Votes taken by Byakko_

  1. .
    style="color: #708090">Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100<

    L'attacco


    Genin alla riscossa

    Yuki Moriko
    wallhaven-y8757k-2


    C'erano tante cose che la ragazza odiava: bambini, persone, ficcanaso, i disturbatori - insomma fare una lista avrebbe impiegato un bel po' di ore - ma tra i primi posti della sua top five si piazzava il caldo. E nascere nel paese del fuoco non l'aveva aiutata a superare la cosa. Quella giornata si era mostrata forse una delle più calde e quasi si pentiva amaramente di aver accettato l'invito ricevuto giorni addietro.
    Lo aveva ricevuto una mattina, mentre era intenta a svolgere delle preghiere sull'altarino dedicato a suo padre eretto dietro casa quando il portalettere, infischiandosene altamente, aveva fatto irruzione. E lei, senza neanche aprire la lettera, aveva dato risposta positiva affinché il tizio sloggiasse il prima possibile.
    La lettera l'avrebbe aperta solo qualche ora dopo, trovandosi costretta a presentarsi ad una riunione su "chissàchecosa" e di cui non era minimamente interessata.
    Non fu un caso che lei si fosse arrivata in ritardo. Di solito non era il suo stile, anzi, era abbastanza precisa.
    Inoltre, l'accalcarsi di ragazzi lì, probabilmente genin come lei, l'aveva fatta tenere a debita distanza. Non le piaceva l'idea di essere lì, troppo vicina agli altri, per quello si era avvicinata abbastanza da sentire ciò che doveva essere ascoltato ma abbastanza da non immischiarsi con le persone lì presenti.<a data-spoiler="ab|19 span">[nota]
    Non passò molto tempo dall'inizio del discorso prima che questo s'interrompesse, quasi tragicamente. Delle esplosioni riecheggiarono nell'aria, frammenti di calcinacci vennero scagliati contro i presenti e nonostante fosse una situazione d'emergenza, la ragazza si lasciò scappare un risolino nervoso.
    Era vero che volevo andarmene a casa presto, ma così mi sembra eccessivo, non ti pare? pensò, indirizzando il suo pensiero al mistico signore degli eventi, che sembrava burlarsi di lei.
    Le persone lì presenti avevano iniziato a correre in plurime direzioni per allontanarsi dal posto. In quel momento qualcosa le urtò contro. Una ragazzina, con le lacrime agli occhi e tremante, spaventata le si era riversata addosso, il viso sporco di polvere e i capelli scompigliati. Dal braccio destro sgorgava del sangue.
    Per un secondo la fissò accigliata, con i suoi occhi ambra, poi allungò la mano verso la ferita della ragazzina guarendole la ferita.
    Tsk... dov'è tua madre? le domando secca, ma la ragazzina era troppo spaventata per risponderle. Yuki grugnì seccata, afferrandola e prendendola in braccio.
    Da lontano scorse un gruppo di ragazzi che non aveva mai visto si era come radunato, probabilmente anche essi del villaggio della foglia. Sembravano conoscersi, e li vide parlare animatamente sul da farsi. Forse loro sapevano cosa fare con la ragazzina.
    - Dobbiamo allontanare i civili dalla piazza, potrebbero essere un bersaglio facile per il nemico… ma non so cosa sta succedendo altrove… Una soluzione potrebbe essere quella di suddividerci in piccole squadre e portare i civili in luogo più sicuro. Non so se anche gli altri edifici hanno subito dei danni al momento dell’esplosione… però si potrebbero liberare le eventuali strade dalle macerie anche con una carta-bomba.
    Ci penso io!
    Come dice Asami è importante che le persone qua presenti vengano guidate in salvo, posso pensarci io, una volta finito mi dirigerò verso una delle esplosioni, dobbiamo anche capire chi le ha causate e come per evitare possibili reazioni a catena con altri esplosiv
    Ba bla bla, ma quanto parlano questi pensò avvicinandosi ai ragazzi.
    Ah, ottimo. Tu che ti occupi dei superstiti, ecco a te.
    Con una nonchalance e inserendosi dal nulla, piazzò la ragazzina tra le braccia dello strano ragazzo dai capelli biondi.
    Penso si sia persa, ma non parla. Vedi tu se riesci a capire. La ferita l'ho guarita io. sbuffò, passandosi una mano tra i capelli argentei.
    Ricapitolando: tu guarisci i feriti, tu liberi le strade e tu aiuti a metterli al sicuto. Ottmo, allora io mi dirigo verso le esplosioni. Inutile che stiamo qui a fare tutti le stesse cose, no? Bene... disse, dirigendosi al lato opposto dei ragazzi.
    Bene... cerchiamo di finire presto corse verso gli edifici, cercando qualsiasi cosa potesse aiutarla a scoprire l'artefice.



