Posts written by F e n i x

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    Approfondimenti

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    Fudoh, per quanto cocciuto e incapace di mantenere un filo logico sulle armi di Iwa gli fece notare che il suo discorso era carente di contestualizzazione e non potè che dargli ragione.

    Vero.
    Nell’altra cella c’è Q, una delle lettere di Kumo più singolari che conosca, cremisi per nascita, pacifista per vocazione, indeciso per risultato.
    Qui c’è Liubei, uno degli originali guerrieri del vuoto e Maya, ne avete sicuramente sentito parlare in qualche rapporto e anche Orochimaru.
    Al momento mediante un piccolo serpentello può interagire con noi attraverso Liu Bei.


    Se gli avessero chiesto le ragioni di quell’ingarbugliata situazione avrebbe sbuffato, non infastidito dalla domanda ma dalla situazione in corso.

    Non è facile.
    Fino a poco fa ero nella sala di comando, ero riuscito a tenere opportunatamente nascosta la mia identità, screditando Hagemono per il traditore quale è, ma nel momento di tirare le somme il suo alleato si è rivelato in grado, durante un interrogazione mentale, di ipnotizzare sia la Mizukage che Orochimaru, facendomi addirittura incarcerare nonostante mi fossi già assicurato la loro collaborazione per le nostre necessità.
    Fortunatamente Orochimaru è riuscita a creare una copia e darci qualche dettaglio ulteriore di tutta questa storia.


    Avrebbe per ora taciuto sulla presenza di Naruto, se il chakra che accumulava era la ragione per la quale erano lì poteva anche diventare molto in fretta la ragione per cui ci sarebbero morti se fosse finito nelle mani sbagliate.

    Pensiamo, vista la potenza della sua influenza e la capacità di integrarsi immediatamente che possa essere proprio il Veterano, Hagemono di fronte a lui non potrebbe che fidarsi, e come appena detto ha aggirato qualsiasi precauzione di due kage in contemporanea.
    Sta indubbiamente facendo qualcosa e per ora ha le spalle coperte proprio da tre figure di alto rango, Hagemono escluso, se liberassimo gli altri due lui verrebbe braccato e noi verremo rilasciati in quanto innocenti ed anche collaboratori.
    Per questo mi sembra la scelta migliore.
    Inoltre, se quello è il Veterano, e viene dal nostro tempo e sta cercando di fare qualcosa qui non credo sia saggio lasciarlo agire indisturbato, non trovate?


    Si sarebbe dunque voltato verso Youshi.

    Capisci a questo punto perché il fatto che sia solo un jutsu non va sottovalutato?
    Non siamo solo noi ad agire al suo interno, ma anche persone che hanno capito come sfruttarlo.
    E potremmo farlo anche noi a patto di muoverci bene.
    Qui dentro abbiamo un obiettivo: fermare l’oni e tornare a casa, possibilmente nel mentre mettere i bastoni nelle ruote al Veterano.


    Si fece pensieroso per qualche secondo.

    Alzare un polverone infiammerebbe brutalmente il posto, avremmo spazio solo per allontanarci, ma le possibilità di avere delle risorse saranno pari a zero.
    E ce ne serviranno, ne io ne tantomeno voi siamo in grado di rappresentare un incognita degna di nota nella mente dell’Oni.
    Dobbiamo rivoltare questo Jutsu contro chi lo usa, non limitarci a seguirne il flusso.


    Guardò entrambi con la serietà che quella situazione richiedeva.

    Al netto dell’odio che il vostro kage prova nei miei confronti potete fare lo sforzo di ricordarvi il bene che ho fatto per Kiri, e accordarmi la fiducia necessaria ad un proficuo scambio di opinioni?

    E le notizie in merito parlavano chiaro: Raizen aveva riportato Itai a Kiri una volta, gli aveva riconsegnato la Samehada e di fatto all’abete, territorio Kiriano, aveva fatto la sua parte.
    Avere la memoria corta era una scelta, cosa avrebbero scelto adesso?
    Chiusa quella parentesi, se qualcuno gli avesse spiegato a grandi linee cosa avevano per le mani avrebbe detto la sua sul come aprire le sbarre.

    Ombra per ombra… a Konoha abbiamo una tecnica che si basa sul controllare il corpo attraverso l’ombra, le capacità di Kotaro non potrebbero riuscire a farlo se gli venisse data la stessa spintarella che è stata data a Tenma?
    Potrebbe piegare le sbarre senza toccarle…?
    Se poi riusciamo a mettere in contatto Liu Bei e chi ti ha dato queste informazioni, kiriano, potremmo riuscire finalmente a capire precisamente come agire.


    Bisognava solo scegliere che strada intraprendere, anche se quella del ferire Orochimaru e la Mizukage, con Kotaro a disposizione era la migliore: conosceva sicuramente i due obiettivi ed era padrone della zona, poteva essere la giusta soluzione.







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    Il Ladro, Le Guardie

    IX






    Al balbettare di Ryuji Ikue sorrise, un po' intenerita da quell’arrancare tra le lettere che ne accentuava lo stupore.

    Sai, io non me ne intendo ma tanti dicono che sia primariamente un problema psicologico, sii padrona di te stessa, esprimiti con tranquillità o sarai preda della tua espressione.
    E tieni a mente che è un contrattempo, non un difetto.


    Gli sorrise amichevolmente, parlandole con un tono quasi materno per poi rispondere alla sua domanda.

    Abbiamo qualche dato da incrociare per così dire, ma chi è passato qui prima di te non è riuscito a scorgere una trama.
    Le date degli eventi sono abbastanza casuali, si sono solamente intensificate, abbiamo un primo evento ma dire se coincida con qualcosa è difficile, si dovrebbe avere accesso ad un ufficio in grado di raccogliere un po' tutti gli eventi di villaggio e comprendere cosa potrebbe infastidire chi.


    Avrebbe dunque rovistato in uno schedario lì vicino, quel tipo di rapporto era già stato richiesto evidentemente, e la risposta era una lunga lista dei malfunzionamenti delle telecamere, in realtà abbastanza corta visto che non erano frequenti. Tuttavia da un mese a quella parte dopo un primoe vento connesso ad un omicidio continuavano a diventare più frequenti, dopo il primo passarono due settimane, poi una e tra questo e l’ultimo quattro giorni.

    Come vedi a livello di tempistiche non sembrano esserci connessioni, gli è venuta fretta indubbiamente.

    Per le vittime invece le risposte erano assai più precise, su quattro attentati c’erano state otto vittime, ma sembrava ci fosse poca correlazione tra di loro, non erano persone comuni ma di certo neanche di spicco, a tutti era stato iniettato del veleno nonostante due di loro fossero addirittura Soshi, un Chikuma e un vecchio appartenente al clan dei Musashi.

    A questi va aggiunto anche quello della scorsa notte.

    E a breve avrebbero scoperto che il pattern era confermato grazie a quelle ultime vittime.

    Se dovessero chiedere a me direi che il problema qui è la sicurezza, dopo tutto questo tempo è evidente che qualcuno non è in grado di fare il suo dovere e badare a se stesso.
    C’è un pazzo che uccide senza criterio e nessuno in grado di stanarlo… in un villaggio composto praticamente di persone la cui professione è esattamente quella.


    Con quelle informazioni, forse preziose o forse no, Ryuji si sarebbe diretta da Masayoshi.



    […]


    Me li consegna per forza qualcuno, non credo coinvolgano qualcuno con gli origami per un semplice pizzino, potrebbero addirittura mandare una lettera.

    Se gli fosse stato chiesto riguardo a quell’incongruenza si sarebbe accigliato.

    Stavo mentendo in prima battuta, pensavo ti saresti accontentato e saresti andato a cercare l’uomo.
    Ma di fatto, dopo che mi hanno colto con le mani nel sacco mi sono arrivate queste richieste con le istruzioni.
    Venir accusato di rompere delle telecamere anziché di spionaggio nei confronti di un clan son due cose con un peso assai diverso.


    Chi poteva ricattare Muramasa di quel furto dunque?
    l’arrivo di Ryuji permise anche ai due di riprendere fiato, le interrogazioni non erano affatto leggere, e stare dalla parte sbagliata del tavolo era un peso non indifferente, entrambi tirarono un sospiro di sollievo. Al loro rientro Muramasa li guardò entrambi, solo parzialmente preoccupato, per quanto jinchuriki aveva a che fare con un ragazzino e una genin acerba e balbettante.

    E io ero in carcere, cosa c’entro con loro?

    Ribattè, rapido e pronto a discolparsi a buona ragione, quantomeno in quel frangente.

    Si, è capitato.

    Ed alla richiesta di una data avrebbe citato una di quelle osservate da Ryuji nella lista di Ikue, quella notte erano morti dei Soshi, i punti di osservazione erano nei dintorni dell’ingresso al quartiere, una traversa per la precisione, era stato l’amico di Ryuji a scorgere per primo i cadaveri per poi mostrarli a suo padre, la massiccia guardia dell’ingresso al quartiere. Era il secondo guasto.

    Non ho mai detto di vendere i veleni.
    Non sono così stupido, sarebbe vero e proprio spionaggio!
    Li usavo per me, per essere il migliore.
    Spinta motivazionale che pare non ti sia propria.


    Aggiunse l’ultima frase con voluta ironia, la musica cambiò quando Ryuji si dimostrò ben più salda di come l’aveva immaginata.

    Nessuno controlla un intero perimetro con piena attenzione e costanza continuativamente.
    Un esperto come me è in grado di passare sotto terra e riemergere oltre il confine, e la loro bardatura tipica aiuta una volta dentro.
    Per l’odore una spruzzata dai veleni ai quali sono pronto a resistere via.


    Alzò poi gli occhi al cielo.

    Li rubavo.
    Non ho mai commerciato con i Soshi.


    Avevano il necessario o si stavano perdendo in un loop di risposte?




  3. .

    Fujiko, il Contatto

    VII








    L’indagine proseguiva, snodandosi tra un mistero e l’altro, ma la difficoltà per destreggiarsi in quel pantano non era poca, e sentiva il fango mordergli le caviglie per trascinarlo sempre più in basso. Aveva troppi elementi e tutti esili come ramoscelli secchi.
    Trovò gli altri due membri del team Y insieme come gli era stato anticipato, ma entrambi sembravano estremamente tesi, troppo a suo dire pur dovendo interagire con il Kage.

    Come mai tutta questa tensione?

    Era certamente una domanda intimidatoria per qualcuno che aveva qualcosa da nascondere, ma agli effetti abbastanza standard, giudicando quanto veementemente si ponevano, nonostante fosse una personalità di spicco era facile vederlo tra la gente comune e di sicuro tranne che con qualche elemento, non aveva nemmeno mai usato particolare polso.

    Niente dunque.

    Concluse quando i due terminarono le risposte alle sue domande preliminari, il suo stesso team sembrava all’oscuro di tutto, sarebbero passati lunghi secondi prima che il clone parlasse nuovamente, restando per un pò assorto nei suoi pensieri.

    Mai detto niente sui suoi genitori?
    Missioni, problemi estetici o tensioni in generale.
    Non si è mai confidato con voi?
    È un genin dopotutto, ho difficoltà a pensare che non abbia mai fatto un passo falso, e magari a guardare con sospetto potreste rivalutare alcune sue parole.


    Se la risposta non avesse prodotto alcun tipo di dubbio avrebbe annuito, ancora pensieroso.

    Dovreste stringere maggiormente i rapporti se siete un team.
    Rapporti che leghino tutto il team.
    Sono i legami che ci rendono refrattari a molte delle debolezze di una squadra.


    Guardò entrambi.

    Forse non così tanto.
    Rifletterò sul separarvi durante le future missioni, potrebbe causare problemi giganteschi il vostro legame.
    Se i rapporti sono tutti sullo stesso livello sono una risorsa, ma se sono sbilanciati, come ogni cosa, diventano una crepa su cui far leva… persino tra voi due.


    Si alzò, e a meno di repliche che giustificassero concretamente la loro unione li avrebbe convocati in futuro per confermare quell’allontanamento. Prima che varcasse la soglia della casa però l’Uchiha gli disse che il cane era sotto genjutsu.

    Ah si?

    Facendo mente locale a ritroso su tutti quegli eventi pensò che non c’era un vero e proprio momento in cui un genjutsu potesse aver fatto effetto sul cane e non su tutti loro, ma valeva la pena indagare al meglio quell’aspetto per identificare quale potesse essere e sperare che fosse un tassello fondamentale per la torre. Provò ad usare il rilascio sul cane, ma nell’immediato niente sembrò accadere.

    Ora il suo chakra è apposto?

    Se gli avesse dato conferma avrebbe quindi fatto qualche prova.

    Avete per caso qualcosa di Yamato?

    Se i due fossero riusciti a tirare fuori qualcosa dal cappello l’avrebbe fatta annusare al cane per poi voltarsi verso Yebiko.

    È di nuovo sotto genjutsu?

    In caso di risposta negativa avrebbe fatto iniziare la ricerca per vedere se il cane fosse stato in grado di recuperare nuovamente la traccia, facendosi seguire da tutto il gruppetto.

    Se non riesci a trovare quella specifica cerca un odore simile, quello che condividono Youkai e Yamato.

    Si accorse che forse potevano essere istruzioni complesse e cercò di riformularle sperando di non mandare all'aria il suo esperimento.

    Vanno bene anche odori simili a questo.

    Poco dopo che il cane avesse iniziato a cercare avrebbe chiesto nuovamente a Yebiko di controllare il suo status.

    Mi raccomando, fallo anche appena da segnale di trovare una traccia.

    Avrebbero cercato di seguire quell’esile pista se ne avessero avuto l’opportunità ed a prescindere dal risultato il clone avrebbe comunicato il tutto all’originale.

    Ancora non riesco a capire perchè tirare in mezzo proprio te... forse perchè sei l'unica machera attiva e poteva essere un buon modo per depistarci senza imbarcarsi in delle henge?
    Ma ci sono comunque un sacco di membri delle squadre speciali che avrebbero potuto rispondere a questo compito e poi perchè firmarsi P e Y, quasi come se fosse una firma, ma non può essere diretta a me e youkai se non ci dice niente, quindi potrebbe essere stata scritta perchè noi diventassimo un tramite per una terza persona attraverso queste indagini.


    Condivise con Yato al primo momento opportuno.



    [L'originale Intanto]




    Raizen annuì alle istruzioni date dalla candida draghetta.

    Mh.
    Interessante.
    Potremmo studiare qualcosa di semplice, non sono bravissimo con i fuuinjutsu, ma mi servirebbe per infiltrarmi a modo.


    Ai rimbrotti di Tetsuba scosse la testa, questa volta poco giocoso.

    Non ci riesco.

    Disse sintetico, fin troppo perché non fosse una sincera confessione, quasi una colpa.

    Se lo è per te Seishinno figurati per me.
    Son sempre andato a caccia di Uzumaki credendoli quasi dei traditori invece sembra che ce ne siano all’interno del villaggio e che… collaborino con esso in qualche modo.


    Era disorientato da quella situazione, forse più di quando dovette ricostruire i ricordi dimenticati per via dell’interazione col dominio.

    Il mio clone mi ha comunicato che uno dei tuoi cani era sotto genjutsu.
    Hkihime, sai dirmi se lo sono anche loro?
    E noi invece?
    Sempre puliti?


    Da quella risposta sarebbe dipesa qualche azione, ma senza di essa non si sarebbe lanciato in ulteriori congetture non avendo ancora responso dal clone.

