Posts written by ~Cube

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    Le Parole del Tradimento







    Alla Pagoda Capovolta...



    Lo scontro si era diviso in gruppi. Da una parte io e Kensei stavamo cercando di gestire l'autore di tutti gli eventi che avevano sconvolto Kiri. Tuttavia la strategia che avevamo approntato si frantumò quando Shitto, al netto dell'uso della sua potente abilità illusoria, mi rilevò l'inefficacia della stessa Merda... commentai tra me e me quando realizziamo entrambi che quell'uomo al centro del sigillo non era che un'immagine o meglio ancora illusione prodotta probabilmente da uno dei Teschi.

    In tutto ciò gli avversari non si fermarono di certo, predisponendo tutto il necessario per un offensiva decisamente imponente. Tuttavia grazie all'azione di Fudoh la nebbia andò a disperdersi concedendoci così di nuovo la visuale sul campo di battaglia e garantire così a Kensei la possibilità di contrattaccare a quella che era Kanna (io però non conoscevo il suo nome). In ogni caso scampata la tecnica dovetti comunque difendermi da una sorta di attacco con le lance. Concentrando il mio chakra elettrico mi mossi lateralmente di circa tre metri, lasciando cadere nel vuoto quell'attacco. [S. Difesa 1]

    Sospirai, fortemente irritato, su come le cose stessero prendendo una piega poco simpatica e portando la mano dietro la schiena a mio estremo malgrado estrassi il mio asso nella manica. L'acciaio brillò e lo scorrere della lama lungo il fodero avrebbe sicuramente attirato l'attenzione di alcuni. Giugno Onirico era stata sguainata. Il Mese di Meku. Il Terrore incarnato per ogni Imbattuto e per ogni Akuma Ora, bastardo di un Imbattuto, è arrivata la tua ora. [Giugno Onirico]



    Rivolsi lo sguardo verso Uragiri, la quale nel frattempo stava caricando una sorta di terribile attacco elementale. La cosa però fu notata anche da Kensei, che si stava preparando in qualche modo a reagire contro l'Imbattuto stesso. Chiaramente l'effetto delle Parole del Tradimento era forte su di me, e la volontà di difendere Uragiri era impellente... talmente tanto che volevo mettermi in mezzo all'azione di Kensei contro l'Imbattuto [S. Difesa 2]e così sarei scattato contro il Mizukage per cercare di interromperlo sperando al contempo che Fudoh, similmente a come aveva fatto in precedenza sarebbe stato in grado di rallentarmi!

    E per fortuna andò proprio così, l'azione venne rallentata da Fudoh e questo permise a Kensei di colpire con potenza Uragiri e sfruttare quindi il momento per sferrare il mio attacco. [S. Azione 1, movimento] Mi sarei catapultato contro l'Imbattuto subito dopo l'ultimo attacco di Kensei. Scomparendo un attimo prima sarei ricomparso l'attimo successo sopra la testa di quella sorta di Illusione troppo cresciuta e avrei sganciato ad altezza della sua testa un pesante calcio a ghigliottina. Chiaramente nell'area di attacco sicuramente anche Kensei sarebbe stato coinvolto, in questo modo avrei risposto completamente all'imposizione della Parola del Tradimento, e avrei provato a colpire pesantemente Uragiri così da indebolirla ulteriormente se, per qualche motivo, il contrattacco di Kensei non fosse stato sufficiente! [Slot Tecnica Avanzato 1]

    Subito dopo, appoggiando i piedi a terra e prendendo lo slancio per saltare in aria in maniera tale da raggiungere la stessa altezza del mio avversario con la mano destra avrei tentato un affondo con Giugno Onirico cercando di infilzare l'Imbattuto al centro del suo corpo. Un colpo molto veloce e potente. [Slot Azione 2]

    Con quel gesto avrei provato a dominarla. E se non fosse bastato avrei provato a colpirla ripetutamente, con Giugno Onirico. Muovendo la Katana a seconda di sue eventuali aperture e cercando di infilarmi e colpirla per farle più male possibile! [Slot Tecnica Avanzato 2] [Slot Azione 3A e 4B]

    Se fossi riuscito a dominarla allora avrei preso parola URAGIRI! UBBIDISCIMI! ANNULLA OGNI INFLUSSO SUI MIEI ALLEATI. Sentenziai con tono di voce stentoreo e puntando Giugno Onirico verso il campo di battaglia Dove si trova quel bastardo di Byakuei? Fai in modo che non si possa più nascondere da noi! Una volta ottenute o meno le risposte avrei proseguito ATTACCA BYAKUEI! AMMAZZALLO!

    E ammesso che avesse avuto forza a sufficienza per attaccarlo avrei aspettato la conclusione della sua offensiva sfruttando magari un'apertura nella sua difesa per muovermi, grazie alla mia velocità elettrica, contro il Manipolatore dei Teschi, scambiandomi la mano che impugnava la katana, ora a sinistra (se conosciuta la posizione di Byakuei in ogni caso mi sarei mosso contro di lui, anche con il Chakra adesivo, con o senza l'intervento diretto Uragiri) [S. Azione 1] Sarei apparso davanti a lui, a distanza corpo a corpo Hai profetizzato anche questo?! Gridai un attimo prima di fintare un fendente dall'alto al basso con Giugno, impugnata con la mancina. In realtà avrei sfruttato quel movimento per eseguire un passo in avanti e trovare l'equilibrio necessario per sganciare con la destra, indossando in una frazione di secondo il mio tirapugni, il mio attacco più potente e veloce. Il massimo che la mia arte riusciva ad esprimere. Un colpo diretto che avrebbe provato a colpire il centro del suo corpo e lanciarlo lontano, grazie all'effetto del chakra compresso ad area. [Slot Tecnica Avanzato 3] E mentre si sarebbe trovato in volo (o comunque mentre avrebbe provato a difendersi) raggiungendolo sempre con uno scatto elettrico [Slot Azione 1] passando di nuovo l'arma da una mano all'altra avrei tentato un fendente con la mano destra dall'alto verso il basso con Giugno cercando di colpirlo a metà del suo corpo, ad altezza della base del suo collo. [Slot Azione 3B] per poi avvicinarmi praticamente a distanza di respiro e con la mancina impugnare in una frazione di secondo il mio tirapugni e tentare un affondo dal basso verso l'alto mirando a penetrare, con la punta del tirapugni, il suo cuore! [Slot Azione 4B]Se era vero che Giugno agiva sulle Illusioni era anche vero che Luglio d'Accompagnamento aveva garantito che se colpita da Giugno i suoi legami potevano essere temporaneamente spezzati. Poteva valere lo stesso con Byuakuei? [Nota per Febh]

    E se ciò fosse avvenuto e il legame spezzato allora KOTARO! SEI LIBERO! ORA O MAI PIU'! Nulla era più vero di quello. Avevo creato la finestra perfetta per il Ninja furtivo di agire e chiudere per sempre quella storia.

    Se invece Uragiri non sarebbe stata in grado, in nessuno modo, di rivelare la posizione di Byakuei o comunque di aiutare la sua ricerca in quel senso allora tanto valeva comandarla in un altro modo. Kotaro ci aveva avvisato che sarebbe arrivato Apechi, un altro teschio. Così avrei ordinato all'Imbattuta di occuparsene Combatti Apechi! E in quel frangente raggiungendolo a distanza corpo a corpo, in un movimento accelerato, avrei cercato di colpirlo con un fendente verticale con la mano, ad altezza delle sue spalle, con tutta l'intenzione di bloccarlo! [Slot Tecnica Avanzato 3, Tecnica Rapida]. Probabilmente bloccato in quella posizione avrei sfruttato il vantaggio tattico per imprimere quanto più forza possibile al posto della velocità così da provare con un fendente orizzontale a tagliarli la testa, ad altezza del suo collo, grazie a Giugno Onirico. Riprovando due volte di seguito se non sufficiente! [Slot Azione 3C e 4C]

    Al termine mi sarei posizionato in difesa, cercando di capire come la situazione si sarebbe evoluta!

    Chakra:35.5/100
    Vitalità:20/20
    En. Vitale:27/30
    Statistiche Primarie
    Forza:650
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 725
    Intuito: 725
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rongusukai × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Bolas × 1
    • Coltelli da Lancio × 4
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Cartabomba II × 1
    • Elmo Protettivo × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Maschera × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 0
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 0
    • Rasoio Meccanico × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Sigillo Maledetto del Fulmine × 1

    Note
    ///




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    Nero Profondo



    Febh e la Verità



    La prontezza di riflessi del Jonin di Oto fu provvidenziale e usando buona parte delle sue abilità di cura per stabilizzare la Lussuria prevenì di fatto la sua morte. Certo, c'era da dire che quel bacio così “intenso” non fu ben visto dalle sue lucertole, e sicuramente registrato da qualche telecamera per i posteri.

    In ogni caso aveva salvato il Peccato Capitale, anche se in quel momento di fatto era svenuta. Nel giro di pochi attimi il suo cuore era esploso, una volta che il Dominio si era interrotto, e si era subito rigenerato pochi istanti dopo. E se non fosse stato per il fatto che era una Kunoichi estremamente addestrata uno squilibrio del genere sarebbe stato letale per chiunque altro!

    Anche se aveva messo K.O. L'avversaria restava Shin Rai. Le lucertole in ogni caso avrebbero confermato la sua versione. Appena il Dominio si era interrotto l'avrebbero vista palesarsi e ferirsi l'addome, in una sorta di seppoku cerimoniale. In ogni caso era ferita gravemente e faticava a boccheggiare, figuriamoci a parlare! Se Febh comunque anche in assenza di una sua risposta avrebbe concesso di bere il suo sangue allora Shin Rai si sarebbe finalmente ripresa Sono libera. Sospirò come un peso grande quanto un macigno fosse scivolato via dalle sue spalle Febh Yakushi, ti comporti in una maniera ancora più strana di prima. Non ti capisco, ma non ti giurerò fedeltà solo perché mi hai salvato la vita. Anche se ovviamente ti devo tutto, grazie al tuo intervento. Ho già un Signore da difendere, e lo farò finché avrò respiro in corpo. Quello che posso darti ora è il mio giuramento da qui a sempre che sarà ora una tua fedelmente alleata. Lasciò passare un secondo Così come mi hai dato la vita, altrettanto puoi prendertela se questo mio accordo non dovesse soddisfarti. E' il massimo che posso concederti. Concluse, aspettando così il giudizio dello Yakushi.

    Se il Jonin avesse scelto di salvarla allora non sarebbe rimasto altro che andare avanti Bene, Febh Yakushi. Sono molto stanca, molto debole ma libera. Ora concedimi una cosa. sospirò cercando di trovare le parole giuste Due settimane fa ero alla ricerca di Lussuria. Ma sono finita in una sua trappola. E sono stata sconfitta in un combattimento, peccato che non si sono limitati ad uccidermi. Lussuria non era da solo ma c'era questa donna... e usando la trasformazione si sarebbe presentata come il soggetto in questione, una donna molto attraente e dallo sguardo deciso.

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    Mi ha obnubilato la mente e smosso la memoria come un calzino, aggiungendomi ricordi o consapevolezze finte ma erano talmente... vere e concrete che ho rimosso ogni cosa. E sì... che sono esperta di Genjustu. Asserì laconica Non penso che fosse nei loro piani lasciarmi in vita, e dopo che mi ha dato quell'ordine di attaccarti ho sentito la necessità di uccidermi, sono viva per miracolo o fortuna concluse Loro due erano talmente sicure dell'operato che mentre la tizia agiva su di me hanno parlato dei loro piani. O almeno in parte. Forse era arrivato il momento della verità Ad Uzo no Tami sta per succedere qualcosa, ovviamente... ma un qualcosa di inaudito. Useranno tutti i presenti come catalizzatori per accendere un qualche genere di meccanismo. Tuttavia non parlavano di sacrifici. Non di cose cruente, ma più di convincimento. Come se una parte del mondo cambierà prospettiva sull'esistenza stessa. Si portò la mano sulla pancia, ancora dolorante E uno dei mezzi che vogliono usare per raggiungere questo scopo è sfruttare l'opinione pubblica. Mostrare al mondo quanto siete, o meglio, siamo malvagi noi Ninja. Shin Rai guardò verso l'alto Ecco perché delle telecamere. Hanno pianificato tutto. Fin dal principio. Ci hanno attirato in trappola, invitandoci a raggiungere questi campi base e qui costringerci nel loro gioco perverso. Registrare ogni cosa e probabilmente ad Uzo no Tami denunciarci al mondo intero. Solo questa scenata con le giuste parole, in cui sono stati coinvolti semplici innocenti, è sufficiente per convincere anche i civili più recalcitranti. E chissà cosa altro hanno fatto … lasciò passare qualche secondo Il Daimyo è diretto lì, vuole fermare la Bilancia Nera ma temo che pure Uzo no Tami sia una trappola. Dobbiamo avvertirlo, e modificare i piani in atto. Concluse la donna.

    Certo, per Febh c'era tutto il tempo di fare altre domande. E approfondire So usare l'Interrogazione Mentale, dammi la possibilità di spremerla. Ho alcune domande da farle... ovviamente verteva quasi con assoluta certezza sulla fine di Shinken … Oltre che rispondere ad altre tue questioni in sospeso.In ogni caso come diavolo sei riuscito ad ammansirla fino a questo punto? Chiese sinceramente sorpresa la donna.

    In tutto ciò un dato era certo. Per arrivare ad Uzo no Tami per Febh e Shin Rai (indebolita e quindi non in grado di stare dietro al passo del Jonin) ci sarebbe voluto un giorno intero (nota qm) e c'erano numerose questioni da risolvere.

    La prima era che Shin Rai necessariamente sarebbe passata ad avvisare i suoi alleati al campo base, la poliziotta in primis per gestire la situazione che si era comunque venuta a creare e per condividere le nuove informazioni. In secondo luogo c'era anche Lussuria da controllare, come si sarebbe assicurato Febh?

    E in terzo luogo, ma questo non potevano saperlo, c'era il Secondo Padre in ricerca di Lussuria. Sarebbero riusciti a muoversi senza destare sospetti o farsi notare?

    In quarto luogo se avessero provato a recuperare le registrazioni sarebbe stato tutto inutile, qualunque registrazione sarebbe già prelevata da un uomo, una volta descritto sarebbe stato riconosciuto da Febh. Si sarebbe trattato di Kin Kin! Tuttavia cercarlo sarebbe stato impossibile. Era svanito, e senza apparenti tracce... segno che la sua fuga era stata pianificata nel minimo dettaglio.
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    Nero Profondo



    Raizen



    All'interrogazione mentale di Raizen il nobile non poté in alcun modo opporre resistenza. E l'Hokage poté vedere come Kanashimi istruì quel nobile proprio quando giunse al Campo base. Nell'immagine poté vedere anche vicino a Kanashimi la figura del capitano. E alle domande successive le risposte furono sincere. Il nobile provava profonda fiducia nei confronti del rappresentante del Concilio, una fiducia nata dal carisma che Kanashimi stesso riusciva a trasmettere. E non era mai avvenuto prima un evento del genere, semplicemente si fidò dei suoi ordini.

    Nel frattempo una lunga conversazione si stava consumando tra il Raizen originale e Uromeshi-sama, il quale ascoltò di rimando le parole del Ninja. Portandosi la mano sul fianco, segnale che il dolore ormai stava diventando ingestibile, mando giù la saliva e prese a parlare Come ho detto prima siamo stati fermati da qualcuno di associato alla Bilancia Nera, o la Bilancia Nera stessa. Sì, temo la seconda ipotesi avvallò il Ronin Eravamo appena arrivati al campo base, nei nostri alloggi, affinché potessimo anche noi presenziare alla riunione e denunciare Kanashimi ma poi... Siamo stati attaccati nel campo stesso Ci stavano aspettando. Io e gli altri... eravamo abili. Ma uno dopo l'altro siamo caduti. E' stato incredibilmente veloce, ci hanno attaccato e solo per una mera fortuna che sono riuscito a recuperare Uromeshi e scappare. Tuttavia ci hanno colpito prima che, grazie alle mie abilità, riuscissi a disperdere le tracce. Del resto sono un sensitivo e so nascondere la presenza. Certo, mi aspettavo che da lì a poco ci avrebbero raggiunti ma l'incendio alla riunione deve avere distratto o interrotto i loro piani, almeno su di noi. concluse il Ronin. Invece le parole di Raizen non scalfirono le convizioni di Urameshi No, io non voglio diventare il Re di questo Paese. C'è già, ed è il nostro Daimyo. Allo stesso tempo non voglio farmi trasformare in un loro burattino... ecco perché piuttosto sceglierò di morire con la spada in mano che con un coltello piantato dietro la schiena! Con quell'ultima parola l'uomo tossì, sputando sangue, sintomo che una ferita intera stava peggiorando.

