Posts written by -RexDraco-

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    L' alba del chaos


    Primo Post

    Il bambino chiamato Yasuke era seduto in un angolo della squallida, cupa e sporca piccola stanza e giocava da solo con un pupazzetto di ninja raccattato tra i rifiuti dei più fortunati sognando un futuro radioso. Quel minuto e coraggioso guerriero in piombo unica compagnia e via di fuga dai tormenti di uno stomaco vuoto e dalle sanguinanti ferite fisiche e psicologiche; ancora di salvezza dalla follia di quella che difficilmente poteva essere definita vita.
    Dalla stanza accanto si potevano udire, come ogni giorno, suoni e versi osceni tal volta di piacere ma più delle volte frutto di pura e sadica violenza; una colonna sonora tipica nei bordelli di basso borgo.

    La donna di nome Ryoko, dall'indubbia bellezza: pelle diafana, grandi occhi violacei, viso rotondo incorniciato da lunghissimi capelli nero pece, minuta ma abbastanza formosa. Beltà intaccata da lividi e contusioni macchiata indelebilmente fino all'anima. Bella nel corpo ma non altrettanto nel cuore o almeno non più. Trasformata da anni di violenza e soprusi divenuta incapace di amare in modo normale, amore odio e violenza fusi in un tutto uno un unico sentimento espresso con il corpo. Una mente destabilizza, quasi distrutta dall’abuso, volontario e non, di sostanze di ogni tipo. Psiche resa debole e instabile deviata alla depravazione vittima dell'oscura malvagità dell'uomo. Ryoko entra nella stanza con un ghigno insoddisfatto sul volto fissa il bambino e vi avvicina improvvisamente strappa via il giocattolo al piccolo e senza alcun motivo lo schiaffeggia brutalmente per varie volte ridendo di gusto per poi sbattere Yasuke a terra stringendogli le mani al collo sempre più forte quasi fino a strappargli ultimo respiro vitale. Mollata la presa ancora risate sadiche a coprire il respiro affannato e i colpi di tosse del biondino mentre i suoi occhi iniettati di sangue esprimevano un oscuro e profondo odio. Incurante di ciò o forse spinta ed eccitata di ciò la donna si lasciò andare in un profondo e osceno bacio per poi denudarsi ed obbligando il perseguitato a fare altrettanto rendendolo poi niente altro che un sex toys utile a una insensata vendetta contro il mondo. Da vittima a carnefice, il debole che si rifa su chi ancora più debole...

    Una voce forte ferma e sicura tuonò ridondante riportando tutto alla realtà e al presente. Il ragazzo salto giù dal letto di sopra salto trattenendo a stento grida di dolore e di furente rabbia, rabbia verso lei la madre profondamente odiata ma sopra tutto verso le parti di se stesso che l'amavano ancora nonostante tutto. Rimase seduto a terra grondante di sudore e con il fiato pesante era un incubo il solito incubo ricorrente solo allora si rese che il vecchio Toshizou era lì in attesa. L'uomo squadrò il diciannovenne e senza proferire parola tese la mano aiutandolo a mettersi in piedi per poi passargli una missiva accademica che Yasuke aprì e lesse immediatamente: una missione doveva recarsi con alcuni ninja di konoha al villaggio di Kuroyake a nord del paese delle risaie dove avrebbero ricevuto i dettagli dell'incarico. Così Yasuke decise di partire prima di subito verso una nuova avventura. Ma venne bloccato dal vecchio stizzito.

    Diamine prima metti i pantaloni...Razza di idiota!

    Qualche tempo dopo giunse finalmente al confine del paese devo il terribile nemico il caldo si affievoliva notevolmente lì il cielo diventava sempre più cupo e triste; i tuoni rumoreggiava in lontananza, dietro una montagna livida e nera. Sotto il cielo grigio, solcato di nuvole d’un nero terreo, la vicina valle sprofondava come un precipizio, le rocce sembravano pronte a rovesciarsi le une sulle altre, il bosco della montagna si confondeva con nubi sempre più basse. Una fiamma improvvisa, un tuono fortissimo, alcune gocce fecero correre la gente di qua e di là. La luce metallica dei lampi inondava ogni cosa. Un nuovo rombo formidabile, il bagliore azzurro di un lampo, un altro tuono, ancora, riempirono il cortile di luce e d’orrore: la pioggia scrosciò furiosa. Cresceva la furia del temporale, la pioggia batteva contro il suolo inerme, i tuoni rimbombavano con ira nemica. Al contrario della maggior parte delle persone il biondo fu piuttosto felice di imbattersi in tale situazione climatica infatti il caldo era ormai solo un ricordo.

    Allegro e contento come un moccioso si mise a correre e a saltare di pozzanghera in pozzanghera schizzandosi di fango e bagnandosi come un pulcino comportamento da tipico sunense. Yasuke filava veloce e con passo sicuro sotto il diluvio non curante dell'ambiente circostante degno da film horror di quarta categoria ovviamente era impegnato a spazzolare le due coppe gelato nocciola panna e cioccolata della famosa sanninjana acquistate in un piccolo chiosco lungo la strada.

    Alla fine in un modo o nell'altro il sabbioso giunse al lungo dell'incontro naturalmente in lieve ritardo trovandosi davanti a una scena da batte royal forse avrebbe fatto bene a scommettere sul vincente ma sfortunatamente l’allibratore sembrava già scappato col bottino in tasca. Sconfortato si avvicinò all'unico foglioso che non sembrava un esagitato, il ragazzo di colore. Il Muramasa si rivolse al tipo con un sorriso perplesso e tono amichevole.

    Mmh Scusa collega sono Yasuke Muramasa genin di Suna. Cosa diamine succede qua? Cosa dovremmo fare?



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    I Genin Migliori


    Primo Post

    Una calda molto calda giornata estiva in quel di Suna, un vento anche esso caldo soffiava indomito da sud carico di finissima sabbia rossa. Ovviamente cosa aspettarsi di trovare in abbondanza nella cara e vecchia Suna se non sabbia e caldo ma sopra tutto il secondo era il problema per Yasuke. Potrebbe apparire piuttosto strano e comico un ninja di Suna che ha problemi con il caldo ed effettivamente lo è.

