Posts written by Deidara

  1. .
    Perdonate il ritardo veramente galattico, ma ho risposto alla giocata! ^_^ C'è stato un piccolo scambio di persona -il primo di molti, credo! XD- e Hamano ha preso Celia in luogo di Deidara!! XD
  2. .
    Finalmente ho risposto alla giocata alle mura!!! Era una vita che dovevo farlo!! >_<
    E ho buttato giù un post veloce su "in cerca del viola", così ho concluso ufficialmente la giocata!!! =D
    Ora mi manca il post all'obitorio e quello all'addestramento con Febh, poi sono inaspettatamente in pari con tutto *-*//
  3. .

    No... non era successo veramente. Il Rosso non si era messo davvero a strepitare di un fantasioso attacco al villaggio, scatenando il panico nei guardiani e l'intervento dell'unico essere al mondo deficiente quanto il Chikuma stesso: Hamano Iga, sfortunatamente un sand scorpions e aspirante boy scout. Fra quest'ultimo e Deidara non scorreva esattamente un rapporto di reciproco odio, però i loro caratteri erano del tutto incompatibili e peggio ancora Deidara lo considerava adatto al massimo a recuperare gatti sugli alberi ed aiutare le vecchiette ad attraversare la strada, mentre l'inflessibile Iga aveva delle difficoltà ad accettare "l'estro" della bionda compagna. Mettici anche un Hoshizuku di passaggio e la miscela era dinamite pura, in cui uno era la fiamma e l'altra il materiale esplosivo.
    Problema numero due: Hamano non aveva mai visto Celia. Bella forza: quel giorno doveva essere un po' il debutto dell'averla nella vita mondana di Suna, fino a quel momento erano in tre a conoscere la sua esistenza: Shay di Konoha, Shaina e Deidara stessa! Il risultato fu che Hamano, nella fretta, complice la statura ridotta della diretta interessata non vide la compagna -che era rimasta più indietro fra gli studenti impegnatissima a spalmarsi una mano aperta sulla faccia come conseguenza dell'infelice uscita di Hoshi- e ghermì la gemella della biondina in luogo di Deidara stessa.

    Cattura-88

    « Prima o poi li ammazzerò entrambi, quei due...»
    Si lamentò la neo-diciottenne Deidara Yagi, rimasta nel gruppo di studenti mentre Hamano portava via Hoshi e Celia.
    « ... ma temo che di questo passo ci penserà quella là.»

  4. .

    Nella vita, in qualsiasi cosa il successo dipende da un cinquanta percento di abilità e dal restante cinquanta percento da fortuna. L'abilità è un insieme di elementi molto diversi fra loro: competenza, intelligenza, esperienza, semplice talento. La fortuna è il caso, un'entropia di minuzie, quanto di più imprevedibile esiste. Perfino i professionisti più capaci ed i piani più geniali crollano come castelli di carta di fronte al caos, quando tutto ciò che gli uomini chiamano destino decide di intervenire, trasformando un sicuro successo in una trappola mortale. Era ironico: molto probabilmente se Deidara avesse avuto modo di ammirare il piano di Hoshi forse avrebbe fatto dono del rosso di uno dei suoi rarissimi e preziosi momenti di approvazione, anche se nascosti dietro il velo inesorabilmente tsundere dei suoi modi. "Sì, non c'è male -avrebbe detto squadrando il jonin con una sfumatura di stupore-, sei riuscito a superare il livello di uno scimpanzé riuscendo ad imbastire qualcosa che somiglia vagamente ad un'azione intelligente". E per il Chikuma quello sarebbe stato un gran momento, perché strappare simili complimenti dalla biondina era un'impresa che richiedeva qualcosa di davvero furbo e veramente ben pensato.
    Questo, però, ovviamente premetteva che l'azione del Rosso fosse volta a qualcosa di utile. In una missione in cui è necessario recuperare un oggetto di importanza capitale Deidara avrebbe potuto scucire cotanta lode, o magari se fosse necessario infiltrarsi in una roccaforte superprotetta per concludere debitamente una qualche impresa degna degli scorpioni delle sabbie. Non avrebbe mai detto nulla di simile se l'obbiettivo fosse quello di intrufolarsi nelle stanze di un'ignara e del tutto indifesa fanciulla intenta a fare il bagno, anzi probabilmente avrebbe spezzato un paio di costole al Turbine Rosso della Sabbia, o anche più di due se avesse saputo che l'ignara fanciulla in questione era lei stessa. Deidara è permalosa e terribilmente violenta, ma sopratutto è carina: come può Hoshizuku Chikuma alzare le mani su di lei?? E lo sa bene, quella piccola pazza, non avrebbe smesso di pestarlo a sangue nemmeno dopo averlo ridotto ad una massa informe di carne e sangue.