    Sul discorso della manipolazione Sì, siamo più che certi che la Bilancia Nera abbia potenti strumenti di coercizione. Non escludo che i nobili presenti in quella tenda fossero stati in qualche modo manipolati prima o durante la riunione. Sappiamo sicuramente che uno dei loro principali elementi è in grado di manipolare i ricordi, o chissà cosa altro! Le prove? Giusto... dovevamo invertire il flusso degli eventi ma c'è ancora tempo. Abbiamo un piano alternativo, in caso io avessi fallito. Come ti ho detto prima non ci resta che congiungerci con Yamamoto-sama e ascoltare il suo piano. Di più non poteva sapere, era una questione di contenimento. Shin Rai (anche se Raizen non poteva conoscerla) probabilmente aveva suggerito di dividere le forze e le informazioni per evitare che la Bilancia Nera potesse intercettare completamente il loro piano.

    Il Ronin subito non fu molto propenso per dirigersi in infermeria, proprio perché c'era la possibilità di incrociare elementi ostili, tuttavia fu lo stesso Urameshi a dare credito all'Hokage e una volta giunti in infermiera avvenne qualcosa di decisamente fuori dall'ordinario.

    Quando Urameshi-sama incrociò lo sguardo con Kanashimi, non potendo sapere, che si trattasse di un clone dell'Hokage, estrasse dalla sua tunica il suo tanto e scattò verso il nobile Bastardo! Non mi avrai mai! Piuttosto morirò che dirti dove si trovano le ricchezze di famiglia! E così scattò verso il nobile ma giusto un paio di passi, prima ancora che il Ronin potesse intromettersi o anche Raizen, che un fiotto di sangue scese dalla bocca di Urameshi a causa dello sforzo richiesto. E portandosi la mano sul petto iniziòa tossire, come se non riuscisse a respirare correttamente. Stava molto male.

    I medici sicuramente si sarebbero trovati in grossa difficoltà, per meglio non dire imbarazzo, davanti a quella scena ma dopo qualche attimo di esitazione, si sarebbero calati sul nipote del Daimyo Fateci spazio! Ha una ferita profonda sul fianco! E' in arresto respiratorio! E avrebbero iniziato a rianimarlo. Raizen, l'originale, avrebbe presto captato come il Ronin al suo fianco avrebbe cercato di divincolarsi dalla tenda e tentare una sorta di approccio furtivo. Forse voleva attaccare Kanashimi. Forse no, ma qualcosa aveva in mente a meno che Raizen stesso non lo avesse fermato.

    Inoltre se Raizen avesse provato a recuperare il nobile i medici si sarebbero intromessi, obbligandolo ad allontanarsi, almeno con le buone per quanto di loro competenza.

    Che fare per l'Hokage? L'eccessiva lunghezza della conversazione aveva richiesto molto tempo e questo aveva indebolito ulteriormente le condizioni di salute, poi la ciliegina sulla torta fu la vista di Kanashimi. Urameshi lo odiava talmente tanto che non poté non agire, aggravando ulteriormente le sue condizioni e giocando così un brutto scherzo.

    Tic, toc. Il tempo scorreva, e le decisioni si stavano restringendo per il Jonin della Foglia.

    Ru Wai



    Ru Wai, in accordo con il suo “accompagnatore”, agì in maniera discreta e furtiva dando alcune indicazioni a Suji. Apparentemente sembrava che nessuno si fosse accorto di loro due, grazie ovviamente all'interazione di Shifu, e questo dava a loro parecchio margine di manovra.

    In tutto ciò l'intuizione del Mercenario fu decisamente azzeccata. Muovendosi con delicatezza e nella maniera di Ame cercò di ottenere quante più informazioni possibili usando i suoi cimici.

    Chiaramente la zona più interessante era quella opposta al palcoscenico. Non era possibile entrare nella zona vip, a meno di non essere destinati ad essa. Le guardie, anche se chiamarle così era sbagliato, visto che si trattavano di semplici controllori, avrebbero chiesto il pass a Ru Wai, senza specificare che genere di Pass serviva. E nemmeno loro riuscirono a rispondere alle sue domande. L'evento di domani era ancora un incognita.

    L'unica cimice che diede dei risultati concreti fu quella della zona vip, verso sera. Il Mercenario se fosse stato in linea d'aria avrebbe notato l'arrivo di un gruppo di persone, decisamente e assolutamente sospettose, le quali si stavano dirigendo all'interno della zona riprese.


    La prima era una donna dai capelli rossi e dallo sguardo slanciato, con un sorriso stampato sul volto. I suoi vestiti tradivano un abbigliamento Kunoichi. Al suo fianco invece camminava un'altra donna, con eleganza, e lo sguardo alto come se nulla potesse sfiorarla. Come se il mondo fosse ai suoi piedi. Infine una terza persona seguiva a ruota, un uomo vestito in abiti tradizionali, e con al fianco un'arma stranissima (una semi-falce?). Sembrava che ogni passo gli costasse una fatica tremenda e la voglia che aveva di trovarsi lì era pari a quella di camminare insieme alle altre due.

    La cimice di Ru Wai era già stata piazzata. E questo dava un vantaggio non secondario, permettendo di udire le loro parole.

    La prima voce, probabilmente apparteneva all'uomo Oh per tutti i Kami. Che stanchezza Kouman (Superbia). Taci Taida ! (Accidia) Siamo qui per volere del Hajime (Primo). In serata arriverà insieme agli altri. La persona che aveva risposto era probabilmente la donna formosa, in tutto ciò l'altra restava in silenzio Tutta questa fatica per aprire un Vortice... non potevano chiamare Gekido al posto mio, nel caso le cose prenderanno una piega diversa? Non ho voglia di aspettare. Sono stancoooo un comportamento singolare Smettila! Io sono SUPERIORE a queste tue lamentele e dobbiamo ascoltare ciò che il nostro padre ci ha ordinato. Shitto (Invidia) ha recuperato e già consegnato tutto il materiale necessario, grazie al sacrificio di Boushoku e di Donyoku (invidia). Grazie per il tuo supporto, Shitto. Concluse la donna, senza però ricevere risposta Ma che fine ha fatto Nikuyoku? Non ne ho idea... ma il secondo padre in persona si sta dirigendo da lei per capire cosa possa essere successo. Anche il secondo padre è qui? Domandò sorpreso Taida, prima che tutti quanti di colpo si zittissero Oh! Cielo! Esclamò Kouman Qui abbiamo dei ratti, grazie Taida per il suggerimento. Parlo con te, piccolo ratto. Ame. E' una cimice che usano le Picche, la riconosco. Hanno un raggio di circa trecento metri. Del resto le ho usate anche io. Come diavolo ha fatto a superare la tua barriera di individuazione Kouman? Commentò Taida Ce lo potrebbe spiegare lui o lei. O loro. Io vedo due possibilità: uccidetevi ora. O il resto sarà solo l'inferno in terra. Dopo di che la conversazione terminò, probabilmente la cimice era stata rotta.

    Una cosa era certa, da quella tenda i tre uscirono e iniziarono a dividersi cercando chiaramente i colpevoli. Che fare per Ru Wai? Potenzialmente aveva tre Peccati Capitali alle calcagna. Senza considerare che i loro fratelli di Sangue non si erano ancora palesati. E Shifu era molto distante per dare un supporto concreto. [Nota QM]
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    Nero Profondo



    Febh Yakushi e la scelta.



    Lo scontro all'interno del Dominio giunse al suo apice, e le abilità di Lussuria furono sufficienti per danneggiare il Jonin accademico più forte del Continente. Peccato che Febh Yakushi non poteva sapere quanto effettivamente il Dominio potesse essere “espanso” e quello che aveva assaggiato era solo una parte del suo effettivo potere. Del resto era riuscito, in una mossa dettata dal più totale caos, a limitare enormemente le abilità di Lussuria facendole di fatto dimenticare la sua forza. Riassumendo Febh aveva combattuto contro un ombra di quello che il Dominio poteva esercitare.

    Ma quelli erano i fatti. E la realtà era che in quei frangenti Febh aveva tra le sue mani, o per meglio dire issata sulla spalla, la Lussuria la quale prima di essere legata mani, piedi e bocca dalla catena di Senryu si limitò a dire alcune parole Tu... tu non devi salvarmi. Fallo per me. Qualunque cosa volesse dire non ci sarebbe stato il tempo di replicare.

    Stranamente Shin Rai non reagì ulteriormente, cercando un contraccolpo, ovunque si trovasse e permise a Febh Yakushi di avvicinarsi al Limite del Dominio e scaricare su di esso la potenza della sua abilità innata. Nonostante l'immane conoscenza Hakai il Dominio non cedette del tutto, dimostrando una resistenza che superava a questo punto i limiti del Chakra conosciuto. Certo, un ampio buco si aprì lì dove Febh posò la mano e una volta che posò un piedi fuori dalla sfera e così anche la Lussuria l'intero Dominio crollò su se stesso, svanendo in granelli di sabbia finissimi, e lasciando il spazio di nuovo alla realtà stessa.

    Una realtà che nemmeno Febh sarebbe riuscito a prevedere.

    Shin Rai si sarebbe trovata a circa una quindicina di metri. Rivolta in una pozza di sangue, con la pancia letteralmente aperta. Inginocchiata a terra e con le mani penzolanti alzò lo sguardo verso il Jonin Perdonami Febh Yakushi, ho subito l'influsso della Bilancia. E...e... e non volevo causare altro male. Sforzandomi ho rotto il sigillo che mi obbligava ad ubbidire... ma a costo della mia vita. Ritrova Shinken. Salvalo. Salvaci tutti. Furono le sue ultime parole prima che perdesse conoscenza. Non era ancora morta, ma il filo che la collegava a questa vita si stava assottigliando terribilmente.

    Avrebbe potuto salvarla, se avesse voluto, ammesso e non concesso che non avesse affrontato anche il secondo problema.

    Contemporaneamente a Shin Rai Lussuria avrebbe iniziato a tossire, brutalmente, e da lì a qualche istante sarebbe uscito del sangue dalla bocca e dal naso. Copioso. I suoi occhi prima si aprirono completamente, come se avesse subito una ferita interna tremenda, e subito dopo il sguardo si fece vitreo. Assente.

    Lussuria stava per morire, questione forse di qualche attimo. Il suo battito si era fermato.

    Cosa avrebbe scelto?

    [REGOLA POST]

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    Lezioni e Birilli

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    Il mio intervento sembrò in qualche modo disturbare non solo i due diretti interessati, ma anche il terzo membro di quel strano gruppo, il quale con una notevole velocità andò ad estrarre la propria Katana verso il mio collo. I miei sensi riuscirono ad avvertire la minaccia e da canto mio non mi mossi di un centimetro, incuriosita da quella reazione così netta.

    L'uomo dagli occhi glaciali tuttavia non cedette di volontà e quando stavo per approntarmi a colpirlo una voce alle mie spalle, che identificai come la Virtù, mi suggerì di fermarmi. Impiegai tutto il mio chakra per smorzare il colpo e spostarlo di traiettoria. Il mio pugno di fatto si sarebbe fermato a pochi millimetri di lato rispetto al volto dell'Isuka. Era stato decisamente fortunato.

    In tutto ciò le azioni successive furono dettate dalla Virtù che a mia sorpresa, decisamente, offrì tre biglietti d'accesso per la Corta di Kusa. Fu in quel momento, captando il tono di voce della Liberalità, che compresi di aver sbagliato.

    Lo seguii, ritornando al tavolo, senza aggiungere alcuna parola agli altri e una volta accomodata, direttamente dal Pagliaccio stesso, restai in religioso silenzio mentre ascoltavo le sue parole con lo sguardo basso. Da sotto il tavolo strinsi i pugni con forza, quasi a farmi sanguinare i palmi delle mani, dalla vergogna che stavo provando. In cuor mio mi ero giurata di non deludere nessuna Virtù, figuriamoci la Liberalità!

    Il mio cuore batteva forte, e il respiro era pesante. Quanto ancora dovevo imparare prima di capire quale era il mio posto nel mondo? E sapersi muovermi con grazia? Diavolo. Mi odiai, profondamente delusa di me stessa. Eppure per me era stato come un gesto naturale, dettato da... una violenza incontrollata. Fu quando la Liberalità nominò Maito che compresi. Vidi un collegamento.

    Il contatto così stretto con il Coraggio, combattere fianco a fianco o anche stare semplicemente con lui, rappresentava un flusso sia positivo che negativo. Al termine del suo discorso quando mi rispose in quel modo a proposito delle sfide più ardue che aveva affrontato non resistetti ulteriormente e una lacrima scese lungo la mia guancia. Non importava che fossi stato Kato, o che in quel momento fossi stata Yuri. In entrambi i casi avrei comunque deluso Hayate e per me non c'era colpa più grave Liberalità, sono doppiamente in debito con lei. Mi perdoni...Ero affine al mondo di Ame e sapevo che quei tre biglietti avevano avuto un costo per la Virtù Per la Corte di Kusa e perché l'ho delusa. Ma... devo ancora crescere. Non aveva senso giustificarsi, ma dal mio punto di vista quella era la cruda verità Per quanto amara come scusa il motivo del nostro incontro oggi è anche questo. Confrontarmi con i miei superiori e imparare da loro, nel bene o nel male. Sensei... e questa volta mi sarei rivolto così alla Liberalità La ringrazio per le sue parole. Mi impegnerò giorno e notte, per diventare una persona più affabile, e moderata. Non nascondo che il contatto stretto con il Coraggio ha avuto i suoi vantaggi, dove ho imparato il suo stile di lotta, ma mi ha trasmesso anche la sua violenza. Liberalità, prometto che da oggi mi dedicherò a migliorare me stessa. In altre parole il mio futuro obiettivo sarebbe stato quello di incanalare quella violenza, così forte e preponderante, solo quando necessario. Quando un combattimento lo avrebbe richiesto allora sarei diventata Kuro-Okami, il Lupo Nero. Uno sguardo così carico di odio che non avrebbe lasciato scampo, e una violenza così brutale che avrebbe impaurito i Kami stessi.



    Lasciando invece il posto all'altra faccia della medaglia nell'attività quotidiana. Nell'essere Yuri, il Fiore Lupo. Una Geisha posata, calcolata e discreta. Quello sarebbe stato il mio scopo Cascasse il mondo Liberalità mi dedicherò a migliorare me stessa, anche grazie ai suoi preziosissimi consigli! Inchinai la testa, in segno di profondo rispetto nei confronti dell'uomo che avevo davanti. Un Jonin carico di esperienza.

    Superata quella fase oggettivamente carica di emozioni e significati la Liberalità proseguì rispondendo ad altre mie domande. Nemici diretti non ne avevamo, dipendeva sostanzialmente dal contesto e dalla missione Il Dominio? In che senso è stimato dalle Virtù Teologali? Non riesco a capire se è un nostro nemico o meno. Chiesi dubbiosa. La discussione poi passò verso la Città della Roccia e non potei fare a meno che sgranare gli occhi nel sentire quella notizia Per tutti i Kami! Hana la Temperanza?! Ero sorpresa Come diavolo è riuscita a sopravvivere al Grido delle Anime? All'epoca ci eravamo accertati della sua dipartita. Forse è stata uccisa, e grazie alla Veste il suo spirito originale è ritornato a galla. Ipotizzai a voce alta A riprova di quanto Hayate sia la strada giusta da seguire, Liberalità. Oltre alla Morte la Vita vince sempre. Ero orgogliosa per Hana, nonostante tutto. Avrei terminato con un'ultima domanda, più personale Liberalità, lei mi conosce bene. E sa che mio padre era uno Yotsuki. A detta di quel bastardo di Zoruto fu ucciso dalla Fede di Hayate, avvelenato. Sinceramente... mi dispiace solo che l'abbia fatto la Fede e non io, in quanto ero ancora troppo debole. Era la mia sincera e terribile verità Ma cosa fece mio padre contro Hayate per meritarsi una giusta punizione?

    Poi quando giunse il momento di discutere dell'Era Glaciale ascoltai la sua parola, e concluso il suo discorso nella mia testa si accese letteralmente una lampadina. Ebbi un sobbalzo dall'agitazione Diavolo! Esclamai, ritornando subito dopo ad un tono di voce discreto Dobbiamo immediatamente partire, Liberalità! La Mansuetudine è in estremo pericolo!

