Posts written by Shiltar Kaguya

  1. .

    Cambio di Scena

    Parte 1: Le Poliziotte Iga



    Quando la nostra giovane amica si avvicinò a quelli che pensava membri delle Squadre Speciali, fu leggermente sorpresa nel vedersi invece davanti due Iga della Polizia di Suna (specie dati i sui precedenti con suddette forze dell'ordine, come alcuni di voi ricorderanno).
    Si presentò comunque, Ryugi, identificandosi alle due sconosciute e spiegando i fatti.
    Quella che sembrava un'esperta di corpo a corpo, Emiko Iga, accennò anche agli altri eventi vandalici di quel giorno, gli stessi che avevano fatto muovere la nostra Nekki dalla base delle squadre speciali.
    L'accenno ad un morto all'Ospedale di Suna, anzi ad un vero e proprio massacro a sentire l'altra, preoccupò leggermente la kunoichi: Il capoclan Soshi? Saso-Kotei-sama?, pensò fra se, sorpresa, ed in qualche modo preoccupata, al riferimento al capoclan che aveva incontrato tempo prima.
    Proprio ora che il Settimo-sama non c'è: forse lui avrebbe potuto far ragionare Saso-Kotei., valutò ancora, data la situazione che c'era con i Soshi nel villaggio e memore della comunicazione che lei stessa aveva portato per Hoheneim-sama al capoclan dei Soshi.

    Le parole della seconda poliziotta rapirono la Nekki dai suoi pensieri, facendola leggermente arrossire: Sì, ssosososo..., piccola pausa, chinando il capo, Sì, lo sono., espirò e stava anche per provare a spiegare che era, però, una mera genin, quando l'intervento di Emiko Iga zittì Akane (quello il nome della seconda), evitandole spiacevoli dettagli.

    La caposquadra Iga chiese dettagli dei fatti alla nostra giovane amica, che fece dei cenni affermativi con il capo, prima di sentire dell'esercitazione dei Sand Scorpions al Palazzo del Vento, dove sarebbe stato presente anche il neo eletto comandante delle squadre speciali.

    Sukehiro Chikuma-sama, rifletté, avendolo incrociato forse qualche volta nei corridoi dell'edificio dove si riunivano i Sand Scorpions, ma senza mai realmente avvicinarlo, troppo timida per le sue difficoltà oratorie e per il suo ruolo, una genin inserita per volontà del Kazekage nelle squadre stesse.

    Non era però quello il momento di pensare a ciò: avrebbe intanto soddisfatto le richieste di Emiko Iga, mediante il suo uso delle carte ninja. [Abil]

    Su una prima carta ninja avrebbe inciso un ritratto, non perfetto di certo, del ninja che aveva creato quei disordini, Ko.
    Sul secondo foglio, poi, avrebbe offerto tutte le risposte chieste dall'altra:

    Emiko-sama, ecco la descrizione dei fatti:

    Quando sono arrivata qui davanti, oltre al caos che si era già creato per gli animali morti appesi fuori l'edificio, ho trovato un ninja di Suna, lo stesso di cui vi ho fornito la descrizione.
    Ho scoperto che il suo nome è Kokkyo e si è definito il più grande utilizzatore di tecniche esplosive del Vento: di fatto gli ho visto usare le proprie caccole, gli sputi e, credo, persino il suo sudore a mò di esplosivi.
    Ha dimostrato fin dalle sue prime parole verso la folla un'evidente astio nei confronti dell'Onorevole Settimo Kazekage: un sentimento che non apprezzo e non ritengo giusto, per quanto capisco che sia nel diritto di ognuno avere una propria opinione.

    Il problema è stato che, attraverso le sue parole, Kokkyo ha cercato di aizzare la folla perché seguisse il suo punto di vista, denigrando il Kazekage e, inoltre, diffondendo la notizia che anche lei, Emiko-sama, citava sull'assenza di Hoheneim-sama dal villaggio.
    La situazione ha poi avuto un'escalation per la presenza di due guardie che accompagnavano un giovane di Oto, non ho ben chiaro i dettagli della loro presenza qui, forse si erano avvicinati per l'inizio del battibecco fra me e questo Kokkyo, ma la loro presenza e le parole usate hanno dato la scusa al suddetto esperto di esplosioni per creare un vero e proprio palcoscenico e declamare il proprio punto di vista, cercando di aizzare sempre più la popolazione verso l'elezione di un nuovo Kazekage e, nel farlo, il jonin, perché quello credo che fosse, ha lanciato ulteriori attacchi esplosivi, tanto contro di me, quanto verso la folla stessa, senza prendersene la responsabilità.

    Ho contenuto più possibile i danni, evitando appunto feriti grave fra la popolazione e, alla fine, Kokkyo è andato via, non appena ha avvertito il vostro arrivo.
    Suggerirei che qualcuno contatti i suoi superiori: le opinioni personali sono un diritto di tutti, ma il modo in cui ha cercato di aizzare la folla era quanto meno pericoloso, se non un tentativo di scatenare un'insurrezione nel villaggio, ma spero che non fosse quello il suo intento.
    Inoltre, ovviamente, servirebbe ripulire la facciata dell'edificio, per quanto non so chi potrebbe farlo.
    Il vero problema, temo, sia che le informazioni sul Kazekage sono state divulgate, ma non c'è molto che si possa fare, se non cercare di tranquillizzare la popolazione, in tal senso.
    Forse potreste avvisare i vostri vertici in tal senso, Emiko-sama?
    Io andrò all'esercitazione che si terrà al Palazzo del Vento e, se possibile, chiederò di poter conferire con il Capitano Chikuma-sama a tal riguardo.


    Conclusa quella esposizione dei fatti, e consegnatala all'Iga a capo della coppia di poliziotte, Ryugi avrebbe atteso che le due si dirigessero verso l'Ospedale per cercare con lo sguardo il volatile di Hideo: sapeva dalla missione condivisa con il ninja di Kiri, che fra lo stesso e "Bianca" c'era un legame anche uditivo, così, avvicinandosi alla posizione dell'aquila, la kunoichi avrebbe detto poche parole (o almeno ci avrebbe provato).

    Mi didididididi diridiridiridi, piccola pausa, Vvvvvv vaaaaaa vado al Papapapapap, altra pausa, Palazzo del Vvvvv Vento., sospirò Ryugi, guardandosi intorno.
    Non sesesesese seguiiiitemi tutti: cicicicicicicici ci saaaaaa saranno altri sssssssss, lunga pausa per ispirare e poi leggera espirazione, diede poi due colpetti sul simbolo che portava sulla casacca, sperando che Hideo condividesse anche la vista di quel rapace, mentre indicava la casacca delle Squadre Speciali. [Nota]

    Cicicicici ci sosososo sono disordini in tuuuuuuu tutta Suna, fafafa fa attenzione, Hideo-san., concluse la kunoichi, per poi dirigersi verso il Palazzo del Vento.
  2. .

    Scoperte e Scontri

    Fra sogno e realtà



    [Dentro il Sonno d'Ametista]



    E se fossi tu quello con il potere di parlarmi, Hideo?
    Io esisto in questi luoghi ed il mio concetto del tempo è... astratto.
    La nebbia e le vaghe visioni delle figure che vagano qui dentro, sono tutto ciò che conosco.
    Non penso di avere potere qui dentro.



    Spiegò la creatura alla prima domanda del ninja di Kiri, per quanto, poco dopo, riuscì a mostrare quel ricordo del suo passato incontro: mentiva? O, più banalmente, non essendo mai realmente nata, quella Creatura non aveva un metro per capire quali fossero effettivamente i suoi limiti in quel mondo?
    Una cosa, però, era certa, Hideo era l'unico che sembrava notarla, ed esserne notato, fra le molteplici figure nella nebbia.

    Dal ricordo il genin di Kiri parve essere colpito in molti modi e sotto diverse sfumature, riflettendo sulle parole della figura sconosciuta.

    Sole? Luna? Conosco questi concetti, ma, Hideo, non li ho mai visti: nella mia vita ho conosciuto solo questa nebbia.



    Fu la correzione che la Creatura diede alle parole del ninja di Kiri, il suo tono era, forse, un pò triste, ma per lo più Hideo avrebbe potuto riconoscervi un qualcosa di diverso, qualcosa che avrebbe fatto infuriare il Decimo Mizukage: la disillusione dello sconfitto, di qualcuno che non vede come poter migliorare la propria condizione.

    Il discorso sui Jinchuuriki lasciò la Creatura in silenzio, che stesse riflettendo sulle conseguenze di ciò?
    Mentre le domande sull'uomo del ricordo non ottennero troppi dettagli in più:

    No, lo sconosciuto non mi ha detto nemmeno il suo nome, semplicemente, dopo alcuni secondi è scomparso.



    Per poi continuare alle nuove osservazioni del ninja di Kiri:

    C'è un'inesattezza in quel che dici, Hideo, lo stesso per cui ti ho chiesto se fosse il tuo potere a farci parlare: io vedo tutte le figure che si muovono nella nebbia, in questo Sogno, come lo chiami tu, e, credo, anche di essere ben visibile al suo interno, o almeno tutti mi sembrano così minuti rispetto a me, ma con il tempo ho capito che solo alcuni hanno la capacità di vedere me, ma non penso sia un mio potere a permettere ciò.



    Spiegò la Creatura, seppur un poco più incerta sui propri argomenti.

    Hideo, nel frattempo, propose di camminare, ma, forse con suo grande stupore avrebbe capito che, per quanto avesse piena libertà di spaziare in quel luogo, non avrebbe mai potuto raggiungere nessuno degli altri, o almeno, nessuna delle figure in movimento.
    Infatti se il tentativo di contattare Momin non avrebbe avuto risposta, nessun "Biondino" si palesò, due figure, improvvisamente, attraverso i poteri del genin si manifestarono. [Nota per Hideo 1]

    Questo è... inusuale. Chi sono?



    Chiese la Creatura che, per quanto immobile, sembrava sempre osservare e seguire il kiriano in movimento e che risultava nel tono genuinamente sorpresa quando le forme di un'aquila e di un uomo si delinearono nelle nebbie, non indistinte, ma reali: figure che avevano occhi aperti, ma restavano lì, immobili.

    Se Hideo avesse provato a toccarle, fisicamente o con la mente, avrebbe fatto indubbiamente delle scoperte.

    Attraverso Shurado avrebbe visto la fonte della luce che lo aveva imprigionato in quella illusione: un grosso uovo, dello stesso colore dell'ametista, su cui erano incisi simboli, forse un qualche fuuinjutsu, probabilmente la tecnica di cui parlava il ricordo?
    Era quella la fonte dell'illusione? Era quello il luogo in cui si trovava la Creatura con cui aveva conservato?

    Su cosa avrebbe visto dagli occhi di Bianca, bé, ci torneremo fra un attimo.

    L'ultimo uomo con cui avevo parlato, diceva che per liberarsi serviva essere un Jinchuuriki, o essere svegli ed addormentati assieme, forse per te vale quella condizione, Hideo?



    In effetti, il kiriano si era concentrato sul dettaglio dei Jinchuuriki, due coscienze in un corpo, cosa che permetteva al Bijuu di sciogliere un'illusione per il suo Portatore (ma forse questa era un'informazione ignota al genin), però quel ricordo aveva parlato di altri modi e, in fondo, lo aveva fatto anche Kokuo.

    Il nukenin aveva esplicitamente detto di aver sacrificato le sue guide per farsi salvare dal Sonno: lo avevano svegliato!
    Hideo aveva visto come il loro avversario sapesse guidare le azioni di altre persone senza chiodi o altre abilità simili, imprimendo in loro degli ordini, un modo che gli era (verosimilmente) ancora ignoto.
    Il suo potere era qualcosa di ancora diverso, la coscienza del genin era in quel luogo, ma i due Mondi erano all'esterno, intrappolati nella stessa illusione perché erano un'unica coscienza, ma in qualche modo, sembrava che lui potesse ancora usarli, farli agire, vedere il mondo anche se era addormentato? Non era forse quello il modo in cui esisteva il suo potere.
    Non era, in fondo, qualcosa di simile, quello che aveva fatto il suo "maestro" Momin, pilotando i Kamui da dentro il Freddo, mentre era morto?

    Poteva usare allora i Mondi per liberare tutti? Ma come?
    Che modi c'erano per liberarsi da un'illusione? Il Rilascio di certo, ma aveva abbastanza chakra per liberare singolarmente ogni persona?
    Certo c'era anche un altro modo, di cui aveva parlato il ricordo...

    [Intanto, al Covo Noto]

    Se Hideo avesse guardato dagli occhi di Bianca avrebbe visto come il ninja della Neve si scatenò contro il resto di quella variopinta comitiva.

    Ryugi rimase indubbiamente sorpresa, se non dal tradimento di quella "guida", quanto nello scoprire che possedesse un'abilità innata della Sabbia: non le fu, infatti, difficile riconoscere le arti dei Chikuma!
    Cosa?, si chiese fra se, non avendo troppo tempo da perdere in chiacchiere, specie quando vide l'altro emettere un piccolo tornado contro il suo alleato, apparentemente privo di sensi. [Nota]

    Ryugi, fortunatamente per il kiriano, era già vicina al compagno, così non ci pensò un attimo: scattò rapida, mentre già il chakra rilasciava delle vampe a protezione di entrambi. [ST 1]
    Un piccolo sole di vampe si sarebbe frapposto, non velocissimo, ma sufficientemente dalla breve distanza, fra la kunoichi e l'attacco di vento, disperdendo la potenza del piccolo tornado. [SD 1]

    La kunoichi osservò, indietreggiando di appena un passo per l'aria dell'attacco nemico, l'altro impugnare due tirapugni e prepararsi ad attaccarla: aveva studiato quella tecnica, anche se non era ancora alla sua portata, così, quando l'altro le saltò addosso, Ryugi sollevò le braccia per proteggersi, mentre già il sole di vampe le ricopriva, incrementando la difesa data dall'equipaggiamento indossato dalla nostra giovane amica.
    I due tirapugni trovarono ad ostacolarli le fiamme e trovarono dietro le stesse la resistenza delle braccia (e del chakra) della giovane, ma ciò non fu sufficiente a a contenere del tutto l'attacco. [SD 2]

    A quel punto fu il turno della giovane Nekki di far sentire il peso della sua abilità innata: l'aria che raggiunse il ninja della Neve (e forse Hideo, se avesse percepito tramite i sensi di Bianca) si sarebbe fatta più secca, più calda. [ST 2]

    Subito, impugnato il Ventaglio, Ryugi avrebbe cercato di spazzare le gambe del ninja avversario, scoprendosi leggermente più lenta nel fare tale azione. [SA 1]
    Non si fece però abbattere da quella scoperta, anzi, variò leggermente la propria strategia la nostra giovane amica: una prima vampa fu soffiata contro il volto del ninja della Neve, per ferirlo, se possibile, o confonderlo almeno. [SA Extra TS]
    Nel frattempo, la mano sinistra avrebbe roteato il ventaglio, che però si sarebbe soltanto riportato dietro la kunoichi, mentre la destra lanciava ad alcuni metri sulla destra due shuriken che, con un rimbalzo, avrebbero cercato di puntare alla coscia sinistra del ninja della Neve. [SA 2]
    Aperte poi le mani, poiché nel frattempo aveva riposto il ventaglio, Ryugi rilasciò un'ultima vampa contro il tronco del nemico, per travolgerlo con la stessa, rimettendosi poi in una guardia alta a difesa di Hideo. [SA 3]

    Ryugi Nekki

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 500
    • Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 575
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    [49]/60
    Vitalità
    12,5/16
    Slot Azione

    1. Attacco Tessen

    2. Extra: Vampa al viso

    3. Lancio shuriken

    4. Vampa

    Slot Difesa

    1. Protezione Hideo

    2. Parata

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Sole Orbitale Difensivo

    2. Aria Incandescente

    Note

  3. .

