Posts written by Kairi Uchiha

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    Genjutsu e Contromosse

    6° Post



    Era sempre più chiaro, dopo aver studiato la donna, come praticamente tutte le persone del villaggio fossero condizionate, perlomeno quelle deliranti come la vecchia che avevano incontrato. Questo da una parte era una consolazione, significava quindi che non erano completamente folli ma solo manovrati, dall'altra era inquietante sapere come il sacerdote ed il suo seguito fossero riusciti a soggiogare un intero villaggio grazie al suono di una semplice campana....
    Non era Izanagi il dio rappresentato dalle statue, e la kunoichi rimase stupita dalla cosa: tutti gli indizi raccolti fino a quel momento l'aveva portata lì, spero che questo non andasse a inficiare la loro copertura. Tenne ben a mente quello che dissero le due guardie sulla moglie del vecchio in cui era trasformata, un particolare che poteva esserle utile. Che si infilasse nei pozzi, utilizzando il passaggio di cui aveva parlato suo marito sotto l'albero?

    Trasformata in Suiboro assieme al genin ed avendo dato a lui il controllo dell'henge, Kairi poteva fare poco più che essere una mera spettatrice di quello che stava accadendo. La cosa non la faceva stare tranquilla, non si sentiva libera di agire come voleva ed affidarsi alle mani di uno shinobi semi-sconosciuto non l'aiutava, ma il presupposto di quella missione era la fiducia nei proprio compagni e benché il chunin della nebbia non la pensasse così, lei era ben consapevole che senza fiducia avrebbero fallito.
    Rimase quindi semplicemente ad osservare, studiando gli avversari e riferendo via via mentalmente a Hideo tutte le informazioni acquisite, così che anche lui potesse essere consapevole di chi avevano davanti: il primo esaminato non sembrava troppo pericoloso, anche se la sua aurea aveva un che di inquietante...anche il secondo possedeva un chakra inferiore al suo, ma a livello di tecniche sembrava decisamente più potente di lei. Anche la terza figura esaminata aveva un'energia paragonabile a quella del genin con cui condivideva l'henge: se fossero stati assieme a Youshi, avrebbero potuto occuparsi del trio in maniera abbastanza semplice, ma in 2 erano decisamente in una situazione di svantaggio.

    I giochi poi cambiarono ancora di più quando entrò quello che immaginò essere il sacerdote, che aveva un chakra potente quanto il suo. No, non potevano decisamente affrontarli in quel momento, 2 contro 4 come erano.
    Anche Youshi però nel frattempo stava facendo la sua parte, come provarono le campane che rovinarono a terra poco dopo aver iniziato a suonare: poteva quasi metterci la mano sul fuoco che fosse merito del kiriano esperto in furtività. Nel frattempo però il genjutsu aveva iniziato a fare effetto e quando Hideo gli domandò mentalmente del rilascio confermò il tutto Si, me ne occupo io. Mi richiederà parecchio chakra, ma posso gestirlo. Lascio a te il resto. Visto anche il livello di energia del sacerdote, al momento non abbiamo le forze per combatterli, dobbiamo trovare una strategia di uscita
    Concentrandosi avrebbe quindi rilasciato il chakra necessario per dissolvere l'effetto su entrambi, essendo in quel momento loro corpo fuso in una sola entità. [Rilascio]

    Non poteva fare molto altro se non affidarsi a Hideo, che decise di allontanarsi il prima possibile.
    Se la sua strategia fosse andata a buon fine avrebbe poi continuato a parlare mentalmente al compagno Dammi qualche istante, ho bisogno di riprendere fiato per potermi trasformare di nuovo. Manteniamo la copertura di Suiboru ancora qualche minuto, mentre ragioniamo sul daffarsi. Sono convinta che sia stato Youshi a fare cadere le campane e questo ci ha dato un grosso vantaggio, ma il nostro rendez-vouz è saltato quando il piano di infiltrazione non è andato come speravamo. Potresti fingerti spaventato e farti accompagnare da qualcuno a casa, e nel frattempo potresti usare il tuo mondo come esca facendolo scappare via, così da attirare un po' di attenzioni. Quanto si può allontanare da te? stava velocemente pensando a come fosse meglio muoversi, non avevano molto tempo Una volta raggiunta la casa di Suiboro ed eventualmente liberata anche sua moglie, potremo agire con più tranquillità. La questione dei respiratori ha fatto pensare qualcosa anche a te, giusto? Probabilmente sua moglie è fuori dall'influsso dell'illusione per qualche motivo, è riuscita a tenere fuori anche Suiboro e sta cercando un modo per liberare il villaggio. Forse è stata lei stessa a chiedere aiuto all'accademia a questo punto. Il vero problema è ricongiungerci con Youshi, non so come rintracciarlo, se avesse lasciato che gli prendessi qualche capello con i miei lupi potevo avere qualche possibilità, ma così... imprecò fra sé e sé, prova inequivocabile secondo lei di come la mancanza di fiducia fra compagni fosse solo uno svantaggio in missione. So solo che dobbiamo muoverci in fretta, altrimenti ci saranno presto alle costole, i nostri movimenti come Suiboro cominciano a diventare sospetti sapeva che la copertura non poteva durare ancora molto, ma avrebbero dovuto resistere ancora un po'. [Nota per il QM]

    Se invece la fuga per qualche motivo non fosse andata a buon fine e l'uomo li avesse raggiunti, avrebbe aspettato l'evolversi della situazione per decidere come fosse meglio agire.

    Chakra rimasto: 65 bassi

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    Le vedette

    3° Post



    Dovette ammettere che le abilità illusione dell'Akuma erano notevoli: la possibilità di creare illusioni così estese e dal nulla in quel modo era una capacità che mai aveva visto prima di allora, neppure negli Uchiha più abili nelle genjutsu. Si domandò però se allo stesso modo gli Akuma fossero abili nell'usarle in attacco come lo erano per creare diversivi, curiosa di sapere se fossero superiori agli Uchiha anche in quello, cosa che difficilmente avrebbe accettato orgogliosa com'era del suo clan. Non era tuttavia quello il momento di pensarci.

    Il costrutto in avvicinamento era una sorta di corvo elettrico che nonostante l'illusione sembrò aver individuato con precisione la loro posizione. Quando poi il kiriano le avesse detto tutto ciò che percepiva e vista la grande precisione con cui il costrutto li aveva trovati e con cui lo shinobi nemico in avvicinamento si stava avvicinando, non aveva molti dubbi sul fatto che fra gli avversari vi fosse un sensitivo; il corvo li aveva individuati con troppa precisione, e anche il nemico che si avvicinava era troppo sicuro di séCi hanno individuati. Io mi occupo del costrutto. Etsuko, hai modo di annullare i nostri chakra? Possiamo provare ad evitare lo scontro per il momento, e prenderli noi di sorpresa una volta allontanati
    Se il kiriano avesse annuito, avrebbe poi proseguito velocemente, componendo i sigilli ed evocando Daikami finché erano ancora nascosti dall'illusione [Daikami]. Dalla nuvola sarebbe comparso poi un grosso lupo nero, grande poco più di un cavallo, e l'Uchiha avrebbe fatto cenno alla genin ed al kiriano di salirvi sopra Salite su. Vi trasporterà finché non saremo abbastanza lontani, nel frattempo tu potrai eseguire la tecnica di annullamento chakra. Il sensitivo non potrà comunque individuarci superato una certa distanza. Io vi seguirò di corsa, così Daikami non avrà troppo peso da trasportare e potrà mantenere il passo guardò il lupo con sguardo di intesa, e l'enorme testa dell'animale annuì, per poi rivolgersi ai due Veloci a salire, prima che ci raggiunga avrebbe esordito, senza troppa gentilezza nella voce: d'altronde era famoso per la sua lealtà ed affidabilità, non di certo per il suo carattere a modo.

    Non appena i due fossero stati pronti, l'Uchiha si sarebbe quindi occupata del costrutto. Preso uno shuriken dal porta armi, lo avrebbe lanciato a gran velocità verso il costrutto, sperando che quest'ultimo non fosse in grado di evitarlo [En. Viola + 4 tacche di impasto]

    Se e quando tutti il team fosse stato pronto, sarebbe poi scattata assieme a Daikami dalla parte opposta dell'avversario in avvicinamento. [Velocità Viola entrambi]


    CONSUMI:
    Tecnica Richiamo: 6 bassi
    Attacco sul costrutto: 2 bassi


    Perdono per il ritardo ma ho avuto 2 mesi infernali a lavoro, più ferie fuori italia mia, più altra roba accumulata e mi sono ridotta a scriverlo un po' di fretta oggi per non fare aspettare ancora



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    CITAZIONE (~Cube @ 15/1/2024, 11:00) 
    Auguri!

    E' da talmente tanto tempo che non posto al di fuori del gdr che non mi ricordavo come fosse o si presentasse il mio account XD

    Bisogna spammare di più in 'sto forum XP
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    Auguri!!!
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    La Lacrima D'Argento

    1° Post



    Era da parecchio che Isuke non si faceva più vedere in qualche missione ufficiale per Ame. Dopo aver scoperto di essere una Kaguya ed aver partecipato a un paio di eventi "ufficiali", si era preso un periodo sabbatico in cui si era dedicata solamente ad una cosa: divertirsi, in ogni modo che lei conosceva. E se voleva era estremamente brava a farlo: da sempre affamata di ogni tipo di vizio, in quegli anni si era dedicata solo a quello, pur evitando ogni tipo di droghe, o non arrivando mai alla dipendenza dall'alcool.
    Amava si godersi la vita appieno, ma voleva farlo nel pieno controllo delle sue capacità fisiche e psicologiche, non si fidava del prossimo e sapeva bene che non essere sempre vigile poteva essere un enorme pericolo per lei.

