato ed avrei chiesto ancora: Lei lo ha sentito quel ronzio prima del fascio di luce?

    [In una diversa parte del bosco a Nord-ovest]

    Non mi hai convinto..., borbottò una voce, mentre una sagoma squamosa galleggiava a metà in uno specchio d'acqua gelida.
    Stanno succedendo diversi eventi da analizzare con attenzione ed i nostri nemici sono in avvicinamento: li hai avvertiti tu, quanto me. Ed i nemici hanno alleati, pericolosi alleati. Il calcolo delle forze avverse è superiore alla nostra riunita., sentenziò una seconda sagoma, piccola, che scivolava veloce fra gli alberi, parlando con tono distante.
    Quindi che proponi di fare?, chiese il primo.
    Ci sono molti umani in questo luogo: usufruire della loro forza, ci permetterà di ampliare le nostre.
    Pura matematica.
    Andrò a cercare possibili alleati.
    , concluse la seconda figura, scomparendo fra gli alberi.

    Uno sbuffo appena, che scosse l'acqua, fu la replica del più grosso, che s'immerse di nuovo, per riposare.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    77/80
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

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    Beh, chiamarli Draghi secondo me è sempre stata un'esagerazione. Sono perlopiù grossi ramarri serpentiformi volanti che si atteggiano. Replicò lo Yakushi, senza dar troppo peso all'evidente assurdità della domanda di Fudoh, uno che non credeva ai draghi ma aveva tartarughe parlanti come alleati. Gyoza? E' un raviolo gigante o cosa? Avrebbe chiesto, perplesso. Aah, tartarughe! Evochi tartarughe? Comprese poi dopo le ulteriori pur confusionarie spiegazioni. Immagino tu intenda Genbu...una volta lo ho sognato...credo. Si era letteralmente svegliato con conoscenze che non possedeva precedentemente, ma non è questa la sede per approfondire. Ricordo che uno dei vostri precedenti Mizukage aveva un debole per le tartarughe. O qualcosa del genere... So solo che quando sono nati i figli volevo mandargli una bellissima statua di tartaruga con un sensore che morde quando avvicini la mano, ma poi lui ha ucciso un mio amico e non lo ho esattamente perdonato quindi la statua è a far polvere in cantina. Aneddoti a parte, quando parlarono della Foglia lo Yakushi annuì, nel suo ingombrante costume. Fidati, il problema non è arrivare a Konoha ma convincerli a farti entrare. Hanno questa assurda teoria per cui se hai con te qualche gallone di veleno e un certo numero di bombe sei "pericoloso" e ti impediscono di farlo. Veramente la gente non sa più come comportarsi! Concluse, con il classico tono da anziano in un bar...il suo clan era composto quasi esclusivamente di anziani e tendeva a raccogliere alcuni loro manierismi.

    Se non hai mai mangiato a Oto non sai cosa sia la vera cucina. Mangiare è sopravvivenza, e noi prendiamo la questione nel senso letterale del termine. Commentò. Ma non hai risposto: che si mangia da queste parti? Neve e corteccia? Chiese con tono canzonatorio. Alla peggio potremmo evocare una tua tartaruga e farci una zuppa. Chissà se le mie lucertole conoscono le tartarughe di qui...sei mai andato alla loro tana ancestrale per scoprire qualcosa su di loro?

    [...]

    Ah, fanno così con questa Nebbia di Sangue? Dovrei scambiare due chiacchiere con Kensei allora. Mormorò, con tono serio. Che Fudoh interpretasse la cosa come meglio pensava, anche come un giudizio tendenzialmente negativo da parte dell'otese, ma in realtà Febh stava pensando a un programma di scambio culturale, dato che anche a Oto si mandavano studenti nelle aree più pericolose del Bosco dei Sussurri come missione di addestramento (lui stesso ci aveva portato Hebiko), e senza darsi nomi pomposi...nulla vietava di scambiarsi gli studenti di tanto in tanto.

    [...]

    Se fosse stato evocato un danno simile lo avrebbe fatto sparire...a meno di un attacco capace di ucciderlo sul colpo. Replicò, un pò preoccupato ma assolutamente ridicolo e poco credibile nel suo voluminoso costume, mentre spostava un pò la carcassa col suo bastone. Uhm? Ah, si ho visto anche io...non ho capito cosa fosse però. Anche perchè i buchi per vedere erano decisamente piccoli. Quando il lampo di luce apparve, quasi investendoli, lo Yakushi si voltò una frazione di secondo troppo tardi per reagire efficacemente, ma Fudoh si mosse per tempo componendo un sigillo ed evocando una tartaruga a mezz'aria sopra di loro, capace di incassare il pesantissimo attacco anche se a costo della sua integrità. MA CHE ERA QUELLO? Sul chi vive, Febh agitava il randello con aria minacciosa mentre scrutava i dintorni...ma era come se il colpo fosse arrivato dal nulla! Niente...non percepisco assolutamente niente. E non mi piace affatto. Che sia un colpo da lunga distanza? Ma come lo hanno teletrasportato sopra di noi? Era intanto colpito dalle pronta reazione di Fudoh, ma non si sarebbe mai complimentato con lui per quello.

    Ho visto attacchi del genere ma non che arrivino dal nulla. E se quella cosa che scappava è la causa, io dico che facciamo bene a inseguirla: poteva anche rovinarmi il costume! Pensò per un secondo di evocare il suo camaleonte o le piccole esploratrici, esperte nel seguire le tracce, ma se fosse arrivato un nuovo attacco dall'alto sarebbero stati annientati, quindi per il momento era meglio attendere. In fondo seguire le tracce nella neve non sarebbe stato poi così complesso anche se nessuno dei due era esperto dell'argomento. E comunque no...che ronzìo? Forse era elettricità statica perchè eri in un punto migliore del mio rispetto all'attacco?

    Seguendo le impronte che il fuggitivo non si era minimamente premurato di cancellare, raggiungemmo la cima della collina e quindi ci buttammo a capofitto nuovamente verso la zona alberata. Chakra adesivo, forza. La scena di un grosso tizio in costume da cane che ricorda vagamente un orso che salta di ramo in ramo e di corteccia in corteccia è qualcosa che cancelleremmo volentieri dalla memoria, ma passiamo direttamente alla questione importante, ossia il momento in cui lo Yakushi indicò qualcosa in avanti. lo vedo! Quella cosa si muoveva come se non avesse ossa ma fosse composto da fluidi, e avanzava in modo decisamente sgraziato, nemmeno stesse portando un peso molto importante, pur non avendo niente addosso. E sicuramente non è umano. Commentò quello che era sì umano, ma gran parte dell'umanità avrebbe ripudiato volentieri.

    A me sembra una specie di tuta o qualcosa del genere. O un'evocazione, no? La creatura stava a circa cinquanta metri di distanza e non sembrava averli visti: si era appoggiata a un albero per riposare, circondati da vegetali simili, tutti con tronco non più largo di mezzo metro di diametro e stracolmi di neve sui rami più alti. Il "muso" dell'essere si deformò come strappandosi per mostrare delle protuberanze simili a denti molli, neri come la pece e grondanti qualcosa che gocciolò sulla neve subito evaporando, mentre dava un morso all'albero staccandone senza sforzi la corteccia. Non lo masticò ma lo trattenne nella gola qualche istante, come se lo stesse assorbendo, salvo poi sputare il tutto, con aria esausta. Non capisco...forse ha fame ma non sa cosa mangiare? Non ha molto senso. Aveva sbocconcellato lui le renne e il cavallo? Magari non erano il cibo adatto a lui.

    I due ninja stavano per programmare le azioni successive, probabilmente per catturare quel bizzarro essere prima che potesse lanciar loro contro nuovamente quell'attacco di chakra, quando successero contemporaneamente tre cose.
    La prima fu la collina poco distante, a est, che iniziò a tremare e a spostarsi, in barba a qualunque legge geologica, correndo di gran carriera nella loro direzione e travolgendo gli alberi sul suo percorso...sarebbe arrivata nel giro di un minuto, tanto trottava. Ma che razza di posto è questa Genosha?
    La seconda fu che la creatura, evidentemente spaventata da quel trambusto (che comunque non vedeva chiaramente quanto i due ninja che erano tra i rami degli alberi, essendo al suolo), balzò lateralmente come pronta a scappare, ma proprio in quella direzione ci fu qualcosa di ancor più bizzarro: l'aria si infranse come se lacerata da qualcosa, e in quello squarcio da cui si intravedeva un ambiente colmo di nebbia violacea uscì un enorme e disgustoso tentacolo che cercò di afferrare la creatura, lasciando al contempo cadere un paio di gambe imbrattate di sangue nero che sembravano appartenere a un altro di quella specie che aveva fatto una brutta fine. La creatura allungò un braccio afferrando un ramo e portandosi in salvo, mentre quasi per punizione un nuovo raggio di chakra apparve in cielo colpendo il tentacolo e danneggiandolo al punto da farlo ritirare, con lo squarcio che si chiudeva. Che roba è quella?
    La terza cosa fu Fudoh, colto da un terrificante mal di testa, nemmeno gli avessero piantato un coltello in un occhio, mentre il chakra colpiva quel tentacolo, come se stesse assistendo alla più empia delle profanazioni e al contempo come se qualcuno lo avesse appena costretto ad andare in due direzioni contemporaneamente, fino a farsi del male. Che ti prende adesso? Hai ricordato che sei di Kiri? Ti pare il momento di fare la scenata? Febh scattò dal ramo, muovendosi con un sapiente uso del chakra adesivo e repulsivo fino ad atterrare oltre la creatura, così da bloccargli la strada. Avanti, bloccalo! A Fudoh agire, quale che fosse la sua scelta o condizione. Febh avrebbe agito per placcare il nemico in caso di un tentativo di cattura fallito. E sbrigati che sta arrivando quella collina mannara! Anche se lo avessero catturato, al netto del rischio di possibili nuovi bombardamenti, come contavano di scappare dopo? O avrebbero aspettato la collina?
     
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    Creature Ignote

    E tanta disconoscenza



    Grossi ramarri..., immaginai gigantesche lucertole decisamente sovrappeso, serpentiformi, i suddetti lucertoloni divennero più lunghi, seppur gonfi, e persero le zampette, volanti., al posto delle zampe anteriori adesso questi salsicciotti verdi con le squame avevano delle ali da farfalla fatti anch'essi di squame.
    Delle creature decisamente orribili a vedersi, Yakushi-sensei., concordai a seguito di quella attenta descrizione del saggio otese.
    Gyoza è il nome che lo strambo sciamano di Azumaido ha dato al Kamui tartaruga che sapeva evocare., spiegai, Come le dicevo, tempo fa salvai Gyoza dalla morte dopo che il Biondino Infame lo aveva schiavizzato nel Freddo... sa il mondo dei Kamui, ma non voglio annoiarla con le mie divagazioni., aggiunsi, senza andare troppo nel dettaglio.
    Sì, esatto! Era Genbu! Ijapa-sama ne parlava come di una tartaruga molto antica e potente, una sorta di genitore di tutte le creature della Valle del Guscio ed io sono il Guardiano della Valle del Guscio, evoco alcune delle tartarughe che vengono da quel luogo., confermai con una leggera nota di orgoglio.

    A quel punto, l'amministratore di Oto mi raccontò un simpatico aneddoto su un passato Mizukage che aveva avuto dei figli ed aveva ucciso un suo amico, accennando ad una statuetta a forma di tartaruga che ammuffiva in un qualche palazzo del Suono.
    Un Mizukage precedente con dei figli?, ripetei, ricordando quella ragazzina secca secca alla riunione con Elmo-san.
    Forse ho incontrato una figlia di questo predecessore del Mizukage-sama, all'ultima riunione di qualche tempo fa., risposi, per poi aggiungere: Ma non ne conosco il padre. Potrei però chiedere alle tartarughe, se le aveva in simpatia.

    Il discorso successivo sulle difficoltà per entrare a Konoha mi trovò d'accordo: se i villaggi accademici erano alleati, quando un individuo come Febh Yakushi arrivava alle porte di un qualsiasi paese alleato, lo si doveva accogliere con tutti gli onori del caso, non era mica il primo Bendino-chan che passa dalle Mura!
    Tenni per me quella considerazione, però, onde evitare di risultare eccessivo nei complimenti, mi limitai ad un cenno affermativo a quelle parole.

    Quando accennò al fatto che ad Oto "Mangiare è sopravvivenza", non potei che chiedere: Anche voi siete infestati da quei mostri alati bianchi?, sapendo quanto fosse una sfida per la sopravvivenza mangiare con quei maledetti demoni alati che scendono in picchiata sul cibo.
    Poi l'amministratore mi sorprese di nuovo: Mangiare una mia tartaruga?, ripetei con un leggero tono di disgusto, Mi dispiace, Yakushi-sensei, ma non potrei mai fare questo alle creature della Valle. Qui credo che per lo più si mangino licheni, muschio e forse si vada a pesca, anche perché altrimenti la dieta in questi luoghi sarebbe decisamente povera di proteine e carboidrati., ammisi con un pò di perplessità, prima di fermarmi a riflettere: Sono stato alla Valle del Guscio, credo sia quella la loro tana, come dice lei, ma dovrei chiedergli se esiste un luogo Ancestrale al di là di quello..
    Chissà poi se si conoscevano con le lucertole dello Yakushi-sensei? Bella domanda, avrei dovuto chiedere anche per quello.
    Erano tante le cose che non sapevo, in effetti.

    [...]

    Forse avrei anche aggiunto altro al commento di Febh-sama relativamente alla Nebbia di Sangue, ma il massacro nella radura, prima, e quel raggio luminoso che mi costrinse a richiamare Tong, mi fecero completamente tralasciare quel particolare argomento per questioni più immediate.
    In tutto ciò, l'amministratore Otese aveva giustamente osservato che le due renne ed il cavallo non potevano essere evocazioni, altrimenti sarebbero già scomparse.
    Da dove spunta un cavallo qui?, mi chiesi di nuovo, mentre Febh-sama mi diceva di non aver sentito alcun ronzio, il quale era forse dovuto alla mia posizione rispetto al raggio di luce, che mi trovavo in un punto "migliore" per l'attacco.
    Va bene, Yakushi-sensei, allora decisamente sì, inseguiamo quella creatura., concordai alla sua disponibilità nell'aiutare.

    Così iniziammo a muoverci fra gli alberi, Febh-sama nel suo fantastico costume mimetico ed io dietro di lui, saltando di albero in albero, sfruttando chakra adesivo e repulsivo in modo ben coordinato, ma riuscendo comunque a stargli dietro ed ad individuare la "creatura".
    Ma... che cos'è?, domandai sorpreso nel vedere quella sorta di macchia d'inchiostro su due zampe e dalle grosse antenne.
    Suddetta macchia aveva anche una stramba forma di bocca con tanto di denti, che cercò di usare per... Sta masticando la corteccia?, seppur sembrò non gradire quello che mangiava.
    Ha provato a fare lo stesso con il cavallo e le renne? Ma dove le ha trovate?, mi chiesi, prima che Febh-sama iniziasse a proporre chissà quale piano.
    Proposta che, però, non mi arrivò a pieno, per tutta una serie di motivi, anzi, per due motivi.
    Il primo fu che lo Yakushi-sensei fu distratto da una collina in movimento, cosa che lo sbalordì e che, probabilmente, avrebbe sbalordito anche me, se non fossi stato distratto dall'apparizione di un tentacolo da una specie di buco nello spazio, lasciandosi dietro pezzi di corpi simili a quelli della Macchietta.
    E su quel tentacolo cadde un nuovo raggio di luce.
    Questo ci porta alla seconda cosa: perché non fu tanto il tentacolo il problema, ma il fatto che quando il raggio di luce lo colpì in pieno, io fui preso da un estremo dolore.
    AAAHHAHHHH!!!!, urlai, mentre sentivo la mia testa scossa da un dolore atroce, prima, e da una strana sensazione di sdoppiamento delle percezioni dolorosa anch'essa, ma soprattutto sbagliata, dissacrante.
    Il dolore fu acuto, molto acuto, per qualche attimo non sentii niente se non quella sensazione nella testa.
    E quella sensazione l'avevo già vissuta. Due volte.

    Presi fiato, strinsi i denti e focalizzai la mia attenzione sulla creatura.
    Se il tentacolo era di un Dio Guerriero e sta cercando quella cosa, forse potrei capire qualcosa di più..., non il più nobile dei pensieri, lo ammetto, ma da una parte il dolore alla testa, dall'altra il caos di quella collina in avvicinamento ed in summa di ciò un Dio Guerriero nei dintorni con raggi di chakra che apparivano dal nulla per bersagliarlo.
    E se puntano una Seconda Generazione, non vorrei che il colpo nella radura mi avesse trovato nel punto migliore non per un puro caso., pensai, memore di ciò che era successo con Sareshigami e le sue pessime reazioni alla mia presenza con ciò che restava del Gashadokuro.

    Tutti quei pensieri in testa mi portarono ad una singola azione che, a ben vedere, non fu la più furba: mi portai vicino alla creatura con un balzo di chakra repulsivo e, quando fui alla giusta distanza, usai il chakra gravitazionale-naturale per attrarlo verso le mie mani. [Attrazione Gravitazionale]
    Vieni qui, Macchietta!, apostrofai la creatura, ricordandomi di un dettaglio, specie se avessi bloccato Macchietta, mentre puntavo lo sguardo verso la collina in movimento.
    Ehm... Yakushi-sensei-sama, mi scusi, ma per qualche secondo non riuscirò a muovermi., ammisi, ma poi mi venne in mente un'idea ed allargai il volto in un sorriso, Ma il terreno può farlo per me., conclusi, aprendo la mano verso il suolo. [Rifiuto del Suolo]

    Ero più che sicuro che in qualche modo il sapiente maestro di Oto mi avrebbe raggiunto, con la Creatura speravo ancora stretta fra a me.
    Che i pezzi di cavallo e renne siano stati portati dalla Seconda Generazione? E perché cerca questa Macchietta?, quelli i miei primi dubbi, prima di atterrare.
    Quando fummo al suolo, però, una cosa che, forse, nemmeno lo Yakushi-sensei si aspettava, fu una nuova vocina, che, da un albero vicino, si sarebbe palesata verso il nostro bizzarro trio.

    Tu, Umano con due creature bicromatiche.



    Sembri avere legami con diversi animali: ho un'offerta da proporti, umano. Saresti disponibile ad aiutarci?



