Decadenza nel Fiume

Free tra Rombo e Kairi

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    Decadenza nel Fiume

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    A Suna raramente il cielo è grigio, i suoi cittadini sono abituati a giornate piene di sole e azzurre, calde ma ventilate. Quel giorno era una delle poche eccezioni: cielo grigio, il sole si era visto l'ultima volta al mattino, e aria era ferma, sostituendo l'afa con un gran umido.
    In quei vicoletti in cui si trovava Hisamori tra l'altro era pieno di immondizia, regalando così a tutti i pedoni un gradevolissimo odore di putrefazione.
    Ma al ragazzo, che camminava accompagnato dal suo fedele e vecchio cane Gohan, tutto ciò non gli dispiaceva anzi, si sentiva quasi raffigurato da tutta quella decadenza.
    Erano ormai passati due anni da quando Hisamori entrò in quasi stato vegetativo.
    Dormiva, mangiava (poco), beveva (molto), fumava e dormiva.

    Due anni fa Hisamori era nel massimo del suo splendore, diventando Genin di Suna e facendo stringere un patto alla sua famiglia con l'accademia permettendogli indipendenza nel deserto dell'Anauroch. Aveva iniziato a conoscere persone nuove, shinobi che volevano essere suoi insegnanti e tutto finalmente iniziava ad avere un senso nella sua vita.
    Finchè per due giorni non ebbe risposta dalla sua famiglia tramite il suo falco Yurian: era da quando si era trasferito a Suna che giornalmente comunicava con la sua famiglia nel deserto grazie a quello splendido animale che in poche ore riusciva a consegnare messaggi.
    Così andò di persona e non potè credere ai suoi occhi.
    Una terribile malattia aveva colpito la sua famiglia di venti persone: trovò morente un suo cugino che gli raccontò l'accaduto.
    E' partita come una tosse forte, in un giorno tutti ne erano soggetti, in due tutti erano morti.
    Tutti morti nel silenzio tombale dell'Anauroch.
    Sua mamma, suo papà, suo nonno, sua sorella, i cugini. Tutti morti.
    Lo shock del vedere tutta la sua famiglia morta nel giro di due giorni senza che lui potesse fare niente fu troppo grosso, ed è lì che Hisamori entrò in uno stato catatonico.

    Si girò e tornò a Suna in silenzio, nella sua piccola casa che da lì a poco divenne quasi una discarica. Hisamori non rispose più alle missive dell'accademia, alle lettere e pensieri dei pochi amici che aveva e restò in casa per mesi.
    Usciva per fare pisciare Gohan e prendere un po' di riso per mangiare e basta.
    Il suo falco Yurian non volava praticamente più perchè non sapeva dove andare, mentre il cane Gohan fu l'unico forse a beneficiare di questa situazione. Per lui coccole e pappa a volontà ed era sempre con il suo padrone, e nonostante ormai avesse 10 anni era ancora piuttosto in forma.
    Nell'ultimo anno Hisamori aveva ripreso ad uscire, ma unicamente per dirigersi nei quartieri malfamati del villaggio e andare a bere qualcosa al bar. Aveva pure iniziato a fumare.
    Per tanto tempo non aveva avuto bisogno di lavorare perchè diventando erede di tutti i beni materiali della sua famiglia aveva le spalle coperte. Non volendone sapere di niente che riguardasse la loro morte vendette tutto così da poter sopravvivere con quel denaro.
    Ma ovviamente finì, così fu costretto ad iniziare a fare dei lavoretti non proprio legali per avere i soldi per vivere.

    Non era fiero di quella vita, si faceva piuttosto schifo ma in realtà non gli interessava. Lo stato catatonico era terminato per fortuna e qualche emozione la provava, anche se parlava raramente perchè non si sentiva capito da nessuno. Però appunto a lui non interessava più di niente, andava avanti di inerzia, e se quello stesso giorno fosse morto non gli sarebbe dispiaciuto così tanto. L'unica cosa che lo teneva legato al mondo reale erano Gohan e Yurian, i suoi animali.

    Tutto ci porta davanti questo squallido locale fatiscente senza neanche ormai più un'insegna , ormai il suo bar preferito dove era riuscito pure a fare qualche amicizia, ovviamente tutte a scopo di lucro. Era pomeriggio presto quindi non era molto affollato, ma sapeva che la persona che stava cercando si trovava lì.
    Il locale non sto neanche a descrivervelo, il solito clichè da bar di periferia con qualche ubriacone e qualche prostituta negli angoli più bui. Al bancone un grosso uomo tatuato in faccia che serviva da bere, ma che probabilmente vista la stazza faceva anche da buttafuori. Unica nota che stonava in quel locale una ragazza con due trecce bionde lunghe seduta al bancone dando la schiena all'entrata, con legata al fianco una lunga katana.
    Era Kazue ed era una donna piuttosto potente, si occupava di risolvere problemi e grattacapi ai suoi clienti e capitava ogni tanto che chiedesse ad Hisamori di aiutarla con qualche piccolo affare. Si conoscevano da un po' ormai, ed era forse l'unica persona con cui il ragazzo si lasciava un po' andare. Non era una ragazza, era una donna sui quaranta, e gli dava più la sensazione di una "zia" che di un'amica. Era l'unica ad averlo fatto uscire un po' dal guscio in quest'anno.
    Così Hisamori si diresse verso lo sgabello alla sinistra di Kazue, fece sedere Gohan, ordinò una birra e dell'acqua per il cane, simaccese una sigaretta e si girò guardando la donna nei suoi occhi azzurri