    Conosceva bene il locale, ad Ame era ormai famoso, e quel giorno era andata lì per uno scopo preciso: ottenere qualche ryo in più. Da tempo era interessata a quella locanda, anche se per il momento non vi era mai entrata, sapendo che offriva vari tipi di servigi, e lei poteva essere utile in più di un modo. Da quando poi aveva sentito in giro voci che alla locanda vi era possibilità di lavoro per gli shinobi e aveva deciso di approfittare di quella occasione.

    Contrariamente al suo collega che si era infiltrato a sua insaputa in incognito, lei non aveva la minima intenzione di nascondersi, al contrario voleva farsi notare, e voleva farlo dimostrando tutte le sue qualità fisiche. Indossò uno dei suoi abiti preferiti, un lungo abito da sera cremisi con dettagli neri e bianchi, che lasciava ben poco all'immaginazione. Stava pur sempre entrando in una casa dei piaceri e perché no, magari avrebbe trovato qualche offerente per potersi divertire, guadagnando qualcosa e l'idea di poter rubare qualche cliente al locale non le dispiaceva affatto. D'altronde se bastava che una bella ragazza entrasse alla Lacrima per farlo, forse non erano poi così bravi come dicevano.



    Sapeva che la proprietaria del locale era una certa Yuri, che le era stata descritta come una giovane ragazza avvenente con capelli corvini e occhi cremisi e non appena dentro il locale avrebbe chiesto a chi vi lavorava come trovarla, spiegando brevemente le motivazioni della sua visita Sono Isuke, so che qui alla Lacrima offrono possibilità di ottenere qualche ryo. E' solo questa la motivazione della mia visita avrebbe spiegato semplicemente, d'altronde non aveva nulla da nascondere per una volta.



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    La Maschera del dio del chaos

    1° Post



    Si svegliò di soprassalto, il viso coperto di sudore. Aveva fatto un incubo terribile e faticava a capire dove si trovasse in quel momento: impiegò diversi secondi per capire di essere al sicuro nella sua stanza, e qualche altra manciata per capire che c'era qualcuno che stava insistentemente bussando alla sua porta Un attimo!! esclamò a voce alta per farsi sentire, e con un colpo di anca si alzò dal letto con un salto, mettendosi addosso la sua vestaglia di seta, ovviamente griffata con il piccolo ventaglio bianco e rosso sul retro.
    Ad aspettarla era un postino che mai aveva visto prima, e chiaramente non appartenente all'accademia. Bloccò il suo polso con la mano con fare irritato quando gli sventolò la missiva davanti al naso Dammi il tempo di capire cosa sta succedendo, per cortesia esclamò innervosita: quell'incubo non le aveva permesso di svegliarsi di buon umore ed il baccano che stava facendo l'uomo davanti a lei sicuramente non aiutava.
    Ignorò momentaneamente la richiesta che le venne fatta, concentrandosi per prima cosa sulla missiva nel tentativo di capire chi la mandasse. Solo dopo una veloce letta avrebbe fatto cenno al postino di aspettare, tornando con un bicchiere d'acqua dissetante e avrebbe aspettato si allontanasse per rientrare in casa e prendersi il tempo che le serviva per metabolizzare.

    Il sogno che aveva fatto era reale, troppo reale, ed era assurdo che proprio quella mattina fosse arrivata una lettere di quel tipo. Qualcosa non le tornava, ma decise che avrebbe comunque indagato. Suo padre quel giorno era di turno così, dopo avergli a sua volta lasciato una missiva con un piccolo fuunjutsu familiare così che potesse leggerne solo lui il contenuto (dopo gli ultimi eventi della sua vita, aveva sempre ahimè meno fiducia nel prossimo) e notificato l'Hokage del suo spostamento, si sarebbe preparata per affrontare il viaggio verso Ame.

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    Non le era mai piaciuta Ame, men che meno dopo la sua avventura a Fuyu No. Il mantello la copriva dalla pioggia incessante che rendeva tanto famoso il paese. Aveva nascosto il coprifronte e simboli che la collegavano a Konoha, non le andava di girare con un mirino puntato addosso, e per quel particolare caso aveva deciso di coprire anche il ventaglio rosso e bianco degli Uchiha. Le dispiaceva certo, ma preferiva non fare capire subito ad eventuali avversari chi avessero di fronte, sfruttando almeno un minimo l'effetto a sorpresa.

    Appena arrivata si guardò attorno e la sua attenzione fu subito catturata da una torre, avvolta da lugubri nubi: anche il più distratto degli shinobi avrebbe capito che qualcosa non andava sopra di essa. Per prima cosa decise di avvicinarsi, cercando di passare il più possibile indisturbata fra palazzi o viuzze così da non essere notata [Furtività 3]

    Una volta arrivata nei pressi della torre e rimanendo il più possibile nascosta, si sarebbe presa il tempo necessario per attivare le sue abilità sensitive, così da cercare di capire cosa la aspettasse sopra quella torre, anche se a giudicare dal chaos che vedeva temeva fosse difficile avere una chiara visione di ciò che stava accadendo [Sesto Senso]


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    Sangue e Fuunjutsu

    6° Post



    La kunoichi si risvegliò di soprassalto, alzandosi istintivamente immediatamente a sedere e la fitta al petto la riportò velocemente alla realtà: quello che credeva essere un amico o persino qualcosa di più si era rivelato in realtà un traditore, e l'essere stata giocata in quel modo le faceva ancora più male che la ferita fisica stessa, ormai rimarginata dal suo stesso fuoco.
    Fuoco che a quanto pare era stato completamente inutile, a giudicare da come Kādomēkā fosse in piedi davanti a lei, perfetto e senza nemmeno un capello bruciato. Alzandosi, si accorse di come fosse tornata a Fuyu No, seppure la vista fosse apocalittica.

    Si rialzò in piedi a fatica, debole a causa della perdita del sangue e non impiegò che pochi secondi per accorgersi di essere sopra un fuunjutsu raffigurante le tomoe del suo stesso sharingan disegnato con il sangue, probabilmente il suo.
    Il “nobile” era alle prese con quello che sembrava un rituale e attivando le sue abilità sensitive l'Uchiha si rese ben presto conto di come l'uomo fosse completamente al di fuori della sua portata. Lo aveva studiato altre volte in passato quando non era ancora certa di potersi fidare di lui, ma mai aveva percepito un simile chakra prima di allora...aveva celato le sue reali capacità fino ad allora. Controllo anche il suo stesso sistema circolatorio solo per avere conferma di quello che era un terribile sospetto: lei stessa era sotto il fuunjutsu, parte integrante del rituale che quella carogna stava eseguendo.
    Digrignò i denti mentre la rabbia cresceva in lei, ma era ben decisa a non farsi sopraffare da essa. Senza degnare per il momento Kādomēkā di una parola cercò per prima cosa di uscire dalla barriera che la circondava, ma anche questa volta ebbe una conferma ai suoi sospetti: si trattava di una jutsu così forte che non aveva idea di come uscirne, anzi quando provò il suo sistema circolatorio quasi attivò senza il suo controllo il suo sharingan, e dovette utilizzare tutta la sua forza di volontà perché le sue iridi rimanessero carbone, ricacciando indietro il chakra da dove era venuto. Che diavolo gli stava facendo quel maledetto????

    Quando infine l'uomo parlò rimase ad ascoltarlo mentre lo osservava irosa: ciò che l'uomo le stava dicendo le sembrava il delirio di un esaltato...nessuno nel clan le aveva mai parlato di qualcosa di simile e faticava a credere anche solo a una singola parola. Come poteva d'altronde considerare affidabile le parole di chi per così tanti mesi l'aveva presa in giro?
    Un brivido di rabbia la percorse quando venne chiamata Amore mio e la sua espressione si fece feroce Amore mio?? Come osi anche solo chiamarmi in questo modo dopo quello che mi hai fatto? Stai delirando, e per più di una ragione!!

    Doveva trovare modo di uscire da lì, ma non aveva idea di come farlo: condensando il chakra nella mano tentò di utilizzare il ninjutsu più potente che conosceva in quel momento, il chidori ma fu tutto invano.
    Anzi il suo tentativo non fece che aumentare la sete di chakra che provavano i suoi occhi mentre una fitta di dolore li attraversava nel tentativo di non cedere a quell'impulso, mentre Kairi si lasciò scappare un urlo di dolore. [Note]

    Conte-nitore...? sussurrò non appena si abituò al un minimo dolore. Non era minimamente intenzionata a diventare il contenitore di niente o nessuno, perlomeno quella era la sua intenzione, ma non aveva la più pallida idea di come uscire da quella situazione...era la prima volta che si trovava vittima di un fuunjutsu e non sapeva come uscirne, e la barriera era impenetrabile.
    La paura cominciò a prendere possesso del suo spirito, ma anche in questo caso non aveva intenzione di farsi comandare da essa...tuttavia, se il rituale avesse continuato a forzare il suo chakra in quel modo ed a causare così tanti danni ai suoi occhi, non era certa di essere disposta a perderli per resistere. Lo sharingan era parte integrante ed indivisibile di lei, la sua kekkai la rendeva ciò che era, una orgogliosa Uchiha del paese del fuoco e perderlo per lei equivaleva a morire...ma se davvero lo scopo di quel fuunjutsu era farla diventare il contenitore di qualcosa, non sarebbe stato uguale alla morte concederglielo?