    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Tanto × 1
    • Kunai × 7
    • Shuriken × 8
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1

    Note
    ///
  2. .
    <

    Merce Misteriosa


    L'ultima chance

    Yuki Moriko
    tumblr-m5a1wnb-G0k1rt8ohzo1-400


    La situazione stava degenerando e mantenere la concentrazione stava diventando un impresa ardua. Inoltre, lì sotto, faceva veramente caldo e la fronte imperlata di sudore ne era la dimostrazione.
    Guardava il suo avversario cadere come un sacco di patate davanti ai suoi occhi e ciò le gonfiò l'ego. Più di quanto già non lo avesse alto.
    In quel frangente lanciò un occhiata ad Hideo, una leggerissima espressione soddisfatta: E tu, non provare a sottovalutarmi pensò, ritornando a guardare il suo avversario che in modo abbastanza goffo si rimetteva in piedi.
    io..io.. non perderò da te! ruggì rabbioso verso la ragazza per poi comporre un sigillo con le mani - sigillo che non aveva mai visto prima di allora - prima che dalla sua bocca si riversasse un liquido viscido che ricoprì il pavimento.
    Che diavolo è questa roba, adesso?! pensò allarmata <b turbospoiler="Slot Difesa 1: indietreggiare.
    riflessi: 100">indietreggiando guardando il suo avversario muoversi freneticamente alla ricerca di qualcosa.
    Dall'espressione che aveva Hideo, non era una buona cosa. Anche lui sembrava preoccupato.
    Se non posso vincere, porterò tutti voi con me disse con lo sguardo vacuo e tirando fuori dalla tasca un oggetto.
    Presto Yuki, fermalo! urlò il ragazzo mentre l'uomo lasciava cadere dalla propria mano un accendino.
    Oh ca... la ragazza esclamò estraendo Azione Gratuita: estrazione shuriken velocemente dal suo borsello uno shuriken.
    Correre verso di lui non sarebbe servito a nulla in quel momento, l'olio a terra l'avrebbe rallentata troppo e non avrebbe evitato quello che stava per accadere.
    Portò davanti al suo viso due dita all'altezza del viso, incanalando impasto chakra: mezzi bassi alla forza la sua energia nelle braccia per poi scagliare Forza: 100+ 50
    velocità: 100-25 malus+25=100
    lo shurken contro l'oggetto, cosi da cercare allontanarlo il più lontano possibile da loro e, se tutto fosse andato secondo come programmato, l'accendino si sarebbe rotto o almeno la fiamma si sarebbe spenta coì da evitarle la fine del pollo arrosto.
    Doveva decidere che strada prendere, ed alla svelta: tecniche non ne avrebbe potuto usare, non ne conosceva molte e quelle che sapeva erano tutte basate sull'elemento del fuoco. In pratica se solo avesse provato a utilizzarla sarebbero diventati tutti delle ottime carbonelle.
    Inoltre, quell'olio non le permetteva di compiere nessun movimento troppo articolato. Si trovava in una situazione spiacevole.
    Cosa faccio, cosa faccio... e in tutto ciò, il fatto che Hide la stesse guardando la metteva altamente sottopressione. Non voleva assolutamente dover dipendere da qualcun altro e certamente non voleva essere lei la causa del possibile fallimento della missione. Non voleva averli sulla coscienza, quei due, né tantomeno sembrare una non adatta al ruolo.
    Rovistò di nuovo nel suo marsupio tirando fuori due kunai e del nylon legato alle estremità dei due oggetti.
    Il piano era semplice, forse fin troppo: avrebbe lanciato le due armi, sperato che andassero a segno e, se tutto fosse andato come predetto, una volta conficcati nella sua pelle avrebbe tirato i due fili in modo tale da tirarsi fuori da quella melma o quanto meno darsi una spinta tale utilizzarlo come scivolo e prenderlo a pugni in quella lurida faccia. E tutto doveva farlo alla svelta: le energie stavano andando a scemare.
    Dopo aver di nuovo richiamatoimpasto chakra: 2 tacche forza
    1 tacca velocità

    Forza 150
    Velocità 100-25+25=100
    le sue energie prima di scagliare le due armi contro il nemico. Guardò attentamente la scena, in modo da agire al momento giusto: avrebbe tirato con forza i due fili di Nylon e poi lo avrebbe colpitoColpo senz'arma:
    Forza 150
    Velocità: 100-25+50=125

