Votes given by -RexDraco-

  1. .

    Gekidan Yurei


    Enchantè



    Non eravamo per nulla avvezzi alla danzi, anzi sembravamo proprio dei manici di scopa, movimenti rigidi e non lineari si alternavano a passi scoordinati di danza su di una musica che ancora potevamo solo immaginare nella nostra testa. Non avrei mai pensato che un giorno mi sarebbe servito il saper danzare per una missione.. per lo più cercando di assomigliare ad una donna.. Sinceramente non avevo mai assistito ad un balletto e non riuscivo bene ad immaginarmelo. Per fortuna anche in questo caso ci fu una mano esterna che ci aiutò non poco. Sentii un leggero formicolio sul mio corpo, che poco dopo si trasformò in quello che si sarebbe rivelato un fastidio sugli arti, sembrava come se qualcosa si stesse collegando a me. Si trattava di Kuroro che, tramite l'utilizzo di alcuni fili di chakra cercava di far muovere il mio corpo a suo piacimento. Lo guardai non capendo cosa volesse fare, in quando fin da subito non sentivo alcuni stimo lo al movimento, i miei muscoli erano tesi e pronti a scattare visto che ci trovavamo in una missione. Capii però che per ballare al meglio mi sarei dovuto rilassare e proprio in quel momento il volere di Kuroro divennero rispettivamente mosse di ballo derivanti dal suo controllo su di me. Peculiare questa tecnica, funziona solo se io gli do il permesso di utilizzarmi come una marionetta? si riuscisse ad oltrepassare questo limite sarebbe veramente alquanto pericolosa. Sta di fatto che dopo un po' di movimenti ammiccanti e passi soavi il controllo finì e fummo nuovamente liberi di continuare a provare per conto nostro. Tenendo il corpo rilassato ,proprio come se Kuroro mi stesse controllando, continuai i passi da dove ci eravamo fermati, risultando molto più naturale e fluido. I piedi si incrociavano più volte in modo da creare un senso di moto continuo aiutato dalle numerose piroette che alzavano di quel poco il vestito in modo da lasciar intravedere le scarpe di tessuto rosa che avevo deciso di indossare per quel travestimento. Ascoltai anche il consiglio di Kuroro di provare a ballare sul muro utilizzando lo stesso tipo di chakra che ci era stato insegnato per mantenere il controllo sui nostri travestimenti. Senza chiedere presi la mano di Haru-chan e mi avvicinai al muro portando poi un mio piede su di esso. A quel punto non rimaneva che concentrarmi. Accumulare il chakra, rendendolo adesivo proprio nella stessa maniera che avevo utilizzato per il costume, proprio sulla pianta dei piedi e lasciare che il mio peso ricadesse su quel punto con un saltello utilizzando la gamba opposta, in modo che se il chakra non avesse tenuto sarei riuscito velocemente a riatterrare sullo stesso piede. Sentii da subito la differenza, era sicuramente più difficile stare in equilibrio, era la prima volta dopotutto, ma la forza che veniva applicata al mio corpo era la stessa di sempre. Mi abituai ben presto, un passo dopo l'altro e sempre tenendo la mano di Haru, alla nuova prospettiva ed iniziai a volteggiare anche su quella parete. Era il turno di Haru a quel punto, con un salto tornai a terra e accompagnai con il braccio il mio collega verso la parete, facendogli cenno di provare, ci sarei stato in a tenerlo nel caso avesse avuto problemi. una volta che anche lui sarebbe riuscito a rimanere sulla parete avrei lasciato la sua mano, allontanandomi con dei passi leggeri e equidistanti per poi fare un inchino verso di lei come per salutarla e far concludere il ballo. Direi che è un buon inizio.. sono ancora abbastanza preoccupato ma sicuramente è già meglio di quando abbiamo iniziato!

    Finalmente siamo alla presenza di queste persone, sono tutti ceffi di dubbia provenienza e sembrano tutti interessati ad una cosa soltato: donne. mi dovetti presentare un po' a tutti, ed ogni volta mi esibivo in un piccolo inchino, alzando leggermente l'abito. Fu quando però uno di arrivò a palparmi il culo che non riuscii a trattenermi, girandomi di scatto e spostando la sua mano con forza. Cazzo, ho usato troppa forza? capiranno che non sono una ragazza? merda! merda! cercai quindi con qualche parola di spezzare qualsiasi tensione che si sarebbe creata in risposta a quel gesto. Signore, non vorrà mica correre troppo, devo ancora ballare per lei prima di arrivare a quello.. Sorrisi ammiccando un po' al tipo in modo da sembrare aperta. E prima spetto di diritto al signor Miyamimoto.. mi sarei quindi congedata con lo stesso inchino di saluto che facevo un po' a tutti nel momento della presentazione. Solo quando poi, finalmente, fu il tempo di presentarsi al padrone di casa cercai di modificare il tutto per rendere la mia presentazione diversa e peculiare. Non sapevo cosa piacesse a quel magnate ma qualcosa dovevo pur provare per entrare nelle sue grazie. Allungai la mano verso di lui, stringendo il braccio contro il seno finto che faceva parte del mio travestimento, facendo in modo da risaltarlo e metterlo in mostra. Mi aspettavo che quel gentiluomo baciasse la mia mano come si confà alla presenza di una bella ragazza. Signo Miyamimoto, è un piacere conoscerla. mi hanno parlato molto bene di voi.. Mi sistemai il vestito facendo ancor più intravedere le mie curve. deve essere un uomo che non ha nessun problema a trovare compagnia per la notte da quel che vedo.. La voce, uno dei miei punti deboli, sembrò reggere abbastanza bene, anche se iniziava a farmi un goccio male la gola, speravo di dover parlare il meno possibile. Spero che il mio ballo possa incantarla, e che voglia conoscere e provare qualche passo insieme.. Ammiccai, doveva capire che i passi di cui parlavano non si sarebbero dovuti espletare in pubblica ma bensì in una stanza da letto.

    Venne l'ora della performance, la parte più spaventosa del piano. Ero un po' teso ma già il fatto di non essere da solo in quel frangente mi dava un po' di coraggio. Mi avvicinai ad Haru in modo da poterle sussurrare nell'orecchio qualche parola. Per ora conduco io, ti faccio segno quando prendere faremo a cambio Le feci l'occhiolino. Avevo qualcosa in mente e volevo da subito portarlo a termine. Iniziai con prendere la mano di lei, portandola a fare una giravolta su se stessa muovendo il braccio sopra di lei per poi successivamente allontanarla, allungando il braccio. A quel punto la avrei nuovamente riavvicinata, facendo in modo che i nostri corpi si toccassero e che le nostre labbra risultassero abbastanza vicine da far sentire l'uno all'altro il nostro stesso respiro accarezzare la nuda pelle rossastra, coperta solo dal rossetto del travestimento. ci saremmo spostate con passi leggiadri e movimenti fini verso i lorsignori e avrei fatto in modo che la mia compagna mi tenesse la schiena mentre io inarcavo la schiena andando ad eseguire un caschè in modo che il mio viso si allineasse con quello del signori Miyamoto, abbastanza vicino da poter fargli vedere i miei lucenti occhi e l'odore del profumo di rosa che avevo deciso di utilizzare per il travestimento. Per fortuna gli allenamenti ninja erano talmente duri che quel tipo di passo non mi avrebbe causato nessun problema ai muscoli della schiena. ero addestrato per ben di peggio. A quel punto ci saremmo nuovamente allontanati da loro e avvicinati ad uno dei muri della sala, in modo da replicare quei passi che avevamo provato poco prima. Utilizzando il chakra adesivo ci saremmo spostati dapprima sulla parete, continuando a piroettare, fui anche molto attento ad usare lo stesso tipo di chakra per evitare che il vestito si alzasse troppo, in modo da non rimanere quasi in mutande in alcuni passaggi. Ma tutto ciò non bastava. Accompagnai la mano di Haru ancora più in alto, verso il soffitto e anche li ci esibimmo in quelle che ormai erano diventati dei movimenti quasi costanti e sinuosi come l'acqua che scorre in un piccolo fiume. Percorremmo tutto il soffitto per poi proseguire sulla parete opposta e tornare a terra. La mano e il braccio si mossero veloci facendo in modo che Haru mi facesse volteggiare molto più forte di prima e, a quel punto, una volta in rotazione, lasciai la sua mano, continuando a girare su me stesso fino ad arrivare proprio davanti a Miyamoto. conclusi la rotazione proprio nel momento in cui i miei glutei erano voltati verso le gambe poggiate sulla sedia del nostro obiettivo e mi lasciai cadere su di lui, mettendo le braccia attorno al suo collo e avvicinando le mie labbra al suo orecchio in modo da sussurrargli cn voce flebile e romantica. Enchantè A quel punto mi sarei rialzato e sarei tornato lentamente dalla mia compagnia, facendogli un occhiolino, un segnale per prendere il controllo della danza.