    Decise di prendere tempo, facendo un profondo respiro e cercando di ragionare: Kādomēkā era completamente folle, ma forse nella sua follia provava davvero qualcosa per lei, qualcosa più simile ad un ossessione che a reale amore di questo era convinta. Poteva però tentare di usare il tutto a suo vantaggio...usare la forza era inutile non sarebbe mai riuscita a uscire da lì, senza il suo sharingan non poteva tentare la via delle illusione perlopiù l'uomo non la stava nemmeno guardando, e anche se ci fosse riuscita in qualche modo a uscire da lì l'avversario era al di fuori dalla sua portata; prendere le cose troppo di petto, essere troppo sincera e vera si era rivelato un completo fallimento in quella situazione...da shinobi addestrata quale era sapeva bene che se qualcosa non funzionava continuare a percorrere la stessa strada era un sicuro fallimento, la strategia migliore era tentare una via diversa.

    Sfruttando il dolore che realmente provava permise a qualche lacrima di solcare le sue guance, mentre si rivolgeva all'uomo con voce tremante Kādomēkā, perché mi stai facendo questo? Perché? Pensavo che fra di noi ci fosse qualcosa, cominciavo a vedere un futuro qui a Fuyu No, con te! Pensavo il nostro destino fosse assieme...mentì. Non che il pensiero non le fosse mai passato per la testa, ma era stato un fugace sogno che sapeva non si sarebbe mai realizzato, consapevole che sarebbe prima o poi tornata alla sua vita a Konoha.
    Dimmi cosa mi stai facendo! Dimmi perchè!! Non voglio diventare il contentore di niente o di nessuno, non voglio perdere me stessa, non voglio perdere il mio sharingan e di questo passo succederà! Ti prego, ti scongiuro fammi uscire da qui, ferma tutto questa follia! non fu difficile simulare la disperazione nella sua voce, dal momento che in parte era realmente spaventata da ciò che stava accadendo, ma tutto il resto era una recita. Sperò che l'uomo ci cascasse, così da ottenere tempo e informazioni in più almeno.

    Non...non capisco cosa tu mi stia dicendo, non capisco cosa tu mi stia facendo.

    Ho paura, Kādomēkā...non farmi questo...aiutami


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    Aloysius non avrebbe trovato grosse sorprese arrivato nella sala, tramutato nella avvenente donna: senza più Kādomēkā e sua madre a gestire la situazione, il chaos aveva preso il sopravvento.
    Gli invitati alla festa erano perlopiù raccolti in un solo angolo, i più erano saliti suoi tavoli o sulle sedieper cercare di evitare il sangue che aveva invaso la stanza, molti moltissimi avevano gli occhi gonfi di chi aveva chiaramente pianto, e la maggior parte delle donne presenti ricominciò a piangere ed urlare dopo le parole che la finta Ostune pronunciò. Era chiaro come si trattasse principalmente di un gruppo di persone terrorizzate.

    La maggior parte delle guardie aveva lasciato la sala per riversarsi sulle strade ad aiutare le difese, e poche erano rimaste a guardia dei nobili, circa una decina: di queste non appena la "donna" entrò nella sala, 4 si gettarono immediatamente sull'invasore, spade sguainate e tentando di colpire direttamente la giugulare avversaria, ma lo shinobi in incognito non avrebbe avuto grosse difficoltà a liberarsene, o a evitarle [En. Viola tutte]

    Nel vedere la facilità con cui gli attacchi sarebbero stato scansati, o ancor peggio se le guardie fossero state freddate come tutte le altre che il Mikawa aveva incontrato sulla sua strada il panico avrebbe preso il sopravvento. Le urla, femminili e maschili, invasero la stanza e i presenti cominciarono ad ammassarsi ancora di più come pecore impaurite alla vista di un lupo, alcuni nella mischia caddero e finirono schiacciati, le poche guardie rimaste cercarono di mantenere la calma, piazzandosi comunque a protezione dei rimasti anche se un paio di loro tremavano senza sosta e la cosa era visibile a chiunque.
    Fuyu No non era preparata a quel tipo di attacco, men che meno in un giorno di festa come doveva essere quello.

    Dov'è la nostra signora? Dov'è il nobile Kādomēkā?? urlò qualcuno dalla folla con disperazione. Sembrava che nessuno stesse davvero gestendo la situazione, quando fra la folla impazzita un uomo si fece avanti. Vestito in un sobrio kimono dai colori scuri si avvicinò alla donna ignorando il sangue: aveva circa 60 anni e lo sguardo di chi ne aveva passate parecchie

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    Chi comanda non è più qui, puoi trovarlo sul campo di battaglia, oppure nascosto in qualche buco. Ho visto il "nobile" Kādomēkā scappare come un topo all'inizio dell'attacco, e da allora è scomparso il disgusto sul suo viso era evidente.
    Mi chiamo Minoru Tatsuishi, la mia famiglia non è di Fuyu No ma siamo molto famosi nel paese del ferro. Non mi interessa granché di ciò che farai a questo stupido villaggio ormai, visto che siamo stati lasciati qui a morire come topi. Io però non ho intenzione di morire, né qui né fra diversi anni, né tantomeno voglio diventare tuo schiavo. Dimmi cosa vuoi esattamente, e potremmo accordarci. Ti darò ciò che vuoi, in cambio della mia vita e libertà

    Furono in diversi a urlare "SPORCO TRADITORE" oppure "VERGOGNATI" dalla folla sentendo questo discorso, ma a Minoru sembrava non interessare. Continuò a fissare la donna davanti a lui con il fare deciso di chi credeva di poter rigirare la situazione a suo vantaggio


    Non sto mettendo tutti i conteggi del chakra per comodità, anche perché ho idea che qualsiasi mio tentativo sia inutile visto il livello di forza di quella barriera o del fuunjutsu, se però preferisci lo faccia metto tutto.
    La cosa mi intriga tantissimo, ma allo stesso tempo sono parecchio preoccupata su quello che potrebbe succedere T_T




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    Guerra fra Kami

    5° Post



    Fortunatamente Hideo era un tipo sveglio, e capì velocemente la situazione e come era più giusto muoversi in essa. Con ottime abilità di recitazione interpreto la parte del mercante offeso e, in qualche modo, sembrò funzionare. Gli shinobi rimasero da soli con i due tipi non troppo svegli e forse poteva azzardarsi a parlare, visto che non sembravano aver minimamente notato il cambio di voce.
    Quando poi la interpellarono parlando di come fosse il tempio prima, si schiarì la voce e, con una mossa ben poco fine per una kunoichi come lei (e vergognandosi non poco nel farlo, ma sperando servisse alla sua recita), sputò per terra di lato. Immaginava che un anziano ubriacone potesse farlo spesso, perlomeno aveva visto spesso gente di quel tipo farlo.
    Quel gesto le servì anche per prendersi un po' di tempo per pensare a quale fosse la risposta più giusta da dare prima di rispondere: le guardie avevano più di una volta imprecato ad Amaterasu, e più ci pensava, più era convinta di aver già sentito il nome della divinità venerata dal villaggio in quel momento, Ekibiogami. Inoltre, ricordava chiaramente come l'anziano una volta liberato dall'illusione avesse nominato Izanagi, definendolo "Sempre-Bendetto-Sia-il-Suo-Nome". Immaginò quindi che il tempio fosse dedicato ai kami probabilmente allo stesso Izanagi ed a qualche altro dio a lui collegato. Rimanere ancora in silenzio sarebbe stato troppo sospetto, dunque decise di improvvisare, sperando di aver azzeccato la risposta...
    Fu però preceduta dal kiriano, che cercò di spalleggiarlo, continuando la farsa del vecchio rincretinito: apprezzò il suo tentativo, ma era fortemente convinta che rimanere ancora in silenzio avrebbe solo aumentato eventuali sospetti
    Cercando di rendere la sua voce più simile possibile a quella di Suiboro infine interruppe il suo silenzio forzato ...Izanagi...ed i suoi eredi rispose semplicemente, sperando che fosse la risposta giusta. Nel caso in cui fosse stata sbagliata, sperò che potessero considerarlo ancora ubriaco.
    Izanagi era il kami creatore della vita stessa, ed essendo Ekibiogami il kami della malattia e di conseguenza della morte, era sensato credere che potesse essere la sua nemesi. Nella sua mente tutti i collegamenti avevano senso, sperava solo di averci azzeccato.

    Quando poi nominarono la moglie fece un'altra pausa, per dare sempre di più l'idea di essere un vecchio confuso, poi annuì lentamente Si, vorrei vederla... disse tentando ancora una volta di imitare il più possibile la voce di Suiboro ...anche io ho fame...e sete continuò. Anche in questo caso Hideo sembrava della stessa idea: se fossero arrivati alla casa del vecchio avrebbero potuto prendere una eventuale pausa ed inventarsi qualcosa di nuovo, oppure effettuare un eventuale rilascio alla moglie (se influenzata) ed ottenere un alleato in più nel villaggio.

