Posts written by » JeT

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    Le Radici della Foglia


    Una nuova generazione di Senju


    Narrato | «Parlato» | - Pensato



    Fu’ possibile intravedere una piccola luce di speranza, quel ragazzo nascosto nel grande giardino era davvero Kagero Aburame. Noto era il suo nome, ma purtroppo, Haruki poco lo conosceva. Inoltre, non è mai stato a contatto con celebrità del suo peso e mai aveva dovuto contrattare per ottenere la loro presenza in una recita, infondo era un semplice Genin, uno Shinobi. Il suo discorso fu’ abbastanza chiaro e coinciso, spiegò cosa fosse l’Hashirama Matsuri, motivo per cui era lì, invadendo la proprietà del attore. Al incontro dei due ragazzi, preceduto prima dalla presentazione dell’infiltrato e successivamente dalla risposta di Kagero, nacque una piccola fiammella, un miraggio che contempli la speranza. Fino a quel momento sembrava tutto filare liscio come l’olio, difatti non venne raggiunto dalla figura paterna del moro e nemmeno cacciato da lui stesso. Sorrise quindi facendosi conscio di ciò che avrebbe potuto fare per l’evento in corso. Quel caro e amato evento che a lui sta tanto a cuore. Un Senju puro. Ma tralasciamo tutto ciò e soffermiamoci alle domande del attore. In un primo momento sembrò restio, ma solamente pronunciando il nome dell’opera, quasi ritornò sui suoi passi, ponendo una chiara domanda al rosso, Haruki.

    «Come già detto prima e come tu ben sai, l’Hashirama Matsuri è un evento che si tiene ogni anno.»

    Disse mentre con lo sguardo cercava la figura del padre, in modo da essere pronto per una sua entrata in scena, ostacolando difatti quel miracolo che si era formato in quel preciso momento. «Inoltre, è in progetto la ristrutturazione dell’amministrazione dell’Hokage» fece un piccolo sospiro accompagnandolo con un piccolo sorriso comparso in volto, per poi continuare «Quest’anno in particolare, l’Hashirama Matsuri dovrà essere quello meglio riuscito in precedenza. L’alto consiglio dei Senju e l’Hokage in persona, ci hanno affidato questo compito» mentì, almeno in parte. Era vero che il compito gli fu’ affidato dai Senju ma dell’Hokage non vi era nemmeno traccia. Doveva farlo, infondo cos’altro poteva convincere Kagero ad accettare? «L’Hokage tiene molto alla ristrutturazione della sua amministrazione e quindi sta partecipando anche lui alla creazione di quest’evento» ancora bugie «Probabilmente, per come è fatto, parteciperà anche qualche Daimyo» ennesima menzogna.

    «Quindi avrai capito che non è una recita qualsiasi, ma bensì una vera Opera. Probabilmente è stata colpa mia che non ho saputo presentarmi a dovere» almeno qualcosa di vero l’aveva detta «Passando ai ruoli» ecco la parte più importante, sulla quale doveva costruire il suo castello di menzogne, già ben alto visto le bugie dei secondi precedenti «Per quanto riguarda Kurama…» per un attimo si fermò, non sapeva cosa inventare, ma d’un tratto un sorriso si palesò in volto «Sarà Yato Senju a ricoprire quel ruolo. Probabilmente non lo conosci. Non è un attore, ma un Chuunin dalle grandi doti combattive, il pilastro dei Senju per capirci» voi lo vedete Yato a recitare la parte di Kurama? «Chi meglio di lui potrebbe fare la parte di Kurama? E’ ben addestrato nella lotta, e infondo ci tiene al Clan» la parte di Kurama era stata spiegata, una piccola pausa per poi continuare «Per la moglie di Hashirama, invece, verrà interpretata da Izumi Senju» il castello di bugie va sempre più a ingrandirsi «E’ una giovane donna, davvero di rara bellezza. Infine…» inizia la parte finale del suo discorso <span style="color:#8B4513">«Per il pubblico, l’Hokage in persona mi ha detto che ci penserà lui. La data dell’evento coincide con la ristrutturazione dell’amministrazione e quindi sarà un gran giorno per Konoha l’ultima bugia che va a porsi in cima al suo castello. Ecco arrivati alla resa dei conti, Kagero accetterà di partecipare? E cosa faranno i tre, per le menzogne e bugie raccontate da Haruki?


    Chakra: 20/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 150
    Velocità:  225
    Resistenza: 200
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    Statistiche Secondarie
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    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
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    Slot Azione
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    Slot Tecnica
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    Equipaggiamento
    • <b>Ginocchiera Imbottita × 1
    • Shuriken × 5
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1

    Note
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    Le Radici della Foglia


    Una nuova generazione di Senju




    Narrato | «Parlato» | - Pensato


    Ad aprire la porta non fu il "grande" Kagero Aburame, ma quello che doveva essere suo padre e suo manager, come sosteneva. Un uomo che sembrava ormai sulla mezz'età, molto scorbuto nei modi e nelle parole.

    «Sono il padre di Kagero e sono anche il suo manager, oltre che istruttore. Una banale sagra di quartiere vorrebbe reclutare il mio ragazzo per una recita da due soldi? Mi prendi forse in giro?»

    Haruki avrebbe tanto voluto prenderlo a pugni ma sapeva che non poteva mandare tutto a rotoli. Era disgustato mentre udiva quelle parole e un pizzico di rabbia si palesava sul suo volto. Che davvero un tale attore doveva rappresentare i Senju?

    «Kagero lavora sodo per essere una star e i fan lo tormentano, ci manca solo che venga a fare pubblicità a voi Senju. Non lo userete per avere notorietà, lui deve dedicarsi a cose più importanti, a produzioni che lo rendano anche più famoso. Addio!»

    «Guardi che non m'interessa la pubb...»

    Non riuscì nemmeno a finire la frase che la porta venne sbattuta dritta sul suo volto. Tuttavia riuscì a scrutare una specie di giardino interno, dove una figura oscura stava probabilmente rilassato a prendere il sole. Che fosse Kagero? Che almeno lui fosse più ragionevole del padre? Infondo, l'uomo non sembrava avere affatto intenzione di permettere al figlio di ricoprire tale ruolo. Sperava che quella figura fosse davvero il giovane attore, il prodigio di cui tutti parlano e che almeno lui riuscisse a ragionare.

    - Idiota..

    Decise quindi di voltare le sue speranze verso quella figura, inconscio del risultato e di ciò che avrebbe trovato. Girò intorno l'abitazione cercando un appiglio dove potersi arrampicare e avvicinarsi a lui. Se non avrebbe incontrato nessuna difficoltà sarebbe giunto a destinazione e avrebbe provato a parlare con lui.

    «Scusa..sei tu Kagero Aburame? Non è mia intenzione spaventarti ma vorrei parlarti»

    Disse mentre si avvicinava ulteriormente a quella persona, scrutando con le iridi smeraldo la figura del padre, quel uomo tanto scorbuto che aprì la porta sbattendola poi al suo volto.

    «Davvero non è mia intenzione allarmarti. Innanzitutto mi presento, mi chiamo Haruki Senju» fece un piccolo inchino d'innanzi a lui, poi continuò «Ti chiederai perché sono dovuto infiltrarmi, beh ho avuto un piccolo incontro con tuo padre e non ha voluto proprio darmi ascolto, spero tu non faccia altrettanto»

    Eccolo di nuovo a parlare del suo amato Clan, di quel evento che si teneva ogni cinque anni ma che proprio quell'anno non sembrava procedere al meglio. Si erano già palesate alcune difficoltà e sapeva che non sarebbe finito lì.

    «Allora, inizio a spiegarti perché sono qui. Ogni cinque anni, si tiene l'Hashirama Matsuri, un evento a cui i Senju vanno molto fieri. La tua fama e abilità nella recitazione ci ha portato qui da te, per proporti il ruolo principale in questa recita. Ho con me un bel po' di soldi ma di questo ne parleremo alla fine, prima vorrei esporti ciò che comprende il tuo ruolo» un piccolo sospiro prima di continuare «Dovresti interpretare il grande Hashirama Senju, fondatore del Villaggio, mentre combatte contro la più grande calamità mai subita, Kurama»

    Si fermò lì, aspettando una possibile reazione del ragazzo e magari se avesse almeno accettato quello che era stato spiegato e quindi giustificato le azioni del Senju, avrebbe sicuramente continuato la sua offerta, aggiungendo qualche dettaglio in più.
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    Le Radici della Foglia


    Una nuova generazione di Senju




    Narrato | «Parlato» | - Pensato


    La missione per conto del Clan stava per iniziare e dalla mente dei tre ne uscivano idee dalle più colorate a quelle più ovvie e intelligenti. L'Evento aveva una certa importanza, motivo per cui sulle loro spalle vi cadeva un gran peso. Eppure sembrava che poco importava, ma per il Rosso era tutt'altra storia. Lui era cresciuto con quella classica storia cosi meravigliosa e cosi dannatamente incredibile nelle sfumature. Tanti avevano avuto la fortuna di nascere in quella grande Famiglia e pochi ne capivano cosa davvero potesse significare. Quel Legno creato dalla mano di Yato era ancora presente nella mente del giovane Haruki. Come un pulcino che tenta di schiudere l'uovo, cosi nel suo cuore cresceva la voglia di essere capace di controllare quel prezioso elemento. Non era ancora capace di ciò e nel profondo del suo cuore c'era un piccolo dubbio insinuato. Sarebbe stato capace di sviluppare tale potere? Nel mentre i preparativi per l'Evento dovevano essere iniziati e infine si giunse alla conclusione sul da farsi. L'Idea del Rosso di creare delle false borse fu seguita alla lettera. Yato, oltre ad essere un eccellente manipolatore del Legno, possedeva anche alcuni Jutsu Illusori. Un avversario da non sottovalutare insomma. Restava da scoprire cosa sapesse fare la ragazza. Quest'ultima aggiunse varie idee per abbellire quel prezioso evento e ciò non dispiacque affatto.

    - Merita il suo posto nel Clan..