    Intende Shika Nara?
    Non pensavo fosse un gran lavoratore, ben poco del suo operato è rintracciabile, per quanto poco io ci abbia interagito però devo riconoscergli una discreta mente strategica.


    Si rivolse poi a Seishinno.

    Non so quanto sia realistico definirli tuoi parenti a questo punto Seishinno, anzi, forse potremmo addirittura scivolare nello spionaggio se non vi sta bene che sia un altro clan ad apprendere la vostra arte.
    Anche se personalmente vi consiglierei una leggera apertura in merito, ho visto raramente risvolti negativi dalla collaborazione.


    L’avrebbe detto con tono conciliante, ma le sue preoccupazioni per quella situazione restavano.

    Pensi che dovremmo calmare il clan?
    Ho attirato qualche sguardo cercando di osservare qualche reazione e non vorrei esagerare scuotendo il vespaio, non ci muoveremo bene tra i curiosi.
    Potremmo dire che mi sta portando a visitare informalmente il quartiere.


    Avrebbe poi lasciato il grassoccio capoclan alla sua piccola indagine mentre riprendeva a parlare con la madre.

    Quindi due son le cose, o Yamato è stato adottato o peggio i suoi genitori sono infiltrati da ancor più tempo, ma da quanto?
    Gli un Uzumaki non nasce certamente dal nulla, almeno uno dei suoi genitori lo era ed in qualche momento dall'esterno del clan sarà stato adottato


    Si sfregò la barba, per quanto ordinata più lunga della sua norma che solitamente teneva incolta.

    Per come Yamato parlava non si parla di qualcosa di poco organizzato, anzi, sembrava andare fuori dalla sua famiglia, se ne coinvolge più di una il fenomeno è… sproporzionato.
    Seira-san, lei ha conosciuto la prima guerra contro i cremisi, corretto?
    Ha mai visto in quel periodo e successivamente degli Uzumaki?


    Quella domanda l’avrebbe aiutato a inquadrare meglio il fenomeno, il clan dopotutto non si poteva essere volatilizzato. A quel punto Seishinno saltò fuori con un piccolo biglietto, come tutte le altre cose a malapena un fuscello, e come per tutte le altre impossibile da non seguire.

    Questa casa non penso possa dirci altro, ma potremmo toglierci o farci venire un ultimo dubbio: se sanno fare qualcosa con i sigilli e almeno Yamato sa farli, dovranno pur esercitarsi, Tetsuba, percepisci dell’inchiostro?
    Non penso ne usino uno comune, dovrebbe risultare semplice distinguerli, e forse cercherei anche nella stanza di Yamato, spazzatura inclusa, essendo così giovane è più probabile che il suo mondo sia concentrato lì… scusa per la mansione poco edificante.


    Avrebbe quindi preso il biglietto stringendo dubbioso la bocca.

    Abbiamo trovato di sotto una cantina con un mezzo passaggio segreto, anzi, un punto d’arrivo segreto.
    Possibile che sia l’unico segreto in una casa oltre questo bigliettino?
    Ma se l’aria non può entrarci dubito che ci siano spazzi segreti, i miei draghi altrimenti li avrebbero rintracciati.


    Così come il clone avrebbe ripercorso a ritroso gli eventi della mattinata fermandosi però alla perdita delle prime tracce, quelle della presunta signora attempata.

    Quando stavamo seguendo le prime tracce ci siamo arrestati senza appello, ad un certo punto sono semplicemente sparite, volatilizzate.
    Yamato invece si è prima teletrasportato, qui per l’esattezza, e poi come la prima si è volatilizzato ma insieme a Youkai.
    Dopodichè ci è giunta la notizia del genjutsu, ma non tutti sembriamo esserne colpiti egualmente.
    O forse lo siamo, ma in un modo particolare, sui cani persino un Uchiha alle prime armi è riuscito a vederlo.


    Poteva aggiungere un grado di sicurezza a quell’indagine?

    Seishinno, se ritagliassi un angolino della mia mente una parte di te al suo interno potrebbe accorgersi di un genjutsu o ne sarebbe automaticamente influenzata e quella parte di te verrebbe influenzata se il tuo corpo lo fosse?
    Il tentativo sarebbe assicurarsi che, quali che siano gli eventi, non dobbiamo costantemente scandagliare il nostro chakra col pericolo che anche chi deve controllarci venga reso inefficace.


    Chiusa quella breve preparazione, se la casa non avesse rivelato particolari indizi si sarebbero spostati alla ricerca di Fujiko, con la richiesta ai due draghi, messi entrambi in perlustrazione, di identificarla e non staccarle gli occhi di dosso appena l’avessero trovata, a lui restava una sola cosa da fare, decidere come approcciarla e ci pensò mentre muoveva verso di lei. Gli ci sarebbe voluto un clone innanzitutto... come al solito, ma l'avrebbe creato solo dopo una conferma da parte dei due Yamanaka.

    Seishinno.
    Scegli una traiettoria entro quale attaccarla, se si spostasse troverai un mio clone ad intercettarti, se non ricordo male un tentativo di controllo mancato ti rallenterebbe non poco.


    Ovviamente se il capoclan fosse stato occupato dalla precedente richiesta l’avrebbe chiesto a Seira, non li avrebbe insultati chiedendogli discrezione, erano due ninja di alto rango dopotutto, confermata la traiettoria e la necessità di un punto di arrivo avrebbe creato il clone che avrebbe corso in una via parallela alla piazza per prendere posizione senza essere visto, muovendosi ben più rapidamente del gruppo che dopotutto non correva essendo nei tempi dell’appuntamento.

    Suppongo che anche in caso di difesa due capoclan saranno in grado di trattenerla.
    Io la approccerò nel modo più diretto possibile qualche secondo dopo.
    Cercherò di non farla allontanare se tutto falliste, tieni i cani in allerta alle uscite dalla piazza tetsuba, tu sui tetti nella parte opposta rispetto a me.


    Calcolò a spanne il tempo necessario a camminare verso di lei, poggiare il foglietto e salutarla in modo da far comparire pochi istanti dopo la stessa un discreto numero di cloni attorno al tavolo quando avesse finito le presentazioni. [TA]

    Buongiorno Fujiko-san.
    Non ci conosciamo perfettamente, ma sai di chi sono il successore e quindi chi sono adesso.
    Abbiamo un problema con gli Uzumaki, mi seguiresti per darmi degli approfondimenti?
    Potrebbero essere in pericolo.


    Youkai dopotutto era un Uzumaki, ed era in pericolo, non stava neanche mentendo alla fin dei conti, la sua presenza munita di una comunicazione molto probabilmente segreta non faceva che confermarlo. Che avesse accettato o meno, qualche istante dopo sarebbero comparsi una quindicina di cloni in un cerchio assai stretto, cinque di loro avrebbero chiuso lo “spazio aereo” lanciandosi delle corde in un piano già studiato che non ebbero problemi ad eseguire con precisione millimetrica.

    Per me eri morta, questa è una precauzione.

    Trovò necessario giustificarsi per tranquillizzare il più possibile quella situazione, per il momento non c’erano veri criminali, ma se Fujiko fosse stata in grado di usare le stesse tecniche degli Uzumaki era bene non abbandonare quelle posizioni, aprendo quel cerchio solamente quando fossero stati certi di non essere sotto l’influsso di qualche genjutsu.

  4. .

    L'incidente Yakushi

    XVII








    In quella stanza non c’era niente che Raizen potesse fare se non essere un supporto morale o eventualmente stemperare la situazione dando informazioni o appianando dubbi troppo scomodi, impossibile non notare come le sue parole caddero nel vuoto e di quanto la tensione si alzò in poco tempo, in un susseguirsi di ordini da parte di Diogene che ancora non riusciva a vedere come necessari visto che i timori espressi dal Kokage erano privi di fondamento.
    Lui stesso aveva visto Febh all’opera, Oni non era pericoloso o malvagio era freddo, meccanico, razionale, ed aveva sempre e comunque i medesimi obbiettivi dello Yakushi, cosa andava cercando dunque il Kokage?

    Sciocca ragazzina!

    Quel rimbrotto le avrebbe scompigliato i capelli di Hebiko con una folata di vento generato da un emissione di chakra puro non incanalato, forse suggerendo che la rappresentazione fisica di Raizen a separare i due era in qualche modo una rielaborazione di ciò che accadeva in maniera più fisica al sistema circolatorio dei due: stava moderando il chakra del demone che altrimenti avrebbe sovrastato Hebiko come in passato sovrastò lui.

    Se la risposta fosse stata così ovvia non avrei avuto bisogno di porti la domanda!
    Come potrei confonderti con il mio portatore?


    Ha ragione Hebiko, inoltre io non ti ho passato del chakra, ho a malapena connesso i nostri, anche se è più corretto dire che ho modificato il flusso del tuo per gestirlo meglio.
    E soprattutto sarebbe bene essere un po' più rispettosi.
    Hai davanti una creatura più antica di qualsiasi cosa tu abbia mai visto e della quasi totalità delle cose che si possano vedere in generale, gli è dovuto un po' di rispetto, non farti imbrogliare dalla mia presenza.


    Tuttavia aveva ragione, avevano qualcosa di più impellente a cui badare e quel problema seppure non risolto poteva aspettare. La curiosità di dare una risposta a quello strano fenomeno tuttavia tenne entrambi concentrati su quell’esperienza qualche secondo di troppo, e quando le loro percezioni ebbero di nuovo piena coscienza della stanza Diogene stava compiendo l’ennesimo errore della giornata. Quella era Mumei, l’aveva vista nascere sotto i suoi occhi e mai si sarebbe potuto sbagliare, che diavolo aveva in mente il Mikawa?
    Quella era una morte inutile di cui neanche un kage poteva prendersi la responsabilità, per di più di una capoclan estremamente influente, come poteva Diogene sperare di cavarsela?
    Nessuno avrebbe potuto scagionare il Colosso, c’era un intero clan di testimoni che non poteva mettere a tacere in nessun modo, neanche un kage poteva agire in maniera così sconsiderata, fu la ragione per la quale gli Uchiha vennero decimati da un eroe interno al clan stesso senza che il coinvolgimento dell’Hokage fosse mai palesato. Diogene si era completamente bevuto il cervello oppure aveva una copertura già studiata?
    Domande utili da porsi, ma fino a un certo punto, in quel momento solo una contava:
    Quale era la sua posizione?
    Era l’unica domanda alla quale rispondere in quel frangente, poteva essere un kage e fingere che non stesse succedendo niente davanti ai suoi occhi per poi impegnarsi in un azione politica di insabbiamento, oppure poteva essere un umano, l’amico che aveva detto di essere a Febh.
    Scelse di essere un umano. Il chakra della volpe esplose ed in men che non si dica le code avrebbero cinto Hebiko, isolandola dal sangue emesso da Diogene mentre un altra prendeva Ogen, e con una rapida capriola avrebbe guadagnato qualche metro per poi ritrovare una posizione di guardia prendendo le distanze da uno scontro che sembrava inevitabile. Solamente se ci fosse stato un tentativo di ostacolarlo avrebbe usato un movimento istantaneo per avere la certezza di disimpegnarsi.
    Non avrebbe attaccato se non strettamente necessario, riuscendo a non invischiarsi in una complessa situazione che avrebbe echeggiato a lungo nella sua carriera da Kage, ma avrebbe difeso.
    Si voltò verso Febh, Ogen al tatto perdeva il calore proprio dei vivi e non potè che osservarla con preoccupazione, uno Yakushi poteva davvero morire?
  5. .

    Tutte le Strade Portano in Superficie

    X2






    In una situazione normale Febh sarebbe arrivato in ritardo, aveva utilizzato troppe volte quella tecnica per venir interrotto durante la sua esecusione, Fu qualcosa di più forte delle capacità combattive di Febh a fermarlo: la consapevolezza di poter perdere la fiducia accordatagli. Dopotutto lo Yakushi era sempre stato molto granitico in merito ai suoi doveri in quella situazione era giusto onorarlo e fidarsi di lui.
    Inspirò lentamente e fini di abbassare le mani, usandole poi per distanziare la sedia e alzarsi.

    Stranamente ragionevole, ma non a sufficienza a mio dire.

    Era un tono dispiaciuto in qualche modo nonostante le parole poco avessero a che fare con delle scuse.

    Sempre cattiva consigliera la fretta...

    Sentenziò con aria grave.

    ...ma fortunatamente Febh ha Buon ozio a sufficienza per riportare tutti ad una più consona discussione.
    Bene dunque.
    Direi che possiamo alzarci e procedere.
    Stai meglio Youkai?


    Portò avanti quella recita per alibi più che per altre ragioni.

    Proprio per via del mio ruolo reputo che sia bene non ignorare eventi di una simile portata ed accertarsi che tutto fili liscio.
    Sono certo, dopotutto, che una giornata senza intoppi faccia tornare l’appetito a chiunque e ci darà modo di gustare anche qualcosa che ho portato con me dalle terre del fuoco.


    Pulì le mani più come distrazione che per reale necessità e attese che il resto della congrega si alzasse, qualsiasi opposizione gli avrebbe indurito la già tesa mascella per poi rilassarla in un pesante quanto demoralizzato sospiro: la situazione prendeva una piega che se possibile gli piaceva ancor meno e l’avrebbe portato a interrompere qualsiasi opposizione alla richiesta di Febh con tono asciutto e fermo.

    Temo che inizino ad esserci delle spiacevoli e… immotivate divergenze.
    Ora, non voglio dire di essere il miglior attore sulla piazza, ma dovrei ricredermi e decidermi a fare qualche soldo extra se avete bevuto la storia sulle ricetrasmittenti.
    Nei corridoi non si è visto uno straccio di guardia che potesse far da ponte alle comunicazioni con le ricetrasmittenti e fatico a pensare che qualsiasi onda radio sostenibile da quei piccoli congegni sia così efficiente da superare i metri che ci separano dal suolo, non sono tanti ma mi son fatto qualche conto tra gradini e inclinazione dei corridoi avremmo qualche metro di cemento e armatura in ferro prima che inizino gli scantinati delle case.
    Non bastasse la tua recita ha staccato le scosse di… trenta secondi?
    Neanche il tempo di connettere cervello e bocca che già avevi sottomano luogo, ragioni e analisi visive belle impacchettate, capisco l’efficienza ma in un tempo simile non finiscono neanche di cadere i detriti.
    Non bastasse, pur potendo citare la tua villa in cui puoi fare gli intrugli che più ti aggradano hai citato un armeria qualunque ma... in quale armeria ninja si usa polvere da sparo?
    Usiamo sigilli, non intrugli da samurai, e nessun sigillo ha questa potenza o è in grado di attivare una reazione a catena di questa portata.
    Ed evito di dilungarmi oltre.
    Capisco che sia importante far sembrare tutto sotto controllo, ma qualcosa ha scosso le fondamenta del villaggio fino a qui, villaggio nel quale è tenuto qualcosa di assai prezioso per Suna, e sia Febh, che il sottoscritto in quanto Garante di questo incontro, reputano che sia più opportuno prendere la via più verticale verso l’esterno per accertarsi che tutto fili liscio, per cui, anche se tutte le mie mie illazioni fossero frutto di un visionario, cosa per la quale non mancherò di fare ammenda nel caso… cosa c'è di importante qui sotto in grado di distoglierci dall'urgenza di recarci in superficie?


