Votes taken by leopolis

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    CITAZIONE
    Frodo: I can't do this, Sam.
    Sam: I know. It's all wrong. By rights we shouldn't even be here. But we are. It's like in the great stories, Mr. Frodo. The ones that really mattered. Full of darkness and danger, they were. And sometimes you didn't want to know the end. Because how could the end be happy? How could the world go back to the way it was when so much bad had happened? But in the end, it's only a passing thing, this shadow. Even darkness must pass. A new day will come. And when the sun shines it will shine out the clearer. Those were the stories that stayed with you. That meant something, even if you were too small to understand why. But I think, Mr. Frodo, I do understand. I know now. Folk in those stories had lots of chances of turning back, only they didn't. They kept going. Because they were holding on to something.
    Frodo: What are we holding onto, Sam?
    Sam: That there's some good in this world, Mr. Frodo... and it's worth fighting for.

    Non credo serva dire il libro.
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    Maestro e Margherita - Mikhail Bulgakov


    "I manoscritti non bruciano"





    Lamb: The Master and Margarita book, Il Maestro e Margherita libro, Lamb: The Master and Margherit MIkhail Bulgakov, Mikhail Bulgakov opinioni, Il Maestro e Margherita recensione, Il Maestro e Margherita MIkhail Bulgakov opinioni, Il maestro e Margherita, Мастер и Маргарита, Михаил Афанасьевич Булгаков



    Trama


    Il romanzo inizia in uno dei caldi giorni di maggio a Mosca, quando un scrittore e un poeta, rispettivamente Mikhail Aleksandrovich Berlioz e Ivan Bezdomniy (Ivan Senzacasa) incontrano un strano personaggio, che si mette a parlare con entrambi di Gesù Cristo. Nessuno dei due sa ancora che si tratta del malefico Voland, - il Diavolo, - arrivato in una Mosca atea con la propria compagnia teatrale: gatto Behemoth, servitrice Gella, servitore Azazello e il cavaliere Fagoth. Ne segue un ricco susseguirsi di eventi mistici in una città che non crede nel soprannaturale, con il susseguirsi, quindi di una satira politica molto fine e piena di una sottile ironia (tra i quali il teletrasporto del direttore del Teatro moscovita "Variete" a Yalta, una messa in scena teatrale per illudere le donne, mentre il poeta Bezdomniy, in seguito all'incontro con Voland, si ricovera in un ospedale psichiatrico). Proprio li il poeta conosce il personaggio principale del libro: il Maestro, con cui discute del suo libro, incentrato sulla storia di Ieshua Ga-Nozri e Ponti Pilato. Tuttavia egli ammette di aver bruciato il manoscritto dopo un impeto di rabbia dovuto alla commercializzazione delle case editrici di Mosca: difatti la stampa gli da contro, mentre le case editrici gli suggeriscono di incentrarsi di più sulla popolarizzazione della figura di Pontio Pilato. Proprio per questo impeto di rabbia e rancore, dopo una serie di eventi, il Maestro è anch'egli stato ricoverato nell'ospedale psichiatrico.
    Intanto Margherita, la fantomatica moglie del Maestro, non riesce a sopportare la scomparsa dell'amato e si dice pronta a vendere l'anima al Diavolo pur di riavere il Maestro. Voland sente la sua richiesta, e Azazello le da una crema. Usandola Margherita diventa una strega, e qui si giunge alla scena-clou del libro: il famoso Ballo di Satana, ove partecipano, inginocchiandosi dinnanzi a Satana e Margherita, tutti i personaggi più famosi dell'epoca e non solo.
    Dopo il ballo il sogno di Margherita si realizza, e Voland la fa incontrare con il Maestro. Così avviene l'intreccio del romanzo del Maestro, - incentrato sulle vicinde bibliche, - e il romanzo di Bulgakov stesso: Voland riceve una visita da Matteo (l'apostolo), che gli chiede di premiare il Maestro e sua amata Margherita con la calma.
    Nella scena successiva, di notte un gruppo di cavalieri volanti abbandonano Mosca. Tra di loro si scopre non solo la troupé teatrale di Satana-Voland, ma anche Maestro e Margherita.


