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  1. .

    La Trama della Vita


    Post IV



    Ci eravamo infilati in qualcosa di grosso, ma non potevo immaginare quanto.
    I due simpaticoni che stavamo interrogando erano alleati con Taki, con gli scimmioni che il Rosso aveva combattuto anni prima e che io avevo evitato abilmente, anche se con un po’ di codardia…

    Taki era lì con la propria élite, tutti combattenti di altissimo livello, incontrarli faccia a faccia avrebbe significato la morte, se non altro sarei morto prima di mio fratello, evitando un sacco di dolore, ma morire lì significava anche non vederlo tornare, passare un’oltre-vita attanagliato dal dubbio.

    In definitiva ci trovavamo nel bel mezzo di un triangolo tra Kurotenpi, Taki e le formichimere. L’idea dei miei compagni di approfittarci della situazione, cercando di spezzare quei delicati equilibri mi trovava d’accordo, soprattutto se volevamo evitare il più possibile lo scontro diretto.
    “Sono troppo vicino ora, Karzan potrebbe farmi a pezzi in pochi secondi. Ho bisogno di un diversivo, magari voi combattenti corpo a corpo potete provvedere a tenermelo lontano. Io punto a Nokoribi.”
    Aggiunsi mentalmente una volta che Hoheneim avesse trasmesso il suo piano mentale a tutti, mentre contemporaneamente attivavo la tecnica segreta di clan. [Slot Tecnica]

    Controllo Spirituale
    Hijutsu di Konoha

    A Mantenimento

    Mastro Illusore: L'utilizzatore può sfruttare il proprio chakra per aumentare, per 1 slot tecnica, l'efficacia di una tecnica Genjutsu di 5 per ogni consumo ¼ di chakra impiegato al momento dell'attivazione della tecnica. Il mantenimento, se presente, verrà aumentato di ¼ Basso a turno ogni 10 di efficacia aumentata. È possibile ridurre di 10 la potenza di una Genjutsu per aggiungere uno status Medio, 1 volta a round, che può durare fino a 2 round (DnT escluso).
    Occhio Psiconico: L'utilizzatore può percepire manifestazioni di chakra, movimenti ed accumuli dello stesso. Richiede un round di concentrazione. Spendendo 4 round è possibile percepire ad una distanza decuplicata (x10). L'utilizzatore non può riconoscere il possessore del chakra, la quantità, le impronte ed eventuali alterazioni dello stesso.
    Affondo mentale: L'utilizzatore può proiettare la propria coscienza all'interno di quella di un nemico percepito con i sensi o tramite Occhio Psiconico nel raggio d'azione di Affondo Mentale, determinando un malus in Forza o Velocità nella fase difensiva dell'utilizzatore o Riflessi nella fase offensiva dell'utilizzatore di 2 tacche ogni ¼ Basso di consumo utilizzato. Se utilizzato su un avversario che non attacca o non attaccato dall'utilizzatore richiede slot azione/tecnica.
    Incalzare Spirituale: L'utilizzatore ottiene 2 tacche in Concentrazione per ogni round in cui utilizzato Affondo Mentale, Occhio Psiconico o Mastro Illusore. Colpire l'avversario con una tecnica derivata azzera l'Incalzare Spirituale.


    I miei compagni si trovavano alle mie spalle, non appena fosse partito l’attacco la direzione più sicura da ogni attacco, o almeno da una grande parte di essi, sarebbe stata verso i miei compagni. Quando lo scontro inizò, se i due ninja di Taki avessero accettato lo scontro, avvicinandosi ai miei compagni o rimanendo al loro posto, mi sarei mosso nella stessa direzione, cercando di riunirmi al gruppo. [Slot Gratuito]

    Se i due si fossero invece allontanati avrei lasciato che lo facessero, seguendoli lentamente per trovarmi al massimo a 3-4 metri da loro. [Slot Azione I]
    In ogni caso, comunque si fossero mosso avrei unito le mani nel sigillo del topo, per poi formare un mirino con le mani unite, puntandolo direttamente al ninja sputafuoco.[Slot Tecnica Avanzata]Capovolgimento Spirituale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Topo (1)
    L'utilizzatore può rilasciare la propria energia psichica verso uno o più obiettivi: l'energia psichica procede solo in linea retta a partire dal mirino formato con le proprie mani ed ha Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore; è necessario vedere l'obiettivo all'interno del mirino. L'obiettivo può essere una persona, un animale dal II livello, un oggetto dal III livello; è possibile muovere l'oggetto posseduto come se fosse il proprio corpo; è possibile possedere fino a 1 obiettivo ogni livello della tecnica speciale posseduto. La gittata è pari al raggio di manipolazione della tecnica speciale. L'utilizzatore avrà a sua completa disposizione il corpo dell'obiettivo, lasciando il proprio indifeso; ogni danno subito dal corpo posseduto verrà conseguentemente risentito nel corpo dell'utilizzatore. In ogni momento il ninja potrà ritornare al proprio corpo. Se presenti nella psiche della vittima altre personalità o simile questa potrà emergere, spendendo un consumo Alto di chakra; l'essere si muoverà a proprio piacimento, e secondo le proprie movenze solite. La presenza della seconda personalità deve essere conclamata nel PG.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    [Richiede Controllo Spirituale I]
    [Da genin in su]

    Contemporaneamente al lancio del capovolgimento spirituale avrei utilizzato le abilità del mio clan per confondere le menti dei miei avversari, improvvisamente si sarebbero sentiti confusi e distratti e i loro tempi di reazione si sarebbero allungati parecchio. [Affondo Mentale – Slot Azione]

    Speravo solo che Nokoribi e gli altri ninja di Taki non fossero collegati come il serraglio di Shiro, o la mia essenza sarebbe stata sballottata ben bene.

    Chakra: 54.5/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento Ipotetico
    2: Affondo Mentale
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Capovolgimento Spirituale
    2: Attivazione Ts
    Equipaggiamento
    • Makibishi × 1
    • Cartabomba II × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Naginata × 1
    • Coltelli da Lancio × 6
    • Kunai × 6

    Note
    Equip Debilitante indossato. Consumo di Affondo Mentale: 1/2 basso per bersaglio, uso uno slot azione per Karzan, che non mi sta attaccando o che io non sto attaccando direttamente, al contrario di Nokoribi.


  2. .

    Niente Più Lacrime


    Conclusione


    Keiji era totalmente irraggiungibile dalle mie parole, o forse lo avevano colpito, non ero sicuro. L'armatura e l'elmo di Keiji mi rendevano difficile capire l'effetto delle mie parole, mi trovai divertito a pensare come il suo vestiario riprendesse molto il suo io più profondo. Il ninja di Kiri aveva deciso di nascondersi al mondo decidendo di indossare quell'elmo. Aveva pensato bene di costruirsi un'armatura per diventare più forte e distruggere a sua volta chi lo aveva ridotto così, ma aveva costruito solo una gabbia e probabilmente non se ne rendeva conto.

    Il mio nome è Kensei Hito oppure, come mi chiamano nel mio Paese, Inquisitore. Non ho intenzione di uccidere nessuno, sono qui soltanto come messaggero dei segreti dei Kenkichi.
    Ancora una volta le sue parole sembravano contraddire i suoi atti.
    Sicuramente mi sono perso qualche passaggio, Kensei...
    Lasciò una lama infilzata nel terreno mentre si avvicinava, ma non avevo dimenticato l'altra, quella sorta di corto osso, rimanevo guardingo anche se avevo riposto le armi nuovamente.
    Se avrai informazioni su eventuali manovre di Konoha contro Cantha o anche di recupero di Sho, fammi sapere. Anzi ... Devo essere il primo a saperlo.

    Non era decisamente in grado di avere un qualsiasi tipo di leva con me, non ora almeno, non dopo aver menomato la mia forma astrale ed avermi in un certo qual modo "ucciso".
    Deciderà Sho se e quando parlare con te, io non farò altro che dirgli del nostro incontro
    Tesi la mano a mia volta in attesa che la stringesse.
    Se mi avesse stretto la mano, per poi portarmi a se, lo avrei assecondato, mentre con la destra andavo a prendere un coltello da lancio, pronto a pugnalarlo alla nuca, nel piccolo spazio che gli permetteva di muovere il collo.
    Quando mi resi conto che però non c'erano intenti violenti lasciai stare, praticamente la mano non era arrivata alla borsa sulla schiena.
    Mi dispiace così tanto, Oda.
    Anche a me, Kensei.
    Non una lacrima avrebbe rigato il mio volto, avevo già pianto e per ora non era servito. Avevo deciso di far vedere al villaggio che io, nonostante avessi perso un fratello, non mi ero arreso, che era rimasto qualcosa per cui combattere anche se neanche io ci credevo.
    Era colpa mia, come aveva detto Keiji.
    Ora va via, prima che qualcuno dei guardiani venga a cercarci.
    Lo avrei visto volare via, prima di incamminarmi verso le mura. Il fardello era diventato ancora una volta più pesante e la mia visione cominciava a somigliare al sogno di un folle, ma ingoiai il rospo quando giunsi alle mura.
    Tutto Regolare!
    Dissi alle altre guardie.
    [...]
    Quando tornai a casa la sera non andai a letto, ma presi una palla e scavai per dissotterrare ciò che avevo seppellito mesi prima, quando Keiji era piombato in casa nostra.
    Me lo avevano detto che portavi male, ora devo sbarazzarmi di te.
    Il pacchetto non era stato seppellito troppo in profondità, scavai poco per tirarlo fuori, ma non riuscii a resistere e lo aprii. Un libro, brutto, vecchio e anche completamente bianco.
    Mi sono fatto fregare, sei solo un'agenda antica.
    Al sentire le mie parole, sul libro apparvero alcune lettere.
    KOJIKI, le storie antiche.
    Ah, porti sfiga?
    Le lettere cambiarono ancora sul libro, N O.
    Feci spallucce portandolo in casa, per la prima volta dopo anni avevo trovato un vero manufatto e... non mi importava.