  2. .

    Titolo del Topic


    III



    Quando ti risvegli da un incubo per scoprire di essere piombato in uno peggiore: la vita.



    Mentre gli stavo asciugando la guancia percepii il suo senso di frustrazione, Mosse la testa per rivolgerla dall'altra parte, per non incrociare il mio sguardo.
    Potevo capirlo? Si. Tasaki era costretto a letto, le sue ferite l'avevano reso indifeso. Non mi offesi per quel gesto istintivo.
    L'istante dopo sembrava essere venuto in parte a patti con la mia presenza, con la consapevolezza che ne derivava.
    Chi... sei?
    Chi sono? Mi sarei dovuta presentare con il mio nome completo o celare una verità che ormai in pochi conoscevano?
    Shinodari Nara Jaku Kazekumo. Mi presentai. Glielo dovevo. Prendersi cura di qualcuno significava non nascondersi dietro facili menzogne.
    E... cosa vuoi?
    Cosa voglio? La domanda mi prese di sorpresa. Ancora mi stupivo? Non avevo imparato a mie spese che ad Oto raramente qualcuno agiva senza esigere un proprio tornaconto?
    Sono un medico. Il mio scopo è curare le persone, evitare che muoiano. Per le cicatrici dello spirito non servivano le mie abilità curative. Cosa desidero da te? Vorrei che non ti riducessi mai più nello stato in cui ti ho trovato. Sei andato molto vicino alla morte. Sospirai. Suppongo che tu non me lo possa promettere, vero?
    Il giovane era ancora molto debole. Sapevo che non doveva sforzarsi, però non tutto poteva essere rimandato a dopo.
    Mi chiese di raccontargli quanto ero successo. In fin dei conti glielo avevo proposto io. Le mie parole avrebbero potuto minare il suo precario equilibrio interiore. In casi estremi potevo sempre sedarlo, se avesse voluto compiere qualche gesto inconsulto.
    Basta! La verità per quanto amara andava affrontata. Rimandando, gli avrei procurato solo un danno maggiore.
    Gli raccontai tutto, senza omettere nulla. Le informazioni riferitemi dal team medico presente sul luogo dello scontro, la testimonianza delle guardie di turno al gate occidentale. Per quanto mi costasse dirglielo, gli rivelai dell'incisione, del marchio dell'infamia. Cicatrici che avevo rimosso mentre lui era ancora in stato di incoscienza.
    Non sarebbe stato facile venire a patti con una verità cruda, violenta. Tasaki aveva tempo per metabolizzare l'accaduto. Il tempo necessario a rimttersi in forma.

    Mi mise al corrente delle sue motivazioni. Mi oscurai in volto. Nessuno aveva il diritto di prendere la vita di un altro... nessuno in un mondo utopico. Mi chiesi se Shiltar avrebbe compiuto le stesse azioni del Mizukage attuale. Non lo credevo, non dopo lo scontro con Yami. L'aveva risparmiato, non era sua la responsabilità se aveva rifiutato di vivere.
    Sei... bella. Come un angelo. Arrossii, pur sapendo che non era ancora del tutto in sé. Non ero un angelo, non nell'accezione che veniva data al termine. Piuttosto un angelo decaduto.
    Balbettai un Grazie in risposta.
    Quel suo commento, non mi avrebbe fermato dal replicare a quanto detto in precedenza.
    Il tuo gesto è stato nobile, ma estremamente impulsivo. Commentai. Avrei dovuto assecondare quel suo desiderio di giustizia? Il tuo conterraneo... Mi avevano messo al corrente che lui non fosse otese di nascita. …aveva messo a rischio la sicurezza di Kiri? Non tutti erano magnanimi nel dispensare le condanne. Non fraintendermi. Per me la vita è al di sopra di tutto o non sarei un guaritore, però il nostro ambiente non permette la clemenza, non sempre. Vendicare qualcuno... sembra che ti faccia sentire bene, in pace con te stesso, ma non è così. Anche se avessi vinto, se gli avessi impartito la lezione che, dal tuo punto di vista, meritava, sei sicuro che il tuo animo si sarebbe placato? La vendetta genera solo una spirale di violenza, il sangue chiama altro sangue. E alla fine resta solo un vuoto nell'anima. Sempre che tu sia ancora in vita. Se il Mizukage ha rispettato le leggi accademiche ci si può fare ben poco, a meno di non andare contro il coprifronte che indossiamo. Se ha ucciso il tuo conterraneo senza giusta causa, allora dovrebbe essere processato per i suoi crimini contro l'Accademia. Noi non siamo nella posizione di arrogarci tale diritto. Mi spiaceva essere così dura, ma avevo paura che avrebbe ritentato. E non era detto che sarebbe sopravvissuto. La carica di Mizukage non si assegna per gioco. E' uno dei ninja più forti del villaggio, se non il più forte. Cosa ti faceva pensare di essere in grado di sconfiggerlo? Perché lui si è accanito contro di te a quel modo? Perché ti ha inciso le carni con quella scritta infamante? Non potevo lasciar correre. Se voleva affrontarlo ancora una volta, doveva mettere la cosa nella giusta prospettiva. Quelle ferite sottolineavano la disparità tra le loro abilità.