    Recensione


    Per la comprensione del libro, della trama e dei personaggi, credo sia necessario scoprire un po' il background dello scrittore: un medico, famoso sopratutto per questo libro, ma anche autore di altri libri famosi ("La Guardia Bianca" - incentrato sulle vicende della guerra civile in Russia, dove Bulgakov sembra proprio prendere la parte dei "bianchi" - i reazionari che si opponevano alla rivoluzione leninista/ "Le annotazioni di un giovane medico" - che ci parla delle sue prime esperienze da medico / "Il cuore di Cane" ecc.), nato in una famiglia con ben due nonni-preti ortodossi e con un Padre-professore di Teologia nell'Università, che spinge la trama e il libro su un binario più "religioso" e "occulto" che altro.
    Nonostante questo, e le scene divertenti presenti, la storia viene considerata dai più una satira di tipo politico, dove Stalin, che spesso importunava lo scrittore censurandolo, è definito nella figura di Voland, mentre tutto il suo gruppo teatrale, è rappresentato dagli alti gerarchi comunisti sempre vicino al dittatore di ferro. In ogni caso le interpretazioni del libro e il significato che viene dato allo stesso, è spesso molto soggettivo e personale, e non esiste una visione completamente univoca del libro, se non una visione definita dai più (quella della satira politica molto sottile, appunto). Il libro, pubblicato per la prima volta in Italia negli anni '60 (e solo dopo in un giornale di Mosca nel '68), è stato spesso criticato nell'Unione Sovietica dai circoli della Chiesa Ortodossa di Mosca, per via del fatto che il Diavolo, - Voland, - assume spesso delle caratteristiche tipiche di un "buono": difatti concede a Margherita la realizzazione del suo desiderio, ed esaudisce anche la richiesta di Matteo l'Apostolo. Altri ancora vedono di cattivo presagio la frase di Goethe posta all'inizio del libro:
    "-...Dunque tu chi sei?
    -Una parte di quella forza che vuole costantemente il Male e opera costantemente il Bene. ", tratta dal "Faust" di Goethe.
    Il libro è senza dubbio il più discusso dell'intera letteratura russa per il suo fondersi tra Bene e Male, per capire la visione dell'autore sul libro, per capire i personaggi e inquadrarli nell'epoca in cui lo scrittore (morto nel 1940) viveva.
    La citazione più famosa del libro è senz'altro "i manoscritti non bruciano". A differenza del libro in sé, la visione di questa frase è univoca quasi per tutti: i manoscritti sono Idee, e nonostante sia solo la carta a bruciare, l'Idea in sé sopravvive alle fiamme.

    La figura dello scrittore, poi, è considerata alquanto ambigua e non c'è un'idea precisa sulla sua religione o sulle sue idee politiche; molti, anzi, ritengono che Bulgakov fosse un occultista, proprio per via della simbologia presente in "Maestro e Margherita". Nonostante provi una forte simpatia per la Russia zarista, non vi è alcun riferimento nostalgico ad essa nelle sue opere, e anzi, col tempo lo scrittore sembra adattarsi sempre di più all'Impero sovietico.

    Opinione Personale e voto


    E' senz'altro uno dei migliori libri che abbia mai letto, che non solo è di piacevole e scorrevole lettura (a differenza di altri libri russi, come quelli di Tolstoj, Gogol o Dostojevkisij), ma è anche comico, oltre a riuscire a dare un'idea generale sulla vita sovietica degli anni '20 e '30, che Buglakov considera essere "vana e priva di significato", poiché priva proprio di spiritualità.
    Voto 9/10



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    Bhe, la possibilità non mi entusiasma, ma lo farei solo per vedere la faccia di Itai dopo il rapporto sul fatto che Shiltar sembra essere risorto ( vedere con l'occhio sano s'intende
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    [Contest] Le ricerche del Dottor Takurama
    Grado: C
    Tipo: Indagine / Recupero
    Trama
    Al confine tra il Paese dell'Erba e quello della Cascata vi è un'enorme Sala Giochi, famosa nella zona sopratutto per le sue immense sale per il gioco d'azzardo. Secondo quanto riportato da alcune voci, appartenenti a molteplici mercanti, nella zona della Sala Giochi avvengono strani rapimenti. Uno di questi ha a che fare con la figlia di un ricco daymio della zona, scomparsa nella zona della Sala Giochi di Takurama pochi giorni prima. Il Daymio in questione, Daisuke Sasaki, richiede all'Accademia di mandare nella zona una squadra composta da due specialisti, per scoprire cosa avvenga nella Sala Giochi di Takurama e trovare e riportare a casa sua figlia Hana.