    Pensò mentre rifletteva sulla figura del gentil sesso. Lei che non era originaria di tale Clan. Lei che non poteva possedere quei geni naturali, come avrebbe fato a sviluppare tale potere? Eppure c'era del gran merito da attribuirle: la sua lotta per possedere un posto dentro di esso. Tutti sapevano della sua storia e che proprio i Senju si addossarono il peso di "sorvegliarla". Un piccolo sorriso apparve sul viso di Haruki mentre le idee della ragazza venivano pronunciate. Furono le parole di Yato, il Chuunin, a spezzare quel momento.

    «..Haruki, tu pensi di riuscire a trovare degli attori per la tua recita? Ci rivediamo qui fra un'ora.»

    I compiti erano stati dettati e il da farsi era alquanto chiaro. Il Rosso pensò a cosa gli venne chiesto e una domanda, forse ovvia, gli tormentò la mente: perché chiamare qualcuno che non avesse nulla a che fare con i Senju? Il nome del celebre attore ormai era famoso da un bel po eppure il dubbio era presente. Certo, quella figura avrebbe attirato parecchie persone ma era davvero ciò che importava? Davvero contavano i numeri e non il cuore? Quel dubbio continuava a tormentarlo mentre i suoi passi lo portavano verso il centro del villaggio. Non conosceva di vista quel ragazzo ma aveva sentito il suo nome da qualche parte. Haruki non era di certo uno che guardava delle soap opera per cui non sapeva nemmeno dove potesse abitare. La cosa più ovvia da fare era chiedere a qualcuno, ma a chi? Un gruppetto di ragazzine strillanti catturò la sua attenzione mentre era chiaramente udibile cosa stessero urlando, o meglio chi stavano chiamando. Era vero ciò che diceva quel vecchio detto: "Una Papera e una Donna, crearono scompiglio nel Villaggio".

    - Ed ora..?

    Pensò intanto che la mano destrorsa andava a scuotere i capelli mentre era presente una aria di confusione e di disgusto per ciò che vedeva. Era chiaro che l'abitazione dinnanzi al gruppo fosse la casa del famoso attore e che quelle ragazze erano in qualche modo infatuate del giovane. Mosse un primo passo verso il gruppetto, sperando che nessuna di loro facesse qualche scatto d'ira.

    «Ehm.. scusate.. è questa la casa di Kagero Aburame?»

    «Il Bellissimo e famosissimo Kagero? Si è questa»

    Erano serrate come non mai, intenti a chiamare il loro famoso attore. Il giovane Senju riuscì a passare con tante difficoltà utilizzando anche un po di forza spingendo via qualche ragazza presente nel gruppo. Se fosse riuscito nei suoi sforzi, dovrebbe ora essere diretto verso la porta dell'attore. Aburame K. Era certamente l'abitazione giusta quella. Un piccolo colpetto di nocche su quel duro legno mentre da dentro era possibile udire una voce e dei passi che lentamente si avvicinavano. Infine fu aperta e apparve proprio Kagero Aburame, o almeno doveva essere lui.

    «Ah.. ciao. Sei tu Kagero Aburame? Mi chiamo Haruki Senju e ho bisogno di te per un piccolo evento, non so se conosci l'Hashirama Matsuri. Prima però avrei delle domande da farti. Sempre se mi permetti di entrare e parlarne»

    Doveva chiarire i dubbi presenti nella sua mente. Capire se quel ragazzo sarebbe stato giusto per rappresentare i Senju o se fosse solamente attaccato ai soldi e a far comparse. In base alle sue risposte poteva prendere una decisione: lui o qualcuno che appartenesse ai Senju e che poteva meglio rappresentarlo sotto il profilo sentimentale. Magari anche scegliere qualcuno che non avesse tanta esperienza nel campo ma che aveva a cuore quell'evento e avere cosi una marcia in più. Se Kagero avesse accettato la prima richiesta del Senju, ora i due si ritroverebbero in casa seduti ad un tavolo.


    «Allora, come detto prima mi chiamo Haruki Senju piacere di fare la tua conoscenza. So che sei molto bravo e famoso come attore proprio per questo stiamo cercando uno come te. Prima di parlare di soldi vorrei capire se per te l'Evento possa significare qualcosa. Dalla tua risposta potrò capire se farti un offerta o meno. In caso negativo mi dispiace averti fatto perdere del prezioso tempo»

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    Le prime grida d'un bambino


    Un primo passo nel mondo degli Shinobi




    Narrato | «Parlato» | - Pensato


    La vita del giovane Senju avanzava, cosi come i vari avvenimenti che succedevano nel intero mondo Shinobi. Da poco era stato promosso a Genin. Una nuova generazione stava per crescere. Numerose erano le nuove leve e tanti erano i Clan d'appartenenza. Dai più sconosciuti a quelli più famosi. La sua posizione ormai era ben definita nel suo piccolo cuore, nel suo animo cosi puro e benigno. Un vero Senju. Ricorda bene il giorno della promozione. Quel dì di Konoha tanto atteso e talmente felice da essere stampato a fuoco nella mente e in quel meccanismo pulsante. Un giorno particolare per la sua famiglia che poteva vedere tutti i membri riuniti finalmente. Quella figura paterna sembrava essere ritornata al proprio posto, ma forte era la domanda: per quanto tempo? In quella notte vi fu una grande festa nella loro modesta abitazione e il capo famiglia e il suo primogenito erano completamente coinvolti nelle loro lunghe chiacchiere. Aveva cosi tanto da raccontargli e cosi poco tempo a disposizione. Passarono diverse ore e la fatica sembrava vincere quel gran duello. Al suo risveglio la figura paterna era ancora presente, lontano da quel suo duro lavoro che lo aveva costretto ad abbandonare i propri cari. Sembrava che niente potesse farli nuovamente allontanare ma purtroppo questo era solamente un insignificante pensiero d'un bambino. Doveva sapere cosa avrebbe portato entrare in quel crudele mondo e prima o poi accettarne le conseguenze. Quindi un nuovo giorno inizia. Particolarmente aggiungerei. Già perché proprio il capo famiglia in persona aveva ricevuto una curiosa lettera indirizzata al giovane Senju.

    «Convocato dall'Hokage in persona..»

    Il tono del padre era sicuramente carico di gioia per il proprio figlio. Ma qual'era il motivo di tale convocazione? Lui era soltanto un Genin da poco tempo e forse quella buffa vicenda avvenuta con l'Uchiha e l'altro ragazzo di nome Daichi poteva averci a che fare con tutto ciò. Che avessero scoperto qualcosa su quella ragazza? O addirittura che avessero scoperto qualcosa di più grande di quello che potevano pensare dei tre ragazzini? In pochi attimi decise il da farsi, d'altronde chi mai avrebbe rifiutato una tale convocazione? Indossato quindi il suo vestiario si diresse al luogo indicato su quella lettera. Le sue iridi verdi vanno a scrutare ogni particolare di quella zona. Una grande piazza circondata dal verde con quello che sembrava essere un monumento decorato di un colore nero come la pece. All'avvicinarsi di esso era possibile capirne meglio cosa fosse. Una sorta di monumento commemorativo verso i caduti in battaglia, a quegli eroi che avevano dato la loro vita per proteggere ciò che avevano di più caro al mondo. Tanta ammirazione appariva nei suoi occhi e altrettanto orgoglio di appartenere a quello stesso Villaggio. Alle spalle di quel monumento vi era un bonsai fatto in modo particolare, quasi familiare negli aspetti. Quel tipo di legno non sembrava essere trovabile da qualunque luogo e se era presente in quello stesso villaggio, forse la risposta era soltanto una. Pensando a quel quesito, un piccolo sorriso apparve sul suo volto mentre i suoi passi continuavano l'avanzata verso quello che doveva essere il luogo di destinazione. Ad attenderlo vi era un curioso cane dal pelo di un colorito fuori dal normale. Che il villaggio della Foglia darebbe degli incarichi cosi importanti a un.. cane? Eppure quel piccolo essere sembrava saper il fatto suo in quanto guardiano. La presenza del Senju aveva allarmato il piccolo quadrupede che subito si accingeva ad abbaiarlo contro. Pochi attimi e alle sue spalle apparve uno strano ragazzo dai particolari altamente curiosi. Si presentava con una chioma argentea e dalle iridi che sembravano voltate verso il violaceo. La sua struttura fisica non era di certo delle migliori. Un altezza che poteva girarsi sul metro e sessanta. Sembrava inoltre esile nella forza fisica. Che poteva davvero essere una minaccia per qualcuno? Eppure mai giudicare un libro dalla copertina e mai sottovalutare un nemico di cui non si conoscono le dovute informazioni.

    [...]


    Il motivo di tale convocazione era finalmente rivelata. Una sorta di Riunione segreta era stata organizzata dall'Hokage in persona. Gli occhi del giovane si posavano sui vari volti presenti cercando di capire chi fossero e trovando qualcuno di familiare. L'Uchiha e Daichi. I primi suoi compagni con i quali aveva stretto un buon rapporto. La stanza era piuttosto ampia permettendo la creazione di vari gruppi. Il "piccolo" Haruki si era posizionato in quello dei Genin dove vi erano anche i suoi due compagni. Non era il momento giusto per poter avvicinarsi a loro in cerca di una rapida chiacchiera ma forse finito tale evento avrebbero potuto ricongiungersi. D'innanzi ai presenti vi era l'Hokage in persona: Raizen Ikigami. Grandi erano le sue gesta e tali erano anche le sue abilità. Jinchuriki della Volpe a Nove Code. Le sue parole tagliavano l'aria pesante in quella stanza. Parole atte a spiegare cosa stava succedendo. Fatti terrificanti ma anche alcune di una grande felicità. Proprio come la promozione di quei due ormai ex Genin. Youkai e Yato. Questi erano i loro nomi. Il primo ben visibile in volto mentre il secondo coperto da una maschera. Eppure nonostante il camuffamento doveva conoscere il ragazzo. Anch'egli era un Senju dalle abilità molto più sviluppate del giovane Haruki. La Riunione continuava con il ritorno del famoso Sho Saitama, Jonin dalle spiccate abilità. La sua figura era dotata di grande fama e dal nome di un certo peso.

    - Queste persone..la loro presenza si fa sentire. Sono tutti pilastri del Villaggio..un giorno sarò anch'io al loro livello.

