Posts written by Yusnaan

  1. .

    Un Villaggio in Pericolo

    Ammiratori Segreti


    Una giornata spendida a Villa Kiyomi era appena cominciata. Il sole splendeva, il cielo era limpido, Eva pascolava placidamente nel giardino e la padrona di casa aprì lentamente gli occhi, svegliata con il dolce profumo di peonie fresche che i suoi fedeli Tsukumogami avevano portato in un vaso. Con molta calma si alzò, infilandosi una leggera vestaglia e si andò a sedere difronte allo specchio poggiato nella zona make-up.
    Buongiorno, Kiyomi-sama. Buongiorno, Han-Hansha. Disse la giovane donna, rispondendo al saluto dello specchio parlante.
    Come ti sembro oggi? Chiese, sistemandosi i capelli.
    Più incantevole di ieri e meno bella di domani.
    Adulatore. Sempre sorridendo, Kiyomi si diresse nello splendido ed enorme bagno con al centro la grande vasca da bagno, dove l'attendeva un caldo bagno profumato con petali di rosa.
    Con tutta calma, dopo essersi vestita, leggermente truccata e spazzolata i capelli, scese al piano inferiore per la colazione, incrociando per il tragitto vari oggetti e mobilio animati che le rivolsero ognuno un cordiale saluto, al quale rispose allegramente; non aveva motivi per non essere felice, stava andando tutto per il meglio: gli affari con la sartoria andavano benissimo, aveva recentemente conquistato una miriade di nuovi alleati che erano felici di darle una mano in qualsiasi faccenda, il suo corpo ancora non mostrava il minimo segno di invecchiamento e l'accordo con Raizen era finalmente era finalmente a buon punto. La sua vita stava procedendo esattamente come l'aveva programmata.

    Varcando la soglia della cucina fu investita da una ventata di un caldo profumo di croissant appena sfornati, salutando con piacere la sua unica domestica umana rimasta, la sempre leale Hanako che al momento era anch'essa intenta a fare colazione, e i vari componenti animati dell'arredamento; prendendo posto su di uno sgabello accostato all'isola, accettò volentieri il the offerto dalla teiera saltellante, ma la visione di un terzo incomodo seduto su un altro sgabello la disturbò abbastanza.
    Henta-Kuma, quanto volte ti ho detto che se vuoi fare colazione con noi, devi farti almeno un paio di giri in lavatrice? Sento la tua puzza da qui.
    Compresa questa? 21. Rispose il grande orsacchiotto di pezza, abbassando il giornale che era intento a leggere e senza prendersi la briga di togliersi di bocca la pipa (spenta) che fingeva di fumare; Henta-Kuma era un tipo particolare, che indossava la parte di sopra di uno smoking ed uno sfavillante tutù rosa, ma ciò che più infastidiva Kiyomi erano i suoi modi rozzi e molto spesso provocatori.
    Mi dispiace che non tolleri il profumo di vero maschio, ma molte donne lo apprezzano. Capisci, non posso privarmene.
    Dubito che qualcuno si avvicinerà mai a te, se prima non ti lavi. Aggiunse la ragazza, servendosi la colazione dai piatti da portata poggiati sul marmo lucente.
    Dagli tempo...prima o poi cadrai anche tu ai miei piedi e mi supplicherai di concederti una sniffata.
    Dopo aver alzato gli occhi al cielo, sapendo che si trattava di una battaglia persa, Kiyomi addentò un croissant con marmellata di ciliege, per poi prendere un sorso di the e passare a concentrare la sua attenzione sulla posta che era sistemata lì accanto.
    Soltanto 2 lettere oggi, Kiyomi-sama. Sono tutte e 2 anonime.
    La Saito aprì, con aria alquanto infastidita, la prima lettera, in quanto non già immaginava chi fosse il mittente; ormai erano ormai anni che trovava tra la posta lettere, cartoline, pacchi e foto osè tutte della stessa ragazza che da quando l'aveva conosciuta all'inaugurazione di quel dannato locale, non le si era scollata più di dosso; certo, le faceva piacere avere un'altra ammiratrice, specie se così palese da adorarla in quel modo sfacciato, senza per fortuna importunarla anche di persona, ma l'insistenza e la caparbietà di quella ragazzina si facevano sentire anche troppo nella sua vita, visto che sembrava assolutamente convinta di poter arrivare ad andare a letto con lei.

    La lettera in questione aveva in allegato una foto della suddetta ragazza in una lingerie piuttosto provocante, e nel testo, oltre a vari complimenti dedicati al perenne splendore di Kiyomi, vi era un invito a cena, a sue spese, al ristorante più chic di Konoha con la promessa che le avrebbe fatto passare una serata indimenticabile.
    La donna appallottolò lettera, busta e foto, e la lanciò nel cestino della spazzatura nell'angolo, completamente convinta di rifiutare l'ennesimo invito da parte sua, ed aprendo la seconda busta, nella quale si aspettava un secondo biglietto della medesima persona, ma le sue aspettative vennero deluse.
    Irmtqgj
    "Stupenda signorina Kiyomi"...mh, inizia bene. Pensò, leggendo a mente il curioso messaggio che la invitava a dare una mano ad un villaggio che non aveva mai sentito nominare e che sembrava attaccato da animali selvaggi; una situazione spiacevole per loro, che richiedeva sicuramente dei ninja in grado di aiutare quelle persone in difficoltà.
    Senza esitare, una volta finito di leggere, la ragazza appallottolò anche quella lettera, mandandola a far compagnia alla prima.
    Purtroppo per loro, Kiyomi aveva ben altro a cui pensare ed una prestigiosa sartoria da gestire, per cui non si sarebbe di certo mossa dal villaggio se non per qualche motivo davvero importante o qualcosa che stuzzicasse il suo interesse, quindi, dopo aver finito di fare colazione, ed essersi esercitata per circa mezz'ora al pianoforte, uscì di casa con uno sgargiante abito estivo e sandali con tacco basso, per dirigersi tranquillamente al suo negozio, dove la aspettavano diversi capi preziosi da finire entro la giornata.
  2. .

    Prima Missione


    V


    A quanto pareva, il ladro era cocciuto e non sembrava aver voglia di parlare, ma questo non scoraggiò per niente il neo sunese, anzi, se avesse vuotato subito il sacco sarebbe stato anche fin troppo semplice e non lo avrebbe trovato tanto stimolante.
    Guarda che non c'è problema se non parli, eh, sto qua tutto il giorno, non c'ho un cazzo da fare. Ma prima di sferrargli l'ennesimo gancio destro sul naso, una voce terrificante alle sue spalle gli intimò di fermarsi. Lentamente si voltò perplesso verso il ragazzino che lo aveva seguito per mezzo deserto, il quale sembrava aver proprio cambiato voce con chissà quale trucchetto; Juro infatti non pensò neanche per un istante che il giovane che si faceva chiamare "MangiaFuoco" potesse avere qualche tipo di potere nascosto o non fosse ciò che sembrava essere, continuando a fissarlo per capire dove volesse andare a parare con quella sceneggiata.
    Rimase ad ascoltarlo finchè il ragazzino non azzardò una proposta che includeva il lasciargli uccidere quell'uomo ed una minaccia se non gli fosse stato permesso, cosa che fece alzare gli occhi al cielo al biondo, ma che dopo un paio di istanti si ritrovò ad accettare senza battere ciglio.
    Va bene. Tu fammi ritrovare il martello e poi fanne quello che vuoi. Rispose l'uomo con fare tranquillo, alzandosi dal corpo del bandito ed invitando il giovincello a farsi avanti. Era cosa nota che esistevano arti ninja in grado di guardare nella mente delle persone, e questo sicuramente avrebbe velocizzato l'estorsione di quell'informazione, nonostante lui avrebbe preferito fare a modo suo, ma decise di fidarsi e procedere in quel modo, così da poter tornare più in fretta a casa; ovviamente non aveva alcuna intenzione di lasciare che uccidesse il fuggiasco, dato che la sua missione prevedeva il riportarlo vivo, ma lo avrebbe sfruttato per ritrovare il martello e se lo sarebbe tenuto buono finchè non ne fosse entrato in possesso, prima di poter far la sua mossa e infrangere i sogni di quel bamboccio.
    Una volta scoperto dove si trovasse la fatidica arma, Juro si sarebbe complimentato col ragazzo e lo avrebbe seguito nella direzione indicata dal ladro, senza ovviamente slegarlo dalle corde e portandoselo dietro come fosse al guinzaglio.

    Chakra: 8.25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 4

    Note
    ///
  3. .

