Posts written by ~Cube

  1. .

    La Città Prigione

    Le Cronache Nere



    Una goccia, due gocce. Tre gocce. Poi un rumore, come se qualcosa o qualcuno stesse rosicando. Poi seguirono dei squittii, susseguiti da una sensazione di bagnato. Di umido. Tutti questi miscugli di emozioni, percezioni poco a poco aumentarono fino a destare da quel sonno turbolento Akuraguri ed Etsuko.

    Peccato però che non si sarebbero trovati nella loro stanza, nel loro quartiere, nemmeno a Kiri se per quello. Nella penombra poco a poco la loro vista prima appannata si sarebbe focalizzata, definendo l'ambiente circostante.

    Si trovavano in una cella. Sporca, lurida e oscura. Una fioca luce entrava da un pertugio, posto su una parete. Il pertugio era una sorta di finestra, abbastanza grande per far passare un bambino ma non di certo due uomini della loro stazza. Muovendosi attorno avrebbero fatto scappare i topi lontano e seguendo i roditori anche l'udito si sarebbe ripristinato dimostrando che non erano da soli in quella cella.



    Lamenti, grida, urli e disperazione avrebbero finalmente ridestato le coscienze dei due Ninja Liberateci! Vi prego, chi siete? Non vi abbiamo fatto nulla! Uomini, donne e bambini, vecchi e infermi erano tutti ammassati su celle che potevano contenere la metà di loro. Molti arrancavano cercando di respirare dallo spazio che si creava tra una sbarra e l'altra. Udendo i lamenti delle persone lì vicino avrebbero presto capito che tutte, bene o male, provenivano da qualche villaggio, casupola o posto dimenticato ma all'interno del dominio di Kiri.

    Ma più ci pensavano più per i Ninja sarebbe stato impossibile capire chi, cosa o perché erano finiti lì in mezzo. Semplicemente non avevano memoria alcuna del motivo che li aveva spinti a trovarsi in quelle condizioni. Tra l'altro presto si sarebbero accorti che si sarebbero trovati privati del loro equipaggiamento, se non dei vestiti. E se per un membro degli Akuma era un problema secondario, altrettanto non si poteva dirsi per un Kakita. L'ultimo ricordo che avevano si limitava semplicemente ad commissione, o una particolare ora priva però di significato alcuno.

    Hey, voi due. Vi ho già visti da qualche parte all'isola Shota... ma non mi ricordo. Un uomo bisbigliò alla coppia parlando da una specie di buco che si apriva tra una cella e l'altra, nelle pareti laterali Ma voi... per tutti i Kami, non importa. Dobbiamo capire chi ci ha rapiti. Non voglio morire come quei ninja al villaggio! Prima che vi svegliaste hanno portato via tutte le persone di un intera cella. Guardate, questa struttura si dispone su vari livelli. Ci saranno decine e decine di celle, centinaia se non migliaia di persone! Stava visibilmente agitandosi, quasi alzando la voce richiamando così l'attenzione degli altri e forse attenzioni ancora meno gradite. Dovevano gestirlo, prima che potesse diventare un ulteriore problema.

    Non avevano molte possibilità di scappare, se non quella di aprirsi la strada con la forza. Sarebbero riusciti tranquillamente ad allargare le inferriate della cella, lasciando così uno spazio sufficiente per scappare ma dove? E sopratutto aveva senso? Guardando invece dal pertugio i ninja avrebbero realizzato di trovarsi in qualche modo sottoterra, letteralmente in una città sotterranea. Mai conosciuta prima. Una città gigantesca, che si perdeva a vista d'occhio.



    Ma cosa stava succedendo? E soprattutto che aveva in serbo il destino per quella coppia di Ninja di Kiri? Era ancora troppo presto per dirlo, ma di sicuro un'avventura tutt'altro che scontata avrebbe atteso gli Shinobi. Non restava che fare il primo, fatidico, passo.

    CITAZIONE
    Giocata che prosegue la trama di una Nera Follia, ci sarà da divertirsi Etsuko e Pyrtor. Decisamente... da divertirsi!

  2. .

    Storie di Ame

    IV



    E' così sia, Bokushin. Assolda pure la tua conoscenza, ovviamente non ho dubbi che manterrà il riserbo per l'occasione. In ogni caso evita di dare più informazioni del necessario. Nomi, persone e cose non devono interessargli, giusto? Appena avrò accesso più libero alla struttura fornirò a te, e di conseguenza alla tua conoscenza quanti più strumenti e possibilità per agire al meglio. Conclusi, lasciando da parte la questione del cambio di sostanze. Se il campionario era limitato aveva decisamente poco senso sostituire il tutto, non avrei guadagnato nulla e aumentato semplicemente i rischi. Di conseguenza se tutto il resto fosse filato liscio allora avrei con Yato valutato la possibilità di sostituire sul momento i medicinali, evocando dal rotolo la merce e decidendo sul da farsi Va bene, siamo concordi sul lasciapassare. Strano comportamento comunque il tuo, restare fuori da ogni Seme eppure lavorare ad Ame. Stai cercando qualcosa, o qualcuno. Ma non oserò chiederti altro, almeno per questa volta. Terminai, con un sorriso sincero. Quel Fauno era un tizio decisamente particolare, tra i più singolari che avevo mai incrociato prima di allora. E fin dall'inizio aveva destato il mio interesse.

    ___________________________________



    Quando entrai nell'hotel, insieme al Maestro trasformato in una sorta di consorte e la mia copia fisica trasformata in una donzella decisamente attraente e utile come esca, mi accorsi che tra i presenti vi era pure il capo-concierge. L'obiettivo più succulento. Dovevo giocarmi bene le mie carte, e così avrei dato vita ad una strategia a prova di fesso. Esattamente il tipo di persona che ritenevo essere quel dipendente.

    Una volta usciti tutti e tre, e fermandoci presso un angolo di quella città discreto e privo di orecchie curiose avrei dato il via al mio piano Allora Maestro, trasformati nuovamente in un altro uomo e resta in attesa in hotel, cogliendo l'occasione al momento giusto. Io mi trasformerò di nuovo, questa a volta in una donna estremamente elegante e attraente. Abbastanza per attirare gli occhi del tizio. Poi arriverai te... mi rivolsi alla copia ... trasformata però in un uomo. Litigherai con me e poi mi abbandonerai. In pratica giocherò la figura della donna sola, lasciata e... desiderosa di compagnia. Un bocconcino imperdibile per quell'uomo. [Conoscenze]

    E così facemmo. Una volta trasformati rispettivamente di nuovo, come pianificato, io in un versione decisamente attraente e la mia copia in quella maschile di un uomo d'età simile al capo-concierge, e dai vestiti ricercati, entrai per prima all'Hotel nella hall dando segno di essere in attesa di qualcuno, ordinando un bicchiere di vino nel frattempo. Una persona arrivò poco dopo, la mia copia. Entrambi dimostrando un timbro vocale ben diverso iniziammo la discussione Mi dispiace, Kairi. Ma devo lasciarti, ho degli impegni. Mi dispiace... che resterai sola. Ci siamo divertiti, e ti prego. Non farne parola con nessuno dopo qualche attimo iniziò quella che poteva essere l'incipit di nuovo capitolo di Occhi del Deserto DA SOLA?! Gridai ai quattro venti, richiamando probabilmente l'attenzione di tutti STRONZO! VATTENE! Urlai alla copia, gettandole addosso il vino. A quel punto la copia, sbuffando, si sarebbe dileguata scomparendo, al sicuro, da qualche parte fuori. Io invece mi sarei diretta dal capo-concierge e dimostrandomi quasi fragile nel tono di voce, e nel modo di muovermi, avrei interagito con lui Mi dica, le capita spesso di vedere scenate del genere? Mi scusi, davvero. Ma ora sono senza compagno, e non ho intenzione di tornare a casa senza prima essermi divertita, qui ad Ame. Almeno per dimenticare quello stronzo. Fu il mio modo di chiedere perdono, soprattutto perché andai a toccarmi il collo in quel frangente, come gesto naturale ma anche come modo artificiale di richiamare gli ormoni e l'attenzione, voluttuosa, dell'uomo su di me Mi prenoti una suite, gentile signore, e quello che ha di più forte da bere. Scaricherò la tensione almeno su un buon bicchiere di Saké. lasciando sul suo bancone abbastanza ryo per far capire che non stava parlando con una stracciona.

    A quel punto sarebbe bastato attendere, ogni tanto qualche lacrima sarebbe scesa, mentre avrei sorseggiato quella schifezza che servivano, rispetto alle prelibatezze della Lacrima. Se mi fossi accorta dell'arrivo dell'uomo allora sarebbe scattata la seconda parte del piano. Se si fosse avvicinato mi sarei presentata Piacere di conoscerti, Kairi. Anche se nel mio paese tutti mi riconoscono come la figlia del Mercante. Mio padre, venditore di pellicce, è qui in città. E io pensavo di sfruttare, conoscere questa famosa città per divertirmi ma fino adesso non ho trovato nessuno di interessante, anzi... hic! Così, sempre toccando la base del collo e la ghiandola, mi sarei avvicinata dimostrando forse di essere alticcia e quindi vulnerabile. Accavallando le gambe e toccando con l'indice il petto dell'uomo, se ci fosse stata l'occasione, l'avrei invitato Ma a differenza... hic!... di quello stronzo di prima... hic!... mi sembri decisamente un tizio con cui si può parlare. Divertirsi. Un po' di compagnia. Mi piacciono gli uomini come te... hic!... persone che hanno un ruolo di responsabilità. avrei atteso qualche secondo, abbastanza per far sbavare quello stronzo Che dici se saliamo di sopra? Nella mia suite? Mi fai scoprire i divertimenti di Ame Avrei sussurrato sensualmente al suo orecchio.

    E se ciò fosse avvenuto allora saremmo saliti, e discretamente anche il Maestro ci avrebbe seguito. Mi sarei lasciata volutamente la porta della suite socchiusa dietro di me, entrando chiaramente dopo il tizio. E mi sarei concessa a lui, almeno fino al tempo sufficiente per il Maestro di eseguire furtivamente e senza farsi scoprire la tecnica del sonno delle piume in maniera tale da renderlo docile. Se per qualche motivo l'uomo si sarebbe rivelato sospettoso avrei atteso che fosse andato in bagno, o avrei sfruttato una sua distrazione per introdurre furtivamente il Maestro. [Conoscenze Maestro]

    Se tutto fosse andato per il verso giusto allora il Maestro, concedendo due miei tonici per recuperare il chakra, avrebbe chiesto tramite l'interrogazione mentale le informazioni necessarie Indicami dove posso trovare le planimetrie dell'Hotel. ovvero dove erano presenti i disegni e gli impianti della struttura, fondamentali per gestire il veleno e studiare il piano Dimmi dove posso trovare la chiave passepartout, o dove posso trovare la copia delle chiave delle stanzel. Eventualmente l'avrai presa dal capo concierge stesso (difficilmente avrebbe denunciato la sua scomparsa per evitare di essere licenziato) Cosa puoi dirmi di Kurogane Yuuki. Non si poteva mai sapere Dimmi quale è il segreto più torbido che si vocifera di Saiyuri Ringo il proprietario dell'Hotel come ultima domanda, poteva essere interessante... No?

    Terminate quelle domande il Maestro avrebbe impresso sull'uomo un simbolo del pensiero Hai sognato di passare la notte con una donna bellissima E così, con quel pensiero, sistemando la stanza ed eventualmente rivestendo l'uomo e imboccandolo sotto le coperte ce ne saremo andati via.[Conoscenze Maestro]

    Chiaramente il Maestro, tramutandosi in uno dei dipendenti dell'hotel, si sarebbe diretto con furtività e nonchalance verso il posto dove erano presenti le chiavi eventualmente e recuperabile la planimetrie. Poi con il suo d-visor avrebbe scattato varie foto, in maniera tale da riportare il tutto a me e poi io al Fauno.

    ___________________________________



    L'addestramento invece con Kaoru andò secondo le mie più rosee aspettative. Se da una parte ero riuscita a cogliere il senso dell'Occhio dell'Annullamento e testare finalmente i suoi poteri, per quanto acerbi, dall'altra stavo portando avanti un gioco di seduzione con l'accolita degli Iga. Mossa fondamentale fu quella di centrare l'addestramento su di lei, con il simbolo del pensiero. Poco a poco, con i più classici trucchi del mestiere avevo sciolto l'aura di diffidenza e circospezione che inizialmente si era instaurata tramutando il tutto in un rapporto più diretto, sincero... fisico.

    Così quando mi chiese di avvicinarsi per toccarmi la fronte colsi l'occasione al balzo bloccando delicatamente con la mano destra le sue dita, che si stavano avvicinando alla mia fronte e con l'altra mano, altrettanto con delicatezza, mi avvicinai alla sua di fronte Posso? Chiesi, con tono di voce calmo e gentile Posso toglierti la maschera? Domandai nuovamente, senza però attendere una sua risposta sfilando così quella sorta di barriera. Non avrei lasciato il tempo a quella donna di ragionare lasciando invece parlare quello che era il suo istinto. E una volta scoperto il volto, che si fosse trattata di un mostro o di una bellezza, l'avrei baciata con abilità e passione sciogliendo così ogni sua riserva. Mi sarei lasciata andare, se fosse stata consenziente, e avrei passato il resto dell'addestramento in quel modo rompendo probabilmente ogni tabù che il suo clan imponeva ai suoi membri. Avrei esercitato l'arte e le abilità che le Matrone mi avevano trasmesso insieme all'esperienza maturata alla Lacrima lasciando così un'esperienza indimenticabile alla donna. Senza dubbio.

