Shopping a Konoha

giocata tra Shu e Kairi

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    Osservo la kunoichi della foglia, la mia vecchia conoscenza Kairi Uchiha, svolgere i suoi doveri mentre attende alla coppia di mercanti che mi precede. La mente vaga. E' intrigante come qui a Konoha riescano a tenere sotto controllo le mura senza l'aiuto di fattori naturali. Probabilmente richiede l'aiuto di diversi sensitivi coordinati tra loro e non riesco a decidere se ammirare questa dedizione o se considerarlo uno spreco di risorse.

    Shu Akasuna, quanto tempo! Un paio di anni sicuro penso, giusto? Benvenuto a Konoha

    Sorrido alla ragazza e mi concentro sulla sua bocca, evitando lo sguardo dell'Uchiha.

    Probabile, ma chi li conta più?

    Prendo un rotolo da dietro la schiena e glielo porgo. Noterai che i documenti per la mia visita sono redatti perfettamente.

    Lo sguardo di Kairi cade sul rotolo Fra poco il mio turno sarà finito poi ti farò da guida nel villaggio. E' la prima volta che vieni qui, o sei venuto ancora in passato?

    Sollevo lo sguardo in alto, cercando di ricordare. Purtroppo, da quando decisi di sperimentare su me stesso delle tecniche di manipolazione della memoria, ho grosse difficoltà a ricordare eventi del mio passato remoto.

    No, non mi pare di essere mai venuto qui.

    Anche se ho studiato a fondo la piantina del villaggio. Mi piace essere preparato al peggio.

    Mi siedo un paio di metri dietro la ragazza mentre chiede ad un suo collega di portarmi dell'acqua. Alzo la mano sinistra. Grazie della gentilezza, Kairi-san e Kitori-san, ma ho la mia.

    Richiamo da uno dei miei rotoli una borraccia d'acqua e me la porto alla bocca. Prendo un sorso e la poso a terra.

    Passo i venti minuti successivi a guardare l'Uchiha sforzandomi di mantenere un sorriso scemo sulla faccia. Far credere di essere innamorato della ragazza a chi mi osserva avrebbe aiutato a farmi percepire in modo più positivo mentre in realtà studiavo il lavoro dei guardiani di Konoha. Mi sarebbe stato utile se avessi mai dovuto impersonare una guardia, infiltrarmi di nascosto a Konoha oppure travestirmi in lei.

    [...]



    Usciamo dalla guardiola, l'Uchiha mi precede e mi fa da guida. Sgranchisco le braccia e tengo lo sguardo al cielo. Sbadiglio e sbatto le palpebre un paio di volte. Certo che fare il guardiano è proprio noioso! Che ne diresti di una tazza di the? Mi dicono che qua a Konoha siete degli esperti, hai idea di dove potremmo andare?

    Secondo il mio studio della planimetria del villaggio la sala da the migliore, e quella con cui Kairi potrebbe fare la figura migliore, si trova nella piazza principale del villaggio mentre invece quella più vicina al quartiere Uchiha e, presumibilmente, quella più frequentata dalla ragazza si trova sul retro di una delle piazze del mercato. Nel primo caso avrei potuto avere una visione di alcuni degli edifici politici della città mentre nel secondo delle strade principali e, in entrambi i casi, sarebbe stato difficile effettuare un agguato senza allertare le autorità della foglia.

    Apprezzo inoltre il fatto che avere come amica una guardiana mi abbia consentito una certa libertà nei controlli. I miei documenti erano perfetti ma Kairi avrebbe potuto notare che avevo dichiarato due marionette (pur senza specificarne i modelli).

    In caso la ragazza avesse preferito fare altro mi sarei adeguato alla sua decisione fingendo interesse nella sua proposta. In ogni caso... Basta che sia un posto dove possiamo fare quattro chiacchere in pace, dobbiamo raccontarci un sacco di cose, dopotutto!

    Ci sarebbe stato ancora tempo per andare a comprare i materiali che mi servono e, se nel nostro percorso fossimo passati vicino a delle bancarelle, mi sarei fermato a dare un'occhiata ma senza comprare nulla, anche questo un depistaggio per rafforzare l'idea che la mia sia una visita di piacere e non solo un viaggio per procurarmi dei materiali utili per la costruzione delle mie armi.

    Una volta accomodatici nel luogo di scelta dell'Uchiha avrei iniziato la "danza dell'amicizia": Allora Kairi, cosa mi racconti? Che hai fatto in questi due anni che non ci siamo più visti?
    Avrei sorriso guardando la bocca della ragazza. Quello che poteva sembrare un maldestro tentativo di approccio e che poteva celare un certo imbarazzo in realtà è solo il mio desiderio di evitare il potere dello sharingan. Non che fossi un esperto in materia ma tutti sappiamo che non bisogna mai guardare un'Uchiha negli occhi.

    La finzione sarebbe stata ancora più forte, una volta che avessi tirato fuori la mia arma segreta...
     
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    Sulle mura, ogni tanto si girò per non fare sentire Shu completamente dimenticato: tutte le volte lo vide con un sorriso inebetito sul viso, e tutte le volte distolse lo sguardo non sapendo bene come reagire. Perché mai il sunese la guardava in quel modo? Decise di fare finta di niente e continuare il suo lavoro come se nulla fosse, sperando che non si entrasse in argomenti strani durante la visita a Konoha. Qualsiasi fosse il motivo dello sguardo dell'amico, l'ultima cosa che voleva in quel momento, con qualsiasi persona, era un coinvolgimento sentimentale...aveva ancora troppi pensieri da gestire e la sua unica priorità in quel momento era pensare a ciò che era meglio per lei, per il clan ed il villaggio, senza alcun tipo di distrazioni.

    -------------------------------------



    Quando il suo turno finì, l'Uchiha accompagno lo shinobi all'interno del villaggio A volte è particolarmente noioso, si. Ma a volte può essere fin troppo pericoloso. Ricordo anni fa, quando ero ancora genin, ricevetti la visita in contemporanea di Diogene Mikawa e di Febh alle mura. Credimi, non fu divertente né noioso rabbrividì, al pensiero di quanta distruzione avessero causato quei due mostri di potenza quel giorno. Anche se da allora era migliorata, era certa di non essersi nemmeno lontanamente avvicinata al loro livello .Ci sono diversi negozi del thé in cui possiamo andare, ne hanno aperto uno nuovo in questi miei anni di assenza e non ho ancora mai provato, ti porto lì esclamò poi cambiando discorso in risposta alla domanda del marionettista, e senza in realtà aspettare una risposta si diresse poi verso il locale. Sulla strada incontrarono qualche bancarella e quando Shu si fermò ad osservarle lo attese paziente, anche se alla fine il sunese non comprò nulla. Arrivati al negozio del thé il proprietario li fece accomodare fuori all'ombra, affacciati sulla strada ed in una posizione strategica in cui soffiava una leggera brezza, che avrebbe portato ad entrambi un leggero ristoro dal caldo infernale di quella giornata. Kairi avrebbe ordinato un thé matcha fresco per cercare di placare la calura di quel giorno.