    Questo, intendiamoci, richiedeva però che sapesse che cosa il Rosso era intenzionato a fare. In quel frangente, mentre il volpino delle sabbie correva fra il condotto di areazione, era tuttavia impegnatissima a lavare con cura i lunghi capelli biondi, che proprio Hoshi aveva bistrattato, offendendoli in quella maniera così scurrile e fastidiosa.
    « Quel cretino... »
    Borbottò fra se, seduta su di un catino mentre stendeva accuratamente le lozioni protettive e nutrienti che servivano a rafforzare e mantenere lucenti i capelli. Deidara aveva i capelli leggermente mossi, non così tanto da apparire evidente ma abbastanza da guadagnare molto volume una volta asciutti. Da bagnati erano una lunga ciocca che in quel momento ricadeva sul corpo, e con gesti metodici e aggraziati venivano spazzolati dalle mani della ragazza. Il suo borbottio infastidito l'avrebbe sentito perfino Kyo, poiché proprio allora irrompeva silenziosamente nella camera. Deidara conosceva Hoshi da una vita, però non immaginava che potesse arrivare a tanto. Anzi, lo considerava stranamente innocuo rispetto a certi altri individui -come il povero Yami, pace all'anima sua- il cui livello di perversione non era neanche un'unghia di quello del Chikuma. Era questo il motivo per cui non aveva preso alcuna precauzione al di là dello sbarrare la porta chiudendola a chiave a doppia mandata. Era certo, tuttavia, che la strategia adottata dal Sunese era tanto elaborata e imprevedibile che la biondina non avrebbe mai saputo contrastarla in alcun modo nemmeno conoscendola, il che gli permise di comparire in uno sbuffo di vapor bianco.

    Da cosa dipende il successo di una qualsiasi azione? Dall'abilità, per il cinquanta percento.
    ... Dalla fortuna, per il restante cinquanta.

    CITAZIONE

    -.. diamo inzio all'operazione Tigre contro Trr.. trige.. trite.. oh al diavolo!!!..-


    Caso volle che Deidara chiuse il rubinetto dell'acqua calda proprio un attimo dopo l'apparizione del Chikuma, provocando il leggero rumore d'acqua che si muoveva che Hoshi poté udire dal punto in cui si era materializzato, neanche quattro passi dal suo obbiettivo finale: il piccolo mucchietto di vestiti posti proprio davanti alla porta aperta per metà del bagno, lì dove Deidara li aveva gettati di malagrazia. La gonna giaceva abbandonata di traverso sul letto, mentre la giacca era finita in un angolo distante dal mucchio principale. Ma maglietta, sottoveste, leggings e, non ultimo, l'intimo stesso erano accatastati li uni sugli altri alla rinfusa, un mucchio da cui sporgeva il reggiseno di un graziosissimo bianco niveo, ma non l'obbiettivo finale della missione impossibile del Chikuma, sicuramente nascoste dalla fastidiosa presenza degli aderenti pantaloncini neri che Deidara indossava abitualmente quando portava la minigonna.
    L'improvviso cessare del rumore di acqua fu insieme sfortuna nera ed una disattenzione enorme del Rosso, la cui frase figa da film venne pronunciata nell'istante stesso in cui la stanza piombò nel più totale silenzio, che rese un sussurro indistinto l'equivalente di un refolo di vento, troppo poco per essere udito da Deidara, ma più che sufficiente perché fosse captato il suo istinto (femminile o di kunoichi decidete voi...). Ancora seduta sul catino Deidara si bloccò, il braccio disteso e la spugna ancora intenta a scivolare sulla pelle bianca. Le era sembrato di udire un rumore, ma era più un'impressione che una vera e propria certezza, quindi si limitò a immobilizzarsi d'istinto, prima di riprendere a spazzolare con cura braccia e busto, contorcendosi per raggiungere la schiena rivolta verso la porta semi aperta.