    I gusti in fatto di tè del mio paziente erano molto specifici. Sorrisi. Gli feci cenno di restarsene tranquillo al letto.
    Mi dispiace, ma dovrai accontentarti della mia miscela preferita. Replicai, prendendo un paio di bicchieri. Il latte non credo sia una delle priorità qui al gate. La temperatura non sarebbe stata un problema. Avrei atteso che si raffreddasse prima di servirglielo. Lo zucchero... Rabbrividii. Mi voltai nella sua direzione. Sei sicuro? Tu bevi il tè con lo zucchero? Osservai, sottolineando la parola “zucchero”. Sai che ti perdi tutto il gusto? Ogni miscela ha un sapore unico. Probabilmente mia madre l'avrebbe preso come un affronto personale. Ricordavo le estenuanti sessioni riguardanti l'arte della cerimonia del tè. E se aggiungevamo che fosse pure un'abile assassina... No, non sarebbe stato per nulla piacevole. Non credevo sarebbe arrivata all'atto estremo, ma costringerlo a bere a forza la bevanda senza l'aggiunta di ingredienti che ne contaminassero il sapore, quello si. Per fortuna di Tasaki non ero lei.
    Mentre attendevo che l'infuso si raffreddasse, frugai tra il materiale medico alla ricerca di una cannula per le flebo. Non era una cannuccia, ma era sterile e, accorciandola, sarebbe stata una degna sostituta.
    Rivincita... Per poco non mi sfuggì di mano il bicchiere.
    Ci avevo provato.
    Come... posso... ringrazia... graziarti? Lo fissai dritto negli occhi.
    Potresti evitare di suicidarti. La tua vita è preziosa. Vivi e mi avrai ringraziato. La mia espressione si fece seria. O la prossima volta sarò io stessa a tatuarti in fronte con inchiostro indelebile la scritta “BAKA”! Sospirai. Se proprio desideri una rivincita, confrontati con i tuoi limiti. Sii umile. Ci sarà sempre qualcuno più forte di noi per quanto invincibili ci sentiamo. Almeno promettimi che, se lo affronterai di nuovo, sarò io il tuo medico. Non intendo permetterti di morire.
    Mi sedetti accanto a lui sulla branda. Poggiai il bicchiere con la cannuccia improvvisata sulla sedia.
    Ti aiuto io a bere il tè, non sforzarti per metterti seduto. Gli dissi, addolcendo il mio sguardo.
    Il cucciolo scelse quel momento per sollevarsi in volo e aggrapparsi allo schienale.
    Ciao ragazzo ninja. Io sono Ko, drago dei ghiacci. Si presentò.


  3. .
    style="color: #708090">Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100<

    L'attacco


    Genin alla riscossa

    Yuki Moriko
    wallhaven-y8757k-2


    C'erano tante cose che la ragazza odiava: bambini, persone, ficcanaso, i disturbatori - insomma fare una lista avrebbe impiegato un bel po' di ore - ma tra i primi posti della sua top five si piazzava il caldo. E nascere nel paese del fuoco non l'aveva aiutata a superare la cosa. Quella giornata si era mostrata forse una delle più calde e quasi si pentiva amaramente di aver accettato l'invito ricevuto giorni addietro.
    Lo aveva ricevuto una mattina, mentre era intenta a svolgere delle preghiere sull'altarino dedicato a suo padre eretto dietro casa quando il portalettere, infischiandosene altamente, aveva fatto irruzione. E lei, senza neanche aprire la lettera, aveva dato risposta positiva affinché il tizio sloggiasse il prima possibile.
    La lettera l'avrebbe aperta solo qualche ora dopo, trovandosi costretta a presentarsi ad una riunione su "chissàchecosa" e di cui non era minimamente interessata.
    Non fu un caso che lei si fosse arrivata in ritardo. Di solito non era il suo stile, anzi, era abbastanza precisa.
    Inoltre, l'accalcarsi di ragazzi lì, probabilmente genin come lei, l'aveva fatta tenere a debita distanza. Non le piaceva l'idea di essere lì, troppo vicina agli altri, per quello si era avvicinata abbastanza da sentire ciò che doveva essere ascoltato ma abbastanza da non immischiarsi con le persone lì presenti.<a data-spoiler="ab|19 span">[nota]
    Non passò molto tempo dall'inizio del discorso prima che questo s'interrompesse, quasi tragicamente. Delle esplosioni riecheggiarono nell'aria, frammenti di calcinacci vennero scagliati contro i presenti e nonostante fosse una situazione d'emergenza, la ragazza si lasciò scappare un risolino nervoso.
    Era vero che volevo andarmene a casa presto, ma così mi sembra eccessivo, non ti pare? pensò, indirizzando il suo pensiero al mistico signore degli eventi, che sembrava burlarsi di lei.
    Le persone lì presenti avevano iniziato a correre in plurime direzioni per allontanarsi dal posto. In quel momento qualcosa le urtò contro. Una ragazzina, con le lacrime agli occhi e tremante, spaventata le si era riversata addosso, il viso sporco di polvere e i capelli scompigliati. Dal braccio destro sgorgava del sangue.
    Per un secondo la fissò accigliata, con i suoi occhi ambra, poi allungò la mano verso la ferita della ragazzina guarendole la ferita.
    Tsk... dov'è tua madre? le domando secca, ma la ragazzina era troppo spaventata per risponderle. Yuki grugnì seccata, afferrandola e prendendola in braccio.
    Da lontano scorse un gruppo di ragazzi che non aveva mai visto si era come radunato, probabilmente anche essi del villaggio della foglia. Sembravano conoscersi, e li vide parlare animatamente sul da farsi. Forse loro sapevano cosa fare con la ragazzina.
    - Dobbiamo allontanare i civili dalla piazza, potrebbero essere un bersaglio facile per il nemico… ma non so cosa sta succedendo altrove… Una soluzione potrebbe essere quella di suddividerci in piccole squadre e portare i civili in luogo più sicuro. Non so se anche gli altri edifici hanno subito dei danni al momento dell’esplosione… però si potrebbero liberare le eventuali strade dalle macerie anche con una carta-bomba.
    Ci penso io!
    Come dice Asami è importante che le persone qua presenti vengano guidate in salvo, posso pensarci io, una volta finito mi dirigerò verso una delle esplosioni, dobbiamo anche capire chi le ha causate e come per evitare possibili reazioni a catena con altri esplosiv
    Ba bla bla, ma quanto parlano questi pensò avvicinandosi ai ragazzi.
    Ah, ottimo. Tu che ti occupi dei superstiti, ecco a te.
    Con una nonchalance e inserendosi dal nulla, piazzò la ragazzina tra le braccia dello strano ragazzo dai capelli biondi.
    Penso si sia persa, ma non parla. Vedi tu se riesci a capire. La ferita l'ho guarita io. sbuffò, passandosi una mano tra i capelli argentei.
    Ricapitolando: tu guarisci i feriti, tu liberi le strade e tu aiuti a metterli al sicuto. Ottmo, allora io mi dirigo verso le esplosioni. Inutile che stiamo qui a fare tutti le stesse cose, no? Bene... disse, dirigendosi al lato opposto dei ragazzi.
    Bene... cerchiamo di finire presto corse verso gli edifici, cercando qualsiasi cosa potesse aiutarla a scoprire l'artefice.



    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Tanto × 1
    • Kunai × 7
    • Shuriken × 8
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1

    Note
    ///
  4. .
    Buongiorno e auguri.
    Questo è stato l'anno della rinascita!
    Quindi volevo augurare un buon 2020 a tutti i player della Naruto Legend: a Hebiko (perché ruolare con lei è sempre bello anche se posta 1 volta a trimestre e perché è l'unica ragazza tranne Tezzu in questo forum di malati), a Fenix (perché ha un PG bastardo), a Hidan (perché i suoi PG si fanno le conversazioni da soli), a Diogene (perché la montagna di Oto fa sempre cose belle), a Febh (perché ha un PG più bastardo di quello di Fenix), a Kaworu (cioè il Mastro App), a Yusnann (perché è tornato con i suoi leopardini), a Cube (perché è stato il mio compagno di merenda nel 2019 e spero lo sarà anche nel 2020), a me (perché vi sopporto nonostante tutto), a Hohe (per le idee e la fantasia), a Rex (perché anche se ha cambiato il PG resta uno dei player di maggiore visibilità), a Shinken (perché non c'è), a Boreanz (per il PG figo e le idee fighe), a Historia (perché è un altro che posta un voltra a trimestre), a Horla (perché in fatto di lentezza batte Historia e Hebiko), a Roro (per lo sviluppo delal giocata Torre di Ichiro e di com'è venuto anche grazie alla sua fantasia e impegno, era difficile bro), a Pyotr (perché anche se hai un nickname russo io, da ucraino, non ti sparerò), a Shiltar (per la giocata nel Paese del The e la possibilità di curare la sua PG balbuziente), a Superpipì (perché tra i nuovi è uno di quelli che mi sono più saltati all'occhio), a Shu (sempre perché tornato e mi ha dato la possibilità di sviluppare ben due giocate), al tizio che gioca Kuso (per il bel PG e la fantasia e la creatività e tutto le cose buone), poi a Jotty (perché ogni tanto appare in una maniera mistica e sorprendente), e a Hoshi (sperando che torni), e a Kalastor (sperando che non torni), e ai nuovi arrivati (sperando di vederli tutti all'opera), e anche a quel malato di Tezzu con le sue stronzate sui film e sulla musica.