    Sai, tristemente ho poco da raccontare degno di nota rispose, espirando aria in un sospiro di rassegnazione Non sono riuscita a portare a termine l'obiettivo del mio viaggio, è stato un grosso buco nell'acqua. Però ho avuto modo di esplorare al meglio tutto il continente ninja, ora la mia conoscenza dei paesi che circondano Konoha è molto più approfondita e questo potrebbe essermi utile in qualche missione futura doveva pur trovare un lato positivo dell'essere stata via così tanto tempo, no?
    Invece tu cosa mi racconti? Come vanno le cose a Suna? Non so nemmeno chi sia l'attuale Kazekage in realtà se ben ricordava, quando era partita il villaggio della sabbia era momentaneamente privo della sua carica più alta, il che era curioso per un villaggio di shinobi.
    E cosa ti ha spinto a fare un viaggio così lungo fino a Konoha? Non penso sia stata solo la voglia di fare un giro turistico, o per rivedere una Uchiha come me rise osservando Shu, notando però come un certo disagio come l'uomo non facesse altro che fissare le sue labbra senza mai guardarla realmente nel viso, cosa che trovava imbarazzante ed anche un po' maleducata. Abbassò il viso, facendo in modo che i suoi occhi carbone fossero all'altezza dello sguardo del sunese Shu, è tutto ok? Ti stai comportando in maniera strana da quando sei arrivato possibile che l'amico fosse venuto lì solo per vedere lei? Non credeva fosse quello il motivo, ma il modo in cui la osservava da quando si erano incontrati faceva pensare che comunque ci fosse un interesse di diverso tipo dall'amicizia.




    Nel frattempo, ben nascosta e invisibile allo sguardo, una piccola creatura osservava con occhi curiosi i due shinobi che chiaccheravano ignari.


     
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    Diogene Mikawa e Febh Yakushi. Secondo Shinichi due degli shinobi più pericolosi del continente. E mi fido della sua opinione in fatto di ninja e di donne.

    Non credo di aver mai avuto il piacere di conoscerli personalmente, ma immagino che dev'essere stata una mattinata difficile. E piena di scartoffie da compilare, poi.

    Seguo la kunoichi, approfittando dei momenti di pausa mentre fingo di interessarmi alle bancarelle di chincaglierie per annotare mentalmente la mia posizione all'interno della "mappa mentale" del villaggio della foglia.
    Arrivati al negozio del tè il proprietario ci fece accomodare fuori all'ombra, affacciati sulla strada e in una posizione strategica che ci consente di tenere controllato con un occhio eventuali aggressore dall'interno della sala da tè e con l'altro aggressori che provengono dalla strada. Essendo seduti di fronte inoltre io posso controllare attacchi dalle spalle di Kairi e lei dalle mie spalle.
    Mi sentirei più sicuro con una marionetta sul tetto, ma dato che mi trovo in un villaggio alleato devo per forza fare delle concessioni ai miei normali protocolli di sicurezza.

    Ringrazio il proprietario quando ci porta i menù, gli sorrido e ne porgo uno all'Uchiha.
    Non potendo controllare la preparazione della bevanda di persona scelgo un tè giallo, un buon compromesso tra i tè più aromatici ma leggeri e quelli dal sapore più intenso. In questo modo mi posso accorgere più facilmente di un'eventuale avvelenamento. L'ospedale, da quel che ricordo, è abbastanza vicino ma non vedo perché rendere il lavoro più facile ad un assassino.

    Non sono riuscita a portare a termine l'obiettivo del mio viaggio, è stato un grosso buco nell'acqua. Però ho avuto modo di esplorare al meglio tutto il continente ninja, ora la mia conoscenza dei paesi che circondano Konoha è molto più approfondita e questo potrebbe essermi utile in qualche missione futura.

    Annuisco. Mi trovi d'accordo. Purtroppo passando molto tempo tra studio, officina e teatro mi rimane poco tempo da dedicare ai viaggi e alle missioni. Sospiro, abbassando lo sguardo.

    Invece tu cosa mi racconti? Come vanno le cose a Suna? Non so nemmeno chi sia l'attuale Kazekage.

    Alzo lo sguardo al cielo o, meglio, al tendone della sala da tè. Niente squarci, polvere o bordi sfibrati. Devono averlo cambiato da poco. No, i colori sono troppo spenti. Lavato di recente.
    Rido di gusto, come non mi capita da tempo. Sai che non lo so? Sarà un'annetto buono che non mi occupo più della politica del villaggio. Da quando è successo quel casino coi Soshi, più o meno.

    Certo che non sapere chi sia il Kazekage per un ninja della sabbia... che mi sia lasciato troppo andare?
    Mi stropiccio gli occhi e abbasso il volto, per nascondere la mia tristezza e il mio disappunto. Purtroppo è molto tempo che sono come... bloccato, nel mio lavoro.
    E non solo nel lavoro, anche se quella è l'unica cosa che conta davvero.
    E cosa ti ha spinto a fare un viaggio così lungo fino a Konoha? Non penso sia stata solo la voglia di fare un giro turistico, o per rivedere una Uchiha come me.

    Prendo un sorso di tè, e fisso la kunoichi sulle labbra. Lascio la bevanda in bocca e me la ripasso nel cavo orale assaporandola. Niente gusti strani. Normalissimo tè. Deglutisco.

    In effetti sono qui proprio per questioni di lavoro. Qui a Konoha si produce, tra gli altri, un particolare tipo di legno chiamato Arbalesto che è molto flessibile ed adatto nelle produzione di archi e balestre. Mi serve per dei meccanismi di una mia creazione ma solo avendo tra le mani il materiale posso sapere quanto e come me ne può servire, anche se ho fatto delle stime.

    Soffio sul tè e ne prendo un altro sorso. Che abbia parlato troppo? Non credo che Kairi possa essere interessata a tutte le finezze tecniche in merito... che sia meglio cambiare discorso?

    Shu, è tutto ok? Ti stai comportando in maniera strana da quando sei arrivato

    Alzo lo sguardo. Gli occhi neri della ragazza sono fissi nei miei. Merda. Lo sguardo mi si apre, come la bocca, ma la richiudo subito, tradendo il mio nervosismo.

    Doujutsu


    Quell'attimo mi può essere fatale. Devo correre ai ripari. Ridacchio, chiudo gli occhi, distolgo lo sguardo e li riapro guardando un punto fisso alla sua sinistra. Ah ah ah, ma no Kairi. Attivo la [Tecnica del marionettismo, Slot Tecnica I] creando un filo di chakra dal mignolo della mano sinistra e facendolo passare all'interno dei miei vestiti fino ad avvolgersi attorno al quinto dito del mio piede sinistro. Altri due fili sarebbero stati creati dalla mano destra. [Slot Azione I] Non appena percepisco qualcosa di strano, un'illusione in cui può avermi intrappolato Kairi, posso rompermi il dito e tentare di rilasciarla.