    Quindi di cosa hai bisogno oggi Kazue?
    Hisamori questo è un lavoro relativamente facile, ma fa parte di un'operazione più grossa. Il mio cliente è appena stato arrestato, noi lo aiuteremo ad essere rilasciato domani.
    Dimmi di più, non sto capendo bene
    Juzo è un pezzo grosso, è un trafficante d'armi che è stato incastrato da due talpe ieri sera nel paese del fiume. Due uomini hanno fatto la spia, hanno mandato gli accademici e lo hanno arrestato. Dopo domani al mattino lo processeranno e lo butteranno in cella. Il suo braccio destro mi ha incaricato di uccidere i due uomini che fungerebbero altrimenti da testimoni, ed eliminare tutte le prove che hanno contro di lui. Tu penserai all'ultima parte. Il tutto si svolgerà domani sera quindi la partenza è già sta notte. Andrete separati, ognuno con la propria missione
    Accademici? La probabilità di finire nei guai è più alta
    Come se ti importasse... senti Hisamori io ti voglio bene, io so che questa non è la tua vita. Juzo è un tipo potente, per questo lavoro paga bene e potrebbe anche fare dei favori, per questo l'ho proposto a te, così ti puoi rimettere in carreggiata. Non centri niente con questo posto

    Fumava mentre l'ascoltava ma non la guardava, stava fissando il cane. Lo accarezzava sulla testa mentre il loro sguardo si incrociava e mirava quei suoi bellissimi e dolcissimi occhi profondi. Gli apparve un sorriso in volto, quasi di commozione, poi tirò su lo sguardo per intercettare quello di Kazue.

    Andrò al paese del Fiume. Dammi tutte le informazioni necessarie e partirò già sta notte, tempo di riportare Gohan a casa e dare da mangiare a lui e Yurian. Quando torno riprenderemo questa conversazione.

    Finì la birra e si alzo dallo sgabello mentre in simultanea il cane si tirò su e si mise al suo fianco. Mise delle monete sul bancone per poi prendere un foglietto dalle mani di Kazue
    Ti prego Hisamori pensaci
    Tranquilla Kazue, neanche a me piace questo posto.

    [...]

    Le informazioni che aveva lo portarono in una piccola villetta in uno dei quartieri belli. Nel biglietto che Kazue gli aveva dato c'era scritto che il fascicolo di Juzo era in possesso di un amministratore del villaggio visto che lui stesso il giorno seguente avrebbe eseguito il verdetto sul malvivente. Era compito di Hisamori individuare l'amministratore, individuare il fascicolo e fare tutto ciò che era di necessario per eliminare le prove, il tutto entro le dieci di sera perchè doveva agire insieme ai suoi due colleghi.
    Gli era concesso tutto ma non voleva assolutamente attirare l'attenzione, quindi si sarebbe mosso con discrezione.

    Il Villaggio non era molto grande ma era vivo e affollato a quell'ora. Arrivò di primo pomeriggio così da avere tutto il tempo per individuare il bersaglio e agire entro sera. Kazue gli aveva riferito che l'amministratore era un uomo molto abitudinale e che non ci sarebbe stato bisogno di cercarlo perchè dopo lavoro sarebbe sicuramente tornato a casa, visto che l'indomani mattina sarebbe dovuto partire presto per Konoha per portare con sè Juzo e andare al suo processo.
    Hisamori seguì le indicazioni e arrivò alla villetta: la casa non era molto appariscente, aveva un grosso cancello all'ingresso da cui si potevano intravedere i due piani di villa, il giardino frontale e qualche finestra che faceva intravedere l'interno. Tutto attorno un muro di almeno tre metri che circondava la proprietà e non sembrava esserci qualche tipo di sicurezza interna o esterna.
    Come dargli torto, quel paesino sembrava essere proprio tranquillo, vivace e gioioso e sicuramente non avevano una grande criminalità al suo interno. Meglio per Hisamori.
    Camminò per il quartiere cercando di intravedere più informazioni possibili sulla casa dell'amministratore: dietro di essa un grande giardino sempre privato della proprietà, ma cosa importante essa dava su uno dei numerosi fiumi che attraversavano il villaggio. Qui quasi chiunque aveva un proprio porticciolo domestico su cui salpare sulla propria barchetta così da muoversi più velocemente.
    Ottima notizia, trovata la via d'accesso