    Lo adagiai su uno scaffale, iniziando a meditare per estendere il sesto senso, cercai Sho fino a crollare addormentato di nuovo.
  3. .

    Errori Da Cancellare


    Ritorno al Corpo


    Nel momento in cui il mio primo attacco andò a segno mi ritrovai disteso a terra, circondato da corpi mutilati, ero stato io a farlo? Mi sentivo vuoto, come se mi avessero strappato un pezzo, guardando il fodero, anch’esso vuoto, fui preso immediatamente dallo sconforto.

    Ma io non ero mai stato lì, era un ricordo di Keiji, nebuloso, pieno di rabbia… e chi diavolo era Saruhyondo?
    Il paesaggio intorno a me, a Keiji, cambiò anche se la mia prospettiva rimase la stessa. Vedevo sempre tutto dal basso, ero disteso e dolorante. Sentivo puzza di carne bruciata, la mia e quella di centinaia di Canthiani. Ero vivo, ma per miracolo, lottavo contro il mio stesso corpo che voleva solo smettere di soffrire, ma qualcosa lo costringeva a resistere, era la mia volontà. Per tutti i kami se faceva tremendamente male.

    L’ambiente cambiò ancora, ma ero sempre disteso, il mio corpo era stato stabilizzato, ma non era più lo stesso. Le mie gambe, il braccio, il volto, non ero più Keiji. Un uomo, che più tardi avrei conosciuto come il Mizukage, mi mostrò dei progetti. Protesi meccaniche, per permettermi di combattere ancora.
    I confini della stanza d’ospedale cominciarono a sfumare, mentre Keiji affettava il mio braccio sano prima che la lama prendesse forma.

    Rimasi in ginocchio, digrignando i denti mentre sentivo la mia presa sul suo mondo interiore venire meno. Stavo perdendo il controllo. Keiji avrebbe rivisto sé stesso nel mio ricordo, intento a mangiare per festeggiare il nuovo anno, quando ancora non eravamo stati travolti dagli effetti di chissà quale droga. Forse era una delle prime volte che il ninja di Kiri era stato effettivamente con noi dopo aver scoperto di essere il padre di mio fratello. Chi si era sentito meno a suo agio in quella situazione?

    Ritornando con prepotenza nel mondo interiore ascoltai Keiji che sputava sentenze, che continuava a ripetermi che ero un buono a nulla, un fallito. Tristemente aveva ragione, ma avevo accettato la notte prima e per quanto le sue parole cercassero di ferirmi non potevano peggiorare il mio stato.
    Lo so, solo che è difficile proteggere uno come Sho… lui se li va a cercare i problemi… lui combatte, sempre. Lui non pensa mai per se...
    Ignorai la sua domanda retorica, le sue minacce, dopotutto sapevo che il legame tra i nostri due spiriti stava venendo meno, solo all’ultimo mi accorsi dell’incredibile, stava piangendo.
    Ero stanco di quella discussione, stanco di trovarmi lì, in quella stanza un po’ troppo affollata.
    Capisco…
    Dissi tra me prima di perdere il controllo, un drago nero ed una maschera bianca rigata di rosso spalleggiavano Keiji, si spiegava come il Capovolgimento Spirituale non avesse funzionato, anche la notte precedente ero stato scacciato da più entità in un corpo solo.

    Ritornato nel mio corpo scattai in piedi e mi allontanai da corpo di Keiji di circa 10 metri prima di iniziare a parlare, ero piuttosto felice che il mio braccio o le mie gambe fossero ancora ben salde al resto del corpo.
    Keiji… Kensei…
    Dissi riprendendo posizione.
    Fatti chiamare come vuoi. Dici di essere disposto a uccidere il passato per diventare il futuro, uccideresti Sho se fosse qui? Uccideresti mia madre? Sei venuto qui per sapere come stavamo, io sono il figlio della moglie che non hai mai avuto. Tu vedi solo il passato. Tu non stai superando un bel niente. Alle volte le cose non vanno come vogliamo noi, che alle volte perdiamo il controllo.
    Vedermi come l’immagine dei suoi fallimenti passati era un delirio, potevo immaginare che fosse scosso, capivo che poteva aver amato nostra madre, che avere un figlio cambia la tua prospettiva, ma questo non faceva di me una macchia da cancellare.
    Keiji quelle cose che hai dentro ti stanno dando potere, ma a quale prezzo? Nella tua concentrazione sul fine, stai perdendo di vista il motivo. Non sei ancora del tutto perso Keiji, non è ancora tardi… ma non costringermi a combattere ancora. Quando Sho tornerà avrà bisogno di tutti noi, anche di te.


  4. .

    The Bros Are Back!


    Come ogni altro giorno negli ultimi mesi mi svegliai di soprassalto, come se stessi soffocando, spalancai la bocca cercando aria mentre gli occhi si spalancavano e riprendevo, improvvisamente, conoscenza.
    Avevo ormai smesso di farmi la barba, non che ne volessi una bella per fini estetici, dopotutto la mia barba era piena di buchi ed era effettivamente inguardabile, ma semplicemente avevo smesso di farla.

    Da quando Sho era stato portato via da Konoha, forse a Cantha o chissà dove, avevo smesso di preoccuparmi di tante cose, camera mia aveva assunto una leggerissima sfumatura grigiastra per il manto polveroso che la ricopriva costantemente. Le finestre venivano aperte raramente durante la notte, mentre meditavo, per non rischiare che le candele esoteriche che avevo comprato si spengessero o il loro fumo uscisse fuori dalla stanza e quella era la mia fortuna, al tempo non sapevo che le candele fossero semplicemente profumate o che il venditore fosse un parolaio, ma almeno la camera non puzzava di tutti gli intrugli che provavo notte dopo notte.

    Dopo essermi fatto una doccia e aver bevuto un po’ d’acqua fresca, avevo la bocca completamente secca al mattino, constatai che non era il mio turno alle mura. Andai comunque al palazzo dell’amministrazione, c’erano ancora dei progetti da portare avanti con Raizen, prima di poter partire per cercare Sho.
    Ad un certo punto decisi di concedermi una pausa e iniziai a meditare, aprendo l’occhio interiore e cercando di percepire il chakra intorno a me.
    Stavo cercando Sho, come ogni notte e ogni giorno libero da quando era sparito, ma non ero fiducioso, sapevo che sarebbe tornato ma ancora la mia visione non era completa, mancavano dei dettagli fondamentali
    Non oggi, ma presto. Le cose si stanno muoven...
    Al limite del mio campo di percezione avevo riconosciuto qualcuno, anche se per essere più sinceri erano due in un corpo solo.
    Scattai in piedi in un attimo, correndo come un pazzo verso la porta e quando andai a toccarla per aprirla la mia mano scivolò sull’impugnatura, completamente priva di forze, vedevo sfocato ed in un attimo mi ritrovai al buio. Sho era tornato.
    Mi risvegliai poco dopo, confuso. Davanti a me c’era la segretaria di Raizen, ma io sentivo ancora mio fratello. Vivo. A Konoha. Nell’ufficio di Raizen!
    SHO!
    Spinsi la signorina da una parte senza ascoltarla e iniziando a correre come un pazzo, arrivai nell’ufficio di Raizen in 30 secondi netti.
    Spalancai la porta e trovai Raizen e Sho, trasformato in Shi. Ancora oggi non ho mai capito perché si fosse trasformato in Shin.
    Ancora una volta, tutto nero e la mia faccia sul pavimento, non proprio un’entrata trionfale, per fortuna questa volta si trattò solo di un lieve mancamento da cui mi ripresi subito, sedendomi accanto a mio fratello.
    Mi sei mancato anche tu, Sho…
    Dissi rispondendo all’abbraccio con altrettanta forza, singhiozzando tremendamente e piangendo, iniziai a parlare come un macinino, interrompendo di tanto in tanto per tirare su con il naso.
    Per tutti i Kami erano tutti così preoccupati, la mamma non ha mai smesso di piangere un giorno e anche il babbo e poi tutti mi dicevano che ci avrebbero dato una mano a trovarti ma prima dovevamo sistemare le cose qui e poi non potevo permettere che gli altri vedessero quanto ero triste perché sennò avrebbero pensato che Cantha aveva vinto.
    Ma io sapevo... che saresti tornato... prima o poi!