    No! No! No! Per tutti i Kami! Il mio stato di agitazione era evidente. In quel momento riuscii a fare un collegamento, che per lungo tempo era stato impossibile. Avrei sospirato, riprendendo fiato e cercando di spiegare la storia alla Liberalità Quando ancora ero nella mia vita passata mi fu affidata una missione, ordinaria all'apparenza. Uccidere un tizio, un certo Koikuro Fuun, per evitare che con la sua “straordinaria” fortuna potesse sbancare nei casinò della zona. Tuttavia era impossibile ucciderlo. Nessuno ci riusciva, semplicemente perché ogni volta che qualcosa o qualcuno tentava di eseguire quell'azione sembrava che il fato stesso riuscisse a intervenire e ad impedire qualunque genere di violenza, e in quel caso la malasorte si avventava sull'aggressore in misura terribile. Era virtualmente e letteralmente baciato dalla Fortuna.. Quindi quando realizzai che non era fattibile, insieme all'altro mio compagno di Team, pur di completare la missione inscenammo la sua morte facendo credere ai mandanti che era defunto e allo stesso tempo lo salvammo. Cambiò vita, ma una cosa non me la dimenticherò mai. Prima di allontanarci cogliemmo un dettaglio fondamentale. Nella sua borsa vi era qualcosa di attivo, energicamente, probabilmente era il Sangue degli Dei o qualcosa del genere perché la sua “fortuna” iniziò proprio quando visitò una vigna particolare. La Vigna dei Kamibudo, vicino al confine col Paese dell'Artiglio. Un po' a sud-est! Conoscevo quel luogo perché avevo letto i rapporti dei Ninja che mi avevano preceduto nella missione, ed era uscito quel nome in seguito alle loro interazioni con l'obiettivo Liberalità, la Mansuetudine è in pericolo... perché nel momento stesso in cui proverà, anche solo mentalmente, un atteggiamento violento o di aggressione nei confronti di quell'uomo la fortuna stessa punirà la Virtù. Non so se questo discorso possa valere anche per gli altri ma è un'informazione cruciale da trasmettere! Posso aggiungermi alla Mansuetudine? Aiutarlo? Conosco la situazione e so gestire un avversario del genere! E' necessario un approccio specifico. Indiretto, qualcosa che mi appartiene come Geisha e Fiore Lupo!Ero terribilmente preoccupata. Se quel vino poteva concedere un potere del genere allora ci si trovava davanti ad una situazione assurdamente complessa. In ogni caso avrei proseguito poi alla Liberalità raccontando per filo e per segno tutti i dettagli di quella missione, senza risparmiarmi in descrizioni, restando infine in attesa di una sua risposta.



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    Lezioni e Birilli

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    Quando fu il momento di consegnare i regali il mio cuore meccanico pulsava di gioia. Un piacere che poco alla volta si trasformò in completo e assoluto stupore. Subito non compresi bene quello che stavo osservando. Ovvero quel volantino che rappresentava la Liberalità con lo stesso vestito che avevo regalato qualche istante prima. Lo stupore poi si trasformò in sincera ammirazione. Faticai a contenere l'entusiasmo nel vedere che la Liberalità stava versando, da quel fiore, lo stesso saké che avevo preparato. In qualche modo era riuscito a scoprire le mie mosse in anticipo, come se fosse stato perfettamente a conoscenza. Eppure ero ormai affine alle meccaniche di Ame, ovviamente non avevo acquistato quei regali in maniera diretta. I soldi avevano girato in maniera discreta, in più mani. E con molta cura. Eppure la Liberalità era riuscita a cogliere tutto ciò. Come? Anche se glielo avessi chiesto di certo non me lo avrebbe detto. Una cosa era sicura, lui poteva raggiungere livelli di informazioni terribilmente alti. Diavolo, quanto lo stavo invidiando! Anche se una persona normale probabilmente ne sarebbe rimasta decisamente impaurita. Anche io un giorno sarei arrivata al suo livello, del resto il Potere era anche composto dalle informazioni. Più conoscenza si aveva più potenti si diventava. Dunque non ci fu molto da commentare Straordinario! Semplicemente straordinario! Degno di un Pagliaccio di Prima Classe! Mi inchino alla sua eleganza. Conclusi, con parole sincere.


    In ogni caso al termine di quel siparietto si iniziò a parlare di cose ben più serie. Mi rinfrancò il fatto che Liberalità era a conoscenza dei miei lavori per Hayate e che erano stati valutati positivamente. Ma non ciò cambiava la mia prospettiva. Volevo risposte alle domande che mi toglievano il sonno da molto tempo. E fortunatamente la Liberalità si espresse a dovere. Come potevo immaginarmi ovviamente mancò di rispondere sul Coraggio, si trattava sicuramente di un segreto molto caro ad Hayate Certo, eviterò di parlare di Giugno o di Agosto. Allo stesso tempo accettai di buon grado i suoi consigli sul Coraggio Quando sarà il momento di ammazzare K cercherò di nuovo di essere al fianco del Coraggio, per coprire i suoi punti deboli. Crescerò come Ninja anche per questo motivo. Prima però partirò alla ricerca di Seiken. Senza di quella non credo che il Coraggio riuscirà ad sconfiggere K. Poi gli argomenti si spostarono sulla Setta in generale. Dunque noi eravamo “parte” di Hayate, e come tali avremmo ricevuto “prima” l'immortalità. Un dettaglio di certo non trascurabile. Sicuramente la volontà finale era encomiabile: garantire all'umanità la vita eterna. Era ovvio che questo avrebbe attirato nemici. Perciò io non potevo che difendere la Confraternita e proseguire insieme ai fratelli di Hayate alla ricerca.


    Non ebbi però il tempo di proseguire la mia conversazione, questo perché fece l'ingresso un tipo decisamente insolito, il quale iniziò ad interagire con una coppia di Kiriani a detta di Waru. Il suo aspetto era a dir poco orripilante, ad esclusione del suo sguardo o meglio i suoi occhi. Fu la Liberalità a identificarlo, probabilmente riconoscendolo appunto dagli occhi cosi singolari Oh per tutti i Kami! Ho ancora tutta una conversazione da portare avanti e ora una persona è venuta ad interromperci. Per di più mi dice che è senza invito. Stavo per perdere la pazienza. Era da troppo tempo che aspettavo di parlare con la Liberalità E' come quando da me si presentano clienti molesti. Nulla di peggio. La situazione peggiorò ulteriormente quando notai che il tizio della Zanna stava in qualche modo interagendo, forse in maniera negativa, con il Kiriano e questa stava distraendo la Liberalità dalla nostra conversazione! Un peccato capitale.


    Attivando il Loto, in una frazione di secondo avrei concentrato il chakra sulle mie gambe. In meno di un battito di ciglia mi sarei mossa verso il tavolo incriminato, ad una velocità tale che probabilmente nemmeno la Liberalità sarebbe riuscita a cogliere. Un secondo prima ero seduta, il secondo dopo mi sarei trovata vicino alla coppia di Ninja. [Corpo Senza Limiti, Slot Azione 1]Compiendo un veloce passo in avanti, per mangiarmi la distanza breve [Movimento, Slot Azione 2], avrei prima appoggiato la mano sulla spalla del Kiriano, ad una velocità talmente alta che se anche avesse voluto schivare sarebbe stato praticamente impossibile, e su di lui avrei scaricato le mie abilità Iga decisamente utili per bloccare o quantomeno ridurre qualunque flusso negativo stesse subendo dall'Isuke [Slot Azione 2, Occhio dell'Annullamento]Qualunque cosa sta succedendo ho bisogno che tu sia lucido e mi risponda sinceramente. Avrei lasciato il tempo al kiriano di realizzare la situazione o riprendersi Questa persona... avrei voltato lo sguardo verso l'Isuke Sta agendo in qualche modo contro di te? In modo violento?

    In caso di risposta affermativa allora avrei continuato rivolgendomi al Ninja della Zanna Non ho idea di quale siano le vostre intenzioni, ma qualunque genere di violenza non è consentita all'evento che si aprirà fra poco. A meno di non volersi trovare la testa staccata da corpo. Ma soprattutto con questo teatrino avete interrotto la piacevole conversazione che stavo tenendo con l'anfitrione di questo straordinario evento. E oggi credo che difficilmente qualcuno possa farmi un torto peggiore di così. Maledici chi ti ha invitato qui, Isuke... volutamente avrei dimostrato di sapere a quale clan apparteneva … ma allo stesso tempo ringrazia i tuoi antenati che l'evento non è ancora iniziato. Ti concedo la possibilità di rimediare, recuperando in qualche modo un invito. Oppure di uscire vivo prima che inizierà l'evento. Conclusi. Se non fosse comunque uscito o si fosse opposto allora mangiandomi lo spazio che ci separava avrei tentato di colpirlo, con un pugno mancino diretto, al centro del suo volto. Un pugno carico di abilità, forza e velocità tremende. [S. Tecnica Avanzato ]E se fosse comunque sopravvissuto Non mi ripeterò una seconda volta, consideralo un colpo di avvertimento.

    Se invece il Kiriano mi avesse risposto negativamente, e che in qualche modo era stato qualcosa di concordato o previsto Allora smettetela subito. State mancando di rispetto ai presenti e state oltretutto disturbando la mia conversazione oltreché distrarre il mio stimatissimo anfitrione. Tu, Isuke... guardai il Ninja Sei senza invito. Rimedia subito o scompari prima che inizi l'evento. Sentenziai, gelida. Se si fosse rifiutato od opposto allora avrei agito nello stesso modo, sganciando un poderoso pugno mancino al centro del suo volto. [Nota]



    In ogni caso se la situazione si sarebbe calmata o normalizzata sarei ritornata al mio tavolo. Disattivando il Loto mi sarei guardata attorno, prima di ritornare a sedermi vicino alla Virtù Adesso posso riprendere la mia conversazione privata. E che nessuno ci disturbi, fino a che non lo concluderò. Esclamai. Era probabilmente un ossimoro, considerando dove eravamo presenti ma era quanto mai vero. I presenti avrebbero fatto di tutto pur di non irritare ulteriormente o creare disagi. Ne andava della loro incolumità del resto. Aspettando che le persone intorno a noi ricominciassero a parlare avrei ripreso, sempre con un tono di voce calcolato e discreto.

    Bene, spero di aver gestito la situazione come di suo gradimento. La Violenza alle Corte di Kusa non è tollerata, sebbene non è ancora iniziata ma è bene stroncare alla nascita eventuali eventi spiacevoli. Avrei replicato alla Liberalità Ci eravamo interrotti sull'Autorità. È un argomento di cui posso sapere qualcosa altro? Posso aiutare? Chiesi alla Virtù prima di virare su altre questioni generiche Volevo chiedere una informazione: quali sono i principali oppositori ad Hayate? Qualcuno che si sta impegnando a rovinare i nostri piani o colpire i vari confratelli? Kurotempi per esempio è da considerarsi ostile? Insomma quello che chiedevo era qualche indicazione su chi stare attenti, non solo organizzazioni ma anche persone o ninja ostici Poi è una domanda che ho già posto al Coraggio. Sono convinta che ricevere esperienze di vita dai confratelli più abili sia estremamente utile. Liberalità, le volevo chiedere quali sono state le occasioni in cui ha rischiato di più? Magari combattimenti più impegnativi e come è riuscito a cavarsela? Domande magari superflue nella ricerca dell'Immortalità ma che facevano parte del mio percorso di crescita come Ninja e membro di Hayate. Avrei poi proseguito Ah, non so se il Coraggio le ha parlato della mia storia alla Città della Roccia. Lì si nasconde un Hayate che ha perso tutto.. per causa mia e dei miei compagni di allora. Avrei raccontato eventualmente le vicende Si chiamava all'epoca Hana. Anche se temo che la sua anima sia stata sostituita... Poi ha mai sentito parlare dei Pomi degli Dei? Il Coraggio si è scontrato con Koma della Nebbia. Uno spadaccino molto abile, specializzato nell'uso del Velo di Nebbia avrei raccontato alla Liberalità tutta la storia che era avvenuta all'Era Glaciale. Sicuramente queste informazioni possono essere utili per la Ricerca dell'Immortalità! conclusi, lasciando il tempo alla Liberalità di formulare le risposte adeguate Un'altra domanda, più personale. Ha mai conosciuto il Leader? Mi racconti qualcosa di lui. Sono tremendamente preoccupata di deludere le sue aspettative, mi è bastato solo un leggero contatto con la sua presenza per capire quanto sia imponente come persona. era vero, un semplice foglietto di carta e un'imposizione furono come un stilettata. Figuriamoci trovarsi alla sua presenza!



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    Tsuya

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    Delirio e Delizia



    Non restava molto altro da aggiungere al termine del briefing con Liashmi, al di fuori di semplici commenti o pensieri personali. Il Sette di Picche ci aveva visto giusto. Un manipolatore dell'argilla poteva generare bombe da qualunque cosa, e più era raffinata la sua abilità maggiore era il grado di pericolosità della sua arte. Di fatto pure il cibo che potevamo mangiare poteva risultare rischioso Personalmente, Shicifuco, ti consiglio di limitare le consumazioni esclusivamente alle tue vettovaglie. Oppure, se ti fidi, dal mio cibo. Non specificai il perché, ma chiaramente avrei usato le mie abilità Iga, in maniera tale da annullare ogni elemento di argilla, per quanto microscopico. La Liberalità di Hayate mi aveva insegnato quanto poteva essere infima la sua abilità speciale.

    In ogni caso il piano relativo ad interpretare due attori famosi, e sfruttare quindi il teatro Kabuki, venne accettato e rifinito nei dettagli aggiunti un po' alla volta da entrambi e si decise dunque di proseguire lungo questo approccio.

    Al netto della missione restava il fatto che il Sette di Picche per sua stessa ammissione aveva conosciuto Kato Yotsuki. Dunque di conseguenza la persona che avevo davanti era un Ninja che avevo già visto. Restava da capire fino a che punto lui conosceva le mie abilità, e viceversa. In ogni caso se conosceva Kato probabilmente era a conoscenza delle mie abilità elettriche, legate al Clan, che tuttavia avevo accantonato. Quindi il fatto di non poterle più usare mi scagionava di molto da eventuali dubbi. O sospetti. Non aggiunsi altro, limitandomi a organizzarmi per l'intervento estetico e poi a indicare un posto dove trovarsi prima di partire alla volta di Tsuya.

    In quel frangente di tempo sia io, che il Sette, ottenemmo svariate informazioni sulle persone che saremmo andati ad interpretare. Da parte mia avrei provato anche a recuperare, magari invitando il Sette a fare altrettanto, eventuali registrazioni vocali così da replicare anche la voce. In teoria non ci sarebbe stati problemi. Shinobu era una persona pubblica, famosa e registrata ovunque. Imparare a parlare come lei, con il suo accento, sarebbe stato un lavoro facile. Chiaramente oltre alla voce mi studiai a fondo il fascicolo su Shinobu, l'attrice che avrei impersonato da lì a poco.

    E una volta pronti non ci resto altro che partire per Tsuya. Sul commento del Sette sul mio Maestro, che avevo chiamato in quell'occasione appunto con il suo nome orientale non feci alcun cenno, limitandomi a sottolineare quanto detto prima Shifu, non è un mio servo. Ma un alleato utile. Non aggiunsi altro, non aveva senso condividere emozioni, sentimenti o informazioni personali ad un membro delle Picche e questo lo sapeva bene anche il Maestro stesso. Nuovamente, si trattava forse di una sorta di provocazione? O era la mia paranoia a vedere fantasmi dove in realtà non ce ne erano? Impossibile a dirlo, ma se Ame mi aveva insegnato qualcosa il fatto che avevo ancora la testa attaccata al collo significava che le mie due identità erano per il momento preservate. Il resto erano pure speculazioni.

    Seguendo le indicazioni utili di Schifuko ci preparammo adeguatamente come vestiario, l'idea era molto semplice ma allo stesso efficace. Non saremmo andati noi da loro, bensì il contrario. Noi avremmo attirato l'attenzione, con la nostra presenza.


    Tsuya



    Durante il percorso rimasi per lo più in silenzio. Solo, quando in lontananza, notai comparire la figura del gigantesco albero chiesi al Sette informazioni generiche Dimmi un po'. Cosa sai degli eventi del Gashadokuro? Quanto ha influito sul gente del posto? E sul mondo Ninja in generale? Si trattava di note di colore, in teoria era una faccenda conclusa (grazie all'intervento accademico e di Hayate).

    Giunti invece alla Locanda, che ci eravamo prefissati, entrammo e ci sedemmo tutti e tre attorno ad un tavolino. Lì ovviamente i miei sensi iniziarono ad attivarsi cercando di cogliere ogni dettaglio utile, scrutare senza dare nell'occhio i presenti e cercare nei loro volti o comportamenti indizi. Lo stesso avrebbe fatto il Maestro, così come non avevo dubbi il Sette.