    Avrebbe aspettato il crepuscolo per muoversi: camminando un centinaio di metri ad est della villetta Hisamori trovò un accesso pubblico al fiume e aspettando che non ci fosse nessuno si sarebbe immerso nell'acqua per farsi trasportare dalla corrente fino al suo obbiettivo.
    La gente in giro a quell'ora era veramente poca, gli unici pedoni erano persone che tornavano a casa dopo una lunga giornata di lavoro, e tra loro c'era anche l'amministratore che il sunese stava cercando.
    Una volta raggiunto il porticciolo privato si sarebbe aggrappato ad uno dei piloni di legno in acqua per poi tirarsi su: le luci di casa erano ancora spente ma immaginava stesse tornando, e soprattutto doveva velocemente trovare un riparo per nascondersi sia dalla sua vittima sia dai passanti che di tanto in tanto passeggiavano dall'altra riva del fiume e che avrebbero potuto trovare Hisamori sospetto.
    La cosa più pratica e veloce era quella di trasformarsi così da poter sembrare il più innocuo possibile; composto il sigillo della Capra Hisamori divenne così uno di quei grossi uccelli acquatici che giravano per il villaggio e volavano sopra ai fiumi in cerca di qualche pesce da mangiare [IMG]
    Mi basta fingere di mangiare e aspettare che l'amministratore torni. Appena sarà tutto buio agirò.
    Così nelle sembianze di un airone acquatico Hisamori camminava avanti indietro per il giardino e il porticciolo privato della villetta, cercando di tanto in tanto di dare un occhio all'interno della casa per capirne la pianta così da potersi orientare meglio.
    Una volta tornato l'amministratore si sarebbe mosso per eliminare tutte le prove contro Juzo




     
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    Era tornata nel paese dei fiumi dopo ormai 4 anni: essendo così vicino al paese del fuoco era stato il primo paese che aveva visitato in cerca di informazioni su sua madre e Cantha. Si trattava di un luogo dalla vegetazione rigogliosa che le ricordava molto il paese del fuoco e che quindi l'aveva sempre fatta sentire abbastanza a suo agio.

    Il motivo per cui lo aveva raggiunto questa volta però era estremamente diverso da anni prima. Assieme ad altri due chunin accademici, shinobi di Konoha che Kairi conosceva di vista ma con cui non aveva mai avuto molto a che fare prima di allora (a maggior ragione visto che erano diventati chunin proprio durante la sua assenza) erano stati incaricati di mettere fine al commercio illegale di armi di un uomo chiamato Juzo, che risiedeva appunto nel villaggio dell'umido paese che la ospitava quel giorno.
    Erano arrivati al villaggio ormai da una settimana e dopo il tempo necessario a raccimolare tutte le informazioni necessarie alla missione, la sera prima il trio aveva catturato il trafficante, che sarebbe stato portato a regolare processo di lì a qualche giorno.

    I 2 che avevano fatto da talpa incastrando Juzo però avevano avvisato gli shinobi della possibilità che loro fossero uccisi a loro volta a causa della soffiata fatta, e di come sicuramente il criminale avrebbe cercato di far scomparire tutte le prove. Per quel motivo due dei chunin che avevano effettuato l'arresto erano rimasti di guardia, seppure nascosti, alle due spie per tutelarli: il patto con stretto con l'accademia comprendeva anche questo, loro avrebbero fatto da tramite purché gli fosse stata assicurata la giusta protezione per il gesto fatto.
    Kairi invece era stata incaricata di proteggere le prove necessarie ad incastrare il trafficante. Erano in mano ad un amministratore del villaggio chiamato Yusuke, e la kunoichi lo aveva seguito tutto il giorno, tenendo sempre d'occhio ma sempre a debita distanza e tenendosi nascosta da occhi indiscreti: nel caso in cui altri scagnozzi di Juzo avessero effettivamente cercato di avvicinare Yusuke per prendere le prove di cui era in possesso avrebbe avuto modo di catturarli a sua volta, mentre se lo avessero visto girare con una shinobi della foglia era più difficile che qualcuno lo fronteggiasse, perlomeno non in maniera diretta.

    L'uomo aveva appena terminato il suo turno di lavoro e l'Uchiha l'aveva seguita ben nascosta fino a casa, il coprifronte che portava legato al braccio e le armi ben nascoste dal [mantello]. Prima che Yusuke arrivasse infine nei pressi della sua villetta privata lo avrebbe anticipato, raggiungendo di nascosto una posizione in cui fosse visibile la casa e fermandosi per concentrarsi ed attivare le sue [abilità da sensitiva]. Fu proprio grazie ad essere che si accorse di una fonte di chakra non troppo grande, ma abbastanza per essere considerata pericolosa per il suo protetto, provenire da un airone che gironzolava tranquillo nei pressi della casa.
    [Focalizzandosi] sull'animale Kairi avrebbe chiaramente capito come si trattasse di un utilizzatore di chakra sotto mentite spoglie, probabilmente un henge. Non solo, riuscì a capire anche come chiunque stesse nascondendosi in quel modo, fosse specializzato principalmente nell'arte della terra ed avesse una riserva di chakra nettamente inferiore alla sua: nel raggio di 100 metri oltre al volatile non sembravano esservi altre fonti preoccupanti, salvo qualche passante che probabilmente stava a sua volta tornando dal lavoro.

    Lontano e fuori dalla vista di occhi indiscreti, compose velocemente i sigilli per [trasformarsi] a sua volta. La piccola nuvola di fumo che seguì la composizione dei sigilli lasciò spazio a cane di grossa taglia nero.