    Fin'ora nessuna parola era stata pronunciata dal Rosso. Come poteva? Le sue abilità non erano certamente paragonabili a quei nomi e avrebbe preferito solamente riuscire a catturare quante più informazioni possibili, analizzando le parole dell'Hokage mentre lo sguardo andava a scrutare ogni individuo presente. Il momento della Luce era ormai finito e ora iniziava quello delle Tenebre. Le parole successive di quell'uomo che ricopriva la più alta carica del Villaggio, spiegavano perfettamente quello che stava accadendo nel mondo. Il suo discorso parte dagli eventi più recenti: L'Abete a finire con i Tentoo.

    [...]


    Il "piccolo" Senju si ritrovava con le braccia incrociate mentre nella mente tutte quelle informazioni viaggiavano veloci. Ogni parola era analizzata nei minimi particolari e le varie informazioni stampate a fuoco nel cervello. La prima parte di Riunione sembrava essere finita con la presentazione di quella che sarà la nuova Amministrazione del Villaggio. Questa era stata colpita nelle fondamenta nel corso degli anni e distrutta varie volte. Eppure come una grande Fenice, risorgeva dalle sue ceneri ogni volta sempre più affascinante e maestosa nella stazza. Gli piaceva tutto sommato. Non vedeva cos'altro poteva aggiungerci se non una parte della sua speranza. Speranza in un futuro migliore per quel suo amato Villaggio. Speranza in quelle nuove leve presenti in quella Riunione. Quelle stesse entità che avrebbero dovuto creare un nuovo mondo.

  5. .

    Le Radici della Foglia


    Una nuova generazione di Senju




    Narrato | «Parlato» | - Pensato


    Tutti i convocati erano giunti al luogo d'incontro prestabilito, dove da li a poco avrebbe preso vita quella missione tanto importante. Un Evento quello di grande importanza per il proprio Clan e parteciparvi era sicuramente un grande onore. Il gruppetto di Senju chiamati questa volta era formato da ben tre individui. Conosceva bene i loro nomi: Yato, chuunin mentre l'altra era Izumi, una ragazza praticamente adottata dallo stesso Clan. Eppure li conosceva soltanto per nome. Nessuna conoscenza vi era mai stata. Non conosceva le loro abilità, cosa sapevano fare ma quella era solamente una missione di Clan, nulla di pericoloso doveva accadere. Il Chuunin era un ragazzo leggermente più basso rispetto al neo promosso Genin. I suoi occhi celesti, freddi come il ghiaccio donavano al ragazzo un aria fatta di serietà quasi come se non avesse alcun sentimento. L'altra ragazza, Izumi, invece non apparteneva ai Senju e la domanda tormentava la mente del ragazzo: perché avevano scelto lei? Forse per farla integrare nel Clan? Riuscire forse a farle capire l'importanza che avesse? Infondo la storia del Clan è motivo d'orgoglio per i suoi membri. Quel Dio degli Shinobi che riuscì a portare la pace nel mondo, a creare quel villaggio che è ora. Grande era la sua storia e tutti i membri dovevano onorarla. Così era cresciuto il giovane Haruki. Lui che tanto leggeva di quelle storie. Lui che passava giornata ad osservare quel Muro di Volti. I tre ormai sono riuniti e una volta fatte le dovute presentazioni, toccò al più esperto proferire per primo parola.

    - Onestamente non ho grande interesse per l'Hashirama Matsuri, non ne ho mai organizzato né visto uno, ma non c'era modo di rifiutare.

    Di certo non condivideva le sue parole ma non era motivo di odiarlo o di provare a fargli cambiare idea. Le parole contano ben poche in questo crudele mondo e provare a discuterne in quel momento non era la cosa più giusta da fare. Magari in un futuro non tanto lontano, avrebbero potuto condividere le loro idee, capirsi reciprocamente. Dopotutto loro erano la speranza di quel grande Clan. Loro avrebbero portato in alto quel nome. Nelle sue successive parole il Chuunin rivolse la sua attenzione proprio al Rosso. Difatti dei tre era l'unico che aveva assistito a quel grande Evento circa cinque anni fa.

    «Si ho assistito già una volta a questo evento, anzi due. Purtroppo la prima volta ero troppo piccolo, mentre la seconda..beh non ricordo bene cosa fu organizzato mi spiace»

    Non ricorda bene cosa venne organizzato per un motivo o per un altro. Potevano ovviare al problema escogitando loro qualcosa, infondo tre menti avrebbero pur potuto creare un idea carina no? Il Chuunin aggiunse un particolare al suo discorso. Un qualcosa riguardante delle bancarelle dove fare compere per l'evento. Oggetti, costumi, maschere, alcool. In pratica tutto quello che poteva essere utile per creare un evento con i fiocchi.

    «Sono un bel po' di ryo quelli. Forse per prima cosa dovremmo pensare a come difenderli visti i tempi che corrono al Villaggio. Tu Yato sei quello più abile fra noi e tu dovresti portare quei soldi. L'Evento è ben noto nel Villaggio e sicuramente qualche dannato ladro ci farà un pensierino»

    Non aveva tutti i torti. D'altronde in cinque anni si riescono a mettere da parte un bel po di soldi e bastava avere soltanto la pazienza e una buona astuzia per poter rubarli e fare un bel bottino. Di certo il neo-Genin non avrebbe voluto fallire nella sua prima missione affidatagli dal Clan, portando alla propria famiglia solo vergogna. Il giovane aveva già un piano nella mente seppur di basso livello.

    «Credo sia meglio creare delle false borse, portando tutti una falsa borsa contenente solo degli inutili sassolini. Se a voi sta bene l'idea potremmo procedere cosi per poi pensare agli acqusti da fare. Conosco un paio di persone che devono dei favori a mia madre quindi possiamo risparmiare qualcosa» Il piano del giovane è di semplice fattura. Creare tre false borse da portare ognuno con se. Ogni borsa dovrebbe contenere dei sassolini in modo da rendere più veritiera la cosa mentre quella originale dovrebbe essere nascosta nell'armamentario di Yato, il Chuunin. Come affermato dal ragazzo, la madre di esso era un Ninja medico molto dedita al suo lavoro e che avrebbe curato alcuni dei parenti dei vari commercianti presenti alle varia botteghe, potendo cosi ricambiare alcuni favori che avrebbero portato solamente benefici. Continua poi il suo discorso gesticolando con entrambe le mani e dedicando la sua attenzione ai due ragazzi, sperando che siano d'accordo su quell'idea «Per concludere, all'evento pensavo di organizzare una specie di teatrino. Magari rappresentando il grande Hashirama che combatte contro Kurama. Naturalmente alla fine vi devono essere grandi fuochi d'artificio e tanto alcol cosi da soddisfare anche i bisogni adulti»

    L'idea non era male, anzi. Avrebbe potuto far divertire i più piccini avvicinandoli al grande Dio degli Shinobi. Mentre l'alcol.. beh si sa ha il potere di rendere le feste più divertenti possibili. Avrebbe aspettato poi le valutazioni dei suoi nuovi compagni, riportando e leve superiori al loro normale posto. Inoltre avrebbero risparmiato sul Legno visto le abilità del Chuunin. Lui che riesce dalla mano a creare dei piccoli rami, quello era il controllo del Mokuton. Sul volto del Rosso apparve un piccolo sorriso vedendo ciò. Un qualcosa che assomigliava ad ammirazione misto ad una piccola dose di gelosia. Non era ancora capace di poter controllare tale potere e non sapeva se mai si sarebbe manifestato in lui.

    «Cosi è questo il famoso Mokuton..purtroppo non riesco ancora a controllarlo. Forse non riuscirò mai a farlo, infondo pochi vi riescono basti pensare ad Hashirama e Tobirama. Questo dimostra che sei di gran lunga superiore a noi e ciò mi motiva a migliorare sempre di più. C'è della gelosia nelle mie parole è vero, ma devo essere sincero, sono felice che tu abbia quel potere. Sono sicuro che otterrò le capacità per riuscire a controllarlo e magari un giorno potremo stabilire chi è il Senju più forte»

    Un piccolo sorriso accompagnava le parole del ragazzo. Aveva ancora tanto da migliorare e quel ragazzo che dal nulla riesce a controllare quel grande potere, dona nell'animo del Rosso uno stimolo ancora maggiore. Come una carica esplosiva, un qualcosa a cui mirare e superare. Faceva piacere sapere di qualcuno capace di quel potere. Le sue non erano parole di sfida, anzi vi era anche un tono d'ammirazione. Sapeva che un giorno si sarebbero sfidati e il nome del Senju più forte sarebbe stato svelato.
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    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Shuriken × 5
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1

    Note
    ///
  6. .

    Le Radici della Foglia


    Una nuova generazione di Senju




    Narrato | «Parlato» | - Pensato



    Mosse un primo passo in avanti nella sua carriera da Shinobi diventando un Genin a tutti gli effetti. Un giorno importante per quei tre ragazzi: il Senju, l'Uchiha e Daichi. Gli stessi che quel giorno avevano lasciato il grado Accademico per assumerne uno nuovo. Il Rosso voleva condividere tale gioia con i propri cari ma si ritrova nuovamente da solo, in quella stessa abitazione e nella solita stanza. Genitori troppo occupati e troppo distanti dal loro figlio ma purtroppo i tempi erano quelli che erano. Il giovane Senju era un ragazzo forte, capace di sopportare tale situazione eppure il suo cuore era attanagliato dalla voglia di poter dire tutto alla figura paterna, a quel padre che ha condiviso la possibilità di mettere al mondo quel giovane ragazzo. Si ritrovava quindi da solo, steso a letto e con lo sguardo rivolto verso il soffitto. Corpo rilassato e respiro calmo. La mente ripensava a ciò che era accaduto giorni addietro e a ciò che doveva fare per poter migliorare. Poteva diventare qualcuno d'importante in questo crudele mondo. Dopotutto lui è un Senju, clan a cui vi apparteneva il Dio degli Shinobi: Hashirama Senju. Ogni ninja di tale Clan puntava in alto, a spiccare fra tutti. Eppure nessuno era ancora riuscito ad avvicinarsi alla figura del Dio degli Shinobi. Infondo non erano molti coloro che erano capaci di poter controllare il Mokuton a proprio piacimento. Pochi avevano tale potere mentre tanti erano quelli che appartenevano al Clan. La Luna cala e la notte inizia a scomparire mentre il forte e luminoso Sole inizia a sorgere. Un nuovo giorno inizia a Konoha. Il primo giorno da Genin per il piccolo Senju. Tornato in perfetta forma dopo quelle ferite ricevute diversi giorni prima, era pronto per uno dei pochi compiti posti ai nuovi Shinobi. Doveva essere di ronda, al controllo del Villaggio. Indossa quindi i vari indumenti e le vari protezioni pronto per uscire e fare ciò che doveva. Indossava una semplice T-Shirt nera con il collo a V. Al collo vi era una collana con raffigurante il simbolo dei Senju, dono molto prezioso per il ragazzo. Posti ai gomiti vi erano le solite Gomitiere mentre a protezione degli avambracci vi erano dei Parabraccia in cuoio. Per finire un pantalone grigio, lungo fino alle caviglie mentre dei sandali ninja erano posti ai piedi. L'uscita dall'abitazione del giovane fu bloccata da un altro Senju, più avanzato nell'età con un chiaro messaggio.