    Yakushi-sensei..., balbettai verso l'otese, che era di spalle rispetto all'albero su cui si trovava la lucertolina, indicandogliela.
    Che il sapiente otese si fosse voltato o meno, nel giro di poco meno di un minuto alcuni rami furono mozzati lungo un percorso opposto rispetto a quella da cui eravamo arrivati, per via di quello che sembrava essere un fendente di vento ad alta velocità diretto contro la suddetta piccola lucertola azzurra. [Taglio]
    Cosa avrebbe fatto lo Yakushi-sensei? Io avevo le mani impegnate con Macchietta, non potevo aiutare la lucertolina.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [72]/80
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

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    4. ///

    Slot Difesa

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    Slot Tecnica

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    E i draghi sono niente. In genere chi li evoca è un poco di buono o comunque una persona poco raccomandabile. Forse a Konoha ci sarebbe stato uno starnuto dalle parti dell'ufficio dell'Hokage, ma Febh non era tipo da credere a queste cose. Quanto al resto, al netto della mia totale mancanza di informazioni su quello di cui stai parlando, ho ovviamente capito tutto grazie al mio impareggiabile intuito da Jonin. Aggiunse con aria di superiorità, sebbene la sua mente poco avveduta avesse in quel momento deciso che era stato Itai, in un momento di cattiveria non specificato, a dare la caccia alle tartarughe per cibarsene dopo averle surgelate, ma Fudoh glielo aveva impedito. Sei stato coraggioso a opporti a lui, persino io avrei qualche fastidio momentaneo contro quel tizio. Annuiva ancora per la convinzione di aver trovato una spiegazione logica, quando l'altro parlo di Genbu. Guardiano della Valle. Carino. A me chiamano Cavaliere delle Lucertole. O almeno io mi chiamo così. Loro mi chiamano Buon Sangue o Febh o Yakushi. Sarà dura quando deciderò di usare il mio vero nome...scosse il capo. In ogni caso, il vecchio Mizukage le adorava, ne sono certo.

    E comunque sei un buon guardiano. Nonostante tutto anche io non mangerei una lucertola, ovviamente. Le manderei a procurarmi cibo. Commentò. Eventualmente delle tartarughe. Ma di che mostri alati bianchi parli? Io ne ho conosciuti di diverse specie ma proprio bianchi non me ne vengono in mente. E quindi si guardò intorno. Io muschio e licheni non li mangio. Ma se a Kiri nemmeno sapete pescare...vorrà dire che evocherò qualche lucertola dicendole di portarmi provviste dalla dispensa. Ma lo segnalerò nella mia recensione a Kensei. Ammonì Fudoh alzando un dito peloso del costuma, anche se ben presto avrebbero avuto ben altre faccende su cui concentrarsi.

    [...]

    Quale che sia il suo comportamento, avviciniamoci e vediamo il da farsi. Se può far piovere quelle bordate di chakra non so quanto convenga limitarsi a osservarlo...in ogni caso credo di essere nettamente più veloce di lui. Avrebbe detto prima che l'intera faccenda degenerasse rapidamente, incluso il terribile mal di testa di Fudoh che lo Yakushi trovò alquanto fuoriluogo. Sembri la giovane sposina Isabela Soshi che dice di avere mal di testa ogni volta prima di andare a dormire con Don Rafael il marionettista, che ha sposato per saldare i debiti di famiglia ma non ama. Commentò sovrappensiero, aspettando che il Kiriano fosse abbastanza in forze da muoversi, possibilmente senza perdere troppo tempo.

    In ogni caso riuscirono a mettersi all'opera, con lo Yakushi che atterrava oltre la creatura spaventandola e inducendola a spostarsi e Fudoh che con la sua tecnica di attrazione riusciva a catturarla e portarla fino a se, stringendola con la mano. Non puoi muoverti dopo aver usato la Shinra Tensei? Questo ne riduce notevolmente l'efficacia...tecniche Kiriane, bah! Fortunatamente trasformare il terreno in un tappeto elastico permise allo Shinobi di cambiare rapidamente posizione e portarsi più lontano, ma questo non avrebbe certo fermato la collina in burrascoso avvicinamento. Seguito Fudoh con un balzo, i due atterrarono a terra vicino a un gruppo di alberi un pò più rado, ma in quel momento la creatura, non più sorpresa dall'improvvisa cattura, iniziò a divincolarsi con propaggini nere e dall'aria pericolosa che uscivano dal punto dove doveva essere la sua bocca, oltre ad artigli affilati che cercò di piantare nelle braccia di Fudoh per farsi liberare [3 Attacchi].

    Sembra che a distanza così ravvicinata non possa usare il raggio...oppure ha un tempo di ricarica. Stava iniziando a dire lo Yakushi nel suo efficiente costume imbottito, quando una vocetta lo fece voltare, aiutata da Fudoh che indicava in quella direzione: non aveva percepito nessuno all'inizio forse per via della montagna che stava letteralmente caricando nella loro direzione o per la concentrazione verso la loro preda, ma se non altro quello che si trovò davanti era una lucertola di colore azzurro chiaro. Bingo! Aveva trovato quello per cui era venuto, forse...ma perché parlava di creature bicromatiche? Non aveva realizzato che guardando dall'esterno Fudoh era l'unico umano, con vicino un mostro nero e un animale bianco. Il mio travestimento è superlativo se supera anche i sensi di un animale, ma nonostante quello che puoi pensare io sono un ninja di chiara fama, oltre a essere il cav...

    Un violento spostamento d'aria, tipico di alcuni spadaccini che certo lo Yakushi conosceva bene, arrivò all'improvviso diretto al piccolo rettile. ...uh? Uno scatto così rapido che al confronto quell'attacco sembrava immobile e Febh si frappose al colpo in arrivo colpendolo con il braccio, opportunamente rinforzato quel che bastava per rendere risibile il danno e soprattutto spezzare del tutto il potenziale offensivo del Taglio dell'Aria, lasciando incolume la lucertola [Difesa 1]. Effetto spiacevole che non aveva considerato: il costume venne lacerato aprendosi sul davanti e scoprendo del tutto il braccio. Io non avevo finito di parlare...e mi avete rovinato il mio perfetto costume. Si sarebbe voltato lentamente nella direzione da cui era arrivato il colpo. Volete morire in uno o due colpi? In ogni caso sarà terribilmente doloroso. Fatevi avanti, prima che io perda la pazienza. Poi verso la lucertola, che ora avrebbe potuto intuire le forme dello Yakushi sotto il costume. Io sono Febh Yakushi...ho un contratto con quelli come te. Come ti chiami, e cosa ti serve? Poi, ricordandosi meglio della situazione. Fudoh-coso, non lasciar andare quel coso e...oh cavolo la collina!

    Gli alberi poco distanti sarebbero stati sfondati dall'enorme concrezione di roccia che tuttavia improvvisamente si sfaldò, trasformandosi in una frana vera e propria che si sarebbe fermata a pochi passi dai presenti, mentre una figura umanoide atterrava rotolando goffamente. Aveva un lungo mantello ma non sembrava essersi fatta male e si rialzò spazzando via la neve, e nel farlo il cappuccio cadde mostrando un volto giovane e dall'aria gioviale, forse persino innocente.

    Scusate, credo di aver esagerato...mi chiamo...ah, no, non dovrei dirlo. In ogni caso nessuno si è fatto male per fortuna. Si guardò intorno. Avete visto uno con un coprifronte di Kiri e con i capelli rossi e strani segni sul viso? Eravamo assieme quando la collina ha iniziato a muoversi e ci siamo persi di vista nella foga...comunque mi chiamo...uhm...Kuro. Ecco, può andare Kuro. Febh era spiazzato e persino la creatura nera rimase stupita dall'arrivo di quello strano tizio. La frana aveva devastato la zona ma si era fermata a pochi metri quindi per quanto assurdo nessuno si era fatto male anche se sembrava fosse stato quel Kuro a provocarla. Non mi piaci, ma eri qui con un Kiriano quindi è comprensibile che tu sia strano o malato di mente, ma non sono in vena di scherzi: sputa il tuo nome e dimmi se hai attaccato tu la lucertola! Che lucertola? Replicò quello con aria innocente, guardando con attenzione chi aveva davanti per cercare il rettile. Io sono qui per... Il suo sguardo cadde su Fudoh. Oh...ho-ho! Sapevo che avrei avuto fortuna! Puntò un dito contro il Kiriano. Eccolo là il legame con il Sangue degli Dei!

    Che diavolo è il Sangue degli Dei? Una cosa molto speciale, che può salvare molte vite. Non contento della piega che prendeva la vicenda, specie per il fatto di non essere al centro dell'attenzione, lo Yakushi fece cenno alla lucertola di saltargli sulla spalla mentre teneva gli occhi aperti per scoprire chi fosse l'aggressore, che comunque aveva attaccato da una direzione diversa rispetto alla collina. Capisco che tu possa non volerti fidare, ma io sono quello più sano di mente qui. E voi con quel kamaitachi...se pensate che mi sia dimenticato di voi sbagliate. Fatevi avanti...o sarò io a venirvi a prendere!Minaccio, con i sensi tesi per cogliere ogni possibile movimento...dopo la frana era come calato un silenzio innaturale nel bosco e anche la neve calpestata non sarebbe passata inosservata. Intanto Kuro aveva fatto qualche passo verso Fudoh. Si, si, sento chiaramente il legame. Non posso spiegarti come mai io sia qui o per conto di chi, ma lavoro per migliorare le cose per tutti, e mi serve il Sangue degli Dei. Ora... tese una mano verso il primario ...me lo consegneresti? Sin dall'inizio, in realtà, lui stava fissando la creatura.
     
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    Le informazioni sui draghi e su chi li evocava erano di certo utili: appuntai mentalmente di non fidarmi mai di chi sapeva evocare draghi.
    Mi sorse il dubbio che forse avevo già incontrato qualche evocatore di draghi: non ricordavo di aver mai visto grosse salsicce squamate con ali di farfalla, ma non diamo limiti alla mia memoria selettiva, giusto?

    Ciò che, però, mi fece gonfiare il petto d'orgoglio furono i complimenti di Febh-sama sull'essermi opposto al Biondino Infame per proteggere Gyoza.
    La ringrazio infinitamente, Yakushi-sensei. Seppur penso che il Biondino Infame non avrebbe avuto tantissime possibilità contro di lei., avrei osservato, consapevole di come quel Kenkichi mancato non potesse essere un avversario degno dell'otese, neppure con tutti i corpi che riusciva a controllare dal Freddo.

    Il discorso poi virò sul fatto che lui fosse il "Cavaliere delle Lucertole".
    Che titolo fantastico!, pensai pieno di ammirazione, prima che l'altro mi accennasse al suo non conoscere i demoni bianchi.
    Forse lei li chiama con un nome diverso, oppure ad Oto non sono presenti quei demoni, sa..., mi guardai intorno un attimo, preoccupato che qualcuno potesse sentirmi mentre li nominavo, I Gabbiani: l'essenza stessa del male con ali e becco., spiegai tutto d'un fiato.
    Sapete quella spiacevole sensazione che se li nomini poi appaiono? Ecco, ho sempre questo timore quanto si tratta di quelle orride e vili creature.
    Avrei anche cercato poi di scusarmi, quando lo Yakushi-sensei si lamentò per le difficoltà di avere cibo, ma fu a quel punto che arrivammo in prossimità della radura e, insomma, da lì sapete che la storia è andata evolvendosi in modo inatteso.

    [...]

    Parlando di cose inattese: ero riuscito a bloccare Macchietta e saltare via con lui, seguito dallo Yakushi-sensei, peccato che la strana creatura fu decisamente poco felice dell'essere stato catturata e cercò di graffiarmi, o tagliarmi, o non so bene cosa.
    Ehi! Buono tu!, esclamai al primo tentativo di assalirmi con quei suoi artigli, spostandomi con il braccio per evitarlo. [SD 1]
    Al secondo attacco, però, dato che non avevo certo delle estremità allungabili, andai con la mano libera alla cinta ed impugnai la spada del Biondino Infame: non l'avrei fatta volare e di certo non volevo attaccare Macchietta, ma la usai per parare i due assalti successivi di quei suoi artigli. [SD 2,3]

    Fortunatamente quei colpi non mi ferirono, complice l'aver messo la spada in mezzo ed avere dei riflessi migliori rispetto alla velocità con cui la suddetta creatura cercava di colpirmi.
    Vuoi stare tranquillo, Macchietta? Vorrei farti delle domande!, esclamai di nuovo, seppur, in quel momento, mi sorse il dubbio che forse l'altro/a non mi capisse, altrimenti avrei provato a chiedere perché un Dio Guerriero apparso dal nulla stesse cercando di catturarlo/a, oltre alle cannonate di chakra e tutti gli altri elementi di contorno all'argomento "tentacolo di una Seconda Generazione".
    Propositi e domande che, però, furono interrotto prima dalla lucertolina azzurra, che lo Yakushi-sensei salvò prontamente da un fendente d'aria e subito dopo, dalla collina mobile che ci piombò incontro, franando, senza danneggiare nessuno, ma rivelando un tizio che chiedeva informazioni su un ninja di Kiri con i capelli rossi, cosa che coincideva con me, il quale aveva però anche degli strani segni sul viso.
    No, decisamente non cerca me., pensai, prima che quello, rispondendo allo Yakushi-sensei, dicesse di cercare il Sangue degli Dei e puntando la sua attenzione su di me.
    Cosa?, riuscii appena a balbettare.

    In tutto quel trambusto, la piccola lucertola azzurra aveva osservato la scena, passando con lo sguardo da me al sensei, al bizzarro individuo che diceva di chiamarsi Kuro e poi di nuovo sul ninja di Oto.

    Hai un contratto con quelli come me?, chiese la lucertolina, guardando il costume ormai distrutto all'altezza del braccio che, però, era rimasto illeso.
    Sei di certo un essere umano potente, Febh Yakushi, un alleato che potrebbe darci un vantaggio contro il nostro nemico., analizzò senza effettivamente complimentarsi, ma con un certo distacco nel tono di voce, dinanzi alla dimostrazione delle abilità dell'otese.
    Mi chiamo Ssalflux e l'attacco di poco fa proveniva di certo da uno dei nostri nemici, forse quello che si fa chiamare Abuk., ipotizzò la lucertolina.
    Lui ed un altro di nome Garang, due Locuste, ed assieme ad un uomo, probabilmente il loro evoocatore, si sono alleati alle Mantidi di Genosha: avevamo una tregua con gli ultimi esemplari di quella stirpe, ma è stata dimenticata ed ora ci attaccano ogni volta individuino una qualsiasi di noi da sole.
    Le due Locuste sono quelle per noi pericolose: possiedono una strana gemma nera che ha mutato sia il loro aspetto sia il comportamento delle Mantidi.
    L'evocatore credo sia, un prigioniero di Genosha che non si comporta come molti altri umani io abbia osservato: non fa molto di più che tenere al sicuro la Gemma Nera.
    Ci serve il tuo aiuto, Febh Yakushi, dobbiamo distruggere quella pietra e per farlo, tu devi prima uccidere l'evocatore.
    , spiegò Ssalflux senza battere ciglio, supponendo che le lucertole abbiano ciglia.

    In quel momento, i sensi dell'amministratore otese, probabilmente, avrebbero avvertito qualcosa muoversi fra gli alberi dal punto da cui era arrivato l'attacco e di certo avrebbe anche visto qualcosa che io, distratto com'ero da "Kuro", non avrei notato: una figura che saltava per allontanarsi. [Abuk]

    Ecco, è Abuk!, avrebbe esclamato Ssalflux, ma nell'istante stesso in cui lo Yakushi avesse, eventualmente, provato ad attaccarlo, o appena l'insetto avesse toccato il ramo più distante, si sarebbe disperso in uno sciame di piccole locuste che, immediatamente, sarebbero scomparse.
    Le due Locuste possiedono una sorta di Richiamo Inverso che gli permette di riavvicinarsi una con l'altra..., avrebbe spiegato quando il nemico si era ormai distanziato.

    Un vero peccato che io fossi distratto dalle successive parole del tizio bizzarro, che non solo confermava di sentire il legame, ma diceva di non potermi dire perché, o per conto di chi, fosse lì.
    Due cose che mi fecero sorgere un sospetto: finora solo 3 volte mi avevano parlato del Sangue degli Dei e, escluso Piumino Infame che non sapeva di cosa stesse parlando, restavano il Gashadokuro ed i servitori della Signora di Taki.
    Quel pensiero fu interrotto quando mi chiese di consegnargli il Sangue degli Dei ed indicò la Creatura che avevo catturato.
    Macchietta?, domandai sinceramente stupito, guardando verso la bizzarra creatura nera.
    Ero confuso: avevo fra le mani "Sangue degli Dei"? Macchietta era anche lui/lei una Terza Generazione, ma di un tipo diverso forse? Oppure... Lui cercava un Legame con il Sangue degli Dei., mi ricordai delle sue parole.
    Avevo bisogno di capire: che quella creatura avesse una delle Scintille? I Doni di cui avevo scoperto l'esistenza a Taki? Questo lo legava al Sangue degli Dei? Oppure era effettivamente un tipo diverso di Terza Generazione?
    Ed il Dio Guerriero di Tentacoli? Perché lo cercava? Aveva avuto con lui un primo incontro "aggressivo" com'era stato quello fra me ed il Gashadokuro?

    Ispirai profondamente e cercai di concentrare le mie percezioni, non su ciò che vedevo e sentivo con i sensi, ma sulle sensazioni dettate dal mio "Sangue". [Percezione degli Dei Guerrieri]
    Avrei cercato tanto tracce di quel tentacolo, quanto avrei provato a capire se la Creatura che avevo per le mani avesse la mia stessa natura, o se poteva possedere una Scintilla, e quest'ultima cosa avrei cercato di individuarla anche in quel "Kuro".
    Avrei anche provato ad usare le Mani Curative, se le mie sole percezioni non avessero individuato niente, sulla Creatura che, appunto, tenevo per le mani. [Mani Curative]

    A Taki, l'uso delle mie doti mediche mi aveva permesso di individuare quei Doni che sentivo come miei, forse adesso mi sarebbe bastato focalizzare i miei sensi sapendo, vagamente, cosa cercare, ma, in caso contrario, avrei appunto riprovato tramite il contatto diretto, almeno con Macchietta, sull'altro tipo non avrei potuto usare niente del genere, senza rischiare che la situazione crollasse.
    E la speranza che mi passava per la mente in quel momento mi portava a non voler far crollare la situazione.

    Ok, signor Kuro, chiariamoci: personalmente Macchietta qui mi sembra una creatura pericolosa di suo, o che viene inseguita da qualcosa di pericoloso, considerati tentacoli e colonne di luce, che forse lei non ha notato.
    Però c'è da dire che se lei parla di Sangue degli Dei, mi viene da supporre che potrebbe venire da Taki, poiché in quei luoghi so che questo... argomento, diciamo, è molto diffuso.
    , avrei esordito, attendendo per qualche reazione del tipo, se poi avessi precedentemente avvertito qualche "Scintilla" provenire da lui, la cosa sarebbe stata anche più sicura, altrimenti mi sarei dovuto limitare ad attendere una sua reazione.
    Se lei potesse introdurmi ad una certa Signora, che vorrei tanto incontrare e che so essere legata a questo Sangue, sarei più che disponibile a darle Macchietta, anzi, la accompagnerei persino fino a Taki., gli proposi, per poi continuare, Una volta completata la mia missione qui, con il mio nobile Sensei e le lucertole che deve aiutare., avrei aggiunto.
    Fino ad allora, Macchietta resterebbe con me, però se vuole, e se il sensei non ha problemi, potrebbe seguirci., conclusi.

