Votes taken by Shiltar Kaguya

  1. .

    Il Piano d'Azione


    Priorità



    [Primo Breefing]

    Quant'è brutto!
    L'attenzione del Risorto era leggermente catturata dall'orrore che era il volto di Goemon, mentre manifestava la sua diffidenza.
    Fratello, non fissarlo, è maleducazione!
    Tanta era l'attenzione del Kaguya, che quasi non colse la prima parte del discorso di Maschera Tre su come avesse dato lui a Namae il volto del "Fiore Nero", con tutta una serie di accenni ad "indossare la maschera di chi lo ha fatto" ed altre cose simili.
    Tutti concetti che al Mercenario erano del tutto ignoti, ma non gli impedirono di capire che al terzo livello c'erano speranze di trovare delle risorse per la "resistenza".

    [Kujo & Mikawa]

    La discussione con Setsuna Kujo iniziò nel modo più assurdo possibile.
    Chissà come fa a parlare di noi in ogni discorso?
    Non gongolare, Ossicino, la sento da qui la tua vanità! AHAHAHAHAH!!!
    Un pochetto ha ragione, fratello: ti percepisco anch'io gongolare.
    Poi la discussione virò sul renderlo una sorta di...
    Produttore di prole! AHAHAHAHAH!!!!
    In effetti, fratello, dovresti chiedergli come se la cavano con i parti gemellari...
    Lo sento il tuo sarcasmo, fratello, non ti si addice.

    La reazione di Setsuna alla notizia del clone sconfitto fu, però, ancora più inattesa: non aveva pensato al rischio che i cloni potessero ucciderla.
    No!, fu la prima reazione del Kaguya a quella eventualità, la seconda fu di fermare il Kujo prima che si allontanasse, prendendolo per il braccio.
    Michi non morirà. Punto. Finché ho fiato in corpo, ti assicuro che farò tutto ciò in mio potere per impedirlo.
    Goemon non mi ha specificato questo particolare e non ce la facevo a guardare il clone, tanto meno a parlarle oltre.
    Ti posso assicurare, però, che la salveremo. Dammi solo un pò di tempo, per capire qualcosa in più sulla condizione qui, così da poter salvare non solo Michi, ma anche la Zanna, possibilmente.
    , avrebbe tagliato corto, mentre gli Hai Urami leggermente brillavano dai suoi occhi.

    [...]

    La reazione della giovane Mikawa fu, ancora più inattesa, e decisamente offensiva, non tanto per il dito puntato al petto, quanto per le parole ed il tono usati.
    Ora sono stufo.
    Uhhhhh l'Ego s'è arrabbiato!
    Ora glielo spieghiamo noi!
    Fratello, buono!

    Sono abituato ai toni che mi rivolgete, diffidenti per il mio rispetto verso il vostro villaggio, che vive sulla Vendetta, ma, devo dire che questo è un pò troppo: nessuno mi ha mai dato del vecchio bavoso!
    Qui c'è più o meno un villaggio a rischio di essere annientato, non conosco le condizioni di Michi e lei, capoclan Mikawa, pensa che mi sarei avvicinato solo per prenderla in giro?
    , domandò con un tono meno accondiscendente.
    Non conosco questa sua zia, non ho idea di come la trattano gli altri, né tanto meno del fatto che lei è appena diventata chunin: Tsubaki-sama, poco fa, l'ha presentata dicendomi che era la capoclan.
    E relativamente al suo parere, grazie della visione d'insieme, molto utile, ma più che altro ero interessato a capire quali erano le capacità dei ninja che ci sono qui, ora. Perché sto per proporre un piano un pò rischioso allo Shoga, a Tsubaki-sama ed a Goemon-san, quindi mi serviva un parere da chi è qui.
    , tagliò corto il Mercenario.
    E' anche vero che noi non conosciamo sua zia.
    Anzi, non abbiamo obiettato sulla questione della madre.

    Ed un'ultima cosa: mi creda, lei non vuole che ci sia Carità da queste parti. e su quel ultimo commento si diresse verso il Chiba, che lo osservava senza parlare, con uno strano messaggio appeso al vestito.
    Che cos'è un Soma?
    Sarà un qualche tipo di clone?
    Fosse un clone, pensi che lo lascerebbero qui?
    Hai ragione anche tu, fratello.

    A quel punto, indietreggiò, per interagire con il trio di ninja più forti di quella resistenza.

    [Secondo Breefing]

    Clan Sekai e Culto Sekai? Ci sarebbe differenza?
    Le Legioni? Li creavano questi Sekai?
    Quindi ci sono tre clan che provengono dall'esterno?
    Sono stati addirittura scacciati questi Sekai?
    Chissà cosa c'è in questo tempio Sekai...

    Quando anche i commenti sulla natura dell'Abisso furono conclusi, il Kaguya aveva qualche altra domanda.
    Mi servono delle ultime informazioni.
    Quale sarebbe la differenza fra Clan e Culto Sekai? C'era un intero clan di gente che si faceva divinizzare da dei seguaci?
    E, esattamente, cosa sono queste Legioni? Che vuol dire che venivano creati con il lavaggio del Cervello?
    Gli altri due clan, Enma e Chiba sono giunti assieme alla Zanna? Questi Sekai come vi hanno trovato? Forse conoscevano già questi luoghi?
    In ultimo: nessuno ha mai controllato questo tempio? Dite che dovrebbe essere vuoto, ma c'è qualche certezza in tal senso? Se questo quinto livello è il luogo di addestramento dei jonin, immagino che tutti i Sekai fossero particolarmente potenti.
    , chiese infine.

    Sul Sette Code, invece, chiese: C'è, per caso, qualcuno di quel periodo? Da ciò che ho compreso, la vostra fondatrice vi ha portato qui meno di una quarantina di anni fa, circa.
    Ci sarà qualche ninja di quel periodo? Ho incontrato il padre del Sanga-sama, ma i Nobili non sono proprio attendibili... la nonna della capoclan potrebbe dirci qualcosa? Magari qualcuno sa qualcosa sulle origini di questo Abisso.
    , chiese pacatamente, ma non ne era tanto convinto.

    Quando la donna degli Enma chiese il suo piano d'azione, il Kaguya ispirò e poi parlò: La mia proposta è egoistica, sappiatelo.
    Ho parlato con Setsuna-san e diceva che Michi potrebbe essere a rischio di morte nelle sale del suo clan e, bé, Michi è una delle ragioni principali per cui sono qui oggi.
    , ammise con un mezzo sorriso il Risorto.
    La mia proposta, quindi, è: cinque persone.
    Io, Namae-san, Setsuna-san, uno fra voi, Goemon-san e Shoga-sama, ed uno fra i restanti chunin che sono qui, o il fratello di Tsubaki-sama, o la capoclan Mikawa.
    Queste cinque persone scendono verso il terzo livello: Namae-san assieme ad uno di voi ed al chunin, andranno in cerca di viveri e medicine.
    Non so di preciso le abilità del clan Atori, ma se tutti i Kuei hanno le abilità dei Nobili delle Grotte, allora forse è più sicuro evitare i territori del clan del Sanga-sama.
    Ad ogni modo, mentre questi tre vanno in cerca di viveri, io e Setsuna-sama ci potremmo muovere per trovare Michi: siccome lui conosce la loro residenza, potremmo essere rapidi, spero.
    Una volta trovata Michi, i due fratelli tornerebbero qui, io andrei al livello 5.
    , a quel punto si sarebbe fermato, per osservare gli interlocutori.
    Spiegatemi come raggiungere questo tempio Sekai: forse da solo non potrò sconfiggerli, o far fuggire la Carità, ma almeno capire com'è la situazione, capire come agire e, soprattutto cosa vogliono.
    Almeno potrei recuperare delle informazioni utili, nel peggiore dei casi.
    Che ne dite?

    Stava agli altri dare il loro parere.

    Fratello, ma tu gli Atori non li conosci?
    Io conosco quel lanciatore di spade sottosteroidi, fratello, ma non ho ben chiaro le abilità del loro clan, allora come adesso.
    Vuoi rischiare la nostra esistenza per una fanciulla e per il popolo del tuo nemico?
    Senza Michi non avrei la ragione della mia recita con la Zanna e senza la Zanna non avrei la mia Vendetta sul Sanga. L'una è innegabile per l'altra.
    Tutte belle parole per non dire che ci tieni alla ragazzina!
    Silenzio, Mostro! Michi non morirà finché ho modo di dire qualcosa a riguardo.
    Appunto! AHAHAHAHAH!!!

    Chakra: 114,25/150
    Vitalità: 27/27
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità:  700
    Resistenza: 800
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Antidoto Avanzato × 2
    • Mantello × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Superficie da Richiamo × 2
    • Cartabomba III × 3
    • Rete Rafforzata × 1
    • Sventura Dorata × 1
    • Mano del Bandito × 1
    • Pietra Cremisi × 1
    • Falce di Luna del Purgatorio × 1
    • Falce Nera del Paradiso × 1
    • Stella Azzurra della Libertà × 1
    • Satchū-zai no Aka Hinan × 1

    Note
    ///
  2. .

    Direzione


    Una di Due



    Il mio coinquilino, come vi dicevo, arrivò per ultimo alle Mura di Oto.
    La prima reazione dei suoi compagni di missione? Il ragazzone fustacchioso (parole di Saragi, eh), si chinò verso di lui e lo squadrò.
    Ovviamente Saragi indietreggiò appena, intimidito, mentre l'altro lo squadrava, per poi commentare che sia l'inesperto studente di Oto, quanto il loro capo missione della Nebbia, avevano degli occhi "strambi".
    Si chiama eterocromia..., biascicò, timido, Saragi, che sapeva, fra la sua "altezza" ed i colori di due occhi diversi, di essere come minimo bizzarro (aggiungete che condivide la casa con un serpente, capirete che non è il più popolare del circondario).

    Il terzetto, comunque, partì per la missione ed il suddetto ragazzone, tale Hisagi, anche lui uno studente, parve essere quello che conosceva meglio la zona.
    A quanto pare era cresciuto ai confini del Bosco dei Sussurri, posto che, credete a me che sono un serpente, non è il migliore dove andare a vivere se sei un animale in cima alla catena evolutiva ed alimentare, figurarsi se siete degli umani.
    Hisagi, però, fece notare una cosa più ragionevole: considerando solo le vespe e le liane, che cosa c'era di così strano e sorprendente in dei roditori abbastanza grossi da assalire bambini?

    Fu per questo che, alla domanda successiva, Saragi rispose: Probabilmente andare prima di tutto al villaggio è la scelta migliore: potremmo capire meglio cosa sta succedendo, perché questi topi sono così pericolosi da richiedere dei ninja., seppur due su tre erano degli studenti ed uno degli studenti era l'inesperto piccolo "Shi".
    Ma tutto questo, lui non lo disse.

    [...]

    Il villaggio era ad un'ora e poco più dalla posizione del terzetto, allontanandosi dal bosco, per arrivare ad una zona in campagna con delle risaie a terrazze.
    Stupendo., pensò sbalordito ed affascinato Saragi, guardando quelle creazioni del lavoro umano, una cosa che non aveva avuto modo di sperimentare ed osservare spesso.
    Certo, le abitazioni non erano granché, ma la struttura delle risaie e tutto il lavoro che ci doveva essere voluto per crearle, era qualcosa di innegabilmente impressionante per il mio giovanissimo amico.
    Credo che dovremmo parlare con le famiglie dei bambini aggrediti.
    Qui non siamo vicinissimi al Bosco: sono stati i bambini ad avvicinarsi, o i topi? E nel secondo caso, quante volte lo avevano già fatto prima? Non penso sia normale estendere così il proprio territorio di caccia.
    Giusto?
    , chiese ai due compagni di missione, attendendo un parere ed un più ricco piano d'azione da parte loro.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Hanbo × 1
    • Uchiha Shuriken × 4
    • Lama Interna × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1

    Note
    ///
  3. .

    La Prima Missione


    Incontro alle Mura



    Saragi era da poco arrivato ad Oto, con i suoi pochi averi aveva trovato un minuscolo appartamento dove vivere, un monolocale, credo lo chiamino: c'era un divano, su cui dormiva, un mobiletto con un cucinino, due sgabelli ed un tavolo, dove dormivo io.



    Saragi mi ha chiamato "Haku", il ché vi fa capire la fantasia del mio coinquilino e sì, se ve lo steste chiedendo, sarò io a raccontarvi le sue storie, perché, di fatto, lo studentello di Oto passava le serate raccontandomi le sue disavventure.

    In questo caso, parliamo della sua prima missione: era, appunto, solo uno studente e gli era stato assegnato di partecipare con due ninja leggermente più esperti ad una missione per assicurarsi che dei grossi roditori non devastassero un villaggio nelle vicinanze di Oto, una zona di risaie, dove i roditori avevano persino assalito degli umani a quanto mi raccontava, leggendomi le informazioni sulla missiva.

    Dire che Saragi fosse entusiasta è... incorretto: non credo di averlo mai effettivamente visto entusiasta, sapete? Incuriosito, analitico, forse arrabbiato, non è apatico, questo no, ma diciamo che tende a contenere le emozioni in qualche modo.
    Cioé, scherzare, scherza: specie mentre mi dà un topolino come pasto, dicendomi che magari riesce a procurarmene uno più grosso da questa sua prima missione.
    E' anche curioso di sapere come sarà l'altro studente otese che parteciperà con lui alla missione, non ha ancora avuto modo di incontrare veri ninja del villaggio in cui vive, ma è un pò dispiaciuto che sia un genin di un altro villaggio a guidarli, sperava di poter apprendere da shinobi del Suono, dice.

    Vedremo come andrà domani, vero Haku?, mi chiede alla fine, prima di mettersi a dormire sul suo divano, dopo avermi posato nella mia scatola.

    [...]

    Il mattino dopo, Saragi si sveglia presto per prepararsi: controlla il meccanismo della lama interna nel braccio destro, lucida gli uchiha shuriken, sistema per bene le protezioni e poi, Hanbo in spalla, mi saluta ed esce di casa.
    Peccato che per fare tutto questo abbia perso così tanto tempo da arrivare per ultimo alle mura di Oto.
    Vede un giovane che sta finendo di presentarsi, con il coprifronte di un altro villaggio, Kiri, e poi un ragazzo piuttosto possente e, come sempre, si sente un pò fuori posto, con il suo metro e quarantasette di altezza, ma a testa alta (per così dire), guarda i due compagni di missione e si presenta: Saragi Shi, di Oto, qui per la missione congiunta con la Nebbia., dice con tono serio.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Hanbo × 1
    • Uchiha Shuriken × 4
    • Lama Interna × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Gomitiera Imbottita × 1

    Note
    ///
  4. .

    La Ricerca di Informazioni


    Fu Sera e fu Mattina... 2° giorno



    Notte fra 1° e 2° giorno

    Fu una notte movimentata la prima dopo che la nave era salpata da Kiri: dopo molte ore di navigazione e dopo le varie spiegazioni ed interazioni fra gli shinobi sulla nave, il gruppo di sette ninja sarebbe partito dall'imbarcazione stessa all'interno del gigantesco stormo di pipistrelli conosciuto come la "Baronessa".
    In poco meno di un paio d'ore ecco raggiunto il luogo dello sbarco: nell'entroterra del Paese del Lupo, vicino ad una cittadina commerciale.
    Lì si divisero, arrivando in poco meno di un'ora nei pressi della città ed iniziando le loro investigazioni.

    Come stava già facendo anche il jonin allontanatosi dall'imbarcazione poco prima della sua partenza.

    [Akira Hozuki - Assaltando una nave]

    Lo stupore per la spada che volò uccidendo i suoi compagni, non impedì al marinaio di sferrare il suo attacco, solo per poi vederlo parato dalla lama volante.
    Quello stupore, però, fu niente, rispetto a vedere il misterioso aggressore gettarsi in acqua per uscirne ingigantito: il marinaio non era un membro d'alto rango nelle file della Bruma, aveva sentito storie, ma di per se aveva visto ben poco di rilevante e quella scena, di certo, se l'era solo immaginata da qualche trattato militare del periodo di addestramento.

    Akira, dal canto suo, avrebbe avuto facile ragione tanto dei marinai quanto del kraken, per quanto fosse leggermente coriaceo. [Stat Kraken]Res = Viola +6, Forza = Viola +6, Pelle Coriacea Base => Pot Dif = 20

    => Presa procura danno Grave diffuso

    L'animale lasciò andare la presa sulla nave prima ancora che Akira potesse sbatacchiarlo ovunque e finirlo con il successivo colpo della spada gigante, che investì tanto la creatura, quanto l'imbarcazione.
    Non sarebbe stata una battaglia difficile quella del jonin solitario, che avrebbe potuto notare in parte l'animale, vagamente simile più ad una seppia che non ad un polipo, con due tentacoli più lunghi ed altri quattro più corti, la testa oblunga e striata di blu.
    Aveva un prigioniero, svenuto dopo l'attacco subito dalla nave, adesso, e poteva interrogarlo.
    L'Hozuki, però, optò per farlo lontano dal luogo del disastro, spostandosi sulla sua spada in volo.

    Come poté facilmente scoprire: le isole dell'arcipelago avevano tutte delle luci, alcune erano più puntellate da tante fonti, altre avevano dei fuochi più ridotti, ma comunque presenti, che fossero solo per evitare che di notte le navi andassero a schiantarsi contro le coste? Anche in quel caso, ci potevano essere comunque delle sentinelle?
    Volendo trovare un luogo poco sospetto, il jonin avrebbe potuto solo optare per il medesimo luogo da cui era partito nel Paese del Cielo e lì portò il suo prigioniero.

    Questi sarebbe stato inizialmente confuso, poi il suo sguardo avrebbe rivelato il suo ricordare i fatti, con un misto di timore ed ostilità verso quel nemico che era arrivato come una calamità su di loro, quindi nell'ascoltare le domande avrebbe avuto un misto di sorpresa e sarcasmo negli occhi.
    Sei sfortunato, straniero, molte delle tue domande, non so dare risposta: sono un marinaio di basso grado., furono le sue prime parole, non dette con arroganza, ma con schiettezza, So di che battaglia parli, non sapevo fossero di Kiri ed avevo sentito che fossero due ragazze ed un uomo i prigionieri catturati, ma non ti so dire molto di effettivo su di loro.
    Si diceva che l'uomo era stato preso dai capi della Mano, che era una risorsa potente ed anche una delle due ragazze: dubito siano stati uccisi, se dei prigionieri che ci avevano attaccato fossero stati uccisi, sarebbe stata un'esecuzione pubblica, ma su dove possano essere, questo non ne ho idea.
    I prigionieri, normalmente, sono tenuti sul Shin'En. Alcuni, i più pericolosi, o rilevanti, li tengono sull'isola centrale, al di là della Muraglia orientale, nelle Valli Rocciose, come le chiamiamo noi.
    Però, appunto, non ho idea di cosa sia successo a questi tre. Ricordo la battaglia: due grossi draghi ed una specie di gigantesca zanzara codata; delle navi dal nord dell'altro Continente con vele Rosse che li inseguivano e poi le nostre navi sono intervenute.
    E' intervenuta persino la Nave Ammiraglia, c'erano il Corallo, il Vermiglio ed il Rubino, ben tre membri della Mano.
    , ricordò con una nota di orgoglio nella voce.
    I membri dell'Akai-Te non si nascondono: vivono sull'Isola centrale, almeno la maggior parte di loro.
    Non so dove abitino di preciso, se è questo che mi chiedi: credo che il Corallo, il sommo sacerdote del nostro popolo, di quando in quando vada sull'Isola sacra a Arohihori e l'Ammiraglio Vermiglio di quando in quando viaggia sulla sua nave per i nostri confini.
    La Scarlatta, il Rubino ed il Cardinale, per lo più, vivono nella Capitale, al centro del Palmo.
    , spiegò, per poi diventare più arcigno nello sguardo, Il mostro di cui parli era un cucciolo di Kraken: l'intera fondale dell'arcipelago è pieno di quelle creature. Gli Ukuwaru li allevano ed addestrano, molti sono legati ai membri del nostro Paese da una forte alleanza.
    E sì, abbiamo dei sensitivi sulle nostre isole, quindi non pensare che il tuo spettacolo di stanotte sia passato inosservato, ne dubito. Scoprirai che attaccare una nave solitaria è ben diverso da affrontare la potenza della Bruma in tutta la sua grandiosità!
    , ghignò. Bluffava? O diceva sul serio?
    Stava ad Akira, a quel punto, decidere cosa fare del suo nemico: aveva avuto forse qualche indicazione, seppur non delle più precise, ma, almeno c'era un'alta probabilità che Itai e Meika fossero ancora vive.

