La Notte dei Lupi

Kairi Uchiha, Yuri Zahard

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    È colpa tua. Ratty

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    Ululato nella Notte

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    Sul Mare
    La luna piena splendeva, pallida e troneggiante sulla testa dei naviganti, cullati dalle lunghe onde di un mare placido che prometteva solo una pigra e tranquilla traversata dell'oceano che dal Paese del The portava fino al Paese della Luna, o nello specifico, all'isola a settentrione dello stesso, sede della città portuale di Tsukiyama, nome preso dalla montagna che si ergeva sull'isola stessa. Diversi erano i motivi che potevano portare qualcuno a Tsukiyama: qualcuno tornava dalla famiglia dopo aver lavorato nel continente, altri rientravano da una missione e dovevano far tappa là, altri ancora erano solo di passaggio e dovevano cambiare nave. Altri invece avevano affari da sbrigare proprio sulla montagna che dava il nome alla città.

    Nella calma notturna la brezza era piacevole, e diverse persone si erano concesse qualche minuto per riposare al chiaro di luna dopo la cena frugale offerta a bordo...non erano nemmeno le nove di sera, dopotutto. Tra queste persone un gruppo di tre shinobi del Villaggio della Luna stavano in un angolo, con ampie maschere a coprire il volto e armature che non sarebbero sfigurate nelle gelide lande dei samurai, capaci di coprire i corpi massicci dei tre senza che nemmeno un brandello di pelle fosse visibile...le loro armi più in mostra erano una lancia, una grossa mazza e uno shuriken di dimensioni ragguardevoli, ma non erano là per fare del male a qualcuno quanto piuttosto per tornare a casa, facendo una piccola tappa a Tsukiyama. Non distante, più tranquillo per la presenza dei ninja, un mercante dal grosso naso e la sua guardia del corpo parlavano sottovoce mentre osservavano una luce in lontananza: la città dove avrebbero dovuto acquistare un pezzo raro per la collezione del ricco commerciante. A poppa una famiglia con due bambini, uno dei quali in un passeggino, riposava dopo la cena lasciando scorrazzare il maggiore, eccitato per la traversata. Una donna di bell'aspetto si accompagnava al fidanzato dai biondi capelli vicino alla prua, discorrendo a bassa voce dei loro piani per il giorno seguente, anche se lui ogni tanto gettava occhiate lontano dalle procaci forme di lei

    E poi c'erano tre ninja accademici. Qualche sguardo storto dai Ninja della Luna arrivava, ma non c'erano ostilità tra i due territori e i tre shinobi erano là per una missione ufficiale: il caposquadra aveva anche mostrato i documenti ai ninja locali e al capitano della nave quindi nulla era fuori posto. Salvo l'atteggiamento dei tre. Hangetsu Uchiha [Immagine] aveva dei capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e stava appoggiato al parapetto con la schiena, mentre il suo cane Ludo sonnecchiava a terra, in realtà attento a odori o rumori fuori posto. Era un Jonin di grande esperienza e aveva scelto personalmente i suoi sottoposti: Haru, dotato di una chioma altrettanto bionda [Immagine], era stato in squadra con lui in diverse occasioni e si era sempre dimostrato un elemento eccellente, con una promozione al grado Jonin pochi mesi prima, dopo una complessa missione di assassinio cui aveva partecipato col fratello...la sua espressione gentile tuttavia appariva quasi vuota, come una maschera che nascondeva continuamente qualcosa. L'altro membro della squadra era una Kunoichi, ella stessa del clan Uchiha come Hangetsu (anche se lui era un pò una pecora nera) e già ingaggiata da lui ai tempi di Città della Roccia. La missione è semplice. Stava spiegando il caposquadra. Una volta a Tsukiyama dobbiamo raccogliere informazioni su un ladro di opere d'arte e preziosi che pare si nasconda sulla montagna. Predilige quadri e vasi pregiati, ma forse anche armi. Hanno ingaggiato noi accademici invece che i ninja della Luna perché sospettano potrebbe essere un Accademico traditore, e ci lasciano la cortesia di lavarci i panni sporchi in casa...naturalmente a un prezzo stracciato. L'economia, si sa, era tutto. Approderemo domattina alle otto, ma credo potremo goderci ancora un pò la serata. Haru annuì. Naturalmente, Hangetsu-san. Era gentile nei modi e tradiva un'eleganza innata, anche se un pò distante. Kairi-san, ho sentito che non sei tornata da molto a Konoha. E' la tua prima missione dopo un lungo periodo? Se non altro era affabile.