    Altro impasto: 2 bassissimi alla forza, 1/2 basso alla velocità
    con un bel gancio allo stomaco e montante al mento.
    Spero solo di non saltare in aria

    <div style="font-family: Pristina; font-size: 19px; color: #2f4f4f; line-height: 12px; text-align: justify; margin-top: 5px;float:center;"> CHI VIVE DAVVERO NON MUORE MAI

    Chakra: 4,25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: indietreggiare
    2:
    3:
    Slot Azione
    1: Lancio Shuiken
    2: Lancio Kunai
    3: Colpo
    Slot Tecnica
    1
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Tanto × 1
    • Shuriken × 8
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Kunai × 7

    Note
    ///
  3. .
    <

    Merce Misteriosa


    Imboscata

    Yuki Moriko
    tumblr-m5a1wnb-G0k1rt8ohzo1-400


    La situazione, lo sentiva, stava sfuggendo di mano. Il nemico che aveva di fronte aveva più forza bruta di quanto ne avesse lei, era palese e se non avesse voluto lasciarci le penne in quel momento doveva cercare un modo per uscire da quella situazione.
    A differenza sua, Hideo se la stava cavando meglio e lei di questo ne fu quasi invidiosa. Inoltre, il suo voler essere sempre la migliore in qualsiasi cosa facesse le rendeva la vita difficile. Ed in quel momento non stava assolutamente vincendo lei.
    Aveva visto invece Hide muoversi con movimenti fluidi - così tanto da non far sembrare tutto ciò che stesse facendo enormemente difficile - e incastrare la maggior parte dei suoi avversari mettendoli fuori gioco in pochissimo tempo.
    E lei, ce l'avrebbe fatta?
    Il suo sguardo rimbalzò sul suo nemico, incavolato nero. Prenderle da una donna era una faccenda abbastanza umiliante.
    Come hai osato! ora assaggerai la mia ira! urlò l'uomo adirato verso la ragazza la quale doveva pensare alla svelta.
    cosa faccio... cosa faccio... pensò guardandosi in torno.
    La stanza non aveva molte vie di fuga, e lei non era l'unica lì dentro. Doveva muoversi alla svelta.
    L'uomo correva verso di lei brandendo nella mano un kunai il quale era puntanto verso il suo viso.
    Pensa, Yuki, muoviti! si spronò, poi sgranò gli occhi.
    Ci sono...
    Con un gesto unì le mani, richiamando a se il chakra e facendolo confluire nelle proprie gambe in modo da renderla più scattante prima di effettuare un spostamento verso destra in modo da uscire dalla traiettoria dell'arma ma avendo sempre il suo avversario davanti a se a non meno di 2 metri. Avendolo a così poca distanza da lei, cercò di atterrarlo facendogli perdere l'equilibrio puntando verso le sue gambe e colpendole con un Slot Tecnica : Forza - 125 impasto bassissimo
    velocità: 100 + 100 ( date dalla mossa)
    calcio
    e contemporaneamente ruotando di 360°.
    Se tutto fosse andato come aveva calcolato, si sarebbe trovata in una posizione di vantaggio rispetto il suo avversario cosa che le avrebbe fatto sicuramente guadagnare altro tempo. Inoltre, così facendo, aveva spostato il suo baricentro in basso. Se l'avesse schivata, da quella posizione avrebbe cercato di scattare all'indietro,.


    <div style="font-family: Pristina; font-size: 19px; color: #2f4f4f; line-height: 12px; text-align: justify; margin-top: 5px;float:center;"> CHI VIVE DAVVERO NON MUORE MAI

    Chakra: 6,25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Spostameto verso destra
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1 Konoha Reppu
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Tanto × 1
    • Shuriken × 8
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Kunai × 7