    Riflessioni ed Ostacoli

    Fra scimmie e ricordi



    [Il Viaggio da Konoha]

    Se il commento sulla perdita del coprifronte era passato senza particolari repliche, forse complice il momento di sorpresa e confusione, dopo l'acquisizione di quei primi ricordi, Raizen avrebbe potuto notare, quando erano ormai in viaggio, che Maitsuki non fu altrettanto remissiva quando lui si oppose alle sue "pause meditative".

    Alla domanda del Decimo, infatti, Mei si fermò un attimo, confusa, forse dal tono più che dal quesito di per se: Cerco di concentrarmi, di ricordare qualcosa, sento... sento di essere vicina a Sun Wukong, così., avrebbe cercato di spiegare.
    Probabilmente, in quel momento, Raizen riteneva di aiutarla con le sue parole, ma alle orecchie di Maitsuki quelle erano ammonizioni, rimproveri persino, come lo sguardo di lei, che si andava adombrando, avrebbe potuto testimoniare.
    Certo, Mei stessa fece un leggero movimento indietro con le spalle, portandosi le mani al viso, quando la Montagna di Konoha le disse che i suoi tratti stavano assomigliando a quelli di un primate.
    Non capisci..., avrebbe debolmente obiettato, mentre l'Hokage iniziava a parlarle di chakra naturale e le suggeriva di pazientare, poiché avrebbero presto raggiunto le creature che l'avevano addestrata nel chakra naturale.

    Ma io così mi sento più vicina a Sun Wukong, vorrei ricordarlo, vorrei ricordare la mia vita passata!, protestò, forse con un tono che, in qualche modo, avrebbe ricordato quello di Youkai: quello di un bambino viziato, che non vedeva il pericolo delle proprie azioni.
    Probabilmente, da quelle parole e dai modi, non conoscendone il passato, sarebbe stato difficile collegare Maitsuki ad una Calamità di Kurotenpi.
    Malgrado le sue rimostranze, comunque, Mei ascoltò le parole di Raizen e fece anche un cenno affermativo sul suggerimento di ascoltare il chakra naturale senza farne uso.
    Anche se, a valutare attentamente le rimostranze che la donna aveva portato fino a quel momento, poteva essere chiaro che la "Calamità" non voleva riprendere ad usare il chakra naturale di per se, né cercava il potere, semplicemente, lo stava facendo per sentirsi più vicina a Sun Wukong in quel modo.

    [...]

    Quella sera, quando Maitsuki chiese di poter investigare nuovamente sui suoi ricordi, la replica di Raizen le fece, ancora una volta, nascere una nota di rimostranza sul viso, Mi interessa sapere chi ero, chi sono! Da dove vengo!, protestò, con un tono deciso, ben più del solito.
    Malgrado la sua protesta, la natura della donna che l'Hokage aveva salvato era molto più timida e pacata di quella di molti altri suoi soliti interlocutori, quindi ascoltò le obiezioni del Decimo e rifletté sulle parole che le disse.
    Dallo sguardo di Mei si poteva capire che fu colpita, forse fu l'accenno alla possibilità che lei stesse facendo del male alla natura, oppure fu la minaccia inespressa? O la richiesta di una sincera risposta da parte della donna?
    Io... io non lo so, io non so chi sono. Ero una persona cattiva? O ero semplicemente una sciocca che si è fatta ingannare da qualcun'altro? Vorrei ricordarlo, Raizen, davvero.
    Vorrei avere una risposta per te.
    So che mi hai aiutato, accolto, quand'ero confusa e sola, disarmata.
    Forse altri ninja non avrebbero avuto pietà di un nemico confuso, ma tu mi hai trattata prima di tutto come una persona e, spero, se anche scoprissi di essere ciò che temi, che resti abbastanza di me da non fare male a chi mi ha aiutato.
    , fu la risposta sentita della donna, dopo alcuni secondi di silenziosa riflessione.

    Quando poi la Montagna di Konoha accettò di guidarla in una nuova investigazione mentale, Mei sorrise, accettando di seguire i metodi dell'altro per recuperare altri ricordi.

    La prima domanda avrebbe mostrato una Mei molto più giovane, una bambina circondata da altri bambini, tutti in fila, con un uomo alto ed avanti negli anni che gli mostrava alcune tecniche basilari.
    Raizen avrebbe rivisto strascichi di quelle che erano lezioni di un qualche insegnante con il coprifronte delle Sorgenti Termali, lo stesso insegnante che avrebbe poi osservato Mei compiere la tecnica della moltiplicazione, prima di darle il suo coprifronte.

    Le successive due domande, invece, avrebbero offerto più informazioni, più dettagli.
    Di nuovo avrebbero visto la foresta circondata dalle terme, scavate in una montagna innevata, un luogo dove vivevano decine di macachi, che si muovevano nella vita di un piccolo villaggio rurale, ai piedi del piccolo castello costruito nel cuore della montagna stessa.
    I ricordi avrebbero mostrato primati in armatura da samurai, ma anche altri, con abiti più semplici, intenti a coltivare la terra, interagire fra loro, accogliere ospiti di altre razze (in fondo, Raizen stesso sapeva che persino i draghi avevano avuto interazioni almeno con le lucertole).
    Un flash avrebbe mostrato Sun Wukong intento a compiere la cerimonia del thé in onore di Mei stessa, in seguito, un ulteriore ricordo avrebbe rivelato che la fuggitiva del Paese delle Sorgenti stava curando alcune scimmie ferite con le sue doti mediche.
    Alla terza domanda, si palesò Sun Wukong intento ad addestrare altri Macachi: alcuni combattevano in armatura, usando armi di vario genere, altri sfruttando dei particolari stili di arti marziali, eseguendo complessi kata di allenamento.
    Un nuovo ricordo mostrò Sun Wukong sfruttare dei hyoton, combinandoli con le abilità di manipolazione della lava della Terumi stessa.
    Infine, avrebbero visto il giovane macaco guidarla nell'apprendere i misteri del chakra naturale.

    Quando l'investigazione mentale si fosse interrotta, Maitsuki sarebbe stata evidentemente più serena, quasi commossa: Io vivevo fra di loro, era la mia casa., fu il suo commento, prima di voltarsi, leggermente sorpresa, verso Raizen: Sputavo lava dalla bocca? E' una tecnica ninja? Mi puoi aiutare a ricordarla?, avrebbe chiesto quasi divertita.

    [...]

    La reazione dell'Hokage, quando Mei indicò il gruppetto di ninja nella locanda, un pò la sorprese, ma non parve offenderla, scrutò verso la Montagna di Konoha con titubanza, preoccupazione persino, specie quando quello le suggerì di parlare a mezza voce.
    L'oste, dal canto suo, un omino calvo e dall'aspetto anonimo, guardò il gigante che gli chiedeva cibo, un pò intimorito dalla stazza dello stesso, per poi avere una nota di sorpresa nello sguardo, quando accennò ai tizi delle Sorgenti Termali e chiese di loro.
    Ehm, vede..., balbettò appena, ma le successive indicazioni dell'Hokage, lo portarono ad un cenno affermativo del capo.
    L'ultima stanza al piano superiore, in fondo al corridoio., avrebbe poi detto, alla richiesta della stanza, porgendo loro una chiave.

    La "locanda" era, in effetti, un edificio composto da un piano terra ed uno superiore.
    Quello superiore aveva, come poterono scoprire una volta salite le scale, sei porte, che davano, verosimilmente, su altrettante camere.
    Una di fronte alle scale, quattro poi divise sui due lati e, infine, una all'estremità opposta del corridoio.
    La camera, una volta entrati, si sarebbe rivelata semplice, comoda e spaziosa: probabilmente l'oste, forte della scarsità di turisti in quel piccolo ed anonimo villaggio, fra i primi del Paese del Gelo, aveva preferito offrire più comodità agli ospiti, che averne un maggior numero.
    La stanza aveva anche una piccola area più privata, un bagno ricavato, semplice e minuscolo, probabilmente Raizen avrebbe avuto difficoltà ad usarlo senza ritrovarsi con un forte mal di schiena, ma per Maitsuki sarebbe stato sufficientemente comodo.

    Quando l'oste si fosse presentato dopo circa mezz'ora, con il cibo e le bevande richieste, avrebbe anche dato risposta alle domande dell'Hokage: I tre uomini delle Sorgenti Termali sono qui di passaggio, sono arrivati ieri, hanno fatto dei rifornimenti di provviste in alcuni negozi della cittadina e dovrebbero ripartire domani.
    Pare che siano diretti verso la zona delle montagne: alcuni abitanti dell'entroterra sono fuggiti, ma non so bene da cosa, so però che alcuni hanno superato i confini del nostro paese ed ora si sono mossi verso il Paese delle Sorgenti Termali.
    , avrebbe spiegato l'oste.
    A meno di domande più dirette e precise, comunque, l'uomo avrebbe poco fornire pochi dettagli in più, in fondo, non era un ninja o un politico, sapeva quello che sentiva dire dai viaggiatori, chiacchierandoci, o origliando.
    Quale poteva essere la causa di quei problemi? Il Gelo era vicinissimo al Paese del Fulmine, quindi ai Cremisi: quali erano i rapporti politici fra i due paesi?
    Se Kumo aveva invaso l'Erba, doveva, per forza di cose, essere passato dal Gelo? Oppure avevano marciato in un altro modo?
    O, magari, il problema non aveva niente a che fare con i servitori del Veterano?

    In ogni caso, un pò intimorito, l'oste avrebbe aggiunto un ultimo dettaglio: I tre uomini hanno pagato una stanza fino a domani. Dormono al vostro stesso piano, nella prima stanza all'ingresso dalle scale ed a quella adiacente. Si sono divisi fra le due camere., si scusò quasi nel dare quest'ultima informazione, con un leggero inchino.

    Quando l'oste lasciò la stanza, Maitsuki si sarebbe riavvicinata alla Montagna, erano evidenti sul suo viso una certa diffidenza, preoccupazione.
    Giorni fa, mi hai accennato che abbandonare un villaggio non è sempre una cosa negativa, ma temi che nel mio caso ci siano dei problemi?
    I ninja con quel coprifronte potrebbero volerci fare del male? Perché? Forse potremmo scoprirlo dai miei ricordi?
    , propose, a metà fra la curiosità ed il timore.

    Cosa avrebbe deciso di fare l'Hokage? Tanto per la richiesta della smemorata compagna di viaggio, quanto per i tre shinobi poco distanti da loro e la loro misteriosa missione.

    [Il Viaggio da Suna]

    La nostra giovane Ryugi osservava le risposte di Akayuge: la piccola scimmietta confermò l'importanza della fiamma nelle sue rappresentazioni ed il fatto che le servisse l'aiuto della kunoichi dei Nekki, per qualsiasi cosa fosse successo a quella "Fiamma".
    Certo, il fatto che per dare quelle ulteriori risposte la scimmietta pensò bene di dilaniare ulteriormente il tavolo della madre, fece preoccupare Ryugi per quando l'altra lo avesse scoperto, ma al momento c'erano problemi più pressanti ed urgenti.

    La mappa non risultò essere particolarmente utile per farsi capire sulla strada da fare, il ché comunque non si rivelò un problema, per quanto inizialmente quel sorriso dipinto fra le varie nazioni non aiutasse la tranquillità di Ryugi sul viaggio che li aspettava.

    E proprio durante il viaggio, la giovane Nekki notò alcuni dettagli relativamente ad Akayuge.

    Il più rilevante, che inizialmente la kunoichi non sapeva definire, fu il modo di fare, certe volte categorico, di quella scimmietta sul percorso da prendere.
    Furono i disegni della Fiamma, dopo i primi due cambiamenti di percorso obbligati, a farle sorgere un dubbio: Ci sta facendo seguire una scorciatoia?, il ché, in effetti, poteva anche avere senso, ma portava nuove domande.
    La strada si rivelò essere una strada battuta, con impronte, Akayuge, quindi sapeva di una strada da prendere che era "usata da persone"?
    Questo era il dubbio della nostra kunoichi: quel tratto, da Suna ad Oto, era lo stesso fatto, seppur in senso contrario, che Akayuge aveva fatto da svenuto, dopo l'incontro con il padre della nostra giovane Nekki.

    Avrebbe, in tal senso, posto una domanda alla guida che le aveva portato il piccolo macaco: Aaaaa aveaveaveaveaveave..., piccola pausa, Avevi deeetto che ha dododododododo, ulteriore pausa con un leggero sbuffo, dormito dal vvvvv vostro incontro?, chiese, con una leggera fatica.
    Se la guida le avesse confermato quanto le era stato detto in precedenza, durante una delle pause, Ryugi si sarebbe rivolta alla scimmietta, magari dopo averle dato altra frutta secca, siccome le piaceva così tanto.
    Akayuge, sussurrò dopo alcuni respiri per controllare la balbuzia, Strrrrr strada..., continuò, indicando per terra e facendo un cenno di camminare con le dita delle mani.
    Chi mmmmmm momomomo, piccola pausa, mostrato a te?, chiese, mentre con le mani indicava prima la scimmietta, poi l'ambiente circostante nella direzione che aveva voluto prendere proprio il macaco.