    Abbasso di nuovo lo sguardo e prendo un sorso di tè. Un po' per prendere tempo, un po' per verificare una possibile percezione alterata del gusto. Sembra tutto ok, ma il gusto è un senso che è difficile influenzare mediante le illusioni. Specie se si tratta di un'illusione visiva.

    Fisso il mio sguardo nel suo, a cercare indizi che possono aiutarmi a definire se effettivamente mi abbia intrappolato in una illusione o meno. Occhi neri normalissimi.

    Ti chiedo scusa se il mio atteggiamento ti può sembrare... strano. E' solo che...

    Porto le mani sotto al tavolo, posandole sulle ginocchia colpendole. Il rumore dell'impatto mi sembra normale per cui anche le orecchie funzionano bene inoltre nascondere le mani è fondamentale in uno scontro tra shinobi, ancora di più per un marionettista.

    Sono nervoso quando esco di casa. In passato hanno cercato spesso di uccidermi e quindi sono sempre in uno stato di allerta. E anche... vedo poche persone, sono molto chiuso. Il che non mi aiuta nei rapporti interpersonali, ecco tutto.

    Tutte cose vere, anche se oggettivamente fatico a credere che ci sia ancora qualcuno interessato ad uccidermi. Approfitto del momento in cui sto parlando, e di una probabile distrazione della ragazza, per collegare i due fili della mano destra alle gambe del tavolo dalla parte di Kairi. [Slot Azione II]

    Il vero motivo di questo viaggio è, in effetti, accertarmi che non ci sia più nessuno che voglia assassinarmi. Ho dovuto sospendere troppo a lungo la mia carriera ninja per questi timori e... provare con mano che nessuno mi vuole più ammazzare come un cane mi può aiutare a rimettermi in sesto come shinobi. Prendere il posto che mi spetta all'interno del clan e nella gerarchia della sabbia.

    Persino Kairi mi ha superato come kunoichi. Non che la cosa mi dia fastidio ma... è solo l'ennesima evidenza dei miei fallimenti. Fallimenti che devo riconoscere e superare.

    E' giunto il momento di riprendere in mano la mia vita e la mia carriera.

    E per farlo credo di avere bisogno di sottoposti. Di alleati. Di amici. E coltivare i rapporti con una chunin di un importante clan della foglia può solo che essermi utile.

    O magari ci tengo davvero a lei e sto razionalizzando questo mio interesse? Non ne ho idea. Mi accascio sulla sedia e soffio. Almeno non sembra che lei mi abbia intrappolato in una illusione.

    Allungando il filo della sinistra infilo la mano dentro la sacca porta oggetti, prendo il regalo che ho accuratamente preparato per Kairi, e lo poso sul tavolo. La mano è sopra al pacchetto con il dorso verso l'alto e le dita leggermente piegate così da nascondere il polpastrello del mignolo e, più importante, il filo di chakra che risale la mano e si infila dentro la manica del mantello bianco. [Nota: la posizione della mano è studiata in modo da occultare alla vista di Kairi, specie dalla sua prospettiva dall'alto verso il basso, il filo di chakra nascosto dalla mano]

    A meno che non possieda una elevata capacità di percezione del chakra è difficile che possa accorgersi del filo che dal mignolo chiuso
    E' un pacchetto molto piccolo, poco più grande di un pugno, ma alto circa una ventina di centimetri. E' avvolto da una carta celeste con una fantasia di shuriken bianchi e un nastro rosa a formare un fiocco.

    Sorrido alla ragazza e la guardo in volto, cercando ancora di evitare il contatto diretto con gli occhi.

    Ta da! Un piccolo presente per una grande kunoichi. Un piccolo pensiero per ringraziarti della tua ospitalità!

    Le sorrido a trentadue denti, attendendo la sua mossa in questo scontro inusuale.



    Note:
    -consumato Medio per 3 fili di chakra in totale.
    -Ho utilizzato le regole per gli slot come se fosse un combattimento, più per allearmici in modo soft che altro
    -Qui sotto, in spoiler, il contenuto del pacchetto in caso tu voglia aprirlo senza stare ad aspettare un altro mio post.



    Il pacchetto contiene un lupo di legno dipinto di bianco con i dettagli neri e gli occhi rossi. Il lupo è in stazione eretta sulle quattro zampe il muso dritto in avanti. La coda è dritta verso l'alto. Ruotando la coda si carica una molla che causa alternativamente l'alzata della zampa anteriore destra (come se salutasse) e la testa verso l'alto come per ululare.
    è un oggetto puramente scenico, senza nessuna valenza combattiva, che ovviamente ha costruito Shu con le sue manine sante.
     
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    Non capiva granché di artigianato o legni pregiati, ma ascoltò comunque con cortese interesse le spiegazioni di Shu Essere un marionettista deve essere complicato, con tutti quei meccanismi. C'è da dire che se mai decidessi in futuro di smettere di fare lo shinobi, hai un futuro assicurato come artigiano del legno disse, sorseggiando il suo matcha.

    La seguente reazione del sunese all'incrociare il suo sguardo la stupì, l'espressione che fece lasciava pensare che lo shinobi fosse quasi spaventato da quella situazione. Lo vide ridacchiare nervosamente, e non si accorsi dei fili di chakra abilmente occultati che quest'ultimo creò per proteggersi da chissà quale genjutsu: era in un momento di relax nel suo villaggio ed in presenza di una persona di cui non aveva timore visti i trascorsi passati, dunque non aveva motivo di stare all'erta, anche se il nervosismo di Shu era palpabile e aveva la netta sensazione che stesse cercando di prendere tempo.
    Dopo aver distolto lo sguardo nervoso lo shinobi poi riprese a guardarla, spiegando il perché del suo strano atteggiamento. Lo sguardo dell'Uchiha si intristì un secondo ascoltandolo, doveva essere dura vivere in quel modo Capisco, non deve essere stato facile per te in passato. Ma ora sei in un villaggio amico, con una amica ed in viaggio di piacere, non devi temere nulla né da me né da Konoha sorrise, cercando di tranquillizzarlo e domandandosi che tipo di vita doveva aver vissuto per essere sempre così in allerta. Lo vide poi accasciarsi sulla sedia e rilassarsi, segno che forse pian piano la sua tensione si stava alleggerendo.