    Note
    ///
  4. .
    <

    Merce Misteriosa


    Imboscata

    Yuki Moriko
    tumblr-m5a1wnb-G0k1rt8ohzo1-400

    Da quando il battello era salpato erano passate più o meno una decina d'ore e solo in tre di queste era riuscita a chiudere occhio. Le restanti sette le aveva spese a guardare il soffitto invecchiato con segni di arrugginimento cercando di tenere a bada il fastidio allo stomaco causato da quel continuo movimento oscillatorio.
    Ma non era stato quello il problema principale la causa del suo mal dormire ma quell'orribile giaciglio che le avevano propinato.
    Certo, non che avesse voluto una stanza in un resort cinque stelle dato che non aveva sborsato un centesimo, ma neanche un futon ammassato in un angolino della stanza con una coperta che non riusciva a coprirle neanche i piedi.
    Non ce la faccio, devo uscire da qui pensò Yuki, sollevandosi da quel materasso arrangiato e avvicinandosi al piccolo lavabo dalle tubature piene di calcare. Si lavò le mani, si sciacquò il viso e poi si guardò nello specchio affisso alla parete.
    Che schifo disse passandosi le mani sul viso. Dormire male le cambiava proprio i connotati e inoltre le infossava ancora di più la faccia. Le sue occhiaie sembravano avere vita propria.
    Uscita dalla sua camera gli unici suoni che riusciva a percepire erano le onde che si infrangevano contro la barca e... Hideo?
    Il ragazzo era in corridoio, fermo davanti alla porta dell'Uchiha - probabilmente aveva bussato alla sua porta.
    Però lo vedeva diverso, strano. La sua espressione di boriosa sfacciataggine aveva lasciato spazio ad un espressione dubbiosa, turbata. La faccia di chi aveva quasi completato un puzzle ma aveva perso l'ultimo tassello.
    C'è qualcosa che non va? aveva chiesto la ragazza incamminandosi verso di lui
    c'è qualcosa che non mi torna, la ciurma e fin troppo piccola per una nave di questo calibro non credete? la sua domanda, seppur rivolta anche verso di loro, era probabilmente retorica.
    Yuki, con il suo solito tic nervoso, arricciò il naso portandosi l'indice sotto i mento.
    In realtà, non sapeva che risposta dare al suo interlocutore: quella era la sua prima missione e, non solo, quello era anche la sua prima volta su una nave. Non aveva assolutamente idea di quanti membri fosse di solito composta una ciurma.
    Dici che è stra...? ma la sua domanda fu interrotta da un urlo, che le fece accapponare la pelle.
    Hideo li guardò per un secondo poi corse verso il sottocoperta, non badando a loro due, lasciando i due ragazzi dietro di se.
    Ehi, aspetta! pensò la ragazza, correndogli alle calcagna cercando di tenere il suo passo ma era davvero veloce.
    Quando arrivò, davanti ad i suoi occhi le si presentò la scena: la donna che li aveva scortati fin lì era riversa a terra in un pozza di sangue mentre sull'addome si riusciva a vedere il taglio netto che le avevano inferto.
    Quella scena dapprima le provocò uno shock, non aveva mai assistito prima d'allora ad una scena simile. Il suo sguardo balzava compulsivamente da lei ai cinque uomini a Hideo.
    Cosa stava per accadere?
    Non doveva finire così Yoshi, la donna non doveva scoprirci! aveva esclamato uno degli uomini portando le mani al cielo.
    Non vi preoccupate, pensiamo a questi ragazzini e portiamoci via tutto Yoshi, tu occupati del ragazzino di Konoha, Niso, tu pensa alla ragazza, Il Kiriano lo uccidiamo noi
    Stanno per aprirsi le danze! pensò la Kunoichi, mentre l'adrenalina veniva pompata nelle sure vene.

    CITAZIONE
    Flashback


    Yuki, cosa devi fare? la voce di suo padre le arrivò alle orecchie, mentre lei si rialzava da terra, asciugandosi la fronte di sudore.
    Non devo colpire frontalmente, sono molto piccola e esile... devo trovare iuna strada alternativa.
    Esatto!Vero, sei piccola e non molto forte ma hai una cosa che ti contraddistingue disse l'uomo picchiettandole la testa sei astuta. Ora ricominciamo ! esclamò mettendosi in posizione.
    La ragazzina iniziò a correre nella sua direzione, agguerrita

    L'uomo che si chiamava Niso era scattato nella sua direzione, correva sgraziato verso di lei impugnando una lama arrugginita.
    Su, grassone, vediamo che vuoi fare con un saltoDifesa I -
    Velocità 100
    Riflessi 100
    indietreggiò dall'attacco del suo nemico evitando così il fendente che altrimenti l'avrebbe colpita e ferita e con destrezza, spostandosi di latoDifesa -II
    Velocità 100
    Riflessi 100
    riuscì a schivare anche il successivo colpo, respirando affannosamente per lo sforzo.
    Ora... pensò, estraendo dalla custodia posizionata sulla gamba destra il suo tanto ecorredo Azione Gratuita: estrazione e corsa verso il nemico verso la direzione del nemico il quale aveva già preparato in serbo un altro colpo.
    La ragazza paròDifesa III
    velocità 100
    riflessi 100
    il colpo inferto con la sua lama, spingendo con quanta più forza avesse in corpo.
    E' l'occasione giusta!
    Con la mano libera, la sinistra con esattezza, sfiorò le dita dell'avversario, quelle che stringevano la presa intorno la sciabola e con un sorrisetto lo guardò negli occhi, le labbra si mossero impercettibilmente: Hinote No Jutsu<span>
    Sul viso di lei, un sorrisetto sadico prese posto, attendendo la reazione del suo avversario mentre lei mostrava le sue abilità tecniche