    «Giovane Haruki, sei stato scelto per l'Hashirama Matsuri. Hai appuntamento alla principale via commerciale di Konoha. Precisamente all'angolo tra il vicolo Shikamaru Nara e la Via Neji. Ad attenderti vi è già Yato Senju»

    Cos'era l'Hashirama Matsuri? Un evento che si teneva ogni cinque anni vicino al grande albero piantato dal Dio degli Shinobi in persona. Un evento particolare e di grande onore. Sul volto del ragazzo apparve uno sguardo carico di meraviglia e sorpresa mente il cuore ribolliva dal ardore. Un gran senso di fierezza circondava il suo corpo mentre la mente non sapeva quali parole far pronunciare alla bocca. Si limitò solamente ad annuire con il capo, mentre l'anziano messaggero poteva tornare alle sue mansioni. Cambio di programma dunque. Lascia in disparte il suo compito di ronda per poter sbrigare quel gran compito datogli dal Clan. Yato Senju.. un nome a lui sconosciuto ma fare la sua conoscenza avrebbe di certo giovato alla sua carriera. Non voleva perdere ulteriore tempo per cui grazie ai muscoli delle gambe e degli addominali, corse vero la destinazione data. Proprio come indicato, in quel preciso punto vi era un ragazzo abbastanza alto, con dei curiosi occhi celesti quasi a dire assenti.

    «Scusa il ritardo.. purtroppo mi hanno avvisato solo poco fa e ho cercato di fare più presto possibile. Spero tu non stia aspettando da tempo. Comunque piacere, sono Haruki»


    Chakra: 20/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 150
    Velocità:  225
    Resistenza: 200
    Riflessi: 225
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Shuriken × 5
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1

    Note
    ///
  7. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post IX


    Narrato | Parlato | Pensato



    Quel bastardo è chiaramente un folle, con non pochi problemi mentali. La sua offensiva è atta alla distruzione dell'abitazione permettendogli di scappare fuori da essa e mettere la pelle in salvo. Quell'esplosione causa un danno non indifferente lasciando ai tre giovani ragazzi poco tempo per reagire. Da saggi scelgono la via della salvezza, portando quel ostaggio al sicuro lontano ormai da quello che aveva vissuto. Sanno che il colpevole deve essere giudicato e che non può farla franca. Devono prometterlo, assicurare alla giovane una piccola vendetta anche se niente avrebbe colmato quel buco profondo dove vi è capitata. Niente avrebbe potuto rimediare all'accaduto. Eppure adesso è salva, e su questo non può altro che ringraziare quei tre moschettieri. Questi riescono ad evadere incolumi dall'esplosione. Qualcuno sarebbe affranto nell'orgoglio, qualcuno riporterebbe ferite ben più gravi. Per loro fortuna però, hanno salva la pelle ed è questo quello che conta. Una ventina di metri lì separava dalla salvezza e ognuno di essi è percorso con grinta, determinazione come se ogni passo potesse essere l'ultimo, come se alla fine di quella corsa vi sia un premio da conquistare. Quel gran premio è la vita stessa. Di certo i tre "bambini" scriveranno a fuoco nella mente quel grandioso giorno, fatto di conoscenze, amicizie, dolore e soddisfazione. Quella fuga verso la vittoria, viene però interrotta da cinque Shinobi armati fino ai denti. I loro giubbotti indicavano il loro grado. Un grado molto più elevato di quello dei tre studenti che ormai stanchi e privi di forze, non avrebbero potuto muovere un muscolo di fronte alla loro forza. Attorcigliato quindi in una presa di forza e buttato al suolo con gli arti impossibilitati di compiere qualsiasi voglia movimento, il Senju lascia scorrere il tempo, non provando ad ostacolarli e a lasciare che compiono il loro lavoro. Ogni tentativo di ribellarsi avrebbe peggiorato la situazione e poi la quantità effimera di Chakra presente nel suo corpo, gli suggeriva di restare calmo anche se è quasi impossibile rimanere quieto e con la mente lucida. L'Uchiha sarebbe il primo dei tre a parlare e a cercare di difendersi portando l'innocenza dei tre all'udito di quei cinque Shinobi della Foglia. Venti minuti. Questo è il tempo trascorso prima della loro "scarcerazione". I dolori del corpo ora iniziano a farsi sempre più forti nel corpo del Senju, che lentamente inizia a perdere lucidità di giudizio, a sentire sempre più nemica la stanchezza. Folli sono i suoi intenti di rialzarsi da terra eppure vi riesce anche se con grande difficoltà. Le gambe gli tremano, la testa pulsa per la botta subita da quell'esplosione. Cessata l'adrenalina i muscoli ritornerebbero in modalità risparmio, dimezzando la fatica necessaria per portare a compimento le sue azioni. La sua attenzione infine, viene catturata da una grande notizia. Quel dannato bastardo è stato catturato. Un senso di gioia invade il corpo del Senju cosi come un senso d'amarezza. Il desiderio di essere lui quello che catturava il ladro, superava di gran lunga la felicità. Questo è il nostro ragazzo, un tipo meticoloso nelle cose, che punta sempre nell'eccellere nelle cose. Questa volta deve arrendersi all'idea della perfezione. All'idea che fosse lui a compiere tale arresto. I cinque Shinobi abbandonano la zona occupata e lasciano i tre con tante domande alle quali non saprebbero trovar riposta. Chi è quella ragazza? Domanderebbe l'Uchiha. La più ovvia delle domande eppure arduo è trovare una risposta degna di tale nome.

    «Te la sei vista brutta con quel cagnaccio non è vero?!»
    «Già non è stato affatto facile»

    Tra i due scoppia un sorriso liberatorio visto anche le condizioni del giovane Senju. Quel giorno sarebbe stato uno dei più importanti per Haruki. L'incontro con uno dei membri del famoso Clan Uchiha. Un evento di grande impatto nella storia del nostro eroe. Che i due inconsciamente avrebbero seguito le orme dei loro famosi predecessori? O sarebbero diventati dei pilastri di Konoha? Chi può dirlo, restava tutto al fato.

    «Sei il primo Uchiha che conosco. Spero che un giorno ci rincontreremo nuovamente»

    Il suo è un messaggio ricco di speranza. Cresce in lui la voglia di vedere fin dove può arrivare il potenziale del giovane posto difronte ai suoi occhi. Cresce l'ardore di scoprire chi dei due fosse superiore all'altro. Successivamente allungherebbe il pugno destro in direzione del'Uchiha. Sperando in un suo controbattere finendo pugno contro pungo scambiandosi un segno di saluto. Questi poi si sarebbe diretto verso l'ultimo arrivato. Colui che ne esce colpito nell'orgoglio. Purtroppo per lui aveva commesso un piccolo errore di valutazione. Sbagliare è umano, a tutti può capitare e solamente dagli sbagli che si diventa più forti, più consci dei propri limiti e di conseguenza abbatterli per poi scoprirne di nuovi. Le parole dell'Uchiha hanno un tono di conforto, scherzoso come se volesse tirarlo su di morale. Il ragazzo però non sembra un tipo da arrendersi alle prime difficoltà. Il Rosso ricorda ancora quel suo sguardo. Sapeva che ha del potenziale e sarebbe stato a lui imparare dai propri errori per poi diventare più forte.

    «E' stato un piacere fare la tua conoscenza Deichi. Ah magari un giorno mi racconterai meglio la storia di chi ti ha regalato quella tunica.»

    La sua mente ritornerebbe ancora su quelle Carpe. La domanda è perché soffermarsi su un inutile dettaglio? Semplice, il Rosso è amante della conoscenza e mai aveva visto quei simboli in vita sua. Chissà magari quella richiesta avrebbe dato uno spunto futuro alla storia dei due ragazzi. E' arrivato il momento degli adii. La strada dei tre vi si separa. Il Sole ormai è prossimo alla morte e la Luna avrebbe preso vita al suo posto. I dolori sono quasi insopportabili e quindi è lecito donarsi un meritato riposo. Si recherebbe dunque verso l'infermeria del Villaggio, dove vi lavora ancora la madre. Le avrebbe potuto raccontare di quel fantastico giorno, di quelle grandiose amicizie. Quello stesso giorno che parrebbe essere un ottimo trampolino di lancio nella vita del ragazzo.


    Chakra: 0.75/10
    Vitalità: 5/8
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100ro
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    Ferita: 1 Leggera su tutto il corpo
    Ferita: 1 Lieve sul gomito sinistro
    Ferita: 2 Leggere alla testa
  8. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post VII




    Narrato | « Parlato » | « Pensato »



    « No Deichi fe.. »

    Il Senju non ebbe il tempo di terminare la frase. L'attacco acquatico del compagno viene portato con successo. Purtroppo però non riesce a calcolare bene il diametro di tale attacco, finendo con il colpire anche quella povera ragazza che ora si ritroverebbe completamente bagnata, inconscia di quello che sta succedendo e di quello che succederà. Rimuginarci troppo ormai non ha senso, devono riuscire a portare a termine quella caccia a l'uomo. I due riescono a interrompere l'azione avversaria, colpendolo in pieno e ferendolo di non poco. Colpito nel corpo e nell'orgoglio, la rabbia e la frustrazione prenderebbe il sopravvento. Con un rapido scatto della mano destra, raccoglie dal Porta Armi, un Kunai indirizzandolo poi sul soffitto. Che avesse sbagliato la mira? Il Rosso assume una posizione difensiva, aspettandosi un offensiva del nemico eppure è proprio quel lancio di Kunai il suo piano d'attacco. Le iridi del giovane vanno a seguire il lancio dell'arma potendone osservare cosa vi fosse attaccato ad essa. Una Carta Bomba, armata di Chakra e pronta ad esplodere.