    Partecipanti: 2 (Minimo: Genin-Gialla - Massimo: Chunnin-Rossa)

    Specifiche
    Non si può morire.
    Quest durerà 3 mesi a partire dal primo del QM.
    Le quest dureranno al massimo 9 post.
    Almeno un post ogni 5 giorni.


    Edited by leopolis - 15/1/2016, 23:21
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    CITAZIONE (Arashi Hime @ 1/1/2016, 17:46) 
    °_° ....ma leo che fa? aspetta la mezzanotte al pc per aprire l'OT? non c'è modo che ci riesca io XDDDDDDDDDDD


    AUGURI A TUTTI *O*

    Considerando che da me è l'una quando da te è mezzanotte, direi che ho del consistente vantaggio.
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    Posto in settimana.
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    Io direi di darle un pannolino.
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    D'accordo.
    Famo così.
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    CITAZIONE
    You're our first international user, that's great ♥

    :whem:

    Wellcome Methea!
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    CITAZIONE (Arashi Hime @ 8/10/2015, 19:40) 
    CITAZIONE (Ade Geist @ 8/10/2015, 13:18) 
    Perché sei in off topic?

    Sei l'unico a credere che in Off Topic non si possa affrontare un discorso un poco più edotto di come ci si tocca il pacco la mattina dopo la doccia, e temo che lo si stia ampiamente dimostrando :sisi:


    A prescindere da tutto scusatemi, mi erano sfuggiti i vostri post.
    Per me si potrebbe anche continuare finché la discussione si tiene su un piano tranquillo e rispettoso, e quando intendo rispettoso significa di darci un taglio a fare i simpaticoni perché mi risulta che leo non sia l'unico che ci tiene (la chiesa ha sbagliato e sbaglia ancora, a mio avviso, ma gli atei quando ci si mettono sono un palo nel culo non indifferente e spesso di cattivo gusto, perdonatemi il francesismo), pertanto un poco di rispetto è sempre doveroso. Per la verità quella della religione e della teologia è una discussione che mi interessa.
    Per inciso, mi risulta che teologia significhi compiere indagini e discussioni in merito ad un certo Dio, pertanto nessuna teoria, fintanto che sia ponderata e studiata, può definirsi "cazzata". E' possibile che alcuni cattolici ritengano le parole del Papa invalide o imbarazzanti, ma sono anche dell'idea che esistano tante teorie e dunque ancora molti scenari aperti su cui disquisire. Più o meno quante teorie ci sono sul Vangelo. Perché si il Vangelo ha delle teorie, come ogni testo sacro del resto. Che poi qualcuno abbia deciso che bisogna interpretare il Credo e i testi in UN solo modo, previa esorcizzazione intellettuale, questo è un altro discorso. Che tutti abbiano ubbidito e si siano dimenticati che il tema di Dio è ancora aperto, poi, è ancora un altro.
    Sto leggendo meglio e documentandomi un pò di più, ma ecco, onestamente Bergoglio non ha detto niente di nuovo rispetto alla dottrina gesuita a cui appartiene, ad eccezione di alcuni punti di vista innovativi, che trovo comunque interessanti (bene o male come qualsiasi pensiero dal mio, che mi permetta di arricchirmi e studiare maggiormente).
    Dunque, ahimé, temo che il problema sia che il Credo si è fossilizzato in un'unica interpretazione e ormai chi tenta di comprenderlo in modo diverso o nuovo e in generale di adattarlo alla società corrente, appare una "persona poco seria". Vorrei ricordare che al medesimo modo della dottrina giurista, quella teologica e in generale la Religione che la anticipa, tendono a morire se non vissute con il popolo e il tempo corrente.
    Papa Francesco non è un idiota, e lo si può capire da come parla e da cosa dice. Direi piuttosto che sta cercando di adeguarsi al mondo di oggi e di aprire il suo Cristo a tutti, che, perdonatemi, non ritengo essere cosa da poco. Ho rispolverato i miei libri di catechismo ascoltando i suoi discorsi. E vorrei far presente che ho smesso di andare in chiesa da quando il prete della mia parrocchia mi bacchettava le mani se non ripetevo a memoria i passi che dava da imparare (emh, si.) più o meno all'età di 9/10 anni.