    Non ci volle molto per riconoscere uno degli elementi chiavi di questa missione, tra i clienti infatti c'era Tawo Kamizuru, il quale stava sorseggiando un thé al gelsomino (il mio olfatto mi aiutava in questo). In tutto ciò una cameriera interagiva con lo scrittore. Sicuramente il Maestro sarebbe riuscito a cogliere la discussione (che mi avrebbe riportato in seguito) e ad occhio e croce dal mio punto di vista sembrava che la donna, alquanto formosa, stesse proprio chiedendo all'uomo un piacere, o qualcosa del genere. Forse era legato alla rappresentazione teatrale?

    E non potei fare a meno di non notare lo sguardo malizioso di Tooru sulla cameriera, oh cielo! Quanto sarebbe stato facile farlo cadere ai miei piedi, se solo lo avessi voluto. Ma non era ancora arrivato quel momento. Non ancora. Comunque quando Zami, la cameriera, si avvicinò a noi per chiederci le ordinazioni dimostrai alla donna un sorriso cordiale, sicuro, e chiesi Ha per caso un thé al gelsomino? Dicono che sia un toccasana per la voce, ma anche per rilassare la mente. Me lo ha consigliato una persona di fiducia. Il mio accompagnatore invece... indicai il Maestro Non prende niente, ora lascerà qui i nostri bagagli e si occuperà di alcune faccende. Era un messaggio chiave che avrei indirizzato all'evocazione. Era arrivato il momento di entrare in gioco. E quando il Corvo si sarebbe incamminato per uscire dal Locale avrei concluso il discorso, dando una giustificazione a quell'azione Sa, stiamo cercando degli alloggi qui a Tsuya dove dormire e sostare. Ho mandato il mio accompagnatore alla ricerca. Per curiosità... Questa locanda offre anche questo servizio?

    Il Maestro sarebbe uscito e a quel punto cercando un luogo discreto, appartato, e privo di occhi o orecchie curiose si sarebbe trasformato in un maschio adulto che dava l'impressione, dall'abbigliamento e dal modo di fare e comportarsi, di un essere un viaggiatore tanto come me e il Sette. Poi sarebbe rientrato e il Maestro si sarebbe accomodato in un tavolo vicino a me e al Ninja delle Picche.

    Dopo aver anche lui ordinato un po' di sake solo allora avrebbe iniziato la recita. Modulando attentamente il tono di voce avrei iniziato piano a parlare Ma... per poi aumentare il tono, facendosi sicuramente sentire da tutti i presenti Voi due... siete il famoso Ichikawa Ebizo e...e la bellissima e straordinaria Terajima Shinobu!!! Vi seguo da sempre, e vi stimo come professionisti indiscussi. Non credo ai miei occhi! Che fortuna! Il Maestro avrebbe scandito molto bene quei nomi, in maniera tale che potessero essere uditi Io sono un vostro grande fan! Di entrambi a dire il vero... scusate un secondo... il Maestro avrebbe raccolto una pagina bianca La prego Shinobu-dono mi conceda una dedica e anche lei Ebizo-sama! Per tutti i Kami! Perdonate l'entusiasmo il Maestro si inchinò, in segno di scuse e di profondo rispetto Cosa ci fanno qui due attori del vostro calibro a Tsuya? Aspetta... Non è che anche voi siete venuti qui per assistere allo spettacolo dello Spettro di Tsuya? Oppure...oppure ne farete parte? Oh cielo! Mi sa che ci hanno scoperto, Ichikawa-chan! Esordii visibilmente imbarazzata Eppure mi avevi assicurato che con questo abbigliamento saremo passati inosservati! Comunque siamo qui per assistere alla rappresentazione e no, non parteciperemo alla recita... anche se potrebbe essere uno spunto interessante. Siamo curiosi di vedere come l'autore rappresenterà lo Spettro della Pioggia. A quel punto sarebbe intervenuto il Maestro Oh, Tara Kamizuru giusto? E' un autore molto discusso. Anche io sono qui per questo motivo, dicono alcune voci che questa sarà la sua ultima possibilità per rifarsi delle precedenti rappresentazioni! Non dire così! Ritengo che il suo impegno sia decisamente sottostimato dalla critica. Personalmente ho sempre apprezzato i suoi lavori, e il suo meta-teatro. Chiaramente ogni mio singolo discorso era aggiustato in maniera tale che Taro potesse sentirmi Mi piacerebbe conoscerlo, spero che ce ne sarà l'occasione. Che ne pensi, Ichikawa-chan? Conclusi lasciando così la palla al Sette. Avevamo raccolto abbastanza attenzione?
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    Lezioni e Birilli

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    Mi erano serviti due mesi di buona parte dei ricavi della Lacrima d'Argento. Tanto era stato il costo che avevo pagato, e la fatica che avevo profuso, per ottenere degli oggetti tanto desiderati. Ma con il cuore pieno di gioia e l'animo sereno lasciai alle mie Geishe la gestione del locale mentre io varcavo la sua soglia e mi dirigevo, come d'accordi segreti, al luogo in cui avrei trovato la Liberalità di Hayate, ovvero il destinatario dei miei regali.

    Chiaramente non mi sarei presentata alla Virtù con il mio solito aspetto, quello di Yuri, questo perché era bene distinguere la mia vita ad Ame con l'associazione ad Hayate. Così assumendo le forme di una ragazza qualunque (un po' gracile a dire il vero) mi sarei presentata più che puntuale, con in abiti tradizionali e con una borsetta in mano, la quale ovviamente conteneva oltre che al trucco e un profumo di prima qualità anche i regali per la mia Virtù preferita.



    Una volta riunito con la Virtù mi sarei prodigata in un profondo inchino, in segno di altrettanto profondo rispetto. Mascherando la voce lo avrei salutato E' un onore incontrarla di nuovo, e la ringrazio per avermi dedicato del tempo. Commentai, fiera di trovarmi al cospetto di uno dei miei punti di riferimento dopo che avevo abbandonato la via del Ninja accademico.

    Una volta entrati in quella che sembrava poco più di un bettola mi limitai ad un cenno di sorriso riguardo al commento dell'arrosto, mentre squadravo tutte le persone che erano presenti lì all'interno. Sapevano che Waru era a capo della Corte. Un rispetto dovuto. E tutti quanti sembravano portare rispetto alla Liberalità. Ciascuno di loro era ben consapevole del motivo per il quale noi tutti eravamo giunti. Anzi no, tutti a parte me. Gli altri aspettavano l'apertura del mercato. L'arrivo della Corte di Kusa. Io invece non desideravo altro che parlare, finalmente con un po' di tranquillità, con Hayate. Se poi alla Corte fosse riuscita a cogliere qualche informazione o utilità ben venga, ma quella non sarebbe stata di certo la mia intenzione iniziale. Potevo forse ottenere informazioni sulla posizione di Settembre Inviolabile o Marzo Luttuoso.

    Così una volta seduti al tavolo e accomodati per bene ascoltai l'introduzione del Pagliaccio e prima ancora di entrare nell'argomento avrei incalzato l'uomo, assicurata dallo stesso che potevo parlare liberamente (anche se chiaramente avrei tenuto un tono di voce decisamente contenuto e basso) Liberalità, ho portato con me due regali. Questo per perdonarmi ancora dal nostro primo incontro. Il primo regalo è un abito, confezionato a mano dai migliori sarti di Ame. Si trattava di un vestito da pagliaccio, di primo livello. Esattamente come quello che indossava la Liberalità. I colori erano due: rosso e bianco. Era qualcosa di straordinario, si trattava infatti di un tessuto pregiatissimo ottenuto dalle pelle di non note evocazioni magiche.. e di conseguenza era dotato di una elasticità fuori dall'ordinario. Ma non solo, la qualità di traspirazione era sublime oltre che la leggerezza. Il costo era dettato dal lavoro manuale del sarto ma anche dal pagare i cacciatori di frodo per ottenere quelle pelli così preziose E' suo. Lo accetti, la prego. Il secondo regalo è invece conviviale. Estrassi una bottiglia di Saké. Uno dei migliori Saké al mondo, a detta dei più fini palati e degustatori. Si tratta di un Saké straordinario, proviene da Konoha. Da una piantagione selezionatissima. Deve sapere che è sensibile al chakra. Se concentra un po' di chakra, a seconda della quantità, in autonomia il Saké diventa freddo, gelido, oppure caldo... dipende da come preferisce berlo. Se mi permette...

    E se la Liberalità me lo avesse concesso allora avrei versato due bicchieri di quel Saké, dimostrando tutta l'arte che avevo appreso alla Lacrima. A quel punto però non rimase che entrare nel vivo della questione Sì, Liberalità sono qui per parlare. Se il Coraggio è stato ed è il mio Sensei nell'aspetto puramente Shinobi. Nella forza e nel potere, che cerco con tutta me stessa... io vedo in lei la mia guida come superiore in Hayate, lei mi conosce completamente. Il suo modo di porsi, e la sua sicurezza sono un esempio. Una fonte di ispirazione da seguire. Ero sincera Mi sento tremendamente... sottolineai bene quell'ultima parola Carente nella nostra Confraternita. Le occasioni in cui ho avuto modo di parlare sono sempre state poche, intervallate da scontri mortali. Illusioni feroci. Armi di Iwa. Esseri semi-divini. Nel caso avrei raccontato al Pagliaccio, nei dettagli, di K e il suo scontro contro il Coraggio. Sospirai, incerta Dunque potrei farle delle domande scomode, oppure banali. La prego già da ora di perdonarmi. Ma sono curiosa di sapere. Accetta di insegnarmi le vie di Hayate? Chiesi, con uno sguardo aperto e sincero. Nel caso affermativo allora avrei iniziato Partendo a rispondere dalla sua prima domanda è sì. Sono consapevole di aver commesso una blasfemia con Giugno. Ma non vedo l'ora di partire e cercare il mercante d'armi per trovare Seiken. Il Coraggio è il mio Sensei, e gli devo tutto. Ma allo stesso tempo mi sono reso conto dei suoi limiti, è stata la Mansuetudine a farmelo presente. Io ho capito una cosa. Una verità a cui sono giunta da sola, dopo tanto tempo passato con la Virtù. Il Coraggio è Agosto Furioso, giusto? In qualche modo si è incarnato in un essere vivente. E' per questo che è così “furioso” quando si parla di modificare Giugno. Ho toccato uno dei suoi fratelli. Non mi perdonerà mai, se lo verrà a sapere. Ero arrivata a quella conclusione dai numerosi indizi che avevo raccolto negli anni, in particolare dopo aver interrogato mentalmente Luglio d'Accompagnamento Ma se dovessi consegnare Seiken al Coraggio non potrei condannarlo allo stesso tempo? Se K dovesse riuscire a disarmare così facilmente il Coraggio di nuovo potrebbe utilizzare Seiken per distruggerlo o dominarlo. O chissà cosa altro. La prego, Liberalità. Insegni al Coraggio come difendersi da K, da quel spadaccino così micidiale. Il Coraggio in più di una occasione si è riferito verso di lei come... potrei dire... una sorta di amico. E' l'unica persona che credo sia disposta ad ascoltare.Era una preghiera vera, preoccupata. E lo avrebbe capito.

    Cambiando invece argomento Liberalità ho alcune domande. Frutto forse dalla mia esperienza ad Ame mi sono sorti dei dubbi. Davvero Hayate, la Confraternita, mira a garantire l'immortalità a tutti? Anche di fatto alle persone che ostacolano la Confraternita stessa? Perché? Che senso avrebbe? Domande più che lecite E poi a che punto siamo per raggiungere l'Immortalità perfetta? Ci sono stati progressi? Posso aiutare in qualche modo? Altre domande altrettanto lecite. Avevo ancora un'altra domanda prima di ascoltare le risposte della Liberalità Che cosa significa “ Io sono Hayate “? Percepisco qualcosa quando pronuncio quella frase, ma non colgo il suo significato profondo. Sono confusa, Liberalità. Conclusi, in attesa di sentire ciò che mi avrebbe detto la Virtù.



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    Carne E Sabbia

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    Oh, certo Ryugi. Cerca di colpirmi più forte che puoi. Dichiarai alla mia giovane allieva, seppur temporanea. La richiesta di attaccarmi lei per prima non era un caso. Non potevo sapere fino a che punto era veloce, forte o resistente e perciò dovevo modulare la mia forza. Se le avessi fatto del male prima ancora di iniziare il torneo sarebbe stato un bel problema!

    Così la osservai, mentre probabilmente stava pensando al modo migliore per colpirmi. E in quel frangente di tempo non potei fare a meno di pensare come le dune di quel deserto, o la sabbia che si intrufolava nei miei vestiti stavano diventando sensazioni meno estranee di quanto potessi pensare.

    In ogni caso Ryugi fece la sua prima mossa, estraendo un ventaglio (arma tipica di Suna, forse?) e nel frattempo sulla mia mano destra andai a concentrare una combinazione di tecniche molto infime. Del resto stavo immaginando che, da lì a poco, mi avrebbe colpito con le sue vampe. Se era la sua tecnica speciale, e se ragionava in maniera convenzionale da Genin, la mia “provocazione” l'avrebbe sicuramente spinta a comportarsi in quel modo.

    E infatti non mi sbagliai, dalla sua bocca venne emesso una specie di fiammata, se così volevamo definirla, la quale tramite una traiettoria non lineare cercò di colpirmi di lato o alle spalle... tuttavia con un rapido gesto della mano e allungando il torace e il braccio verso il costrutto cercai di intercettarlo, proprio mentre si stava avvicinando pericolosamente, e ci riuscii. Lo colpii e grazie alla Mortificazione, e al Dominio, annullai di fatto ogni sua potenzialità. [Slot Tecnica Avanzato]

    In tutto ciò mi caricò frontalmente, a mia sorpresa (i manipolatori non erano del resto famosi in quello). Ritornando in posizione da boxe mi accorsi della sorta di spazzata che stava per eseguire ad altezza delle mie gambe. [S. Difesa 1]E volutamente, in un gesto anti-strategico (almeno per i miei standard), saltai verso l'alto per evitare il colpo basso e vedere se avrebbe sfruttato quell'opportunità e finestra che le avevo creato. E notevolmente lo fece, gettandomi addosso una vampa... che tuttavia annullai, colpendola col pugno destro carico delle mie tecniche.[S. Difesa 2] E il tempo utile per tornare a terra che la Genin di nuovo mi attaccò con il ventaglio cercando un colpo dal basso verso l'alto che prontamente schivai (del resto le nostre differenze fisiche erano nette) muovendomi lateralmente di lato rispetto alla direzione del colpo [S. Difesa 3]e infine, quando potevo considerare la mia valutazione più che buona, Ryugi commise un errore praticamente imperdonabile dal mio punto di vista.