    Quello che Haru e Hangetsu forse non sapevano era che prima di partire, dopo aver ricevuto il briefing iniziale, Kairi era stata contattata dalle sue evocazioni: Tsukiyama (il monte) era uno dei luoghi da cui si poteva accedere al loro mondo, le Foreste del Branco. E questo significava anche che conoscevano la montagna come le loro tasche...e che lei avrebbe potuto incontrare altri membri del branco. Avrebbe tenuto per sé quelle informazioni?

    Nessuno di loro sapeva che la coppia di fidanzati sulla prua, a forse quindici metri, non era affatto una coppia di fidanzati. L'uomo era uno dei membri di Hayate più fedeli al leader, pur senza avere il ruolo di Virtù, e rispondeva al nome di Jins Kaguya, traditore di Kiri [Immagine]. I suoi connotati erano cambiati parecchio e solo chi era stato all'Abete durante gli eventi turbolenti di qualche anno addietro poteva riconoscerlo, mentre la donna altri non era che Yuri Zahard, il Fiore Lupo che si giostrava all'insaputa di quasi tutti tra Ame e Hayate, usando le armi della seduzione che aveva conquistato al prezzo di un terribile intervento chirurgico per cancellare la sua vecchia identità....identità che non avrebbe certo faticato a riconoscere Kairi e Hangetsu. Si era incontrata al porto con Jins dopo aver ricevuto un messaggio tramite le vie segrete di Hayate, e dopo un breve incontro erano saliti sulla nave che sarebbe salpata da là a poco. Jins parlava sottovoce, difficile da sentire a differenza di Hangetsu che teneva un tono di voce normale (ma con la distanza e il rumore dei motori della nave sarebbe servita abilità per sentirlo). La montagna è il modo migliore per raggiungere le Foreste del Branco. Ciò che cerchi è là. Ma dimmi...cosa hai pensato di fare coi Corvi? E con quel tuo...si chiama Maestro, giusto? [Nota] Jins sapeva molto e fino a quel momento si era reso disponibile alla sceneggiata della coppietta, ma non si era mai realmente lasciato andare.

    L'intera notte era davanti a loro, fino a quando non fossero voluti andare in cabina. Avrebbero parlato tra loro o ci sarebbero state discussioni o chiacchiere con gli altri che ululavano alla luna piena su quel ponte, in mezzo al mare?

    Dove avrebbe portato quella Luna?
     
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    Il Fiore Lupo

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    La Notte del Lupo

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    Era una notte come tante altre ad Ame. E lo stesso valeva per la Lacrima d'Argento. La notte infatti era la fase centrale del locale, dove avvenivano le principali attività. Lì, nelle sale private o negli spazi più aperti, le gente di Ame (e beninteso solo chi poteva permetterselo) godeva dei servizi di una delle case di piacere ormai più rinomate della città. E forse a dirlo del continente conosciuto. Le mie Geishe erano completamente autonome nella gestione del locale, e generalmente il mio intervento era richiesto solo per servizi speciali o per clienti estremamente facoltosi che potevano permettersi la presenza del Fiore Lupo. E senza saperlo la quasi totalità delle volte avevano a che fare con una delle mie copie fisiche. L'originale, io, spesso risiedevo nelle mie stanze private. In primo luogo per una questione di sicurezza, ma anche per studiare o allenarmi. A perfezionare arte e abilità, nella costante e immortale ricerca di potere e forza.


    Al mio fianco molto spesso era presente il Maestro (sempre nella sua forma umana, ovviamente per evitare di farsi scoprire o riconoscere). Era come un mio braccio destro, e sovente partecipava direttamente alle feste, orgie o eventi che si tenevano alla Lacrima. Insomma, il nostro rapporto ormai era diventato speciale. Senza considerare che, ad esclusione di Shin, il Maestro era stato il compagno con il quale avevo affrontato più missioni in assoluto. Dunque senza dilungarsi troppo il rapporto che esisteva tra di noi era di completa fiducia, e di reciproca assistenza.