    Detto questo, si, possiamo chiudere il discorso, lo trovo un peccato, ma se a Leo da noia non importa.

    Aspetta, aspetta, aspetta. Ci sono varie sistemi di coordinate in cui possono essere dette delle cose: per esempio, un scienziato serio, un studioso, potrebbe dire che sì, i Vangeli canonici sono delle teorie, quelli apocrifi sono altre teorie, un po' così, un po' cola, ma che servono delle ulteriori prove scientifiche per provare questo o per provare quello. Poi c'è il sistema di coordinate di un ateo, che arriva e inizia: il mondo non può essere creato in 7 giorni, se Adamo ed Eva avevano due figli maschi, come fecero a procreare, i serpenti non parlano e blablablablablabla, dimenticandosi che i 5 libri di Mosé sono dei libri di metafisica. Poi c'è il sistema delle coordinate di un fedele non praticante, e che comincia: ma la Chiesa è una casa? E il Corpo mistico di Cristo che è? E il Padre Nostro sono solo parole. E le preghiere non le dico più, perché non funzionano. Poi c'è il sistema delle coordinate di un agnostico, che arriva e semplicemene fa: io non so se esiste, e quindi non mi tocca. Quindi c'è il sistema di un satanista: Dio ha ucciso, Dio è cattivo; la Chiesa è Cattiva; Gesù era satanista; poi ci sono altri sistemi di coordinate, e quindi c'è quello del Papa, - il Vicario di Cristo in Terra, il Re di un Stato Teocratico, e, necessariamente, Teologo.
    Ora, se sei Papa godi dell'impossibilità di sbagliare quando pronunci una posizione dalla postazione ex-cathedra, questo però non significa che puoi arrivare e mischiare ogni cosa con ogni un'altra cosa senza precisione e criterio, perché ogni tua affermazione comporta una reazione a catena, e costui ne ha dette così tante che ogni fedele che si sia mai letto almeno la Bibbia (non parlo poi dei testi dei Dottori della Chiesa), dovrebbe mettersi le mani nei cappelli e uscire dalla Chiesa ululando. E sebbene la Teologia significhi anche scoprire (ma più interpretare), ci sono dei paletti e delle frontiere che non si possono oltrepassare. Un Papa non può uscire davanti a tutti e dire: "Andate a casa, Dio non c'è". Un Papa non può toccare certi argomenti, tantomeno può toccare i Vangeli su quali sono fondati 2000 anni di storia della Chiesa a partire dal Concilio niceano, e, forse, ancora prima, quando Pietro venne crocifisso a testa in giù a Roma, e Paolo morì che gli tolsero via la pelle dal corpo. Un Papa non può dire "I Vangeli sono una teoria", perché per un Fedele quella è Verità, è come sono andate le cose. Fine. Perché così rischia di allontanare gente dalla Chiesa. Perché così rischia un scisma all'interno della Chiesa. Perché sulla teoria (ipotesi di verità, dunque, non verità), è fondato il Corpo mistico di Dio sulla Terra. Il discorso di Dio è aperto quanto si vuole, ma non per gli uomini di Chiesa. Loro possono indagare, studiare, interpretare, ma solo entro determinati limiti, oltre ai quali si rischia una catastrofe immane sul piano spirituale. E sì, se lui deve essere il Papa, io sono per lo scisma dalle sue affermazioni esuberanti.
    Il Papa ha una funzione precisa. Quello di pascolare il gregge. Se qualcuno non vuole essere pascolato, è libero di fare altrimenti: il libero arbitrio è sempre esistito. Però, pascolando il gregge, non è che può rendere la meta, ove le pecore devono arrivare, una meta teenager-friendly dipingendola falsamente di rosa e aggiungergi un, che ne so, "Venite con me, che di la c'è Hannah Montanah". Ci sono dei limiti imposti oltre ai quali non si può fare marketing da 4 soldi. Lui deve tramandare il seme di Cristo alle future generazioni, la sua conoscenza, e lui lo sta facendo male. Lo dicono gli Atti. Se non è in grado di adempire ai suoi doveri, che lo dica. Che dica che non è in grado, che dica che c'è stato un errore e che Benedetto XVI ne capisce di più ed è un teologo e Papa migliore.
    E i gesuiti di eresie ne hanno sempre dette tantissime sin dai tempi di Innocenzo XVI, motivo per cui pur venendo considerati dei cristiani, le loro affermazioni venivano spesso considerate "eretiche".
    E preferisco che la mia dottrina muoia, ma rimanga oggettiva e obiettiva, senza cambiare in virtù a cosa vuole vedere il popolino, senza dipingersi di quel o di quell'altro colore per attirare gente manco fosse un supermercato. Sono le persone che si devono adeguare ai meccanismi della Chiesa, non è la Chiesa che si deve adeguare a cosa vogliono le persone. E sopratutto vorrei che Bergoglio la smettesse di sparare stronzate dottrinali, perché di stronzate si tratta, ed è già tanto se nel Vaticano non si è ancora suicidato nessuno sentendolo parlare.
    Che poi non sia un'idiota è un altro paio di maniche. Certo che non è un idiota, fa marketing superficiale e adolescenziale. Furbo, ma non ecclesiastico.
    No.

