Il Ritorno dell'Akuma

Comasterata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,072
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    Il Volto del Tennin



    "Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora. "

    Capitolo 8 - Le ombre e le esplosioni


    Con fare curioso guardai come la copia si fosse teletrasportata al di fuori dall’edificio, schivando il mio tentativo di presa e portandosi vicino al mio compagno di missione, per guardarlo, al contempo, in maniera divertita e sadica. Di quello che avesse in mente quella specie di creature non ne aveva la più minimale idea: avevo imparato, nel Mondo del Vuoto, che il Caos, per sua stessa natura, non poteva essere previsto. Le azioni casuali venivano compiute senza un come e senza un perché, come se fossero a sé stante. Era, quindi, difficile prevedere come si sarebbero mossi, al di fuori dalle logiche razionali, com’erano.

    Comunque fosse, notai l’Ombra vicino al mio alleato in quella missione e poi notai il suo cambio di comportamento, come se qualcosa si fosse tutto d’un tratto annidato nel suo essere. Divenuto parte dello stesso. - Un genjutsu? - pensai continuando a osservare il suo movimento. A quel punto non mi rimase molto altro da fare che seguire con lo sguardo il movimento della mano del Senza Gloria, che indicò la mia esatta posizione (errore mio, avendoglielo fatto conoscere).

    Tutto ciò che successe dopo, invece, si poteva inscrivere in rigorose e ferme costruzioni logiche.
    La Creature del Caos (o del Caso, a dir che si voglia), affondò gli arti nella terra e da lì estrasse un discorso di roccia. Questi, volando contro il mio albero, incontrò sulla sua strada un altro imprevisto, rappresentato dal pugno della ragazza, che lo mandò in frantumi.

    In quel momento l’Ombra gridò qualcosa, che non sentii abbastanza bene da poter dire cosa fosse, e si scagliò contro la ragazza. O almeno lo fece in un primo momento, perché subito dopo si mosse rapidamente contro la mia posizione. Era chiaro, a quel punto, che sarebbe per me arrivata la volta di fare la cosa che desideravo di meno: il corpo a corpo. O, almeno, qualcosa di simile al corpo a corpo. La conferma arrivò dalle labbra della razza, ma non ottenne alcun risposta.

    La risposta, invece, venne da parte della Creatura del Caos, che non tardo ad attaccarmi, con tutto ciò che aveva a sua disposizione. Purtroppo, non avevo ancora accesso a tutte le conoscenze che ero riuscito a sviluppare durante la mia vita terrena, motivo per cui non potei fare molto altro che fare affidamento sul chakra che mi scorreva nel corpo.

    Quando lo vidi avvicinarsi, non mi ci fu molto per stabilire una deduzione logica secondo cui anche il colpo sarebbe arrivato nel corpo a corpo. Il problema era capire come. Lo capii quando vidi spuntare delle lance dal terreno, ma siamo chiari: io ero sul ramo, l’attacco partiva dal terreno, cioè circa a 6 metri di distanza da me. E, inoltre, non era affatto così veloce come sarei potuto aspettarmi. Vedendoli uscire dal terreno, percorrere la distanza in mezzo e puntare a trapassarmi, semplicemente [schivai - Slot Difesa 1] spostandomi di lato e mandando quelle lance a vuoto.

    Quando poi decise di sfruttare quella mia schivata per avvicinarsi ancora di più, capii che era decisamente troppo veloce. Non sarei riuscito a schivare. E così, quasi nello stesso momento una catena con una falce, più che sufficiente per parare il colpo, comparve nella mia mano [Slot Tecnica 1 - Creazione della Forma], che a sua volta venne inondata da chakra, grazie al quale potei muovere il braccio con la spada abbastanza velocemente da posizionarla sulla traiettoria di quella lama oscura. [Slot Difesa 2 - Parata]

    Ciò che riuscii a fare fu deviare la lama oscura più del necessario affinché non mi colpisse al centro del busto, bensì mi sfiorasse al lato destro, colpendo il fianco. Il colpo venne comunque attutito dal mantello e dal [chakra], che vi accumulai per aumentare la Resistenza. Considerato tutti i fattori, - la deviazione, il chakra e anche il mantello, - il danno tagliente che si formò sul mio fianco fu minore rispetto a quello che sarebbe potuto essere se fossi stato colpito al centro petto. [Danno]

    - Ah, - Dissi mettendomi la mano sul fianco. - Me la pagherai dieci volte tanto… - Bisbigliai mentre l’Ombra si riposizionava a 10 metri da me. Lei aveva già fatto la metà di quel che avrei voluto fare io. Tutto ciò che mi restava era sfruttare quella distanza per i miei scopi.