    [Kensei - In cerca di Criminali]

    Il Decimo Mizukage diede chiare indicazioni ai suoi sottoposti, prima di dividersi da loro e cercare di dare meno nell'occhio possibile.
    Un uomo con la sua armatura, difficilmente, ci sarebbe riuscito, almeno in altri luoghi, ma lì, nei confini del Lupo, tutti avevano armature che ricordavano più samurai del continente accademico, che veri e propri shinobi.
    La ricerca per i bassifondi avrebbe portato un pò di informazioni al Mizukage, alcune, forse, avrebbero iniziato a collimare con quanto già sapeva dal suo ultimo viaggio assieme al Kaguya, di alcuni mesi prima.
    Esisteva un'alleanza, più o meno pubblica, di tipo commerciale fra Miele - Cielo - Bruma, un "muro" che circondava il Paese del Lupo per tre quarti dei suoi confini.
    In un momento imprecisato, il Paese degli Uccelli era entrato nella stessa, come vassallo, per così dire, del Cielo.
    Il Lupo era, in questo senso, isolazionista, ma, al qual tempo, isolato: c'erano dei dazi pesanti che dovevano pagare per molte merci che passavano più facilmente fra Miele e Cielo, o Bruma stessa.
    Sulla terra, il Lupo era temibile, ma in acqua, la nazione era come l'animale da cui prendeva spunto: molto, molto, debole, poiché non aveva una forza navale, quindi era succube di chi dominava qui mari, la Bruma
    Ed isolandolo da Nord, il Cielo e gli Uccelli, e da Sud, il Miele, così come la Bruma ad Ovest, lo avevano indebolito anche economicamente.
    Queste notizie il Mizukage le avrebbe trovato facilmente, così come, durante la notte, sarebbe stato facile trovare dei criminali nei vicoli della cittadina in cui erano, ladruncoli per lo più, qualche sgualdrina e piccoli taccheggiatori.
    Ci sarebbe voluto tempo per avere le informazioni che voleva, per iniziare ad elaborare il suo piano.

    [Youshi & Akuraguri - I due mercanti]

    Il duo composto dal Tokugawa ed il giovane Kenkichi arrivò sfruttando la tecnica della trasformazione fino ad una locanda di buona qualità, ad un'ora ormai tarda, tanto che quando chiesero da mangiare, il proprietario fu un pò sorpreso e non poté offrirgli moltissimo, per quanto gli diede una camera senza problema alcuno.
    Quando poi il Tokugawa gli chiese informazioni, il locandiere fece un cenno affermativo con il capo, ascoltando quanto l'altro aveva da dire, apparentemente sorpreso nel trovarsi degli stranieri davanti e perplesso al sentire parlare di "arcipelago di Suiminami", forse non ne aveva mai sentito parlare.
    Arrivato alle prime domande, il locandiere ci pensò un attimo su: Mi faccia pensare, potrebbe parlare con il vecchio Koruro, è un ottimo mercante di pietre preziose, si dice che faccia affari in fatto di monili e quant'altro con dei contatti che ha persino fuori dai nostri confini, ma dove esattamente prenda i suoi contatti è un'informazione di cui non sono sicuro.
    Se si fosse diretto in qualche città più grossa, ci sono dei tagliatori di pietre famosi, qui abbiamo giusto Anumaru, un tagliatore di zaffiri, che si possono trovare nelle miniere nel bosco qui vicino.
    Probabilmente, Koruro può darle anche indicazioni sulle gilde e quant'altro, io so ben poco in tal senso.
    , si scusò il locandiere, prima di ascoltare le ulteriori domande.
    Il commercio estero? Bé, è molto limitato. Lei non conosce bene queste terre, signor commerciante, vero? Si trova in una piccola città mercantile del Paese del Lupo, ma, vede, il Paese del Lupo è un paese con molti nemici: i nostri commerci con l'estero sono per la maggior parte limitati dai controlli del Miele a Sud, del Cielo a Nord e della Bruma, dal Mare.
    Forse, se andasse da quei mercanti che puzzano di polipo, sì, con loro avrebbe più opzioni di commercio, ma si prepari, se ha intenzione di commerciare con il Lupo, a subire grosse tasse marittime.
    , avrebbe finito di spiegare all'altro, prima di dargli una stanza.
    A meno di altre domande, comunque, il duo avrebbe avuto modo di riposare qualche ora e, soprattutto, due nomi da cercare il giorno successivo al mercato.

    [Etsuko ed i due cuccioli - La bettola peggiore]

    Il chunin degli Akuma, alla guida dei due genin dai "coloriti" soprannomi, raggiunse nel cuore della notte una locanda diversa da quella di Youshi e l'altro Kenkichi: una bettola, a dir poco, la peggiore di quel villaggio e lì, il giovane Hideo si preoccupò di procurare una camera per il trio di ninja e chiedere indicazioni sulla biblioteca (che probabilmente il proprietario della bettola non aveva mai visitato in vita sua), mentre il monco detto "Lupo" improvvisò una ricerca di informazioni, con il chunin che supervisionava le azioni dei due.

    La giocata di azzardo del "Lupo" offrì al giovane genin la possibilità di parlare con il mazziere di quella piccola bettola che, quando sentì l'altro chiedere delle possibilità in quei luoghi, fu quasi pronto ad indicargli le grosse sali da gioco delle Triadi in quella cittadina, finché l'altro non accennò al movimento sulla costa.
    Movimento di navi? Amico, da dove vieni? La schifosa flotta di quei mangia-polipi della Bruma sono tutto intorno alla costa, uno sciame di insetti maledetti! Secondo te perché stiamo così nell'entroterra? Il Lupo non ha la minima possibilità di muoversi per mare!, spiegò con un sorriso sarcastico ed infastidito.
    Non avrebbe detto molto di più, a meno di maggiori domande, mentre Hideo scopriva la posizione della biblioteca per il giorno successivo.

    Avrebbero potuto scoprire altro in quella nottata inoltrata in una bettola come quella? Oppure sarebbero andati a dormire (in mezzo agli scarafaggi)?

    Secondo Giorno

    [Kensei - Zhong Zhi della Triade]

    Il Kenkichi avrebbe chiesto con i suoi modi affabili dei veri capi della criminalità non solo in quella città, ma nell'intero stato, ed i più avrebbero guardato con perplessità quel gigantesco individuo in armatura di cui non si notavano i lineamenti, ma dopo la giusta serie di braccia amputate e mutilazioni extra, Kensei sarebbe stato diretto ad una casa da gioco da uno dei pochi sopravvissuti.
    Era ormai l'alba, la gente stava iniziando ad abbandonare la bisca, molti se ne andavano felici, altri più disperati, alcuni, banalmente, alla chitichella.
    Una volta fatto entrare, il Juudaime sarebbe stato condotto fino ad un'ampia stanza dove erano presenti poco meno di una mezza dozzina di persone, e fra tutti risaltava un omone con la barba lunga ed una fiasca di saké piuttosto imponente.



    Fu proprio quel tipo a parlare: Signori, si è fatto tardi, per voi! Tornate alle vostre famiglie ed ai vostri lavori! Per stanotte sono stufo di soddisfare i vostri vizi e colmare le mie tasche con quattro spiccioli!, urlò e, a quelle parole, possenti e minacciose, tutti se ne andarono, lasciando soli Kensei ed il barbuto individuo, che subito gli rivolse la sua attenzione.
    Mi dicono che cerchi il più potente malvivente della città., esordì l'omone ascoltando poi le parole dell'altro, incuriosito, prima di alzare le spalle e scuotere leggermente la testa: Non fosse impossibile, direi che sei uno straniero, che non conosce questi luoghi.
    Il Lupo non ha alleanze commerciali con nessuno degli altri villaggi e, soprattutto, ti sembra che io vado in giro in groppa ad uno dei Lupi giganti dell'entroterra? Certo, le Triadi del Lupo sono tutte una grande famiglia ed io posso chiamare gli anziani Padri della Capitale, ma spiegami meglio i tuoi piani ed io ti potrò offrire maggiori informazioni dal canto mio.
    , continuò l'omone, Non si dica che Zhong Zhi rifiuta un'opportunità di guadagno!
    Sorrise poi alla proposta: Credo proprio che ormai sia certo, tu sei uno straniero: un'alleanza del Lupo con qualcuno contro la Bruma, sarebbe follia politica.
    Il Paese del Miele e quello del Cielo schiacciano politicamente il nostro stato, non sono riusciti a vincerci, solo perché siamo più potenti militarmente di quei pagliacci del Paese degli Uccelli.
    Vuoi un incidente diplomatico con la Bruma? Dimostra che il Lupo è stato finanziato dagli Uccelli! AH! Se riuscissi a dimostrare che il Signore del Cielo non ha il pieno controllo sui territori conquistati, lì sì che faresti un pò di casino!
    , rise l'omone.

    Cosa avrebbe fatto a quelle parole il Mizukage? Introdotto nuovi particolari nel suo piano?

    [Youshi & Akuraguri - Il Mercato]

    Il duo avrebbe trovato senza difficoltà le persone suggerite la notte prima dal locandiere.
    Il Mercato era molto grande, con molte bancarelle ed i diversi commercianti intenti a cercare di vendere le loro merci.
    C'era cibo, vestiti, prodotti metallici e fatti con il legno e molte altre cose, ma ad un occhio attento, sarebbe risaltata la quasi totale assenza di materiale ittico: pescivendoli, reti, oggetti per la navigazione e tante altre cose che a Kiri erano comuni, lì non si sarebbero trovate da commerciare, nemmeno per un fortuito caso.
    Youshi ed il genin, però, non erano lì per commerciare pesce, bensì gioielli.
    Il vecchio Koruro era un ometto basso e secco, con una leggera barbetta che aveva una bancarella nemmeno troppo grossa, con, in compenso, diversi monili in bella mostra tutto intorno e due individui ai lati della bancarella stessa: uomini muscolosi, con una leggera casacca e sciabole in bella vista alla cinta, guardie del corpo, di certo.
    Anumaru, al contrario, aveva un tavolo sistemato in un angolo con alcune collane di zaffiri e poco più in vista, forse qualche bracciale, o anello, con i medesimi gioielli, niente guardie, ma degli occhi scavati dalla stanchezza e dal dubbio, forse.

    Con chi avrebbero parlato prima i due ninja di Kiri e come si sarebbero comportati?

    [Etsuko ed i due Cuccioli - La Biblioteca]

    Hideo si preoccupò di acquisire quante più informazioni possibili sugli accordi commerciali fra Cielo, Miele e Bruma e degli individui di quest'ultima che erano stati intervistati quel giorno lontano.
    Il "Lupo" rimase di guardia, all'esterno della Biblioteca, guardando, forse, soldati a cavallo ed in armatura girare per la cittadina, prima di notare un vecchio ubriaco che iniziò a barcollare ed esclamare su delle vele cremisi, prima di cadere a terra.
    Fu allora che due commercianti poco lontani si allontanarono dalla loro bancarella, in una delle estremità del mercato, presero una vecchia coperta logora tenuta nel medesimo vicolo da cui era spuntato il vecchio e lo avvolsero nella stessa, per poi portarlo nei pressi del mercato stesso.

    Fu mentre gli passavano accanto che, probabilmente, il Lupo sentì due parole, Poverino, non si è più ripreso da quando hanno ucciso suo figlio, ma d'altronde, fare il pirata è pericoloso e quel giorno, fu sfortunato.
    Che potesse essere fonte di qualche informazione tutto ciò?

    Etsuko, intanto, fece la prima delle sue mosse: nella libreria chiede all'impiegato informazioni maggiori su eventuali viaggiatori nelle terre circostanti.
    L'impiegato ci pensò un pò su poi alzò lo sguardo verso l'interlocutore: Da queste parti vive il giornalista che partecipò ad alcuni degli articoli di un decennio fa, prima dell'embargo, Turo Oneshi, fino ad alcuni anni fa viaggiava parecchio, poi ebbe un incidente durante le indagini per un articolo, o qualcosa del genere e da allora è un pensionato.
    Dovreste trovarlo in una delle strade laterali della piazza.
    , spiegò dando poi maggiori dettagli su come muoversi per arrivare alla casa di questo giornalista.

    A quel punto, mentre una guardia intravedeva l'illusione dell'Akuma spostarsi verso l'esterno dei confini della cittadina, il chunin, e forse Hideo, se non era andato a dare supporto all'altro genin, aveva una traccia da seguire.

    L'Ospedale


    Senza guano



    [Primo giorno di viaggio]

    Elmo-san confermò che avremmo agito dopo il Jonin spadaccino, oltre a sottolineare che l'altro prigioniero era il suo predecessore, Itto... Ittico... Itai? Una cosa così, insomma.
    Io, personalmente, non lo avevo mai incontrato questo ninja, insomma, anche Elmo-san lo conobbi per puro caso, quando ero da poco genin e lo stesso si poteva dire per Meika-dono, volendo, che però mi istruì come medico, cosa di cui le sono decisamente grato.
    Ma sto divagando, torniamo ai fatti, sì?
    Elmo-san ci diede le ultime indicazioni, poi ci dividemmo sulla nave, come già vi dicevo.
    Ad un tratto mi ritrovai a parlare con Youshi-san ed Etsuko-san, o meglio, ci scambiammo dei veloci saluti prima del riposo antecedente la partenza verso i territori del Lupo.
    O meglio, fu il Tokugawa ad informare me che una delle ultime azioni del predecessore di Elmo-san era stata promuoverlo a membro delle Squadre Speciali, il ché mi portò un vago ricordo alla mente.
    Meika-dono aveva detto qualcosa del genere... che avrebbe avvisato qualcuno che entravo nelle squadre mediche! Forse era proprio questo Mizukage!, realizzai.
    Però non lo avevo mai incontrato, in effetti.
    Ad ogni modo, come vi dicevo, ci dividemmo quasi subito, andando ognuno da una parte diversa e ci rivedemmo poi la sera, quando, portati dallo stormo del Mizukage, arrivammo fino ai territori del Lupo e lì ebbi il permesso di muovermi da solo verso l'ospedale cittadino.

    Ovviamente, arrivare all'ospedale in piena notte, a meno di non essere gravemente ferito, sarebbe stato illogico ed usare semplici trasformazioni per apparire ferito? Qualsiasi medico degno di questo titolo avrebbe capito dai movimenti del corpo che non lo ero davvero, quindi optai per passare una sana notte al freddo in uno dei tanti vicoli della cittadina, avvolto nella mia casacca e con il coprifronte ben nascosto all'interno della stessa.
    Avevo le mie armi con me, rispetto ai miei ricordi d'infanzia, la situazione qui non era per niente rischiosa nel dormire per strada: potevo sradicare persone e pezzi di palazzi grazie al mio chakra naturale-gravitazionale... avessi potuto farlo da bambino per le strade di Kiri! AH!
    Scusate, sto divagando, lo so.

    [Secondo Giorno - Paese del Lupo]

    Mi diedi una vaga sistemata quando ormai era l'alba: stavano iniziando a montare i tendoni in quello che era il mercato cittadino, ma come avevo detto ad Elmo-san, il mio interesse era nell'ospedale della città, così mi diedi una sciacquata nella prima fontana che trovai, poi per quanto il mio aspetto non fosse dei migliori, mi diressi verso l'ospedale, sfruttando anche l'essere un pò segnato dal passare la notte per strada (secondo buon motivo per cui non c'ero andato nel cuore della notte) e così ottenni più facilmente indicazioni su dove andare.
    Arrivato in prossimità dell'ospedale la prima cosa che mi colpì fu la pulizia.
    Di certo qui in giro non svolazzano pipistrelli messaggeri che sporcano ed in infettano.
    Pensai, appuntando ancora una volta di avvisare Elmo-san che i suoi "messaggeri" non erano la cosa più igienica per un ospedale.
    Poi, prima che la mia mente potesse divagare ulteriormente, fui sorpreso, dall'apparire di uno stuolo di medici e siccome non sono così scemo da pensare che siano lì per me, tanto più che teoricamente stavo arrivando lì come infiltrato, mi spostai dalla strada che stavo seguendo per raggiungere da una via secondaria l'ospedale, restando comunque abbastanza scoperto da curiosare, come tutti gli altri passanti.
    Da qualche passante curioso quanto me, scoprii che quel disporsi di medici era dovuto ad un tizio in armatura di nome "Khotan Khan", che intravidi anche scendere da una corposa carrozza.
    Seppi anche che era una sorta di pezzo grosso dell'esercito del luogo, in aperto contrasto con il Paese del Miele.
    Mi ci volle un pò più di azzardo, entrando e sedendomi nella sala d'aspetto con altri malati, o parenti degli stessi per capire che era lì per una qualche operazione di routine e cogliere il nome di un medico, che poteva essere quello che si sarebbe occupato di lui. Jin Shimura.

    A quel punto iniziai a guardarmi ancora di più in giro, alla vista del primo infermiere che andava in pausa, o che comunque usciva dall'ospedale, mi sarei diretto all'esterno anch'io, ma, dopo aver girato un angolo in un vicolo, avrei eseguito la tecnica della trasformazione, rientrando con l'aspetto dell'infermiere ed anche un pò trafelato. [T Base]



    Sarei corso con fare disinvolto verso la zona medici, avrei aspettato con un pò di agitazione qualche collega, salutando con dei mugugni, aggiungendo, se chiesto: Mi sono dimenticato di segnare le analisi extra richieste dal dottor Shimura per il nobile Khan!, avrei bisbigliato, Vuole che gli facciamo una gastroscopia!, avrei concluso.
    Sì, lo so cosa state pensando, un pò troppo invasivo, ma non richiede troppe attività preparatorie e produce un giro di notizie che, se diffuse, potrebbero farmi guadagnare tempo, provocando il giusto caos.

    SE così fossi riuscito ad entrare nella zona per medici ed infermieri, sarei andato verso la lavanderia ed avrei cercato qualche divisa da infermiere con tanto di mascherine e cappucci, sciogliendo la trasformazione nel frattempo e con quel travestimento sarei andato in cerca di questo Kothan Khan.
    Su come poi porre le domande, bé, era un dubbio a cui mi sarei affacciato, quando gli fossi arrivato abbastanza vicino.
  5. .

    Le Profonde Miniere


    Ed i due percorsi



    Il Risorto scoprì ancora alcune informazioni dai non più muti: ebbe modo di scoprire dei dettagli in più sull'uomo che sembrava comandare in quei luoghi, Kotomichi Kido, così come su ciò che forse li avrebbe attesi nelle miniere.
    Molto meno, però, scoprì sui rapporti dell'Occhio Argenteo con quella gente, un mistero che restava, per lo più, tale, anche mentre il Kaguya lasciava i due fabbri muti a fare il loro lavoro.

    Quindi sappiamo che c'è un uomo senza guardie o armi che comanda su tutti da queste parti.
    O è uno stupido, o è deve nascondere bene i suoi poteri.
    Potrebbe avere abilità innate come quelle di noi Kaguya e non necessitare di vere armi.
    Oppure potrebbe portare qualcuna delle spille fatte da quei fabbri, chissà che non siano utili come armi.
    Tutte ottime domande, fra...
    LODE A Jashin! Sterminiamoli tutti! Per Jashin!
    Sto PARLANDO! Insomma!
    In effetti, Ossicino, sono davvero fastidiose queste vocine.
    Nessuno è più fastidioso di te, Mostro.

    Quelle riflessioni furono interrotte dal ritorno di Kensei, che raccontò quanto da lui scoperto sulle casse contenenti armi, sullo sterminio di guardiani e sull'invasione della Villa.
    Poi sono io il pazzo omicida, vero?
    Fai silenzio, Mostro.
    Jashin, guidaci al Massacro Ultimo!
    E state zitti pure voi!!!!!