    Attacco alle Mura


    Rinforzi


    Per cercare di raggiungere Kyuke il prima possibile, il gruppo attraversò il fiume a nuoto, sforzandosi per lottare contro la corrente e la bassa temperatura dell'acqua, ma a parte Akuraguri, che già aveva appena attraversato il torrente, nessuno mostrò segni di affaticamento evidenti, prendendo a correre verso il punto di incontro; una volta arrivati al bivio, però, non c'era ancora nessuno, motivo per cui avrebbero dovuto dirigersi nella direzione presa dal sunese e Pankeki.
    Sarebbero passati altri pochi minuti, prima di incrociare il panciuto felino che correva verso di loro. Oh....finalmente....dovete subito....oh diavolo.... Il leopardo respirava a fatica, evidentemente fuori allenamento, dopo aver corso così tanto ed aver scalato e disceso la grande parete rocciosa.
    Parla piano, che è successo. Prendi fiato, respira. Dov'è il ragazzino? E'...due...grossi...paura... Per la miseria, vuoi parlare? Cinghiali....enormi....più grossi di me...lui è rimasto lì.
    Non ci sarebbe stato bisogno di aggiungere altro, e Ryuu ed il resto del gruppo sarebbe ripartito ancora più velocemente, per raggiungere il prima possibile il loro compagno, con Pankeki che viaggiava in coda, ormai alquanto stremato da tutta quella attività fisica.

    Nel frattempo, Kyuke, riuscito ad evitare tutti gli attacchi, spari dalla vista dei 2 animali, mandandoli temporaneamente in confusione; il duo di cinghiali infatti iniziò a girare in tondo, annusando dappertutto per ritrovare l'intruso, ma forse grazie alla distanza, forse grazie al suo metodo di occultamento, passarono parecchi minuti a cercarlo, visibilmente infuriati per quell'incursione. Ispezionando alberi e cespugli, si avvicinarono sempre più alla sua posizione, ed il più piccolo gli girò intorno ad appena un metro di distanza.
    Ma quello stratagemma non avrebbe funzionato per sempre, e difatti, un altro paio di minuti dopo, si sarebbe ritrovato difronte il più grosso, pronto a caricarlo di nuovo. Dopo aver lanciato un grosso strillo suino, così da attirare l'attenzione del suo compagno, partì nuovamente per incornarlo, ma venne improvvisamente bloccato da un posesnte felino maculato, che lo placcò salvando il genin dalla sua furia.
    Se Kyuke si fosse voltato, avrebbe notato che anche il resto del gruppo era arrivato, meno Pankeki, e si prepararono tutti a respingere la furia dei 2 cinghiali. Oh, mamma, che che diavolo... Ohhh....L'espressione del Mizukiyo non era nè preoccupata, nè perplessa, al contrario di quelle del resto della squadra, ma vagamente colpevole, e mentre lui rimuginava su chissà cosa, le bestie selvatiche ripartirono all'attacco.
    Nonostante Kurobaku balzò ringhiando sul dorso del cinghiale, agganciandosi a lui con i suoi grandi artigli, la bestia si fiondò ancora una volta su Kyuke, tentando di schiacciarlo sotto gli zoccoli [Azione], per poi fermarsi per via dei morsi che stava ricevendo dal felino, tentando istintivamente di scrollarselo di dosso.
    Allo stesso tempo, il cinghiale più basso si sarebbe lanciato verso Kohana grugnendo imbestialito, ma quest'ultima evitò rapidamente l'attacco saltando agilmente sul ramo di un albero vicino, rimanendo aggrappata a testa in giù [Difesa]; ma il robusto animale non si sarebbe fermato, caricando Akuraguri con le massicce zanne. [Attacco], per poi tentare di stenderlo con uno zoccolo dritto in testa. [Attacco]
    In tutto ciò, non avrebbero potuto ricevere supporto dal capo dei guardiani, in quanto si sarebbe defilato non lasciando traccia.
  4. .

    Dimostra Chi Sei


    Ho esagerato?


    In un attimo il ragazzo chiuse il collegamento con il chakra del Sanbi, la foschia che attanagliava la sua mente si diradò ed un turbinio di emozioni e sensazioni lo investì in pieno; il petto gli doleva in modo tremendo per via del potente colpo di Gyoza e le braccia furono investite da immense fitte per l'aver spinto il suo corpo oltre i propri limiti, in particolare il braccio destro, dolente e rigido. Aveva il fiatone ed a malapena si ricordava il perchè, ma sapeva di doversi assolutamente riprendere. Con gli occhi persi nel vuoto, nel tentativo di riportare a galla i ricordi offuscati degli istanti precedenti, agguantò dalla tasca uno dei suoi tonici e lo ingoiò; non gli piaceva farsi controllare dalla furia del demone, avrebbe potuto aggredire chiunque senza volerlo, e mentre il suo corpo andava riacquistando un po' dell'energia persaRecupero 4.5 Leggere per via del potere del demone, con questo timore alzò gli occhi per guardare la grossa tartaruga morente ed i suoi compagni attorno ad essa.
    Porca vacca. Esordì uno dei suoi cloni, una volta avvicinatosi al Kamui. Persino loro si stupivano ogni volta di quanto l'originale potesse diventare forte ed instabile usando il chakra demoniaco, ma almeno non ebbero la reazione negativa di Fudoh, il quale sembrò prendersela con lui per averlo ucciso. La frase che gli fece più male fu quando il medico lo accusò di non aver avuto la volontà di salvarlo, ed in effetti il loro compito era di capire il motivo per il quale i Kamui si stessero comportando in quel modo anomali, ma trattarlo male per aver sconfitto il mostro che cercava di ucciderli era pur sempre esagerato, e che cazzo.
    Il genin non parlò, limitandosi ad annuire al suggerimento di provare ad aprire la porta, alla quale si avvicinò a testa bassa.
    E ti pareva, non ne faccio mai una giusta. Non mi cago il demone e mi dicono di usarlo, lo uso e mi guardano male. Ma vaffanculo, la prossima volta pensaci tu a farlo ragionare col potere dell'amicizia. A 'sto punto mi ammazzo e lo libero, così ve la vedete voi.

    Se è una votazione, io sono a favore.

    Vaffanculo pure tu.

    Andiamo, ti è piaciuto usare il mio potere, ammettilo.


    Fermandosi davanti alla porta sigillata, Ryuu si assentò nuovamente per andare a prendere letteralmente a calci le immense sbarre che tenevano imprigionato il demone a 3 code. Due, tre, quattro calci il genin tirò al duro acciaio, fissando l'occhio aperto del bijuu con aria furiosa. Dall'altra parte del cancello, ci fu un lungo silenzio.

    Adesso me la pulisci.

    Il Mizukiyo aprì la bocca per replicare, ma si fermò, e dopo un attimo di esitazione eseguì l'ordine, strofinando la manica del suo giubbotto sul punto in cui l'aveva colpita, per poi sparire e tornare ad osservare il sigillo di ghiaccio. Doveva romperlo, ma come? La cosa più elementare che gli venne in mente, e che non perse tempo per mettere in pratica, fu di colpirla con la punta della propria wakizashi con forza, fino a 4 volte, nelle crepe che già si erano formate spontaneamente, ma se non avesse funzionato, avrebbe dovuto aspettare qualcun altro per un aiuto, dato che il suo clone aveva già sfruttato l'umiditàNon posso usare uno squalo perchè ho già usato Tecnica Svincolata della sala per evocare uno squalo acquatico.