    P.S.: Tra tutte le sue battute di merda, me ne ricordo alcune che mi fanno ribrezzo:
    "I cattolici fanno figli come conigli"... - questa la sparò mentre era ubriaco... credo, altrimenti non me la spiego.
    A una donna con 8 vigli che avrebbe voluto usare la pillola, disse: "Io non sono nessuno per giudicare". Giusto, mica l'omicidio è un peccato per il cristianesimo; meglio fare finta di essere amici di tutti e di tutto, anche di un peccato come l'omicidio (e chi dirà che l'aborto è blablabla poco importa, per il cristianesimo è un peccato e lui è il Papa della maggiore Chiesa cristiana del mondo intero).
    Va nelle Filippine e se ne esce con "Il Dolore non ha risposta", quando il catechismo di Pio X e della chiesa cattolica dice: il crocifisso è la risposta al dolore. Poi prende il Corpo di Cristo e lo si mette a passare di mano in mano. Questa è pura mancanza di rispetto; peggio finisce quando il Corpo di Cristo cade nel fango.
    "Solo quando Cristo si è messo a piangere, ha capito il nostro dramma". Certo Francè, Dio ne sa meno di te "sul nostro dramma".
    Peggio? Possibile:
    "Non chiamatemi Papa. Sono il vescovo di Roma." - Giusto, fanculizziamo il significato della parola "cattolicesimo" e "chiesa cattolica". Fanculizziamo anche millenni di storia nel nome dell'essere fintamente umili.
    Va a Cuba, e si mette fare la messa sotto un'enorme effige di Ernesto Che Guevara.

    E tutto questo è solo 1/100 dell'abnorme miscuglio che è riuscito a creare in quei pochi anni che è stato al vertice della Chiesa. Dal punto di vista dottrinale nessuno ha mai fatto peggio.
    Insomma, non mi stupirei se domani uscisse a fare la messa nudo, ballerebbe la samba in mutande e alla fine direbbe: "Dio non c'è".

    P.P.S.:Questa la potete prendere per un "svago", ma per chi crede nel cristianesimo, è qualcosina di più. L'ho trovato su un sito anni fa, dunque non sono in grado di verificarne le informazioni (e sarebbe anche da aggiornare):

    Il giorno del Sinodo in cui viene eletto, un fulmine colpisce la cupola di San Pietro.
    Il Papa va a Lampedusa a citar i clandestini, dopo pochi giorni l’isola ne viene invasa.
    Va in Sardegna, arriva un’alluvione.
    Va alla grotta della Natività a Betlemme, il giorno dopo è in fiamme.
    Ha abbracciato la Kirchner, subito dopo questa scopre di avere il cancro.
    Ha impartito la sua benedizione a capitan Zanetti: la domenica successiva questo si è infortunato gravemente (primo infortunio in una ventennale carriera) e ha dovuto smettere di giocare.
    L’Argentina prossima a impugnare la coppa del mondo, osa e dice «Francesco ci farà vincere», e perdono malamente i mondiali.
    Ha lanciato le colombe per la pace, sono state immantinente divorate dai corvi.
    Decide di canonizzare Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, il papa bergamasco, e il giorno prima un militante cattolico bergamasco, domiciliato in via Giovanni XXIII, perisce sotto le rovine di uno stravagante crocifisso di pregio artistico, dedicato (va da sé) a Giovanni Paolo II, capovolto a – dicevano –«sfidare la legge di gravità». Sfida persa, come l’Argentina contro la Germania.
    Ha organizzato in Vaticano la preghiera interreligiosa per la pace tra israeliani e palestinesi, dopo pochi giorni è stata bombardata la Palestina, dagli Israeliani.
    Io poi aggiungerei: ha pregato per la pace tra la Russia e l'Ucraina, ed è scoppiata la guerra. Ha regalato un Angelo della Pace a Putin, e questo prima ha continuato a mandare i carri armati in Ucraina, e poi si è messo a bombardare i ribelli anti-Assad in Siria.