    Il Kaguya, nel frattempo, condivise con il Juudaime le sue di informazioni: il nome dell'uomo che aveva mutilato i due fabbri, Kotomichi Kido, oltre a confermare di aver trovato anche lui tracce di un accordo con l'Occhio d'Argento.
    Il Kenkichi, intanto, dopo avergli offerto una foto da guardare, accennò all'ipotesi che le navi fossero dirette verso la Bruma, ma che sarebbero servite solo come messaggio, mentre i veri bersagli potevano trovarsi nella miniera.

    Stava quasi per replicare all'ultimo commento, il Kaguya, quando guardò la foto che gli era stata data e ci fu una prima reazione, di sincera sorpresa.
    Guarda un pò chi c'è...
    Il tizio di Ame a cui diamo la caccia? E' quello con il codino, giusto?
    Non solo lui, fratello, ma forse tu non l'hai mai incontrata.
    La donna?
    Sì, ha cambiato colore di capelli, interessante.

    Il Kaguya volse la foto verso il suo interlocutore ed iniziò ad indicare gli individui nella stessa: L'uomo con la maschera, non so chi sia. Il tipo con la coda di cavallo è il fuggitivo di Ame di cui le parlavo, Juudaime-san, Kohaku.
    La donna, mi permetto di dubitare che viva qui, penso che questa foto sia stata fatta molto lontano da questi luoghi, dubito che abbia più provato a valicare i confini di Kiri, addirittura andare oltre, dai tempi dell'Ottavo Mizukage.
    , esordì con un mezzo sorriso.
    Se le mie fonti sono corrette, e raramente non lo sono, questa è Murbella della Bruma., spiegò.

    Gli anni sono passati anche per lei e non la vedo da poco prima della mia morte, ma è di certo la stessa donna.

    Dubito che la troveremo qui, ma forse, potremmo scoprire dov'è stata fatta questa foto, potrebbe portare me più vicino a Kohaku e lei, Juudaime-san, agli alleati della Bruma., aggiunse, prima di offrire di nuovo la foto all'altro.
    Detto questo, sì, iniziamo cercando nelle miniere, poi ci occuperemo delle navi., concordò, alzando la mano destra, che impugnava la Falce Rossa, Ci vediamo all'interno, dunque., aggiunse, scomparendo di nuovo nel terreno.
    Certo, il Juudaime avrebbe anche potuto scegliere di fare un ingresso teatrale, con i suoi pipistrelli, arrivando dall'accesso ed affrontando le guardie, che non erano molto più forti delle altre da lui già uccise.
    Dividendosi così fin da subito dal Risorto che avrebbe continuato ad usare l'altro suo jutsu, navigando nel terreno della miniera.

    [...]

    Non ci sarebbe voluto troppo tempo, però, perché accadesse qualcosa su cui entrambi i ninja non poterono avere controllo: un gigantesco terremoto, o, più correttamente uno spostamento della roccia stessa.
    Il percorso così come lo avevano visto i pipistrelli del Juudaime, e per quel poco che era stato descritto al Kaguya, improvvisamente cambiò: le pareti si piegarono, delle colonne di roccia si andarono creando ed i muri di pietra e metallo, quasi fossero vivi, iniziarono a muoversi dividendo i due ninja. [Nota]I muri si muovono con velocità Nera +8, hanno durezza pari a 5 Pot = 100 e sono manipolati dal chakra, quindi nemmeno la mia tecnica o il mio sasso ci passano attraverso.

    [Inquisitore - Percorso n°1]

    Kensei si sarebbe ritrovato in un percorso in discesa che sarebbe stato abbastanza tranquillo per i primi 50 metri, poi, continuando, il Juudaime avrebbe avvertito la presenza di almeno sei minatori intenti nel loro lavoro, distribuiti nei successivi 70 metri.
    Ci sarebbe stato, però, anche qualcos'altro che avrebbe potuto catturare la sua attenzione: tre persone che si trovavano in uno spazio a circa 100 metri di profondità dall'ingresso.

    Due erano vestiti come le altre guardie che già aveva incontrato, uno sibilò qualcosa: Tutto bene, Toph-sama?, parlando verso la terza persona.
    Se Kensei fosse stato sufficientemente vicino, avrebbe visto con chi parlavano, una ragazza che restava immobile in mezzo a loro, con uno sguardo sereno ed il simbolo dell'Occhio d'Argento sull'abito.



    Cosa avrebbe fatto il Juudaime a quel punto?

    [Risorto - Percorso n°2]

    Ed ora dove siamo finiti?
    Non lo so, fratello, vediamo di capirlo, prima di farci prendere dalle domande ovvie.
    Il terremoto non è stato propriamente una fortuna, Discendente.
    Grazie per l'ovvietà, Vecchia.
    Soli?
    Non credo, Zanna, non sono così fortunato.
    Niente più pipistrelli? Bene!
    Dateci le anime per Jashin!
    E fate silenzio voi altri!
    Fratello, la Falce Rossa ed Avidità non possono sentirci.
    Ma noi siamo fortunati e sentiamo loro! AHAHAHAH!!!
    Smettila di ridere, Mostro!

    Chakra: 136,25/150
    Vitalità: 27/27
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità: 700
    Resistenza: 800
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Antidoto Avanzato × 2
    • Mantello × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Superficie da Richiamo × 2
    • Cartabomba III × 3
    • Rete Rafforzata × 1
    • Sventura Dorata × 1
    • Mano del Bandito × 1
    • Pietra Cremisi × 1
    • Falce di Luna del Purgatorio × 1
    • Falce Nera del Paradiso × 1
    • Stella Azzurra della Libertà × 1
    • SatchÅ«-zai no Aka Hinan × 1

    Note
    ///
  6. .

    Una Nave di Kiriani


    Per salvare Meika e...



    Vi dirò, ad un certo punto la riunione su quella nave, per quanto ci fosse un argomento veramente importante da discutere, cioé come salvare Meika-dono, scivolò verso il grottesco, quando i due più alti in grado nella missione iniziarono ad interagire fra loro non curandosi di noi.
    O meglio, non sono sicuro che non si curarono di noi, mi spiego meglio? Sì, mi spiego meglio.

    Elmo-san estrasse quel suo osso che in realtà era una sorta di spada dalla lama rossa, l'avevo già vista ai tempi dell'Abete, quindi la cosa non mi stupì particolarmente, mi sorprese di più il suo agitare la lama in aria per generare una sorta di disegno e poi affondarsi la suddetta arma nello stomaco, per fare altri sigilli attorno ad Akira. Ero quasi tentato di voltarmi verso Aka-come-si-chiama e Hideo, per dirgli che non è un buon modo di usare la spada. In fondo erano i più giovani lì in mezzo ed il loro capo villaggio si stava aprendo le viscere con una spada, meglio spiegargli che non era un esempio da imitare.
    Lo Spadaccino invece? Disse che tutto quel casino di sangue, frattaglie e disegni non gli serviva.
    In quel momento mi sembrava quasi che si stessero, in un modo tutto loro, scambiando i ruoli: Elmo-san che faceva le spacconate, aprendosi l'addome con la spada e disegnandoci simboli ed altri jutsu, mentre Akira-san tutto serio ed irritato.
    Certo, poi c'erano le cose più normali, come il primo che comunque trasudava ira (non è che quel giorno sembrasse più felice del solito sotto il suo elmo metallico) e l'altro che si prendeva il diritto di risolvere tutto da solo, ma sto divagando.

    Dov'ero rimasto? Sì, giusto, il viaggio in nave: avevamo due giorni, ci eravamo presentati in modo un pò sintetico, non proprio il modo migliore di iniziare una collaborazione di gruppo.
    In compenso fu Elmo-san a dirci parecchie cose: in primis che avremmo speso un giorno a cercare nuove informazioni nelle terre vicine alla Bruma, precisamente nel Paese del Lupo, il ché mi lasciò un pò perplesso per tutta la questione del dare due giorni allo Spadaccino prima che iniziasse a distruggere tutto in cerca di Meika-dono.
    Mizukage-san, chiedo scusa, ma, per quanto sia il primo a preferire avere informazioni, anziché attaccare alla cieca, occupare una giornata intera in questo Paese del Lupo, non potrebbe portare Spadaccino-san a distruggere un pò tutto e mettere a rischio la vita di Meika-dono?, poi mi fermai un attimo, Ed ovviamente anche di... uhm... sì, dell'altro prigioniero., non riuscivo proprio a ricordarmi che andavamo a salvare anche un altro tipo.
    Chissà chi era, sono sicuro me lo avessero spiegato.

    In ogni caso, ovviamente, siccome sarebbe stato brutto, dopo aver mostrato spada e sangue, non mostrare anche i suoi pipistrelli giganti, Elmo-san evocò lo stormo che chiamava "Baronessa" e per una volta capii come mai: prendevano forma di una donna tutti quei pipistrelli!
    Chissà perché non glielo aveva mai fatto fare prima davanti a me e Youshi-san. Credo.
    Dopo le ultime indicazioni avremmo avuto un pò di tempo per prepararci per la missione e riposare finché la "Baronessa" non ci avesse trasportati tutti in questa terra del Lupo.
    Durante quelle ore, ad un tratto, mi ritrovai sul ponte della nave assieme a Youshi-san ed Etsuko-san.
    O meglio, ero lì sopra che mi gustavo un pò d'aria fresca, quando me li trovai entrambi nelle vicinanze ed il Tokugawa ci rivolse un commento sul mare tranquillo, ammetto di essere rimasto sorpreso quando lo sentii, forse ero un pò con la testa per aria, ma più sorpreso fu nel sentire la risposta dell'Akuma di lì a poco.
    Credo fosse la prima volta che quel Etsuko mi parlava direttamente e spontaneamente, sapete?
    Fu la successiva domanda, però, la parte su cui mi aggiunsi alla discussione: Spero vivamente di riuscire a trovare Meika-dono ancora in vita, era da tanto che volevo fare qualcosa per salvarla! Quando sono partito con El... con il Mizukage-san in cerca di quelle strane tartarughe con la Kappa che Meika-dono evocava, per quanto stremato, ero desideroso di andare a soccorrerla, non appena tornammo a Kiri. Da più di un anno, credo, Meika-dono è prigioniera di questi tizi, come ninja non so se sia possibile, ma come medico la mia speranza è che abbiano avuto rispetto della sua vita e che possa ancora essere possibile salvarla., ammisi, onestamente preoccupato, prima di guardare gli altri due e ricordarmi: Sì, ovviamente anche l'altro... che non ho ancora capito chi sia, voi lo sapete? Ce lo hanno spiegato, credo, ma proprio non mi ricordo. Voi lo conoscete?, chiesi, speranzoso che almeno Youshi-san, con cui avevo condiviso diverse disavventure e, in fondo, sapeva bene che per taluni particolari non era sempre il più attento del circondario, mi potesse rispondere.

    Ah! Se ve lo steste chiedendo, una volta nel Paese del Lupo avrei provato a trovare qualche informazioni dirigendomi verso l'ospedale, se ce ne fossero stati nella cittadina. [Nota Privata]Fudoh va da solo, così poi chi di dovere può quest-masterare la mia parte ^^'


    Nelle Terre oltre il Mare


    Fra Cielo e Lupo



    [Paese del Lupo: al seguito del Mizukage]

    Il Mizukage aveva fornito ad ognuno dei suoi shinobi un tonico extra da lui prodotto e nello stesso tempo il suo braccio destro (o più correttamente la sua "Mano Sinistra") avrebbe prodotto un veleno per l'altro Kenkichi presente sulla nave, o almeno l'unico altro che aveva risvegliato le abilità del clan di Kensei. [Nota sui Tonici]Come già detto con Tezzu: avete diritto ad uno solo dei due tonici proposti da Tezzu, siccome sono da jonin e qui siete tutti genin/chunin.
    Fudoh di suo si dimenticherà di metterlo in tasca ^^'


    Il Paese del Lupo, probabilmente, non era ben noto, almeno nella sua politica e nelle sue strutture interne al di là del Mare Kaizoku: di fatto gli shinobi non trovarono delle grandissime cittadine, non sulla costa almeno, i villaggi erano leggermente un pò più nell'interno, ad un'ora buona di strada dalla spiaggia dove gli shinobi sarebbero atterrati.
    Questo fu certo un bene per la strategia del Juudaime, che così poté trasportare i suoi sei ninja, e se stesso, mediante le incredibili capacità dello stormo di pipistrelli, senza che qualcuno li individuasse.
    La prima cittadina dove arrivarono era una cittadina mercantile, con un discreto centro abitato e diversi punti d'incontro dove poter ottenere maggiori informazioni delle zone circostanti.
    Non sarebbe stato difficile seguire le strategie accennate in precedenza: c'era un singolo, ma gigantesco, mercato dove trovare informazioni in larga, almeno un paio di locande e vicoli ricchi di malviventi ed ubriaconi, oltre ad una piccola biblioteca nell'area centrale del villaggio.
    Trovare mappe simili a quelle che Akira aveva individuato nel Paese del Cielo, sarebbe stato facile ed immediato, ma non il resto, purtroppo per loro.

    Non c'erano, in primis, degli insediamenti di shinobi, non c'era nessuno con dei coprifronte in quella cittadina, ma c'erano degli individui, tanto uomini quanto donne, con vistose armature [Lupo 1] ed alcuni persino a cavallo [Lupo 2], niente però che facesse pensare ad uno shinobi nella percezione e nel modo in cui li conoscevano i ninja dei territori accademici, forse il "Lupo" che si trovava fra loro avrebbe potuto riconoscere qualcosa di quei modi, ma non era di certo i costumi delle terre di cui era originario. [Nota QM]In buona sostanza, non vedete dei ninja nel senso classico del nostro gdr, ho optato di ispirarmi ad altro per la gente di queste terre, quindi niente coprifronte ^^'

    Nella zona del mercato avrebbero scoperto, forse con un pò di difficoltà, che il Paese del Lupo viveva una sorta di embargo dalle terre del Miele e del Cielo, che erano alleate con la Bruma.
    Non sarebbe stato possibile scoprire, mediante semplici chiacchiere, i motivi politici dietro a tale embargo, ma forse con metodi più originali qualcosa avrebbero potuto scoprire?
    In compenso, mappa alla mano, non sarebbe stato impossibile scoprire che il Porto Commerciale era l'isola più vicina al Paese del Miele, quindi quella più a sud di tutte.

    Nella biblioteca cittadina, invece, sarebbe stato facile scoprire i nomi delle varie isole che costituivano l'Arcipelago della Bruma, oltre a qualche ulteriore informazione storica che avrebbe poi coinciso con quelle già note a Kensei sulle origini della gente della Bruma da una terra distante, molto più ad Oriente.
    C'erano anche alcuni dettagli sui membri del villaggio della Bruma che quasi un decennio prima avevano stretto accordi commerciali con quelle terre continentali dell'Estremo Oriente: Murbella Cifu, Zuko Senshoku e Jiin Ukuwaru.
    Non c'erano foto, o ritratti, ma si parlava di una donna di incredibile bellezza, ai tempi ancora ventenne, un uomo dal volto nascosto e vestito con uno strano abito talare ed un individuo massiccio e con una strana arma al seguito, una sorta di gigantesca spada cilindrica, a quel che descriveva l'articolo di giornale trovato in biblioteca.

    Nelle locande, invece, sarebbe stato possibile scoprire molto di ciò che, ben più a Nord, anche lo shinobi degli Hozuki aveva saputo sulla Grande Mano della Bruma.
    Oltre all'isola più a sud, il "Pollice" e punto commerciale, c'erano le Isole del Clan Ukuwaru, un clan affiliato alla Bruma che, però, viveva in quel piccolo arcipelago interno all'arcipelago stesso, divisi in tanti sottoclan. L'Indice della "Mano".
    Il "Medio" era anche detto il "Primo Scoglio", lì c'era sempre un regimento armato di ninja che controllava le navi della flotta lungo tutto il perimetro, la prima barriera militare, per così dire, delle difese della Bruma.
    C'era poi l'isola prigione, Shin'En, l'Abisso, dove la Bruma rilegava tutti i suoi criminali, l'Anulare della "Grande Mano".
    Infine l'isola sacra di Arohihori, la divinità maggiore cui erano consacrati gli abitanti di quelle terre. Il "Mignolo" della "Grande Mano".
    Al centro il "Palmo", l'isola centrale, con due porti, uno che dava verso il Primo Scoglio e l'altro verso l'isola portuale e quella sacra.
    Un'altra cosa che avrebbero potuto scoprire era la presenza di diverse navi con un simbolo che ricordava vagamente quello della Nebbia, ma aveva una quinta "onda" centrale, le navi della Bruma, che viaggiavano nei mari dove si erano introdotti: c'erano degli accordi con il Miele ed il Cielo, che concedevano una buona elasticità di movimento alle navi mercantili ed il grosso del potere marittimo alla Bruma, ma non al Lupo che, come avrebbero potuto intuire, anche senza domande dirette, erano molto più continentali ed avevano una pressoché nulla presenza marittima.

    Investigare nei vicoli fra disperati e criminali? Avrebbe portato Kensei, e chiunque altro lo avesse seguito, a scoprire di alcuni disperati che dicevano di aver fatto persino i pirati prima di rintanarsi in quelle terre e che avrebbero raccontato della battaglia di oltre un anno prima per mare, come l'avevano sentita: l'apparizione di due grossi draghi rossi in cielo, nelle vicinanze dell'arcipelago Ukuwaru, inseguiti da navi del continente quelle dalle "vele cremisi", come li avevano chiamati lì, però scacciate per prime dalla flotta della Bruma, che poi si sarebbe lanciata in una lunga battaglia contro i due draghi ed un gigantesco altro mostro apparso in loro soccorso dal nulla.
    Battaglia che durò finché non arrivò la grande nave Ammiraglia della Flotta, direttamente dal "Palmo": un gigantesco vassello con un kraken su sfondo porpora sulla vela maestra.
    Qui ci sarebbero stati mirabolanti racconti su come alcuni kraken erano proprio sorti dal mare, in battaglia contro i due draghi, addirittura facendone sparire uno, mentre anche l'altro essere mostruoso, una specie di falena con sette code a detta di qualcuno, sarebbe stata abbattuta.
    Alla fine, la nave Ammiraglia avrebbe catturato un drago ed un duo di ninja continentali.

    Queste sarebbero state tutte le informazioni che avrebbero scoperto facilmente, con minimo impegno nell'estorcerle, ma niente di più sarebbe stato possibile capire, a meno di speciali investigazioni. [DA LEGGERE]Tradotto: di base, a seconda di dove andate, scoprite alcune di queste cose.
    Se volete informazioni in più, giocate e proponete come scoprirle, risponderò io dicendovi cos'altro potete apprendere al prossimo post.


    [Paese del Cielo: Akira l'Impaziente]

    Dopo le prime informazioni acquisite nella sua unica giornata nella città portuale dei territori del Cielo, Akira Hozuki decise quella notte stessa, di muoversi ed andare ad attaccare una, seppur piccola, imbarcazione della Bruma.
    Nelle stesse ultime ore prima che l'altro gruppo si muovesse verso il Paese del Lupo, ecco che il jonin dalle molte spade abbandonò il Paese del Cielo e colpì in mare aperto.
    La nave che l'Hozuki aveva preso di mira non era di certo l'Ammiraglia della Bruma, era semplicemente un piccolo vascello vedetta utilizzato nei pressi dell'arcipelago Ukuwaru: questo in particolare si trovava a circa una quindicina di chilometri dalla più vicina delle piccole isole del mini arcipelago che costituiva il cosiddetto "Indice".
    L'albero maestro del vascello fu spaccato a metà, alcuni dei marinai per l'impatto dell'albero sul ponte finirono in mare, ma altri rimasero lì, fermi e pronti allo scontro, quando videro quel ninja dai cappelli azzurri presentarsi fra di loro.
    Sul ponte c'erano cinque individui, Akira non avrebbe visto nessun coprifronte fra di loro, forse perché per mare, con la bandiera della Bruma che sventolava a mezz'aria non ce n'era bisogno? O chissà per quale altro motivo.
    Davvero? Prima rispondiamo e poi moriamo? Ammetto che l'entrata mi è piaciuta, quindi, forza, fai una domanda, te la concediamo, ma solo quella., disse d'improvviso uno dei cinque, mentre guardava i suoi compagni e sorrideva, con una sciabola per le mani. [Bruma Marine 1]

    Avrebbero riso gli altri quattro, mentre Akira, forse avrebbe potuto notare che non c'era nessuno di visibile in acqua, a meno di avere delle doti da sensitivo di qualche genere, o di poter vedere in profondità in acqua non avrebbe percepito niente, complice anche la distanza a cui si sarebbero trovati i quattro che aveva buttato fuori dalla nave.
    A meno di quelle due capacità, nel pieno della notte, lo shinobi non avrebbe potuto avvertire ciò che furtivamente stava accadendo sott'acqua.
    Avrebbe avuto il tempo per una domanda e gli avrebbero anche risposto, proporzionalmente al quesito posto, poi, però, sarebbe cominciato il finimondo.
    Quattro grossi tentacoli sarebbero spuntati con sostenuta velocità da sott'acqua, puntando a bloccarlo, due da destra e due da sinistra, intrappolandolo, se possibile, in una presa la cui viscosità avrebbe dato delle difficoltà persino al corpo liquido di Akira. [Attacco Doppio + Presa ev.]Cucciolo di Kraken: Vel = Viola +4, Forza = Viola +6.
    Se blocca l'avversario la natura vischiosa di fatto dà un bonus come se si usasse il chakra adesivo per mantenere la stretta, ignorando i bonus di Corpo Liquido per sfuggire, eventualmente.