    Una donna poi si avvicinò a entrambi, sputandole nei piedi e continuando a ribadire come l'uomo non avesse il dono. Kairi rimase in silenzio, non potendo replicare non sapendo cosa diamine fosse il dono di cui tutti parlavano. Forse una benedizione dei dio che veneravano nel villaggio? E perché Suiboro non lo aveva ottenuto? L'affermazione sui kami della signora le fece comunque capire ancora di più come in quel villaggio fossero ormai tutti letteralmente degli invasati.
    Inoltre sembrava che tutti quelli che incontravano fossero ben più svegli del vecchio che avevano incontrato poco prima, forse chi non riceveva il dono cadeva nello stato catatonico in cui era caduto Suiboro? E perché il vecchio non lo aveva mai ricevuto, per scelta o per altre motivazioni? Si domandò se sua moglie fosse nelle stesse condizioni
    SE ne avesse avuto il tempo avrebbe poi iniziato a fissare la donna con faccia inebetita ma in realtà concentrandosi su essa per cercare di ottenere qualche informazione in più grazie alle sue capacità di sensitiva, senza attivare lo sharingan per non allertare nessuno [Percezione del Vero] [Appunto per il QM]

    Infine il duo arrivò al tempo dove furono accolti da 3 individui che avevano ben poco di rassicurante. A seguito della sua ispezione sembrarono non avere nulla di strano, dubitava dunque che fossero sotto qualche genjutsu o condizionamento. I due shinobi furono lasciati in disparte e lì Hideo sussurrò a Kairi il daffarsi: la cosa era pericolosa, molto pericolosa, ma sperò che la cantilena dei due coprisse gli eventuali rumori prodotti dalla trasformazione. Aspettò il momento giusto per effettuarla, in cui i presenti fossero lontani o comunque coperti da rumori. [TA]
    Avrebbe lasciato il controllo del corpo di Suiboro al genin kiriano, dal momento che la strategia era principalmente fondata sul cambio di voce, ma dalla sua posizione "nascosta" avrebbe continuato a tenere sotto controllo i presenti, studiando il loro chakra. Avrebbe poi comunicato mentalmente al suo compagno di trasformazione tutto ciò che scopriva [Note]


    In supporto regolamento non ho risposta, questa cosa la faccio solo se ho almeno in parte controllo delle mie capacità dentro la Henge. Nel caso in cui non lo avessi dimmelo che edito


  9. .

    Tradimento

    5° Post



    Kairi non aveva sospetti nei confronti dell'uomo davanti a lei, come avrebbe potuto averne? Kādomēkā era sempre stato il suo sostegno da quando era arrivata in quel villaggio del paese del ferro, un amico in un momento così difficile della sua vita, probabilmente anche qualcosa di più di un amico. O a quanto pare quello era ciò che voleva lei credesse, visto ciò che sarebbe successo da lì a poco.

    Non oppose resistenza quando prese il suo viso fra le braccia, anche se sentì un leggero brivido quando la pelle gelida tocco le sue gote. Aveva intuito cosa stesse cercando di fare, e non era così convinta che fosse giusto non fermarlo: in quel momento il nobile era disperato, aveva perso tutto ciò che gli era più caro e indubbiamente non era lucido ma la realtà era che non voleva fermarlo.
    Nonostante cercasse di non mostrarlo in alcun modo, anche lei in quel momento era in un momento di fragilità, lontana da tutto quello che da sempre era stato la sua vita. E da essere umano quale era, cedette.
    Accettò senza ribellarsi il primo bacio di Kādomēkā senza però esserne realmente partecipe lasciando che fosse il nobile a guidare la situazione, quando arrivò anche il secondo bacio a sua volta prese il viso dell'uomo fra il suo, alla ricerca di affetto e rassicurazione. Un secondo brivido di freddo la percorse quando sentì le sue braccia cingersi al suo petto in un abbraccio, ma ancora una volta non oppose resistenza, seppur chiedendosi per quale motivo fosse così freddo, quasi fosse in ipotermia. Eppure, non erano al gelo, si trattava di una notte estiva fresca.

    Fu totalmente alla sprovvista che sentì dapprima il sangue caldo scorrere sui suoi vestiti, poi arrivò il dolore terribile e lancinante. Con orrore si accorse di come la sua stessa lama l'avesse trafitta da parte a parte Per...ché...? esclamò in un sussurrò, guardando negli occhi il ragazzo. Non avrebbe comunque avuto il tempo di fare granché, ma non sarebbe stata comunque ferma ad aspettare la sua sorte. Sfruttando i pochi secondi che le rimanevano e nel disperato tentativo di salvarsi il suo corpo prese fuoco quasi in maniera istintiva...una vampata calda avvolge lei ed il traditore che la fronteggiava, nel tentativo di bruciare tutto quello che toccava [Carezza di Amaterasu - Amaterasu Aibu]

    Non ebbe tuttavia il modo di fare altro...il buio calò attorno a lei e sentì a malapena le ultime parole del nobile mentre il suo viso scompariva nell'oscurità...

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    Ogni tentativo di attacco della guerriera finì solo per scalfire l'uomo. Come lo aveva chiamato fin dall'inizio, davanti a lei non vi era un essere umano ma un demone affamato di sangue salito dagli inferi stessi e Ayuki aveva commesso un grosso errore di valutazione nel pensare di poterlo addirittura mettere fuori gioco senza ucciderlo. Nel vedere la facilità con con lo shinobi scansò ogni suo attacco una espressione di terrore si dipinse sul suo volto, seppure il Mikawa non fosse in grado di vederla essendo momentaneamente accecato.

    Il terrore fu in pochi secondi sostituito dal dolore quando il sangue e le sue esalazioni iniziarono a bruciare completamente il corpo della donna, dentro e fuori: quest'ultima cadde sulle ginocchia mentre emetteva un urlo di dolore tanto forte da scuotere l'animo di chiunque fosse lì attorno.

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    Estinto l'urlo rimase poi qualche secondo accasciata a terra, immobile e senza alzarsi, il corpo scosso da tremiti di dolore incontrollati. Non perse nemmeno tempo a rispondere alla domanda di Aloysius rendendo chiaro fin da subito come nonostante la situazione in cui si trovava non avesse la minima intenzione di rivelare alcunché a Gaijin che stava distruggendo ogni cosa che possedeva, tutto quello per cui aveva lottato durante la sua vita. Era una donna di onore come poche altre ed era pronta a morire per salvare tutto ciò amava.
    Sperava solo che Kādomēkā fosse riuscito a mettersi in salvo Bocchan, lascio tutto nelle tue mani... sussurrò appena poco prima di agire. Sapeva bene come il suo destino fosse ormai segnato e non le rimaneva che una cosa da fare, un ultimo disperato tentativo di salvare tutto ciò che le era più caro.
    Rimanendo in ginocchio, avrebbe lasciato la spada e con velocità e forza sorprendenti per una donna in quello stato avrebbe tentato di afferrare entrambe le caviglie del Mikawa, stringendo in caso di riuscita come un pitone che stritola la propria preda. [SA I - Presa]

    Urlando con tutto il fiato e la forza che le era rimasta, il corpo della guerriera venne avvolto da una poderosa aura rosso cremisi, mentre il suo sangue si mischiava a quello già presente nel luogo creando una macabra danza che avrebbe completamente avvolto lei e l'invasore. Un boato simile a quello di una bomba che esplodeva avrebbe echeggiato in tutto Fuyu No, e l'onda d'urto creata avrebbe spazzato via ogni costruzione presente nel raggio di 6 metri da Ayuki. [Seppuku]


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    Una volta dissolta l'esplosione del corpo della donna non sarebbe rimasto che cenere, in parte dissolta nel sangue che ormai invadeva senza controllo il villaggio ed in parte dispersa nell'aria stessa. La nobile guerriera aveva scelto senza indugio di sacrificare la sua stessa vita piuttosto che rivelare qualcosa al Gaijin invasore. Se Diogene sperava di ottenere qualche informazione o di reclutare la donna fra la sua schiera di schiavi, sarebbe rimasto deluso.






    BETRAYAL! Una parte di me lo sospettava, ma nel momento psicologico in cui è Kairi non potevo giocarla diversamente lei. Vediamo cosa succede adesso, ho un po' l'ansia :ph34r:
    Come dicevi ho provato a improvvisare da QM senza basarmi troppo sul regolamento, mi immaginavo così il finale del combattimento, nel caso in cui avessi esagerato con la potenza dimmi che provvedo (davvero non sono in grado di quantificare quanto puoi reggere con il tuo pg)




  10. .