    Così quando quella notte raccolsi la missiva inviata da Hayate compresi fin da subito l'importanza della missione che andavo incontro. E lo sapeva anche il Maestro, in quanto lo avevo debitamente edotto sul nostro futuro insieme. Posai il mio bicchiere di sake sul tavolo e alzai poi lo sguardo sul capo dei Corvi. Era sdraiato su un letto, avvolto nei fumi della droga (la più selezionata che si poteva avere ad Ame) e attorno a lui giacevano tre donne nude e completamente obnubilate dalle sostanze assunte nell'arco della notte... oltreché sfinite dalla prestazione richiesta per star dietro al Corvo. Si poteva parlare liberamente, difficilmente quelle donne si sarebbero ricordate la sera stessa, figuriamoci il resto.


    Maestro, come ti avevo anticipato. Noi andremo insieme per l'ultima missione, li cercherò la mia via tra i Lupi. Il mio sguardo si fece tremendamente serio Tuttavia ciò non mi toglie dai miei doveri nei tuoi confronti. O il rispetto o fedeltà che vige tra di noi. Giuro che ti riporterò ai vertici del tuo clan. Lo giuro sulla mia vita. Conclusi, alzando il sake verso il Maestro, il quale sembrò apprezzare e accettare il mio voto. Non erano parole vuote, lo sapevamo entrambi. Ed entrambi ci rispettavamo. Il tradimento o la sfiducia erano pensieri che non ci sfioravano nemmeno di striscio. Non dopo tutto, davvero tutto, quello che avevamo passato insieme. Lui era un mio compagno di vita.


    Lasciando le opportune consegne alle Geishe per la gestione del Locale sarei partita alla volta del porto, così come indicato da Hayate, per ritrovarmi con Jins Kaguya. Prima però di lasciare Ame se fosse stato possibile avrei chiesto alla Liberalità (il quale ormai era diventata la mia Virtu di riferimento e quella sulla quale riponevo la mia piu grande fiducia dopo il Coraggio), sempre tramite alle vie oscure di Hayate, di quanto Jins fosse a conoscenza della mia identità o passato in misura tale da comportarmi di conseguenza.


    La Liberalità aveva parlato di una questione di fede. Di un Cuore che richiedeva una prova di fede per essere accettato. Un Cuore che forse era custodito dai Lupi di Hayate. Un Cuore vivo e pulsante che forse avrebbe sostituito quello meccanico che batteva sul mio corpo.


    Ottenute o meno le informazioni sarei comunque partita alla volta del porto, così come indicato da Hayate, per ritrovarmi con Jins Kaguya. Allo stesso tempo non mi sarei presentata con il mio stesso volto e corpo, quello di Yuri Zahard. Sarei stata fin troppo bella, e attraente, tale da richiamare attenzioni di ogni genere. Attenzioni che si sarebbero trasformate in curiosità e curiosità in problemi. Infondo stavamo parlando di una missione di Hayate, per Hayate, ed era bene seguire un percorso legato alla discrezione separando se possibile la mia vita ad Ame con la mia associazione alla Setta. Così mi sarei palesata (grazie alla Trasformazione) come un donna vestita in abiti comodi, definibile carina certo ma non tale da far battere all'impazzata il cuore di uomini e donne.




    E individuando il fratello Hayate grazie alla descrizione fornita dalla Confraternita [Nota per Febh] mi sarei avvicinata a lui, nella fase dell'imbarco, e con un sincero sorriso e un studiato inchino mi sarei presentata, truccando la mia voce [Recitazione] Eccomi, qui. Mio dolce Sato! Spero di non averti fatto aspettare troppo! un gesto che avrebbe avuto un duplice scopo, presentarsi in gran segreto grazie al saluto del Lupo e allo stesso tempo indicare la via a Jins su come relazionarsi. Ovvero come quella di una dolce coppietta, dai nomi falsi. Lasciando ovviamente a Jins la libertà di scegliere il mio. [Hayate]


    Non ci furono problemi nell'imbarco e la sera passò senza particolari eventi. In tutto ciò mentre la nave navigava solcando le onde e portandoci ad una destinazione specifica: Tsukiyama. Il Monte Luna, per dirla in altri termini. Lì, dove in teoria avrei trovato i Lupi di Hayate e il Cuore citato dalla Liberalità.