    Se in questo tratto era addormentato e se, soprattutto, non conosceva la sabbia di Suna, lui non sapeva, apparentemente, dove lo avrebbero condotto, ma in qualche modo voleva l'aiuto del mio clan? O semplicemente aveva dei ricordi che lo conducevano su questa strada, fino ad un certo punto. Ha seguito qualcuno in precedenza su questo percorso?, si chiese fra se, temendo ad articolare un discorso così complesso con una creatura tanto piccola e, alla fine, inesperta nel dialogo.

    Quale che fosse stata la possibile risposta del macaco, la nostra giovane amica nell'osservarlo durante il viaggio ebbe comunque un'ulteriore conferma delle basi marziali della creaturine da talune movenze, oltre che dal modo di sostenere il peso del corpo.

    L'ultima particolarità del macaco, forse la più curiosa, Ryugi poté notarla quando le temperature iniziarono ad abbassarsi: di notte il corpo di Akayuge sembrava rilasciare calore, ancora una volta sotto forma di vapore.
    Forse lo fa istintivamente per equilibrare la temperatura corporea?, si chiese, riflettendo, nel momento in cui notò quel dettaglio a come quel macaco fosse differente dalle prime scimmie che lei aveva incontrato.

    Perché, probabilmente, ricorderete che una delle prime missioni della nostra neopromossa genin (ai tempi) fu assieme allo Spadaccino pazzo di Oto contro un gruppo di scimmie (scimpanzé per lo più) che stavano assalendo dei villaggi agli ordini di un certo "Kan".
    Una vecchia storia, per quanto, la kunoichi trovava quasi ironico come, ai tempi, avesse risvegliato proprio contro degli scimpanzé le abilità del clan Nekki, ed ora quel piccolo Macaco fosse giunto fin da lei in cerca di aiuto.

    Quelle le considerazioni che durante i giorni di viaggio passarono per la mente di Ryugi, finché, arrivati in prossimità di dove il gruppo con i genitori aveva trovato la scimmietta, Akayuge si fermò.
    Che succede?, si chiese la giovane Nekki, guardando quella che poté valutare come confusione nel macaco.
    La kunoichi, allora, si sarebbe abbassata fino a guardare in viso la scimmietta ed avrebbe aperto la mano destra, rivelando una piccola vampa: Akayuge,, avrebbe esordito, mantenendo il respiro in equilibrio con la vampa stessa, Vuoi aaaa andddare alla Fiamma? Non ti ririririri ricordi la ssss... strada?, si fermò per pensarci un attimo.
    Fino a questo momento è sempre stato sicuro, forse, per quanto sappia la strada, c'è un altro motivo? Ha più opzioni?
    Dove vvvv vuoi aaa andare?, chiese, mentre sollevava la mano libera, prima di avvicinare la vampa, Fiamma, oooo oppure?

    Spenta quindi la vampa nella mano destra, avrebbe offerto la sinistra al Macaco, Gugugugu guidaci tu., propose con un cenno che cercava di trasmettere fiducia e sicurezza alla creatura.


    Edited by Shiltar Kaguya - 20/4/2024, 19:45
  4. .

    Verso l'atto finale

    Gli ultimi passi e dialoghi



    [Nella Carrozza della Signora]

    Enuo ed Ozma? E chi sono?
    I due nomi che la Bruna disse, mi lasciarono un pò sorpreso, probabilmente più di quanto volessi mostrare: in qualche modo quei due individui, chiunque fossero, sapevano la verità ed avevano costretto Rei Yujin a non rivelarla alla figlia Bionda.
    Che sappiano anche di me? Per qualche motivo sono loro la causa della nostra divisione, più che una scelta di Rei o Sakura?, mi domandai perplesso, senza altri dettagli se non due nomi che, forse, da soli non mi avrebbero portato a scoprire chissà cosa di utile.
    Intuii solo, dalle parole della Signora di Taki, che probabilmente dovevano essere delle persone pericolose.

    L'accenno alla maledizione fu persino più bizzarro: La vera forma di vostro padre è una fiamma dall'aspetto animale? Perché questo è il potere che mi ha descritto tua sorella., affermai verso la Bruna.
    Questo Tian doveva essere decisamente un imbecille maldestro..., valutai, ma almeno che la Signora non volesse offrirmi qualche altro dettaglio, non avrei chiesto oltre.
    Così si sarebbe concluso il mio primo vero incontro con la mia seconda sorella (o presunta tale).

    [Riuniti]

    La discussione con l'Hokage si concluse quando lui si focalizzò più ad interrogare Maya, quella di Iwa, mediante quella sua strana tecnica di contatto mentale.
    In quel frangente, guardandomi attorno fra i vari daltonici che lì si trovavano, fui colpito da un dettaglio: il tipo Inquietante che la Montagna di Konoha si era portato dietro, parlava la stessa lingua del Re dei Demoni alati!
    Parla la stessa lingua di quelle creature? Quindi è veramente un essere malvagio!, dedussi, capendo solo in quel momento quanto depravata e perversa doveva essere la natura di quel "Osamu", se comunicava in quel modo con il Re dei Demoni.
    Qualcuno aveva mai visto un Dio Guerriero parlare la stessa lingua dei mostri in quella grotta? No! Ulteriore dimostrazione della bontà dei miei simili!
    Ma sto divagando, scusate.

    Quando anche Bendino-chan ci raggiunse, come vi dicevo, lo informai di tutto ciò che avevamo scoperto fino a quel punto, prima di andare a recuperare qualcuno degli equipaggiamenti che il "perverso individuo che sussurra ai Gabbiani", o più brevemente il "Veterano", aveva offerto in prestito.
    Fu poco dopo, mentre tutti erano focalizzati sull'interrogazione che l'Hokage faceva al tizio vomitato da un serpente, che io ed il mio parigrado fummo raggiunti dal Fantasma-san.

    Chi avrebbe detto che fosse così cortese?, pensai fra me, mentre osservavo i due Tokugawa parlare con il più anziano che offriva informazioni su un suo magazzino nel Paese del Ferro, cosa che probabilmente ci sarebbe stata d'aiuto se avessimo dovuto scoprire cosa la Bruna stava facendo da quelle parti.
    Ai tempi dell'assalto del Minuto Infame a Kiri, non avevo avuto moltissimo tempo per interagire con il Fantasma-san, che era comunque il meno controllato dei non-morti al servizio di quello ridotto spreco di spazio con i baffi, ma in questa circostanza, per quanto fosse solo un "sogno" dell'uomo che era stato, quel Tokugawa mi aveva aiutato in modi che, forse, nemmeno immaginava, dandomi gli indizi che mi avevano condotto dalla mia probabile madre e verso alcune delle verità sulle mie origini.

    Ero sul punto di ringraziarlo, avrei evitato di entrare troppo nei dettagli, quando accadde qualcosa che mi gelò sul nascere ogni parola: apparve, vicino a Bendino-chan, l'altro individuo con un occhio solo, lo Tsu... il coso-Kage di Iwa.
    Che cosa?, ebbi appena il tempo di pensare, mentre lo sentivo identificarmi come "uno che sa così tante cose sulle Armi di Iwa."
    Probabilmente il mio sguardo avrebbe tradito un misto di sorpresa e diffidenza, che crebbero ancora di più, quando l'altro dimostrò di aver sentito tutta la mia discussione con la Bruna.
    Come..., mi interruppi, prima di fare domande a cui di certo non avrebbe dato risposta: ci avevo parlato poco, ma aveva dimostrato di non essere esattamente una persona disponibile a condividere.
    Perché è qui? Perché mi sta dicendo che ha scoperto queste cose su di me?, mi chiesi, mentre l'altro parlava.

    Non si limitò a dire che mi aveva sentito durante la discussione con la Bruna, no, ammise di avere un qualche accordo con la Signora di Taki, o almeno una sua versione del futuro, cosa che aveva accennato qualche ora prima al porto, e parlò anche di una missione sulla Luna e di un "cavaliere Bianco".

    La Luna..., mi ripetei, disinteressato al nuovo cavaliere, ma più alle conseguenze di dove era avvenuta la missione, ripensando a cosa avevo visto fare, diverse ore prima, all'Oni.
    Emulazione di Komainu., aveva detto l'Arma che Domina le Armi, usando un potere simile a quello che, in un altro luogo, avevo visto usare a Macchietta, o meglio, la creatura proveniente dalla Luna.
    In qualche momento nel futuro, avverrà una missione per il Komainu e ci saranno tanto coso-Kage di Iwa, quanto qualche cavaliere della Bruna..., ipotizzai, unendo quelle informazioni, mentre suddetto Kage rincarava ulteriormente la dose con nuove informazioni, anzi, con le prime vere briciole che usava per tentarmi: Rei Yujin, il mio probabile padre, e tale "Kanna", sua sorella, erano vivi nel presente di quel tizio, coincidente con un nostro futuro, che non sapevo quanto distante.
    Ci, mi avrebbe detto dove si trovavano, ma voleva tre informazioni in cambio.

    Vuole sapere di Azumaido?, l'ultima richiesta di quel tizio, che tante cose poteva essere, ma non sciocco, non mi piacque e, di certo, ancora meno sarebbe piaciuta al mio compaesano con un occhio solo.
    Prima, però, che Bendino-chan potesse dire qualcosa, poggiai una mano sul braccio che l'impiccione con un occhio solo non stava toccando: Ci siamo già passati a Taki, sai come la penso, ma un pò, spero, siamo maturati entrambi da allora., non avrei dato molti dettagli in più l mio parigrado, specie con quel tizio con un occhio bionico nei dintorni.
    E proprio sul Kage avrei portato il mio sguardo, mentre valutavo le mie opzioni: Sakura-dono non penso sia più viva nel presente, forse solo Rei Yujin può dirmi la verità sulla mia nascita? La Bruna sa perché ci sono due sorelle, ma sembra ignorare chi io sia, né riesce a percepirmi, al contrario di ciò che riesco a fare io con lei., guardai verso il mio presunto padre, vicino alla carrozza della sua futura figlia, poi a Bendino-chan e quindi di nuovo al poco affidabile coso-Kage.
    In tutta onestà, Kage-sama, dire da che anno proveniamo non so quanto possa essere un problema per me, in fondo è il suo passato, mentre per ciò che riguarda la posizione del Monastero, non la conosco precisamente nemmeno io, ma ho degli indizi, che forse potrebbero aiutarla più di quanto non aiutino me., avrei esordito volgendo lo sguardo fra lui ed il mio compaesano, Il vero problema è la sua richiesta su Azumaido.
    Perché è territorio di Kiri, quindi mi sembra sconveniente darle notizie a riguardo, a meno di un inatteso accordo fra lei ed il nostro Mizukage nel futuro, su cui probabilmente non le crederei, nemmeno se avesse una foto assieme al Juudaime in persona, mentre vi stringete la mano.
    , per quanto avrei voluto vederlo Elmo-san che stringeva la mano al paranoico con un occhio finto, ma quello lo tenni per me.
    In più ci sono dei problemi tempistici sull'affidabilità della sua informazione: lei dice che Rei Yujin è vivo nel presente, ma la posizione che conosce è quella del suo presente, a meno che non sia prigioniero da qualche parte da qualche anno.
    Questo implicherebbe che dovrò aspettare qualche del tempo per poterlo cercare, mentre lei, tornato nel suo presente, potrà subito usare qualsiasi informazione che le forniremo, informazioni che potrebbero andare a discapito di Kiri.
    , avrei fatto una nuova pausa, Quindi mi permetto una controproposta, siccome sospetto che queste informazioni le interessino davvero, se no, non si sarebbe avvicinato tanto apertamente.
    Io le darò le offrirò la risposta alle prime due domande, ma per la terza, dovrà prima lei dirmi ciò che sa sulla posizione di Rei Yujin, e non solo un'indicazione su una mappa, vorrei possibilmente quanti più dettagli sulla sua condizione nel presente da cui proviene, Kage-sama, con informazioni anche del recente passato, che potrebbero aiutarmi nel mio, di presente.
    In più, magari, ci potrebbe dire il nome del ninja di Oto che le ha fatto quel pittoresco occhio bionico? O una qualsiasi altra cosa il mio parigrado possa ritenere utile a pagare eventuali ulteriori dettagli su Azumaido di sua conoscenza.
    , avrei lasciato che tutti e tre i miei interlocutori potessero soppesare la mia controproposta.

    A meno di aperte opposizioni, avrei fatto la mia parte, offrendo le prime due informazioni al coso-Kage: Noi proveniamo dall'anno 0042.
    Per quel che riguarda, invece, il Monastero di Taki, appunto non conosco la sua posizione precisa, ma so quella in cui si trovava in questa generazione.
    Pare che negli anni questo luogo tenda a spostarsi, ma posso intanto darle questa traccia.
    , e su quelle parole, gli avrei condiviso la posizione del Monastero (se qualcuno ci avesse fornito una mappa), la stessa che Sakura-dono mi aveva riferito durante il nostro incontro di quella mattina. [Nota x Febh 1]

    [Dopo l'Interrogatorio di Hagemono]

    Non dissi molto di più all'Hokage al figlio di Tian, quando obiettò che avevo condiviso con Maya ed i due Tokugawa la posizione del nido dei draghi, oltre Q-san e Tenma-san.
    Trattenni uno sbuffo, non volendo sottolineare che lui, e suo padre prima, non avessero avuto grandissima considerazione di noi Dei Guerrieri, quindi non capivo perché avrei dovuto comportarmi diversamente.
    Poi, però, riflettei ancora una volta sul fatto che anche io avevo fatto male ad un gabbiano quel giorno, quindi potevo dirmi così migliore di un assassino figlio di un altro assassino, com'era l'Hokage?
    Volendo essere degno della mia natura di Dio Guerriero, cercai di essere ragionevole, indicandogli prima il Guerriero del Vuoto:Lui proviene dal passato, non penso che l'informazione avrà tutti questi impatti, non voleva nemmeno sapere del suo compare dal nome improponibile e dai modi persino peggiori che incontreremo fra qualche anno, per non danneggiare il futuro. Saprà mantenere questa notizia., suggerii, indicando il predecessore di Masa-san, Akira-san e del Piromane di Konoha.
    Poi mi voltai verso Bendino-chan, incerto se poter dire che mi fidavo pienamente di lui, ma di una cosa era sicuro: Lo conosco da anni e siamo sopravvissuti assieme a molte missioni. Forse non sarà Yato-san o Masa-san, ma di certo ha la mia fiducia., conclusi, indicando il mio parigrado con un occhio solo.