    Da lì a poco l'uomo prese un piccolo pacchetto dalla sua borsa, poggiandolo poi sul tavolo con un enorme sorriso: presa alla sprovvista da quella mossa, Kairi finì con l'arrossire leggermente, imprecando mentalmente per la sua reazione. Possibile che dopo tutti quegli anni e quelle esperienze ancora reagisse come una bambina imbarazzata in quelle situazioni?? Si odiava maledettamente per questo, ma cercò di non darlo a vedere all'Akasuna, concentrandosi sul proprio viso e sfruttando anche le sue conoscenze sul chakra per far si che il rossore sparisse il più velocemente possibile.
    E' davvero gentile da parte tua sorrise a sua volta, mentre allungava le mani sul pacchettino in procinto di aprirlo. Osservando il sunese però si accorse di come questo evitasse in ogni modo il contatto diretto con il suo sguardo e sommando la cosa al suo sussultare di poco prima quando si erano guardati per qualche istante ed alla successiva spiegazione che poi le diede, l'Uchiha intuì il possibile motivo per cui l'Akasuna poteva essere scattato in quel modo quando aveva incrociato il suo sguardo e decise di togliersi il dubbio Shu...non avrai paura che io cerchi di intrappolarti in qualche genjutsu con lo sharingan, vero? domandò. Nel corso della sua vita aveva incontrato più persone intimorite all'idea di guardarla negli occhi a causa della sua abilità oculare, e se davvero lo shinobi era così terrorizzato dal prossimo non era da escludere il fatto che potesse essere spaventato dallo stesso motivo Perché non lo farei mai, non sono quel tipo di persona. Attacco se necessario, per difendermi, proteggere o portare a termine una missione e tu decisamente non ricadi in nessuna delle 3 possibilità. Anche se posso immaginare che, visto ciò che mi hai appena detto, sia difficile per te credermi. Con il tempo spero capirai che di me puoi fidarti nonostante i tradimenti subiti nel corso degli anni, in primis dalla madre, l'Uchiha riteneva che chiunque fosse degno della sua fiducia fino a che non dimostrasse il contrario. Oltre poi a non credere che Shu fosse venuto con intenzioni malevole, era difficile potesse fare qualsiasi cosa contro di lei o il villaggio in pieno centro.
    Senza timore, aprì il pacchettino e scoprendo il piccolo lupo in legno i suoi occhi si illuminarono come quelli di un bambino a natale. Rigirandolo fra le mani notò il meccanismo sulla coda ed il suo stupore non poté che aumentare E' magnifico! Hai davvero un talento Shu! Chiaramente offrirò io il thé qui, l'avrei già fatto ma ora mi sento così scortese, non ti ho preparato niente ammise, ma prima che potesse fare altro una voce squillante di fianco a loro quasi fece vibrare i loro timpani


    OHHHHHH, MA E' BELLISSIMO! LO VOGLIO ANCHE IO!!!




    Quasi dal nulla e senza che perlomeno Kairi se ne accorgesse, troppo rilassata e presa dalla conversazione, una bambina di si e no 3-4 anni era comparsa di fianco a loro, ed ora guardava con occhi brillanti il piccolo lupo che Kairi aveva fra le mani: aveva profondi occhi azzurri e splendidi riccioli dorati, del tutto simile a un piccolo angioletto. Come avrebbero scoperto di lì a poco, di angioletto la bimba aveva poco in realtà. Kairi la osservò sbattendo le palpebre diverse volte non aspettandosi una visita di quel tipo, ma la piccola ora sembrava tutta concentrata su Shu; doveva averlo visto da lontano porgere il pacchetto alla kunoichi.
    Lo hai fatto tu?? Sei bravo sai! Io sono Tsuki ed ho quasi 4 anni! continuò la piccola senza interruzioni e saltellando sul posto E' tanto bello!!! Lo vorrei anche io!! Puoi darne uno anche a me? Tipregotipregotipregooooooooooo!!! senza aspettare una risposta e nella classica maniera invadente tipica dei bambini della sua età la piccola avrebbe poi cercato di raggiungere la borsa dell'Akasuna, e se quest'ultimo non glie lo avesse impedito avrebbe tentato di infilare la piccola manina destra all'interno di essa, nell'intento di trovare un'altro magnifico regalo come il lupo che aveva appena visto sul tavolo. Avvenne tutto talmente velocemente ed alla sprovvista che Kairi ebbe appena il tempo di esclamare un No! Non credo sia il caso! rivolta alla bambina.

    Come avrebbe reagito l'ansioso Sunese ad una simile situazione?







     
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    Shu...non avrai paura che io cerchi di intrappolarti in qualche genjutsu con lo sharingan, vero?

    Mando di traverso il sorso di tè. Mi batto con il pugno sul petto e tossisco. Devo essere più sottile nei miei atteggiamenti, mi sono fatto scoprire con facilità.
    Kairi si avvicina un po' con il volto verso di me.

    Perché non lo farei mai, non sono quel tipo di persona. Attacco se necessario, per difendermi, proteggere o portare a termine una missione e tu decisamente non ricadi in nessuna delle 3 possibilità. Anche se posso immaginare che, visto ciò che mi hai appena detto, sia difficile per te credermi. Con il tempo spero capirai che di me puoi fidarti.

    Scuoto la testa. Non è una questione di fiducia, è una questione di dover essere preparati al peggio. Non sarebbe la prima volta che qualcuno si approccia con secondi fini, facendo finta di essere qualcun altro. Siamo ninja e anche il più piccolo errore può costarci caro.

    Prendo un altro sorso di tè, sorrido e guardo l'Uchiha dentro i suoi occhi, più per rassicurarla che altro. Comunque mi fa piacere che io sia degno della tua fiducia. Ti ricambierò la cortesia, per quanto possibile.

    Appoggio le mani sul tavolo, curioso di vedere la reazione di Kairi al mio regalino. Nulla di che, più un esperimento per allenarmi nella costruzione di meccanismi di piccole dimensioni che un vero e proprio congegno. Ma, come tutte le cose che faccio, cerco sempre di metterci quel pizzico di eccellenza.
    La ragazza apre il pacco: ho scelto apposta il lupo perché so che è un animale a cui è molto legata. Noto come gli occhi le si riempiono di stelline osservandolo. Prendo un sorso di tè.

    Non c'è bisogno che le illustri il funzionamento del gioco, forse intuendo che non mi sarei mai risparmiato la possibilità di inserirci un meccanismo, Kairi attiva il movimento della coda.

    E' magnifico! Hai davvero un talento Shu! Chiaramente offrirò io il thé qui, l'avrei già fatto ma ora mi sento così scortese, non ti ho preparato niente.

    Sorrido e agito la mano sinistra. Non ti preoccupare. E' stato un piacere, oltre che un modo per ricambiare la tua ospitalità.

    OHHHHHH, MA E' BELLISSIMO! LO VOGLIO ANCHE IO!!!

    La voce squillante mi fa stridere le orecchie. Che sia un genjutsu uditivo? No, è solo la mia paranoia che parla. Mi giro verso l'origine del rumore.

    Una bambina dai boccoli biondi mi guarda estasiata. Come se non bastassero i marmocchi di Shinichi, pure qua devo ritrovarmi con i bambini. Fastidiosi, rumorosi ed appiccicosi.
    La piccola inizia a saltare, gli occhioni azzurri fissi nei miei. Lo hai fatto tu?? Sei bravo sai! Io sono Tsuki ed ho quasi 4 anni!
    Tsuki sorride e allunga una mano verso di me. O meglio, vista l'altezza, verso una delle mie sacche porta oggetti. E' tanto bello!!! Lo vorrei anche io!! Puoi darne uno anche a me? Tipregotipregotipregooooooooooo!

