Le Profondità dell'Odio

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    [Crepaccio dei Colossi, al confine tra la Cascata e l'Erba]



    Seinji Akuma, o ciò che resta di lui, appare in uno sbuffo di fumo [Bambola di KonanBambola di Konan
    Speciale: L'utilizzatore, se tenuto il Diario di Konan in mano, può sfruttare la Tecnica del Richiamo per richiamare uno o più individui che si siano volontariamente sottoposti al Contratto delle Mura o che abbiano versato una goccia di sangue intrisa di chakra sul Diario di Konan. Il consumo è pari ad Elevatissimo per bersaglio. L'utilizzatore non può mai richiamare bersagli di energia superiore a sé.[Da Genin in su]
    ]
    .

    È in ginocchio, all'interno di cerchi concentrici tracciati mediante linee di potere dall'aspetto mutevole. Simboli profani di ogni tipo percorrono quel disegno alieno, brillando di una luce incandescente che sfida l'oscurità del luogo in cui si trova. Il pavimento è un misto di pietre scheggiate e acquitrini più o meno profondi. L'Akuma non riesce a scorgere alcuna volta: tutto attorno a lui, la terra stessa sembra ergersi senza fine, erigendo un baratro tetro e terrificante. Su entrambi i lati di quella gola riposano pareti di pietra affilata come rasoi, che come unico scopo sembrano avere quello di derubare di calore la fioca luce del sole che riesce a penetrare a quelle profondità.

    In quel momento, si infrange di nuovo una tradizione millenaria. Prima di Seinji Akuma, quasi nessun mortale ha mai calcato quel luogo proibito, di cui solo il mefistofelico individuo con una benda nera sull'occhio conosce la vera natura: si tratta di una ciclopica tomba, in altre ere teatro di scontri senza eguali. Un luogo perfetto per pronunciare una morte in modo definitivo o elevare una nuova vita a vette titaniche.

    Un luogo dove pagare il prezzo dei propri errori.

    Un giovane volto appare nell'oscurità ed è trasfigurato da una pletora di emozioni.



    « È-è proprio lui!! ...è davvero comparso come aveva promesso!! »

    Il polso destro del ragazzo sanguina. Sembra che abbia pagato un tributo di sangue al sigillo iscritto a terra [Tecnica della Trascrizione]. Seinji Akuma non lo riconosce. Come potrebbe? Ai tempi della Riunione di Kiri che l'ha visto coronato e decapitato nel giro di una mezz'ora, quel ragazzo non era che un genin della Nebbia alle prime armi, con un sogno bruciante: entrare a far parte dei Sette Spadaccini e contribuire al successo militare di Kiri. Tale sogno, una volta condiviso, era ora stato spazzato via da incubi di vendetta, che avevano consumato la ragione di quello shinobi fino a spingerlo di recente a tradire la Nebbia e unirsi, di nascosto, alle file del Suono... dove un'ombra oscura l'aveva ghermito.

    Il ragazzo è alto circa un metro e settanta, è di corporatura media e ha la carnagione quasi diafana tipica delle genti della Nebbia. Eppure, la sua intera figura trema. Alla cinta, in bella vista, porta un coprifronte dei Kiri rigato. Al collo ne porta un altro, nuovo e lucente, con la nota stilizzata del Suono. I suoi occhi, come i suoi capelli, sono corvini. Senza esitare, il ragazzo si vuota in bocca il contenuto di una fiala di liquido cremisi con tinte blu-cristalline [Fiala Demoniaca del SanbiFiala Demoniaca [Sanbi] [Equipaggiamento]
    " Sì..è il suo! Hai gingilli interessanti sotto quel mantello Mizukage eheh Pare che lo Yonbi sia un donatore universale ma, apparte questo, è il chakra all'interno di ogni cellula a renderlo unico! Il solo fatto che non coagula lo etichetta come un plasma unico! E' una sensazione simile a quella che ho provato analizzando il sangue dei jinkurichi ma è molto più pura e appagante, la simbiosi tra liquido organico e chakra è perfetta..questo potrebbe spiegare la riserva di chakra infinita di questi esseri, probabilmente non sono nemmeno sottoposti agli umani limiti fisiologici di impasto ed erogazione istantanea dal tentien. Questo sinolo chiaramente sembra ripercuotersi anche su una capacità di rigenerazione smodata, la stessa che riscontriamo sui jinkurichi con il pieno controllo del Demone. Ah doppia impronta e doppia Yoton e Doton e confermo l'utilizzo di ninjutsu terrificanti associabili a queste firme. " ~ Aloysious Diogenes Mikawa a Kensei Ito

    Sangue del Sanbi [Vario]
    Fiala di cristallo che contiene 1ml di sangue della Tricoda, frutto degli esperimenti proibiti del Garth sul Cercoterio a tre code ottenuto grazie al Patto Cremisi stretto con l'Undicesimo Mizukage Kensei Ito. Il liquido è color cremisi con tinte azzurro chiaro; risplende come acqua colpita dalla luce del sole. La fiala contiene abbastanza liquido per un utilizzo a giocata, salvo diversa indicazione del QM. Una volta assunto, il Sangue del Sanbi permette di avvalersi di alcune abilità legate al Cercoterio in questione. L'effetto dura 1 round per grado, al termine del quale le abilità della competenza non saranno più accessibili sino alla scena o giocata successiva, a discrezione del QM. L'utilizzatore subisce una Medioleggera a round mentre la sua pelle si strappa e si rigenera continuamente a causa del potere del demone. Al termine dell'ultimo round, sarà Affaticato.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 0 | Durezza: 0)
    [Da genin in su]


    Infusione di Chakra Demoniaco
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (4)
    L'utilizzatore, se ha assunto il Sangue del Sanbi, si riveste automaticamente di chakra demoniaco del Sanbi emesso con scarso controllo. Aumenta di 2 tacche Forza e Resistenza e ottiene un miglioramento all'attacco senz'armi di 10. Alle tecniche dell'utilizzatore è automaticamente aggiunto l'elemento Acqua, modificandone l'aspetto: la Potenza della tecnica diminuisce di 10 e causerà Sanguinamento (DnT Medio) in aggiunta agli altri Status. Se la tecnica causa già quel tipo di DnT esso sarà applicato due volte. Inoltre, l'utilizzatore può nuotare e respirare sott'acqua e la distanza percorsa con uno slot azione in acqua è aumentata di una volta e mezzo (x1,5). L'attivazione automatica consuma slot tecnica. Questa tecnica può causare AdO solo se l'assunzione del Sangue del Sanbi lo causa.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Basso)
    [Da Genin in su]

    Chakra Furioso del Demone
    Speciale: L'utilizzatore, se Infusione di Chakra Demoniaco è attivo, può sfruttare le abilità "Chakra Demoniaco" e "Furia Demoniaca" della TS Chakra del Demone come se la possedesse al medesimo livello della propria TS (se possedute più TS, varrà il livello più alto; se non posseduta alcuna TS, il livello massimo equivale al grado). I consumi sono raddoppiati.[Da Chunin in su]

    Tre Code del Sanbi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (0)
    L'utilizzatore, se Infusione di Chakra Demoniaco è attiva, può plasmare il rivestimento di chakra ottenendo fino a 3 code di chakra grandi 4 unità con potenza 30, o alternativamente prolungare il rivestimento stesso come un arto delle medesime dimensioni. Può allungare il rivestimento fino a 3 metri per grado. Code o arti hanno potenza offensiva e difensiva pari a 30 ognuna; le statistiche sono pari all'utilizzatore. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento; si può effettuare un singolo attacco in uno slot tecnica/azione utilizzato. La potenza massima di un attacco è pari 10 più 10 per grado.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Rivestimento
    (Consumo: Medio per coda / Mantenimento: Basso per coda)
    [Da Chunin in su]

    Bijuudama Impura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (7)
    L'utilizzatore, se Infusione di Chakra Demoniaco è attiva, può accumulare una grossa quantità di chakra compresso e rotante di colore scuro di forma sferica larga 3 metri, emettendolo subito dopo. Il costrutto esplode a contatto. La gittata è pari a 24 metri, ha velocità pari ad una statistica a scelta dell'utilizzatore aumentata di 4 tacche. La potenza è pari a 90 entro un raggio di 12 metri. L'esplosione causerà un danno di potenza pari a 60 entro un raggio pari a ulteriori 12 metri. Se utilizzata questa tecnica, Infusione di Chakra Demoniaco si interrompe, con le conseguenze descritte in Sangue di Sanbi.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Quasi Elevato)
    [Da Jonin in su]
    ]
    . La sua figura inizia a mutare. Chakra fluorescente appare sopra la sua testa, cristallizzandosi nella forma di due corna; le sue orecchie si appuntiscono in modo grottesco; i suo canini si allungano, donandogli un aspetto ferino; le sue pupille assumono un aspetto animalesco e iniziano a rilucere dello stesso colore azzurro del chakra fluorescente, che ora gli esce persino dalla bocca.

    A tutti gli effetti, il ragazzo sembra posseduto da un Cercoterio [Esperimenti Proibiti dell'Impero- Nota: la competenza quotata sopra non è approvata: l'ho creata per far divertire Leo con un avversario interessante e per portare avanti la trama iniziata da Gene e Tezzu in game, nel più ampio contesto della quale questa giocata si inserisce.

    Il PNG assume il Sangue del Sanbi nella Fiala Demoniaca del Sanbi e attiva quindi Infusione di Chakra Demoniaco.
    ]
    .



    « SEINJI AKUMAAA!! Il traditore che ha dato origine a tutto! Ogni sventura nella mia vita è riconducibile a te! »

    Il ragazzo fa un passo avanti, portandosi a una decina di metri. Con una mano pallida punta un dito accusatore verso il nukenin, mentre nell'altra mano tiene una katana all'interno di un fodero grigio dall'aspetto estremamente elaborato.

    « Non dovresti essere vivo. Sei già morto. Hai già fallito. NON PUOI NEMMENO IMMAGINARE IL COSTO DI QUESTA TUA SECONDA VITA, MALEDETTO!! »

    Il potere che circonda il ragazzo è palpabile. Tutto in lui urla di Kiri: il suo aspetto, i suoi abiti e persino il suo chakra, che è innegabilmente affine all'arte dell'acqua anche agli occhi di un non sensitivo. Il ragazzo muove la katana, ancora nel fodero, in un tondo denso di forza, che tuttavia mira ben sopra la testa di Seinji. La pressione causata da quella mossa è tale da generare una lama d'aria che subito si abbatte sulle rocce della gola alle spalle dell'Akuma, causando una piccola valanga di massi che gli sbarra il passaggio alle spalle, impedendo la fuga via terra [Mille MondiAzione Rapida; VEL:600.

    Mille Mondi - Ichizen Sekai
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (3)
    L'utilizzatore, previa l'impugnatura di una lama, può incrementare notevolmente la propria forza, fino a tre volte tanto, per effettuare una singola azione con tale lama. Tale azione non può avere finalità direttamente offensive nei confronti di avversari o nemici, ma può vantare di una potenza unica. Il fendente potrà raggiungere una distanza massima pari a 15 metri; la Velocità sarà pari alla Forza dell'utilizzatore.Tipo: Taijutsu - Kenjutsu
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Quasi Alto)
    [Da Chunin in su]
    ]
    . Nel frattempo, gli occhi accessi di chakra bluastro del possessore della katana si fissano su di lui mentre pronuncia la sua sentenza.

    « Se hai un briciolo di decenza, rimani in ginocchio e lascia che ti metta fuori combattimento, così che io possa usarti come tributo per rimediare al dolore che hai causato. ».

    OFF GAME

    Benvenuto nel Crepaccio dei Colossi, leo! Occhio: potrebbe essere la nuova tomba di Seinji.

    Questa giocata è pensata per riportare il tuo PNG nel pieno delle trame attuali del GDR. Dato il livello alto a cui ormai tutto tende a muoversi, ti avviso che farò pochi sconti e che il tuo PG soffrirà in pieno ogni conseguenza delle sue azioni (quali comportamenti strambi, etc.). Detto questo, intendo offrirti la possibilità di riprendere in mano Seinji in un contesto di combat ma anche di fare un bel po' di introspezione, dato quanto ti accade con il richiamo (Come è possibile?) ed il ninja che vuole la tua pelle (Perché? Ti interessa? Qual è la reazione giusta?).

    Mi raccomando: post di qualità!

     
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    Il Volto del Tennin



    "Il ferro forbisce il ferro; così un uomo ne forbisce un altro." - Proverbi 27:17"

    Capitolo 1 - L'Addolorato



    Chi? Come? Perché? Era, forse, stata la Provvidenza ad avermi di nuovo mandato in quel mondo, pecora tra i lupi? Mi ritrovai in ginocchio; il fumo bianco ancora intorno a me. Mi avevano evocato? Come una creatura? Non era forse stata la Provvidenza ad avermi inviato lì?.. A ogni azione c'era un perché. Ogni evento accadeva come diretta conseguenza di qualcosa. Del volere di qualcuno. Come un meccanismo nella macchina del Fato. Una ruota. Dovevo capirlo. Realizzarlo il prima possibile.