    Il successivo scambio fra i due Tokugawa ed i fratelli Kenkichi, me lo persi, troppo entusiasta dall'idea che aveva avuto Bendino-chan e dal fatto che Obi-san mi confermò di poter lui stesso aprirci la strada oltre la barriera: finalmente avevamo un piano attuabile!
    La mia sorella di Iwa, con il supporto dell'Imperatore, aveva persino creato due Simboli del Pensiero che potevano "confondere anche una divinità"!
    Grazie mille, Maya-sama! Ne faremo un ottimo uso., confermai speranzoso, prima di porgere uno dei due sigilli a Bendino-chan: Uno di noi deve riuscire a far convincere chiunque stia dormendo a svegliarsi., avrei detto al mio compaesano.

    [In viaggio verso Kumo]

    L'Hokage era partito per affrontare l'Oni assieme al Guerriero del Vuoto, al coso-Kage di Iwa, al "Perverso che sussurrava ai Gabbiani" e, con mia sincera sorpresa, si era portato dietro anche il Minuto Infame e suo fratello, l'Imperatore.

    Il nostro gruppo restava comunque parecchio numeroso: io, Bendino-chan, le due Maya Orihara, i due Cavalieri della Bruna, Q-san & Tenma-san con relativi draghi bianchi, l'Hayaccana ed Apachi-san (entrambi fra i daltonici), il Fantasma-san e il Re dei Demoni alati (entrambi abitanti di quel mondo di sogni). [Nota x Febh 2]
    Dopo aver condiviso con Bendino-chan la nostra preoccupazione sulla similitudine fra le sfere protettive della Bakekujira e gli individui "sognati", mi sarei mosso per parlare con le altre due Orihara.

    La Bionda fu, come sempre, cordiale e gentile: mi dispiaceva di non poterle fornire particolari informazioni di eventi sportivi, ma in Ospedale non seguivo molto lo sport, quel poco che sentivo, accennato dagli infermieri, o dai malati, non ci facevo attenzione.
    In compenso, Maya parve prendere attentamente in considerazione ciò che riguardava il rischio che potevano porre le persone "sognate", oltre ad offrire due fuuinjutsu di potenziamento tanto per me, quanto per il mio parigrado.
    Grazie mille, Maya-sama, ancora una volta. Avviserò Ben... ehm, Youshi-san, di questa sua cortesia., le dissi, con un leggero inchino, chiedendomi se non fosse il caso, dato quel suo commento sull'occhio interessante, di avvisarla che probabilmente eravamo imparentati alla lontana con molti Tokugawa.
    Porterebbe troppe domande, meglio evitare., mi dissi.

    Con la Signora di Taki non andò altrettanto bene: tanto la Bruna, quanto il nostroo presunto padre sembravano non aver gradito la mia alleanza con il figlio di Tian, come il Cavaliere di Iwa mi riferì.
    Non si preoccupi, Obi-san, nemmeno io sapevo che l'Hokage era, in realtà, il figlio di quel prepotente, non ne faccio una colpa alla sua Signora se non si fida di me per quel motivo., accettai quelle parole con un sorriso cordiale al primo uomo sognato che avevo incontrato arrivati in quel luogo privo di colori.

    E parlando di persone sognate incontrate fin dall'inizio, il cortese zio di Bendino-chan mi diede un aiuto ad apprendere almeno le basi su come usare un bastone lungo.
    Le diverse kamae ed alcuni dei movimenti più basilari, perché evitassi di farmi arrivare il bastone addosso, semmai fossi arrivato a doverlo usare e, credetemi, per eseguire la rotazione del rokushaku bo frontalmente, senza colpirmi una rotula, ci misi un pò.
    Alla fine di quel breve allenamento, feci un inchino verso il Tokugawa in soprabito: Grazie, Fantasma-san, tanto per questa lezione, quanto, e soprattutto, per tutto ciò che ha fatto per noi durante questa strana situazione.
    Penso che anche per suo nipote sia stato lo stesso, ma avere la possibilità di incontrarla, stamane, mi ha aiutato più di quanto le parole possano dire.
    Quando l'abbiamo affrontata, al servizio del Minuto Infame, è stato un avversario ostico, ma adesso è un alleato infinitamente utile.
    , conclusi, con un ulteriore inchino.

    Alla fine, mi sarei riavvicinato a Bendino-chan: Youshi-san, che ne pensi quindi del problema di analogie con la situazione all'Abete? Ho già accennato a Maya-sama che forse non dovremmo varcare tutti assieme la barriera, ma chi dovrebbe restare al di qua? Tu hai delle idee su chi dovrebbe accompagnarci?
    Quando saremo vicino alla fine di questo percorso, proporrò la cosa a tutti, senza aggiungere il dettaglio sulla nostra esperienza all'Abete.
    Il vero problema è che non sappiamo cos'altro ci possa aspettare: nel nostro mondo, di guardia al Tengu c'erano i draghi bianchi, come Toppu-san e Daigeki-san, quindi potremmo trovare dei draghi come nemici? O di peggio?
    Non possiamo di certo infiltrarci in due, né con il solo supporto di Q-san e Tenma-san, anzi, personalmente, essendo l'unico altro medico presente, proporrei a Tenma-san di restare indietro, semmai servisse una seconda squadra di supporto.
    Io spererei che i Cavalieri della Signora siano abbastanza legati a lei da poter vincere qualsiasi obbligo di difendere il sognatore, ma gli altri che ci seguono?
    Ed i nostri compagni daltonici? Non so chi sia il male minore fra Apachi, il teschio di Byakuei, o l'Hayaccana.
    , avrei chiesto al mio parigrado, lasciandogli la possibilità di valutare, a sua volta, chi fosse meglio suggerire che rimanesse indietro, e come suggerirlo.

    Ad ogni modo, arrivati in prossimità dell'uscita da quella scorciatoia, ore dopo, avrei invitato il gruppo a fermarsi, come anticipato al Tokugawa.
    Il piano è che Obi-san ci dia modo di passare sottoterra, evitando la bufera, come Youshi-san ha saggiamente pensato, ma avanzare tutti assieme potrebbe essere rischioso, quindi, proporrei, di dividerci in due squadre, almeno., esordii, prima di indicare alcuni dei presenti.
    Se posso suggerire, io, Youshi-san, Obi-san e Q-san, dovremmo essere nel gruppo che avanza al di là della tempesta.
    Questo perché Obi-san ci permetterà con le sue tecniche di avanzare, poi lui potrà tornare indietro, dato come la cosa potrebbe lasciarlo privo di forze per combattere.
    Al contrario, Q-san verrà con noi per dare il suo supporto, ma anche perché, da ciò che ho capito, Toppu-san e Daigeki-san possono comunicare, quindi i due gruppi così potranno restare sempre in contatto.
    Allo stesso tempo, se Tenma-san resta da questa parte della tempesta, mi unirei io come ninja medico alla squadra che passerà al di là dell'ostacolo.
    Semmai fallissimo, voi sapreste già in parte cosa ci aspetta, grazie al contatto fra i draghi, o, eventualmente, potreste anche decidere di raggiungerci, sapendo la situazione.
    Sempre per evitare brutte sorprese, suggerirei che anche Maya-sama resti al di qua della barriera, così da poter, eventualmente, preparare degli altri Simboli del Pensiero, semmai noi fallissimo nell'usare i primi.
    E credo che, data la carrozza e la propensione a non combattere, anche l'alleata dello Ts... ehm... del Kage di Iwa dovrebbe restare al di qua della barriera, con l'altro suo protettore.
    , a quel punto mi sarei fermato, in attesa di pareri, o suggerimenti, prima di lasciare che fosse Bendino-chan a continuare, proponendo chi altri ci potesse accompagnare, o fosse meglio che restasse indietro, dei presenti.

    [A Kumo]

    Una volta arrivati oltre il valico, avremmo seguito Obi-san che, con la sua tecnica, ci avrebbe aperto la strada fino a qualsiasi cosa ci potesse aspettare oltre la barriera.
    Chissà cosa avremmo trovato.
  5. .

    Cerimonia del Thé

    E Profumi Esotici



    Saragi e Kuroshi non si dissero niente altro, dopo che il mio basso coinquilino gli mostrò il volto che avrebbe usato: si divisero, semplicemente, per cercare tracce di quel mercante di profumi ognuno a modo suo.
    Io rimasi nascosto, fra i bordi del vestiario di quel nuovo aspetto che non riconoscevo, ma che, in fondo, celava solo agli occhi il giovane Shi, facendolo apparire come il genin di Kiri che avevamo conosciuto diverso tempo prima.

    Entrati nella sala da Thé, la cameriera che servì Saragi si dimostrò gentile, arrivando a proporgli un thé al Loto, "più affine" ai gusti di chi proveniva dal Paese dell'Acqua, come quel Hideo.
    Il mio coinquilino accettò con un cordiale cenno del capo: Sì, grazie, accetto il suggerimento., concordò, prima di riportare la discussione verso i cosmetici del Paese del Riso.

    La cameriera ci fornì informazioni su alcuni negozi che vendevano cosmetiche delle nostre terre natie, suggerendo anche quali vicoli visitare e quali evitare, di certo un gesto molto cortese.
    Probabilmente Saragi avrebbe anche cercato di far collimare quelle informazioni con la mappa fornitaci dall'evocatrice di Shea, se la sua attenzione non fosse stata attirata da come la cameriera ci preparò il thé.

    La cerimonia che eseguì, infatti, incuriosì il genin: non avevamo così tante proprietà da permetterci gli utensili adatti a qualcosa del genere, quindi Saragi fu indubbiamente affascinato, tanto da seguire ogni dettaglio con massima attenzione, non sapendo che era ben poca cosa rispetto a quanto potevano offrire le stanze private.
    Alla fine della cerimonia, il finto Hideo si prodigò in un leggero inchino, nell'assaporare, intanto, l'odore di quel thé.
    Complimenti, per i vostri gesti e per questo thé., si congratulò (aveva detto che fosse buona educazione fare i complimenti in quei casi) verso la cameriera, prima di sentirla parlare di un cliente con un "campionario più esotico".

    Che sia l'uomo di cui ci ha parlato Yayoi-dono? Shoboshi Miroku?, valutò fra se il genin, seguendo lo sguardo della sua interlocutrice.
    Potrei infiltrarmi da solo? Ma come? Che gli direi?, si chiese fra se Saragi, che valutò persino di usare la tecnica dell'Occultamento, ma in un luogo con una clientela variegata, probabilmente sarebbe stato beccato da qualche ninja lì per puro caso e questo avrebbe potuto generare dei problemi.
    In fondo erano lì per investigare, non per creare agitazione, quindi valutò difficile usare un approccio basato su un qualche jutsu.

    Usando al meglio le sue poche abilità di recitazione, mentre valutava tutto ciò, "Hideo" avrebbe continuato a sorseggiare il thé al Loto, per poi rispondere: Sì, grazie, sarebbe molto gentile se mi potesse presentare questo vostro cliente abituale.
    Dopo quelle parole, avrebbe posato la tazza del thé ed allungando sul tavolo un terzo di quanto gli rimaneva di metà della somma ricevuta nemmeno qualche ora prima, per incentivare la cameriera.

    Se quella, però, si fosse mossa senza invitarlo a seguirla, Saragi avrebbe azzardato un cenno della mano: Se fosse possibile, vorrei incontrare questo mercante di persona, per poter valutare personalmente le merci che può offrire., si fermò un attimo, mimando un'alzata di spalle, Sa, vorrei fare bella figura con questo souvenir e conoscendo i gusti della mia amica, potrei comprendere meglio cosa acquistare. , spiegò, sperando che l'altra accettasse, data anche la valida mancia, di presentargli questo "cliente abituale". [Abil]

    Ora c'era da vedere se il piano avesse funzionato o meno.
  6. .

    Infiltrazione ad Okae

    Primi Passi



    I due chunin avevano ognuno una propria idea sull'ordine delle azioni da compiere: Kairi sottolineò come il primo edificio, verosimilmente pieno di prigionieri, fosse necessariamente da controllare e, eventualmente, tutte quelle persone fossero da salvare.
    L'idea dell'Uchiha era che il Lupo, ora in forma umanoide, e la nostra Ryugi, si portassero nel palazzo-prigione, mentre i due chunin eliminavano, una coppia alla volta, i diversi gruppi di guardiani.
    L'Akuma, al contrario, suggeriva di assicurarsi che si trattasse effettivamente di civili e, sì, farli fuggire alla fine, ma solo dopo aver preparato tutti gli esplosivi.
    La nostra amica Nekki, dal canto suo, avrebbe posto alcune domande al duo di chunin:

    Come facciamo a sapere che fra le diverse guardie non ci siano dei sensitivi? Dovremmo stare attenti a come ci muoviamo verso un gruppo o l'altro?
    Se effettivamente ci sono dei civili nel primo edificio, non è strano che non ci sia nessuno a sorvegliarli?


    Comunque quelle domande avessero influito sulla strategia dei chunin, il gruppo alla fine si mosse, dopo che la Fogliosa aveva usato un filo di chakra per rendere possibile la comunicazione con la nostra giovane Nekki.

    La guardia sul ponte non ebbe nessuna possibilità contro le abilità fisiche di Kairi Uchiha combinate con le arti illusorie di Etsuko Akuma: pochi veloci movimenti ed il suo corpo era al suolo, privo di vita, per poi finire addirittura nascosto sotto il ponte stesso.
    A quel punto, però, diverse variabili si palesarono alla squadra accademica.

    Fermandosi davanti all'edificio con i probabili civili, Kairi, facendo maggiore attenzione, avrebbe potuto individuare nell'oscurità, una cosa che la vista vitale e la maestria di illusioni dell'Akuma non avrebbero potuto notare: un fuuinjutsu di qualche tipo inciso, e discretamente ben nascosto, intorno all'unico accesso dell'edificio stesso.
    Anche vedendo il fuuinjutsu, avrebbero saputo disattivarlo? O almeno riconoscerlo? E, soprattutto, potevano superare quello specifico ostacolo senza farsi scoprire? [Fuuinjutsu Trappola]

    Questa era una prima variabile nel piano del gruppo accademico, un ulteriore problema sarebbe stato decidere verso dove muoversi: si sarebbero divisi? Etsuko aveva proposto di preparare prima di tutto una trappola per il dormitorio; Kairi, al contrario, voleva attaccare la zona vettovaglie, la più in disparte, con le sue due guardie.

