Daichi trasformatosi in un cane vecchio e logoro, decise di addentrarsi per la stanza posta alla sua sinistra fingendo di essere debole e stanco, aprì la porta socchiusa spostandola con il corpo poco alla volta. Il ragazzino appena entrato, notò una figura rivolta verso il muro mentre stava affilando una lama metallica; nella stanza ci furono svariati oggetti per terra, chissà quante persone avrà derubato? Daichi notò anche diverse macchie di sangue che non sembrarono essere recenti. L'uomo non lasciò tempo di riflettere al ragazzino, si girò guardandolo con uno sguardo maledettamente inquietante e alla vista del vecchio cane disse:

Ooh ma chi abbiamo qui?!... Ti sei forse perso cucciolotto?! 

L'uomo mentre parlava metteva in mostra il viso animalesco con diversi segni orizzontali, sembrava essere più un animale che un essere umano e dopo una brevissima pausa continuò a parlare:

Non ti ho mai visto da queste parti e la mia ospite comincia ad avere fame... credo che sarai ottimo cotto come stufato...

Appena finì di parlare in quel modo, iniziò ad annusare l'aria facendosi sentire, non sembrava esserci più umanità in quell'essere; a Daichi venne un pensiero in testa:

E se fosse sotto il contr...

Non fece in tempo nemmeno a pensare che la belva dalle fattezze umane che gli si trovava davanti scattò nella sua direzione avendo tra le mani un coltello che rifletteva la luce proveniente da dei piccolissimi fori tra le assi di legno che bloccavano la visuale degli interni dell'edificio; il colpo fulmineo si diresse verso la spalla destra di Daichi (ancora sotto sembianze canine), non ebbe tempo per bloccare il colpo con il kunai e, rapidamente,  rafforzò la spalla con il chakra per ridurre un minimo il danno che avrebbe ricevuto a breve. [Difesa 1]
Subito il colpo, finì la trasformazione e il corpo di Daichi ritornò normale; l'essere non batté ciglio e portò entrambe le mani sul coltello che alzò e tentò di sferrare un attacco verticale dall'alto al basso ma Daichi non si fece prendere di sprovvista una seconda volta e schivò il fendente facendo un balzo all'indietro finendo con le spalle al muro.  [Difesa 2]
L'uomo, se si può definire tale, ripose il coltello e preparò un colpo mirando il ventre di Daichi attraverso un calcio diretto; il ragazzino si trovò con le spalle al muro, l'unica possibilità che aveva per provare la tecnica tramandatagli dai nonni era quella e scelse di affidarsi a loro: incanalò il chakra nel ventre e incassò il pestone, usò quel frangente di tempo per spuntare un grande quantitativo di saliva nell'occhio destro dell'avversario. [Difesa+Attacco: S&M]
Centrato il bersaglio, Daichi approfittò per allontanarsi dal nemico trovandosi a 5 metri da lui in mezzo alla stanza e guardando il nemico negli occhi, il ragazzo utilizzò la sua tecnica illusoria: Contagio della Fragilità, la belva dalle sembianze umane si convinse che lo sputo arrivatogli qualche momento prima, l'avrebbe infettato con una malattia che gli causò dei rallentamenti al sistema muscolare sentendosi ingombrato ad ogni movimento. [Tecnica] [Status Tecnica]
Daichi estrasse un Kunai dalla sua cintura che e provò a lanciarlo in direzione del polso destro dell'avversario, sentendosi in posizione di vantaggio ma la consapevolezza di avere un mostro davanti non lo tenne tranquillo. [Attacco]
L'aspirante ninja restò per tutta la durata dello scontro in silenzio fino all'attimo prima in cui provò a colpire il mostro lanciandogli un Kunai:

Mph... Non ti sembra un po' troppo faticoso per un ragazzino combattere contro di te? Guarda che dopo ho i miei allenamenti mattutini da fare.

Quando il kunai lasciò le sue dita pensò:

Ma dovevo proprio lasciarmi convincere per finire in questa storia? Che noia.