    Di fatto il biondo quella mattina si trovava in casa libero da ogni compito o impegno un evenienza piuttosto rara visto che solitamente il vecchio Toshizou trovava sempre qualche lavoro da fargli fare. Approfittando della tranquilla situazione il ragazzo aveva indossato la sua tenuta contro il caldo da casa: praticamente aveva addosso solo un vecchio paio di mutande blu con un imbarazzante maialino rosa sul davanti. E protetto da tali indumenti di alta moda era letteralmente accasciato sul pavimento in modalità morto di caldo, una scena solo per stomaci forti.

    Qualche tempo dopo una povera postina, mal capitata suonò il campanello ahi me; La sfortuna o chissà dipende dai gusti si sarebbe trovava davanti una specie di zombie bianco come un vampiro, armato di ghiacciolo alla fragola mezzo morso e in mutande con maialino a vista. L'essere prese la busta con la mano libera sbadigliando

    Ogni scusa è buona per lasciare questa specie di forno!

    e solo dopo un brevissimo istante, senza nemmeno aprire la missiva, rispose con una sola parola sussurrata direttamente all'orecchio della postina

    Partecipo.

    sorridendo poi come uno scemo, la vittima cioè la portalettere sorpresa e visibilmente imbarazzata abbassò lo sguardo finendo per fissare l'allegro animale da fattoria, di male in peggio, con un urlo la tipa balzò indietro e corse via.

    Velocemente anche troppo passarono i giorni fino alla data prefissata il genin della sabbia avanzava tra la gente gustando un cono gelato al limone e fragola osservando con un certo distacco l'insolito miscuglio nello stile architettonico delle varie strutture del resto non era di certo un appassionato della materia. Era molto più attratto dal mischiarsi di persone di tutte le varie terre accademiche riunite pacificamente in quel lungo allora l'umanità può virene in pace e armonia? Si ovviamente fissava le ragazze ma con circospezione.

    Finalmente scorse il piccolo gruppo di ninja accademici riuniti dietro il tipo con il cappello da strega fuori moda, l'uomo evidentemente portava sfortuna perché non appena aprì bocca si scatenò il finimondo esplosioni, urla e confusione. Persone correvano, piangevano e si disperavano mentre il diciannovenne gelido, freddo e distaccato osservava tutto in torno concentrandosiPercezione 6+3=9; sulle sue capacità percettive cercando qualche indizio o informazioni.

    Notando le varie azioni del piccolo gruppo di colleghi vide chiaramente una bella ragazza dai capelli bianchi e con fare sicuro e sopra tutto distaccato e senza esitare decise di andarle dietro.

    Io vado con lei.

    Disse agli altri senza neanche guardarli in faccia e ovviamente non ascoltando eventuali tentativi di trattenerlo. Rimanendo qualche metro indietro accompagnò Yuki rimanendo perfettamente in silenzio rimanendo attentoPercezione 6+3=9;.



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    L' alba del chaos


    Primo Post


    Sanada era una persona particolarmente attenta e precisa quando si trattava di soldi: evitava qualsiasi "spreco". Molti lo confiderebbero uno spilorcio, un tirchio ma in realtà non era proprio così infatti il ragazzo era quasi sempre al limite praticamente al verde per una semplice ragione il nukenin spediva la massima parte dei suoi denari alla "nonna" per prendersi di sua sorella ammalata.

    Questa condizione spingeva il mercenario a lavorare il più possibile e ad essere meno selettivo con gli incarichi. Cercava comunque di evitare missioni troppo rischiose o che prevedessero azioni eccessivamente malvagie, a modo suo tentava di mantenere intatto qualche principio morale. Certo che se fosse stato per il bene di sua sorella nessun principio avrebbe vissuto abbastanza da raccontarlo.

    Il bisogno urgente di guadagnare qualche altra moneta lo spinse ad accettare un lavoro senza neanche incontrare il committente a quanto pare bisognava recarsi al piccolo villaggio di Kuroyake nel nord del paese delle risaie per indagatore sui i problemi che affliggevano, ulteriore informazioni così come il cliente sarebbero stati ad aspettare all'ingresso di Kuroyake. Immediatamente il diciottenne prese tutto il suo equipaggiamento e partì perché se voleva essere puntuale per l'incontro avrebbe dovuto muoversi in fretta senza fermarsi ma per fortuna la velocità era il suo forte.

    Il ragazzo correva e saltava qua e la ad alta velocità non curante della pioggia e del terreno accidentato sembrava come inseguito da una qualche bestia feroce. Percorse anche il sentiero tra i boschi che portava a Kuroyake senza curarsi più di tanto degli inquietanti occhi che lo scrutavano, fin troppo impegnato ad evitare di finire ridicolmente gambe all'aria. Si tratto di un viaggio abbastanza semplice e tranquillo anche se solitario motivo in più per arrivare il prima possibile.

    Qualche ora dopo ancora sotto la pioggia si fece giorno evento che coincise con l'avvistamento del villaggio all'orizzonte; In conclusione con un'altra oretta di corsa il diciottenne giunse al lungo dell'incontro con una decina di minuti di ritardo trovandosi davanti un comitato d'accoglienza fin troppo esteso e caloroso.

    Merda che accoglienza calorosa...Anche ninja di Konoha?! Che cactus succede? Una mega rissa?!

    Uno scontro tra fazioni diverse: circa quattro soldati, un paio di ragazzi sulla ventina e un trio di shinobi della foglia. Con alcuni di loro eccessivamente su di giri, l'inica cosa sensata da fare in quel momento fu alzare la voce il più possibile ma senza urlare e cercare di comunicare.

    Scusate non vorrei interrompere la vostra calorosa festa ma che diamine succede qui? Datevi una calmata...Comunque sono il mercenario Sanada Yukimura chi di voi mi ha assunto? O almeno qualcuno lo sa?

    Disse con tono calmo e pacato mostrando determinazione e sicurezza in se stesso ma qualche anno in più recitando la parte del tipo esperto e maturo, un veterano: figura che avrebbe potuto calmare i militari e intimorire i ragazzi. [Abilità]

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    I Genin Migliori


    Primo Post


    Erano passati un paio d'anni da quando Sanada Yukimura aveva lascito la sua casa d'origine, per andare in cerca di una cura per la sconosciuta e misteriosa malattia che affliggeva la sua amata sorella Tsubaki. Una ricerca che spinse il ragazzo anche ad abbandonare il povero villaggio Kiku, la piccola e sperduta isola Haru ed il paese della Neve; Divenendo di fatto un apolide, un senza nazione, errante e girovago un mercenario itinerante e quindi qualcuno ben presto gli affibbiato il titolo di ramingo - Il ramingo di Hayate - anche se tale appellativo non era particolarmente apprezzato dal nukenin ma era fin troppo azzeccato alla situazione per essere respinto.