    Di colpo, mi sarei [mosso - Slot Azione 1] - sparendo dalla vista dell’Ombra. Lei avrebbe notato solo una sagoma non meglio definita disperdersi tra il fogliame di quella zona. Avrei corso “a cerchio”, restando comunque a 10 metri dall’Ombra, ma provando a rimanere nascosto ai suoi occhi e, soprattutto, alle sue percezioni.

    In un momento di quelli, trovandomi dietro al tronco di un albero, avrei rapidamente composto un sigillo [creando - Slot Tecnica 2 - Tecnica Avanzata] una copia perfetta di me, a cui nello stesso istante avrei [dato] 5 cartabombe, che sarebbero state immediatamente [attivate - Slot Azione 2].

    Tutto il resto sarebbe venuto da sé: io sarei rimasto dietro al tronco, mentre la mia copia sarebbe uscita da dietro allo stesso per correre contro al nemico. [NOTA]

    Il suo movimento non sarebbe stato molto rapido e le bombe, già attivate, sarebbero state nascoste sotto al mantello della copia. Il processo di attivazione, inoltre, sarebbe stato “celato” anche da un altro fattore: durante l’avvicinamento della copia, restando ben nascosto dentro al fogliame, avrei creato una [cupola illusoria - Slot Tecnica 3 - Tecnica furtiva] direttamente intorno al nemico. Egli non avrebbe visto alcun avvicinamento. Avrebbe semplicemente notato la comparsa di una cupola in roccia dal raggio di 3 metri, intorno a lui. Uscirne, dunque, sarebbe stato impossibile e all’interno ogni rumore sarebbe stato “assuefatto”.

    Il resto sarebbe venuto da sé: la copia avrebbe attraversato le pareti della cupola senza problemi, spuntando dentro la “bolla”, in quanto ben sapeva che fosse solo un’illusione. Da quella posizione avrebbe tentato di [afferrare - Slot Azione 3] il nemico per qualsiasi parte del corpo, ma era semplicemente un movimento “diversivo”. Perché non appena la copia sarebbe stata abbastanza vicina all’Ombra (in ordine di circa 10 cm dal suo corpo), la copia sarebbe svanita e un millesimo di secondo dopo le bombe sotto il suo mantello sarebbero [esplose] generando un boato incredibile.



    Io, tuttavia, non sarei uscito dal fogliame nel quale mi nascondevo. Avrei semplicemente allungato leggermente il collo per osservare da dietro l’angolo del tronco di quell’albero e vedere i risultati della mia opera, sebbene comunque avessi [risentito] di quanto aveva appena fatto il clone.

    [...Il fu Kato Yotsuki…]



    Mentre io agivo tra il fogliame, il vecchio otese avrebbe dovuto in qualche modo pararsi dalle azioni di quell’ex kiriano, la cui mente era stata annebbiata dall’ombra e dall’ombra portata verso lidi lontani, oscuri, che nel breve o nel lungo periodo avrebbe comunque portato qualsiasi essere vivente e non verso la pazzia nel suo stato più puro.

    Il Senza Gloria, che quel giorno pensava di aver trovato una via d’uscita dai suoi problemi e difficoltà, decise subito per una strategia d’azione che considerava la meno rischiosa. Per riuscirci, [saltò - Slot Azione 1 - Azione Rapida] all’indietro in maniera tale da mettere distanza tra di sé e la ragazza di Ame.