Era una mattinata molto accaldata, per questo motivo Daichi si svegliò più presto del solito e dopo aver preparato la colazione ai suoi nonni, andò in camera sua per vestirsi e pensò:

È proprio una giornata perfetta per fare una passeggiata, e in effetti è un po' presto per assistermi nell'addestramento mattutino; sveglierò il vecchio appena rientrerò a casa.

Si mise una delle sue tuniche preferite, questa in particolare era di colore azzurrino, con delle decorazioni fatte a mano dal Paese della Cascata che raffigurano le loro carpe che nuotano: per farla risaltare meglio scelse dei pantaloncini leggeri dello stesso colore da indossare sotto, ogni tanto si poteva intravvedere una cintura ninja di cuoio dove inserì uno dei suoi Tessen e qualche Kunai, preparò bene le bende sugli avambracci e finalmente uscì di casa.
L'idea di non avere una destinazione appena uscito di casa non lo fece impazzire perciò decise di scoprire meglio il villaggio, andando a gironzolare nei quartieri in cui è stato meno recentemente; questa passeggiata lo portò come prima destinazione al chiosco di fiori del clan Yamanaka dove realizzò di non aver mai visto come fosse all'interno, appena entrato venne inondato da una serie di odori piacevoli trasportati da un'aria che portava tranquillità. Dopo aver fatto conoscenza con i gestori di turno e aver appreso qualche nozione in più sui fiori e su alcune loro proprietà, Daichi uscì dal chiosco dei fiori con un'aria di soddisfazione e si preparò per il prossimo luogo da visitare; superò l'ospedale del villaggio dove intraprese una strada secondaria, era una stradina molto stretta a confronto delle altre e notò che serviva da collegamento con la strada principale, a quel punto continuò ad andare avanti. Appena entrato nella strada principale si mise alla ricerca di una zona d'ombra dove rilassarsi, dopo qualche minuto riuscì a trovare una panchina in ombra e utilizzò quel tempo di riposo per pensare a una meta; mentre era lì a scervellarsi gli passarono davanti una coppia di Ninja con in mano un ghiacciolo della foglia e finalmente arrivò l'illuminazione e pensò a voce alta senza rendersene conto:

Ecco il mio prossimo obiettivo! E ghiacciolo sia.

Ormai era convinto e si diresse verso il negozietto di gelati: entrò nella zona del mercato e attentamente cercò il suo obiettivo, tenendo bene a mente di controllare anche i bancali del pesce e della carne e le bancarelle della frutta e della verdura così poi da far sapere alla nonna quali prodotti di giornata sarebbe stato preferibile comprare. 
Dopo qualche metro intravide il negozio dei gelati e in un batter d'occhio ci si fiondò dentro a comprarne uno e prese il suo gusto preferito, ghiacciolo all'amarena; diede a stento un piccolo assaggio quando, uscito dal negozio, gli si materializzò a pochi centimetri dalla faccia un tipo che si mise a correre verso la sua direzione. Daichi e il tipo si scontrarono, la botta che prese dallo scontro non gli procurò nessuna ferita però Daichi vide il suo ghiacciolo appena comprato volare per terra e appena realizzò che il ghiacciolo ormai era irrecuperabile, si mise a guardare in direzione dello strano tipo ma ormai non vide più traccia di lui; non ebbe il tempo per pensare a cosa fare quando la sua attenzione si focalizzò su due ragazzi che si stavano per scontrare e udì solo qualche parola di un ragazzo:

...mi stai intralciando?!
... in combutta con quel ladro?!

invece l'altro ragazzino ribatté con:

Prima di tirare accuse dovresti presentarti. E poi sei tu che mi hai attaccato

Daichi rimase lì ad analizzare che cosa stava succedendo anche perché non gli erano nuovi i visi dei ragazzini che aveva davanti; in poco tempo però, si radunò una folla a vedere che cosa stava succedendo.