    Insomma, buon anno a tutti voi in compagni della Naruto Legend e di tutte le cose che può dare e togliere. Speriamo che riuscirò ad arrivare a Jonin Nera con due TS e uccidervi tutti i PG.

    E la domanda con cui vorrei iniziare l'anno nuovo è: ma i centauri il cazzo ce l'hanno di fronte o dietro? Ci pensavo ieri e visto che si tratta di metà uomo e metà cavallo, ho pensato che avesse solo il cazzo di cavallo, quello posteriore, mentre quello anteriore, davanti al busto, non ci sia.

    Voi che ne pensate?
  5. .

    Chiamata a raccolta di massa


    EMERGENZA A KIRI



    [L'ufficio di Sanjuro offre un serivizio di post-introduzione per altri Kiriani desiderosi]

    Quella mattina presto, i primi Kiriani che avessero iniziato a solcare le strade del villaggio assieme al sole che lentamente doveva ancora fare capolino, avrebbero notato un dettaglio insolito. Sanjuro era in piedi, il che sarebbe insolito di per sè, ma lo sciamano stava correndo avanti e indietro per il villaggio, che ancora insonnolito, non era scosso dal alcun rumore, se non quello del mare, e delle infradito del consigliere che sbattevano come le mani di un bambino che cerca di scuotersi via la sabbia dalle dita. Ignorando qualunque pescatore o fornaio avesse cercato di fermarlo, e ignorando i vasi di fiori che stava letteralmente demolendo percorrendo i vialetti delle piccole case attorno alla via maestra per fare prima, Sanjuro sarebbe arrivato davanti alla casa di Akira, riparata non troppo tempo prima dato che lo sciamano aveva fatto schiantare tutto l'impianto idraulico. Vuota.
    Riprese a correre, stavolta verso il quartiere Akuma. Quando lo videro in lontananza in fondo alla strada, i due piantoni nemmeno si preoccuparono di fermarlo, talmente abituati alle sua stranezze, e ripresero a parlare tra loro mentre la sagoma dello sciamano sfrecciava tra le loro testa per raggiungere la casa di Meika. Vuota.

    [Ore 9.00]

    A questo punto della mattinata, Sanjuro aveva controllato ogni punto del villaggio dove era vagamente sicuro di poter trovare Akira, e si era dato per vinto. Per trovare il suo amico ormai restavano solo 3 possibilità: utilizzare le sue capacità sciamaniche, ovvero il metodo più facile e veloce; utilizzare il rituale di teletrasporto trans-mistico che aveva usato per salvare il mondo durante la crisi dello spettro dei miracoli, ovvero il metodo meno facile, ma più immediato, oppure ordinare ad alcuni kiriani di prendere armi e bagagli e andare a cercare Akira per recapitare il suo messaggio, cercandolo a caso finchè non lo avessero trovato.

    Sanjuro guardò Gassan. Gassan annuì.

    Valletto! Esclamò, e un funzionario di Kiri, il poveretto che si era beccato gli zoccoli di capra in faccia nel giorno dell'investitura di Sanjuro, entrò nella stanza. - Sanjuro-sama, non sono un valletto, sono il messaggero assegnato al suo ufficio....- Disse il ragazzo spaventato; non voleva lamentarsi troppo, per una volta che lo sciamano stava eseguendo i suoi compiti da una stanza a caso in amministrazione e non nella sua tenda nella palude adibita ad ufficio. Per dovizia di particolari, la stanza in cui si trovava Sanjuro al momento era il magazzino dei blocchi di carta. Un loculo di 3 metri per 3, buio, pieno di roba e senza finestre.

    Ho un compito di estrema importanza per te. Una missione di altissimo livello dipende dalla tua solerzia. Vammi a chiamare Kitori, Youshi e Fudoh, che mi raggiungano nel mio ufficio. E il giovane, pieno di energia per aver ricevuto un compito ufficiale, non perse tempo.

    [Nel tendone nella palude]

    Quando il trio fosse arrivato nella maleodorante palude posta sì dentro le mura, ma all'estremità del villaggio, i loro nasi sarebbero stati saturati da un tanfo ignorante. Soprattutto se era la prima volta che vi mettevano piede.
    Il rovinato pontile li avrebbe condotti davanti ad un particolare tendone, dentro al quale avrebbero trovato un paio di tavolini, uno a sinistra, dove Sanjuro comunicava con i flussi mistici, e uno al centro, dove teoricamente svolgeva i suoi compiti. Quando lo sciamano li vide entrare, li accolse con un abbraccio, uno per uno furono avvolti dalle rigide braccia tutt'ossa dello sciamano che impugnava il suo bastone. Ovviamente quando venne il momento di Fudoh, il gabbiano semi-morto, Toki, che "riposava" più o meno in pace sulla testa di Sanjuro, si animò, arrivando quasi a contatto con la testa del ragazzo, urlando e sputacchiando come se fosse stato schiacciato da un sasso. Proprio quel ragazzo non gli piaceva; solo la separazione tra il consigliere e il suo allievo permisero all'animale di calmarsi e tornare a morire.

    Bene arrivati bene arrivati, non perdiamo tempo, ho un compito per voi, UNA MISSIONE DI GRADO S.

    Lo sciamano si frugò nel gonnellino e tirò fuori un rotolo. Non un rotolaccio fatto in casa da Sanjuro, ma proprio uno di quelli ufficiali, con tanto di legacci e sigilli per impedire la lettura del contenuto da occhi indiscreti. Quindi lo porse a Fudoh. Si schiarì la voce e cercò di rendere il momento più solenne e ufficiale possibile.

    Dovete consegnare questo rotolo ad Akira-san, che in questo momento pare non si trovi a Kiri. Il contenuto è segreto e solo Akira deve aprire il rotolo. Affrettatevi e fate attenzione, forze nemiche cercheranno di privarvi del rotolo, ma per l'onore del villaggio, dovete impedire che questo accada. Ora localizzerò Akira. Disse Sanjuro, poco prima di andare a urinare in una bacinella, probabilmente la stessa dove preparava il latte per la colazione.
    Condusse il pentolino sul tavolo del misticismo, e dopo averci buttato dentro strane polveri e quello che sembrava chiaramente un termodev, verso il liquido su di una mappa del mondo, che venne chiaramente imbrattata. Totalmente.

    Grazie alla pipì di Sanjuro perennemente presente nel sistema di Akira, del quale forse persino lui ignorava la presenza, fusione avvenuta durante lo spettro dei miracoli, lo sciamano era ora in grado di localizzare il suo amico, a meno di eventi particolari che ne impedivano il contatto.
    Lo sciamano quindi spiegò più o meno, con parole sue, la direzione ai ninja che stava inviando; ignorando completamente la posizione esatta del paese dove li stava mandando, o anche solo la sua esistenza. Praticamente li mandò alla cieca in un punto, sperando di trovare l'Hozuki, e la cosa fu chiarissima per tutti, persino per Gassan, ma non per Sanjuro.