    Hoshizuku aveva ora un ostacolo imprevisto. Aveva provocato un mezzo allarme nella furia bionda rintanata nel bagno, abbastanza perché un secondo errore, anche minimo, ne facesse sorgere il dubbio di non essere da sola in quella lussuosa suite. Deidara non è paranoica, però è pudica come poche fanciulle al mondo, se le viene il piccolissimo dubbio di essere spiata non esita a controllare, anche solo per fugare quella remota possibilità. Peggio ancora: il tesoro era in una posizione rischiosissima, neanche tre metri in linea d'aria dall'ignara Yagi e ben visibile da quest'ultima se solo si fosse voltata.
    Il potentissimo Konen’nin del monte Hitozatohanareta avrebbe rischiato il tutto per tutto o avrebbe desistito di fronte ad una così alta probabilità di essere scoperto?? Per fortuna era stato evocato provvidenzialmente in un angolo morto, che gli impediva di vedere Deidara ma che al contempo impediva anche a quest'ultima di scorgerlo, dunque esisteva una concreta possibilità di agire indisturbati entro certi limiti. Il premio vale davvero il rischio di rimanere barbaramente uccisi dalla ragazza più feroce che Suna abbia mai conosciuto...?

  5. .
    E' una decisione che non condivido, il regolamento dice tutt'altro e al solito l'impressione è quella di due pesi e due misure.
  6. .
    CITAZIONE (Hoshi @ 27/3/2012, 22:12) 
    DEIDIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! HO POSTATO IN QUEL DI KIRI!!! \*O*/

    Ma...!!! X°D Oddei... ohm... ok, devo inventarmi qualcosa.

    Frattempo ho postato per sensei nella giocata di background di Deidi... zucchero a palate ù__ù devo prendere un appuntamento dal dentista per via della carie che mi esce, dopo questo post. XD
  7. .

    Crollò in un fiotto di singhiozzi e lacrime nel momento stesso in cui si abbandonò al petto di Shaina, la guancia che bruciava tremendamente lì dove la sensei l'aveva colpita, ma più di tutti il cuore che sanguinava quanto il braccio spezzato del domestico, che per il dolore aveva perso i sensi. Tutta la stanza era un misto di caos e gelo: le cameriere e gli Yagi stessi che non potevano credere ai loro occhi, e con misto di paura e incredulità osservavano la dolce nipotina, uno scricciolo di diciassettenne, che piangeva dopo aver quasi ammazzato un uomo sotto i loro occhi. Ma Deidara non li vedeva, per qualche lungo attimo si era davvero persa in un altro mondo, e forse ci sarebbe anche rimasta se Shaina non l'avesse stretta a se. A volte, restarsene in un mondo tutto proprio è dieci, cento, mille volte meglio della realtà, così come un mondo di colori -o di vuoto- è dieci, cento, mille volte di tutte le sfumature terse e amare del grigio, quelle che spesso sono tanto simili al nero quanto la fuliggine o l'acqua sporca e impura. Deidara avrebbe preferito davvero il niente, a quei grigi. Sparire nel nulla, cessare di esistere... è molto meglio. Molto meno doloroso.
    La sensei è una persona buona. Deidara, almeno a livello istintivo, se n'era accorta il giorno stesso in cui l'aveva conosciuta, secondo quegli strani processi metà chimici e metà magici che determinano le interazioni fra le persone. Shaina Otori è una persona dolce, per questo inizialmente aveva cercato di tenerla lontana, salvo poi affezionarsi irrimediabilmente a lei fino a volerle bene come se fosse la persona più speciale di questo mondo. E lo era, una persona speciale. Per Deidara era la più speciale di tutte...

    Tuttavia...
    A volte...
    Anche chi ti vuole bene...
    Perfino chi cerca di salvarti...
    ... Può farti male.
    Un dolore al petto forte come una pugnalata.

    CITAZIONE

    Io posso accettarla, ma voi ci riuscireste ancora? Vorreste vederla camminare tra le brave ragazze dei vostri amici nobili e ricchi con la stessa carica di una bomba a orologeria?


    Sgranò gli occhi arrossati e gonfi, staccandosi istintivamente da quell'abbraccio protettivo in un istante di rifiuto. C'erano almeno mille voci che le urlavano in testa che era una stupida, e che stava facendo la cosa più sciocca di questo mondo. Però guardò la sensei chiedendole in silenzio il perché di quelle parole, lesse nel suo sguardo tutto ciò che voleva vedere, ignorò la fitta al cuore che quel modo di definirla le aveva provocato e scelse di non pensarci. Non sono una bomba ad orologeria! Non sono cattiva. Per te potrei anche diventare la persona più buona del mondo. Se me lo chiedessi tu, saprei fare qualsiasi cosa pur di guadagnarmi una benedizione ed un paio di ali bianche. Lo farei davvero, se solo tu me lo chiedessi, quindi... non dire che sono così. Non lo sono, davvero.