    Ritrovandomi in ginocchio a guardare avanti, mi bastò un'occhiata per osservare l'area tutt'intorno. Non conoscevo quel luogo. Non sapevo dove si trovasse. Un tetro e tenebroso... teatro. - Ci hai mai pensato, Ainashi?.. Il Teatro di Guerra. Come se fosse uno Spettacolo... Uno spettacolo per noi, per i déi. - Ci avevo pensato. Tempo fa, a dire il vero. E avevo sempre creduto che fosse... giusto. Alla fine dei conti, gli umani davano i nomi alle cose intorno a loro, ma erano i déi a donare loro l'ispirazione. - Ciò che non si vede è sempre più importante di ciò che si vede. - Mi ricordai dell'antica massima, tra me e me. Strano. Il tempo passava, ma la Verità restava sempre tale. Peccato che era tornato in un mondo in cui la maggior parte delle persone si era dimenticata di quella massima. E che ben presto avrebbe pagato la propria... testardaggine.

    Poi guardai me stesso. Il mantello e la maschera. Donatemi dalla Provvidenza. La perfezione fatta vestiti.  


    [Nota]



    Se la Provvidenza voleva che fossi vestito in quel modo, così sarebbe stato. Poi misi mano alla balestra. Un altro strumento. Da quando ero tornato a poggiare i piedi sulla Terra, l'unica cosa che faceva la Provvidenza era darmi i dettagli. I pezzi del puzzle. A riempirmi di ciò che dovevo avere. Di ciò che volevo avere. Il resto era abbastanza scontato: ero solo la Mano. Nient'altro. Lo Strumento che la Provvidenza poteva usare a proprio volere e piacere per liberare il Caos e far sì che il Sole sprofondasse nell'Abisso. Fare in modo che le persone non potessero mai più vedere la luce. - Il mondo deve sprofondare in un pozzo di disperazione. - Amatsu-sama aveva ragione. Lo sapevo. Lo sentivo. La disperazione. Più profonda. Più intensa. Più nera. Essa doveva balzare nel mondo come un tornado. Un fiume in piena. Riempirlo del Nero più Profondo. Portare la spada tra le genti. Far sì che un fratello uccidesse l'altro, padre ammazzasse il figlio e la madre la figlia. - Far sì che i bambini mangino i propri parenti.

    Lo vidi solo qualche istante dopo. L'altro attore in quel teatro. Un figuro distante da me. Che mi guardava. Che voleva qualcosa. - « È-è proprio lui!! ...è davvero comparso come aveva promesso!! » - Aveva promesso... chi? - Pensai curioso mettendomi una mano sulla maschera. La sistemai per bene sul volto, in maniera tale da vederlo meglio. Annusarlo meglio. E, infine, divorarlo meglio. Del resto lo sentivo. La droga. L'Occhio infuocato dentro di me. Bramava sempre nuove anime. Nuovi modi per aprire il Cancello che Izanagi, - sempre maledetto sia il Suo nome, - aveva creato millenni addietro. In fondo... Un sacrificio in più, uno in meno. Che importa? - ...Probabilmente qualcuno vuole che tu combatta, Seinji. - L'Occhio rideva. Di gusto. Divertito da quella strana situazione. Probabilmente voleva combattere, ma c'era un problema: dovevi guadagnare l'onore per poter combattere contro il Dio delle Stelle, il Caos Incarnato. Oppure... bastava solo chiedermi di morire di nuovo, senza portare a compimento la mia missione terrena. E continuare ad amare le Tenebre da quel momento e per sempre.

    Senza proferire parola, notai come il figuro davanti a me continuasse ad arrabbiarsi sempre di più. Chi era lui? Di chi era l'attore? Cosa voleva? Il suo aspetto gridava chiaro: era un ninja di Kiri. Forse uno del passato. Di cui mi ero dimenticato. Scordato. Qualcuno che mi avevo lasciato dietro. - « SEINJI AKUMAAA!! Il traditore che ha dato origine a tutto! Ogni sventura nella mia vita è riconducibile a te! » - Difficilmente ero riconoscibile sotto il mantello e la maschera. Era solo un figuro. Senza identità, ormai. Un dettaglio al servizio del Caos; uno strumento nelle mani del Male. Un aggettivo. Poco più che un numero. Eppure... Il mio chakra non era cambiato. Le mie abilità non erano variate. Persino la mia energia vitale forse era la stessa. In un modo o nell'altro le persone con delle ottime capacità sensoriali avrebbero potuto riconoscermi. E io le avrei ucciso per aver svelato il mio segreto.  Il Primo... - pensai allungando una mano in direzione del figuro.



    Hai ragione, - Risposi. - Io sono la causa del tuo male. Sono il responsabile delle tue sventure. Dopotutto... è così. - Ghignai leggermente sotto la maschera, con la mano ancora allungata nella direzione del figuro. Rivolsi lo sguardo in alto. Verso le nuvole. I cieli. Che razza di posto era quello? Dove mi ero trovato? La landa degli dèi?


    Lo guardai avvicinarsi. Non mi mossi. Osservai la sua spada. Era simile a quella del... Come si chiamava il traditore che aveva ucciso l'amore in me? Arashi? Sembrava la spada di Arashi. - « Non dovresti essere vivo. Sei già morto. Hai già fallito. NON PUOI NEMMENO IMMAGINARE IL COSTO DI QUESTA TUA SECONDA VITA, MALEDETTO!! » - Aveva ragione, dopotutto. Vivo non dovevo essere. Morto dovevo restare. Ma, in fin dei conti, eravamo solo pedine su una scacchiera più grande. E coloro che ci manovravano erano, a loro volta, pezzi sulla scacchiera di qualcuno di ancora più grande.Da sempre, volevo essere un Cavallo. Non potevo decidere io; il Caos doveva... decidere quando l'Amore sarebbe sprofondato nel Nulla.

    Osservai la lama del figuro alzarsi, muoversi, schizzare. - Non di nuovo, - pensai, le mani nascoste nel mantello. Vidi che la traiettoria della lama era molto al di sopra di me. Perciò non agii, come a voler far vedere che non me ne importa nulla. Né della mia vita; né di me stesso.

    Nello stesso momento in cui il fendente della sua lama impattò sopra di me, facendo tremare le rocce e facendole cadere, creai un'illusione: una [nuvola di polvere - SA1,] che si protrasse dalla terra su cui erano cadute le rocce fino a me, avvolgendomi totalmente al suo interno. Per 5 secondi il figuro non avrebbe visto nulla, se non la polvere fittissima, che solo io sapevo essere un'illusione.

    Negli stessi secondi vari eventi si sarebbero succeduti. In primis, quasi al contempo io avrei effettuato due tecniche, [sprofondando - STA1]  - nel terreno mentre la mia figura era avvolta dalla polvere illusoria e lasciando sul mio posto una [copia di me - STA2 - Tecnica Rapida.] Nello stesso medesimo istante, mentre sprofondavo nel terreno avvolto dalla polvere illusoria, avrei [passato] alla neonata copia ben 3 carta-bombe del II livello, che la copia avrebbe subito nascosto nel mantello per poi allungare una mano in avanti.

    Subito l'illusione si sarebbe diradata. La polvere sarebbe scomparsa. E il figuro di nuovo avrebbe visto il suo Seinji Akuma, con la mano diretta verso di lui. Una figura ancora inginocchiata sul ginocchio destro solo. - «Se hai un briciolo di decenza, rimani in ginocchio e lascia che ti metta fuori combattimento, così che io possa usarti come tributo per rimediare al dolore che hai causato.». - - Va bene, - gli avrebbe risposto la copia e si sarebbe tolta la maschera.



    Va bene, - avrebbe ripetuto la copia alzando lo sguardo verso il Sole, quasi come se lo volesse trovare... Da qualche parte. Lì in alto. - Tagliami la testa. Decapitami, se è questo che vuoi. Ma a una condizione... - avrebbe aggiunto Seinji piegando anche l'altro ginocchio e abbassando il capo in maniera tale da far vedere la parte posteriore del collo. - Devi guardare i miei occhi da vicino quando lo farai. Devi ricordarti della mia morte.

    Al contempo, io mi mossi sotto il terreno in direzione di quelle rocce, quasi come se volessi abbandonare il terreno di scontro. Non avrei virato, continuando sotto alle rocce per due motivi: uscire da quella specie di arena muovendomi sotto il suolo ed eventualmente poi uscire e posizionarmi sui picchi che circondavano l'arena per avere una migliore visuale. In quello stato avrei percorso [diversi metri - SA2 - Azione Rapida] prima di posizionarmi a 24 metri dal mio punto di stanziamento originale, eventualmente ben al di fuori dall'arena.

    La copia, invece, avrebbe aspettato per capire cosa avrebbe fatto il figuro indemoniato.

    CASO 1 - SE il kiriano si fosse avvicinato con la spada in mano, per tagliare la testa a Seinji, la copia avrebbe, senza far fuoriuscire le mani dal mantello, [attivato le carta-bombe - SA3] impostando il tempo alla misura necessaria al nemico di avvicinarsi a distanza di combattimento da corpo a corpo. Al contempo, mentre il nemico si avvicinava, la copia avrebbe parlato per far sì che la sua voce ricoprisse il suono di attivazione delle bombe. - Falla finire. Ti prego. Donami questo sollievo. Uccidimi. Poni fine alla mia miseria. Uccidi la voce nella mia testa. Ti prego. Portami alla fine della strada. Spegni il sole per me. Spegnilo. Colpisci qui... - avrebbe detto la copia tirando le mani fuori dal mantello, come per far vedere che le mani fossero prive di qualsiasi oggetto. - Non esitare, kiriano. Colpisci forte. Rimandami da dove sono venuto. Rimandami nell'abisso in cui non c'è la luce. Ma con un colpo solo. Oh sì. Fammelo di nuovo provare. Il dolore. Lo voglio. Colpiscimi! Colpiscimi! Finché non sono stato io a mandare il mondo nel buio... a distruggere Kiri. A distruggere te. A mangiare viva la tua famiglia. A stuprare. A razziare. A uccidere. A torturare. A divertirmi. A mangiare. A divorare i bambini.Comunque, non appena il figuro si fosse trovato a debita distanza, la copia sarebbe semplicemente sparita in una nuvolina di fumo, senza portarsi le bombe, ma lasciandole sul posto, e il millisecondo successivo queste sarebbero detonate producendo un'esplosione estremamente [potente.]

    In quel momento io avrei ricevuto le informazioni volute dalla copia, ma sarei ancora rimasto sotto alla terra, senza riemergere. Altrimenti... beh, sarei subito diventato un target per il nemico che, forse, era sopravvissuto, o per il Grande Orologiaio, che aveva allestito quel genere di spettacolo.


    CASO 2 - SE il figuro avesse provato a decapitare la mia copia dalla distanza, negandomi l'onore di una decapitazione da samurai, la copia avrebbe provato a schivare il colpo, sempre se avesse potuto farlo. [Nota]


    CASO 3 - SE il figuro ci avesse ripensato, non si fosse avvicinato, né avesse attaccato a distanza, io avrei sfruttato quel periodo di tempo per [allontanarmi] ancora di più, fuoriuscendo dalla scacchiera e abbandonando il Teatro. Al contempo, la mia copia, ancora in ginocchio, avrebbe guardato il figuro negli occhi. - Tergiversi?.. Pensi di star sbagliando? - Tempo. Mi serviva tempo per mettere in pratica le mie illusioni. E per scoprire chi tirava i fili.



    La partita era appena iniziata. E il mio avversario... Il mio vero avversario rimaneva nascosto. A quanto sembrava. Dovevo trovarlo. Il prima possibile. E l'Occhio mi avrebbe aiutato a farlo.



    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 550
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra 79.5/90
    Vitalità
    14/14
    Slot Azione

    1. Illusione Polvere (3 bassi)

    2. Spostamento - Azione Rapida (1/2 Basso)

    3. Attivazione carta-bomba o Spostamento

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Movenza d'Ombra (4 bassi)

    2. Moltiplicazione Superiore del Corpo (3 bassi)

    Note


     
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    5 2

    « Che goccia di oscurità curiosa. »

    Tra le tenebre più fitte, il Flagello osservava il suo piccolo esperimento prendere forma.

    Nonostante gli avesse messo apposta di fronte un Kiriano, come lui, e traditore, come lui, che aveva una storia personale di odio proprio con lui, a Seinji Akuma di tutto quello non importava nulla di nulla. Esisteva solo lui, i suoi inganni, ed il suo odio. L'Immortale poteva quasi scorgerne l'ombra sull'anima del precedente Mizukage.