    « Oh merda.. »

    L'esplosione manda tutto in caso, prendendo i tre giovani impreparati, incapaci di portare una strategia che bloccasse quel lancio. Infondo chi si aspetterebbe che quel pazzo sia pronto a far saltare tutto in aria? Le cose ormai stavano cosi, il soffitto sta per cedere e quella stanza sta per cadere su di loro. L'esplosione causò non poco fastidio all'udito del Senju, che porterebbe entrambe le mani a coprire le sue orecchie cercando di diminuire il disturbo provocato. La mente faticherebbe poi a pensare al immediato futuro. La situazione sta per concludersi in modo completamente disastroso. Il pazzo bastardo utilizza quel grande diversivo per riuscire a sgattaiolare da quella situazione sfruttando un piccolo passaggio segreto, situato alle sue spalle. Cercherebbe di fuggire come un topo in trappola. Le parole del Uchiha seguono tale vicenda e il Senju, con denti stretti e con la rabbia che invade la mente capisce cosa dovrebbe fare. Vi si pongono ora due scelte per i tre ragazzi: salvare la ragazza e perdere cosi la refurtiva, oppure continuare la caccia al nemico perdendo di conseguenza la ragazza. La scelta pare ovvia, salvare la ragazza perdendo cosi la refurtiva non perdendo però l'idea di fermare quel bastardo un giorno. Come un riflesso incondizionato l'attenzione del Senju viene catturata da un pezzo di stanza che è in procinto di fare capitombolo sulla sua testa. Preso dalla stanchezza in un primo momento, parrebbe che il corpo non voglia muoversi rendendo quella situazione ancora più complicata. Solo grazie ad una potente scarica di Chakra verso gli arti inferiori, riuscendo ad indurire i muscoli delle gambe potrebbe riuscire poi ad evitare quel colpo. L'intenzione è chiara. Ruotando l'intero corpo in direzione del corridoio, piegherebbe poi leggermente le ginocchia e sfruttando i muscoli delle leve inferiori e quelli dei glutei riesce in uno scatto repentino e con velocità aumentata grazie al Chakra evitando cosi quel pericolo. Azione 1: Movimento

    « Forza veloci.. »

    Lo sguardo cercherebbe la ragazza constatando che fosse salva, raccolta in spalla da Deichi che da prima è riuscita a metterla K.O e poi salvando la situazione quasi come a volersi far perdonare. I tre dovrebbero scappare ora a gran velocità percorrendo rapidi quei diversi metri che li dividono dall'uscita. Ricordando che si trovano al seminterrato e il tempo a disposizione per loro è assai poco, dovrebbero dare fondo ad ogni goccia di Chakra se vogliono riuscire a fuggire. Il Senju ormai quasi a limite, non perde le speranze e cercherebbe dal corpo segnato da allenamenti e muscoli ben definiti, un ulteriore piccolo sforzo. Darebbe fondo ancora una volta a quella forza infinita, che tutto muove e tutto alimenta. Un altro scatto avverrebbe, nel tentativo di percorrere altri metri verso l'uscita e sperando che anche i due compagni facessero lo stesso. Azione 2: Movimento
    Questo scatto dovrebbe portarlo al primo piano, incontrando di nuovo quel odore nauseabondo e quei rifiuti che decoravano l'abitazione. Gli arti inferiori iniziano a dimenarsi per il dolore, tutto quello stress di certo non beneficia il corpo eppure sono sforzi necessari alla sopravvivenza. Di certo dopo quel giorno avrebbe meritato il dovuto riposo. Ora però non vi è tempo per fare ciò. Ancora una volta il Chakra dovrebbe invadere gli arti inferiori, per un ultimo sforzo sperando che esse non cedessero per la fatica. Un nuovo scatto avverrebbe in direzione dell'uscita, dove qualche ora prima ha avuto il suo primo combattimento. Azione 3: Movimento
    Se fosse riuscito in quella corsa, sarebbe riuscito ad uscire dalla casa posizionato a qualche metro dalla povera bestia. Le gambe tremanti per lo sforzo, il respiro pesante farebbe fatica a tornare normale in conseguenza di quello sforzo enorme. Riuscirebbe a malapena a mantenere eretto il suo corpo, voltando poi lo sguardo verso i suoi compagni sperando che fossero incolumi e che la ragazza fosse riuscita a salvarsi.


    Chakra: 0.75/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento 6M
    2: Movimento 6M
    3: Movimento 6M
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    Ferita: 1 Leggera su tutto il corpo
    Ferita: 1 Lieve sul gomito sinistro
  9. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post VII




    Narrato | - Parlato | - Pensato



    L'aria inizia a farsi sempre più pesante nel mentre il Senju porta piano i suoi passi all'interno di quella vecchia e abbandonata abitazione. Dei suoi compari non vi è traccia alcuna. Che fossero ancora in pericolo? La situazione stava diventando sempre più caotica, nel mentre lo sguardo del giovane studente catturava sempre più particolari. Rifiuti ovunque e un odore del tutto raccapricciante invadeva le narici del Senju. Sembrava almeno che non ci fosse nessun nemico nei paraggi. Che fossero tutti morti? In fondo al corridoio vi sono delle rampe di scale che salirebbero verso l'alto, mentre a qualche metro una porta aperta. La curiosità, proprio come un fuoco voglioso di creare distruzione, spingeva Haruki ad approfondire tale particolare e alimentare le fiamme del suo sapere. Giunse infine, al suo udito una voce..maschile sembrerebbe. Un tono familiare ricorderebbe il suo subconscio, a ricordare poi di chi fosse il proprietario di quella voce. Sceso anch'essi al primo piano al seguito dell'altro studente, sani e salvi a quanto pareva.

    - Ah eccovi. Ho riportato qualche ferita al gomito sinistro ma nulla di preoccupante. Voi invece?

    E' giusto condividere le informazioni con i propri compagni. Devono sapere di piccoli incidenti di percorso o di piccoli malus subiti. Anche se quella ferita, non fosse chissà cosa. Attenderebbe un responso del loro stato fisico per poi aggiungere altri dettagli, come l'"arredamento" della casa e quel gran "profumo" che vi è sparsa per tutta la sua struttura.

    - Su questo piano non vi è nulla d'importante, se non questo fetido odore e tanti rifiuti

    Annuisce con il capo poi alla domanda dell'Uchiha e procedendo tutti e tre in direzione di quella porta. Questa porta ad uno scantinato dal quale provenivano dei rumori abbastanza curiosi. Questi è possibile udirlo sempre di più man mano che i tre avanzavano. Si ritrovano quindi in un corridoio lungo dei metri imprecisati, forse una decina o poco più. Così come la parte superiore della casa, anche questa non è ben curata e sono ben noti gli effetti del tempo. La luce non è padrone del luogo e ben poco è visibile in quel corridoio. Le iridi del Senju faticano a vedere alcuni dettagli che potrebbero essere importanti. Cosi come la vista, anche il corpo inizia a risentire della fatica e del dolore avuto da quello scontro. Segno che fosse finita l'adrenalina in corpo. Torniamo al dunque, a quel momento in cui quel lungo corridoio ebbe una fine. Vi appare una stanza ampiamente larga difronte ai tre moschettieri, che alla vista di tale oscenità proverebbero un senso di disgusto. L'affermazione del'Uchiha, racchiude in poche parole tutto quello che passava nella mente del Senju. Una donna è posta su una piccola sedia, legata e imbavagliata. Chissà cosa correva nella sua mente, quali erano i suoi pensieri, le sue speranze. Per un gioco del destino, quel dì di Konoha sarebbe stato il suo giorno fortunato? L'attenzione dei tre ricade successivamente sull'individuo eretto accanto a tale fanciulla. Armato di refurtiva e con qualche rotella fuori posto. Non si sa come, ma la posizione dei tre viene rivelata, forse proprio a causa della giovane ragazza che vedendo in quei tre un barlume di speranza, di riuscire a fuggire da tutto quello che stava vivendo. L'ultimo ladro, possibile capo della banca, cambierebbe subito sguardo assumendo una carica rabbiosa verso i giovani aspiranti ninja. Fatte le dovute minacce passerebbe finalmente all'azione vera e propria, mettendosi all'opera in quel tentativo di eseguire i Sigilli Magici per poi scagliare qualche tecnica contro le tre creature. La quantità di Chakra rimasta a favore del Senju è estremamente poca, impossibile combattere ed eseguire tecniche. Inoltre, in un luogo cosi chiuso e con un ostaggio, risulterebbe pericoloso attuare qualche tecnica troppo offensiva. Quindi cosa fare? Al Rosso piace sfruttare ogni debolezza del nemico e quella composizione di sigilli aihmé risulterebbe troppo lunga, dando cosi un piccolo vantaggio ai tre ragazzi. Haruki, con un rapido muoversi della mano destra, afferrerebbe quattro Kunai dal Porta-Armi, e cercherebbe di scagliarle tutte e quattro contemporaneamente all'altezza del petto nemico. La velocità del colpo, dovrebbe risultate più veloce dell'esecuzione dei sigilli del nemico e per attuare ciò, il Senju da fondo a quel poco Chakra rimasto aumentando cosi la velocità del colpo. AdO Azione 1
    Conscio del fatto che non sarebbero bastati quegli attacchi a fermare quel bastardo, assumerebbe una posizione difensiva atta a cercare di difendersi da eventuali contromosse del nemico e sperando poi in un offensiva degli alleati.