    Terminò la sua serie di attacchi con un colpo blando. Seppur era pensato per squilibriare l'avversario non era un colpo mortale e questo, in uno scontro vero, avrebbe potuto portare a risultati tremendi e così decisi di farle capire quanto era sbagliato. Subendo il danno alla rotula, comunque molto debole e contenuto, allo stesso tempo, concentrando una notevole quantità di chakra avrei eseguito un pugno diretto, un jab nel termine della boxe, mirando al suo collo. [S&M]E in quel minuscolo frangente di tempo avrei estratto splendente del miglior acciaio Ottobre Vuoto, assetata di sangue, puntando il Mese di Meku alla gola di Ryugi. Si sarebbe trattato di un colpo velocissimo, in contropiede, garantito dal fatto che era stata la Sunese stessa ad avvicinarsi a distanza corpo a corpo Morta. Decretai con durezza Ora saresti morta, Ryugi. Aggiunsi, mentre una vampa di ira stava salendo lungo il mio corpo NON. PERMETTERTI. PIU'. DI ATTACCARE. COSI'!!! gridai alla donna in mezzo al deserto; avrei riempito di odio, violenza e terrore l'intera zona... Ryugi l'avrebbe percepito a pelle, realizzando che come la mia voce e l'aspetto avessero assunto le forme di un Orco delle peggiori favole, una versione mitigata del Coraggio, la mia ombra avrebbe avvolto l'esile figura della Sunese L'ULTIMO COLPO... DEVE ESSERE MORTALE. L'ULTIMO COLPO DEVE ESSERE QUELLO CHE PIEGA IL TUO AVVERSARIO! ODIALO. PIU' DI TUTTO E DI TUTTI. DEVI DISTRUGGERLO! DEVI VOLERLO! Scrollai la testa, ritornando al tono di voce truccato O lui ti ucciderà per prima...Mi era piaciuto tutto, il primo attacco con la vampa era stato molto veloce, al netto dei miei riflessi, e la successiva offensiva avrebbe messo in crisi anche un chunin provetto. Veloce, precisa e hai sfruttato un'apertura che hai tu stessa generato. Fino a quel momento ottime mosse. Ma... diavolo! Hai completamente aperto la tua guardia nell'ultimo attacco! Cosa ti passa per la testa?! Se io lo avessi fatto al Coraggio probabilmente la Virtù avrebbe spedito la mia testa sulla Luna Non hai mai avuto un Sensei decente, è evidente. Ma oggi recupereremo questa mancanza. Capisco che vuoi mescolare le tue arti manipolatorie con il corpo a corpo... tra il resto non le avevo ancora detto che, grazie al Dominio, le sue arte manipolatorie erano state limitate (se ne sarebbe accorta?) … tuttavia non dimenticarti la regola base. Rompi la guardia, colpisci, difenditi. Difenditi, ok? Non sei ancora abbastanza potente per permetterti di dimenticare quel punto e quell'ultimo attacco hai creato una finestra temporale al tuo avversario. Anche uno più debole di te sarebbe riuscito a farti del male. Sospirai, cercando di ritrovare la calma e continuare la recita Scusami Ryugi. Perdonami per il mio tono. Ma quando combatto cambio personalità, diventando più crudele. Purtroppo ho visto morire troppe persone per questo errore e da queste esperienze sono cambiata molto. Ed è difficile da gestire... Sono molto stanca di soffrire, Ryugi. in realtà la lettura era opposta: quante persone avevo ucciso per questo LORO errore? E quanto mi aveva soddisfatto? Quanto era stato divertente? [Nota per Shiltar]

    Ora sarò io ad attaccarti, ovviamente modererò la mia forza. Altrimenti rischierei di farti del male! Preparati. Mi sarei allontanata di un paio di metri. E a quel punto come prima azione avrei lanciato ai piedi, con un gesto secco e con la mano destra, una bomba abbagliante. [Slot Azione 1 e 2]Calcolando al millesimo il momento in cui chiudere gli occhi per non subire l'effetto, sarei comunque scattata verso Ryugi [Slot Azione 3]e caricando il pugno destro avrei cercato con un colpo secco di disarmare la Sunese, cercando di colpire la parte del Tessen più vicina alla mano che la impugnava. Non solo, la Nota del Dolore avrebbe diffuso nell'area circostante anche Nota Assordante. Di fatto con due mie azioni si sarebbe potuta trovare virtualmente disarmata, assordata e accecata. [Slot Tecnica 1 e 2]Del resto la forza del Chakra compresso avrebbe sicuramente surclassato la capacità di resistenza della donna, togliendole così la sua arma principale, ma a prescindere dal risultato sarebbe seguito un secondo colpo. Avrei infatti provato a colpire al centro del corpo la donna, con un montante dal basso verso l'alto, portato con la mancina. Un colpo che avrebbe scaricato sulla Sunese la forza del Chakra compresso, notevolmente limitato come forza. In quel gesto avrei provato a modulare il lancio del chakra verso l'alto, in maniera tale da farla letteralmente volare.[Slot Tecnica 3]

    Probabilmente la Genin si sarebbe trovata lanciata in aria o comunque in netta difficoltà e a quel punto scattando verso di lei [Slot Azione 3] magari prendendola al volo ancora mentre stava cascando a terra o comunque si fosse trovata in una posizione complessa avrei cercato di strangolarla portando la mia mano destra sul suo collo, stringendola per giusto un secondo. Chiaramente si sarebbe trattato di un gesto che non avrei concretizzato ma nulla faceva più paura di trovarsi senza fiato, costretti in una morsa terribile. [Slot Azione 4]Mollando poi la presa Questo è quello che intendo per aprire una guardia. Supera i tuoi limiti, Ryugi. Trova dei tuoi metodi per confondere l'avversario. Colpirlo nello stesso tempo su più livelli, toglierli le sue armi principali e attaccarlo con forza e precisione. Un Chunin deve avere questa capacità. Deve avere sempre più di un'arma a disposizione, perché appunto un altro Chunin potrebbe toglierti la tua principale. E poi aggiungi potere. Le tue vampe sono veloci, e precise ma deboli. Non ho nemmeno usato le mie abilità Iga per fermarle. Quella che ho usato è la Mortificazione delle Arti Magiche, è una tecnica comune tra i Chunin esperti in corpo a corpo. Se dovessi affrontarne uno sappi che un attacco così debole è facilmente contrastabile. Dunque devi assolutamente migliorare i tuoi attacchi con le vampe. Potenziale con una Ninjustu specifica. O associale ad un attacco corpo a corpo. Conclusi, lasciando il tempo a Ryugi di realizzare tutto ciò. E di porre eventualmente domande, per quanto difficile per lei.

    In caso contrario Bene, proseguiamo. Ci alleneremo tutta la notte. Se ti va. E così avrei fatto, spingendo la Sunese al suo limite, e oltre. Esercitandoci in mosse e contromosse. In un costante, e sfiancante allenamento, nel corpo a corpo.
  11. .

    La Notte del Lupo

    1



    Era una notte come tante altre ad Ame. E lo stesso valeva per la Lacrima d'Argento. La notte infatti era la fase centrale del locale, dove avvenivano le principali attività. Lì, nelle sale private o negli spazi più aperti, le gente di Ame (e beninteso solo chi poteva permetterselo) godeva dei servizi di una delle case di piacere ormai più rinomate della città. E forse a dirlo del continente conosciuto. Le mie Geishe erano completamente autonome nella gestione del locale, e generalmente il mio intervento era richiesto solo per servizi speciali o per clienti estremamente facoltosi che potevano permettersi la presenza del Fiore Lupo. E senza saperlo la quasi totalità delle volte avevano a che fare con una delle mie copie fisiche. L'originale, io, spesso risiedevo nelle mie stanze private. In primo luogo per una questione di sicurezza, ma anche per studiare o allenarmi. A perfezionare arte e abilità, nella costante e immortale ricerca di potere e forza.


    Al mio fianco molto spesso era presente il Maestro (sempre nella sua forma umana, ovviamente per evitare di farsi scoprire o riconoscere). Era come un mio braccio destro, e sovente partecipava direttamente alle feste, orgie o eventi che si tenevano alla Lacrima. Insomma, il nostro rapporto ormai era diventato speciale. Senza considerare che, ad esclusione di Shin, il Maestro era stato il compagno con il quale avevo affrontato più missioni in assoluto. Dunque senza dilungarsi troppo il rapporto che esisteva tra di noi era di completa fiducia, e di reciproca assistenza.


    Così quando quella notte raccolsi la missiva inviata da Hayate compresi fin da subito l'importanza della missione che andavo incontro. E lo sapeva anche il Maestro, in quanto lo avevo debitamente edotto sul nostro futuro insieme. Posai il mio bicchiere di sake sul tavolo e alzai poi lo sguardo sul capo dei Corvi. Era sdraiato su un letto, avvolto nei fumi della droga (la più selezionata che si poteva avere ad Ame) e attorno a lui giacevano tre donne nude e completamente obnubilate dalle sostanze assunte nell'arco della notte... oltreché sfinite dalla prestazione richiesta per star dietro al Corvo. Si poteva parlare liberamente, difficilmente quelle donne si sarebbero ricordate la sera stessa, figuriamoci il resto.


    Maestro, come ti avevo anticipato. Noi andremo insieme per l'ultima missione, li cercherò la mia via tra i Lupi. Il mio sguardo si fece tremendamente serio Tuttavia ciò non mi toglie dai miei doveri nei tuoi confronti. O il rispetto o fedeltà che vige tra di noi. Giuro che ti riporterò ai vertici del tuo clan. Lo giuro sulla mia vita. Conclusi, alzando il sake verso il Maestro, il quale sembrò apprezzare e accettare il mio voto. Non erano parole vuote, lo sapevamo entrambi. Ed entrambi ci rispettavamo. Il tradimento o la sfiducia erano pensieri che non ci sfioravano nemmeno di striscio. Non dopo tutto, davvero tutto, quello che avevamo passato insieme. Lui era un mio compagno di vita.


    Lasciando le opportune consegne alle Geishe per la gestione del Locale sarei partita alla volta del porto, così come indicato da Hayate, per ritrovarmi con Jins Kaguya. Prima però di lasciare Ame se fosse stato possibile avrei chiesto alla Liberalità (il quale ormai era diventata la mia Virtu di riferimento e quella sulla quale riponevo la mia piu grande fiducia dopo il Coraggio), sempre tramite alle vie oscure di Hayate, di quanto Jins fosse a conoscenza della mia identità o passato in misura tale da comportarmi di conseguenza.


    La Liberalità aveva parlato di una questione di fede. Di un Cuore che richiedeva una prova di fede per essere accettato. Un Cuore che forse era custodito dai Lupi di Hayate. Un Cuore vivo e pulsante che forse avrebbe sostituito quello meccanico che batteva sul mio corpo.


    Ottenute o meno le informazioni sarei comunque partita alla volta del porto, così come indicato da Hayate, per ritrovarmi con Jins Kaguya. Allo stesso tempo non mi sarei presentata con il mio stesso volto e corpo, quello di Yuri Zahard. Sarei stata fin troppo bella, e attraente, tale da richiamare attenzioni di ogni genere. Attenzioni che si sarebbero trasformate in curiosità e curiosità in problemi. Infondo stavamo parlando di una missione di Hayate, per Hayate, ed era bene seguire un percorso legato alla discrezione separando se possibile la mia vita ad Ame con la mia associazione alla Setta. Così mi sarei palesata (grazie alla Trasformazione) come un donna vestita in abiti comodi, definibile carina certo ma non tale da far battere all'impazzata il cuore di uomini e donne.




    E individuando il fratello Hayate grazie alla descrizione fornita dalla Confraternita [Nota per Febh] mi sarei avvicinata a lui, nella fase dell'imbarco, e con un sincero sorriso e un studiato inchino mi sarei presentata, truccando la mia voce [Recitazione] Eccomi, qui. Mio dolce Sato! Spero di non averti fatto aspettare troppo! un gesto che avrebbe avuto un duplice scopo, presentarsi in gran segreto grazie al saluto del Lupo e allo stesso tempo indicare la via a Jins su come relazionarsi. Ovvero come quella di una dolce coppietta, dai nomi falsi. Lasciando ovviamente a Jins la libertà di scegliere il mio. [Hayate]


    Non ci furono problemi nell'imbarco e la sera passò senza particolari eventi. In tutto ciò mentre la nave navigava solcando le onde e portandoci ad una destinazione specifica: Tsukiyama. Il Monte Luna, per dirla in altri termini. Lì, dove in teoria avrei trovato i Lupi di Hayate e il Cuore citato dalla Liberalità.


    Durante la cena non potei fare a meno che pensare a Jins Kaguya, mentre mi intrattenevo con lui parlando di fiori, profumi e vestiti. Forse come effetto collaterale di vivere ad Ame mi sorse il dubbio sulla sua affidabilità. Se da una parte non avevo la ben che minima remora sulle Virtù, e sul loro operato nel quale davo massima e totale devozione... potevo dire altrettanto di Jins? Lui infondo era un mio pari. E cosa lo spingeva a seguire Hayate? Potevo fidarmi ciecamente? Come matrona della Lacrima d'Argento conoscevo bene le Virtù e i Peccati degli Uomini e l'invidia o la gelosia erano tra le bestie più infime che potevano consumare chiunque. Tuttavia rispondere alle mie domande sarebbe stato impossibile da fare, mi trovavo davanti del resto ad un Jonin che aveva vissuto anni sotto copertura, senza lasciare tracce o creare dubbi, e quindi era un attore consumato. Molto più di me. Imperscrutabile. Restava solo un dato certo, se aveva ottenuto la fiducia della Liberalità allora aveva anche la mia... fino a prova contraria.


    A cena conclusa venne il momento di riservarsi del tempo, e per dare credito al nostra recita, ci ricavammo un posto a prua... intenti a scrutare oltre al mare alla ricerca della terra dei Lupi. E fu in quel momento che i miei occhi caddero sul ponte, a guardare chi era presente. E proprio lì che mi accorsi di tre individui singolari, erano Ninja o Samurai? Difficile dirlo, dalle armi e armature vistose che sfoggiavano. Notai poi la presenza di tizio un po' grassotto, un possibile e tipico cliente della Lacrima, sicuramente accompagnato da quella che poteva essere la sua guardia. Poi i miei occhi si spostarono su una giovane coppia, con due figli a carico e infine... infine il mio sguardo si posò su di lei.

    Lei.



    Kairi Uchiha.



    La mia compagnia di Team. Una persona di assoluta fiducia e onestà. Un persona a cui Kato credeva e a cui aveva svelato la sua anima. Aveva rischiato la vita per lei, e Kairi per Kato. Si erano pure affrontati, per conoscersi meglio. Lei era la luce che illuminava Shin e noi tutti. Una luce che quando si spense lasciò il vuoto. L'ombra. I Prodromi dell'Oscurità.

    Dovetti dare fondo ad ogni singola mia abilità e capacità attoriale, ormai frutto di infinite ore passate alla Lacrima, per gestire le emozioni che scaturirono dal mio cuore meccanico per mantenere la calma. Voltai leggermente lo sguardo, facendo finta di niente, restando neutra con il viso ma allo stesso tempo mi resi conto che sarebbe stato impossibile trattenersi completamente... così quando, quasi per fortuna o coincidenza, Jins iniziò a parlare di argomenti seri, in quei precisi frangenti mi avvicinai a lui, e fingendomi come la Lady Giulet Kurogane innamorata del giovane Romeo Iga in Occhi del Deserto, lo abbracciai forte stringendolo amabilmente, dando le spalle al trio di Ninja. Ma non solo, portando il mio indice sulla sua bocca bloccai le sue parole sussurrandogli all'orecchioSato-chan... non parliamo stasera. Godiamoci questo bellissimo chiaro di luna ... che si rifrange sui tuoi occhi. E concentriamoci sul suono delle onde del mare. Era da tanto che aspettavamo una vacanza insieme. Voglio sentire il tuo calore. E da meno di un palmo di mano l'uno dall'altra con un'occhiata velocissima che indicava la direzione, percettibile solo a Jins, suggerii all'Hayate una, anzi più presenze indesiderate. Una possibile minaccia. E lo volontà di ascoltare, raccogliere informazioni. [Nota Percezioni]


    Probabilmente Jins, stretti in quell'abbraccio, avrebbe percepito il mio cuore battere e sussultare. Questo perché avevo visto Kairi Uchiha. Sì. Lei. Jins avrebbe potuto notare una lacrima di sincera commozione scendere lungo il mio volto, memoria di una vita passata.

    Il mio pensiero volò nel passato, dove Kairi Uchiha insieme a Shin, Shunsui e Kato avevano agito alla città della Pietra e lì avevano cambiato le sorti di molti. Kato compreso. Lì, fu l'ultima volta che il team fu riunito. E da quell'evento nulla fu più come prima. Ancora da chunin accademico Kato aveva perso ogni rapporto con Kairi, la quale probabilmente si era allontanata dalla via Ninja. Se solo... se solo fosse venuta all'Abete pure lei, e ne ero certa, sarebbe stata illuminata dalla Luce di Hayate colmando l'oscurità che si era formata nel nostro cuore dopo gli eventi di Iwa. Avrebbe compreso quante menzogne e quante castelli di carta circondavano il mondo accademico. Avrebbe visto la verità nell'azioni del mio Leader! Che spreco di talento incommensurabile!


    Sospirai, ritornando alla realtà. Forzandomi. E mi chiesi il perché della sua presenza, e anche del Jonin suo compagno di Clan. Hangetsu Uchiha, il nostro committente per la missione alla città della Pietra. Sicuramente anche il terzo era legato a loro, oltreché all'immancabile cane compagno dell'Uchiha. Era veramente plausibile che tre Ninja di quel calibro si stessero muovendo per catturare un possibile traditore? E se era veramente così allora di chi stavamo parlando? Tuttavia per un attimo venni colta da un flash. Possibile che anche loro fossero diretti dai Lupi? Infondo Kairi Uchiha era legata ad essi. Ma come era possibile? E perché proprio ora? Tale era la coincidenza?


    Così rimasi in silenzio, abbracciata a Jins, con i sensi in particolare l'udito acuito all'inverosimile e nel frattempo cercai di tranquillizzarmi. Non erano distanti, ma nemmeno troppo vicini. Dunque mi concentrai e cercai di ascoltare ogni loro parola, cogliere ogni dettaglio spingendo sicuramente Jins a fare altrettanto. Sperando di capire chi o cosa aveva spinto Kairi a ritornare in azione.