    CHI VIVE DAVVERO NON MUORE MAI

    Chakra: 8/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Salto
    2: Schivata
    3: Parata con Tanto
    Slot Azione
    1: Azione Gratuita - spostamento verso nemico ed estrazione tanto
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Hinote no Jutsu
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Tanto × 1
    • Shuriken × 8
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Kunai × 7

    Note
    ///

  5. .

    Merce Misteriosa


    Diffidenza

    Yuki Moriko
    tumblr-mu487x0a-Oy1sfbze5o1-500


    Il ragazzo misterioso, si scoprì dal mantello mostrando ai ragazzi il suo aspetto: capelli corvini incorniciavano il suo viso diafano sul quale spiccavano quei due rubini che aveva al posto degli occhi che furono visibili per un attimo, prima che i capelli li coprissero parzialmente.
    Una cosa, però, catturò più di tutto l'attenzione della Kunoichi ovvero la sua cicatrice che si stagliava sul suo collo. Gli occhi di Yuki la percorsero tutta, fino a perderne le tracce dietro ai suoi abiti.
    Arrabbiata per qualche motivo? è una così bella giornata! le parole che urscirono dalla sua bocca la fecero ritornare con i piedi sul pianeta. In realtà la fecero capitombolare e storcere il naso.
    Ma guarda un po', simpatico pensò stizzita guardando la sua figura.
    Se c'era una cosa che non le piaceva delle persone - in realtà una delle tante cose che non le piacevano - era proprio quell'atteggiamento. Lui non la conosceva affatto, né tantomeno lei e se avesse voluto fare amicizia con qualcuno avrebbe scelto il centro di Konoha per fare chiacchiere.
    E se non aveva scelto quella strada c'era un motivo molto chiaro: lei non aveva voglia di intavolate conversazioni con le persone, né stringerci amicizia.
    Quindi tenne fissi i suoi occhi topazi negli occhi del suo interlocutore, assottigliò gli occhi fingendo un' espressione gentile.
    E' semplicemente la mia faccia disse semplicemente spostando poi lo sguardo altrove e incrociando le sue braccia sotto il seno e lasciando che prendesse lui parola.
    Anche perché lei, probabilmente, le aveva finite tutte.
    Il Piacere e mio, Mi chiamo Hideo, Discendente dell'antica famiglia Nishimura del villaggio della nebbia, sarà un onore lavorare al vostro fianco.
    Famiglia Nishimura, eh?
    Ne aveva sentito vagamente parlare, ma sapeva poco e niente: l'unica cosa certa era che erano degli abili spadaccini. Aveva sentito dire che le persone si accorgevano della loro lama solo dopo che questa li aveva trafitti.
    Interessante.
    Non abbiamo tempo da perdere! una voce stridula fuori campo le perforò i timpani mentre una donna vestita di seta, dagli occhi verdi come il bosco e i capelli d'oro si catapultò nella sua visuale, quasi investendola.
    I suoi occhi si fecero fessure e se gli sguardi avessero potuto uccidere lei sarebbe morta all'istante.
    La donna aprì un varco nel magazzino utilizzando una pergamena e mostrò loro un grosso carro al quale erano legati quattro cavalli enormi.
    La cosa che attirò la sua attenzione furono quelle tre casse sigillate su di esso, sulle quali vi era apposta la scritta "fragile".
    Lei salì, seguendo i suoi "compagi di team".
    Su forza, salite a bordo, avremo tempo di parlare durante il viaggio!E che Kurama ci protegga esclamò, dando un colpo di redini.