    Piccola tregua

    7° Post



    Era ancora decisamente shockata ma perlomeno era riuscita a riprendere il controllo delle sue emozioni. Un brivido le percorse la schiena quando sentì il nome di Diogene Ah... l'esclamazione le uscì naturale senza che quasi se ne rendesse conto, mentre un ruga di preoccupazione si formò sulla sua fronte. Aveva sentito parlare più volte dello shinobi, ed aveva visto con i suoi occhi ciò di cui era capace: radere al suolo da solo un intero villaggio, Fuyu No, in pochi minuti. Tremava all'idea che ora fosse l'uomo più importante di Oto, se avesse deciso di fare guerra anche a Konoha le vittime sarebbero state infinite...
    Aveva conosciuto anche Kensei, ed anche quest'ultimo non era per stato per nulla amichevole, sebbene da lui avesse appreso l'arte dei filatteri. Una alleanza fra due shinobi così potenti e così riottosi poteva essere estremamente pericolosa.
    Immagino dovremo tenere alta l'attenzione allora, se la situazione è questa il suo ritorno al villaggio non era sicuramente stato sereno come aspettava, anzi proprio il contrario. Scosse la testa in silenzio ripensando a quanto fossero cambiate le cose, quasi a negare tutto quello che le era stato appena raccontato.

    Non disse molto altro alle affermazioni dell'Hokage su suo fratello, cominciava ad essere mentalmente esausta e a non avere più le forze di pensare a quella specifica situazione. Sorrise stanca quando l'uomo parlò di riposo.
    Si, in questo momento un po' di riposo è esattamente ciò che mi serve ammise senza troppa retorica.

    Ascoltò poi le parole di Youkai, stupita: l'abito non faceva il monaco, e per quanto in apparenza il ragazzo sembrasse a volte fin troppo ingenuo, i suoi discorsi in quel momento non lo erano affatto. Sai Youkai, sei molto più saggio di quanto immaginassi disse sincera, sorridendo a sua volta anche a lui.

    Come l'Uzumaki poi fu colta un po' alla sprovvista dalla domanda di Raizen. Annuì Si, mi è capitato di addestrare diversi studenti in passato, a volte anche di insegnare a qualche genin l'utilizzo dei vari chakra. Alcuni sono stati più impegnativi di altri, dipende moltissimo dal carattere dell'allievo, ma in generale sono sempre riuscita a fargli apprendere qualcosa di utile rise buttandola un po' sullo scherzo, lieta di poter affrontare un discorso leggero rispetto a quelli affrontati fino a quel momento.
    Non fece domande a riguardo aspettando che fosse l'Hokage a fare eventuali proposte, salvo che glie lo avesse chiesto solo per semplice conversazione. Forse, visto il discorso appena fatto a Youkai, voleva che lo aiutasse a diventare più severo?

  11. .

    Fiumi di Sangue

    4° Post



    Contrariamente a quanto forse pensava il giovane nobile che subito infatti si scusò, le sue parole non stranirono Kairi anzi in qualche modo le fecero piacere: anche se si conoscevano relativamente da poco, Kādomēkā aveva dimostrato più volte di tenere a lei e vista la situazione in cui si era trovata nell'ultimo periodo, la cosa in qualche modo la gratificava. Scosse la testa alle sue scuse
    Non ti preoccupare, non hai detto niente di male

    Furono le parole riguardanti Akane che le diedero più fastidio a dirla tutta: era una piccola fitta di gelosia quella che sentì, quando l'uomo ammise come la spadaccina fosse stata la sua promessa sposa? Ah...non lo sapevo, per tutti i giorni in cui è stata qui, Akane non ne ha mai parlato che fosse una scusa quella del fabbro, che in realtà la ragazza fosse venuta con l'intenzione di reincontrarlo? Sanada era stata molto gentile con lei, ora che ci rifletteva, ma lo era anche con Kairi Tua madre è stata molto gentile e cordiale, l'ha trattata come se fosse una vecchia amica di famiglia, quasi ci fosse una certa intimità fra loro 2. Forse è tornata a chiedere la tua mano? rise, buttandola un po' sullo scherzo anche se in realtà la cosa le dava fastidio. Razionalmente però sapeva bene come lei ed il nobile appartenessero a due mondi completamente diversi, e come prima o poi lui avrebbe dovuto adempiere al suo dovere e lei al suo.
    Quei mesi erano stati una bella parentesi che le avevano permesso di fuggire da tutto per qualche tempo, di rifugiarsi in un posto tranquillo per cercare di dimenticare ciò che era accaduto, ma era ben consapevole di come la cosa non sarebbe durata per sempre. Prima o poi, sarebbe dovuta tornare a Konoha, che dopotutto le mancava parecchio, anche se gli ultimi ricordi collegati al suo villaggio erano molto dolorosi.
    Cercò di cambiare argomento, sperando che Kādomēkā non avesse notato il suo turbamento Conosco poco i nobili del fuoco, è un ambiente molto diverso dal mio. Ma immagino che anche per loro i matrimoni siano combinati. Ho sempre trovato la cosa un po' triste, ma è probabilmente il modo migliore per garantire futuro ai feudi ed alle famiglie

    Quando il giovane le domandò qualcosa di più riguardante alla sua abilità innata, complice anche l'alcool che aveva bevuto che la rendeva più sciolta, forse un poco incauta parlo quasi a ruota libera. Gli Uchiha erano comunque conosciuti un po' in ogni parte nell'ambiente degli shinobi e lo sharingan era tutt'altro che un segreto. Si tratta di abilità che sono tramandate da generazione in generazioni tramite discendenza di sangue, il concetto non è poi tanto diverso dalla vostra discendenza nobile: un tempo per preservare queste kekkai, ci si sposava tra membri del clan, pian piano la cosa è cambiata però...i miei genitori sono entrambi Uchiha, ma molti altri invece hanno sposato persone esterne, anche se poi non tutti i loro eredi hanno ereditato lo sharingan. In alcuni invece, si risveglia saltando delle generazioni, quando non portano neppure più il cognome Uchiha Le venne in mente Shizuka Kobayashi, chunin della foglia che aveva conosciuto quando era ancora una studentessa che possedeva lo sharingan pur non portando il cognome del clan Per quanto riguarda il paese del fuoco, il clan Uchiha è il più antico e famoso, assieme al clan Senju; è proprio dall'alleanza di questi ultimi, dopo interminabili anni di guerra fra di loro, che è nato il villaggio di Konoha sotto il benestare del Daimyo del paese del fuoco. Potrei passare ore a spiegarti tutto ciò che di storico coinvolge il mio clan, ma non voglio annoiarti troppo accennò un sorriso e dopo essersi guardata attorno e posizionata in maniera tale che nessuno fosse in grado di notarlo oltre il suo interlocutore, le sue iridi passarono dall'iride al cremisi, mentre solo 2 delle 3 tomoe comparvero ad ornamento dello stesso. Portò una mano sullo zigomo destro Per questi occhi il nostro clan nel corso dei secoli è stato riverito, temuto, distrutto, disprezzato. E se hai mai sentito parlare di Madara, sono diversi che ancora ci guardano con odio, soprattutto fuori dal paese del fuoco. Al mio villaggio fortunatamente, nonostante ciò che è successo in passato, hanno messo da parte i pregiudizi fece una breve pausa.
    In linea di massima comunque le kekkei genkai sono sempre state tenute in grande considerazione nei vari paesi, perché spesso chi le possedeva poteva cambiare le sorti di una intera battaglia. Ogni villaggio ed ogni paese, ha qualche abilità innata specifica, e nemmeno io sono in grado di descrivertele tutte, né conosco davvero poche

    La loro conversazione non continuò ancora per molto, il lago di sangue cominciò ad avvolgere il villaggio in una maniera che terrorizzò Kairi dal più profondo: non aveva mai visto prima di allora qualcosa di simile ma era estremamente chiaro come quel mare cremisi fosse estremamente pericoloso. Stessa cosa pensarono tutti i presenti alla festa, e da lì in poi si scatenò il panico più totale.
    La kunoichi avrebbe voluto aiutare in qualche modo, ma l'isteria di massa aveva preso il sopravvento ed in nessun modo sarebbe riuscita a placarla. Il suo primo istinto fu quello di seguire i samurai che andavono incontro alla battaglia, ma quando Kādomēkā le porse la mano dicendole di andarsene la sua sicurezza vacillò: non poteva abbandonarlo in mezzo a quel marasma, per quanto estremamente intelligente e con eccellenti doti diplomatiche e politiche, il nobile non era un combattente esperto, non ancora.
    Se si fosserò separati in quel momento, esisteva il serio rischio che gli succedesse qualcosa.
    No, doveva proteggerlo.
    Afferrò la sua mano e lo seguì per le vie del villaggio, quando raggiunsero la botola lo aiutò ad aprirla. Scesero lungo la scalinata e si trovarono infine nel buio più totale. Non lasciare mai la mia mano. Ti guiderò io stringendo saldamente la mano dell'uomo, Kairi impastò un po' di chakra negli occhi ed il buio si trasformò in giorno per lei [Visione Notturna]

    Il percorso fu infinito e nessuno sembrò seguirli, e quando finalmente uscirono dal tunnel la tensione della kunoichi si allentò, anche se era ancora profondamente turbata dall'accaduto. Osservò tristemente il ragazzo disperarsi, dandosi del debole...poteva solo immaginare cosa volesse dire sapere di aver lasciato il suo villaggio, sua madre, i suoi abitanti in quel modo.
    Kādomēkā...in quel marasma, avresti potuto far poco, chiunque avrebbe potuto far poco. Non ho mai visto nulla di simile in vita mia un brivido le percorse la schiena nell'immaginare il mare di sangue che inondava il villaggio, chi o cosa era in grado di fare un gesto simile? Qualsiasi essere che abbia creato quella cosa, è fuori dalla nostra portata. Se tu eri il suo obiettivo, saresti stato indubbiamente imprigionato, o peggio... sapeva che quelle parole non avrebbero alleviato il dolore che provava, ma sperava almeno di farlo sentire meno colpevole.