    Una volta passati dall'altra parte, lo spettacolo che si ritrovarono davanti fu decisamente insolito ed inaspettato, mentre una strana voce sembrava risuonare nelle loro teste. L'hai sentita anche tu? Bisbigliò il genin al suo fedele leopardo che si era accostato a lui, mentre entrambi fissavano con gli occhi sbarrati quello strano albero e le persone dietro di esso. Mh-mh...ma una volta fuori di qui dovremmo fare una chiacchierata, è la seconda volta che ti lascio solo con un mostro così forte e ne esci vincitore.
    Oh, pensavo che ne avessimo parlato.
    Io te l'ho chiesto, sei tu che eviti l'argomento. Non c'è niente di male ad avere un ospite dentro di sè.
    Aspetta, non avevi detto di volerne parlare fuori? Ma quindi lo sai? Ma vi volete stare zitti?
    La misteriosa voce continuò a parlare, complimentandosi con loro per essere arrivati fin lì e altre chiacchiere che confusero ancora di più il genin, che ormai ci capiva sempre meno di tutta quella faccenda. Dove diavolo erano finiti? Se erano riusciti a trovare il luogo in cui era nascosto il manufatto, dov'era? E chi era a parlargli?
    Con milioni di domande che gli frullavano in testa, il ragazzo coi sui cloni ed il leopardo al seguito, si avvicinò molto lentamente allo strano albero, osservando le sue foglie, che a detta della voce possedevano proprietà incredibili, e le persone che si trovavano dietro, sperando di riuscire a vederne i volti per cercare di capire chi avesse davanti. Non doveva perdere la concentrazione, focalizzarsi sullo scopo della missione
    Perchè vuoi che ce ne andiamo? Che cosa abbiamo disturbato? Chiese a voce alta il genin all'uomo misterioso, cercando di scoprire così qualcosa su di lui. Non doveva lasciarsi distrarre, focalizzando l'attenzione sullo scopo della loro missione e dimostrare di sapere come comportarsi quando c'era qualcosa di grosso in ballo.
    Chi sei? Stiamo cercando un manufatto Kenkichi. Shh, lasciate parlare me? Perchè? Guarda che anche io sono Ryuu. Sh, zitti, parla l'originale, non facciamo casino.
    Dopo aver ricevuto una risposta alla domanda precedente, se la voce non avesse badato alle domande dei cloni del Mizukiyo, l'originale avrebbe proseguito a domandare altro. Del manufatto Kenkichi e i Demoni Ombra sai qualcosa?
    Certo, fare domande ad un'oscura entità con probabilmente potenti poteri arcani non era forse la migliore delle idee; fosse stato per Ryuu, avrebbe suggerito ancora di fare marcia indietro ed andare a chiamare rinforzi, ma ormai avevano fatto 30, quindi tanto valeva fare 31.

    Chakra: 13/100
    Clone 1: 23/30.5
    Clone 2: 27.5/30.5
    Vitalità: 11/17.5
    Clone 1: 0.5/1
    Clone 2: 0.5/1
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 625
    Resistenza: 575
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I ×
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 0
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sango × 1
    Note
    ///
  5. .

    Prima Missione


    IV


    .....Porco Cazzo. Quel ragazzino era più schizzato del previsto e si mise a blaterare di sogni e destino, 2 cose che non avevo mai sopportato; nessuno può permettersi di decidere della mia esistenza, nè il destino, nè i Kami, nè chiunque altro, sono io l'unico artefice della mia vita, e sicuramente avere dei sogni è un'idea tremendamente stupida, perchè se vuoi una cosa devi prendertela e basta. E' così che la penso, ma non mi aspettavo certo che un bambino che si perdeva nel deserto perchè glielo aveva detto il destino potesse comprendere. Due uomini...che si conoscono...io sono in missione e tu mi stai seguendo per non morire, non è una conoscenza. Prima trovo quell'uomo, prima tornerò a Suna e non ci vedremo mai più probabilmente. A cosa mai potrà servire questa chiacchierata. Gli avrei risposto, molto semplicemente, continuando a farmi i fatti miei; non era mia intenzione sembrare scontroso ed antipatico, ma avevo in testa soltanto la mia missione, era di vitale importanza portarla a termine, quindi non avrei dovuto in alcun modo farmi distrarre.

    Quando trovammo quel ladruncolo di merda, il mio morale salì decisamente alle stelle; ormai era fatta e non mi restava altro da fare che riportarlo indietro con tutta la refurtiva. Anzi, il fatto che reagì in malo modo ai miei tentativi di farmi dire dove fosse finito il martello del generale Youki, era proprio quello che mi aspettavo, dato che mi diede praticamente un motivo in più per pestarlo e sfogare su di lui la mia rabbia.
    Tirò fuori dei bei pugnali, ma fu un peccato scoprire che non sapesse usarli; mi bastarono infatti pochi movimenti, prima piegandomi verso sinistra, poi scansandomi nella medesima direzione portando indietro la gamba destra, e poi gettandomi ancora più a sinistra, rotolando sulla sabbia e rimettendomi rapidamente in ginocchio, così da evitare anche l'ultima arma malamente lanciata. [Difesa 1, 2, 3] Senza dargli tempo di riprendere la mira, avrei afferrato la cime della corde che mi portavo legato alle spalle, sotto il mantello, e la lanciai verso di lui, mentre questa, guidata dal mio chakra, gli si sarebbe avvolta immediatamente attorno al busto e alle braccia, così da bloccargli i movimenti agli arti superiori. [Tecnica 1] Subito dopo averlo ridotto ad un salame, mi ci sarei buttato letteralmente addosso, placcandolo con una spallata e tentando di sbilanciarlo per cadergli sopra. [Azione 1]
    Allora, te lo chiedo di nuovo... Avrei detto, se fossi riuscito ad immobilizzarlo sotto di me, prima di assestargli un nuovo pugno sul naso. [Azione 2] ...dov'è il martello? e BAM, un altro pugno sul grugno con tutta la rabbia che provavo per quel maledetto. [Azione 3]
    Posso continuare tutto il giorno. C'era un martello da guerra nella lista della refurtiva, quindi non prendermi per il culo. Dov'è il martello.
    Doveva averlo per forza lui, ma se così non fosse stato, avrebbe dovuto almeno sapere che fine avesse fatto. Magari lo aveva venduto, magari lo aveva nascosto o magari glielo avevano fregato, ma sta di fatto che la mia minaccia era vera, avrei potuto continuare a prenderlo a pugni tutto il giorno, e sticazzi delle nocche doloranti.

    Chakra: 8.25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Spallata
    2: Pugno
    3: Pugno
    Slot Tecnica
    1: Tecnica delle Corde
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 4

    Note
    ///
  6. .

    La Famiglia Igashi

    Giochi di Gambe


    Come se tutta quella situazione non fosse già snervante, i pazzi "isolani" si rivelarono anche dei mostri fatti di legno e molto più rapidi di quanto non sembrassero, tanto che quello che Kiyomi provò ad affettare evitò tutti i suoi attacchi con una facilità incredibile. Prima di prepararsi a difendersi, la donna sbuffò.
    Ma chi me lo ha fatto fare, potevo restare a dormire. La sua mente tuttavia era sgombra da pensieri negativi, riuscendo a reagire rapidamente e con freddezza ai fendenti in arrivo, evitandoli con 2 rapide piroette verso sinistra eseguite con estrema leggiadria, ma ad un prezzo spaventoso; [Difesa 1,2]Loto della Foglia: Bassissimo (+2)
    Impasto: Basso (+ 3)

    Riflessi: 550 > 675 (OverCAP in Riflessi)

    Consumo: 1.25 Bassi (x 2) / Semiparalisi alle gambe x 2 Round
    anni e anni di allenamenti di danza l'avevano resa in grado di muoversi con movimenti estremamente agili, ma allo stesso tempo il suo mantello non poteva seguire perfettamente i suoi movimenti, rimanendo vittima dell'arma avversaria e lacerandosi inevitabilmente. Con un grande dolore dentro, ripensando a quante ore gli ci erano volute per cucirlo, senza contare la stoffa costosa di cui era composto, la giovane donna continuò ad evitare i colpi in arrivo, prima con una nuova piroetta -stavolta verso destra- e in ultimo arcuando aggraziatamente la schiena all'indietro e, con una veloce rovesciata poggiandosi sui propri pugni chiusi sulle else delle spade, si rimise in piedi tornando con gli occhi sul suo nemico ed alzando le spade davanti a sè. [Difesa 3,4]Loto della Foglia: Bassissimo (+2)
    Impasto: Basso (+ 3)

    Riflessi: 550 > 675

    Consumo: 1.25 Bassi (x 2)

    Era sicuramente una situazione critica e stava spingendo il proprio corpo oltre i propri limiti, ma se avesse voluto portare a casa la vittoria, avrebbe dovuto fare in fretta e sbarazzarsi una volta per tutte di quell'odioso essere che aveva osato rovinarle il prezioso mantello; non aveva prestato molto attenzione allo scontro di Ryugi, ma che l'aiuto dato alla kunoichi si fosse rivelato efficace o meno, questa avrebbe approfittato del momento di distrazione del suo avversario per mettere mano al piccolo marchingegno che portava sempre in tasca con cui in un attimo potè trasformare le sue 2 spade nella temibile Doppialama della Rosa.
    Con la sua nuova arma nella proprie mani, la bella kunoichi avrebbe riportato dietro la schiena la sua lunga chioma, prima di iniziare a roteare la lunga spada con la mano destra, prima lentamente, poi sempre più veloce con un movimento oscillatorio da destra a sinistra e viceversa, infondendo nella stessa arma parte del suo chakra, facendo allungare ed illuminare di blu le già lunghe lame; [Tecnica 1] così facendo, dopo aver preso velocità avrebbe impugnato la spada con entrambe le mani ed avrebbe tentato un affondo all'addome dopo una rapida piroetta, ma prima che la punta andasse ad impattare, l'avrebbe ritratta [Finta]Slot Gratuito Veloce
    Vel 575
    e si sarebbe data una poderosa spinta con le gambe per effettuare un grande balzo in avanti, mentre avrebbe realizzato una capriola completa ritraendo le gambe e roteando al contempo la spada per portare un attacco con entrambe le lame, diretti a testa e busto. [Slot Gratuito] [Attacco 1]Loto della Foglia: Bassissimo (+2)
    Impasto: Medio (+ 6)