    ***



    Yuki non aveva mai prima di allora viaggiato su una carrozza ma era certo che, se ne avesse avuto l'occasione, l'avrebbe certamene declinata. Soprattutto se il conducente avesse guidato come la donna in quel momento.
    Quella lì è un pericolo pubblico pensò, sperando vivamente che non si sarebbero dovuti fermare nel soccorrere qualcuno investito accidentalmente o che nessuno di loro fosse cascato giù.
    Nel frattempo lei giocherellava con un kunai, rigirandoselo tra le dita e usandolo a mo' di fidget spinner. Si, era particolarmente annoiata.
    Ora che siamo in viaggio, si può sapere cosa stiamo trasportando? la voce di Hideo, o cosi le pareva si chiamasse, fu catturata dalle orecchie della ragazza che nel frattempo fingeva di fare altro.
    Se c'era una cosa che sapeva fare bene era origliare.
    Si tratta di un carico di massima importanza! porterà felicità e ricchezza sia Konoha che a Kiri in un modo che non potete neanche immaginare! squittì contenta, dando un altro colpo di redini ai cavalli. Questi presero a correre ancora più veloce
    Ma che razza di risposta è questa! pensò scuotendo la testa arrivando a confermare il quadro generale riguardo quella strana figura: Questa ha qualche rotella fuori posto
    Anche Hideo sembrava leggermente confuso riguardo alla sua risposta ma non indagò oltre, anzi lasciò cadere il discorso voltandosi verso i due ragazzini.
    Beh ragazzi, ditemi, perché siete voluti diventare dei ninja? chiese, stiracchiandosi e portandosi le mani dietro la testa. Quell'atteggiamento così rilassato e spensierato e dava sui nervi.
    Non siamo mica al bar del villaggio... un po' di serietà e che cavolo, dovresti essere un nostro superiore pensò Yuki sbuffando leggermente.
    E da dove venite? So così poco dei miei compagni di squadra al momento! Sapete, non sono abituato a conoscere così al brucio altri Shinobi, l'ultima volta che è successo mi hanno lasciato un delizioso sovenir.

    CITAZIONE


    FLASHBACK
    Allora, piccoletta, cosa abbiamo imparato oggi? una piccola bambina con le ginocchia sbucciate e la faccia piena di graffi sedeva su una panchina, mentre un uomo inginocchiato era intento a medicarle con dei piccoli cerotti
    C-che entrare nel territorio di una mamma gatta è pericoloso? Che inciampare e cadere sui ciottoli non è così divertente come può sembrare? abbozzò una smorfia quando l'uomo le disinfettò il taglio sulla guancia.
    No, sciocchina sorrise di rimando all'espressione buffa di Yuki poi impiantò i suoi occhi scuri in quelli ambrati della ragazzina che lo guardavano con amore e ammirazione.
    Non devi mai fidarti ciecamente di ciò che ti dicono le presone, neanche se queste sono le tue amichette di scuola la rimbeccò pizzicandole il naso.
    La piccola Yuki avvampò imbarazzata, ormai colta in flagrante.
    Mi avevano detto che era un gioco... ammise guardandosi le punte dei piedi.
    Avresti potuto farti davvero male se avessero centrato il bersaglio sai? la ammonì per poi scompigliarle i capelli argentei
    Non fidarti mai di nessuno, piccola, anche il gesto di una carezza più tramutarsi in uno schiaffo disse prendendola per mano
    Vieni andiamo a casa.

    E la ragazza, che fino ad allora era rimasta a giochicchiare con il suo kunai, improvvisamente serrò la presa sul manico, divaricò le gambe e protese il busto in avanti, allungando l'arma verso il collo del suo interlocutore. Ovviamente tra di loro intercorreva quasi trenta centimetri di distanza, quindi l'arma non lo sfiorava minimamente. Quello per lei non era altro che un gesto goliardico.
    La mano libera, invece, se la portò al viso abbassandosi la maschera che le copriva metà volto lasciando spazio ad un sorrisetto di scherno. I suoi denti bianchissimi luccicavano.
    Chi ti dice che non sono, anzi... il suo sguardo saettò rapidamente sull'Uchiha al suo fianco per poi ritornare su Hideo Siamo uguali ai tuo vecchi compagni di squadra?
    Poi, rapidamente fece roteare il proprio kunai, inserendo l'indice nella piccola fessura del manico, per poi aprire le mani in segno di resa e lasciando ciondolare in bella vista e sul palmo della sua mano l'oggetto.
    Sapeva che la persona che aveva di fronte non era lo scemo del villaggio, che se avesse voluto probabilmente l'avrebbe anche intercettata e perché no, spezzato anche il polso, ma lei era fatta così.
    Inoltre, in quel momento, il suo unico intento era studiare chi aveva di fronte.
    Scherzavo! sorrise con il sorriso più falso che aveva nel suo repertorio per poi riporre l'arma nel suo portakunai e ritornare a guardare furoi.
    Le parve di sentire Hideo porre anche qualche domanda al ragazzo Uchiha e di cui già aveva dimenticato il nome, ma lei già aveva smesso di prestare attenzione.
    In quel momento, il villaggio della foglia sembrava così lontano.