    Che sia solo una bambina o un nemico? I tempi delle antiche guerre ninja dove i bambini venivano addestrati come shinobi sono finiti, tuttavia... non si può mai essere troppo sicuri.

    Abbasso la mano sinistra sotto il tavolo e stacco il filo di chakra dalla gamba per ricomporlo, avvolgerlo attorno alla sacca porta oggetti e attaccarlo al bottone [Velocità 600, Forza 500]. Una normale bambina non avrebbe mai avuto una forza sufficiente per aprirla. E avrei potuto approfittare della distrazione per sfruttare una delle mie tecniche di manipolazione mentale...

    No. Non sarebbe stato saggio con Kairi seduta qui al mio fianco. Le lancio uno sguardo ma lei è più preoccupata per la bambina. No! Non credo sia il caso!

    Non ha senso parlare. La reazione e l'eventuale stupore della bambina sarebbe stato più che sufficiente a determinarne la vera natura.

    Nel caso peggiore... sarei stato pronto a far combattere Kairi. Dopotutto siamo a Konoha, ed è il dovere di una guardiana quello di difendere un ospite, no?

     
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    Bimba "Pericolosa"

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    Afferrata la sacca con la manina, Tsuki cercò inutilmente di aprirla. Avrebbe cercato di farlo per diversi secondi, mugugnando fra sé e sé e facendo mille smorfie nel tentativo, invano: si trattava dopotutto di una semplice bambina e in nessun modo sarebbe riuscita a ad aprire il sacchetto se Shu non avesse voluto
    Ohhhhh, ma non si apre!!! esclamò infine con faccia imbronciata ed incrociando le braccia sul petto. L'arrabbiatura sarebbe durata comunque poco, nel giro di pochi altri secondi la piccola avrebbe abbandonato la sua posa imbronciata, unendo le mani assieme in segno supplica e guardato il sunese con i suoi grandi occhioni blu, che sembravano essersi fatti ancora più grandi Ti preego, vorrei solo un gioco bello come quello lì! indicò il lupo di Kairi A lei ho visto che lo hai regalato e non posso chiederglielo, non hai un regalino anche per me? Tieni! disse, infilando la mano destra nella tasca del vestitino e tirandone fuori una caramella gommosa rossa, probabilmente al lampone a giudicare dal disegno sopra di essa Ti posso dare questa in cambio. E' buonissima, me l'ha data la mia mamma poco fa. Vale un sacco! continuò convinta.

    La kunoichi nel frattempo si rilassò vedendo la reazione dell'Akasuna, una parte di lei visto lo stato di ansia perenne in cui sembrava essere Shu aveva temuto il peggio quando la bambina si era avvicinata, ma fortunatamente lo shinobi si era mosso nel migliore dei modi. Ciao Tsuki. Senti, se vuoi posso comprarti un dolcino o qualcosa di buono da mangiare disse, cercando di convincere la piccola a mollare Shu un momento. Tuttavia Tsuki si impuntò più che mai, sbattendo un piede per terra con rabbia No! Voglio che il signore con i capelli buffi rossi mi dia un giocattolo!!! ma dove erano i genitori di quella bimba??? In ogni caso, sembrava che toccare al sunese risolvere la situazione.

    In qualsiasi modo avesse deciso di agire, se rispondendo alle richieste della bambina o meno, dopo circa 10 minuti finalmente una donna si sarebbe avvicinata al tavolo di corsa, in evidente affanno Tsuki!!! Mi hai fatto prendere un colpo, non scappare mai più così disse, afferrando la bimba saldamente al polso. La piccola si sarebbe unita volentieri alla madre senza fare troppe storie se avesse ricevuto ciò che desiderava dal marionettista, in caso contrario si sarebbe dimenata cercando di sfuggire alla presa salda della madre che, evidentemente abituata a quel tipo di scenate, non si fece intimorire e rimase ferma nelle sue intenzioni. Si sarebbe rivolta poi ai due shinobi con un sorriso imbarazzato Vi chiedo scusa, è scappata via senza che facessi in tempo a prenderla. Ha un caratterino non facile...scusate ancora! esclamò, allontanandosi poi velocemente con la bambina, che avrebbe salutato felice Shu se quest'ultimo le avesse dato il "gioco", altrimenti avrebbe cominciato a urlare Mamma, lasciami! Lasciami! Voglio il giochinoooooo
    Certo Kairi non invidiava la povera donna...

    Bhe, credo che per oggi la pausa thé possa bastare disse ridendo, dopotutto la piccola disavventura alla fine dei conti era stata divertente, soprattutto vedere le reazioni di Shu. Prese il lupo il legno mettendolo nella sua sacca al sicuro, andò al bancone per pagare e poi aspetto che l'amico finisse la sua bevanda. Sai già dove puoi trovare questo Arbalesto? Sono di Konoha ma non conosco molto il settore, senza contare che sono stata assente parecchio nel caso in cui l'Akasuna sapesse dove era il posto, si sarebbe fatta guidare da lui, in caso contrario lo avrebbe aiutato a cercare informazioni su artigiani della foglia che potessero possedere il legno pregiato.

     
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    Sento tirare il medio della mano sinistra. Tsuki tenta invano di aprire la mia sacca porta oggetti. Ohhhhh, ma non si apre!!!

    Porto la destra davanti al volto e mi scappa una risatina. Mi ricorda quando feci uno scherzo simile a Satoru, ormai molti anni fa.
    Rassegnatasi alla sua impotenza Tsuki giunge le mani e mi guarda come un cagnolino in cerca di cibo. Ti preego, vorrei solo un gioco bello come quello lì! Dice, indicando il lupetto di Kairi. A lei ho visto che lo hai regalato e non posso chiederglielo, non hai un regalino anche per me? Tieni! infila la mano dentro il vestitino blu, ne tira fuori una caramella con un incarto rosso e me la porge. Ti posso dare questa in cambio. E' buonissima, me l'ha data la mia mamma poco fa. Vale un sacco!

    Faccio un'altra risatina. Mi spiace Tsuki, ma ho promesso alla mia mamma di non accettare mai caramelle dagli sconosciuti. Specialmente dalle bambine carine come te.

    Mi torna alla mente l'equazione kunoichi=sesso e veleno che faceva parte delle vecchie lezioni all'accademia ninja, prima che cambiassero il curriculum scolastico per essere più inclusivi. Decisione che mi trova d'accordo. Non capisco perché solo le kunoichi dovrebbero usare il veleno.

    Anche l'intervento di Kairi non sarebbe servito a un granché. La bambina si era decisa. Avrebbe avuto il suo giochino, o niente.

    Purtroppo un giocattolo simile richiede un lungo lavoro e degli strumenti adatti, e ora non ho a disposizione il tempo o l'equipaggiamento giusto.