    Non lo disturbò quando iniziò a suonare il koto, da quella distanza nessuno li avrebbe sentiti e forse suonare avrebbe allietato i dolori di Kādomēkā. La reale priorità in quel momento era trovare un modo per passare la notte in maniera sicura, ma purtroppo Kairi aveva lasciato quasi tutto il suo equipaggiamento al palazzo, non aspettandosi minimamente una simile situazione. Aveva le sue armi sigillate in una pergamena al sicuro dentro il kimono, ma nulla di più: mentre il ragazzo suonava la prese e la srotolò, evocando la sua katana, i kunai e gli shuriken. Per quanto le dispiacesse farlo, con il kunai poi strappò un pezzo di abito per creare una sacca e una cintura alla bene meglio in cui ripose le armi da lancio, fissando poi la katana dietro alla schiena. [Note]
    Non erano in imminente pericolo, ma neppure completamente fuori pericolo, se chi aveva attaccato aveva come obiettivo proprio il nobile, doveva stare all'erta. Sapeva già che quella notte non avrebbe dormito.

    Si sarebbe poi data da fare per cercare la legna necessaria per creare una falò per riscaldarsi durante la notte. Per evitare di essere troppo visibili, sistemò la catasta di legno dentro la grotta da cui erano appena usciti, inoltrandosi di una decina di metri così che la luce fosse poco visibile da fuori, ma che il fumo creato potesse allo stesso modo uscire in maniera agevola senza intossicarli. Rimanere nei pressi della grotta inoltre le avrebbe permesso di individuare prima eventuali minacce che potevano sopraggiungere dal tunnel.
    Raccolse anche dei sassi così da creare un cerchio dove riporre il fuoco, e posizionata la giusta quantità di legna compose i sigilli 6 sigilli necessari ad uno dei ninjutsu che caratterizzava il suo clan: portando la mano alla bocca, pollice e indice a formare un cerchio, soffiò 2 sfere di fuoco sul legno, che poco dopo iniziò a scoppiettare pieno di vita [Katon: Housenka no Jutsu]
    Sistemato tutto, si sarebbe poi avvicinata all'uomo, abbassandosi ed appoggiandogli delicatamente una mano sulla spalla Vieni, per favore. Il fuoco terrà umidità ed animali lontani non lo avrebbe forzato, ma il suo sguardo non nascondeva la preoccupazione che in quel momento provava per lui Lasciamo passare la notte e poi decideremo cosa fare quando sorgerà il sole. Al momento non possiamo fare altro che aspettare, e pregare i kami che si salvino tutti temeva in realtà di trovare una strage una volta tornati, ma evitò di dirlo. Kādomēkā non era stupido, ed in quel momento aveva bisogno di conforto, non il contrario.

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    I poveri soldati che cercarono di attaccare il Mikawa furono semplicemente spazzati via dall'ondata di sangue, prima bruciati e poi affogati. Una morte terrificante, che probabilmente i 2 non avevano mai immaginato neppure nei loro incubi peggiori. Stessa sorte tocco a praticamente chiunque entrasse in contatto il mare cremisi, la strategia dello shinobi aveva funzionato e la nebbia aveva reso impossibile vedere il sangue arrivare.
    Urla di terrore riempirono completamente il villaggio, chi poteva si rifugiava nella propria casa invano, e dei samurai che erano accorsi dalla festa richiamati dall'allarme nessuno era in grado di fronteggiare il liquido che avanzava implacabile. Alcuni riuscirono a salvarsi, avvertiti dalle urla di terrore si rifugiarono sui tetti o si nascosero dentro gli edifici, ma Aloysius era completamente privo di pietà: il demone, perché così appariva a chi se lo trovava davanti, tolse la vita a chiunque entrasse nel suo raggio di azione decapitando, squartando...

    L'inferno era sceso su Fuyu No.

    Solo una persona continuava ad avanzare verso il Mikawa, nonostante tutto e chiaramente percepita da quest'ultimo grazie alle sue capacità. Ustionata dal sangue, gli abiti intrisi dello stesso liquido, Ayuki Sanada procedeva nonostante tutto, avvicinandosi all'invasore del suo villaggio, lo sguardo una maschera di pura rabbia. Quando finalmente individuò il suo obiettivo, un urlo di cieca rabbia esplose dalla sua gola

    AKUMAAAAAAAAAAA!!!!!



    La donna non indossava l'armatura, non ne aveva avuto il tempo, ma stringeva salda fra le mani la sua katana. Una delle migliori mai costruite nel paese del ferro, forgiata con i metalli dei migliori fabbri sotto la sua stessa ed attenta supervisione.

    Questo è il mio villaggio. Non ho la più pallida idea di chi tu sia o cosa voglia da noi, ma il tuo massacro si ferma qui!!!

    Appena finito di parlare avrebbe poi ingerito qualcosa [SA I] e si sarebbe poi immediatamente gettata verso l'invasore, uno scatto così fulmineo che era quasi impossibile da percepire ad occhio nudo, ricomparendo a 1,5 m alle spalle dello shinobi. Avrebbe poi tentato di colpire dapprima dietro alle gambe dell'uomo, un fendente da destra verso sinistra diretto al legamento poco sopra il calcagno, con il chiaro tentativo di azzoppare.
    Girando su se stessa e proseguendo il movimento quasi stesse danzando avrebbe poi tentato di colpire l'uomo al braccio destro, poco sopra il gomito con questa volta l'intento di rendere inutilizzabile il muscolo stesso dell'arto. Una smorfia di dolore si dipinse sul viso della donna dopo aver effettuato il colpo, ma nulla che le impedisse di continuare a combattere [½ Leggera di danno (vedi tonico)]
    Almeno per il momento non sembrava intenzionata a ucciderlo, quanto più a metterlo fuori gioco, con la probabile intenzione poi di interrogarlo [TA]

    Dopo aver eseguito i due fendenti, si sarebbe poi mossa per cercare di colpire il Mikawa direttamente sul naso con il retro dell'impugnatura, ma si sarebbe fermata a pochi centimetri dal viso [Finta - Azione Gratuita Veloce]. Lo shinobi da quella prospettiva avrebbe sicuramente notato un piccolo marchingegno proprio posto in fondo al manico, che di lì a pochi istanti avrebbe spruzzato una nuvola rossa proprio diretta al suo viso [SA II]

    Infine, riuscita o meno la sua strategia e sfruttando la posizione già alta del braccio, avrebbe fatto un passo indietro con la gamba sinistra, chinandosi sulla stessa in posizione di kokutsu dachi e scendendo in contemporanea con la spada in un movimento dall'alto verso il basso verticale che se avesse raggiunto il bersaglio avrebbe colpito dalla spalla sinistra fin sotto alla cintola [SA III]

    Se non ci fossero stati impedimenti ai suoi tentativi di attacco, si sarebbe poi rialzata, indietreggiando di un passo e si sarebbe messa in posizione difensiva, pronta ad un sicuro attacco.




    Ci ho messo una vita a scrivere questo post, ma eccolo qui!
    Tu giochi a dei livelli che io non riesco minimamente a raggiungere al momento per quanto riguarda le combo e la conoscenza esperta del regolamento, o comunque per la scheda perfettamente strutturata che hai ^^''
    Ho preso ispirazione dalle schede dei pg spadaccini per tecnica e competenza, per il meccanismo ho modificato uno trovato nel regolamento. E' la prima volta in cui anche da QM provo a fare queste piccole modifiche e spero vadano bene
    Quindi diciamo che cercherò di intrattenere un po' il tuo terrificante Mikawa, ma non ho davvero le conoscenze necessarie ad affrontarti ancora in maniera seria ancora, scusami anche per eventuali errori XP Questo png è comunque "carne da macello" quindi puoi non avere pietà, io lo prendo un po' come allenamento!




  12. .

    Infiltrati?

    4° Post



    Si stupì della reazione di Youshi. Erano in missione assieme, e come aveva ben specificato fin dall'inizio era fondamentale fidarsi dei suoi compagni perché si potesse ottenere il miglior risultato possibile, ma era chiaro come il chunin kiriano non fosse di quella idea. Ed a ben pensarci, in linea di massima tutti i kiriani che aveva conosciuto erano così, poco inclini alla fiducia e tendenzialmente riottosi. La colpì soprattutto una parte delle sue parole, quel "soprattutto se è di Konoha". Non oppose resistenza quando il ragazzo afferrò il suo polso, non era lì per discutere, ma nemmeno era disposta a lasciar correre le affermazioni fatte poco prima.
    Come preferisci. Ma anche se i miei lupi fossero in grado di trovarti, credo tu sia troppo paranoico e anche un po' egocentrico: non hai nulla di così interessante da doverti tenere tracciato finita la missione appena il suo polso fu libero, ripose quindi il kunai Nessun lupo così piccolo, mi spiace rispose secca, e vista la fiducia che riponeva in lui Youshi, contestualmente cominciava anche a calare la sua fiducia in lui, e mai gli avrebbe affidato una sua evocazione a quel punto Sarai tu a trovare noi in caso di necessità, se salterà il rendez-vouz concluse infine, non senza un senso di pesantezza addosso: era abituata ad affrontare missioni simili assieme a gente di cui si fidava e che si fidavano di lei, quella reazione invece le faceva temere che, in caso di reale necessità, non era certa avrebbe ricevuto aiuto dai due kiriani.