    Alla fine ero certa che una volta che avrebbe veramente realizzato la portata del suo gesto probabilmente si sarebbe vergognata, o ritirata ma avrei anticipato quell'evenienza Kaoru, è stato molto stimolante. Molto passionale e bello. Dietro a quella maschera si nasconde un cuore di una donna matura. Erano parole false, finte e studiate. Non me ne fregava nulla di quella persona, ovviamente E non ti preoccupare, non dirò mai nulla al tuo superiore. Ma dimmi una cosa, sarai te a sostituire il nostro obiettivo? Te la senti? E' un percorso e decisione molto, molto difficile e pericolosa. Ne vale veramente la pena? Cosa speri di ottenere? Ti prego... Kaoru stai attenta. Lasciai passare qualche secondo In ogni caso finché potrò ti difenderò io. Sai quanto sono forte. E ti sento vicina, come poche altre persone fino ad ora. In questo addestramento hai avuto la prova che ti ho pensato molto, sopra ogni altra cosa o persona parole false come il peggiore dei bugiardi. Ma l'importante sarebbe stato quello di farglielo credere ed eventualmente scoprire qualche doppio gioco. Giocando con i suoi sentimenti potevo conoscere le vere intenzioni del mandante, ma soprattutto se aveva intenzione a sua volta di fregarmi. Dettagli non trascurabili, infondo.

    ___________________________________



    In tutto ciò non restava altro che concludere l'addestramento, magari nei giorni successivi sempre con Kaoru approfondendo l'arte oculare, o eventualmente a fine lezione aggiungere qualche bonus, se così si poteva dire. In ogni caso appena avrei ottenuto le varie informazioni, ammesso che ci fossi riuscito avrei trasmesso al Fauno le planimetrie e la chiave così da formulare il piano ideale con il suo contatto per avvelenare la stanza, e indebolire l'obiettivo. Non solo, non ci sarebbe rimasto altro che muoversi verso l'hotel ma con accortezza.

    Trasformandomi in Abe Senjiro, e imitando la sua voce e comportamenti mi sarei diretta all'hotel precisando all'entrata che avrei atteso alcuni ospiti, così da non destare alcun genere di sospetto. Avrei dato una serie di nome falsi. Preventivamente informati, e assicurati che si sarebbero presentati con fattezze diverse o quantomeno discrete, Bokushin si sarebbe chiamato Kaij In mentre il suo amico Gu Du. Infine l'Iga si sarebbe chiamata Kai You. [Nota per Febh] Ci saremmo presentati alla mattina, con tutto il tempo quindi per il Fauno per imbastire la suite in maniera tale da eseguire il cambio di persona e per il suo contatto per prepararsi ad agire con il veleno. Per sicurezza prima dell'arrivo della Kurogane, che era previsto per le quattro di pomeriggio della domenica, nelle veste di un dipendente se avessi avuto a disposizione la chiave mi sarei assicurata che le finestre non sarebbero state chiuse, ma appunto aperte in maniera tale da poter poi entrare con il chakra adesivo, dalla mia suite vicina, appena la Kurogane si fosse introdotta nella stanza e il veleno avesse iniziato a circolare. In quella giornata inoltre avrei preparato il mio tirapugni, imbevendolo di numerosi veleni. [Veleno]

    Avrei generato due copie. La prima eventualmente per aiutare Bokushin, mentre la seconda in attesa, intenta a pulire il piano sotto false spoglie di un dipendente, nelle vicinanze della suite dei Kurogane. La seconda copia appena avrebbe visto arrivare l'obiettivo in quel piano ed entrare nella stanza svoltando qualche angolo e assicurandosi che nessuno potesse notarla sarebbe scomparsa, come segnale per la prima copia per avvisare che Bokushin e il suo contatto di agire poiché da lì a poco il nostro obiettivo sarebbe entrato nella stanza dando così inizio ai giochi. Io nel frattempo, l'originale, nelle fattezze di Abe avrei atteso nell'hall il loro arrivo e una volta che mi sarei assicurata che non ci fossero state sorprese sarei salita nella mia suite, con la differenza di qualche minuto rispetto al Kurogane.

    Ma in ogni caso a meno che non sarebbero stati stravolgimenti una volta all'interno della mia suite avrei atteso il via libera da parte del compagno di Bokushin e nel momento in cui mi avrebbe assicurato che il veleno aveva iniziato a circolare nell'aria allora mi sarei mossa indossando una maschera per nascondere il volto e sotto di essa un respiratore, per evitare così di inalare quella sostanza tossica. Non solo, ero anche pronta mentalmente. Forte degli insegnamenti che Kaoru mi aveva trasmesso. [Onore - Occhio dell'Annullamento]

    Usando il chakra adesivo mi sarei avvicinata alla finestra e a quel punto sporgendomi quanto bastava avrei valutato la situazione, pronta ad agire nel caso entrando nella suite. [Conoscenze Yuri]
  3. .

    La Lacrima d'Argento

    Post Quinto - Shin Il Mangiafuoco




    La notte passò, e fu decisamente infuocata per il giovane Shin. Nunkenin senza apparente patria o affiliazione. Come mi ero giustamente immaginata il Ninja fu neanche lontanamente in grado di competere con la mia resistenza e ben presto cedette il passo alla fatica e con essa il sonno.

    Al suo risveglio però dovette trovarsi davanti alla realtà delle cose, ad Ame infatti nulla veniva gratuitamente, neppure un sorriso. E questo lo avrebbe capito ben presto. Infatti dopo avergli emesso il conto, il prezzo da pagare, per una serata alla Lacrima il giovane Shinobi candidamente svelò di non avere i soldi per pagare un conto del genere.

    Infondo me lo ero immaginato fin da subito e alla fine ci speravo, in parte. Quello che mi interessava, nel caso specifico di Shin, non erano dei semplici Ryo ma un favore che il giovane Ninja mi avrebbe prima o dopo reso.

    Nessun Ryo, a tua disposizione. Pessima situazione, Shin. Eppure dovresti sapere che quando si mette piede ad Ame soldi, o potere, sono sempre in ballo. Ricordatelo. Dunque facciamo così. Ripagherai a questo debito tramite un favore personale, che mi dovrai nel momento in cui te lo richiederò. Fatti trovare disponibile, quando ne avrò necessità. conclusi, con un tono di voce glaciale. Quando si parlava di affari il mio stato d'animo cambiava radicalmente Fornisci ad Ortensia alcuni indirizzi o posti dove poterti contattare, così da riuscire a richiamarti.

    Prima che Shin varcasse la porta mi limitai a proferire alcune ultime parole Non deludermi, tesoro. E non mancare alla tua promessa. Ame non dimentica. Io non dimentico.



  4. .

    Storie di Ame

    III



    La conversazione con il mandante della missione stava volgendo al termine, e non ci fu molto da aggiungere se non il suo disappunto per il mio essere, o le mie qualità. Poteva anche essere vero, ma la sua presenza alla Locanda rendeva le sue parole decisamente poco credibili. Fu decisamente utile essere a conoscenza che i Kurogane avevano probabilmente a disposizione antidoti. Un dettaglio importante.

    Prima di alzarmi dalla sedia, e ringraziarli per il tempo e le spiegazioni, mi permisi di fare solo un'ultima domanda Daigoro-sama, ho due ultime domande. Sa di quanti medicinali, in quantità, si parla? E sa dove avverrà fisicamente lo scambio del materiale? La vedo dura trasportare grosse quantità di medicinali senza farsi notare. Magari è conoscenza di qualche luogo in cui questa merce è stoccata, o riposta in attesa di essere consegnata ai Cuori.

    Ottenuta la risposta con un leggero e allo stesso tempo molto profondo inchino mi allontanai.

    ___________________________________



    Per Bokushin il discorsi invece non erano terminati, anzi. Ci furono vari punti su cui approfondire i dettagli della missione. La prima questione fu quella del trapianto degli occhi, sulla quale riuscimmo a superare eventuali dubbi o ambiguità Potrei non aver avuto alcun bisogno di scalare le gerarchie, non credi Bokushin? Lasciai trapelare il seme del dubbio al Fauno. Per quanto ne poteva sapere potevo essere il Re di Fiori, sotto mentite spoglie. Quello che lui sapeva era che un uomo dei Fiori aveva chiesto un cambio di vita. Non era così, ma creare un po' di mistero e rispetto era basilare in un mondo di ombre. [Nota per Febh]

    La seconda invece virò sul problema di anestetizzare il mio bersaglio e il suo accompagnatore. Sorprendentemente Bokushin non si fece molto propositivo, portando avanti una serie di problemi che certo erano importanti ma personalmente ininfluenti allo scopo della missione e presto avrei spiegato il perché Ascolta Bokushin, vogliamo ottenere un lavoro pulito. E né io né te vogliamo adirare la Regina di Fiori, bensì ottenere il suo favore. Perciò ripongo completamente la mia fiducia nei tuoi confronti. Ti considero molto esperto, e sei la persona che conosco che ha più esperienza nell'arte della medicina. E di conseguenza negli anestetici. Hai diversi giorni di tempo per capire come fare per riempire una stanza di quelle dimensioni con anestetico a sufficienza per stendere chiunque all'interno. Ti posso consigliare di magari vaporizzare l'ambiente dall'impianto antincendio? Oppure dall'aria condizionata? Ti aiuterò, se necessario. Aiutami anche tu. Considera che non deve morire, e allo stesso tempo non deve accorgersene. Ah, dettaglio importante: potrebbe avere qualche antidoto e perciò dovrà essere un anestetico molto veloce, efficace e potente. Escluderei di conseguenza i cibi. Potrebbe avere degli assaggiatori, o abilità in grado di notare elementi estranei... Di fatto questa E' la parte principale del lavoro che ti ho chiesto. Ai nostri livelli, manco a dirlo, nulla è facile. E direi che potrebbe essere una sfida che potresti trovare stimolante. lasciai passare qualche secondo E se accetti considera valido il lasciapassare per te, ad esclusione ovviamente dei membri dei Fiori sul quale non potrò garantire, in caso di conflitto od ostilità. Non solo, se vorrai ti raccomanderò alla Regina di Fiori per il tuo lavoro. Conclusi, decisamente curiosa di sentire la sua risposta In ogni caso appena saprò quanti medicinali di scarsa qualità dovrai recuperare ti avviserò. Cerca di ottenere questa merce tramite vie irrintracciabili.

    ___________________________________



    Il lavoro di Ortensia non sarebbe stato vano, anzi. Mi fornì numerose informazioni, che avrei sicuramente sfruttato.

    Abe Senjiro sarebbe stato subito preso in “custodia” niente altro che da Ortensia e Camelia. Avrebbero esaudito ogni suo desiderio, superando quelle che di solito si riservava ai clienti anche più abituali. Questo per renderlo malleabile alla successiva richiesta. Le due matrone, sotto mio suggerimento, avrebbero cortesemente chiesto al mercante di mandare una missiva all'Hotel per cambiare il lato della suite, non più est ma ovest. Avrebbero giustificato questa richiesta come una mera inezia. Un suggerimento per garantire ad Abe una vista migliore della città di Ame. Sotto l'influsso della seduzione e delle droghe, o alcol, difficilmente il mercante si sarebbe posto troppi problemi a scambiare la stanza. Non solo, Ortensia e Camelia avrebbe dunque avuto un ruolo specifico, intrattenere a suon di orge o festini, se graditi, Abe fin tanto che l'operazione non sarebbe terminata. Così avremmo avuto a completa disposizione la stanza, senza problemi. Sicuramente il mercante non si sarebbe tirato indietro, soprattutto se io stessa davanti a lui avrei garantito che sarebbe stato tutto in omaggio, con la promessa però di non farne parola con nessuno. Lo avrei giustificato come un regalo per un cliente fortunato, e per un cliente fedele.

    D'altra parte una mia copia fisica, trasformatasi in una donna dai vestiti sensuali e dalle forme attraenti, si sarebbe presentata all'Hotel. [Abilità] Io l'avrei seguita, con il Maestro. Entrambi trasformati in una coppia anonima di persone, che cercavano un posto come un altro dove alloggiare. [Nota]

    La mia copia fisica, forte di quello che avevo imparato e appreso alla Lacrima e del piccolo bonus ghiandolare dei Cuori, invece avrebbe cercato di approcciare uno delle persone alla reception, ancora meglio il night manager, magari a fine turno. Avrebbe cercato di avvicinarsi, filtrare e chissà convincerlo a conoscersi meglio e nel migliore di casi trovare un luogo appartato per concludere. Se ciò fosse andato a buon fine allora seguendo la neo-coppia io e il Maestro avremmo cercato il timing giusto per attuare il piano che avevamo in mente. Prima però bisognava vedere se la mia copia fisica sarebbe riuscita a cogliere all'amo qualche pesce ingenuo.