    « Sensei, io... »
    Nessuno aveva il coraggio di parlare, nella stanza. C'era un singhiozzare sommesso di una ragazza che non riusciva a guardare il gomito spezzato del suo ragazzo, e non sapeva come fare ad alzarlo e portarlo via da lì, lontano dal mostro che gli aveva fatto questo. C'era il cuore in gola di due anziani, che avevano visto la loro nipotina fare qualcosa di orribile e si erano sentiti dire in faccia la verità che volevano ignorare, così com'era e senza sconti, da una persona che disprezzavano. C'era Deidara che non riusciva a dire niente anche se avrebbe voluto dire qualcosa, qualcosa di importante. C'era, infine, una sagoma bianca che si sporgeva alla porta aperta, e con uno sguardo incolore abbracciava la stanza in cerca di qualcosa, senza nemmeno riconoscere la figlia.

    « Idewari-sama...? »
    La voce della madre di Deidara aveva una sfumatura fanciullesca, un po' come quella di una bambina che chiede dove si trova la madre. Tuttavia sul suo volto non c'era niente, se non una maschera vuota. E poiché nessuno, in un primo istante, seppe risponderle, quella voce tanto simile a quella di una bambina si tinse di un'impercettibile sfumatura di delusione, che spiccava come una piccola macchia a margine di un foglio totalmente bianco.
    « Non è ancora tornato... »

    « Papà non torna, mamma. »
    Deidara si asciugò le lacrime con le mani, poi rivolse a Shaina uno sguardo pieno di vergogna.
    « E' morto... »
    Abbassò lo sguardo e chiese scusa.
    Lo stesso sguardo di pochi giorni prima, quando sotto la pioggia era tornata da lei per chiedere scusa.

    Scusami se ti ho tradita. Scusami se ti ho fatto male.
    Scusami se non riesco a guardarti negli occhi.
    Scusami se ho fatto cose orribili.
    Scusami se sono sporca.
    Ti prego. Perdonami almeno tu.


    « ... L'ho ucciso io. »
    Le sfuggì un singhiozzo.
    « Ho ucciso anche la zia. Li ho uccisi entrambi. »
    Quel giorno le lacrime non ne volevano proprio sapere di stare dentro gli occhi...

    Cattura-87

    « Voglio tornare a casa. »

  8. .
    CITAZIONE (Kalastor @ 27/3/2012, 17:37) 

    (IMG:http://img861.imageshack.us/img861/6489/img3543.jpg)



    Rubata spudoratamente da FB e modificata malamente ma a nessuno importa :ahsi:

    Direi che ci sono parecchi errori rxhud3dxnwrmotvxwnfrzwzqn7
  9. .

    Lo lasciò andare. Non aveva motivo di trattenerlo, e inoltre non le dispiaceva potersene restare un po' da sola. Erano giorni che restava in compagnia di quello scalmanato e del suo degno compare, i suoi nervi ora chiedevano pace. Prese per se la chiave della sua stanza, passando ad Hoshi la sua e guardandolo scocciata mentre schizzava come una saetta nelle sue stanze, diretto verso un bagno. Per inciso, quella era anche la stessa meta di Deidara, la quale si chiuse dentro a doppia mandata e si abbandonò ad un sospirone sollevato. Beata solitudine, ma chi è l'idiota che ti ha dato connotati negativi? Starsene da soli è il massimo. Fai quello che vuoi, lo fai quando lo vuoi, e sopratutto non devi adeguarti ai gusti ed alle abitudini nessuno. Sia ben chiaro: era felicissima di poter vivere con Shaina-sensei, però la sua indole di tanto in tanto esigeva di poter rimanere da sola con se stessa.