    Forza: 550 > 625 (CAP +2)
    Velocità: 625 > 750 (CAP +2) (OverCAP a Velocità)

    Consumo: 3.25 / 1.5 Leggere - Semiparalisi alle Braccia x 2 Round
    .
    Con un leggiadro atterraggio flettendo le gambe quasi poggiando le ginocchia al suolo, dando le spalle al nemico, avrebbe roteato ancora su sè stessa ed avrebbe tentato un affondo alla testa nemica, spingendo nuovamente il suo corpo allo stremo e sperando di aver finalmente finito con lui. [Attacco 2]Loto della Foglia: Bassissimo (+2)
    Impasto: Medio (+ 6)

    Forza: 550 > 625 (CAP +2)
    Velocità: 625 > 750 (CAP +2)

    Consumo: 3.25 / 1.5 Leggere
    Subito dopo, avrebbe ritratto la spada e, con un'ultima piroetta l'avrebbe roteata al contempo per farla finire dietro la schiena, abbassando il baricentro e rimettendosi in posizione difensiva, cercando nel frattempo di ignorare le dolorose fitte che avevano iniziato a farsi sentire in tutti e 4 gli arti.
    Chakra: 36.5/60
    Vitalità: 11/16
    En. Vitale: 25/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  575
    Resistenza: 500
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Schivata
    2: Doppio Fendente
    3: Affondo
    Slot Tecnica
    1: Lame di Chakra
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Radice di Giunzione × 1
    • Tessen × 1
    • Sai × 2
    • Nacchere × 1
    • Kaiken × 1
    • Abito Kusa × 1
    • Ocarina × 1
    • Lame della Rosa × 1

    Note
    ///
  7. .

    La Bella e l'Oni

    Sesso e Contabilità


    Gli occhi del giovane kiriano si spalancarono, allibiti, nel momento in cui il suo quasi amico levarsi le mutande e restare completamente nudo davanti a tutti, così de botto, senza senso. Non fu tanto per l'imbarazzo, quanto per il fatto che non se lo aspettasse, anche se ormai stava iniziando a conoscerlo ed a capire quanto fosse imprevedibile quello strano tipo; in più si aggiunse anche un po' di invidia, visto che oltre al fisico scolpito, Kuso fosse anche dotato come un cavallo, cosa che però non smosse minimamente la padrona di casa, la quale si comportò come se tutta la scena fosse assolutamente naturale.
    Al contrario, la ragazza sembrò particolarmente interessata al racconto dell'uomo mascherato, prestando molta attenzione alle sue parole, mentre Ryuu non sembrò capire bene tutto il confusionario discorso. Tu non esci con mia nonna. Sarebbe subito intervenuto il genin, venendo però interrotto dalla donna. Quindi sei riuscito a vederlo quando è uscito...interessante...e non è riuscito ad impossessarsi di te? Poco importava cosa avrebbe risposto Kuso, la donna sarebbe rimasto a fissarlo per un paio di secondi, prima di fargli una proposta in maniera disinvolta. Sai, forse ti ho giudicato male, in fondo sembri un tipo interessante e potresti essermi davvero utile. Facciamo così, tu torna qui domani e io ti dico tutto quello che vuoi sapere. Vuoi fare sesso con me?
    La domanda a bruciapelo lasciò interdetto il kiriano ancora di più del biscione di Kuso, e se quest'ultimo avesse accettato l'offerta, la ragazza gli avrebbe suggerito senza tanti complimenti di farlo subito e lì, sui disegni fatti col sangue sul pavimento. Non volendo di certo assistere ad una scena del genere, il genin avrebbe tentato di defilarsi il prima possibile, uscendo da quella casa infernale e respirando finalmente un po' di aria fresca che non puzzasse di sangue, sperando che a Kuso non venisse in mente di tirare in ballo anche lui in quell'osceno atto sessuale; la ragazza invece non avrebbe avuto niente da ridire se il cremisi avesse voluto far partecipare anche Ryuu, purchè lo facesse anche lui.
    Sicuramente sarebbe stata un'esperienza interessante per Kuso, se avesse accettato, ritrovandosi con una donna assatanata che nei momenti clou avrebbe urlato con una voce alquanto potente e mostruosa.

    L'interno degli uffici del capo villaggio avrebbero messo ancora una volta a dura prova lo stomaco di Ryuu, il quale ancora non si spiegava come il suo compagno di ricerche trovasse assolutamente normale tutto quello che avevano visto quella mattina; iniziò a dedurne che forse avesse davvero semplicemente bisogno di viaggiare di più e non giudicare le abitudini degli altri.
    Il ragazzo lasciò ancora una volta che il cremisi esponesse la situazione a quello che sarebbe dovuto essere il sindaco di Pariki, imprecando nel frattempo al soffitto -MA CHE CAZZO VUOI, SEI TU CHE VAI IN GIRO A PARLARE CON TUTTI, PER ME PUOI FARTI UN BAGNO NELLA FONTANA- ma il grasso ometto sembrò alquanto indeciso su cosa pensare di tutta quella storia. Mhh duchessa? Ah...la principessa, sì, gran...donna. E comunque no, perchè dovrei sapere cosa apre quella chiave, è solo una chiave. Disse il vecchio, cercando di abbassare la voce per essere sicuro che altri non ascoltassero.
    Ascoltami, lascia perdere quell'arco, non è un luogo per dei mortali, nessuno può attraversarlo e sai perchè? Nah, non te lo dico, tanto non mi crederesti. In questi libracci non troverai niente di quello che cerchi, c'è solo un mucchio di roba di contabilità, sono i registri del villaggio. Ma dai pure un'occhiata, eh, se ti fa sentire meglio. Per il quarto di bue ci possiamo mettere d'accordo.
    Ryuu sarebbe stato d'accordo con l'idea di dare un'occhiata ai registri di villaggio, essendo una procedura abbastanza normale per una missione esplorativa (anche perchè quel posto sembrava tutto fuorché un ufficio amministrativo funzionante), e se anche Kuso avesse voluto farlo, avrebbero trovato montagne di libri e rotoli piuttosto vecchi ed impolverati; al loro interno, infatti, avrebbero trovato note tutte risalenti ad almeno un secolo prima, senz'alcun evento di rilievo riportato da alcuna parte. Insomma, si sarebbero ritrovati davanti un mucchio di comunissimi registri di villaggio.

    Quando sei soddisfatto possiamo fare il timeskip al giorno dopo, se vuoi magari scrivendo come passi la serata ( >_> )
  8. .

    Caccia Grossa


    Bu bu settete


    Quando Akuraguri si riunì al gruppetto che aveva fatto il giro del villaggio in senso opposto, si ritrovarono tutti un po' perplessi ed anche delusi, dato che la ricerca sembrava non aver portato a molto, come anche le precedenti guidate dallo stesso Ryuu; a quanto disse il ragazzo, però, seguendo le tracce delle creature avevano deciso di separarsi per seguire 2 diverse piste, lasciando Pankeki in compagnia di Kyuke.
    Bè, da questa parte non c'è niente, noi arriviamo dritti dal lato est di Kiri, dove ci sono stati gli attacchi. Anche voi avete trovato rami e tronchi spezzati? Che razza di bestie ci sono qui a Kiri? Ma che ne so, io non ho mai visto una cosa del genere, non li esploro i boschi.
    Ci conviene prendere la strada fatta dall'altro ragazzo, qui non troveremo niente. Disse il grosso leopardo, avvicinandosi alla riva del fiume ed annusando il terreno. In questo posto vengono soltanto ad abbeverarsi. Dedusse alla fine il felino. A quel punto, Ryuu avrebbe quindi proposto di raggiungere Kyuke, riattraversando il fiume a nuoto per non perdere troppo tempo e raggiungerlo il prima possibile; se però Akuraguri, per via dello sforzo appena fatto nell'attraversare il fiume già una volta, non se la fosse sentita, avrebbero perso 10 minuti prima di trovare un guado per riuscire a passare dall'altro lato.
    Ryuu avrebbe preferito accelerare il passo, e dopo aver attraversato il fiume, d'accordo coi suoi compagni, si sarebbe messo a correre facendosi guidare dal suo amico kiriano, per evitare che il l'otese e Pankeki si cacciassero nei guai.