    Buon viaggio, e che il Misticismo sia con voi sempre.




  6. .

    Il Demiurgo


    Capitolo Secondo


    Atto VI
    Il Clan degli Esarchi



    Quando lo Spirito del Mondo alzò la spada al cielo per colpire il tetto della spelonca, seppi esattamente cosa fare: mi lanciai a tutta velocità contro di lui, scendendo dal cielo nel mio corpo che era sciame. La mia coscienza era stata proiettata nella colonia di pipistrelli che abitava quella grotta, divenendone l'hive mind. Come una goccia d'inchiostro in un bicchiere, più e più pipistrelli conversero verso la figura dello Spirito del Mondo, attaccandosi al suo corpo di sangue e iniziandosi a nutrire di lui. Altri pipistrelli si impegnarono ad arrestare, grazie alla potenza del numero, il crollo di massi dal tetto, fermandoli e riponendoli a terra. Parte del corpo dello Spirito mutava, si contorceva ed infine fu sommersa da quell'infinito numero di scuri volatili: le gambe, praticamente la totalità del torso e il braccio destro erano poco più che una macchia nera che si agitava. Il braccio sinistro e parte del volto, invece, rimanevano intatte. L'Unico Sangue non vi ha uccisi. Urlò la divinità, profondamente colpita dal gesto del Lupo e del macabro Sorriso. Gli Esarchi sono tornati. Disse laconico. Quando poi vide che i pipistrelli non arrestavano la loro avanzata, realizzò la sua situazione. Ed anche il Demiurgo. Il sangue che ormai era diventato un tutt'uno con l'acqua di quella stanza iniziò a ribollire e, d'un tratto, venne riattirato sotto i piedi dell'essere. I Pipistrelli lo avvolsero completamente, facendolo sparire. Poi, un attimo dopo, una potente esplosione di sangue allontanò gli animali violentemente, proprio come poco prima era stato fatto con le tre maschere. I pipistrelli si erano posizionati come sulla superficie di una semisfera avente centro la creatura. Ma qualcosa era diverso: il suo volto, il suo corpo, non erano i medesimi di prima. Con gli occhi chiusi e la testa china, vestiva un'armatura rossa con dettagli in oro ed un gigantesco Oni sulla spalla sinistra. Il suo volto era circondato da capelli neri lunghi, scuri, il suo volto macchiato da alcune cicatrici. Alzò poi la testa. Un occhio si illuminò di rosso, mostrando uno sharingan.


    Il volto di quell'uomo era ben riconoscibile per tutti e tre i ninja. Il loro cuore avrebbe probabilmente saltato un battito. Avevano ancora gli Occhi del Mondo addosso: lo Spirito sembrava lo sguardo più presente. Ho visto lo Spirito del Mondo su di una enorme nave. La voce echeggiò in tutta la grotta. Ho visto lo Spirito del Mondo sul Monte degli Hokage. Aggiunse mentre i lineamenti del suo viso e del suo corpo divenivano liquidi, indistinti, ed infine mutavano. L'unica presenza che non mutò, su quel volto, era l'occhio fiammeggiante dello Sharingan. Le linee del volto erano ora lievi, leggere, femminili. Il fisico esile donava alla figura grazia e bellezza ma lo sguardo profondo e l'espressione contrita inquinavano e corrompevano tanta armonia. Qualcuno tra di loro conosceva molto bene quel volto.



    Il male è il motore della Storia.

    Un interminabile silenzio scese su quella grotta dopo quell'ultima frase. Anche le ali dei pipistrelli e lo stridio dei pipistrelli si arrestò. La donna alzò l'indice destro ed una goccia di sangue si staccò da esso come se fosse un pezzo della sua stessa carne. Il sangue si diresse ad una velocità impressionante verso la bocca della Succube: si posò sulle sue labbra ed un istante dopo ne penetrò la pelle.
    I pipistrelli caddero nuovamente al centro della semisfera su cui si erano posizionati e, in men che non si dica, divorarono la figura femminea dello Spirito. Sazi, le loro sagome però non abbandonarono la posizione ma anzi iniziarono ad arrestare il loro movimento, come adagiandosi l'uno sull'altro. Alcuni altri pipistrelli volarono da quella formazione verso i tre, intenti a poggiarsi su di loro. Lasciateli fare. disse la Chiamata. Sono i protettori dell'Unico Sangue. Non vi faranno del male.
    Quando ebbero finito, la figura della Succube, del Sorriso e del Lupo non c'erano più. C'erano Kairi, Kitori ed una figura che, fino a quel momento, non avevo mai visto. Anche io ero lì, con i miei abiti, con le mie armi, con la mia armatura. Ero uscito dall'agglomerato di pipistrelli che si erano nutriti dello Spirito del Mondo.
    Prima ancora che nessuno potesse dire qualcosa, che potessimo muovere un singolo muscolo, nei pochi metri che ci separavano si aprirono quattro squarci, neri come la notte, che attiravano e gettavano al suo interno e verso l'esterno ma senza mai uscirne, come in una sorta di buco nero, del sangue. Altrettante figure uscirono da questi tranne che da uno dal quale uscì invece un cadavere dalle forme gigantesche, essiccato e quindi irriconoscibile, che cadde di faccia nell'acqua. Aveva il coprifronte del Paese della Storia legato al braccio.


    Sembravano creature provenienti da un altro mondo, sembravano demoni scesi in terra. Il loro aspetto era gigantesco eppure nessuno di loro sembrava ostile. Tutti portavano con sé una lanterna. Ognuno di loro si avvicinò ad uno dei tre ninja lì presenti. Posero la mano al centro del loro petto: Nella guerra e nella vittoria. dissero all'unisono con una voce che a loro parve decisamente familiare: era la voce della chiamata. Le ferite e la spossatezza di quel che avevano passato scomparirono. Nella pace e nella vigilanza. Un filatterio comparve dal centro della loro lanterna. Attesero fino al momento in cui tutti loro non l'avrebbero afferrato. Nella morte e nel sacrificio. I tre si voltarono verso il loro compagno a terra. Dal suo corpo cinereo emerse un gigantesco calice vuoto. Il cadavere, infine, si sbriciolò, scomparendo nel vento. Demiurgo. dissero, rivolgendosi al sottoscritto. È il momento del giuramento. Le tre figure fecero un passo indietro e si riavvicinarono al loro cerchio di sangue. Da oggi fate parte di un Clan che non potrete mai abbandonare o tradire, un Clan i cui discendenti non sono legati dal sangue ma da un astrale percorso del tempo. Oggi diverrete gli Esarchi del Paese della Storia. Senza dare possibilità di appello, i tre uomini muniti di lanterna rientrarono nel loro varco che immediatamente si chiuse alle loro spalle. Il Paese della Storia esiste ma non nello spazio. Cercai di iniziare a spiegare loro la situazione. Esiste nel tempo. Non si nasce nel paese della storia, se ne fa da sempre parte. Il momento critico sarebbe arrivato a quel punto, quando li mettevo davanti alla dura realtà della questione. Da questo momento siete vincolati alla Storia. Ne siete i copisti ed il vostro compito sarà documentarla, non lasciare che venga dimenticata e ... Feci una pausa. ... modificarla, se necessario. Ma non potrete sottrarvi ad essa. Mai più. Per nessun motivo. Se il Paese vi chiamerà, voi dovrete rispondere. Mi mossi verso di loro, andando a prendere la coppa rimasta come lascito dei tre abitanti del Villaggio della Storia. L'Appartenenza al Villaggio della Storia vi rende capaci di leggere nelle pieghe del sangue. Saprete riconoscere persone, storie, ricordare eventi, semplicemente entrando in contatto col loro sangue. Alzai la mano sinistra verso l'alto, attirando a me tutte le poche altre gocce presenti nella sala. Le condussi dentro la coppa che cingevo nella destra. Questa è la vostra ultima opportunità per sottrarvi. L'Unico Sangue del Paese della storia può essere modificato dal Demiurgo soltanto in questo momento. Io sono il Demiurgo e posso plasmarne le sembianze. Se non avete intenzione di sottostare a quanto ho spiegatovi, parlate ora o tacete per sempre. Per qualsiasi dubbio, domandate pure. Era arrivato il momento, per loro, di fare una scelta. Copisti della Storia o Eterni Spettatori?