    Nel frattempo, incurante delle questioni fra me e quel tizio bizzarro, Ssalflux avrebbe fatto un pò di fretta allo Yakushi-Sensei: Temo che se Abuk è qui, anche gli altri suoi compagni siano nelle vicinanze. Dobbiamo andare a proteggere la tana, Febh Yakushi, e poi dirigerci ad attaccare il loro evocatore., avrebbe incalzato.

    Onestamente, non sapevo se l'amministratore otese volesse portarsi dietro me, Macchietta ed il tizio bizzarro, ma avevo dei doveri come ninja di Kiri, oltre che averne come Terza Generazione e non volevo fare una pessima figura dinanzi ad un così grande ninja. [Nota Personale]

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [71]/80
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. Schivata

    2. Parata con Spada

    3. Parata con Spada

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note


     
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    È colpa tua. Ratty

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    Mostri di Genosha

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    Gabbiani? Replicò perplesso, sebbene la maschera del costume graziasse Fudoh dal ricevere uno sguardo oltremodo giudicante. Capisco...capiva che a Kiri erano talmente messi male da avere persino problemi con dei banalissimi uccelli marini ...e non giudico, suppongo che ognuno abbia i suoi guai. Disse con il tono di chi era saggio, mentre la faccia trasmetteva un'evidente intento canzonatorio, ma tanto l'altro non poteva vederla.

    [...]

    Le fasi successive alla cattura della creatura nera furono decisamente rumorose, per non dire complicate, tra i tentativi dell'essere di liberarsi, la comparsa di una lucertola e di un predatore che la voleva far secca, e ovviamente la collina che era franata a poca distanza producendo un tizio alleato di kiriani e che parlava di cose, almeno per lo Yakushi, prive di senso. Quello sa cosa sono quelle creature? Fudoh-coso, vedi di spremergli tutto quello che sa, io penso al rettile, qui. Avrebbe detto, prima di concentrarsi sulla strana lucertola dai colori chiari e dal tono stranamente distaccato, nemmeno parlasse come se stesse leggendo un libro. Darvi un vantaggio, dici? Piccoletta, io sono l'Arma che Annienta ogni nemico, per citare quelle specie di carrozzoni che usavano a Iwa secoli fa...roba da poco se posso permettermi, visto che non ne ho mai visto nemmeno uno a provare a fermarmi. Replicò con aria da sbruffone, mentre si sfilava il costume esponendosi al freddo di Genosha. Inutile dire che iniziò immediatamente a tremare per il freddo mentre dopo uno starnuto prese a colargli il naso, ma non rovineremo l'epicità del momento con questi dettagli quantomeno secondari.Locuste e Mantidi...quindi quelli che sono insetti che normalmente mangiate si stanno rivoltando contro di voi... Si accigliò alla menzione di una pietra nera, ricordando gli eventi del Bosco dei Sussurri con un congegno degli Illuminati, ma era improbabile che si trattasse dello stesso genere di artefatto, anche considerando le parole di Ssalflux. Ssalflux, quindi questo evocatore è ossessionato dalla sua pietra e le sue evocazioni sono mutate diventando aggressive contro di voi...credo tu abbia ragione. Dobbiamo tagliare l'albero alla radice...certo che sei diretta, parli come un manuale d'istruzioni... Aveva sentito nominare quei leggendari testi, ma non gliene era mai capitato uno tra le mani, preferendo invece "sperimentare" come funzionavano i prodigi della tecnologia moderna. Ogen ancora piangeva nel ricordare la sua poltrona massaggiante e ciò che ne era rimasto. Secondo alcuni si sentono ancora le molle cigolare con crudeltà mentre quell'oggetto corre tra le colline del Bosco dei Sussurri.

    In quel momento un movimento nell'erba attirò la sua attenzione, sparendo però troppo in fretta perchè lui riuscisse a raggiungerne o catturarne l'origine, ma sicuramente lo aveva visto. Quella roba tutto sembra tranne che una locusta...dici che sono state modificate dalla pietra? Preoccupante, specie se quel manufatto avesse influenzato qualcosa di più grande e feroce di una locusta. In ogni caso non abbassò la guardia, tenendosi pronto a contrattaccare, mentre lo sguardo cadeva un secondo su Fudoh e su quel Kuro, ma comunque quando parlò era rivolto a Ssalflux. Hai detto Garang? Ricordo vagamente di una locusta con quel nome...ma è roba di decenni fa. Forse addirittura al suo corso per diventare Chunin se non poco dopo, ma in ogni caso non era il momento di approfondire e poi quasi sicuramente si trattava di un'omonimia. Lo Yakushi si accigliò alla menzione del Richiamo Inverso, comunque, che poteva essere una seccatura non da poco se non riusciva a tenere vicini i bersaglio. Ci sono altri della tua specie? Se dobbiamo far un pò di danni tanto vale farli in grande stile, e non mi va di evocare le altre lucertole, per ora...potrebbero radere al suolo questo posto tra fiamme e fulmini. Se ci sono altri come te riuniamoli, e poi cercheremo questo evocatore, mentre proviamo a capire se la pietra nera ha qualcosa a che fare con quei tentacoli e i colpi dall'alto...Ehi, Fudoh-coso...capisco che quella roba che hai in mano ti tenga impegnato, ma qui mi si parla di una pietra che può creare gabbiani umanoidi! Perchè Febh era Febh, ma manipolare gli altri era il suo più grande divertimento!

    Poco distante la conversazione si era invece polarizzata tra Fudoh e Kuro, col primo che sebbene confuso dalle affermazioni dell'altro ebbe il sangue (degli Dei) freddo di non spifferare immediatamente tutto ma anzi provare ad analizzare la situazione. Sicuramente in quel preciso momento non percepiva alcun Dio Guerriero nel circondario, ma quando provò a inviare chakra curativo nella creatura che si divincolava questa si fermò di botto, muovendo il "torace" come se stesse inspirando a pieni polmoni, godendosi l'esperienza. Fudoh avrebbe quasi pensato che stesse aumentando di peso e di dimensioni, ma fu una cosa molto fugace...in ogni caso non percepì alcuna scintilla in quell'essere, che tuttavia adesso aveva gli occhi luminosi e puntati su di lui, non più agitato, come in attesa. Quanto a Kuro...senza toccarlo sarebbe stato impossibile capire se aveva una scintilla o meno.

    Kuro intanto aveva avuto la sua risposta, imbronciandosi un pò per non aver ottenuto immediatamente ciò che chiedeva come invece capitava di solito, ma dopotutto chi era lui per discutere i flussi della fortuna? Ritirò la mano e ascoltò la risposta di Fudoh e le sue domande. Colonne e tentacoli? No, niente del genere, di solito guardo per terra casomai ci fossero delle monetine o cose simili. Avrebbe risposto facendo spallucce. Ho già tirato su circa diecimila Ryo da quando sono sbarcato qui a Genosha. E ho anche trovato un bell'amuleto con diamante, un kunai che credo sia maledetto e un biglietto della lotteria che sospetto essere vincente. Avrebbe detto con distacco, come se raccontasse qualcosa di assolutamente normale e per niente fuori dal comune, nemmeno avesse detto di aver incontrato un conoscente durante una passeggiata, salvo poi apparire realmente sorpreso alla menzione di Taki. Cos...? Taki? IO? No, nononono, ahahaha cosa ti può far mai pensare che io sia di Taki? Ahahahaha! A giudicare dalla risata imbarazzata, dallo sguardo sfuggente e dal linguaggio del corpo, a meno di essere completamente scemi si poteva capire che stava mentendo, e pure male. Ma quindi tu sai del Sangue degli Dei? Cercò di correggere il tiro dopo due colpi di tosse Beh...questo potrebbe complicare o facilitare le cose, ma dopotutto è sempre una questione di fortuna...uhm...non c'è problema a darmi la creatura comunque. Non mi è mai successo niente di male e sicuramente non potrà ferirmi o altre cose...

    Fece per avvicinarsi tendendo nuovamente la mano quando la creatura emise un verso stridulo e Fudoh ebbe nuovamente la terrificante sensazione dell'attacco imminente, anche se leggermente diversa. Nemmeno il tempo di dirlo e sopra di loro apparvero un gran numero di punti luminosi, ognuno spesso almeno come un braccio, che altro non erano che raggi di chakra concentrato e letale, arrivato rapido quanto il colpo precedente, che caddero a pioggia in un intricato e fatale reticolo in un ampio raggio intorno a loro [Attacco]
    Ovviamente i raggi avrebbero deviato anche in modo innaturale pur di non colpire la creatura, curvando all'ultimo ma poi proseguendo, quindi Fudoh, Febh, Kuro e la Lucertola sarebbero stati dei bersagli facili. Lo Yakushi, grazie al verso della creatura, ebbe quel preavviso sufficiente per allungare la mano e afferrare la lucertola mentre l'attacco cominciava, tuffandosi a capofitto nella neve e nel terreno [Abilità] mentre focalizzava tutto sulla difesa, finendo per immergersi e subire forse qualche danno secondario, ma la neve attenuò gran parte dell'urto. Kuro invece arretrò per la sorpresa e iniziò a muoversi come un esagitato, urlando per lo spavento nemmeno ballasse su un terreno incandescente...e per pura fortuna ogni suo movimento, ogni scivolata e ogni torsione del busto, assolutamente casuale, lo portò a rimanere totalmente incolume, tanto che persino la creatura rimase stupita...però non ci furono altri attacchi: forse realmente quel cannone istantaneo richiedeva del tempo per ricaricarsi. State tutti bene? Per fortuna mi hanno mancato tutti quanti! Febh emerse poco distante dal terreno devastato, con la lucertola tra le braccia, illesa, e qualche ferita sul dorso per quei raggi che lo avevano raggiunto nonostante lla copertura offerta dall'Arte della Terra [Nota] SE QUELLA SCHIFOSA BESTIACCIA FA ANCHE SOLO MEZZO VERSO TIRALE IMMEDIATAMENTE IL COLLO! Non era del migliore degli umori, questo va detto.

    Se anche Fudoh la avesse lasciata andare durante la difesa quella sarebbe stata comunque troppo stanca per fuggire e non ci sarebbero stati problemi a catturarla nuovamente, ma restava da decidere cosa fare. Se me la consegni andrà meglio per voi, credo...io in ogni caso sento che la fortuna mi porta a starle vicino quindi starei con voi fino a quando sarà necessario! Annunciò Kuro, un pò stravolto ma incolume. Quella cosa non ti ha fatto nemmeno un graffio e devo credere che non sei dalla sua parte? Tu sei sciroccato! Starnazzò lo Yakushi mentre l'altro faceva spallucce. E' stata solo fortuna. Io credo molto nella fortuna, e sento che devo venire con voi e aiutarvi! Febh lo squadrò con ostilità, ma l'aria era ancora carica di elettricità statica e chissà quando sarebbe arrivato un nuovo colpo. Hai parlato di un nido, Ssalflux? C'è una grotta o qualcosa del genere dove possiamo ripararci? Non vorrei che far secco quel coso non fermasse gli attacchi. Fai strada! Poi verso Fudoh. Seguiamo la lucertola e portiamoci dietro quella cosa...qualunque cosa sia. Avevo ragione nel dire che la gente qui aveva bisogno di aiuto...e poi c'è qualcosa su queste locuste di cui parlava che non mi convince, mi lasciano uno spiacevole senso di deja-vu.

    Se si fossero incamminati (impossibile saltare agilmente tra gli alberi con la creatura che si divincolava a ogni tentativo di avvicinarsi del da parte di chiunque non fosse Fudoh), avrebbero scoperto che Kuro aveva conoscenze oltremodo rudimentali del chakra e a stento si muoveva nella neve, dimostrando doti fisiche decisamente inferiori rispetto ai due Shinobi...eppure non dava segno di grande fatica e anzi era entusiasta di ciò che accadeva. E' bello andare in giro con qualcuno finalmente! Non vado mai in missione con altri, dopo un pò si stufano tutti, specie Ben e Wat, quei due non hanno affatto senso dell'umorismo, voi però mi sembrate molto più simpatici e...oh! Un portafogli! Niente documenti però, ma tremila ryo...sarà dura restituirli. VUOI PIANTARLA DI RACCOGLIERE TUTTO QUELLO CHE TROVI? E COSA DIAVOLO CI FANNO TANTI TESORI IN MEZZO ALLA NEVE IN QUESTO POSTO DIMENTICATO DAL CIELO? Avrebbe sbottato lo Yakushi al terzo ritrovamento, mentre Kuro borbottava qualcosa sul rimangiarsi quello che aveva appena detto sulla simpatia. La creatura era vicina a Fudoh e la fissava con gli occhi inespressivi mentre la "bocca" brulicava come fosse composta da vermi o tentacoli intrecciati di un unico colore su cui era difficile distinguere chiaramente cosa accadesse...ma l'impressione che dava era quella di qualcuno che pregustava un pasto. Febh intanto avrebbe riportato ciò che gli aveva detto Ssalflux, chiedendo però al contempo di dirgli quello che i due sapevano sul Sangue degli Dei e se avesse in qualche modo a che fare con la capacità di potenziare delle creature mistiche. Oh...beh, per quello che so è il Sangue degli Dei è la chiave dei miracoli. Può fare praticamente ogni cosa quindi non è da escludersi. Ma questa creatura...percepisco che ha a che fare con il Sangue degli Dei ma non lo possiede direttamente. Non so. Tu però amico Fudohcoso... Aveva sentito il nome solo da Febh in fondo ...tu sembri saperne di più. Come mai...ehm...come mai hai pensato che fossi di Taki? Quella era solo una delle tante possibili domande, ma a giudicare dallo sguardo torvo dello Yakushi tentare dei giri di parole sarebbe stato poco efficace...e Kuro era il primo bersaglio in caso di mosse false, persino più delle Locuste.

    Quella cosa si agita ogni volta che io o questo cretino di Kuro...di cui sia chiaro che non mi fido...ci avviciniamo. Non so come la hai calmata ma continua così...se solo riuscissimo a inventarci un modo per tenerlo fermo senza fargli sparare una cannonata...o magari fargliela sparare ma essere pronti a difenderci, potrei usare il tempo di caricamento successivo per tentare una cosa e indagare su di lei. Avrebbe detto lo Yakushi una volta completato lo scambio di informazioni, sempre durante il cammino. Una mia tecnica permette di percepire gli eventi del passato, entro una certa misura. Specie se violenti. Ora che ci penso avrei dovuto usarla con i cadaveri prima, ma non abbiamo avuto molto tempo e poi mi fa parlare un pò strano per qualche tempo e preferivo evitare. Sbuffò. Il problema è che non so come agiscano i veleni su quella cosa e non mi fido a usarli...e nemmeno credo abbia un'anatomia normale. Tu che sei medico, se ricordo bene, cosa suggerisci per stordirla, o impedirle di attaccare...o per difenderci dal prossimo attacco se volessimo causarlo noi stessi per sfruttare i momenti sicuri successivi?

    Chiacchiere a parte, avrebbero proseguito fino a quando Ssalflux avesse potuto guidarli, mantenendo alta la guardia contro eventuali attacchi delle Locuste o dei loro alleati. Non avevano notato un paio di occhi color ghiaccio che li fissavano con estrema ostilità dal mezzo dei detriti della collina franata che si erano lasciati alle spalle. Non la passerete liscia...appena mi libero di queste rocce...forse spingendo quella...no, non si muove. Magari scavando qui...no...diamine! La vendetta avrebbe atteso qualche tempo, ma non dimentichiamo quegli occhi di ghiaccio, che saranno estremamente importanti in futuro.


    Edited by Febh - 3/12/2022, 22:20
     
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    Il Lago d'Inverno

    E la strada per raggiungerlo



    Lo Yakushi-sensei mi affidò da gestire quel tipo misterioso che si era presentato come "Kuro", oltre al caro Macchietta, mentre lui si concentrava su Ssalflux: in fondo era giunto a Genosha in cerca di quelle lucertole, non di strane creature nere e tentacoli di un possibile Dio Guerriero (cosa che nemmeno sapeva probabilmente).

    La suddetta lucertolina azzurra stava osservando l'amministratore otese, che si esponeva impavido al freddo dell'isola, paragonandosi ad uno dei miei antenati, fortunatamente mentre ero troppo concentrato a sentire Kuro parlare di Sangue degli Dei.
    Forse Febh-sama avrebbe notato lo strano modo di battere gli occhi della lucertolina, quando quello accennò al fatto che fosse il loro cibo ad essersi ribellato, come se non riuscisse a cogliere qualcosa nelle parole del ninja, e Ssalflux stava anche per dire qualcosa al commento sul padrone delle Locuste, per poi fermarsi e ripetere quel gesto, quando lo Yakushi accennò al manuale d'istruzioni.

    Fu alle successive domande che, finalmente, la lucertolina pensò bene di dare qualche informazione in più.

    Sì, dai dati in mio possesso, sono sicura quasi al 100% che sia stata la pietra nera a mutarle, ma non altrettanto che la pietra appartenga al loro alleato umano.
    Le Locuste arrivarono qui poco meno di dieci anni fa, assieme ad un geco, un'accoppiata molto strana, ma che permise, ai tempi, di sancire la nostra tregua con le Mantidi.
    Quei insetti avevano un aspetto differente, solo quelle più grosse fra loro almeno erano grandi quanto una mano umana.
    Abbiamo saputo qualche dettaglio dal Geco, il cui nome era Obbuan: quelle erano chiamate le Locuste del Vento, mentre lui faceva parte dell'Ordine Ascetico dei Gechi, e le loro due stirpi avevano condiviso un alleato umano fino a poco meno di un anno prima dell'arrivo a Genosha.
    Un umano che chiamavano soltanto come il "Dominatore".
    Per qualche motivo, che non ci spiegò, nessuna delle due stirpi poteva tornare nella loro terra d'origine, così la maggior parte dei Gechi compagni di Obbuan si era diretta verso il continente ninja, mentre lui, assieme alle Locuste, aveva scelto di visitare quest'isola.
    Circa quattro anni fa, però, entrarono in contatto con quella pietra nera: le Locuste cambiarono e con loro anche le Mantidi.
    Le prime diventarono degli stormi, capace di manifestarsi con l'aspetto vagamente umanoide che hai visto.
    Le Mantidi, in tal senso, divennero solo gigantesche.
    Un cambiamento comune, però, fu che tutti gli insetti divennero più potenti ed aggressivi: il primo a morire fu proprio il Geco, poi riaccesero la faida, uccidendo alcune di noi lucertole.
    L'alleato umano si aggiunse a loro in seguito, per ciò che ho potuto dedurre, e questo vantaggio ha incrementato le loro vittorie, prima della sua apparizione, molte Locuste ed alcune Mantidi si sacrificarono per proteggere la pietra nera, ma ora è solo l'umano a proteggerlo, nel loro nido.


    Tutto questo, Ssalflux lo raccontò con estremo distacco, per quanto l'argomento, verosimilmente, le interessasse tanto da aver cercato a sua volta degli alleati.