    Nel frattempo, l'otese, ritrovatosi da solo a pochi metri da quelle apparenti pericolose belve selvatiche, avrebbe passato diversi minuti ad osservarle brucare, fare dei piccoli solchi nel terreno e prendere a testate gli alberi lì vicino, in modo alquanto nervoso, quando alla fine, dopo aver annusato l'aria in maniera sospetta, si voltarono verso di lui e prepararono a caricare; in breve gli sarebbero stati addosso, correndo all'impazzata dopo aver già capito dove si nascondesse.
    Il primo cinghiale, decisamente il più grosso tra i 2, avrebbe tentato di incornare il genin travolgendo tutto ciò che avesse trovato sul suo cammino, motivo per cui non sarebbe servito a nulla ripararsi dietro alberi e rocce, grugnendo inferocito. [Attacco] Il secondo gli sarebbe stato addosso subito dopo, anch'egli provando ad infilzarlo con le proprie massicce zanne [Attacco], mentre il primo cinghiale sarebbe tornato alla carica, cercando di schiacciarlo sotto le zampe grosse e tozze. [Attacco] Prima di lasciarlo scappare, però, un nuovo attacco dell'animale più piccolo sarebbe sopraggiunto, scaraventando contro il ninja un piccolo tronco caduto, grazie alle proprie poderose zanne. [Attacco]
    Forse mandare via il suo compagno predatore non era stata la mossa migliore.


    Edited by Yusnaan - 5/5/2020, 22:49
  9. .

    Prima Missione


    III


    Sbuffai, quasi innervosito. Quel ragazzetto era soltanto uno sprovveduto che si era avventurato da solo nel deserto e non aveva visto passare il mio inseguito, ma poco male: le sue tracce erano ancora vivide e, stando a quanto detto dal mercante che avevo incontrato, non poteva essere molto lontano.
    Ripercorri il sentiero che ho tracciato finchè non arrivi ad un percorso abbastanza trafficato, da lì ti basterà seguire la strada verso sud e arriverai a Suna nel giro di qualche ora. Dissi al giovane, indicandogli con una mano la direzione da seguire, ma quello non ascoltò, insistendo nel non voler restare ancora da solo. Non puoi venire con me, ho una missione da compiere, prima di tornare indietro. Potrei metterci giorni. Fui schietto e tentai di spaventarlo, ma non ne volle proprio sapere; ci mancava solo il bambino attaccato alle caviglie.
    Decisi di riposarmi per qualche minuto all'ombra di un albero, dopo essermi rinfrescato faccia, braccia ed aver mangiato un onigiri e un po' di carne essiccata, meditando nel frattempo a cosa potessi dire per far sgommare via quel ragazzino; ignorai la sua domanda sul perchè stessi cercando quell'uomo, non erano certo affari suoi, e gliela rigirai, incuriosito dalla situazione in cui si era cacciato. Io me la so cavare nel deserto, ma tu piuttosto, perchè sei qui, visto che hai appena detto che non ci verresti mai?
    Passati scarsi 15 minuti mi rialzai a malavoglia, alla sola idea di dovermi ributtare sotto quel sole cocente, ma in fondo era la mia prima missione: non potevo permettermi sgarri e dovevo portarla al termine il prima possibile. Di certo non potevo permettere che il cosiddetto "mangiafuoco" -che nome del cazzo- mi rallentasse, quindi anche se non riuscii a scollarmelo di dosso in alcun modo, decisi che lo avrei ignorato. Senti un po', io ho un compito da svolgere e potrebbe essere molto pericoloso, ma se ci tieni a seguirmi sappi che non mi fermerò se rimani indietro. E così ripresi la mia marcia con una corsa leggera, seguendo le tracce lasciate dall'idiota che stavo inseguendo e facendomi nuovamente irradiare dagli scottanti raggi del sole.

    Mentre i miei piedi affondavano nella sabbia e la stanchezza iniziava a farsi sentire, continuai a mantenere la stessa andatura, ignorando il sudore che ormai mi inzuppava i vestiti ed il ragazzino che ormai mi si era attaccato addosso peggio della mia camicia; l'angoscia di aver seguito la pista sbagliata mi attanagliava, ma in un modo o nell'altro sarei comunque riuscito a scovare quel maledetto, dovunque fosse andato a cacciarsi.
    Ero bravo a trovare chi voleva nascondersi da me, è una delle poche cose per cui andavo famoso sulla mia nave e per quel motivo assegnavano sempre a me il compito di rintracciare ed uccidere i disertori, ma stavolta avrei dovuto comportarmi bene e riportarlo vivo, con tutta la refurtiva intatta; passò più di un'ora da quando lasciai l'oasi, raggiungendo la cima di una duna alquanto alta, che ecco in lontananza una piccola tenda montata alla meglio, con accanto un cammello e un paio di grossi sacchi. Poteva essere proprio lui, anzi, doveva essere lui.
    Col cuore rincuorato di una nuova speranza accelerai subito il passo. Ormai era fatta: se si trattava davvero del mio inseguito, non ci sarebbe voluto molto a convincerlo con le buone o le cattive -più probabilmente queste ultime- a seguirmi a suna, ed anche se si fosse accorto del mio arrivo, non sarebbe riuscito comunque a scappare da nessuna parte. Era mio.
    Andò tutto per il meglio e riuscii a raggiungere la tenda, dove evidentemente si era concesso un po' di riposo, senza che lui si accorgesse di nulla, e con tutta calma diedi un'occhiata ad i grossi sacchi accostati all'animale. Sorrisi. Sembravano proprio i cimeli che erano stati rubati, tra cui una vecchia armatura ormai consumata un po' dal tempo, dei pugnali e altre carabattole di qualche valore, ma sembrava mancare il grande martello del generale Youki, non c'era da nessuna parte e sarebbe stato abbastanza difficile non vederlo. Facendo cenno al ragazzino stare alla larga e non fare casino, andai ad aprire la tenda con circospezione e potei subito notare che l'uomo al suo interno, chiaramente il ladro che stavo cercando, stesse dormendo.
    Sveglia sveglia, piccola stellina. Gli avrei sussurrato all'orecchio, accovacciato su di lui, e nel momento in cui si fosse svegliato, gli avrei tirato un bel gancio destro sul naso. Me lo doveva, dopo avermi fatto sgobbare così tanto nel deserto.
    Se tutto fosse filato liscio, sarei allora uscito dalla tenda, intimandogli di uscire e chiedendogli del martello.
  10. .

    Prima Missione


    II


    Erano passate già un paio d'ore da quando avevo lasciato il villaggio, ma ancora nessuno in vista; non ero ancora riuscito a trovare quel maledetto ladro. Per colpa sua mi ero dovuto buttare nel bel mezzo del deserto, uscendo dalla tratta principale per seguire le sue tracce,ma per fortuna, a parte il caldo soffocante, il mio senso di orientamento ampiamente sviluppato non mi avrebbe di certo fatto perdere tra le dune.
    L'idiota, infatti, aveva tentato subito di disfarsi del malloppo, come riuscii a sapere da una carovana diretta a Suna, ed era uscito dal sentiero principale subito dopo; avevo chiesto gentilmente al mercante di poter dare un'occhiata alla sua merce, e devo ammettere che fu anche alquanto divertente potersi permettere certi lussi in nome dell'Accademia, ma non ci volle molto a capire che l'uomo non stesse mentendo, rimettendomi subito in viaggio. Forse si stava rivelando anche un po' troppo facile, e dopo un altro po' di strada mi feci prendere dalla preoccupazione che probabilmente ero caduto in una banale trappola, una falsa pista per farmi seguire la direzione sbagliata; certo, era anche possibile che invece il mio inseguito fosse tanto pollo da non pensare a certi stratagemmi, andandosene tutto tranquillo per un sentiero isolato e non trafficato, e per quel motivo continuai a correre verso est, senza che quell'angosciante presentimento, però, accennasse ad abbandonarmi ed ha lasciare in pace il mio stomaco.
    Dopo ancora un altro po' di tempo a correre nell'immenso deserto, sempre con lo stesso panorama che si estendeva in ogni direzione, difronte a me vidi in lontananza un'oasi e, sperando che non fosse un miraggio, tirai un sospiro di sollievo; lì avrei potuto concedermi finalmente un momento di riposo e riempire una delle borracce che già mi ero scolato. Ormai c'ero quasi, ma prima di arrivare notai distintamente qualcuno corrermi incontro; istintivamente misi una mano dietro la schiena per essere pronto a sfoderare il mio Kukri occultato sotto il mantello, ma non sapendo di chi si trattasse e dato che quel tipo sembrava anche in evidente difficoltà, mi decisi ad avere un tono quasi amichevole ma autoritario, fermando la mia corsa leggera a pochi metri da lui.
    Salve. Ha visto per caso qualcuno passare da queste parti? Un uomo di mezza età, magrolino, con barba nera e capelli neri, ed alto più o meno così. Dissi, alzando la mano destra all'altezza della mia spalla e scandendo bene le parole per essere certo che l'altro mi sentisse bene. Ero certo che non fosse lui, non assomigliava all'identikit che mi avevano dato e inoltre sembrava essere nel deserto da ben più di un po' di ore; in effetti, squadrandolo bene da dietro gli occhiali, non aveva un bell'aspetto e sembrava anche in difficoltà, ma che ci faceva lì nel bel mezzo del nulla più assoluto?
    Se la sua risposta fosse stata negativa, allora gli avrei domandato se avesse seriamente bisogno di aiuto, viste le sue pietose condizioni.
    Per caso ti serve una mano? Che ci fai nel deserto, non sembri molto pratico. A quel punto, se avesse avuto bisogno di un indicazione, lo avrei indirizzato verso suna, sicuramente il villaggio più vicino da quelle parti, ma in ogni caso gli avrei offerto la mia borraccia piena, mentre mi diressi all'oasi per riempire quella vuota. Tieni pure, io ne ho un'altra. Di certo ero cambiato da quando conobbi Tozu, non avrei mai regalato in quel modo la mia fonte di sopravvivenza ad uno sconosciuto prima di farmi contagiare dal suo animo altruista, ma in fondo una borraccia mi sarebbe tranquillamente bastata, specie dopo aver memorizzato la posizione di quell'oasi.
  11. .
    Benvenutooo
  12. .