    Avrebbe guardato prima Diogene poi Febh, era chiaro che per lui la risposta era "niente", come lo Yakushi, sebbene con uno spirito totalmente differente, voleva uscire da là sotto e niente gli avrebbe fatto cambiare idea in quel momento.

    Appurato che questa è una domanda retorica visto che c'è una scelta a monte... chi fa strada?
    O dobbiamo crearne una?


    Lui, per sicurezza, avrebbe tenuto d’occhio Youkai e la sunese, vicino a lui anche grazie alle posizioni occupate a tavola, era certo che Hohenheim avrebbe fatto la sua parte in caso, ma era bene essere pronti a tutto.




    CITAZIONE
    Interpost come quello di Febh, da considerarsi come conclusione dell'interazione tra i due, anche per non lasciare gene a rispondere ad una manciata di interazioni.
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    Colpo Grosso a Palazzo

    X






    Neanche per un singolo momento durante quell’evento aveva abbassato la guardia, ogni parola di Diogene ed ogni suo movimento venivano soppesati con attenzione e rimandati al mittente, spesso bollati come menzogne o macchiati da interessi personali. Ma di sicuro non biasimava il Kokage per questo, tutt’altro, ammirava la sua astuzia ma reputava spregevole e criminoso che il suo espansionismo fosse rivolto verso l’accademia piuttosto che sui vasti territori esterni che la minacciavano, non solo come alleanza ma anche i singoli stati, Oto dopotutto era uno dei primi villaggi a cadere quando il supporto fornito agli stati cuscinetto non sarebbe bastato.
    Un visionario, ma con poca lucidità.
    Fu anche con quel tarlo nella mente che analizzò la discesa nell’edificio abbandonato, reputandolo strano in un primo momento seppure adesso fosse più chiara la ragione: era una pietanza semplice da gestire in pochi elementi, così come anche il servizio al tavolo, tuttavia il tempo necessario a consumarla non era mai poco, il brodo era pur sempre a bollore.

    Affascinante invitarci a banchettare in un luogo in cui venivano abusati degli innocenti.
    Dovrei pensare a rilasciare quella licenza per il bancarello di Akimi lo zozzone al monumento dei caduti.


    Aveva un tono freddo e ben poco incline a condividere quella bevuta, di compagnia o meno lo trovava a dir poco rivoltante per quanto colorite fossero le usanze otesi, tuttavia il suo tono dissimulò la sua indignazione, mantenendosi volutamente neutrale, quasi meccanico. Se qualcuno avesse voluto valutarne il significato avrebbe tranquillamente potuto piazzarlo davanti ad un opera d’arte moderna che non sarebbe risultato fuori luogo.
    Impossibile dire se fosse un insulto, il commento di qualcuno che si reputava offeso o chissà cos’altro. quell’insensata serie di brindisi sarebbe stata interrotta solo dall’eco di un esplosione che scosse l’intero edificio, scuotendogli la pelle e facendogli rizzare i peli. Il suo sguardo accigliato dardeggiò per l’intera struttura, scossa dagli echi di quell’evento per poi fermarsi proprio su Diogene con… una ricetrasmittente all’orecchio.

    Mh.

    Non potè non pensare alla mostruosa efficacia di quell’aggeggio, in grado di comunicare così tempestivamente e senza necessità di ponti in un punto così fuori mano per delle onde radio.

    Ad Oto i sensitivi faticheranno a guadagnarsi la pagnotta con quelle ricetrasmittenti, simili congegni non dovreste tenerli solo per il vostro villaggio Kokage.

    Frottole. Non credeva ad una singola parola di ciò che diceva, niente in un armeria ninja poteva causare una simile esplosione: i ninja usavano sigilli non polvere da sparo. Gli sarebbe servito un diversivo, ragione per la quale avrebbe dato una pedata a Youkai sotto il tavolo, impossibile da vedere con le abbondanti tovaglie. Il minuto Chunin già sapeva che quel gesto significava solo una cosa: diversivo.
    Quando si fosse adoperato, sicuro che per almeno un istante le attenzioni sarebbero state sul chunin le sue mani, tra gli abbondanti panneggi di tovaglie, mantelli e tovaglioli avrebbero composto un unico rapidissimo sigillo, oltre il bordo del tavolo, mentre le mani correvano verso il basso per alzarsi dalla sedia. [ST1]

    Youkai!
    Ti dico sempre di soffiare prima di mangiare il ramen!


    Quel sigillo per qualche istante non avrebbe prodotto alcun risultato, niente sarebbe comparso o mutato, nessun effetto, seppure qualcuno di estremamente fortunato avesse potuto vederlo non avrebbe potuto connetterlo a niente.
    Solo dopo qualche secondo, ad oltre quindici metri di distanza oltre la porta di ingresso a quel salone, nascosto dall’angolo del muro alla vista dei presenti sarebbe apparso un clone, aveva potuto constatare che l’intero cunicolo era sguarnito e sgombero sia da guardie che da porte di sicurezza, per cui appena apparso, dotato di una più che discreta furtività si sarebbe dileguato con un movimento istantaneo [ST 2 e 3] , precipitandosi nei cunicoli e percorrendoli senza esitazione a ritroso. Una volta allontanatosi circa a metà dei cunicoli che li avevano portati lì, avrebbe evocato Kubomi.

    Non fermarti.
    Qui, attorno al mio collo, siamo di volata.


    Roger.

    Insieme avrebbero galoppato fino alla botola, non aveva visto nessuno chiuderla ma sventrarla non sarebbe stato un problema, accovacciatosi sotto di essa infatti avrebbe caricato una mostruosa potenza sulle gambe per darsi uno slancio sufficiente a sfondarla con un doppio pugno dei suoi guanti armati e sollevarsi per inerzia anche dopo. [ST4] Non si sarebbe soffermato sui presenti se non per preservarsi, schizzando via immediatamente senza dare a nessuno il tempo di reagire, cercando di arrivare in cima alle mura in qualsiasi modo, anche lanciandosi da una finestra per poi scalarne il muro. Oto era un paese che si sviluppava in piano per la maggiore, guadagnare le mura voleva dire guadagnare un punto panoramico sufficiente da osservare praticamente l'intero villaggio, difficilmente gli sarebbe sfuggito il polverone che aveva un punto ben preciso d’origine: palazzo Yakushi.
    Se niente l’avesse ostacolato la notizia sarebbe immediatamente giunta a Raizen, grazie al rilascio del clone.

    Ti può servire una mano Febh?
    Sembra che a giudicare dal fumo l’esplosione sia avvenuta esattamente a Palazzo Yakushi.
    Non mi dispiacerebbe accertarmi personalmente delle condizioni di Ogen.
    Kokage, direi che ha un emergenza da gestire non ci offenderemo di sicuro, è un clan di individui che rasentano l’immortalità ma l’esplosione ha quasi spianato il palazzo, siamo tra colleghi, sappiamo che alcuni eventi sono più importanti anche di questa cena.
    Spero che l’otre sia ben al sicuro, non sarebbe in primis una buona notizia per Omoi se venisse danneggiata e in secundis per Oto.


    Sorrise con la lentezza di un volto che non voleva sorridere.
    Sapeva che l’otre era in mano a Febh e non riusciva a non vederlo piazzarsela sotto il materasso.
    In cima a tutto quello c’era una cosa che, dopo tutte le azioni al limite del legale di Diogene, Raizen non aveva ancora dimenticato: la volontà del Colosso di mettersi in contatto con una delle spine più fastidiose nel fianco dell’accademia: il Flagello. Quell’importante informazione datagli dal Risorto poteva essere avvenuta o meno, poco importava, la sola intenzione era un chiaro segnale di quale tangente stesse prendendo la visione del Colosso di Sangue.


    Edited by F e n i x - 9/7/2023, 22:06
  7. .

    Batterie e Ricariche

    X






    Davanti al commento di Orochimaru sospirò gravemente, comprendeva la loro posizione, ben più di quanto la futura otese non pensasse, e si ritrovò ad annuire per empatia alle sue parole.

    È giusto e comprensibile ciò che dici, eppure tutti abbiamo una guerra in corso Orochimaru, ed è sempre la più difficile di tutte, e non lo dico per sminuire l'evento che cambierà il mondo bensì perchè anche questo avrà una fine.
    Fortunatamente questi son problemi causati da umani, vuol dire che altri umani possono risolverli.


    Disse quell’ultima frase con una ferrea risolutezza, asciugandola da qualsiasi tono speranzoso per trasmettere esclusivamente una fredda e solida razionalità.
    Alle informazioni sugli Uzumaki scosse leggermente la testa, i rimasugli dei polverosi archivi della radice seguivano gli spostamenti degli Uzumaki fino a Kumo, ma non era mai stato segnalato un ritorno se non quello del noto Hagemono, una figura che comunque non spiccava eccessivamente nel presente.

    Sapevo della storia degli Uzumaki, di quella più antica, ma dalla loro distruzione alla successiva annessione a Konoha c’è un buco, ricompaiono solo a Kumo dai nostri dati.
    Mi chiedo cosa possa essere successo agli archivi di quel periodo, anche nel presente gli unici noti sono a Kumo, per questo si fatica a vederli di buon occhio.
    Se non altro da tutta questa storia possiamo avere qualche risposta su Hagemono, e la possibilità di indagare tornato nel mio tempo, ci sono sopravvissuti a questa guerra da interpellare.


    Con quella risposta il collegamento mentale si interruppe, passando ad Osamu per poi concludersi nel patatrac che solo più tardi confermò essere imputabile al cremisi. Il ritmo si fecce concitato e l’azione venne ulteriormente accelerata dai suoi supporti, attenti e precisi nell’eseguire le sue richieste per dargli esattamente ciò di cui aveva bisogno, ed in effetti tutto andò come programma, i cloni zepparono la stanza, il contatto con Orochimaru avvenne, e il piccione riuscì a posizionarsi all’esterno. Quando la nebbia si alzò erano lì, immobili, mani alzate e nessun intento offensivo, come dopotutto non l’avevano avuto fino ad ora. Nonostante tutto il rilascio parve non funzionare cosa che lo portò a guardarsi attorno, avrebbe voluto fare un clone che comparisse in ritardo, ma la concentrazione necessaria a diversificarli sufficientemente se doveva includere la tecnica della trasformazione era troppa e sfortunatamente dovette accontentarsi di un clone trasformatosi ma comparso insieme agli altri che Osamu gli disse di aver percepito.

    Lurido maiale.
    Non te la caverai.


    Non l’aveva urlato, ne tantomeno detto a piena voce, era una minaccia sottile ma sapeva che chi doveva sentire l’avrebbe sentito e gli altri avrebbero potuto forse chiedersi perché parlasse al singolare, intanto che lui imprecava i sensitivi facevano il loro lavoro, scoprendo che persino Raizen non era che un ninja come un altro e non un jinchuriki. Voltatosi verso Maya comprese che la vogliosa kunoichi si era adoperata in tal senso, probabilmente per evitare ulteriori grane essendo stata ormai coinvolta.
    Osamu, condannato dalla mancanza della pietra dell’intelletto gli fece capire di aver notato il clone all’esterno, permettendo a Raizen, ancora a portata del suo clone, di comunicargli la presenza di eventuali minacce. [Abilità]
    Il piccione. Il modesto piccione. Era forse una scelta casuale quella di Raizen?
    No.
    Il tedioso pennuto aveva infatti uno dei migliori campi visivi del mondo animale, la sua natura gli permetteva di rivaleggiare con gli occhi degli Hyuuga in quanto il suo punto cieco era assai ristretto e corrispondeva ad un cono di una ventina di gradi che in quel frangente era coperto dagli elementi architettonici sui quali era posato: un piccione in un davanzale era invincibile.
    Per questo quando il sé piccione venne allarmato la sua attenzioni si focalizzarono immediatamente sulla porzione di cielo disponibile, individuando in quota un falco che già precipitava in picchiata verso di lui. Malgrado l’avesse individuato però il suo problema restava impellente: non poteva reagire, qualsiasi danno l’avrebbe fatto scomparire e un combattimento con un evocazione gli avrebbe quantomeno fatto saltare la copertura, che già era in parte rovinata. Constatò con amarezza che la sala di comando era ormai persa, doveva preservarsi ed accertarsi di essere d’aiuto all’originale per evadere di prigione, così il pavido pennuto incrociò le penne corrispondenti alle dita e grazie alla tecnica della sostituzione in un batter d’occhio svanì, lasciando al suo posto un normalissimo piccione. [ST 1] L’amministrazione kiriana era alta, ma non abbastanza da impedirgli di arrivare sul terreno ed immergersi al suo interno grazie all’arte della terra, li avrebbe potuto muoversi indisturbato, aiutato dalla presenza delle strade in terra battuta, fino ad emergere qualche minuto dopo come un grosso ratto, tra i kiriani nessuno l'avrebbe notato. [ST 2] Durante quelle manovre evasive aveva sempre la buona abitudine di cercare punti particolarmente nascosti per emergere o che raccogliessero elementi generalmente esclusi dalla società, era certo infatti che non sarebbe stato difficile trovare un angolo con qualche transenna malmessa o dove i barboni facevano comunella in modo da non sfigurare in tutta la sua rattosa bellezza. Non sarebbe stato piacevole, ma sarebbe stato utile a far perdere le proprie tracce a quel pennuto, o almeno così sperava.



    [Più tardi, in Carcere]



    Nella cella intanto andava avanti un meeting quasi liberatorio in cui non doveva misurare ogni parola e con il quale riuscì a schiarirsi le idee.

    Perché tu credi che io non ne abbia applicati Maya cara.
    Quella del Veterano è un ipotesi abbastanza azzardata, ma proprio perché mi son dato le tue stesse risposte sono arrivato a quella conclusione, certo, manchevole di controprove a confermarla, ma ci sono anche elementi a favore che fatico ad immaginare siano casuali.
    Solo le persone forti fanno cose forti, e al mondo tendono ad essercene poche così forti da fregare un Kage e un Sannin insieme.
    Se poi restringi il campo a persone che abbiano controllo sul tempo alleate con i cremisi...


    Lascio che la frase si concludesse da sola per rivolgersi a Liu Bei.

    Pur rispondendoti credo faticheresti a raccapezzarti, è normale sentirsi così, io stesso sono frastornato e sono tornato di poco nel passato tu sei nel futuro di un migliaio di anni.
    Anche se il tuo vuoto mi sembra maturo ti vedo incerto in alcuni frangenti, da quanto combatti Liu Bei?


    Certo non poteva dirgli che gli sembrava eccessivo reagire alle avances di Maya in quel modo. Avuta la risposta avrebbe dato una rapida infarinata al maestro del vuoto sulle figure con le quali avevano interagito, accennando anche alle loro capacità speciali, e come l'utilizzo del chakra si era evoluto, un argomento complesso che toccò per sommi capi. Solo col Veterano sarebbe stato più preciso.