    Agiva con convinzione e non sembrava un completo sciocco. Perlomeno si era reso conto di essere un pesce in un acquario: una creatura in un mondo in miniatura che qualcuno da più in alto osserva. Eppure, rimaneva da vedere se quella consapevolezza si sarebbe dimostrata un vantaggio per lui. Beate le marionette su le cui teste di legno il finto cielo si conserva senza strappi. Ad ogni modo, la sua mancina vergò un rapido messaggio su una delle infinite pagine vuote del Diario di Konan. Le medesime frasi, vergate con il tipo di grafia obliqua ed elegante che è possibile acquisire solo con anni di pratica, sarebbero al contempo apparse su uno dei fogli che l'Immortale aveva strappato dal prezioso artefatto e consegnato al terribile mortale con una benda sull'occhio.

    Ho un altro dono per te, oh futuro Imperatore.

    L'occasione di riscuotere l'antico debito che gli occhi purpurei ti devono.

    Il Sole Maledetto indicherà la via.

    Per Seinji Akuma sarebbe presto sarebbe stato il momento del redde rationem.


    Quando il redivivo Akuma ammise candidamente le sue colpe, Rin Okumura - questo il nome dell'assalitore imbevuto dei poteri di un demone - rimase interdetto. Non si era aspettato una reazione del genere da quell'uomo. La coltre di polvere creata dalla frana, per quanto significativa in dimensione, funzionò perfettamente: il giovanissimo jonin di Kiri, forse in ragione della droga nelle sue vene, o forse in ragione delle profonde emozioni che gli turbavano lo spirito in quel frangente, non si accorse del trucco del nemico.

    Quando poi l'Akuma - o, meglio, la sua copia - si tolse la maschera ed accettò la punizione che meritava, l'Okumura lo squadrò con occhi pieni di diffidenza. Poteva un simile criminale, a causa del quale così tanti avevano perso la vita, ivi incluso suo fratello, davvero sottomettersi così senza resistenza? Fece un passo avanti, stringendo la katana, mentre l'Akuma lo invitava ad avvicinarsi per decapitarlo. Non doveva dubitare. Non poteva. Il suo maestro aveva affrontato quel nukenin e ne era uscito vittorioso, anche se Kensei Hito stesso aveva partecipato al combattimento, e del resto aveva venduto l'anima a quel diavolo del Kokage per ottenere il potere di cui era circondato.

    « Nessuno si ricorderà della tua morte, maledetto. Sei già morto. », ringhiò Rin, continuando ad avvicinarsi. Era teso, ma non stupido. Aveva abbandonato Kiri per Oto al fine di cercare la forza. Si era persino offerto volontario per gli esperimenti proibiti del Kokage: lui, che non aveva uno di quei rari talenti innati o il potenziale di risvegliare tecniche speciali, ma che così facendo era riuscito ad avere accesso persino a parte del potere del terribile Sanbi. « Né immagini cosa farò con te. »

    Continuò ad avanzare verso al malvagio nukenin, che non sembrava volerne sapere di star zitto. Il suo blaterare senza fine era snervante: una litania continua di concetti terribili come stupro, cannibalismo e genocidio mirato... persino per Kiri, quel tizio era fuori ogni misura. Doveva restare morto. Doveva restituire il prezzo che era stato pagato per farlo tornare in vita, lui che non si meritava niente. Mentre il reale Seinji Akuma si muoveva lesto sotto terra, egli arrivò ad un paio di metri dalla copia, guardingo, e fece per estrarre la katana mentre faceva un altro passo.

    « Ora, torna nell'oblio. »

    Un altro passo e la sua lama vide la luce, ma l'Akuma improvvisamente scomparve in una nuvoletta di fumo. Tre pezzetti di carta incendiati stavano cadendo a terra e in quel momento Rin Okumura realizzò di aver sottovalutato colui che odiava più di tutti. Le cartabombe esplosero senza ritardo, avvolgendo l'intera figura del ragazzo della Nebbia senza scampo. Nel frattempo, Seinji incorse in un piccolo contrattempo: il suo stratagemma di allontanarsi e provare a guadagnare un punto di vista privilegiato, raggiungendo uno dei "picchi" lì attorno, fallì miseramente.

    Quello era il Crepaccio dei Colossi: le pareti erano state forgiate da madre natura per essere impervie al chakraNB: come da ambientazione originale di Gene! (salvo manifestazioni tremendamente potenti), ad iniziare dal chakra adesivo per evitare scalate o discese impudenti, fino a forme più complesse del medesimo. Pertanto, quando il nukenin tentò di passare dal terreno ad una delle due pareti del crepaccio, l'effetto fu simile a sbattere contro un muro all'improvviso di piena faccia: con qualche goccia di sangue che colava dal naso [Botta ½ Leggera], l'Akuma fu espulso a terra a riapparve a circa venti metri di distanza dal punto dove aveva lasciato la copia... appena in tempo per osservare gli effetti della sua infida strategia.

    Quando la polvere si diradò, tutto ciò che gli occhi purpurei dell'Akuma poterono vedere fu un ammasso di chakra bluastro. Un alone fluido, inconfondibilmente dominato da chakra del tipo suiton, avente la forma di tre code di tartaruga che circondavano l'intera figura del giovane jonin Kiriano [Tre Code del Sanbi- I Slot Tecnica.

    Tre Code del Sanbi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (0)
    L'utilizzatore, se Infusione di Chakra Demoniaco è attiva, può plasmare il rivestimento di chakra ottenendo fino a 3 code di chakra grandi 4 unità con potenza 30, o alternativamente prolungare il rivestimento stesso come un arto delle medesime dimensioni. Può allungare il rivestimento fino a 3 metri per grado. Code o arti hanno potenza offensiva e difensiva pari a 30 ognuna; le statistiche sono pari all'utilizzatore. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento; si può effettuare un singolo attacco in uno slot tecnica/azione utilizzato. La potenza massima di un attacco è pari 10 più 10 per grado.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Rivestimento
    (Consumo: Medio per coda / Mantenimento: Basso per coda)
    [Da Chunin in su]
    ][Ustione Media Diffusa- POT 150 (Cartabombe) vs POT 125 [90 (Tre Code del Sanbi) + 25 (Chakra Demoniaco, IV livello) +10 (Impronta Acqua)].]
    .

    « Tu... dopo tutte quelle parole, hai la faccia tosta di provare ad ammazzarmi a tradimento con degli esplosivi? »

    Le code di chakra si srotolarono, rivelando un avversario il cui chakra ribolliva di furia intensa come il calore del sole.

    Rin1

    « CODARDO. SEI LA VERGOGNA DELLA NOSTRA GENTE. »

    L'odio nella voce del giovane circondato da chakra del demone era quasi fisico.

    « Mi chiamo Rin Okumura. So che hai escogitato di essere riportato in vita quando il tempo sarebbe stato propizio dopo l'attacco di Cantha, che hai facilitato incrinando le nostre difese e dividendo il nostro centro decisionale. Se non fosse stato per l'uomo che ammiro di più, Akira Hozuki, forse avresti reso la vittoria di Cantha definitiva. Ma nel tuo piano diabolico per resuscitare hai fatto un errore: il ninja che hai fatto rapire come sacrificio per il rituale ERA MIO FRATELLO GEMELLO YUKIO OKIMURA! »

    La stretta sulla sua katana era tale da sbiancargli le nocche.

    « E ora pagherai tutto. »



    Rin Okumura scattò in avanti, talmente rapido da sparire persino dalla vista del Magan [Canto del Leone- II Slot Tecnica (TA Rapida, Azione Rapida).

    Canto del Leone - Shishi Sonson
    Villaggio: Specializzazione Esperto Taijutsu
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se entro 24 dall'obiettivo, può effettuare un unico attacco acrobatico con le spade, estremamente rapido, balzando oltre il nemico di 3 metri. Il balzo è considerato come un Movimento Accelerato; entro 1,5 metri dall'avversario potrà comunque essere sempre percepito. La Velocità del colpo è aumentata di 4 tacche; il colpo può causare Sanguinamento (DnT Grave) e Scoordinato. L'eventuale Capacità di Penetrazione del colpo viene considerata aumentata di 2; se il valore diventa superiore a 5, allora la Potenza aumenta di 10.
    Tipo: Taijutsu - Kenjutsu
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Elevato)
    [Da Jonin in su]
    ][Furia Demoniaca
    - POT: 40 (Katana).
    - FOR: Blu +2 tacche (Infusione di Chakra Demoniaco) + 5 tacche (Furia Demoniaca).
    - VEL: Blu +3 tacche (Base) + 4 tacche (Canto del Leone).
    ]
    .

    L'Akuma, di nuovo visibile, si sarebbe ritrovato ad affrontare un terribile fendente obliquo, da destra a sinistra, che mirava ad aprirgli in due il torso a partire dal cuore fino ad arrivare al fiano sinistro. A prescindere dal successo dell'attacco, il jonin della Nebbia avrebbe dato seguito all'offensiva senza esitare, voltandosi su sé stesso e tendando di tranciare la gamba destra del nukenin con un tondo temibile, seguito poi - a valle di una sapiente rotazione del polso - da un colpo ascendente che mirava a segare in due l'avambraccio sinistro del precedente Mizukage, terminando poi con un nuovo tondo che mirava quella volta ad aprirgli le budella per costringerlo in ginocchio [Medesime caratteristiche del primo attacco, salvo il movimento accellerato e gli status].

    In tutto questo, la pelle del giovane Kiriano si distruggeva e rigenerava continuamente [Medioleggera], dandogli un aspetto se possibile ancor più selvaggio. Era evidente che nessuno poteva ricorrere ad un potere proibito come quello di un Cercoterio senza pagare un prezzo salato, ma al ragazzo non importava, così come probabilmente non importava al Garth, nella misura in cui avesse potuto usarlo per ottenere preziosi dati sul campo, e come non importava al Flagello Immortale, che vedeva tutti gli altri come delle divertenti pedine nel suo gioco eterno.

    Tutti contenti, dunque, a parte forse Seinji Akuma.

    OFF GAME

    Daje Leo, un po' di introspezione qui ti potrebbe aiutare! Hai parecchi indizi per aiutarti.

     
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    "Non essere facile a irritarti nel tuo spirito, perché l’ira alberga in seno agli stolti."

    Capitolo 2 - L'Ammirato e l'Ammiratore


    Era stato semplice. Riuscire a ingannarlo. Influenzare i suoi pensieri. Era per questo che preferivo quel genere di avversari. Erano dei giocattoli... facilmente malleabili. Erano come l'argilla, che avrei potuto modificare come più mi aggradava. Senza alcun pericolo per me. Senza troppa fatica. In pochi istanti. Conducendoli sulla strada che più mi aggradava. Giocando con loro nella maniera che mi piaceva di più. - Che verme inutile. - Pensai ascoltando l'esplosione, ottenendo le informazioni dalla mia copia, ormai sparita, e ricevendo un [leggero] contraccolpo a causa di quell'esplosione. - La vera domanda è... chi ti sottovaluta così tanto da averti messo contro... un essere qualunque?- Amatsu Mikaboshi-no-sama aveva ragione. Era inutile negarlo. Se un essere aveva deciso di posizionarmi contro quel genere di insetto, quell'essere doveva senz'altro avere un'idea molto infima e bassa di me. - Non è al mio livello.Era una vera delusione: per il mio ritorno la Provvidenza avrebbe potuto pensare a qualcuno che fosse un attimo serio. Qualcuno che fosse freddo e pericoloso. Qualcuno che sapesse ragionare. Non un demone da schiacciare. - Io sono il Mizukage. Un Jonin della Nebbia. Mi merito un avversario degno di tal nome. Non questo... qui... Pensai schifato poco prima di sbattere sulle rocce e capire che non sarei stato in grado di fare quanto pianificavo. Quella specie di rocce erano... ricoperte di chakra? In qualche modo... "magiche"? A quanto pareva, qualche stupido idiota aveva deciso di mettere un cavallo nella stessa gabbia con un ratto e vedere chi avrebbe vinto. Tuttavia, lo stesso stupido idiota si era dimenticato che, per quanto il cavallo e il topo fossero entrambi degli animali, il era da sempre sinonimo di eleganza, forza e rapidità, mentre il ratto altro non era che sintomo della stupidità; degli istinti che lo guidavano. Il finale, comunque, sarebbe stato... prevedibile: il cavallo avrebbe schiacciato il ratto, così come lo Spirito schiacciava il Corpo, e la Mente stuprava il Fisico. Prima c'era il Pensiero; solo dopo l'Azione. Successivamente alla vittoria, però, avrei dovuto rivolgere le mie attenzioni verso la stupida entità che si era permessa di farmi una cotale umiliazione di mettermi contro a un... decerebrato.