    ***


    Scendere da quella mezzo infernale le era apparsa una benedizione. Le gambe le formicolavano a causa del tempo che aveva passato seduta, per non parlare del modo in cui si era rannicchiata per riposarsi. Insomma, aveva l'aspetto di una fisarmonica.
    Sono a pezzi, mi sono trasformata in un'ottantenne
    Voi andate a riposare sulla nave, io mi occuperò del resto aveva detto la donna, scendendo dal carro in modo vispo. Sembrava non fosse neanche lontanamente stanca.
    Non so lei che sostanze usi per stare così pensò la ragazza, incamminandosi sul battello.
    Questa missione sarà più facile del previsto ragazzi, forza, andiamo a riposare. esclamò Hideo, ma Yukie già avanti.
    Rispise al suo entusiasmo con un segno della mano. Rivolta di spalle.
    L'unica cosa che voleva era dormire.



    CHI VIVE DAVVERO NON MUORE MAI


  6. .
    Yuki Moriko

    black-and-white-anime-girl-gif-10




    Parlato- Pensato -Nonna

    Konoha, pensò, era sempre stata lo smeraldo verde della terra del fuoco. Non ricordava un giorno in cui gli alberi non risplendessero sotto la luce del sole cocente, oscillando di tanto in tanto grazie alla brezza calda arrivata fin lì dal paese delle terme.
    Quello spettacolo, poi, le si presentava ogni giorno davanti ai suoi occhi ogni qual volta scendeva giù dal suo letto di legno un po’ usurato. Quella, per Yuki, era uno dei mille lati positivi del vivere in una casa lontana dal centro cittadino, al confine con il bosco. Ah, se solo pensava a tutte le urla del centro che aveva evitato tirava un sospiro di sollievo.
    La casa in cui viveva, e che tra l’altro condivideva con sua nonna paterna, a quanto pareva era una sorta di cimelio, passata di generazione in generazione, da padre in figlio, fino ad arrivare a lei. Beh, a sua nonna. Non sarebbe stata sua finché la vecchia non fosse schiattata, anche se ce ne voleva del tempo. Quella vecchiaccia aveva la pellaccia dura e non gliel’avrebbe data vinta così facilmente.
    Era da quando ne aveva memoria che sua nonna si mostrava sempre allo stesso modo: incredibilmente bassa, capelli bianchi e rughe a non finire. In pratica era da quasi quindici anni che mostrava sempre ottant’anni. Ottant’anni di pure leggi conservative e dogmi retrogradi che cercava in tutti i modi di inculcarle ma con pessimo risultato. E probabilmente la odiava. Non si sarebbe dovuto dire ma, si, probabilmente la odiava.
    Per lei Yuki rappresentava tutto ciò che una ragazza non avrebbe dovuto essere: libera, autonoma, forte… in pratica corrotta. Lei sapeva che con quel carattere che aveva sarebbe andata incontro ad una morte prematura o peggio: nessuno l’avrebbe mai sposata.
    Si, perché se c’era qualcosa peggiore della morte, secondo sua nonna, era restare zitelle. E lei non poteva assolutamente accettarlo. Aveva bisogno che si accasasse il prima possibile, così che qualcun altro si prendesse cura di lei.
    Ma chi diavolo se la sarebbe sposata, quella buona a nulla? Non sapeva rassettare una casa, non sapeva preparare un pranzo decente, non sapeva fare niente di niente se non fingere di essere un ninja, proprio come il padre.
    Ah, il padre, questo era un tasto dolente: nessuno sapeva che fine avesse fatto.
    Era stato un grande ninja per Konoha: aveva combattuto valorosamente per il suo paese, vinto numerose missioni, portato a casa grandi risultati… ed era poi sparito. Così, nel nulla, senza lasciare tracce.
    E anche se già era passato qualche anno, il dolore era ancora vivido in loro: la perdita di un figlio e di un padre è sempre una cosa dura da accettare.
    E quindi Yuki era dovuta crescere senza nessuna figura di riferimento, in balia della vecchia megera.
    Si stiracchiò allungando le braccia verso l’altro, dando uno sguardo alla lettera aperta sul comò ricevuta qualche giorno prima:

    CITAZIONE
    A Yuki Morko
    Con la presente è tenuto a partecipare ad una missione di villaggio di grado D. Dovrà presentarsi il 31 Marzo alle 9 in punto al Magazzino 51 del distretto dell'Onsen, Le informazioni del caso verranno consegnate direttamente sul posto
    La missione prevede un viaggio che terminerà a Kiri, il villaggio della nebbia, si prepari di conseguenza.