    Durante la cena non potei fare a meno che pensare a Jins Kaguya, mentre mi intrattenevo con lui parlando di fiori, profumi e vestiti. Forse come effetto collaterale di vivere ad Ame mi sorse il dubbio sulla sua affidabilità. Se da una parte non avevo la ben che minima remora sulle Virtù, e sul loro operato nel quale davo massima e totale devozione... potevo dire altrettanto di Jins? Lui infondo era un mio pari. E cosa lo spingeva a seguire Hayate? Potevo fidarmi ciecamente? Come matrona della Lacrima d'Argento conoscevo bene le Virtù e i Peccati degli Uomini e l'invidia o la gelosia erano tra le bestie più infime che potevano consumare chiunque. Tuttavia rispondere alle mie domande sarebbe stato impossibile da fare, mi trovavo davanti del resto ad un Jonin che aveva vissuto anni sotto copertura, senza lasciare tracce o creare dubbi, e quindi era un attore consumato. Molto più di me. Imperscrutabile. Restava solo un dato certo, se aveva ottenuto la fiducia della Liberalità allora aveva anche la mia... fino a prova contraria.


    A cena conclusa venne il momento di riservarsi del tempo, e per dare credito al nostra recita, ci ricavammo un posto a prua... intenti a scrutare oltre al mare alla ricerca della terra dei Lupi. E fu in quel momento che i miei occhi caddero sul ponte, a guardare chi era presente. E proprio lì che mi accorsi di tre individui singolari, erano Ninja o Samurai? Difficile dirlo, dalle armi e armature vistose che sfoggiavano. Notai poi la presenza di tizio un po' grassotto, un possibile e tipico cliente della Lacrima, sicuramente accompagnato da quella che poteva essere la sua guardia. Poi i miei occhi si spostarono su una giovane coppia, con due figli a carico e infine... infine il mio sguardo si posò su di lei.

    Lei.



    Kairi Uchiha.



    La mia compagnia di Team. Una persona di assoluta fiducia e onestà. Un persona a cui Kato credeva e a cui aveva svelato la sua anima. Aveva rischiato la vita per lei, e Kairi per Kato. Si erano pure affrontati, per conoscersi meglio. Lei era la luce che illuminava Shin e noi tutti. Una luce che quando si spense lasciò il vuoto. L'ombra. I Prodromi dell'Oscurità.

    Dovetti dare fondo ad ogni singola mia abilità e capacità attoriale, ormai frutto di infinite ore passate alla Lacrima, per gestire le emozioni che scaturirono dal mio cuore meccanico per mantenere la calma. Voltai leggermente lo sguardo, facendo finta di niente, restando neutra con il viso ma allo stesso tempo mi resi conto che sarebbe stato impossibile trattenersi completamente... così quando, quasi per fortuna o coincidenza, Jins iniziò a parlare di argomenti seri, in quei precisi frangenti mi avvicinai a lui, e fingendomi come la Lady Giulet Kurogane innamorata del giovane Romeo Iga in Occhi del Deserto, lo abbracciai forte stringendolo amabilmente, dando le spalle al trio di Ninja. Ma non solo, portando il mio indice sulla sua bocca bloccai le sue parole sussurrandogli all'orecchioSato-chan... non parliamo stasera. Godiamoci questo bellissimo chiaro di luna ... che si rifrange sui tuoi occhi. E concentriamoci sul suono delle onde del mare. Era da tanto che aspettavamo una vacanza insieme. Voglio sentire il tuo calore. E da meno di un palmo di mano l'uno dall'altra con un'occhiata velocissima che indicava la direzione, percettibile solo a Jins, suggerii all'Hayate una, anzi più presenze indesiderate. Una possibile minaccia. E lo volontà di ascoltare, raccogliere informazioni. [Nota Percezioni]


    Probabilmente Jins, stretti in quell'abbraccio, avrebbe percepito il mio cuore battere e sussultare. Questo perché avevo visto Kairi Uchiha. Sì. Lei. Jins avrebbe potuto notare una lacrima di sincera commozione scendere lungo il mio volto, memoria di una vita passata.