    17-ruth-mahoutsukai-no-yome-anime


    Sotto forma canina la kunoichi corse velocemente verso Yusuke, raggiungendolo dalla strada non appena quest'ultimo si avvicinò all'uscio del giardino e saltando ed abbaiando gioiosamente come un cane che festeggia il ritorno del suo padrone a casa, entrando nel giardino assieme a lui: non sapeva se "l'airone" possedesse a sua volta abilità sensitive, in quel caso avrebbe capito facilmente che non si trattava di un normale gatto, ma non le importava più di tanto: anche se l'avesse percepita, forse sarebbe bastato questo per farlo desistere, anche se l'Uchiha sperava in cuor suo che non lo facesse, così da potersi cavare il problema della sua presenza in maniera definitiva.
    Dal canto suo, Yusuke sapeva che in caso fosse stato necessario Kairi avrebbe usato la strategia del cane per avvicinarsi a lui, e stetté così al gioco della kunoichi, sorridendo ed accarezzando con un sorriso l'animale sulla testa, mentre i due entravano assieme dentro la villetta.



     
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    Con il sole ormai completamente calato l'amministratore Yusuke finalmente tornò a casa insieme ad un gigante cane nero che lo accompagnava e che una volta arrivato in giardino a pochi metri dall'airone Hisamori, iniziò ad abbaiare scodinzolando la coda, chiaro segno di felicità canina. I due si diedero qualche carezza e giocarono per pochi minuti finchè il cane non si sedette guardando in direzione di Hisamori
    Che cosa vuole da me quel cavolo cane... ci manca solo che mi voglia mangiare...
    L'airone passeggiava avanti e indietro vicino al fiume e al piccolo molo privato fingendo di mangiare qualcosa per terra ma nel mentre sbirciando l'interno della casa e quello che faceva l'amministratore: lo vide rientrare in casa e lasciare la sua valigetta e il suo cappotto tutto sul divano nel salotto
    Molto bene, devo agire in fretta prima che lo sposti in un'altra stanza della casa

    Il piano d'azione piano piano gli si stava formando in testa e sapeva cosa avrebbe fatto da lì a poco. Diede un'ultima occhiata al cane che proprio non voleva distogliere lo sguardo da quell'uccellaccio, lo seguiva ogni passo che faceva e onestamente era un po' preoccupato che tramite il fiuto o qualcos'altro potesse allarmare il padrone. Così Hisamori, ancora in veste di airone, fece marcia indietro e si diresse verso il fiumiciattolo
    Però qualcosa non mi quadra...
    Infatti guardandosi in giro nel giardino non aveva notato nessuna traccia di cane, nessun escremento, nessuna impronta canina nella terra più bagnata ma solo quelle di piedi umani, come se fosse la prima volta che quel cane fosse in quel giardino [Seguire le Tracce]. Oltre a Yusuke avrebbe tenuto d'occhio anche quel cagnaccio.
    Fattostà che l'airone una volta sul molo fece un piccola planata verso il fiume levandosi così dalla vista dei due cercando di essere il più discreto e normale possibile per essere un airone. Una volta toccata l'acqua Hisamori sarebbe tornato in forma umana cercando di aggrapparsi ad uno dei pilastri di legno del molo nuotando silenziosamente; mise le mani nella sacca oggetti zuppa d'acqua per tirare fuori la sua unica cartabomba la cui, fortunatamente, aveva una colla molto forte e seppur bagnata si poteva attaccare al pilastro di legno [Cartabomba I].
    Hisamori la toccò attivandola, fra tre minuti sarebbe esplosa.

    Lasciò andare la presa dal molo e si fece trasportare dalla corrente una cinquantina di metri più a sud per poi cercare un piccolo appiglio per tirarsi su in superficie. Completamente fradicio e zuppo d'acqua tornò a nord verso la casa di Yusuke: ormai aveva la planimetria dell'edificio in testa e sapeva che gli sarebbe bastato arrampicarsi su una delle piante i cui rami sporgevano nella proprietà dell'amministratore, vedere con i suoi occhi il fascicolo interessato, aspettare l'esplosione della sua cartabomba che sarebbe servita da diversivo, fare accorrere l'amministratore in giardino attirando la sua attenzione e nel mentre distruggerli sotto il naso l'obbiettivo della sua missione.
    Non si riteneva di certo essere un grande combattente, soprattutto in quelle condizioni dopo i due anni pessimi appena passati, ma sapeva di poter contare sempre sul suo cervello e sulle sue idee. Questo era un lavoro adatto a lui, voleva terminarlo il più velocemente per tornare a casa dal suo Gohan e Yurian.

    Nascosto tra le siepi esterne della cinta muraria notò l'albero ideale per scalarlo e nascondercisi: era alto circa 6 metri quindi superava alla grande il muro e soprattutto i rami più in alto sporgevano nel giardino di Yusuke, da dove si poteva vedere, tramite un'ampia finestra, anche il salottino con la giacca e i documenti ancora sul divano.
    Benissimo, devo muovermi
    Si accese una sigaretta giusto il tempo di aspettare l'esplosione, e Cercando di fare il più silenzio possibile Hisamori si arrampicò e arrivato sul ramo prescelto apri il suo rivestimento mimetico per posarselo addosso divenendo quasi un tutt'uno con il fogliame. Ora era solo questione di aspettare qualche decina di secondi.