    E ci sarebbe da aggiungere, aggiungere, aggiungere, aggiungere e aggiungere di queste "coincidenze" che capitano solo con lui.




    CITAZIONE
    Il cristianesimo non professava amore per il prossimo? o il porgere l'altra guancia a chi ti colpisce?

    "Non sono venuto a portare pace, ma una spada" (Mt 10,34b)
    «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.» (Lc 12,51)
    <<12Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe
    13e disse loro: "La Scrittura dice:
    La mia casa sarà chiamata casa di preghiera
    ma voi ne fate una spelonca di ladri".>>
    <<allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». 24Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele». 25Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini».


    Niente, era giusto per far capire che ha ragione chi dice che non sono discussioni da fare sui forum.
    E tra l'altro no, non ho idea di chi tu sia è_é


    CITAZIONE
    Hai portato l'esempio giusto: persone vere che si trovano in un bar vero di una periferia vera davanti ad un vino vero che discutono senza intermezzi moderni ma, sopratutto, senza opinioni preconcette costruite dopo una ricerca al volo su internet di un argomento che si conosce poco e male oppure per luoghi comuni, dimostrando che loro erano, appunto, veri intellettuali, noi i soliti mezzi uomini e mezze donne.

    Santissime parole.
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    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»



    Finito di parlare Seinji si prese un bel boccone d'aria. Quanti tizi curiosi in giro nel voler conoscere le cose. Per un attimo scosse la testa, ma la furia del Mizukage non riusciva a fargli sentire di essere completamente libero. Certo, aveva cambiato fazione, ma questo non significava che si sarebbe lasciato massacrare, o che non avesse in riservo altre sorprese per ambo le parti nel futuro. Del resto, le alleanze ninja vanno e vengono; solo i villaggi rimangono in eterno. Che importava se obbedire a Itai Nara o al Mikawa? Importava solo il villaggio per davvero; - importava il seme della speranza, il sangue del popolo di Kiri. Dunque, nel mentre il Mizukage infuriava, egli rimase a guardarlo con un viso gelido e fermo.
    «Nessuno sa quali sono i suoi piani, Itai. Credo che solo lui fosse al corrente della Meta dell'organizzazione... a me importava solo che tu non fossi più Mizukage. Non volevo altro.» - Sospirò un attimo, guardando il viso del Mizukage. Non era poi tanto male nel viso, e se ci fosse stato Etsuko avrebbe saputo apprezzarlo. Poi, dopo un sguardo fugace, continuò a parlare.
    «Gli alleati non li conosco tutti. Credo che io fossi il primo, ma non ne sono certo. E a parte i due di cui ti ho parlato, c'era un altro tizio a Oto... Per il resto non so più nulla, perché, come ti ho detto, ho tradito subito.»
    L'organizzazione era una minaccia per Kiri. Era senz'altro una minaccia per Kiri. E andava fermata. E quel tizio, che seminava morte e sangue anche ad Ame, andava costretto a ripiegare, ma come? Non si avevano informazioni sull'associazione. Non si aveva... non si aveva niente sull'associazione, solo fugaci ricordi di uno che ha già tradito.
    Seinji scosse la testa.
    «Il miglior modo di riperire informazioni sull'organizzazione, è di far sì che io torni li da infiltrato, e continui ad aggiornarti dei suoi movimenti, passi, pensieri, alleati, ma se scopre che ho tradito il Patto... Non credo che mi rivedrai mai vivo, Itai. Però nessuno saprebbe farlo meglio di me dopo così tanti anni, del resto nessuno a parte te sa che ho tradito il Mikawa, né che non sono più un nukenin.» - Sospirò Seinji pensando all'eventuale possibilità. La più pericolosa, ma anche la più efficace per evitare morti a Kiri. Se il Mikawa avesse formato un esercito abbastanza grande, nessuno lo avrebbe più fermato, nemmeno Itai. Ma se... Se nelle sue file ci sarebbe stato un infiltrato, se Itai fosse stato sempre un passo avanti.
    Forse era il caso di correre qualche rischio.
    «In più,» - continuò Seinji, - «ho perso le tracce di Etsuko Akuma. L'ultima volta che l'ho visto, era ferito sulla sabbia nel deserto, poi l'ho portato ad Ame, e lì l'ho perso. Non so quanto sia probabile, ma non di pace l'idea che Etsuko Akuma si sia unito a quel pazzo, e tutto questo per colpa mia. Devo andare a cercarlo, prima che non sia morto, ucciso, dissanguato, o altro. »