    Una calma mattina di una normale ma bollente giornata d'estate. Nell'immenso cielo azzurro Il sole risplendeva alto allo zenit, alcune rare nubi bianco latte si rincorrevano lentamente. Le cicale si esibivano nel loro solito canto d'amore perfettamente non curanti torrido.
    Il ramingo - adeguati caro pg ormai è deciso ahahah - era seduto a godersi un po d'ombra e refrigerio sotto la fluente chioma rossa-arancio di un grosso albero di acero rosso, alto circa 10 metri.

    Il giovane era occupato a gustarsi un ottimo cono gelato alla nocciola e panna, il suo gusto preferito acquistato da un vecchio signore che si ostinava ancora a portare in giro l'antico chiosco su ruote. Mentre il mercenario reggeva con la mano sinistra il suo goloso spuntino, con la mano destra giocherellava con una biglia recapitatogli qualche ora prima dall'organizzazione Hayate ma a cosa serviva quella specie di giocattolo per bambini? Effettivamente il ragazzo era stato leggermente tentato a partecipare ad un vero e proprio torneo di biglie organizzato dai mocciosi della zona, ma la cosa era fin troppo folle da fare fu meglio desistere. E per fortuna perché d'improvviso la sfera cominciò a parlare - che? - cioè dalla pallina si udì una registrazione che dava delle seppure scarne indicazioni riguardanti un imminente incarico da svolgere.

    Porca lupa...

    Rispose imprecando riuscendo per miracola a recuperare il gelato finito per aria a causa dello spavento provocato da quella brutta sorpresa, probabilmente qualcuno dei suoi capi stava ridendo compiuto per lo scherzo riuscito? Terminata la pessima interpretazioni comica lo Yukimura partì immediatamente per il lungo stabilito, ancora gelato in mano.

    Qualche giorno dopo ora e lungo indicato il nukenin si trovava all'angolo nord-est della piazza con le spalle appoggiate ad un muro, le braccia conserte osservando quasi divertito la massa di persone di praticamente tutti i villaggio che riempiva di vita e colori il cuore dei territori accademici. Lì ad una certa distanza si poteva notare un piccolo gruppo di genin intenti a discutere dei fatti loro. Comunque non ci fu tempo per eventuali iterazioni infatti quattro grosse deflagrazioni entrarono in scena rubando la scena a i protagonisti. Ovviamente tra i civili scoppiò il finimondo il ramingo avanzò quasi fino al centro della piazza sbigottito con le braccia lungo i fianchi guardando in ogni direzione concentrandosiPercezione 6+3=9; sulle sue capacità percettive cercando qualche indizio o informazioni.

    Fu sul punto di precipitarsi sul punto dell'esplosione più vicina ma desistette lui non poteva correre rischi eccessivi non per viltà bensì perché la sorella dipendeva da lui. Quindi lo Yukimura decise di restare in attesa dell'altro Hayate e cercare di capire cosa stava accadendo e magari ottenere qualche informazione. Comunque scelse per ogni evenienza di fare qualche piccolo preparativo nascosto dalla confusione estrasse e lanciò quattro kunai con sigillo [Equip] : due con la mano sinistra e due con la destra. Avrebbero percorso una traiettoria speculare viaggiando con traiettoria parabolica, sfrecciando sopra la testa delle persone così da evitarle, per tutta la loro gittata fino a raggiungere quattro punti distinti. [Azione gratuita]

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    La Prova del Nove


    Combattimento
    Primo Post


    L'avversario non si perse in inutili chiacchiere passando subito ai fatti: velocemente lanciò al suolo un fumogeno. L'ordigno detonò all'impatto e in pochi diffuse una foschia nera molto fitta nel raggio di circa cinque metri nascondendo completamente la figura dello shinobi del paese dell'acqua, senza alcun dubbio una mossa molto astuta.

    Fumogeno! Guai in arrivo!?

    Poco dopo qualcosa o qualcuno scattò a grande velocità fuori dalla protezione della coltre di fumo immediatamente il mercenario si concentròPercezione 6+3=9; sulle sue capacità percettive riuscendo così a distinguere il qualcuno uscito dalla nube oscura, notando e seguendo i movimenti offensivi del suo nemico.

    Un rapido fendente verticale eseguito con una pericolosa scimitarra, arma leggermente inusuale per un comune ninja. Senza esitare Sanada caricò una buona quantità di chakra nei suoi arti inferiori spingendosi indietro con alcuni corti e rapidi passi. Coprendo circa un metro di spazio fu in grado di evitare di essere aperta in due anche se si trattò di una questione di pochi centimetri. [Slot Difesa I]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Schivata 1 metri - Riflessi 325+3 tacche=400;

    L'attenzione del nukenin fu attratta da un curioso sibilo in movimento che pareva avvicinarsi rapidamente alla sua sinistra, girando la testa di circa 45° in modo da non perdere di vista chi gli stava davanti, con la coda dell'occhio notò degli oggetti in arrivo.

    Cosa sono quelli?! Armi? Molto probabile...Ma chi le avrà...Un clone?! Possibile! Che diamine...