    Caso 1: Attacco all'edificio delle Vettovaglie (Punto Verde)

    Arrivare al Magazzino delle vettovaglie non sarebbe stato affatto facile, come i due chunin avrebbero scoperto di lì a poco: chiunque avesse piazzato il fuuinjutsu attorno all'edificio con i civili, aveva tracciato anche delle trappole simili lungo il percorso fino alle Vettovaglie.
    Kairi avrebbe dovuto usare al meglio i propri sensi e lo sharingan per studiare un modo per evitare tutti i fuuinjutsu sul percorso e questo, cercando al qual tempo di essere, tanto lei quanto eventualmente Etsuko, il più silenziosi possibili ai sensi dei due guardiani che si trovavano davanti al magazzino. [Insidie sul terreno]

    Se avessero superato i diversi fuuinjutsu, senza farli scattare, i due chunin avrebbero avuto un colpo di fortuna: la guardia più debole del duo era in prossimità della loro posizione, ma apparentemente distratta.
    Come avrebbero agito? Sempre di riuscire a superare l'ostacolo delle trappole.

    Caso 2: La Trappola al Dormitorio (Punto Rosso)

    Il percorso verso il Dormitorio, invece, avrebbe offerto una diversa sorpresa al duo, una che le percezioni da sensitivi avrebbero reso evidente già all'edificio con i civili: c'erano delle fonti di chakra inanimate nel tratto di strada che portava al dormitorio, due grossi canidi di metallo.
    I due ninja accademici, appunto, lo avrebbero scoperto solo quando, svoltato l'angolo, la percezione del chakra avrebbe rivelato cosa si trovava davanti a loro, o avanzando, li avrebbero visti a meno di 20 metri dal dormitorio.
    Due grossi alani di metallo, apparentemente "a cuccia" sulle zampe posteriori, ma si guardavano intorno, come in attesa di possibili ospiti inattesi: come avrebbero reagito se uno, o entrambi, gli shinobi accademici si fossero avvicinati? C'era un modo per oltrepassarli senza che questo scatenasse qualche allarme?
    Se i due chunin non avessero pensato ad una valida strategia e si fossero avvicinati entro 6 metri dai due Automi (perché di questo si trattava), gli stessi avrebbero iniziato ad abbaiare con estrema ferocia, risvegliando tutti nel dormitorio poco distante. [Cani da Guardia]

    Quale sarebbe stata la strategia dei due chunin? Dove si sarebbero diretti prima? E come avrebbero fronteggiato i rischi della loro scelta?
  7. .

    Terrore delle Scimmie

    E la compagnia teatrale



    Avute le ultime informazioni sul nobile Masao, il suo entourage scomparso e la curiosa coincidenza dell'opera teatrale che sarebbe stata rappresentata proprio a Tsuya in quei giorni, non ci fu molto in più che Lashmi poté dire al Fiore Lupo ed al Sette di Picche, così i due membri dei Semi di Ame, salutata la seguace del Lord della Perdizione, si sarebbero coordinati fra loro per il piano da portare avanti una volta arrivati nella cittadina dove si trovavano i rifugiati di Kusa.

    Unendo le informazioni che le Picche diedero al Senju, con ciò che la Matrona scoprì dai clienti della Lacrima d'Argento, diverse furono le scoperte che i due poterono condividere.


    Kutochi Habuti:
    Figlio di un daimyo minore del Paese del Thé, aveva conosciuto Masao Wakabe due anni prima dell'invasione di Kusa (0039), durante una rappresentazione del famoso "I Suicidi d’amore a Sonezaki" avvenuta nel Paese del Thé e di cui la protagonista femminile era, in quel particolare caso, la concubina preferita del periodo del giovane Wakabe.
    Pare che dopo quel primo incontro, i due nobili abbiano legato, fino a diventare amici.
    Il giovane Habuti risultava a sua volta un appassionato di teatro Kabuki, tanto da aver finanziato e partecipato personalmente ad una compagnia del Paese del Thé.
    Non ci sono evidenti vizi nella sua storia, ma, assieme al teatro, risalta evidente l'interesse verso la scalata sociale, che lo ha portato ad affiancarsi a Masao Wakabe, dal giorno in cui si sono incontrati fino all'invasione di Kusa.
    Dai documenti delle Picche si è risaliti ad una sua foto del periodo in cui si conobbe con Masao. [Kutochi Habuti]

    Vika Tsuke:
    Non ci sono informazioni sulle origini di questa guardia del corpo: una delle ipotesi proposte dalle Picche è che quello non sia il suo vero nome.
    La prima volta che fu vista vicino a Masao Wakabe fu sei mesi prima dell'invasione Cremisi.
    Molti pensarono che fosse soltanto la nuova concubina del terzogenito del Daimyo, ma fra gli shinobi di Kusa sopravvissuti, quanto fra quelli Accademici che aiutarono durante l'assalto di Kumo, ci sono testimonianze che confermano il suo uso della stessa abilità in possesso del Settimo Kazekage.
    Da alcune descrizioni recuperati dalle Picche è stato possibile avere un vago ritratto della stessa. [Vika Tsuke]

    La Compagnia Teatrale:
    Della compagnia teatrale avrebbero ottenuto pochissime informazioni, era stata creata da poco meno di tre anni, per lo più erano attori ed attrici di basso livello, solo lo scrittore del libretto aveva una certa fama, ma non una fortunata nel mondo del teatro Kabuki.

    L'autore dello "Spettro della Pioggia", infatti, si chiamava Tawo Kamizuru del Paese della Terra. [Tawo Kamizaru]

    Faceva parte del medesimo clan dell'attuale Tsuchikage, ma non avevano nessun collegamento diretto, anzi, Tawo aveva, in giovanissima età, cercato di diventare un ninja, ma aveva fallito.
    Abbandonate le arti ninja, aveva iniziato a studiare l'arte teatrale ed a Città della Roccia, aveva saputo di un antico, e si diceva maledetto, libretto teatrale, il "Tiranno del Cielo". (Shichifuko avrebbe ricevuto un commento a riguardo dell'Asso di Picche, su come fosse stata una pessima idea cercarlo).

    Fallita la rappresentazione per un evento non meglio specificato, Tawo scomparve dal mondo del teatro per un paio di anni, per poi riprovare con qualcosa che chiamava "meta-teatro": cercò di rappresentare gli eventi che avevano portato al fallimento della rappresentazione del "Tiranno del Cielo", ma, citando sempre le informazioni ottenute dal Sette di Picche, "nessuno voleva vedere unicorni che fanno saltare in aria dei teatri, specie se c'è il rischio che capiti di nuovo".

    Dopo di ciò, l'autore si reinventò scrittore di opere comiche, fra cui una sul Terzo Kokage, l'Ottavo Mizukage, il suo successore e il Turbine Rosso, che viaggiavano su una donnola ubriaca parlando di politica.
    Un fallimento sotto ogni punto di vista.

    Negli ultimi 3 anni, finanziato da una fonte ignota, Tawo ha investigato sugli eventi di Tsuya che interessarono la distruzione del Gashadokuro ed i giorni di poco precedenti, tutto per rappresentare la storia di quella battaglia, o almeno parte della stessa.

    Dal libretto avrebbero scoperto che l'opera si divideva in 3 atti.
    Il primo atto narrava due storie parallele: da una parte un prete pazzo ed una coppia di giovani accademici, inviati dallo Spettro della Pioggia per aiutare il dottore della cittadina, Amano, nel curare la gente infettata da un qualche strano morbo.
    Dall'altra parte, altri tre giovani accademici scoprivano la presenza di scimmie travestite da uomini, il ché culminava in uno scontro, al fianco dello Spettro, contro due di quelle scimmie.

    Il secondo atto, invece, riguardava le investigazioni del Nono Mizukage e quattro shinobi di Kiri, che aiutati dal divino Sareshigami, l'albero Sacro di Tsuya, riuscirono a salvare la gente rapita dalle scimmie.

    L'ultimo atto, poi, era l'immane battaglia in cui lo spirito dell'Albero Sareshigami si rivelava, per donare delle armi a tre dei cinque accademici che, assieme al Prete Pazzo, avrebbero affrontato il gigantesco scheletro causa del morbo e le scimmie che lo avevano evocato.

    Al netto dei diversi commenti dell'Asso di Picche, che Shichifuko avrebbe ricevuto, sull'inesattezza della trama rispetto ai fatti, c'era anche il nome di molti degli attori ed attrici che recitavano le varie parti, ma non c'erano nomi famosi, il ché, per i piani dei due ninja sarebbe stato un vantaggio.
    Anche se, forse, l'assenza di nomi rilevanti, avrebbe potuto portare dei dubbi sulle finanze di chi stava aiutando Tawo Kamizuru nel portare avanti l'opera teatrale.


    Con queste informazioni, il duo, assieme a "Shifu", sarebbe partito per Tsuya.

    [Tsuya - 8 Febbraio 0044]

    La Locanda "Terrore delle Scimmie" era stata ricostruita due volte.
    La prima volta, quando due ninja accademici avevano affrontato in quel luogo due Kijin, sotto le mentite spoglie di abitanti del villaggio.
    La seconda volta, quando uno di quei due ninja era stato, alcuni anni dopo, rapito proprio in quella locanda da una squadra di Kurotenpi.
    L'attuale aspetto della locanda non era poi così diverso dai precedenti, se non fosse stato per una nuova area all'aperto, dove i clienti potevano sorseggiare le loro bevande all'Ombra di Sareshigami (il gigantesco albero nato dalla battaglia fra Pangu ed il Gashadokuro).

    Benvenuti al Terrore delle Scimmie, io sono Minami, piacere. Volete un tavolo per tre?, avrebbe esordito una giovane fanciulla, facendosi avanti per accogliere i tre nuovi arrivati.

    Shichifuko, o meglio Yato, avrebbe forse potuto riconoscerla: Minami Mifune, figlia del Sacerdote di Sareshigami e, un tempo, amante del defunto Dottor Amano, era un pò più grande d'età, ma indubbiamente la stessa ragazza che aveva accolto spaventata la squadra accademica al rapimento del giovane Tooru.
    E, a ben vedere, al bancone c'era proprio il ragazzino (ora più grande) che Fudoh aveva salvato, mentre il resto della squadra si occupava dei Kurotenpi. [Tooru]

    La locanda era relativamente piena: per lo più piccoli gruppi di tre o quattro persone, che occupavano un totale di cinque tavoli; non era chiaro chi fosse originario di Tsuya e chi fosse, invece, un profugo di Kusa, ma sembrava che la gente fosse ben amalgamata, almeno lì dentro.
    Un dettaglio avrebbe potuto interessare i due elementi di Ame, in mezzo alla massa di clienti: Tawo Kamizuru era seduto a sorseggiare un thè al gelsomino (come un olfatto abbastanza fine avrebbe potuto avvertire), mentre una giovane cameriera gli ronzava attorno, parlando e parlando.
    Una cameriera formosa e, forse, con un volto che il chunin di Konoha avrebbe riconosciuto? [Cameriera]

    Un buon udito avrebbe sentito il dialogo anche da un tavolo sufficientemente distante. [Abil]
    La prego, Kamizuru-sama, anche una parte piccola piccola! Posso... posso fare la madre di Minami-chan! Oboro-dono non è interessata alla rappresentazione, come il marito e la figlia, no? Quindi posso fare lei!
    Non le chiedo una delle parti principali, anche se sono sicurissima di poter fare bene l'eroina accademica, la... Mano Destra di Sareshigami!
    O anche l'alleata del Mizukage del secondo atto, che ne pensa? O la ragazza scimmia del primo atto? In fondo ci lavoro da due anni qui dentro!
    , stava chiedendo con insistenza la cameriera, finché non si avvicinò Minami.
    Esatto, Zami, lavori qui da due anni e se vuoi continuare a farlo, torna a servire ai tavoli!
    Prendi la comanda dei nostri nuovi onorevoli ospiti.
    , la sgridò Minami, per quanto a voce molto bassa, non rivolgendo nemmeno mezzo sguardo a Tawo Kamizuru.

    Ad un attento osservatore, come probabilmente eranotanto il Fiore Lupo, quanto Shichifuko, sarebbe stato facile notare come, sbuffando leggermente, "Zami" si sarebbe allontanata, passando davanti al bancone dove si trovava Tooru che, letteralmente, le lasciò gli occhi addosso.
    Allo stesso tempo, non sarebbe sfuggito, forse, che Minami avrebbe continuato a trattare con sufficienza l'autore dell'opera teatrale, allontanandosi senza rivolgergli niente più che un cenno di saluto.

    Intanto, la cameriera arrivò dai tre nuovi ospiti, guardando con curiosità il loro vestiario ricco e particolare: Piacere, sono Zami, la vostra cameriera di questo turno, cosa posso servirvi?, avrebbe esordito, maneggiando in modo goffo la penna ed il piccolo block notes, nell'attesa di ricevere dai tre qualche richiesta.

    Cosa avrebbero fatto, però, i due ninja in missione per Ame?
  8. .

    Incontri fra le Nebbie

    Il segreto del Sonno



    [Verso il Covo Noto]

    Nemmeno a me piacciono gli spargimenti di sangue, accademico, ma questo tipo voleva vendere me, il Nobile Zamata, e quanti altri potesse accalappiare, ai Cremisi.
    Personalmente non mi fiderei.
    , ripeté di nuovo Doki Inari, scuotendo la testa, mentre osservava Kokuo.

    La discussione, poi, fu monopolizzata proprio dallo Yamanaka, fino all'arrivo al Covo Noto e le azioni, più che affrettate, di Doki Inari.
    Quando Hideo mosse Shurado verso il centro del bosco immerso nell'ametista, a poco a poco, mentre i primi cristalli circondavano le gambe del Mondo, la coscienza del ninja di Kiri si ritrovò immerso in un mondo di nebbie.

    Ryugi sarebbe stata più che sorpresa da quell'inattesa reazione: Hideo era come immobile, il corpo una statua, con gli occhi chiusi e la testa leggermente abbassata in avanti, con sulla spalla l'aquila, quasi si fossero addormentato in piedi.
    Chechechecehcehcehce, balbettò la kunoichi di Suna. [Continua]

    [Dentro il Sonno d'Ametista]



    I miei poteri? Hideo, questa è tanto la tua prigione, quanto la mia.



    Queste le prime parole della figura che aleggiava nella nebbia.

    Non ho mai ricevuto un nome, poiché da sempre esisto solo in questo luogo.
    Non so molto della mia storia e non saprei dirti come tu riesca a vedermi e comunicare con me.
    Nel tempo della mia prigionia alcuni sono riusciti a comunicare con me, ma nessuno di recente.
    Altri, invece, con conoscenze a me ignote, sono riusciti ad abbandonare questa prigione.
    I più, però, qui dentro vagano nei loro... luoghi? Non so come altro definirli.