    Subito dopo il mio [fallito tentativo] di salire sulle rocce, mi ritrovai di nuovo sulla superficie della terra, ad ammirare un ammasso di chakra dal colore bluastro a non molta distanza di me. Probabilmente, tutto quel chakra aveva attuito l'esplosione delle bombe salvando il nemico da danni ben peggiori. - Avresti dovuto usare tutte le bombe... - Aveva ragione. Ma al contempo sapeva che non potevo farlo, perché a quel punto sarei rimasto senza alcuna bomba. Non avevo ancora la facoltà di produrre tali armi. Non riuscivo a farlo e se avessi rischiato tutte le bombe in una volta sola, avrei rischiato di fare zero danni e consumare tutto. Nel mentre riflettevo sul da farsi, arrivò anche la risposta di quel no-name. - Tu... dopo tutte quelle parole, hai la faccia tosta di provare ad ammazzarmi a tradimento con degli esplosivi? Era una domanda, tecnicamente parlando. Quindi doveva avere una risposta. Era così che avvenivano i dialoghi tra le persone, no?.. Il fatto era che... Nemmeno lo consideravo essere una persona. Ai miei occhi era un nessuno. Un personaggio di quarta importanza nella nostra storia. Uno scalino sul quale dovevo salire per andare oltre. Era così che si costruiva una storia: sui cadaveri di persone che non avevano alcuna importanza. Sull'energia inutile delle loro anime.

    Sbuffai.

    CODARDO. SEI LA VERGOGNA DELLA NOSTRA GENTE. Codardo? Forse. Vergogna? Opinabile. Poi mandò avanti tutta una tiritera. - Mi chiamo Rin Okumura. So che hai escogitato di essere riportato in vita quando il tempo sarebbe stato propizio dopo l'attacco di Cantha, che hai facilitato incrinando le nostre difese e dividendo il nostro centro decisionale. Se non fosse stato per l'uomo che ammiro di più, Akira Hozuki, forse avresti reso la vittoria di Cantha definitiva. Ma nel tuo piano diabolico per resuscitare hai fatto un errore: il ninja che hai fatto rapire come sacrificio per il rituale ERA MIO FRATELLO GEMELLO YUKIO OKIMURA!

    Nemmeno sono riuscito a tornare per come si deve, che già mi incolpano di cose che non ho fatto. - Pensai. Di sicuro c'erano un paio di punti da chiarire. Per esempio, di che rituale stava parlando. E perché la vittoria di Cantha non era stata definitiva (ma già che l'Onnipotente avesse invaso Kiri per vendetta contro la loro debolezza di spirito era un atto significativo). Prima di chiarire quei punti e avere le informazioni che desideravo (e che meritavo di avere), dovevo in qualche modo riuscire a calmare il tizio che avevo davanti. Gli strumenti ce li avevo; ciò che mi restava da fare era semplicemente mettere insieme tutti i pezzi del puzzle.



    Chiaro, - risposi continuando a guardare, in modo calmo e freddo, quell'ammasso di odio e chakra. - Evidentemente, mentre ero assente mi hanno fatto un processo. Definendomi colpevole per qualcosa che non ho fatto e che ora rimpiango di non aver fatto. - Alzai le spalle. Sarebbe stata una cosa... kiriana, quella. Mentire. Falsificare. Illudere. Cambiare l'aspetto. - Umano. - Aggiunsi poco dopo notando l'ammasso di chakra bluastro scattare verso di me. - Prevedibile. Noioso. - Sono il Mizukage. Volli ricordargli notandolo bruciare quella distanza in pochi attimi. Non era mica la prima volta che succedeva una cosa di quel tipo. Di sicuro non sarebbe stata l'ultima. E in tutto ciò continuavo ad avere poca voglia di combattere contro qualcuno che reputavo poco interessante.

    Sapevo già che avrei dovuto superare me stesso per restare alla sua velocità. Era... normale. Ero abituato a farlo. Lo facevo sempre. Sempre. In quel mondo di spadaccini ero l'unico a rifiutare una logica lineare. Una razionalità piatta. Banale. Diretta. Con un quoziente intellettivo inferiore al livello del mare. - Sei il niente mischiato con il nulla. - Uno zero moltiplicato per un altro zero.

    Ancor quando era a metà distanza composi rapido solo un paio di sigilli [ergendo intorno - STA1] a me una cupola di roccia. Una difesa classica. Per molti versi normale. Banale, ma funzionale. La roccia mi ricoprì a 360°, anche sopra, difendendomi da qualsiasi cosa mi avrebbe potuto fare del male. Si erse intorno a me ancor quando il nemico, quel piccolo accumulo di chakra e odio, era a circa metà strada da me. Successivamente, non feci che ascoltare il rimbombo dei suoi [colpi di spada] sulla roccia tutt'intorno. - Una scintilla di odio poco intenso e poco potente. - Ascoltai la Sua Voce nell'anima, che egli sia sempre Benedetto tra i Déi. Il Signore delle Stelle aveva ragione. Non poteva superare la mia difesa e al contempo restava scoperto dinnanzi ai miei attacchi. Potevo mai chiedere di più?

    Aspettai che l'ira dello stolto si placasse e quando i colpì finirono, agii. In quel momento usai i miei occhi per [creare - SA1] sul mio posto una figura dai capelli blu, accovacciata e piegata su sé stessa, ma con una katana sulla schiena. Al contempo, mi preparai a realizzare lo stesso trucchetto di prima: quando la roccia iniziò a sgretolarsi e cadere sul suolo innalzando la polvere, ne amplificai il volume e la portata in maniera tale da offuscare la vista all'avversario. Certo, eravamo vicini, ma la polvere gli avrebbe coperto la visuale del tutto.

    Un istante dopo che la cupola fosse caduta innalzando la polvere, mi sarei guardato intorno per trovare l'oggetto dei miei desideri: una roccia di medie dimensioni. Ci misi un attimo, per poi comporre altri [sigilli - ST2 - Tecnica Rapida] e sostituirmi con un masso a 20 metri di distanza da me, che si trovava nei pressi della parete di rocce che non ero riuscito ad attraversare poco prima. In quel momento, la polvere illusoria sarebbe [scomparsa] mentre io, con la parete di rocce alla mia schiena, né avrei percepito il freddo tocco. In quel momento avrei [attivato il meccanismo] di cui era intriso il mio mantello per diventare dal colore stesso di quella parete di roccia.

    E ora Seinji?.. Farai sì che l'Ammiratore incontri l'Ammiratore? Che il Dio incontri il Seguace? Che il fan incontri il suo idolo?

    Capivo cosa intendeva il Signore, sempre lodato egli sia tra le Stelle. Effettivamente, era quella la mia intenzione. Del resto, non era forse stato lui stesso ad aver detto che Akira Hozuki era colui che ammirava di più al mondo? L'avrei accontentato. Senz'altro. Non prima, tuttavia, di completare il mio rivestimento [creando uno scaglione di roccia - ST3] che mi "inglobò" nella roccia stessa. In quel modo era come se ne fossi divenuto parte, con la roccia illusoria che mi copriva dinnanzi, dai lati, sotto e sopra. Era solo un'aggiunta al rivestimento mimetico già utilizzato. Un ulteriore modo per mimetizzarmi con l'ambiente intorno.

    Sì, - risposi dopo al Signore mio e del Mondo. - Tutto quello che mi serve è perdere il tempo. Vede la sua pelle, O Signore? - Guardai la cute del Microbo Indemoniato. Si sgretolava. Si rifaceva. In un circolo infinito di energia e chakra. Prima o poi sarebbe cascato al suolo dal solo. Senza dovermi costringere a muovere un solo dito. - Questi avversari sono i più semplici per me. Mi fanno vincere con il minimo impegno... - Capii che era lui che dovevo uccidere quel giorno, forse. Il mio nemico. [L'avversario prescelto. - + 2 Tacche a Concentrazione]



    Nel mentre, il buon Jonin kiriano avrebbe avuto la sua sorpresa. Perché subito dopo la scomparsa della polvere illusoria, la figura dai capelli blu si sarebbe alzata dal terreno. Aveva una katana appoggiata sulle spalle. Gli occhi concentrati che puntavano avanti. La mano sinistra ad accarezzarsi i capelli che svolazzavano al vento. - Hu...? - Avrebbe detto l'Akira Hozuki illusorio, guardandosi intorno. - Che diav... Che faccio qui? Dove sono? Hey! E tu?..



    Avrebbe esclamato il figuro dai capelli bluastri, con un cioffo biondo al centro. - Ah... Mi ricordo di te. Il nostro Jonin, no?.. Rin Okumura. Mi dispiace per... il tuo fratello. - Avrebbe esclamato con fare sincero. - Ti eri battuto... bene al tempo. Mi ricordo. Se non fosse per quel vigliacco di un Akuma... Com'è che si chiamava... Asmodai? - Poi si guardò intorno con fare stranito.



    Hey... Come mai sono qui? E cos'è questo posto? Chi mi ha evocato? Io combattevo contro... Seinji... Aspetta. Lo sai che è tornato?.. Combattevo... e poi... sono capitato qui... Che diavolo... Che magia è questa? - Per qualche attimo la copia illusoria si sarebbe guardata le mani, quasi a non crederci di essere capitata in quel posto. - Aspetta... Combattevo contro di lui e poi sei apparso tu. Forse... Tu sei Seinji Akuma?



    Sconvolto, Akira si sarebe grattato la nuca puntandogli poi contro la spada. - Ma certo!.. Vincevo. Così Seinji ha assunto le sembianze di uno dei migliori ninja di Kiri per ingannarmi! Ora morirai di nuovo Seinji Akuma! - Puntando la spada in direzione del nemico, l'Akira scattò in avanti bruciando in pochi attimi la distanza che li separava, [fintando - SGV] un attacco con la spada, da sinistra verso destra, parallelo al terreno, per poi provare a passare sotto la guardia del Jonin Kiriano e provare ad afferrarlo alle spalle, [facendo passare - SA2] un braccio nei pressi della gola, sotto al mento, e [provare - SA3 - Ipotetica X] a soffocare l'avversario. La spada in quel momento sarebbe comunque rimasta stretta nel pugno di Akira, a mò di coltello con cui era pronto a tagliare la gola al nemico. [Testo VisibileX]

    SE, tuttavia, il tentativo di presa non fosse andato a buon fine, Akira Hozuki si sarebbe ritirato un attimo per ritrovare l'equilibro e avrebbe tentato un fendente dall'alto verso il basso, con entrambe le mani sul manico della katana, provando a tagliare una [gamba - SA3 - Ipotetica Y] a quell'indemoniato.

    Ora la vediamo se hai ancora voglia di giocare alle illusioni con me, Seinji! - avrebbe esclamato Akira riposizionandosi, poco dopo, in guardia con la spada al livello del suo busto.

    Io, nel mentre, nascosto sotto un alone di roccia e mimetizzato grazie al mio rivestimento, avrei ghignato aspettando di vedere la reazione del Jonin di Kiri. Per quanto tempo ci sarebbe "stato"? Per quanto avrebbe retto al gioco?.. Cosa avrebbe risposto e cosa avrebbe fatto?





    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    69.5/90
    Vitalità
    13.25/14
    Slot Azione

    1. Creazione 2 Simulacri (4 Bassi)

    2. Attacco

    3. Attacco

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Cupola di Roccia (3 Bassi)

    2. Sostituzione (1 Basso)

    3. Tecnica Furtiva: Creazione Simulacro (alone roccia - 2 Bassi)

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    [Crepaccio dei Colossi, al confine tra la Cascata e l'Erba]


    « Dichiari di essere innocente? E poi aggiungi che avresti comunque voluto causare la caduta di Kiri se avessi potuto? » Lo sguardo di Rin Okumura era corrucciato e denso d'ira. Non riusciva a sopportare la totale mancanza di assunzione di responsabilità da parte dell'odiato criminale che, gli era stato fatto credere, gli aveva portato via il proprio fratello gemello. « Sei pericoloso, Akuma. Ma ora mi accerterò io che le tue membra non possano più tornare in vita. », ringhiò, prima di lanciarsi all'attacco.

    [...]

    Nonostante il movimento accelerato del discepolo della Tigre Blu di Kiri, l'Akuma riuscì ad erigere una solida difesa in un battibaleno: la roccia si frappose al metallo, che certo non vantava la capacità di penetrazione delle armi brandite dall'attuale Mizukage, Kensei Hito. Il redivivo Seinji si dimostrò ancora una volta pieno di risorse e privo di alcuno scrupolo: da shinobi esperto quale era, non mancò di notare che il suo avversario era ebbro di un potere proibito di qualche tipo e che presto avrebbe dovuto pagare un prezzo salato per il suo utilizzo. Così, invece di affrontarlo direttamente, di nuovo egli ricorse al famigerato Magan, creando una cortina fumogena illusoria che mascherò con successo la sua sostituzione.

    Così, quando, dopo che la polvere si abbassò, una perfetta copia di Akira Hozuki si levò di fronte a Rin Okumura, questi rimase sbigottito per qualche istante. Quelle parole, quel manierismo, e quell'aspetto... sembrava davvero Akira, il suo modello di shinobi. Vederlo apparire così davanti a sé era l'ultima cosa che Rin si aspettasse, ma quando questi gli puntò contro la spada egli non si accigliò, né si mosse. Le code di chakra del Sanbi corsero rapide a proteggere il suo corpo, intercettando l'intera offensiva nemica mentre gli occhi adirati di Rin rimanevano su quelli dell'uomo che aveva di fronte [Tre Code del Sanbi- I Slot Tecnica: Mantenimento.