    In quella posizione decise di agire subito, mettendo in pratica le sue vecchie conoscenze risalenti al Villaggio della Nebbia: [pochi sigilli - Slot Tecnica 1] avrebbero portato il cielo a oscurarsi, mentre dallo stesso, in un’area dal raggio di 24 metri, con Yuri al centro, sarebbero iniziate a cadere gocce di pioggia nera, che altro non erano se non olio.



    Il Senza Gloria, tuttavia, non si sarebbe fermato e avrebbe continuato con la sua opera imperterrito, componendo altri sigilli [Slot Tecnica 2 - Slot Tecnica 3]

    Ciò che sarebbe successo, dunque, era facile da capire: con l’area bagnata dal liquido infiammabile, avrebbe preso forma il Drago d’Acqua che, a causa delle particolarità dell’Onymoji, sarebbe cambiato, divenendo Drago di Fuoco. In quella forma il Drago avrebbe provato a colpire Yuri, al contempo incendiando tutta la zona intorno alla ragazza di Ame.



    Allo stesso tempo, per evitare che la ragazza potesse fuggire, il Senza Gloria avrebbe creato delle illusioni per terra [Slot Azione 2 e 3], facendo sembrare che la terra ora fosse cambiata. Invece del semplice suolo, Yuri avrebbe visto le sabbie mobili, pronte ad arraffarla a qualsiasi passo. Quelle che sicuramente avrebbero rallentato i suoi movimenti.

    Come avrebbe reagito la nostra eroina? E, soprattutto, come sarebbe finita quella storia, con Ombre ed esperimenti in quel di Ame?



    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 550
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    67.5/90
    Vitalità
    11.5/14
    Slot Azione

    1. Movimento

    2. Attivazione bombe

    3. Tentativo presa

    Slot Difesa

    1. Schivata

    2. Parata

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Creazione della Forma

    2. Moltiplicazione superiore del corpo

    3. Tecnica furtiva - Mantenimento Incubo della Battaglia

    Note

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,202
    Reputation
    +119

    Status
    Anonymous

    Il Ritorno dell'Akuma

    9




    Lo scontro che avvenne tra l'Ombra, se tale si poteva definire, e il Senza Amore giunse al suo culmine. Il demone riuscì ad inferire qualche buon colpo a Senji causandoli un paio di ferite aperte, eppue il Chunin riuscì a difendersi e porsi in una posizione di vantaggio. Intuendo che l'essere che stava affrontando era limitato ad una estrema capacità fisica, mescolata a qualche arte ninjustu, gestì il resto dello scontro di testa. Ovvero muovendosi in maniera tale da confonderlo, in particolare da modificare le sue percezioni. E così avvenne.

    Immerso nella cupola illusoria l'Ombra rimase ferma, guardandosi attorno pronta a reagire alla minima presenza di Senji... inconsapevole che era finita in una trappola. E perciò quando vide la copia dell'Akuma comparire non ci penso due volte a concentrarsi su di essa e ricevere l'amara sorpresa. La Kage infatti nascondeva l'attivazione di una cartabomba che all'ultimo esplose coinvolgendo in pieno l'Ombra. La detonazione fu tremenda colpendo in pieno il demone e facendolo ribaltare indietro e violentemente di schiena contro il tronco di un albero. Poi l'essere, privato dell'equilibrio, cadde fragorosamente a terra.

    Ansimante, ferito gravemente, e menomato in varie parti di quel corpo deforme non sembrava però accusare un vero dolore. Anzi quasi sul suo volto si dipinse una sorta di sorriso. Di fatto a Senji mancava di infierire il colpo finale, per chiudere almeno quella parte della faccenda. E qualunque fosse stato l'attacco prima di spirare il demone, come se stesse parlando telepaticamente, condivise i suoi pensieri

    NoI sIamO in TrE. TrInI e UnIcI. PoTRai aVerMI UccIso ma reSTano i MIEi, NosTRI, FrateLLi. LoRO sOnO scaPPAti da quI. Un GiorNO ti trOVERanno e ci UnIREmo di NuoVO.