    Percepiva una sensazione strana, come se fosse osservato e iniziava a non sentirsi più tanto sicuro del suo piano. Mancavano ormai pochissimo tempo all'attivazione della sua cartabomba e i dubbi che aveva sul piano si facevano sempre più grossi e pesanti: sarebbe riuscito a scappare dopo il furto? Quel cane che lo fissava così tanto, e il fatto che non ci fossero sue impronte... che l'amministratore avesse qualcuno che gli guardasse le spalle? Che l'accademia sapesse di quella missione e sia lui che gli altri due colleghi erano a serio rischio? Perchè non aveva pensato prima a tutte quelle cose?
    Era confusissimo, aveva mille pensieri per la testa ma non riusciva a concentrarsi su nessuno di esso
    Ahhhh non adesso non adesso! Devo prima salvarmi la pelle, poi mi devo davvero prendere un po' di tempo per riflettere... Sentì come un brivido lungo la schiena, e intuì che fosse il segnale che il suo scellerato piano avesse inizio Ok è ora

    L'amministratore aveva chiaramente colto il segnale della Kunoichi ma in tutta onestà non si preoccupò molto, sapeva di avere una forte Chunin al suo fianco, anche se in forma di cane. Si guardò attorno e non notò nulla che potesse spaventarlo se non inizialmente un airone, ma non era strano, ce n'erano a centinaia in quel villaggio di uccelli del genere. Così fece fare al cane il suo lavoro mentre andò a prendere un pacchetto di patatine e una bibita dal frigorifero, per poi tornare a sedersi sulle scale del patio
    Ahhhh come sto bene... adesso preparo la cena e poi preparo tutto per il viaggio di domattina Si alzò appallottolando la busta di patatine e cercò Kairi, che non sapeva se fosse ancora trasformata da cane o meno Signorina Kairi vuole che le preparo la cena anche per lei? Mi dovrò sdebitare

    BOOM



    Yusuke si girò di scatto in direzione del suo piccolo molo privato e spaventato iniziò ad urlare Aiuto Kairi sono venuti davvero a prendermi!

    Hisamori si trovava ad una decina di metri dal divano in cui era appoggiato il fascicolo di prove che doveva prendere e riportare a Suna, in linea d'aria forse meno, e per sua fortuna vi era una grossa finestra che eliminava ogni ostacolo tra il genin e il suo obbiettivo.
    Appena vide la cartabomba esplodere [Slot Azione I], dalla posizione prona in cui era sul robusto ramo, si tirò leggermente su levandosi il rivestimento mimetico e rapido compose i cinque sigilli per una delle sue tecniche preferite [Slot Tecnica I].
    La sigaretta che aveva in bocca era quasi finita ma era ancora bella accesa, fece un ultimo respiro profondo per accenderla per bene e tramite la tecnica appena attivata la mosse facendola levitare, prima lontano dalle sue labbra, poi in direzione del fascicolo [Slot Azione II]. Quello che stava cercando di fare era di far uscire Yusuke da casa sua e attirarlo fuori tramite la cartabomba non facendolo così interessare all'interno della casa, così che Hisamori una volta appoggiata la sigaretta accesa sulla carta dei fascicoli che gli interessavano, in neanche un minuto avrebbero iniziato a bruciare.
    Gli bastava che bruciassero per poco tempo, non voleva appiccare un incendio in casa ma semplicemente rendere il più inutilizzabili possibili quelle prove.
    Certo di aver lasciato la sigaretta sui fogli di carta, doveva andarsene e nascondersi per poco tempo per capire se fosse riuscito nel suo intento o meno

    L'idea migliore che gli venne per allontanarsi da quella proprietà velocemente e in silenzio era utilizzare la tecnica della sostituzione [Slot Tecnica II]. Un piccolo rametto comparve al suo posto, mentre Hisamori si trovava in strada, fuori dalla proprietà di Yusuke, ad una ventina di metri da dove era prima
    Ne percorse altri 9 [Slot Azione III] fino ad arrivare ad una svolta, un angolo da cui nascondendosi poteva osservare l'ingresso dell'abitazione e il lato dal quale era appena fuggito, se mai qualcuno lo stesse seguendo




    Edited by Rombo Zabayone - 3/10/2023, 17:09
     
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    "Airone" Curioso

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    Sotto forma di canide, la kunoichi osservò le mosse "dell'Airone" che poco dopo che Yusuke entrò in casa, decise di allontanarsi, senza troppo curarsi di lei. Chiunque si nascondesse dietro quel travestimento o aveva finito la missione o aveva desistito per qualche motivo, questo però non fece certamente abbassare la guardia alla chunin, che rimanendo sotto henge si avvicinò nei pressi alla casa, così da essere pronta a scattare in qualsiasi momento. Pochi secondi dopo, un lungo ululato ben udibile a chiunque fosse nei paraggi ruppe il silenzio: quello che però nessuno oltre all'Uchiha sapeva, era che si trattava di un messaggio in codice proprio per la chunin. [Comunicazione a Distanza]

    Una improvvisa esplosione prese di soprassalto entrambi, la chunin saltò sul posto sciogliendo di istinto l'henge, portando mano alla sua katana ed attivando al contempo lo Sharingan - [Azione Gratuita Istantanea] e volgendo lo sguardo verso la fonte dell'esplosione ma rimanendo al contempo pronta ad un attacco. Yusuke nel frattempo era uscito di casa in preda al panico e si era messo di fianco a lei, ritenendo che stare vicino alla chunin in quel momento fosse il posto più sicuro per lui.
    Nessuno dei due si accorse della sigaretta che si andava ad appoggiare sui documenti di carta, cominciando di fatto a bruciare tutte le prove, questo permise a Hisamori di allontanarsi con la tecnica della sostituzione senza troppi problemi, almeno in apparenza.