    Alla domanda sulla presenza di altre lucertole azzurre, poi aggiunse: Sì, mio fratello ed almeno un altro di noi saranno più che favorevoli ad unirsi alla battaglia: non comprendevano la mia scelta di cercare alleati, ma con i numeri e le abilità dei nostri avversari è stata la scelta strategicamente più logica.
    E' comunque corretto dirigerci al Lago dell'Inverno, dove abbiamo il nostro nido: probabilmente Abuk era in avanscoperta, in cerca del lago a sua volta.
    , concordò.

    Così, quando lo Yakushi-sama mi avvisò di un pericolo estremo, la possibilità di Gabbiani umanoidi, se non fossi stato focalizzato su altro, avrei dato la priorità a quella terribile immagine di morte, che mi avrebbe comunque fatto venire in mente un bizzarro tizio visto di sfuggita ai tempi dell'Abete.

    Come vi dicevo, però, ero in tutt'altro concentrato.
    Se da una parte, infatti, Macchietta sembrava essersi calmato/a, in qualche modo mi diede anche l'impressione di gradire l'uso fatto delle Mani Curative, mi sembrò quasi che quella Creatura fosse improvvisamente ingrassata sotto il mio tocco.
    Poi c'era quel "Kuro", che non guardava mai in alto, ma solo in basso, raccogliendo Ryo e kunai maledetti in giro per Genosha.
    Sicuro che sia salutare raccogliere un kunai maledetto? Poi, scusa, che forma ha un kunai maledetto?, avrei chiesto incuriosito dall'assurdità di quello che diceva.
    La curiosità, comunque, sparì quando l'altro reagì in modo fin troppo esagerata alla domanda su Taki, negando in modo decisamente eccessivo, per di più la sua successiva domanda, relativa al "Sangue degli Dei", sembrava dimostrare una conoscenza decisamente sospetto.
    Problema più grosso fu, però, che avvicinò una mano a Macchietta e l'essere iniziò ad urlare.

    Ed all'urlo seguì la sensazione che avevo avuto qualche tempo prima: il ronzio della minaccia in avvicinamento dall'alto.
    Oh caz cavolo!, pensai alzando la testa verso l'alto: stavolta era una pioggia di raggi di luce e l'unica idea buona che mi passò per la testa fu di puntare la mano verso il terreno e combinare l'elasticità dello stesso con un salto esageratamente carico di chakra. [Difesa]

    Sarei letteralmente volato, di poco più veloce di quella assurda pioggia di strascichi di luce, che avrebbero investito il terreno molleggiante lì dove prima mi trovavo.
    Certo, l'atterraggio non sarebbe stato dei migliori e le gambe mi facevano un male rilevante, ma, a fatica, finita quella pioggia di luce, avrei raggiunto gli altri per scoprire che "Kuro" era riuscito ad evitare tutti gli attacchi e Macchietta era stremato/a ed illeso/a. [Danno]
    Lo Yakushi-sensei, di contro, era parecchio irritato e propenso a staccare la testa dal collo di Macchietta, semmai c'avesse riprovato.
    Al contrario, l'illeso Kuro propose di dargli la Creatura, ma mentre l'otese ribatteva a parole, io mi riavvicinai allo strano essere poggiandogli di nuovo una mano sulla spalla: Lui resta con me finché non finiamo la missione con lo Yakushi-sensei, poi possiamo parlare di dove andrà., tagliai corto dal canto mio.

    Alla domanda sulla grotta, Ssalflux, che aveva osservato con attenzione tanto l'essere ignoto, quanto Febh-sama per come s'era difeso, rispose: Noi viviamo nei pressi del Lago d'Inverno, ci sono delle piccole grotte nelle vicinanze, sì, ma sarebbe strategicamente più utile che la creatura nera rilasciasse il suo attacco contro i nostri nemici. Forse nemmeno la loro natura di Stormo potrebbe salvarli., analizzò con freddezza, prima di iniziare a dirigere i passi dello Yakushi-sama.

    E così il nostro bizzarro gruppo iniziò la sua marcia.
    Immaginate: io, nei miei abiti recuperati in ospedale, che zoppicavo, tenendo la mano destra sulla spalla di Macchietta, creatura di origine ed aspetto ignoto, mentre quel Kuro si abbassava di continuo per raccogliere monete e portafogli, parlando di "Ben e Wat", suoi amici che non erano mai di compagnia.
    E davanti a noi? L'esempio di perfezione ninja, alias Febh-sama, che seguiva le indicazioni di una piccola lucertolina azzurra in mezzo alla neve.
    Un gruppo bizzarro, appunto.

    Durante suddetta marcia fui preso da un dilemma: era più assurdo che Kuro recuperasse ogni sorta di ricchezza in una prigione impervia in mezzo alla neve (cosa per cui, direi di chiamarlo KuLo, più che Kuro), oppure il modo in cui, di quando in quando Macchietta guardava me, con quella sorta di bocca informe che s'agitava, quasi fossi una specie di piatto di ramen che aspettava fosse cotto a puntino? Lascio a voi la scelta... io ne ero comunque assieme preoccupato e spazientito.

    Febh-sama, stava intanto chiedendo informazioni sul Sangue degli Dei, fortunatamente al nostro sconosciuto compagno di viaggio, che poi pensò bene di mettermi in mezzo nel loro discorso, chiedendomi cosa ne sapessi io e perché lo avessi etichettato come di Taki.
    Bé, KuL... ehm Kuro-san, deve sapere che ho sentito parlare del Sangue degli Dei solo tre volte in vita mia, escluso oggi.
    Due volte ero a Taki, mentre l'ultima riguardava un testo scritto, ma non so se anche quello venisse dal Paese delle Cascate onestamente.
    , iniziai, senza soffermarmi troppo su l'Infame Piumato ed il suo libro di filastrocche non in rima.
    La prima volta, invece, ero stato mandato in missione in un villaggio di nome Tsuya, dove erano stati compiuti diversi omicidi: durante le indagini è saltato fuori questo Sangue degli Dei e sul momento non sapevo cosa fosse, ma alla fine, comunque, si scoprì che la vera causa degli omicidi e non avevano a che fare con tale argomento., spiegai, sorvolando volutamente sul fatto che me ne aveva parlato il Gashadokuro, da dentro un albero dove era imprigionato. Dettagli che era meglio evitare.
    La seconda volta ne ebbi, apparentemente, un contatto più diretto: ero in missione nel Paese delle Cascate per cercare di recuperare un oggetto rubato, cosa che non riuscì al mio gruppo, tra l'altro.
    Quella volta, come dicevo, incontrammo delle persone che dicevano di aver ricevuto in Dono il Sangue degli Dei da una tale Signora: erano shinobi, o comunque individui con poteri particolari, e di fatto i più esperte su tale argomento.
    Ammetto che mi è sorta la voglia di conoscere questa Signora di Taki dopo quello specifico incontro.
    , conclusi, evitando parecchi dettagli, ma in fondo anche il tipo aveva sorvolato o mentito, per quel che sospettavo, tanto che tentai di incalzarlo.
    Lei, invece, Kuro-san, quanto ne sa di questo Sangue degli Dei? Dice che è fonte di Miracoli, ma deve sapere qualcosa di più specifico se è convinto, anzi, lo sente, che Macchietta qui, ha a che fare con questo Sangue, giusto?
    Non so se è effettivamente di Taki, ma ho immaginato che, se sa di questo argomento, deve esserci stato a sufficienza, o mi sbaglio?
    , chiesi ancora.

    Poco dopo, fu Febh-sama a dare dei suggerimenti: Può vedere eventi violenti con il solo tocco? E' veramente un ninja superbo!, pensai fra me con estremo orgoglio per avere la possibilità di condividere con lui quella missione.
    Come medico, escluderei l'uso di qualcuna delle mie tecniche, specie perché prima è sembrato che gradisse, un pò troppo, il mio chakra. Però ho un fuuinjutsu: potrei provare ad eseguirlo su di lui e dovrebbe impedirgli di usare per un pò alcune sue abilità. Gliele farà dimenticare, per così dire.
    Secondo lei potrebbe essere una soluzione fattibile? In caso contrario potrebbe essere il caso di... non so... fargli sparare quella cannonata di luce contro i nemici della lucertola sua amica?
    , conclusi con un pò di ironia.

    Se lo Yakushi-sensei avesse accettato la mia proposta, allora, dalla mano che tenevo sulla spalla di Macchietta, avrei provato ad applicare il fuuinjutsu che già mi aveva salvato contro l'uomo Specchio e poi con Pangu. [Sigillo della Memoria]

    Comunque fosse andato, dopo altri cinque, o poco più, minuti, saremmo arrivati in prossimità di un ampio lago circondato dalla neve e che, in quel momento, era decisamene affollato.
    Ma che cavolo?, fu il mio primo commento.

    L'essere di nome Abuk era lì, ma non era il solo, c'era anche un'altra creatura, una mantide piuttosto bizzarra [Kyuri]
    A completare il quadretto: una grossa lucertola blu, che sembrava appena uscita dal lago lì vicino e che stava combattendo contro quella Locusta, ma, per ogni tentativo di colpirla, la creatura si sfaldava per poi ricomporsi, o schivava con grande prontezza di riflessi i colpi.
    Quello è mio fratello, Ssalfroid, sarebbe saggio aiutarlo., esordì Ssalflux, con il solito tono incredibilmente neutro. [Ssalfroid]

    Kyuri, eliminali tutti., ordinò la Locusta con una voce che sembrava quasi essere un lontano eco.
    Le Mantidi possiedono una tecnica di moltiplicazione dei corpi molto potente., spiegò laconica Ssalflux, mentre la mantide si moltiplicava: ora erano cinque [Tecnica Kyuri 0].

    Dubitavo che Febh-sama si sarebbe preoccupato della mantide che si lanciò contro KuLo ed egualmente non me ne sarei preoccupato io: la mia attenzione andava più sulle due che si diressero contro me e Macchietta, mentre le ultime due puntavano lo Yakushi e la lucertolina azzurra.

    Il primo Kyuri si sarebbe lanciato contro l'otese, o più correttamente sarebbe scattato oltre la sua figura ad altissima velocità. [Tecnica Kyuri 1]
    Il movimento avrebbe investito, se fosse andato a segno, tanto lo Yakushi, quanto la lucertolina, ma non si sarebbe fermato lì l'attacco: la Mantide ridotto la breve distanza fra loro e poi avrebbe mosso veloce le due falci per cercare di tagliare le braccia ed il collo dell'otese in quello che si sarebbe tramutato in uno scontro ravvicinato. [Attacco Doppio x2 - Kyuri 1]
    Il problema, però, era che mentre il "primo" Kyuri attaccava in corpo a corpo, il "secondo" avrebbe effettuato un colpo sulla distanza, alle spalle del Cavaliere delle Lucertole. [Tecnica Kyuri 2]

    Cercate di catturarne uno, Ssalflux!, borbottò la più grossa lucertola, piantando le zampe sul terreno e gelandolo sotto i piedi della Locusta e di almeno due delle mantidi, quella che attaccava da lontano Febh-sama e la seconda che si stava avvicinando a me e Macchietta.

    Ssalfroid ha ragione, Arma che Annienta, catturare la Mantide originale ci potrebbe aiutare., concordò con freddo raziocinio la piccola lucertolina.
    Stava a Febh decidere come agire e, chissà, forse avrei potuto dare una mano anche io in tal senso. [Nota]

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [61]/80
    Vitalità
    17/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Le parole della lucertola erano chiare e organizzate, nemmeno fosse una segretaria eccellente o un docente universitario (anche se lo Yakushi aveva esperienza solo della prima di queste mitologiche creature), analizzando gli eventi e trasmettendo le informazioni con fredda precisione, come se non fossero affar suo ma leggesse solo un rapporto. Uhm...odio i mostri a sciame...finché sono giganti non ho grossi problemi: fanno solo più rumore quando cadono. Avrebbe fatto spallucce. Ma ho come un ricordo di quando ho provato a entrare a Kiri anni fa e Shiltar mi tenne fuori...era lui quello che chiamavano Dominatore? Bah, in ogni caso hanno ucciso alcune di voi... Si rabbuiò. Questo mi dispiace. Mormorò in un barlume di serietà. Non sapevo della vostra esistenza ma forse avrei dovuto, non posso certo dire di essere il Cavaliere delle Lucertole se lascio che vi ammazzino. Il suo sguardo si era fatto più sottile e per certi versi crudele. Quindi faremo in modo che paghino fino all'ultima goccia di sangue versato. Belle parole che forse sarebbero state più efficaci se non avesse avuto il naso che colava, ma sorvoliamo.

    Intanto Fudoh non ebbe modo di approfondire il concetto del Kunai maledetto per via dell'improvvisa reazione di Macchietta e del successivo attacco apparso dal nulla, dal quale tutti i presenti, escluso il fortunello, uscirono con qualche livido di troppo. Febh era per lo sterminio ma tornò rapidamente a più miti consigli, mentre Kuro accettò serenamente di non avere subito accesso alla creatura: era abituato ad avere quel che voleva, ma senza mai fare sforzi: in genere gli capitava tra le mani prima o poi. Avevano iniziato la loro lunga marcia, cercando di condividere le poche informazioni a disposizione. Quindi tuo fratello ci darà una mano...e vivete in un lago e anche adesso i vostri nemici cercano di raggiungere il vostro nido? Sei stranamente calma, nonostante la situazione. Avrebbe detto, inizialmente ammirato, e poi fraintendendo completamente. Ah, ma certo, è perchè ci sono io. Ovvio, la mia presenza rassicurerebbe chiunque! Inutile dire che non avrebbe ascoltato eventuali chiarimenti, occupato anche a mandare sguardi di invidia e ostilità a Kuro. Ah, si, ho sentito degli omicidi a Tsuya. Avrebbe commentato il loro accompagnatore. Ma non sapevo fosse coinvolto il Sangue degli Dei. Poi alla menzione della Signora deglutì e si fece vago. Oh, si, si. Ho sentito anche io di questa Signora, si. In effetti conosco qualcuno associato a lei, ecco, ma non so quanto abbia simpatia per gli accademici. Per noi accademici, ovviamente. Però mi si dice che è molto gentile e disponibile. E poi a domanda diretta attese qualche secondo, come per riorganizzare le idee. Io...uhm. Diciamo che so che chi beve il Sangue degli Dei ottiene poteri soprannaturali, come se si addestrasse nelle arti ninja come un esperto, ma in pochi istanti. E qualcuno impara a volare e a sputare fuoco. A Taki molte persone hanno sviluppato questi poteri così e...uhm...forse però questa era un'informazione riservata. A Taki la gente diventa ninja semplicemente bevendo un intruglio strano? E ti pare un'informazione che deve restare segreta??? Sbottò lo Yakushi, decisamente inorridito al pensiero: anche se pigro era sempre stato convinto che i risultati richiedessero impegno, e aveva sempre rifiutato il potere "facile", incluso il Sigillo Maledetto di Oto, che pure avrebbe potuto avere in qualunque momento.

    Uhm...no, certo che no. A...uhm...intendo che è riservata perchè la mia attuale missione è trovare informazioni e cose collegate al Sangue degli Dei e solo quando le avrò potrò fare rapporto. Aggiunse timidamente, cercando di correggere il tiro. Kensei questa volta ne sentirà quattro! Per una volta che vengo a trovarlo non mi dice nulla di questa roba? Sono qui e nemmeno un pò di pettegolezzi? BAH! Tu ne sapevi niente, Fudohcoso? Certo questo spiegava anche come mai Kuro fosse stato diverse volte a Taki: per la sua missione. Ma più che approfondire lo strano carattere di quel tizio Febh era più concentrato sul guardarlo male mentre trovava un diamante grande come una pigna in un albero cavo che avevano appena passato. Ssalflux...quante probabilità ci sono che quel tipo trovi tutti questi tesori QUI in questo sputo di neve dimenticato dai Kami? Sospettava che il rettile le avesse già calcolate, mentre Kuro lo guardava imbarazzato come a dire che era stata solo fortuna e non era colpa sua se gli capitavano a tiro quelle cose. E quante possibilità ci sono che se raccoglie altri tesori io gli spezzi tutte le ossa delle mani? Chiese nuovamente, con un sorrisetto che rasentava l'isterico (e che convinse Kuro a smettere di "trovare" cose)

    Intanto trovarono una possibile soluzione per fermare il mostriciattolo quel che bastava per dare il tempo allo Yakushi di usare la sua tecnica di indagine. Non ci vorrà più di qualche secondo, non perderemo troppo tempo. Si accigliò. Puoi restare di vedetta, Ssalflux? Mentre uso la tecnica non posso vedere altro che le visioni...e dato che di TE non mi fido... indicando Kuro, che fece un'espressione visivamente ferita da quelle affermazioni ...e che tu potresti notare qualcosa da un punto di vista differente, tutti e tre condivideremo le visioni. In quel modo però per qualche istante sarebbero stati indifesi, ma avevano ancora un pò di tempo. Quanto a te, Fudohcoso, io sono evidentemente un grandissimo esperto di Fuuinjutsu, così come di ogni altra tecnica e conoscenza. Si incensò, sebbene non conoscesse il benché minimo Fuuinjutsu. E se ti riferisci al Simbolo della Memoria, che usa anche Hoshikuzu, allora potrebbe funzionare. Male andando starò pronto con un jutsu difensivo di qualche tipo. Fece un cenno del capo. Vai.