    Ma non sarebbe stato l'unico attacco, infatti, mentre i tentacoli tentavano di bloccarlo, l'uomo con la sciabola avrebbe fatto un salto acrobatico effettuando il più classico dei fendenti. [Taglio dell'Aria]Taglio dell'Aria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore sarà in grado di effettuare un attacco a distanza con un'arma [Mischia]; la Velocità è pari a quella dell'utilizzatore. Il raggio d'azione di un singolo colpo verrà incrementato da un fascio luminoso di potenza pari all'arma. Gli effetti e status che l'arma può causare sono estesi al Taglio dell'Aria.Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Mediobasso)
    [Raggio Massimo: 1,5 metri per Grado]
    [Da genin in su]

    Pot = 40 + 10, Vel = Nera


    Non sarebbe finita lì: due individui dal volto celato, mentre i tentacoli si lanciavano contro Akira, si trovavano, infatti, sugli stessi, sostenendosi forse con il chakra adesivo e dagli stessi sarebbero corsi addosso al ninja Kiriano, qualsiasi fosse stata la sua strategia, cercando di colpirlo con dei getti di qualcosa, di fatto creando una grossa nube attorno allo shinobi che se l'avesse ispirata, avrebbe scoperto di avere a che fare con un veleno. [Attacco Doppio 2]Veleno Ukuwaru - Indebolimento Base[Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa la riduzione del Cap di 2 tacche in una statistica primaria per 2 round. Ulteriori dosi azzerano il contatore dei round passati.Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    [Da genin in su]

    Area: Grossa nube (combinazione di 2) a semicerchio con raggio di 10 metri puntata su Akira, totale 2 dosi


    E se quella minaccia sarebbe arrivata dalla sua sinistra, sui tentacoli, il fendente sarebbe sopraggiunto da destra, poco dopo i tentacoli stessi, ecco che frontalmente, al suolo sarebbero state gettate due sferette identiche, per natura, alle bombe gelo kiriane che, forse, il ninja stesso già conosceva, ovviamente in funzione di come il jonin si fosse mosso per difendersi da tutti gli attacchi precedenti. [Attacco doppio 3]Bomba Gelo [Bomba]
    Si tratta di ordigno congelante dalle ridotte dimensioni. Può ghiacciare e creare una prigione di ghiaccio di mezzo metro dal punto d' impatto. La prigione causa Intralcio Grave e si rompe se subite complessivamente 3 leggere.Tipo: Speciale - Immobilizzo/Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 30)
    [Da genin in su]

    Essendo due, si crea una prigione di ghiaccio di un metro con relativo intralcio grave


    E chissà, in tutto quel caos, forse, Akira si sarebbe anche reso conto che dei cinque che aveva visto appena presentatosi, due erano ancora fermi nelle retrovie.
  7. .

    Uno strano avvenimento


    Tanti in realtà



    Sapete, ero lì, con il mio povero paziente, Baek, stavo cercando di comunicare con lui e l'unica cosa che ricevetti come risposta erano dei rantoli che mi dimostrarono due cose: la prima era che le pessime condizioni di quel mio coetaneo riguardavano anche il suo apparato respiratorio il ché riduceva ulteriormente le scarse possibilità di successo della sua guarigione; inoltre tutto ciò mi portò ad appuntarmi mentalmente che, forse, una qualche tecnica per la comunicazione mentale, mi sarebbe servita, avevo letto che alcuni esperti in interrogatori avevano abilità simili.
    Cercai poi di ottenere qualche informazione da Maru, l'individuo che mi era stato suggerito fosse amico del moribondo, ma di amichevole aveva ben poco.
    Era a dir poco strafottente verso il malato!
    Quando lo vidi accendere la sigaretta, il medico in me ebbe quasi voglia di sparargli una spinta gravitazionale-naturale in piena faccia e lasciarlo bruciarsi con la sigaretta stessa, ma evitai di farlo.
    In compenso, ascoltai le sue spiegazioni.
    Il terzo a presentare questi sintomi, tutta gente normale che ha improvvisamente iniziato ad essere più produttiva e poi sono finiti così., mi appuntai queste informazioni e poi chiesi per ulteriori dati: Quando sono iniziati questi casi? Baek-san, qui, sta così da una settimana, ma per quanto stato è molto più capace prima di star male? E gli altri due? Sono stati assieme, o avevano qualche fattore comune, o almeno qualche conoscenza?, chiesi.
    E se vi state chiedendo perché ho fatto quelle domande, bé, se non c'erano motivi genetici e naturali per tutto questo, forse era stato qualcosa che aveva ingerito, forse il primo paziente era stato il primo a prendere un qualche medicinale, o qualche tonico, che però non aveva gli effetti attesi.
    Sarebbe stata anche una bella teoria, vi dirò, non fosse stato che non c'erano nelle analisi del sangue indicazioni per veleni o simili.

    A quel punto, come vi dicevo, provai ad usare il chakra curativo assieme alle mie doti mediche da ninja e lì arrivò la vera sorpresa: ci volle qualche attimo, ma poi lo sentii, quasi come all'Abete, durante il mio "sogno", quasi come con l'albero di Tsuya, ma diverso da entrambi.
    All'Abete quel "sogno" mi aveva dato un senso di perdita, di qualcosa che era "conosciuto", quasi "simile" in qualche modo, ma che stavo perdendo, qui la sensazione era diverso, qui si andava oltre il "conosciuto", qui sentivo che mi era molto più affine e, soprattutto, attraverso il mio chakra, riuscii ad individuare cos'era e dove fosse all'interno del corpo di Baek.
    Era una sorta di "scintilla", un piccolo punto luminoso vibrante, che vibrava in sintonia con me!
    Ma che cosa?, ebbi il tempo di chiedermi e mentre lo sentivo, mentre avvertivo quella cosa ebbi due certezza: la prima era che il povero Baek era spacciato, che quella scintilla stava rubando le sue forze, ormai era da una settimana che si nutriva di lui, a quel che diceva Maru, quindi, ipotizzai, fosse per quello che la "scintilla" lo aveva ormai prosciugato.
    La seconda consapevolezza, invece, era la proprietà di quella "fonte" di energia: era mia!
    Ebbi un'esitazione: sentivo quella scintilla come mia, sentivo che quel piccolo bagliore di energia, che stava divorando quel poverino, avevo tutto il diritto di attirarlo verso di me con il chakra naturale-gravitazionale, ma che effetti avrebbe avuto su Baek?
    Lo avrebbe salvato? Ne dubitavo. Lo avrebbe ucciso? Era, purtroppo, già spacciato, forse se fossi arrivato una settimana prima, avrei potuto sottrarre quella scintilla e lasciarlo vivere.
    Così, usai il chakra naturale-gravitazionale per attirare a me la scintilla, il corpo di Baek non parve avere effetti da tutto ciò, lo stesso Manu parve non accorgersi di niente.
    Io? Ebbi un improvviso senso di appagamento, una cosa che, lo ammetto, non mi era solita, specie considerando che la persona davanti a me era destinata a morire di lì a poco.
    Ma come aveva ottenuto quella scintilla? Mi guardai intorno, cercando di capirci qualcosa. [Abilità]Percezione degli Dei Guerrieri
    Arte: L'utilizzatore, tramite un round di concentrazione, può comprendere se una delle Armi di Iwa si trova entro un chilometro. E' possibile utilizzare questa capacità solo una volta al giorno.[Da genin in su]


    Restava un problema: Come me ne vado da qui?
    Avevo scoperto ben poco, tranne qualche notizia sul lord Hanta e su cosa stava succedendo ad alcuni dei suoi lavoranti, soprattutto, dovevo tornare da Youshi-san e Yato-san, la missione non era curare la gente del luogo, era trovare quel Nikaido.
    Fu lì che mi ricordai delle parole confuse del Tokugawa la sera prima: La signora fa dei doni! ed una qualche "nonna Kagome" non aveva retto al dono ed era morta? Aveva detto così, no?
    Che fosse quella scintilla il "dono"?
    E la mia mente ipotizzò una teoria un pò bruttina: Se questo dono è ciò che uccide queste tre persone, forse è un'infezione che si passano in qualche modo... e forse l'ho presa anch'io?, però quella sensazione di proprietà, non sembrava una cosa negativa, Ma quando mai un effetto nocivo appare tale?. Ammetto che questa elucubrazione mi fece preoccupare.
    Devo avvisare gli altri, mi sa, potrei invecchiargli davanti agli occhi.
    Prima però dovevo uscire dalla villa, così iniziai a guardarmi intorno: oltre la porta e Maru c'era il giardino ed il giardino non aveva soffitto e quindi potevo provare a fare una manovra un pò forzata.

    Per prima cosa, mi avvicinai a Maru, ero un pò combattuto, lo ammetto, da una parte il me medico era dispiaciuto per Baek, sinceramente, dall'altra, sentivo l'euforia di quella scintilla, in ogni caso, muovendomi con parecchia velocità, diedi una pacca sulla spalla all'altro servitore, prima di iniziare a parlare: Temo ci sia poco da fare per Baek-san, in qualche modo il suo corpo ha avuto un controllo, mi dispiace davvero tanto., spiegai, mentre davo una seconda pacca sulla spalla destra, eventualmente riavvicinandomi, se mi avesse allontanato.
    Ed in quelle due pacche c'era un piccolo segreto. [Veleno]Velocità per i 2 contatti = Viola +3 ognuno e penso si possano considerare come due iniezioni, ergo dovrebbe essere Debilitato.
    Mi serve un'ulteriore informazione, che temo possa essere legata ai fatti: il nome Orihara le dice qualcosa? Per caso qualcuno dei tre malati, finora, ha avuto a che fare con una donna con quel nome?, avrei atteso una risposta, qualche secondo, giusto per capire se il veleno avesse fatto effetto, poi avrei aggiunto: Non sembra stare benissimo, Maru-san, non è che forse anche lei ha avuto a che fare con questi malati, o con questa Orihara? Mi lasci andare a cercare qualcuno per aiutarla a sdraiarsi, già la vedo invecchiare! e mi sarei allontanato, senza dargli ulteriore tempo di replicare, sperando che fosse troppo debilitato per replicare.
    Mi sarei mosso, cercando una zona dove non ci fosse gente capace di notarmi, poi avrei eseguito di nuovo la trasformazione, cambiando aspetto nel servitore che il maggiordomo aveva lasciato sulla porta, mentre mi accompagnava. [TB]
    A quel punto, avrei cercato un altro servitore e gli avrei detto di avvisare il maggiordomo che Manu richiedeva la sua presenza presso l'appartamento di Baek e che era urgente, riguardava il nuovo dottore e le frustate che si sarebbe preso.
    Sapete aveva una bella faccia da sadico il maggiordomo, ipotizzai che avrebbe apprezzato la possibilità.
    Se tutto fosse andato per il meglio, avrei approfittato della situazione per uscire di lì, o altrimenti avrei iniziato a dire a tutti quelli che incontravo la medesima informazione, sfruttando il caos della situazione.

    [Le indagini di Yato]

    Il Senju, nel frattempo, aveva trovato i due ninja della Zanna e li stava seguendo, apparentemente non individuato, anche se, avendo dei sensi abbastanza affinati avrebbe forse notato un gufo che più indietro rispetto alla sua posizione.
    Ad ogni modo, quando Yato si fece, volutamente, sentire dai due ninja, ci volle poco perché ricevesse una "risposta": avrebbe trovato un qualcosa, quasi una parete, dinanzi a se, anche se non vedeva, in effetti niente, come se fosse stata l'aria stessa a solidificarsi per bloccarlo e, cosa più rilevante, avrebbe potuto notare solo il ragazzetto, Bao, ancora davanti a se, del più longilineo? Nessuna traccia, almeno finché una voce non avesse parlato alle sue spalle.
    Non ci piace essere seguiti, straniero. Chi sei e cosa vuoi? Hai una sola possibilità per convincerci a non ucciderti subito., sibilò l'uomo dal lungo mantello e, a quel punto, forse, il Senju avrebbe notato che la figura nascosta nel mantello aveva solo una cosa distinguibile, il volto, o, più correttamente, la maschera che lo copriva, una maschera a forma di Gufo. [Zannuto 3]
    Fu allora che il Fauno fece la sua mossa, mentre già Bao si riavvicinava al suo compagno di missione, facendo una smorfia infastidita quando l'altro citò il fatto che fossero chiacchieroni.
    Bokushin? Ne ho sentito parlare anche io. Dal clan Shura, mi pare?, disse il ragazzino, ricevendo uno sguardo infastidito, tramite la maschera di Gufo.
    Abbiamo sentito parlare di te, Fauno di Ame, del tuo legame con le Picche della Pioggia., confermò il longilineo, Il caposquadra, in questa missione, sono io e ritengo che la tua proposta sia fattibile. Già mio zio ha collaborato in precedenza in questo luogo con degli accademici, come anche al villaggio dell'Abete. E so dei fatti della Colonna Evanescente: c'era un membro del clan Fukuro anche lì, mi hanno raccontato com'è morto, tagliò corto.
    Quindi tregua? Conoscerò qualche ninja accademico?, chiese curioso Bao, mentre "Fukuro" si voltava di nuovo verso il Fauno: Fra due ore sarà mezzogiorno, aspetteremo a quell'ora i tuoi tre assoldati: al confine orientale della cittadina, nei pressi del bosco , concluse.

    [Riunione del Trio]

    Quando raggiunsi Youshi-san e Yato-san, fu il mio compaesano il primo a parlare: aveva scoperto di alcune bestie che infestavano i boschi, di cui i guardacaccia si occupavano ed una serie di altre informazioni, più importante fra tutte, però, la presenza di una donna ed uno strano rituale.
    Sangue?, questa cosa mi fece suonare un campanello ma non ero sicuro del perché, avevo idea di un qualche collegamento, ma non ero certo di quale fosse, in compenso, c'erano degli altri ospiti nella villa da una settimana.
    Il Senju, invece, parlò di ninja della Zanna, indicando il loro simbolo, il ché mi ricordò tanto la ragazzina in fila, quanto i tizi all'Abete!
    Sembrava che potessimo fare uso di una momentanea alleanza con questi tipi.
    A quel punto, intanto, diedi anche il mio resoconto: Oltre al nome del signore di queste terre, Hakurou Hanta, ho scoperto che hanno avuto almeno tre casi di servitori nella città che sono improvvisamente passati da un'elevatissima produttività ad un crollo fisico. Ho visto l'ultimo di loro, sembrava avere quattro volte i suoi anni ed il fisico era soggetto ad un completo crollo., esordii, fermandomi un attimo, quanto avrei detto di quello che m'era capitato analizzando le sue condizioni?
    Ho analizzato le loro condizioni e ho trovato come una sorta di fonte di potere che li stava risucchiando le energie, ricorda un pò quello che hai descritto anche tu, Youshi-san, ieri sera, dopo aver bevuto quel sangue... tra l'altro, non è una cosa molto igienica da fare., a quel punto ci ripensai di nuovo, Forse questa fantomatica Signora è l'ospite di cui parlavi, Youshi-san, oppure stiamo confondendo un pò le cose., aggiunsi, prima di voltarmi verso il Senju.
    Credo che il tuo piano, Yato-san, sia buono: in tre contro queste bestie ed il guardiacaccia, con la sua cricca, non so quanto sarebbe salutare, anche volendo cercare di essere furtivi.
    Tu che ne pensi, Youshi-san? Proviamo a muoverci nei boschi con questi alleati momentanei e cercare lì questo Nikaido? Oppure proviamo ad intrufolarci nella vita con la possibilità di più protettori di questa Orihara, supponendo che sia lei, l'ospite?
    , avrei lasciato la parola al Tokugawa.

    O quasi, perché poco dopo, alzando un dito, avrei aggiunto: Quasi mi dimenticavo, forse ho preso quello che aveva l'ultimo malato. Se mi trovate affaticato e poco affamato, potrebbe essere preoccupante. Ma per ora, non pensiamoci., avrei concluso, alzando i pollici.
    Ora c'era da vedere che piano, invece, avremmo intrapreso.
  8. .

    Scoperte ed Insegnamenti


    Giorno 1 e 2



    [I Due Guerrieri del Vuoto]

    Sanji non rispose alla domanda di Akira, mentre parlava della ragazza di Shiba: in fondo, l'archeologo non sapeva niente di "Veterano" o "Formiconi", semplicemente lasciò che i due ninja, se c'era altro da dire al riguardo, parlassero fra loro.
    Akira forse non ricordava che Umari era la cittadina più vicina a Tsuya, al di là del grande bosco, e la prima oltre il confine con Taki.

    [...]

    Nell'avamposto di Rasetsu i due individuarono i segni della battaglia, ma cosa più importante, Akira trovò tracce importanti, disegni, capelli dei colori che si aspettava e ricollegò tutto, o almeno ciò che lui sapeva: ricollegò che durante la missione nel Paese dei Demoni aveva incontrato due Kurotenpi che avevano parlato della Calamità che seguivano, come di qualcuno che lo conosceva; ricollegò, forse, che il Mercenario Kaguya aveva parlato (giusto qualche settimana prima) di come in quella stessa missione avesse incontrato Itai Nara, il Kyuudaime, che comandava un gruppo di uomini di Kurotenpi.
    E quando disse il nome del Nono ad alta voce, fu Sanji ad aggiungere un commento: Non è stato sempre qui, il ninja biondino che aveva salvato i Discendenti. L'ho visto sì qualche volta in città, era spesso con Amano, ora che ci penso, ma saranno due anni che non si fa più vedere, sai? Forse un pò di più... non sono sicurissimo, ma di certo c'era quando fu inaugurato il nuovo locale di Tanaka., volle specificare, anche se forse questo non aiutava a risolvere i dubbi di Akira.
    In compenso i due capirono che sì, era stato un volto amico a permettere agli aggressori di raggiungere l'aggredito e, al qual tempo, che non volevano ucciderlo, lo volevano vivo.

    Poi il trio uscì dall'avamposto, seguì le tracce finché il botto e le figure in avvicinamento catturarono la loro attenzione.
    Fu allora che Akira sfoggiò una delle nuove capacità apprese dopo il tempo passato all'Abete: volare su una delle sue spade, volare per inseguire le sagome che vedevano sulla distanza in volo.
    Successero molte cose in quel breve inseguimento: Sanji urlò, bestemmiò e pregò in ordine sparso, passando da una reazione alla successiva; il chunin di Suna ebbe un momento di trance dovuto ad una reazione del suo Sigillo del Vuoto ed Akira diede sfoggio di alcuni dei suoi poteri.
    Non raggiunsero il gruppo che aveva rapito Hoshikuzu, ma, mentre volavano lontano da loro, Akira avrebbe potuto notare che la "Scimmia Gialla" s'era voltata e stava guardando verso di lui! Non il loro gruppo in generale, il Jonin della Nebbia avrebbe, probabilmente, avuto la certezza che quella figura fosse focalizzato su di lui (o forse sul suo particolare chakra?).