    In effetti, se si fosse guardato intorno, il genin di Kiri avrebbe potuto notare altre sagome indistinte, che vagavano appena visibili in mezzo alla nebbia fitta di quei luoghi, sagome con cui, anche provando, non sarebbe riuscito a comunicare.

    Forse sei un Jinchuuriki? Non conosco il significato di questa parola, ma la disse l'ultimo uomo che parlò con me...



    E su quelle parole, la figura nella nebbia diventò leggermente sfumata, o, più correttamente, parve arretrare, mentre nuove nebbie presero un altro aspetto, uno più umanoide e, forse, vagamente noto a Hideo, un profilo che parlò.


    Sei una strana creatura, in qualche modo mi ricordi una vecchia amica.


    Ci fu una pausa, la figura parve guardarsi intorno, parve quasi sorridere con tristezza, prima di scuotere la testa.

    Non so chi ti abbia intrappolati qui, ma sei ancora un cucciolo, anzi, forse stai crescendo all'interno del tuo uovo, ma solo quello sei: una creatura intrappolata in un uovo, vittima ed esca allo stesso tempo.
    C'è un potente genjutsu inciso nel guscio che ti rinchiude, qualcosa che ricorda la tecnica del Sonno.



    Un nuovo silenzio, poi riprese:

    Un Jinchuuriki, forse, potrebbe liberare te, quanto gli sfortunati ancora vivi, ma prigionieri.
    Oppure basterebbe avere dei corpi privi di coscienza, o qualcuno capace di essere assieme sveglio ed assopito, perché possa muoversi, anche se qui con te.
    Forse spezzare il genjutsu sull'uovo libererebbe tutti indistintamente, ma non so cosa ti potrebbe succedere.
    L'uovo ti tiene in vita: potresti resistere senza di esso?
    Io ero giunto fin qui in cerca di una risposta al mio problema, non di altre responsabilità.
    Mi dispiace, creatura.



    Il ricordo e la sagoma nella nebbia svanirono, così Hideo rimase da solo con la Creatura.

    Dunque, Hideo, sei un Jinchuuriki? Hai detto di essere venuto fin qui per liberare tutti, voi liberare anche me?



    Quelle domande sarebbero state rivolte, mentre un'altra voce, in un altro luogo, avrebbe raggiunto il suo corpo reale.

    [Al Covo Noto]

    Che sta succedendo? Bé, stiamo per testare le capacità del tuo amico, ragazzina., queste le parole di Kokuo, Per liberarmi, ho dovuto sacrificare il controllo che avevo sulle altre due guide del Paese della Neve, giorni fa, ma il tuo compagno di missione guida più corpi con la propria mente, quindi potrebbe riuscire a sbloccare se stesso? Ho ipotizzato che fosse possibile., spiegò laconico lo Yamanaka, scuotendo le spalle.

    Oppure potrei usare tutti voi per liberare i miei compagni!, esclamò infastidito il giovane ninja della Neve.
    I due samurai si posero a difesa di Kokuo, ma Ryugi era l'unica a poter proteggere tanto se stessa, quanto Hideo e così avrebbe fatto. [Nota]
  9. .

    Adattarsi

    Diventare più forte



    Le due kunoichi si sarebbero allontanate assieme da Suna, mentre la "ronin" Yuki spiegava i fatti alla nostra Ryugi, che da ulteriori domande, ricevette alcune informazioni su cosa le aspettasse.
    Il divieto di non usare evocazioni non era un problema particolare: ai tempi di questa missione, la nostra giovane amica non aveva ancora stretto alcun legame con nessun tipo di creatura (quella, come sapete, è una diversa avventura).
    Nemmeno il divieto dei genjutsu la preoccupava, Ryugi non era mai stata un'esperta in tal senso, il ché, in fondo era il problema della nostra giovane amica: non essere esperta in niente, essenzialmente.
    Un discorso che ben conosciamo e che, da sempre, era parte delle incertezze della giovane Nekki, ma non era quello il momento di rifletterci, poiché Yuri le stava parlando di regole e scontri, che avrebbero rischiato di farla uccidere.
    Cacacacaca..., piccola pausa, Capito, Yuuuuuki-dono., confermò alle spiegazioni dell'altra.
    Sull'accenno a come Yuki avrebbe cercato di truccare le selezioni, Ryugi non disse niente: non aveva idea di cosa la ronin avrebbe potuto fare in tal senso, né, di suo, aveva esperienza in tale settore. [Nota x Cube]

    [...]

    Le due ragazze continuarono il loro viaggio, finché, arrivata la sera e dopo essersi rifocillate, la ronin condusse la nostra amica fino ad una zona più isolata, dove iniziò una breve spiegazione.
    Sì, vavavavavava, piccola pausa sulla domanda di Yuri, vampe, sì., confermò, alla donna con le abilità degli Iga.
    Donna che poi le sottolineò come fare affidamento su una sola abilità non l'avrebbe mai portata da nessuna parte: La capacità di adattarsi..., ripeté fra se Ryugi, ascoltando le parole dell'altra.
    Chchchchchchch..., cenni affermativi con il capo, prima di fermarsi un attimo, cacacacacacacaca, ulteriore pausa, un leggero sbuffo, Chiaro, Yuri-dono., sentenziò, riflettendo su quelle parole, come anche sulle successive.
    Ciò che ritengo più forte in assoluto?, si chiese Ryugi: poteva combinare le Vampe con il corpo a corpo, aveva iniziato a studiare quello stile di lotta proprio del suo clan, ma era il più forte in assoluto per lei? Oppure doveva fare affidamento su ciò che già aveva iniziato ad usare in precedenza?
    La giovane Nekki optò per questa seconda scelta, estraendo il ventaglio da battaglia. [Equip]

    Una vampa, però, sarebbe stato il primo assalto: una fiammata generata dalla bocca della nostra kunoichi che avrebbe eseguito un movimento parabolico verso la nuca di Yuki. [ST 1]
    La genin, però, non avrebbe tardato per caricare frontalmente con il ventaglio, nel tentativo di colpire alla coscia sinistra la sua "insegnante", un movimento circolare a spazzare poco sopra il ginocchio. [SA 1]
    Una seconda vampa sarebbe stata generata a breve distanza, subito dopo, per colpire con quanta più forza possibile lo sterno di Yuri. [SA 2]
    In seguito, la kunoichi di Suna avrebbe ridotto ancora di più la distanza, eseguendo un colpo ascendente verso la zona del torace con il ventaglio, sempre sul lato sinistra, subito seguita da un movimento discendente verso la rotula destra della ronin, spalancando l'arma nel farlo. [ST 2 & SA 3]

    Finita quella combinazione di attacchi, Ryugi avrebbe fatto un paio di passi indietro, richiudendo il ventaglio e ponendolo a difesa del tronco.

    Ryugi Nekki

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 500
    • Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 575
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    52/60
    Vitalità
    16/16
    Slot Azione

    1. Attacco gamba sx

    2. Vampa frontale

    3. Attacco rotula dx

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Vampa alla nuca

    2. Maestria Tropicale

    Note

  10. .

    Fine del Caos

    Gente che va, gente che arriva



    Ryugi stava quasi sperando di aver bloccato, se non addirittura calmato, "Ko", ma ben presto questi dimostrò di poter far esplodere anche gli oggetti semplicemente a contatto con il corpo, distruggendo i suoi fili di nylon.
    Che anche il suo sudore sia esplosivo?, si chiese, dati i precedenti di caccole e sputi, ma gli inattesi complimenti del compaesano la sorpresero tanto da farle sfuggire quel pensiero.
    Mentre l'altro continuava a parlare, per quanto più brevemente del solito, anche Ryugi notò delle sagome che correvano sui tetti. [Abil]

    C..cocococo colttttttt? Coltelli?, ripeté, con un pò di fatica, alle parole di Ko, ammutolendosi, nel vedere una sua foto nelle mani dell'altro.
    EHI!, urlò appena, prima che l'altro scomparisse con un salto a dir poco impressionante.

    Fu a quel punto che il bizzarro guardiano si avvicinò e parlò alla kunoichi come se la conoscesse: la nostra giovane amica squadrò l'altro per qualche secondo, non capendo il senso delle sue parole, specie quando l'altro disse che era "venuto a Suna".
    L'arrivo dell'aquila fece indietreggiare di un passo la Nekki, che non tardò a riconoscere la creatura dopo la missione condivisa con il ninja di Kiri in quel del Paese della Neve.
    Chechechecheche, piccola pausa, cacacacacacacacaca, altra piccola pausa, un sospiro ed anche una mano sulla fronte, prima di scuoterla e sbuffare.
    Papapapapapapa, alzò la mano dalla fronte, Parliamo dodododo dopo., suggerì, indicando le sagome in avvicinamento, peccato che, proprio in quel momento, un nuovo bizzarro figuro si unì all'incontro, un altro pennuto, che, però, non sembrava legato al genin di Kiri.
    Un Karasutengu? Un'evocazione di Hideo?, si chiese fra se la kunoichi, ascoltando il pennuto parlare, per poi spalancare gli occhi, nel sentire un nome sconosciuto.
    Youshi? Chi è? L'otese che è scappato?, si chiese, restando ad ascoltare in silenzio, cosa che le permise di capire che questo "Youshi" era una terza persona.

    Quaquaquaqua, si fermò, sospirò, Quanti siete?, guardando prima il finto guardiano, poi l'aquila, quindi il Karasutengu, che dopo ulteriori parole, evocò dei corvi, disperdendoli attorno a se.

    Capendoci sempre meno, ma intuendo che la situazione poteva scappare di mano, la nostra giovane amica estrasse una carta ninja e la diede al fasullo guardiano, per poi invitarlo a mostrarla anche all'evocazione di tale "Youshi". [Abil]

    Hideo-san, Kenku-sama,

    vi chiederei di allontanarvi per ora: stanno per arrivare le squadre speciali del villaggio e la vostra presenza qui potrebbe complicare la situazione, specie perché non saprei bene come spiegarla.
    Non so chi sia l'otese, né ho capito cosa stiate facendo qui a Suna, ma la situazione è già abbastanza complicata così, come avrete intuito.

    Hideo-san, lasci qui vicino la sua Aquila, mentre lei e Kenku-sama vi allontanate: eventualmente Bianca potrà seguirmi, se dovrò allontanarmi con gli altri Sand Scorpions, se no, ci riuniremo una volta che avrò concluso il briefing.


    Sperando che il duo (contando il finto guardiano e l'aquila entrambi come "Hideo") accettasse la richiesta della giovane kunoichi, Ryugi si sarebbe diretta incontro alle forze del villaggio in avvicinamento.

    [...]

    Una volta che le squadre speciali l'avessero raggiunta sul luogo, Ryugi si sarebbe identificata, in fondo, anche se era una semplice genin, era pur sempre membro delle Squadre Speciali a sua volta, come la casacca dimostrava. [Nota]

    Sasasasasa, piccola pausa: ispira, espira, Sono Ryugi Nekki, membro dei Sand Scorpions., si sarebbe presentata.
    Ci sosososo sono stati dei pppp propropropro, ulteriore pausa, problemi cocococo con un cocococo, breve sospiro, Sunese, ma fofofofo... non ci sono stati feeeeeriti gragra gragra gravi., continuò, in attesa di eventuali risposte degli altri membri delle squadre speciali.
  11. .

    A caccia di Infami

    Nel Freddo o nei Sogni?



    La riunione era conclusa, ma con il Puntaspilli eravamo ancora davanti al Mizukage, in cerca di informazioni più chiare sulla questione del Biondino Infame in quel di Azumaido.
    Le prime risposte di Elmo-san non furono molto rassicuranti: Solo lo Sciamano Strambo ha accettato aiuto da parte nostra?, mi chiesi stupito nel sentire le prime parole del Kage.

    La discussione, poi, oscillò più fra il genin della Mano Grigia ed Elmo-san stesso, con riferimenti alle abilità del Biondino Infame che mi fecero ripensare ad un altro infame, decisamente più basso, che sapeva egualmente usare cadaveri, ridandogli parte della loro personalità, occasionalmente, malgrado gli spiedi piantati nel corpo.
    Quella riflessione, però, fu interrotta dalla proposta del genin: usare su di se la "siringa" del Fantasmino Infame, per trovarlo.

    Un attimo!, mi intromisi, Tanto di cappello per il coraggio, ma provare da solo ad entrare in contatto con il Biondino Infame nel suo terreno potrebbe essere poco saggio., sottolineai, Se posso suggerire: il non tanto fantasma controlla le creature nel Freddo, o almeno era questa l'idea che ci eravamo fatti durante la storia con quel Shimo, giusto?
    Io sono entrato in contatto con il Freddo e con le creature nello stesso più di una volta, forse, sarebbe più saggio provare ad individuarlo in due: lui tramite i chiodi e quella siringa ed io usando la spada del buffone.
    , continuai, estraendo l'arma del Reietto nella sua custodia nella sinistra.
    Sollevai, poi, nella destra, la Bakekujira, il mio tirapugni: L'ultima volta, qui era rimasta una traccia del Freddo, l'ho usata per aiutare il suo allievo, Mizukage-sama, a controllare ciò che lo stava divorando.
    Forse, ad Azumaido, provando a mettere in contatto queste due armi, potrei trovare una traccia e fra ciò che vedrei io e quello che vedrebbe il Pu... ehm la Mano Grigia, potremmo restringere le ricerche.
    , proposi ai due presenti.

    Avevo dato la mia disponibilità ad impedire che questo Infame usasse i Kamui come oggetti, valeva quando l'ho detto ad Azumaido, tanto quanto vale adesso, Mizukage-sama., fu l'unica cosa che aggiunsi, riponendo la Bakekujira alla cinta e posando l'arma di Momin su una delle sedie rimaste dalla riunione da poco conclusa.
  12. .

    Acqua e Gocce

    Fra Alberghi e Locande



    [You - Le Zanne in Albergo]

    Grazie..., affermò laconica Korra, quando la parete di legno generata dallo Spadaccino li salvò entrambi dall'esplosione del clone di Sapone oltre la porta.
    Kuii, dal canto suo, nemmeno rispose all'ulteriore provocazione, fu piuttosto Ushio ad urlare: Ha ragionissima! Non lavorano così i professionisti! Pensavo che Ame avesse dei professionisti al comando!
    Peccato che nessuno sembrò ascoltarlo, semplicemente, l'esplosione della porta e la conseguente tecnica rivelata dal Fante di Quadri, costrinsero tutti, persino Toa, a focalizzarsi sul pericolo imminente, specie quando la manona d'acqua invase la stanza.