    Quell'essere non mentiva. Senji aveva sconfitta la prima delle tre emanazioni, ma purtroppo i “fratelli” di quell'essere erano ancora vivi e vegeti e del tutto intenzionati a ricongiungersi con l'Akuma. Quindi un peso gravava sulle spalle del Senza Amore. Difficile dire quando e come sarebbe riuscito a chiudere quella faccenda ma per il momento aveva quantomeno definito il pericolo e individuato che genere di minaccia avrebbe dovuto affrontare nel futuro.

    In tutto ciò da parte mia mi trovai ad affrontare un piccolo scontro, tutt'altro che simpatico. Immersa in una sorta di pioggia oleosa i miei ricordi andarono proprio a quella tecnica, che subii ancora quando ero Genin e Accademico Non di nuovo pronunciai tra me e me. E perciò con una veloce sostituzione mi spostai lateralmente e con un ulteriore scatto uscii in tempo dall'area di pericolo. Come giustamente avevo intuito l'intera zona prese fuoco, causato da una seconda Ninjustu. Sorrisi Tutto qui? Se non tu fossi il mandante quest'azione ti costerebbe la vita... ma per oggi mi limiterò a liberarti.

    Con uno scatto felino corsi verso il Senza Gloria e dopo qualche movimento offensivo riuscii a colpirlo con il palmo della mano e scaricare su di lui il peso del Rilascio, interrompendo così il Genjustu che lo stava pesantemente influenzando. Non sarebbe nemmeno servito a ben saperlo. Questo perché Senji era riuscito a colpire e uccidere l'Ombra e di conseguenza la malia che colpiva il Senza Gloria sarebbe svanita lo stesso.

    L'uomo, ripresosi, cadde a terra con gli occhi sgranati probabilmente sprofondando nella vergogna di essere caduto nella trappola come un principiante G-Grazie. Si limitò a dire verso di me Questo credo che ti costerà un extra aggiunsi, tra il serio e il faceto. Comunque una volta riuniti tutti quanti e aggiornati sulla situazione fu il Senza Gloria a parlare Anche io ho sentito le ultime parole pronunciate dall'Ombra, e temo che abbia detto la verità. I suoi “fratelli” avranno sfruttato questo tempo per uscire da Ame e scappare. Cercheranno vendetta, ma non prima di essersi potenziati o aver trovato alleati. Forse diventeranno più “umani”, più furbi o più intelligenti. Questo è la conseguenza di averti risvegliato. Temo che dovrai anche tu diventare più forte e abile. Questo è il tuo destino. Sarà una lunga cacciaConcluse il Senza Gloria in mia presenza, facendomi capire che per me quel giorno era concluso.

    Mi limitai ad un cenno della testa, senza aggiungere nulla, e volgendo le spalle alla coppia semplicemente mi allontanai. Avevo adempito a tutti i punti del contratto, più gli extra. Il mio lavoro quel giorno era terminato.

    In tutto ciò, una volta soli il Senza Gloria proseguì Senji Akuma, io sono al tuo servizio. Così come le mie risorse, contatti e persone che puoi trovare in quel rifugio, che può diventare casa tua... se lo volessi. Puoi strapparmi la vita, se lo desideri, per averti tradito ed essermi fatto abbindolare da quell'ombra. Ma lasciami dire le ultime parole prima della tua decisione. Combatti! Lotta! Diventa di nuovo la stella nascente del Clan. I tuoi occhi devono diventare più rossi della Luna Insaguinata,Tsukuyomi!

    Quella storia era quindi giunta ad un epilogo. Una fine che però segnava anche un inizio. Il percorso di redenzione e di rinascita di Senji Akuma.


    Lo storia di Ainashi. Il Senz'Amore.



    CITAZIONE
    Leo con questo post si conclude la tua rinascita. Come puoi vedere ho lasciato un finale aperto, con dei "nemici" che sono pronti a braccarti, e darti filo da torcere nelle prossime e future giocate.
    Termino dicendo che hai una casa che ti aspetta ad Ame, un rifugio con NPG e un ambientazione già definita. Puoi accettare o meno, vedi tu!

     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,072
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    Il Volto del Tennin



    Capitolo 9 - ... il ritorno...