    ___________________________________



    Infine in un altro momento avrei chiesto alla Regina dei Fiori tramite canali privati, gli stessi con i quali la Regina mi aveva contattato, se era a conoscenza di chi fosse la guardia o meglio membro dei Fiori che era a protezione dei Kurogane. Avrei chiesto alla Regina se c'era margine per interagire con la guardia, essendo membri dello stesso seme. Sicuramente la guardia, se contattata dalla Regina, avrebbe escluso a priori eventuali stravaganti idee di rivelare il contatto appena avvenuto ai Kurogane. Chiaramente nella missiva non avrei fatto alcun cenno ai Kurogane, né alla missione. Di sicuro Lord Goemon, non essendo stupido, avrebbe compreso. Il testo sarebbe stato il seguente:

    Regina di Fiori, le chiedo gentilmente di convincere la guardia, che ho scoperto essere dei Fiori, a protezione dell'obiettivo di lavorare dalla nostra parte. Dalla parte dei Fiori. Non conosco l'esatta identità di questa persona ma le chiedo: è possibile ottenere un incontro con questa persona? Parlarci privatamente?

    ___________________________________



    Da un altro lato c'era la questione, tutt'altro che secondaria, del mio addestramento per ottenere il potere degli Iga, da utilizzare qualora fosse andato qualcosa storto. In quella sala di addestramento ascoltai per filo e per segno ogni singola parola della mia Sensei. Le sue spiegazioni furono decisamente illuminanti, e mi diedero accesso ad una serie di segreti di Clan sicuramente e gelosamente custoditi.

    Per Kaoru il trucco di apprendere le basi di quell'arte oculare stava nel gestire la propria parte mentale, emotiva, spirituale. Nel sviluppare una forma mentale sufficientemente raffinata per gestire il proprio chakra in maniera tale da poter annullare l'effetto dell'avversario. Una sorta di flusso di pensieri inverso. Tuttavia il problema non era il modo in cui apprenderlo ma la velocità la quale questo processo richiedeva per essere raffinato. Sospirai, immaginandomi fin da subito un esercizio estenuante.

    Sono d'accordo Kaoru-san, ogni abilità speciale richiede uno sforzo speciale per essere appresa. Lo stesso valse per la Veste Elettrica, d'altronde. E sono consapevole che il tempo è tiranno. Dunque accetto l'applicazione del simbolo. Mi avvicino io. E così mi sarei lentamente appropinquata alla giovane. Quasi ad una distanza sufficiente per sentire il proprio respiro, o meglio il profumo ed ormoni che il mio corpo in quel momento emanava. Fino a che punto la sua concentrazione poteva restare ferma? Imponimi di non smettere mai di pensare a te Proferii decisa, un tentativo di approccio decisamente non convenzionale. Fallo anche per le mie copie. Velocizzeremo l'apprendimento.

    A quel punto non avrei fatto altro che creare tre copie fisiche di me stessa e di conseguenza ciascuna di esse, me compresa ovviamente, non fece altro che pensare a Kaoru-san. Nella maniera più assoluta possibile. Cercando di raggiungere la forma più pura. Quella donna non sapeva esattamente contro chi aveva eseguito il simbolo del pensiero. Io ero riuscita a confinare nella mia mente la non-volontà del Jigoku no Hebi. Un passaggio che un semplice Genin, in procinto virtualmente di imparare gli Iga, non poteva certo anche solo immaginare!

    Peccato che quel pensiero sul Jigoku mi fece scordare per un solo attimo la mia volontà ferma di focalizzarmi su Kaoru. Un dolore atroce colpì la mia testa, un dolore che mi ricordò la separazione delle copie all'Abete, tanto è vero che una delle Kage che avevo creato scomparì Non mi arrendo per così poco. Continuiamo. E così avrei fatto, focalizzandomi in maniera totalizzante su Kaoru. L'esercizio sì era mentale, ma richiedeva una concentrazione fuori dall'ordinario. Separare le propria mente dal pensiero costante di molte e varie preoccupazioni era terribilmente complesso. E rivoli di sudore presto iniziarono a scendere dalla mia fronte, fino a insinuarsi negli angoli più in basso, seguendo le curve naturali del mio corpo e dei miei vestiti sempre più trasparenti a causa dello sforzo che stavo eseguendo. Chissà se quella visione avrebbe rotto la stoica concentrazione degli Iga.

    Solo a quel punto, dopo diverse ore, mi ritenetti sufficientemente pronta per passare alla fase successiva. Annullai le mie copie e riversandomi l'esperienza che anche loro avevano accumulato. Ero un fascio di nervi teso, perché sapevo quanto un minimo errore potesse in qualche modo catapultarmi contro. E così quando Kaoru generò contro di me una spinta reagii in maniera eccessiva, quasi come un animale spinto dall'istinto di sopravvivenza, creando una mia volta una spinta grazie ad esplosione di chakra compresso, tramite Nota del Dolore. Probabilmente la mia forza avrebbe tremendamente surclassato quella di Kaoru, spingendola via NO! Mi dispiace, Kaoru... feci per fare un passo verso di lei quando un secondo dopo di nuovo la teste fece per scoppiarmi, un dolore talmente forte che lanciai un urlo AAAAAh! Maledetti Kami! Scrollai la testa e mi focalizzai di nuovo su Kaoru, mentre le vene sul mio volto si fecero decisamente più marcate Riproviamo... giuro che ti non farò male. Mi promisi di non arrecare quanto più male di quello subito, nell'addestramento contro Kaoru. Mi venne in automatico questo pensiero, se così si potevano definire, e una volta che questo divieto si aggiunse a quello di fissare costantemente Kaoru in qualche modo percepii che venne più semplice il tutto. Molto più chiaro. Anche se difficilmente spiegabile in altri termini.

    Così quando giunse la seconda spinta cercai di intercettarla con la mano focalizzando il pensiero di voler annullare quel flusso. Annullare nella misura in cui la mia mente voleva azzerare la volontà di quella spinta di spingermi. Non avvenne, e così venni lanciata indietro. Più e più volte. Un infinità di volte. Certo Kaoru mi aveva chiesto prima di intercettarlo, e poi di annullare ma decisi di eseguire o almeno provarci ad eseguire entrambe le azioni fin da subito.

    Non fu semplice, ci volle tempo e molta pazienza. Senza considerare che fui più e più volte sull'orlo di perdere la concentrazione, il pensiero e non potevo permettermelo, a meno di non soffrire. La notte fu allo stesso. La prima volta la scossa che mi giunse in testa fu talmente micidiale da togliermi il sonno per ore e ore. Motivo per il quale attingendo alle riserve della Lacrima mi drogai con varie sostanze, in vena, per distendere la mente e liberare la testa da tutti i pensieri inutili. Avrei preso sonno pensando a Kaoru e mi sarei svegliata sempre pensando a lei. In tutti i modi possibili.

    Una volta che mi sarei ripresa dalle sostanze della notte avrei continuato ad allenarmi e nei giorni focalizzandomi sul pensiero, sulla ferma volontà di annullare la volontà avversaria. Tramite la mia componente mentale notai quanto effettivamente stavo cogliendo ogni spinta come un'opportunità per dare quella scossa infinitesimale di chakra, giusto per entrare in contatto con l'avversario nella misura in cui poi si sarebbe riversato su di esso la mia volontà di annullare la sua spinta. Una volontà che per necessità doveva essere superiore alla sua. Era qualcosa di destabilizzante, soprattutto per un esperta di taijustu o ninjustu come me. Molto pericoloso e molto efficace. Per quello avevo apprezzato in passato l'Occhio dell'Annullamento. Non restava che capire se per Kaoru quella parte dell'addestramento fosse stata sufficientemente superata!



  5. .

    Una Questione d'Onore

    V




    Ci fu da discutere, e il mio sguardo si spostò da interlocutore a interlocutore a seconda di chi prendeva la parola. Mi sembrò evidente che c'era un po' di scontro, acidità, tra i presenti nonostante in teoria fossero dalla stessa parte. Avrei potuto sfruttare quella situazione? Comunque, per una delle poche volte ad Ame, la sincerità aveva premiato. Parlare del Valzer senza sapere cosa esso sia non aveva alcun senso e di conseguenza se da una parte mi dimostrai carente di informazioni dall'altra posi le basi per una trattativa. Trattenni ogni genere di espressione sentendo ciò che aveva da dirmi Tadori, mantenendo il mio sguardo glaciale e notando eventuali movimenti sospetti. Resistiteti a scoppiare a ridere in faccia a tutti i presenti quando sentii la cifra che ci aspettava! Una cifra fuori da logica, e parametro. O i presenti mi stavano fregando oppure davvero erano stati fregati a loro volta da qualcuno di più furbo e magari più avvezzo alle logiche di Ame. Cinquantamila Ryo infatti erano una quantità mostruosa di soldi. Personalmente mettendo pure insieme più membri di spicco di Ame, e dei Fiori in particolare, raggiungere una cifra del genere prendendoli dal loro portafoglio sarebbe stato assolutamente impossibile.

    Quindi quel premio era probabilmente uno specchio per le allodole, un modo per fregare qualcuno. Restava da capire fino a che punto questo Tadori fosse coinvolto. Tuttavia la mia attenzione fu richiamata da tre eventi particolari: la prima fu la richiesta di un assicurazione sulla quale avrei approfondito il discorso a breve, la seconda sulla ricerca di un invito per partecipare a questa fantomatica missione e infine la terza e la più importante fu la gradevole sensazione di aver raggiunto almeno uno degli obiettivi prefissati. Avevo appena scoperto che fine aveva fatto Arata, perché quella donna era proprio l'arciera! Era alla mia portata, e di certo non me la sarei fatta sfuggire facilmente.

    Capisco, e accetto l'invito. Infondo, mi darete ragione, non sapere che cosa succede di così importante nel proprio quartiere è un affare alquanto increscioso. Quindi... perché no? Tuttavia sono desolata, l'ho detto anche all'inizio. Siamo ad Ame, in casa mia, e le regole cerco di farle rispettare. Non posso offrirvi niente in cambio senza ricevere altrettanto e se volete un'assicurazione allora andare a Konoha o in qualche posto dove esiste un Daiymo. Non funziona così ad Ame. sorrisi, divertita Quello che vi posso offrire è uno scambio. L'arciera... indicai con la mano proprio Arata Ha un bella faccina, potrebbe venire con me e così con voi Ortensia. Una donna per una donna. Oppure francamente cinquantamila ryo a testa non interessano. Posso accettarne anche trentamila e il resto darlo a voi. Oppure mi lasciate ottenere l'invito per conto mio, e vi fidate della mia parola che vi posso assicurare ad Ame vale molto di più di una stupida assicurazione. Scegliete una delle possibilità che vi offro.

    Forse sarei riuscita a convincerli, forse no. E in quel caso se avessero dato segno di ostilità nell'ambiente circostante avrei scaricato una potente combinazione sonora coinvolgendo i tre; mi sarebbe bastato battere semplicemente le mani, ninjustu e abilità frutto di anni di esercizio [Nota Assordante] Questo è un avvertimento, possiamo combattere per sprecare energie, tempo e possibilità. Decisamente poco saggio, a prescindere non trovate? Oppure mi lasciate andare e continuiamo con la nostra collaborazione. In caso contrario sarò costretta a catturarvi e torturarvi finché non parlerete. Sono una tipa ragionevole, e fidatevi non ne troverete molte ad Ame di signore a modo come me.

    Se comunque non ci fosse stato un combattimento allora mi sarei diretta nuovamente da Akashi. E una volta entrata, richiamando sicuramente l'attenzione di Akashi e di molti altri commensali avrei invitato l'oste a parlarmi, in una stanza lontana da occhi e orecchie indiscrete. Guardandolo con sguardo glaciale l'avrei squadrato dall'alto al basso, sapeva quando scherzavo e quando invece entravo nelle veci di membro dei Fiori Quell'uomo mi ha teso una trappola, mi ha avvelenato e ha ferito il mio orgoglio. Soprattutto perché è avvenuto a casa mia. Sai che cosa significa per te? Sei stato tu a indicarmelo, Akashi. Terminai la frase, senza aggiungere altro. Avrei creato una tensione terribile. Agli occhi di un esterno non sarebbe apparso affatto corretto, scaricare le colpe sull'oste. Ma eravamo ad Ame e potere e forza potevano permettere i gesti più efferati. Gesti criminali, e questo Akashi sicuramente lo sapeva, si stava giocando la vita o i suoi Ryo a seconda della risposta che mi avrebbe dato Ti perdonerò, se mi darai questa volta delle informazioni che uno dalle orecchie ben aperte come le tue potrebbe sapere. Dimmi del Valzer. Dimmi cosa è, a chi chiedere per ottenere un invito. Oppure se conosci qualcuno di immischiato in affari che si muovono nei Fiori ma che i Fiori purtroppo non ne sono implicati. Odio... essere... all'oscuro. Non aggiunsi altro, ma feci un passo verso di lui proiettando la mia ombra sulla sua figura. Qualcuno avrebbe pure giurato che l'ombra appariva a forma di lupa, che stava digrignando i denti.... affamata.