    Chakra: 2.25/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Atk Distanza 4 Kunai
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5-4=1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    Ferita: 1 Leggera su tutto il corpo
    Ferita: 1 Lieve sul gomito sinistro
  10. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post VI




    Narrato | - Parlato | - Pensato



    Lo scontro cessa. Il nemico si accascia al suolo. Vinto dal Senju. Il Rosso ormai ha praticamente finito il suo Chakra. Stanco, affaticato ma conscio della sua vittoria. L'offensiva riesce perfettamente ad ottenere i risultati sperati e a portare a casa la vittoria. Eppure c'è da riconoscerlo, il nemico sapeva il fatto suo. Grandi abilità e tanta forza. Il Senju non ne esce indenne, infatti riporta una ferita Lieve al gomito sinistro ed una Leggera su tutto il corpo. Le gambe cedono al peso del giovane, come se la sua massa si fosse notevolmente appesantita. La prima a cedere è la gamba destra con il ginocchio che andrebbe ad impattare al suolo. La gamba opposta, quella manca, invece andrebbe a piegarsi cercando di trattenere con le forze rimaste il peso del ragazzo. Ad esso andrebbe ad appoggiarsi l'avambraccio sinistro mentre il busto sarebbe piegato sul d'avanti di qualche grado. Capo chinato e iridi spalancate verso il suolo. Il respiro diventa più lento, più pesante. Dalla fronte scorrono gocce di sudore che impattano poi al suolo. Quello è stato il suo primo vero scontro. Una prima, e magari non l'ultima, vittoria della sua vita. Lo sguardo si sposterebbe verso il corpo inerme del vecchio cane. Ricorderà per sempre questo scontro. Proprio come una pagina di un libro. Come un marchio a fuoco sulla pelle, in pratica un tassello principale che costituirà la sua futura, e speriamo brillante, carriera. Passano diversi minuti. Minuti dedicati a trovare quel riposo meritato, atto a recuperare le ultime forze rimaste. Atto a portare chiarezza e calma nella mente del Senju. Come il Mare Blu dopo la tempesta; calmo, quieto, in piena tranquillità. Lentamente solleverebbe il proprio corpo, dando respiro ai poveri arti inferiori. Ritorna in posizione eretta, portando la mano destra ad appoggiarsi sul arto ferito, ovvero il gomito sinistro. Un primo passo viene portato dal piede sinistro, mentre quello dominante lo accompagnerebbe nell'azione seguito, infine, dall'intero corpo. Passi lenti, pesanti, conseguenze evidenti di quello scontro. S'inginocchierebbe nuovamente a pochi centimetri dalla bestia, recuperando dal suo corpo quei quattro Kunai. Il sangue di quella bestia impregna il suolo e quelle armi che misero fine alla sua vita.

    - E' stata una bella battaglia te lo devo.

    Onore a te bestia dalle quattro zampe. La sua storia è ignota alle conoscenze del Senju ma evidenti sono i segni di tante battaglie su di lui. Evidenti sono i segni del tempo. E con tante probabilità, molti sarebbero quelli che hanno pagato i tuoi attacchi. Forse con quell'azione, il Senju, porta una felice notizia agli abitanti del villaggio. Infondo faceva parte dei malvagi. Fatti i dovuti onori, lo sguardo del Rosso si spostarono verso l'abitazione cercando al primo piano la figura del Uchiha. Non ve né traccia. Che fosse riuscito a prendere una decisione e a muoversi di conseguenza? Nella mente del Senju ora vi è un nuovo obiettivo: ricongiungersi agli altri per poter finalmente recuperare la refurtiva. Si avvia quindi verso l'interno dell'abitazione, con passo calmo e lento stando però sempre attento a qualche imminente pericolo, che fosse un nuovo nemico o qualche trappola messa lì dal ladro. I passi del giovane cigolano su quel pavimento vecchio, la poca luce inoltre non aiuta la vista del ragazzo. Questa casa è inquietante. Questo è l'unico pensiero nella mente del Konohano. Con sguardo attento si può capire come l'apparenza inganni. Tale struttura sembra più grande di come riflette l'esterno. Ampie stanze sono presenti eppure non vi è alcunché di interessante. Sarebbe potuta diventare un ottimo rifugio. Ovviamente, con i dovuti lavori di ristrutturazione. Nulla offre particolari motivi di una sua analisi approfondita. Eppure Haruki, è sempre sull'attenti come se si aspettasse qualche minaccia pronta ad affrontarlo nuovamente. Passano diversi minuti e finalmente qualcosa cattura la sua attenzione. Un forte trambusto proveniente da diversi metri dalla sua posizione. Il suo intero corpo passa da modalità furtiva a quella di massimo pericolo. Cosa può scatenare quel trambusto? Che i due compagni fossero finiti in una brutta situazione? Deve capire cosa sta succedendo. La sua mente gli impone di farlo. Cerca di ritrovare quella concentrazione precedente e avanzerebbe infine in direzione del trambusto. La quantità di Chakra è pressoché nulla ma spera di non accingere ulteriormente in tale forza, per non finire accasciato al suolo stanco e sotto gli attacchi nemici.

    - Ci siamo quasi..

    Starebbe al fato ora, raccontare cosa stava accadendo in una stanza remota dell'abitazione. Se tutto sarebbe filato liscio. Se qualcuno dei tre moschettieri avrebbe riportato seri danni o addirittura la morte prematura. Insomma, ora è tutto nelle mani del destino.


    Chakra: 2.75/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    Ferita: 1 Leggera su tutto il corpo
    Ferita: 1 Lieve sul gomito sinistro
  11. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post V




    Narrato | - Parlato | - Pensato



    Quel Jutsu tanto utile ma tanto devastante riesce a centrare il nemico. Colpito in pieno da quelle fiamme, inizierebbe a guaire dal dolore finché in un moto rotatorio di dolore poggia il sedere al suolo spegnendo cosi gli effetti della tecnica. Subirebbe ingenti danni e delle ustioni sulla parte inferiore del corpo. I compagni del Rosso sembrano essere salvi o almeno fino a quel momento. La bestia, colma di rabbia e dolore e colpita nell'orgoglio, rivolgerebbe tutto il suo sguardo famelico sul Senju. Conscio della sua esatta posizione, stringerebbe i denti, focalizzerebbe gli occhi sul suo obiettivo e terrebbe i muscoli pronti alla carica. Lo sguardo del Senju andrebbe a cercare la posizione dei compagni, per constatare l'esito del suo sacrificio. Uno dei due riesce ad entrare nell'abitazione ma l'Uchiha sembra quasi immobile. Incapace di agire o di saper prendere una drastica decisione. Haruki non è uno sprovveduto anzi, conscio della situazione e delle forze rimaste invia un piccolo cenno con il capo verso il compagno, come a dire "Entra, ho tutto sotto controllo". Se il giovane Uchiha avrebbe capito il messaggio finalmente prenderebbe posizione decidendo cosa deve fare. Torniamo poi al verso scontro. La bestia famelica, inizierebbe la sua carica verso il nemico con una velocità non superiore a quella del Senju. Il suo sguardo parrebbe proprio indirizzato verso la parte alta del corpo di Haruki. I mesi iniziavano a ridursi e negli occhi del nemico è possibile intravederne l'obiettivo. Carica il peso corporeo sulle zampe e compie uno sbalzo degno di nota allargando poi le fauci in un tentativo d'attacco. Ormai è palese, quell'offensiva è diretta alla mano destra del Senju. La sua velocità d'un tratto sembra essere aumentata, conseguenza della sua rabbia? Poco importa. Haruki deve portare una difensiva il più presto possibile. Ricorderebbe una conoscenza da lui appresa qualche tempo addietro. Quei tempi passati a leggere libri fra i banchi dell'Accademia Ninja. Proprio quella conoscenza l'avrebbe potuto salvare la vita, ma in cosa consiste? Semplice, aumentare i riflessi e la velocità in modo da riuscire a difendersi da quell'attacco. Per prima cosa ruoterebbe il corpo di una ventina di gradi verso destra, con il piede sinistro leggermente più avanzato del destro. Le ginocchia leggermente piegate a cercare una presa salda al terreno. Cercherebbe dunque, di convogliare il Chakra nella parte superiore del corpo, più precisamente nel braccio sinistro. Le leve superiori andrebbero a piegarsi leggermente, con quella sinistra a sistemarsi con il gomito rivolto verso la bocca del nemico all'altezza del torace, mentre quella destra sarebbe attaccata al busto, con la mano che andrebbe a dare appoggio alla mano manca. Una prima difensiva è portata. L'attacco di quella bestia impatta quindi sul gomito del Senju, che grazie alle sue protezioni date dalla Gomitiera Imbottita, annulla i danni del vecchio cane. Parata vs Azione Cane 2
    Il primo colpo viene parato egregiamente anche se con qualche ferita lieve al gomito sinistro, nulla di preoccupante infondo. La gomitiera fa il suo lavoro, riuscendo perfettamente ad assorbire tutto quel danno e renderlo nullo. Quella bestia non ha intenzione di fermarsi lì, difatti proseguirebbe la sua offensiva, indirizzando ora l'attenzione verso la parte bassa del Senju. Un nuovo morso sarebbe indirizzato verso la caviglia sinistra. Cosa può fare ora? Non ha nessuna protezione a coprire tale parte del corpo e quindi deve inventarsi qualcos'altro di altrettanto efficacie. Ha in mente quel Jutsu necessario per quell'occasione, una tecnica che potrebbe salvarlo in parecchie situazioni in futuro. Stiamo parlando de Marin Jizou, o per meglio dire del Simulcro di Spine. Una tecnica che aumenterebbe considerevolmente la lunghezza dei propri capelli ricoprendo l'intero corpo e creando una vera e propria armatura. La sua velocità d'esecuzione avrebbe sicuramente permesso di riuscire a bloccare in tempo quel secondo attacco. Infondo, non vi è richiesto nessun sigillo.

    - Marin Jizou Tecnica vs Azione Cane 3

    Cosi come il primo attacco, anche il secondo finisce per fallire miseramente. Questa volta è diverso, oltre al danno vi è anche la beffa. Non solo il nemico fallirebbe l'attacco, ma dovrebbe subire anche l'attacco di quell'armatura di capelli. Tocca al Senju ora, attuare la sua offensiva. In mente è presente già una malsana idea. Le forze del Chakra iniziavano a svanire e quindi non può eseguire qualche Jutsu avanzato. L'idea di base è quella di creare un diversivo. Un qualcosa che attiri l'attenzione della bestia, o che nasconda attacchi immediati e di conseguenza impossibili da evitare. Unirebbe inizialmente le mani all'altezza del petto, andando poi a comporre i sigilli del Tigre, Cinghiale, Bue e infine quello del Cane. Immaginando una copia perfetta di se stesso e impartendogli l'ordine di correre verso il nemico, dovrebbe riuscire nel suo intento.