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    Noia.
    Aprite qualche quest.
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    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»



    Ed ecco che senza attendere oltre, curioso come non mai di scoprire cosa era successo a Seinji Akuma nel sushi, Itai Nara si fece avanti. Si avvicinò al letto dell'Akuma nel mentre questi si metteva seduto sul lettino ad attendere, ascoltare, guardare, o parlare, come egli avrebbe dovuto fare da li a poco. Sedutosi di fianco al letto, incriciò le braccia. In cerca di risposte parlò, e Seinji cercò di ricordarsi il tutto: come si era incontrati per discutere, come l'Akuma aveva accettato di riconoscere un qualche piccolo valutazione degli errori commessi, come, alla fine, bevuto un goccio di vino, si era messo a parlare e a raccontare, forse anche un po' troppo, cadendo nel buio totale.
    «Temo sia il Patto...» - gelido commentò l'Akuma. - «Il patto.» - Disse di nuovo. - «E' una lunga storia, poco adatta ad essere ascoltata dalle mura di questo ospedale... Ma se proprio vuoi ascoltarla... » - Sgranchiandosi un po' i muscoli, Seinji Akuma si alzò dal lattino e si mise davanti al Nara seduto. - «Tempo fa ero di guardia alle Mura di Ame. Sai, dovevo pure guadagnarmi da vivere in qualche modo... Pioveva a dirotto quel giorno, come sempere ad Ame e davanti alla porta si erano avvicinati 3 ninja che volevano entrare nel villaggio di Ame. Da brava guardia quale ero, dissi loro che non potevano entrare... Bluffai dicendo che avrei chiamato altri gruppi di ninja a rinforzarmi. Ne derivò un breve scontro con il più grande di quei 3... Un tale che si disse... Aspetta... Non ricordo... Diogene Mikawa, credo. Uno che appena entrato dentro fece esplodere una bomba staccando arti alla gente. Ah! E quei due che erano con lui... Yashimata ed Eiatsu. Sembra. Comunque non conoscevo nessuno di loro...» - Per qualche istante Seinji si fermò. - «Disse che era in cerca di ninja per fare qualcosa... E dopo lo scontro con me decise tipo di reclutarmi. Era davvero strano quel tipo... Un colosso... Velocissimo. E aveva anche delle strane evocazioni. Ovviamente decisi di unirmi al suo gruppo e andammo ad Ame a cercare un rifugio per il futuro gruppo che questo tipo stava mettendo insieme. » - Parlando Seinji tossì, un po' come se gli era rimasto qualcosa in gola, qualcosa tipo un ricordo. - «Posso avere un bicchiere d'acqua?» - Chiese Seinji prima di continuare, quasi come se volesse lasciare della suspance nell'aria, per non raccontare tutto e subito. Poi continuò:
    «Voleva attirare l'attenzione. Cercava persone da prendere nel gruppo... Poi andammo alla Città dei Morti, dove iniziò il nostro patto. Io sarei entrato nella sua squadra, in cambio lui mi avrebbe aiutato a diventare il nuovo Mizukage di Kiri... al tuo posto.» - Ghignò Seinji. - «Questi erano i termini del nostro Patto. Se non ricordo male, cercava un posto da allestire per la base segreta del gruppo ad Ame... Infine, volammo via verso Oto, nella Villa di questo tizio, dove egli mi fece una tecnica che mi avrebbe impedito di tradirlo, o qualcosa del genere... Solo che... Capii che qualcosa non andava. Capii, che mai avresti lasciato il tuo posto senza combattere, e che un attacco di questo tizio a Kiri avrebbe portato via molte vite. Cosa che volevo evitare, ed ecco il perché della lettera...»
    Seinji sospirò.
    «Poi, durante il mio impeto di amore verso il villaggio, credo di aver tradito i termini del patto... ed eccoci qui,» - Seinji si guardò intorno. - «Nell'ospedale.»
    Poi fece un cenno col capo, quasi come se volesse dire: altro? Bhe, chiedi pure.