    Per quanto riguarda Osamu, se è chi penso che sia è corretto dire che qualcosa del suo potere ha avuto inizio nel tuo periodo.
    Il suo controllo del tempo ad essere precisi, è simile a quello dei Koro, anzi, forse è corretto dire che ne è un estrema concentrazione che usa una gemma come medium creata sfruttando le conoscenze impresse nelle pergamene di indra, insieme ad altre 5.
    In realtà la sua vita è un ciclo molto particolare in cui si è quasi autogenerato mediante apposite modifiche, è la gemma del tempo infatti che gli ha permesso di posizionare le fonti del suo potere in momenti precisi della storia per accertarsi di essere ciò che è nel mio presente, tuttavia un simile pastrocchio ha prepotentemente distorto il tempo facendolo collassare in una tasca, ma molto più limitata di questa, penso fosse proprio una prigione fatta di quella stessa forza che aveva sfruttato per forgiare il suo destino.
    Non credo possa influenzare più il tempo in maniera così incisiva, rischierebbe di farsi notare da coloro a cui chiede in prestito quella forza, perché si, c’è qualcuno che controlla.
    Tu Liu Bei potresti fare in modo di fermare una maledizione basata sul tempo?
    Sarebbe utile organizzare qualcosa in caso.


    Voltatosi verso Maya la guardò un po' torvo.

    Metti al guinzaglio gli ormoni Maya, non avremmo comunque tempo a sufficienza per darti tutto quello che vorresti.
    O meglio, non avrebbero, te lo sogni che io ci casco.


    Sorrise amabilmente, in un modo da evidenziare la certezza dell’informazione che stava dando.

    No Maya, terrai le tue mani ben lontane da quel sigillo.
    Per quanto ne so già ne conosci troppi per i miei gusti, e considerando che so un oncia di te di sicuro ti sottovaluto.
    Liu piuttosto, se siamo in una linea temporale e questa è una linea alternativa, non puoi trovarne l’origine?
    Se davvero questa è una porzione deve quantomeno iniziare da qualche parte, saperlo penso possa darci una mano a capire dove o come potrebbe finire.


    Proprio mentre parlava con il maestro del vuoto notò che aveva sulla spalla un piccolo ospite, bianco e serpentino che presto tutti riuscirono a vedere, molto probabilmente perché aveva abbandonato la sua copertura in quel momento.

    Oh!
    Guarda te se la bastardella viperina non è riuscita a divincolarsi.


    Stava per prenderla tra due dita con la gentilezza riservata ad un alleato ma quella pareva avesse già deciso cosa fare, e solo quando il Guerriero superò il disagio dato dall’avere qualcosa di estraneo dove non dovrebbe essere riuscì a parlare. Disagio che Raizen dovette superare insieme a lui visto quanto la cosa gli rivoltava lo stomaco. Maya probabilmente ne sarebbe stata estasiata.

    Allertato il suo IO del passato?

    Chiese come conferma mentre Orochimaru parlava.

    Ho sempre più dubbi sulla natura di questo tempo, ogni nuova informazione sembra voler confermare che qualcosa da qui potrebbe uscirne modificato, reale.

    Liu Bei mal sopportava quel controllo, e come dargli torto dopotutto.

    Ma non puoi evitare di prendere il controllo e parlare solo da quel serpentino?
    Potresti farmi da orecchino e rendere meno spiacevole questa cosa!
    Comunque.
    Mettere in scacco Hagemono è già qualcosa e mi sarà assai utile in futuro, ma ora il problema lo abbiamo qui, e sembra che non siamo gli unici ad averlo, le riserve del veterano: se ne aveva vuo dire che quelle attenzioni non sono gradite da nessuna delle due parti, altrimenti ci sarebbe stata una possibilità di scambio.
    Questo Veterano dopotutto è l’ultima incarnazione, non ne nasceranno altri, quindi si conosce… e non si gradisce...


    Ma non sapeva bene per quale ragione.

    ...Perchè?
    Se riuscissimo a portarlo fuori pista potremmo trarne vantaggio, sembra assai remota la possibilità che possano collaborare, altrimenti perché non farlo da subito?
    Quantomeno si sarebbero messi in contatto.


    Si voltò verso Maya.

    Ma tu perché sei così tranquilla?
    Sei l’unica che se ne frega di essere finita qui.


    Piccola parentesi prima che gli raccontasse la sua vita per sommi capi.

    Darti un introito fisso per farti restare a Konoha?
    Sono a conoscenza del tuo onorario, sarebbe impossibile, ma immaginavo che le prospettive potessero stuzzicarti, c’è tanto di interessante a Konoha, anche un erede del Vuoto.
    Ma che vuoi farci, immagino che non sia interessante.


    Non avrebbe approfondito ulteriormente, voleva che l’intraprendente esperta di sigilli restasse con più domande che risposte.

    Dunque tu sai… ma non puoi capitalizzare questa conoscenza.
    Pensavo che persone come te potessero mettere sulla bilancia determinate cose per massimizzare i guadagni e sfruttare sia destra che sinistra.
    Che storia triste.


    Rimase allusivo tanto quanto lei, rimandando quella discussione e l’eventuale scambio, se avesse trovato modo di offrire qualcosa.
    I soldi non gli mancavano, ma era probabile che ci fossero in ballo cose difficilmente quantificabili in mero denaro, e scambiare quelle non sarebbe stato facile, non fino a che non avesse messo nel piatto qualcosa capace di mettere anche lui in pericolo probabilmente.

    Quindi le bandiere a te non fanno alcun effetto, a meno di essere verdi e con dei numeri sopra… se il momento fosse più opportuno ti chiederei come stai.

    Aveva un viso stranamente sincero, era evidente che per quanto fosse ben in controllo delle sue pulsioni il genere femminile trovava sempre un punto soffice nella sua armatura, o semplicemente era più buono di quanto non volesse ammettere.

    Ho visto di rado persone legate alla carne e al denaro fare domande a se stessi, certo potrebbero esserci eccezioni ma tu sembri avere un nindo particolare Maya.
    Intendiamoci, non esistono solo le bandiere o gli ideali, ma sembra che ben poco della tua vita ricada fuori dal "evitare di pensare pensando a soldi e sesso".
    Ma credo che queste domande ti interessino gran poco, solo una curiosità, non vorresti avere un erede?
    Buttare tutto sapere accumulato sui sigilli sarebbe un peccato.


    Le risposte di Q lo fecero sospirare.

    Bravo bravo, condivido Q, ma adesso il tuo popolo minaccia il mio di una carneficina senza eguali per la seconda volta e in questo preciso momento viviamo la prima, scusami ma se ti stavi allenando nel tuo cortile fatico a credere che tu abbia rinnegato qualche ordine… e questa, per quanto mi dispiaccia ammetterlo visto il rapporto indiretto che ci lega, è decisamente sostanza.
    Ti ho sempre accordato un minimo di fiducia proprio per questa ragione, ma sto anche programmando di uccidere il tuo leader, ci vorrebbero azioni o informazioni utili a questo se tu volessi fare un chiaro passo verso di noi e forse risparmiare qualche tuo affetto dal peso della terra.


    L’argomento tornò poi sulla distorsione temporale.

    Liu Bei, ti sviterai il cervello se continui, ormai è fatta, abbi pazienza.

    Il maestro del Tempo si convinse e Orochimaru riprese a parlare.

    ...Naruto... chi?

    Chiese con una voce un po' più acuta del solito e con gli occhi sgranati, era evidente che quella notizia avesse toccato ben più corde di quante potesse toccarne la sola consapevolezza che una simile leggenda fosse tra loro, dopotutto aveva interagito con Orochimaru senza fare una piega. La volpe per un lungo periodo di tempo era stata sia nell’animo del quarto che in quello di Naruto ed era inevitabile che qualcosa di loro, anche solo attraverso i ricordi del demone, passasse ai jinchuriki successivi disposti ad ascoltare.
    Ascoltò tutto in religiosa meditazione, sigillandosi la bocca con entrambi gli indici quasi come se stesse per compiere una tecnica.

    No.
    Questo sarebbe solo un contrattempo come dice Liu Bei, sia per l’Oni che per i Cremisi.
    Non vi siete mai soffermati su una domanda la cui risposta potrebbe trarvi in salvo anche prima delle mie informazioni: da dove arrivano gli uomini dell’armata rossa?
    Due nazioni pesantemente militarizzate ne contrastano ben quattro più eventuali alleati, com’è possibile che possano reggere il confronto?
    A prescindere da questa risposta tuttavia è necessario che il ruolo del Settimo cambi, non è possibile sfruttare una risorsa così grande come se fosse una bomba sopra una carriola.


    Si prese qualche secondo per dare respiro al discorso.

    Iniziamo dall’Oni, perché ha agito in questo modo?
    Sono certo che non prevede il futuro, lui analizza matematicamente il mondo e molto probabilmente un sistema di informazioni messe ad equazione hanno tirato fuori una percentuale che gli ha fatto prendere questa strada perché quella con maggior probabilità di successo.
    Questo è sicuramente il momento più basso della guerra, quindi siete disposti a prendere decisioni più drastiche senza riflettere troppo e se i demoni vengono distrutti vuol dire che questa meditazione non è tra jinchuriki, ma diretta tra Naruto e i Demoni.
    Quindi non è nuova la notizia che state rinunciando al potere dei jinchuriki per timore di perderli e questa soluzione vi permette sia di toglierli dalla scacchiera che di portarvi con essi un gran numero di cremisi.
    Stupido, come lo è un disperato, ma altamente probabile proprio per questo.


    Guardò Orochimaru.

    Ben poche persone sanno di questa cosa, come mai?
    E come riuscite a nascondere un simile accumulo di chakra?
    Il principale problema è che mancate di incisività, il vostro obbiettivo dovrebbe essere quello di tagliare una testa e questo piano non vi permetterà di tagliarla.
    Pensate che il Veterano si presenterà quando vedrà un Naruto redivivo e solo venirgli incontro?
    Che troverete un ammasso di cremisi così grande da rendere questa scommessa proficua da qui a massimo due settimane?
    Ma soprattutto, state lanciando i dadi nel tentativo di sfruttare un evento di cui non sapete nulla, potrebbe essere persino una trappola, non pensate sia un rischio troppo grande al quale esporsi?


    Scosse la testa.

    Pare che il mondo ninja abbia fatto passi da gigante in cinquant’anni.
    Cerchiamo di mettere ordine.
    Se le cose dovessero andare male, Maya, sei in grado di replicare il sigillo posto sulle armi?
    È una roba piuttosto efficace, riusciva a contenere anche l’Oni dopotutto e dovresti ritrovarlo bello intatto addosso al Tengu.


    Certo, in quel momento non aveva la più pallida idea di cosa potesse essere Maya, ragione per la quale porre quella domanda gli sembrava più che sensato, inoltre aveva un estremo interesse per quel sigillo dato quanto lo temevano gli Hayate.

    Credo che questo metodo sia replicabile per l’Oni, il nostro obiettivo deve essere quello di renderlo impossibile da ora in avanti.
    Liu Bei, so che il Vuoto ha diverse interpretazioni e ho visto tuoi colleghi declinarlo in direzioni opposte al concetto basico, ho un idea di cosa possa essere efficace e dei mezzi da utilizzare, ma sarei tu a doverlo fare ed eventualmente dirci come aiutarti.
    L’antitesi della manipolazione temporale, di qualsiasi forma essa possa assumere, è la stasi, l'immobilià.
    Qualcosa che potremmo chiamare anche Vuoto di tempo, assenza di tempo: niente prima, niente dopo.
    Tuttavia una stasi totale ha delle incertezze, non sappiamo se al suo interno l’Oni potrebbe riflettere e capire come sfruttarla, a noi serve semplicemente metterlo sopra un ponte e distruggergli la strada dopo che la percorre, in modo che possa andare solamente avanti.
    In soldoni voglio svuotargli il passato dal tempo trascorso.
    Se non fosse possibile vorrei capire la ragione, ma non rispondermi prima di aver riflettuto bene, in quest’epoca hai strumenti ben diversi, pensa senza vincoli, ho visto tuoi contemporanei negare cose che nemmeno pensavo esistessero.
    Orochimaru potrebbe aiutarti a raffinare il tuo chakra mentre noi ci occupiamo del resto e il tuo vuoto dovrebbe darti tempo a sufficienza per studiare.
    Il chakra che ti servirà lo sta accumulando il Settimo sotto di noi a quanto pare, la totale realizzazione del piano dovrebbe riassestare la linea temporale, l’Oni sarebbe congelato, l’accumulo speso del tutto o quasi e Naruto… con Naruto vorrei parlare io, da solo.


    Era una richiesta posata e dal tono sereno, ma con un minimo di abilità nel leggere tra le righe era evidente che quello fosse un punto fermo.

    Al momento sta accumulando potere per usarlo nel peggior modo possibile, spetta a noi forgiarlo.

    Nella sua mente quel potere era ben sopra anche alle possibilità stesse dell’Oni e del Veterano, chakra puro molto vicino alla riformazione del dieci code. Non sapeva se fosse possibile domarlo, ma una remota possibilità gli avrebbe permesso di essere una distrazione vera per il Veterano e l’Oni mentre attuavano i loro piani.
    Si mise poi una mano sul mento, riflettendo.

    Quanto al veterano dovrebbe essere nella nostra stessa situazione, non credo possa manipolare il tempo in una scala realmente preoccupante in totale autonomia, si sarebbe disfatto da tempo di me e di qualsiasi altro rivale di spicco.
    Quanto al cacciare il Tengu è impossibile, con l’Oni nei paraggi faremmo la fine dei polli allo spiedo, non è pensabile sfidarlo faccia a faccia, troppe risorse troppo poten...


    Stava per ultimare il suo discorso quando vennero interrotti da un improvvisato team di salvatori.

    Oh, siete arrivati in parecchi, direi che nonostante questo sigillo sia possibile organizzarsi allora.
    Prima di distribuire i compiti bisogna sapere una cosa: se scappassimo col botto, distruggendo questa cella e quella di Q riusciresti a farci entrare dove sta la batteria o lo stato d’allarme ci metterebbe troppo nei guai?


    Non sapeva se Kotaro sapeva e dovesse sapere, quindi si mantenne vago su quella parte del piano.

    A prescindere da quanto questo possa farci guadagnare terreno pare che qui ci sia qualche valido elemento in grado di farci avere una scarcerazione lecita.
    Kotaro se non ho mal compreso giusto?
    Quanto tempo pensi di impiegare a ferire Orochimaru e la Mizukage?
    La nostra prigionia è dovuta ad un jutsu al quale sono sottoposte è la copia della mente di Orochimaru qui potrà confermartelo.


    Quando Orochimaru avesse parlato avrebbe continuato con una seconda ma necessaria domanda.

    L'unico modo per liberarle sembra danneggiarle, ma quanto con esattezza Orochimaru?
    Se fosse eccessiva credo non sarebbe male che anche Fudoh si mantenesse nei paraggi, soprattutto per la Mizukage.
    Capisco che tutto questo sia un po' improvviso Kotaro, ma nel consiglio c’è da tempo un infiltrato, è bene che venga lasciato nell’ignoranza in modo che una volta preso di sorpresa potremmo spremerlo al meglio.
    Guercio, potresti essere d’aiuto a Kotaro?


    Quella parte del piano sicuramente era l’unica da perseguire senza remore, il problema erano le rimanenti.

    Oltre questo, un uomo ci sta procurando un mezzo di trasporto, potrebbe essere necessario avvisarlo, ma non so quale sia il suo ruolo in questo disastro anche se potrebbe aiutare Liu Bei col sigillo.
    Kotaro, diceva che lo tenevi d’occhio da un pezzo, l’hai visto fare qualcosa di strano?


    Avrebbe aspettato qualche parere e se non ne fossero giunti di polarizzanti avrebbe annuito.