    Un ghigno di delusione iniziò a dipingersi sul suo volto. Sarei dovuto intervenire prima che iniziasse a piangere. Però, se mi porti dei fogli di carta ti posso fare una sorpresina. Prova a chiedere a quel signore simpatico che gestisce il bar i giornali di ieri.

    Prendo un altro sorso di te e faccio spallucce. Pensavo sarebbe andata peggio. Apro la sacca porta oggetti, estraggo un metro di filo di nylon e un kunai e taglio il primo in cinque pezzi uguali. Se Kairi mi avesse chiesto che stavo facendo le avrei risposto che stavo preparando uno spettacolo per quella bambina. Per una volta che posso esibirmi senza uccidere il mio pubblico... voglio divertirmi un pochino. Le avrei risposto sorridendo, gli occhi socchiusi.

    Dopo un minutino Tsuki sarebbe tornata con della carta di giornale sotto il braccio e il padrone del locale che dalla porta della sala da te che la guarda da dietro, come se volesse accertarsi che la storia della ragazzina fosse vera.

    Appoggia i fogli sul tavolo. La invito a sedersi. Inizio a prendere i fogli di carta a piegarli e strapparli. Avrei usato parte dei fili di nylon per definire la struttura e le giunture della bambolina di carta, illustrando il processo passo passo alla bambina (e inavvertitamente anche a Kairi, se avesse voluto ascoltare).

    Ed ora... un piccolo trucco ninja!

    Avrei composto [cinque sigilli] per attivare la tecnica della percezione falsata. La principessa di carta, completa di mantellina e gonna, si sarebbe colorata per divenire un piccolo "clone" di Tsuki, si sarebbe alzata in piedi (aiutata da una mia manipolazione tramite i fili di nylon), avrebbe fatto un inchino e avrebbe salutato Tsuki e Kairi.

    Buongiorno principessa Tsuki e principessa Kairi, come state oggi?

    Avrei parlato imitando perfettamente la voce di Tsuki. Le mie capacità recitative e di manipolazione li rendono [giochetti.]

    Tsuki!!! Mi hai fatto prendere un colpo, non scappare mai più così. Alzo la testa e noto una donna di mezza età che afferra per il polso Tsuki. Il respiro pesante, il sudore e l'espressione del volto la identificano come tutrice o madre della piccola.

    Vi chiedo scusa, è scappata via senza che facessi in tempo a prenderla. Ha un caratterino non facile...scusate ancora!

    Alzo la mano sinistra e sorrido. Non si preoccupi, non ci ha disturbato. Anzi, devo ammettere che è stato un piacevole diversivo.

    Con un colpo di polso destro la bambolina di carta ricoperta dall'illusione salta verso l'alto e si appoggia, seduta con le gambe incrociate, sulla spalla sinistra di Tsuki.

    La madre trascina via la ragazza che ci saluta. La risata di Kairi riporta la mia attenzione su di lei. Bhe, credo che per oggi la pausa thé possa bastare

    Rido anch'io. Si, sono d'accordo.

    Kairi prende il lupo di legno e lo mette dentro la tasca. Si alza dal tavolo e la seguo. La ragazza fa dei passi verso l'interno del locale. Sta andando a pagare. Mi fermo un secondo, in dubbio su come gestire la situazione. Dovrei andar dentro e insistere per pagare io? Lanciare un'illusione su Kairi per costringerla a consentirmi di pagare? Farmi offrire il te anche se lei è una donna? Shinichi mi ha ossessionato che sia una cosa di cattivo gusto, ma non so quanto fidarmi della sua opinione.
    Il tempo di pensare e Kairi già è tornata. So che lei ha insistito per pagare però...

    Sai già dove puoi trovare questo Arbalesto? Sono di Konoha ma non conosco molto il settore, senza contare che sono stata assente parecchio.

    Tiro fuori un bigliettino dal mantello e lo porgo a Kairi. Il posto è questo ma, mentre andiamo avrei una domanda per te. Avrei aspettato che prendesse il biglietto e si incamminasse (si tratta di un indirizzo nella zona mercantile della città, presumo facilmente individuabile) prima di continuare.

    Scusa la domanda, ma ho dei dubbi su alcune cose e penso che tu possa aiutarmi, in quanto amica.

    Formulo le domande prima nella mia mente, e poi a voce. Ho sempre ricevuto delle opinioni contrastanti in merito a questa situazione e quindi mi servirebbe la tua opinione... come donna.

    Faccio una piccola smorfia. La cosa mi mette un po' a disagio.

    Mi hanno detto che, quando si esce con una ragazza, è compito dell'uomo offrire il pasto. E fare dei regali. Mi avevano consigliato dei fiori, ma li ritengo poco ottimali, specie se avessi dovuto portarli da Suna, per cui volevo assicurarmi di non essere stato scortese per non averti costretto a farti offrire il te e, in caso, mi scuso. Non è mia intenzione essere sgarbato, è solo che ho qualche difficoltà nei rapporti interpersonali. Penso che il tuo input, in quanto donna e amica, mi possa essere utile.

    Mentre parlavamo saremmo giunti a destinazione. Ora devo solo convincere questo artigiano a farmi consegnare l'Arbalesto.
     
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    "Sai fare le magie!"

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    La bambina rimase evidentemente delusa al rifiuto di Shu. Come poteva rifiutare un dolce così buono?? Stava conservando quella caramella come un piccolo tesoro da mangiare dopo cena. La delusione scomparve però velocemente non appena il sunese parlò di un altro possibile regalo. Ok! entro nel bar di corsa.
    Kairi osservava a sua volta incuriosita Shu, che rispose al suo sguardo curioso spiegando che aveva voglia di divertirsi un po'. Sorrise, felice che l'amico si stesse un po' rilassando, più che convinta che potesse davvero servirgli.

    Poco dopo Tuski tornò con almeno 3 giornali in mano, appoggiandoli sul tavolino dei 2 shinobi e saltellando sul posto dall'eccitazione, ignorando quindi l'invito dello shinobi a sedersi: sembrava che quella piccola avesse l'argento vivo nelle vene invece che il sangue. Quando poi la bambolina prese vita grazie all'illusione, la piccola impazzì letteralmente di gioia WOOOOOOOOOW! Sai fare le magie!!!! esclamò, osservando Shu con gli occhi luccicanti e increduli Questo è ancora più bello di quel piccolo lupo!.
    Grazie a quel piccolo trucco Tsuki non fece alcuna storia quando la madre la venne a riprenderla, più che soddisfatta del piccolo regalo che le aveva fatto quel gentile signore. Andando via gli avrebbe sorriso a 32 denti, alzando la mano ed urlando felice Ciao signore dai capelli rossi! Spero di rivederti presto qui a Konoha! e si sarebbe infine allontanata saltellando allegra.