    ------



    Non appena il ragazzo raggiunse l'angolo e si voltò per vedere se qualcuno lo stesse seguendo, avrebbe visto un uomo raggiungerlo di corsa a grande velocità [SA I - Vel. 500 - metri percorsi 18]. Se lo avesse raggiunto, l'uomo avrebbe cercato di afferrarlo al braccio sinistro con la mano destra [SA II - Vel 500, For 500] nell'evidente tentativo di fermarlo: non sembrava però avesse intenzione di fargli alcun male, e vista la velocità e forza che possedeva rispetto al genin sunese, avrebbe potuto farlo in qualsiasi momento.
    Si trattava di un uomo sulla quarantina e, nonostante il suo aspetto fosse perfettamente umano, chiunque avesse un istinto particolarmente sviluppato avrebbe percepito qualcosa di decisamente ferale in lui. Lo osservò alzando un sopracciglio, con fare tranquillo ma deciso.



    Esattamente dove pensavi di andare? il suo alito puzzava di sigaretta Forza, seguimi. Con le buone, se non vuoi finire con qualche arto spaccato o peggio.
    Se Hisamori avesse acconsentito senza oppure resistenza l'uomo, mantenendo sempre ben salda la presa al braccio (avrebbe sicuramente lasciato un bel segno una volta che lo avesse lasciato) lo avrebbe ricondotto all'entrata della villetta.

    Se al contrario avesse tentato di opporre resistenza in qualche modo, il combattimento contro l'uomo in camicia sarebbe stato assicurato.

    Se fossero tornati a casa di Yusuke, avrebbero trovato la chunin che li attendeva in giardino, mentre il proprietario non era in vista. Il piccolo molo privato aveva subito bei danni dalla cartabomba, ma vista la vicinanza con l'acqua ed essendo il legno impregnato d'acqua, non aveva preso fuoco anche se certo un bravo falegname avrebbe dovuto metterci mano il prima possibile.
    Pochi istanti dopo il suo arrivo, Hisamori e tutti i presenti avrebbero sentito chiaramente un urlo provenire dall'interno della villetta I miei documenti!! I miei importantissimi documenti!!. La strategia del sunese dopo tutto sembrava aver funzionato, almeno in quello. Kairi gli si avvicinò seria, le iridi cremisi rendevano il suo sguardo probabilmente più minaccioso di quanto non fosse in realtà ed arrivata ad un paio di metri lanciò una lunga occhiata ad Hisamori, squadrandolo dalla testa ai piedi, per poi rivolgersi all'uomo in camicia con un sorriso Grazie Daikami. L'ho sottovalutato, fortuna che avevo lasciato voi a guardia del perimetro esterno
    Solo allora l'uomo avrebbe lasciato la presa Nessun problema. Ora però fammi uscire da questa forma impacciata. Si allontanò di qualche metro, appoggiò le mani a terra e cominciò a ingrandirsi sempre di più [Mutaforma - SA III]; al suo posto comparve un lupo dal manto completamente nero e delle dimensioni di un cavallo, che si scrollò velocemente il pelo quasi a cavarsi di dosso la sensazione di essere stato un essere umano fino a quel momento, per poi volgere lo sguardo verso Hisamori: le sue iridi erano gialle e privi di pupille, tutt'altro che rassicuranti Vedi di non fare scherzi, non ho voglia di inseguirti di nuovo. Ed in questa forma, sono più veloce.



    L'animale si posizionò proprio dietro al ragazzo; le possibilità di fuga adesso erano davvero poche per il genin. L'Uchiha rivolse poi nuovamente lo sguardo verso quest'ultimo. Sei riuscita a farmela, "Airone", ti ho decisamente sottovalutato disse, con fare scocciato. Aveva commesso un errore di valutazione, troppo sicura delle sue capacità e le prove erano andate perse. La sua priorità era però proteggere Yusuke, e l'uomo era sano e salvo in casa. Ora dimmi, chi sei? Chi ti ha ingaggiato?. Non era difficile capire chei aveva ingaggiato lei, il coprifronte di Konoha era legato in bella vista sul suo braccio Se deciderai di collaborare, sarà tutto più facile credimi, per tutti

    Come ti accennavo, da qui in avanti muovo solo io Yusuke e eventuali png. Ti ho lasciato libertà di movimento per rendere la role più interessante e anche per te visto che sei genin gialla ed io chunin viola. Ad esempio avevo scritto che entravo dentro la villetta con lui a fine post, ma non ti faccio editare nuovamente o non finiamo più, facciamo che sono rimasta fuori in giardino ma presta attenzione sempre a ciò che scrivono gli altri

    Non sto inserendo tutti i calcoli di chakra speso solo per questioni di velocizzazione di scrittura (gestendo io la role cambia poco), tu continua a inserire tutto che ti serve anche come allenamento per le prossime role :)

    Ricordati però di usare sempre il condizionale, e non dare mai nessuna azione come compiuta di certo. Non è questo il caso perché è una free per farti ri-ambietare al regolamento e al gdr, ma volendo il mio pg poteva fermarti le tue azioni in diversi modi, come potrebbe averlo un altro pg in una role futura.
    Ti ho fatto un esempio dell'uso del condizionale nelle azioni che ho fatto io con la mia evocazione. Non ho utilizzato il regolamento specifico delle prese perché non intende ingaggiare un combattimento o fare danni



     
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    Decadenza nel Fiume

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    Merda!