    La Fonte dell'Eterna Vecchiaia


    Il capo villaggio

    [Akuraguri e Izanami]

    Il signor Nishimura era un ometto basso e dall'aria importante, ma al contempo goffo ed impacciato, ed alla fine apparve nel corridoio dove i 2 ragazzini erano in attesa di essere ricevuti. Buongiorno signori. Venite, accomodatevi. Avrebbe detto, invitandoli a precederlo nel proprio ufficio. La stanza non era molto grande, resa ancora più angusta dalla moltitudine di librerie che occultavano completamente tutte le pareti, ognuna ripieno di rotoli e libri; nell'aria si respirava una vago odore di carta ed inchiostro, interrotto soltanto dal profumo di fiori che entrava dall'unica finestra, davanti alla quale si trovava il piccolo tavolo con attorno vari cuscini disposti a terra.
    Il capo villaggio li invitò ad accomodarsi su quei cuscini, mentre lui si sistemò sul lato opposto del tavolino colmo di rotoli chiusi, che però inavvertitamente rovesciò a terra con fare distratto. Oh, ci risiamo...scusate. Il mio nome è Takahiro Nishimura, è un piacere conoscervi. Posso offrirvi del the? Avrebbe domandato, risistemando i rotoli sul tavolino prima che i 2 facessero le proprie domande, ma se anche uno dei 2 avesse accettato la bevanda, l'avrebbe immediatamente ordinata alla sua segretaria, alzando la voce.
    Oh, sì sì, mi hanno avvisato. Quelle due monelle sono adorabili. Disse l'uomo con fare dolce e lasciandosi scappare una piccola risata. Bè, magari sì, potreste darci una mano. Ormai sono più di 10 anni che si vedono girare questi strani tipi sulla nostra isola, ma a quanto pare sono anche scaltri e svelti, i nostri samurai non sono mai riusciti a catturarli. Oh, un momento, vi prendo il rapporto su questo caso. Il vecchio si alzò per andare a recuperare da uno scaffale lì vicino un rotolo di pergamena, ma non prima di aver rovesciato nuovamente a terra la pila di rotoli dal proprio tavolo. Ma...accidenti....ecco qui, potete consultarlo voi stesso. Disse, porgendo il rotolo ad Izanami e tornando a sedere, risistemando intanto i rotoli caduti dal tavolo. Dunque, vediamo un po' se mi ricordo...la prima volta che sono stati avvistati si trovavano nei pressi del lago e ci sono ritornati anche altre volte. E non solo sulla riva, li abbiamo trovati anche proprio a farsi il bagno, per qualche motivo. Mentre altre volte sono stati visti nel bosco, altre nei pressi della torre nord -una delle nostre torri di vedetta-, sulla scogliera ad est.. sì, insomma, un po' dappertutto.
    Oh no, aspettate, volevo dire che prima sono stati visti alla scogliera e poi alla torre, sì. Credo di ricordare bene.
    Ovviamente si sono intrufolati anche all'interno del villaggio, sebbene non dev'essere stato per nulla facile, vista la presenza dei samurai. E' evidente che stanno cercando qualcosa, ma non sappiamo proprio cosa possano volere.

    Nel rotolo che aveva consegnato ai 2 giovani, avrebbero potuto trovare le stesse informazioni di cui l'uomo li aveva appena messi al corrente, con tanto di date tra cui, facendo attenzione, si sarebbe potuta scorgere una certa ripetitività degli avvistamenti; difatti, avevano iniziato a verificarsi a circa 25-30 giorni di distanza gli uni dagli altri, mentre fino a un anno e mezzo prima erano decisamente più rari. Il signor Nishimura non avrebbe avuto altro da aggiungere, ma se i 2 avessero accennato alla strana faccenda di cui gli avevano parlato le gemelle, sul perchè gli abitanti dell'isola fossero tutti anziani, l'uomo avrebbe risposto prima di tutto con una sonora risata.
    No, per carità, non c'è nessun motivo particolare per cui siamo tutti abbastanza attempati qui. Alcuni sono convinti che sia per via di una vecchia leggenda su una fonte della vita eterna che si trova proprio qui sull'isola, ma non dovete cadere in queste sciocchezze. Io credo sia solo perchè è un posto molto tranquillo, isolato e con prezzi molto bassi per le case. Avrebbe concluso, ridendo nuovamente.
    Se in ogni caso i ninja non avessero avuto altre domande da porgli, il vecchietto si sarebbe rimesso in piedi per accompagnarli alla porta, ma non prima di urtare il tavolino e far cadere per l'ennesima volta tutti i rotoli sul pavimento, imprecando di conseguenza.

    [Kyuke]

    All'ingresso del villaggio, nel frattempo, anche Kyuke avrebbe trovato un arzillo vecchietto pronto a rispondere alle sue domande, ma decisamente molto meno avvezzo alla goffaggine ed ai vuoti di memoria. Infatti, il rigido samurai diede al genin le stesse informazioni che il capo villaggio diede a Izanami ed Akuraguri, ma ben più ricchi di dettagli; grazie a lui, infatti, Kyuke potè venire a conoscenza di come all'inizio quegli uomini sembrava stessero facendo delle vere e proprie immersioni nel lago, aiutati da delle bombole di ossigeno, oppure che nell'ultimo periodo avevano provato a salire in cima alla torre di guardia nord.
    Sono dei tipi veloci a scappare, ma non altrettanto svegli. Hanno iniziato a farsi vivi 2 o 3 volte al mese, e sempre all'incirca dopo un mese dalla loro ultima visita, quindi è diventato abbastanza facile prevedere le loro incursioni. Li abbiamo beccati giusto un paio di giorni fa, sempre nei pressi della torre nord e dovrebbero farsi vivi ancora in questi giorni.
    Ma non abbia paura, Kyuke-san, il villaggio è ben protetto.
    Aggiunse l'uomo, col petto gonfio d'orgoglio ed un sorriso rassicurante al piccolo shinobi.
    Sono riusciti solo 2 volte, per quello che ne sappiamo, ad eludere la sorveglianza ed infiltrarsi nel villaggio. Una volta si sono intrufolati nell'ufficio del capo villaggio, mettendo tutto a soqquadro, e un'altra volta li abbiamo beccati vicino alla fontana, ma chissà cosa stavano facendo. Devono essere fuori di testa, valli a capire.
    Neanche lui avrebbe fatto cenno alla leggenda della fonte, se non fosse stato l'otese a menzionare la faccenda dell'età dei cittadini, ma anche in questo caso sarebbe stato alquanto restio a rivelargli più di qualche cenno storico, definendola soltanto una superstizione.
    Una volta soddisfatta la curiosità del ninja, il samurai lo avrebbe salutato con un riverenzioso inchino, prima di congedarsi da lui.
    E' stato un piacere esserti stato utile, Kyuke-san. Buona giornata. L'uomo non avrebbe avuto, infatti, molto altro da dire all'otese, e non sarebbe parso neanche molto lieto di fornire altri dettagli riguardo alla leggenda.