    Applicato il Sigillo, la creatura rimase stordita per qualche istante, chiudendo e aprendo gli occhi come se non comprendesse appieno cosa stava succedendo, ma quando lo Yakushi si avvicinò, nonostante la reazione e il grido dell'essere, non ci fu alcun attacco improvviso. Sembra funzioni...quindi...andiamo avanti. Chiuse gli occhi, mentre l'aria intorno a lui divenne quasi elettrica, come se stesse per scoppiare un temporale localizzato o come se un tuono silenzioso si fosse appena abbattuto su di loro. Un secondo dopo il ninja aprì gli occhi, neri come la pece e crepitanti di un chakra che faceva venire i brividi e che pareva diffondersi tutto intorno a lui, delineando crepe e debolezze come i punti marcescenti degli alberi o il terreno cedevole coperto di neve. Intorno a loro era come se tutto fosse improvvisamente più fragile e insicuro, quasi come se la caducità del mondo stesso fosse stata portata alla luce, e lo stesso valeva per i loro stessi corpi: ogni ferita e ogni cicatrice apparivano a Fudoh come se pronti a peggiorare al minimo stress...non era una bella sensazione. Oh mamma...tutto mi aspettavo ma non questo, non c'è niente di fortunato in tutto questo. E allora vedi di chiudere il becco, miserabile. Replicò lo Yakushi con voce stentorea, in preda all'estasi che il chakra degli Hakai provocava, causando un vago delirio di onnipotenza. Questo è il potere degli Hakai, il mio clan. Questo è il MIO potere, il potere che porta alla distruzione di qualunque cosa. La Fine Inevitabile del tutto. E ora ne assaporerete una briciola...gioite! Il mondo cambiò nuovamente per loro, ma non era stato il potere di Febh a influenzare l'ambiente, quanto piuttosto la loro vista a modificarsi, a diventare esattamente come la sua...a vedere la distruzione di ogni cosa, tutti i modi più semplici per causare danno, ogni dettaglio o debolezza evidenziata come fosse una spaccatura su cui bastava insistere appena...ogni gioventù o energia che si sovrapponeva alla sua distruzione, in una desolazione dell'animo che avrebbe potuto far impazzire qualcuno non preparato. Kuro iniziò a piangere. Dovreste gioire, non piangere. L'unica verità è che tutto deve finire, io ho solo rimosso il velo della menzogna, la speranza, dai vostri occhi. Parlava quasi fosse un predicatore, ma senza un nemico su cui concentrarsi la Fine Inevitabile tendeva a diventare piuttosto autoreferenziale. E ora...ammiriamo insieme la distruzione avvenuta nel passato. [Tecnica x3]

    Agli occhi di tutti e tre si presentò un paesaggio brullo e desertico, con un cielo nero e abbondante di stelle mentre gran parte della luce arrivava da un'enorme corpo celeste azzurro nel cielo. Il suolo era colmo di crepacci e di gallerie senza un singolo filo d'erba o traccia di vita animale. Poi un gruppo di quattro creature come Macchietta passarono velocemente sulla superficie, uscendo da un cratere e dirigendosi in uno poco distante ma mostrandosi evidentemente sofferenti, come se esporsi all'aria aperta li danneggiasse. Stavano per raggiungere l'apertura quando lo spazio intorno a loro si deformò facendo emergere dal nulla degli enormi tentacoli, uno dei quali colpì la creatura più grossa tra le quattro, facendole esplodere in icore e brandelli nerastri. Le altre tentarono di fuggire ma vennero catturate e proiettate nel varco dal quale erano stati attaccati. All'interno la visione si fece confusa e assurda (con Fudoh che provò la netta e chiara sensazione di avere un Dio Guerriero vicino) mostrando quello che sembrava l'interno di un corpo e contemporaneamente l'esterno dello stesso, con tentacoli e propaggini che si dibattevano in modo caotico e varie persone o parti di persone che giacevano sparse, o erano in piedi e combattevano in lontananza. Una nuova apertura e un cavallo venne tirato nello spazio assieme ai tre superstiti, che gridarono...e al loro grido ci fu un violento attacco di chakra dal nulla, il potere del loro Dio (che fece nuovamente soffrire Fudoh come se lo accoltellassero). I tentacoli si ritrassero, per poi attaccare con nuova furia e uccidere una delle creature, mentre le altre due fuggivano in un nuovo varco che si stava aprendo...lo stesso verso il quale si era diretto il cavallo...ma solo una delle due ce la fece...e oltre il varco una strana sostanza bianca, il freddo...e tantissima fame.

    Interrotta la visione lo Yakushi sospese gli effetti della sua tecnica, mentre portava una mano alla testa, come sempre turbato dagli effetti di quel Jutsu che esagerava fin troppo le sue naturali attitudini, specie al parlare come un invasato. Kuro ancora piangeva e non sarebbe stato un interlocutore utile, ma Fudoh pur avendo sofferto sembrava essersi ripreso. Non so te ma non ho capito molto...solo che questa cosa è stata rapita da un posto che sembra totalmente alieno, finendo in un posto altrettanto assurdo...e poi scappando qua per caso. La ammazziamo? Non è comunque il suo posto. Propose, sbrigativo, mentre Fudoh si accorgeva che il Simbolo della Memoria cominciava a sbiadire, e la creatura aumentava ancora una volta di peso, leggermente...lo aveva in qualche modo consumato? Io...io so che devo continuare a venire con voi ma...ma...uhm...potresti non farlo mai più? Le richieste di Kuro però sarebbero sicuramente cadute nel vuoto.

    [...]

    Il nostro percorso, superata la zona più fitta di alberi, ci portò a intravedere un luccichìo che indicava la presenza di acqua: il lago di cui aveva parlato Ssalflux. Dimmi che non dobbiamo tuffarci nell'acqua, non mi piace l'acqua fredda e...uh? Anche Fudoh aveva sbottato qualcosa del genere quasi in contemporanea, mentre nella neve vicino al lago si consumava uno scontro tra creature sovrannaturali. Ssalfroid? Ripeté quanto gli comunicò la lucertolina che aveva in spalla. Ti deve stare parecchio antipatico se ne parli così... Ma questo non cambiava le cose: dovevano aiutare quel rettile. Fudohcoso, Kuro, dobbiamo intervenire. E poi aggiunse, ricordando a tutti che si trattava pur sempre di Febh Yakushi. Perché voglio che queste lucertole siano salve, e se succede loro qualcosa perché voi non lavorate al massimo, state pur certi che non sarete mai più in grado di fare niente nella vostra vita!

    L'orribile Arbuk e una mantide gigante stavano portando ripetuti assalti contro la lucertola, che pur sulla difensiva cercava di contrattaccare ma aveva scarso effetto contro la natura di sciame del suo nemico, anche se con attacchi basati sul ghiaccio. Fammi indovinare, tuo fratello non è quello sveglio del gruppo, vero? Perché non congela lo sciame tutto in una volta? Intanto la mantide li aveva notati e dietro ordine dell'altra creatura si moltiplicò, lasciando una copia vicino a Ssalfroid e inviando le altre quattro contro i nuovi venuti...difficile essere certi di quale fosse l'originale.

    Mentre il gelo della lucertola riusciva a bloccare alcune delle copie, una delle mantidi si lanciò brutalmente contro Febh e Ssalflux, quasi sparendo alla vista in una specie di carica supersonica. Ssalflux...proteggiti col chakra elementale, al resto penso io. Serrando la guardia mentre il nemico spariva impastò una discreta quantità di chakra per rafforzare le sue difese e anche quelle della lucertola, che si trovò forse confusa nel vedere come lui riusciva a manipolare il suo chakra se erano a contatto [Difesa 1 e 2]. Lo spostamento d'aria causò qualche graffio trascurabile che la mantide avrebbe certo pagato caro, ma sembrava che l'offensiva non fosse terminata dato che, nuovamente percepibile alle spalle dello Yakushi, l'insetto si avvicinò per cercare di colpire con un primo duplice attacco, simile a un'esecuzione, contro il collo dell'otese che tuttavia non aveva alcuna intenzione di stare al gioco, abbassandosi con rapidità e sfuggendo all'attacco con il minimo impegno [Difesa 3]. Un nuovo attacco cercò di avventarsi su di lui per tranciare le braccia, proprio mentre l'altra copia-mantide più distante scaricava un brusco Fuuton nella sua direzione . Tks...dilettanti! Con un pestone deciso a terra sollevò una grossa parete di ghiaccio alle sue spalle, riuscendo a influenzare la neve come se fosse solida terra grazie al contatto con Ssalflux, che forse avrebbe avvertito questo legame quasi forzato da parte dello Yakushi [Tecnica 1], mentre arretrava appena frapponendo il braccio sinistro alle due lame che saettavano come una forbice dagli intenti letali...ma non avrebbe certo sacrificato l'avambraccio contro un attacco tanto al di sotto della sua attenzione: un rumore metallico tradì la presenza del bracciale snake-sword che aveva addosso, infinitamente più resistente di quanto quelle falci potessero anche solo sperare di scheggiare [Difesa 4].

    In contemporanea una mantide si era avventata su Fudoh e su un Kuro che ancora non si era ripreso del tutto e che sembrava ben poco avvezzo a combattere, con un kunai tenuto goffamente in mano e gli occhi che saettavano in cerca di una via di fuga. Proprio la sua indecisione lo rese il primo bersaglio dell'attacco di una mantide che tuttavia, dimostrando forse troppa foga, finì per scivolare nella neve e cadere a terra, conficcando le falci in un punto del terreno stranamente molto denso...restando comicamente incastrata. Oh...che fortuna! Avrebbe commentato il giovane, con un sospiro di sollievo, mentre da una tasca recuperava un mazzetto di cartabombe (ne aveva un quantità spropositata, certo pagate con le sue immense e fortuite ricchezze), strappandone tre e lanciandole contro la creatura...che verosimilmente sarebbe scomparsa per via della deflagrazione.

    Non altrettanto fortunato sarebbe stato Fudoh con il suo Macchietta, dato che la mantide bloccata dal ghiaccio avrebbe aperto le danze artigliando l'aria e scatenando una vera tromba d'aria tagliente che mirava a travolgere entrambi [Tecnica Nemico 1]. Come se non bastasse il clone che correva nella loro direzione sembrava potersi muovere impunemente all'interno di quel complesso Fuuton, raggiungendo il duo immediatamente dopo l'arrivo del tornado, perlomeno come tempistica ideale, e cercando di colpire orizzontalmente con la falce destra, per decapitare Fudoh, e poi con la sinistra per impalare dal basso verso l'alto Macchietta [Attacco Nemico 1 e 2]. Stava per eseguire un terzo e forse più brutale attacco, con l'aria gelida che cominciava ad avvolgersi intorno alle lame, quando qualcosa di imprevisto da tutti i presenti interruppe la sua offensiva: alla sinistra dell'insetto lo spazio si deformò, con uno squarcio analogo ai precedenti da cui uscirono due voluminosi tentacoli. Il primo spazzò via la mantide con uno schiocco, facendola letteralmente esplodere, mentre l'altro si allungò con rapidità estrema verso Fudoh e Macchietta, cercando di catturarli e, forse, trascinarli con sé nello squarcio [Attacco ???]. Al netto del pericolo imminente, Fudoh percepì con estrema chiarezza ciò che quei tentacoli rappresentavano: un Dio Guerriero...ma anche se quell'attentato alla sua incolumità lo avrebbe avvertito come un affronto blasfemo...restava il fatto che quel varco conduceva da un Dio Guerriero. E se avesse scelto di farsi catturare? O se fosse balzato nello squarcio una frazione prima che si chiudesse?

    Sopravvissuti alla prima offensiva sarebbe stato il momento di passare al contrattacco, mentre i due rettili suggerivano di tentare di catturare il nemico invece di abbatterlo, o di concentrarsi sull'originale. Perché pensare all'originale se posso annientarli tutti e cinque...inclusa quella specie di cavalletta umanoide là dietro? Sentenziò con aria spavalda, intanto che il muro appena creato crollava contro l'onda di vento della mantide nemica. Sapeva di poter vincere facilmente anche se con la coda dell'occhio notò sia l'esplosione da parte di Kuro che il tentacolo contro Fudoh, cosa che lo preoccupò notevolmente...e se Macchietta avesse sparato il suo attacco? Dovevano risolvere la situazione in fretta! Cominciamo con il farne fuori uno. Tieniti forte, Ssalflux. Mentre settava il fisico sull'offensiva più assoluta [Tecnica 2] mise mano alla snake-sword che aveva appena usato per difendersi cercando di portare un singolo, rapidissimo fendente a mò di frusta che voleva decapitare la mantide prima che questa potesse anche solo capire cosa stava succedendo [Azione 1 e Tecnica 2], cercando tramite le vibrazioni e il chakra distruttivo di farle letteralmente esplodere la testa. Un secondo colpo altrettanto rapido avrebbe fatto seguito al primo qualora l'attacco fosse fallito [Azione 2a]

    In ogni caso, abbattuta o meno la creatura, lo Yakushi sarebbe poi scattato verso la mantide prigioniera e verso Arbuk, oltre che Ssalfroid [Azione 2b o 3]. Sai allungare la lingua come tutte le lucertole, Ssalflux, o sbaglio? Io penso alla Mantide. Tu attacca Arbuk e lascia che io aiuti il tuo chakra. Sapeva che quell'essere era in grado di disperdersi per evitare gli attacchi, essendo uno sciame, ma lui avrebbe potuto rendere quell'attacco una trappola letale, specialmente se il nemico la avesse avrebbe sottovalutata. Appena a distanza, sempre correndo, avrebbe cercato di sferzare l'arto superiore destro della mantide con la sua spada sinuosa e affilata, così da incapacitarla, e se avesse avuto il tempo avrebbe riservato lo stesso trattamento all'altro braccio [Azione 3 e/o 4]. Contemporaneamente, non appena Ssalflux, magari in concomitanza con un attacco del fratello, avesse cercato di catturare il nemico con la lingua lo Yakushi avrebbe potenziato enormemente le sue doti sia tramite il chakra che tramite il suo impareggiabile controllo del chakra, trasformando quella già voluminosa lingua in una vera e propria trappola micidiale per ogni creatura di piccole dimensioni: tramite il chakra adesivo esteso per mezzo metro dalla lingua, di fatto avrebbe afferrato tutto ciò che si trovava vicino alla protuberanza retrattile, inclusi i singoli elementi dello sciame nemico mentre si separavano per evitare un contatto fisico [Azione EXTRA]. Tutto stava a vedere se sarebbe bastato a catturarlo tutto o almeno una buona parte...



    Edited by Febh - 3/12/2022, 22:20
     
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    Lucertole, Mantidi, Locuste... Dei Guerrieri



    Ssalflux ascoltava le parole dello Yakushi-sensei, impassibile, senza il dovuto entusiasmo che si dovrebbe offrire a Febh-sama, soprattutto se si rammarica per la sorte dei tuoi simili.
    Non saprei se quello era il nome del Dominatore, Cavaliere delle Lucertole, ma sono ben lieta della tua determinazione nel darci supporto ed aiuto., concordò alla fine, prima di rivolgere un altro suo tipico battere di ciglia dinanzi alla dimostrazione di sicurezza che l'altro offriva.

    Io, dal canto mio, stavo scambiando mezze verità con il signor "KuLo".
    Infatti, il Sangue degli Dei non c'entrava con gli omicidi a Tsuya, ma lo abbiamo scoperto solo durante le indagini., confermai, il ché era vero, per quanto evitai di spiegare tutta la parte del Gashadokuro, ovviamente.
    Quando, poi, la discussione virò verso la Signora di Taki, quello sembrò essere molto più vago nelle sue risposte, ma, soprattutto disse un paio di cose interessanti.
    Bere? Il Sangue degli Dei si beve? Ma erano scintille quelle che percepivo nei Guardiacaccia., pensai incuriosito, mentre l'altro aggiungeva particolari.
    Certo, non sapevo quanto fosse sincero in ciò che riferiva, ma un particolare mi balenò per la mente: Mi permetta la curiosità, Kuro-san, quale sarebbe il legame preciso fra questa Signora ed il Sangue degli Dei? Perché lei ha appena detto che la gente di Taki lo beve per ottenere poteri, particolare che ammetto mi fosse ignoto, ma nel frattempo non ha negato che sia questa Signora a donare i poteri.
    Esattamente come avviene la cosa? Si riempie di tagli per far bere la gente della Cascata? Sono un'armata di vampiri da quelle parti?.
    , chiesi cordialmente all'altro, prima di rivolgermi allo Yakushi-sensei, No, Febh-sama, non sapevo che il Mizukage-sama stesse investigando sul Sangue degli Dei., ammisi, anche se, ripensandoci, il primo che mi aveva parlato proprio della Signora di Taki era stato proprio Bendino-chan, il lecchino preferito di Elmo-san.

    L'amministratore di Oto, intanto, sembrava non gradire la fortuna di KuLo: alla sua domanda sulle probabilità, Ssalflux batté nuovamente le palpebre prima di rispondere: Le probabilità sono prossime allo zero: i prigionieri vengono portati qui privi dei loro averi, inoltre non ci sono così tanti individui, non prigionieri, sull'Isola da motivare un così elevato numero di ricchezze abbandonate lungo questo preciso tragitto., confermò in modo asettico, prima che la conseguente minaccia dello Yakushi-sensei mi facesse ridacchiare.

    Ovviamente, in quella simpatica passeggiata in "amicizia", nessuno di noi si era dimenticato di Macchietta, anzi, Febh-sama dopo averci avvisato sugli effetti della sua tecnica ed essersi coordinato con Ssalflux, approvò il mio piano, data la sua onniscienza su ogni arte ninja, inclusi i Fuuinjutsu, cosa di cui non mi sorpresi.
    Conosce anche lei l'Eremita Rosso-san? Tipo simpatico, vero? Avrei voluto che m'aiutasse a perfezionare le mie conoscenze dei fuuinjutsu: decisamente avrei bisogno di qualcuno che m'aiuti..., ammisi con un pò di titubanza, prima di applicare il simbolo sul corpo di Macchietta.
    Il piano parve funzionare: Febh-sensei e KuLo si avvicinarono quel tanto che bastava perché il primo potesse applicare la sua tecnica.
    E fu... sconvolgente.

    Inizialmente fu solo una sensazione di "fine", non saprei come altro definirla: sentii che tutto intorno a me poteva distruggersi in pochi istanti, sarebbe bastato un semplice tocco nel punto esatto.
    Tutto era fragile, la vita stessa, la mia vita, era fragile e poteva finire con incredibile semplicità.
    KuLo iniziò persino a piangere, ma per me, dopo i primi momenti di panico, fu come rivivere qualcosa: i primi ricordi della mia infanzia.
    Certo, prima di diventare ninja non sapevo niente del chakra, né ero mai stato (o lo sarei mai stato in futuro) in grado di vedere il mondo andare a pezzi attorno a me, ma crescere nei vicoli di Kiri da solo da bambino? Sapevo che la vita poteva finire ancor prima di iniziare, quindi poteva spaventarmi e farmi sentire debole, ma non era una sensazione del tutto nuova per me, non tanto da farmi crollare al suolo a piangere.
    Sospetto, però, che fossi parecchio sbiancato in viso, per il terrore di quella consapevolezza: non sarebbe onesto negarlo.

    Lo Yakushi-sensei, intanto, spiegò che quelle erano le abilità degli Hakai, il suo clan.
    Ma non era Yakushi il suo cognome?, mi chiesi, Forse come Elmo-san non usa il suo vero cognome così da ingannare i nemici che non si aspetterebbero questi suoi poteri!, dedussi, ancora una volta sbalordito dal genio dell'uomo davanti a me, oltre che dai suoi incommensurabili poteri.
    Per qualche istante mi guardai intorno, mentre lui affermava che ci stava mostrando la verità, il ché mi incuriosì sulla possibilità di vedere che verità non aveva ancora mostrato KuLo. [Nota per Febh]

    Quale che fosse la verità di quel fortunato individuo, fui improvvisamente avvolto da immagini diverse, di un luogo a me ignoto, in uno strano deserto, sotto un cielo pieno di stelle.
    Deve essere la tecnica di Febh-sama... ma è notte?, mi chiesi, prima di notare che, però, non c'era alcuna luna, o almeno prima che notassi Una Luna Blu?, pensai sbalordito, poco prima che Macchietta, o quattro esseri come lui, iniziassero a muoversi in quel deserto.
    Fu a quel punto che arrivò l'evento violento che poteva rivivere lo Yakushi-sensei: un tentacolo spuntò dallo spazio vuoto, un tentacolo che distrusse uno dei quattro esseri e rapì gli altri!
    E dal deserto sotto una luna blu, finimmo in un luogo ancora più assurdo, in cui fui io a sentire qualcosa, una certezza diversa da quella che tutto era destinato a finire: ero sicuro di trovarmi davanti ad un Dio Guerriero!
    Una Seconda Generazione! E' come il Gashadokuro e la Bakekujira! Uno di noi!, fui quasi tentato di urlarlo, mi ero del tutto dimenticato che fossero ricordo, ma fu il caos a confondermi e fermarmi dal parlare: sembrava di vedere il Dio Guerriero dall'esterno, una sorta di mollusco forse, ma allo stesso tempo sembrava di essere al suo interno e, in mezzo a tutto ciò, brandelli di corpi assieme ad alcuni sconosciuti ancora in vita che vagavano al suo interno.
    Che sia intrappolato in qualche sorta di isola come l'Abete?, mi chiesi confuso, ormai non più interessato a Macchietta ed i suoi simili, troppo concentrato nel capire dove fosse quel mio simile e su come avrei potuto aiutarlo!
    Un nuovo urlo di Macchietta ed i suoi mi diede un'altra fitta di dolore, quando quel raggio di chakra colpì il tentacolo che stava intrappolando uno di loro.
    Se la tecnica di Macchietta può raggiungere il Dio Guerriero, allora forse posso scoprire tramite lui dove si trova!, pensai, mentre la visione si interrompeva con l'unica creatura nera sopravvissuta che scappava in mezzo al bianco, verosimilmente la neve di Genosha.