    D'istinto lo Yukimura si abbassò velocemente, spendendo un goccio di chakra ad accelerare il movimento, fino a portare il ginocchio sinistro al terreno senza però abbassare il capo. In tale modo i proiettili sarebbero passati proprio sopra la testa del del giovane portando con se alcuni ciuffi di capelli corvini. [img]Krijger [Slot Difesa II]Impasto: 0.25 Basso +1 tacca Riflessi;

    Schivata - Riflessi 325+1=350;


    Mantenendo la posizione agucchiata il mercenario estrasse e lanciò tre kunai con sigillo: due con la mano sinistra e uno con la destra. Le armi scagliate a palombella avrebbero percorso una traiettoria speculare tracciando una piccola parabola in modo da non colpire nessuno, viaggiando per tutta la loro gittata fino a raggiungere tre punti distinti. Uno a est davanti a un albero non molto alto, l'altro a nord-est in una piccola apertura tra due piante ben più alte e alcuni cespuglietti; punto leggermente nascosto. Infine l'ultimo a nord tra la rigogliosa erba verde smeraldo. [Equip] [Azione gratuita]

    Subito dopo il nukenin impugnò la wakizashi legata al fianco sinistro, saldamente con la mano destra e alzandosi in piedi tentò di portare un rapido fendente leggermente ascendente. La lama in pratica si sarebbe mossa da sinistra a destra e dal basso verso l'alto, tagliando in diagonale ad altezza delle anche, zona raramente e difficilmente difesa con delle corazze. [Equip]Potenza 20; [Slot Tecnica Avanzata]Velocità 400; Forza 375;

    Un solo attimo dopo il giovane avrebbe tentato un fendente obliquo discendente, quindi dall'alto verso il basso angolato di circa 30 gradi rispetto alla verticale puntando alla coscia destra del nebbioso, puntando a recidere o comunque danneggiare il muscolo sartorio della coscia. [Slot Azione I]Impasto: 0.25 Basso +1 tacca Velocità;

    Fendente - Velocità 375+1 tacca=400;


    Per chiudere l'offensiva il ragazzo cercò di infilzare l'altro con un affondo veloce, diretto perfettamente al plesso solare. Una azione pericolosa se non mortale compiuta senza alcuna esitazione o rimorso. [Slot Azione II]Impasto: 0.25 Basso +1 tacca Velocità;

    Affondo - Velocità 375+1 tacca=400;


    Appena concluso il movimento, non attendendo l'esito della propria offensiva il diciottenne attivò il meccanismo mimetico posto nel para braccio sinistro rendendosi almeno per attimo invisibile o meno visibile. [Equip] [Abilità] [Abilità] [Slot Azione III]Equipaggiamento: attivo meccanismo;
    Furtività 3;


    In ogni caso in un solo battito di ciglia lo Yukimura sarebbe letteralmente scomparso utilizzando la sua preziosa tecnica segreta in un momento si sarebbe dislocato nel posizione dopo si trovava il suo kunai lanciato in precedenza a nord-est tra gli alberi. [Abilità]Dislocazione: L'utilizzatore può Dislocare sé stesso, teletrasportandosi sui sigilli di dislocazione; non sono richieste posizioni magiche. Non è possibile effettuare una dislocazione dove non presente un sigillo di dislocazione o se l'area già occupata da un elemento solido. Utilizzare una dislocazione in difesa può essere considerata Difesa Totale, facendo terminare il round dell'utilizzatore. Ogni dislocazione richiede slot tecnica/azione e un consumo extra pari a ¼ Basso. L'utilizzatore può effettuare le dislocazioni se il punto d'arrivo è distante almeno 1,5 metri da fonti di chakra. È possibile portare con se, durante una dislocazione, 1 persona ogni livello dispari: i trasportati non hanno i bonus di Inaspettato, Dileguarsi e Dislocante.
    Consumo: 0.25 Basso;
    [Slot Tecnica]Percorso max 15 metri;
    Ricomparso nel punto previsto avrebbe atteso e osservato le mosse eventuali del genin. [Note]ricomparire è considerabile un'azione furtiva: ricomparire ha furtività pari all'utilizzatore. La furtività di Ricomparire ha un bonus di 1,5.

    Furtività 3+1.5=4.5;



    [Dislocazione Istantanea]Livello I;


    Chakra: 27/30
    Vitalità: 11.5/11.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 375
    Resistenza: 275
    Riflessi: 325
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Schiva - Rifl 400;
    2: Schiva - Rifl 350;
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fenden - Vel 400;
    2: Affondo - Vel 400;
    3: Meccanismo;
    Slot Tecnica
    1: Estrazione mort.
    2: Dislocazione;
    Equipaggiamento
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 10
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Wakizashi × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sigilli di Dislocamento × 10
    • Cartabomba I × 1
    • Antidoto Base <span style='font-size:8pt'>(c1) × 1
    • Occhiali Neri × 1
    • Accendino × 1

    Note
    ///

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    La Prova del Nove


    Presentazione


    Il giovane mercenario dai capelli neri girovagava con la testa fra le nuvole tra le persona distratte a fare acquisiti nel mercato che si svolgeva una a volta alla settimana in quella piccola piazza. Una piazza dalla curiosa e inconsueta forma ottagonale al cui centro si ergeva una fontana zampillante di acqua sorprendente cristallina. La fonte aveva una conformazione veramente strana: un ananas su un vassoio.

    Forse a indicare un prodotto famoso del villaggio o l'opera di un eccentrico artista sui generis; fatto sta che era al limite del comico.
    Sanada non si accorse nemmeno di quel monumento perché perso nei suoi ricordi, si potrebbe dire che era praticamente perseguitato da quelle vestigia di un passato. Anche se in particolare non riusciva a rimuovere dalla mente la reminiscenza di un dolce bacio, prima e al momento unico, scambiato quasi per gioco con lei. Un gesto manifestazione di un amore andato oltre un limite normalmente invalicabile, oltre il consentito, al di là delle regole della società. Un sentimento corrisposto; un crimine anche all'occhio dei kami punito con un sonno inspiegato e oblio di un senso di colpa senza fine.

    Il nukenin fu riportato alla realtà dallo scontro con un passante. Ovviamente un incidente niente affatto fortuito, così come il passante non lo era affatto; un abile agente sotto copertura che con un fulmineo gioco di prestigio passò al diciottenne una busta sigillata con cera nera. Nessuno dei presenti notò la cosa o comunque nessuno se ne curò. Era ora per lo Yukimura di mettersi all'opera, d'altronde un mercenario non poteva permettersi di restare fermo per molto tempo.