    Smisi di piangere non appena smettemmo di abbracciarci, asciugandomi gli occhi e soffiandomi il naso con forza, ero stremato, il mio cuore era quasi esploso due volte.
    Si avremo tempo per parlare, quanto vuoi.
    Sorrisi debolmente, quindi ascoltai Raizen e Sho.
    Sono d’accordo, sei il simbolo del fallimento di Cantha. Se scoprissero che sei tornato qui e tu glielo sbattessi in faccia la gente impazzirebbe potresti essere preso come simbolo, saresti l’eroe che è fuggito da Cantha. Saresti troppo in pericolo per ora, magari modificare la faccia è un po' troppo, la maschera basterà...
    Dovremo mentire a tutti?

    Intendevo ai nostri genitori, soprattutto a mia madre, quella santa donna non era pronta a seppellire un figlio.
  5. .

    Un mondo Vuoto



    Keiji, non mi rispose, o almeno non mi parlò, emise un grugnito o un ruggito nella mia direzione per poi scattare furioso verso di me, immediatamente estesi la mia volontà sul terreno che mi circondava mentre impugnavo la Naginata con entrambe le mani portandola davanti a me in modo da avere una guardia alta, la punta verso l'alto.
    Impugnavo con la mano sinistra avanzata ed avevo lo stesso piede avanzato, in modo da dare un bersaglio più piccolo al kiriano.[Tecnica Avanzata]Dominatore
    Speciale: L'utilizzatore può modificare il proprio mondo interiore. Potrà creare costrutti a partire da qualsiasi superficie entro 10 metri da se stesso. Può manipolare fino a 5 unità, ogni unità ha potenza pari a 10 e richiede un consumo 1/2 basso. La potenza massima è pari a 20. La velocità dei costrutti è parienergia l'utilizzatore.
    (Utilizzabile solo nel proprio mondo interiore)
    [Da chunin in su]

    Invasione Spirituale
    Villaggio: Reame Spirituale
    Posizioni Magiche: Caricamento (3)
    L'utilizzatore può corrompere con la propria Energia Spirituale un'area circolare di raggio 2 metri. La zona corrotta viene considerata Mondo Interiore dell'utilizzatore. Corrompere più di una zona annulla le zone precedentemente corrotte.
    Tipo: Ninjutsu - Kageton
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]


    Utilizzai le abilità del mio clan per ridurre ancora una volta la sua concentrazione, volevo che il suo colpo fosse meno rapido, meno veloce. Quando superò la distanza da cui mi aspettavo un colpo a distanza, o per meglio dire, dalla quale un colpo a distanza avrebbe avuto veramente qualche effetto superiore ad un mero diversivo, mi preparai allo scontro diretto, non appena si abbassò tirai a me le braccia, cercando di difendermi con il bastone della Naginata, fallendo miseramente, sentii la lama attraversare la mia anima, tranciando fino all'osso il mio braccio, ma senza amputarlo completamente, lasciai andare la Naginata, impossibile reggerla con una mano sola. [Difesa 1]Velocità Offensiva: 800-3(Affondo Mentale)=725, Riflessi:600+4Tacche(Impasto)=700
    la difesa non è completa, mi prendo una Medio-Grave+3/4 di leggera (esaurisco l'energia vitale del braccio)

    Keiji si sarebbe ritrovato all'interno di una stanza lurida, mentre avvertiva un dolore pungente ed uno ronzio. Avrebbe poi sentito il freddo sui piedi scalzi quando il tatuatore gli ordinò di alzarsi per guardarsi allo specchio. Osservando la sua schiena nello specchio avrebbe notato una stella appena tatuata proprio dove Sho e lui la possedevano, ma il volto che stava osservando nello specchio era quello di... Oda?

    Essere ferito in quella forma equivaleva a lasciar andare il proprio spirito e la propria memoria, in quel momento eravamo due anime in un solo corpo, separati da una membrana di volontà fin troppo sottile, ogni ferita era una breccia attraverso cui i ricordi e le esperienze si mescolavano come in un calderone ribollente.

    Non permisi a Keiji di raggiungermi con il suo secondo attacco, troppo simile al primo, senza contare il fatto che aveva riabbassato la lama per caricare il colpo, riuscii a prevedere senza troppi problemi la traiettoria, portando indietro il braccio destro ed il corpo, mentre la lama cremisi mi sfrecciava davanti. [Difesa 2]Velocità Offensiva: 800-3Tacche(Affondo Mentale)=725
    Riflessi:600+4Tacche(Impasto)=700
    Chissà dove aveva trovato una lama del genere.

    Quindi fintò un colpo alla testa, un colpo lento rispetto ai precedenti, fin troppo. Mancava di quella che viene chiamata "Kime" nelle arti marziali, la convinzione, ma non potevo permettermi di non prenderlo sul serio.
    Feci solo un passo verso destra, in modo da lasciare che la spada mi lasciasse di fianco, il colpo però si interruppe troppo presto caricando un affondo verso la mia gamba, ancora una volta utilizzai le abilità del clan per ridurre la velocità del mio avversario e il chakra per aumentare la mia capacità di reazione mentre cercavo di spostarmi, sfortuna volle che il mio piede di appoggio, il destro, fosse anche il più arretrato, per questo non riuscii ad evitare completamente il colpo, finendo con l'avere l'esterno del piede trapassato. [Difesa 3] Velocità Offensiva: 800- 3Tacche = 725
    Riflessi:600+4Tacche=700
    Ferita: Medio-Leggera


    Ancora una volta la sottile linea di separazione tra i nostri due spiriti venne cancellata, Keiji poteva sentire il cuore battere all'impazzata mentre le lacrime rigavano il nostro volto. Sho era appena stato portato via da qualcuno e noi eravamo arrivati troppo tardi per salvarlo. Avrebbe visto anche i ricordi di Shin, che avevo estratto con la forza.
    Avrebbe visto Shiro e il suo maestro.

    Quei ricordi erano talmente tanto vicini alla superficie che, nonostante i miei sforzi per tenerli nascosti, erano fuoriusciti improvvisamente, ma non mi feci distrarre, mi preparai ad assorbire il colpo con una difesa minimale.
    Keiji era furioso, tanto da prendermi a testate, passando da una distanza di combattimento con la spada ad un vero corpo a corpo a ridottissima distanza. Ero piegato con il peso in avanti,, sul piede ancora buono e leggermente più basso del mio avversario, questo significava allungare di molto la traiettoria del colpo e rendere il mio naso un punto difficile da colpire se non si fosse abbassato, strinsi i muscoli del collo favorendo la parte alta della fronte, sicuramente più dura del mio naso. [Azione I]Forza Offensiva: 750-3Tacche(Affondo Mentale)=675
    Resistenza: 575+4Tacche(Impasto) =675
    Parata: Potenza 10--->5
    Danno: 1/2 Leggera

    Questa volta keiji avrebbe visto poco, giusto un'ombra fugace dell'hokage in un letto d'ospedale, senza un braccio.

    Immediatamente dopo quel colpo reagii, manipolando il suolo che avevo corrotto.
    Cinque lance si sarebbero create dal suolo dietro di lui ad una distanza di 1 metro, mirando tutte alla sua coscia destra. [Azione 2 - Attacco Doppio]
    5 unità, ogni punta ha potenza 10.
    Affondo Mentale sui rifflessi (-3 Tacche)


    Successivamente, se Kensei fosse rimasto vicino a me o lo avessi colpito, avrei condensato il chakra nella mano buona, tentando di tagliare di netto la mano con cui impugnava l'elsa con un fendente dal basso verso l'alto.[Azione 3]Affondo Mentale su riflessi(-3 Tacche)
    Forza:600, Velocità:600+4Tacche(Impasto)
    [Tecnica]Creazione della Forma: Wakizashi
    Potenza 20
    Consumo: Medio-Basso


    Se Kensei si fosse allontanato in modo da non trovarsi più in corpo a corpo, avrei parlato.
    So di non essere mai stato il tuo preferito, ma perchè sei qui? E perchè mi hai mentito?
    Chakra: 59.5/80
    Vitalità: 2.2/18
    En. Vitale: 15,8/30
    Statistiche Primarie
    Forza:575
    Velocità:  600
    Resistenza: 575
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: schivata (Parziale)
    2: Schivata braccio destro
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Parata
    2: Manipolazione
    3: Lancio CartaBomba
    Slot Tecnica
    1: Capovolgimento Spirituale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Makibishi × 1
    • Cartabomba II × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Naginata × 1
    • Coltelli da Lancio × 6
    • Kunai × 6

    Note
    4,7/6 en. Vitale per arto, 4.5/6 en. vitale testa, 10,7/12 en. vitale Busto, Braccio sinistro: 0, Gamba destra: 2.7/6
    2/6 turni di DnT
  6. .