    [Ieyasu - Il giorno dopo]

    Quando il ragazzino otese si avvicino al peschereccio per rivolgersi ad uno degli uomini affaccendati, dalla sua espressione avrebbe potuto ben intuire di stare per essere liquidato in malo modo, ma nel momento in cui accennò di dover raggiungere l'isola per una missione, il suo volto e quello di altri uomini sulla barca cambiò. La loro barca era un peschereccio di piccole dimensioni, adatto a trasportare tranquillamente anche 15 persone, ed al momento si trovavano su di essa 6 uomini ed una donna, più quello con cui Ieyasu era impegnato a contrattare, ma sembravano tutt'altro sul punto di sbarcare dopo una mattinata di lavoro, anzi, sarebbero parsi in procinto di partire; i 3 a portata di orecchio della discussione dello studente si voltarono verso di lui con sguardo incredulo, lo stesso che ebbe anche l'uomo sul molo.
    Che...che missione devi fare sull'isola? Ci sono altri ninja?
    Qualunque cosa gli avesse risposto il ragazzo, l'uomo avrebbe dato un rapido sguardo perplesso ai suoi compagni, prima di cambiare completamente atteggiamento con lui e rivelando un gran sorriso.
    Bè, comunque sì, certo che puoi venire con noi. Stiamo andando proprio a Rojin a...pescare, non ci sarebbe motivo per non darti un passaggio. A meno che... Diede un'altra occhiata al collega più vicino, che però fece spallucce. No, nessun motivo. Sali pure, prego.
    Scusami, sai, non siamo abituati a dare passaggi, ma per un ninja in missione questo ed altro.
    Aggiunse l'uomo, una volta che il giovane fosse salito a bordo. Non ci sogneremo mai di ostacolare la missione di un ninja, io ho sempre avuto molto rispetto per quello che fate, sai? Ah, io comunque mi chiamo Itachi, molto piacere. Il tizio si sarebbe dimostrato decisamente amichevole, come anche il resto della ciurma, nonostante a tratti avrebbero mostrato segni di imbarazzo o disagio, ma nessuno mise in discussione la presenza del ragazzino a bordo, e se quest'ultimo avesse espresso dubbi in merito all'orario insolito per la pesca, gli avrebbero immediatamente risposto che erano abituati a farlo per evitare la concorrenza degli altri pescherecci.
    Ci sarebbero voluti circa 20 minuti di attesa, quando, finiti i preparativi, la barca sarebbe salpata, lasciando finalmente il porto e stavolta nella direzione giusta. A bordo, Ieyasu avrebbe potuto notare vari attrezzi per la pesca ammucchiati in un angolo, accanto a 2 grossi borsoni viola apparentemente colmi. mentre i marinai avevano , ed il più anziano era evidentemente il capo del gruppo. Nonostante i marinai, tutti tra i 20 e i 40 anni il cui capo era il più anziano, si sarebbero dimostrati sempre molto cortesi e disponibili con l'otese, si sarebbero categoricamente rifiutati di accostarsi alla spiaggia per permettergli di farlo scendere, asserendo, 40 minuti dopo la partenza, che se avesse voluto raggiungere l'isola, avrebbe dovuto farsi a nuoto gli ultimi 3-400 metri. [Nota]Puoi fare tutti gli interpost che vuoi sulla barca, ma come arrivi sull'isola, bisogna aspettare che gli altri facciano il timeskip.

    MAPPA AGGIORNATA

    Rojin2b

  13. .

    Prima Missione


    I


    Mi trovavo ormai a Suna da diverso tempo e faceva davvero un caldo boia. Una volta che venni ritrovato in mare e curato, andai ad iscrivermi all'Accademia; dovevo assolutamente diventare più forte se volevo raggiungere il mio obbiettivo, ma restare lì sarebbe stato troppo incauto, e fu così che decisi di continuare gli studi il più lontano possibile dal mare, nel Villaggio della Sabbia.
    Di sicuro non era un problema il sudore, abituato com'ero a lavorare sulla nave, sotto il sole cocente; e non erano neanche gli strani abiti che tutti indossavano e che anche io ero costretto a mettere per proteggermi da quel caldo infernale; quello che mi faceva impazzire era tutto quel cazzo di giallo. Dovunque girassi lo sguardo vedevo giallo. Giallo il deserto, gialli gli edifici, gialle le tende da sole...per non vedere tutto quel fottuto giallo dovevo alzare gli occhi al cielo, dove quell'azzurro poteva vagamente ricordarmi le onde dei mari in cui ero cresciuto.
    Quel giorno mi trovavo buttato sul letto, con lo sguardo perso verso il soffitto di quel buco di appartamento, quando sentii bussare alla porta; nonostante avessi tirato le tende e foderato le pareti con della carta da parati blu per togliere luminosità alla stanza, il sole batteva così forte che riuscii comunque ad identificare una piccola busta che era stata infilata sotto la porta. Una missiva dall'Amministrazione. Era la prima volta che ne ricevevo una del genere e mi si chiedeva di presentarmi entro un'ora all'ufficio amministrativo del villaggio, risollevandomi completamente il morale. Ero pronto, finalmente mi veniva assegnata una missione in cui avrei potuto dimostrare il mio valore e mettere in pratica quello che avevo imparato.
    Dopo aver fatto un po' di esercizio per riscaldarmi (come se non facesse già abbastanza caldo) ed aver preso tutto il mio equipaggiamento, mi buttai in strada e raggiunsi l'Amministrazione, dove un ninja di alto rango del villaggio mi aspettava per darmi i dettagli della mia missione. A quanto mi disse, qualcuno aveva rubato dei preziosi cimeli appartenuti a vecchi kage, sì insomma, robaccia da museo che tanto stava a cuore ai vecchi del villaggio, ma che andava recuperata al più presto. Dopo avermi fatto dare quanti più dettagli possibili sul ricercato, il quale a quanto pare era riuscito a fuggire dall'Ingresso principale fingendosi un mercante, ed aver ricevuto il suo identikit, non mi rimase altro da fare che mettermi in viaggio.
    Lasci fare a me. Entro il tramonto riavrete i vostri cimeli.
    Sì, ma devi riportare indietro anche lui, vivo.
    Quell'ultima richiesta mi lasciò un po' interdetto. Non era la prima volta che mi ritrovavo a dover recuperare un fuggitivo, ma non mi era mai stato chiesto di lasciarlo incolume, essendo abituato a punirli per ciò che avevano fatto; tuttavia ero pronto ad eseguire gli ordini, non avrei esitato ed avrei fatto tutto il possibile per recuperare la refurtiva e riportare indietro il ladro sano e salvo, se quello era il volere del villaggio. Con un mantello ed un copricapo per proteggermi dal sole bruciante, quindi, attraversai il Gate e scattai nella direzione in cui era stato visto dirigersi il finto mercante, volgendo lo sguardo all'orizzonte ed affondando un piede dopo l'altro nella calda sabbia.
  14. .

    Dimostra Chi Sei


    Scusa Fudoh ^^'


    Ancora una volta il tartarugone si rivelò essere più rapido del previsto, evitando praticamente ogni attacco eccetto la freccia di ghiaccio scagliata da Ipokash; l'unico momento in cui sembrò provare dolore fu quando il genin lo utilizzò come trampolino per l'anciarsi lontano da lui, ma essendo pervaso dalla furia del demone ed impegnato in un movimento acrobatico non riuscì a cogliere davvero cosa fosse successo, nè la motivazione. Gli unici che forse avrebbero potuto intuire qualcosa probabilmente sarebbero potuti essere gli altri componenti del gruppo, compresi i cloni di Ryuu, se avessero fatto attenzione a ciò che stava accadendo. I problemi sopraggiunsero non molto dopo, quando Gyoza si mise a sparare tecnica come se nulla fosse, prima aggredendo il gruppo con un'altra tartaruga fatta di nebbia e poi scagliando contro il Ryuu originale un potentissimo getto d'acqua; istintivamente il genin saltò con un rapido slancio delle gambe [Difesa 1]Furia Demoniaca: MezzoBasso (+3)

    Riflessi: 625 > 700
    , ma la tecnica deviò fatalmente verso di lui, investendolo in pieno e scaraventandolo sulla parete dietro di lui. [Ferita]
    Nel frattempo, i cloni e Kurobaku si sarebbero ritrovati immersi in quella prigione di nebbia, in compagnia di Ipokash ed il Kamui leopardo, ma non sapendo come reagire a quella situazione e volendo essere di supporto all'originale, gli restava ben poco da fare. Riflettendo se fosse la scelta giusta, il clone a cui era stata affidata la bomba la estrasse, lanciando uno sguardo al suo collega accanto, che intuì la situazione e si rivolse alla ragazza. Sali su kurobaku. Ora! Che Ipokash avesse seguito il consiglio o meno, il primo clone avrebbe lanciato a terra l'ordigno, in direzione di Gyoza, nella speranza che il piano funzionasse e che, schiantandosi sulla pozza di acqua caramellosa ed elettrificandola. [Azione 1]Calcolo il secondo effetto. Visto che la tecnica non ha Potenza offensiva, la bomba non dovrebbe aggiungerne, lasciando unicamente lo status di semiparalisi.