    - Bunshin No Jutsu Tecnica

    Se tutto fosse andato come previsto, una copia sarebbe apparsa al suo fianco seguita da quella classica nuvoletta bianca. Ecco su cosa si basa la sua strategia, quella nuvoletta bianca. Tornando alla copia, questa dovrebbe scattare immediatamente contro la bestia che in preda alla rabbia dovrebbe cadere nel tranello, spererebbe il Senju. Azione Copia Ora è il momento di finirlo. Estrarrebbe dal Porta Kunai, posizionato sul fianco destro, quattro armi precisamente quattro Kunai. Cercherebbe di aumentare la sua velocità d'attacco grazie all'ausilio del Chakra. Le armi caricate nella mano destra, partirebbero a fionda verso il nemico con velocità aumentata se tutto sarebbe riuscito alla perfezione. Azione Senju Dov'e sono dirette dunque? Verrebbero scagliati contemporaneamente e sarebbero diretti verso il clone precedentemente creato. In questo modo, se le armi avessero colpito il clone questi dovrebbe sparire e lasciare una nuvoletta bianca al suo posto che dovrebbe durare qualche secondo, giusto il tempo che quei Kunai l'attraversano e spiazzino così il quattro zampe. Ormai la stanchezza inizia a farsi sentire. Il Chakra è quasi terminato e il Senju ripone tutta la sua speranza in quelle azioni offensive. Non saprebbe cos'altro escogitare se avrebbe fallito.


    Chakra: 2.75/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:  Parata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento Copia
    2: Attacco a Distanza
    3: ///
    Slot Tecnica
    1:  Simulcro di Spine
    2: Moltiplicazione del Corpo
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    Ferita: - 1 Leggera su tutto il corpo
    Ferita: - 1 Lieve al gomito sinistro
  12. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post IV




    Narrato | - Parlato | - Pensato



    I tre moschettieri sarebbero arrivati dunque al obiettivo: una casa abbandonata nelle periferie del Villaggio. L'identità sconosciuta del terzo ragazzo è finalmente rivelata. Deichi. Tutto qui, nessun cognome, nessun apparentenenza ad un Clan a quanto sembrava. Eppure il suo volto mostra qualcosa in più, come se nascondesse un gran potenziale ma impossibile esserne certi, infondo quei tre sono dei semplici bambini scaraventati in questo mondo caotico e infernale. La prima domanda del Senju rivolta verso la nuova conoscenza ha l'obiettivo di capirne le origini, la storia magari. Quella tunica si scopre essere un regalo dei nonni che non provenivano da Konoha. Il suo albero genialogico quindi, non è ben piantato nelle radici del villaggio. Storia curiosa la sua. La "missione" entra però nelle sue fasi iniziali. I tre giovani si ritroverebbero accucciati in quella piccola foresta di bambù. Sarebbe il Senju il primo a proferire parola e ad illustrare il suo piano. Il nuovo, aggiungerebbe infine qualche dettaglio al piano mentre l'Uchiha si limiterebbe ad accettare il piano.

    - ...creerò anche io un mio clone da posizionare di fronte alla porta della casa.. aspetta il nostro segnale e quando te lo diciamo lancia un sasso contro la porta della casa ok?


    Dunque il piano è ben studiato e marchiato a fuoco nella mente del Senju. Deve fare da vittima sacrificale in modo da permettere ai nuovi compagni di entrare da quella nuova apertura e cercare l'effetto sorpresa. I due si sarebbero mossi finalmente, come due felini dovrebbero scattare in direzione dell'abitazione e cercando un riparo dove poter nascondersi. L'Uchiha infine, creerebbe una copia esatta come precedentemente concordato. Questa andrebbe a posizionarsi proprio di fronte alla porta dell'abitazione. Tocca al Senju ora. Ancora inginocchiato in quel piccolo nascondiglio, chiuderebbe gli occhi a cercare di trovare una concentrazione tale da non permettergli di fare errori. Respiri profondi i suoi, atti a liberare la mente da qualsiasi pensiero esterno. Immaginerebbe poi uno specchio d'avanti a se, dove poter visualizzare correttamente la sua figura. Gli stessi capelli rosso fuoco. Quelle iridi verdi avute in generazione grazie alla madre. Gli stessi abiti che indossava. I muscoli delle gambe, dell'addome, dei glutei e persino quelli delle braccia. Tutto dovrebbe risultare perfetto nei minimi particolare. Le mani poi, andrebbero a congiungersi all'altezza del plesso solare a formare quei sigilli necessari per utilizzare quella tecnica accademica. Tigre, Cinghiale, Bue, Cane. Ecco che dovrebbe attuare quei sigilli per poi evocare tale copia, precedentemente disegnata nella mente. Infine imporrebbe nella sua mente un piccolo comando verso la copia di se stesso. In pratica un ordine che dovrebbe compiere, nulla di complicato. Dovrebbe posizionarsi esattamente sul fianco destro della copia dell'Uchiha. Tutto qua. Niente di più..niente di meno.

    - Bushin no Jutsu. Tecnica

    Sussurrerebbe poi in modo da non far udire la sua voce dal nemico. Se fosse riuscito nella tecnica, una sola copia dovrebbe apparire a circa tre metri a ore dodici da Haruki per poi andare ad affiancare la copia dell'Uchiha. Tutto stava filando secondo i piani. I secondi passano lenti e tutto attorno sembra essersi fermato mentre i due nuovi compagni cercano di portare avanti il piano. I respiri lenti del Senju ritornerebbero ad essere presenti. Riesce a mantenere quella lucidità e calma che serve in quelle situazioni, a mantenere uno stato mentale calmo e sereno come un infinito oceano. Come uno squarcio nel tempo, d'improvviso arrivò il segnale tanto atteso. L'Uchiha e il nuovo ragazzo, Deichi, riuscirebbero a salire e a ritrovarsi nei pressi di quella finestra. Tocca al Senju ora fare la sua mossa. La mano destra andrebbe a raccogliere un sasso, distante qualche centimetro dal Rosso. Il braccio destro verrebbe poi portato indietro, mentre nel pugno sarebbe mantenuto ben saldo quella piccola arma. Questa verrebbe scagliata a mo di fionda verso l'obiettivo. Se tutto fosse riuscito, dovrebbe quindi impattare su quella porta, su quel vecchio legno che il tempo stava trasformando. Il piano procedeva e quell'azione, ebbe l'effetto desiderato. Un piccolo trambusto proviene dall'interno dell'abitazione. Non vi escono nemici ma solamente un grosso e vecchio cane. Brutto come la pesta e con un orecchio, precisamente quello destro, mancante. I segni del tempo hanno colpito anche la bestia. Vecchio agli occhi del Senju, ma può avere dalla sua l'esperienza necessaria per sopravvivere a diverse circostante. Armato di gran fiuto, non penserebbe nemmeno lontanamente di attaccare le due copie, forse scoprendo il raggiro. Avanzerebbe poi verso il Senju seguendone l'odore e portandosi ad una distanza di circa dieci metri. L'attenzione dell'animale per loro sfortuna, viene catturata dagli altri due allievi intenti ad entrare nell'abitazione. Che il loro piano fosse destinato a fallire? Il giovane dai capelli Rossi deve inventare qualcosa, distrarre quell'animale a permettere che il piano continui senza arrestarsi. Cosa fare dunque? Il vecchio cane è concentrato su gli altri due suoi nemici mentre il Senju ha completamente campo libero. Sfruttando al meglio quell'occasione potrebbe colpirlo alla sprovvista e riuscire a metterlo K.O.

    - Katon: Goukakyuu no Jutsu.Tecnica

    Cosa sarebbe quella tecnica? Semplice, altro non è che una comunissima Palla di Fuoco Suprema. Una delle prime tecniche avanzate apprese nel corso della sua poca vita. La quantità di Chakra sarebbe notevole per il suo livello ma conscio di ciò non può permettere che la strategia ideata fallisca amaramente. Andrebbe quindi a compiere quei sigilli richiesti ovvero Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo e infine quello della Tigre. Successivamente convoglierebbe tutto il Chakra nella parte dell'addome che con un lungo respiro andrebbe a fondere le due cose per creare quella tecnica tanto distruttiva. Tutta quella energia accumulata nell'addome, dovrebbe essere catapultata fuori dalla bocca in direzione del povero nemico a quattro zampe. Assumerebbe poi un raggio di circa un metro e mezzo e una velocità al pari delle abilità del Senju. La distanza fra il ragazzo e l'obiettivo dovrebbe essere tale da permettere a quell'offensiva di provare a colpire il nemico e se ci fosse riuscito, le sue grida di dolore avrebbero dovuto catturare l'attenzione del padrone della bestia, lasciando cosi campo libero ai suoi compagni.

    Chakra: 6.75/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Moltiplicazione Del Corpo
    2: Palla di Fuoco Suprema
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    Ferita: - 1 Leggera su tutto il corpo
  13. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post III




    Narrato | - Parlato | - Pensato



    Riesce ad evitare una prima offensiva di quel pseudo nemico eppure i due, finiscono con lo scontrarsi l'uno contro l'altro finendo entrambi al tappeto. Il ragazzo dai capelli neri e da quel vestito tanto curato nei dettagli, finirebbe addosso al povero Senju, il quale risentirebbe un piccolo dolore invadere l'intero corpo. Attorno ad essi vi si è formata ormai un ammasso di persone, un assembramento in piena regola per capirci. Le azioni di quel ragazzo andavano ad aumentare il sospetto nei suoi confronti eppure c'è qualcosa nei suoi occhi. Un qualcosa non ben definito ma che sembrasse tutto fuorché malvagità. Quest'ultimo concederebbe la sua mano destra al Senju nel tentativo di aiutarlo a rialzarsi da quel doloroso incidente. Accettando tale gesto, l'identità dello sconosciuto è finalmente nota.

    - Mi chiamo Hideki Uchiha.. ti chiedo scusa per l'accaduto..

    Il suo nome è Hideki Uchiha. Giovane ragazzo appartenente al famoso Clan Uchiha. La storia di quel Clan è ben nota nel intero mondo. Storia che comprende la nascita di Konohagakure no Sato. Nella mente del Senju vengono ricordate quelle notti passate a leggere quelle storie, quei fatti tragici accaduti nel passato e che hanno fatto il mondo che è oggi. Il Clan Uchiha è uno dei più antichi clan dell'intero mondo Ninja, cosi come quello dei Senju. Ad entrambi i Clan, infatti, vi erano membri dalle leggendaria doti Ninja. Questa però è una storia completamente nuova. Possibili pagine di libri da tramandare alle future generazioni. Cosa sarebbe nato da quell'incontro? Da qui nasce questa buffa e misteriosa storia di una nuova generazione di Senju e Uchiha.