    Pochi Intimi



    Giunsi in accademia con passo affrettato, incredibile come Raizen avesse subito ottenuto informazioni su Sho, ma dopotutto non era Kage per niente e disponeva di contatti, anche tra gente poco raccomandabile anche per me, il RE dei banditi.
    Inutile dire che l’energia che sembravo possedere scemò quasi subito non appena vidi che nella stanza erano presenti molti altri ninja, probabilmente il recupero di mio fratello veniva rimandato ancora, perchè?
    Grazie Kairi, veramente. Quando sarà il momento partiremo, ora dobbiamo agire per Konoha, è la cosa giusta da fare. Abbiamo delle responsabilità, mio fratello lo sapeva bene...
    Probabilmente nessuno avrebbe capito che stavo mentendo spudoratamente, forse Raizen avrebbe potuto intuirlo, ma in generale avevo ripetuto talmente tante volte quella frase di circostanza che probabilmente me ne stavo convincendo anch'io. Non che non fossi sinceramente contento per le parole di Kairi, ma niente in quel villaggio contava più della mia famiglia, l'idea terribile che mi era venuta quando mio fratello era stato rapito era sempre lì e se non fosse stato per la visione profetica che avevo avuto quella stessa notte... sarebbe stata ancora un'idea appetibile.

    Gli antichi manufatti che l'Hokage ci aveva presentato erano certamente di mio gradimento, vecchi e intrisi di poteri esoterici com'erano, eppure quelle maschere erano un terribile simbolo, erano l'incarnazione del mio fallimento. Forse mi attraevano proprio per quello, mi riportavano alla realtà dei fatti, mi ricordavano che la realtà era peggiore di qualsiasi lurido film di serie B su cui avevo posato gli occhi.

    Erano un segnale per me, dovevo rispondere alla chiamata, dovevo accettare il mio fallimento se volevo risolvere il problema.
    Per quello quando sentii Shin rispondere a quel modo, mi lasciai andare. Ero stanco di vedere tutta quella gente così fortunata piangersi addosso, disperarsi e piangere.
    Shin, stai zitto.
    Qualsiasi cosa avesse detto il ragazzo avrei proseguito ignorandolo senza dargli alcun peso, con un tono calmo e sereno, nonostate ciò che dicevo fosse terribile, che andava sempre più riempiendosi di disgusto, sfociando quasi in rabbia.
    Si, sei una merda. Non sarai mai come Sho, scommetto che anche quei dieci bambini che sono stati sgozzati avevano più palle di te...
    Sicuramente è stata un'esperienza terribile per te...
    Ti hanno rotto una gamba, hai preso uno schiaffone da mio fratello in piena furia demoniaca.Beh, sicuramente è molto peggio che perdere un braccio, o un fratello. già già già

    Presi fiato, cercando di calmarmi, non ero incazzato solo con lui, odiavo il dover fingere. Stavo male, ero disperato, ma non lo avevo detto a nessuno. Nessuno doveva sapere come mi sentivo, il mio dolore poteva essere un freno per il villaggio, gli abitanti potevano perdere la fiducia ed io invece dovevo apparire sicuro, forte, dovevo essere un simbolo per tutti, se io potevo farlo, gli altri non avevano scuse.


    ma poi la cosa che mi fa incazzare di brutto è che te ne stai qui come un cazzo di mongoloide a fare il piagnone. Te la fai sotto, benvenuto nel mondo vero. La gente muore tutti i giorni e continuerà a farlo, soprattutto se continui per questa strada. Se non ti darai una svegliata tutti coloro che ami moriranno, perchè penseranno a proteggere te, invece che a salvare loro stessi. Se continui per questa strada diventi un pericolo per te stesso e per gli altri, forse dovresti smettere di fare il ninja, magari potresti riprendere a fare il mercante. Almeno loro guadagnano bene.


    Quindi Yato prese la parola dopo Raizen, sembrava che i due trovassero parecchio gusto nel punzecchiarsi a vicenda. Mi ricomposi, rispondendo con tono piatto alle accuse di Yato verso.
    Si, Hokage-sama. Ma la storia si ripete. Scelto da un Daimyo, e nessuno che si oppone. Ma le madri che hanno perso i loro figli non credo vedano in te una speranza...sono ancora troppo intontite.
    Grazie per l'interessamento Yato, mia madre sta bene e dice che se non fosse per Raizen avrebbe già fatto predisporre una tomba vuota al cimitero di Konoha.
    Io andrò sempre dal mio Kage. Di questo puoi star certo. Ma questo non significa che sia un Kage degno di questo nome.
    E' il nostro Kage perchè il daimyo lo ha riconfermato. E' il mio Hokage perchè ha dimostrato di essere disposto a dare la vita per Konoha se necessario, tutti sappiamo che se Raizen avesse scelto diversamente non avremmo più niente... neanche una stanza per stare qui a lamentarci del fatto che è Kage. E te Raizen, non stare sempre a rimbeccarlo.

    Dopo che la discussione si fosse un minimo calmata avrei indicato la maschera del cinghiale.
    Ho un conto in sospeso con lui, voglio la sua maschera. Voglio che venga da ,me, quando ci incontreremo. Voglio la sua maschera
    Voglio la sua maschera, perchè se Sho tornerà a casa non dovrà mai più succedere una cosa del genere. Non sbaglierò più.
  7. .

    Tu?


    La mia bugia aveva creato un’opportunità che ero riuscito a capitalizzare a dovere oppure il mio avversario era stato semplicemente incauto, fatto sta che Kensei venne investito in pieno dalla mia proiezione spirituale e perse il controllo del suo corpo a mio favore.
    SI
    Esclamai con una voce non mia, mentre alzavo le braccia in segno di vittoria.
    Che diavolo?
    Chiesi a qualcuno quando al mio comando rispose solo un braccio.
    Cazzo, caZZO, CAZZO!
    Urlai mentre cadevo a terra, non sentivo le gambe e un braccio, ma non avevo ferite o che so io, niente di insolito. A dire il vero, non sentivo niente sotto il ginocchio, non sentivo il pantalone o lo stivale sotto i piedi. Mi misi a sedere a fatica, usando l’unico braccio a disposizione e rimossi l’elmo per poter vedere meglio, mi era difficile respirare o anche solo vedere con quell’affare.
    Osservai la mano che giaceva immobile e piegata al contrario, mi ero rotto qualcosa? Anche le gambe stavano in una posizione innaturale. Spostando leggermente i pantaloni capii che erano tutti arti meccanici.
    AAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRGHH!Per tutti i Kami, ma questo ha più ferro che carne!
    Nel momento di panico persi il controllo, forse l’odio di Kensei che ribolliva sotto la pelle aveva disturbato in qualche modo la mia tecnica, ma mi ritrovai catapultato nel suo Mondo Interiore.

    5vcuLup


    Era leggermente più tetro del mondo interiore di mio fratello, ma immediatamente individuai le porte. Il mondo interiore di una persona è un posto complesso quanto la sua mente, un posto pieno di sfaccettature e in un equilibrio precario, basato dello stato d’animo del soggetto e di quelli che sono gli stimoli ambientali.

    Ignorai le porte che si trovavano davanti a me, sapevo di dover scendere più in profondità se volevo riottenere il controllo di quel corpo.
    Presi a scendere per una lunga serie di gradini, attraversando diversi corridoi con molte porte, ignorando i cartelli.


    Cartelli che non riportavano alcuna scritta, ma simboli stilizzati raffiguranti ricordi o esperienze passate.

    Giunto in fondo alla scala, mi trovai davanti una sola porta e sapevo che era quella giusta, ogni dettaglio di quella porta gridava pericolo, mi diceva di andarmene. L'ultima volta che avevo ascoltato degli ordini avevo perso mio fratello...
    La vera natura di Kensei, la sua parte più vera e profonda si trova qui.
    Appoggiai entrambe le mani sul portonev3ZszKW, aprendolo con una spinta decisa.


    Al centro esatto di quella sorta di arena circolare mi aspettavo di trovare un uomo in armatura, inutile dire che fui sorpreso nel trovarmi davanti una persona che era stata data per morta pochi secondi prima.

    ySb8IVk





    Chakra: 72.5/80
    Vitalità: 9.5/18
    En. Vitale: 22,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza:575
    Velocità: 600
    Resistenza: 575
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 625
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Bruciato (S&M)
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: S&M
    2: Attivazione CartaBomba
    3: Lancio CartaBomba
    Slot Tecnica
    1: Capovolgimento Spirituale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Makibishi × 1
    • Cartabomba II × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Naginata × 1
    • Coltelli da Lancio × 6
    • Kunai × 6

    Note
    4,7/6 en. Vitale per arto, 5/6 en. vitale testa, 10,7/12 en. vitale Busto
    2/6 turni di DnT
    Hai ancora la Ts attiva, con tutto ciò che ne comporta.
    Beccati sta competenza bonus : www.narutogdr.it/pg/loadconoscenza.php?id=452&t=competenze
  8. .

    La Corrente


    Kensei reagì alla mia minaccia prendendomi in giro, probabilmente avevo sbagliato ad assecondare quello shinobi, scendere dalle mura mi aveva portato in una situazione di chiaro svantaggio. Mi trovavo davanti uno shinobi chiaramente più preparato ad uno scontro fisico rispetto a me, bastava guardarci: lui aveva una corazza addosso, io avevo la lancia e un corpetto in cuoio.

