E pensare che Shiltar e Fujiko si aspettavano un attacco dagli otesi. Non da un sunese. Forse quel pazzo visionario che aveva deciso un gesto così tanto sconsiderato non aveva fatto i conti con il fatto che lì, in quella stanza, erano riuniti abbastanza ninja forti da non rendere pensierosa quell’esplosione. Così, quando lo vidi arrivare al centro della stanza addobbato di sigilli come fossero palle su un albero di natale, agii immediatamente, sicuro sul da farsi. Inoltre le parole rassicuranti come una minaccia a morte attivarono quel senso di anticipo necessario a un ninja per sopravvivere. Era fin troppo prevedibile.
«Shiltar, pensa tu a Fujiko.»
Per reminiscenze di lotta potevo affermare che gli attacchi distruttivi e potenti al Kaguya non davano problemi. Corsi per la stanza componendo quattro sigilli velocemente nel momento stesso in cui Brando terminò di parlare. mentre il suo corpo si ricopriva di sigilli la mano, enorme, proporzionata a un braccio di venti metri, lo avvolse e contemporaneamente, molto velocemente [Velocità 675] lo portò fuori dalla finestra, passandovi attraverso per lasciare che esplodesse all’aria aperta. Nel mentre che la mano operava afferrai poco gentilmente mia cugina Shinodari e l’altra Amministratrice, avvolgendo le mani attorno alla loro vita per poi saltare indietro usando la spinta repulsiva del chakra [Velocità: 700->775]. L’esplosione avvenne e distrusse il muro e con esso una pioggia di calcinacci mi investì. Lasciai Shaina e Shinodari dietro il mio corpo, portando le braccia incrociate a difesa del viso, incassando quello che avrebbero dovuto subire le due donne. Meglio un povero ninja di Kiri che due figure così importanti. Inoltre per Shinodari valeva la pena subire qualche ferita. Difatti l’aria calda che mi colpì mi bruciò le braccia e fortunatamente le numerose protezioni di cui disponevo ridussero notevolmente il danno. [Ferita Critica diffusa su tutto il corpo]
«Amministratrice Otori, Shinodari, spero il viaggio sia stato confortevole»
Dissi ansante per lo sforzo compiuto, cadendo in ginocchio. Tossi e sputai un po’ di sangue dalla bocca, maledicendo quel bastardo che aveva deciso di farsi saltare in aria. Mi guardai attorno, sperando di trovare qualcuno già bello che morto. Shiltar non sarebbe mai potuto cadere per così poco, idem per i due Yakushi. Il povero Hosikuzu non mi aveva fatto niente di male. Tuttavia, ero certo che i restanti, si sarebbero salvati perfettamente.
«Ho… ho bisogno un attimo di un medico.»
Dissi mantenendo un sorrisetto in faccia. Il corpo bruciava terribilmente ma rimasi cosciente. Avevo bisogno di un medico! Anche se veloce a riprendermi – chi mi avesse curato avrebbe notato che guarivo molto più velocemente – le numerose ferite sanguinanti dovute ai calcinacci mi avrebbero presto fatto svenire. La vista era leggermente sfocata e mi aggrappavo alla terra, ferito anche nell’orgoglio. Com’era possibile che un terrorista si fosse infiltrato fin lì, arrivando a mettere in pericolo le vite delle più alte sfere accademiche?
Edited by -Max - 20/7/2010, 10:56 |