    Il mio pensiero volò nel passato, dove Kairi Uchiha insieme a Shin, Shunsui e Kato avevano agito alla città della Pietra e lì avevano cambiato le sorti di molti. Kato compreso. Lì, fu l'ultima volta che il team fu riunito. E da quell'evento nulla fu più come prima. Ancora da chunin accademico Kato aveva perso ogni rapporto con Kairi, la quale probabilmente si era allontanata dalla via Ninja. Se solo... se solo fosse venuta all'Abete pure lei, e ne ero certa, sarebbe stata illuminata dalla Luce di Hayate colmando l'oscurità che si era formata nel nostro cuore dopo gli eventi di Iwa. Avrebbe compreso quante menzogne e quante castelli di carta circondavano il mondo accademico. Avrebbe visto la verità nell'azioni del mio Leader! Che spreco di talento incommensurabile!


    Sospirai, ritornando alla realtà. Forzandomi. E mi chiesi il perché della sua presenza, e anche del Jonin suo compagno di Clan. Hangetsu Uchiha, il nostro committente per la missione alla città della Pietra. Sicuramente anche il terzo era legato a loro, oltreché all'immancabile cane compagno dell'Uchiha. Era veramente plausibile che tre Ninja di quel calibro si stessero muovendo per catturare un possibile traditore? E se era veramente così allora di chi stavamo parlando? Tuttavia per un attimo venni colta da un flash. Possibile che anche loro fossero diretti dai Lupi? Infondo Kairi Uchiha era legata ad essi. Ma come era possibile? E perché proprio ora? Tale era la coincidenza?


    Così rimasi in silenzio, abbracciata a Jins, con i sensi in particolare l'udito acuito all'inverosimile e nel frattempo cercai di tranquillizzarmi. Non erano distanti, ma nemmeno troppo vicini. Dunque mi concentrai e cercai di ascoltare ogni loro parola, cogliere ogni dettaglio spingendo sicuramente Jins a fare altrettanto. Sperando di capire chi o cosa aveva spinto Kairi a ritornare in azione.


    Chiaramente non potevamo restare lì all'infinito, o sarebbe stato fin troppo sospetto. Quindi dopo un po' di tempo, e dopo aver provato a cogliere qualche loro conversazione, avrei suggerito a Jins di fare il giro della barca per capire chi fossero i presenti (ovviamente tendendo un orecchio al trio). A braccetto con il mio “fidanzato” mi sarei presentata in maniera cordiale a quello che non sapevo essere il mercante Una notte speciale, vero? Noi stiamo andando a Tsukiyama... come vacanza era da molto che aspettavamo un momento del genere. Lei è del posto? Mi sa suggerire qualche luogo speciale? Qualcosa che è conosciuto solo dai locali? Poi... per tutti i Kami! Ha visto anche lei quei Samurai? Mi incutono paura... non ho mai visto tutte quelle armi... Qualche frecciatina utile a sondare il terreno. Poi chiusa la conversazione con l'uomo passando a fianco del passeggino mi sarei limitata ad un ampio sorriso Chissà se al termine di questa vacanza arriverà una gradita sorpresa... dissi facendo l'occhiolino a Jins Quanti anni hanno? Così piccolo per un attraversata, seppur leggera. Un bel rischio, mamma! Per fortuna che il mare è tranquillo Commentai alla donna. E terminata quella conversazione non ci restò altro che tornare sottocoperta. Evitando ovviamente di incrociarci con il resto dei Ninja/Samurai.