    Alla fine dei conti, la mia strategia aveva dato i risultati che mi ero aspettato ed era ovvio che succedesse così: i miei occhi mi davano un potere non indifferente, per ingannare non solo gli essere umani intorno a me, ma anche le ombre e le oscurità provenienti dagli altri angoli dell’Universo, specie da quelle dimensioni trascendentali che restavano nascosti agli occhi altrui. Le esplosioni non fecero altro che diradare la sua oscurità, rendendo la sua esistenza su quel pianeta… piatta. Non che me ne fregasse molto, a dire il vero. Non ero venuto lì per sconfiggerla; ero lì per portarla… Anche se le strade del Caos, che andavano a spirale e si perdevano tra le stelle, sembravano comunque imprevedibili alquanto e non sapevo mica dove mi avrebbero potuto portare.

    E poi, diciamocelo: le esplosioni mi piacevano. Mi piaceva vedere come le particelle si diffondessero nella materia; come quell’energia sublimasse il mondo intorno, contorcendo il tempo e lo spazio. Non ci sarebbe più stata l’Ombra a importunarmi, almeno finché non lo avessi deciso. E la sua minaccia, nemmeno tanto velata, non mi metteva affatto paura.

    - Uno e Trino, dici? - Domandai incrociando le braccia mentre l’Ombra stava per svanire una volta per tutte, anche grazie a quanto io stesso avevo fatto. - Interessante.

    Non dissi nient’altro. Non mi interessava farlo. Tanto, un giorno quel mondo sarebbe stato invaso dalle ombre. Sarebbe stato ricco di ombre. Ogni cosa sarebbe divenuto Ombra e i Demoni e gli Umani avrebbero vissuto insieme, come la Giustizia stessa desiderava. Le ombre sarebbero diventate esseri umani, mentre gli umani sarebbero diventate ombre, in ciò che era il piano originario dell’Universo stesso.
    Ascoltai poi anche ciò che aveva da dire il Senza Gloria, che rimarcava quanto l’Ombra aveva già detto. Non mi rimase che ascoltarlo a volto impassibile, come la mia maschera stessa fosse il mio volto. - Non torneranno per vendicarsi, né per uccidermi. Torneranno per unirsi a me e portare l’Oscurità nel mondo, affinché il Caos vi regni senza limiti di tempo e di spazio. - Dissi. Era davvero uno sciocco se pensava che mi sarei impaurito delle ombre in giro per il mondo: io stesso ero un’ombra. Il Morto e il Vivo al contempo. L’Esistente e il Non Esistente. La Materia e l’Antimateria.

    Quando disse che era al mio servizio, lo guardai attento. I miei occhi che fissavano i suoi. La mia anima che cercava di cogliere le più piccole sfaccettature della sua. - Al mio servizio? - Chiesi. - Bene. Allora eccoti i primi ordini: assicurati che nessuno sappia della mia rinascita. Né quella donna lo deve rivelare, - avrei indicato la figura in lontananza, - né nessun altro. Uccidi. Cancella. Ma procurami il tempo di cui ho bisogno. Un anno o due. -

    Avevo anche bisogno d’informazioni sulla donna. Chi era. Una mercenaria? Da dove proveniva? Quali abilità aveva? In che modo poteva diventare una pedina nelle mie mani? Avrei ottenuto risposta alle mie domande, prima o poi. Né ero sicuro. Il Dio delle Stelle, - che sia Benedetto il Suo Nome nei Secoli, - mi avrebbe dato gli strumenti di cui avevo bisogno. Avrei ottenuto ciò che desideravo. In un modo oppure nell’altro.

    Al Senza Gloria, a quel punto, avrei dato l’ordine di andare e fare quanto avevo chiesto: meno persone sapevano di me, minore era il rischio che i nemici del Caos avessero saputo della mia presenza, iniziando quindi a fare tutto pur di rovinarmi la vita. Io, invece, sarei andato ad Ame: l’allenamento era ciò di cui avevo bisogno.


     
    .
17 replies since 12/6/2023, 16:23   311 views
  Share  
.