    Tre Code del Sanbi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (0)
    L'utilizzatore, se Infusione di Chakra Demoniaco è attiva, può plasmare il rivestimento di chakra ottenendo fino a 3 code di chakra grandi 4 unità con potenza 30, o alternativamente prolungare il rivestimento stesso come un arto delle medesime dimensioni. Può allungare il rivestimento fino a 3 metri per grado. Code o arti hanno potenza offensiva e difensiva pari a 30 ognuna; le statistiche sono pari all'utilizzatore. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento; si può effettuare un singolo attacco in uno slot tecnica/azione utilizzato. La potenza massima di un attacco è pari 10 più 10 per grado.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Rivestimento
    (Consumo: Medio per coda / Mantenimento: Basso per coda)
    [Da Chunin in su]
    ]
    .

    « Capisco ora perché sei così temuto. L'inganno è come una seconda natura per te... ma non sei perfetto come credi di essere. » Gli occhi glaciali del ragazzo corsero alla roccia ai suoi piedi [Occhio di FalcoOcchio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    ]
    . « Akira... non mi conosceva come "uno dei migliori ninja di Kiri". Sono sempre stato solo un bamboccio desideroso di imitarlo e che lui prendeva in giro con stupidi scherzi la stragrande maggioranza delle volte. Ciò che ho imparato da lui l'ho appreso osservando e allenandomi fino allo sfinimento. E ora, Seini Akuma, ti dimostrerò che ho superato il mio maestro. »

    L'aura bluastra di chakra selvaggio attorno al ragazzo tremolò, calmando la propria furia.

    SimLm

    « EN! »

    Come un cuore pulsante, la sua aura sferica si allargò fino a coprire una porzione enorme del campo di battaglia [En Superiore- II Slot Tecnica.

    En Superiore
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Caricamento (3)
    L'utilizzatore può estendere il suo chakra in una sfera di raggio pari a 36 metri: potrà percepire chiunque sia presente nel raggio della sfera al momento d'attivazione. La sfera sarà rilevabile da abilità di visione, percezione del chakra e similari; risulterà di un colore azzurro chiaro.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    [Da Jonin in su]
    ]
    .

    « Ti ho trovato! », gridò il ragazzo, mentre la sua pelle continuava a lacerarsi a vista d'occhio.

    Tutto l'odio che covava per il traditore che gli aveva portato via tutto si materializzò in un'enorme sfera di chakra bluastro rotante su sé stesso, proprio davanti alla bocca del ragazzo. Le striature che attraversavano quel concentrato di energia crepitavano impazzite, fameliche di distruzione. In quegli istanti, Rin Okumura sembrava davvero un demone: circondato dal chakra del Sanbi, con tre enormi code a proteggerlo e un enorme ammasso di potere tra le fauci. Un simile dispendio di risorse non era pensato per gli esseri umani, ma benché si trattasse del suo corpo Rin era troppo consumato dall'odio per preoccuparsene, o forse anche solo accorgersene. Chissà se il Garth avesse contato anche su questo nelle sue macchinazioni.

    « LE TUE STUPIDE ILLUSIONI NON TI SERVIRANNO A NULLA ADESSO! »

    D'improvviso, il Kiriano si voltò verso la direzione di Seinji anche se non poteva vederlo.

    SimLq

    « SENTI LA RABBIA DI YUKIO E MUOOOOORIIIII!!!!!!! »

    In circa un secondo, il proiettile di chakra e odio bruciò i venti metri che separavano i due e si abbatté sulla terra ai piedi del redivivo Mizukage... scatenando un vero e proprio inferno di energia demoniaca in un diametro di quasi cinquanta metri!

    [Bijuudama Impura + Chakra Furioso del Demone- III Slot Tecnica (Combinazione, Slot Tecnica Extra, Ninjutsu Perfette, Azione Rapida): Bijuudama Impura.

    Bijuudama Impura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Caricamento (7)
    L'utilizzatore, se Infusione di Chakra Demoniaco è attiva, può accumulare una grossa quantità di chakra compresso e rotante di colore scuro di forma sferica larga 3 metri, emettendolo subito dopo. Il costrutto esplode a contatto. La gittata è pari a 24 metri, ha velocità pari ad una statistica a scelta dell'utilizzatore aumentata di 4 tacche. La potenza è pari a 90 entro un raggio di 12 metri. L'esplosione causerà un danno di potenza pari a 60 entro un raggio pari a ulteriori 12 metri. Se utilizzata questa tecnica, Infusione di Chakra Demoniaco si interrompe, con le conseguenze descritte in Sangue di Sanbi.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Quasi Elevato)
    [Da Jonin in su]
    ][POT:135- POT:135 [90 (Bijuudama Impura) + 25 (Chakra Demoniaco utilizzato tramite Chakra Furioso del Demone) + 10 (TA Focalizzata) + 10 (Ninjutsu Inarrestabile)].
    - Nota: la potenza oltre i 24 metri di diametro, ed entro i 48 metri, è pari a 105.

    Chakra Furioso del Demone
    Speciale: L'utilizzatore, se Infusione di Chakra Demoniaco è attivo, può sfruttare le abilità "Chakra Demoniaco" e "Furia Demoniaca" della TS Chakra del Demone come se la possedesse al medesimo livello della propria TS (se possedute più TS, varrà il livello più alto; se non posseduta alcuna TS, il livello massimo equivale al grado). I consumi sono raddoppiati.[Da Chunin in su]
    ][VEL:Blu+7- VEL:Blu+7 [Blu +4 tacche (Base) +3 tacche (TA Focalizzata)].]
    .

    A prescindere dal risultato dell'attacco, il ragazzo barcollò a causa dello sforzo e, mentre il chakra bluastro lo abbandonava, cadde su un ginocchio, tenendosi dritto con la katana per osservare il nemico. Respirava pesantemente ed era di certo allo stremo. Dopotutto, per quanto potenziato dagli esperimenti proibiti dell'Impero Otese, egli rimaneva solo un ragazzo che cercava vendetta per il proprio gemello [Medioleggera + Affaticato- Nota: A causa dell'utilizzo della Bijuudama Impura, gli effetti di Sangue del Sanbi si interrompono prima del previsto e Rin è Affaticato.].

    OFF GAME

    Scusa il ritardo: ecco il seguito. Rin non scherza e cercherà di rispedire Seinji nella tomba con ogni mezzo a sua disposizione! Se vuoi liberartene dovrai essere letale.

     
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    Il Volto del Tennin


    "Si vive di illusione per non morire di realtà."


    Capitolo 3 - La Morte nelle Illusioni



    C’era da dire che mi stava dando sui nervi quel tipo. Perché sembrava scemo. Non perché iniziava a sprigionare la forza e l’energia da tutti i pori, cercando forse così di danneggiarmi o d’innervosirmi. Alla fine dei conti era meglio non parlare con i cani impazziti. Un animale matto doveva per forza di cose essere abbattuto; nessuno sano di mente si sarebbe messo a parlamentare con qualcuno che non capiva nemmeno ciò che stavo dicendo.

    Magari, in altre occasioni e situazioni, l’avrei rinchiuso in uno zoo, dove a furia di esperimenti e iniezioni forse sarebbe rinsavito. Tuttavia, gettati lì, tra quelle rocce, non avrei potuto fare a meno di abbatterlo una volta e per tutte.

    - Beh. Io ti ho tentato di spiegare la verità. Se vuoi, comprendila. Sennò… fatti tuoi, - gli avrei detto prima di passare all’attacco con la mia illusione, che però non ebbe gli effetti sperati. Riuscì solo a distrarlo, il che era la sua missione principale, ma non diede alcun altro effetto. Tutt’altro: sembrò irritare “il cane” ancora di più, portandolo al limite degli effetti di quel chakra strano.

    Io, dal canto mio, non feci nulla: la mia strategia era già delineata e già messo in atto. Si basava sulla semplice attesa e, al di fuori da ogni dubbio, considerando gli effetti che quel tipo di chakra strano sembrava avere sulla pelle di quel tipo, ero sicuro che si sarebbe rivelata giusta, a patto che fossi stato in grado di difendermi dagli attacchi di quel mostro incallito.

    La miglior difesa, - come ben sapevo anche io, - doveva essere costruita in maniera tale da confondere l’avversario. Mandarlo a vuoto, facendogli attaccare l’aria effimera intorno a lui. Tuttavia, talvolta la pura potenza superava qualsiasi ingegno: non bisognava inventarsi chissà quali strategie per trovare un avversario nascosto se si aveva abbastanza potenza di fuoco per riempire, - con il fuoco stesso, - tutta l’arena del combattimento.

    Era quello il caso e capii che sarebbero arrivati dei problemi per me nel momento stesso in cui notai del chakra uscire dal suo corpo per dirigersi un po’ in tutte le direzioni, la mia compresa.

    Fu nello stesso istante che pensai di essere attaccato: solitamente, quando il chakra fuoriusciva dal tantien del mio avversario per dirigersi un po’ ovunque, la conclusione che si poteva trarre era che ben presto avrei avuto dei problemi. A comunicarmi che la natura di quell’attacco non fosse offensiva fu il nemico stesso, che mi comunicò di avermi trovato.

    Quando poi iniziò a concentrare sempre più chakra in chissà quale tentativo di attacco, non mi rimase molto altro da fare che restare in disparte a osservare quella manifestazione di pura potenza ed energia. Non ci voleva molto per capire che, avendomi trovato, ora poteva procedere al passo successivo: attaccarmi. La buona notizia era che ero ben pronto per quel genere di offensive, anche se non sarei riuscito a bloccarle del tutto, anche per via del fatto che, appena tornato dal Vuoto, non ero ancora al pieno delle mie forze.

    Per questo, notando una sfera di energia partire da quello Stolto, [ingoiai - Slot Azione 1] un tonico [Tonico Elementale Inferiore - Doton] i cui effetti si sarebbero di nuovo visti subito. Infatti, mentre la sfera era diretta verso di me, il tonico venne prontamente ingoiato dandomi le energie necessarie per affrontare al meglio quella manifestazione di pura potenza. Nello stesso tempo, avrei di nuovo eretto in mia difesa la stessa [Cupola di Roccia - Slot Tecnica 1 e Slot Tecnica 2] di prima, con l’unica differenza che sarebbe stata molto più [potente].

    Ovviamente, quell’enorme ammasso di energia distrusse ugualmente la mia cupola, mandandola letteralmente in frantumi e danneggiando anche me stesso. La maschera e il mantello riuscirono ad attutire ulteriormente il danno, ma vennero comunque spazzati via da quell’enorme energia. [NOTA]

    In un attimo il nemico avrebbe visto la roccia diventare fuoco. Avrebbe notato la mia maschera andare in frantumi e avrebbe visto il mantello svanire. Allo stesso tempo avrebbe, forse, visto il chakra bluastro ovunque nel mio corpo, ad aumentare la Resistenza - [Consumo] - e quindi avrebbe visto anche me, sprovvisto delle mie protezioni, ma, finalmente, nel mio aspetto originario. Quello che avevo ancora allora. Quando il Grande Tradimento ebbe luogo.



    Avrebbe anche visto dei danni limitati su di me, qualche bruciatura qua e là, qualche graffio, qualche livido, ma, tutto sommato, avrebbe anche visto che ero riuscito a sopravvivere a quel genere di attacco. [Danno]

    - Finito? - Gli avrei chiesto dandomi due colpetti sulla spalla, come a voler togliere la polvere. - Il tuo odio è insufficiente. Il tuo odio è ridicolo. Non si tratta nemmeno di odio, a quanto pare. Si tratta di nervosismo adolescenziale. Di quel sentimento che nutrono i bambini quando la mamma non gli compra il gelato. E sai perché non sei riuscito a farmi quasi nulla nemmeno sprigionando tanta energia? Beh… il motivo è che… -



    -... i tuoi ideali sono falsi. I tuoi pensieri sono bugie. Dalle tue false credenze nascono le tue deboli azioni. Vuoi un esempio? Il pensiero secondo cui io sia un traditore è solo una tua supposizione. L’idea secondo cui Akira sia quello buono e io quello cattivo è un’altra tua supposizione, basata su ciò che ti hanno fatto credere. E’ così che vivi, no? Aggrappandoti a ciò che ti fanno conoscere e che ti fanno comprendere i più potenti. E’ quello che tu chiami Realtà. Ma “Realtà” è un termine vago. In base ai pensieri nella tua mente… pensieri che ti sono stati innestati da altri… la tua “Realtà” potrebbe solo essere un’altra illusione. Solo una serie d’impulsi elettrici. Un’illusione più profonda e più sofisticata delle mie illusioni. -

    Gli avrei detto per distogliere lo sguardo da lui e analizzare il campo di battaglia. Non era, probabilmente, abituato a quel genere di tecniche e non ci sarebbe voluto ancora molto prima che tutta la sua pelle si fosse staccata, lasciandolo dolorante e solo, in preda al dolore e alle convulsioni. Conseguenza del suo essere. Della sua stupidità. Del finto odio che gli altri hanno innestato nella sua testa.