    Il ragazzo si defilò dalla folla e in pochi istanti lasciò quel villaggio di cui non ricordava neanche il nome. Appena sicuro di non essere seguito si infilò nella boscaglia e si mise a sedere su una roccia. Per qualche momento osservò la missiva chiedendosi cosa avrebbe dovuto fare: spiare, minacciare, picchiare, truffare, rubare, proteggere o uccidere? Una cosa valeva l'altra. Rapidamente la busta venne aperta e il contenuto fu letto con attenzione, era un incarico relativamente semplice anche se lievemente in usuale: un combattimento amichevole in quel di Kiri con uno shinobi del luogo. Un scontro era proprio qualcosa di utile per un mercenario, mettere alla prova le proprie capacità e abilità senza correre grossi rischi. Quindi senza perdere tempo il nukenin partì immediatamente per Kiri.

    Circa 5 minuti dopo l'orario stabilito il mercenario raggiunse il luogo stabilito per l'incontro. Lentamente si avvicinò all’avversario osservando con attenzione e circospezione il terreno, l'ambiente circostante e il kiriano suo oppositore. Sanada si sarebbe fermato a circa 20 metri dal genin e rispose al suo "saluto".

    Si. Sono Sanada e nemmeno io mi tirerò indietro. Vai quando vuoi.

    Disse con tono serio e calmo mostrando un sorriso lievemente sinistro. Preventivamente il mercenario aveva fissato su ogni uno dei suoi kunai tranne uno un sigillo di dislocazione.



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    Sanada Yukimura Ci provo xD
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    Il Mercato di Kusa


    Primo Post


    Il ragazzo ultimamente era abbastanza giù di morale la sua situazione sentimentale particolare e decisamente complicata pesava molto. Purtroppo una via d'uscita non c'era così come un romantico lieto fine; era questo il cammino scelto: la strada del sacrificio e della rinuncia unico possibile per la salvezza dei tengu.

    Il foglioso si trovava abbandonato come un sacco di patate sul divano a testa in giù disperso nei suoi tetri pensieri. Aveva proprio bisogno di distrarsi, pensare ad altro e tenere la mente impegnata fortunatamente alla porta si presentò il solito messo accademico con l'altrettanto solita missiva cadeva tutto a fagiolo.

    Satoru restò molto sorpreso non capiva perché proprio lui era stato scelto per una missione tanto complicata.

    Sono Satoru ma perché io? E proprio quel chunin?

    Ribatte protestando ma sempre con educazione. Alla fine fu tutto inutile gli ordini erano ordini e il bisogno di liberare la mente era senza dubbio maggiore del rischio. Così il Kusano prese il suo consueto equipaggiamento e partì immediatamente alla volta di Kusa.

    [...]

    Con facilità, molta facilità l'eremita dei tengu giunse alle porte della capitale del paese dell'erba, dove come indicato nella lettera trovò il buon Tasaki. Satoru salutò il collega con un rispettoso inchino.

    Salve Tasaki-san è un piacere rincontrarsi. Il viaggio è andato bene grazie. A te come è andato? Allora come dobbiamo procedere con la missione?



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    Le Lacrime del Cielo


    Terzo Post



    Un tranquillo viaggio abbordo del Maestro il fidato kuroi del chunin di Oto, normalmente un tipo come Satoru si sarebbe tranquillamente goduto quel volo ammirato lo stupendo panorama, le nuvole ovattate, il sole splendente e tutte le meraviglie della natura riflettendo su qualche stramba idea sul fato. Ma in quella occasione il genin fissava il vuoto visibilmente sofferente pensando ossessivamente alla dolorosa scelta compiuta alla presenza del piccolo Hinoaku, al sacrificio da compiere, ai segreti della corruzione e alla cosa più dolorosa di tutte: la disperazione di Tsuyo. La tristezza di lei era come una lama ardente conficcata dritto al cuore del foglioso qualcosa che non aveva mai provato prima d'ora.

    Il Kusano fu letteralmente strappato da quei tetri pensieri da Kato e da quella domanda inaspettata, in cuor suo sapeva di non potere veramente considerare l'otese un amico anche se avrebbe sinceramente voluto non ostante le parole di Yuudai.

    Lei sta bene fisicamente ma psicologicamente distrutta. Grazie di interessarti.

    Rispose riuscendo comunque a sorridere. Continuando ancora il viaggio per qualche tempo nel silenzio.

    Dopo poco tempo il diciannovenne fu raggiunto dall'ormai familiare voce dei tengu segno che erano finalmente giunti al monte Zabasu. Atterrando immediatamente nel lungo indicato devo 2 tengu maschi si fecero avanti spiegando la situazione al suolo.

    Kuro-san e Shiro-san piacere mio. Grazie per l'aiuto vi sono grato. Dobbiamo partire dalla caverna sono d'accordo anche io Kuro-san, non abbiamo tempo per girare a vuoto.

    Rispose senza minimamente tentennare, non poteva fare altro era semplicemente inutile perdersi tra dubbi e incertezze e doveva fidarsi anche dei suoi compagni tengu.

    Quindi immediatamente si diressero alla cosiddetta grotta ma ci volle praticamente un solo attimo a capire come non si trattasse di una conformazione rocciosa naturale era senza dubbio artificiale. Corridoi scavati con eccellente abilità e perizia ma da chi o cosa? E perché? Fatto sta che avanzare era sempre l'unica possibile opzione e dopo circa mezz'ora il piccolo gruppo si ritrovo davanti ad un vero e proprio labirinto intricato di vie cunicoli.

    Nel buio una voce chiese chi fossero e ovviamente l'onere della risposta a Satoru che tipico della sua natura rispose con esplicita sincerità.

    Salve signora ombra?! Sono Satoru Kusano genin di Konoha eremita dei tengu perdoni il disturbo. Ecco sto cercando le lacrime del cielo sono per caso qui? Potrebbe darmi qualche informazione? Grazie.

    Mostrandosi più amichevole possibile.

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    Addestramento sul Campo


    Tredicesimo Post


    La situazione era ormai divenuta estremamente complicata sentimenti, onore, orgoglio, desiderio di potere e senso del dovere tutto mescolato in una tempesta; una matassa intricata difficilmente districabile.

    Inesorabilmente il piccolo tengu aveva toccato ed esposto ogni singola criticità sulla delicata questione. La corruzione era un problema molto più grave e complesso di quanto Satoru avesse compreso o voluto comprendere. Nemmeno le fantomatiche lacrime del cielo rappresentavano una reale e duratura soluzione a quanto pareva la cura era una e una soltanto bisognava decidere esclusivamente se prendere il cammino per la salvezza della rinuncia e l'oblio della felicità egotistica.