    - Il mio nome invece è Haruki Senju.

    Decide di fidarsi di Hideki rivelandogli il suo nome, la sua identità e la sua appartenenza. Le sue intenzioni sono ben note ora. Catturare il ladro e recuperare la refurtiva. Obiettivi comuni quelli dei due ragazzi e il Rosso non avrebbe esitato nel offrirgli il suo aiuto nella caccia all'uomo. L'Uchiha, fatte le presentazioni dovute e rivelato le sue intenzioni, partirebbe nella sua "missione" e si incamminerebbe lungo le strade del villaggio. Il loro proseguire sarebbe arrestato solo dall'attenzione catturare da un nuovo giovane Shinobi. Un ragazzo dai capelli corvini e un altezza tutto sommato nella norma. Indossa una tunica abbastanza curiosa agli occhi del Senju, con delle decorazioni mai viste prima e delle figure su di essa non ben conosciute. L'Uchiha sembra interessato a lui e cerca in tutti i modi di reclutarlo per questa caccia all'uomo. Riprenderebbero l'avanzata poi, continuando il loro passo nella stessa direzione presa precedentemente. Le informazioni vengono acquisite letteralmente man mano che i possibili tre moschettieri avanzavano nel villaggio. Ad ogni domanda o informazione infatti, l'Uchiha elargiva denaro al donatore di tali conoscenze. Da dove prendeva tutti quei soldi? La classica domanda che ognuno si farebbe in quel momento. Probabilmente tale somma imponente è concessa al giovane Hideki dalla sua famiglia. Una famiglia alquanto potente parrebbe intuire. Ciò nonostante i tre avanzavano verso la periferia del villaggio e nel viaggio il Senju inizierebbe la conoscenza con il nuovo aggiunto di cui, se si fosse presentato ai due ragazzi, ricorderebbe il nome.

    - Ciao il mio nome è Haruki. Mi chiedevo, sulla tua tunica sono carpe percaso?

    Un dettaglio mai apparso alla vita del Senju, che curioso chiederebbe al nuovo ragazzo informazioni in più su quelle figure e magari sentire un po' della sua storia. Nel mentre, i tre ormai avevano raggiunto un punto profondo delle periferie di Konoha al centro del quale vi è una casa apparentemente abbandonata. L'abitazione non sembrava messa piuttosto bene, con l'ombra del tempo che accerchiava tale struttura. Segni evidenti di mancanza di cura esteriore è presente nell'aria. Insomma, si presentava proprio come un bel nascondiglio. Una sola entrata e tutte le finestre sbarrate ad arte. Parrebbe di capire che i tre siano giunti a destinazione ma ora cosa bisogna fare?

    - Allora.. come vogliamo procedere?

    Il giovane Senju non è un tipo da scagliarsi subito all'offensiva senza le giuste informazioni o senza aver neppure studiato un piano d'attacco. Per prima cosa, devono sapere con esattezza il numero di possibili nemici presenti in quel abitazione. Come fare? La domanda che risuonava nella mente del Rosso. Difficile pensare che uno dei tre sia un Ninja Sensoriale o che possegga qualche tipo di tecnica che riveli determinate informazioni. Il numero dei nemico è indefinito. Un solo punto d'accesso e finestre completamente sbarrate. Ricorda poi quel balzo felino del ladro, che mostrerebbe la padronanza di alcune doti e che quindi un possibile scontro con più nemici insieme potrebbe essere fatale per i tre. Sguardo attento e puntato verso le ore dodici. Quasi con un illuminazione divina, poté accorgersi di quella finestra aperta al primo piano. Vi si è presentata una piccola entrata per l'abitazione e un piccolo piano si accese nella mente del Senju.

    - Ascoltate..vedete al primo piano? Potrei fare da esca e attirare l'attenzione del ladro mentre voi entrate da lì e attaccarlo alle spalle.

    Il piano è dichiarato. Semplice ed efficace se eseguito con rapidita e con la giusta dose di aggressività. Ha già ben chiaro nella mente come fare per distrarre il ladro e come dovrebbe difendersi da possibili attacchi nemici, nel caso le cose andassero male. I tre si trovavano a circa cinque metri dall'abitazione, nascosti molto bene alla vista del nemico. Attenderebbe poi qualche risposta dei due compagni, nel mentre prepara le giuste armi per mettere in atto l'offensiva.


    Chakra: 10/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    Ferita: - 1 Leggera su tutto il corpo
  14. .
    Welcome ^^
  15. .

    Un Ventaglio di Rami di Legno


    Post II




    Narrato | - Parlato | - Pensato


    Il mercato è stracolmo di persone e il Senju si troverebbe in posizione eretta lungo la linea di corsa del nemico. I muscoli sono tesi, pronti ad eseguire i propri comandi. Il Chakra, energia essenziale alla base di tutto il mondo ninja, scorre nel suo corpo permettendo ai muscoli di poter compiere azioni impossibili allo stato normale. Tale forza può essere usata per distruggere, per alleviare i dolori altrui, per facilitare la vita delle persone oppure mettere fine ad essa. Quel dì di Konoha sarebbe diventato presto un giorno speciale, da stampare a fuoco nella mente del Senju. Le iridi verdi del giovane sono focalizzate su quella refurtiva rubata a una ragazza qualunque. Le intenzioni del ladro sono ben chiare: fuggire e non fermarsi davanti a nulla. Come fermarlo? La sua mente analizzava velocemente il da farsi, a quali tecniche attuare per bloccare il ladro.

    - Goukakyuu no Jutsu?

    Probabilmente una delle sue tecniche più forti e più devastanti. No di certo non poteva utilizzarla in quel momento e soprattutto circondato da tutte quelle persone. Nel suo arsenale di Jutsu non vi è nessuna tecnica in grado di bloccare i movimenti dell'avversario ma un idea è ben chiara. Un Jutsu difensivo, attuabile solamente in caso di offensiva nemica. Un buon stratagemma per riuscire a fermare l'avanzare del ladro. Deve aspettare che si avvicini, attendere un suo attacco per poi riuscire a portare una difensiva e cercare di recuperare la refurtiva. Allargherebbe le braccia piegando leggermente i gomiti. Le ginocchia andrebbero a piegarsi a loro volta facendosi carico dell'intero busto. Gambe divaricate e piedi ben saldi al terreno.

    - Ci siamo.. Marin Jiz..

    Non farebbe neanche in tempo a richiamare la tecnica che il ladro porterebbe in atto la sua strategia. E' riuscito a capire le intenzioni del Senju e quindi sceglie di non portare offensiva alcuna, anzi con un balzo riesce a sorvolare la testa del giovane ragazzo e a ritrovarsi alle sue spalle per poi continuare la sua fuga. Quel giorno ad assistere a quella scena è presente un giovane Shinobi dal nome ancora ignoto, cosi come il suo grado. Le sue intenzioni non sono ancora ben note e la sua corretta posizione giunge agli occhi del Senju solo dopo il balzo felino del ladro. Riesce a vederlo con la coda dell'occhio. Un pungo è indirizzato verso di lui ad altezza del volto. Che fosse un complice del rapinatore? Non vi è tempo per le supposizioni e non vi è nemmeno tempo per elaborare una lunga difensiva. Deve evitare quel colpo, farlo subito e rimettersi a caccia di quel uomo. Il Busto del Senju è già leggermente ribassato a causa delle sue intenzioni precedenti. Abbassa ulteriormente i suoi metri, piegandosi completamente sulle ginocchia, trovandosi quindi a mo di rana riuscendo infine ad evitare il pugno del nuovo possibile nemico.

    - Cosa credi di..

    Non c'è nemmeno il tempo di riuscire a finire la frase. La prima offensiva del nemico è stata evitata ma in modo frettoloso. Di fatto non vi era molto tempo per pensare e solamente dopo la difensiva del Senju, riuscirebbe a notare che il nemico non arresta la sua corsa, anzi impatta sul corpo di Haruki finendo per sbattere entrambi violentemente al suolo. Il giovane dai capelli rosso fuoco è dolorante a terra, con il peso del proprio nemico addosso. Un ragazzo della sua stessa alzetta, caratterizzato da dei capelli neri e le iridi di un colore che sembrava il blu. I suoi abiti non sono quelli di un comune abitante del Villaggio anzi, forse è facente parte di una famiglia benestante.

    - Di un pò.. sei forse in combutta con quel ladro?!.. allora.. che hai da die a tua discolpa?!

    Ancora dolorante al suolo cercerebbe di riportarsi in posizione eretta, con l'aiuto degli arti inferiori e con la mano sinistra a cercare supporto sulla gamba mancina. Attorno a loro si è accolcata una grande folla, curiosa di conoscere la versione dei fatti e ad udire risposte a quelle accuse. Chi è quel ragazzo? Cosa vuole dal Senju? E soprattutto perché lo avrebbe attaccato?

    - Prima di tirare accuse dovresti presentarti. E poi sei tu che mi hai attaccato.

    Perché doveva delle risposte ad uno sconosciuto? Lui è un Senju, uno dei Clan più antichi della storia del Villaggio. Uno dei Clan fondatori di Konohagakure no Sato. Insomma, il più grande Shinobi di tutti i tempi apparteneva a quel Clan e di certo le insinuazioni di un qualsiasi ragazzo, che non si è nemmeno presentato, non meritavano nessuna risposta. La vera domanda è chi fosse quel individuo. Perché lo aveva attaccato? Lo sguardo poi andrebbe a cercare di raggiungere il ladro in modo da riprendere una sua caccia e recuperare quella refurtiva. Quel piccolo scontro sarebbe rimasto impresso nella mente del Senju. Quel ragazzo sarebbe diventato un rivale oppure un amico fidato?


    Chakra: 10/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kunai × 5
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Fukibari × 3
    • Shuriken × 5

    Note
    ///



    OT// Non so se ho sbagliato qualcosa, in caso fammi sapere ^^
20 replies since 1/6/2020
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