    Chiaramente non potevamo restare lì all'infinito, o sarebbe stato fin troppo sospetto. Quindi dopo un po' di tempo, e dopo aver provato a cogliere qualche loro conversazione, avrei suggerito a Jins di fare il giro della barca per capire chi fossero i presenti (ovviamente tendendo un orecchio al trio). A braccetto con il mio “fidanzato” mi sarei presentata in maniera cordiale a quello che non sapevo essere il mercante Una notte speciale, vero? Noi stiamo andando a Tsukiyama... come vacanza era da molto che aspettavamo un momento del genere. Lei è del posto? Mi sa suggerire qualche luogo speciale? Qualcosa che è conosciuto solo dai locali? Poi... per tutti i Kami! Ha visto anche lei quei Samurai? Mi incutono paura... non ho mai visto tutte quelle armi... Qualche frecciatina utile a sondare il terreno. Poi chiusa la conversazione con l'uomo passando a fianco del passeggino mi sarei limitata ad un ampio sorriso Chissà se al termine di questa vacanza arriverà una gradita sorpresa... dissi facendo l'occhiolino a Jins Quanti anni hanno? Così piccolo per un attraversata, seppur leggera. Un bel rischio, mamma! Per fortuna che il mare è tranquillo Commentai alla donna. E terminata quella conversazione non ci restò altro che tornare sottocoperta. Evitando ovviamente di incrociarci con il resto dei Ninja/Samurai.


    Chiusa la porta alle nostre spalle, lì avrei iniziato a parlare all'Hayate, sedendomi accanto e con giusto un filo di voce appena udibile Jins, i tre che erano vicino a noi... sono elementi indesiderati. Il primo, con la coda di cavallo, è un Jonin accademico. Hangetsu Uchiha accompagnato dal suo cane ninja. E' un suo valido alleato. La seconda è Kairi Uchiha. E' almeno un Chunin, sempre accademica. Abile anche lei. Non aggiunsi ulteriori dettagli Il terzo non lo conosco, ma presumo sia un loro alleato. E oltre a loro ci sono altri tre Ninja, o forse Samurai. Squadrai dall'alto al basso l'Hayate Ammettiamo che siano qui per ricercare un ladro. Per quale motivo l'Accademia smuoverebbe almeno un jonin e un chunin? Non solo, Kairi Uchiha so per certo che è legata ai Lupi. E io non credo nelle coincidenze, troppa gente in un posto così piccolo. Jins cosa sta succedendo nelle Foreste del Branco? Ti prego... di ascoltarmi e di rispondermi. La mia esperienza mi insegna che è fondamentale ottenere informazioni. Sta succedendo qualcosa sull'isola? Oppure hai ricevuto informazioni dal branco? Allarmi? Preoccupazioni? Hai modo di chiedere alle tue evocazioni? Avrei atteso una sua risposta o affermazioni In ogni caso ti volevo domandare... cosa devo sapere sui Lupi? Abitudini, comportamenti da evitare o doni da portare. Non solo, mi spiego meglio, è come se mi sentissi attratta... da quando avevo incrociato il lupo etereo, e lo avevo sconfitto ma questo forse non era ancora il caso di dirlo a Jins … come se alcuni di loro ululassero al vento e richiamassero la mia presenza. E' strano. Ma allo stesso tempo invitante. Accogliente, caloroso... come essere parte di un branco. Era proprio così. Non avevo al momento altri termini per descriverlo Per i Corvi invece... sono perfettamente consapevoli della mia scelta e non hanno obiezioni, l'importante è che rispetti il patto che ho siglato con loro e lo farò. Ho dato la mia parola. Al termine di quelle domande avrei lasciato Jins rispondere, avevo ancora diverse considerazioni da fare prima di chiudere la conversazione.

    Comunque al termine di tutto, quando sarebbe arrivato il momento di dormireOra è bene che facciamo a turno. Viste le premesse direi che è meglio che uno di noi resti sveglio, mentre l'altro riposa. Sei d'accordo? Ah, evitiamo di mangiare se non dalle nostre vettovaglie. O di muoverci da soli. Potremmo essere già dei bersagli.

    Naturalmente alla mattina, prima di uscire dalla stanza ingannando il tempo mi sarei preparata a dovere, mentre Jins riposava e dormiva. [Preparazione 1] [Preparazione 2][Preparazione 3]



  12. .

    Carne E Sabbia

    2



    Un ampio sorriso, sincero, si dipinse sul mio volto quando, realizzando quanto fosse difficile per Ryugi parlare, la Sunese accettò l'incarico che le avevo affidato. Dentro di me sospirai, pensando che uno degli scogli principali di quella missione era appena stato superato. Ovvero quello di convincere la giovane Ninja a supportare la mia “causa” per quando edulcorata alle sue orecchie Grazie, Ryugi. E' evidente che ora sono io in debito con te. E l'aspettai mentre ritornava al villaggio e si preparava per la missione

    Quanto ingenua poteva essere quella ragazza? In quei frangenti ti tempo mi persi in un profondo silenzio. Sarebbe morta, prima o poi, mangiata viva dagli squali del deserto... se non fosse cresciuta e non si fosse adattata alla dura vita dei Ninja. Potevo forse essere io la sua mentore? Scrollai la testa, realizzando per un attimo che quei pensieri potevano rappresentare una mia debolezza. Lei era Accademica, io ero una Nunkenin. Due realtà molto diverse. Difficilmente conciliabili... ma ciononostante potevo comunque trasmettere qualche lezione alla ragazza. Tsk, maledetta Madama Umezawa. Fu lei la prima a insegnarmi a vivere ad Ame e in qualche modo il suo spirito “materno” mi stava contagiando. Forse... e dico forse potevo, al termine di quella missione dove Ryugi probabilmente avrebbe visto il peggio di quello che riescono e possono fare i Ninja, ad aprire un po' i suoi occhi. A renderla consapevole che già una volta il suo “villaggio” aveva provato ad ucciderla. Era forse una conclusione forte, ma era così. Se non fosse stata per la mia fortunata presenza quella donna sarebbe stata massacrata dal trio di gemelli. Senza ombra di dubbio. Potevo usare quell'argomento, sicuramente, per convincerla. Casomai se ne fosse presentata l'occasione o l'opportunità. Solo il tempo lo avrebbe deciso.

    In ogni caso concluso quel lungo pensiero vidi arrivare la donna e dunque ci incamminammo verso Zutei. Durante il percorso ci fu tempo e spazio per parlare a lungo della missione e giustamente Ryugi chiese alcune informazioni, che tuttavia esulavano dalla mia conoscenza non avendo un quadro completo della situazione e nemmeno non avendo mai assistito una volta a quel torneo.

    Mmm... penso che si possano usare le proprie abilità. Le vampe, giusto? Sappi però che è vietato usare evocazioni, ammesso che tu ce l'abbia, e Genjustu... in quel caso stando a quel poco che conosco verresti squalificata e quindi... uccisa. Risposi, con tono pesante e serio Altre regole non ne conosco, a parte che saremo in quattro. Quindi ci saranno verosimilmente solo due scontri. E' ovvio che superato il girone io e te ci scontreremo e chiaramente nello scontro finale dove ti lascerò vincere. Il piano era già concordato. Io sarei arrivata seconda, vincendo il secondo premio... ovvero un incontro privato con Butei. Ma allo stesso tempo Ryugi avrebbe chiesto di “unirsi” all'incontro “galante”. Non vedevo nessun motivo per Butei per rifiutare quella proposta. Infondo, squadrando dall'alto al basso, la Sunese poteva essere benissimo considerata una donna di classe, e attraente... con alcune giuste e precise accortezze. Qualche trucco, un nuovo taglio di capelli. E dei vestiti decisamente... più alla moda.

    Certo, c'è un problema di fondo. Dobbiamo evitare che io e te ci scontriamo fin da subito, non ho idea su come funzionano i sorteggi e dobbiamo assolutamente escludere questa possibilità. Ecco perché arriveremo prima a Zutei. Mi infiltrerò nella bisca e mi assicurerò che il sorteggio risulterà truccato. Io e te affronteremo nemici diversi. [Nota per Shiltar ]Era un punto assolutamente fondamentale. E giustamente Ryugi aveva colto quell'importante dettaglio Chiaramente non puoi permetterti di perdere lo scontro, Ryugi. Non devi pensare a niente altro che a vincere, mettere in gioco tutta te stessa. La mia prima lezione è questa. Fuori dalle mura di Suna ogni avversario che affronterai potrebbe decretare la tua fine. O il tuo successo.

    Arrivata la sera, e ristorati in una taverna lungo il percorso, invitai la sunese a seguirmi, questa volta senza Kage. Eravamo io e lei. Superando una duna di sabbia e quindi lontani di sguardi indiscreti iniziai a parlare Oggi ti ho detto che ti avrei istruita. Devi migliorare e diventare più forte. Tu sai già che sono un Iga, e al mio livello sfruttando la mia abilità speciale potrei sostanzialmente annullare ogni tua azione legata a quell'abilità che usi... le vampe giusto? Avrei chiesto conferma Uno dei problemi che dovrai affrontare lungo il tuo percorso da Ninja è la capacità di adattarsi. Un vero Ninja è un guerriero in grado di gestire le più disparate situazioni. E' ciò che fa la differenza tra essere un genin, chunin o l'essere un Jonin. Come farlo? La risposta devi trovarla te. Era un mantra che mi stavo ripetendo da anni, e le mie parole erano sincere. Parole che mandai giù a fatica quando furono dette da Zoruto Yotsuki, era un bastardo ma aveva dannatamente ragione Generalmente un buon punto di partenza è ottenere l'esperienza sul campo. Quindi bando alla ciance. Vediamo cosa sai fare. Lasciai passare qualche secondo Attaccami con le Vampe, o con ciò che ritieni più forte in assoluto. Io proverò a difendermi e poi di conseguenza reagirò, modulando la forza. Non voglio di certo farti male... Al termine commenterò il tuo stile di combattimento. Ritieniti fortunata, ho affrontato più scontri mortali di quanti ne ricordi. E ho visto avversari di ogni genere. Ho parecchia esperienza da condividere. conclusi, prima di posizionarmi in difesa portando entrambi gli avambracci davanti al petto nella classica posizione di guardia della boxe.
  13. .

    Kusa

    II




    Delirio e Delizia



    Schifuko. Il Sette di Picche, quindi con estrema probabilità un membro effettivo e attivo dei Semi di Ame. Si scusò subito per la maschera, lasciai correre un sorriso Capisco, e accetto le scuse. Ma del resto... chi di noi non indossa una maschera? Fisica o meno. Conclusi con una domanda aperta ma quantomai vera in quel della Pioggia.

    Kurotempi... non proprio le persone più affidabili di questo mondo dissi in seguito alle parole del Sette di Picche il quale affermò che aveva già avuto degli affari in quei luoghi. Mentre quando commentò sull'intervento accennai ad un sorriso velato, e allo stesso tempo recuperando il mio bocchino d'avorio accesi una sigaretta infilandola in quel prezioso supporto. Iniziando così a fumare del prezioso tabacco proveniente dal Paese dei Demoni mentre Liashi ci accoglieva e ci spiegava la missione.

    Dopo un primo scambio di informazioni e dopo averne ricevute altrettante dalla donna non mi venne da aggiungere molto altro, se non quella di commentare quanto appreso Il Teatro Kabuki, eh? Sì ogni tanto alla Lacrima diamo qualche spettacolo. Le mie Geishe sono esperte anche in quel tipo di opera. Sono molto consapevole riguardo a questo di intrattenimento. E non escludo la possibilità di recuperare informazioni su questa compagnia, facendo le giuste domande nel mio Locale. Ci sono alcuni clienti estremamente informati sul Teatro Kabuki. Con i giusti “incentivi” potrei ottenere qualche dritta. Lasciai passare qualche secondo Quindi... immagino che cercare Vira Tsuke non sarà molto difficile... basterà cercare me. Una donna tremendamente bella e “formosa” per usare le tue parole Laishi. Era una sorta di provocazione amichevole nei confronti del braccio destro di Goemon, che naturalmente non reggeva il confronto con me e con la chirurgia dei Cuori. Inoltre tirai un sospiro di sollievo pensando che non c'era un committente diretto. E quindi eventuali curiosi potevano essere in qualche modo “taciuti”, senza particolari pensieri.

    Infine le domande del Sette furono altrettanto validi, più orientate verso l'aspetto tattico Non ho mai affrontato un Ninja di Taki, in effetti. dissi tra me e me, lasciando scorrere in avanti una piccola nuvola di fumo per poi comprendere come le abilità speciali in gioco potevano essere le più disparate essendo una terra di confine Le affronteremo, è quasi sicuro che dovremo confrontarci con Vira... in un modo o nell'altro.

    Con un profondo inchino salutai Liashmi terminata quella lunga conversazione e rimasti soli io e Schifuko venne il tempo di confrontarci più specificatamente sul piano. Ascoltai attentamente le idee proposte dal Sette e annuii in segno di assenso. Mi sembrava un ottimo approccio e molto sensato Sì, sono d'accordo con te e condivido il tuo piano. Probabilmente il nobile punterà, insieme ai suoi stretti collaboratori, a presentarsi durante lo spettacolo Kabuki. E naturalmente lì sarà un ottima finestra dove colpirlo o comunque intercettarlo. Anzi se una delle sue debolezze sono delle tipe “formose” per così dire... il lavoro nel nostro caso è facilitato, potrebbe pure venire da noi se riuscissimo a farci notare in città ancora prima dello spettacolo. Lo attirerò, grazie alle mia presenza. Lasciai di nuovo scorrere qualche secondo E sì, sono disposta a cambiare con la chirurgia il mio volto a patto che al termine di questa missione dovrà ritornare uguale a prima, esattamente uguale a prima. Sottolineai molto bene quelle ultime parole Potrò assomigliare anche ad un attrice famosa, presa da qualche rivista, ma il mio volto è importante quanto il resto del corpo. E' la mia maschera. Affermai con estrema decisione Quindi non ci resta che mettersi al lavoro. Quando vuoi puoi modificarmi i miei tratti, dopo che ci siamo informati a dovere. Magari, Sette, potresti cercare negli archivi delle Picche qualche informazione su Vika Tsuke o su Kutochi Habuti... dubito fortemente che siano immacolati. In particolare ricattare il nobile Habuti potrebbe essere un'ottima pista.[NOTA PER SHILTAR]

    Terminata invece la discussione del piano Schifuko togliendosi la maschera mostrò quello che, a sua detta, era un volto finto. Un volto che conoscevo molto bene. Questo perché era il volto di Kato Yotsuki. Dovetti dare fondo ad ogni mia singola abilità, sforzo mentale e fisico, per non cedere una sola reazione al Sette di Picche... quando in realtà dentro di me il mondo si stava letteralmente rivoltando contro. [Recitazione]Fu un emozione troppo forte che tentai di sopperire fumando dal mio bocchino ma un conato di vomito tuttavia mi salì dal petto e tossii forte, lasciando cadere a terra il bocchino, il quale rotolo sul pavimento Diavolo! Esclamai Hai mai sentito parlare del Paese dei Demoni? Svoltai completamente la situazione, cambiando il discorso e cercando così di guadagnare un po' di aria e respiro Da lì proviene forse uno dei tabacchi più forti al mondo. Lo sto provando, per inserirlo nel menù della Lacrima... ma credo che lo riserverò solo ad una clientela ristretta. Commentai al Sette, prima di aggiungere qualche altra parola Comunque... tornando a noi dietro quel volto dunque si cela un maschio? Mmmh, potresti assumere le fattezze di un qualche attore famoso, in aggiunta a quanto previsto dal piano. Infondo come hai suggerito, poco fa, se due attori di quella compagnia “si facessero male” poco prima dello spettacolo e la compagnia venisse a sapere che ci sono in città ben due possibili sostituti altrettanto validi, quindi non solo io ma anche te, a disposizione per coprire i posti... beh potrebbe essere un ottima idea. Semplificheremo la nostra missione agendo insieme. Fu il mio commento, logico e sensato, cercando di mantenere più possibile il sangue freddo e quindi spingere il Sette a cambiare volto, ma non solo lo avrei testato per capire quanto fosse legato al volto di Kato.

    Poteva essere una coincidenza? Pensai tra me e me. Oppure quel membro delle Picche stava indagando su di me? E aveva cercato di provocarmi? Ragionai. Solo due erano le persone a conoscenza del mio cambio di vita. Laishmi e Lord Goemon. E con entrambi i rapporti erano ottimi, proficui. Non solo, pendeva un accordo tra di noi, di assoluta riservatezza. Non potevano in alcun modo avermi tradito. Ovviamente nemmeno a pensarlo il Coraggio, o la Liberalità (ovvero le altre due uniche persone della Confraternita a sapere del mio passato), non potevano avermi venduto. Loro erano di fatto la mia famiglia. E il mio più grande orgoglio. Quindi no, non potevano esserci reali dubbi sul fatto che l'identità di Yuri Zahard fosse stata compromessa.

    Perciò l'alternativa rimasta era una. Ovvero quella che Schifuko conosceva Kato Yotsuki, e quindi io di conseguenza avevo avuto modo di incontrarlo in qualche frangente della mia vita passata. Poteva essere un accademico, traditore anche lui.