    ______________________



    Sicuramente per Shunsui l'infiltrazione, viste e considerate le capacità delle sue marionette, non ebbe contrattempi o imprevisti e sostanzialmente Hagomoro riuscì a giungere letteralmente davanti a Utake. Di certo l'opzione che scelse l'Hayate fu imprevedibile, optò di rivelarsi in parte e di parlare direttamente con il Maestro. Quindi decise di giocarsi il tutto e per tutto.

    Quello chiaramente perché non conosceva l'uomo che era al suo fianco, ancora prima di concludere il discorso il Kabuki mosse la propria arma con intenzioni decisamente offensive nei confronti della marionetta, anche se ovviamente non sapeva contro chi rivolgeva la propria potenza. Tuttavia l'intenzione offensiva del Kabuki venne presto bloccata dalla trappola che Hagomoro aveva preparato con la sua marionetta, un ulteriore segnale di quanto l'Hayate fosse un calcolatore spietato e preciso Ma cosa?! Esortò l'uomo bloccato in una posizione decisamente insolita Ti prego Raisemon fermati! Cosa dovrebbe evitare di distruggerlo nei prossimi istanti? forse Utake a conoscenza dei poteri di quell'uomo, e proprio per quello lo aveva pregato di non intervenire sebbene in apparenza la situazione fosse in suo sfavore Lui ci può aiutare. Lui mi può aiutare! Utake scrollò la testa, alquanto scombussolato dalla situazione che si era appena venuta a creare Io la vedo come una vera fortuna. Hagomoro può aiutarci, è esperto quanto me nelle arti trascritte ninja. E sì, stiamo cercando di applicare il Sigillo delle Cento Anime in una maniera più raffinata. Non solo per me, o i miei compagni ma anche per altre persone. Lavoro per Raisemon, il nostro mecenate. Colui che ci sta fornendo mezzi, soldi e possibilità. Ma non posso dirti altro. L'ultima parola, per proseguire con il discorso, spetta a Raisemon. Mi dispiace, Hagomoro, ma devo rispetto a quest'uomo. Il Kabuki squadrò con attenzione la marionetta, individuando qualcosa di anomalo. Qualcosa che non riusciva a capire e per quello avrebbe cercato garanzie Liberami o non parleremo oltre e se Hagomoro avesse accettato la sua richiesta avrebbe proseguito Mi fido di Utake, e la ricerca che sta seguendo è fondamentale per me e per i miei interassi. Dunque se puoi aiutarlo sei il benvenuto. Ma non mi piace il fatto che tu sia un Ninja... più abile della media. Noto che non sei con il tuo essere originale, giusto? Forse una Kage Bushin raffinata, o un elemento manipolato. Sappi che io non tratto con gente che non ha l'onore di presentarsi direttamente. Sai dove siamo, ti aspetto in carne ed ossa. Presentati con il tuo nome, e ti apriremo la porta. Non ci sarà bisogno di infiltrarsi. E mi aspetto delle garanzie che tu non ci venda ai Cuori, o ai membri di Ame. Che genere di garanzie dovrai dimostrarmelo tu.

    Avrebbe continuato ad osservare la marionetta, pronto a reagire se dovessero esserci stati movimenti sospetti. Rimanendo in attesa eventualmente dell'arrivo di Hagomoro Utake, te prosegui con il lavoro. Non abbiamo tempo da perdere.

    Che fare dunque per Shunsui? Rischiare ulteriormente? D'altro canto il dado era stato tratto. E le ricerche che stava tanto inseguendo erano così a portata. Perché rinunciare proprio ora?




  6. .

    La Bilancia Nera

    XIII



    Lo scontro era arrivato al suo apice, e lo si poteva capire dal sangue che da una parte e l'altra del campo di battaglia era già stato versato. Senza dubbio per la coppia di Genin il loro avversario era un tizio ostico, e soprattutto difficile da affrontare in quanto ben diverso come forza, statura e strategia rispetto a contro chi erano abituati a combattere i Ninja.

    Ma non per questo Fudoh e Masayoshi desistettero, anzi il Kiriano difronte a quella serie di difficoltà e di attacchi incessanti scelse la via più pericolosa: ovvero quella di affrontare faccia a faccia il suo nemico, in un corpo a corpo furioso.

    I denti di Ryuk penetrarono le maglie della cotta e si infilarono provocando ferite profonde alla carne del Genin, tuttavia Fudoh scelse volutamente di farsi colpire per attaccare di controtempo il suo avversario. Le spine, o meglio i suoi capelli trasformati, andarono a infilarsi nel palato, lingua del falegname causando più che un danno critico in realtà un dolore insopportabile talmente forte da spingerlo via aprire la bocca e ritirarsi quel tanto che bastava per chiudere di nuovo la mascella e rompere letteralmente con i suoi denti le spine. [Slot Difesa 1] Si accorse allo stesso tempo dell'arrivo del colpo portato con il Fuuma Kunai, sarebbe bastata un'arma più piccola per colpire l'occhio di Ryuk ma le dimensioni dell'arma e la dinamica del colpo portato con così poca distanza impedirono al Kiriano di colpire l'occhio ma di far penetrare, seppur poco in profondità, la punta del Fuuma Kunai il quale arrestò la sua corsa appena incrociato l'osso temporale. [Danno] Un nugolo di sangue avrebbe sicuramente sporcato la mano e il volto del medico prima che la spinta gravitazionale allontanasse l'uomo dal Kiriano.

    Il Falegname prima masticò, forte dei suoi denti aguzzi, e poi sputò le spine residue dalla bocca in un misto di carne, ossa e capelli induriti. In quel frangente però non si era accorto dell'arrivo alle sue spalle di Masayoshi il quale aveva forse carpito uno dei punti deboli dell'uomo. Se non potevi tagliarlo potevi però colpirlo forte! E così il danno del taijustu andò a scaricarsi contro la colonna vertebrale del Falegname bloccandolo, anzi paralizzandolo letteralmente dal dolore, per qualche istante. [Danno] Una finestra temporale però sufficiente per colpire i suoi tendini. Come il resto del suo corpo però la sua resistenza era molto alta e il danno non fu elevato. Non ebbe il tempo di difendersi e una piccola lacerazione andò ad aprirsi sul cavo popliteo ma non sufficiente per azzopparlo, forse rallentarlo. Quello sì. Lo stesso valse per il colpo al collo, la scimitarra andò a sbattere come una piccola lama contro un tronco. L'effetto fu lo stesso. La pelle venne lacerata e in parte i vasi del collo vennero in qualche modo intaccati. Dal collo dunque scese del sangue, copiosamente, ma non fu un danno critico. [Danno]

    Ryuk si sarebbe alzato a quel punto. Ferito in più punti ma non per questo meno intento a concludere il lavoro. Si sarebbe portato la mano destra sul collo e stringendola come non mai si sarebbe praticamente a bloccare il sanguinamento. [S. Gratuito Veloce] Si sarebbe trattato sicuramente di una misura estrema ma per il momento avrebbe funzionato.

    Strascicando qualche parola si limitò a dire Ora tocca a te... Voltandosi verso il Genin di Suna e recuperando da dietro la schiena con la mano destra un'ascia l'avrebbe lanciata, con estrema velocità e potenza, ad altezza del torace del Sunese [S. Azione 2] per poi alzare la gamba destra e sganciare un calcio a spinta contro di lui sempre ad altezza del suo petto. [S. Azione 3] Poi appoggiando la gamba si sarebbe dato la spinta per colpire nuovamente. Alzando il braccio sinistro e recuperando l'ennesima ascia avrebbe calato dall'alto al basso un fendente con l'arma cercando di colpire il centro della testa della Forza Portante. [S. Azione 4]Comunque si fosse difeso appena avrebbe terminato l'attacco avrebbe tolto la mano destra e concentrando la forza dei muscoli della spalla e del collo avrebbe creato una pressione fuori dall'ordinario. Una pressione talmente forte da far schizzare una quantità di sangue spropositata contro il volto di Maayoshi, forse abbastanza per confonderlo o “accecarlo” momentaneamente. [S. Azione 5] E sfruttando quella distrazione recuperando un'ascia anche con la mano destra avrebbe eseguito un fendente, incrociando le direzioni dei colpi a formare una X, contro il petto del Sunese. Un colpo forse che sarebbe bastato a metterlo a terra! [S. Azione 6]

    In tutto ciò Primo non rimase veramente fermo, immobile, a guardare la battaglia in corso. Stava osservando e avrebbe intravisto in quell'ultimo attacco di Ryuk contro Masayoshi una finestra temporale per agire. Infatti il Falegname si sarebbe trovato con entrambe le mani distanti dal suo corpo e dunque Primo fece spuntare, sfruttando le sue Doton e molto chakra, uno spuntone di legno da dietro la schiena dell'uomo. Un colpo veloce, potente ma poco preciso purtroppo. Lo spuntone infatti andò a trapassare da parte a parte Ryuk ma sul suo fianco, ad altezza dell'addome. Forse causando un danno tremendo. Tuttavia il falegname, sputando altro sangue dalla bocca, non andò a tranciare lo spuntone. Forse per qualche motivo. Anzi, sul suo volto si era dipinto un sorriso mefistofelico. Che cosa poteva significare per i Genin? [Danno]






    Edited by ~Cube - 24/8/2022, 17:56
  7. .

    La Lacrima d'Argento

    Post Quinto - Masuharu




    Ascoltai con attenzione le parole di Masuharu, con le gambe accavallate l'una sull'altra e, con il gomito appoggiato sulla coscia, intenta con la mano a sostenermi il mento. E a conclusione delle sue risposte rimasi tremendamente delusa. Infondo gli avevo dato varie possibilità. Dopo una sonora lezione gli avevo detto di andarsene, senza ulteriori conseguenze, oppure di sottostare alle mie regole e diventare così un mio dipendente. Eppure continuò a marcare il territorio, pavoneggiandosi al mio livello. Non solo, dopo avergli impartito una lezione di umiltà grazie anche alla sua sincerità forzata mi confermò il suo carattere e di fatto la decisione che avevo preso su lui. Si era scavato la fossa da solo.

    Era da tempo che non mi intrattenevo in una conversazione sincera con qualcuno, Masuharu. Non mi dimenticherò di questo giorno. dissi Ma con le tue parole ti sei condannato. Non puoi pretendere di contrattare con una Signora del Crimine se non hai la forza di imporre le tue idee, o i Ryo per convincermi era proprio quello il motivo che mi aveva spinto a tradire Oto. La ricerca di persone, eventi od occasioni che mi avrebbero permesso di diventare più forte, e più velocemente di quanto Oto potesse darmi Ti avevo dato l'occasione di andartene ma ci hai letteralmente sputato sopra e ora dopo la mia, ragionevole, proposta di lavoro ci sputi sopra nuovamente. Mi dici che hai già un Padrone, dunque se questo Jashin ti chiedesse di tradirmi tu lo faresti quasi sicuramente. Mi dici che hai già una famiglia e quindi non difenderai mai con la tua vita la Lacrima. Infine pretendi di ottenere migliaia di Ryo fin da subito, dichiarandoti un commerciante e quindi al soldo del miglior offerente. Riassunsi il suo discorso, di fatto ponendo il mio punto di vista Io cercavo semplicemente una persona di fiducia, umile, perché tale doveva essere e te mi hai dato tre eccellenti motivi per ucciderti. Sei una scheggia impazzita, Masuharu, ed è meglio fermarti finché è possibile.

    Così con un un gesto sinuoso mi portai alla mano sinistra un coltello da lancio e con un movimento secco lo avrei scagliato contro il centro del collo del Ninja [S. Azione 1] Vediamo fino a che punto sei immortale. E sorseggiando un buon sake lo avrei osservato spirare, lentamente, o verificare quanto veramente fosse immortale.

    Se, come immaginavo, sarebbe morto soffocato dal suo stesso sangue mi sarei alzata scrollando la testa La conferma che era pazzo, privo di senno. Una scheggia... impazzita.e creando due copie fisiche di me stessa avrei dato l'ordine di sbarazzarsi del corpo, lasciando a loro il lavoro sporco nel mio ufficio. [Kage Bushin] Nella fattispecie le mie Kage avrebbero diviso il suo corpo, in vari pezzi con un faticoso e lungo lavoro di tirapugni. Logicamente il risultato sarebbe stato molto grezzo, non essendo il tirapugni pensato per quel genere di lavoro ma non mi avrebbe importato. I pezzi, accuratamente sigillati in sacchi impermeabili (per evitare di lasciarmi scie di sangue dietro), sarebbero stati sufficientemente piccoli da farli entrare nei vari forni o camini di servizio della Lacrima d'Argento. Tutto il corpo di Masuharu sarebbe diventato combustibile. Ovviamente le Copie si sarebbero mosse con la massima discrezione, di notte, evitando di incrociarsi con i clienti e pulendo con attenzione ogni traccia o residuo che avrebbero causato. Masuharu di fatto sarebbe scomparso. E con quello la sua storia di vendetta, o di rivincita.



  8. .
    Ciao e benvenuto! Entra su Discord dove trovi la nostra community attiva riguardo al GdR e non solo!
  9. .