    Durante le battute sentii l'aria cambiare, osservai come il chakra del kiriano si incendiasse e si espandesse verso di me, fomentando la mia rabbia, l'odio, la tristezza. Sapevo benissimo quello che stava facendo, giocava con la mia mente, fiaccava il mio spirito e di conseguenza rendeva il mio corpo debole, il mio attacco inefficace... io e lo straniero avevamo qualche abilità in comune.

    La rivelazione della dipartita di Keiji mi colse di sorpresa, che la mia premonizione fosse sbagliata? Che io mi stessi immaginando tutto?

    TU MENTI!
    Se Keiji non c'era, la mia visione non poteva realizzarsi, poteva essere mai possibile che Sho fosse spacciato? Mi rifiutavo di crederlo, non potevo permettere a quelle voci di avere ragione. Chi avrebbe conmbattuto per Sho se io mi fossi arreso?

    Preso com'ero da quelle rivelazioni, notai troppo tardi come la mano armata del mio avversario avesse iniziato a roteare su se stessa, in maniera del tutto innaturale, come se al posto del polso ci fosse una trottola, non riuscii ad evitare la corrente che mi investì, agii istintivamente, invadendo la sua mente con la mia coscenza, riducendo l'efficacia del suo attacco. [Affondo Mentale]Affondo mentale: L'utilizzatore può proiettare la propria coscienza all'interno di quella di un nemico percepito con i sensi o tramite Occhio Psiconico nel raggio d'azione di Affondo Mentale, determinando un malus in Forza o Velocità nella fase difensiva dell'utilizzatore o Riflessi nella fase offensiva dell'utilizzatore di 2 tacche ogni ¼ Basso di consumo utilizzato. Se utilizzato su un avversario che non attacca o non attaccato dall'utilizzatore richiede slot azione/tecnica.

    -3 Tacche in Forza x3 Slot

    Saltai un respiro mentre mi sentivo comprimere dalla corrente d'aria che mi avvolgeva, rendendo difficile anche l'espansione della cassa toracica, non mi resi conto di come avessi lasciato cadere la lancia o di come stessi sanguinando da vari taglietti disseminati sul corpo. [Note]7,5 leggere diffuse (la differenza tra Forza e Resistenza è di 5 Tacche, quindi 25 di potenza per slot

    Sentivo il mio corpo che veniva stritolato dalla potenza di quel vento sovrannaturale, sapevo di fare ben poco per liberarmi, tanta era la sua forza, avevo una sola opportunità...
    Che ti devo dire? Tale padre, tale figlio a quanto pare...
    Volevo ferirlo, fargli sapere che la sua missione era fallita, che uno di noi, il più vicino a Keiji, era morto. Volevo che si arrabbiasse ancora di più.
    Mi contorsi digrignando i denti , raccogliendo le mani al petto come per tentare di diminuire la sofferenza, speravo che fosse sufficiente a coprire l'esecuzione dell'unico sigillo necessario per eseguire il Capovolgimento Spirituale verso di lui.[Slot Tecnica Avanzata]Capovolgimento Spirituale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Topo (1)
    L'utilizzatore può rilasciare la propria energia psichica verso uno o più obiettivi: l'energia psichica procede solo in linea retta a partire dal mirino formato con le proprie mani ed ha Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore; è necessario vedere l'obiettivo all'interno del mirino. L'obiettivo può essere una persona, un animale dal II livello, un oggetto dal III livello; è possibile muovere l'oggetto posseduto come se fosse il proprio corpo; è possibile possedere fino a 1 obiettivo ogni livello della tecnica speciale posseduto. La gittata è pari al raggio di manipolazione della tecnica speciale. L'utilizzatore avrà a sua completa disposizione il corpo dell'obiettivo, lasciando il proprio indifeso; ogni danno subito dal corpo posseduto verrà conseguentemente risentito nel corpo dell'utilizzatore. In ogni momento il ninja potrà ritornare al proprio corpo. Se presenti nella psiche della vittima altre personalità o simile questa potrà emergere, spendendo un consumo Alto di chakra; l'essere si muoverà a proprio piacimento, e secondo le proprie movenze solite. La presenza della seconda personalità deve essere conclamata nel PG.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medioalto)
    [Richiede Controllo Spirituale I]
    [Da genin in su]
    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    Tecnica Immobile [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata in subisci e mena o in azione d'opportunità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]


    Se la tecnica non avesse avuto successo avrei fatto ricorso alle armi pesanti, data la mia manualità avrei arrotolato una cartabomba al manico di un Kunai, il tutto dietro la mia schiena. [Slot Gratuito Istantaneo] Manualità [1]
    Abile: L'utilizzatore può fare e disfare facilmente i nodi, creare oggetti in rapidità, compiere altri lavori di precisione con discreta velocità. Creare oggetti richiederà slot gratuito Veloce anziché Lento. [Da genin in su]
    Lesto [2]
    Abile: L'utilizzatore migliora l'esecuzione di uno slot gratuito: se 'Lento' diventerà 'Veloce', se 'Veloce' diventerà 'Istantaneo'; è possibile scegliere un singolo slot gratuito ogni round. L'utilizzatore può alternativamente effettuare un'azione non offensiva che richiede slot azione come slot gratuito 'Lento'. [Da chunin in su]

    Quindi avrei lanciato l'arma fingendo di sentire più dolore del dovuto, mancando l'avversario di proposito, lanciando l'arma in modo che cadesse all'incirca poco dopo kensei. Magari l'esplosione lo avrebbe distratto abbastanza da interrompere la tecnica, poi mi sarei inventato qualcosa...
    Chakra: 73/80
    Vitalità: 10/18
    En. Vitale: 22,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza:575
    Velocità:  600
    Resistenza: 550
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Bruciato (S&M)
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: S&M
    2: Attivazione CartaBomba
    3: Lancio CartaBomba
    Slot Tecnica
    1: Capovolgimento Spirituale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Makibishi × 1
    • Cartabomba II × 2
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Naginata × 1
    • Coltelli da Lancio × 6
    • Kunai × 6

    Note
    4,7/6 en. Vitale per arto, 5/6 en. vitale testa, 10,7/12 en. vitale Busto
    1/6 turni di DnT
  9. .



    Quando vennero indetti i funerali fui uno dei primi a essere convocat, Raizen voleva unire gli shinobi rimasti far vedere che Konoha non era stata spezzata, o che perlomeno qualcuno aveva intenzione di rimettere insieme i cocci e mi disse che per parlare avrebbe utilizzato la comunicazione Mentale, ero stato ridotto al livello di un microfono, ma non mi importava.
    Mi presentai all’evento con abiti semplici, una casacca ninja nera e nessun ornamento, se trascuriamo il piccolo simbolo di Konoha, cucito in grigio sul petto, e il rosario che portavo sempre al collo. Mi ero rasato la barba, ma non ero riuscito a far niente per le occhiaie, ormai era molto che dormivo poco e male, ma probabilmente agli spiriti non sarebbe importato.

    Non appena tutte le varie famiglie fossero arrivate, attivai la tecnica della comunicazione mentale, modificando il sigillo mentre eseguivo il rituale, in modo da rendere possibile a Raizen la comunicazione con tutti gli altri invitati senza che io dovessi agire da centralino ogni volta.

    Trovavo che quello più che un funerale fosse diventato molto altro, era un evento mondano, gente che probabilmente fino a poco prima si sarebbe presa a coltellate, era tutta riunita lì in silenzio, ascoltando un Hokage di cui ormai non si fidava più.
    “Quanta ipocrisia, solo la metà di loro voleva bene al Daymio… e probabilmente meno della metà di loro vuole bene alla gente che vive qui…”
    Un pensiero rapido che girai a Raizen, avevo creato una stanza nella comunicazione Mentale attraverso cui solo io e lui potevamo comunicare, oltre la stanza principale attraverso cui Raizen parlava a tutti i presenti.
    Lasciai parlare Raizen, ascoltando distrattamente, era giusto piangere i morti, anche perché evitata tutta una serie di eventi spiacevoli come il ritorno di fantasmi assetati di sangue e simile, ma nessuno lì pensava ai vivi. Nessuno aveva pensato a Sho, ma io non potevo dimenticare che mio fratello era vivo, da qualche parte.

    Nessuno è solo

    “Sho lo è”
    Lasciai andare quel pensiero involontariamente, non aveva il tono di una ripicca, volevo soltanto riportare la mente di Raizen sulle cose importanti.

    Mi unii alla fila in direzione delle bare, giunsi le mani sussurrando una piccola preghiera, terminandola con un per favore, non tornate più. Io sorrisi. I bambini dal collo segnato di rosso mi sorrisero, per poi sparire, pazzesco che nessuno li riuscisse a vedere.
  10. .

    La trama della vita
    Post I


    TRIIIN TRIIIIN
    Oda spalancò gli occhi svegliandosi improvvisamente, inspirando con forza quasi come se lo avessero spaventato. Iniziò subito a guardarsi intorno per capire dov’era mentre cercava di regolarizzare il respiro. Era per terra accanto al suo letto.