    In compenso, malgrado Korra fosse scomparsa all'assalto di suddetta mano gigantesca, il Senju diede ancora una volta ottime dimostrazione delle sue capacità di uso del Mokuton: frutto delle esperienze personali, o delle lezioni apprese dal Kaguya? Non era quello il momento di pensarci.
    Di certo, il chunin di Konoha diede ulteriore dimostrazione di prontezza e furbizia: il suo genjutsu riuscì a confondere le percezioni dell'uomo dei Quadri.

    Che cosa mi hai fatto!!!



    Il gigante d'acqua si iniziò ad agitare: scuoteva l'arto destro, urlando di dolore, mentre il sinistro cercava di strappare via qualcosa che, in realtà, non era lì.
    Yato, nel frattempo, sfruttò quel momento di confusione del nemico per aiutare Ushio a liberarsi dalla bolla di sapone e poi coordinarsi con il longilineo guardaspalle del nasone di Kusa.
    Bloccato dalle liane? Bene!, ripeté con un ghigno Toa, mentre due aquile di metallo volarono addosso al gigantesco suiton e, combinando il controllo della tecnica di Oto con l'uso dei raiton, così da fulminare la creatura d'acqua. [Danno Kui]

    Il costrutto del Senju, però, non ebbe altrettanta fortuna: apparentemente stava per superare le naturali difese che il suiton forniva all'uomo dei Quadri, ma non vi penetrò, poiché una serie di bolle difensive si generarono all'interno dello strato d'acqua tamponandone l'avanzata, comunque più lenta dell'attacco di Toa. [SD - Kuii]

    Il Fante di Quadri era comunque molto preoccupato: sperava di riuscire a catturare i suoi nemici, ma la situazione sembrava essergli quasi del tutto sfuggita di mano, lo avevano menomato di un braccio e le rampicanti lo stavano intrappolando!
    Che quel ragazzino potesse davvero rinchiudere tanto lui quanto il gigante d'acqua in una sorta di albero?
    Non era stato difficile riconoscerlo come un Senju, così come comprendere le abilità della longilinea guardia del corpo del nasone, ma fino a tale livello arrivavano?

    Nel frattempo, dalla stanza accanto, sarebbe apparsa di nuovo Korra, stanca, ma abbastanza intera.
    Se "You" si fosse voltato, l'altra gli avrebbe fatto un cenno leggero del capo, ispirando affaticata: Ci sono, scusate., avrebbe esordito.
    Kasumi aveva completato la sua parte della missione? Forse il cenno indicava questo? Peccato che le eventuali congetture, o riflessioni, di tutti e quattro i presenti sarebbe stato interrotto dalle urla di Kuii:

    CREPATE!!!



    La mano sinistra si sarebbe immessa nel foro che un tempo era la finestra, rilasciando quattro grossi squali d'acqua, che si lanciarono contro tutti i presenti. [Kuii - 2ST & 4SA]

    Un primo squalo si sarebbe diretto verso Toa, che, però, già aveva subito parecchie ferite, fra il breve duello con Kuii stesso e, soprattutto, dall'esplosione della porta e la bolla d'acqua che lo aveva leggermente affaticato. La longilinea guardia del corpo si difese usando le abilità di assorbimento del chakra, per quanto, nel farlo, subì una ferita leggera alla mano destra. [Danni Toa]

    Korra, stanca, ma non altrettanto ferita, sfoggiò il Fuuma Kunai eseguendo un veloce attacco con lo stesso, una tecnica che Yato avrebbe facilmente riconosciuto come la Mortificazione delle Arti Magiche. [Nota su Korra]

    Uno squalo si sarebbe diretto verso Yato al qual tempo, ma il vero problema era Ushio: era indifeso, spaventato, appena indietreggiava, mentre lo squalo avanzava contro di lui Aiutatemi!!!, avrebbe urlato.

    SE "You" non avesse fatto niente per difendere il mercante, questi avrebbe subito in pieno il primo squalo, finendo a sbattere contro il pavimento, gravemente ferito. [Danno Ushio ev]

    Il Professionista!



    E su quelle parole un quinto sarebbe partito, feroce, per infierire sul nasone di Kusa. [Kuii - ST 3]

    Ushio-sama! La sua vita è la priorità! Dobbiamo difenderlo!, avrebbe urlato il longilineo capo delle Guardie.

    Cosa avrebbe fatto "You"? Come si sarebbe mosso tanto lui, quanto Korra? Toa avrebbe potuto difendere il Collezionista d'Armi dal secondo squalo, ma così facendo si sarebbe reso tanto impossibilitato a contrattaccare, quanto a difendersi ulteriormente.
    Oppure avrebbero scelto di collaborare tutti e tre per il bene di Ushio-sama? [Nota per Yato]

    [Kai - La Locanda dei Veri Batuman]

    I modi di "Kai", forse coadiuvati dal Sigillo del Vuoto, lasciavano trasparire l'immagine di un bambino viziato, dal sottolineare che non era educato bisbigliare in sua presenza, a molte altre sue reazioni.
    Tutto questo stava aiutando la strategia dell'Uzumaki, assieme alle condizioni di Watoru stesso, la priorità della traditrice del clan Nara al servizio di Euo in quel momento.

    Certo, alle obiezioni di "Kai", Umma fu molto tentata di manipolare le ombre che lo tenevano immobilizzato per spezzargli il collo, ma, per quanto esponendolo nel modo sbagliato, quel viziato moccioso aveva in parte ragione: loro avevano perso tempo dietro un falso sospetto, il Gobi gli era sfuggito per colpa di quelle false tracce.
    Inoltre, forse, era rimasto infettato anche Watoru e, come guardia del corpo del figlio di Euo, la rinnegata del clan Nara si rendeva conto di come la situazione sarebbe parsa al Direttore della Banca, ma, soprattutto, a chi si trovava sopra di lui.
    La perdita del Cinque Code sarebbe stata poco gradita all'Asso di Quadri (anche agli altri) ed a chi era stato onorato di gestire e far fruttare tale demone.
    Tutta la squadra di Euo sarebbe stata in debito con uno dei membri più rinomati ed intimidatori dei Quadri: quella paura era il maggior vantaggio di Youkai, per quanto non ne fosse, probabilmente, cosciente.

    Dopo l'arrivo di Kitori, "Kai" non diede nemmeno il tempo di porre il suo ultimatum ad Umma: iniziò a sbraitare di come fosse "rovinato" il prodotto che gli serviva.
    La donna fu abbastanza abile nel celare tanto la sua sorpresa, quanto il disappunto per i modi del moccioso viziato che vedeva dinanzi a se.
    Ancora una volta, però, l'argomentazione di aver perso tempo dietro il timore di un "geniale stratega", che si stava rivelando solo un bambino malato e troppo sicuro dei mezzi della propria famiglia, stavano preoccupando il trio dei Quadri, fino ad un nuovo dettaglio introdotto dalle parole del malato.

    Forse era il simbolo del Vuoto a farlo straparlare, forse era parte della sua strategia, ma ben presto l'Uzumaki citò l'Asso di Picche, dimostrando una conoscenza delle realtà di Ame ben oltre i limiti che avrebbe dovuto sapere un ragazzino malato, il ché decisamente insospettì la donna dei Quadri, certa di non aver mai fatto riferimento ai "Semi" della Pioggia davanti a "Kai".
    La donna dei Nara non poteva sapere che "l'amico" di cui parlava il ragazzino, era al più un "conoscente" dal punto di vista del Risorto, ma definirlo una persona "parecchio influente" nel Paese del Fuoco, fece sorgere qualche dubbio su chi avesse pagato perché quel bambino viziato potesse curarsi alla Pioggia.
    In fondo, non avevano nemmeno mai visto il particolarmente potente sigillo anestetico che il ragazzino utilizzava: doveva averglielo fornito qualcuno di molto capace e pochi nomi, tanto nei villaggi ninja, quanto fra i nukenin (o freelance) passarono per la mente della kunoichi.
    Molti di quei nomi implicavano avere molto denaro, o un certo peso politico, per averne i servigi.

    Di una cosa, tanto la Nara, quanto Watoru e Saki, erano certi: il proprietario dei Veri Batuman, l'uomo a capo delle Picche, non era rinomato per essere comprensivo (cosa comune ad Ame), ma per essere violento e vendicativo (cosa nemmeno troppo) ed i rapporti fra Picche e Quadri non erano dei più distesi da anni.
    In altre sedi si sarebbe detto che i Quattro Semi si faceva una silente guerra per il controllo di Ame da anni, con alleanze molto flebili, ma da diverso tempo le Picche avevano dichiarato una non aperta ostilità verso il Proprietario della Banca, il capo di Euo-sama e, conseguentemente, verso tutti loro.
    Consapevoli di ciò, nessuno dei presenti avrebbe gradito essere la proverbiale goccia che avrebbe potuto far traboccare il vaso.

    "Kai" fece, a quel punto, una controproposta: era costretto a restare nella Locanda dei Veri Batuman perché lì si trovavano le macchine che ne stabilizzavano le condizioni, quindi chiese che anche Kitori restasse lì, sotto le cure del suo medico, mentre lui faceva arrivare il denaro per i Quadri.

    Mi rendo conto che chiederle di spostarsi da qui sarebbe sconveniente per la sua salute, ma non penso sia saggio, da parte nostra, lasciarle anche Kitori., esordì la guardia del corpo di Watoru.
    Lei dice che è tutta colpa nostra, ma se lei non avesse mentito fin dall'inizio, e di continuo, anche sotto Interrogatorio Mentale, non avremmo perso tutto questo tempo, né procurarle tali danni fisici, o procurarne al povero Kitori qui., continuò con un cenno del capo verso il sensitivo privo di sensi.

    Quindi, no, Kai-san, non possiamo concederle tutto quello che vuole, ma se suo padre è questo uomo importante che vuole sott'intendere, o se è associato a qualcuno di rilevante, allora non avrà problemi nell'ascoltare la mia controproposta., continuò con un tono evidentemente sarcastico, Kitori resterà con noi dei Quadri, come ha ben detto, ci preoccuperemo che sopravviva e che si riprenda in piene forze.
    Semmai Kitori dovesse morire, non dovrà pagarci niente e potrà andarsene senza problemi.
    Se vuole Kitori, dovrà pagare 150mila ryo.
    Se vuole andarsene, lasciando qui il nostro Sensitivo, nessun problema, ma a quel punto il debito di Kitori sarà aumentato di 150mila ryo, seppur immagino che non sarà di suo interesse in tal caso.
    , concluse.

    Forse, ora che si stava sciogliendo il duplice potere della tecnica speciale e del Sigillo del Vuoto, l'Uzumaki avrebbe reagito in modo meno saldo a quest'ultima proposta, ma, di fatto, la Nara sembrava abbastanza irremovibile nel suo piano, mentre Saki stava di guardia tanto al ragazzo privo di sensi, quanto al figlio di Euo, che nel frattempo, si era seduto, chiaramente stanco.
    Cosa avrebbe fatto "Kai"? [Nota per Youkai]


    Mancano 45 minuti all'alba

  13. .

    SPQO

    Sono Pazzi Questi Otesi



    Bolin Shinkiro a sentir parlare di questo "Nobile", tale lucertola molto velenosa addormentata sotto Suna, ebbe un lampo di evidente timore in viso, ma niente rispetto alle parole che gli rivolse poco dopo il Consigliere di Oto.
    Ma... veramente..., azzardò, pronto a sottolineare di nuovo che sarebbe bastato farsi affiancare da un ninja di Suna per evitare tutta quella sceneggiata, peccato che Febh Yakushi non fosse famoso per essere una persona che ascoltava le parole altrui, in più, in quanto Consigliere di Oto non poteva certo mancargli di rispetto in quel modo.
    Una cosa era scaricare la responsabilità di quel sigillo sulla scelta del Consiglio di Suna, un'altra era agire in autonomia affidandogli una "guardia" senza il suo consenso.

    Così, il capo delle Guardie della Sabbia scese, usando le scale, fino all'esterno delle Mura del villaggio, richiamò a se il sigillo che già aveva preparato per Suiryu Tenjin, e che giaceva per terra, mentre ne generò un secondo, generando la carta da una manica del proprio abito.

    Non è necessario niente di così drastico, Consigliere-sama, basta che lo teniate in tasca., suggerì quello che veniva definito un "Usciere", sperando in un minimo di ragionevolezza: ma sembrava che quel giorno Oto non avesse mandato ninja ragionevoli alle porte di Suna, così, con un sospiro, il guardiano mosse i due fogli fino a farli andare a contatto con la parte di pelle che Febh Yakushi gli stava ordinando di "marchiare", cosa che avrebbe fatto, senza un contatto diretto, mediante le sue abilità, traslando il fuuinjutsu dalle stesse.

    La speranza che tutto si fosse risolto non durò che un istante.

    Ma che?, esclamò sgomento nel vedere il repentino movimento di taglio del Consigliere: per puro istinto sollevò una barriera di carta, troppo lenta per bloccare del tutto quel duplice (se l'altro non si fosse difeso in qualche modo) schizzo di sangue ad altissima velocità, tanto che il Capo delle Guardie si ritrovò il viso sporco di rosso, mentre batteva gli occhi spaventato da tale azione. [Carta]

    Così, Bolin Shinkiro indietreggiò, rosso in volto (per il sangue), senza nemmeno realmente ascoltare le parole successive dello Yakushi, o le risposte eventuali di Suiryu Tenjin, troppo stupefatto e sconvolto dalla logica otese.
  14. .

    Conclusione

    Un nuovo viaggio nel Freddo



    Ammetto che fui un attimo confuso, mentre in caduta, dopo aver recuperato Bendino-chan, vidi due mani di neve sporca che si alzavano dal suolo.
    Pensai ad un attacco, ma non vedevo altri nemici nei dintorni e quando quei costrutti ci aiutarono a ridurre l'effetto della caduta, fu evidente che li aveva generati uno dei presenti, seppur non capii bene chi.
    Nel frattempo, il Tokugawa mi ringraziò per avergli salvato la vita: Per così poco? Figurati. Alla fine abbiamo fatto lavoro di squadra quest'oggi., risposi, con un'alzata di spalle, prima che gli eventi continuassero a procedere attorno a noi, evitandomi commenti più pungenti.