    [I due Medici]

    Non commentai l'osservazione di Yato sul fatto che gli dispiacesse che non avessi conosciuto i miei genitori, ma che quello mi aveva definito per ciò che ero: non perché me la fossi presa, in fondo avevo fatto io quella domanda, ma perché sapete, questo tipo di discorsi me li fanno da quando ho memoria, "Povero piccolo, non hai genitori?", ammetto che magari di quando in quando i ricordi d'infanzia sono confusi, ma la gente che vede il piccolo barbone orfanello e fa questi commenti fasulli? Quelle sono memorie limpide ed irritanti.
    Fu la parte successiva quella importante del discorso e su quella mi focalizzai: Li ha interrogati? Ma su cosa, Yato-san? Cioé, cosa potevano sapere d'interessante? La madre, da quel che ci hanno detto, dopo quel rapimento, è stata allettata, non ce la faceva più ad andare in giro, ma suo figlio, cosa aveva di particolare? Lui non era stato rapito., valutai, per quanto in effetti, un corpo in direzione dell'altro indicava che probabilmente qualcosa del genere poteva essere successo, Un Katon, poi, doveva essere qualcosa di parecchio potente per riuscire a distruggere questo posto, non credi, Yato-san, considerando le capacità di questo albero., conclusi e, a meno di altre domande, o repliche, saremmo andati avanti, verso l'abitazione del vecchio Yoshi.

    [...]

    Il Senju osservava con attenzione le foto del vecchio Youshi dove si trovava anche la signora Oboro, prima di valutare un legame con la signora Akane, Bé, loro due sono stati rapiti, come la figlia della signora Oboro, no? Anche se questo non lega fra loro i due posti, credo., valutai, mentre analizzavamo anche il lavandino divelto.
    Lavandino in cui Yato poté notare, attraverso il suo ramoscello di legno, per fortuna senza provocare strane reazioni su di me, che c'erano delle tracce di quella stessa sabbia, polvere, o ciò che era, nera in quelle tubature.
    Fare uso di ninjutsu per attirare ninja? Bé, qui mi pare di capire che shinobi non ce ne sono, infatti, nessuno prima di noi aveva pensato ad un ninjutsu, né qui, né alla casa bruciata, no?, valutai, all'osservazione dell'altro, prima che trovassimo le chiavi e la polvere nera.
    Individuai anche una piccola calamita e così potemmo fare la prova suggerita: Sì, questa sabbia è metallica., confermai, vedendola avvicinarsi alla calamitina.
    Ci fu poi un'ultima osservazione, stavolta mia, mentre osservavo il mio parigrado fare una copia della chiave con il suo legno: Yato-san, anche qualche altra manipolazione potrebbe fare una cosa del genere? Mi spiego meglio: anche senza avere la chiave, quanto sarebbe difficile per il tuo legno scassinare quella porta?, chiesi, guardando la porta e la copia di legno della chiave.
    Poi ci dirigemmo alla clinica del dottor Amano.

    [...]

    Ammetto di non aver commentato l'ipotesi di Midori che prima di quello Shiba, iniziava una relazione con il dottore, che mi sembrava di capire fosse un pò più avanti con gli anni, in più alzai un sopracciglio nel vedere il chunin di Konoha che si portava via il reggiseno, su cui tra l'altro non avrebbe trovato capelli, o altre tracce utili, almeno non con il nostro livello di abilità.
    Poi trovammo il taccuino e dopo averlo letto entrambi, Yato mi suggerì di cercare alcune analisi e cartelle cliniche.
    Qualcosa trovai, non molto, ma qualcosa trovai.
    C'erano in effetti delle analisi del sangue ed un test di gravidanza i cui risultati erano tracciati il 6 Luglio: nessun nome segnato, solo il kanji "Kinjo" (vicina).
    Effettivamente erano negativi i risultati, ma nessun altro test da dover fare, Forse, semplicemente, era davvero preoccupato di avere un figlio da questa LEI , pensai.
    Le cartelle di Shiba e sua madre diedero poche notizie, oltre quelle che già avevamo: la signora Akane aveva tutti i segni dell'età, forse persino aggravati, a ben vedere cinque anni prima aveva una leggera artrite, problemi di ferro minimali e poco altro, ma poi erano andati peggiorando, anno dopo anno.
    Il figlio aveva giusto gli zuccheri ed il colesterolo alto: Questo Shiba aveva colesterolo e glicemia alti, più tanti altri segni distintivi di una forma fisica non esattamente invidiabile, Yato-san.
    Doveva avere una grande personalità per aver attirato questa Midori.
    , valutai con un'alzata di spalle.
    La cosa più interessante, però, la notai aprendo uno dei cassetti con le cartelle cliniche: Yato-san, guarda! Altra sabbia nera., esclamai e, in effetti, nell'elenco dei pazienti, in un punto imprecisato della lettera R, c'era una traccia di sabbia nera. Di nuovo la lettera "R".
    E, a ben vedere, non avremmo trovato nessun "Rasetsu" lì in mezzo, supponendo che ci fosse mai stato.

    Alla fine, non avessimo cercato altro, dopo il piccolo tentativo a vuoto per trovare altre note, non presenti, ci saremmo diretti al tempio.

    [...]

    Il signor Kinmaru ascoltò le parole di Yato, mentre io mi ero allontanato, e pareva genuino nel replicare, seppur, certo, poteva essere anche un ottimo bugiardo.
    Lo ammetto, può sembrare avventato, quasi folle, ma sa, dopo due anni di lavoro in miniera, le prime ferie che mi sono state concesse, arrivo ad Umari, sento di tre incidenti, ma ero troppo curioso, poi, fossi tornato subito nei territori di Toshi, il mio padrone, il lord del clan Horu, probabilmente non mi avrebbe dato ferie per altri due anni., fece una mezza risata, un pò amara, a quel timore, ma non ebbe niente da obiettare alle richieste di Yato di restare lì, Finché non rischio niente, non me ne andrò, non si preoccupi, Yato-sama., confermò l'uomo e, con una buona vista [Abilità] avrebbe di certo notato i calli dell'interlocutore, verosimilmente dovuti all'uso di un piccone.

    Poi l'esplosione e ci dividemmo.
    Io cercai di inseguire quel gruppo che si allontanava in volo, ma, appunto, quando la barriera di alberi bloccò Akira-san ed i suoi compagni sulla spada volante, mi chinai dal dolore, perché qualcuno, o qualcosa, aveva smosso quel gigantesco albero.
    Non trovai ciò che avevo visto nel mio "contatto", quindi tornai verso la città, per riunirmi con gli altri.

    [Riuniti]

    Il Senju ottenne il racconto di Oboro sui fatti e poco di più, nessuno poté confermare, o replicare, ai suoi dubbi sul perché avessero catturato Nami, anziché ucciderla come gli altri.
    Il ritorno dell'Hozuki e del ninja di Suna, permise anche a loro di essere messi in pari almeno su quella piccola parte, intanto, mentre Sanji vomitava anche l'anima, una volta sceso dalla spada volante.
    Infine anche io mi sarei riunito con loro e tutti: noi quattro ninja, Oboro e la figlia Minami, ed i coniugi Tanaka, andammo al tempio di Sareshigami.

    [...]

    Qui, Akira-san condivise le informazioni da loro trovate, parlando di questi "Kurotenpi" di cui non avevo letto che qualche breve relazione, accennando ad una donna del clan Ukataka e di un uomo del clan Kurogane, non che avessi idea di quali fossero questi due clan, seppur il primo mi era parso di averlo già sentito nominare.
    Poi parlò di "Itai" e mi venne da pensare che intendesse il predecessore di Elmo-san: non avevo mai conosciuto il Mizukage del periodo in cui ero a malapena un genin alle prime armi, era scomparso dal villaggio quando avevo iniziato ad avere un certo rilievo, persino all'Abete non ci incontrammo per poco, ma questa storia sembrava assurda.
    Come fa ad avere le conoscenze di questo Itai ed il suo aspetto, ma non essere lui?, ma tenni per me quella domanda in quel momento, ascoltando le parole degli altri: prima di tutto il suggerimento di Akira-san per Masa-san di allenarsi assieme, quindi il resoconto di Yato su quanto scoperto fino a quel momento da noi due sulle tre scene del "crimine".
    Alla domanda che mi rivolse il jonin, fui sincero: Ho visto quel gruppo che rapiva l'Eremita-san e ho pensato di provare ad inseguirli, ma... dopo un pò li ho persi di vista., ammisi, tralasciando tanto del secondo caso di dolori fisici, quanto della mia ricerca di quella piantina brillante.
    Poi, però, aggiunsi qualcosa: Sono d'accordo sull'allenarci, anzi, considerando che probabilmente ci dovremo muovere in mezzo all'albero, forse se qualcuno qui non conosce il chakra repulsivo, posso aiutarvi ad apprenderlo, stessa cosa per quelli adesivo e distruttivo.
    Yato-san, se vuoi, domani possiamo vedere di migliorare un pò l'uso di quello distruttivo, gli altri so che li conosci già, Masa-san, tu non so se sei esperto di tutti e tre, se vuoi, posso aiutarti ad apprendere eventuali informazioni in più. Akira-san, sei un jonin, immagino li conosci tutti, giusto?
    , avrei concluso verso l'Hozuki.
    Poi avrei valutato un'altra cosa: Forse potremmo anche cercare informazioni in questa città di Umari, non pensate? Se la ragazza di quello Shiba era di quel paese, forse potremmo ricavare qualche notizia in più., proposi, per quanto, lo ammetto, andare ad Umari implicava per me poter cercare quella fantomatica pianta.

    Ad ogni modo, sarebbe poi scesa la notte e di nuovo ognuno di noi avrebbe avuto un pò di tempo per se.

    [Notte]

    Prima di andare nella stanza che mi era stata assegnata, mi sarei avvicinato al Sacerdote Mifune, una volta accertatomi che non ci fossero altri miei compagni nei dintorni: Mi scusi la domanda, ma l'albero, il Divino Sareshigami, qui, ma è tutto immenso, così? Non ci sono alberelli più particolari, più strani? Lei vive qui da sempre, mi pare di capire, ha visto i fatti di cinque anni fa, ma per caso c'era qualche pianta più piccola? Qualcosa di singolare, magari?, avrei chiesto al sacerdote, l'unica persona, apparentemente, non legata a tutti quelli eventi e, magari, essendo un fanatico di quel grosso albero, poteva saperne di altre strutture più piccole e strane nei dintorni.

    Dopo di ciò, sarei andato dai coniugi Tanaka: avevamo stabilizzato il padre del piccolo, le condizioni erano di certo migliorate, ma l'esplosione della locanda, doverne fuggire e raggiungere il santuario, come medico avevo il dovere di controllare le sue condizioni.
    E così avrei fatto, ma mentre lo curavo, avrei anche parlato con loro: Troveremo vostro figlio, non preoccupatevi, lo salveremo e salveremo anche gli altri. In fondo, Akira-san era qui anche cinque anni fa, è tornato per aiutarvi. Voi ricordate la battaglia di cinque anni fa, giusto? Io non ero qui ai tempi, mi chiedevo: esattamente, dov'è stato sconfitto quel mostro-Teschio?, speravo di avere da loro quella singola informazione, perché avevo un dubbio e, se il sacerdote Mifune non mi avesse potuto aiutare a trovare quella pianta, forse cercare il luogo dello scontro con questo "Gashadokuro" mi avrebbe potuto aiutare in tal senso.

    Prima di ritirarmi per la notte, avrei incontrato un'ultima persona, la stessa con cui avevo passato buona parte della giornata: il chunin di Konoha.
    Yato-san, scusa, una domanda: tu quanto ne sai di queste Armi di Iwa? Io ho incontrato la prima all'Abete e lì ho scoperto, di fatto, di queste cose millenarie. Da quel che ho capito, ce ne sono ancora quattro in giro, giusto? Tu sai qualcosa di queste? Non vorrei sia legato alle Armi di Iwa tutto quello che sta succedendo qui., ipotizzai e, in qualche modo, l'eventualità non la escludevo, per quanto mi sembrasse inverosimile, ma magari dal chunin della Foglia avrei potuto, intanto, scoprire qualcosa di più sulle varie Armi.

    Finita quella breve chiacchierata, avrei augurato la buona notte al Senju, che intanto sarebbe partito per la sua di ricerca di informazioni. [Nota Febh]Gestiscimi tu le due mie ricerche di informazioni, oltre ovviamente alla nostra breve interazione fra pg.

    [...]

    Il Senju avrebbe scoperto davvero poco da Takeshi: era ancora traumatizzato, blaterava ancora che avevano preso Nami, Le scimmie l'hanno presa di nuovo! Il prossimo sarò io! Prenderanno di nuovo anche me! Eravamo assieme quando ci hanno preso!, sarebbe stato inutile fargli domande, lo shock era evidente e difficile da vincere, sempre che avesse qualche informazione utile da condividere.

    Poi si sarebbe diretto da Minami: la ragazza si era ripresa, aveva ancora un pò di occhiaie, per il pianto, ma sembrava più ferma, calma, salutò con un sorriso pacato Yato, finché questi non mostrò il reggiseno e parlò.
    Ci volle poco, meno di un minuto, perché la ragazza scoppiasse a piangere, mentre ascoltava le parole dell'altro e quindi confessò: E' mio., il pianto riprese, mentre Yato continuava a parlare [Nota]Esatto, era la figlia.
    A questo punto, considero che tutto il discorso ad Oboro, lo fai invece a Minami, come specifichi anche tu.

    Non lo avevamo previsto. E' successo tutto cinque anni fa. Ho ricordi confusi di quando fui catturata dalle scimmie, ho ricordi confusi di quella prigionia, mi dicono che è stata qualche settimana, al massimo, ma mi è parso un tempo molto più lungo. Ero lì, sola, al freddo, in mezzo a quelle prigioni di pietra e fango e con me, all'inizio, c'era solo lui, Amano. Lo avevano catturato prima di catturare me, eravamo vicini di cella e quando eravamo coscienti, parlavamo.
    Abbiamo parlato così tanto, ci siamo avvicinati tantissimo. Poi hanno preso zio Yoshi, la signora Akane, Takeshi e Nami, con lei ho condiviso la cella, ed il piccolo Tooru. Tutto questo finché i quattro ninja non ci hanno salvato.
    C'era quel tizio spaventoso, dai modi di fare un pò strani, che ci portò via sui suoi strani rettili alati, c'era l'anziano ninja con il tuo stesso coprifronte, poi c'erano i due ninja biondi, gemelli.
    , se avesse usato l'interrogazione mentale, durante quel racconto, avrebbe visto lampi di ricordi: una cella nella roccia, umida, sporca, lei prima da sola che parlava contro una parete in lacrime, poi assieme alla ragazza che era stata rapita poco prima, mentre si facevano forza a vicenda, quindi i loro salvatori.
    Yato non conosceva nessuno degli stessi, probabilmente, di certo non conosceva Rasetsu, l'anziano ninja ubriacone del bosco, né aveva mai visto Seinji Akuma con la faccia che aveva fino al giorno della sua morte (proprio per mano di Akira), forse aveva incontrato il predecessore di Kensei? Itai Nara? In quei ricordi avrebbe visto due Itai, mentre la fuga dalla prigione si concludeva ed il gruppo si riuniva.
    Certo, anche il tanto odiato, da Yato, Hokage usava i cloni, ma quelle immagini sembravano in qualche modo diverse, come se fossero due persone che parlavano fra loro, non un uomo ed una sua copia, o almeno questa idea avrebbero trasmesso. Che Itai avesse un gemello?

    Quando tornammo al villaggio, l'Albero gigante aveva riempito tutto, i primi tempi ci dovemmo abituare, ma mio padre ha reso tutto questo una nuova ossessione, come quella dello Spirito che salvava chi veniva assalito nei boschi! Non voleva accettare la verità! Era ossessionato dalla sua fede! Ma dov'era Sareshigami mentre ero intrappolata nel fango? Abbiamo litigato e dopo un anno ho lasciato questo posto., nuove immagini, urla, pianti, rammarico, paura, prima di andarsene da quel luogo.
    Mia madre cercava di starmi accanto, ma lei non capiva, non sapeva cosa avevamo vissuto. Nami aveva Takeshi, e Takeshi aveva lei. Zio Yoshi ogni tanto cercava di sostenermi, era un caro amico di mia madre e lo avevo sempre visto come uno zio, ma aveva un carattere difficile, si sforzava per essermi vicino, ma non riusciva sempre a farlo al meglio. La signora Akane era gentile con me, ma andare a casa sua... Shiba mi faceva sempre sentire sporca quando mi guardava.
    Il piccolo Tooru era gentile, ma i genitori lo tenevano in una capanna di vetro.
    Così mi sono chiusa in me stessa, mi sono indurita per tutti, ma c'era lui: Amano.
    , nuove immagini, l'anziano Yoshi visto con gentilezza, affetto, così come la signora Akane, al contrario, non c'era affetto verso Shiba, che la guardava quasi come un cane guarderebbe una bistecca.
    E poi il dottore.
    Era più grande di me, lo sapevo che era sbagliato, ma i sentimenti non hanno età e ci siamo trovati. Per tre anni siamo stati attenti, mia madre sapeva che avevo qualcuno, ma non chi. Sarebbe impazzita, l'intero villaggio sarebbe impazzito, ti prego, non dirlo a nessuno!, avrebbe quasi gridato, disperata. Le immagini che vide a quel punto erano molto "intime".
    Ad inizio mese è tornato il ninja biondo, era notte, non sapevo che venisse a trovare Amano, ci ha trovati insieme, era un pò diverso da come lo ricordavo, aveva qualcosa di più duro nello sguardo e nei modi, mi scrutò per un attimo, prima di allontanarsi con Amano, è stata quella notte che ho perso quel reggiseno.
    Poi è scoppiata tutta questa follia: la signora Akane e suo figlio, zio Yoshi e poi Amano. Ed ora Tooru e Nami. E' come se Sareshigami mi volesse punire, ma perché dopo cinque anni?
    , questa la sua ultima domanda ed anche Yato avrebbe visto nella memoria della ragazza la notte in cui "il ninja biondo" si era presentato a casa del medico, con uno sguardo non gentile come nei primi ricordi, molto più duro, forse persino maligno. [Nota 2]Non considero la visita ad Oboro, dimmi tu in caso se vuoi qualche informazione in più in tal senso.

    [...]

    E mentre Yato faceva questa scoperta, io cercavo di riposare ed Akira faceva il suo personale incontro con il passato, forse Masayoshi avrebbe avuto un altro sogno? In fondo era un Jinchuuriki, oltre che un guerriero del Vuoto, forse anche il Demone voleva dirgli la sua su ciò che aveva vissuto. [Nota 3]Nuovo spunto, se vuoi farne uso, per un altro viaggio nel Sigillo del Vuoto, magari sfruttando il supporto del Demone.

    [Il Secondo Giorno]

    Durante la mattina, avrei dato tempo agli altri eventualmente di condividere quanto scoperto, quindi avrei proposto: Dovremmo controllare questa città di Umari e questa Midori, non pensate?, poi avrei aggiunto, Inoltre, se qualcuno vuole ancora apprendere qualcosa sul controllo del chakra, possiamo fare un piccolo giro d'allenamento stamani, ok?
    Ora, avevo una certa urgenza, lo ammetto, per quanto mi vergogni un pò, ma il mio interesse di medico e persona verso l'Eremita dal nome impronunciabile e per il bambino e gli altri due rapiti era soverchiato dalla mia necessità di capire, di trovare quella pianta e scoprire perché avevo visto quella mano scheletrica.
    Cosa avevo di sbagliato? Era diventata quasi un'ossessione, ma, appunto, me ne vergognavo, dovevo restare concentrato sulla missione almeno per il bene di quelle persone rapite, quindi avrei cercato di aiutare gli altri a migliorarsi nel controllo del chakra.
    Avrei cercato un punto dove si trovassero quanti più rami possibili dove potersi arrampicare, quindi, verso chiunque mi avesse seguito, avrei spiegato il da farsi: Allora, ragazzi, una volta per uno, corriamo verso l'albero, utilizziamo il chakra adesivo per mantenerci sullo stesso e salire più in alto possibile, e poi saltiamo.
    La repulsione è una calibrazione diversa del chakra, non dovete usarlo per stringervi sul ramo, ma per venire lanciati via dallo stesso, dovete riuscire a calibrare il chakra per darvi un buono slancio e, mentre siete in aria, portate il chakra ad un punto qualsiasi del corpo ed usatelo per abbattere i rami mentre siete in caduta.
    Ricordate, per il chakra repulsivo dovete immaginare di spingere, ma la spinta non deve partire dalla gamba, deve partire dal piede, non sono i muscoli i primi a muoversi, è il chakra.
    Spingere con il chakra con una modulazione diversa rispetto all'adesività, -termine che non so se esista- mentre i muscoli delle gambe si flettono per il vero movimento.
    Poi colpire: il chakra dovrà disporsi sul braccio, o sulla gamba, come una patina e detonare intorno a voi, quasi un fazzoletto che aprite sulla superficie con cui entrate in contatto, stavolta è il muscolo il primo ad agire, poi, al contatto, rilasciate il chakra intorno a voi per incrementare la potenza dell'impatto.
    I colpi dovrebbero ridurre la vostra velocità di discesa, ma sul finale, se volete, sfruttate il chakra adesivo per fermarvi del tutto, ma attenti alla cinetica.
    , conclusi.
    Era un esercizio abbastanza completo, ora c'era da vedere chi avrebbe voluto farlo e, poi, cosa avremmo potuto scoprire con ulteriori indagini, magari ad Umari.
    E, soprattutto, avrei trovato la pianta? [Nota 4]Teoricamente nessuno di voi, mi pare, ha il chakra repulsivo in scheda, Hidan mi diceva di fare assieme tutti e due gli allenamenti ai tempi, così ecco una "combo" per perfezionare tutte e 3 le cose per chiunque voglia farla.