    Va bene, direi che c’è da scommettere allora, lo informeremo e gli diremo di aspettare, potrebbe neutralizzare senza troppe domande degli estranei quindi è bene che vada uno di noi a chiarirgli la situazione.
    Io fuori dovrei avere un clone e potrebbe pensarci lui, ma potrei anche sfruttarlo per abbattere i muri della prigione o strappare le sbarre se non trovassimo alternative valide, ho una tecnica che non avrà problemi ad usare se impugnerà qualcosa di adatto, ma sarà inevitabilmente rumorosa.


    Definire tutto nel minimo dettaglio era impossibile, e probabilmente già qualcuno poteva suggerire idee migliori quindi le attese, sperando che giungessero in fretta.

    Altrimenti potreste occuparvi di una delle guardie in maniera un po' più classica.

    Fece spallucce, a quel punto ogni metodo era buono pur di non chiudersi la possibilità di liberare la Mizukage e Orochimaru e incontrare Naruto.
  8. .

    Espressione del Chakra

    XVI






    Era seduto a braccia conserte, osservava ed ascoltava quella scena in silenzio, anche se si sentiva fuori posto come Hokage riconobbe che era esattamente nel posto giusto al momento giusto come fidanzato per Hebiko e come amico per Febh, qualcosa che in qualche modo gli fece assumere una posa più stabile.
    Non condivise affatto la mossa di Diogene di utilizzare l’interrogazione mentale, ma non poteva dire niente lui stesso si era ritrovato in quella situazione e lui stesso aveva impiegato del tempo a comprendere che per casi simili era bene soprassedere e dare alle persone il tempo o la fiducia che indirettamente richiedevano.
    Osservò Diogene, un grande uomo, segnato dal tempo, dall’esperienza e con il carisma di un leader farsi piccolo nel suo bisogno di imporsi, sempre più piccolo fino ad aver necessità di veicolare la tecnica col proprio sangue, forse l’attitudine di usare la specialità del suo corpo o forse un inconscia necessità di essere pronto a reagire in caso di minaccia.
    Scosse la testa, non c’era bisogno di parole.

    Febh anche tu hai sfruttato il Biju, non è un aiuto è un alleato, letteralmente.
    Che noia questa filosofia da converti chakra in cicatrici.


    Si voltò verso Ogen, parlando a mezza voce.

    Perdonami Ogen, so che ognuno ha le proprie giustificate tradizioni e idee ma dargli la soddisfazione di avere l'ultima parola mi fa prudere la lingua.

    Dopo quel rapido scambio sarebbe iniziata l’interrogazione in cui non venne coinvolto, quantomeno finché non decise che se era lì dentro non era per stare con le mani in mano.
    Diogene poteva creare un unica connessione con quel circolo di sangue, cosa su cui non si sarebbe posto domande, ma se interrogare mentalmente qualcuno richiedeva concentrazione figurarsi mantenere quella connessione tra più persone. Sfruttando quella disattenzione avrebbe quindi allungato una mano su di Hebiko aprendo nella sua mente una finestra dalla quale si sarebbe affacciato, una finestra visibile solo a lei in quanto era lei l’obbiettivo della sua tecnica.

    Hey Hebiko, mi sembrava fosse il caso di cambiare un po' l’aria.

    Ed in effetti il sorriso della Montagna su quel davanzale fu in qualche modo rilassante, evidentemente col suo contatto il flusso del chakra era migliorato e non era così lesivo gestirlo.

    Mi chiedo quell’allocco quando si accorgerà di perdere tempo e fiducia, Febh non tradirebbe mai Oto, è palese che non sia un obbligo a mantenerlo qui, non ha catene che possano trattenerlo e nemmeno una singola volta si è dimostrato inaffidabile, non capisco perché questa ossessione considerando che a livello personale sembra non gli importi.

    C’era però un problema, quella finestra era il modo in cui Raizen aveva di fatto tradotto la sua intrusione nella mente di Hebiko, una finestra che metteva in comunicazione i due chakra… o i tre.

    Tutto bene Hebiko?

    Era qualcosa a cui Raizen era più che avvezzo, per lui la volpe era quasi un organo senziente da cui attingeva potere e capacità ma per qualsiasi altra persona era un vortice in grado di inghiottire mente e percezioni fino a farle perdere, qualcosa di troppo grande per essere realmente inquadrato visto che la tattica dei jinchuriki era moderare quel flusso per ammaestrarlo e sfruttarlo in una lotta umana. Ma i demoni erano creature diverse, non erano umani e non avevano limiti umani.
    Il flusso di chakra rimase quasi invariato agli effetti, nessuno avrebbe percepito niente più che un brivido se si fosse focalizzato a guardare oltre la finestra, nel piccolo spazio che le spalle di Raizen lasciavano in quel fresco davanzale adornato da piccole piante una sensazione ignota focalizzava i sensi di Hebiko facendogli percepire il chakra della volpe.
    Poteva sentirlo fluire dentro di lei, non era uno scherzo del destino o una coincidenza, il chakra della volpe era semplicemente mischiato a quello di Raizen e quando lo utilizzava inevitabilmente veniva coinvolto anche quello della volpe.



    Mi ricordi qualcosa, Ragazzina.
    Non so gli altri ma a me non piace chi prende senza avere il permesso.
    Cosa sei?


    La domanda venne scandita lentamente ed il fatto che fosse mentale perché quello era il modo di parlare dei demoni invase completamente la coscienza della viperella, quasi estraneandola dal suo corpo. Il chakra era ciò che definiva i demoni un tesoro sconfinato che proteggevano con la stessa ferocia con cui i draghi occidentali proteggevano i loro preziosi, consapevoli anche dell’ultima monetina di rame, così i demoni lo erano del loro chakra poiché al di fuori di esso loro non erano, la loro coscienza era espressione del chakra naturale in quanto loro erano agli effetti semi dell’albero che permise all’uomo di usare il chakra.
    Il Demone adesso torreggiava sui due, solo Raizen, che pareva non essersi accorto che l’intensità del suo chakra era aumentata, separava Hebiko dai canini della volpe grandi circa quanto l’Hokage.

    Calma calma, non mi sembra il caso di mettere su il muso rabbioso.
    Non penso Hebiko possa tenderci una trappola.


    Raramente la chiamava Kurama davanti ad altre persone, un gesto di rispetto che trovava giusto osservare.

    Abbassa le code, credo ci sia una risposta.
    No…?


    Si voltò verso Hebiko incerto sullo stato nel quale l’avrebbe trovata.
    All'esterno intanto le cose sembravano essere più tranquille.

    Per quello che vale posso confermare le parole di Febh.
    Il suo retaggio lo espone anche a qualche delicata situazione politica che presto o tardi dovremmo appianare con la Zanna, ma non ci abbiamo ancora pensato concretamente dovendo prima cercare qualche risposta prima di poterli approcciare con una leva efficace.


    Si riferiva alla gita che avevano programmato nella quale lui avrebbe dovuto contattare la Muuga, ma non erano ancora scesi nei dettagli e forse era un bene che lui fosse lì in quel momento, era probabilmente l'unico accademico di cui alla Zanna avrebbero tollerato qualche sillaba, temeva l'interazione di Diogene come di qualsiasi accademico non solo per il modo di fare ma anche perchè nessuno avuto modo di ripulirsi un minimo ai loro occhi.
  9. .

    Lo Strano Mistero degli Uzumaki

    VI






    Le sue nozioni sugli odori si dimostrarono fallaci, evidentemente aveva confuso qualche informazione studiata nel tempo ed alla spiegazione non fece una piega.

    Ah, si?
    Devo aver fatto un mischione allora, ricordavo che l’aglio, uno degli alimenti che lasciano più traccia della loro ingestione durasse circa una giornata.
    Suppongo che anche io e youkai condividiamo degli odori allora… a cui probabilmente sono anestetizzato e non percepisco al meglio.
    Bene, se non ho altro da imparare direi che possiamo procedere.


    Dopo gli eventi scatenati da Yamato quella piccola indagine si trasformò in realtà in una ricerca che presto avrebbero scoperto essere inutile.

    Ah, anche scrittrice.
    Non credo però di poter essere interessante dal lato romantico… ho una vita un po' troppo travagliata, magari un poema, una tragedia.


    Evitò di farsi trascinare sul viale dei ricordi tornando a focalizzarsi sul momento.

    Coraggio Tetsuba, coraggio, immagino che Hikihime abbia delle percezioni molto personali per questo genere di cose non intellegibili a noi umani, non esistono scienze esatte per queste cose.

    La scienza dietro la percezione degli odori tuttavia non fù l’unica cosa che dovette imparare quel giorno, anche i sigilli gli riservarono qualche scoperta.

    Beh, diciamo che non ci sono sigilli balordi di basso rango.
    Ho sempre invidiato i sensitivi, mi fa piacere ridimensionarne un po' le capacità, nelle infiltrazioni sento sempre i loro sensi addosso.


    Restò quindi prudente mentre si addentrò dentro la casa.

    Si, ho deciso che era più prudente avvisarli ma non volevo ne farmi vedere ne agitare ulteriormente le acque quindi l’ho usato in maniera particolare, ma pare che volente o nolente questa pista si stia in qualche modo sfreddando.

    L’interno della casa non riservò sorprese, non più di quelle che andavano cercando.

    Dovrei prima imparare a farmi sopportare da loro, sono sempre tesi quando sono intorno a me.

    I due continuarono a guardarsi attorno e dopo poco trovarono il sangue di Yamato.

    Si, ho chiaramente sentito l’impatto, ma pensavo fosse stato troppo rapido per accusarlo realmente.
    Avrà un discreto mal di testa, non è metallo soffice.


    Oltre al sangue anche gli avanzi di uno snack di Youkai, chiaro segno che volesse farsi rintracciare, incredibilmente parevano essere spariti.

    Com’è possibile?
    Nelle mie esperienze ho visto i sigilli di dislocazione, sono simili a questo, ma questo è un arrivo, non è doppio.
    Quindi qui sono solo arrivati e poi… spariti?


    Si ripetè nuovamente quella domanda come un mantra mentre cercava altri elementi, ma quella stanza non aveva altro da dire, era una normale dimora, come lo era il resto della casa.
    Di lì a breve Seishinno si sarebbe unito a quel gruppetto insieme a sua madre, ma non al clone che si era pareggiato poco prima che si incontrassero.

    Seishinno.
    Non so cosa stia succedendo, non sembra sia un caso di manipolazione, non mia.
    Yamato pare che non sia chi dice di essere, forse però tua madre può aiutarci a ricostruire la sua storia.
    Seira-san.


    Disse con un leggero inchino.

    Raizen Ikigami.

    La presentazione non era necessaria, ma era una cortesia da accordare in quei casi.

    Non sapevo fosse ancora in attività Seira-san, non sono venuto a conoscenza della ragione per la quale ha abdicato, ma non pare fosse obbligata, spero di non disturbarla oggi ma è una fortuna che lei sia qui, forse può aiutarci.
    Può ricostruire la genesi di questa famiglia?
    Fatico a credere che siano Yamanaka.
    Il giovane Yamato ha letteralmente cambiato colore di capelli davanti a me ed era chiaramente informato sugli Uzumaki.
    Anche se non so cosa possa sapere visto che sono spariti!
    Nella sua famiglia avevano particolare talento con i fuuinjutsu o ne hanno mai usato di riconoscibili?
    Fuuinjutsu potenti e noti potrebbero illuminare qualche puntino.


    Intanto il clone si muoveva con Yato alla ricerca del team che aveva collaborato con Yamato, ma le risposte dell’Akimichi preannunciavano un altro buco nell’acqua.

    Non vi è mai capitato neanche di perderlo di vista all’improvviso?
    Mi risponderai mentre camminiamo verso i tuoi compagni, se riesci a finirti la ciotola in... 5 secondi bene, altrimenti ti tocca lasciarla lì.


    Non gli andava di sprecare cibo e fondamentalmente era curioso di vedere quanto quell’Akimichi fosse dedito all’addestramento.
    Quando si fossero incamminati Raizen si sarebbe rivolto a Yato a mezza voce.

    Porgerò ai due membri rimanenti domande simili, tienilo occupato, non voglio risponda al posto loro.

    Giunti di fronte all’abitazione avrebbero atteso di venir accolti dopo aver suonato il campanello, si sarebbero presentati nello stesso identico modo con cui si erano presentati a Youshi e ponendogli le medesime domande per confrontare le risposte.
    Se uno di loro avesse detto di aver notato stranezze o visto Yamato sparire Raizen avrebbe teso la mano verso di lui.

    Devo vedere quel ricordo e in quale frangente è avvenuto.

    Avrebbe sentenziato per poi interrogare mentalmente i genin e vedere se qualcosa potesse essere loro sfuggita: con Saitama e l’Aspetto ebbe successo, e i sigilli Uzumaki erano fin troppo celebri per le loro capacità, ma lo sarebbero stati anche se i ricordi fossero stati osservati dall’esterno?



    Edited by F e n i x - 2/7/2023, 09:55
  10. .
    ciao Kai! ç_ç
    ci manchi ç_ç
  11. .

    Cari Alleati

    IX






    Le due evocazioni approvarono il messaggio e il trio si allontanò, ritrovando finalmente Raizen seppur sotto henge.

    Madonna che cagasotto.

    Commentò con una smorfia che denotava quanto poco rispetto avesse per lui.

    Rilassati.
    Ti hanno convinto questi qui in giro che i ninja sono così cattivi?
    La stragrande maggioranza di noi non farebbe mai del male a nessuno senza motivo, certo che ti lascerò andare, che me ne faccio di uno come te?


    Ascoltò il suo discorso con interesse ma un po' di delusione, era realmente un pesce piccolo.

    Quindi tu mi stai dicendo che compili un libro che basicamente non sai leggere?
    Questa risposta non regge.
    Facciamo così mi dici con molta tranquillità chi da ordini a te e cosa sta succedendo in questo posto e poi puoi andare.
    Da quanto è iniziata e volti principali, non dare niente per scontato io sono nuovo di qui, chi sono i capi delle gilde e i loro lacchè, sicuramente sono persone note.
    C’è una mezza guerra civile in corso e tu ci sguazzi dentro, mi aspetto una risposta in grazia di dio.
    Se mi fai contento giri le spalle e te ne vai, ti basterà imbarcarti verso il paese delle sorgenti termali e arrivederci, per me sarai sparito.
    Ma ti consiglio di fare così, ai tuoi hai scritto di avere una pista, se torni a mani vuote diventerai tu il principale sospettato, non c’è l’ombra di effrazione nella tua piccola banca.


    Gli sorrise aspettando la sua risposta, ed una volta ascoltata annuì.

    Va bene.
    Ti darò una mano allora.
    Da qui per arrivare a Konoha ci vuole circa cinque giorni.


    Disse mentre faceva mente locale calcolando i tempi per un civile.

    Il tuo lavoro è semplice, vai lì, ti fiondi in amministrazione e dici le stesse identiche cose che hai detto a me.
    In caso contrario…


    Gli prese un ciuffo di capelli, avvolgendolo in un lembo di tessuto.

    Grazie a questi ti traccerò e stai pur certo che non te la caverai bene, di draghi piccoli come quello posso evocarne quanti me ne pare per metterteli alle costole e hai visto che nonostante tutto sanno essere antipatici.
    Tranquillo però, un collaboratore come te sarà ben accolto, ti daranno da vivere.


    Era un bluff, ma l’avrebbe tenuto occupato per qualche giorno ed avrebbe evitato problemi nonostante si fosse reso irrintraccibile.

    Ovviamente, acqua in bocca fino a che non arrivi lì.