    La Lacrima d'Argento

    Post Quarto - Masuharu



    Lo osservai in silenzio. Mi ero immaginata una risposta più accesa, un odio più marcato eppure davanti a tutto quella che aveva subito fino a quel momento aveva seguito la mia richiesta. Una domanda di scuse. Le possibilità erano due, la prima era che stesse cercando nuovamente di fregarmi mentre la seconda era che, seppur con metodi decisamente discutibili, aveva capito che giocando con il fuoco si sarebbe decisamente bruciato, già più di quanto era rimasto colpito fino ad ora.

    A conti fatti potevano essere entrambe le cose. E la cosa non mi piaceva per nulla. Però d'altra parte ero nuova ad Ame, e avevo bisogno di recuperare quanto più supporto possibile e tralasciare una risorsa ninja, per quanto imprevedibile, era sicuramente uno spreco. Dovevo in qualche modo decidermi. Inoltre la situazione, rispetto al momento in cui Masahume si era presentato come un molesto alla mia porte, era diversa. Avevo sostanzialmente in pugno il suo futuro e potevo decidere se tentare un ultima occasione per redimersi, o chiudere definitivamente la faccenda. 

    Certo, si era scusato, finalmente, e per questo dovevo in ogni caso dargli adito di buona volontà Hai chiesto perdono... e sinceramente non me lo aspettavo. Immaginavo una tua reazione ben peggiore ed è un punto a tuo favore, in questa vicenda decisamente spiacevole. Questo spero di faccia capire in che mare melmoso sei finito e quanto stai rischiando. In ogni caso per i standard di Ame quello... che ti è successo è semplice acqua di rose. Resterai in queste condizioni per un altro paio di giorni; mentre io Yuri Zahard, proprietaria di questo locale, ragionerò sul tuo destino piccolo Ninja. non aggiunsi altro, lasciandolo sempre alle attenzioni di una mia copia.

    Non era un caso quel tempo. Avrei dato la possibilità al Maestro di agire come avevo ordinato, cosi da depistare la presenza di Masuharu e nel frattempo avrei tenuto d'occhio le condizioni del ninja che avevo praticamente imprigionato alla Lacrima. Ovviamente sarebbe stato sempre sotto stretta osservazione da parte di una mia copia fisica. 

    Al termine dei due giorni sfruttando un momento in cui Masuharu si fosse addormentato con la mia presenza diretta avrei richiamato il Maestro, nella sua forma umanoide [Tecnica del Richiamo][Il Maestro], e dopo essersi assicurato che per nessun motivo si sarebbe risvegliato grazie all'uso del Sonno delle Piume il Maestro sempre avrebbe impresso dietro al suo collo, sulla nuca, un sigillo del pensiero che avrebbe assicurato questa richiesta: rispondi sempre con la massima sincerità a Yuri Zahard. [Simbolo del Pensiero] un modo decisamente efficace ed efficiente per assicurarmi che non ci sarebbero state fregature nella conversazione che sarebbe avvenuta con lui il giorno dopo. 

    Appena risvegliatosi Masuharu mi avrebbe trovato lì vicino, senza la presenza del Maestro che nel frattempo si sarebbe allontanato. Io invece sarei rimasta intenta a sorseggiare un cocktail a base di sake, consapevole che il Sigillo avrebbe reso Masuharu molto più sincero di quello che mi dava come impressione Ascoltami bene Masuharu. Ho pensato molto alla tua situazione e con questa conversazione vigerà una regola semplice: si parlerà con la massima sincerità. D'accordo? questo avrebbe in un certo senso giustificato per Masuharu quella sua intenzione di rispondere con altrettanta sincerità Ho dei piani per me e per Ame. Ma allo stesso tempo non sono così ingenua da ipotizzare che potrò cavarmela sempre da sola. Ho bisogno di un supporto e tu potresti essermi d'aiuto. Hai visto quanto il mondo ninja, di Ame e del crimine possa essere terribile e io te ne ho dato un assaggio. Quello che ti offro è semplice: io sarò la tua padrona e tu il mio servo finché tu non sarai abbastanza forte da poterti difendere da solo. Ti insegnerò le arti Ninja, guadagnerai il minimo per sopravvivere e avrai casa e alloggio qui alla Lacrima. Imparerai a gestire come si deve il locale al posto mio insieme alle mie matrone quando io sarò assente. Da parte mia Io giuro che ti proteggerò, in quanto mio servo, e tu in cambio mi giurerai che non arrecherai alcun danno in qualunque modo a me, o alla Lacrima... dovrai migliorare il tuo modo di essere poiché la Lacrima d'Argento, io e le mie matrone diverremmo la tua nuova famiglia. Di conseguenza non ruberai o condividerai informazioni, né cercherai di fregarmi mai. Per nessun motivo. Per nessun prezzo. Altrimenti se lo verrò a sapere subirai una sorte tremenda. Infine per nessun motivo ti sarà concesso di salire all'ultimo piano, nei miei appartamenti privati. Poi.. quando riterrò che sarai autonomo allora potrai gestire un intero locale a mio nome, e mi dovrai solo il 25 per cento degli introiti. lasciai passare qualche secondo Senza contare che premerò personalmente per farti entrare nella gerarchia del Seme dei Fiori, uno dei quattro pilastri criminali su cui si fonda il potere di Ame. Cerchi la forza? Non esiste via più veloce di questa. Lavora per me, e lavorerai per i Fiori e per Ame. Questo ti garantirà potere, Ryo e rispetto. nuovamente attesi qualche attimo Queste sono le condizioni, che non possono essere trattate. Se accetti me lo puoi giurare sulla tua vita e sulla tua parola, Masuharu?

  10. .

    Nero Profondo

    L'ARRIVO DELLA TEMPESTA




    Per Febh Yakushi, uno tra i migliori ninja Accademici tra già i migliori Ninja Accademici che il mondo avesse mai conosciuto, le notti non sarebbero mai state più le stesse. E non perché le passasse insonni in attesa del nuovo numero di Occhi del deserto ma perché un qualcosa di oscuro... Di incomprensibile lo avrebbe presto colpito. Durante la notte avrebbe gridato, svegliandosi fradicio di sudore. E cosi sarebbe successo da li ad un tempo indefinito, finché non avrebbe cercato lui stesso una soluzione. Il suo corpo perfetto tuttavia non avrebbe registrato variazioni di sorta e se per le prime notti la vecchia Ogen avrebbe sorvolato sui rumori molesti che Febh urlava nel bel mezzo della notte i giorni successivi avrebbe iniziato a preoccuparsi... talmente tanto da cambiare camera e spostarsi dalla parte opposta solo per riposare tranquilla.

    Impossibile dire che cosa stesse succedendo finché dopo svariate notti una voce si sarebbe fatta più presente. Difficile dire se era tra la veglia, l'incubo o il sonno ma una cosa era certa: la voce proveniva dalla boccetta del veleno che aveva permesso l'uccisione di quel Kami.

    SALVAMI.



    Poteva ignorarla quella voce dalla boccetta. Poteva gettare fuori dalla finestra, bruciarla, cancellarla dalla terra con la sua ninjustu più potente... ma alla notte o appena avrebbe chiuso gli occhi quella boccetta sarebbe riapparsa vicino a lui e dal veleno una voce quasi femminile avrebbe petulato a gran voce aiuto.

    SALVAMI. SALVAMI. SALVAMI. SALVAMI.



    Ad un Ninja esperto come Febh Yakushi non sarebbe sfuggito un particolare molto singolare. Quella voce per quanto senza nome aveva una particolarità che ad un esperto ventriloquo e ad un orecchio fine, soprattutto se esaurito mentalmente dall'incessante richiesta, non sarebbe sfuggita. Aveva un accento particolare, un inflessione che proveniva solo da un posto conosciuto dal continente. Il Paese delle Valli.

    ______________



    Raizen in simbiosi con la Volpe a Nove Code rappresentava anche lui un elemento cardine dell'alleanza accademica. Si poteva dire che il suo lavoro principale in quel momento era quello di funambolo, più che rappresentare come Hokage un villaggio. Era un uomo di mezzo che cercava in tutti modi di mantenere un equilibrio in un'alleanza che vacillava praticamente ovunque, oppressa da lotte interne e da minacce esterne.

    Il suo lavoro dunque era molto pesante, stancante e di certo quel poco tempo che aveva a disposizione doveva sfruttarlo per riposare. Almeno in teoria... questo perché la Volpe avrebbe iniziato ad essere agitata. E muoversi internamente, come se un pensiero o meglio un tarlo mentale la coinvolgesse giorno e notte. Un messaggio assolutamente inequivocabile che Kurama avrebbe di sicuro riferito al portatore del nove code.

    UCCIDIMI. UCCIDIMI. UCCIDIMI. UCCIDIMI.



    Sarebbero state le parole che avrebbero tartassato nel riposo Kurama e che di conseguenza si sarebbero ripercosse su Raizen. Ma da dove proveniva quella voce? E come fermarla? La Volpe avrebbe riferito all'Hokage un solo indizio o meglio una serie di immagini la cui descrizione avrebbe inevitabilmente condotto ad un luogo solo e conosciuto. Il Paese delle Valli.

    ______________



    Ru Wai invece era un vero maestro, un redivivo dal passato torbido e sconosciuto, che agiva al crepuscolo. Là dove la luce cedeva al passo all'ombra. Ad Ame era una figura di spicco, un perno di quel sistema tutto unico e ammalato fino al midollo. Alla Zanna era l'enigmatico salvatore e per l'Accademia una risorsa utile da spolverare quando le situazioni si facevano troppo scottanti.

    Pure per lui le notte non gli avrebbero dato pace. Questo perché poco a poco qualcosa sarebbe cambiato dentro di lui. Prima come qualcosa di leggero poi via via sempre più pressante su un aspetto della sua vita quasi centrale, più della sua vita stessa. Le sue voci sarebbero state poco a poco soppresse da altre due voci, più imperianti. Le voci avrebbero provato a combattere, a sforzarsi ma nel mezzo del pensiero la mente di Ru wai sarebbe stata sconquassata da due richieste, ben distinte.

    UCCIDIMI. SALVAMI. UCCIDIMI. SALVAMI.



    La situazione doveva essere presa in mano in qualche modo e probabilmente Ru Wai si sarebbe accorto che muovendo qualunque delle sue falci, magari in un addestramento o usandola contro qualche ubriaco alla Locanda dei Veri Batuman la falcia in questione avrebbe vibrato in una direzione specifica. E in quel punto le sue sinapsi, le sue voci interiori avrebbero in qualche modo indotto a Ru Wai la sensazione che la pace l'avrebbe trovata molto lontano. Lì le sue voci sarebbero venute in aiuto gridando al Ru Wai fisico che stavano combattendo contro una presenza non gradita, una presenza che in qualche modo a loro non comprensibile portava ad un luogo, l'unico indizio. Il Paese delle Valli.

    ______________



    Quindi sia a Febh Yakushi che all'Hokage e al Mercenario non sarebbe rimasto altro che partire, quantomeno per cercare una soluzione al loro riposo. Dove? Verso il paese delle valli. Non avrebbero avuto molte altri informazioni. Luoghi o persone. Probabilmente arrivando lì qualche risposta l'avrebbero trovata. Forse nel riposo, o parlando con le persone. O semplicemente mettendo piede in quel Paese.

    In ogni caso per i tre Ninja solo e se avessero avuto l'intuizione di indagare a fondo su quel Paese avrebbero scoperto che avvenne una missione di un certo livello e seppur secondariamente fu collegata agli eventi che sconvolsero il mondo con l'apparizione del veterano. Ma quella era tutt'altra storia.

    Questa invece riguarda il destino del Chakra e di quanto la vita di ogni Ninja, buono o cattivo, mortale o immortale, potesse essere in pericolo.


    CITAZIONE
    Avete una vostra giocata, vi avevo avvertiti che prima o dopo gli eventi di GOD sarebbe successo qualcosa e vi aspetta un'avventura direi importante. Se volete ovviamente partecipare e fidarvi di me come QM.

    Siete giocatori i più esperti del GdR e non mi metterò troppi dettagli su cosa fare, avete degli indizi, o molte opportunità. Mi adeguerò alla vostra creatività e fantasia.

  11. .

    La Lacrima d'Argento

    Post Terzo - Masuharu



    Lasciami pensare mmh... ok, mi hai convinto Masuharu. Effettivamente sono stata cieca a non valutare i vari vantaggi che mi hai espresso. Abbiamo un accordo e sono ora convinta che possiamo guadagnarci entrambi. E sai cosa ti dico? aggiunsi, con tono di voce rassicurante [Recitazione] Che ti meriti anche una bella scopata con la sottoscritta. Avrei stretto la sua mano Di solito alla Lacrima d'Argento quando sigliamo un accordo lo facciamo su letto. Seguimi e ci divertiremo. Oltre che definire i dettagli. Che dici? avrei atteso una sua risposta e se avesse accettato lo avrei accompagnato, finalmente, all'interno della Lacrima d'Argento.