    Ammetto che non sentii subito le parole dello Yakushi-sensei, troppo concentrato sulla possibilità di poter incontrare una Seconda Generazione prima che qualcuno la uccidesse, poi, giacché parlavano di "ammazzare", riportai l'attenzione su Febh-sama: No, non penso sia giusto uccidere Macchietta, potrebbe almeno aiutarci con quei suoi raggi di chakra contro le creature nemiche delle lucertole azzurre., suggerii, sperando che bastasse a convincere l'amministratore otese.
    Però arriva proprio da un posto strano, devo dire. Lei ha mai visto una Luna Blu, Febh-sama? E tu, Kuro-san?, chiesi ai due.

    [...]

    Quando arrivammo al Lago dell'Inverno, lo Yakushi-sensei ci spronò a fare del nostro meglio, al pari suo, cosa di cui non dubitavo.

    E di certo, come sarei rimasto sbalordito io, se avessi avuto il tempo di osservarlo combattere, rimase sbalordita Ssalflux, prima di tutto per come il chakra del "Cavaliere delle Lucertole" si riusciva a fondere con il suo, ma soprattutto come questi pareva essere un Muro invalicabile sotto forma di essere umano, subendo (e facendo subire a lei) poco meno di un graffio dal primo attacco della Mantide.
    I successivi attacchi furono poi persino più irrisori, per quanto ancora una volta Ssalflux fu sbalordita da come quel particolare umano sapesse coordinarsi con il suo chakra, anche se si erano appena incontrati!
    Dopo gli attacchi delle due copie di Kyuri, Febh-sama e la piccola lucertola azzurra erano pressoché illese.

    Purtroppo non potevo dire lo stesso per me: perché se il misterioso Kuro riuscì ad evitare l'attacco della mantide clone e distruggerla con delle cartebombe, malgrado qualità ninja al quanto discutibili, io ebbi decisamente più difficoltà (ovviamente).

    La mantide con le zampe congelate emise un grosso tornado di vento verso me e Macchietta ed io feci l'unica cosa possibile: sollevai la mano che non teneva il suddetto "essere" e rilasciai il mio chakra naturale gravitazionale, riuscendo a disperdere buona parte della potenza di quella corrente, ma procurandomi comunque una ferita non da poco, considerando anche la velocità dell'attacco. [SD1 + Danno]

    L'attacco non era finito: il secondo clone mi si lanciò contro, proprio mentre disperdevo il più del tornado e provò a mozzarmi la testa, così mi abbassai ad altissima velocità, facendomi persino male al busto per farlo, giacché mi chinai in avanti per fare da scudo a Macchietta. [SD2 + Danno]

    Fui poi costretto ad estrarre la katana datami da Elmo-san per parare il colpo successivo, procurandomi un'ulteriore ferita al braccio destro nel farlo, ma riuscendo ad evitare che l'altra Falce della Mantide arrivasse a tagliare Macchietta. [SD3 + Danno]

    Voi direte: cosa può andare peggio di così, Fudoh? Bé, la risposta è semplice: il mio "ritrovato" parente pensò bene di imbucarsi alla "festa".
    Nello specifico, imbucare due tentacoli.
    Inizio a capire quelli che si lamentano delle loro famiglie..., pensai nel vedere quei tentacoli e specialmente uno che si gettava ad altissima velocità verso di noi, mentre l'altro annullava del tutto il clone Mantide.
    Onestamente: non ci riflettei nemmeno troppo, come già fatto contro il raggio di chakra, agii nell'unico modo che mi venne in mente, cercando di allontanarmi, caricando il chakra sotto i miei piedi e spiccando un salto per allontanarmi. [ST1 + SD4 + SA1 + Danno]

    Dio Guerriero, calmati! Avverti la mia presenza? Dimmi dove trovarti e ti salverò, ma non attaccarci!, esclamai verso quel tentacolo, mentre evitavo la sua presa.
    Voi direte: "Ma Fudoh, come ti aspetti che un tentacolo ti risponda?", ottima domanda, ma sul momento, dolorante ed affaticato, non ebbi il tempo di pensare a molto di più: ammetto, che fu una cosa istintiva.
    Che mi rispondesse o meno, onestamente non lo sapevo, ma per ogni buon conto aggiunsi verso Macchietta: Tu vedi di stare calmo, niente colonne di luce dal cielo!, seppur dubitavo che potesse capirmi.
    Ne approfittai, comunque, per ingerire un tonico. [SA 2]

    Febh-sama, intanto, stava scatenandosi contro le altre Mantidi.
    Quella che aveva cercato di amputargli le mani? Si ritrovò senza testa nel tempo necessario ad uno schiocco della strana arma che possedeva l'otese.
    Inutile dire che Ssalflux sgranò gli occhi dallo stupore, ancora di più quando, in un battito di ciglia lo Yakushi fu addosso alla Mantide che lo aveva attaccato da lontano, mozzandogli le mani.
    Azione che produsse anche un secondo risultato: la Mantide scomparve in una nuova nuvola di fumo.
    Erano entrambi dei cloni, Arma che Annienta: deve essere l'altro intrappolato nel ghiaccio il Kyuki originale., fu il suo commento, prima di seguire le indicazioni del Cavaliere delle Lucertole ed attaccare Abuk.

    Più di uno dei presenti rimase stupito da ciò che avvenne quando Ssalflux attaccò, probabilmente anche io se non fossi stato impegnato con i miei problemi famigliari.
    Fu stupita per prima la piccola lucertolina, che di nuovo sentì il chakra dello Yakushi-sensei diffondersi attraverso lei e potenziare le abilità della sua lingua prensile.
    Fu stupito Abuk che cercò di liberare la maggior parte del proprio corpo, solo per trovarsi intrappolato fra il chakra adesivo che fuoriusciva da Ssalflux ed un getto congelante prodotto da Ssalfroid.
    Quando hai imparato a farlo, sorellina?, chiese, ovviamente stupito, anche il suddetto secondo lucertolone nel vedere come lo stormo non riuscisse a sfuggire a Ssalflux.

    E forse sarebbe rimasto stupito anche Febh-sama: quando il piccolo segmento residuo dello stormo tentò la fuga, dal lago sarebbe emersa la testa gigantesca di un'altra lucertola azzurra che usò la sua lingua per catturare la parte residua di Abuk. [Ssalhiver]

    Oh!, Salve Maestà!, lo avrebbe salutato Ssalfroid, mentre Ssalflux era incapacitata a parlare, giacché teneva parte dello stormo intrappolato con la sua lingua.
    Mia sorella ha trovato un gruppo di alleati niente male, che ne dice, Ssalhiver-sama? Questo in particolare ha eliminato da solo due Kyuki ed abbiamo addirittura catturato Abuk e la mantide originale! E' così potente che sarebbe quasi degno di definirlo uno di noi, non avesse il sangue caldo e l'assenza di squame!, continuò tutto gongolante il lucertolone, verso il rettile gigantesco.

    La creatura di nome Ssalhiver avrebbe dapprima osservato lo Yakushi-sensei, poi si sarebbe voltato verso la Mantide bloccata per le zampe: Non pensare di muoverti, o faccio uno spuntino.
    Inutile dire che probabilmente anche Febh-sama avrebbe notato l'insetto sudare.
    Abbiamo la possibilità di interrogarli entrambi adesso!, esclamò gioioso Ssalfrost, prima di voltarsi verso l'uomo sulla cui spalla stava Ssalflux, A proposito, io sono Ssalfrost, suo fratello e questo gigante è il signore del Lago d'Inverno: Ssalhiver. Tu come ti chiami, potente umano-quasi-lucertola?, avrebbe chiesto cordialmente.

    Come vogliamo interrogare questi insetti? Questa faida deve finire e finirà nella violenza!, esclamò deciso il rettile gigantesco, intromettendosi nelle eventuali chiacchiere e puntando l'attenzione da Abuk a Kyuki e viceversa.

    Non so se sarei stato d'aiuto in quelle circostanze, o se i miei problemi famigliari avrebbero impedito un mio intervento; egualmente dubito che KuLo potesse essere d'aiuto allo Yakushi-sensei, ma ero certo che lui e le lucertole avrebbero trovato come recuperare le informazioni che gli interessavano.

    SE Febh-sama avesse usato la sua vista anche su Kyuki, come con Macchietta, allora avrebbe fatto una scoperta che, forse, avrebbe potuto anche condividere con una delle sue lucertole.

    Si trovava ancora a Genosha, la neve e gli alberi tipici della zona lo confermavano.
    Era in piedi, assieme a due creature che le assomigliavano parecchio, avevano solo piccole differenze fisiche, come il colore che oscillava verso il rosso per la mantide più sulla sinistra e verso il nero per quella centrale.
    Davanti a loro, Abuk che li osservava nella sua forma "unita" mentre un folto numero di insetti più piccoli ronzavano tutt'intorno a loro.
    Il nostro signore, Kan, non è felice: questa isola non è ancora caduta sotto il suo controllo e non può accettare che un sasso innevato sia resistente quanto Saban'na al suo controllo.
    Con Garang abbiamo confermato che è colpa vostra, che non avete dato un vero aiuto ad eliminare queste lucertole, così il sommo Kan ha deciso di usare per voi quello che gli umani chiamano "Bastone e Carota".
    , esordì la Locusta.

    Quindi, prima il Bastone: uno di voi ci lascerà, vero, vecchio Acouran?, affermò poco dopo, voltandosi verso il bosco alle sue spalle.
    I piccoli insetti che volavano nei dintorni si mossero tutti all'unisono, un ammasso che sembrava persino più grande di quello che componeva Abuk stesso, e che in un unico spietato movimento, si gettò contro la Mantide rossa, divorandola ad una velocità per Kyuki impossibile da seguire con gli occhi.
    Pochi istanti ed erano rimasti solo due di loro.

    Ora, la Carota: Kira-san, è il momento!, continuò, guardando alle spalle delle due Mantidi rimaste.
    Dagli occhi di Kyuki avrebbe visto una gigantesca grotta alle loro spalle, alla base di alcune montagne, e dalla grotta sarebbe apparso un uomo dal viso folle. [Kira]
    Non vedevo l'ora di usare di nuovo questa Kurobi! AHAHAHAHAH! Alui-chan, preparati!, ghignò ironico, prima di prendere qualcosa dal variopinto kimono.

    Agli occhi di Kyuki sarebbe apparso un piccolo sasso nero e brillante che, però, sembrava quasi fumare di chakra, mentre l'uomo di nome Kira lo avvicinava alla Mantide al suo fianco.
    Pochi istanti ed una nera energia si rilasciò dal sasso ed avvolse la creatura, che iniziò ad urlare ed urlare, finché non avvenne una sorta di metamorfosi.
    L'essere di nome Alui ora non aveva più quasi niente di una Mantide era un mostro di tutt'altro genere. [Alui]

    E tu, Kyuki, verrai con me, andremo a caccia di lucertole., concluse e su quelle ultime parole, il ricordo si spense.


    Probabilmente, se qualcuna delle lucertole, tranne forse Ssalflux, avesse condiviso la vista con lo Yakushi-sensei, sarebbe rimasta sgomenta da quella sensazione di caducità della vita, ma alla fine avrebbero condiviso con lui le loro certezze.

    L'umano con il volto di bende è il loro evocatore ed il sasso nero, che chiamava Kubomi, è lo stesso che le ha rese così aggressive, come hai potuto vedere, Arma che Annienta.
    Inoltre, non abbiamo potuto riconoscere né Acouran, né Garang, le altre due locuste ancora vive per certo.
    La grotta, però, sono sicura al 95% che si trovi alla base del monte ad est della nostra posizione, circa mezz'ora di cammino da dove vi ho incontrato, Cavaliere delle Lucertole.
    Non sono, però, certa di quale versante della montagna ci sia utile.
    , avrebbe spiegato.

    Forse Febh-sama avrebbe potuto scoprire qualcosa in più dalla mantide, o magari dalla Locusta?

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [52,5]/80
    Vitalità
    13/18
    Slot Azione

    1. Malus Semiparalisi

    2. Ingerimento Tonico

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. Repulsione Grav

    2. Schivata

    3. Parata

    4. Salto repulsivo

    Slot Tecnica

    1. Rifiuto del Suolo

    2. ///

    Note

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Kuro venne preso in contropiede dalla curiosità di Fudoh, complice il fatto che era sostanzialmente un uomo a cui non piaceva affatto mentire, e non era nemmeno particolarmente portato per la cosa. E quindi rispose di getto, senza nemmeno pensarci. Beh...si beve perché è un vino, no? Avrebbe detto, battendo più volte le palpebre come se quella fosse un'ovvietà. Ma è la Signora a decidere chi può averlo e chi no. E poi...tagliarsi? Chi ha parlato di tagli? Se la Signora dovesse dissanguarsi per ogni persona di Taki finirebbe per morire, sarebbe assurdo, ahahahah! Ma c'era una nota di nervosismo nell'ultima frase, come se avesse in realtà detto una mezza verità. In ogni caso credi davvero che Kensei verrebbe a dire a TE tutto quello su cui sta lavorando? Tks! Come se Hebiko sapesse delle mie ricerche personali. La povera allocca penserà ancora che io sia prigioniero da qualche parte nel Paese dell'Orso. Kuro lo guardò perplesso, e forse anche gli altri, ma Febh non si sarebbe sprecato in ulteriori spiegazioni.

    Io conosco un Turbine Rosso, e svariata altra gente che usa quel colore nel nome. Ma se intendi Hoshikuzu di Suna allora lo conosco, ma la sua specialità è soffiare, non disegnare. Se vuoi uno che disegni bene...uhm... Si fece pensieroso. Beh, anche se a me ha fatto una pessima impressione dicono che ci sappia fare: alla Capitale di Iwa c'è una certa Maya Orihara che sa il fatto suo al riguardo. Puoi dire che ti mando io, se vuoi fare bella figura. Al menzionare quel nome Kuro, che stava bevendo da una lattina di KunaiCola trovata per caso in uno zaino, integra e non scaduta, oltre che alla perfetta temperatura, iniziò a tossire più e più volte mentre gli andava di traverso l'ambrata sostanza. Che c'è? Finalmente un contraltare alla sfortuna e ti affoghi? Io non ti faccio la respirazione bocca a bocca, sappilo. Quello si riprese, ma tossiva ancora. Coff...coff...no...coff...è solo che...coff...è un nome familiare, tutto qui. Febh avrebbe alzato gli occhi al cielo. Posso capire, quella tizia era tutta strana e viscida, non riuscivo proprio a capire cosa volesse da me. Tagliò corto facendo spallucce.

    Poco dopo, durante l'influsso della Visione della Violenza, Fudoh cercò di distogliere lo sguardo dal suo prigioniero per applicare parte di quel tremendo potere visivo a Kuro, il quale, pur singhiozzando, era costretto ad assistere alla visione. Una cosa era certa: non aveva il minimo intento ostile...se intendeva fare del male, quel male era del tutto privo di violenza.
    Terminata la visione il loro accompagnatore era terribilmente provato, e si limitò a scuotere la testa per comunicare che non aveva mai visto un posto del genere. Bel ninja di Kiri che sei tu. Avrebbe commentato invece lo Yakushi. Se ti vedesse Kensei ti manderebbe sotto tortura per forgiare il carattere. O almeno io lo farei. Sbuffò, poi rivolgendosi a Fudoh. Mai visto un posto del genere, però ho un vago ricordo su qualche rapporto riguardo a una cosa coi tentacoli. Corrucciò le sopracciglia. O era quel film che mi consigliava Kamine e che ho spento dopo i primi dieci secondi bruciando poi la videocassetta? Nessuno avrebbe avuto una risposta chiara in quel momento.

    [...]

    Anche se il tentativo di Fudoh fu meritorio, senza un contatto fisico diretto non ci sarebbe stato modo di entrare in contatto con la mente di quel Dio Guerriero, sordo alle sue parole e invocazioni, mentre Macchietta si agitava, feroce, senza tuttavia richiamare un nuovo attacco dal cielo, dato che il tentacolo si ritrasse, sparendo nel nulla così come era arrivato.

    Febh intanto aveva deciso di alzare di un 10% il suo impegno nello scontro, e sebbene la cosa fosse minimale, gli insetti avversari poterono chiaramente sentire la differenza: due cloni annientati e uno sciame del tutto prigioniero. Non è lei ad aver imparato, sono io che sono il Cavaliere delle Lucertole. Avrebbe detto, sbruffone come suo solito. So praticamente tutto di come combattete voialtri...e di come combattere assieme. Appena avremo finito di sterminare qualche insetto potremo chiacchierare un pò e capire come mai siete finiti qui. Aggiunse, sempre tronfio, ma con intenti evidentemente amichevoli, mentre la superficie del lago si infrangeva mostrando un rettile di immense dimensioni che catturò ciò che restava del nemico. Oh...una della stazza dei due sovrani... E a giudicare dal titolo che le rivolsero, doveva essere un'aristocratica a sua volta.