    Si sarebbe dunque alzato.

    Qui direi che si conclude il nostro rapporto.
    Buona vita, esattore.


    Avrebbe composto qualche sigillo per trasmettere il ricordo contenente le sue informazioni al drago insieme a Febh e si sarebbe dissolto, lasciando l’esattore in compagnia delle evocazioni.

    Controllerò che tu prenda la giusta via.

    Disse aspettando che quello si allontanasse e mantenendolo d’occhio dall’alto. A qualche chilometro di distanza Mokutan ebbe un piccolo brivido ed appena ne ebbe l’occasione, prudente e intenzionato a non farsi scoprire si sarebbe avvicinato a Febh, riportandogli l’esperienza di Raizen con lo strano fenomeno che li accomunava e le informazioni dell’esattore, ben poca roba in realtà.

    Inoltre, non ti stai facendo prendere troppo la mano?
    Qui ci sono persone da mettere al sicuro e tu stai ingrassando gruppi criminali, potresti condannare un paese, sei certo di avere una leva sufficiente dopo?
    Gli Yakushi sono un grande clan, ma qui siamo lontani da Oto e credo che il grande Tenchou potrebbe tacere se le cose si gonfiano troppo.


    Mokutan era un po' diverso da Kubomi, aveva l’acume di qualcuno che contrariamente al drago bianco sapeva come si muovevano ai livelli inferiori della società.
    All’accampamento intanto la missione procedeva senza intoppi di grande importanza.

    Lo è davvero pacifica?
    Ho visto troppa brace ardere sotto un velo di cenere, io stesso non so quanto tollererei in determinate situazioni.
    Una folla simile è molto difficile che sia pacifica, qui si radunano persone con un nemico comune e non troveranno altro che persone a sottolineargli quanto quel nemico sia pericoloso… è difficile che finisca bene, chiunque con un po' di esperienza sulle spalle lo saprebbe, non mi sembri così giovane da non aver visto come andarono le cinque giornate di Suna.
    Tanti a Suna ringraziano quei giorni, ma ci furono tante perdite.


    Dopo aver risolto il problema col carro sorrise al capitano e come anticipato si allontanò.
    Neko-Raizen sgattaiolò nell’accampamento, guardandosi attorno con l’attenzione del felino che in quel momento era, lasciandosi sfuggire poco e niente grazie a dei sensi tutto sommato invidiabili.
    L’organizzazione in quel campo era ben differente rispetto al precedente, e come a voler confutare le affermazioni del capitano iniziavano ad essere molto più frequenti sistemi di protezione e sicurezza che, come al solito, includevano la tenda dei nobili ma non altre.
    Tuttavia la sua esperienza in merito era ridotta e indugiare sui sistemi di protezione poteva essere scomodo così come creare un clone in quel momento visto il numero di guardie. Per quanto si fosse impegnato infatti l’attivazione della tecnica avrebbe attirato l’attenzione, un conto era un gatto, un conto era un gatto che appariva dal nulla. Si sarebbe quindi appropinquato all’ingresso e se la vicinanza fosse stata sufficiente ad udire cosa veniva detto non avrebbe oltrepassato il limite della tenda, ascoltando da fuori, dopotutto la voce doveva giungere fin nei posti più remoti di quella piccola arena, e non avrebbe faticato a giungere anche alle sue fini orecchie.
    Quello che sentì, come anche quello che vide non fu affatto di suo gradimento, ma prima del dispiacere giunse la sorpresa e il sospetto nel vedere elementi della nobiltà accademica approvare quel discorso, loro erano consapevoli di come funzionavano le cose e soprattutto come i ninja agivano, sapevano come era andata la storia nel paese della valli, avevano prove e in caso di dubbio una loro richiesta di interrogazione mentale era piuttosto complessa da ignorare. Nell’accademia il problema non sarebbe dovuto esistere, i ninja non erano un organo indipendente, bensì la forza armata di uno stato che di fatto avevano contribuito a fondare, poiché così come era necessario avere i soldi per favorire il mercato era altrettanto vero che c’era bisogno di potere fisico per mantenere i confini: simili tipologie di contrattazioni non potevano fare a meno della forza necessaria a farle rispettare, ed i ninja erano chiamati proprio a far rispettare le regole del mercato tra le altre cose e per questo venivano sostentati. L’impianto ninja tuttavia era solo in parte dipendente dai nobili dello stato di appartenenza, altri fondi giungevano da finanziatori esterni che si avvalevano di loro come mercenari e considerando che un team non era mai economico da assumere non si parlava di pochi soldi che i villaggi incassavano in linea diretta, di fatto non necessitando di sostentamento se non per sforzi militari di livello nazionale ed anzi, sostentandosi in piena autonomia.
    C’era dunque uno scambio fruttuoso e costante tra stato e forze armate, dunque come potevano i nobili scegliere senza nessuna avvisaglia di privarsi di una leva così importante come potevano essere i villaggi e i clan? come potevano sostituirla?
    Appena i villaggi avessero abbandonato gli shinobi, che comunque avrebbero voluto mantenere le loro dimore, sarebbero stati necessari accordi per non innescare guerre civili impossibili da vincere per i nobili ed inoltre il primo daimyo che desiderasse avvalersi di uno shinobi avrebbe inevitabilmente fatto inginocchiare mezzo mondo.
    No.
    Niente di quel discorso tornava, neanche una singola virgola, forse nelle valli poteva trovare appoggio non avendo loro un esercito stabile come i grandi paesi, ma per l’accademia, Kumo e Iwa e probabilmente anche nazioni meno influenti era una totale follia, ne aveva la certezza perché lui stesso era stato recentemente confermato nel suo ruolo proprio dai nobili del fuoco e i Kobayashi ancora lo appoggiavano con convinzione e mai gli avrebbero voltato le spalle. Raizen stesso era troppo consapevole dell’influenza della nobiltà per dimenticare di metterla nella bilancia ad ogni sua mossa, non da meno gli Yakushi si sarebbero da tempo accorti che un simile humus ingrassava l’ego della nobiltà preparandola ad un colpo di testa.
    Poteva in effetti essere di fronte ad una messinscena atta a farsi dare fiducia dai nobili locali, ragione per la quale ascoltò più attenzione nel tentativo di carpire se i nobili di Konoha avessero una voce differente dal solito visto che li conosceva ed aveva condiviso un tavolo più di una volta con loro.
    Avute o meno conferme in merito ai suoi sospetti decise di mettere in guardia l’alleanza di cui faceva parte, se poteva esser vero che i nobili volevano andare al suicidio dovevano anche ricordarsi che nelle transizioni di questo tipo si necessitava di forza per tenere il proprio punto e faticava immensamente ad immaginare i nobili di qualsiasi stato ridursi al lastrico per assoldare forze sufficienti per contrastare quelle gigantesche che già possedevano.
    Decise di non intervenire, Kanashimi si comportava da leader di quel movimento e se necessario spiccargli la testa non sarebbe stato complesso, inoltre aveva troppe poche informazioni per contestare efficacemente quel discorso, i presenti erano al corrente della verità dei ninja, andare lì e ribadirla non sarebbe servito, molto più utile sarebbe stato ricordare ai nobili che tra re e cavallo la differenza era sottile, era ben complesso stabilire a cosa servissero le briglie se a controllare la potenza dell'imponente cavalcatura o a dargli l'impressione di avere controllo prima di venir sbalzato al suolo per fracassarsi il cranio.
    Tutti i presenti erano nella sua situazione e in tanti avrebbero avuto bisogno di comunicare da quel posto fino all’accademia cosa impossibile anche per le arti ninja, quindi nei dintorni doveva essere presente una voliera perché i nobili potessero comunicare con il continente: avrebbe dovuto farci festa in modo da tagliarli fuori. Appena terminata quella seduta si sarebbe dedicato a un po' di sana scrittura, molto concreta e poco confettosa al fine di assicurarsi che le cose fossero come le ricordava o in alternativa congelarle fino a futuri aggiornamenti.

    Caro Etsuko/Ogen/Hohenheim/Toshiro Kobayashi

    Iniziò a scrivere in quattro lettere diverse, con contenuti similari ma differenziati nei dettagli per ogni villaggio.

    La missione che porto avanti nell'instabile paese delle Valli mi ha permesso di sentire con le mie stesse orecchie la viva passione che una certa frangia della nobiltà avrebbe nello sprofondare le nazioni nel caos più totale non avvalendosi più della protezione dei ninja.
    Non ho certezze in merito per cui fino a che non avrò conferme delle mie affermazioni è bene informarsi senza intraprendere azioni particolari o che diano nell’occhio, riporterò i simboli delle casate da tenere sotto controllo.
    Il fenomeno pare interessi tutti i villaggi, è bene muoversi in anticipo per essere pronti a qualsiasi evenienza.


    Avrebbe quindi disegnato i simboli, facili da ricopiare e da rintracciare per le indagini visto che i nobili non se ne privavano mai e li portavano sempre in bella vista per affermare la loro potenza, in maniera ancor più vistosa dei coprifronte ninja visto come si erano agghindati per l’evento. Un punto morto qualsiasi sarebbe andato bene per completare quel piccolo compito, chiunque poteva scrivere a dei parenti lontani in quel frangente ma si sarebbe preoccupato di far sparire i fogli casomai qualche curiosone si fosse avvicinato.
    I Simboli dei clan tra l’altro li avrebbe esaminati lui in primis durante la riunione, se quella era una messinscena infatti poteva già trovare in quelli degli errori. Ultimate le lettere le avrebbe consegnate a Kubomi con delle precise istruzioni. Mandato in quota il piccolo drago ci sarebbe voluta di un po' di sana entropia felina: avrebbe rintracciato le gabbie e appena vista una finestra d’azione avrebbe cercato di aprirle tutte liberando i volatili, cosa facile visto che conservava la sua forza e velocità; più tardi, forse, si sarebbe dedicato ad una manomissione più certosina dei mezzi di trasporto dei nobili in modo da incastrarli lì. La ragione di quella liberazione era semplice, oltre che impedire le comunicazioni li avrebbe potuti sfruttare, intercettandoli a mezz’aria grazie a Kubomi, per portare i suoi messaggi ai destinatari selezionando i volatili in base alla direzione che prendevano o ai simboli di riconoscimento che portavano, le abilità fisiche di Kubomi gli avrebbero reso quel lavoro un gioco da ragazzi.
    Inviate le lettere, e dileguatosi alla velocità della luce per non incappare nelle pedate delle guardie che non avrebbe potuto evitare per non far saltare la copertura, avrebbe pedinato Kanashimi fino a che non sarebbe riuscito a trovarlo isolato, magari dentro la sua tenda per un incontro a quattr’occhi, e se il momento non fosse giunto avrebbe atteso.

  12. .

    Trame Sottili

    VIII






    Lo Shinobi sogghignò con un sobbalzo delle spalle.

    Tsk!
    Non eri il più sveglio della classe, vero?


    Gli mostrò i palmi delle mani, soppesando uno alla volta un peso immaginario su ciascuna.

    Se tu hai qualcuno che gestisce un monopolio, alta rendita con necessità di innovazione pari allo zero, e tu sei sicuro che con un pizzico di esperienza puoi rubargli il piatto da cui mangia cosa fai?
    O gli rendi impossibile stare dietro alla quantità di lavoro o ne screditi l’operato.
    Oppure ti dimostri migliore.
    A te gestirti le carte, non starò qui a spiegarti questa roba.


    A quel punto Masayoshi decise di muoversi direttamente verso la fine della discussione, cercando di risalire la geriarchia.

    Mi sono sempre arrivati dei pizzini.
    Semplici foglietti, in pratica neanche so dove stanno i punti, nel foglio c’era scritta data, ora e punto da disattivare, a volte anche il modo.
    Capirai che risalire la corrente non è possibile.
    È stato un tramite a reclutarmi, non passa inosservato il mio stile, mi ha detto che gli serviva un uomo e io sono diventato quell’uomo.


    Se Masayoshi avesse insistito Muramasa avrebbe sbuffato.

    Io lavoro con i veleni, qui i migliori li fanno i Soshi, se vuoi salire di livello è a loro che devi rivolgerti.
    Diciamo che sono stato troppo silenzioso quando sono andato a prenderli.
    Il primo foglietto è arrivato ben condito, prove fondamentali e la mia nuova mansione, non ho potuto rifiutarmi.


    La catena era effettivamente interrotta, chiunque avesse sfruttato Muramasa l’aveva fatto al momento giusto, ma ci si poteva fare un idea da dove venisse.

    I nomi?
    Li avete catturati no?
    Erano le guardie, ci hanno beccato e con qualche buona moina monetaria li abbiamo convinti a cancellare le nostre tracce, non è un lavoro troppo utile visto che è semplice non lasciarne, ma li rende complici.


    Muramasa aveva risposto con sincerità a tutto?
    La decisione spettava a Masayoshi.
    Il secondo sospettato, quello tontolone rispose in maniera più concisa e senza girarci troppo attorno.

    È Muramasa che si occupa di far funzionare il team, io sono quello col battle IQ.

    Era indubbio.

    Gli venivano lasciati dei biglietti in vari posti, a volte persino consegnati da personale accademico, a volte in punti dove gli sarebbe per forza caduto l’occhio.
    I nomi di chi?
    Noi abbiamo manomesso le telecamere, Muramasa mi ha detto che potevamo fare di fretta perché poi qualcuno avrebbe cancellato le prove, intendi loro?


    Avrebbe continuato a insistere e tra la sua poca intelligenza e la sincerità con cui faceva quelle affermazioni forse sarebbe stato necessario dargli un effettiva prova. Quando gli fosse stato messo il video davanti al naso si sarebbe illuminato.

    Ahhhh, loro!

    Annuì vigorosamente e quando tornò a guardare Masayoshi sorrise, senza dire niente.

    Che c’è?

    Sicuramente il jinchuriki sarebbe rimasto stranito da quella domanda, ma sembrava che il chikuma avesse assolto ai suoi compiti.

    Loro chi?
    Non ci accompagnava nessuno.


    Quando il video gli fosse stato mostrato nuovamente la scena si sarebbe ripetuta identica, soltanto tenendogli davanti al naso il video e con un evidente sforzo, molto simile all’espressione intontita di qualcuno che ricorda un sogno che gli sfuma nella mente avrebbe risposto.

    Non ricordo.

    Disse arrendendosi.

    Più ci provo più si confondono i ricordi… è sicuro che non siano due grossi gatti?
    In quella zona di suna sono belli pasciuti, a volte penso che risolverebbero qualche problema se si dicesse che hanno la carne prelibata.


    Il Chikuma sembrava sincero e niente avrebbe cambiato quelle risposte, nemmeno un interrogazione mentale.
    Successivamente le due guardie diedero risposte similari.

    Ci è stato chiesto di farci un giro e ripassare dopo a prendere i cocci, abbiamo trovato Muramasa mentre rompeva una delle camere, sarebbe stato sufficiente portarla ad aggiustare l’indomani e nessuno avrebbe fatto domande, ma quell’allocco che si sente un detective si è messo a ficcanasare, quattro spiccioli e un coglionazzo con più denti che neuroni ti piomba in ufficio mandato dalla dea bendata.

    Imprecò e si mise a braccia conserte, il secondo avrebbe confermato tutto, più o meno negli stessi toni: Shinichi non gli era rimasto simpatico.