    Anche se molto probabilmente l'effetto avrebbe investito anche Fudoh, l'importante è che avesse almeno funzionato sul Kamui tartaruga, paralizzandogli gli arti inferiori mentre il Ryuu vicino a lui si rialzava per proseguire il suo attacco, spuntando l'acqua che gli era finita in bocca. [Demone-Turno 2]+ 6 Bassi di Chakra
    Vel +1 / Rifl +1
    Controllo Demoniaco: Vel+1 / Rifl -1

    Forza: 550
    Velocità: 675
    Resistenza: 575
    Riflessi: 626

    Vincoli attivi: Non può utilizzare tecniche ad eccezione delle tecniche derivate. Non può utilizzare armi ad eccezione di Potenziamenti già indossati. Non può essere furtivo. Non collaborare con terzi. Non può fare ragionamenti complessi.
    CAP: +2 Velocità
    Con lo sguardo colmo di rabbia sempre crescente e la spada ancora stretta in pugno, scattò nuovamente per coprire in un attimo la breve distanza che lo separava dal suo avversario [Slot Gratuito], cercando un altro fendente ad una zampa, potenziandosi sempre più col chakra del Sanbi [Azione 2]Furia Demoniaca: Mezzo Basso (+3)
    Impasto: Medio Basso (+4)

    Forza: 550 (+6) > 700
    Velocità: 675 (+1) 700

    Consumo: 2.5 Bassi
    , ma senza fermare la sua corsa, saltando infine sul carapace del mostro e rimanendoci attaccato. [Abilità] Ormai era deciso a farla finita e da quella posizione, accovacciato poco sotto la testa di Gyoza, sapeva che ci sarebbero state poche probabilità che questo sopravvivesse ancora a lungo.
    Senza attendere oltre e con un maligno sorriso sul volto, il genin avrebbe stretto ancora più forte l'elsa della wakizashi ed avrebbe tentato di decapitare il kamui usando tutta la sua forza. [Azione 3]Furia Demoniaca: Mezzo Basso (+3)
    Impasto: Medio (+6)

    Forza: 550 (+6) > 700
    Velocità: 675 (+3) 750

    Consumo: 3.5 Bassi

    Se però il tartarugone fosse riuscito a sopravvivere ancora una volta, l'attacco non si sarebbe fermato lì e Ryuu avrebbe sferrato un nuovo affondo verso il suo cranio, anche se si fosse ritirato nel guscio, sfoderando una potenza che andava ben oltre i limiti del proprio corpo [Azione 4]Furia Demoniaca: Mezzo Basso (+3)
    Impasto: Medio Alto (+8)
    OverCAP Velocità / Paralisi x 1 Round al braccio destro

    Forza: 550 (+6) > 700
    Velocità: 675 (+5) 800

    Consumo: 4.5 Bassi
    , ma subendone un duro contraccolpo e lasciandosi cadere al suolo per staccarsi dal carapace, col braccio dolorante e a penzoloni.
    Se Invece avesse chiaramente visto di aver messo fine alla vita del rettile, sarebbe balzato all'indietro per staccarsi dal carapace, rimettendosi in posizione animalesca in attesa di veder crollare a terra il suo corpo esanime, prima di rilasciare il chakra demoniaco. [Azione 4] [Abilità]
    Nel frattempo, dopo aver lanciato la bomba elettrificante e sperando che avesse dato un minimo di supporto all'originale, i 2 cloni avrebbero tentato di aprirsi un varco in quella fitta e solida nebbia, lanciando uno squalo acquatico nella direzione in cui si trovava Gyoza prima che lo vedessero sparire. [Tecnica 1]Risparmio il 50%, quindi 1.5 Bassi

    Chakra: 12.75/100
    Clone 1: 23/30.5
    Clone 2: 27.5/30.5
    Vitalità: 4.5/17.5
    Clone 1: 0.5/1
    Clone 2: 0.5/1
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 550
    Velocità: 625
    Resistenza: 575
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: Bomba
    2: Fendente
    3: Fendente
    4: Affondo/Movimento
    Slot Tecnica
    1: Squalo Acquatico
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 0
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sango × 1

    Note
    ///


    Edited by Yusnaan - 1/5/2020, 18:45
  15. .

    Caccia Grossa


    Tana


    Al grosso felino si illuminarono letteralmente gli occhi alla vista di tutto quel bendidio, divorando il tutto (compresa la mela) con una gran fame. Oooohhhww grazie ragazzi, siete mitici. Per il resto del viaggio fu decisamente di umore migliore con i suoi nuovi amici, zompettando in cerca delle tracce lasciate dalle misteriose creature. Ahahah insomma siamo proprio tre scapoloni. Aggiunse nel momento in cui anche gli altri 2 ammisero di non avere figli, nè partner.
    Nessun problema, ci penso io a farti compagnia, amico mio! Disse allegro, quando i 2 ninja decisero di separarsi, seguendo l'otese a nord, mentre Akuraguri prese la strada che conduceva ad ovest; quest'ultimo però, si ritrovò davanti ad un fiume ed avrebbe potuto notare, prima di immergersi, come ci fossero molte più impronte e peli in quella zona, rispetto ai sentieri seguiti nella foresta. Una volta giunto dall'altra parte, avrebbe trovato altre impronte, ma osservandole bene avrebbe potuto notare come provenissero dall'altra parte della foresta, e non come se quelle creature avessero attraversato il fiume, proseguendo il percorso. Ma non sarebbe rimasto solo a lungo; difatti, nel giro di un minuto avrebbe udito dei passi e delle voci provenire da dentro la foresta, e se fosse rimasto lì, avrebbe in breve visto spuntare dalla nebbia Ryuu, Kohana e Kurobaku, i quali sarebbero rimasti molto sorpresi di ritrovare l'altro kiriano.
    Ehy! Che ci fai qui, è successo qualcosa? Gli altri dove sono?
    Da parte sua, Kyuke si sarebbe ritrovato dinnanzi alla parete rocciosa insieme a Pankeki, il quale trovò su alcune rocce l'odore e alcuni peli degli esseri che stavano inseguendo. Ah ah ah, non preoccuparti, tu cerca piuttosto di non restare indietro. No, sul serio, saltare troppo, specie dopo mangiato, mi fa scappare sempre un po' di gas.
    E detto ciò, avrebbe iniziato l'arrampicata, saltando, seppur un po' goffamente, di roccia in roccia con rapidità. Il problema (per Kyuke) si sarebbe presentato più o meno a metà percorso; difatti, se si fosse trovato dietro il leopardo, avrebbe sentito un tremendo odore decisamente stomachevole preceduto da un sonoro peto proveniente dal sedere del felino. Oh...scusa. Avrebbe detto Pankeki con un po' di imbarazzo, prima di proseguire la scalata e di farsene scappare un altro, qualche metro più su.
    Arrivati in cima, si sarebbero ritrovati davanti un paesaggio simile a quello di prima, ma seguendo le tracce trovate da Pankeki, avrebbero presto udito dei suoni simili a versi suini, in lontananza. Oh mamma, che roba è? Sembrano maiali. Ma avvicinandosi cautamente, avrebbero in breve trovato una piccola radura, al cui centro, accanto ad una roccia e diversi cespugli, si trovavano 2 enormi cinghiali dall'aspetto mostruoso. Erano, infatti, ben più alti di un uomo adulto, con pelo lungo e ispido, e zanne lunghe quanto dei kunai.
    Pankeki sarebbe sembrato decisamente nervoso, dato che quei 2 animali si trovavano a soli 10 metri di distanza, ed anche se non si sarebbero ancora accorti della loro presenza, uno dei 2 era sveglio e vigile, ed andava in giro con aria minacciosa. Kyuke avrebbe potuto decidere liberamente cosa fare, potendo contare sull'aiuto del felino: avrebbe potuto attaccare, tendere una trappola, tornare indietro a chiedere aiuto, ma di certo non sarebbero sembrati dei docili animaletti da addomesticare.
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