    - Un paio di anni fa mi avresti fatto pena... - avrei dunque detto restando a 20 metri da lui e posizionando una mano sulla balestra, ove c’erano già 2 dardi con le carta-bombe attaccate a esse. Con quel movimento avrei - [attivato - Slot Azione 2 - Azione Rapida] - le carta-bombe, senza però farlo vedere al mio nemico. Al contempo, intorno alle piccole carta-bombe si sarebbe creata un’illusione: semplice legno - [Slot Azione 3] - che le avrebbe ricoperte in maniera quasi intera, azzerando il suono emesso dalle stesse durante l’attivazione.

    Nulla avrebbe sospettato il mio nemico, ancora in preda alla furia, a 20 metri da me, mentre io, guardandolo con occhi dal color Zaffiro, gli avrei detto la verità:

    - Ti hanno mentito Rin Okumura. E la loro menzogna per te è stata come un virus. Un batterio che ti ha portato ora, qui. Ma quella menzogna, a quanto noto, l’hai abbracciata volontariamente. Per te è stata come il miele lo è per le api. Un dolce nettare che hai coltivato, sviluppato, migliorato. Senza mai chiederti né il “perché” né il “come”, come fanno tutti i deboli. Tutti coloro che sono destinati all’oblio. -



    Ora restava a lui: cosa fare prima di morire? Come spendere gli ultimi della sua vita terrena? Ascoltarmi? Ignorarmi? Scoprire la Verità? O continuare a vivere cieco, guardando al mondo con gli occhi altrui?

    - E ora, Rin Okumura, pagherai le conseguenze della tua stoltezza. Conoscerai la verità. E poi affogherai tra le tenebre. Laddove ti attende tuo fratello. -



    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    58.5/90
    Vitalità
    10.75/14
    Slot Azione

    1. Tonico

    2. Attivazione Bombe - Azione Rapida

    3. Illusione

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Casa di Roccia

    2. Tecnica dell'Onmyoji

    3. ///

    Note

     
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    [Crepaccio dei Colossi, al confine tra la Cascata e l'Erba]

    « Uh... m-maledetto! »

    La vista di Seinji Akuma che si ergeva vivo e vegeto sul campo di battaglia, solo con qualche taglio e ustione minore anche dopo tutta la potenza che gli esperimenti proibiti del Kokage con il sangue del Sanbi sul suo corpo, parve danneggiare seriamente la sanità mentale di Rin Okumura. La sufficienza con cui si tolse la polvere dalle spalle, le sue parole sferzanti e la brutale aggressione psicologica che l'Akuma scatenò sul giovane, poi, aggravarono la sua crisi ancor di più.

    « Taci, bastardo! Che ne sai tu di ciò che è vero o falso? Che ne sai tu del dolore che provo per la scomparsa di Yukio?! »

    Cercò di alzarsi, ma a causa delle sue ferite e dello sfinimento barcollò e finì a terra, di nuovo in ginocchio. La manovra illusoria del redivivo Mizukage per nascondere le cartabombe ebbe successo, giacché il ninja Kiriano non si accorse di nulla. Eppure, invece di proseguire nella sua offensiva ed eliminare un nemico indebolito come avrebbe potuto fare, l'Akuma scelse di continuare a conversare con lui, il che catturò l'interesse del Diavolo... e di qualcun altro.



    Interessante.

    « È raro che ti interessi di un'anima mortale abbastanza da emergere dal Diario. »

    Quest'anima è altrettanto rara, per certi versi in modo non dissimile a quella che tu stesso hai corrotto e che ti alimenta. E le condizioni sono propizie.

    « Fa' ciò che ritieni. Non ti fermerò. »



    Rin Okumura si teneva il volto tra le mani ed aveva gli occhi sgranati. Gli effetti collaterali del Sangue del Sanbi imperversavano nel suo fisico che, seppur giovane, stava iniziando a cedere. Il costo degli esperimenti del Kokage era salato, ma il ragazzo di Kiri lo sapeva. Non gli era stato nascosto che sarebbe andato incontro ad un destino crudele, ma se ciò gli avesse permesso di far tornare indietro Yuiko lui lo avrebbe fatto senza esitazione. Eppure, eccolo lì, in ginocchio, sconfitto da un fantasma indebolito lo che aveva malapena attaccato.

    Seinji Akuma.

    Quella voce, aliena, priva di sentimenti ed al contempo innegabilmente divertita, risuonò ovunque.

    Ti osservo da molto tempo, ma ora... sei diverso.

    Sudore freddo avrebbe potuto gocciolare sul collo e sulla fronte del redivivo Mizukage, giacché non vi era dubbio che quella voce non fosse umana. Se si fosse guardato attorno non avrebbe visto nulla, nemmeno con i suoi occhi tanto speciali... fino al momento in cui si fosse girato. Dietro di lui, a circa un paio di metri, si ergeva una creatura umanoide, innaturalmente alta e magra, con una carnagione grigio chiaro ad eccezione del volto, bianchissimo, e lunghi ed ispidi capelli neri. I suoi denti erano affilati come rasoi, i suoi arti sproporzionatamente lunghi, e due sottili ali ricolme di piume nere gli spuntavano dalla schiena.

    Eppure, ciò che colpiva di più della creatura erano i suoi occhi.

    Rosso sangue, proprio come quelli dell'Akuma.



    Sì, il tuo nome è sbiadito. Esisti al confine tra i due mondi, adesso. Danneggiabile, ma né morto, né vivo. Nessun Akuma può guardare sé stesso attraverso i propri occhi, ma mi chiedo quale sarebbe la tua reazione se potessi vederti ora.

    Una lunga mano artigliata si levò e l'indice puntò dritto al cuore del redivivo Mizukage.

    Dimmi, cosa ti ha spinto a infrangere inconsciamente il sigillo dell'Edo Tensei?

    A quelle parole, un'ondata di ricordi, fino a quel momento soppressi, investì l'Akuma: l'ultima immagine prima della sua morte, la lama di Akira Hozuki che infrangeva il suo muro d'acqua e schizzava cremisi mentre penetrava nel suo collo; poi un'immagine di sé, libero tra i cieli oscuri di Ame mentre volava su una delle sue fidate cavalcature preistoriche, il chakra di nuovo potente nel sistema circolatorio e la vita (o una parvenza di essa) nei polmoni; poi, le esplosioni, palazzi che crollavano a destra e a sinistra, la sua furia finalmente manifestata in terra.

    Infine, arrivò leiLei.

    Tensai-ji Kondō, l'arcinota Principessa del Gelo che aveva tradito l'Alleanza Accademica e causato la distruzione del proprio villaggio. Lei, che grazie al suo terribile genio nelle arti ninja ed al suo cuore senza pietà aveva conquistato il seggio di Asso di Cuori ad Ame. Lei, che quando il Joker aveva ordinato agli Assi di rispondere all'attacco del Flagello Immortale aveva subito preso il volo, come era solita fare, e in pochissimo tempo si era avventata sull'incauta pedina dagli occhi rossi, riducendone il cadavere in una massa di atomi disaggregati.

    In quel momento, Seinji Akuma era "morto" di nuovo, ma aveva guadagnato qualcosa: la propria libertà. Al contrario di una normale pedina dell'Edo Tensei, egli non si era rigenerato all'istante. Al contrario, data forse proprio l'interferenza del Flagello Immortale con la tecnica di Eiatsu Nai, attivata utilizzando il Diario di Konan come focus, egli si era rigenerato nel luogo dove il suo nome era dapprima apparso nel Diario: all'ingresso delle mura di Ame, lontano dall'azione che avrebbe sconquassato il villaggio nelle due settimane a venire. Da lì, lontano dal proprio evocatore, aveva vagato senza ricordi o scopo, allontanandosi sempre più, fino a che l'influenza di Eiatsu venne meno. Solo l'immortalità che il Flagello aveva sacrificato poteva aver causato un simile effetto nell'Edo Tensei, ma solo uno spirito indomito avrebbe potuto riacquisire il proprio libero arbitrio.

    Donde la domanda dell'essere che Seinji Akuma aveva di fronte.

    Perché aveva scelto di tornare nel mondo dei vivi?

    Sfinito dalle ferite, Rin Okumura cadde a terra quasi privo di sensi. Eppure, anche tra la polvere ed il fango, i suoi occhi azzurri rimanevano fissi sull'Akuma, senza poter vedere il nuovo venuto: essi risplendevano d'odio, ma le parole di Seinji avevano tinto quell'espressione di qualcosa di nuovo. Dubbio, forse? Ma al redivivo Mizukage sarebbe importato qualcosa? O forse le sue parole erano state solo un modo per guadagnare un vantaggio psicologico sul nemico, senza che gliene importasse qualcosa della vita di quel suo ex-compaesano così giovane ed evidentemente vittima di un mondo più grande di lui?



    Dunque?

    Il peso dello sguardo dell'essere era quasi fisico, ma poteva questi davvero stare facendo solo conversazione? O la sua domanda aveva un altro scopo? Ancora tra le ombre, il Flagello osservava con vivo interesse quello sviluppo così inaspettato del gioco che aveva messo in atto in seguito agli eventi decorsi al di sotto della Pioggia Perenne.

    OFF GAME

    leopolis: Sorpresa : guru : Quale modo migliore per testare il ritorno alla vita del tuo PG che un incontro con una vecchia conoscenza del suo prestavolto? Gli Shinigami] sono canon, dopotutto, e la situazione del tuo PG è perfettamente coerente con questo incontro. Mostrami come interagisci con lui e che cosa ha in mente Seinji!

    DioGeNe, FYI. Tensai-Ji ha colpito ancora!

     
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    Il Volto del Tennin


    "I grandi uomini si forgiano nel fuoco.
    È privilegio degli uomini più piccoli accendere le fiamme.
    Qualunque sia il prezzo."


    Capitolo 4 - La Meta





    Non reagii in alcun modo alle sue parole. “Maledetto”. Sì. Ero stato maledetto ed erano stati i kiriani stessi a maledirmi. Loro avevano plasmato me, la mia stessa essenza, la forma e lo spirito, in ciò che ero diventato. Loro l’avevano nutrita con l’energia. Con la loro ingordigia. Con le loro stupide azioni. Con quel modo di fare spavaldo, che niente aveva a che fare con l’Acqua stessa.

    Mi avevano maledetto ed ero stato felice di quella maledizione. Mi avevano maledetto e sarei stato felice di farmi maledire ancora una volta. Ero diventato finalmente libero.

    Senz’Amore.

    Senza sentimenti.

    I kiriani avevano aperto le porte e l’Antico mi aveva poi guidato, passo dopo passo, fino a formarmi. Fino a farmi ergere nuovamente in quel mondo di anime dannate. In cui più si era dannati, più si veniva maledetti, e più potere si otteneva. Fino a manipolarmi come se fossi l’Acqua stessa, assumendo la Forma e la Materia che la Provvidenza stessa apprezzava di più.

    - Sat Asat Viveka Buddhi, - dissi rispondendo alla domanda del ragazzo e non aggiunsi altro. Di certo non ero venuto lì per fare disquisizioni filosofiche con uno che sembrava essere più animale che un umano. Non sapeva usare la mente e, forse, la mente non gli serviva nemmeno. Ciò che gli poteva davvero servire era la capacità di andare oltre. Iniziare una nuova fase nella sua stupida esistenza terrena. Mutare e rinascere. Ricomparire al mondo come lo faceva l’Oscurità stessa dopo una lunga giornata di Sole.

    Guardai il suo vano tentativo di alzarsi con uno sguardo di disprezzo.

    - Sei patetico, - sottolineai. - Ti chiuderei in uno zoo se potessi. -

    Molti anni fa credevo che i ninja di Kiri fossero i migliori del mondo. A causa della lontananza da altri esseri inferiori, - soprattutto dai sunesi che non si lavavano e andavano in giro pieni di pulci, - pensavo che i nostri geni ci rendessero capaci di resistere, di mutare, di evolvere, di migliorarci. Una casta superiore, per così dire. Una classe di shinobi che superava di gran lunga le altre.

    Dei sovrumani.

    “Il gene immutato,” - mi ricordai, ricordandomi anche di persone come Etsuko, che quel gene lo conservavano con gelosia e impegno. Tuttavia, mi ricordai anche di altro bestiame, che quel gene lo sprecava in rapporti assurdi con esseri inferiori, come lo erano i sunesi o i fogliosi, per non dimenticarsi di quella fogna a cielo aperto, - governata da barboni vari, - che era Oto.

    - A quanto pare, in mia assenza e sotto l’influenza di mammiferi come Itai Nara, vi siete trasformati da ninja di tutto rispetto in bestiame incapace di pensare con la testa propria. Pecore e vacche. - Sbuffai capendo che ci sarebbe voluto molto lavoro per riportare i kiriani alla loro… umanità. Ma davvero mi serviva farlo? Per quale motivo? Per un senso di amore verso quel lontano angolo del mondo? Quello in cui la gente aveva scelto di perdere il proprio gene per sottomettersi a un foglioso? No. Non meritavano.