    Erano forse mesi che non dormiva più nel suo letto, forse erano mesi che non dormiva quasi più. Passava le giornate dividendo il suo tempo tra lo studio dei manuali di occulto e il suo nuovo ruolo di guardiano delle mura, ma era la notte che dava il meglio di sé. Non appena smontava dal turno infatti, consumava un pasto frugale, quindi si bendava gli occhi e tappava le proprie orecchie, per poi concentrarsi solo su suo fratello.
    Ogni notte, il ragazzo si addormentava stremato, dopo aver quasi esaurito il suo chakra, cercando di espandere la sua percezione, eliminando tutti i rumori e le voci indecifrabili e inumane che cantilenavano e che gli facevano pizzicare la nuca dopo qualche minuto che stava lì immobile.

    Quel giorno, per fortuna, Oda avrebbe ricevuto informazioni riguardo gli eventi che stavano sconquassando tutto il continente ninja: Le Shinka nel paese dei Demoni, l’epidemia di Umizaki e l’attentato alla compagnia mercantile.
    Lesse avidamente tutte le informazioni a riguardo sperando di trovare un collegamento con Cantha, ma purtroppo non c’era lo zampino di Shiro.
    Niente di niente, sembra proprio un bel disastro… Curioso che la stessa compagnia che ha fatto arrivare quelle formiche al paese dei demoni venga ora presa di mira. Hanno pestato i piedi a qualcuno o vogliono insabbiare qualsiasi coinvolgimento in quella faccenda?
    Per quanto la missione sembrasse interessante, il sensitivo aveva già deciso dove andare. Nel posto più pericoloso e con il nome più misterioso e figo, riempì qualche scartoffia in amministrazione, si fece consegnare i rapporti delle missioni precedenti e poi partì alla volta del paese dei demoni.

    Un po’ di azione non mi farà male, poi nel paese dei Demoni troverò sicuramente qualcosa di interessante e sembra anche il posto adatto per allenarsi un po’.
    O per suicidarti perché lui è M O R T O, morto stecchito!
    La figura ammantata di nero che segue Oda e si diverte a tormentarlo è ormai diventata familiare per lui, non lo innervosisce nemmeno, semplicemente la ignora, anche perché è l’unico a vederla e a sentirla.
    Sarà un viaggio lungo…

    […]


    Durante il viaggio Oda avrebbe letto i rapporti delle due missioni precedenti, era tutto molto interessante ma terribilmente scientifico, nessun demone nel “paese dei demoni”.
    Anche stavolta niente Kami….
    Una volta sbarcato sulla costa Oda poté osservare una vegetazione rigogliosa e piena di vita, per quanto diversa da quella che si poteva ammirare nel continente, era infatti più selvaggia, colorata e probabilmente letale. Per questo cercò di non toccare niente, mentre cercava informazioni parlando con la gente del porto.
    Bastò parlare con qualche marinaio per scoprire che i Kariudo stavano raccogliendo tutti gli uomini abili a combattere le Shinka al loro campo base e che un piccolo gruppetto di combattenti stava per partire.
    La fortuna mi sorride, a quanto pare.

    […]


    Giunse al campo base in ritardo, un discreto gruppo di Shinobi si era già riunito e stava per partire, c’era anche Keiji, che salutò con un cenno del capo. Riconobbe anche altri ninja se questi lo avessero riconosciuto li avrebbe sicuramente salutati, altrimenti avrebbe evitato situazioni imbarazzanti.
    Salve a tutti e scusate il ritardo. Sono Oda, Chunin di Konoha. Sono un sensitivo e un esperto di Genjutsu, credo che rimanere in gruppo potrebbe essere utile per tutti, non credete?
    Oda ascoltò il piano del ragazzino con calma, sembrava sapere il fatto suo e sicuramente se ninja come Hoshi e Febh lo lasciavano fare doveva essere un pezzo grosso, nonostante la giovane età.
    Permettetemi, se riuscissimo a trovare le Shinka e a catturarne un paio, potrei provare a controllarne una e tornare al nido per scoprire altre informazioni, purtroppo mentre lo faccio il mio corpo sarebbe indifeso, quindi diventerei un peso.
    Tra l’altro, posso offrire una forma di comunicazione più efficiente, la comunicazione mentale, se siete d’accordo. Potrei anche fare qualche rapida modifica al sigillo in modo da rendere possibili comunicazioni all’interno di gruppi ristretti in modo da ridurre la confusione, oppure metterci tutti insieme. Ditemi voi.


    Se gli altri gli avessero dato il permesso Oda avrebbe quindi collegato tutti i partecipanti con la ComunicazioneComunicazione Mentale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale (10)
    L'utilizzatore può comunicare telepaticamente a qualsiasi distanza con tutti; all'attivazione comparirà un fuuinjutsu su tutte le persone consenzienti presenti entro 1200 metri.Tipo: Fuuinjutsu - null - Ninpou
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]ù

    Chat Room
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di creare più Stanze tramite Comunicazione Mentale. Ogni alleato consenziente collegato tramite la Comunicazione Mentale farà parte di una o più Stanze. Comunicare all'interno di una Stanza vuol dire essere ascoltati da tutti i partecipanti, si può parlare in una sola Stanza per volta. Si ascoltano tutte le Stanze di cui si fa parte.

    Ogni stanza costa un Basso aggiuntivo.
    [Da genin in su]
    Mentale, durante la marcia si sarebbe portato a sua volta al centro della formazione, non era un ninja da combattimento corpo a corpo.

    Prima della partenza avrebbe chiesto un ultimo chiarimento ai Kariudo:
    Le shinka utilizzano qualche metodo di comunicazione particolare? Che ne so, feromoni ,comunicazione mentale, ultrasuoni, segnali di fumo o altro? Nell'ultimo scontro che avete avuto avete notato qualcosa del loro sistema di interazione? So che alcune riescono a parlare, ma tra loro non hanno evoluto un sistema di comunicazione più efficace?
    OT:
    Chakra: 78/80 con una Sola Stanza, altrimenti Boh
    Vitalità: 18/18
  11. .

    Cambio di Rotta



    Raizen reagì alla mia domanda con un’affermazione sicuramente indelicata, ma non mi aspettavo di meno.
    Molti sicuramente erano già venuti a compatirlo, a fargli sentire la loro vicinanza, magari a scambiare qualche parola dolce, ma non io. Io lo avevo attaccato apertamente, gli avevo dato la colpa.
    Non ho mai detto che condivido tutto ciò che mio fratello ha fatto, ne ho capito tutte le sue ragioni. Per questo sono qui.
    Un piccolo intermezzo per poi lasciar parlare la Montagna, così doveva essere.

    L’hokage precisò l’affermazione di poco prima parlando di combattere con il proprio ego, sapevo perfettamente di cosa parlava. Ogni volta che effettuavo la tecnica del clan mescolavo la mia essenza con quella di un’altra persona e non sapevo se avrei preso il sopravvento, ottenendo il controllo, o perso il controllo, venendo cacciato o peggio…

    La domanda retorica dell’Hokage mi risuonò dentro, echeggiando in ogni anfratto di quella testa vuota che mi ritrovavo. Non si sceglie di combattere contro i demoni, non perché non si voglia, ma perché molti non sono semplicemente in grado di combattere. Sho lo aveva capito, aveva scelto consapevolmente e tanto bastava.
    Certamente, Raizen poteva mentirmi, ma voleva farlo? Aveva tante cose a cui rimediare, una in più non avrebbe fatto differenza. Decisi di fidarmi di quell’uomo che aveva perso tutto, continuando ad ascoltarlo.

    Hai ragione, ho pensato che mio fratello avesse scelto di sacrificarsi al demone per fare un favore a te. Per darti un’arma, non ho mai capito perché diavolo mio fratello ti seguisse. Forse ho guardato troppo in là…
    Sho non aveva mai avuto talento, non aveva mai ricevuto il “dono”, come lo chiamava nostra madre, eppure aveva sentito qualcosa che a me era sfuggito. Aveva scelto il demone, Raizen lo aveva guidato nel processo solo in seguito.

    Ogni volta che utilizzo il Capovolgimento non so quanto di me tornerà indietro o sé tornerò a fatto, chissà cosa sarebbe stato di Sho se…

    Tagliai la frase a metà, non era il caso di ringraziare o di scusarsi, era ancora presto. Capivo il mio errore, ma ancora era troppo presto per dirlo ad alta voce. Ero ancora arrabbiato per quello che era successo, mi vergognavo per aver perso il controllo sulle mie emozioni ed aver costretto tutti a soffrire in quel modo.
    Era triste per non aver capito, credeva che un demone fosse solo una fonte di energia, non aveva mai capito quanto profondo potesse diventare il legame, quanto quelle due identità si intrecciassero per crearne una nuova.