    Per il resto, a voi sia per l'eventualità di andare ad Umari, per le info che il mio pg potrebbe trovare sulla pianta e sull'eventuale allenamento fra guerrieri del Vuoto.
  9. .

    Andiamo a salvare Meika-dono


    E pure questo Itai Nara, sì...



    Una normale giornata in ospedale che fu interrotta dall'arrivo di uno dei pipistrelli di Elmo-san, ma stavolta non starò qui a descrivervi la paura che presero gli infermieri nel vedere il suddetto chirottero (ho appreso una parola nuova, sì!), bensì vi dirò della mia reazione quando ci fu confermato che il viaggio alla Bruma sarebbe iniziato entro poche ore.
    Sì! Finalmente! esultai fra me, mentre iniziavo a recuperare le mie cose e davo ordini agli altri medici sul da farsi per il resto della settimana, non sia mai che la missione durasse ben più del previsto.
    Considerando poi che oltre a Meika-dono volevano salvare anche questo "Itai Nara" che credo fosse il predecessore di Elmo-san, di certo ci sarebbe voluto tempo, specie se non erano tenuti nello stesso posto, giusto?

    Ad ogni modo, mi mossi per l'orario indicato, arrivando al molo dove un gigantesco galeone veniva organizzato da Elmo-san.
    Vidi diversi volti noti: Youshi-san, per primo, con cui ormai avevo una discreta lista di missioni condivise, specie di discreto livello.
    C'era poi Etsuko-san, che un tempo era stato anche lui Primario dell'Ospedale, prima di Meika-dono e di me.
    C'era il ragazzino dal nome difficilmente pronunciabile, che non proverò nemmeno a ripetervi.
    C'erano poi due volti che non mi sembrava di aver mai incontrato prima e poi c'era ovviamente Elmo-san.
    Ed ultimo arrivò, con modi insieme fatiscenti, nel suo volare su una spadona gigante, come già gli avevo visto fare, ma più freddi del solito, Akira-san, il jonin spadaccino.
    L'Hozuki sembrava decisamente irruento e contrariato, sia quando chiese secco informazioni su Meika-dono, sia in seguito, mentre il Mizukage ci informava di quali fossero i dati in nostro possesso, con la nave ormai lontana dal molo.
    Sapevamo qualcosa di più su questi tizi della Bruma, sulla loro mentalità isolazionista e sulla loro storia, oltre che sulle loro forze, che sembravano comprendere una flotta, dei Kraken e degli Uomini Pesce? Un pò strana come notizia, oltre che decisamente pericolosa.
    Elmo-san, comunque, voleva dividerci in due squadre, essendo due le persone da salvare, ma l'Hozuki si mise in mezzo, decretando che avrebbe fatto da solo, senza una squadra, ci avrebbe dato il tempo di raggiungere l'arcipelago e poi si sarebbe scatenato.
    Non sembrava più necessario, o verosimile, dividersi in due squadre, ma comunque, in qualche modo tutti dovevano avere un'idea delle abilità di ogni componente di quella squadra, per quanto i due a me ignoti non si presentarono nemmeno, "il tipo dal nome impronunciabile" si rivelò un consanguineo del Mizukage, mentre Etsuko-san, bé, disse giusto il suo grado, Youshi-san, in compenso, fu ben più ricco di particolari nel descriversi.
    Ed io presi spunto da lui: Mi chiamo Fudoh, sono l'attuale Primario dell'ospedale di Kiri, quindi sono un ninja medico, ma anche un discreto combattente nel medio-brevi distanze, grazie alle capacità di controllo gravitazionale che possiedo.

    A quel punto, stava al Juudaime dirci come ci saremmo dovuti dividere e comportare per raggiungere la nave.

    I Due Giorni


    Il Viaggio dei Kiriani e di Akira



    [Akira Hozuki]

    Ripartito da solo, il Jonin della Nebbia avrebbe raggiunto con discreta facilità, sulla propria spada, la costa del Paese del Cielo e nel farlo avrebbe potuto notare come la mappa in possesso di Kensei non fosse la più esatta possibile.
    Avrebbe fatto retro-front e condiviso l'informazione con i compagni di villaggio? O avrebbe cercato di informarli in qualche altro modo?
    E soprattutto, Akira avrebbe scelto di volare sopra i territori della Bruma, o negli spazi di mare al largo delle isole?

    In ogni caso, continuando fino al Paese del Cielo, sarebbe arrivato ad una piccola cittadina portuale che affacciava sull'arcipelago della Bruma.
    A quel punto, forse, se il ninja della Nebbia avesse avuto anche abbastanza pazienza, e furbizia, da chiedere informazioni e dettagli sulla Bruma e su quanto era successo un anno prima, avrebbe ottenuto qualche ulteriore informazione, rispetto a quelle in possesso di Kensei.
    La prima, e forse più importante, sarebbe stata una mappa marittima dell'arcipelago della Bruma, anche detto la "Grande Mano", con il nome di ognuna delle isole.



    Avrebbe scoperto che l'isola più a sud, quella che voleva attaccare per prima nei suoi piani iniziali era il Porto Commerciale, da cui la Bruma faceva scambi con i vicini paesi del Cielo e del Miele.
    Quello era il cosiddetto "Pollice" della "Grande Mano".
    Poi c'erano le Isole del Clan Ukuwaru, un clan affiliato alla Bruma che, però, viveva in quel piccolo arcipelago interno all'arcipelago stesso, divisi in tanti sottoclan. L'Indice della "Mano".
    Il "Medio" era anche detto il "Primo Scoglio", lì c'era sempre un regimento armato di ninja che controllava le navi della flotta lungo tutto il perimetro, la prima barriera militare, per così dire, delle difese della Bruma.
    C'era poi l'isola prigione, Shin'En, l'Abisso, dove la Bruma rilegava tutti i suoi criminali, l'Anulare della "Grande Mano".
    Infine l'isola sacra di Arohihori, la divinità maggiore cui erano consacrati gli abitanti di quelle terre. Il "Mignolo" della "Grande Mano".

    Ed al centro il "Palmo", l'isola centrale, con due porti, uno che dava verso il Primo Scoglio e l'altro verso l'isola portuale e quella sacra.
    Le zone più interne del "Palmo" erano protette da quelli che la gente della piccola città, chiamava le "Nocche", due grosse mura difensive con delle protezioni ulteriori, probabilmente, anche se questo tipo di informazioni l'Hozuki non avrebbe probabilmente potuto scoprirla.
    O almeno, non semplicemente parlando con dei mercanti.
    Una cosa che avrebbe potuto scoprire era la presenza di diverse navi con un simbolo che ricordava vagamente quello della Nebbia, ma aveva una quinta "onda" centrale, le navi della Bruma, che viaggiavano lungo i mari che lui stesso aveva sorvolato.
    Aveva scoperto che c'erano degli accordi con il Miele ed il Cielo, che concedevano una buona elasticità di movimento alle navi mercantili ed il grosso del potere marittimo alla Bruma, appunto.
    Infine, avrebbe saputo che circa un anno prima, forse un pò di più, un gigantesco drago rosso era stato visto solcare il cielo al largo dell'arcipelago Ukuwaru, inseguito da alcune navi dalle vele cremisi che, però, appena intravista la flotta della Bruma si erano ritirate.
    Il drago, però, aveva continuato il proprio viaggio nel tratto di mare protetto dalla flotta dell'Akai-Te, sconfinando e venendo quindi attaccato.
    Se avesse chiesto a più fonti avrebbe sentito storie dissimili: arpioni giganti lanciati dalle isole, navi che cercavano di abbattere il grande drago a cui d'improvviso si affiancarono un secondo drago identico al primo ed un gigantesco mostro libellula.
    La battaglia per mare andò avanti fino all'arrivo della nave Ammiraglia, direttamente dal "Palmo": un gigantesco vassello con un kraken su sfondo porpora sulla vela maestra.
    E diversi kraken presero parte alla battaglia, seguendo la nave ammiraglia e costringendo, alla fine, l'unico drago, in acqua, ferito.
    Con lui, le due persone che si trovavano su di esso, fatti prigionieri, ma nessuna traccia del secondo drago o del mostro libellula di cui alcuni parlavano.
    Quelle notizie avrebbero di certo avuto un senso per Akira, che, forse, parlando con la gente del porto, avrebbe avuto modo di scoprire anche altro. [Nota]Piena libertà su come (e se) vuoi investigare per ottenere in caso altre informazioni e, ovviamente, anche se vorrai informare Kensei & Co. o meno, e quale tragitto prenderai, avrà delle ripercussioni.

    [La Nave Kiriana]

    Kensei ed i ninja al suo seguito avrebbero potuto forgiare ciò che preferivano, con le loro conoscenze: non c'erano ninja granché esperti nell'equipaggio della nave, se non si escludeva, appunto, il Mizukage stesso ed i sei ninja al suo seguito, quindi solo loro avrebbero potuto durante la prima giornata di viaggio forgiare ciò che preferivano. [Nota 1]Usate le competenze dei pg, non di qualche png ^^.
    E per correttezza non considerate quelle di Fudoh per Ppcc e Veleni ^^.
    Ergo quello che voi 6 sapete fare potrete forgiare, entro i limiti ragionevoli di una giornata.


    Durante il secondo giorno di navigazione, se avessero, già all'alba, iniziato a mandare qualche loro evocazione di vedetta avrebbero potuto scoprire a non più di un paio d'ore di navigazione le prime navi della flotta della Bruma, caratterizzate dalle tipiche vele con le cinque "onde": ce n'erano due sul loro tragitto, una a 10 km verso nord, una a 12 km verso sud.
    La seconda, avrebbero notato, era più piccola e stava a breve distanza dalla prima delle numerose isolette di quello che (loro non potevano saperlo) era l'arcipelago del clan Ukuwaru.
    Se le evocazioni fossero andate avanti nell'investigazione, avrebbero trovato una vera e propria fortezza ben protetta andando verso Nord: il Primo Scoglio era una grande isola con una fortezza militare al centro, una fortezza costruita sulle rocce con decine di edifici al suo interno ed almeno due ninja sulle mura più esterne, oltre ad altre tre navi ancorate sul versante dal quale sarebbero, eventualmente, arrivati loro.

    Da Sud, invece, c'erano appunto le isole del clan Ukuwaru e quelle apparivano meno controllate: c'era un complesso sistema di ponti fra un'isola e la successiva e, per lo più, sembrava che le navi partissero dalla più grossa di quelle verso il porto del "Palmo", o verso le altre isole maggiori.
    Sulle piccole isole erano presenti dei centri abitati, ma nessuno sembrava esageratamente corazzato com'era lo Scoglio a Nord.

    Avrebbero potuto scoprire di più le evocazioni? E quale sarebbe stato il piano di Kensei?
  10. .

    Il Villaggio della Bruma


    Gli Ultimi Preparativi



    Il Juudaime Mizukage, Kensei Hito, lo aveva preannunciato agli shinobi del suo villaggio: le notizie sulla Bruma di Sangue, o Bruma Cremisi, erano davvero poche, molto frammentarie, sarebbe stato un viaggio pieno di azzardi, alla ricerca del Kyuudaime Mizukage, Itai Nara.
    Questo aveva detto, fra le altre informazioni, all'inizio di quel lungo anno ai ninja della Nebbia.
    E proprio per questo motivo, Kensei aveva all'ultimo annullato l'ordine di partire subito, avrebbe avuto tempo per unire le informazioni in suo possesso con tanto altro, avrebbe potuto scoprire di più sulla Bruma e, soprattutto, sia lui, sia gli altri shinobi sarebbero stati, se non preparati, più esperti, quando fosse stato il momento di partire.

    Così passarono i mesi, molte cose successero: la missione ad Azumaido, quella al Lucchetto per Kensei, i fatti al Ferro per il giovane Tokugawa e tanto altro.
    Oltre ciò, però, il Mizukage aveva avuto informazioni sulla Bruma, alcune dai mercanti e le associazioni navali che viaggiavano tanto a Nord fino al Paese del Cielo, altre da documentazioni accademiche, in più aveva ricevuto una profezia, se tale si poteva definire, da Munkeke ad Azumaido ed alcune informazioni le aveva ricevute da un suo contatto: il Kaguya Mercenario.
    Tutte queste fonti avevano permesso di mettere insieme diversi dati, creando una vera storia della Bruma.

    Il villaggio era nato ai tempi della Quinta Mizukage, la Terumi che aveva affrontato il famoso Uchiha Madara durante la Terza Grande Guerra dei Ninja.
    E proprio in quei giorni, da un continente meridionale, oltre l'Oceano dei Kaijuu, giungeva una piccola flotta, tre o quattro navi, di emigranti, una popolazione che fuggiva dalle proprie terre, ignara della grande guerra scoppiata nel continente che ancora non era noto come "accademico".
    Leggenda vuole che quelle quattro navi finirono in mezzo alla nebbia la notte dello Tsukuyomi Eterno e vagarono ignari, incapaci di governare le loro imbarcazioni, in una bruma color del sangue, fino a raggiungere, più per caso forse, un piccolo insieme di isole nei pressi di quello che è il Paese del Cielo.
    In onore di quel viaggio fortuito, il villaggio e la struttura che nacque, fu chiamata la "Bruma di Sangue".
    In ricordo, invece, delle loro terre natie, questi primi migranti scelsero che avrebbero avuto un governo di cinque individui, i capi della Bruma.
    Se, però, nelle loro terre natie, i cinque capi erano chiamati i Gosha Sei (Cinque Astri in Cerchio), qui sarebbero stati "Akai Te" (La Mano Rossa).

    Queste notizie, poi combaciavano in parte con ciò che, probabilmente, anche Akira aveva riportato dalla missione avvenuta, alcuni anni prima, nel Paese dei Demoni: la Shibuki era nelle mani del "Vermiglio" della Bruma di Sangue, mentre la "Scarlatta" aveva affrontato l'Ottavo Mizukage molti anni addietro. E qualcosa di simile Munkeke l'aveva detta su un ladro Rubino ed una gabbia di Corallo, quando si era conclusa la missione ad Azumaido.
    Inoltre, fra le notizie ottenute dal Kaguya, c'era che la "Mano Rossa" preferiva usare dei titoli che ricordassero le tonalità del Rosso alle dita di una mano (in fondo, chi vorrebbe farsi chiamare il "Mignolo della Bruma"? Aveva giustamente sottolineato l'Asso).

    Infine, dalle compagnie commerciali marittime, il Mizukage avrebbe saputo di una misteriosa e pittoresca battaglia per mare nel tratto di mare noto come lo Stretto di Kasumi avvenuta ormai quasi un anno e mezzo prima: giganteschi kraken tentacolari e parte della flotta della Bruma contro un drago rosso ed un demone codato.

    La cosa importante, appunto, era che la Bruma aveva una Flotta, non qualche nave, non imbarcazioni semplicemente da sbarco, non piccoli gruppi di pirati, ma una vera e propria flotta di almeno trenta navi, che dominavano tutto il tratto di mare fra il Paese del Cielo e quello del Miele.
    Erano isolazionisti, non si intromettevano in piccoli gruppi di accademici (o di Cremisi) in movimento un pò più lontano dalle loro terre, ma il loro dominio di quel tratto di mare era pressoché indiscusso.
    C'erano voci che uno dei cinque della Mano dominasse sopra un esercito di veri e propri Kraken, che persino avessero al loro servizio delle creature simili a uomini-pesce, si arrivava a suggerire, ma chissà dove la verità sfociava nelle voci esagerate dai racconti di sfortunati naviganti.
    Quindi quello era un aspetto cui il Juudaime avrebbe dovuto lavorare per decidere come muoversi con i suoi shinobi.
    Il "villaggio" della Bruma, poi, era di fatto costituito da una serie di piccole isole collegate da strutture di ponti e barche, protetto perimetralmente da una parte della flotta stessa.
    Ne avevano anche una piccola mappa, approssimativa (chissà quanto effettivamente corrispondeva alla realtà poi).



    Erano poche isole, ma avevano una grande flotta, ricchi dei commerci con i territori non accademici.
    E lì, da qualche parte, un anno prima, erano stati rinchiusi Itai Nara e Meika Akuma.

    Il viaggio per andarli a salvare, da Kiri, sarebbe durato quasi due giorni, per mare, partendo da un porto della costa continentale che affacciava sul paese dell'Acqua, ce ne sarebbero voluti quasi tre, dall'Oceano Kanashi più di quattro giorni, se si fosse partiti dalle coste fra il Paese della Neve e quello del Fulmine, o dall'Oceano Nanmen, si rischiava di metterci una settimana.
    Queste le considerazioni che avrebbe dovuto calcolare tanto Kensei per la partenza della squadra a Kiri, quanto per il momento corretto in cui informare ad Akira Hozuki, dovunque egli fosse, se voleva partecipare al salvataggio del suo mentore e della propria donna.

    Stava a Kiri, a quel punto, decidere come agire.

    [Mappa]
  11. .

    Il Reietto


    Cioé, l'Infame Biondino



    La "spada" non era un'arma paragonabile a quelle del Mizukage, considerando che persino io avevo notato che l'Inquisitore aveva una katana piuttosto particolare, ed uno strano osso, sempre con se con se; però per quanto io non fossi un esperto di spade, nel momento stesso in cui recuperai quella caduta dall'altare notai, oltre alla parola "Reietto" scritta sulla stessa, che quella specifica sciabola era veramente scomoda da usare.
    Sapete, ebbi quasi un attimo di compassione per l'infame biondino, non fosse stato che si divertiva a condannare le persone ad una morte eterna in delle trappole di ambra, o quel che era, cuciva assieme individui e li usava a mò di marionette, e non parliamo nemmeno di quello che aveva fatto al povero Gyoza ed a Gyaro.
    In considerazione di tutto ciò, la mia compassione per Momin durò, appunto, un attimo, poi mi concentrai su quella spada completamente sbilanciata, a confronto il mio Fuuma Kunai era un'opera d'arte!
    O almeno questo pensai prima di provare ad imprimerci del chakra. Voi direte: "Ma che fai, Fudoh?", bé, speravo che mi conducesse nel Freddo, ma non ottenni nessun risultato in tal senso, in compenso, la suddetta arma iniziò a galleggiare a mezz'aria davanti a me, quasi avesse una sua volontà, o forse, quasi aspettasse che fosse la mia a muoverla?
    Curioso, chissà che tu non possa tornarmi utile., pensai, prendendola e legandomela dietro la schiena.