    Gli venne uno spavento fortissimo quando, guardando dietro l'angolo, vide arrivarsi incontro una figura maschile ad altissima velocità; non pensava di essere stato scoperto immediatamente. Il suo spirito di sopravvivenza gli disse di girarsi e scappare dalla parte opposta il più velocemente possibile, ma solo dopo pochi passi si sentì afferrare il polso sinistro e la sua fuga finì immediatamente.
    Il cuore gli si fermò per un paio di battiti Perchè tutto d'un tratto ho così paura? Perchè sto sentendo tutte queste emozioni adesso? Iniziò a sudare freddo, come se si fosse reso conto nel casino in cui si era messo, forse ancora più grosso di quello che immaginava.
    Chiaramente shockato e agitato, pallido in faccia, girò lentamente la testa per vedere la persona che lo aveva scoperto: un uomo adulto, dai folti capelli castani e un'incolta barbetta, la sua voce era calda, decisa, non faceva particolare paura al ragazzo ma dalla forza con cui lo teneva fermo Hisamori capì che non aveva tante possibilità di fuga.
    Lo guardava impietrito negli occhi mentre strattonandolo lo invitò con le buone maniere a seguirlo dentro alla villa, dove aveva combinato il casino. Lo seguì a testa china sembrando un bambino appena colto in fatto dai genitori che terrorizzato stava andando incontro alle sue colpe.

    Venne accompagnato fino a dentro alla villa, precisamente nel giardino dove vi era in piedi una donna che poco prima, quando Hisamori era all'interno della proprietà, non c'era, ed era strano visto che erano passati davvero pochi minuti.
    Il ragazzo venne lasciato al centro del giardino e prima che la donna potesse parlare l'amministratore Yusuke corse in giardino urlando che i suoi documenti erano stati danneggiati.
    In quel momento Hisamori non si sentì soddisfatto; ciò che gli era stato chiesto di fare era stato fatto, ovvero la distruzione dei documenti, però la verità era che non gli importava nulla.
    E se non ci fosse riuscito? Avrebbe fatto lo stesso.
    La donna gli camminò di fronte guardandolo: quei occhi erano unici, mai visto cosa del genere, rosso cremisi con due tomoe nere dentro, e Hisamori non riuscì a fare altro che fissarli.
    Non si impaurì, non distolse lo sguardo, era incuriosito perchè mai si sarebbe aspettato di incontrare occhi speciali come quelli.
    Poi lei andò a parlare con l'uomo che lo aveva catturato: si chiamava Daikami e parlando con lui disse "voi", indicando che ci fossero più persone nei dintorni della casa per la sicurezza di Yusuke.
    Dannazione me lo sentivo...
    Qualunque cosa si fosse inventato per cercare di compiere quella missione, sarebbe stato beccato.

    E per suo stupore le sorprese non sembravano finire lì. Daikami ammonì Hisamori di non fare scherzi, dopo di che si trasformò in un... lupo gigantesco?
    Non proferì parola ma fu evidente dal suo volto come ciò che era appena accaduto lo stupì e non poco. Stava avendo a che fare con una Kunoichi dagli occhi cremisi e un lupo mutaforma, in che cosa si era andato a cacciare?
    Iniziò ad alzare un po' la testa, che fino ad adesso era rimasta abbastanza china in segno di colpevolezza, per seguire affascinato le movenze di quell'animale meraviglioso che si andò a sedere dietro di lui.
    E' in quel momento che la donna si posizionò davanti ad Hisamori a braccia conserte e con tono scocciato e irritato interrogò il sunese.

    Già Sunese... ogni tanto si scordava di esserlo; si scordava di essere a tutti gli effetti ancora ufficialmente un Genin del villaggio della Sabbia, facente parte dell'Accademia, e che in un certo senso era "collega" di quella donna che capì essere del villaggio della Foglia.
    Hisamori d'altro canto il suo coprifronte ce lo aveva a casa in un cassetto, lì fermo da due anni, e in quel momento, con i suoi vestiti larghi un po' sporchi e i capelli lunghi, senza nessun documento o segno di appartenenza ad un villaggio, sembrava a tutti gli effetti un Ronin, un mercenario, un poco di buono.
    Era ancora agitato, non proprio a suo agio, e non aveva la più pallida idea di cosa gli sarebbe successo da lì a poco, ma si rilassò leggermente: lasciò andare un po' le spalle e raddrizzò la schiena mentre rifletteva sul cosa rispondere alla donna.
    Ci mise qualche secondo ad elaborare cosa dire, non voleva fare la spia ma non voleva neanche mettersi in guai seri.
    Voleva solo tornare a casa da Gohan e Yurian, il suo cane e il suo falco.