    Sovrano Ssalhiver, i miei saluti. Io sono Febh Yakushi...anche se tecnicamente il mio vero nome è Kaji Yakushi...devo abituarmi a usarlo. In ogni caso, sono legato al contratto delle Lucertole ma ho scoperto solo da poco della vostra esistenza, per questo sono venuto qui. Ho già un patto con il Re delle Lucertole del Tuono nel Bosco dei Sussurri e con la Regina delle Lucertole Incendiarie nel Paese dei Vulcani...e vista la situazione, sono più che disponibile a offrire il mio aiuto. Poi indicò Fudoh e Kuro. Quelli sono Fudoh, un ninja di Kiri che mi fa da guida qui a Genosha, anche se conosce il posto peggio di me, e l'altro è Kuro, anche lui di Kiri, ed è meglio se non parla. Tagliò corto mentre il ragazzo iniziava ad alzare una mano per salutare e presentarsi. Quando la voce rombante del sovrano intimò di dare un bando alle ciance, lo Yakushi si trovò più che favorevole. Personalmente sono amante della violenza, specie se sommaria e rumorosa, ma considerando che il vero colpevole sembra essere uno strano manufatto, forse conviene prima raccogliere qualche informazione e solo dopo schiacciare tutti i nemici, in modo che nemmeno uno sfugga. Aggiunse con espressione allegra e brillante. Però posso chiedervi se avete mai visto una creatura come quella? O un posto da cui si vede una luna azzurra? Disse rivolto a Macchietta, che scrutava le torreggianti lucertole con circospezione (per quel che si poteva capire) ma ogni tanto tornava a guardare Fudoh come fosse un delizioso bignè.

    In realtà dalla precedente visione sapevano che la creatura era arrivata da poco in quelle terre quindi era improbabile che sapessero qualcosa, ma tentare era lecito. Quanto alle lucertole, al netto dell'interrogazione diretta, esisteva sempre l'opzione di usare le capacità degli Hakai, stavolta condividendo con la sola Ssalflux (il contatto fisico gli permetteva di risparmiare chakra) per capire qualcosa di più. L'immagine che ottenne non fu affatto piacevole, principalmente perché aveva già sperimentato sulla sua persona delle pietre che facevano "cambiare" le cose. Dissolto l'effetto, indipendentemente dagli effetti che potesse aver avuto sulla mente della lucertolina, spiegò quanto aveva visto ai presenti. La locusta è decisamente fuori controllo e sta schiavizzando le mantidi. Ne ha uccisa una e trasformato un'altra. Sospetto che Kyuki sia stato obbligato in qualche modo, ma questa non è un'attenuante. Il tizio bendato non lo ho mai visto prima. Usò le sue Carte Ninja per mostrare a Fudoh e Kuro un'immagine del medesimo. Ssalflux poteva individuare la grotta ma non sapeva molto altro. Sai se esistono altre uscite da quella grotta? Non vorrei attaccare e poi vederli scappare altrove.

    In ogni caso prima di rivolgersi altrove era il caso di approfondire la situazione. E aveva il modo migliore per farlo. Kuro, perchè non ti rendi utile? Gli lanciò una moneta. Testa interrogo Arbuk e uccido Kyuki. Croce uccido Arbuk e interrogo Kyuki. Avrebbe detto guardando i due. Se sei così fortunato allora la tua sarà la scelta migliore. O uno dei due vuole parlare PRIMA che lui lanci la moneta? Anche se Shiltar era il dominatore delle locuste credo apprezzerebbe qualcuno che uccide per difendere la sua gente, e nel mio caso sono le lucertole. In ogni caso si rivolse a Fudoh: Tu vedi di curarti e non stare così imbambolato. Tieni d'occhio Macchietta. E quindi ai due prigionieri, o meglio a quello risparmiato dopo il lancio di Kuro (anche se avessero confessato qualcosa prima, lui gli avrebbe fatto comunque lanciare la moneta e avrebbe agito per uccidere lo sfortunato), al quale avrebbe chiesto. Raccontami dall'inizio, e con calma. E dimmi se conosci qualche punto debole dei nostri nemici.

    A voler essere onesti sin dal momento in cui gli era stata mostrata la carta ninja (da lontano per evitare che Macchietta desse di matto), Fudoh non sarebbe stato poi così attento alla situazione, perché a ogni tentativo di curarsi avrebbe scoperto che il suo chakra veniva inevitabilmente dirottato verso la strana creatura prigioniera, assai soddisfatta della cosa...e soprattutto perché qualcosa di viscido si era serrato sulla sua caviglia. Nemmeno il tempo di voltarsi per scorgere uno squarcio minuscolo vicino al piede da cui usciva un piccolo tentacolo, ed ecco che la sua mente sarebbe stata invasa da qualcosa di enorme e distante. Non era il Gashadokuro, non era una reliquia morente e quasi consumata. Non era la Bakekujira con il suo ultimo respiro. Era qualcosa di VIVO e pulsante, incredibilmente potente e alieno. Inquietante e confortevole, come l'abbraccio di qualcuno che non conosci ma che sai che non puoi rifiutare. Una voce che non era stata mai usata da migliaia di anni arrivò a sussurrare sul fondo del suo cranio.
    Tu hai un nemico vicino. Nelle tue mani. Era quasi come se fosse un pensiero di Fudoh stesso, ma con tono strascicato, quasi languido. Tu hai molti umani nemici vicino. E creature nemiche vicino. Perché non uccidi i nemici? Perché catturi? Poi come una realizzazione. Ah, ma certo. Jorogumo, certo. Blandisci per unirli al tuo esercito di disperati...ma sei così debole. Debole come un umano. Perché? La stretta sulla caviglia si sarebbe fatta più forte e persino dolorosa, mentre Fudoh si trovava a pensare alla Divinità Spezzata e al duello che era ancora in corso tra quell'essere sovrannaturale e il Kappa che cercava di divorarlo per raggiungere la piena attivazione. Io controllo ciò che è cadavere. Se tu morissi potrei darti nuova e più grande vita. Maggiore bellezza. E uccidere tutti i nemici. Le mie parole hanno convinto anche il guardiano della mia prigione, lo hanno plasmato. Io sono l'Arma che crea gli Eserciti, ma mi piace pensare di essere colui che Plasma la Bellezza. Piccolo Jorogumo, lascia che io ti renda bello! La sensazione di minaccia sarebbe stata palpabile, ma prima che Fudoh potesse rispondere la connessione si sarebbe interrotta, quando un sottilissimo raggio di chakra sarebbe piovuto dall'alto mozzando il tentacolo. Per il medico sarebbe stato come se gli avessero stretto improvvisamente la gola per mezzo secondo. Gli occhi di Macchietta lo fissavano intensamente, con un barlume di intelligenza. Spalancò l'orribile bocca che non aveva vere labbra, e dalla gola emise qualcosa che poteva vagamente ricordare un suono. Fu-do. Quindi sorrise, sempre che fosse quello il senso.

    In ogni caso, una volta finito l'interrogatorio Febh avrebbe lanciato un sassolino contro la fronte di Fudoh, non potendo avvicinarsi. Allora? Tutto a posto? Mi è sembrato di vedere di nuovo quel tentacolo...io dico di far fuori quella cosa piuttosto che rischiare! Ma Kuro protestò debolmente. Non possiamo ucciderlo, è il mio unico collegamento! E' la mia missione! Intanto in lontananza alcuni alberi cadevano, ma troppo lontani per capire cosa stesse capitando. Che siano le locuste? Non abbiamo molto tempo da perdere. Sovrano...posso portare Ssalfroid e Ssalflux con me? Fudoh non sarebbe potuto salire sul dorso della lucertola mentre si recavano verso la grotta, ma li avrebbe dovuti seguire a piedi, mentre Kuro era meglio tenerselo vicino. L'obbiettivo è arrivare a cinquecento metri dalla montagna, da un lato qualsiasi e là ci fermiamo, vediamo cosa succede e prepariamo un piano. Se non ci fossero stati ostacoli, avrebbe chiesto di mettersi subito in marcia.

     
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    Ammetto che la successiva risposta di KuLo mi spiazzò un attimo: Il Sangue degli Dei è un vino?
    Dopo aver scoperto di essere una terza generazione di Dei Guerrieri, scoprire che derivavo da un albero di vite sarebbe stato forse un pizzico meno traumatico, ma non meno assurdo, sinceramente.
    Quello che aggiunse dopo, però, mi incuriosì: la riflessione su come donare il proprio sangue di continuo potesse essere rischioso per la vita.
    Ecco, vede, queste sono le informazioni che mi mancano: avevo dato per scontato che parlando di Sangue degli Dei, fosse... bé, sangue, infatti mi risultava un pò strano che si bevesse, quando lo ha detto poco fa.
    Pensavo il Sangue degli Dei fosse un titolo riguardante la genealogia di questa Signora che offriva questo Dono.
    , ammisi, calcando molto sulla parola "Dono", la stessa che aveva più volte usato sia quel Benimaru, sia gli altri Guardacaccia, per quanto io percepissi solo scintille di chakra in loro.
    Ma ha ragione: se si trattasse di dissanguarsi ogni volta che distribuisce questo Dono, questa Signora avrebbe, come minimo, bisogno di un ninja medico che ne capisca e, forse, di qualcuno che gli possa fare una trasfusione., aggiunsi, specie dopo aver notato qualcosa di nuovamente strano nei modi dell'altro.
    A questo punto, però, Kuro-san, ho una domanda diversa: che tipo di vigneto possiede questa Signora che produce il Sangue degli Dei? E che c'entra Macchietta qui? Non mi sembra affatto un albero, anche se non ho ancora ben capito che creatura sia., chiesi infine, puntando lo sguardo sul mio bizzarro sorvegliato.

    Fu poi lo Yakushi-sensei a darmi informazioni di diverso tipo: dapprima paragonando il modo in cui Elmo-san condivideva le informazioni con i suoi ninja, al modo in cui lui gestiva le proprie ricerche senza dire tutto a tale "Hebiko".
    Impossibile che qualcuno riesca a vedere dietro il genio di Febh-sama..., pensai osservandolo con estremo rispetto.

    Accennò poi all'altro soprannome dell'Eremita, "Turbine Rosso" ed al suo nome, che non starò qui a provare a ripetere, Sì, esatto! Il Turbine Rosso, aveva anche questo titolo, oltre che Eremita del Deserto, o una cosa del genere, ma era più facile chiamarlo l'Eremita Rosso., ricordai, prima che lo Yakushi-sensei parlasse di una persona esperta di Fuuinjutsu di sua conoscenza, sbalordendomi non poco.
    Maya Orihara?
    Forse sbiancai un attimo, ma KuLo quasi si affogò perché quel nome gli era famigliare, a suo dire.
    Anche a me..., mi scappò al commento dell'altro: era lo stesso che aveva detto Fiammetta quando interrogato, quello che sarebbe dovuto essere il nome della "Signora di Taki".
    Quel ricordo, però, me ne riportò uno diverso alla mente, informazioni che, involontariamente, Benimaru aveva condiviso sulla misteriosa gemella (altra persona che avrei voluto già dapprima conoscere): usava "ignobili fuuinjutsu", si trovava ad Iwa ed era... Febh-sama, mi scusi, ma per caso questa esperta di Fuuinjutsu che vive ad Iwa è una Bionda maggiorata e ninfomane? Qualsiasi cosa significhi., chiesi, volgendomi di nuovo verso l'Amministratore di Oto.
    Quindi la Capitale di Iwa, dovunque sia, è il posto dove cercarla., pensai, comunque sorpreso dal fatto che queste due fantomatiche sorelle, probabilmente altre due Terze Generazioni, sembravano condividere anche lo stesso nome.
    Spero che non sia obbligatorio per tutte le Terze Generazioni... preferisco farmi chiamare Fudoh, non penso Maya sia un nome adatto a me.

    La successiva visione che il potere di Febh-sama condivise con noi, permise sì di vedere ciò che era capitato a "Macchietta", ma non portò molte informazioni extra sul nostro ulteriore inatteso e fortunato compagno di viaggio, né sul punto di origine della creatura con la sua "Luna Blu".

    [...]

    Mentre ero occupato fra tentacoli e parenti inattesi (di cui a breve vi riparlerò), lo Yakushi-sensei si scatenava contro gli insetti e finalmente conosceva anche altri esemplari delle Lucertole azzurre, per le quali, se ben ricordate, avevamo iniziato questa gita a Genosha.
    Ssalfrost, che già era stupefatto dai nuovi poteri dimostrati dalla sua più piccola sorella, rimase ancora più sbalordito dalla presentazione di Febh-sama.
    Woooo il Cavaliere delle Lucertole! Non sapevo che ce ne fosse uno!, esclamò, prima che il jonin si rivolgesse al gigantesco lucertolone aggiuntosi alla combriccola.
    Riporti alla mente ricordi lontani, parlando del Bosco dei Sussurri, ninja dai molti titoli.
    Se già altri signori delle Lucertole ti hanno accettato come alleato, e vedo che sei indubbiamente abile, sarei folle a rifiutare il tuo supporto.
    , confermò Ssalhiver, prima di esporre il suo punto di vista su come concludere la faida.

    Il successivo commento dello Yakushi-sensei fece scuotere un pò la testa di Ssalfrost, che voltò lo sguardo prima verso il loro sovrano, poi verso la sorella: Lo hai già influenzato con le tue fissazioni sull'analizzare prima di agire, sorellina?, chiese il primo rettile azzurro, prima che quello più grande aggiungesse: Va bene, informazioni prima dell'azione, ma l'azione sarà decisa, non mi aspetto niente di meno. E non conosco nessun luogo con una Luna Azzurra, né so cosa sia l'essere con l'altro umano.

    L'investigazione sugli eventi violenti vissuti da Kyuki portò ad alcune informazioni ed a nuove domande che l'otese rivolse anche alla lucertolina sulla sua spalla: Non ho la sicurezza al 100% che ci sia un unico ingresso in quella grotta, Arma che Annienta, potrebbe essercene un secondo.
    Potremmo però chiederlo ai nostri prigionieri, suggerirei.
    , fu la risposta di Ssalflux.
    Quando poi lo Yakushi-sensei passò una moneta a "KuLo" ed accennò un nome, fu la Locusta a reagire.

    Shiltar? Conoscevi il Dominatore?, esclamò Abuk, Lui era forte, come lo sei anche tu: aveva riunito le Bestie dell'Arcipelago, assieme ai Coccodrilli e le Fenici, sotto il suo giogo, ma questo potere non è stato sufficiente! Garang era con lui in quel tempio di pietra, tanti anni fa, ma il risultato non è cambiato: lui è stato sconfitto ed ucciso!, ricordò, Sai perché? Perché come te, anche il Dominatore era un umano! Ora abbiamo un nuovo alleato, qualcuno che renderà servitori gli umani, proprio come quello che ci aiuta in questa landa gelida: il grande Kan ci ha offerto i mezzi, ci ha offerto una casa, dopo che il nostro Arcipelago ci era stato sottratto, e grazie al potere del Kurobi, diffonderemo il suo volere!, continuò entusiasta, mentre "KuLo" lanciava in aria la monetina: Croce.
    Come avrebbe eliminato la Locusta?

    Sistemato Abuk, comunque avesse fatto, l'otese avrebbe posto la sua domanda alla Mantide rimasta.
    Dall'inizio? Sì, sì... allora, mia madre raccontava che sua madre arrivò qui a Genosha molti anni fa, per una grande battaglia.
    La sua evocatrice proveniva da un posto chiamato Iwa e fu sconfitta su quest'isola, con l'esercito di cui faceva parte, ma non morì, rimase qui prigioniera ed il contratto rimase qui con lei.
    L'evocatrice ebbe un figlio in questa prigione e lui ebbe quattro figli a sua volta, con un'altra prigioniera: quelli sono stati i miei evocatori fin dall'inizio.
    Due di loro, però, furono uccisi circa quindici anni fa da un uomo con una Falce di Ossa.
    Il minore dei fratelli morì qualche anno dopo, per mano di un altro prigioniero di Genosha, sola la sorella, la primogenita, sopravvisse, risparmiata da una compagnia dell'uomo con la Falce d'ossa, una donna che usava una lancia di Ossa.
    Negli anni successivi la morte degli altri tre, con la nostra evocatrice abbiamo vissuto in pace, tranne per la faida che si era andata creando, fin dai tempi di mia nonna, con le lucertole azzurre: tutto cambiò quando circa dieci anni fa arrivarono le Locuste, guidate da Garang, e quella lucertola sua amica.
    , spiegò Kyuki, prima di essere interrotto.
    Geco, Quiggon era un Geco Asceta, oltre ad essere un soprano non da poco., lo corresse Ssalfrost.
    Come vuoi tu, lucertola: era un geco.
    Fatto sta, però, che Garang ed il geco condividevano un legame di vera amicizia: spesso si trovavano a parlare del loro Dominatore, di come nessuno dei due fosse stato capace di aiutarlo nella battaglia in cui morì.
    E fu questa amicizia a portare la pace fra le nostre specie
    , ricordò la Mantide.

    E' vero: quel Geco e la locusta vivevano nel reciproco biasimo e desiderio di non dover più combattere. Avevano diffuso quella squallida debolezza anche nelle nostre stirpi, che li avevamo accolti., lamentò Ssalhiver.

    La pace, però, non dispiaceva a tutti, lucertola: la mia evocatrice la gradiva ed anche io.
    Arrivarono, però, circa due anni dopo, a Genosha le due Locuste mancanti e nemmeno loro volevano la pace: Abuk ed Acouran.
    Avevano viaggiato, ci raccontarono una sera, prima verso il luogo dove il loro Dominatore li aveva trovati, un posto chiamato l'Arcipelago delle Quattro Bestie, dove scoprirono di non poter tornare, anche se non ci spiegarono perché.
    In seguito avevano cercato di raggiungere la loro prima casa d'origine, un'oasi, qualsiasi cosa sia, in un luogo chiamato Paese del Vento.
    Fu lì che incontrarono quello che divenne il loro padrone, Kan: una creatura che sogna di rendere gli uomini schiavi, avete sentito Abuk, e condivide questo sogno ed i suoi poteri mediante pietre che chiama Kurobi.
    Così la faida ricominciò, ma adesso era ancora più folle: la pietra nera ci rendeva violenti e mutava la nostra forma, noi decidemmo di aiutare le Locuste, anche se l'evocatrice non voleva, ma le Locuste davano la priorità a difendere il Kurobi e dopo che molte mantidi morirono, io, Alui e le altre, decidemmo di abbandonarli, assieme all'evocatrice.
    Fu quello il momento in cui Acouran trovò l'altro uomo, Kira, e fece con lui un qualche accordo.
    Quel Kira uccise la nostra evocatrice e ci costrinse a seguirlo...
    , si fermò un attimo, Kyuki, alzando poi la testa verso Febh-sama.
    Se cercate un punto debole è proprio l'umano: lui ha 5 cuori.
    Uno dei cuori è quello della mia Evocatore: in quel modo hanno legato tutti noi, se glielo rimuovete sia io sia Alui saremo liberi dal loro controllo.
    Un altro cuore è quello di Acouran, non so se sia la cosa che gli hanno offerto per averne la lealtà, però probabilmente, se rimosso, dovrebbero esserne indeboliti.
    Poi c'è il cuore che, si dice, ha rubato ad un altro ninja di Kiri, motivo per cui è finito a Genosha e, ovviamente, c'è il suo cuore originale.
    L'ultimo cuore è forse il più importante: poiché è il Kurobi stesso.
    Se lo distruggete, tutte queste mutazioni dovrebbero fermarsi.
    , concluse di raccontare Kyuki.