    I due sciamani ed Elmo-san stavano, infatti, discutendo del Biondino Infame e dello strano oggetto che era stato trovato dal nostro Puntaspilli: le teorie su come quella macabra siringa(?) potesse essere un'estensione del potere del Kenkichi mancato, si andarono a combinare con le informazioni del resto del gruppo.
    Il Mizukage ipotizzò che fosse il tizio contro cui aveva combattuto Bendino-chan ad essere controllato dal Biondino Infame, e tramite quello "Shimo" guidava le creature, non le aveva rese direttamente sue vittime.
    D'altronde il mio parigrado con un occhio solo confermò che la persona sul drago aveva due voci, così come Elmetto fece riferimento ad un altro utilizzatore di quella tecnica da infami, un nemico di Konoha.
    Sarà simpatico ad Elmo-san questo Pain..., pensai, ma tenni per me quella considerazione, mentre la discussione andava avanti.
    Non seguii molto altro di quel discorso e, come accennato prima, quando il Puntaspilli si lamentò di poter essere un pericolo perché usava il potere del Biondino Infame, mi allontanai, al quanto disgustato dall'idea che qualcuno potesse volere quel tipo di abilità.

    Mi persi la "lezione" che il Mizukage volle dare al genin e nel guardarmi attorno, notai, con personale disappunto, che la spada di suddetto Infame era ancora lì, così la richiamai mediante il mio controllo del chakra.
    Ancora non sono riuscito a perderla... , mi lamentai con me stesso, rinfoderandola, avevo sperato che l'Infame se la volesse riprendere, ma purtroppo così non era stato.

    Mentre mi focalizzavo su quei pensieri, non potei fare niente per il tipo che aveva accompagnato il Mizukage ed ora era stato colpito a tradimento, tranne che avvicinarmi dopo, al pari degli altri, partecipando alle riflessioni sulla "ciclicità" e l'Apocalisse Gelida.
    Quindi il Biondino Infame se la sta prendendo di nuovo con i Kamui? Non gli è bastato Gyoza, anche le altre creature di questi luoghi sta cercando di controllare?, c'era rabbia nella mia voce, al pensiero di ciò che quella sorta di fantasma mancato stava facendo agli esseri viventi di quei luoghi, tanto il canide poco furbo dal nome improbabile che avevamo incontrato, quanto, forse il Pinguino alleato di Akira-san e chissà quali e quanti altri erano in pericolo a causa del Kenkichi mancato.
    In più usava una specie di leggenda, o culto come lo definivano Elmo-san ed i due sciamani, per ingannare la gente a seguirlo? Non ne capivo l'esatta utilità, se non nel ricordo del terribile massacro che ci aveva mostrato quando lo avevamo incontrato la prima volta, in quella città nascosta sotto Azumaido.
    Sentii il Mizukage proporre di mandare delle squadre ad investigare e supportare gli Sciamani e vedi tanto quello bizzarro, quanto quella anziana, andarsene senza dare una conferma, né rifiutare del tutto, tale offerta.
    Se servirà, Mizukage-sama, più che lieto di dare una mano a fermare il Biondino Infame., mi proposi, dato il disprezzo per ciò che la sua tecnica faceva alle creature di quei luoghi.

    E proprio parlando dei "Kamui", inaspettatamente ne ebbi una più vasta consapevolezza nel momento in cui aiutai il giovane Elmetto in cui si trovavano ancora tracce del Freddo.
    Attraverso la Bakekujira nel mio pugno avvertii quel luogo, lo stesso dove una volta mi aveva condotto il mio chakra curativo e la volontà di salvare Gyoza: come allora, percepii molteplici presenze, forme di vita che esistevano in quel "Freddo".
    Forse c'era anche il Pinguino che avevo incontrato anche all'inizio di quella giornata? O l'orso che il Biondino Infame aveva intrappolato tempo prima? Non saprei dirlo, di certo mi sentii in qualche modo "osservato", ma più di quello fui io a vedere: vidi al di là di quelle sagome nel bianco.
    Il Freddo mi mostrò una realtà che non immaginavo: non solo il mondo dei Kamui, come probabilmente lo avrebbe chiamato lo strambo sciamano, ma anche Azumaido stessa si rifletteva davanti a me, in tonalità più affini all'acqua e di acqua vedevo composto anche lo spadaccino mio alleato, con delle striature gelide che sembravano volerlo congelare dall'interno.
    Anch'io ero combinato così quando cercai di curare Gyoza?, mi chiesi, prima di concentrarmi sull'aiutarlo.
    In quel momento, nel tentativo di aiutare lo Spadaccino, mi focalizzai su un solo pensiero, un'idea semplice che, però, non trasmisi a parole, ma mediante il chakra: fu con l'energia che scorreva da me nella Bakekujira che cercai di trasmettere un suggerimento rivolto al Freddo, affinché si concentrasse in un punto, diventasse un qualcosa di utilizzabile, non una minaccia per chi lo incorporava.

    Allora non ne avevo piena consapevolezza, ma, forse, già quella volta sfruttai la Scintilla del Sangue degli Dei che era in me, per guidare quel chakra così diverso, complice il legame che la Bakekujira ci permise di avere e feci un Dono al giovane allievo del Decimo.
    O forse, ripensandoci in un secondo momento, mi sono voluto convincere che era stata la mia natura di Dio Guerriero a salvare Elmetto-chan? Non saprei dirlo, in tutta sincerità, ma mi piace pensare che fu il mio essere un Dio Guerriero a permettere tutto ciò.

    Ad ogni modo, finito quel viaggio nel Freddo, Elmo-san mi ordinò di controllare le condizioni di Bendino-chan, per poi andar via assieme al chunin ed al genin Puntaspilli.
    Va bene, Mizukage-sama. dissi, con un cenno affermativo del capo, lasciando maestro ed allievo in maschera a disquisire, mentre mi dirigevo dal mio parigrado Tokugawa.
    Tu come stai? Ferite? Zone dolenti?, avrei chiesto alla Mano Nera, mentre iniziavo ad osservare eventuali danni evidenti, o altro, per poi, se necessario, tastare gli stessi ed usare le Mani Curative per ridurre la gravità dei danni.
    Avrei eventualmente continuato con delle cure più attente una volta a Kiri, o anche sulla nave, se ne avessi avuto il modo.
    Se non ci fossero state gravi ferite, avrei guardato tanto Bendino-chan, quanto il Puntaspilli: Avete sentito il Mizukage? Torniamo dal capitano un pò strambo, sperando che si sia rivestito e pulito., avrei suggerito, dirigendomi verso la fine di quella missione nelle terre di Azumaido e ritornando verso Kiri.
  15. .

    La Valle del Vortice

    Investigando senza chakra



    C'è addirittura un Bilanciere?
    Fa un pò ridere anche me, in effetti.
    Avete completamente ignorato le informazioni su questo Secondo Padre...
    Non c'è molto da dire, Fratello: vizio del fumo ed eccessivamente elegante?
    Questo Bilanciere sembra un individuo più interessante.
    Non ha un'ombra, in più lo seguono due guardie del Corpo, verosimilmente altrettanti Peccati.
    Il ché, considerando quanto ci ha detto in precedenza questo Shifu, implica altre due guardie del corpo extra, due Fratelli di Sangue.
    Appunto, un individuo interessante.
    D'altronde, Shifu lo definisce più importante dei Padri stessi, questo è interessante, sì, lo ammetto.
    Anche questa storia del potere di elitè una volta distrutto il chakra incuriosisce, vero?
    Ma senza chakra, probabilmente niente Hai Urami!
    Soprattutto, Kazuhiro non avrebbe più le sue abilità, non avremmo più la nostra Vendetta.
    E la Vendetta?
    La Vendetta è TUTTO!
    AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!

    Qualche tempo dopo, quelle stesse deduzioni sarebbero arrivate parlando con il Sette di Picche, ma sarebbe stato un altro tempo e luogo.

    Per ora il Risorto era in viaggio, come Tai Feng, assieme ad un anziano uomo su un drago elettrico, soprannominato dal Kaguya come "Shifu", ed al suo discepolo, Suji.
    Proprio con quest'ultimo, il Risorto avrebbe cercato di infiltrarsi nella Valle del Vortice per scoprire perché una sua Falce lo aveva costretto fino a quei luoghi.

    [...]

    Il nostro amico palestrato, qui, non è un maestro delle infiltrazioni, però è del luogo.
    Bene, che piano abbiamo, Ossicino?
    Escluderei di fare come a Kenuo.
    Dove, Fratello?
    Fenici Immortali! Hai presente il massacro? Il Peccato di Gola? Tutta quella povera gente? Ci siamo infiltrati in mezzo a loro ed è successo un casino!
    Vero, Fratello, hai ragione: niente infiltrazione nella folla in avvicinamento, avanziamo nel bosco.
    L'attenzione che hai per certi particolari, è fantastica, Ossicino! AHAHAHAHAH!!!
    Fenici Immortali, aiutateci voi...
    Bene, Suji, avanziamo nel bosco: una volta arrivati in questa Valle del Vortice, studieremo una strategia per infiltrarci fra la folla e capire cosa possono voler fare, va bene?, propose il Risorto, invitando l'altro a seguirlo nella vegetazione.
    La vanità nel fingere che sia un tuo piano, Fratello, fa quasi ridere.
    Quasi? AHAHAHAHAH!!!!

    Durante il tragitto, cercando fra i propri oggetti, "Tai Feng" avrebbe offerto una cimice, di quelle in uso ad Ame, al suo momentaneo alleato: Potrebbero tornare utili., propose. [Equip]
    Sicuro di voler usare qualcosa che proviene dalla Pioggia? Potrebbero riconoscerla.
    Non penso siano esattamente degli accademici, ma anche se lo fossero, trovarci qui non è d'aiuto a nessuno, quindi tanto vale utilizzare i mezzi in nostro possesso per agire.

    [...]

    Arrivati al limitare della Valle, la vastità di quella popolazione riunita sorprese il Risorto, tanto quanto il suo massiccio compagno di viaggio.
    Più precisamente, il mastodontico "Suji" chiese cosa volessero dimostrare quelli della Bilancia Nera.
    Non è affatto una domanda stupida, sai, Fratello.
    Penso che tutti qui, Pennuto, ci stiamo chiedendo cosa possono avere in mente questi tizi.
    In realtà, da ciò che ha detto Shifu, qualcosa già lo sappiamo: vogliono un mondo senza chakra e, soprattutto, hanno cercato di riunire qui tanta gente contro l'Accademia, ed i ninja più in generale.
    E con questo? Vogliono far vedere quanta gente odia l'Accademia?
    Non direi, anzi ti suggerirei di pensarci su, ma sarebbe uno spreco di tempo con te.
    Fratello, concentriamoci!
    Pensate anche voi che tutta questa dimostrazione non sia giusto per proporre l'unità di queste genti?
    Esatto, Antenata. Io vedo due scenari possibili qui.
    Facciamo tre...
    Il primo: useranno quello che è successo con il Peccato di Gola come pubblicità per sottolineare come il chakra sia brutto e cattivo.
    Ma quella tizia ci aveva invitato a raggiungerla qui.
    Quindi c'era già un piano su questo luogo: forse vogliono dare sfoggio della loro forza? Di questo potere d'elitè?
    Oppure possono voler rifare quello che il Peccato ha definito una confessione: massacrare tutti anche qui, per incitare ancora di più alla loro idea folle, dando la colpa a chi usa il chakra.
    Tutti scenari indubbiamente preoccupanti, Discendente.
    Perciò, che volete fare?
    Cercare
    E spiare

    Dopo quella piccola disquisizione mentale, Tai Feng si sarebbe rivolto a Suji: Hai detto di non saperti infiltrare, né essere furtivo. Va benissimo, farai una cosa diversa che non necessiterà nemmeno di mentire: cercare una posizione dove accomodarci., avrebbe esordito, prima di offrire un sorriso furbo al momentaneo alleato, Ma come spesso accade, anche l'azione più semplice ha un secondo fine: la cimice che ti ho dato, portala con te, cerca un punto particolarmente affollato, dove c'è la gente parla e chiacchiera, ma scarta quell'opzione per sederci a favore di un posto, abbastanza rialzato e tranquillo.
    Nella zona affollata, però, lascerai la cimice che ti ho dato prima, cerca di lasciarla cadere al suolo, magari poi nascondila passandoci sopra il piede, vedi tu, ma che si possa sentire cosa dicono, evitando che sia facilmente visibile, ok? Io, intanto, faccio un giro.
    , spiegò il Kaguya all'altro, prima di allontanarsi verso l'area centrale e protetta.

    Escludendo la cimice che hai dato al ragazzone, ne restano quattro, Fratello.
    Sufficienti, direi, no?
    Sì, in fondo vedo un unico posto realmente curioso qui intorno.
    Concordo con voi su questo piano.

    Così, Tai Feng si sarebbe avvicinato alla zona blandamente transennata, guardando dall'esterno e cercando, prima di tutto, con lo sguardo le possibili guardie, poi, continuando a muoversi nei dintorni dell'area, avrebbe lanciato una prima cimice verso il suolo ai piedi del palcoscenico, il tutto il più silenziosamente ed attentamente possibile. [Abil]

    Altrettanto avrebbe fatto con una seconda cimice nei pressi della grossa tenda all'estremità opposta dell'area vip, guardando con apparente curiosità e stupore, senza dover fingere eccessivamente, a tutta quella gigantesca costruzione. [Abil]

    A quel punto si sarebbe avvicinato alla prima guardia visibile, cercando di essere il più cordiale ed affabile: Salve, sono appena arrivato e mi chiedevo se potevamo accomodarci nella zona transennata? So che siamo grossi ed in salute, io ed il mio compagno di viaggio, ma sa, da qui sembra che il palcoscenico ed i proiettori saranno meglio visibili.
    Sono davvero curioso di scoprire cosa ci farete vedere. Per caso mi può dare qualche anticipazione?
    , avrebbe chiesto cordiale e scherzoso.
    A meno di opposizioni irruente, ad un semplice diniego, il Risorto avrebbe fatto un cenno affermativo e continuato a passeggiare, ascoltando al meglio le voci ed i discorsi tutto intorno, eventualmente cercando un ulteriore punto dove poter piazzare una terza cimice.

    Dopo un paio di ore d'investigazione, il Kaguya si sarebbe riavvicinato a Suji e da lì avrebbe ascoltato cosa le cimici potevano captare ed atteso. [Equip]
    A quel punto, Tai Feng avrebbe osservato con i sensi acuti: c'era un'intera giornata di tempo, forse qualche vip, o elemento di spicco si sarebbe avvicinato alla zona transennata, qualcosa che potesse insospettirlo. [Nota per il QM]
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