    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note





  7. .

    Benvenuti su Naruto Legend GDR !





    …Come iniziare?
      Un buon inizio sarebbe quello di presentarsi a tutto il forum, così da poter conoscere gli altri utenti! Entrare nella Community non è difficile, troverete accoglienza e uno staff pronto ad aiutarvi per qualsiasi dubbio o perplessità.
      Mi raccomando, ricordate di aggiungere anche uno dei Banner del forum in firma prima di iniziare la vostra grande avventura!
      Tutto fatto?
      Aspettiamo solo voi!

    Vorrei giocare al GdR, mi aiuti?
      Potete cominciare con con leggere il regolamento di gioco!
      Non preoccupatevi, all’inizio sembra sempre un po' complicato, ma vedrete che con il tempo diventerà molto semplice da utilizzare!
      Fatto ciò iscrivetevi alla nostra NLApp, dalla quale potrete accedere ad ogni funzione del gdr:

      • Crea Schede: Raggiungibile anche tramite la sezione "Crea il tuo ninja" nell'homepage del forum. Verrete indirizzati ad un comodo tutorial che vi aiuterà ad orientarvi tra le infinite possibilità che la Legend ha da offrire per creare il personaggio più adatto a voi.

      • Timeline: Un elenco in costante aggiornamento di tutti gli eventi più importanti del gioco. Potrete crearvene anche uno personale tutto vostro, per tenere sempre a portata ogni avventura del vostro personaggio!

      • Archivio PG: Dove potrete vedere tutti i personaggi giocanti del gioco, esplorare le loro schede e capire i punti di forza o deboli dei vostri alleati o avversari!

      • Mappa: Una dettagliata mappa dove potrete trovare tutti i luoghi che avete conosciuto ed adorato nel manga con tante aggiunte relative esclusivamente al gdr!

      • Materiale Personale: Dove potrete proporre il materiale totalmente personalizzato per i vostri pg andando avanti con il gioco, permettendovi di creare uno shinobi come lo desiderate e diverso da ogni altro nel gioco!


      E molto altro ancora, un piccolo mondo tutto da scoprire

      Una volta esplorato il sito e creato il vostro personaggio siete pronti per aprire una nuova role, e perché non iniziare con un Corso alle Basi?
      Qui un giocatore più anziano vi insegnerà le basi del regolamento e vi introdurrà lentamente nella nostra grande ambientazione.
      Curiosi? Non avete che da provare!

    Si, ma io ho un problema, a chi chiedo?
      Raggiungeteci sul nostro canale Discord, dove potrete trovare tutti gli utenti e tutto lo staff gdr, è il modo più veloce dove chiedere informazioni e ricevere una risposta rapida e precisa!Qui trovate la guida per scaricare il programma, che può essere utilizzato comodamente sia da PC sia da telefono
      Troppo timidi…?
      Allora perché non aprite un topic in supporto utenti? Troverete sempre un amministratore o un membro dello staff pronto a rispondervi.
      Se invece volete che il vostro problema rimanga privato, potete usufruire del nostro punto di contatto: qui saranno solo gli staffer a poter vedere e rispondere.

    Sono stanco di giocare e basta, cos’altro posso fare?
      Sul nostro canale Discord troverai una community attivissima, un luogo dove poter parlare scherzare ed organizzarti per eventuali giocate con tutti gli utenti; un modo per entrare ancora di più nel mondo del nostro gdr e conoscere nuove persone!
      Il nostro forum offre anche un’ampia offerta di Streaming&Download, sempre aggiornata secondo le stagioni in corso!
      Lasciatevi trascinare nel mondo sempre imprevedibile di anime e manga !
      Rimanete con noi, possiamo assicurarvi che non vi daremo il tempo di annoiarvi!

    Sembra divertente…
      Lo è!
      Perché non fate un tentativo?
      Vi aspettiamo tra le nostre fila, giovani studenti!

      And…

    PLAY THE LEGEND, BE A LEGEND


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    Edited by F e n i x - 9/11/2023, 14:42
  8. .