    La stanza soddisfaceva i suoi gusti. Era vasta quanto un appartamento, pulita di fresco ed arredata con gusto con mobili di legni pregiati. C'erano tavoli foderati in vetro ed armadi pronti ad accogliere interi guardaroba, un bagno di foggia squisitamente moderna e un letto matrimoniale abbastanza grande da farci stare un'intera famiglia. Il balcone era così ben fatto da perdonare il panorama squallido di Kiri, e sopratutto ovunque aleggiava una piaceva fragranza silvestre. Due minuti là dentro bastarono a farle cambiare idea: niente doccia, bensì un lungo e rigenerante bagno, e poi la maschera totale per i capelli, che quell'idiota di Hoshi le aveva messo la pulce nell'orecchio ed ora temeva davvero che si fossero rovinati per via di quell'orrido clima che regnava sovrano in quel maledettissimo posto. La sua prima preoccupazione fu circa la temperatura della stanza. Aumentò il riscaldamento di dieci tacche, perché a Kiri faceva un freddo infame e lei odiava le temperature rigide. Poi abbandonò le scarpe allo scalino dell'ingresso, ordinandole con cura nell'apposito ripiano, dopodiché tolse la gonna e scivolò fuori dalla maglia abbandonando tutto quanto qua e là a casaccio, un vizio che aveva quando viveva da sola e che aveva solo finto di perdere durante la sua permanenza biennale all'Ame no Kisaki, il liceo femminile dove gli zii l'avevano confinata. Tirò fuori dalla giacca alcuni rotoli jutsu, uno dei quali conteneva le sue spade. Gli altri erano adibiti a ruoli più pratici, dentro aveva stipato praticamente tutto ciò che aveva per essere sempre pronta a tutto. Prese cosmetici, spazzola e phon, scegliendo però di sfruttare gli asciugamani messi a disposizione dall'albergo. Si posizionò davanti allo specchio analizzando i capelli con modi clinici, prima di provvedere a struccarsi con cura e metodo. Frattempo l'acqua calda vociava allegramente nella vasca poco distante, ed il riscaldamento praticamente al massimo riempiva la stanza di una piacevole aria calda. Deidara legò i capelli in una crocchia, poi si liberò di quel poco che le era rimasto buttando anche quello fra i mucchi di abiti. Infine si abbandonò al dolce abbraccio dell'acqua calda.

    Mentre chiudeva gli occhi e si rilassava, inviò mentalmente una scarpata in faccia ad Hoshi, un calcione in piena nuca ad Hamano, e un grazioso dito medio alzato a Kiri ed al suo Mizukage, salvo rifiutarsi da quel momento in poi di rivolgere ulteriori pensieri a quei dannati rompiscatole.
    "Morite tutti quanti, se vi aggrada. Per un'ora o due, io non esisto."

  10. .
    CITAZIONE (Sharingan Kaworu @ 26/3/2012, 19:07) 
    Buonsalve, cercherò di essere breve dato che ho solo cinque minuti prima dell'allenamento. Essendo "tornato", mi si pone la questione dell'aggiornamento della scheda del mio PG o del renderlo un PNG e fare un pg ex-novo (secondo caso di cui ho già parlato due-tre sere fa col buon Kalastor, ma vista l'ora tarda non mi venne da chiedergli del primo caso). La mia domanda, nel primo caso, ovvero decidendo di tenere il mio pg, quali penalizzazioni/adeguamenti/cambi dovrei fare, oltre al già noto "declassamento" all'energia Nera (NB: che comunque non mi crea alcun problema, anzi)? Vorrei sentire il parere dello staff, ma sentitevi liberi di dire la vostra :zxc: GrEzie in anticipo.

    Non ho capito la domanda: è successo un sacco di volte che un utente anche di energia molto alta se n'è andato per un periodo di tempo più o meno lungo e non ha mai subito nessun declassamento di sorta, perché tu dovresti essere diverso?? XD
    Mi sembra che il regolamento adesso tratti in modo diverso energie supreme e divine, ma se tu stesso vuoi declassarti a nera per adeguarti non vedo il problema.
  11. .
    CITAZIONE (Ledah @ 25/3/2012, 23:58) 
    Postato una mia cronaca, la grafica ovviamente differisce da quella degli altri perchè sono il solito diverso! °°/ non mi piace per niente quella standard, ed anzi mi fa ribrezzo il concetto stesso di "standard" in un GDR.

    *This ù-ù/
  12. .
    Asd.

    Edited by Deidara - 6/6/2012, 23:05
  13. .
    CITAZIONE (-Max @ 25/3/2012, 13:24) 
    Si ma noi dobbiamo fare 18 post attivi :argh: sempre che uno dei due non si arrenda prima x'D

    Seh, seh. Tutte scuse per non ammettere di essere lenti e paciosi! XD
  14. .
    Ridendo e scherzando Deidara e Shiltar sono già a metà del combattimento ù___ù di questo passo finiamo prima noi che Hoshi e Max, tié! *guarda Hoshi e Max con aria altezzosa*
  15. .
    CITAZIONE (Febh @ 25/3/2012, 10:35) 
    hai idea di cosa ci vuole per mettere in difficoltà dei mostri sacri come i vostri pg? :sinve:

    Grazie per aver indirettamente definito "scarsa" la piccola Deidara visto che a lei hai riservato le tue evocazioni invece di PNG ubermega sgravi ù__ù *tono di voce uberoffesissimo*
1031 replies since 8/9/2007
.