    Chiusa la porta alle nostre spalle, lì avrei iniziato a parlare all'Hayate, sedendomi accanto e con giusto un filo di voce appena udibile Jins, i tre che erano vicino a noi... sono elementi indesiderati. Il primo, con la coda di cavallo, è un Jonin accademico. Hangetsu Uchiha accompagnato dal suo cane ninja. E' un suo valido alleato. La seconda è Kairi Uchiha. E' almeno un Chunin, sempre accademica. Abile anche lei. Non aggiunsi ulteriori dettagli Il terzo non lo conosco, ma presumo sia un loro alleato. E oltre a loro ci sono altri tre Ninja, o forse Samurai. Squadrai dall'alto al basso l'Hayate Ammettiamo che siano qui per ricercare un ladro. Per quale motivo l'Accademia smuoverebbe almeno un jonin e un chunin? Non solo, Kairi Uchiha so per certo che è legata ai Lupi. E io non credo nelle coincidenze, troppa gente in un posto così piccolo. Jins cosa sta succedendo nelle Foreste del Branco? Ti prego... di ascoltarmi e di rispondermi. La mia esperienza mi insegna che è fondamentale ottenere informazioni. Sta succedendo qualcosa sull'isola? Oppure hai ricevuto informazioni dal branco? Allarmi? Preoccupazioni? Hai modo di chiedere alle tue evocazioni? Avrei atteso una sua risposta o affermazioni In ogni caso ti volevo domandare... cosa devo sapere sui Lupi? Abitudini, comportamenti da evitare o doni da portare. Non solo, mi spiego meglio, è come se mi sentissi attratta... da quando avevo incrociato il lupo etereo, e lo avevo sconfitto ma questo forse non era ancora il caso di dirlo a Jins … come se alcuni di loro ululassero al vento e richiamassero la mia presenza. E' strano. Ma allo stesso tempo invitante. Accogliente, caloroso... come essere parte di un branco. Era proprio così. Non avevo al momento altri termini per descriverlo Per i Corvi invece... sono perfettamente consapevoli della mia scelta e non hanno obiezioni, l'importante è che rispetti il patto che ho siglato con loro e lo farò. Ho dato la mia parola. Al termine di quelle domande avrei lasciato Jins rispondere, avevo ancora diverse considerazioni da fare prima di chiudere la conversazione.

    Comunque al termine di tutto, quando sarebbe arrivato il momento di dormireOra è bene che facciamo a turno. Viste le premesse direi che è meglio che uno di noi resti sveglio, mentre l'altro riposa. Sei d'accordo? Ah, evitiamo di mangiare se non dalle nostre vettovaglie. O di muoverci da soli. Potremmo essere già dei bersagli.

    Naturalmente alla mattina, prima di uscire dalla stanza ingannando il tempo mi sarei preparata a dovere, mentre Jins riposava e dormiva. [Preparazione 1] [Preparazione 2][Preparazione 3]



     
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    Erano passati ormai diversi mesi dal ritorno a Konoha di Kairi, e si era ormai abituata al ritorno alla routine che tanto le era mancata durante i suoi mesi di assenza. Aveva ormai salutato tutti o quasi le sue vecchie conoscenze al villaggio, salvo alcuni che sapeva aver abbandonato il mestiere o che ancora non aveva avuto modo di salutare come il giovane Senju Yato, ed erano diverse le missioni che aveva ormai risolto da allora.

    La notte in cui viaggiava era splendida e a dirla tutta una delle atmosfere preferite dall'Uchiha: adorava viaggiare di notte, quando il mondo dormiva e regnavano pace e silenzio. La luna piena, sempre magica, era un'ottima compagna di viaggio e Kairi si era trovata più volte a fissarla mentre, cullata dalle placide onde del mare, si perdeva nei pensieri. Un paio di volte aveva in realtà dovuto combattere la tentazione di appisolarsi, la situazione sembrava perfetta per farlo ma non poteva indubbiamente permetterselo: era in missione ufficiale accompagnata da altri due colleghi accademici, uno dei quali era una sua conoscenza di vecchia data.
    Aveva lavorato con Hangetsu Uchiha diversi anni prima, nel paese della roccia, in una missione con Kato, Shin e Shunsui: le si strinse il cuore nel pensare come quella fosse stata l'ultima effettiva volta in cui aveva collaborato così a stretto contatto con i primi due, e la stretta si fece ancora maggiore nel ricordare le informazioni che Raizen le aveva dato mesi prima. Ancora non si capacitava di come i due potessero aver abbandonato i due villaggi accademici, di come forse fossero diventati Nukenin...Tra l'altro, proprio quella missione aveva garantito ai 3 la promozione a chunin
    Non conosceva l'altro shinobi, poco loquace e con uno sguardo che a dirla tutta un poco inquietava la kunoichi, che oltre ai classici convenevoli per questo motivo non rivolse troppo la parola al biondo.
    Ascoltò invece con attenzione Hangetsu, più loquace ed a pelle anche a lei più simpatico, probabilmente complice l'appartenenza allo stesso clan: era da anni che non partecipava ad una missione con un Uchiha e la cosa la rendeva più che sollevata, era sempre un piacere vedere qualcuno più esperto di lei con il suo stesso sangue in azione. Sapeva che l'uomo non fosse esattamente uno dei membri più amati del clan ma non le importava più di tanto.
    Se il suo amico a 4 zampe Ludo si fosse dimostrato propenso, si sarebbe chinata per concedergli qualche carezza: il canide le ricordava molto Kiba come modi, la lupa era tranquilla e gentile al contrario del fratello Tsume, decisamente più scontroso, e men che meno simile a Daikami, il burbero del branco.