    Avrei chiuso la porta alle sue spalle nel mio ufficio Finalmente soli, Masuharu. Già. Finalmente soli... e così sarei scattata contro di lui mangiandomi quel poco spazio che ci distanziava [Slot Movimento Gratuito]e con il pugno destro, in una colpo diretto al centro del suo petto, avrei cercato di stenderlo e fargli perdere nuovamente i sensi sfruttando la forza dei miei taijustu e ninjustu. [S. Tecnica Avanzato, Azione Rapida] Se ciò non fosse bastato avrei tentato un seconda volta, l'istante successivo al primo colpo avrei sganciato un secondo pugno, con l'altro braccio (il destro) sempre contro il torace di Masuharu. [Slot Tecnica Avanzato 2] Non volevo rovinargli il suo bel faccino, infondo. E se nemmeno quello fosse stato sufficiente allora avrei continuato l'offensiva avvicinandomi a lui, eventualmente se si fosse spostato [Slot Azione 1], e avrei scaricato altri pugni diretti, prima con la mano destra, poi con la sinistra e infine con la destra di nuovo, contro il suo petto. [Slot Azione 2,3 e 4]

    Avrei eseguito la stessa identica sequenza di attacchi nel caso in cui Masuharu si fosse rifiutato di seguirmi all'interno della Lacrima d'Argento.

    E per entrambi i casi avrei cercato di ottenere lo stesso risultato, colpire talmente forte quell'uomo da farlo svenire e fargli perdere i sensi. A quel punto steso sul letto (se fosse stato fuori dal Locale lo avrei condotto tramite l'ingresso secondario nella mia stanza) mi sarei assicurato che non sarebbe più potuto muovere. Perciò gli avrei rotto le articolazioni principali. Utilizzando tutta la mia forza bruta e facendo leva con entrambe le mie mani avrei spezzato prima i suoi polsi e rotto le sue due ginocchia assicurandomi di sentire il classico crack che mi garantiva la riuscita dell'azione. Terminato mi sarei limitata a coprirgli con un straccio spesso di vestito gli occhi in maniera tale che non potesse più vedere che cosa sarebbe successo attorno a lui. Lo avrei spogliato di ogni avere e avrei bruciato i suoi vestiti.

    A quel punto avrei evocato, apparendo direttamente nella sua forma anonima e umana, il Maestro [Conoscenze Evocazione][Il Maestro] e gli avrei dato un ordine ben specifico Assumi le sue sembianze, è un tipo irruento, privo di senno e debole. Inoltre il suo tono di voce è simile a quello che io stessa sto usando. Bazzica attorno ad Ame, va in giro a locali. Fatti vedere e riconoscere, lascia delle tracce ma senza causare danni o guai. Se qualcuno è interessato a lui devono semplicemente sapere che è uscito incolume da questo locale. Poi fra qualche giorno esci da Ame, segui la strada verso Oto ma a un certo punto fai perdere le tracce in una locanda e scompari. Dovrò depistare la sua scomparsa. Il Maestro con un cenno della testa si limitò a recepire gli ordine e dunque dopo una ventina di minuti sarebbe uscito, con le stesse identiche forme, comportamento e voce di Masuharu dall'ingresso principale della Lacrima. Un depistaggio a regola d'arte. Poi avrei riempito la bocca di Masuharu con un pezzo di straccio, in maniera tale che non potesse più parlare. Chiaramente quel Ninja non sarebbe mai stato da solo. O sarei stato io a sorvegliarlo o una mia Kage Bushin evocata per l'occasione. [Kage Bushin]

    Da parte mia invece avrei aspettato che si risvegliasse, eventualmente utilizzando una mia Kage Bushin per sorvegliarlo mentre io non sarei potuto essere presente. Al suo risveglio comunque mi sarei fatta viva Dunque Masuharu, ti avevo avvisato. Hai offeso, nella maniera più spregevole possibile il locale. Ti sei paragonato a me, hai avuto pure l'ardire di porti sul mio stesso piano. E non c'è nulla di peggio in questa città che parlare sconsideratamente di Ryo e di guadagni. Ti rendi conto di quello che mi hai proposto? Dividere il ricavato della Lacrima? Hai idea di come l'onorabilità del mio Locale sarebbe stata messa in discussione se tu fossi andato in giro a sparlare della Lacrima? O anche solo porti al mio stesso livello? Scoppiai a ridire IhIhIhIHIHIHIHIHIHIH! Devo contenermi. Sono pur sempre una signora, di prima classe no? Io guadagnerò da te. Questo è poco ma sicuro. E lo vedrai presto come farò. Sarà un incubo per te, ovviamente. Ma ti sei scavato la fossa da solo... tuttavia non sarò così infima. Ad un certo punto ti ucciderò. E ti brucerò. Sì, non so quando... ma succederà. Gli avrei tolto lo straccio dalla bocca per lasciarlo parlare, godermi i suoi vaneggiamenti. E nel caso avesse iniziato a sbraitare con un rapida azione gli avrei chiuso di nuovo la bocca ma per un pò, rompendogli la mandibola con un pugno secco. Ogni tre quattro ore o io o una Kage Bushin si sarebbe assicurata che le sue articolazioni fossero sempre rotte, eventualmente spezzandole di nuovo se per qualche ragione sarebbe migliorate.

    Esattamente come ci avrei guadagnato da Masuharu? Beh a locale chiuso e solo per selezionatissimi clienti avrei riservato una stanza dedicata al piccolo Ninja, in cui sarebbe stato recluso. Questi clienti avrebbero potuto fare qualunque cosa su di lui. Violenze, torture e qualunque altra perversione. Avrei ovviamente fatto pagare a peso d'oro tale servizio finché il giocattolo non si sarebbe rotto. C'erano alcune regole. La sottoscritta o una mia copia fisica sarebbe stata sempre presente per assicurarsi che Masuharu non facesse qualche pazzia, anche davanti al cliente e da parte del cliente stesso doveva esserci il giuramento che non avrebbe mai scoperto il suo volto o parlato con lui o chiesto la sua identità. Sarebbe stato difficile visto che Masuharu in quei frangenti sarebbe stato coperto in volto e con la bocca chiusa. Comunque per il cliente se avesse infranto quella regola sarebbe stato ucciso, tutto spiegato in anticipo. Era un servizio pericoloso, infondo. Ma che solo la Lacrima d'Argento al momento ad Ame poteva offrire.

    In tutto ciò quando Masuharu non fosse stato impegnato a soddisfare i miei clienti allora io avrei agito su di lui, sfruttando il mio Kit di Inchiostri avrei sperimentato sul suo corpo varie combinazioni di inchiostro cercando di produrre dei personalissimi tatuaggi in grado di garantirmi certi effetti o vantaggi. [Inchiostratore] La ricerca principale era quella relativa all'inchiostro di qualità media: i Kessho. Avrei cercato di ottenere un tatuaggio, grazie alla qualità dei Kessho, in grado di eliminare appena al di fuori del corpo umano ogni liquido che sarebbe uscito dal corpo stesso. Avevo imparato a mie spese che dal sangue, o da capelli o da altro ancora i Ninja potevano ottenere informazioni cruciali. E di conseguenza dovevo nascondere questo punto debole, se così si poteva definire. Non solo, avrei anche cercato di migliorare la mia tecnica, rendendomi più precisa e veloce. E provare altre combinazioni. Avevo una tela umana a disposizione e non l'avrei sprecata. Ovviamente avrei attivato il tatuaggio, affinché sparisse prima di vederlo davanti al cliente.

    Infine quando ormai il corpo di Masuharu fosse stato irriconoscibile da... tutto quello che avrebbe subito allora gli avrei tolto di nuovo lo straccio dalla bocca E' da tempo che non mangi, che subisci l'impensabile e che patisci. Dimmi un po' Masuharu, hai ripensato al tuo comportamento? Credi ancora che siamo sullo stesso livello? Credi di avere il potere di contrattare? O mi chiederai... finalmente... scusa? Con sincerità. Pronunciai le ultime due parole avvicinando il mio indice alla sua bocca, curiosa di sentire la sua risposta.
  12. .

    Una Questione d'Onore

    IV




    [Nota per l'Archivista]



    Il piccolo colloquio che iniziai con il tizio ebbe un risvolto decisamente inaspettato. Sicuramente l'oste mi aveva indicato una persona sospetta, e non aveva motivo di fregarmi visto e considerata la sua attrazione verso le mie Matrone... quindi l'uomo con il quale andai ad interagire si comportòl da un vero e proprio scorbutico Tsk! mi limitai a rispondere, piccata dal suo tono di voce Chi ti ha insegnato la buona educazione? domandai sinceramente Di sicuro tua madre non ti ha spiegato come ci si comporta davanti a delle donne, e soprattutto a delle belle fanciulle come le presenti... Ma sorvolerò sul tuo modo di fare, per questa volta dissi, seccata Quindi fammi capire, prima mi disprezzi e poi chiedi comunque il mio supporto? Potrei ritenermi offesa per due volte di seguito conclusi, alquanto sbigottita dal comportamento di quel tipo Tuttavia ho alcuni interessi e avrai il mio perdono per questa volta.

    E così sorseggiando qualche bevanda mi alzai, suggerendo al tizio di fare altrettanto, in maniera tale da dirigerci verso la Lacrima d'Argento. Il problema iniziò subito, un problema decisamente serio considerata la situazione in cui poco a poco mi stavo trovando... in pratica non riuscivo più a raggiungere il mio locale! Ma come era possibile?

    La risposta a quella domanda arrivò ben presto, questo perché in qualche modo percepii il mio corpo come intontito da qualche sostanza, abbastanza potente da farmi perdere il senso dell'orientamento e come avrei ben presto scoperto da lì a poco a condurmi direttamente nella trappola di quella persona. Anzi, di più persone! Scrollai la testa, amareggiata come ben poche volte Povera me, fregata da un veleno! Ironico, non credete? Domandai al piccolo gruppo di avventurieri che si era formato e che mi aveva, assieme ad Ortensia, incastrato in quel vicolo.

    Erano tre, due a livello del terreno che bloccavano le mie uscite, e un terzo in alto il quale stava puntando una freccia contro la mia persona. Ascoltai con attenzione le loro parole, che richiamarono decisamente la mia curiosità. Valzer dei Semi? Non avevo mai sentito parlare di quell'argomento, ammesso che lo fosse. Ero decisamente nuova nei Fiori, e in Ame in generale e per quel poco che avevo avuto a che fare con i veri giocatori, squali, della città molto era nascosto e altrettanto celato. Poteva essere qualunque cosa, in positivo o in negativo. Di conseguenza sarebbe stato decisamente poco sensato rispondere a caso, magari fingendo di sapere. Mi avrebbero semplicemente preso poco sul serio e avrei degenerato la situazione Fate attenzione a mettere all'angolo un lupo, quando si trova con i suoi cuccioli. Il riferimento ad Ortensia era evidente, i miei occhi si fecero glaciali così come il volto Ora, credo che siamo ad una situazione di stallo. Potete attaccarmi, ma vi posso assicurare che nel giro di qualche secondo voi tre subirete la furia di una donna offesa... oppure possiamo parlare e dirmi che cosa state cercando. Non ho mai sentito parlare del Valzer dei Semi, ma come ogni donna di affari che si rispetti sono aperta, nonostante tutto, ad eventuali occasioni di guadagno. Mi considerate un lasciapassare... di conseguenza sono una risorsa utile in qualche modo. Parliamone e dividiamo eventuali ricavati, a seconda dell'interesse che andrete a suscitarmi. Conclusi, concentrata e con i pugni serrati. Pronta a difendere con le unghie e i denti il mio piccolo fiore.

    ___________



    Shunsui, grazie alle notevole e avanzate abilità delle sue marionette fu in grado di scampare ad una trappola ben organizzata. Non era chiaramente rivolta contro di lui, espressamente, ma contro chiunque fosse stato troppo curioso nell'indagare in quell'ospedale. Le sue ricerche ulteriori lo portarono a scoprire una seconda entrata nel seminterrato, inaccessibile utilizzando le abilità precedente delle marionette indice quindi di una sorveglianza maggiore.

    Sfruttando l'ingresso di un possibile addetto Shunsui cercò di entrare insieme, tuttavia quello che non poteva sapere era che la porta doveva sempre chiudersi una volta aperta e questo allarmò l'uomo. Tuttavia aveva presupposto una situazione simile e per il povero uomo, semplice portantino di analisi di laboratorio non ci fu scampo. Prima bloccato dal veleno e poi ucciso di una morte lenta e dolorosa non ebbe neppure la possibilità di esalare l'ultimo respiro colpito al fianco. E in questione di pochi attimi la marionetta divenne quell'uomo. Superando un lungo corridoio bianco, sterile, e dalle piastrelle per terra quadrate e intonse sarebbe giunto davanti ad una seconda porta, ancora più spessa della prima dove una telecamera puntava all'ingresso. Grazie al suo travestimento la porta si aprì lasciando spazio così al Jonin di entrare, senza destare sospetti.

    In poco tempo avrebbe sicuramente realizzato che si era infiltrato in un laboratorio sottobanco. Erano presenti almeno una decina di stanze, molto simili tra di loro, dove almeno una coppia di scienziati (o almeno si presupponevano tali) lavora con vari strumenti.