    […]

    La Nekki intanto aveva preso la direzione del centro di sorveglianza e forse inconsapevole della presenza di Masayoshi iniziò le sue indagini con diversi dubbi e domande.

    Accidenti, questa cosa sta smuovendo un po' di gente.
    Polizia, Clan, shinobi.
    Credo a breve richiederò un ala apposita, si rischia di venir meno alla sorveglianza durante le indagini.


    Quello di Ikue però era solo un pensiero, non esitò ad accontentare Ryugi. Dopo i comandi digitati dalla sorvegliante metà degli schermi riportò le registrazioni, parti del percorso dei tre rimanevano complesse da tracciare, non era infatti semplice ricostruirlo per più di un fattore, non sapevano in che momento il documento era stato fornito e il villaggio non era mappato alla perfezione dalle telecamere, con la volontà o meno di seminarle in qualche punto una svolta poteva far perdere il percorso, potevano dire con certezza che quando si allontanarono la prima volta andarono verso il centro città, zona che non apparteneva a nessun clan ed in cui un ninja in quella situazione poteva dirigersi solo per recarsi in amministrazione. Al ritorno, dimostrata l’inefficaciadel documento riuscirono a capire che il gruppo semplicemente aveva fatto il giro largo, allontanandosi per poi tornare con la copertura della tempesta di sabbia, nessun particolare movimento se non quello utile a far perdere le loro tracce e introdursi illegalmente dentro i territori del clan.
    Le telecamere diedero risposta negativa riguardo l’introduzione di altre persone dentro il clan, certo, c’era di mezzo la tempesta, che aveva scientemente coperto anche l’ingresso dei Chikuma, stabilire se c’era qualche volto sconosciuto o sospetto entro i territori del clan a quel punto era davvero complesso e abbastanza impossibile.

    Mi dispiace, non possiamo puntare una telecamera davanti ad ogni singola vecchina indaffarata nella sua vita quotidiana, i clan sono il luogo in cui dimorano gli elementi più di spicco che usano quell’arte, ma c’è anche un certo numero di civili.

    La domanda di Ryugi la trovò abbastanza preparata.

    Beh, questo non è il primo caso, sembra però che stia facendo più rumore degli altri, ci sono già state altre vittime.
    Il pattern era similare, disattivazione camere, ritrovamento vittime avvelenate.
    Pochi segni di lotta.
    Questo quello che si può apprezzare dalle videocamere quantomeno.
    A volte vengono anche manomesse, la via è tranquilla, l’immagine si blocca o va in loop e dopo qualche ora arriva la segnalazione del ritrovamento della vittima.


    Avrebbe fornito quindi le zone in cui le camere erano state disattivate, segnando il loro raggio di sorveglianza nella mappa: altri 4 punti prima di quella notte erano stati manomessi, i casi erano iniziati da un mese, diventando più frequenti.

    Lo trovi nelle celle, vai pure.

    Disse indicando la direzione.




  13. .

    Il Tempo non Torna

    VIII






    Le informazioni riguardo l’uomo dell’arco furono parzialmente soddisfacenti, certo in quel momento lo portarono a nulla, ma lo rasserenarono quanto bastava da dargli un piccolo indizio sul quale ricercare in futuro.

    Un uomo del clan Kusa con un abilità fuori dal comune come quella credo si possa in qualche modo ritrovare… si, forse è morto, ma è evidente che abbia lasciato una qualche eredità.

    Chiuse lì quella parentesi, ponendo quell’informazione in un angolo della mente in modo che vi restasse archiviata fino a necessità. Non sapeva quanto Ogen sfruttava Tenchou ma lui era certo che l’avrebbe fatto sgobbare peggio di uno schiavo ad ogni singola briciola fuori posto, forse era un po' vero che per lui accedere a quella risorsa poteva risultare in una mancanza di equilibrio.
    Qualche mezz’ora dopo durante l’interrogatorio, nonostante il sigillo di Orochimaru era sereno.

    Prego fai pure, non mi opporrò a niente.
    Ho solo messo qualcosa di comodo e chiarito che non mi prostrerò davanti a nessun sopruso.


    Sorrise in qualche modo complice mentre il pavimento mostrava l’invitata.

    Lo capisco, chiunque dotato di un briciolo di raziocinio lo sarebbe.

    A quel punto fu il suo turno di parlare, come lo fu prima in realtà, ma potè farlo liberamente e non lasciò indifferenti i due ascoltatori.

    Neanche io ne ho la certezza matematica, ma questo non deve solo rendervi sospetti, deve farvi cercare conferme, in positivo o in negativo.
    Una persona che vuole il bene di questa alleanza di sicuro non resterà offesa, non dovrebbe farlo, come non mi offendo io dei vostri sospetti se non per mera scena come ho fatto qui fuori.
    Ma avrete ormai capito che c’era ben più di una ragione.


    Quando notò che le due stavano anche solo lontanamente valutando di attivare le armi si incattivì.

    Non provocatemi.
    Non vi baleni in mente l’idea di farlo.
    Vi ho ceduto queste informazioni perché ho la certezza che usare la forza per fermarvi non mi lascerebbe deluso, un eventuale ricerca delle armi da parte vostra in questo momento potrebbe addirittura andare incontro a chi ha avviato questo marasma.
    Riflettete a fondo, avete davanti un kage affezionato al proprio villaggio tanto quanto voi.
    Voi non sapete con chi avete a che fare. Io si.


    Erano dentro la sua mente, sapevano che non erano ne i deliri di uno sprovveduto ne un bluff.

    Non abbiate paura però, se un Hokage è giunto qui vuol dire che un Hokage nel futuro ci sarà.
    Io potrei rendere inutili le armi, perché valutare il loro utilizzo quando avete la possibilità di guardare nel futuro con la mia lente?


    Forse quelle parole le rasserenarono e sperò le distogliessero dalla loro folle idea, ma potè continuare a raccontare senza interruzioni fino ad un comiato.

    Prima di interrompere questo contatto però rispondete voi ad una domanda: da dove viene Hagemono?
    Chi è?
    Chi l’ha introdotto?
    Com’è arrivato qui?
    Io non ho dati concreti su di lui e sugli Uzumaki sono assai complessi da rintracciare, ma le parole di due konohaniani fuori mi fanno pensare che forse qui non sono così sconosciuti.


    Terminato l’interrogatorio in maniera positiva la sua attenzione per i dintorni non diminuì e notò subito che Orochimaru non perse tempo a tendere un trabocchetto per mettere in atto il suo consiglio: la sua esclamazione sugli occhi infatti era oltremodo strana considerando che un dettaglio nella vipera non cambiava mai quando vagava di corpo in corpo ed erano proprio i suoi occhi sempre gialli, ma solo lui poteva accorgersi che fosse una trappola per via delle informazioni che aveva sulla vipera stessa e della sua visione in bi-color, per gli altri sarebbe stata un esclamazione singolare e per Osamu un falso indizio.
    Tuttavia quando venne interrogato l'uomo di Hagemono la situazione si ribaltò totalmente.

    Liu bei, devo parlare e compiere un sigillo, non devono fermarmi.
    Maia, aiutami, sfrutta questo tempo per creare il più folle sigillo di rilascio che ti viene in mente.
    Se sei a corto di tempo collegati almeno a me in modo da usare il rilascio, ci penserò io a dargli una schicchera così alta da fargli rizzare tutti i serpenti che ha in corpo.


    Non disse che quello serviva per provare anche una seconda ipotesi che temeva non poco.

    Questo maiale sono certo sia vestito di rosso.

    Non aveva fatto un singolo errore, era certo che avesse cavalcato le correnti di quella discussione in maniera magistrale sia per conferma di Orochimaru che della Mizukage che in un primo momento lo appoggiarono, sia per le numerose fallacie a cui i suoi avversari non erano stati in grado di porre rimedio.

    Orochimaru-sama, riponendo fiducia in me e nelle mie risposte non voleva forse chiedere del colore dei suoi occhi inizialmente imbastendo un tranello citando un colore falso?
    Com’è possibile che qualsivoglia risposta data da una persona che per sua stessa ammissione non mi ha mai visto non solo abbia accreditato le sue menzogne ma abbia ribaltato la mia e la sua posizione?


    Nella sua mente maturava infatti l’idea che un eventuale illusione potesse aver invertito qualche processo mentale tale da scambiare le prove fornite o l’identità di chi le avesse fornite, un effettivo disastro a cui sarebbe stato complesso trovare soluzione senza avere il tempo di articolare controprove.
    Avrebbe voluto tirare a se altri membri di quel consiglio ma non gli sarebbe stato possibile in così breve tempo, poteva esclusivamente gettare delle ombre sul susseguirsi di quegli eventi e cercare di incrinare la consapevolezza di Orochimaru ma non sarebbe riuscito a spingersi oltre.
    Doveva agire, con cautela, ma rapidamente.
    Era consapevole che il contatto poteva essere un medium potente per i genjutsu, e qui c'era stato, proprio per questo era consapevole che un avviso non potesse essere sufficiente portandolo quindi ad agire poco prima del termine della sua frase. Raizen infatti non aveva il sospetto che fosse successo qualcosa, ne aveva la certezza, per questo il suo discorso non era unicamente rivolto ai due molto probabilmente influenzato ma anche agli altri.
    Con quei presupposti, al termine delle sue poche parole avrebbe composto un unico sigillo, sperando che Liu bei lo assistesse quei pochi istanti che bastavano a eseguire la tecnica senza interruzioni anche se lui, esperto nell’utilizzo della stessa, si sarebbe premurato di eseguirla quanto più rapidamente possibile e mantenendo la distanza che lo separava da Osamu eventualmente allontanandosi in reazione ad un suo controattacco.
    Dal niente, in tutta la stanza si sarebbero materializzati una moltitudine di cloni, un numero che con dei ninja del calibro dei kage poteva ritorcerglisi contro, ma aveva solo due piccoli obbiettivi: Primo creare grazie a quella moltitudine sufficiente affollamento da spingere istantaneamente uno dei suoi cloni a toccare la Mizukage o Orochimaru. Appena avesse avuto successo tutti i cloni Meno Due si sarebbero dissolti e durante la nube di pesantissimo fumo rilasciata proprio il entrato a contatto con una delle due figure avrebbe attivato il rilascio sfruttando anche il chakra derivante dai cloni che in parte avevano dirottato proprio su di lui la loro riserva nel tentativo che la massiva quantità di chakra reintegrato desse una botta in grado di potenziare al massimo la tecnica con o senza il sigillo di Maya. Secondo: aprire nella confusione una qualsiasi finestra, anche sfondandola.
    L'altro clone intanto, coperto dal fumo, si era trasformato in un piccione, pennuto assai comune e coraggioso verso gli esseri umani grazie alla sua passione per il cibo consumato da essi, succedeva dopotutto che qualche uccello si incastrasse dentro gli edifici o si posasse su un davanzale, esattamente come aveva fatto il clone, se fosse stato visto avrebbe impiegato ben poco ad attivare una manovra evasiva. [ST 1, 2, 3 +1]
    In quella situazione sarebbe tornato assai utile, non solo per continuare a indagare ma anche per ritentare un approccio con Orochimaru ed eventualmente liberarsi dalla sua prigionia, anche se ancora non sapeva in quale ordine queste cose sarebbero accadute.
    L’originale intanto, mentre i cloni comparivano avrebbe messo un tonico in bocca, non voleva rischiare che una repentina reazione portasse al loro rilascio forzoso facendogli perdere troppa vitalità e facendolo svenire, avrebbe però masticato solamente qualora la minaccia fosse stata reale, riponendo altrimenti la pasticchetta.
    A prescindere da tutto, quando il fumo si fosse diradato, lui sarebbe stato esattamente dove ricordavano che fosse, con le mani all’altezza del viso e i palmi ben in vista.

    Non sono io il nemico.
    Arrestatemi se lo trovate giusto.


    E senza fare ulteriore resistenza si fece catturare, non sapeva se Maya e LiuBei avrebbero sfruttato quella possibilità per scappare, ma per quanto grande la minaccia dell’Oni fosse quella del Veterano lo era altrettanto e non poteva lasciarlo agire indisturbato.
    Quando si fossero ritrovati nella cella avrebbe risposto alle domande dei suoi alleati.

    Non ho combinato niente comunque, stava andando tutto alla perfezione, l’avete visto voi stessi.
    Durante l’interrogazione ho spiattellato tutto e hanno accettato tutto di buon grado, dopotutto sono un Hokage!
    Come potrebbero non fidarsi, sono un loro pari!
    Il nostro problema è che quel maiale di Osamu credo proprio che sia il Veterano, ho solo una vaga infarinata delle sue capacità, ma non credo che in questo tempo, me incluso, ci sia qualcuno in grado di tenergli testa da solo.
    Una delle armi potrebbe, figurarsi se mettesse le mani sull’Oni cosa succederebbe.


    Si fermò a riflettere.

    In realtà abbiamo un leggero, sottilissimo vantaggio.
    Il Veterano, se è esattamente quello del nostro tempo, al momento non è in forma, e visto che non mi hanno perquisito, cosa singolare, non sanno che io ho esattamente l’unica cosa che gli manca.
    Me la porto sempre dietro perché è giusto che stia nel posto più sicuro del villaggio poiché se non confinata è in grado di comunicare la sua posizione al suo unico padrone.
    In questo tempo però ci sono DUE padroni, come si vedrebbero l’un l’altro?
    Non avere certezza di questa risposta mi impedisce di ponderare su questa soluzione, ma in base a ciò che ci aspetta devo trovare risposte per decidere se sfruttarla a mio vantaggio.
    Se non altro sappiamo che qui c’è un Veterano di un altro tempo e potremmo cercare di fare fesso Hagemono in qualche modo, credo che la gemma sia una leva più grande di quanto non sembri se sfruttiamo a dovere i dubbi creati dal viaggio nel tempo.
    Fortunatamente l'Imperatore Cremisi non si è dotato della Gemma dell’Intelletto.


    Sospirò pesantemente.

    Qualcuno sa che ore sono?
    Credo che perderemo un appuntamento che avrei preferito rispettare.


    Si massaggiò le tempie.

    Se non altro abbiamo tempo.
    Era da un po' che volevo incontrarti Maya.
    Ho sempre voluto capire perché ti sei allontanata da Konoha, sia tu che la tua famiglia avevate una discreta nomea.
    Considerando che non mi risultano azioni contro il villaggio si potrebbe anche parlare di una riammissione, certo, credo comporterebbe qualche paletto verso il villaggio stesso.


    Quando il discorso si fosse esaurito avrebbe posto una seconda domanda.

    Il motivo per cui volevo incontrarti prima di questa storia era un altro però: la pergamena delle anime.
    Ne sai qualcosa?
    Ci sono resti o modi di recuperarla?
    Alcuni miei ninja non troppo talentuosi se la sono fatta scivolare di mano ma è estremamente importante per il futuro accedere al suo potenziale.
    Per il momento non affronteremo la questione del Dominio e della scampagnata sull'isola del cielo, ma immagino saprai quanto il tuo rapporto con lui ti metta al centro di più di un mirino.


    Qualcuno però era in ascolto in quella cella, e nel sentirlo lo stupore di Raizen durò ben poco.

    Q!
    Non pensavo che la voce di un personaggio dalla dubbia morale mi conforta!
    Sapere te e Tenma qui mi da qualche utile risposta riguardo il viaggio in questo luogo.
    Io purtroppo son rimasto senza contratto, e non sarebbe male scriverne uno momentaneo con i draghi bianchi da poter usare qui e far sparire in modo da non causare disastri in un eventuale futuro.
    Toppu sa dirti se dal faro dei draghi rossi può portarci al suo?
    Cosa stavi facendo prima di essere trasportato e da quanto sei qui?