    Le forze portanti non contenevano il demone, erano il demone. E il demone era tutte le forze portanti con cui aveva convissuto. Improvvisamente un sacco di puntini si collegavano: reincarnazioni, demoni, kami, spiriti della natura. Pensare che mio fratello non aveva mai creduto ad una sola di tutte quelle parole.
    Tutti abbiamo perso qualcosa oggi.
    Puoi credere che faccia male solo a te, o che a te faccia più male di tutti, è una tua egoistica scelta.
    Ma non entrare qui, sbandierando il tuo dolore come un diritto, mostrando il tuo secchio di lacrime, senza sapere quanti la gente ne abbia da parte.

    Se leggete tra le righe, troverete il punto esatto in cui Raizen disse “mi dispiace”, lì in mezzo a tutti i discorsi da macho e super ninja veterano. Quello è l’esatto momento in cui ho capito perché lo avevo visto insieme a me e Sho, mentre festeggiavamo la sconfitta di Shiro. Anche lui aveva perso tutto quel giorno, non era solo la mia rivincita ma anche la sua.

    Vorrei partire in questo momento, se fossi stato in grado mi sarei tuffato in quella pozza di schifo per andargli dietro… ma non posso Oda…
    Non posso fare niente.

    Tu non puoi, io non posso, ma insieme possiamo. Abbiamo perso tutti qualcosa, concentriamoci su quello che resta. Tu non puoi uscire da qui, ma io posso farti comunicare con tutti i ninja, impiegati e cittadini contemporaneamente, ho modificato poco fa il sigillo della Comunicazione, mentre provavo a contattare Sho. Tu sei imprigionato a letto, ma io posso muovermi, posso... dare una mano

    Forse Raizen quella notte aveva guadagnato un nuovo braccio, ironico.
  12. .

    Guardare Troppo Avanti



    Giacevo per terra, senza muovermi per non provare dolore. Avevo gli occhi aperti ma non vedevo Konoha, vedevo la mia vita passarmi davanti. Io e Sho da piccoli, giochiamo per il villaggio con gli altri bambini, ogni tanto litighiamo, facciamo a botte, ma poi torniano a casa insieme. I primi anni d’accademia, i primi successi e la promozione a Chunin. Poi la sconfitta dell’edera, grazie anche alla nostra coordinazione perfetta. Infine il nostro più grande successo: la sconfitta di Cantha, Sho quel giorno aveva attraversato il villaggio come un eroe e tutti lo guardavano con ammirazione, perché lui ci aveva salvati.

    Ma questo non è mai successo…

    Diventa difficile capire quando la mia mente ha iniziato a fabbricare quei ricordi, saranno ore che sono lì a chiedermi se tutto ciò che è successo è solo un terribile incubo, la mia mente deve aver iniziato a rielaborare quel pensiero, presentarmelo come una realtà, quando purtroppo è soltanto una lurida menzogna.

    Sho odia le bugie, soprattutto le mie.


    La mia testa ha dovuto fare qualcosa in quelle ore in cui sono stato totalmente immobile, ormai le squadre se ne sono andate da un pezzo, perché i feriti sono stati portati tutti via, tutti tranne me. Io ho aspettato, mentre la pioggia mi bagnava completamente.
    Alla pioggia non importa che il villaggio sia stato preso in giro, che Shiro abbia distrutto lo spirito del Kage, che il daimyo o tutti quei bambini siano stati uccisi senza pietà. Alla pioggia non importa che Sho sia sparito nel nulla, bastarda insensibile.

    Ho aspettato, dicevo, ma non so cosa. Forse ho aspettato questo, di vedere Sho ancora una volta, entrare anche solo per un momento in un mondo in cui lui stava bene, un mondo in cui non era stato rapito dal nemico. Forse aspettavo quella bugia, quella speranza, quella... possibilità.

    Che quella non fosse un’invenzione ma una possibilità? Che fossi riuscito a sbirciare in uno degli infiniti mondi possibili se gli eventi si fossero mossi nei giusti tempi e modi?
    Si, ne sono certo.
    Avevo ricevuto un segnale, chiaramente, ma purtroppo io e mio fratello non eravamo stati gli unici protagonisti, o per lo meno non lo eravamo stati… ancora!

    Dovevo parlare con un paio di persone, ma dovevo trovare le parole giuste. Mi sollevai a fatica, ogni fibra nel mio corpo era pesante, infreddolita e bagnata, eppure c’era un calore che veniva da qualche parte… dalla stella che mi collegava a Sho, la stella rossa, quella stella che io avevo trasformato da elemento di separazione a simbolo di fratellanza. Lentamente mi mossi nella notte, non c’era fretta. Tutto stava andando in moto.

    […]


    Ero andato direttamente all’ospedale, e ne avevo approfittato per farmi medicare la ferita al torace, prima non avevo permesso a nessuno di toccarmi o spostarmi, quindi mi incamminai verso la stanza di Raizen e aspettai che mi facessero entrare.
    Entrato avrei trovato l’Hokage disteso sul letto, le energie circolavano normalmente nel suo corpo, ma erano deboli, lui era debole. Era disperato, solo, non gli avrei permesso di parlare, se non per chiedermi come mai ero lì.

    Tu hai certamente molte colpe, Raizen, ma non è per queste che sono venuto qui a parlare con te. Non voglio le tue scuse, voglio solo sapere.
    Quindi feci una pausa, radunando le idee, Raizen aveva avuto un ruolo nella visione, ma io prima dovevo sapere…
    Sho è il portatore del cinque code, ed era il torturatore di Konoha… non abbiamo parlato di come e perché tu l’abbia convinto a diventare una forza portante, lui ha sempre rinviato l’argomento…

    Mi ricordavo la porta chiusa nella psiche di mio fratello, quella porta che per quanto piccola riuciva a bloccare il demone, evitando che prendesse il sopravvento.
    Ma ora lui non è qui, quindi voglio sapere la verità, me lo devi... come ha fatto Sho a diventare il cinque code? Cosa aveva il suo demone e perché lo hai convinto a diventare la forza portante?
  13. .

    Epilogo


    Alla fine ero riuscito a trovare gli altri ninja che erano sfuggiti al rituale, giunto sul luogo avevo affidato quell’unico farmaco che possedevo a Yato, in modo che potesse fare lui, poi mi ero messo a scandagliare l’area intorno a noi utilizzando le abilità del mio clan e il Sesto Senso, purtroppo non sembrava esserci più traccia del serraglio o di Shiro.
    Se ne sono andati, sembrerebbe…
    Dissi senza troppa convinzione, proprio perché le abilità dei ninja come me si erano rivelate fondamentali in molti contesti, altri ninja avevano messo a punto tecniche per occultarsi alla percezione del chakra. Sapevo di non essere infallibile…
    Per questo motivo mi avvicinai al Daimyo con cautela, prendendo in braccio il cadavere con attenzione, quell’uomo aveva dato la vita per Konoha, sicuramente meritava degna sepoltura ed un dolce riposo nella sua vita oltre la morte, il suo spirito non avrebbe infestato quei luoghi.
    Speravo solo che anche gli altri potessero avere la fortuna di tornare a casa, per quanto malconci.
    C’è Sho con loro, sono in una botte di ferro
    Ripetei a me stesso cercando di rincuorarmi, era sempre difficile per me sapere di non essere insieme al mio fratellone, soprattutto in situazioni come quella, come avrei affrontato mia madre se Sho non fosse tornato?

    Scacciai quei brutti pensieri scuotendo la testa, seppellendoli sotto questioni più pressanti e meno incerte, ma anche se nascosti, la malinconia che li accompagnava rimaneva nella mia mente.
    Sho sta bene, sussurrai mentre mi avvicinavo al resto del gruppo.


    Improvvisamente percepii diverse fonti di chakra vicino a noi, due delle fonti assomigliavano molto alle maschere che avevamo combattuto, solo che le quantità di chakra non avevano paragone, ero triste a pensare di essermi beccato tutte quelle ferite da una brutta copia. Shiro era lì davanti a noi, ma sembrava ignorarci, godendosi uno spettacolo decisamente più inusuale. Stava piovendo, ma non solo semplice acqua, il palazzo del Daimyo stava cadendo dal cielo!
    Per quanto la situazione fosse disperata non potei farmi sfuggire un sorriso, quell’apparizione significava che il rituale era stato interrotto, Sho ce l’aveva fatta. Subito gli chiesi come stesse e in che condizioni si trovasse, ma non ricevetti risposta. Per fortuna attraverso il sigillo di Comunicazione potevo percepire il loro chakra, magari aveva perso i sensi dopo aver utilizzato il demone, ma il suo chakra non mentiva.
    “Gli altri sono tornati, riesco a percepire il loro chakra”
    Condivisi mentalmente con gli altri quel pensiero, preparandomi a vender cara la pelle, ma il destino sembrò sorriderci. Un uomo vestito all’antica apparve vicino a Shiro, fermando qualsiasi tecnica di Evocazione avesse avuto intenzione di utilizzare e intimandogli di tornare a casa, Shiro ubbidì agli ordini con la coda tra le gambe, chi diavolo era quell’uomo? Non solo non possedeva chakra, ma sembrava quasi un miraggio, potrei dire che era e non era lì, contemporaneamente…

    Tagliando corto, Shiro si ritirò e il palazzo del Daimyo scomparve chissà dove, evitando di distruggere Konoha, ma eravamo tutti tornati a casa, per fortuna.
    Kairi era furiosa, quella donna che le somigliava sembrava essere tornata in vita, che fosse un altro dei rituali di Cantha, difficile a dirsi.