    Ad un certo punto un altro uomo, con un camice bianco, avrebbe interrotto la marionetta Hey, cosa fai lì impalato? Sembra quasi che sia la prima volta che vedi questo locale. Forza, muovi il culo Hokai. Nella stanza A5 stanno aspettando il sangue per le trasfusioni. E se la marionetta avesse deciso di seguire gli ordini avrebbe dovuto praticamente arrivare alla fine di quel piano ed entrando a destra si sarebbe affacciato davanti ad una grande stanza, che scavava nel terreno. Infatti a scala a rampe portava di un piano più basso, dove erano presenti contenitori cilindri abbastanza grandi per ospitare esseri umani. Oltre alla presenza di numerose macchine collegate con lunghi tubi a questi contenitori. E infatti in tre di essi, immersi in un liquido verdastro, erano presenti due uomini e una donna.



    E lì vicino avrebbe potuto vedere una presenza decisamente familiare: Utake Kimu. Era intento a scrivere su un plico di appunti e parlare con una persona al suo fianco, che appariva in una maniera tutt'altro che rassicurante. Con il volto dipinto e una lunga naginata al suo fianco sembrava effettivamente un tipo tosto. Chi era e che cosa ci faceva con Utake era un mistero.



    Come si sarebbe comportata la marionetta? Nessuno gli aveva detto dove esattamente consegnare le sacche di sangue. E se per il momento non aveva ancora attirato l'attenzione del duo, un passo falso o una parola di troppo potevano far degenerare la situazione. Se invece avesse deciso di avvicinarsi alla coppia allora avrebbe sicuramente udito il loro scambio di parole Raisemon capisco perfettamente le tue pressioni. Sono tanto quanto te interessato a risolvere la questione della rinascita nel più breve tempo possibile, e non smetterò mai di ringraziarti per il tuo supporto... l'uomo fece un passo verso Utake, senza praticamente produrre alcun rumore, con un tono di voce quasi metallico Ti ho concesso fin troppo tempo. Per ogni giorno che questo laboratorio lavora per te aumenta la probabilità che i Cuori ci scoprano. Lo sai le conseguenze quali potrebbero essere? Utake si silenziò, posando inevitabilmente lo sguardo verso la marionetta lì vicina. L'omone si voltò scrutandola Ancora un secondo lì fermo e ti taglierò da parte a parte, stupida feccia. Forza, aggiungi il sangue. Non avrebbe avuto molte alternative. La macchina era lì vicino, e presentava due grandi buchi. Il primo era sporco completamente di sangue nei bordi, il secondo invece era lindo privo di ogni genere di macchia. Quale scegliere? O improvvisare? Ma come?




  13. .

    Storie di Ame

    II



    Tra me e il committente della missione ci fu un importante scambio di parole, di informazioni e di accordi. Quell'uomo si professava religioso, e sicuramente il termine meretrice non si addiceva all'arte che veniva espressa dalla sottoscritta o dalle mie matrone che lavoravano quotidianamente alla Lacrima d'Argente, tuttavia considerata la posta in gioco sorvolai su quella parola limitandomi ad un piccolo, velato sorriso. Infondo se lui era lì, davanti a me in quel momento, significava che anche il suo cuore, la sua anima, nel profondo erano sporchi, macchiati.

    In ogni caso ottenni molte informazioni, utilissime per comprendere meglio il quadro della situazione. Ascoltai interamente, sorseggiando qua e là il cocktail e notando che una delle due guardie a differenza del loro superiore era in qualche modo “attratta”. Forse sarei riuscita a far leva su di lei. Sostanzialmente la missione era lineare, così come era stata descritta ma si prospettavano varie difficoltà La ringrazio Daigoro-sama per la condivisione e le informazioni. Partiamo dalle questioni più semplici. Ora che sono a conoscenza della modalità dello scambio mi sembra evidente che non sia possibile appropriami così facilmente di quelle sostanze. Ma in realtà ho un piano per rovinare la reputazione dei Kurogane... se lei è d'accordo. Personalmente odio che qualche esterno si metta a smerciare sostanze che appartengano ai Fiori, ad Ame. Un ingerenza inaccettabile. Il giorno dello scambio durante la missione andrò a sostituire quelle sostanze, che ritengo siano di qualità, con altre sostanze che mi procurerò personalmente ma di qualità infima. Rovinerà la reputazione dei Kurogane, e estrometterà questi faccendieri di bassa statura dai nostri affari. Non sarebbe stato difficile per me, appartenente seppur in addestramento dei Fiori, ottenere sostanze simili a quelle descritte. Con i giusti contatti, Bokushin in particolare, e Ryo sarei riuscita a procurami il tutto, senza destare sospetti, essendo appunto del mestiere.

    Per quanto riguarda invece la donna la situazione è decisamente più complessa. La prendo sulla parola... non aveva motivo di mentirmi, se quella donna era in grado di resistere ai colpi fisici e ipotizzando anche ai Justu le strade percorribili si limitavano a poche scelte … Combatterla direttamente, ucciderla in uno scontro potrebbe essere fattibile. Non impossibile, ma sicuramente rumoroso. La mia forza fisica è notevole, così come le mie capacità Ninja, tuttavia il rischio di farsi scoprire è troppo alto. Daigoro-sama la discrezione è la prima regola in questa missione. Ame tuttavia può sorprendere da quanto possa essere interessante, avendo i giusti contatti o i Ryo. Abbiamo diversi giorni di tempo per convincere, o preparare la stanza, dove alloggerà la Kurogane. Essendo un albero di lusso ipotizzo che siano presenti i classici soffioni antincendio sul soffitto. Sostituiremo l'acqua con anestetico, inodore e invisibile, in grado di stendere anche un elefante espandendosi nell'aria. In qualche modo otterremo una visuale sulla camera certi così di agire con precisione e coordinare le tempistiche. Poi appena saranno a terra, la Kurogane e la sua guardia, entrerò in azione calandomi dal piano sopra e accedendo da una delle finestre. La prenderò, la porterò nella stanza di sopra dove il nostro medico di fiducia nel più breve tempo possibile eseguirà l'intervento. lasciai passare qualche secondo Per quel che mi riguarda potete ucciderla o portarvela via. Ci sono alcuni aspetti di cui essere certi. La Kurogane non dovrà cambiare stanza, e se dovesse farlo disporremmo nel caso un'altra stanza sempre simile e con le stesse modalità d'accesso. Dovrò assicurarmi che filerà tutto liscio con il personale dell'hotel. Di conseguenza dovrò oliare il loro night manager, o il suo superiore. Ma risolti questi problemi sarà una passeggiata. Attesi qualche secondo Sarà pure invulnerabile ai colpi fisici ma lei respira no? Di conseguenza l'anestetico la metterà a terra. Per la guardia insieme con lei ci penserò io a farla dimenticare dell'accaduto. Questo avrebbe richiesto l'uso dei miei corvi, l'unico vero pericolo della missione. Dovevo stare attenta a richiamare il Maestro, essendo un collegamento con la mia vita precedente Se invece qualcosa andrà storto allora sarò costretta ad utilizzare il potere che mi avete concesso, ma onestamente spero di non arrivare a questo punto. [Nota per Febh]

    -----------------



    Bokushin, ti ringrazio per aver accettato. dissi, sinceramente contenta della sua presenza La riservatezza dunque sarà fondamentale in questa missione. Quello che ti chiedo non è un miglioramento estetico ma un trapianto di occhi. Sono riuscita a procurarmi due occhi, dotati di un potere speciale, e di conseguenza devo sostituirli ai miei ottenendo così questa nuova forza. Dimmi che cosa ti serve per eseguire questo intervento. Inoltre, alla luce di nuove informazioni che ho ottenuto, dovrai agire insieme con me fra qualche giorno in una missione per conto della Regina di Fiori.. che per sua espressa volontà ha chiesto di muoversi senza lasciare traccia, con la massima discrezione. Stiamo parlando di una ingerenza di un agente esterno ad Ame negli affari di Ame, in particolare dei Fiori. Altro non credo serva dirti non era propriamente così sul discorso discrezione, visto che era la volontà del mandante, ma Bokushin non poteva saperlo e quel velato accenno alla Regina avrebbe convinto maggiormente il Fauno ad agire con prudenza Predisporremo una stanza di Hotel affinché si possa eseguire uno scambio di persona. Vedrai questa persona, dovrai copiare i suoi dettagli estetici come nei o voglie, o cicatrici nel corpo di un altra persona, volto compreso... insomma devono apparire identiche. Questa volta però stiamo parlando di persone delle stesso sesso. Sorrisi, ripensando alla travagliata transizione che io avevo passato. Inoltre avrei chiesto al Fauno di procurarmi, ordinare, degli anestetici Bokushin, inoltre ho bisogno che tu mi procuri due tipologie di farmaci. Essendo dei Fiori posso aiutarti ma ho bisogno del tuo consiglio professionale per selezionare con cura. Il primo lotto, in quantità importante, sono degli anestetici di scarsa qualità, prodotti male e poco affidabili che scambieremo con le sostanze che questo agente vorrebbe smerciare... bruceremo così il suo mercato. Il secondo invece è un anestetico di qualità, forte a sufficienza per stendere un Ninja. Deve essere in grado di propagarsi nell'aria, di essere inodore e invisibile e in quantità sufficiente per coprire più stanze, sui quaranta metri quadri circa. Ovviamente tutto ciò è legato alla missione e tale riservatezza deve essere mantenuta. Tutto chiaro, Bokushin? Domande, perplessità?feci trascorrere qualche istante Ovviamente la parola Ryu, Drago, non possiamo più utilizzarla. Proporrei di cambiarla in Tora, Tigre... se ti va bene. Comunque in questi giorni sarò disponibile qualora volessi in qualche modo... approfondire le tue arti Ninja. Chakra o combattimenti, una mano lava l'altra e sai... vorrei contraccambiare in una forma meno veniale dei semplici Ryo. Poteva significare tutto o niente, ma ero abile e potevo aiutare Bokushin in qualche aspetto delle arti magiche, se l'avesse voluto.

    In tutto ciò avrei chiesto ad Ortensia di informarsi, con discrezione anche domandando su chi gestiva quell'hotel anche ai clienti della Lacrima d'Argento. Molti di loro infondo bazzicavano un pò tutti i locali di Ame e sicuramente tra di loro c'era qualcuno di ben informato. Ortensia avrebbe cercato di capire chi fosse il proprietario, od eventuali connessioni con i Semi. Domande innocue, che sarebbero passate per semplice informazioni sui vicini di casa e sulla concorrenza, ma fondamentali prima di muoversi direttamente.

    -----------------



    L'incontro con la guardia invece avvenne in una delle stanze che avevo liberato e predisposto. Mi sarei presentata in un tuta, con dei pantaloncini neri corti e tremendamente, maliziosamente, attillati così come la maglia tecnica, rossa, come la passione che scaturiva da ogni mio movimento. Sapevo che in assenza di Daigoro Iga potevo in qualche modo fare più pressione sulle guardie, e magari smuovere la loro coscienza religiosa... verso spiriti più calorosi. Entrando nella stanza mi sarei leggermente piegata in avanti, in segno di rispetto e portando la mano davanti alla bocca, quasi a nascondere le labbra pronunciai alcune parole, molto significative Allora... per questi giorni ti posso considerare la mia Sensei? dissi, con tono sensuale, non a caso scendendo con la mano verso il petto la pressione del mio palmo avrebbe attivato la ghiandola che mi era stata impiantata dai Cuori. Mi avrebbe aiutato, forse, nel conquistare la sua fiducia, o ancora di più... nel caso Sono tutta orecchie e occhi... Kaoru-san. Conclusi, con voce suadente, prima di ascoltarla interamente. [Nota per Febh]

    Incrociando le braccia sotto il petto razionalizzai le sue parole cercando di trovarne un significato che a me era più vicino. Dovevo cogliere una connessione logica Ho già visto in azione la vostra tecnica. Ho visto che siete in grado di eliminare interamente la potenza di una Emissione. Notevole, decisamente. Parli di parte fisica? Yang. Portai l'indice verso la bocca, pensierosa. Toccando l'emissione credo che voi Iga andate a contrastare, con la vostra parte di Chakra fisica, il Chakra esterno, già emesso. Ecco perché si parla di uno scontro, un confronto, un discorso. Quando due Chakra si oppongono uno di loro ha sempre la meglio sull'altro. Voi Iga cercate di “vincere” la discussione, interrompendo il flusso di Chakra esterno e per farlo, immagino, dovete usare il vostro di Chakra. Come ogni abilità speciale il Chakra viene raffinato e specializzato e questa capacità di annullamento proviene dagli occhi. L'organo che consente di modellare il chakra e renderlo annullante. Questo è il meccanismo di base degli Iga, giusto? Conclusi, convinta del ragionamento che avevo appena espresso.

    -----------------



    In tutto ciò appena avrei avuto del tempo, con le stesse modalità e discrezione con le quali avevo consegnato la lettera al chirurgo dei Cuori avrei consegnato il resto del pagamento, come pattuito. La mia Kage, trasformata nella stessa messaggera del giorno prima, avrebbe consegnato i Ryo ringraziando il medico per l'affidabilità prima di uscire dal locale e scomparire in una nuvola di fumo dopo aver svoltato qualche vicolo, privo di gente e di occhi curiosi.