    Certo, nulla poteva essere provato. Ma una sola cosa era certa, dovevo aumentare il mio grado di attenzione; soprattutto alla Lacrima d'Argento. Da quell'evento non avrei più accettato direttamente i clienti, o fornitori. Una mia eventuale copia fisica, una Kage Bushin, avrebbe gestito il locale insieme alle mie Geishe, e avrebbero tutti agito da filtro mentre io, l'originale, sarei rimasta in disparte. Al sicuro. In ogni caso non tutto il male andava per nuocere. Se qualcuno fosse venuto in cerca di Kato Yotsuki... beh avevo una persona da indicare. Una sorta di capro espiatorio. Un falsa pista sulla quale mandare eventuali curiosi. Per il resto avrei avuto tempo per decidere se avvisare o meno il Lord della Perdizione su questo evento. Infondo anche lui aveva tutto l'interesse di evitare che gli Yotsuki in generale mettessero piede ad Ame.

    Comunque superato quel momento di oggettivo panico, e dopo aver ritrovato la calma, mi sarei accordato con il Sette su dove e come ritrovarci, eventualmente anche per eseguire l'operazione.

    Poi una volta terminati i preparativi e avere lasciato tanto di consegne alla Lacrima sarei partita dal mio locale, insieme al Maestro (evocato per l'occasione). Come appuntato precedentemente alla Lacrima d'Argento avrei chiesto ai miei clienti, fornendo numerosi sconti e "premi" nel caso, se avevano informazioni prima sul nobile Kutochi Habutisu, raccomandando la discrezione. Infondo molti miei clienti erano della fascia nobiliare del continente e quindi c'erano molte conoscenze e relazioni. Poi mi sarei informata sullo spettacolo (magari pure avrei cercato una copia del libretto di quell'opera) e in particolare se avevano notizie sulla compagnia Kabuki in particolare, sui loro attori o caratteristiche particolari. Chiaramente dovevo fare molta attenzione ad un dettaglio particolare. Se dovevamo prendere le fattezze di due attori Kabuki famosi dovevano informarci bene, sui loro modi costumi e abitudini ma soprattutto su eventuali simpatie o meno con la compagnia di attori in questione. Rivalità o amicizie erano fondamentali. Insomma mi sarei documentata a dovere, condividendo poi con il Sette tutto ciò che avrei appreso.


    Infine io e il Maestro ci saremmo presentati a Schifuko. Chiaramente la mia evocazione sarebbe apparsa prima nella sua versione umana, ma a sua volta trasformata in quello che si poteva definire in tutto e per tutto un mio servitore, il cui ruolo ufficiale era quello di trasportare le valigie e i suppellettili. Mi sarei limitato a presentarlo Lui si chiama Shifu. E ci potrà aiutare, in vari modi. Ho cieca e piena fiducia di lui. Trattalo con rispetto, tanto come se stessi agendo con me.

    Non restava che dirigerci verso la Locanda Terrore delle Scimmie e approcciarsi alla missione.


  14. .

    Nero Profondo



    Raizen e il Nobile



    Il clone di Raizen che interpretava, grazie alle sue abilità, Kanashimi generò parecchia confusione tra la folla di petulanti. E intuendo giustamente la volontà dei nobili, avidi di riconoscimenti e di potere, seguirono alla lettera le parole di Kanashimi. La folla disperdendosi iniziò a distribuirsi nel campo e a raccogliere chi, a seconda della discrezione del nobile, poteva avere qualche relazione con Kanashimi. In ogni caso da lì a poco il clone bloccò l'unico nobile che aveva tentato un approccio diretto, tramite il pizzino.

    Il nobile si mise subito sulla difensiva, percependo una forte stretta sulla spalla Kanashimi-sama! E' stato lei a dirmi di consegnarle questo messaggio direttamente nelle sue mani, nel modo più discreto possibile! Ho immaginato che in mezzo a quella folla il mio gesto sarebbe sfuggito agli occhi degli altri. Non so dirle altro, se non che sono tremendamente lieto che stiate bene... mi dispiace per gli altri caduti... per i nostri onorati membri del Paese. Apparentemente il nobile non sembrava nascondere altro, forse era stato istruito da Kanashimi proprio per quel momento.

    Una cosa era certa, se Raizen avesse preso in mano il pizzino avrebbe notato che un piccola goccia di sangue macchiava la carta su uno degli angoli. E solo toccando con le dita la carta nella sua testa sarebbe avvenuto una sorta di contatto.

    Avrebbe prima riconosciuto la voce del capitano... per poi sentire la voce di Kanashimi. In pratica un misto di entrambe E' terribile quello che ha fatto, Accademico. Bruciare tutte quelle persone solo per colpirmi? Ma la ringrazio. Ha esattamente compiuto il mio volere. Anzi, non avrei potuto chiedere di meglio. In ogni caso se vuole la rivincita io l'aspetto molto volentieri. Mi raggiunga ad Uzo no Tami. Però dovrà fare in fretta... o si perderà lo spettacolo che ho riservato per lei. La comunicazione si sarebbe interrotta, senza lasciare tempo all'Hokage di rispondere. Era volutamente provocatoria.

    Conclusa l'interazione il clone non avrebbe avuto modo di fare molto altro con il pezzo di carta, né con il nobile eventualmente in attesa di ordini.

    Invece discorso ben diverso avvenne con il Raizen originale, anche se tramutato in forma di vecchio anziano, e Uromeshi-sama insieme ad Akechi. Il Ninja che accompagnava il nobile accennò un segno di assenso reputando valide le osservazioni di Raizen e seguendo così i suoi consigli si cambiarono d'abito rendendosi decisamente più discreti. Restavano le ferite da gestire e fu Akechi a parlare per il suo signore Ho applicato dei bendaggi ad Uromeshi-sama, ha un taglio sul fianco destro. Ma temo che ci sia comunque un sanguinamento in atto. E se non applichiamo qualche cura potrebbe peggiorare la situazione, non so quanto il mio signore possa resistere... al di là della sua ferrea volontà. Commentò a proposito delle condizioni, chiaramente l'Hokage poteva condividere dei suoi tonici. Ma restava una sua scelta.

    In ogni caso ci fu una lunga discussione tra i presenti e giustamente il Jonin pose dei dubbi reali e concreti. Dubbi che provenivano da una mente militare e addestrata a pensare prima di agire. Fu sempre Akechi a rispondere ancora prima del Nobile Sono le stesse osservazioni che ho posto al Daimyo, ai suoi più potenti Ninja al servizio e chiaramente a Uromeshi. Ma... Che alternative abbiamo? Intervenne Uromeshi Se davanti alla possibilità che la Bilancia Nera possa rivoltare come un calzino buona parte dei nobili e della popolazione delle Valli dovremmo aspettare? Dovremmo far fare i loro porci comodi a Uzo no Tami? Mosse la testa, quasi demotivato No! Anche se il rischio è più grande di noi... non possiamo tirarci indietro. Non posso farlo... stiamo parlando delle Valli e del mio popolo. Era sincero, lo poteva percepire a pelle Raizen. Potrà essere un suicidio... ma tra il morire nell'ombra o combattere fino all'ultimo respiro preferisco dare l'esempio. Lasciò passare qualche secondo Infondo un martire può sempre ravvivare la fiamma. E dare speranza. Parole sicuramente estreme, più o meno condivisibili, ma comprensibili Come dicevo il Daimyo non è uno sprovveduto, al suo servizio ha dei Ninja molto abili ed ha un piano. Non lo conosco di preciso, non l'ha condiviso per evitare perdite di informazioni tuttavia mi fido di lui.

    Di nuovo negli occhi del Nobile poteva scorgere il suo ardore Il libro di cui mi parli proviene sicuramente da qualche esattore, immagino. Probabilmente da un qualche porto. Non sarò un Ninja ma posso reputarmi un vero Genio nei calcoli e nell'economia. Ho diverse copie con me... prego tieni e leggila una mentre ti spiego. Porse una pergamena spessa e molto lunga a Raizen Vedi, tutto è iniziato da quando come responsabile della Gilda degli Agricoltori mi sono accorto che nel bilancio della mia gilda non tornavano i soldi. Entrate e uscite non combaciavano. Lì, tramite il Daimyo ho iniziato ad indagare e di conseguenza i Ninja al suo servizio. Requisendo documenti. Interrogando persone siamo giunti ad una conclusione. Kanashimi-sama ERA un nobile di grande carisma e fiducia. Ma è stato ucciso e sostituito da qualcuno altro dalla Bilancia Nera. Ora questo Kanashimi-sama tramite un'infinita serie di azioni illegali sta drenando tutti i soldi delle Valli e sta spostando tutto il tesoro, che eravamo riusciti ad accumulare prima della crisi dei suicidi. Dove? Beh, al di fuori delle Valli e sotto forma di beni. Oro, argento, armi, vettovaglie. Come se stesse programmando una guerra. Come se volesse finanziare delle piccole rivolte in giro per il continente. Quello che volevo fare era portare queste prove alla Riunione e convincere della colpevolezza Kanashimi. Nella pergamena Raizen poteva trovare riassunto tutto ciò che dichiarava Urameshi. Prove e controprove. Inconfutabili Sei sicuramente un Ninja. Dunque combatti per noi. Combatti per la libertà. E se non vuoi farlo per quello allora potrei pagarti. Sono molto ricco. O concederti un favore. Se sei alle Valli forse è perché cerchi qualcosa. Lasciò passare qualche secondo ancora Oppure se anche non vuoi partecipare... l'importante è che tu conosca la verità e ti chiedo di condiverla... se non dovessimo farcela. Ecco perché ti sto dicendo tutto questo. Perché debba restare memoria.

    L'uomo aveva parlato a Raizen a cuore aperto. Probabilmente oltre a sapere dove e come ricongiungersi con il Daimyo non poteva aggiungere molto altro. Almeno di tatticamente utile. Che fare l'Hokage?

    Ru Wai e la Valle del Vortice



    Durante il viaggio ci fu modo di interagire con Ru Wai e così Zeno rispose al Mercenario Sì, conosco qualcosa riguardo alla Bilancia Nera, ma non posso dirti molto di più di quanto ti ho rivelato. Anche perché le mie informazioni non sono confermate. Aggiunse subito dopo Conosco solo il secondo Padre, Ni-banme. Nella forma in cui si è presentato a me è di carnagione chiara, e capelli biondi. Si veste in maniera estremamente elegante. E ha sempre una sigaretta in bocca. Sorrise tra sé e sé Poi la maggior parte del tempo diciamo... ho relazionato con il loro “scienziato”, se vogliamo chiamarlo così. Si chiama il “Bilanciere Pazzo”, un nome altisonante. E' la mente dietro alle loro creazioni, rituali o qualunque altra cosa legata al Culto. E' folle e completamente devoto alla loro causa. Ovviamente eliminare lui significherebbe distruggere alla base le fondamenta del culto. Ma ho la sensazione che sia più prezioso dei leader stessi e di conseguenza irraggiungibile. Ho notato che un dettaglio molto curioso... lui non ha un ombra, letteralmente. Il suo corpo non sprigiona un ombra sul terreno. Mi chiedo se è una forma difensiva di qualche genere. Concluse Per quanto riguarda i Peccati no, non ne conosco molto. Se non che so per certo che possiamo escludere il Peccato di Gola, non avendo più a disposizione un Fratello di Sangue. Il Bilanciere è sempre controllato a vista da due persone, verosimilmente sono due Peccati... considerata l'importanza di quel pazzo. Per terminare invece recentemente mi sono dovuto ricredere... realizzando che il Chakra è un trampolino di lancio. Usando il Chakra in un certo modo e allenando la mente con il proprio corpo è possibile accedere a poteri generalmente riservati ad una elité ristrettissima. Non aggiunse altro, riservandosi le informazioni E' possibile comunque che loro vogliano predominare su tutti, escludendo l'uso del chakra e sfruttare un potere che non potrà essere più ottenuto una volta distrutto il Chakra. Questo grazie “all'eliminazione” del punto di partenza, ovvero dell'uso del chakra come trampolino da lancio. Tutto ciò comporta un rischio enorme. La morte di tutti gli esseri viventi, potenzialmente. Quindi è una visione incompatibile, deviata e da estirpare il prima possibile. Disse concludendo il discorso con tono deciso e secco.


    Per disfarsi del sigillo è sufficiente che usi il Chakra, anche solo una minima parte. Non ti servirà parlare, o pronunciare nomi in codice. Specificò Shifu invitando il suo allievo a vestirsi in maniera più anonima, ascoltando così il suggerimento del Mercenario Puoi chiamarmi Suji, mi sta bene, e sono originario del Paese delle Valli; il mio accento è proprio quello di queste genti. Sarà per me facile confondermi in mezzo a loro. Ti seguirò e farò da supporto nel caso. Devi sapere che sono un combattente corpo a corpo. Non ho abilità Ninja in grado di aiutarti in una infiltrazione, se non le basi come la trasformazione e dispongo di ben poca furtività, nemmeno sono abile nella raccolta informazioni... ma so gestire uno scontro molto bene. Aggiunse elencando così alcune sue caratteristiche.


    Una volta penetrati all'interno della barriera davanti a loro c'erano due possibilità. Seguire la strada principale, quella che era solcata da tutte le persone che nel frattempo si erano mosse dai tre campi base indirizzate successivamente a Uzo no Tami. Chiaramente le orecchie di Ru Wai intercettarono tutti i chiacchiericci e sicuramente tra di essi non poteva che risaltare l'eccidio che era stato compiuto a Kenuo. Anzi non si parlava che di quello, e molti stavano già accusando i Ninja e alcuni pure l'Accademia per aver cercato, in qualche modo, di sabotare quelle manifestazioni pacifiche.

    La seconda invece era quella di passare attraverso la foresta, praticamente in maniera parallela alla strada principale, senza incrociare alcun tipo di resistenza. O persona. Un percorso decisamente in solitaria.

    Ma in entrambi i casi non sarebbero sorti problemi. Nessun intoppo. Se da una parte sarebbero giunti al limitare della foresta oppure dall'altra al termine della strada in ogni caso lo spettacolo si sarebbe palesato davanti a loro.

    Una immensa, gigantesca valle si apriva verso l'orizzonte. Verde e rigogliosa. La vita, in particolare quella vegetale, sembrava risplendere con energia agguantando ogni angolo e luogo. Qua e là erano presenti anche diversi alberi ma la maggior parte di essi erano stati tagliati lasciando spazio ad un grande piazzale verde. Abbastanza grande per contenere tutte e tre le ondate di persone che provenivano da ciascun campo.

    A differenza però dei campi sicuramente c'era meno ordine. Si, erano presenti vari luoghi di ritrovo e anche dei punti in cui fermarsi e riposarsi ma nessun palizzata o entrata sorvegliata limitava l'ingresso o l'uscita alle persone. Ovviamente tutti i civili erano completamente all'oscuro che si trovavano all'interno di un gigantesca barriera di individuazione.

    Ma in tutto ciò la cosa sicuramente sorprendente al di là della bellezza naturale della valle era una particolare. Al centro di quella valle, piazzale dir si voglia, era presente un palcoscenico. E attorno ad esso si ergevano tre grandi teloni bianchi, ovviamente utili come sfondo per proiettare qualche genere di filmato o immagine, o magnificare una diretta. In maniera sistemica, come una rete e al pari di alcuni importanti concerti altrettanti piccole TV erano sparse in giro; questo probabilmente per trasmettere anche a chi era più distante dal palcoscenico. Insomma sembrava di essere arrivati davanti a quello che pareva essere la preparazione di una manifestazione pubblica, gigantesca. L'idea che dava era sostanzialmente quella.

    Che diavolo hanno in mente? Commento a bassa voce Shifu Perché radunare tutte queste persone? Cosa vogliono dimostrare? Domande più che lecite, la cui risposta forse non era a disposizione di Ru wai.

    In ogni caso entrambi avevano ampi margini di manovra e potevano agire come meglio volevano, dividendosi o supportandosi a vicenda. Potevano scegliere tempo, modo e possibilità. Bastava solo decidersi. Davanti a loro c'era un giorno intero di possibilità, prima che tutti i petulanti sarebbero giunti a destinazione.

    MAPPA DELLA VALLE DEL VORTICE COMPRENSIVA DI LEGENDA



    Febh e la Lussuria



    Shin Rai sgranò gli occhi, poco a poco si stava rifacendo un'idea completamente diversa su Febh Yakushi. Da una parte stava svanendo il rispetto che il suo nome portava sostituendosi ad un freddo distacco. In seguito alle forti provocazioni stava di nuovo uscendo il suo Demone Liuto messo da parte negli anni. Non commentò, già ferita e profondamente colpita dalle accuse gratuite che il Jonin otese stava lanciato a mani basse. E allo stesso tempo non reagì, questo perché se lo avesse fatto lo avrebbe colpito con un vero e proprio attacco e quindi avrebbe rischiato di perdere un alleato potente. Motivo per il quale strinse i suoi pugni, e sospirando il suo pensiero andò verso Shinken, quasi ignorando le parole finali dell'Otese.