    Addestramento


    Post 2 ~ Esercizio

    La fanciulla, a causa del particolare stato di discriminazione, paragonabile a una sorta di segregazione in cui aveva vissuto per la maggior parte della sua tenera età, oltre che alle particolari vicende che l'avevano condotta alla sua attuale situazione, non sapeva molto sull'universo maschile. Quel poco che aveva imparato, lo aveva tratto dai libri della sua infanzia, e più di recente dai racconti delle altre ospiti, benché in ruolo di servitrici, di Villa Mikawa. Inutile soffermarsi sulla difformità delle opinioni che ne aveva tratto, tale da dubitare a volta che stessero parlando dello stesso argomento. In ogni caso, al complimento piuttosto spontaneo dello shinobi di Kiri, Harumi abbozzò un sorrisetto imbarazzato, accompagnato da una tenue nota di colore sulle guance. Nessuna sorpresa dunque se la già timida ragazza si trovò in difficoltà con l'esuberante maestro, lasciandolo trasparire dalla sua caratteristica voce incerta. A...ah...la ringrazio, sense...No, ecco, come potrei chiamarla allora...Ecco! La ringrazio, Kenkichi-senpai. Rialzatasi non appena l'altro aveva iniziato a parlare, con un piccolo inchino completò le presentazioni. Sono pronta. Mi affido a lei. Seguì il giovane, che stimò non essere molto più vecchio di lei, senza aggiungere altro, fino a quando raggiunsero una serie di ben ordinati di sezioni di tronco d'albero. Tuttavia l'otese non sarebbe rimasta a lungo ad osservare perplessa la scena, richiamata dalla voce di Kitori. Annuì delicatamente durante la spiegazione, per altro non particolarmente approfondita, dell'abilità che era chiamata ad apprendere. La dimostrazione pratica, però, valse più di tante parole. Un flebile oh di sorpresa mista ad ammirazione le sfuggì di labbra, e arrivò perfino a fare un plauso al ninja della Nebbia unendo tra di loro le mani con un colpo secco. Fantastico Però...ecco...Avrei sedici anni ormai... Harumi non poté che inclinare leggermente il capo, ridacchiando imbarazzata per l'essere stata definita una bambina. Per quanto potesse apparire piccola, e alle volte lievemente infantile, il suo corpo abbastanza sviluppato l'avrebbe tradita ad un'attenta analisi nonostante i vestiti per nulla attillati. Ella stessa aveva smesso di considerarsi una bambina già da un bel po', anche a causa dei suoi pesanti trascorsi. Se poi il kiriano intendeva qualcos'altro, la kunoichi non lo aveva compreso. La ragazzina si preparò comunque a mettere in pratica quanto il giovane le aveva illustrato, desiderosa di dimostrare il suo impegno. La kunoichi ritrasse il braccio destro, lasciando al contempo scorrere il chakra sulla superficie della pelle facendolo confluire sulle dita chiuse a pugno, pugno che scaricò con modesta forza contro il pezzo di legno. La scena che seguì, a posteriori, fu piuttosto divertente. All'apparenza l'attacco non aveva provocato nessun danno, e già quello doveva insospettire l'inesperto genin. Tuttavia, capì di aver completamente sbagliato approccio solo quando cercò di richiamare l'arto. Questo rimase dispettosamente aderente al bersaglio fino a quando Harumi non si rese conto di star ancora lasciando fluire la propria energia verso di esso. Per i dieci secondi successivi rimase immobile, nonostante l'effetto ventosa fosse terminato, sopraffatta dall'imbarazzo. Aveva decisamente preso troppo alla lettera le parole di Kitori: pensando che fosse simile al chakra adesivo, aveva finito per riprodurne l'effetto! Io...ecco...niente, ora ci riprovo... Riuscì a fatica a mormorare qualcosa e, se fosse stata un gatto, in quel momento avrebbe avuto probabilmente le orecchie abbassate. La giovane ispirò ed espirò profondamente un paio di volte prima di compiere un altro tentativo. A quel punto pensava di aver afferrato il concetto, ma metterlo in pratica era tutto un altro paio di maniche. Un altro pugno solcò l'aria, con un impercettibile accumulo di chakra sulla sua superficie. Nel momento dell'impatto le nocche batterono contro la superficie rigida, ma la kunoichi rilasciò l'energia convogliata nell'estremità in palese ritardo, disperdendone gli effetti. A conti fatti si era trattenuta sia per quantità che per tempistiche, ammaccando a malapena il tronchetto. Senza dire nulla si preparò nuovamente ad un altro tentativo, sicura di essere lì lì per ottenere i primi risultati. Contrariamente alle sue aspettative, però, il fallimento successivo fu se possibile ancora più ilare del primo. Eccedendo questa volta in entrambi i sensi, Harumi liberò troppo chakra prima che il colpo raggiungesse il bersaglio, subendo di fatto un contraccolpo che la fece cadere all'indietro, appoggiando pesantemente in modo per nulla femminile, ma comunque piuttosto divertente, il fondo schiena sull'erba. La ragazza si rialzò immediatamente, massaggiandosi il coccige, e tenendo gli occhi bassi per la vergogna. Diversamente da prima non aprì bocca, anzi serrò le sue labbra con cipiglio deciso, e ricominciò a provarci. Prese accuratamente la mira, cercando di bilanciare il chakra tra i due estremi appena testati. Questa volta l'attacco diede i suoi frutti, creando nel legno delle crepe decisamente superiori a quelle possibili con la sua semplice forza fisica attuale. Le aperture seguivano le venature della pianta e non erano gran cosa, ma quel successo parziale rincuorò la ragazza, che rilassò un poco i lineamenti del volto. Cambiando braccio sferrò un altro assalto, un montante simile a quello eseguito dal kiriano, alla parte bassa del tronchetto, quella ricoperta di corteccia. Questa esplose in numerosi frammenti, disperdendosi tutt'intorno, ma la struttura principale era ancora integra. Con il respiro appena accelerato per lo sforzo fisico, la kunoichi di Oto si asciugò un piccolo rivolo di sudore che le scendeva dalla guancia. Faceva decisamente più caldo in quel luogo rispetto al Villaggio, per lo meno con il sole alto in cielo. Abbastanza sicura di sé, decise di verificare un'idea che le era appena sorta. Alzando in alto la mano aperta, la calò con impeto contro la sommità piana del tronchetto. All'impatto quello si squarciò decisamente in due, sancendo la sua padronanza dell'abilità. La neo genin annuì tra sé e sé, muovendo appena la testa. Più piccola era la superficie di pelle coinvolta, maggiore era il controllo che poteva esercitare. Per essere certa di aver capito il trucco, non rimaneva ora che la prova del nove. Si spostò di pochi passi, raggiungendo il bersaglio successivo, poi sferrò un calcio obliquo dal basso verso l'alto, ricoprendo l'arto di chakra distruttivo. Il timing e l'esecuzione furono impeccabili, e pezzi di legno volarono all'intorno, con il povero tronchetto praticamente decapitato.

    Kenkichi-sens...pai, penso di avercela fatta. La ragazza non aveva il suo solito tono esultante, soprattutto considerando la brutte figure che aveva rimediato, ma era comunque soddisfatta. Contrasse un angolo della bocca in un sorrisetto sghembo all'occhiolino del maestro, ma non ci fece più di tanto caso. Nonostante certi suoi atteggiamenti lo shinobi sembrava una brava persona. Anche per quel motivo, rimase perplessa nel vedere il suo atteggiamento mutare quando una strana voce li raggiunse. Moko? Moko...moku...legno? Harumi rimase in guardia, scrutando i dintorni nella speranza di individuare l'origine della strana voce che sembrava aumentare di tono e volume, come se qualcuno, o qualcosa, si stesse avvicinando. Kenkichi-senpai?

  9. .
    TS di Kumo: Manipolazione dei Fulmini Neri
  10. .

    Ritorno al Neko-baa


    2° post



    Pensato
    Parlato


    Quando arrivò lo studente Kairi non poté fare a meno di rimanere stranita nel vedere il suo curioso abbigliamento: non che la cosa le creasse alcun problema ma era insolito per uno shinobi vestirsi in quel modo. Quando quest'ultimo si presentò si rese dalle sue prime parole di come non avesse apprezzato il suo aver rivelato solo il suo nome So di te grazie a questo esclamò alzando il fasciolo che teneva ancora in mano prima di riporlo in maniera definitiva Ma hai ragione, tu non sai niente di me, d'altronde questo viaggio servirà a me come valutazione non il contrario. Senza contare che penso vogliano anche tenermi d'occhio per il semplice clan a cui appartengo, ridicolo.. non le importava se il ragazzo fosse andato o meno a riferire quelle parole, era completamente in pace con se stessa sapendo di aver sempre e solo compiuto tutto il necessario per Konoha. Continuando a parlare il suo tono però si ammorbidì In ogni caso c'è poco di più che posso dirti su di me oltre il mio nome. Sono una genin di Konoha da più di un'anno ormai e sono anche guardiana, forse mi avrai notato passando dalle mura ogni tanto. Per il resto sono una servitrice del villaggio così come sei tu, o meglio come speri di diventare
    La seguente domanda dello Yamanaka la colse leggermente alla sprovvista, solitamente nessuno si interessava a quale fosse il suo Nindo, tutti si limitavano a risponderle chi in maniera scocciata chi in maniera esaltata Proteggere il mio villaggio ed il mio clan sacrificando ogni cosa necessaria. Ti sembrerà banale ma io credo sia fondamentale, non credi? Konoha ci ha sempre protetti e ci ha dato molto, è nostro preciso dovere ricambiare. Perlomeno io la penso così
    La successiva spiegazione del ragazzo la rincuorò, non avrebbe rischiato di finire scambiata con nessuno durante quella missione Meglio così, probabilmente era una sua particolare abilità. Il vostro clan possiede in ogni caso tecniche molto interessanti, siete in grado di trasmettere le coscienze delle persone quindi...e poi dicono che siamo noi Uchiha quelli spaventosi... complice probabilmente la sua esperienza da studentessa trovava terrificante l'idea che qualcuno potesse impossessarsi del suo corpo