  14. .

    Contrattacco al Re Rosso

    XX



    Kensei e il duo Cremisi



    Kensei, grazie anche al supporto di Tasaki, ebbero facile il loro compito nel applicare le cartebomba speciali e distruggere la flotta cremisi. Naturalmente poterono agire con libertà grazie all'incredibile confusione e distrazione che i Jonin accademici stavano portando nell'intera città. Tuttavia alla fine vennero intercettati e divisi.

    Come era lecito aspettarsi Kensei rifiutò a mani basse l'invito ad arrendersi dal duo avversario, decidendo in sua piena volontà di passare subito all'attacco senza dare tempo e modo ai suoi nemici di organizzarsi. Concentrando le sue abilità di clan, e le sue conoscenze personali, scaricò sui suoi avversari una serie di malus molto importanti. Questo andò ad aumentare la loro attenzione, e concentrazione nei confronti di un nemico che inizialmente avevano probabilmente sottovalutato Dunque hai deciso di morire Ma ti possiamo assicurare che proveremo a catturarti vivo. Voi accademici non meritate una morte rapida. Concluse il secondo prima di imbastire una difesa.

    Attento, Nobu! esortò l'avversario che non venne per primo attaccato da Kensei Per tutti i Kami! Gridò l'uomo [Progenie del Serpente]. Infatti l'avversario più a sinistra comprese la situazione decisamente critica in cui si era venuto a trovare nell'arco di un istante e quando vide la spada alzarsi verso l'alto decise fin da subito che non avrebbe avuto tempo per schivare. Quindi dalla sua bocca, che si allargò in maniera grottesca, uscì un nuovo se stesso mentre la spada di Kensei inesorabilmente andava a tagliare da parte a parte il vecchio corpo.[Rinascita Striscinate] L'utilizzatore della Progenie dunque ritornò a terra, lì vicino a Kensei, provato da una tecnica che usava in ben poche occasioni! Fu in quel momento che arretrando con un rapido balzo di cinque metri circa avrebbe lasciato campo libero al suo compagno[Slot Movimento Gratuito] Vai, Kinku! L'uomo liberando la sua forza interna [Trasformazione Eremitica Naturale - Senninka]avrebbe prima mutato il proprio braccio sinistro, aumentandolo di dimensioni e puntandolo verso Kensei, che si trovava a non più di tre metri, avrebbe scaricato contro di lui una notevole emissione! [Slot Tecnica Avanzato, Azione Rapida] Nobu avrebbe osservato la scena e avrebbe agito di contropiede cercando di cogliere alla sprovvista, magari mentre Kensei avrebbe cercato di difendersi dal primo attacco, e avrebbe scaricato contro il Kiriano un'ondata di serpenti che avrebbero cercato di travolgerlo, eventualmente avvicinandosi a distanza utile [Slot Tecnica Avanzato, Azione Rapida]. Subito dopo Kinku cercando di avvicinarsi a corpo a corpo avrebbe scaricato un pugno, come una sorta di martellata, dall'alto al basso, mirando a colpire la testa di Kensei. Le dimensioni della mutazione della battaglia avrebbero sicuramente reso la difesa più complicata per Kensei [Slot Azione 1 e 2]

    Che avesse parato o meno con la spada in quei frangenti mentre Kinku avrebbe tentato quell'attacco Nobu avrebbe accerchiato alle spalle Kensei [Slot Azione 1], sfruttando parte della sua furtività, e avrebbe cercato di coglierlo con una presa. Fermandosi a tre metri da Kensei avrebbe allungato entrambe le sue braccia cercando di bloccare le sue gambe ad altezza delle ginocchia in una ferrea presa! [Slot Azione 2,3]Che fosse riuscito o meno a liberarsi Kinku avrebbe tentato un secondo attacco, sempre con la stessa modalità di quello precedente [Slot Azione 3]



  15. .

    Contrattacco al Re Rosso

    XX






    Febh Yakushi e il Kazekage



    Lo scontro tra i Jonin continuava con incredibile ferocia e ogni singola azione, la quale si svolgeva nel giro di pochi istanti, era carica di strategia, potenza e letalità. Febh Yakushi e il Kazekage non scherzavano affatto e questo si poté subito capire dal genjustu che l'Otese andò a scatenare contro Yosai, il quale non poté che constatare il danno che la tecnica stava arrecando. [Danno Illusione] Lui era perfettamente a conoscenza del suo corpo, grazie all'esperienza e alla sua abilità speciale e dubitava fortemente che una tecnica potesse fare un simile danno... ma non aveva il tempo per indagare visto e considerato che in quel frangente si sarebbe intromesso il Kazekage con la prima tagliateste. Tsk! Pronunciò tra se e se mentre osservava gli effetti della tecnica e i movimenti successivi degli avversari Ci sono addosso, Kana! Gridò verso la compagna. Doveva difenderla, era uno suo scopo. Yosai così come la donna sapevano perfettamente che qualunque movimento del Sunese poteva in qualche modo includere un'esplosione o un attacco ad area e così Yosai scattò verso Kana a sua protezione [S. Difesa 1]. Per la prima esplosione se Yosai subì poco danno, però non fu abbastanza veloce da difenderla e Kana si protesse alla bella e meglio, incrociando le braccia davanti al collo e alla testa e subendo un discreto colpo, mitigato dal chakra. [Danni Yosai e Kana]Nel frattempo Yosai e Febh corsero all'unisono verso la donna, ma i riflessi eccezionali di Yosai furono superiori all'Otese.[S. Difesa 1, Movimento] Da una parte alzando l'avambraccio sinistro a difesa si limitò a intercettare gli spiedi di Febh mentre con il corpo andò a fermarsi davanti alla donna in tempo per subire al posto suo la detonazione, senza praticamente incassare un danno e d'altra parte utilizzare lo stesso avambraccio sinistro per interporlo tra lui, Kana alle sue spalle, e il pericolosissimo fendente dello Yakushi! La wakizashi andò ad impattare brutalmente contro la pelle dell'uomo, e il contraccolpo fu notevole. Se non fosse stato per Yosai qualunque altra persona sarebbe semplicemente stata tagliata a metà!

    In tutto ciò l'azione del Kazekage fu implicabile, libero di muoversi grazie alla confusione che era stata generata, il Jonin della Sabbia andò a scatenare una potenza devastante, talmente furiosa da spezzare ogni cosa attorno a loro, ad eccezione di Febh e di Killua a distanza di sicurezza e protetto a suo modo dalla barriera che aveva eretto l'Otese.

    Yosai in tutto ciò andò ad abbracciare letteralmente Kana, coprendola da testa a piedi, con il suo possente corpo e grazie alle sue abilità andò semplicemente ad assorbire il colpo, o meglio l'esplosione che andò inevitabilmente a distruggere la torre e ciò che essa conteneva. Prima però di essere distrutta comprendendo che la situazione era ormai degenerata l'uomo sulla sommità della torre componendo alcuni sigilli andò a spostarsi verso il tetto di una casa lì vicino evitando per un pelo di essere coinvolto dalla deflagrazione.[Danni Yosei]

    Quello che avvenne in seguito alla distruzione della torre sarebbe stato possibile solo percepirlo. In qualche modo il peso che i Ninja accademici avvertivano su di loro sarebbe scomparso così come agli occhi di un sensitivo la cupola che proteggeva la città sarebbe letteralmente svanita poco alla volta, lasciando così penetrare i veri raggi solari. La luce avrebbe vinto sull'oscurità bruciando i vermi che nell'etere circolavano. Avevano sbloccato la situazione, ma fino a che punto erano consapevoli della conseguenza di quel loro gesto? Altre forze agivano in quella città e loro le avevano deliberatamente evitate.

    NOOOO! Gridò Yosai, mentre entrambi subivano il danno della bomba sonora lanciata a tradimento da Febh Yakushi, il quale andò a calare un fendente contro la donna che però difesa da Yosai non subì danni. [Danni] Anzi Yosai si limitò a incassare con la sua possente e muscolosa schiena il colpo, senza più di tanto percepire un danno VOI, ACCADEMICI. VOI... COME OSATE?! Gridò, quasi disperata l'uomo, preoccupato sia per l'enorme sconfitta che avevano appena subito così come per una futura punizione che sarebbe spettata per la loro inadempienza Meglio morire qui, combattendo Yosai che affrontare l'ira del Veterano. concluse amaramente la donna.

    Da l'altra parte per Killua non era ancora finita, anzi. Lui era lì, mandato dal Sensei, per ribaltare la situazione e i suoi sensi si focalizzarono su una persona sola. [Volontà Assassina] Con un piccolo balzo si portò sulla sommità del muro che Febh aveva eretto e alzando lo sguardo puntò al Kazekage. [Slot Movimento Gratuito] Lui era il primo bersaglio da eliminare. Concentrando ogni singola conoscenza in suo possesso, e risvegliando la sua abilità speciale, decise di puntare ad un attacco mostruosamente fisico, feroce e potente. Avrebbe consumato molto chakra, certo... ma le probabilità di successo sarebbero state altrettanto elevate. [Flusso della Battaglia] Muovendosi o ancora meglio saltando e intercettando eventualmente in aria il Kazekage, sfruttando un veloce scatto [S. Azione 1, Movimento], Killua focalizzando la corrente elettrica e tutta la sua forza sulla mano sinistra avrebbe cercato di sferrare un pugno diretto contro il petto del Jonin Sunese con l'intenzione di sfondare ogni sua difesa! [Tecniche Attivate][Attacco]Se non ciò non fosse bastato, molto probabilmente, Killua avrebbe continuato l'offensiva una volta eventualmente atterrato, davanti e vicino al Kazekage [S. Azione 1, Movimento]. Fissandolo con incredibile ferocia avrebbe prima finto un calcio, che avrebbe mirato a spezzare entrambe le sua ginocchia quando invero avrebbe sfruttato il movimento per appoggiare meglio il piede [Finta] e sganciare con tutto il peso del proprio corpo un secondo pugno mancino contro il Jonin, mirando sempre al centro del suo corpo [S. Azione 3] e se il colpo non fosse non riuscito a colpire il Kazekage allora con il pugno avrebbe proseguito verso terra fino ad utilizzare semplicemente l'indice nella direzione in cui il Jonin avrebbe eventualmente schivato... aprendo così un varco sotto i suoi piedi! [Terremoto di un Dito] Una distrazione sufficiente per Killua affinché potesse afficinarsi con rapido scatto caricando contro di lui per sferrare un'ulteriore pugno, con la mancina, che avrebbe mirato a sfondare il suo petto! [S. Azione 4]

    Nel frattempo Yosai e Kana rendendosi contro di trovarsi davanti ad un avversario più forte di loro decisero di spingere oltre al limite il loro corpo. Kana avrebbe allontanto, con sguardo triste, Yosai lasciandolo così intuire la prossima mossa No, Kana. Ti prego. Sarebbero avvenute due azioni contemporaneamente. La donna muovendo l'indice avrebbe fatto roteare i propri Charkam (se per qualche motivo Febh avrebbe bloccato le armi Kana si sarebbe inflitta le ferite recuperando dei kunai dalla sacca), i quali andarono letteralmente a trafiggerla su tutti e quattro gli arti facendola così sanguinare copiosamente [S. Azione 1, Kana]. Allo stesso momento, mentre i Charkam avrebbero quasi ucciso la loro stessa padrona per evitare un attacco in controtempo Yosai avrebbe caricato contro Febh! Avrebbe cercato di afferrarlo con entrambe le braccia e bloccarlo [Slot Azione Yosai]. Se fosse riuscito, nei vari tentativi, avrebbe a quel punto chiuso gli occhi e avrebbe utilizzato una sua tecnica, molto infima che aveva sviluppato come forma di contrattacco, per danneggiare profondamente l'Otese [Slot Tecnica Avanzato Yosai, Azione Rapida] Il problema di Febh sarebbe stato quello di difendersi dall'attacco di Yosai ma anche allo stesso tempo dal Ninjustu sacrificale di Kana! Infatti mentre Yosai avrebbe tentato di placcare l'Otese Kana avrebbe dato luogo al suo ultimo attacco: Kazan no Sandosutōmu: Chi no gisei (Tempesta di Sabbia Vulcanica: Sacrificio di Sangue)! Kana avrebbe fatto concentrare ogni granello di sabbia sugli avversari, e ogni singolo granello di sabbia come una piccola meteroa si sarebbe surriscaldata a temperature vulcaniche.

    Terminata la tecnica Kana si sarebbe accasciata a terra, scavata in volto come se prosciugata da tutte le forze e sanguinante. Con le sue ultime forze avrebbe recuperato alcuni tonici dalla sua sacca per non perdere quantomeno coscienza e dalla sua posizione avrebbe valutato la situazione.

    In tutto ciò Zeno si stava muovendo verso la torre oramai distrutta, sfruttando uno dei suoi draghi, e sul suo volto si poteva leggere un velo di notevole preoccupazione. Sapeva che una lucertola era scappata ma non era di certo tra le sue priorità, anzi il suo scopo ora era quello di unirsi al suo gruppo. [Spostamenti Lucertola e Zeno]





    Edited by ~Cube - 12/7/2022, 18:13
1137 replies since 1/6/2016
.