    In tutto questo, io ero rimasto in disparte, nemmeno quando lo Yakushi-sensei mi aveva chiesto della figura nella sua carta ninja, avevo potuto fare moltissimo: avevo un problema famigliare, come vi avevo preannunciato.
    Quando quel tentacolo apparso dal nulla mi si cinse alla caviglia, prima ancora che potessi rendermene conto, mi ritrovai invaso da una nuova coscienza, così com'era accaduto a Tsuya.
    Fu una sensazione solo vagamente simile, però, era mille volte più potente: ero in contatto con qualcosa di immenso e potente, in qualche modo sì famigliare, quasi rassicurante, ma era evidente la minaccia di fondo di quel contatto.
    Dopo tutte queste sensazioni, giunse la voce, una voce sconosciuta che parlava di nemici: un nemico fra le mie mani e tanti altri attorno a me.
    Ci misi un attimo a capire che non faceva distinzioni: tutti coloro che non erano Dei Guerrieri, erano nemici.
    Anche lui parla per assoluti., pensai, ma ogni successivo pensiero fu interrotto quando quel Dio Guerriero mi diede un'etichetta, anzi, un nome.
    Jorogumo?, lo ripetei e rimasi paralizzato, nella mente così come nel corpo, per quella scoperta.
    Quasi non sentii la parte sull'esercito di disperati e, soprattutto, non ebbi tempo di spiegare perché gli risultavo "debole come un umano", riferendo della prigione che in effetti ero, poiché dal mio sconcerto, passai a vedere immagini che non mi appartenevano, immagini del dio guerriero fatto di tentacoli che combatteva contro uno strano essere, una sorta di mezzo uomo e mezza donna spezzato a metà.
    Fu solo dopo che quella Seconda Generazione mi offrì un suggerimento: morire così che mi plasmasse in qualcosa di più bello.
    Insomma, dopo un teschio parlante che predicava come il nostro destino fosse dominare il mondo per salvarlo, ecco un set di tentacoli convinto che faceva un favore ai suoi "nemici", uccidendoli per renderli più belli. E considerava tutti come nemici.
    Che posso dire? Ancora non avevo incontrato un parente normale.
    Non riuscii però a rifiutare cordialmente la minacciosa proposta che, ne ero certo, quel Dio Guerriero avrebbe anche portato avanti, poiché un nuovo, e stavolta sottile, raggio di chakra mi liberò da quel tentacolo, provocandomi un leggero dolore, ma di certo evitandomene uno maggiore.

    E sorpresa delle sorprese: Macchietta, il mio salvatore, non solo mi guardò con inattesa consapevolezza, ma riuscì quasi a dire il mio nome!

    Lo Yakushi-sensei mi richiamò all'ordine proprio in quel momento, suggerendo addirittura di eliminare la creatura che mi aveva salvato ma, per quanto per motivi diversi, avrei concordato su KuLo sul non farlo: Credo, Febh-sama, che non solo mi abbia appena salvato, ma ha quasi detto il mio nome, sarei un ingrato se lo uccidessimo ora, se posso permettermi., affermai, prima di guardare Macchietta ed aggiungere: Fudoh, finisce con l'H, però, mi raccomando., avrei spiegato sorridendo alla creatura, prima di ingerire un altro tonico, che riducesse i danni da me subiti fino a quel momento. [Tonico]

    Il saggio amministratore otese, comunque, aveva già elaborato un piano: raggiungere la zona dove si trovavano gli insetti e fermarsi alla dovuta distanza per decidere il da farsi.
    Ssalhiver non ebbe niente da ridere che Ssalflux e Ssalfrost facessero parte della missione, lui sarebbe rimasto indietro, a fare da guardia alla Mantide.
    Fu, però, proprio Kyuki ad aggiungere altro, quando la lucertolina più piccola ricordò il suo suggerimento di poco prima: Non ci sono altre uscite dalla grotta, tanto più che Acouran fa la guardia ed è difficile raggiungerli senza che se ne renda conto., avrebbe spiegato l'insetto.

    In effetti, comunque ci fossimo divisi, quando lo Yakushi-sensei ed il suo entourage fossero arrivati alla distanza indicata, avrebbero scoperto che davanti l'entrata della grotta era ben visibile l'orribile e gigantesca creatura che un tempo era stata la mantide Alui, apparentemente immobile su tutte e quattro le zampe, quasi fosse un cane da guardia.
    Ma, cosa ancora più rilevante, tutto intorno, la grotta, al pari di come avevano già visto dai ricordi di Kyuki, aveva un ampio spiazzo di circa 100 metri di raggio dall'ingresso della grotta e, ad una vista sufficientemente dotata, sarebbe stato evidente il sovraffollamento di parti di piccole locuste a riempirne quasi ogni centimetro. [Nota]
    Quale sarebbe stato il piano dello Yakushi-sensei? Era tutto da scoprire.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    52,5/80
    Vitalità
    17/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

     
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    Ah, no, no, non mi intendo affatto di vino, semplicemente una volta ne ho vinto uno. Ma ho un certo sesto senso per le cose che portano fortuna e so che andare dietro a Macchietta mi porterà fortuna, tutto qui. Non saprei spiegarlo meglio. Avrebbe detto Kuro, gesticolando come a voler calmare quella pioggia di domande. A ben poco sarebbe servito però, dato che le frasi successive dello Yakushi lo mandarono completamente fuori combattimento, quando nominò Maya Orihara di Iwa. Certo Febh non si aspettava a sua volta la domanda successiva di Fudoh, che dipinse un'espressione perplessa sul suo volto. Uhm...beh, bionda era bionda e...ehm... Arrossì un poco. Sicuramente anche ben...tornita... Aveva sentito Ogen usare quell'espressione una volta. Quanto all'essere ninfomane... Cercò di fare mente locale, comprendendo in quel preciso istante il motivo dietro ai comportamenti della donna. Un attimo...allora era per quello che stava facendo quelle cose...ci stava provando! Annunciò battendo un pugno sul palmo dell'altra mano, a sottolineare l'epifania. Quindi rimase immobile. Quindi arrossì di colpo con tanto di emissione di fumo dalle orecchie. Ma non aveva niente a che vedere con il provarci di Occhi del Deserto...non capisco... E sicuramente non avrebbe capito in quel frangente e con unicamente una soap opera come riferimento culturale, per fortuna gli eventi incalzavano e non ci sarebbe stato modo di approfondire.

    [...]

    Conosco ninja con molti nomi, e ninja con molti aspetti, Sovrano. Francamente preferisco avere molti titoli, mi permettono di parlare e incensarmi più a lungo. Ammise con una vaga nota d'orgoglio, dimostrando ancora una volta che i suoi processi mentali erano leggermente dissociati rispetto alla maggioranza. E sarò lieto di dimostrarti che un'alleanza con me è qualcosa da cui entrambi abbiamo solo di che guadagnare. Soprattutto in termini di cubetti di ghiaccio per i cocktail mentre Ssalar alimentava il ventilatore elettrico e Ssalschnell faceva da fiamma per cuocere il barbecue...l'immagine perfetta di una vacanza idilliaca per lo Yakushi. In ogni caso tutti acconsentirono alle interrogazioni dei prigionieri anche per avere informazioni sulla base avversaria, incluso Kuro che venne chiamato in causa mentre Fudoh era perso per i fatti propri che Febh non sarebbe stato troppo intento ad approfondire.

    La sua frase di apertura, con cui minacciava entrambi, non ebbe grande effetto sulla mantide che comunque, stando alla visione, aveva una situazione già sufficientemente disperata, ma Abuk abboccò all'esca e dimostrò di avere una lingua (o più lingue essendo uno sciame) decisamente sciolta. Oh, no, amico verdognolo, no. Io non sono come Shiltar. Lui è morto. Io sono vivo. Sottovalutare gli umani...e sottovalutare me...in genere ha provocato grande dolore a chiunque lo abbia fatto. Su questo puoi contarci. E ora...la moneta? Attese il risultato prima di sorridere in maniera tutt'altro che rassicurante. Abbiamo un vincitore. Avrebbe detto avvicinandosi allo sciame catturato. Mi dicono che potete rigenerare e fuggire facilmente, quindi mi perdonerai se non ti lascio il tempo di fare niente del genere. Ssalflux... Disse alla lucertola sulla spalla. Ancora una volta...tu lasciami fare. Avrebbe manipolato il flusso di chakra della lucertola per sincronizzarlo col proprio, fino a generare una tecnica combinata dall'immenso potenziale, emessa proprio dalla bocca della creatura in un getto tanto violento da far impallidire forse anche il sovrano di quella particolare specie [Tecnica 1 e 2]. Difficilmente Abuk sarebbe potuto sopravvivere a un simile boato glaciale. Questo era per dare un messaggio. Avrebbe detto, senza nemmeno sprecarsi a consumare un tonico del chakra, prima di voltarsi verso le lucertole e soprattutto Fudoh e Kuro, che aveva ovviamente voluto impressionare. Potevo farlo più forte, ma mi sono voluto trattenere, sapete?

    La mantide non si fece pregare, riferendo immediatamente ogni informazione in suo possesso. Una falce d'ossa? Ripetè. Quindi non sono Shiltar ha complicato la mia vita con quelle locuste, ma ha anche messo voi sul mio cammino. Sospirò. Non fosse già morto gliene andrei a dire quattro. A sberle. Ascoltò anche il breve scambio tra il Sovrano Ssalhiver e la mantide...non gli dispiaceva un re lucertola un pò guerrafondaio, ma sicuramente avrebbero avuto modo di apprezzare anche dei momenti in pace in futuro. Magari sciando su una montagna innevata dal rettile. Febh scosse il capo per non distogliere l'attenzione: la presenza di questo Kan e dei suoi Kurobi, strani artefatti mai sentiti prima, complicava notevolmente le cose e non disperdeva il sospetto che potessero essere correlati forse a qualcosa degli Illuminati. E questo Kan che cosa sarebbe? Uno scorpione? Un demone? Uno stercorario? Se odia gli umani non credo sia umano...e poi questa faccenda dei cinque cuori...ho conosciuto una persona con un potere del genere tempo fa, ma non la ho combattuta direttamente. Sono una notevole seccatura. Roba del vostro villaggio, no, Kuro e Fudocoso? Disse, mentre Kuro annuiva, evidentemente senza avere idea di cosa stesse dicendo lo Yakushi, e il primario era ancora preso per le proprie faccende. Io credo che potremmo semplicemente entrare e chiedergli di arrendersi, davanti a un potere del genere, potrebbe solo sentirsi fortunato a restare vivo, no? Il giovane era decisamente di belle speranze. Io credo sia più efficace ucciderlo cinque volte di fila. O avere fortuna e spaccare subito il Kurobi. Ma dimmi come è organizzata la grotta. L'assenza di un ingresso secondario era molto importante, perché apriva a simpatiche strategie, però doveva sapere con precisione quanto fosse grande e in che direzione si estendesse la caverna.

    Nel mentre Fudoh aveva avuto il piacere di comunicare con uno degli Dei Guerrieri, per quanto brevemente, prima che Macchietta lo salvasse da quell'invasione della sua coscienza, rivelando che quegli occhi senza lineamenti nascondevano una qualche forma di intelligenza, e che poteva controllare benissimo il potere degli attacchi in arrivo dal cielo. Che potesse parlare, però, era in qualche modo inquietante. Ah! Quindi parla! Avrebbe detto Kuro, facendo per avvicinarsi solo per essere accolto da diversi gesti agitati della creatura, quasi preannunciasse un attacco, quindi sollevò le mani e arretrò in segno di resa. Speravo potesse dirmi qualcosa sul Sangue degli Dei, se sa parlare...ma penso sia comunque il caso di tenerlo ancora con noi. Aggiunse, in risposta alle proposte di esecuzione sommaria dello Yakushi. Uhm...non vorrei fosse più sveglio di quello che sembra e ci tradisse nel momento peggiore. In tutto questo Macchietta ripeté le sillabe di poco prima, sempre senza la H, ma non si poteva avere tutto. Se non altro non si agitava in presenza del primario. Ma va bene. Tienilo d'occhio però. Poi verso le lucertole. Lasceremo qui l'insetto, non è il caso di attendere oltre. A presto avrai il resoconto della tua battaglia campale, Sovrano! Avrebbe detto, prima di voltarsi e incamminarsi in una direzione casuale, evidentemente convinto che fosse un'uscita scenica. Avrebbe poi cambiato direzione non appena glielo avessero fatto notare, ovviamente fingendo completa indifferenza.

    [...]

    Solo io ho la vaga sensazione di essere seguito? Avrebbe detto Kuro dopo aver trovato un anello con diamante infilato in un cespuglio lungo la strada, rimettendolo lentamente a posto sotto lo sguardo terribilmente minaccioso del Consigliere otese. Con Macchietta tutto bene? Avrebbe chiesto a Fudoh, mentre la creatura manteneva il suo atteggiamento placido, nemmeno fosse un animale domato. Avevano la certezza che la grotta dove dovevano recarsi non avesse uscite, ma la mantide Alui era di guardia e lo sciame Acouran era ovunque tutto intorno, quindi avvicinarsi sarebbe stato complesso, specie senza adeguate coperture...e parte dello sciame poteva essere dentro la grotta per avvisare i complici, quindi non potevano abbassare la guardia in nessun modo. Uhm...ci sono diverse opzioni. Avrebbe detto dopo aver sentito il resoconto delle lucertole e aver osservato la scena dalla distanza. Kuro...ripetimi cosa sai fare come ninja? Oh...sono bravissimo con la Trasformazione e la Moltiplicazione del corpo. E poi...uhm...ho molte cartabombe e lancio benino i Kunai e...uhm...in genere basta quello, sono molto fortunato e colpisco sempre dove è necessario. Non aveva detto "colpisco dove ho mirato", ma sul momento lo Yakushi non fece altre domande, guardando il fortunello come se fosse un alieno. Poi su Fudoh. Tu invece più o meno so cosa sai fare...e tieni quello sgorbio lontano prima che ci attacchi. Sospirò. Ho un piano. Avrebbe detto. Ma comporta rovinare un pò il bosco tutto intorno, è un problema per voi lucertole? Lo chiedeva perlopiù pro forma, dato che avrebbe comunque seguito la stessa strategia.

    Inizialmente avevo pensato di far crollare la grotta e intrappolarli, colpendoli poi appena escono, ma se conoscono l'Arte della Terra potrebbero scappare in direzioni a noi non note quindi non ci conviene. Io penso che la scelta migliore sia affumicarli. Disse con un sorriso malvagio. Appicchiamo un incendio bello grosso agli alberi tutto intorno e poi lanciamo dei tizzoni enormi verso l'ingresso della grotta. Lo sciame sarà incapacitato e il fumo entrerà dentro complicando la vita a tutti. E potranno uscire solo da là, o usare dei Jutsu per spegnere il fuoco, se hanno dei Suiton. Intanto disegnava alla meglio nella neve una mappa incredibilmente approssimativa della sua azione. Io mi avvicinerò con l'Arte della Terra e li colpirò all'improvviso, dopodichè verrete all'attacco per sconfiggerli. L'incendio dovrebbe bastare per tenere a bada Acouran. Poi indicò Macchietta. Lui conviene lanciarlo contro quella creatura mutata...sono convinto che la vaporizzerà al meglio appena vicino, specie se intanto tu la rallenti, Fudohcoso. E tu... Verso Kuro, sospirando. Piazza le cartabombe per causare gli incendi e poi...lancia i tuoi Kunai. Quello annuì con entusiasmo. Ssalfroid attaccherà subito dopo, raggiungendoci dopo qualche secondo e guardando la scena da lontano all'inizio, per evitare sorprese.

    [...]

    Il piano era stato messo in atto e Kuro se non altro aveva una minima competenza nella furtività quindi probabilmente sarebbe riuscito a non farsi notare [Nota], mentre Febh lavorava per raccogliere rami secchi dopo averli liberati dalla neve, accumulandoli assieme alle lucertole per creare degli ammassi irregolari che una volta accesi con le fiamme Fudoh avrebbe potuto lanciare via (dopotutto erano leggeri) fino a davanti alla grotta. Un incendio non poteva certo essere un evento naturale a Genosha e i nemici avrebbero sicuramente capito di essere sotto attacco, ma il fuoco, ben controllato, sarebbe stato un utile alleato per i ninja e le lucertole.

    Una volta avviato il fuoco e lanciate le sfere, Ssalfroid sarebbe rimasto lontano, oltre la cortina di fuoco (ma avrebbero cercato di lasciare dei passaggi liberi da fiamme, disponendo le cartabombe adeguatamente) mentre Kuro e Fudoh si sarebbero avvicinati quanto più furtivamente possibile. Febh invece, avvicinatosi inizialmente con loro, si sarebbe immerso nel terreno portandosi dietro Ssalflux, con l'obbiettivo di avanzare fino a portarsi al lato della grotta ed emergere dalla neve parzialmente per tenere d'occhio la situazione, specie quando il fumo fosse entrato prepotentemente nella caverna se non avessero spento subito il fuoco.

    Come avrebbero reagito i nemici?

    Certo, nessuno dei presenti si sarebbe aspettato che, una volta messa in atto la strategia, proprio al termine delle azioni del nemico e prima che Febh emergesse dando il via all'attacco, qualcosa avrebbe rovinato tutto prima ancora che avessero una possibilità: con un rombo terribile diversi alberi a sud della zona sarebbero crollati mentre una vera e propria valanga del tutto simile a quella che aveva portato Kuro da loro si sarebbe ripetuta, spegnendo gran parte del fuoco e sfondando gli alberi fino a far emergere un gigantesco guscio di tartaruga, apparentemente composto da roccia e ghiaccio, che stava caricando Fudoh e Kuro di gran carriera, ruotando su sè stesso. VENDETTAAAAAAA!!!! Un grido belluino veniva dal carapace che all'improvviso sarebbe esploso lanciando tutti i suoi detriti come una vera valanga controllata contro i due. Sorvoliamo su Kuro, che anche se travolto sarebbe rimasto indenne perchP pietre e massi carambolarono tra loro in modo fortuito, ma Kuro e Macchietta se la sarebbero vista brutta...e sembrava che la creatura non avesse riconosciuto la valanga come un attacco nemico dato che non usò i suoi raggi di chakra per difendersi [Attacco]!

    Dietro la valanga una tartaruga di dimensioni considerevoli ma ben più piccola dell'enorme guscio che era arrivato contro di loro atterrò sulla neve, totalmente disinteressata a mantidi, lucertole e Shinobi, ma solo ad attaccare. MALEDETTI LADRI! PRIMA MI RUBATE L'AMULETO DI MIA MADRE E POI MI FATE PERDERE IL CONTROLLO DEL MIO JUTSU! COME VI PERMETTETE! AVRO' LA MIA VENDETTA!!! AVANTI ALZATEVI, LO SO CHE SIETE ANCORA VIVI!! Nonostante la stazza, la voce della tartaruga era roboante e la sua furia sembrava non avere eguali. Ma aveva appena mandato al diavolo l'intero piano di Febh, che sicuramente non la avrebbe presa bene. Ma forse poteva ancora sfruttare la distrazione...cosa avrebbero fatto i nemici? E Fudoh e Kuro?

    NLipVzGdJ

     
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