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    Gli occhi di Yoruichi si illuminarono quando Kitori le perse il piccolo sacchetto in seta rossa Un regalo per me? Oooh, ma che tenero, grazie!! rispose accingendosi ad aprire il piccolo sacchetto con curiosità. Fu proprio in quel momento che Kairi e lo studente entrarono nel piccolo locale: Inoshishi si sarebbe trovato davanti ad una piccola stanza con un paio di pareti quasi completamente ricoperte di armi di ogni tipo ed un odore di incenso e di fumo particolarmente intenso. Una donna di colore con brillanti occhi dorati e lunghi e lisci capelli neri che quasi sfumavano verso il viola scuro sedeva su un grosso cuscino rosso a gambe incrociate, attorno a lei disposti in cerchio vi erano altri diversi cuscini per gli ospiti mentre sullo sfondo una grande tenda rossa impediva agli ospiti di vedere cosa vi fosse dietro.
    All'arrivo dei due shinobi della foglia Yoruichi si alzò, accogliendoli con un grande sorriso Eccovi finalmente! Kitori era già qui da un po', e vedo che hai portato con te un'ospite Kairi esclamò osservando lo Yamanaka per poi avvicinarsi e porgergli la mano in cenno di saluto, un modo di fare ben poco orientale e che forse lo studente non aveva mai visto prima In ogni caso io mi chiamo Yoruichi, e sono la proprietaria di questo negozio!.
    Mi dispiace, ordini dell'accademia...a quanto pare vogliono tenerci d'occhio, visto i rapporti che il nostro clan ha da sempre con questo negozio. Prossima volta mandami l'invito personalmente e non tramite l'accademia, eviteremo i loro stupidissimi sospetti... si, la totale sfiducia dell'accademia l'aveva non poco innervosita. Non le dispiaceva aver portato con se Inoshishi ma i modi di fare dei suoi superiori accademici nei confronti del clan la indispettivano non poco. Vedendo Kitori si avvicinò a lui con un sorriso Anche tu qui? In un modo o nell'altro ci ritroviamo sempre
    Si, l'ho invitato io personalmente, e stavo aspettandovi per spiegarvi le motivazioni di questo piccolo raduno! In realtà la richiesta non è partita da me, ma da lui

    Come nel caso di Yue un bakeneko sarebbe comparso da dietro la tenda, muovendosi con eleganza e classe fino a raggiungere i 3 shinobi, dove si inchinò cortese. Lo strano gatto era su due gambe esattamente come loro e vestito con abiti occidentali che probabilmente avrebbero stranito tutti e 3.
    Vi ringrazio infinitamente per essere venuti qui con così poco preavviso, ho richiesto io stesso questo incontro. Sono Kurumi, ambasciatore del clan Kogane e sono qui per ringraziarvi in maniera adeguata per ciò che avete fatto qualche tempo fa recuperando la nostra preziosissima armatura. Kitori e Kairi, vi saremo per sempre debitori ancora una volta il bakeneko si inchinò, questa volta rimanendo in quella posizione per lunghi secondi in segno di rispetto alzandosi solo quando lo ritenne necessario E' per me un'enorme onore dunque invitare voi, Yoruichi ed i vostri ospiti... continuò passando lo sguardo su tutti i presenti ...ad una festa che è stata organizzata in vostro nome nel luogo in cui riposa il nostro clan. Vi prego di accettare, ci sono moltissimi bakeneko che desiderano conoscervi, ringraziarvi di persona e esaltarvi come è d'uopo per eroi come voi

    Kairi avrebbe risposto con leggero imbarazzo all'estrema formalità e rispetto mostrata dal gatto Ecco...abbiamo solo fatto il nostro dovere, tutto questo esaltarci non è proprio necessario. Ma sarebbe un privilegio per me poter visitare il vostro villaggio si sarebbe poi rivolta ad Inoshishi Non è esattamente quello che pensavo sarebbe successo e sei libero di fare la tua scelta, se non vuoi unirti al viaggio non ti costringerò ma in tal caso avrai l'obbligo di non muoverti da qui, chiederò personalmente a Yoruichi di tenerti d'occhio, non posso lasciarti da solo
    Non se ne parla neanche! fu la donna-gatto ad infilarsi nella conversazione questa volta, poggiando amichevolmente una mano sulla spalla dello Yamanaka Non ho la minima intenzione di perdere questa occasione e non rimarrò di certo qui. Se devo tenerlo d'occhio lui verrà con me, qualsiasi sia la sua scelta Inoshishi si sarebbe trovato con ben poche possibilità e se avesse provato ad opporsi avrebbe sentito chiaramente la mano della donna stringersi attorno a lui con una forza che in nessun modo avrebbe potuto contrastare [For: Nera]

    Se anche Kitori avesse accettato Miruku avrebbe sorriso sotto i baffi sornioni Sono molto contento di questa vostra scelta. Vi prego di seguirmi fuori da qui, gli altri ci stanno aspettando senza ulteriori spiegazioni sarebbe uscito dal locale, aspettando che tutti lo raggiungessero. Spingendo tutti fuori in maniera delicata ma decisa Yoruichi avrebbe accompagnato gli shinobi fuori dal locale prima di uscire a sua volta, componendo diversi sigilli non appena fuori dalla porta. Con loro grande stupore tutti e 3 gli accademici avrebbero visto letteralmente scomparire il negozio, al suo posto un semplice muro totalmente intonato con il resto delle pareti che lo circondavano Un piccolo trucchetto per bloccare gli scocciatori non avrebbe spiegato cosa fosse esattamente ma per l'Uchiha in particolare non sarebbe stato difficile capire come si trattasse di un genjutsu protettivo.
    Kurumi li avrebbe portati fin fuori dal villaggio abbandonato, dove il quartetto avrebbe trovato 6 bakeneko seduti in circolo sopra quello che sembrava un'enorme cerchio evocativo, anche se ben diverso nei dettagli da quello che gli shinobi erano abituati a vedere, sempre se ne avessero mai visti prima. Questo è un portale di evocazione, non è molto simile a quello che fate voi ogni volta che ci evocate e può essere seguito solo da noi,
    e solo se vi è qualcuno che ha stretto con noi un legame di sangue
    rivolse uno sguardo eloquente a Kitori prima di tornare sul gruppo Dovrete tutti aggrapparvi a lui e non mollare la presa per alcun motivo. Se non utilizzassimo questo metodo servirebbero settimane di cammino per raggiungere il nostro villaggio e non credo proprio sia il caso: dopo che ci siamo separati dal re Nekomata abbiamo dovuto spostarci non poco per evitare minacce, e come vedete non è servito visto ciò che ci è stato fatto. Prego, entrate nel circolo
    Non appena tutti i presenti fossero entrati il bakeneko avrebbe fatto lo stesso, mentre gli altri 6 attorno al circolo chiusero gli occhi concentrandosi: nel giro di pochi secondi tutti i presenti si sarebbero sentiti come tirati dall'ombelico mentre il mondo cominciava a vorticare, completamente nero, attorno a loro. Durò tutto una sola manciata di secondi ma a chiunque sarebbero sembrati secoli e quando finalmente ritoccarono tutti terra, stranamente saldamente in piedi, si ritrovarono completamente circondati da una nuvola di fumo identica a quella che seguiva la comparsa o la scomparsa di qualsiasi evocazione ed un notevole senso di nausea che però sarebbe andato ad affievolirsi assieme al vapore.
    Quando finalmente la foschia si diradò completamente il gruppo si accorse di essere su una piccola rupe, in un sigillo del tutto simile a quello da cui erano arrivati con altri 6 bakeneko attorno adesso. Da quella posizione rialzata fu per loro possibile vedere tutto il panorama: un piccolo ma vitale villaggio si ergeva sotto i loro stessi piedi, e con un paio di passi Kurumi si portò davanti a loro, togliendosi il cappello ed inchinandosi con un sorriso.



    Benvenuti a Mikuru



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