    Improvvisamente tutto il peso di quella scelta si abbatté sulle spalle del genin come un enorme masso. Nel silenzio il ragazzo si piegò in ginocchio mentre delle grosse lacrime cariche di dolore solcarono il suo volto: la scelta era già stata compiuta. Ma non ancora, non ancora rivelata decise di attendere un momento e così nella sua mente cullava dolcemente il ricordo del bacio primo e ultimo il solo.

    Eterno ed effimero insieme di brevi momenti tormentati.

    Io devo. No voglio salvarli tutti...Rinunciare è sia così. E' tempo di diventare adulto. Tengu-san grazie!

    Disse, mai avrebbe pensato di dirlo. Poi sorrise, un dolce sorriso carico di dolore e sofferenza.

    Rinunciare? Basta soltanto questo? Spiegami tutto! Cosa devo fare? Farò qualsiasi cosa, aiutami, guidami e insegnami.

    Aggiunse abbandonando onore e orgoglio era sinceramente umile disposto veramente a tutto. In fondo era questa la sua reale natura.

  11. .

    Addestramento sul Campo


    Dodicesimo Post


    Ben presto l'atteggiamento del piccolo tengu sembrò mutare lentamente si era finalmente deciso a spiegare i veri motivi della sua rabbia. Quella furia che sembrava completamente priva di ragioni era in vero motivato almeno secondo il punto di vista della creatura. Forse un punto di vista obiettivo e saggio non offuscato da sentimenti più o meno giustificati, logico, distaccato e razionale ma altrettanto corretto? Tutte parole contornate da domande e dubbi veritieri entrambe cose che il ragazzo coscientemente o no aveva ignorato e o sorvolato. Nel silenzio il genin ascoltò e valutò attentamente ogni parola del pennuto effettivamente cercando di nascondere la reale sorpresa e lo stupore per avere scoperto certi aspetti sulla corruzione, chinò il capo quasi tremando una sorta di shock bloccò la sua mente. Solo qualche lungo minuto dopo che gli parve infinitamente lungo sospirò pesantemente per varie volte non nascondendo una reale e profonda sofferenza cercò di rispondere in qualche maniera al tengu.

    Non conosco molto della storia dei tengu. Non so chi sia Itai Nara. Ho affrontato i corrotti e visto cosa fa la corruzione. Non ho mai realmente creduto di essere speciale perché non lo sono affatto. Il mio cuore è puro così ha detto Yuudai no non è mai stato vero...Lo sapevo perfettamente. Il chakra naturale non so da dove viene e nemmeno mi intessa più di tanto. Ho semplicemente bramato questo potere, l'ho cercato e grazie al fato l'ho ottenuto. Il potere, la forza per realizzare un sogno neanche mio ma devo almeno tentare con ogni mezzo non importa quale. Ma ormai ho firmato il contratto con il mio sangue, ho promesso, giurato, sul mio onore e sulla mia vita combatterò con loro e per loro e sopratutto per lei. Non mi importa altro ormai anche se dovessi rinunciare a quel sogno. Sono corrotto come loro quanto loro. Affronterò qualsiasi cosa uscirà dall'uovo e morirò combattendo per il mio clan tengu. Il loro destino è il mio destino. Forse sono solo uno stupido ingenuo accecato dai suoi sentimenti ma non posso più tornare indietro l'unica cosa che posso fare è seguire i miei tengu fino alla fine.


    Era molto probabilmente un discorso non tanto sensato basato su onore, orgoglio, senso del dovere e sentimenti. Il ragazzo era pronto a farsi carico delle conseguenze della sua brama di potere affrontare la corruzione propria e dei suoi tengu. Niente altro che un folle?!

    Aveva risposto senza valutare adeguatamente ogni aspetto ed improvvisamente ebbe chiaro di non aveva fatto due domanda forse fondamentali

    Forse sono un illuso. Ma tu conosci le lacrime del cielo? Si dice possano formare la corruzione?! Quindi ti chiedo posso salvarli dalla corruzione? Tutti? Salvarli è più importante dello stupido potere no?

    Aggiunse risollevando il capo sperando in qualche parola di speranza...



    Edited by -RexDraco- - 22/4/2020, 19:36
  12. .

    La Famiglia Igashi


    Ottavo Post


    L'accademico seguendo il campagno d'avventura si era lentamente avvicinato alle grandi gabbie nere notando appena i vari capelli piuttosto perplesso. Improvvisamente la situazione precipitò molto rapidamente senza un apparente motivo o almeno non agli occhi del genin. Fatto sta che un pescatore si lanciò con enorme rapidità e brandendo una lancia di legno attaccò il foglioso. Il giovane estrasse la propria wakizashi dal fodero [Azione gratuita] spezzando la tecnica della trasformazione recuperando il suo aspetto reale.

    Satoru fu costretto un grosso sforzo muscolare nel tentativo di colmare l'evidente inferiorità rispetto al suo avversario. Muovendo la sua lama in una sorta di fendente in orizzontale verso l'interno riuscì a deviare il primo colpo diretto al braccio sinistro. [Slot Difesa I]Impasto: 2 bassi +4 tacche Riflessi;
    Parata - Riflessi 450+4 tacche=550;

    Danno: Danno: Sovraimpasto +1 tacca=0.5 lettera;
    [Danno]Danno: Overcap semiparalisi braccio destro 2 round;

    Compiendo un movimento con il braccio armato completamente in verso opposto al precedente l'accademico parò anche se con una certa fatica l'altro attacco al braccio. [Slot Difesa II]Impasto: 2 bassi +4 tacche Riflessi;

    Parata - Riflessi 450+4 tacche=550;

    Danno: Danno: Sovraimpasto +1 tacca=0.5 lettera;


    Ancora brandendo la wakizashi bruscamente verso il basso sull'asse verticale, dignando una semifrera nell'etere, intercettò un ulteriore colpo diretto ad una gamba mandolo appena fuori bersaglio. [Slot Difesa III]Impasto: 2 bassi +4 tacche Riflessi;

    Parata - Riflessi 450+4 tacche=550;

    Danno: Danno: Sovraimpasto +1 tacca=0.5 lettera;


    In fine ruotando la spada e portando il braccio destro completamente alla propria sinistra ruotando anche leggermente il busto parò l'ultimo affondo. [Slot Difesa IV - Slot Azione I]Impasto: 2 bassi +4 tacche Riflessi;