    Due jonin ed una chunin per una semplice missione di raccolta informazioni? mantenendo comunque bassa la voce per non farsi sentire dai più presenti sulla nave O ci sottovalutano, o la missione è decisamente più difficile di quello che vogliono farci credere non fece altri particolari domande sul ladro, Hangetsu spiegò come ulteriori informazioni sarebbero arrivate da lì a poche ore e non era quindi necessario chiedere ulteriori specifiche, ma le faceva in ogni caso strano come avessero chiesto ninja di quel livello per una missione simile: forse le sfuggiva qualcosa, ma riteneva che bastassero due genin accompagnati da un chunin per risolvere un simile compito.
    Dubbio che sembrava non attanagliare Haru, che con modi affabili ma impersonali si rivolse alla kunoichi e quest'ultima pensò che il suo nome, "distante" gli calzasse come un guanto Non sono tornata da molto al villaggio, ma ho già affrontato diverse missioni. Non mi piace stare con le mani in manosorrise, cercando di sciogliere un po' la freddezza del jonin davanti a lei.

    Rimase poi qualche istante a riflettere su ciò che il suo branco le aveva detto poco prima di partire quella missione: a quanto pareva stavano praticamente entrando in casa loro, e questo portava alla squadra un vantaggio non da poco.
    L'Uchiha non era tuttavia intenzionata a condividere una informazione così sensibile al suo team, o perlomeno non voleva rivelare che da quella stessa montagna si poteva accedere al loro mondo: erano informazioni strettamente del branco, e non intendeva parlarne senza loro eventuale consenso, per non dover rischiare di mettere in pericolo tutto il branco
    Poteva però raccontare una parziale verità, ai fini della missione I membri del mio branco conoscono molto bene Tsukiyama. Una volta arrivati, potranno darci un'enorme mano nella ricerca del ladro d'altronde spesso e volentieri aveva chiesto aiuto ai suoi compagni quadrupedi per missioni di quel tipo.
    L'idea di poter incontrare altri lupi la incuriosiva non poco: Kiba e Daikami le avevano spesso parlato della coppia alpha che li guidava, anche se la ragazza non li aveva mai realmente conosciuti.

    Non si preoccupò troppo di ascoltare le conversazioni degli altri presenti sulla barca, rispondendo di tanto in tanto alle occhiate torve che lanciavano i ninja della luna. Delle altre persone presenti, nessuna le sembrava in realtà sospetta, si trattava probabilmente di normali viaggiatori che dovevano arrivare all'isola: tuttavia la prudenza non era mai troppa, e come spesso faceva decise di dare una rapida controllata alle persone a bordo, per avere una idea generale di come fosse la situazione, ma senza aspettarsi di trovare grosse sorprese [Sesto Senso]

    Se tutto fosse stato tranquillo, o almeno apparentemente tranquillo, avrebbe continuato a conversare amabilmente con i suoi compagni, senza lasciare trapelare troppe informazioni: per quello, avrebbe atteso il briefing della mattina. Sarebbe rimasta sveglia tutto il resto del viaggio, riposandosi e non sprecando energie ma tuttavia non abbassando mai totalmente la guardia, godendosi la dolce luce della luna che li accompagnava durante il placido viaggio. Se solo avesse saputo che il suo vecchio compagno di missione Kato era a poche decine di metri da lei...



    Edited by Kairi Uchiha - 23/4/2024, 16:10
     
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