  14. .

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»


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    Arrivato vicino al trasformato colosso, Seinji gli si posizionò a fianco, leggermente dietro. La sua vista vitale a capacità decuplicata era già attiva, e dunque arrivato sul posto egli non avrebbe fatto altro che osservare tutto il territorio circostante, compresi i pali di natura strana posizioni dinnanzi al duo di nukenin. Seinji dunque ascoltò il piano di Diogene, quello di abbattere via i pali e vedere cosa sarebbe accaduto da li a poco; certo, aveva delle riflessioni a proposito del fatto che forse era meglio evitare di usare sin da subito la forza bruta, ma qualcosa gli diceva che se anche fossero arrivati tutti i ninja di Kumo li, loro due se la sarebbero in qualche modo cavata. Si sbagliava? Di certo quando vide due grossi artigli si rassicurò della Potenza del Mikawa, ma pensò anche che la loro missione di infiltrazione era di già finita.
    Avrebbe quindi usato i suoi occhi per carpire le varie enegie vitali in avvicinamento verso di loro nel raggio ce la sua vista gli permetteva di sorvegliare. Qualora queste fossero risultate pericolose per i due, Seinji avrebbe prestato atto alla richiesta del Mikawa di creare un'illusione di quella potenza e capacità, quasi inventandosi un animale che in quelle zone non abitava, e a cui dunque crederci era difficile. Un gruppo di perlustratori arrivati li, avrebbero O scoperto l'illusione, O semplicemente pensato che la fauna di quel posto era sprovvista di animali che il Colosso desiderava avere. Tuttavia, senza riflettere molto e filosofare sulle possibilità di infiltrarsi, Seinji appena abbattuta la porta, fece quanto richiesto. [9 UD - 1 SA]
    Quindi, con i nemici in avvicinamento, Seinji si sarebbe nascosto diversamente dal Colosso, senza correre nei cespugli.

    Movenza d'Ombra
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Pecora, Cane, Topo (3)
    L'utilizzatore può fondersi con il terreno, entrandoci come fosse acqua: è impossibile respirare. L'utilizzatore può muoversi come in superfice. L'utilizzatore può emergere solamente da un'ombra non controllata presente nel terreno; può nascondersi nel terreno a piacimento. Se colpito, la tecnica si scioglierà, rigettando l'utilizzatore. Le vittime percepiscono l'utilizzatore solo appena emerge dall'ombra.
    È possibile usarla in combinazione con la tecnica "Servitori di Nebbia" oppure "Tecnica della Moltiplicazione Acquatica", sfruttando uno slot tecnica base, oltre che il relativo consumo. In questo caso, la scomparsa dell'utilizzatore sarà contemporanea la comparsa del clone.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]


    Entrato nel sottosuolo, avrebbe avuto molte più possibilità di muoversi. Inoltre, una volta li avrebbe attivato un'altra tecnica, disegnandosi alcuni sigilli sul corpo.

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 5 / Consumo: ½ Basso ogni potenza 5 )
    Simboli Massimi: 1 ogni grado
    [Da studente in su]
    3 simboli da potenza 15


    Uno volta fatto ciò avrebbe ingoiato un tonico di recupero chakra.

    Tonico di Recupero Medio [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medioalto. Dosaggio: Massimo due tonici di Recupero al giorno.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 3
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Usura: 5 | Crediti: 60)


    Allora avrebbe atteso, rimanendo a 10-15 metri dalla sua illusione a circa altrettanti da Diogene, pronto a usare le sue tecniche di supporto.







    Riserva chakra Seinji: 392 bx (-8 Vista vitale)
    Simbolo della Psiche: 6*3=-18bx
    Movenza d'ombra: -18bx
    Abilità usata: Tecnica rapida.
    9UD = - 18 bx
    Tonico: +18bx
    Chakra facoltativo rimanente nel caso dell'avvicinamento di nemici: 356bx

    Equipaggiamento:
    Tonici di Recupero: 2/3
  15. .
    Benvenuto.
    Non parlare mai coi sconosciuti. Sopratutto co Boreanz, che è una brutta persona.
173 replies since 4/11/2006
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