    Anche i due infine si alzarono e Shu diede all'Uchiha un biglietto con le indicazioni su dove trovare il falegname Conosco la zona, non dovrebbe essere difficile trovarlo. Intanto, dimmi pure continuò, incamminandosi verso la zona commerciale. Il marionettista poi elencò i suoi dubbi, non senza imbarazzo. Rimase in silenzio qualche istante mentre rifletteva sulla domanda e sulla risposta da dare, immaginava che per lo shinobi abituato da sempre a mentire e recitare fosse difficile porsi finalmente in maniera normale e naturale in situazioni sociali che per la maggior parte della gente erano semplici come camminare. Gli dispiaceva l'amico avesse passato una vita così difficile...
    Dipende tutto dal tipo di rapporto che hai con quella donna cominciò, rispondendo tranquilla mentre passeggiavano, il caldo continuava a farsi sentire ma si era alzata una piacevole brezza che rendeva l'aria più fresca e respirabile. Le difficoltà interpersonali di Shu erano evidenti, ma notava un grande impegno nel sunese e in un solo pomeriggio aveva fatto passi avanti notevoli.
    Se provi qualcosa per una donna che va oltre alla semplice amicizia, portarle dei fiori, dei cioccolatini, offrirle la cena o altro è un buon modo per corteggiarla. Se invece si tratta di un'amica fiori o cioccolatini non sono molto adatti, ma piccoli pensieri o regali senza esagerare sono sempre graditi fra amici, che si tratti di amicizie femminili o maschili sorrise, cercando di spiegare la cosa nella maniera più oggettiva possibile E non sei stato assolutamente sgarbato non offrendomi il thé, anzi al contrario sono stata sgarbata io nel non prenderti un pensiero dopo tanti anni in cui non ci vedevamo, in questo periodo ho avuto tanti pensieri fra il rientro a Konoha, il riprendere il mio lavoro come guardiana ed il riprendere le missioni, mi devo riabituare espirò con fare stanco, non si ricordava che fosse così frenetica la vita nel villaggio Quindi ho cercato di recuperare alla brutta figura offrendoti il thé, mi sembrava il minimo, d'altronde si mio ospite qui a Konoha. Per quanto riguarda però le tue capacità interpersonali, penso che tu oggi abbia fatto passi da gigante sai? Inizialmente ero preoccupata potessi reagire con la bambina per paura, ma ti sei comportato meglio di molti altri shinobi che ho conosciuto o conosco. Credo che ti ricorderà per tanti anni molti al suo posto non si sarebbero impegnati così tanto per fare quel piccolo pensiero alla piccola, e l'avrebbero liquidata in maniera più scortese Quindi non sottovalutarti così. Hai solo bisogno di "allenamento" anche in questo, secondo me concluse.
    Complici le chiacchere, i due arrivarono più velocemente del previsto al luogo indicato. Il negozio era piccolo e nascosto, quasi folkloristico: completamente in legno a vista era l'ultimo della via e di fianco ad un enorme ginko biloba che aveva senza molti dubbi più anni di entrambi gli shinobi messi assieme. L'albero era così grande e maestoso che Kairi rimase qualche secondo ferma ad osservarlo, incantata dalla sua bellezza Il posto dovrebbe essere questo
    Avrebbe lasciato che fosse il sunese a bussare non appena pronto, mettendosi poi dietro di lui, d'altronde non sapeva bene che dire o chiedere. Non appena lo avesse fatto da dentro la bottega un uomo avrebbe esclamato un Arrivo, arrivo! e dopo una decina di secondi la porta in legno si sarebbe aperta con un cigolio: un uomo di circa 70 anni li avrebbe accolti sulla soglia, aveva grossi baffi bianchi e capelli arruffati dello stesso colore, vispi occhi azzurri e faccia simpatica.



    Ditemi pure se Shu avesse parlato di Arbalesto gli occhi del falegname si sarebbero illuminati come quelli di un bambino Oh, un intenditore vedo! Ho ciò che cerchi, sono uno dei pochi a produrlo ancora non solo nel paese del fuoco, ma in tutta la nazione ormai! Entrate, entrate! fece cenno ai due di entrare.
    All'interno della locanda i due sarebbero probabilmente rimasti affascinati dall'impressionante numero di orologi a pendolo attaccati nelle pareti. Coprivano praticamente ogni metro libero di parete ed il ticchettio che producevano rendeva l'ambiente tutt'altro che silenzioso. Kairi era certo che non avrebbe resistito un intero pomeriggio lì dentro senza nevrotizzarsi, e non capiva come l'uomo potesse addirittura lavorare in un posto simile Datemi un minuto, arrivo subito scomparve qualche minuto nel retrobottega, per poi tornare con in mano un grosso pezzo di legno dal colore rossiccio scuro, appoggiandolo sul tavolo della bottega Eccolo qui, il miglior legno di Arbalesto che potrai mai trovare, te lo garantisco! A cosa ti serve, giovane? Ormai pochissimi ne fanno uso, o anche solo lo conoscono domandò, osservando il marionettista con occhi curiosi. Se quest'ultimo avesse chiesto di esaminarlo, non avrebbe posto problemi Certo certo, osserva pure. Sentiti libero di maneggiarlo, non ho dubbi che ti piacerà!

    Kairi nel frattempo si era messa ad osservare i vari orologi appesi alle pareti: legno e lavorazioni del legno non erano sicuramente né la sua passione né il suo campo, ma era affascinante vedere quante decine di orologi avesse creato quell'uomo. Indubbiamente, aveva una enorme creatività.


     
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    Ascolto con attenzione le parole di Kairi in merito alle interazioni con le donne. Ad un occhio inesperto sarei sembrato pendere dalle sue labbra e, per quanto stessi prendendo numerosi appunti mentali, in realtà una parte del mio cervello è sempre all'erta e alla ricerca di pericoli.

    Capisco. Allora direi viste le circostanze che mi sono comportato bene. Un piccolo pensiero per un'amica. sorrido alla ragazza, per la prima volta da anni con sincerità. Ti ringrazio, sei stata molto utile.

    Per quanto riguarda però le tue capacità interpersonali, penso che tu oggi abbia fatto passi da gigante sai? Inizialmente ero preoccupata potessi reagire con la bambina per paura, ma ti sei comportato meglio di molti altri shinobi che ho conosciuto o conosco. Credo che ti ricorderà per tanti anni

    Aggrotto la fronte. Questo è un problema.

    Sospiro. Ormai è fatta, ma devo cercare di essere meno appariscente quando sono in borghese allora. Uno shinobi dev'essere invisibile. Sono abituato a essere troppo sopra le righe quando interpreto un personaggio che devo riabituarmi ad essere defilato.

    Però è una cosa che mi può essere utile quando devo infiltrarmi. Creare una persona fasulla molto appariscente, fare un regalo ad una donna o bambino per risultare infatuato o desideroso di ingraziarsi il malcapitato. Regalo nel quale ovviamente si può celare un esplosivo o un sigillo e, una volta compiuta la missione, defilarmi con il mio aspetto naturale facendo ricadere la colpa su un fantasma.