    […]


    Giunti sulla piazza, trovammo Shin e Asami, entrambi feriti, ma vivi. Sho, invece, era scomparso e non percepivo più il suo chakra. Forse era partito all’inseguimento del Serraglio grazie a Pegaso? O stava aiutando gli altri in giro per il villaggio?
    Sta bene.
    Se c’era qualcuno che poteva sapere cos’era successo era Shin, a giudicare dalla sua vicinanza alla pozza nera, il fatto che non fosse cosciente non era rilevante.
    Cos’è successo a mio fratello?
    Dissi a Shin, poggiando una mano sul suo petto, ed insinuandomi prepotentemente nella sua mente, l’Interrogazione mentale non era mai piacevole per chi la subisse ma non avevo tempo da perdere. Purtroppo vidi ciò che non avrei voluto vedere.

    Sho era stato portato via, ancora una volta mio fratello era stato rapito. Che volessero rimuovere il demone? Che si volessero vendicare perché Sho aveva evitato la totale disfatta di Konoha in quel modo?
    Non era dato saperlo, l’unica cosa certa era che mio fratello non si trovava più sul mio stesso continente, probabilmente era già arrivato a Cantha. Quel pensiero che avevo tentato di scacciare era diventato realtà, e tutte le cose che avevo pensato erano diventate bugie.
    Vi ucciderei tutti…
    Dissi tra me e me, lì avrei uccisi tutti per riavere mio fratello. Non avrei esitato a sacrificare ciascuno dei miei compagni per poter riavere Sho lì accanto a me. Ancora una volta ero sopravvissuto, ma perché? Per pentirmi della mia vita ogni singolo giorno, davanti ad una tomba vuota?
    Cosa avevano perso gli altri? Un braccio? Un titolo? Un compagno? Un amico?
    Perché?
    Avevano visto il loro villaggio distrutto da un invasore straniero, il loro idolo venire spezzato, erano stati messi di fronte ai propri limiti e non li avevano superati. Avevano visto la fiducia che ogni cittadino aveva riposto in loro venire tradita.
    Loro erano tristi… per così poco.
    Improvvisamente tutti i presenti, che mi fossero stati abbastanza vicini avrebbero sentito una profonda tristezza dentro di loro. Il mondo sarebbe diventato un po’ più scuro di quanto non fosse già, il loro corpo sarebbe stato estremamente pesante.

    Tutti loro, anche se solo per un istante, avrebbero capito cosa voleva dire perdere un fratello. Avrebbero capito come tutti i ricordi più belli di una vita, potessero diventare in un secondo il veleno più terribile per la tua anima. Solo all’ora, io piansi. Senza singhiozzi. Senza muovermi. Guardavo il vuoto e lasciavo che la pioggia nascondesse la prova del mio dolore.
    No…
  14. .

    Tornare a mani vuote

    Post IX



    Oda immerse la testa sott'acqua ancora una volta, quando vide la massa azzurra precipitare e spandersi sulla superficie, senza riuscire ad intaccarla, ma emettendo scintille come un petardo, trattenne il fiato ancora finchè l'acqua non fu completamente pulita.
    AUUURGH! Si, c'è mancato poco...
    Disse ansimante, mentre ancora cercava di regolare il respiro dopo quell'apnea prolungata, quindi si avvicinò ad uno scoglio e si tirò fuori dall'acqua,seguendo Keiji al Bosco Azzurro.
    Ma mi raccomando, stai attento a dove metti i piedi questa volta.
    Ammise mentre strizzava i vestiti, non appena furono usciti dalla grotta e permettendo al sole di riscaldarlo un po' dopo il bagno gelido.
    L'Altro era tornato di nuovo, ma stava silenzioso e distante da Oda, non voleva parlare o prendere in giro il ninja di Konoha, stava solo lì a guardare i due ninja, seguedoli lungo il percorso lasciando una piuma nera ogni tanto...

    [...]



    Giunti al bosco, Keiji iniziò a parlare con Oda, non sembrava sarcastico o sprezzante, anzi, pareva quasi preoccupato per il ninja di Konoha e il suo possibile incontro con Sanjuro
    Sanjuro è indubbiamente un uomo potente ma diffida dai suoi modi di fare. La mia espressione parlava da sola. È strano. Ed il suo misticismo è palesemente una qualche forma di pazzia molto radicata unita ad un'ottima capacità di manipolare il chakra. È pericoloso, nella sua sbadataggine.
    Non ti preoccupare, sono sicuro che apprezzerà il mio... il mio.... per tutti i kami che solcano il cielo, l'unguento!!!Devo averlo perso quando siamo scappati dalla buca.
    Oda purtroppo non aveva più niente da presentare per convincere il grande Sanjuro a prenderlo come allievo, il povero ninja di Konoha sembrava distrutto tanto da chiudere le mani a pugno e sollevarle contro il cielo.
    DESTINO MANIFESTO!!
    Urlò furioso, prima di cadere a terra e battere i pugni con forza a terra mentre inveiva contro questa o l'altra divinità.

    Intanto l'Altro osservava da lontano, sempre silenzioso, muoveva ritmicamente le spalle, come se ridesse.
    E tu che ridi?
    Disse Oda a bassa voce, prima di riprendersi un po' e ricominciare a parlare con Keiji come se nulla fosse accaduto, l'Altro era sparito lasciando di nuovo una piuma nera al suolo.
    Si, eravamo in missione per conto dell'Hokage per indagare su alcune sparizioni ed abbiamo scoperto che questa famiglia di criminali, gli Igashi era coinvolta. Sappiamo che hanno dei traffici anche a Konoha, ti dirò... mi aspettavo che avessero dei traffici qui, anche perchè l'erede dell'organizzazione è stato assassinato qui non molto tempo fa, forse non è passato nemmeno un anno.

    Non avrebbe parlato del demone, dei gemellini del destino o del Teschio, non solo perchè erano informazioni riservate, ma anche perchè le parole sono armi potenti e Oda non voleva ritrovarsi di nuovo faccia a faccia con il Teschio o gli inquietanti gemelli per una qualche congiunzione astrale, dopotutto in quella giornata tutto poteva andare storto.
    Purtroppo devo tornare a casa, il destino ha deciso che io oggi non incontrerò Sanjuro, ma presto il grande sciamano sentirà parlare nuovamente di me e finalmente potrà iniziarmi alla via degli spiriti. Arrivederci Keiji, saluterò Sho.

    Gli faceva strano sentire Keiji nominare Sho, gli ricordava di quando tutto era cambiato, di quando si era fatto tatuare la stella per dimostrare a sè stesso che erano ancora fratelli, erano ricordi terribili che chiunque vorrebbe dimenticare.
  15. .

    Il Riscatto


    Sho mi cercò quella notte e non mi trovò. Perché poco prima di addormentarmi capii qualcosa, il mio pensiero, per quanto infantile e stupido aveva acceso una luce nella mia mente, solitamente buia e piena di ragnatele.


    Tornai a casa l’indomani, mentre albeggiava. Cercai subito mio fratello, ignorando i piedi sbucciati e il lieve raffreddore che quella notte all’aperto mi aveva regalato.
    Poi parlai con lui, con voce tranquilla, alzando il dito indice.
    Vedi Sho, io capisco che tutto questo sia così improvviso, così strano per te… ma voglio dirti solo due cose.
    Primo, è vero che non abbiamo lo stesso padre, è probabilmente vero che il sangue ha del potere. Ma dimmi, vedendo Kiri hai provato qualcosa? Ti sei sentito al tuo posto, come ti senti qui a Konoha? Quel che voglio dire è che ciò che ha veramente potere è il legame. Il nostro, quello con nostra madre e anche quello con nostro padre. Nostro perché ha insegnato a camminare e a lanciare Kunai a te come a me, quindi non hai il DIRITTO di non chiamarlo padre, mi spiace ma è tuo quanto mio, non hai scelta, purtroppo per te.

    Presi fiato un secondo per poi alzare un altro dito.
    Secondo, quella stella che avete sulla schiena, potrete pensare che vi renda speciali tu e Keiji, ma sei mio fratello e voglio che tu lo pensi ogni volta che vedi la tua voglia o qualcuno te la fa notare, chiaro?

    Quindi mi tolsi la maglia, rivelando una medicazione fatta da mani chiaramente lerce, sotto si nascondeva una piccola stella, identica nel colore e nella forma, nonostante il tatuatore fosse un tipo losco in un quartiere poco raccomandabile, il tatuaggio non sembrava infetto.
    Spero che nessuno le veda, dove dovremmo arrivare per trovarci entrambi a torso nudo? Ma se qualcuno vedrà queste, capirà immediatamente che NON SI FOTTE CON I FRATELLI SAITAMA. Ora andiamo a fare colazione
    In quel momento, assomigliavo parecchio all’hokage e la cosa mi fece rabbrividire un po’.
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