    Parata - Riflessi 450+4 tacche=550;

    Danno: Danno: Sovraimpasto +1 tacca=0.5 lettera;

    In tutto ciò il diciannovenne trattenne nel silenzio il dolore che quegli sforzi gli stavano provocando. Il ragazzo era senza dubbio in netta difficoltà quando in maniera in aspettata il mercante Mamae gli diede un aiuto scagliando uno spiedo contro il nemico. Approfittando della possibile apertura nella guardia del falso pescatore provocata dallo spiedo Satoru cercò di attacare subito l'avversario.
    Senza indugio il genin provò un fendente orizzontale da sinistra a destra diretto alla coscia sinistra, al muscolo a livello dell'anca zona solamente non difesa da protezioni. [Slot Azione II]Impasto: 2 Bassi +4 tacche Velocità;
    Fendente - Velocità 400+4 tacche=500;

    Danno: Danno: Sovraimpasto +1 tacca=0.5 lettera;

    Per poi provare un ulteriore attacco: un altro fendente come il precedente ma con verso opposto da destra a sinistra ancora diretto alla coscia sinistra con l'obbiettivo di minare la capacità di movimento. [Slot Azione III]Impasto: 2 Bassi +4 tacche Velocità;

    Fendente - Velocità 400+4 tacche=500;

    Danno: Danno: Sovraimpasto +1 tacca=0.5 lettera;



    Chakra: 26/40
    Vitalità: 10/13
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 350
    Riflessi: 450
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Parata - Rifl.550;
    2: Parata - Rifl.550;
    3: Parata - Rifl.550;
    Slot Azione
    1: Parata - Rifl.550;
    2: Fendente - Vel.500;
    3: Fendente - Vel.500;
    Slot Tecnica
    1: ;
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Fasce da Combattimento (2 x gamba) × 4
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fumogeno × 1

    Note
    ///

  13. .

    Addestramento sul Campo


    Undicesimo Post


    Ancora le parole sincere e sentite del ragazzo non furono sufficienti a toccare il cuore e placare l'inaudita furia del piccolo tengu, tanto piccolo quanto cattivo.
    La creatura prese letteralmente fuoco fino addirittura ad esplodere con una katon ad area, d'istinto senza pensare ormai abituato da molti scontri Satoru reagì scagliando la sua Endan. Che però non fu sufficientemente potente per annullare completamente l'offensiva. [Slot Tecnica Avanzata - Counter]Larghezza 3 metri; Velocità 475; Potenza 20; [Danni]Potenza 30-20=10->1 leggera diffusa;
    Il genin senza subire particolari danni o ferite fu sbalzato indietro di qualche metro ma non erano certamente i colpi fisici di quella sotto specie di tacchino pigmeo a fare male bensì le sue parole velenose e le sue perfide insinuazioni. Davvero il giovane non riusciva a capire tanto futile astio quelle parole sul sacrificio lo ferirono direttamente al cuore lui sapeva perfettamente cosa volesse dire sacrificio per amore sua madre si era sacrificata proprio per tale ragione, donato la vita senza chiedere nulla in cambio. Non sopportava che qualcuno pretendesse di dargli lezioni sopratutto con tale superbia quell'essere continuava a giudicare senza averne diritto alcuno. Il Kusano fu preso di rabbia digrignò ancora di più i denti e lentamente si rimise in piedi

    Anche se sono giovane so perfettamente cos'è il sacrificio per amore...Donare tutto se stesso, anche la vita, per l'altro senza avere nulla in cambio, senza chiedere nulla, senza nemmeno pensare ad ottenere qualcosa. Lo perfettamente tu non mi conosci non puoi giudicare ne me ne il mio amore. Tu spari solamente pregiudizi e frasi fatte e bigotte. Il tempo non conta nulla e un perché non esiste l'amore è un effimero frammento d'eternità, è sacrificio, è gioia, è dolore, esiste lei e soltanto lei, e il desiderio di proteggere lei il suo sorriso...

    urlò furioso e furente convinto ormai che quel tacchino non poteva capire, aveva già deciso sciocco e presuntuoso com'era. Poi un improvvisa domanda evidentemente non aveva ascoltato praticamente nulla delle parole del diciannovenne.

    Si, Tsuyo...

    rispose perplesso il genin abbandonando ancora la rabbia con un sospiro seccato.

    Che cavolo vuoi insinuare sotto specie di tacchino pigmeo???

    forse era meglio lasciare perdere quell'infimo volatile mal pensate?!

  14. .

    La Bilancia Nera


    Quarto Post


    Entrando nel commissariato si ritrovarono in un piccolo ufficio con una sola scrivania evidente segno della presenza di un unico poliziotto impiegato nella zona, abbastanza normale in piccolo centro abitato. Sfortunatamente l'ufficio era deserto certamente eventualità normale ma visto appunto il quasi sicuro poco lavoro dove poteva essere il tutore dell'ordine? Un assenza che non convinse in modo positivo il genin

    Deserto?! La cosa non mi piace...

    Pensò guardando ancora in giro notando l'ordinato disordine

    Non c'è proprio nessuno...Sembra tutto normale ma la cosa non mi piace comunque. Diamo un occhiatina in giro Harumi? Emh posso chiamarti Harumi?

    Ormai si fidava abbastanza della ragazza tanto da considerarla una amica, era veramente un bravo ragazzo ma anche ingenuo come appariva? Forse nemmeno lui lo sapeva realmente...

    Il ragazzo guardò, osservò e notò in modo particolare l'armadio chiuso a chiave e la cassaforte sotto la scrivania

    Interessante la cassaforte...ma forzarla mi sembra eccessivo...Cerco la combinazione e magari la chiave dell'armadietto...Harumi potresti dare uno sguardo anche a qualche fascicolo recente? Magari c'è qualcosa...

    E così il diciannovenne cominciò*Percezione 6+3+3=12; ad ispezionare per bene la scrivania cercando dentro e sotto i cassetti, sia sopra che sotto il piano d'appoggio e provando a notare eventuali nascondigli segreti. Sperando e provando a trovare numeri della combinazione appuntati o la chiave dell'armadietto.