    - Peccato. - Scossi il capo con evidente disprezzo e disappunto mentre il tizio che fino a pochi istanti prima sprigionava enormi masse di chakra lanciando palle piene di energia in giro ora giaceva a terra, ormai in fin di vita, quasi privo di sensi, ma con qualche pensiero o idea che alimentava ancora quel corpo, all’interno del quale sembrava esserci ancora qualche anima. Il Soffio della Provvidenza che poteva riportarlo sulla retta strada.

    Con quelle parole e ancor prima che altre anime potessero comparire vicino a me, mi sarei avvicinato al corpo morente. Durante quel percorso mi sarei assicurato, anche grazie alla Vista Vitale, che non mi mentisse e che tutto quello, con la sua caduta, non fosse che un stupido modo per illudermi.
    Illudere me.

    “Troppo presto,” - mi dissi fra me e me avvicinandomi al corpo inerme. - “Decisamente troppo presto.”


    In sua vicinanza, gli avrei messo una mano sul polso, per controllare il battito cardiaco e, se fosse stato ancora attivo, gli avrei posizionato una mano sul collo, per poi spostarla verso i capelli, fino alla nuca. Lì, avrei tenuto la mano ferma per un po’, in modo da imprimere nella sua mente ben 4 [Simboli del Pensiero - Slot Tecnica Avanzata - Azione Rapida,] uno dopo l’altro. Tutti diversi, ma collegati. Tutti che avrebbero influenzato i comportamenti futuri del povero Rin Okumura, sempre se fosse sopravvissuto.

    Se fossi riuscito a imprimere sulla testa del ninja sdraiato quei simboli e, soprattutto, se egli non fosse morto subito per colpa dello sforzo sostenuto, l’avrei di nuovo guardato dall’alto verso il basso:

    - Cercheremo di salvarti, Rin Okumura, ma non sprecare la Misericordia dell’Antico. Perché non avrai altre possibilità di percorrere la Retta Via. -



    Solo in quel momento sentii il mio nome pronunciato da qualcuno o da qualcosa. Disse che ero diverso e mi voltai lentamente, fino a vedere una figura alata, più alta e grande di me; con quasi gli stessi occhi dal colore rubino. Sentii le note famigliari di quella voce, gelida e divertita, come se appartenesse a un essere sovrannaturale. Vidi le sue ali. Forse anche lo stesso gene che io avevo ricevuto.

    - Non mi interessa vedermi. Che cosa stupida sarebbe... - risposi osservando l’artiglio della figura puntato direttamente verso il mio cuore. - Non sarebbe interessante. -

    Conclusi ascoltando la sua domanda in merito a cosa mi avesse spinto a distruggere il sigillo che mi teneva legato, ma, in quanto entità sovrannaturale, egli stesso doveva capirlo. Doveva saperlo. Intuire il modo in cui i filamenti della realtà si intrecciavano dando vita a trame e storie. - La Provvidenza, - tagliai secco. - Colei che guida e dirige. Che modifica e rinnova. Affinché la Mano dell’Antico riporti questo mondo laddove deve merita di essere. -


    Non mi servivano le immagini che passavano nella mia mente. Mi ricordavo di quegli istanti e, da un certo punto di vista, avevo ora l’opportunità di osservarli da un’altra angolazione. Se tutto quello non fosse avvenuto, difficilmente avrei scoperto la sorgente del potere degli Akuma. Difficilmente avrei capito da dove provenissero i nostri diabolici poteri. Due passi indietro e uno di lato, per così dire. Nell’Universo delle stelle cadenti e delle anime oscure che vagavano tra le sabbie del tempo.

    Fu in quel momento che guardai gli occhi di Rin Okumura, quasi totalmente privi di vita, ormai, sebbene sperassi ancora che da qualche parte all’interno della sua coscienza quella vita la riacquistasse.

    - Se pensi che sia rinato per portare la pace nel mondo o altre assurdità del genere, sbagli. - Risposi alla creatura alata di cui non conoscevo il nome. - Non sono tornato qui per portare la pace, bensì la spada. Per far scontrare fratello contro fratello, padre contro figlio, amico contro amico e figlia contro sua madre, affinché l’uno sia nemico dell’altro e che all’interno di una famiglia non vi sia né calma, né pace, né tranquillità. -



    - D’altronde, nessun umano vuole davvero un mondo pacifico e ben costruito. Noi desideriamo un mondo con la sua melodia infinita. Con la dolorosa tensione dei contrasti. Per gli umani, quelli veri, la vita è giusta soltanto nella sua totalità. Nella meravigliosa sinfonia di note alte e di quelle basse. -

    Lo avrebbe capito cosa volevo: la Vita stessa. La rugiada mattutina. Il sangue degli innocenti. L'Odio. La Passione. Il Dolore, ovviamente. Tanto dolore. Il clangore delle spade. E il rumore delle esplosioni. Le voragini. Le macerie. Gli enormi castelli in pietra costruiti per mano umana.

    Fantasia e creatività. Senza limiti.

    Era ciò che volevo.

    La Bellezza della Creazione.



    Seinji Akuma

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 400
    • Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    58.5/90
    Vitalità
    10.75/14
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

     
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    [Crepaccio dei Colossi, al confine tra la Cascata e l'Erba]

    png

    ...

    Le dita dell'ex Mizukage si chiusero sulla nuca di Rin Okumura, ormai vinto ed in procinto di svenire. Le dita del redivivo tracciarono non meno di quattro sigilli sul cranio del fratello gemello di colui che era stato utilizzato come sacrificio per riportarlo in vita. Tramite essi, l'Akuma riscrisse parte dell'identità della sua vittima, che professò di voler salvare. Quel gesto, perfettamente riflesso negli occhi sovrannaturali dello Shinigami mentre lo osservava, suscitò una risata divertita da parte del Flagello, che tuttavia continuò a rimanere in disparte.

    « BRUCI KIRI INTERA! », urlò Rin Okumura, tossendo sangue mentre rivolgeva al cielo la sua rabbia. Poi il ragazzo cercò con la mano quella dell'Akuma, che gli teneva ancora la testa, e lo guardò negli occhi con ogni traccia di vitalità che gli rimaneva in corpo. « Mio comandante, mio fratello... aiutami ad esigere la mia vendetta sulla stirpe della Nebbia! Conosceranno la mia furia ad ogni costo e pagheranno per le loro menzogne intrise del sangue di Yukio! »

    Forse Seinji Akuma aveva guadagnato un raro alleato, ma per quanto a lungo sarebbe durata quella situazione?

    Poi, quando lo Shinigami si manifestò, il redivivo Mizukage non sembrò impressionato dall'apparizione di una creatura sovrannaturale. Forse il fatto di aver manipolato la realtà con i suoi occhi per anni gli impediva di sorprendersi più di tanto, o forse il fatto di essere appena tornato dalla morte lo aveva reso un uomo diverso. Le sue parole successive confermarono la presenza di un nuovo fuoco che gli bruciava nel petto: si credeva un prescelto, forse Il Prescelto, da una forza che lui definiva "Provvidenza", o forse da una qualche divinità esistente o meno, per correggere la traiettoria degli eventi del mondo.

    Con ardore egli dichiarò di essere tornato per mettere il mondo a ferro e fuoco e gettare il continente intero in un'epoca di oscurità, dove gli esseri umani non avrebbero conosciuto alcuna armonia, bensì solo un'eterna sinfonia di contrasti ed inimicizie.

    Hai dunque scelto di essere un latore di sventura.



    Così sia, Seinji Akuma.

    Per la seconda volta, il dito artigliato della creatura si levò verso il suo cuore.

    Di regola, salvo per quelle rare anime a cui è concessa la reincarnazione, ai mortali non è concesso tornare nel mondo dei vivi. Ma coloro che tornano presto scoprono che una seconda vita è una lama a doppio taglio, poiché le azioni di un redivivo recano con sé il peso della consapevolezza dell'oltretomba.

    Na mano del Flagello, il Diario di Konan si aprì automaticamente sulla pagina che conteneva il nome dell'Akuma, scritto con il suo sangue quando aveva varcato di propria sponte la soglia di Ame e prelevato grazie alle vestigia del potere del Rinnegan, che aveva infuso quell'artefatto quando l'Angelo l'aveva creato nelle vicinanze del leggendario Nagato. Lo Shinigami continuò a parlare e l'Akuma avrebbe percepito ogni parola come un rimbombo nelle sue stesse ossa: una vibrazione interna che gli avrebbe scosso l'anima oltre che le budella.

    Il mio nome è Ryuk. D'ora in avanti annoterò sul Diario di Konan il percorso della tua anima rispetto alla scelta che hai operato. Le azioni che compirai si rifletteranno nel tuo nome e nella tonalità che esso assumerà nel tempo. E quando la tua vita mortale si estinguerà di nuovo...

    La mano artigliata si aprì e la creatura fu improvvisamente a distanza ravvicinatissima.

    png

    ...sarò io a indirizzare la tua anima verso la sua destinazione finale nell'oltretomba.

    La mano artigliata si chiuse sul suo cuore e Seinji Akuma non fu mai più lo stesso [Ombra dello Shinigami- Nota: Seinj ottiene la seguente capacità:

    Ombra dello Shinigami
    Speciale: L'utilizzatore è tornato in vita tramite il Diario di Konan, che ora funge da tramite per la sua anima con il mondo dei vivi. Il chakra dell'utilizzatore appare sovrannaturale e profondamente empio ai sensitivi ed agli utilizzatori di TS in grado di percepire o vedere il chakra, i quali avranno la netta impressione che l'utilizzatore sia un nemico dell'umanità. A discrezione del QM, l'utilizzatore potrebbe avere vantaggi o svantaggi aggiuntivi in situazioni che riguardano l'anima (ad esempio, in interazioni con il Mondo Infernale del Rinnegan (Kinjutsu di Kiri), la Trasmigrazione Spirituale (Kinjutsu di Konoha), o capacità simili).
    [Da genin in su]
    ]
    .

    Tutto divenne nulla e nulla divenne tutto.

    [...]

    Quando Seinji Akuma si riprese, lo Shinigami era sparito.

    A pochi metri da lui, Rin Okumura era privo di sensi e respirava affannosamente, ma era vivo.

    In piedi su un pinnacolo di roccia alto una trentina di metri e distante altrettanti da lui, invece, si trovava il Diavolo.

    Screenshot-2024-02-13-213505

    « ... »

    Egli appariva come un uomo poco oltre la trentina d'anni, alto fino a sfiorare il metro e novanta, con una corporatura che raccontava di muscoli esplosivi in ogni centimetro del suo corpo. Indossava una tunica da viaggio color neve ed un lungo mantello nero come la notte di un qualche materiale pregiato. Sul suo volto perfetto, immune allo scorrere del tempo ed incorniciato da una selvaggia chioma color rame, riposava un'espressione fredda come il ghiaccio.

    Il Flagello Immortale aveva giudicato le azioni e le parole di Seinji Akuma e aveva già deciso cosa fare di lui. Se il Kiriano avesse controllato, il marchio eretico sulla sua fronte era scomparso ed egli non poteva più percepire alcuna forza proibita scorrere in lui. Gli occhi blu scuro del tetro pellegrino erano fissi su di lui e ben scorgevano l'Ombra dello Shinigami sull'ex Mizukage, così come la resurrezione lo avesse lasciato debole e privo di forze - all'apparenza un chunin come tutti gli altri [Percezione del ChakraPercezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona e scoprirne alcuni aspetti caratteristici: impronte possedute; alterazioni da tonici o veleni, tipo di tecniche più presenti in scheda, riserva di chakra rimanente con un errore di 12 bassi. Se mantiene la concentrazione almeno un round, potrà scoprire anche Possessioni o similari, Tecniche Speciali, riserva di chakra rimanente con un errore di 6 bassi. Attivare Percezione del Chakra richiede uno slot gratuito lento ed evidente concentrazione.
    [Da Chunin in su]
    ]
    .

    Del pari, il Flagello aveva deciso di lasciargli Rin Okumura: il ragazzo sarebbe comunque morto a breve senza cure mediche e sarebbe stato quasi impossibile portarlo fuori dal Crepaccio dei Colossi in quello stato, dato che l'unico modo era scalare oltre duecento metri di roccia antiaderente in una gola che impediva a qualsiasi evocazione di volare. Conosceva bene il sigillo che l'Akuma aveva imposto sul ragazzo - ne era un maestro assoluto, come la Nemesi e molti altri potevano dimostrare - ed era quindi anche a conoscenza dei rischi che comportava. Eppure, forse l'Akuma avrebbe potuto usare il ragazzo per trovare il Garth: e allora le cose si sarebbero fatte interessanti. Ad ogni modo, non c'erano certezze e dunque il Patto Cremisi era rispettato.

    Rimase dunque lì in silenzio: un'ultima occasione per il redivivo Mizukage di rivolgere la parola all'individuo responsabile della sua resurrezione e di averne sfruttato i poteri per sconquassare i cieli di Ame fino all'arrivo della Regina di Cuori.