    Poco dopo, come già vi avevo accennato, incontrai Ipokash ed organizzammo un primo attacco, oltre che feci un cenno con la testa per indicare che ero parzialmente sicuro di volermi portare dietro la spada dell'Infame.
    Tu non hai trovato niente al tuo altare?, le bisbigliai nel frattempo, ero un pò curioso di capire se quelle cose avevano anche un'utilità. Vero, la spada potevo usarla per lanciarla contro il Biondino, ma se avessimo avuto altre armi dalla nostra, male non avrebbe fatto.
    I miei attacchi, alla fine, non andarono per il meglio: certo, il ghiaccio della nostra guida sembrava averlo rallentato ed il mio chakra gravitazionale-naturale lo aveva respinto, cosa che parve coglierlo di sorpresa, mentre mi chiedeva dove avessi il mio "ringheran", o una cosa così.
    Tralasciai però quella stramba domanda, prima di lanciargli contro Myk, seppur la piccola tartaruga ebbe pochi effetti su di lui, prima di sparire nel nulla.
    E, tra l'altro, lo volete sapere? L'Infame poteva comandare non solo le sue siringhe di gelo eterno, ma tutto il gelo eterno nei dintorni! Ne sollevava blocchi interi che usò a propria difesa!

    Ad ogni modo, mentre si divertiva a minacciarmi, il biondino fu interrotto dall'arrivo di Youshi-san, che, senza più l'elmo, tentò una serie di attacchi, purtroppo altrettanto poco risolutivi.
    Momin, infatti, doveva aver utilizzato quel suo metallo per forgiare le sue strane wakizashi luccicanti, perché svolazzavano attorno a lui (così come probabilmente avrebbe potuto fare la scimitarra che avevo trovato), rivelando che forse non era un Kenkichi come Elmo-san, ma quelle sue due "cose" volanti, sapeva bene come usarle il maledetto!
    E sapeva come usare anche qualche altra tecnica, perché d'improvviso, assieme ad un singolo sigillo, mentre si difendeva dagli attacchi di Youshi, produsse una sensazione di dolore sul mio corpo fisico così forte, che mi si mozzò il fiato per alcuni attimi, lasciandomi anche decisamente sofferente!
    Fu l'ultimo attacco del Tokugawa, che catturò di più il mio interesse: aveva mirato a togliere l'elmo al biondino ed aveva fallito, ma la cosa aveva di certo fatto arrabbiare quest'ultimo, fattore non da poco, prima che quello ci contrattaccasse.

    Il contrattacco iniziò con quelle sue particolari siringhe: una volò veloce, ma non troppo, verso di me, che mi limitai a scartare con un piccolo aiuto di chakra, evitando quel colpo, senza eccessive difficoltà, portandomi un pò più a sinistra rispetto alla posizione di Youshi, rispetto al quale ero anche più arretrato. [SD I]
    Il vero problema, però, fu l'attacco successivo: non mi aspettavo inizialmente quelle spade incredibilmente veloci, che superarono Youshi-san e si diressero verso di me, quindi l'unica cosa che potei fare fu sfruttare il mio chakra ed i miei capelli [ST I]Teoricamente, non essendoci indicazioni diverse, la difesa ha velocità = concentrazione (essendo un ninjutsu), quindi immagino Viola +3
    Non potei contenere del tutto la potenza di quel attacco, anzi, ben poca cosa poterono fare le mie difese, comprensive anche di un pò di chakra per irrigidire le gambe stesse, che mi portarono comunque a subire una ferita mediograve diffusa sulle gambe! [Danno]4 Leggere

    Lo ammetto ero stremato, principalmente dal punto di vista dell'uso del chakra, così dovetti prendere il mio unico tonico di chakra ed ingerirlo [SA 1] e mentre facevo ciò, quel biondino infame stava corazzandosi con una marea di quel suo maledettissimo metallo!!!
    Cercai con lo sguardo prima Youshi, poi Ipokash: Hai bisogno di tempo? Cercherò di dartene!, esclamai più verso la seconda, mentre stringevo i denti, date le ferite alle gambe e, approfittando delle azioni del Tokugawa, mi lanciai in un salto contro Momin, cercando di oltrepassarlo con un balzo. [SA 2] Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità = Viola, di fatto avviene in contemporanea con la seconda azione di Youshi, allungo il salto con il chakra repulsivo
    e mentre provavo ad oltrepassarlo, allungai la mano e richiamai il mio chakra naturale-gravitazionale per attirare a me l'elmo del suddetto infame.
    Tutta quella gita aveva ruotato intorno a quel cavolo di elmo, quindi, pensai, magari toglierlo al nostro poco caro avversario, avrebbe potuto danneggiarlo: lo aveva usato per ritornare al mondo, era l'unica parte non protetta da armatura, forse, sarebbe stato possibile. [ST 2]
    Ad ogni modo sarei atterrato poco oltre Momin.

    SE avessi avuto l'elmo per le mani, incerto com'ero sulle gambe, avrei provato a colpirlo con un bel pugno, ricolmo di chakra distruttivo [SA 3a] Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.(Mantenimento: ¼ Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]

    => Forza = Viola, Pot = +8 (Tekken) +20 (Basso)
    , magari riuscivo a romperlo e Momin sarebbe fuggito via nel Freddo, di nuovo.

    SE l'elmo fosse stato salvato dal mio tentativo in qualche modo, e mi fossi trovato a mani vuote, letteralmente, avrei cercato di aiutare qualsiasi ulteriore azione di Youshi-san, lanciando gli ultimi miei coltelli da lancio contro l'elmo stesso di Momin. [SA 3-b]

    In ogni caso avrei urlato: Ipokash!, sperando che nel frattempo l'altra avesse avuto qualche idea e la volesse usare per rendere inoffensivo il nostro nemico.

    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata del dardo
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione (2° Turno)
    1: Ingerimento Tonico
    2: Salto
    3a: Pugno su Elmo
    3b: Lancio coltelli
    Slot Tecnica
    1: Simulacro di Spine
    2: Attrazione Gravitazionale
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Fuuma Kunai × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
    ///


    [Intanto... Ombra d'Acqua e Ombra di Ghiaccio]

    Kensei non poteva saperlo, ma il potere di quella particolare creatura d'Ombra non era legato tanto sul ferire per colpire ed uccidere, quanto sull'insinuarsi nei suoi nemici e prenderne il controllo.
    Era qualcosa di oscuro e proibito, ma che, a modo suo, aveva delle similitudini con altre arti ninja, seppur, avesse chiesto anche solo all'unica creatura delle Grotte lì presente, quella gli avrebbe spiegato che, di fatto, i Demoni d'Ombra nascevano dai vizi umani ed i loro Re ne erano la massima rappresentazione.
    Il Risorto, cosa che il Decimo non sapeva, aveva affrontato la manifestazione dell'Avarizia.
    Certo, quello che ora aveva davanti non era un "Re", ma nemmeno l'ultimo è più inumano dei mostri fuggito dalle grotte, così, quando il primo attacco lo raggiunse, il Mizukage non se ne rese conto, ma era diventato vittima del "dominio" della Tenebra.
    Fu più accorto, o forse fortunato, sul secondo attacco, l'esplosione del muro di ghiaccio, che annullò, così come la tecnica successiva.

    Meno fortunato risultò il Mizukage nell'uso della sua particolare aura. [Nota]Natura del Vizio: Essendo un agglomerato di sentimenti negativi, il Demone d'Ombra è meno sensibile a malus dettati da paura o rabbia tramite jutsu o tecniche speciali.
    Subirà i malus dimezzati.


    => -1 Forza, -2 Resistenza


    Uhhhhh Odio! Ira! Che piacevole sensazione, seguace dei Kyoketsu Komori! Per quanto non sia il sentimento a me più avvezzo, non puoi certo sperare di indebolirmi con esso! AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!



    E su quella risata il mostro si dimostrò pronto dinanzi alle azioni nemiche.
    Al primo colpo della fidata spada Kenkichi, un muro di ghiaccio nero si generò ad una velocità sorprendente sulla zona interessata, proteggendo il tanto che bastasse per ridurre parzialmente il danno all'arto stesso. [Difesa 1]Manipolazione Ghiaccio Nero: Vel = Nera +5, Pot = 50, Dur = 3
    Res = Nera +1-2 => Nera -1

    => Danno Mediograve al braccio.

    Non ci sarebbe stato sangue ed il blocco di ghiaccio si sarebbe sgretolato solo dopo, volutamente, ma un danno era stato fatto, anche se l'essere d'ombra non diede la soddisfazione di smorfie di dolore.
    E del tutto simile sarebbe stata la difesa anche sul fianco opposto: un altro blocco di ghiaccio nero, un altro impatto senza ferite evidenti. [Difesa 2]
    Al tentativo di affondo, l'esito fu persino peggiore, per il Mizukage: la barriera di ghiaccio che si generò dal corpo dell'essere contenne del tutto l'effetto del colpo e quella creatura fu respinta dalla forza dell'altro, ma niente di più, solo quello, apparentemente non parve nemmeno soffrire del colpo, anche se, di certo, doveva averlo sentito. [Difesa 3]
    Sul quarto attacco, di certo, Kensei sentì bisbigliare: cibo..., prima che anche quel nuovo attacco venisse contenuto da un nuovo muro di ghiaccio nero, simile ai precedenti, evitando che il nemico fosse letteralmente tagliato a metà. [Difesa 4]Muro Pot Dif = 60 => Danno Medio (hai dimenticato la descrizione ma immagino sia come i primi 2)

    Quando la serie di attacchi si concluse, due cose il Mizukage avrebbe potuto notare.
    La prima, che l'essere ripeté di nuovo la medesima parola bisbigliata e, stavolta, ci fu un effetto: il terreno innevato sembrò inaridirsi, la neve si sporcò di nero ed una lastra di sottile ghiaccio, per nulla dannoso, si diffuse lì intorno, mentre le ferite apparentemente si riducevano di gravità! [ST 1]Famelico: Il Demone Principe deruba del calore l'ambiente ottenendo una riduzione di 1/3 di gravità di ogni ferita. Utilizzabile una volta ogni 2 round.
    Il secondo effetto fu più "personale", d'improvviso la corazza, dov'era stata colpita, divenne più fredda, quasi gelida, e di certo il Decimo avrebbe subito capito che quel suo equipaggiamento era diventato leggermente più ingombrante per lui. [SA 1]Dominio: Il Demone Principe può, se colpito un avversario ridurre le statistiche nella zona colpita per due turni, oppure, se colpito un equipaggiamento renderlo ingombrante per 2 turni.

    => Corazza causa Ingombro per 2 turni.
    Nota: Uso con Azione Rapida e queste due azioni più le difese gli sono comunque costate chakra


    Un nuovo aculeo di ghiaccio sarebbe sorto a quel punto alle spalle del Mizukage, cercando di piantarsi alla base dell'elmo, come un grosso iceberg. [SA 2]Vel = Nera +5, Pot = 50.
    Se colpisce provoca "Corruzione"
    , ma qualsiasi cosa Kensei avesse fatto contro quel attacco, aveva subito un colpo in precedenza, il ché, ora, lo rendeva la vittima perfetta per un qualcosa che era comune a molti Demoni d'Ombra superiori, un'illusione dal potere opprimente. [ST 2]Libagione del Principe Ombra
    Villaggio: Demone Principe Unalak
    Posizioni Magiche: Caricamento (6)
    L'illusione si attiva se la vittima è entrata in contatto con con un costrutto di ghiaccio nero, o un equipaggiamento ghiacciato, o una tecnica del Demone Principe Unalak negli ultimi due round e si trova entro 30 metri dall'utilizzatore. La vittima diverrà scoordinata. L'efficacia è pari a 60.Tipo: Genjutsu - Tameshi
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Basso)
    [Richiede Manipolazione del Ghiaccio lvl IV]
    [Da chunin in su]


    Fu mentre, forse, il Decimo si rendeva conto di quel nuovo attacco, che l'acqua ancora si generò dalla neve, ramata di nero, lanciandosi in un nuovo colossale torrente addosso al Kenkichi, puntando al braccio che impugnava la fidata katana. [SA 3]Vel = Nera +5, Pot = 50. Se colpisce provoca Dominio (incrementa i turni di Ingombro)
    E quasi subito dopo, un altro aculeo, fra l'essere d'ombra ed il ninja di Kiri, veloce e spietato che puntava all'elmo, frontalmente, per cercare di spaccarlo. [SA 4]Vel = Nera +5, Pot = 50

    Un nuovo sussurro poté, forse, udire Kensei: carne...
  12. .

    Nebbia di Sangue?


    Non una festa a sorpresa



    Genosha era più o meno come me l'aspettavo: fredda, piena di neve e molto simile ad Azumaido in quel senso, quindi quando arrivai nel luogo indicato da Youshi-san, fui sorpreso. Da ben tre cose.
    La prima fu l'urlo del Tokugawa, non lo vedevo spesso così espansivo, sì, c'era stata quella volta che s'era messo a ridere per una mia frase, poi qualche altro caso, credo che si sia messo ad urlare anche quando sono svenuto all'Abete, ma lì, appunto, ero svenuto.
    La seconda cosa che mi sorprese fu la zona in cui ci trovavamo, una piccola area boscosa, priva di neve: c'erano ben tre cascate e per quanto il clima fosse comunque rigido era, però, meno avverso.
    Io non sono mai stato un grande utilizzatore di ninjutsu, come ben sapete, quantomeno non di quelli che si basano sull'acqua, troppo complicati con tutti quei sigilli, ma l'acqua, e la natura in generale, mi ha sempre affascinato.
    Il ché ci porta alla terza cosa che mi sorprese: anche Youshi-san era affascinato dalla natura.
    Ora, non prendetela male, ho un grandissimo rispetto per il mio amico Tokugawa, ne abbiamo passate tante assieme, ma l'ho sempre visto come una persona pratica, pragmatica, che si fa distrarre meno di me dall'ambiente circostante, un pò come Yato Senju, avete presente? Eppure anche lui apprezzava la natura.

    Ma sto divagando, invece, nel frattempo, avevo anche risposto al mio parigrado.
    Tutto bene il viaggio, Youshi-san, grazie. Un piacere anche per me rivederti., gli risposi, appunto, prima di osservare assieme a lui l'ambiente circostante, per poi ascoltare quello che aveva da dirmi.
    Ovviamente non eravamo lì per guardare una cascata, per quanto bella. E Youshi-san prese il discorso alla lontana, ricordandomi che era passato pressoché un anno dall'elezione di Elmo-san a Mizukage.
    Sì, mi ricordo di quando fummo chiamati in amministrazione, ai tempi eravamo ancora genin, quasi sconosciuti, non eravamo ancora andati nemmeno ad Azumaido., ricordai.
    Poi iniziò a parlare della "Nebbia di Sangue", ricordavo anche quel progetto: la "geniale" idea di mandare giovani ninja ad ammazzarsi a vicenda in mezzo alla neve, di cui aveva parlato l'Inquisitore ai tempi, una follia come già pensavo allora.
    Il sorriso si smorzò sul mio viso, mentre il Tokugawa mi spiegava che avevano iniziato mandando gli studenti a caccia, poi facendogli picchiare dei prigionieri e per finire li avevano messi in delle arene a combattere fra di loro.
    E se avesse guardato verso di me, Youshi-san avrebbe visto un misto di disappunto e sorpresa per tutta quella spiegazione, fino alla conclusione secondo cui tutto ciò faceva legare gli shinobi, faceva crescere fiducia e lealtà.
    Ammetto su quel ultimo punto feci una mezza smorfia di assenso.

    Su quella smorfia arrivò la quarta sorpresa, il motivo del viaggio a Genosha: il Mizukage chiedeva che io e l'uomo della Mano Nera sperimentassimo quella forma di legame.
    Fammi capire: siete passati dalla violenza contro gli animali, al maltrattamento dei prigionieri di Kiri, per poi finire agli scontri fra compaesani? Anche se ammetto che almeno non li facciamo morire qui, il ché è un bene., esordii, alla domanda del Tokugawa.
    Penso ancora che il Mizukage poteva spendere il denaro del villaggio per aiutare la gente del villaggio, più che far picchiare fra loro al freddo ed al gelo gli studenti, ma ammetto che quando ho affrontato Masayoshi-san di Suna la cosa ci ha reso dei buoni amici, quindi vedo la logica nella follia violenta di questa idea, sì., ammisi con un'alzata di spalle.

    Detto questo, Youshi-san, sì, ci sto, proviamo questa vostra logica della Nebbia di Sangue., confermai.
    E voi potrete dire: ma come Fudoh? Dopo tutto il casino disappunto esposto quando il Mizukage propose la cosa? Lo devo ammettere, non era tanto per la Nebbia di Sangue che lo facevo, ma perché ero curioso di mettermi alla prova con Youshi-san. Mi avevano promosso a chunin, ma quanto ero effettivamente migliorato? Volevo scoprirlo sul campo. E quella mi sembrava un'ottima occasione!
  13. .

    I Cinque Anni secondo Sanji


    Ulteriori confusioni tempistiche



    L'incontro con Akira-san e Yato-san fu caloroso con il secondo, che si congratulò persino del mio essere Primario, mentre il primo parve più focalizzato sul ninja della Foglia e su qualcosa che doveva fare nel suo villaggio.
    Durante la corsa, quando andai a sbattere contro l'albero, ricevetti un commento dell'Hozuki a riguardo, relativo ad Elmo-san, mentre, osservando il ramo, mi chiedevo: Chissà se con un bel pugno arricchito dal chakra reggerebbe?.
    Ma non era quello il momento di pensarci, avevamo fretta di raggiungere la locanda.

    [...]

    Sì, sono rimasto qui, duo di criminali! Mi avete riempito casa di scimmie quella volta, dannati voi!, fu l'accoglienza dello studioso, a cui, in effetti, avevano lasciato i falsi discendenti incatenati in casa, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze.
    Il mio aiutante si chiamava Watanabe e se n'è andato qualche anno fa, è andato a fare il ninja, quel disgraziato!, brontolò, seguendo gli altri all'interno.

    Alla Locanda dell'Albero Nero il proprietario, Tanaka, l'uomo ferito, fu preso sotto le cure mie e di Yato.
    Alla domanda del Senju, allungai ancora un pò le dita sulla zona ferita, cercando di valutare al meglio il danno: Non saprei, Yato-san, una clava dovrebbe dare un danno uniforme e soprattutto, qui parlavano di guanto, no? Forse un tirapugni un pò più grosso del normale? , ipotizzai.
    Intanto, Takeshi e la sua fidanzata guardarono perplessi il mio compaesano per i suoi commenti su come fossero quasi esplosi con la locanda.

    Come gli altri, comunque, fui sorpreso nel sapere che ci aspettavano, o meglio, che si aspettavano il Rosso Eremita ed i "Guerrieri del Vuoto", cosa per la quale alzai lo sguardo, alla domanda di Yato: No, io non lo sono. All'Abete ce n'erano alcuni, guerrieri con un fuuinjutsu particolare ed usavano il Vuoto, non che abbia capito cosa fosse, ma erano dei tizi vecchissimi che hanno aiutato a distruggere l'Arma. Poi hanno donato il loro potere ad alcuni accademici..., mi fermai, ricordando che con quel tizio dal nome vergognoso, incontrato sul lago sotterraneo, c'era Akira-san ed erano entrambi dei Guerrieri del Vuoto.
    E proprio il jonin della Nebbia, dopo quelle parole, uscì dalla locanda assieme al tipo che li aveva accolti, quel Sanji.

    Il Rosso sarebbe rimasto lì dentro con noi, assalito dalle domande di Tanaka e Nami, mentre la giovane Minami si avvicinò a noi due medici: Grazie mille, grazie per aver aiutato il signor Tanaka e perché salverete il piccolo Tooru., esordì, quasi abbracciandoci, se la madre non l'avesse fermata, dicendole di farci fare il nostro lavoro.

    [...]