    Se il foglioso avesse trovato o la combinazione o la chiave avrebbe poi provato con molta attenzione ad aprire la cassaforte o l'armadio in cera di qualcosa di utile o strano per rimettere al posto originale tutto quanto.

    Trovato qualcosa o no alla fine avrebbe detto alla collega otese

    Meglio che torniamo alla locanda e informiamo gli altri cara...

    Sorridendo e facendo l'occhiolino alla kunuichi sembrava che volesse giocare ancora un poco ma alla fine qual era il gioco?

    [...]

    Quando giunto alla locanda Hebiko informò tutti sul da farsi e diede loro le chiavi delle stanze, una stanza singola a testa, il secondo turno turno di guardia al gigante barbuto loro contatto.

    Buon riposo Harumi.

    Con il sorriso ormai solito ma leggermente più dolce di prima sinceramente si era affezionato alla ragazza fin troppo facilmente; inutile dire comportamento ingenuo ma facilmente fraintendibile - Ormai siamo abituati XP -

    Satoru senza perdere tempo semplicemente si lanciò letteralmente nel letto sprofondando nell'abbraccio di Morfeo. Ovviamente non mancò di sognare la sua dolce Tsuyo ma improvvisamente si ritrovò inseguito dalla sua cara nonnina con evidenti intenti lascivi, fortunatamente cadde dal letto svegliandosi di colpo.

    Dannata vecchia bag......

    Casualmente era proprio l'ora del turno di guardia il genin si lavò il viso, si diede una sistemata generale ed uscì raggiungendo la stanza del barbuto.

    Una volta nella stanza avrebbe detto all'otese

    Io penso alla finestra...

    così si appostò alla finestra appoggiandosi comodamente alla parete guardando a volte il barbuto e a volte fuori con attenzione*Percezione 6+3+3=12;.

  15. .

    Addestramento sul Campo


    Decimo Post


    Il piccolo tengu carico di rabbia, odio e disgusto dopo l'aggressione verbale si lanciò in una vera e propria tempesta di colpi molto più rapida di ogni previsione. Ma evidentemente non aveva capito minimamente Satoru e le sue parole o nemmeno si era sforzato di pensare con un cuore puro, ovviamente da buon karasu tengu perverso pensare male era più facile sempre se sapeva pensare.

    Il giovane Satoru Kusano genin della foglia si chiedeva ripetutamene: come era finito in quella situazione? Cosa aveva fatto di male? E perché? Chi poteva giudicare? E cosa gli dava il diritto di giudicare? Sapeva perfettamente in cuor suo di non avere fatto niente di male o di sbagliato perché non c'era niente di male o sbagliato nell'amore. Vero, sincero e profondo amore era quello che lui provava verso Tsuyo e che lei provava per lui, un legame indissolubile non vi era nulla di perverso. Ma quel essere piccolo, malvagio, perverso e bigotto si era eretto a giudice e giuria senza minimamente capire. Chi o cosa gli aveva dato quel potere? Il ragazzo si ritrovava ancora una volta additato, etichettato prima come assassino di madre ora come pervertito ancora giudicato e condannato sempre essendo non colpevole, innocente. In fondo non aveva commesso reato: nascere non era reato, era il dono d'amore di una madre; un puro singolo bacio carico d'amore con una dolcissima ragazza tengu non poteva essere reato.

    Nel cuore del giovane si addenso rabbia, proprio non capiva che ci poteva essere di sbagliato? Esseri diversi che si amavano sinceramente era perverso? No non poteva esserlo, non doveva. Strinse i pugni fin quasi a sanguinare, digrignò i denti.

    Tsuyo ti amo veramente e sinceramente...

    Pensò incassando ogni colpo con orgoglio, senza emettere un gemito, un sospiro o una lacrima non avrebbe concesso tale soddisfazione. Poi raccogliendo l'energia parlò, quasi con calma, come se nulla fosse o era semplicemente travolto dal dolore fino al punto di non sentirlo più? Difficile dirlo.

    Colpisci pure quanto vuoi, uccidimi anche ma tanto non cambierà nulla! Io amo la mia Tsuyo e lei ama ma! Se questo è un crimine sono felicemente colpevole. Ma un essere bigotto può giudicare il mio amore e definirlo perverso! Io so che è amore vero e sincero e anche lei. Le mia mente, il mio cuore, il mio corpo e la mia anima non vacillano ne ora ne mai. E appartengono a lei. Tu non puoi capire, voi non potente capire figuriamo giudicare...

    Tuonò praticamente; sincero, sicuro e determinato; Parole cariche d'onore e orgoglio. Improvvisamente nella sua mente si fece largo con furente prepotenza una sola parola: praticamente una vera e proprio formula magica!?

    Mezame!

    il foglioso senza rendersene conto risvegliò il potere assopito dentro di se. Un potente flusso di selvaggio chakra naturale avvolse Satoru dalla testa a i piedi. I capelli del genin divennero bianchi e candidi come la neve mentre gli occhi assunsero un sinistro calore rosso. Rosso come le foglie in autunno. [Img] [Slot Tecnica]Attivazione ts livello I - Medio; Ma non si mosse al attacco anzi sorrise ad allargò le braccia.

    Non mi interessa essere giudicato, indicato ed etichettato. Insultami, colpiscimi, uccidimi ho già detto che è inutile non cancellerà il mio amore. Offro volentieri la vita al mio amore! Nessuno lo può giudicare...

    Ormai non gli interessava l'opinione del tengu e nemmeno quella del kage, non importava la missione. Era fermamente deciso a sacrificarsi per il suo vero e sincero amore, sperava solo che sua madre non se la prendesse troppo ma anche lui era disposto a sacrificarsi per amore. Solo che Tsuyo si sarebbe certamente infuriata.

    Mi spiace Tsuyo! Non posso non proteggere il nostro amore!

    Pensò sorridendo ancora era proprio un sincero e bravo stupido ragazzo innamorato disposto anche alla morte per non infangare il suo amore. Intento ben più che onorevole degno di un samurai più che di un ninja; E pensare che tale devozione è uguale sia verso la famiglia sia verso la foglia. Che sciocco lasciare la vita in mano a un infimo tacchino bigotto e perverso ma la violenza a cosa poteva servire? Non certo a dimostrare la sincerità e la purezza di un amore tra creature diverse o uguali.

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