    Mentre quello rifletteva si sarebbe rivolto a Liu Bei.

    Liu bei, credo tu debba prenderti questo tempo per comprendere, ci sono troppe domande a cui non stiamo riuscendo a dare risposta, ma tutto questo è opera di un individuo e trovo complesso che ne sappia più di qualcuno che ha una comprensione così profonda del tempo come la hai tu.
    In primis, perché siamo esattamente qui?
    Potevamo essere direttamente a Kumo, o a Konoha o magari in un tempo meno pericoloso, invece siamo nel bel mezzo di un conflitto internazionale e siamo TUTTI qui, chiunque venga trasportato a prescindere dalla sua connessione finisce qui, perché?
    Esiste in questo luogo una sorta di aggancio temporale, un ombelico del mondo?
    Considerando la situazione un evenienza simile potrebbe essere rappresentata da un arma ma sono tutte sigillate tranne una, o meglio una sua parte che Tian non ha esattamente sigillato, dovrebbe però essere in un tempio nel continente e comunque sarebbe stato più proficuo scegliere un altro tempo ammenochè non ci sia qualcosa di preciso esattamente in questo tempo.
    Siamo arrivati a comprendere che questo tempo è singolare e non un semplice passato ho continuato ad arrovellarmi su un particolare: quello che si fa qui non influenza il presente, ma non abbiamo la certezza ne del metodo ne delle intenzioni, tuttavia la cosa mi ha fatto chiedere: e se si stesse cercando di ripescare da questo tempo il Tengu e riportarlo nella realtà?
    Un evocazione spazio temporale dove il fattore tempo ricopre più importanza, avrebbe il vantaggio di un arma nel presente senza privarne il passato.
    Il rituale però è grosso, così come il suo bersaglio, e tira dentro chiunque abbia interagito con le armi, con eventi ad essa connessi e chi manipola il tempo, non uno scotto, ma un inevitabile imprecisione dovuta non dall’evocazione dell’arma quanto della frazione di tempo che la contiene.
    L’ultima domanda che resta è: chiunque abbia avuto a che fare con le armi attualmente nutre un gran risentimento verso le stesse, eccetto qualche stupido invasato chiunque le distruggerebbe perché tutti ne sono stati danneggiati.
    Insomma, quale è la certezza che gli ha fatto fare questa scommessa nonostante il caos che io o altri con i miei stessi ideali potrebbero causare?


    A quel punto del ragionamento sarebbe toccato a Maya e forse avrebbe avuto l’occasione di raccogliere qualche informazione in merito all’ipotesi che aveva tentato di verificare con il rilascio ad Orochimaru e che di fatto gli avevano fatto sorgere i dubbi che l’avevano portato ad applicarlo in quel modo.

    E qui vieni tu.
    Perché sei qui Maya?
    Non hai mai interagito con le armi eppure questo rituale ti ha portato qui.
    La tua presenza è sempre ben evidente nei rapporti accademici quando ci metti la coscia, e c’è sempre stato qualche accademico quando le armi erano in gioco, ma tu non eri nei dintorni e sappiamo che non è possibile interagire con le armi in alcun modo quando sigillate.
    È coinvolto l’uomo del pilastro in questa storia e tu con esso?
    Se così fosse è probabile che la sua scommessa sia quella di riuscire a farci perdere tempo.
    A proposito, non sarebbe male dargli un nome, mi sento un imbecille ad usare questo nomignolo.


    Attese le sue risposte a braccia conserte.
    Se il suo piano con Orochimaru avesse avuto successo contrariamente a quanto ci si poteva aspettare avrebbe retto il gioco, facendosi comunque imprigionare per dare delle false certezze al Veterano, o a quello che ormai reputava tale, avrebbe avuto modo di organizzandosi con la serpe poco dopo.

  14. .

    Flebile Tintinnio

    V






    La risposta di Yato lo fece riflettere.

    No, vantaggi no, però è un elemento di distrazione, una falsa pista che potrebbero volerci far battere per tenerci occupati, volevano questa certezza se hanno scelto di contattare Youkai mentre era a lavoro.
    E onestamente non vorrei stare al loro gioco, ma posso sfruttare i cloni per coprire anche una eventuale falsa pista.
    C’è qualcosa in ospedale che in questa situazione non dovrebbe essere lasciato incustodito?
    Onestamente è una domanda quasi retorica, ma l’ospedale come sai è leggermente fuori dalle mie dirette competenze e mansioni, ricevo praticamente solo rapporti e credo sia meglio sondare il fenomeno nella sua interezza a questo punto, capendo innanzitutto il perché di una manovra così singolare.
    Partendo per la tangente si potrebbe addirittura pensare che tu stesso sia coinvolto per essere una sorta di mediatore tra un eventuale obiettivo e delle indagini sullo stesso.


    Ma evidentemente nutriva fiducia a sufficienza se una volta fatta quella supposizione se lo manteneva accanto.
    Quando Youkai si discolpò Raizen annuì.

    Onestamente fatico a vederlo come responsabile, al limite può inciampare vicino ad un fuuinjutsu di prossimità, ma un carnefice è complesso, l’ho visto passare d ue ore a spingere fuori dall’ufficio una mosca.

    Le motivazioni che fornirono riguardo il loro odore fece alzare un sopracciglio a Raizen.

    Mangiato le stesse cose?
    I cibi danno determinate tracce sensoriali, e neanche tutti, l’aglio ad esempio è distinguibile e immagino tu sia in grado di percepire altri cibi, ma ci sono sfumature in questo fenomeno tra le quali son certo tu possa muoverti.
    Eliminando i cibi perché emettono odori simili a se stessi quando traspirano dal corpo per così dire non penso che una settimana di missione o poco più possa avvicinare i loro odori, è passato anche qualche tempo dal loro ritorno.
    Perché gli odori si mescolino è necessario un certo grado di contatto, il corpo umano ha un determinato odore per via di ormoni, acidità del sudore e batteri presenti, perché queste cose si mescolino non basta sedersi una settimana allo stesso tavolo...


    lasciò il tono volutamente in sospeso, certo un qualsiasi tipo di relazione tra i due lo avrebbe stranito, ma di certo non avrebbe commentato un qualcosa che non lo tangeva minimamente, era solo una questione di lavoro a quel punto e la risposta del soggiorno condiviso non lo soddisfaceva.

    Yamato, Yebiko, Yashamaru e Youshi… li hanno selezionati in ordine alfabetico?

    Borbottò qualcosa su una coincidenza abbastanza inusuale ma sulla quale momentaneamente non spese energie.

    Ci manchi solo tu come capo team.
    Muoviamoci comunque.


    Annuì a Tetsuba riconfermando le sue scelte.

    Certo che è diverso, la convenzione è la morte del sentimento.
    Onestamente non trovo particolari pro o contro per allertare Seishinno, a seconda della persona qualsiasi gesto apparirebbe come positivo o negativo, per cui manteniamo questo gruppo il più contenuto possibile.
    Gli chiederemo appena avremmo qualcosa di concreto da chiedergli, arrivare a casa sua dicendogli che nel suo clan c’è uno che si sta travestendo suona più come un sospetto anche verso la sua persona che altro.
    E poi la nostra presenza qui probabilmente lo porterà a raggiungerci.
    Sarò onesto, la situazione è nebbiosa, non so bene ne cosa aspettarmi ne quando, già ho il timore che le particolari modalità con cui tutto questo è avvenuto sia per mettere la nostra attenzioni in determinati punti, quindi meno agitiamo le acque, meglio è.
    Anzi…


    Dovette fare un altro clone, ma Tetsuba non poteva saperlo, anche perché compose un sigillo ma non sarebbe accaduto niente, solamente dopo qualche secondo quando si fossero allontanati, ad una ventina di metri dal punto in cui aveva composto i sigilli sarebbe comparso un suo clone che nella nuvola di fumo avrebbe trovato il tempo per trasformarsi in un biondino piuttosto anonimo con una coda di cavallo sbarazzina.
    Così travestito si sarebbe recato da Seishinno, chiedendo di dovergli parlare in merito ad una questione di rilievo. [Nota]

    Buongiorno Seishinno, sono Raizen.
    O meglio, un suo clone.
    Scusami, anche per un piccolo sopralluogo in una delle residenze del clan, purtroppo l’evenienza mi impone una certa fretta.
    Ho due favori da chiederti.
    Mi serve qualche informazione su Yamato Yamanaka.
    Stamattina era biondo come di norma per il vostro clan, e una manciata di minuti fa non solo aveva i capelli rossi ma aveva uno spiccato talento nel produrre e controllare catene e per teletrasportarsi via insieme ad un chunin.
    Capirai che il secondo è proprio quello di ricostruire la sua storia e linea di sangue ed eventuali contatti con il clan, immagino che qualsiasi Yamanaka abbia modo di interfacciarsi al clan ed eventualmente mostrare se ha o meno attitudine con la vostra tecnica segreta.
    L’originale è già nella sua abitazione, non sono passato da qui perché non sapevo come ti saresti voluto porre in merito e non volevo rischiare di farti un torto o farti pensare ad un gesto di accusa o sfiducia nei tuoi confronti.
    Inoltre era evidente dal comportamento di Yamato che qualsiasi cosa sia in atto li abbiamo colti di sorpresa anche se per puro caso, più agiamo in fretta più saranno scoperti e questo era il modo più rapido.
    Sono inoltre state richieste particolari coperture dalla famiglia di Yamato o da altri membri del clan?
    Missioni, movimenti, libertà decisionale p utilizzo di tecniche segrete non appartenenti al clan...


    Era nel completo rispetto dei suoi ruoli e mansioni, ma sapeva anche che i capiclan erano territoriali e amavano mantenere una certa aura di rispetto e intoccabilità soprattutto entro i confini dei loro quartieri ed era decisamente meglio averli dalla propria parte anzichenò.
    Intanto nell’abitazione Kubomi suggeriva che Tekuro non era la scelta migliore, ripiegando su Hikihime per la quale sembrava nutrire una certa ammirazione, sintomo del fatto della vitalità dei suoi sentimenti, elemento sempre positivo quando si parlava dei draghi bianchi.

    Salute a te Hikihime.

    Le diede il tempo di studiare la dimora e dopo aver sentito il resoconto annuì.

    Chiaro.
    Puoi anche dare un occhiata al nostro chakra?
    Ancora Kubomi non riesce a capire se siamo sotto effetto di Fuuinjutsu o Genjutsu.
    Poi ci sposteremo in casa.
    Non vorrei incappare in dei fuuinjutsu, ma non abbiamo troppe capacità per rivelarli a questo punto.
    Hikihime i fuuin non dovrebbero avere delle porzioni di chakra al loro interno utili ad attivarne gli effetti?
    Dovresti poterle rintracciare in caso, no?
    Se esiste qualcosa a protezione dell’intera dimora immagino possa essere al centro della stessa mentre la porta potrebbe averne qualcuno di prossimità nelle sue vicinanze, per il resto non credo che abbiano tappezzato la casa.
    Tetsuba, visto che li senti arrivare, percepisci tra di loro odori familiari?
    Sei stata in grado di capire che l’odore di Youkai era simile a quello di Yamato, magari tra quelli in arrivo qualcun altro ha delle somiglianze.


    Avuta conferma che non erano sotto l’effetto di particolari tecniche illusorie avrebbero varcato la soglia della casa dandosi un occhiata attorno mentre procedeva verso la cantina.

    Immagino il meccanismo esista a protezione della segretezza del passaggio ma anche come controllo, se lo usi è come dichiarare che hai un lasciapassare.
    O magari disattiva altri meccanismi difensivi nel passaggio, non sarebbe male trovare il meccanismo.
    Da solo potrei cavarmela con l’aiuto di Kubomi, ma non riuscirei a portarti con me ed immagino a questo punto tu non voglia essere lasciata indietro.


    Giunto nella cantina avrebbe quindi iniziato a ispezionarla alla ricerca di segni della presenza del passaggio che non sapevano bene dove fosse ne come si attivasse.
    I draghi infatti potevano sentire a grandi linee cosa era successo lì sotto ma il suo occhio esperto poteva ricercare tra gli spigoli, cambi di materiali nella parete o spazi tra gli scaffali e la parete tagli che permettevano alla stessa di muoversi. Una volta identificata se fosse stata di natura meccanica era molto più facile che il meccanismo di attivazione fosse lungo la stessa parete per evitare troppi snodi.
    Tracciare i meccanismi non sarebbe poi stato complesso, da qualche parte c’erano ingranaggi e se l’attivatore era lontano c’erano anche dei bracci di trasmissione, tutti elementi che dovevano essere ospitati nel muro che quindi in alcuni punti sarebbe stato cavo e quindi avrebbe suonato in maniera diversa.

    Tetsuba, presta orecchio.

    Dopo quell’avvertimento e seguendolo a sua volta, avrebbe iniziato a picchiettare nel muro col suo guanto armato, compiendo dei semicerchi fino ad identificare una parte che suonava in maniera diversa per poi seguirla fino a qualcosa di simile ad una leva o interruttore, volendolo comprendere prima di attivarlo, guardando con tutta quella attenzione in realtà si aspettava anche di poter trovare un qualche indizio lasciato da Youkai, un filo di Arianna o una briciola avrebbero detto ad occidente.



    [Team Y]



    Intanto il clone si muoveva insieme a Yato, ricomponendo l’altra parte del quadro, il primo soggetto sarebbe stato l’Akimichi, tale Youshi, un tipo assai diverso dall’unico Youshi che conosceva: quel guercio kiriano saccente.

    Ciao Youshi, ti chiederei della ferita, ma suppongo vada meglio.

    Accennò un sorriso di cortesia, pur mantenendosi composto per via del ruolo che comunque ricopriva.

    A seguito della missione sono sorte delle complicazioni, non ho avuto modo di leggere i rapporti, ma Yato mi ha anticipato che tutti e quattro siete tornati con discrete ferite, e se qualcuno riesce a rendere necessarie delle cuciture ad un Akimichi vuol dire che qualcosa non è andato poi troppo bene.
    Mi faresti un resoconto?
    Scopo della missione, ruoli ricoperti dai vari membri e anche cosa vi ha fatto subire questi danni.
    Yamato ha avuto qualche piccola complicanza nonostante in un primo momento sembrasse che Yato avesse fatto un buon lavoro con lui, e stiamo cercando di capire cosa abbia messo a soqquadro il suo fisico per causare una reazione simile.


    Se Youshi avesse richiesto delucidazioni Raizen avrebbe scosso la testa, anche verso Yato.

    È importante avere un resoconto dettagliato, Yato concorderà con me che darti ulteriori dettagli ti farebbe focalizzare su alcuni dettagli piuttosto che su altri, mentre saremmo noi a doverti guidare nella scelta di quelli più utili.

    Solamente quando avesse ricevuto qualche risposta si sarebbero mossi verso il duo rimanente, era infatti su quelle risposte che voleva iniziare a fare una comparazione, inserendo dettagli via via che potessero trarli in fallo se fosse stato necessario. Aveva infatti capito che per il team quella era una giornata di riposo non sarebbero scomparsi da un momento all’altro, soprattutto a mura chiuse, in quella situazione anche i movimenti in reazione all’indagine di Raizen erano importanti.

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