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    MALEDIZIONE!

    Imprecò mentalmente non appena si rese conto dello sbaglio fatto. Per qualche assurda ragione, era sicura al 100% che la tecnica di trasformazione modificasse anche la sua voce oltre che il suo aspetto: aveva commesso un errore di valutazione che poteva costare caro, e severa come era con sé stessa difficilmente se lo sarebbe perdonata, soprattutto considerato che vi era un genin lì con lei di cui si sentiva in qualche modo responsabile.
    Gli uomini non sarebbero stati difficili da battere visto ciò che aveva percepito poco prima, ma iniziare il combattimento in quel momento avrebbe causato un grande marasma attirando buona parte se non tutta l'attenzione del villaggio su di loro, mandando completamente a monte la loro copertura. Non era quello il loro obiettivo in quel momento.

    Fortuna volle che 2 delle 3 guardie non fossero esattamente dei 100, ed oltre al timbro di voce diverso la trasformazione fece il suo lavoro, coprendo ciò che doveva durante la perquisizione, non che fosse stata con grande attenzione. Toccava a Hideo in quel momento cercare di mantenere il più possibile la copertura ora, parlare ancora avrebbe solo rischiato di complicare ancora di più la loro posizione precaria. Il genin kiriano capì al volo la situazione e fece esattamente ciò che era necessario, una magnifica messa in scena teatrale e vittimistica che avrebbe convinto anche lei, se non fosse stata a conoscenza della situazione.
    Lo shinobi aveva avuto la sua stessa idea, mantenere la copertura e farsi scortare dal sommo: non era quello il suo piano iniziale, ed avrebbe voluto avere più tempo per indagare e raccogliere qualche informazione in più, ma sapeva bene che quando si trattava di missioni di questo tipo l'imprevisto era sempre dietro l'angolo, e improvvisare era la chiave del successo.
    Non disse nulla alle parole di Hideo, guardando con fare perplesso le guardie quando dissero che non riconoscevano la sua voce, come se non stesse capendo il perché di tanti dubbi, e quando i due li scortarono verso il Sommo semplicemente non oppose resistenza: non aveva idea di cosa intendessero per il "dono" ed era meglio non improvvisare nuovamente, sperando che i 2 che li scortavano, che non sembravano granché svegli, non affrontassero più l'argomento.

    Vista la situazione, c'era poco altro che potesse fare se non annuire alle parole del genin e farsi scortare a sua volta verso il sommo. Toccava a Youshi continuare a perlustrare, non sembravano essere scattate nuove allerte oltre ciò che era successo alle mura quindi sperava che il chunin fosse ancora in giro ad indagare. Il loro rendez-vouz era inevitabilmente saltato, ma sarebbero arrivati subito dal sommo senza attuare altre strane strategie e se da una parte la cosa la preoccupava, dall'altra poteva essere uno svantaggio. Avevano perso abbastanza tempo ahimè per elaborare tutta la strategia ed ormai la messa era probabilmente vicina, quella era la cosa che la preoccupava di più.
    Per tutto il tragitto avrebbe mantenuto attiva la sua capacità di visione notturna, evitando di attivare lo sharingan per non essere ancora più sospetta: per quanto le guardie fossero fesse, vedere gli occhi di Suiboro cambiare improvvisamente colore avrebbe allarmato anche loro...

    Se poi fossero arrivati in presenza del Sommo senza problemi, avrebbe fin da subito attivato la sua specifica di percezione per capire immediatamente come fosse la situazione attorno a loro, così da capire fin da subito chi fosse o meno sotto illusione o altro. Poco prima dell'henge inoltre aveva escluso i tappi creati dalla trasformazioni, infilandoli a lato delle mutande stesse una volta quando aveva preso le sembianze del vecchio: in caso non fosse riuscita a sciogliere la trasformazione prima del suonare delle campane o dell'inizio della messa per dover mantenere la copertura, avrebbe cercato di sfruttare la copertura del mantello per inserirli comunque nelle orecchie, se proprio se la fosse vista brutta brutta. In quel momento, quel genjutsu era la cosa che in assoluto la preoccupava di più, vista la potenza che aveva rilevato su Suiboro.


    La mia priorità è monitorare il Sommo chiaramente, poi massimo analizzo una guardia di fianco a lui, gli altri 2 slot azione e slot tecnica li voglio tenere liberi per ogni evenienza

    Chakra rimanente 70 e 1/2 bassi



  13. .

    In incognito

    3° Post



    La tecnica del rilascio funzionò e l'anziano si liberò dall'illusione che lo imprigionava da chissà quanto tempo ormai. Il suo sguardo cambiò totalmente, così come il suo modo di fare e di parlare. Rabbrividì nel sentire il racconto riguardante la malattia che aveva coinvolto gli abitanti del villaggio, sperando di non finirne vittima a sua volta: morire in quel modo non era sicuramente ciò che desiderava, né tanto meno ricoprirsi di simili foruncoli.
    Era piuttosto certa che la malattia e la setta fossero collegate, anche se non capiva come si potesse far ammalare un intero villaggio in quel modo.

    "...E lui fece qualcosa con la campana. Da quel momento la malattia sembrò… allontanarsi dal villaggio… quasi scomparire. Capite?.. E i malati… ripresero vita. E i foruncoli scomparvero. Capite?..."

    Ecco, quella era una cosa che decisamente non aveva senso. Sapeva che in passato qualcuno era riuscito a far resuscitare i morti, decenni e decenni prima durante la prima grande guerra ninja, ma si trattava di un jutsu proibito estremamente difficile da utilizzare, e che comunque non aveva durata illiminata. Si rivolse ai suoi due compagni di missione, rispondendo in particolare al dubbio di Youshi sul contagio.
    Sicuro che sia davvero possibile contagiarsi? E se le malattie fossero sotto una illusione fin dall'inizio? Un genjutsu che faceva credere di ammalarsi sia alle vittime, sia a chi le vedeva? Non credo sia così facile resuscitare i morti...certo che non è neppure così facile creare una arte illusoria di una simile portata, ma il fatto che la malattia sia scomparsa dopo che questo fantomatico guaritore ha fatto qualcosa alla campana, è strano non trovate?

    "Le campane suonano solo quando viene indetta la messa, 4 volte al giorno: alle 6.00, a mezzogiorno, alle 19.00 e alle 24.00."

    Prese un pezzo di pergamena e vi scrisse sopra gli orari precisi delle messe, assieme ad appunti su ciò che aveva appena detto Suiboro: non sapeva esattamente cosa la aspettasse dentro quel villaggio, ma nel caso in cui finisse con l'essere intontita da qualche tipo di genjutsu almeno in quel modo era sicura di non dimenticarsi le cose più importanti. Arrotolato il pezzo di pergamena lo infilò al sicuro in una delle tasche del suo vestito, così da non perderlo per sbaglio.
    Non le sfuggì l'ultima frase dell'anziano prima di crollare a dormire: vi era un passaggio che permetteva di entrare nel villaggio da uno dei pozzi, oppure si trattava di una serie di tunnel interni al villaggio che portavano ad una piccola base nascosta? Non appena arrivati al villaggio, avrebbero dovuto indagare.
    L'uomo si addormentò e la kunoichi pensò che fosse ben più sicuro farlo dormire sotto quell'albero che non al villaggio, vista la situazione che vi era al suo interno: cercò di coprirlo al meglio con gli abiti che lui stesso indossava, per poi riflettere sulle parole del chunin kiriano.

    Viste le tue capacità nel muoverti furtivamente, credo anche io che separarci possa essere una buona idea. Non sono specializzata nel nascondermi, non so le abilità specifiche di Hideo ma ti saremmo solo di intralcio. Però è fondamentale trovare un modo per comunicare nel caso in cui qualcosa andasse storto. Io posso evocare uno dei miei lupi, che puoi trovarti, lasciarti il nostro messaggio ed eventualmente comunicarmi istantaneamente la tua risposta in ululati che posso decifrare solo io, ma mi servirà qualcosa per permettere loro di trovarti nel caso. Non prenderla a male, non faccio danni estrasse il kunai, si avvicinò al chunin e taglio una piccola ciocca di capelli, in un punto in cui sarebbe stato impossibile accorgersene, per poi legarla assieme e riponendo anch'essa al sicuro in una delle sue tasche Così dovrebbero essere in grado di rintracciarti tramite l'olfatto

    Il resto del piano era molto rischioso E' un piano audace, e solitamente prima di agire in un determinato modo aspetto di aver raccolto più informazioni. Ma se ci separiamo, dovremo avere una linea guida da seguire...prima di muoverci e catturare il sacerdote però preferirei ci incontrassimo di nuovo per fare il punto della situazione su quello che abbiamo scoperto, e poi decidere sul daffarsi, sempre se ne avremo modo. A sud del campanile stando alla mappa c'è un piccolo gruppo di case, vicino ai campi per il bestiame ed il pozzo, potremmo trovarci lì fra 2 ore, così avremo altre 3 ore prima della prossima messa ed il giusto tempo di manovra per decidere se mantenere o cambiare il piano. Se non dovessimo riuscire ad incontrarci, procederemo lo stesso, salvo imprevisti. Temo sia troppo rischioso muoverci subito nel catturare il sacerdote senza aver raccolto altre informazioni o aver esplorato il villaggio e capito se e quanto sono ostili gli abitanti.