    OFF GAME

    Congratulazioni, hai vinto un nuovo amico! : guru :

    Come detto, il "tratto" serve per aiutarti ad approfondire la caratterizzazione del tuo PG rispetto alla sua natura di redivivo. Puoi svilupparci una competenza ad hoc riguardo al tuo stato di redivivo, che per me può avere a che fare sia con l'anima sia con il corpo (il tuo corpo dopotutto non è "tuo", che era andato distrutto, ma quello di Yukio Okumura che è stato sacrificato per farti tornare in vita). Spero che questo ti possa fornire spunti interessanti di gioco! Se non sviluppi una competenza, avrai accesso solo a questo slot (di fatto molto blando e solo estetico, salvo che un QM decida diversamente).



    Edited by Boreanz - 15/2/2024, 09:21
     
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    "La Vera Legge è l'assenza di leggi."



    Capitolo 5 - Le Regole



    Nulla.

    Nulla poteva essere meglio di un buono diventato cattivo. Ero per quello che ero tornato. Per far crescere i semi della discordia. Per prendere le anime bianche, o chiare, e renderle nere. Per creare confusione. Per togliere il terreno da sotto i piedi delle persone. Per farle saltare in uno spazio di vuoto. Senza appigli. Senza regole. Senza moralità.

    “Senza Luce”.

    La prima anima avrebbe fatto ciò che desideravo, finché il Simbolo che gli avevo impresso sulla testa lo avrebbe permesso. Finché i pensieri manipolati non si sarebbero tradotti in azione, portando Odio su altro Odio. Finché l’Odio non fosse stato l’unico sentimento dominante nel mondo.

    No, quel simbolo non sarebbe durato a lungo, ma il dubbio che gli avevo impresso… bhe, quello sì. Quello sarebbe durato più a lungo, facendo crescere i semi della rabbia un po’ ovunque, finché Kiri stessa non sarebbe divenuta altro che un cumulo di macerie.

    - Alzati, fratello, e cammina, - gli avrei detto. - Sii Giusto, per portare la Giustizia laddove essa manca da troppo tempo ormai. -


    E con quelle parole lo avrei lasciato andare, sempre se la Provvidenza, l’Antica Forza che ogni cosa muoveva, gli avrebbe dato la propria energia e lo avrebbe spinto lungo il cammino, affinché passo dopo passo compisse il proprio destino, nel quale io avevo inserito un pezzo che prima non c’era.
    Subito dopo, avrei ascoltato le parole dello Shikigami, creatura giunta dal Vuoto, forse.

    - Sventura? - Avrei domandato allargando le labbra in una specie di sorriso. - La sventura dipende dai punti di vista. Ciò che per alcuni è Sventura, per altri è Fortuna. Chi meglio di uno Shinigami può saperlo? - Avrei chiesto rivolgendogli uno sguardo fugace. Ero sicuro che al mio Sguardo, all’analisi del Magan, anch’egli mi avrebbe mostrato la sua Energia Vitale. Il suo essere così misteriodo. L’energia divina.

    Light_Yagami-2



    - Io sono semplicemente uno strumento. Nient’altro che un utensile nelle mani della Provvidenza. -

    C’erano, però, altre frasi e altre parole che avevano catturato la mia curiosità molto, ma molto di più rispetto a tutto ciò che aveva detto Ryuk prima, compreso tutto ciò che riguardava il suo essere Shinigami, compreso anche il suo essere creatura sovrannaturale. A essere sinceri, a me, che ero stato dinnanzi al Volto dell’Oscuro, nessuna creatura alata di quel tipo avrebbe mai potuto sorprendermi in nessun modo.

    - E’ concessa… da chi? - Avrei domandato. - Da quale Dio? Da quale regola? Con quali meccanismi? E perché, poi? -

    Avrei domandato, guardando ora la creatura alata con uno sguardo molto più attento e concentrato. Uno sguardo ricco di attenzione, come non lo era mai stato prima in nessuno dei momenti vissuti a partire dal risveglio in quella specie di canyon. Degli occhi che cercavano dettagli e comprensione.

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    - Le regole impostate da altri non mi interessano: sono qui per uccidere ogni regola, affinché il Puro Caos regni sovrano e la Casualità divenga una Costante. -

    Notai il Diario di Konan nella mano della figura in alto percependo l’interesse svanire. Ne avevo sentito parlare di quell’artefatto, in grado di creare legami tra i mondi, ignorare la materia, oltrepassare le particelle che definivano i tessuti. Poi, lo Shinigami si presentò e spiegò le regole, che ascoltai con attenzione, ma non troppa.

    “Un semplice pool di altre regole” - pensai e quando disse che sarebbe stato lui a dirigere la mia anima, sorrisi nuovamente.

    - Come desideri, - risposi osservando quell’Avatar porre l’artiglio sul mio cuore e infondervi la propria energia. Energia oscura e antica, come il Volto che avevo visto e gli occhi che avevo osservato.

    In quel momento l’Oscurità mi avvolse. L’Oscurità mi prese. Mi dissolsi nella stessa, come se fosse un momento di orgasmo e illuminazione. Rivolsi gli occhi in alto, come se percepissi un sussulto di piacere, e annegai nella dolce oscurità che mi aveva deliziato e conquistato.

    [...]



    Quando tornai in me e la Luce sparì di nuovo, vidi la solita scena e capii di essere cambiato, ancora una volta, sulla strada umana (ma non troppo) che percorrevo. Notai una figura oscura, lì sopra, oltre le pareti, ma oltre a fissare quella figura, che in realtà avevo già visto molti anni prima, e allargare le labbra in un sorriso ancora una volta, non feci nient’altro.

    Semplicemente fui. E l’Essere per me fu il primo passo.


    Edited by leopolis - 18/2/2024, 15:34
     
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    « Let alone yourself. »

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    [Crepaccio dei Colossi, al confine tra la Cascata e l'Erba]

    Quando Seinji Akuma - il quale, forse a causa della presunzione derivante da essere un maestro di illusioni, non aveva nemmeno sospettato di essere caduto in un genjutsu di qualche tipo ed aveva invece accettato l'idea che un essere sovrannaturale scendesse in terra per interloquire con lui - si fece prendere dalla curiosità e interrogò lo Shinigami sulla natura della reincarnazione e, più in generale, del ciclo della vita e della morte, domandandogli quale divinità ne regolasse il flusso, Ryuk rimase impassibile.



    Conosci già la risposta a queste domande, ma al tuo ritorno il ricordo è stato separato dalla tua anima. Se davvero intendi riunirti con questa conoscenza proibita, non hai che da portare una lama alle tue vene.

    Quando poi l'Akuma rivolse il suo sguardo tanto speciale sullo Shinigami, fu accecato da ciò che vide: un miscuglio indistinguibile di decine di migliaia, se non milioni, di vite umane raccolte, catalogate e indirizzate da quella creatura nel corso della sua lunghissima esistenza. Impossibile distinguere un "colore" in particolare, o ricordare la mistura che aveva in quel momento sotto gli occhi
    [Punizione dello Shinigami- Nota: la percezione di Seinji tramite Vista, ivi inclusa la TS, si riduce a 1 per una giornata. Vedi solo a pochi metri da te e i tuoi occhi bruciano di Dolore (DnT Grave) fino a sanguinare. Recuperi normalmente senza conseguenze di lungo periodo, ma potresti facilmente piangere sangue durante il periodo della punizione.

    Prezzo dell'Hubris
    Speciale: l'utilizzatore è uno Shinigami. Chiunque osi provare ad analizzarne il chakra o l'energia vitale viene colpito con una punizione adeguata a discrezione del QM, secondo il principio del contrappasso.
    ]
    .

    Ryuk non commentò il risultato di quell'atto di hubris da parte di un ninja che si proclamava un mero strumento nelle mani di quella che lui definiva la Provvidenza. Tuttavia, quando il nukenin che una volta aveva per breve tempo occupato il più alto scranno militare della Nebbia dichiarò il proprio disinteresse per qualsiasi regola che non provenisse da sé, lo Shinigami spalancò le proprie ali ed il suo sorriso si fece ancora più largo ed inquietante.

    Le tue sono parole vuote, Seinji Akuma. Se intendi sovvertire le regole del Creato dovrai acquisire un potere soverchiante, qualcosa di ben diverso dalle effimere illusioni che padroneggi. L'Ascensione Divina è la risposta, ma mi chiedo se i desideri nel tuo cuore ardano tanto da permetterti di ottenerla. Fino ad allora...

    In quel momento, l'Akuma avrebbe potuto percepire la natura sovrannaturale della creatura che aveva davanti.



    ... farai bene a ricordare che nessun mortale riceve una terza possibilità.

    E Seinji seppe istintivamente che quelle parole corrispondevano al vero [Sesta Regola del Diario di KonanSesta Regola del Diario di Konan
    "A nessun mortale il cui nome appaia sui Diario di Konan è consentito tornare in vita più di una volta."
    ]
    .

    [...]

    [Il Flagello e il Senza Amore]

    Il Flagello notò che il redivivo Mizukage, il quale sembrava aver liberato Rin Okumura (che tuttavia continuava a necessitare cure mediche e aiuto per uscire da quel crepaccio, date le sue condizioni), aveva qualcosa di anomalo agli occhi. Forse era opera dello Shinigami, o forse no. Non importava. Questi non fece nulla e l'Immortale prese atto di quella decisione. Quell'uomo aveva molto da dimostrare e la possibilità per farlo. Se fosse stato in grado di superare tutte le avversità che lo attendevano, il tetro pellegrino lo avrebbe atteso alla sommità di tutto ciò che esisteva. Un sigillo lo catapultò in alto, dove le sue capacità fisiche divine gli consentirono di lasciare il Crepaccio dei Colossi in poco tempo - qualcosa che l'Akuma avrebbe avuto notevole difficoltà a replicare nel suo stato.

    OFF GAME

    Insomma, occhio a come parli ad una divinità minore della morte, leo! : asd :

    Detto questo, congrats: per me sei tornato con successo in vita (per quanto come Edo Tensei con un sigillo infranto e con l'Ombra dello Shinigami, quindi potrai ruolare questo aspetto a iosa se così sceglierai di fare) e hai stabilito con chiarezza il percorso del tuo PG per il futuro prossimo. il tuo PG ha inoltre un legame speciale con il Diario di Konan e dunque potremo trovare modi fiQi di ruolare la cosa assieme in futuro con anche DioGeNe, se vorremo.

    Fai un post finale e ti stemmo. Mi auguro di vedere presto un sacco di cose rocambolesche in game da parte tua : guru :

     
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    Capitolo 6 - La Fine




    Al sentirlo di nuovo parlare con quella specie di NON-risposta alla mia domanda, non mi rimase molto altro da fare che sbuffare vistosamente. Portare un coltello alle mie vene per ottenere una conoscenza divina non rientrava nei miei piani né per il prossimo mese, né per la prossima settimana, né per l’anno a venire. Tanto meno avrei voluto di nuovo provocare dolore a me stesso, infondendo energia nei tessuti del Caos, per ottenere qualcosa che avrei potuto ottenere in altri metodi e modi.

    - Diamine. - Gli risposi secco iniziando a disinteressarmi di quella figura alata. Del resto, c’erano tanti Shinigami come Ryuk. Ma io… Io ero unico. E presto lo avrebbe scoperto non solo il buon Shinigami che mi trovavo dinnanzi, ma il mondo intero. - Sei come la Creazione stessa, con i suoi limiti, regole, leggi e catene. -

    Mi riferivo a tutto quel pool di norme che limitavano la fantasia. Che non permettevano, - e che mai avrebbero permesso, - di andare oltre. Di viaggiare con la creatività superando i vari ostacoli.

    Alla fine mi disse anche che le mie parole erano vuote, al che non reagii in alcun modo. Probabilmente, in quel momento ero una scommessa del tutto persa. Una scommessa vuota, come avrebbe detto il buon Ryuk stesso. Ma non ero mica lì per fare scommesse. Né per dilungarmi in discussioni filosofiche con lo Shinigami.

    - Non mi serve l’ascensione divina, Ryuk. Che banalità. - Per quanto riguarda le terze possibilità era chiaro che le regole erano valide per coloro che le rispettavano. Non per coloro il cui primario obiettivo era creare un mondo di completa libertà, di fantasia e creatività, in cui ognuno potesse diventare l’unico maestro di sé stesso.

    - Io vorrei non morire affatto, Ryuk, per poter capovolgere ogni regola fino alla fine dei tempi, affinché persino il concetto stesso di “tempo” smetta di esistere. -

    Quando infine tentai di osservare quella mitologica creatura con i miei occhi, non vidi nulla. Si vedeva che c’erano altre regole che avrei dovuto superare prima di riuscire a, - finalmente, - poter leggere non solo gli umani, ma persino le divinità. Comunque fosse, non me ne curai più di molto. Durante il mio cammino avrei trovato una valanga di punizioni, di ostacoli, di persone dalla mente poco annebbiata e poco creativa che avrebbero cercato di mettermi i bastoni tra le route.

    E pocoo dopo, per mano della Provvidenza stessa, abbandonai il Crepaccio.


     
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