    Sogghignò leggermente, pensando a tutto il casino che ebbe dovuto fare affinché non finisse nelle mani di sua nonna.
    Ricorda che dovette intercettare il postino sull’uscio prima che quest’ultimo bussasse e sbandierare le sue faccende private ad orecchie indiscrete.
    Lei sapeva l’astio che provava sua nonna verso il mondo ninja e tutto ciò che lo riguardava, per questo ogni volta cercava di tenerla allo scuro dei fatti, sparendo anche per giorni per poi ritornare.
    Certo, spesso e volentieri si beccava dei colpi ben assestati da parte sua, e poi finiva lì con entrambe le parti che preferivano tacere sull’accaduto: mentre una preferiva non parlare e l’altra non voleva sapere.
    Ed era andata sempre così, e quel giorno non sarebbe stato diverso dagli altri.
    L’orologio in camera segnava esattamente le ore otto e un quarto, il sole era già sorto da un po’ e lei aveva appena terminato tutti i preparativi: l’equipaggiamento era pronto, aveva appena finito di vestirsi e prima di uscire si diede un ultima occhiata allo specchio.
    I capelli argentati le incorniciavano il viso candido adornato da due occhi ambrati. Aveva scelto dei vestiti da indossare che le fasciavano le forme ancora un po’ acerbe ma che comunque davano nell’occhio ed indossato una maschera, la quale le copriva metà viso, lasciando che i due topazi che aveva al posto degli occhi facessero scena. I capelli, invece, li aveva legati in una lunga coda, lasciando qualche ciuffetto sbarazzino fuori, affinché non le dessero troppo intralcio.
    Perfetto, pensò, sono pronta. Possiamo andare annuì con vigore ammirandosi prima di caricarsi la borsa in spalla, afferrare il documento, ed uscire in punta di piedi dalla sua camera.
    E fu lì che tutto ciò che sentì fu un grosso bruciore alla testa. Qualcosa l’aveva colpita.
    Dannazione! Esclamò, portandosi una mano alla testa
    Si può sapere dove diavolo pensi di andare? La vecchia strega stava lì a guardarla, tenendo tra le mani il bastone con il quale usava sorreggersi e, a quanto pare, anche colpire.
    Yuki la guardò in cagnesco, arricciando le labbra per il dolore.
    Sto uscendo, bofonchiò, non aspettarmi disse stizzita marciando verso l’uscita e incamminandosi verso il luogo di incontro
    Mi farà ammattire!

    **

    8:56.
    Era quello l’orario in cui era riuscita ad arrivare al luogo prestabilito. Era mancato poco che facesse ritardo e Kamisama solo sapeva come avrebbe reagito se solo le fosse stata preclusa l’opportunità di partecipare alla sua prima missione. Sicuro avrebbe strangolato la vecchia nel sonno, poco ma sicuro.
    La struttura di un magazzino in costruzione si ergeva davanti ai suoi occhi e man mano che si avvicinava vedeva diventare più nitide le figure lì davanti.
    Ad attenderla, probabilmente era lei quella in ritardo, due ragazzi di cui di uno riconobbe la sua discendenza Konohiana soltanto dallo stemma che portava: il ventaglio.
    Quello è un Uchiha pensò facendo cadere il suo sguardo sul ragazzo. Ne aveva tanto sentito parlare, insomma una chicca nelle terre del fuoco come quella era impossibile non conoscerla. Tutti, o almeno quasi, erano a conoscenza delle abilità oculari di quella famiglia e di quanto fossero ambiti i loro occhi.
    Lo salutò con un breve cenno del capi, infondo erano compaesani
    L’altro, invece, avrebbe scommesso che non fosse di Konoha. Lo percepiva, era troppo… diverso.
    Era tutto incappucciato, avvolto in vestiti e mantello nero e le dava l’impressione di tutto fuorché persona accogliente.
    Buongiorno disse secca, tirando fuori dalla tasca il proprio invito per quella missione. Non era una gran chiacchierona, preferiva di gran lunga parlare poco.
    Ma soprattutto: non si fidava degli sconosciuti.




    CHI VIVE DAVVERO NON MUORE MAI
  7. .
    Salve a tutti, popolo del naruto-forum!
    Mi chiamo Giusy, incallita e appassionata dagli antipodi di Naruto e tutto ciò che lo riguarda. Tempo orsono facevo parte di un gdr che purtroppo ha chiuso i battenti tempo fa, saranno già tre anni, e con esso cadde anche la voglia di GDRare.
    Ma diciamo che questa è una cosa che non abbandona mai. Sono capitata qui per caso, vedendo un forum per lo meno vivo e con utenza e TA DAN GDR attivo.


    Non vedo l'ora di far parte dei vostri!
7 replies since 29/3/2021
.