    Vedremo, Febh Yakushi. Vedremo fino a che punto resisterai a Lussuria. Concluse.

    Giunti sul campo invece Lussuria ebbe modo di attuare il suo piano o quantomeno iniziarlo finché non si accorse di un paio di elementi a dir poco eclatanti.

    Tu... tu... sei vergine! Gridò la donna all'accorgersi di lampanti elementi che giustificavano la sua conclusione. Febh Yakushi, uno dei più grandi Ninja dell'era moderna non aveva alcuna esperienza! Certo, nel pensiero di Lussuria poteva essere condivisibile. Alcuni Ninja non mangiavano carne, per ridurre gli odori emanati dal loro corpo. Così come l'astensione poteva aumentare determinate pulsioni aggressive... insomma ma stavamo parlando di Febh Yakushi! In ogni caso superato quello che fu di fatto anche per lei un momento di imbarazzo sembrò che il piano, qualunque fosse stato di Lussuria, fosse in atto quando lei, perfettamente lucida e concentrata su ciò che avveniva davanti e attorno, si accorse di qualcosa (non con la vista ma tramite impressionanti doti di percezione tattile, olfattiva e uditiva). Del primo intoppo. Le Lucertole di Febh infatti agendo come un team ormai consumato dall'esperienza evitarono quello che era il massacro preventivato. Grazie alle loro azioni, e in particolare alle lingue appiccicose, neutralizzarono le mosse dei civili coinvolti. Certa restavano i loro intenti omicidi, ma irrealizzabili.

    Allo stesso tempo Lussuria si accorse di come il Jonin davanti a lei, così vicino, si assicurò che non potesse più sfuggire bloccandola in una presa che sentiva chiaramente provenire dalle labbra altrui. Si fermò un attimo pensando se fosse voluta o meno, veramente sorpresa delle reazioni che stava avendo Febh Yakushi. Che fare dunque?

    Oh, quando si dice un bacio alla Sunese! Commentò la donna prima di percepire che una boccetta di qualche genere, un suono di un liquido, stava venendo manipolato tra le dita dell'otese. Poteva essere qualunque cosa, ma molto probabilmente poteva trattarsi di un veleno e lei sapeva che a disposizione di quell'uomo c'era anche l'Invito all'Oblio, poteva essere anche quello! Dunque fu colta dall'estrema urgenza di difendersi, sapendo perfettamente come la sua vita poteva essere in pericolo. Giusto il tempo di gridare alcune parole SHIN RAI! ORA! che il serpente morse la gamba di Lussuria. Un comando di qualche genere venne impartito “all'alleata” di Febh mentre il veleno scorrendo nel sangue di Lussuria stava lentamente eliminando ogni ricordo che riguardava la Bilancia Nera, lasciandolo giusto ancora qualche secondo per reagire con le sue ultime mosse come parte attiva della Bilancia Nera, attivando un Funjustu di emergenza che il Bilanciere Pazzo aveva impresso su ogni Peccato... nel caso qualcosa fosse andato male, molto male.

    E poi fu il Caos.

    Mentre Febh Yakushi cercava, con tutta una sua logica contorta, a convincere quella donna (non più Lussuria ormai, almeno non completamente) a diventare sua moglie, il Peccato chiudendo gli occhi avrebbe attivato un qualcosa che prima di quel momento il Jonin di Oto non aveva mai affrontato. Un Potere in grado potenzialmente di ribaltare le sorti di un combattimento, se non rivoluzionare il concetto stesso di scontro tra Jonin. Il Potere del Bilanciamento.

    ESPANSIONE DEL DOMINIO: PIACERE SENZA FINE





    Il Mondo attorno a Febh si sarebbe rivoltato, il suo controllo del corpo avrebbe gridato all'impazzata dicendogli una sola parola: PERICOLO. Il suo chakra in qualche modo stava venendo sottomesso. O meglio giudicato. Le percezioni di Febh sarebbe entrate in caleidoscopio di emozioni difficili da quantificare e realizzare ma tanto era. Era stato incluso nel Dominio. Ora doveva in qualche modo affrontarlo. Si trattava di un ampio spazio che richiamava un tipico cimitero orientale con tutte le tombe dei defunti attorno a Febh e Lussuria. Una profonda notte oscurava il cielo. E un odore acre riempiva l'aria, come di rose marce. Febh, che stava mantenendo la presa su Lussuria sia fisicamente che tramite la tecnica, avrebbe dovuto difendersi da quest'ultima. Infatti la Catena di Seiryu si sarebbe sdoppiata cercando di cogliere nella presa Febh stesso, e sarebbe stato inutile tentare di annullare il mantenimento della tecnica, la volontà del Dominio era quella di intrappolare entrambi! [Attacco contro Febh. Espansione del Dominio: Piacere senza Fine]

    In tutto ciò da qualche punto dall'interno del Dominio Shin Rai sfruttando doti furtive di incredibile abilità avrebbe utilizzato un Ninjustu che l'Otese sicuramente conosceva, ma non per questo meno pericoloso. Da cinque metri sopra la testa della coppia Febh-Lussuria si sarebbe formato un drago di tuono che sarebbe sceso con violenza cercando di colpire entrambi, o solo Lussuria se Febh si fosse liberato dal Peccato e dalla Presa. Impossibile schivarlo, fin tanto che si sarebbe trovato all'interno del Dominio. Come si sarebbe difeso? Come avrebbe salvato il Peccato? [Drago di Tuono]

    Che Febh avesse o meno lasciato la presa di Lussuria per difendersi dal Drago subito dopo il Jonin avrebbe sicuramente notato un dettaglio molto singolare. Lussuria stava piangendo, e probabilmente erano lacrime sincere Io... io... non riesco a capire. Tu sei mio marito? Mi hai salvato da... qualcuno? Era visibilmente confusa Io sento di doverti attaccare... e semplicemente con un gesto della mano una bara, letteralmente una bara, sarebbe apparsa sopra la testa di Febh Yakushi, a un metro e mezzo, e sarebbe calata contro il Jonin cercando di intrappolarlo e bloccarlo all'interno di essa. Nuovamente schivarla sarebbe stato impossibile, ma se fosse rimasto intrappolato cosa sarebbe successo? Se lo poteva permettere? In ogni caso se si fosse fatto anche solo imprigionare per un secondo la Vergine del Piacere lo avrebbe trafitto, nella mente, in ogni punto del corpo. [Attacco Dominio]

    In ogni caso terminato quell'attacco Lussuria proseguì Ma sento anche il dovere di avvertirti. Io, fra poco, morirò. Un sigillo è attaccato al mio cuore, e qualche ricordo o sensazione mi dice che fra poco esploderà e mi ucciderà. Un'altra lacrima scese dalla guancia di Lussuria Sono confusa e indebolita. Ma posso capire quello che stai facendo... ma non rendere vano il mio sacrificio. Scappa, in qualche modo, e lasciami morire! Mia... dolce metà!

    Di nuovo un altro attacco micidiale come il precedente sarebbe sceso contro Febh, con le stesse identiche modalità la bara avrebbe cercato di distruggere la mente del Jonin. Ma in una modalità più pericolosa. Infatti appena quella bara si sarebbe mossa una seconda bara si sarebbe generata più grande della prima e in grado quindi di richiudere la prima bara nella seconda bara più grande, in pratica una bara nella bara, amplificando eventualmente il danno mentale! [Attacco Dominio]

    Che fare per Febh? Come agire? Per la prima volta il Jonin stava affrontando un potere tremendo e sconosciuto. Senza contromisure adeguate quel Dominio poteva essere soverchiante e letale. Non solo... Le parole di Lussuria erano vere? Davvero stava per morire? E Shin Rai? Perché aveva agito così?

    Aveva generato il Caos, ora restava da capire su come gestirlo.
  15. .

    Carne E Sabbia

    1



    Dagli ultimi eventi che avevano colpito Ame avevo deciso di agire con più prudenza. L'ingresso nella città della Pioggia di ben tre Virtù di Hayate e la loro ingerenza con il Joker e l'Asso di Fiori mi portarono a pensare a muovermi con più circospezione. In aggiunta poi gli eventi del gioco del Poker, o di come mi ero comportata con Gobu e infine la presenza dei Kurogane che aleggiava nei semi di Cuori rendevano la pioggia di Ame molto pesante. E per questo alla Lacrima difficilmente mi facevo trovare reperibile, non prima di aver superato un attento esame da parte delle mie Geishe e anche in quel caso una Kage Bushin si sarebbe presentata al posto mio. Per chiunque questa mia precauzione non avrebbe fatto alcuna differenza, perché non era distinguibile. Io, l'originale, sarei rimasta al covo. Nella mia tenuta. Questo atteggiamento alla lunga mi avrebbe sicuramente preservato da alcuni guai. Ovviamente se si fosse trattato di Lord Goemon, o di un membro di spicco dei Fiori così come un Hayate il discorso sarebbe cambiato radicalmente.

    In ogni caso quel giorno non faceva parte delle eccezioni e di conseguenza fu Ortensia a portare alla copia presente alla Lacrima la missione che Lord Goemon mi aveva spedito. La copia lesse con estrema attenzione la missiva e subito dopo averla memorizzata la distrusse Tsk fu il mio unico commento, una volta che i pensieri della copia mi raggiungerso.

    Mi alzai e tirando una lunga aspirata dal bocchino riempii la stanza di fumo. Di nuovo i Kurogane stavano agendo contro i Fiori. Di nuovo stavano sfidando la nostra autorità, fino a che punto potevamo permettere un tale sfregio? Sì, di nuovo dovevamo agire e fermare quella che ormai potevamo considerare a pieno titolo una piaga.

    Tuttavia c'erano varie difficoltà in quella missione. Avevo un contatto a Suna, certo. Ma di nuovo avrei dovuto sfruttarla e raccontare mezze-verità per concludere la missione, aumentando il rischio di essere scoperta. Ma del resto che alternative avevo? Dunque recuperando armi e bagagli mi diressi alla volta di Suna, in fretta e furia.

    ________________Suna - tempo dopo ________________



    Giunta alla porte di Suna, senza entrare nel Villaggio, avrei chiesto di consegnare un messaggio per posta ad una certa Ryugi Nekki: Ryugi, sono Yuki e ho bisogno di parlarti. Ti aspetto all'ingresso di Suna. E così avrei atteso, chiaramente con la maschera indossata e sopra di essa una seconda maschera, ovvero quella data dalla trasformazione in Yuki... il ronin che Ryugi conosceva.

    Ryugi se avesse deciso di accettare la mia chiamata mi avrebbe trovata a braccia conserte appoggiata al muro di una taverna, lì all'esterno del gate. Appena l'avrei vista mi sarei avvicinata e approcciando un caloroso abbraccio, sincero, l'avrei accolta Grazie Ryugi per esserti presentata. Come stai? Ti sei ripresa? Domande utili a rompere il ghiaccio, per quanto quel modo di dire non era decisamente usuale a Suna.

    Assicurandomi che nessuno origliasse e cercando un luogo discreto avrei preso subito parola Ascoltami Ryugi, ho una domanda sincera da porti. Saresti disposta ad aiutarmi? Questa volta sono io a chiederti una mano. Credo che con il tuo aiuto riuscirò a dipanare in parte la mia situazione... sai bene a cosa mi riferisco. E con quelle parole andai a ricollegarmi a tutta quella serie di giustificazioni e mezze-verità che avevo raccontato alla Genin. Sicuramente la ragazza non aveva dimenticato. La mia famiglia... la mia segretezza... tutto finto ma in profondo tremendamente vero Tuttavia... ci sarà da combattere. E credo ad un livello superiore della volta precedente. Tuttavia non ho nessun altro di fidato su cui appoggiarmi, se non te... per questa missione. Non gli davo molta scelta, ma in ogni caso dovevo per forza di cose sentirmi dire di sì dalla sua bocca, per quanto difficile fosse per Ryugi pronunciare ogni genere di parola. Solo con un suo consenso avrei potuto coinvolgerla, costringerla non mi avrebbe portato da nessuna parte.

    E se avesse allora avrei proseguito Bene, ti dovrò un favore immenso. Ascolta la missione è complessa, e ti conviene preparati. Prima partiamo meglio sarà! E lasciando il tempo alla Genin di muoversi una volta partiti alla volta di Zutei avrei iniziato a raccontare la MIA versione della missione, leggermente diversa da quella del Lord Goemon.

    Buta Shinkiro. Probabilmente non ti dice nulla, ma devi sapere che è un Nunkenin. Della peggior specie. Un ex membro di Suna che uccise i suoi famigliari pur di guadagnare potere e soldi al di fuori delle terre accademiche. E' un mostro che guadagna sulla vendita di organi e sullo scambio di corpi ed esseri umani. E' questa temo sia solo la punta dell'iceberg... altro esempio calzante in quel di Suna Io so che a breve organizzerà un torneo di combattimento, nel quale potranno partecipare solo donne... ti lascio immaginare il motivo fetido che lo spinge a questa scelta lasciai a Ryugi il tempo di elaborare In questo torneo tutte le sconfitte verranno violate, il loro corpo scempiato così come la loro dignità. Dobbiamo fermare questa atrocità che si svolgerà nelle terre di Suna. Dunque lui è il nostro obiettivo. Io dovrò prima interrogarlo e poi ucciderlo mentre tu dovrai prendere il merito di averlo sconfitto. Di nuovo un'affermazione molto forte che richiedeva del tempo per dirigerla. Probabilmente Ryugi non hai mai ucciso nessuno, e non ti chiederò di farlo. Quello che ti chiedo è di combattere in questo torneo, e vincerlo insieme. Nello scontro finale dovremo trovarci una contro l'altra e io dovrò arrivare seconda, perché la seconda come “premio” otterrà una notte con Buta. So che è solo un pretesto per ucciderla, con le sue mani sporche di sangue, ma sono più che confidente che io sarò ad avere la meglio. Come ben sai dovrò agire nell'ombra e non potrò arrovellarmi il diritto di averlo sconfitto. Per quello che in quella stessa notte, te vincitrice del torneo, chiederai di condividere il letto con Buta e la seconda classificata. Lo combatteremo insieme, se necessario. Io, solo io, mi sporcherò le mani di sangue e poi te lo riporterai a Suna, morto, e ti guadagnerai il rispetto che ti è dovuto. Io invece avrò accontentato la richiesta di un certa persona, e questo mi avvicinerà alla mia famiglia... in una misura che difficilmente sarebbe altrimenti ottenibile. Nuovamente lasciai del tempo alla Genin per realizzare quanto detto Ah, per questo torneo ho sborsato una cifra enorme. Un milione di Ryo, mezzo a testa, per entrare. Non avendo tutti questi soldi sono in debito, e dunque dovrò ridare la vincita al mio creditore. Aspettai qualche secondo Hai domande Ryugi? Qualcosa in contrario? Sulle nostre spalle abbiamo un peso enorme. La possibilità di vendicare e rendere giustizia ad un'infinità di donne, e di Ninja, persi nel vuoto e nel silenzio del Deserto. Non capiterà una seconda occasione come questa. Lasciarlo in vita potrebbe dargli la possibilità di fuggire e vendicarsi. Oppure continuare le sue atrocità. Non conosciamo fino a che punto sono estese le sue conoscenze. Se lo catturassimo vivo potrebbe riuscire comunque a fuggire da Suna... e non avremo più la possibilità di colpirlo quando sarà vulnerabile e solo. e così avevo anche dato delle plausibili motivazioni sul perché Buta non poteva lasciare vivo il torneo. Difficile controbattere a quei ragionamenti.

    Diedi del tempo alla Genin, per lei forse si trattava di una missione molto complessa. Forse la più complessa da quando aveva iniziato la sua carriera Chiaramente, fino all'ultimo agiremo sotto copertura... ma chirurgia estetica o Henge non funzioneranno, dunque dovremo agire con il nostro, vero, volto. Perciò dovrai mantenere il silenzio su ciò che succederà o vedrai sulle mie abilità o capacità. Compresa la mia vera identità. Sei ancora convinta? Chiesi sinceramente.

    E se non avesse avuto più dubbi allora avrei proseguito Non è molto distante Zutei, ma ci vorrà del tempo e almeno una notte per arrivarci. Lì, ti testerò. Ci conosceremo combattendo, e magari riuscirò a darti qualche dritta. In ogni caso da questa avventura ci guadagnerai. Sorrisi, mascherando dietro a quel volto una volontà di ghiaccio.




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