    Si, questa visita a Konoha si sta rivelando molto più utile del previsto.

    Il posto dovrebbe essere questo

    Strizzo gli occhi un paio di volte. Osservo il gigantesco albero di fianco alla casa. Incredibile come si potessero permettere di mantenere un simile albero per puro scopo decorativo. Dev'essere bello vivere qui.

    Bene, basta perdere tempo così vicini all'obiettivo.

    Busso alla porta un paio di volte.

    Arrivo, arrivo!

    Voce profonda, un po' rauca. Un maschio anziano.

    Apre la porta un uomo sulla settantina dai lunghi baffi bianchi e gli occhi spenti. Le mani grosse piene di calli e tagli tradiscono la sua professione. Credo sia l'esperto che sto cercando.

    Buongiorno, buon uomo. Mi chiamo Shu, e sono uno shinobi del paese del Vento. Mi trovo qui in quanto sono stato informato che lei possiede qualcosa che sto cercando... del legno di Arbalesto.

    Al solo nominare il pregiato legname gli occhi dell'anziano si illuminano e scatta dentro il negozio Oh, un intenditore vedo! Ho ciò che cerchi, sono uno dei pochi a produrlo ancora non solo nel paese del fuoco, ma in tutta la nazione ormai! Entrate, entrate!

    Seguo l'anziano artigiano e i miei occhi guizzano da un angolo all'altro del suo negozio. Pieno di orologi in legno. Il tichettio non tradisce consegni nascosti o doppi cronometri che possano occultare un meccanismo ad orologeria. Sono tutti regolati perfettamente. Quest'uomo è un maestro meccanico, oltre che un'esperto artigiano del legno. Se potessi convincerlo a costruire dei congegni bellici sarebbe un prezioso alleato.

    Approfitto della sua assenza per avvicinarmi ad alcuni esemplari. Kairi sarebbe stata probabilmente confusa da quel comportamento in quanto ero attirato dai modelli con i più complessi meccanismi o con dei ticchettii particolari invece che da quelli esteticamente più appariscenti o più grandi.

    Ce n'è uno in particolare che mi intrigava. Un orologio da tavolo che raffigura un gufo. Esteticamente orrendo, con un occhio più grande e uno più piccolo ma con un meccanismo a doppia rotazione. Se ho compreso bene come funziona...

    Eccolo qui, il miglior legno di Arbalesto che potrai mai trovare, te lo garantisco! A cosa ti serve, giovane? Ormai pochissimi ne fanno uso, o anche solo lo conoscono

    Dopo aver ricevuto il suo consenso analizzo il materiale. Le venature sono ottime per i miei scopi, e si tratta di un pezzo di legno non lavorato, il che lo rende perfetto per i miei scopi. Quando si lavora con materiali pregiati alcuni artigiani fanno i furbi e cercando di venderti dei pezzi intagliati da prodotti più grandi e già lavorati, il che rovina il legno.

    Perfetto. Semplicemente perfetto.

    Sospiro. Chissà se avrebbe approvato il mio utilizzo di quel materiale? Ma prima gli voglio chiedere di quel gufo.

    Interessante quel gufo, si tratta di un esperimento? Da quel che sono riuscito a capire ha deciso di utilizzare un meccanismo diverso per la conta dei minuti e quella delle ore, giusto? Se fosse possibile vorrei acquistare pure quello. Per quanto riguarda il legno di arbalesto... come può intuire dalla mia provenienza sono un ninja della sabbia, un marionettista. Ho un progetto che riguarda un meccanismo di emissione a scoppio ritardato di alcuni dardi per prendere di sorpresa un nemico durante una schivata e il legno di arbalesto è l'ideale per abbinarlo ad un congegno a molla che consenta di sparare a ripetizione con la massima efficienza. Lo stesso vale per il meccanismo a doppia rotazione indipendente di quel gufetto.


    Come aveva già detto anche lui, quel maestro era l'ultima possibilità per poter ottenere dell'arbalesto. Lo avrei acquistato senza indugio a qualsiasi prezzo.

    [...]



    Conclusa la contrattazione saremmo usciti da quel negozio.

    Grazie mille Kairi. Grazie della tua amicizia e della tua ospitalità. Ora ti devo chiedere scusa, ma non vedo l'ora di rimettermi al lavoro.

    Accarezzo il legno di arbalesto, occultato dentro un panno.

    Dovessi mai passare per Sunagakure non esitare a visitarmi.

    Sorrido alla kunoichi, prima di congedarmi.

     
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    Kairi rimase perlopiù in silenzio in un angolo, in attesa che Shu e l'artigiano effettuassero la compravendita. Osservava curiosa i vari orologi, sicura di come però lei al posto del falegname sarebbe impazzita velocemente con quel incessante ticchettare.

    Un sorriso enorme si dipinse sul viso dell'anziano quando lo shinobi definì perfetto il pezzo di Arbalesto Senza dubbio sei un intenditore! ascoltò poi le parole riguardanti la marionetta, annuendo entusiasta Vero, verissimo!! Vedrai che grazie a questo legno otterrai i risultati migliori che potrai sperare, non rimarrai deluso. Se poi dovessi tornare a Konoha, ti prego di passare da me per mostrarmi il tuo lavoro. Amo scambiare idee e opinioni con altri artigiani del legno, e sono certo tu abbia ottime capacità poi si fermò ad osservare l'orologio con il buffo gufo Esatto, proprio così. Sto anche cominciando a sperimentare modelli che indichino anche i secondi, ma finché non saranno perfetti non li esporrò. Sono maniacale nei dettagli, non posso permettere che esca un prodotto non ancora funzionante, o con dei problemi. Te lo impacchetto subito! prese l'orologio a cucù dal muro e lo sigillò dentro una piccola pergamena, così che non si rovinasse durante il viaggio. Se Shu avesse acconsentito, nella stessa pergamena avrebbe poi sigillato anche il pezzo di legno di Arbalesto.

    Una volta ricevuti i ryo e conclusa la trattativa avrebbe salutato entrambi gli shinobi con lo stesso enorme sorriso di poco prima quando questi si fossero diretti verso l'uscita E' stato un piacere conoscervi, in particolare te giovanotto. Non sono molti i ragazzi della tua età che si avvicinano all'artigianato del legno, spero che coltiverai questa passione anche andando avanti negli anni, sono certo tu abbia un futuro roseo a riguardo. Spero di rivederti! esclamò, richiudendo poi la porta e rimettendosi al lavorare in qualsiasi progetto gli passasse per la testa

    -----------------------------

    Quando Shu si congedo, la kunoichi rispose con un sorriso E' stato un piacere anche per me rivederti. Spero non passeranno altri anni prima di poterci incontrare nuovamente. Quando tornerò a Suna, passero sicuramente da te lo avrebbe poi osservato allontanarsi e solo quando lo shinobi di Suna fosse scomparso dietro all'angolo della via si sarebbe poi a sua volta diretta verso casa, dove la aspettava un dolce fine pomeriggio di riposo



     
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