    Sanji, intanto, all'esterno, aveva ascoltato le domande di Akira e ci pensò qualche attimo, prima di rispondere: Il giorno dopo la fine della battaglia, verso il tramonto, un duo di shinobi portò al villaggio tutti i rapiti, erano un tizio bizzarro ed il suo capovillaggio, il Mizukage, mi pare., in effetti, se l'Hozuki, al contrario mio, avesse mai letto, essendo lui un jonin, fra i molteplici documenti quello fatto dal predecessore di Elmo-san sulla sua missione a Tsuya, forse sarebbe già stato a conoscenza dell'intervento di Itai e Seinji Akuma in quella missione per salvare i rapiti. [Nota]
    Per un bel pò di tempo ci fu un via vai di ninja: gente di Taki che veniva a studiare l'albero, qualche ronin, persino dei rappresentanti dell'Accademia, un paio di volte persino quel biondino, il Mizukage, vidi passare di qua. Era sempre un pò triste devo dire, però disponibile ad aiutare. Credo che Tanaka abbia anche una foto con lui il giorno dell'inaugurazione della nuova Locanda., certo Akira non poteva sapere giorno per giorno cosa Itai facesse in quel di Kiri, o quando era fuori per delle missioni.
    Poi niente, è stato tutto abbastanza tranquillo, a parte quando quella piattola di Watanabe si scoprì capace di sputare fuoco e decise di andare a fare il ninja, o quando il tuo amico Rosso, lì dentro, passò di qui in cerca di informazioni su un'isola volante., stava quasi per fermarsi, quando si ricordò di un particolare.
    C'era un tizio, un vecchio ninja che conobbi un giorno facendo delle ricerche attorno all'albero principale, si chiamava Rasetsu.
    Sarà stato tre anni fa? Forse un poco meno, Watanabe se n'era andato da un pò e mi toccava andare da solo in giro per i dintorni in cerca di qualche dato storico su questo Pangu. Avete scatenato un bel pò di casino voi ninja qui e la storia dei Discendenti iniziava ad interessare un pò di studiosi, io ero già qui, quindi iniziai a cercare qualche traccia del loro viaggio, o qualche dato interessante sull'albero che aveva ingoiato quello Scheletro gigante.
    Ad ogni modo, un giorno, vagavo nei pressi dell'albero centrale, quando trovai una sorta di casetta, o una caserma come la definì quel tizio.
    Mi spiegò che era un ninja della Foglia, rimasto qui dai tempi della grande guerra con i Cremisi, mi diede anche qualche informazione storica sul periodo, anche se non so quanto accettabile.
    Mi raccontò che aveva aiutato il Mizukage, il suo strambo compare ed un drago, particolare che mi sembra esagerato, nel salvataggio dei rapiti dagli uomini-scimmia; addirittura mi accompagnò a vedere dov'erano trattenuti i prigionieri, nella vecchia base delle truppe di Taki, in una sorta di burrone, ora pieno di tutti i rami di Sareshigami.
    Qualche volta era così ubriaco che, invece, si confondeva, ed iniziava a parlare in particolare di un suo compagno, un povero disgraziato che era rimasto con lui nei boschi, perdendo la moglie e le figlie, un povero disgraziato che alla fine aveva deciso di disertare... si dice così, giusto?
    A pensarci bene sarà un mese che non vedo più Rasetsu.
    , concluse a quel punto Sanji, prima di aspettare eventuali domande dell'altro.

    [...]

    Ciò che nessuno di noi sapeva era che, in qualche modo, qualcuno aveva spinto per un ulteriore inviato da Suna e la richiesta era stata di avere il neo-eletto chunin Masayoshi, un Jinchuuriki e Guerriero del Vuoto, anche se forse queste non erano informazioni note ai più.
    Masayoshi, mio buon amico aggiungerei, era partito da Suna in un momento diverso da Ossi...Ossh... l'Eremita Rosso, inoltre, non viaggiando via aria, arrivò alle mura di Tsuya quando noi eravamo già corsi all'interno.

    Il Jinchuuriki della Sabbia avrebbe avuto facile accesso al villaggio, che non era proprio sorvegliatissimo, ma per incontrare qualcuno, avrebbe dovuto attendere una buona decina di minuti, poi gli sarebbe venuto incontro un uomo anziano, che gli si rivolse prontamente: Salve, giovane viandante, cosa ti porta qui a Tsuya? Sei uno dei ninja che stavamo aspettando? E' successo qualcosa alla taverna dell'Albero Nero, io sono diretto lì, mia figlia e mia moglie ci lavorano. Io sono Kyoshiro Mifune, sacerdote eletto del tempio. [Kyoshiro Mifune]
    Masayoshi avrebbe potuto interagirci ed avrebbe scoperto un pò di fatti interessanti: A quanto pare c'è stata un'aggressione, se vuoi il mio parere è colpa dei peccatori, che non onorano Sareshigami! Sono morte già quattro povere anime peccatrici! Il dottor Amano, la signora Akane ed il figlio, il povero vecchio Yoshi, tutte anime che ora torneranno alla natura, poverine. Altro che scimmie! Si tratta di blasfermia, dico io! Povera mia figlia che ha perso la via della fede! , stava quasi blaterando l'uomo, ma, se il sunese lo avesse seguito, avrebbe finito per raggiungerci.

    [...]

    Nel frattempo, quando le condizioni del vecchio Tanaka erano ormai abbastanza stabili, avrei atteso per eventuali domande di Yato verso i vari tizi lì presenti, poi quando il Senju fosse stato d'accordo, saremmo andati fuori a raggiungere Akira-san.
    Alle spiegazioni del jonin, confermai con un accenno sul fatto che lui era il Guerriero del Vuoto, però fui come congelato da una sua frase: "l'Arma è distrutta".
    Ora, non chiedetemi perché, ma il ricordo di ciò che provai all'Abete, quella sensazione, e non parlo del dolore fisico, ma quel senso di qualcosa perduto, insomma sì, di abbandono, mi ritornò alla mente, però, cercai di tenere per me quella considerazione, mentre l'Hozuki parlava.

    Quello che diceva era in effetti sospetto: si aspettavano l'Eremita Rosso ed i "Guerrieri del Vuoto", al plurale, e lì c'era il primo ed uno di quei tizi dell'Abete, Akira appunto.
    Cosa c'entrano i Guerrieri del Vuoto e l'Eremita con queste chiavi? Cioé, voi eravate tutti presenti alla... nascita di quest'albero, ma i ninja erano molti di più, giusto, Akira-san? Ma solo lei è un Guerriero del Vuoto fra quelli, gli altri due sono stati scelti all'Abete, se ben ricordo., osservai.
    Per poi fermarmi, nel notare l'avvicinarsi del ninja di Suna.
    Ehi! C'è Masa-san! E' uno dei due guerrieri del Vuoto appunto, no?, osservai, prima di voltarmi verso il Senju, Manca giusto un tuo compaesano, Yato-san, devono essersi confusi in Accademia., scherzai.
    In effetti, non fosse stato per la presenza di Yato-san al posto del tizio piagnucolone che m'aveva dato fuoco, ci sarebbero stati tutti i Guerrieri del Vuoto e l'Eremita Rosso.
    A quel punto mi sorse una domanda, che tenni per me: Io che c'entro?

    Mentre quella domanda mi scivolava in testa e forse mentre il chunin di Suna si metteva in pari con gli altri, il sacerdote Mifune si avvicinò alla moglie, che stava uscendo dalla locanda ed entrambi si diressero verso di noi.
    Fu Oboro la prima a parlare: Takeshi voleva proporvi di visitare le altre scene del crimine, come le chiama lui, dove sono morti la vecchia Akane, o Yoshi. Inoltre, se volete attendere il giorno indicato da questi ninja con le maschere di scimmia, dovete pur trovare un posto dove dormire., propose.
    Possono venire al tempio di Sareshigami! Il divino Albero ci ha concesso tante rami che usiamo a mò di casette per chiunque voglia riposare e, magari, lodare la bontà divina!, s'intromise il vecchio sacerdote.
    Possono pure riposare qui alla Locanda, non serve che vengano al tempio, poi i rami possono essere un ostacolo per chi non è abituato., ribatté stizzita la moglie, che in effetti sollevò un argomento che ancora mi girava per la testa, su come liberarsi di quei fastidiosi rami.
    Se volete posso farvi vedere dov'è stato trovato il poveo professor Amano, magari così mi aiuterete a cercare Rasetsu., propose allora l'archeologo.
    E per quanto non sapessi di chi stesse parlando, lasciai comunque la prima parola ai jonin su cosa dovessimo fare.
  14. .

    In cerca di un Ago...


    Ed una frase sospetta...



    Sapete, pensavo l'altro giorno (quale? Non mi ricordo), che da tanto tempo nessun pipistrello messaggero arrivava all'ospedale a lasciare ordini di Elmo-san, accompagnati da urla del personale e qualche discreta traccia di guano per i corridoi dell'ospedale di Kiri: cosa per cui dovrei parlare con il Mizukage, penso, non è igienico che i suoi pipistrelli facciano bisogni nei corridoi dell'ospedale, usassero almeno il bagno.
    Ma sto divagando, lo so.

    Vi dicevo, ero lì che facevo il mio giro fra i pazienti, riflettendo su quanto fosse noioso, ma più pulito, l'ospedale senza pipistrelli che portavano messaggi, quando ecco che sento urlare nel corridoio!
    Tutto felice, ho fatto un bello scatto per vedere cosa fosse successo ed ecco che anziché un pipistrello, vedo un corvo.
    Elmo-san ha iniziato ad allevare anche corvi?, è stato il mio primo pensiero, finché non ricevetti la missiva che non era stata scritta dal Decimo, che mai avrebbe iniziato un messaggio con "Fudoh-san, amico mio", ma da Youshi-san!

    Tutto ciò mi portò a pensare: Forse dovrei addestrare le mie tartarughe a portare i miei messaggi., poi ricordai che io evocavo principalmente Tong, che non sapeva distinguere il sopra dal sotto, figurarsi seguire una strada da solo, meglio non rischiare.
    E non aveva nemmeno a chi a scrivere, quindi non ne avevo bisogno.

    Sto divagando di nuovo, torniamo alla missiva di Youshi-san.
    Dapprima si scusava di non avermi potuto parlare di persona, essendo dovuto ripartire subito, una personcina a modo, si muove fra le ombre e gira con dei corvi, ma in un villaggio governato da un individuo che usa pipistrelli e sangue, non è nemmeno così spaventoso a vedersi e, appunto, è una persona a modo.
    Dopo questo piccolo preambolo, accennava ad una missione fatta con Yato-san, altra persona simpatica ed a modo, nel Paese del Ferro e come in quelle circostanze avesse scoperto delle informazioni su una delle Sette Spade di Kiri, Ago.
    Youshi-san vuole fare come Akira-san ed Elmo-san? Riempirsi di spade?, fu il mio primo pensiero, però l'idea di una missione con Youshi-san e Yato-san era parecchio divertente, se devo essere onesto, quindi non vidi motivo per rifiutare la richiesta.

    Anche se, l'ultima frase mi lasciò un attimo di preoccupazione.
    Voi direte: "Perché Fudoh?", bé, l'ultima frase era "Con Fede e Speranza" e dopo i fatti dell'Abete, ho studiato un pò anch'io qualche informazione su quei tizi che si chiamavano tutti allo stesso modo e ho scoperto che alcuni usavano delle parole di quel tipo per identificarsi, il ché immagino sia anche un pò logico, a forza di chiamarsi tutti "Hayate" ci si confonde... del tipo "Hayate, dove stai andando?", "Da Hayate, Hayate, tu invece che fai?", "Avevo una missione da fare per Hayate".
    Ci si confonde, appunto.
    Ma sto divagando, vi dicevo: fra questi Hayati c'era chi usava delle parole per identificarsi e due dei capi erano appunto "Fede" e "Speranza" ed il Tokugawa-san aveva scritto "Con Fede e Speranza".
    Speriamo che non voglia essere chiamato anche lui Hayate adesso...

    E così, alla data indicata, mi diressi alla locanda all'entrata di Tsuya, nei pressi della città sotto il gigantesco albero (ma quella, come ben sapete, è tutta un'altra storia).
    Arrivai alla locanda vicino al ponte, da cui il nome, ovviamente mentre pioveva, ma, come ben sapete, sono cresciuto per strada, quindi un pò di pioggia non è che mi desse tutto questo fastidio, anzi, era anche piacevole, tanto che attesi qualche minuto fuori la locanda che sembrava un tantinello vuota, prima di bussare.

    Quando poi il mio compaesano si fosse presentato, lo avrei salutato sorridendo: Youshi-san, è un piacere rivederti!, quindi mi fermai un secondo, Ti chiami ancora Youshi-san, vero? Quella storia degli Hayate è parecchio complicata, lo ricordi, sì?.

    A quel punto si trattava di vedere in cosa consisteva questa ricerca dell'Ago. Speriamo almeno che non ci sia un pagliaio.
  15. .

    Il Villaggio della Zanna?


    O forse no...



    Mi è stato dato da uno dei capi del villaggio dove siamo diretti, ma, come ti accennavo, non ho ben chiaro in che modo mi condurrà fin lì., ammise il Risorto alla domanda dell'Oleandro sulla fiala, Conosco le particolari abilità della donna che mi ha offerto tale strumento, ma vedremo come si applicheranno alla nostra necessità., concluse con un mezzo ghigno.

    Ammettilo che sei preoccupato, Ossicino!
    Silenzio, Mostro!

    E nell'aprire il contenitore, ecco che un odore di qualcosa di selvaggio, raggiunse i suoi sensi acuti.

    In qualche modo, ricorda una fenice, ma è meno... regale...
    A me fa pensare a qualcosa di un pò più selvatico di un pollo, non di più.
    Perché sei un idiota... a me ricorda alcuni animali che c'erano nelle zone lacustri di Kiri...

    Fu proprio su quel ricordo del defunto Mizukage, che l'odore prese... una forma.
    Dinanzi agli occhi sinceramente stupiti del Risorto, il contenuto del contenitore, quel profumo, prese l'aspetto di un airone.
    Sorprendente. Ricordava l'odore di un volatile minore, un animale selvaggio e lacustre ed in effetti, ecco apparire un airone., esordì stupita la stessa Suzaku.
    Sì, sorella, decisamente sorprendente! Adesso, dobbiamo solo seguirlo., confermò il Kaguya, mentre le fenice continuava il suo volo.
    Il viaggio non fu breve, l'airone non era certo una creatura veloce quanto la Fenice Verde, che dovette in più occasioni ridurre lo slancio del suo stesso volo, per meglio mantenersi nei ritmi dell'altra creatura, finché non giunsero nelle estremità delle zone occidentali.
    Fratello, non conosco queste zone a memoria, specie perché mi baso sui ricordi che condividiamo, ma non siamo quasi ai confini con il Paese della Terra?
    Penso di no, dovremmo essere al di fuori dei loro territori, ci siamo stati troppo spesso con Hoshi per confonderci su questo. Dovremmo essere in uno degli stati cuscinetto fra il Vento e la Terra.
    Considerato il percorso di volo, dovremmo essere oltre il Paese dell'Artiglio, nelle estremità Occidentali del Continente., valutò il Risorto, più parlando con se stesso (cosa che stava effettivamente facendo), che non con Suzaku, o Namae stesso.
    Si trovavano nei pressi di un piccolo villaggio che, ad un primo sguardo dall'alto, non sembrava avere particolari difese.

    Strano...
    Sì, fratello, decisamente strano...

    La Signora delle Fenici, intanto, anziché scendere, continuò a planare ad una certa distanza dal suolo, volando nei pressi del villaggio, studiandone la conformazione, in cerca di qualcosa, qualsiasi cosa, che lasciasse supporre di trovarsi nel posto giusto, ma senza trovarla.

    Ricordate le parole di Juana, qualche anno fa? La Zanna vive in un Abisso, una grotta verticale...
    Sì, anche quando si trovò a parlare con lo Yonga disse che da piccolo era saltato dal terzo al quinto livello...
    Quindi questo airone ci ha portato vicino alla loro grotta, ma non è qui, dite?
    Mostro, concorderai anche tu, che la situazione è parecchio strana al momento.


    Scendiamo al suolo, Sorella, lasciaci pure qui, se avrò bisogno, ti richiamerò di nuovo., furono le successive parole del Kaguya verso l'evocazione, prima di atterrare poco lontano dal villaggio vicino a quel lago.
    Quindi, voltandosi verso il suo compagno di viaggio, il Risorto pensò fosse il caso di offrirgli qualche spiegazione: Mi hanno dato quella guida che anche tu hai visto, Namae-san, ma penso che ora dovremo capire da noi come arrivare alla Zanna, forse questo villaggio di campagna avrà qualche loro contatto... onestamente non so cosa aspettarmi, ma da quel poco che so, i loro ninja non vivrebbero in un posto simile., osservò Feng Gu, avanzando per primo verso quel luogo.
    E rimanendo decisamente sbalordito.

    Stiamo...
    ... scherzando?

    La parola uscì improvvisa dalla bocca del Kaguya nel guardarsi intorno a riconoscere alcuni aspetti caratteristici di alcuni individui che aveva incontrato della Zanna, ma, più di tutto, riconoscendo un fabbro con l'aspetto dello Yonga.
    E prima ancora che potesse fare alcunché per avvicinarlo, ecco che da una casa apparve la Muuga.
    Forse potrà aiutarci lei...

    Ma quel semplice pensiero sfiorì, ironicamente, quando l'altra, senza nemmeno riconoscerlo, gli offrì dei fiori, in cambio di ryo.
    Sarà un codice?
    Se lo è, fratello, non riesco a capirlo...
    Fra tutti e quattro non è che facciamo esattamente un genio militare... normalmente carichiamo a testa bassa.
    Ci fai sembrare tutti bestie tue pari!
    Perché lo siete, Pennuto!
    Concentriamoci! Ci deve essere un motivo dietro tutto questo... alcuni di loro potrebbero essere dei ninja! Insomma, lì c'è lo Yonga e questa venditrice di fiori è la Muuga e...
    Le parole morirono in "bocca" al Mizukage, quando il Risorto vide un imbianchino quanto mai particolare.

    IL SANGA!
    Oh Fenici Immortali...
    IL SANGA!
    Eccolo che inizia! AHAHAHAHAHAHAH!!!
    IL SANGA!!!!!!
    Sì, fratello, ma quello è un misero imbianchino... non il fautore della tua morte... l'oggetto della tua Vendetta!
    La Vendetta è TUTTO!!!!!
    Mi mancava questa frase! AHAHAHAHAHAH!!!
    Finiscila, pure tu, Mostro...

    Il Risorto alzò un attimo gli occhi al cielo, inspirò ed espirò, quindi si rivolse a Namae.
    La donna che ci ha appena offerto dei fiori per pochi ryo, è uno dei capi del villaggio, la stessa che mi ha dato la traccia da seguire.
    Ho riconosciuto anche altri ninja in mezzo agli abitanti, ma da ciò che so di loro, il villaggio dovrebbe essere diverso, il ché, pensandoci, ha una logica.
    Come nascondi un intero villaggio, per quanto piccolo, al mondo? Nascondendolo sotto un luogo dove ci sia qualche loro spia o compagno.
    Secondo me, siamo vicini, l'ingresso al vero villaggio deve essere da queste parti, ma non capisco dove... e queste persone, sono per forza dei cloni...
    , spiegò al membro dei Fiori.
    La moltiplicazione del Corpo non è mai stata una tecnica che apprezzo, mi trovo meglio a combattere da solo, considerando che se m'impegno riduco tutto in cenere, quindi non so quanto distante un clone possa spostarsi, o se posso essere così abile da non fingere, ma non sapere di essere un clone.
    Tu ne sai qualcosa sull'argomento, Namae-san?
    , chiese all'altro.

    A meno di non avere dall'Oleandro, poi, dei suggerimenti migliori, il Kaguya sarebbe stato, bé, diretto, avvicinandosi di nuovo alla Muuga.
    Kasumi-dono., la salutò, Lei si chiama Kasumi Bara, giusto? Non so perché si comporta come se non mi conoscesse, immagino che tutto questo sia per celarvi al mondo, ma lei mi ha dato il modo per raggiungervi, l'airone... è forse per il mio compagno di viaggio? E' un mercante del villaggio dove vivo, non vi procurerà alcun problema, me ne prendo la responsabilità in caso contrario.
    Speravo di poter parlare con lei ed i suoi pari dei fatti di due anni fa, inoltre volevo rivedere altre persone del suo villaggio, con cui non ci incontriamo da diverso tempo, ma il vostro non dovrebbe essere il villaggio del Lago, dovrebbe essere un luogo così... pianeggiante, da ciò che so, è più esteso in senso verticale. Abissalmente verticale, mi è stato raccontato.
    , concluse il Kaguya.
    Bella questa, sottile...
    Ci facciamo i complimenti da soli, bene!
    Zitto, Mostro! Dobbiamo piuttosto vedere come reagirà alle nostre parole.

    Ed in effetti, a quel punto, non restava che aspettare e vedere.
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