    Mi chiamo Hisamori, vengo da un piccolo paese nel paese del Vento, nel bel mezzo del deserto Più o meno era vero, era nato nel deserto, ma evitò di dire di essere un vero e proprio cittadino del villaggio della sabbia, per mantenere la sua privacy Non so chi mi abbia ingaggiato, mi ha mandato qua una terza persona ma è rimasta in forma anonima e anche qui mentì, non voleva dare Kazue in paso ai leoni, un qualcosa gli diceva che lei non sapesse che ci fosse in mezzo l'accademia, si autoconvinceva che la donna non centrasse niente con tutto quel casino Mi hanno offerto tanti soldi, e una possibilità di tornare sulla mia strada, non sapevo però centrasse persino il villaggio della Foglia. disse indicando il coprifronte della Kunoichi Pensavo si trattasse di un lavoretto banale. Il mio unico compito era di eliminare quel fascicolo... Osservò l'amministratore. Effettivamente le istruzioni erano quelle, si vede che infondo quell'uomo non era poi così molto importante. Chissà cosa c'era in quei documenti Però una cosa posso dirvela. So che ci sono altri due miei "colleghi" disse facendo il segno delle virgolette con le dita in questo villaggio. Stanno cercando due uomini per eliminarli Non disse altro. Era un misto tra bugia e verità, non volevo rivelare tutto quello che sapeva subito. Non avrebbe fatto il nome di Juzo e non avrebbe nominato nessuna talpa.
    Hisamori stava cercando un modo per tirarsi fuori da quella situazione il meglio possibile.



    Hisamori Kunishima

    <div>Statistiche Primarie
    • Forza: 200
    • Velocità: 200
    • Resistenza: 200
    • Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 200
    • Concentrazione: 200
    • Intuito: 200
    • Precisione: 200
    <div>Chakra
    18.5/20
    Vitalità
    10/10
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

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    Questione di scelte

    3° Post



    Le informazioni fornite dal ragazzo non furono granché soddisfacenti, né tanto meno esaustive: l'Uchiha non capiva quanto davvero non sapesse nulla, o quanto stesse mentendo Insomma avresti accettato questo lavoro da uno sconosciuto mai visto prima, che nemmeno ti ha detto il tuo nome, solo per soldi? se quella era la verità o il ragazzo era disperato, o era poco furbo, o entrambi Ti hanno offerto anche la possibilità di tornare sulla tua strada. Quale sarebbe dunque, questa strada? Perché guardandoti adesso sembri solo un uomo mandato in pasto ad una situazione più grande di lui. Hai raggiunto il tuo obiettivo, ma sei davvero sicuro che questo fantomatico personaggio anonimo non sapesse che fosse coinvolta anche l'accademia? Che poi ti avrebbe pagato? Cosa gli avrebbe impedito di non farsi più ritrovare da te, così e nel frattempo avrebbe raggiunto il suo obiettivo senza sporcarsi le mani e senza sborsare un centesimo? disse, scuotendo la testa DAVVERO non ti è mai venuto il dubbio che ti stesse solo usando? esclamò, man mano che parlava la storia le sembrava sempre più assurda. Forse aveva davanti a lei un dipendente da qualche sostanza, disposto a fare di tutto pur di ottenere qualche soldo...

    Riguardo ai tuoi colleghi, non credo raggiungeranno il loro obiettivo liquidò il discorso senza scendere in troppi particolari non necessari e che di certo non intendeva rivelare al ragazzo davanti a lei E piuttosto che pensare a loro, ora dovresti concentrarti su te stesso. Hai raggiunto il tuo scopo e distrutto i documenti, come ti ho detto in questo ti ho sottovalutato. Pensavo avrebbero mandato qualcuno anche ad uccidere Yusuke, ma chiaramente non sei tu la persona giusta... o stava nascondendo in maniera praticamente perfetta le sue capacità (cosa che dubitava, visto le sue capacità sensitive e lo sharingan) o era impossibile che lui potesse uccidere il suo protetto con lei di guardia ...potrebbero non averti detto altri parti del piano o peggio ancora, ti hanno mandato qui come esca stava di proposito cercando di far vacillare le convinzioni di Hisamori, forse in quel modo avrebbe detto qualcosa in più. La storia che fosse stato ingaggiato da una persona completamente anonima non la convinceva al 100%.

    Tornando alle tue possibilità, anche adesso hai due opzioni: aiutarci, portandoci da questa fantomatica persona in anonimo che ti ha commissionato una missione in cui tu sei stato trattato come pedina sacrificabile. Juzo è stato catturato pubblicamente dall'accademia e questo non è un segreto, quindi chi ti ha mandato in questa missione sapeva perfettamente chi ci fosse di mezzo. O mentono loro, o menti tu fece una pausa, fissandolo con gli occhi cremisi, seria L'accademia vedrà di buon occhio questa cosa, e potrebbe anche lasciarti andare senza ulteriori problemi, così sarai libero di "tornare sulla tua strada", qualsiasi essa sia purché sia diversa da quella che hai intrapreso oggi...
    Oppure puoi rimanere in mia custodia finché questa situazione non si sarà risolta, ma non posso assicurare che poi non ci saranno conseguenze anche per te. Mi dispiace, perché credo davvero tu sia solo finito in qualcosa più grande di te...per questo ho deciso di offrirti una occasione
    nel corso degli anni e delle missioni aveva cominciato a capire le persone, ed era assolutamente convinta che un po' di buono si nascondesse in praticamente tutti (tranne poche e rare eccezioni): e qualcosa le diceva che quel ragazzo non faceva parte di quel mondo...

    Ciò che sicuramente non potrai fare, è riscattare i soldi che ti spettavano per la tua piccole missione, non posso lasciarti andare come se nulla fosse successo, e spero e credo tu ne capisca il motivo


     
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5 replies since 29/9/2023, 10:05   134 views
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