    Avrebbe aspettato eventuali proposte o obiezioni, e prima di partire si sarebbe fermata un attimo ad osservare Suiboro, studiandone alla perfezione tutti i dettagli. Composto l'unico sigillo necessario, si sarebbe infine trasformata proprio nel vecchio, aggiungendo però nel caso in cui lui non ne fosse provvisto un mantello con cappuccio, che poteva essere eventualmente tirato su per nascondere lo sharingan nel caso in cui fosse stato necessario attivarlo mentre era sotto copertura. Se il vecchio ne fosse stato sprovvisto all'uscita dal villaggio e glie lo avessero fatto notare, avrebbe semplicemente detto che era uscito con il mantello arrotolato sotto i vestiti e lo aveva tirato fuori causa freddo pungente della sera. Lui credo rimarrà qui per un po', e ci faranno meno problemi se entreremo con un viso conosciuto. Hideo, potrei dire che sei un commerciante che sono riuscito a trasformare in seguace della causa trovava più semplice giustificare l'incontro di un commerciante fuori da un villaggio di quel tipo, che non un forestiero senza scopo.


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    Avvicinandosi al villaggio non percepì nessuno di particolarmente pericoloso, sembrava abitato da persone normali che non avrebbero rappresentato un gran problema presi singolarmente o in piccoli gruppi, ma potevano essere pericolosi tutti assieme, soprattutto se ormai erano tutti fanatici religiosi come diceva il vecchio, forse disposti persino alla morte come i Kamikaze pur di proteggere la loro causa.
    Non ci sono fonti di chakra potenti o pericolose per noi, sembrano tutti normali contadini o poco più. Sono in parecchi quello si, ma non credo si aspettino un attacco o una infiltrazione da parte di un gruppo di shinobi come il nostro. Ci sono alcune manifestazioni di chakra in mezzo alla foschia che non riesco a definire con perfezione, forse dei sigilli. Per quanto riesco a percepire nel villaggio ci sono almeno una quarantina di persone quando Yoshi glie lo domandò, indicò nel modo più preciso possibile la posizione di guardie ed abitanti che aveva individuato

    Entreremo anche noi da sud, sperando non ci facciano troppi problemi fin dall'inizio. Poi ci dirigeremo verso il pozzo a nord ovest e potremmo anche dare un occhiata al perimetro della grande casa e capire quanto è sorvegliato. Non fate troppo affidamento sulle mie capacità da sensitiva quando saremo vicino a delle persone, per capire determinate cose devo concentrarmi in maniera evidente o attivare lo sharingan, ho comunque tenuto il mantello apposta, eventualmente posso provare ad nascondermi il viso con il cappuccio se servisse.
    Hideo, passando tu per un nuovo proselite, forse ha più senso sia tu a fare eventuali domande, che ne dici? Sarebbe strano se le facessi io come abitante, dovrei conoscere tutti, anzi forse è meglio che io interagisca il meno possibile finché trasformata per evitare di incontrare persone che conoscono bene Suiboro.


    Dopo pochi istanti il chunin kiriano scomparve letteralmente dalla loro vista, impressionata dalle sue capacità: una abilità decisamente utile in una situazione come quella, che sperava gli avrebbe permesso di ottenere tutte le informazioni necessarie. Ci vediamo fra un paio di ore nel punto stabilito disse prima che lo shinobi scomparisse completamente dalla loro vista, per poi rivolgersi a Hideo Tocca a noi ora era tesa, ma lo nascose al genin, non avrebbe aiutato nessuno in quella situazione. Si sforzò per assumere il più possibile la posizione corporea del vecchio prima che lo facessero uscire dall'illusione, tentando di imitare anche lo sguardo vacuo: la sua speranza era che molti abitanti del villaggio fossero intontiti dal genjutsu come era Suiboro poco prima, questo avrebbe reso tutto più semplice.
    Avvicinandosi all'entrata se fosse stato interpellata dalle guardie e gli fossero state chieste informazioni sul giovane con lui, li avrebbe poi guardati con sguardo annebbiato ...un nuovo proselite, capite?... iniziò, ...venuto per commerciare...io convinto...a entrare nel culto cercò di imitare alla perfezione anche il modo di parlare del vecchio quando lo avevano conosciuto ...vieni...vieni...conoscere villaggio... disse facendo cenno al kiriano di seguirlo, per poi proseguire verso l'interno in maniera totalmente tranquilla, intonando la stessa preghiera che aveva fatto l'uomo davanti all'albero, sperando che fosse una sua nenia tipica Crescono... le mele... ad aprile... A maggio... le pere... crescono...
    Se tutto fosse andato per il verso giusto i due avrebbero proseguito, Kairi avrebbe ignorato chiunque li circondasse in apparenza ma studiando in realtà ogni movimento o dettaglio attorno a loro. Evitando per il momento il tempio, ma comunque indicandolo e facendo finta di spiegare a Hideo come era organizzato il villaggio, dicendo orari di messe ecc. così da trarre in inganno eventuali ascoltatori o sguardi indagatori, avrebbe poi tentato di raggiungere assieme al suo compagno di missione il pozzo a nord ovest.
    Se vi fossero riusciti vi si sarebbe poi affacciata, cercando di scrutare all'interno e capire qualcosa in più. Con nonchalance avrebbe attuato una piccola strategia, utilizzando un sasso nascosto nella manica destra preso poco prima di entrare nel villaggio: appoggiando il braccio sul bordo del pozzo lo avrebbe fatto semplicemente scivolare dentro esso, rimanendo in attesa del tonfo nell'acqua o su una superficie solida. In entrambi i casi avrebbe canalizzato un po' di chakra negli occhi, cercando di capire cosa vi fosse nascosto al suo interno. [Visione Notturna]

    Chakra rimanente 73 e 3/4 bassi



  14. .
    Cerco di risollevare la sezione off topic dormiente da 2 anni, chiedendomi perché sotto "altre emoticon" compaia sta roba qua

    Felix
  15. .

    Guerriglia a Kusa

    2° Post




    Per quanto cercasse di non giudicare dalla apparenze, la presentazione del kiriano non era stata esattamente delle migliori, almeno per quanto la riguardava...si era presentato al locale con fare altolocato e altezzoso, il braccio bionico in bella vista e un sogghigno che faceva ben intendere come non si sentisse in alcun modo in difetto per il ritardo, anzi, fossi quasi dovuto. Lo squadrò qualche istante perplessa per poi concentrarsi nuovamente sulla sunese e su Najira.
    Data risposta alle sue domande, non aveva altro da chiedere: il dover fare piazza pulita rendeva il lavoro più facile. Certo, era crudele, ma ormai era abituata a quel tipo di missioni, il mondo degli shinobi da sempre crudele e lo aveva imparato da tempo. Consegnato tutto alla genin, il trio si sarebbe poi diretto verso il luogo della missione.

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    Quando la ragazza si presentò sorrise, osservando poi affascinata la sua particolare capacità, una abilità versatile che poteva essere utilizzata in diversi modo, soprattutto in una missione come quella. Piacere Ryugi, mi presento nuovamente, non erano arrivati tutti prima disse, rivolgendo uno sguardo allo shinobi dal braccio bionico, che ancora non si era presentato Sono Kairi chunin del clan Uchiha, sono specializzata nell'uso di genjutsu e ninjutsu, e possiedo capacità sensitive. Il mio sharingan poi mi concede ottimi riflessi. Non sono la migliore nei combattimenti corpo a corpo, ma sono abbastanza versatile. si inchinò leggermente in segno di saluto ad entrambi, per poi rivolgere lo sguardo, seria, verso lo shinobi, in attesa di una presentazione anche da parte sua. Se aveva ben capito si trattava di un Akuma, clan che la kunoichi non conosceva ma che da descrizione di Najira sembrava abile nell'uso di illusioni ad ampio raggio, e ammise che la cosa la incuriosiva.

    Si rivolse poi alla genin Senza le tue abilità con gli esplosivi, la missione potrebbe essere fallimentare, quindi credo che sia nostra priorità permetterti di agire con meno problemi possibili. Io e l'Akuma cercheremo di darti più tempo e spazio di azione possibile, se lui è d'accordo lo osservò aspettando un qualche tipo di risposta, per poi rivolgersi nuovamente alla sunese Non conosco per niente gli esplosivi, quanto tempo ti servirà una volta raccimolati tutti i materiali per poterne creare uno? Si può impostare le loro esplosioni come con le carte bomba? non era solita utilizzarla, ma era l'unico esplosivo che conosceva e sapeva un minimo utilizzare.

    Volse poi lo sguardo verso il kiriano Najira prima affermava che hai elevate capacità percettive...Se sei d'accordo e se sei bravo come diceva, lascerei a te il compito di individuare i nostri nemici, non ha senso utilizzare entrambi chakra. Se dovrò essere davvero il braccio armato della situazione, preferirei conservare le energie per quello nel caso in cui lo shinobi avesse acconsentito, avrebbe lasciato a lui monitorare la situazione non appena arrivati nei pressi dell'avamposto.

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    Una volta arrivati nei pressi del loro obiettivo, se Etsuko avesse condiviso le informazioni sui nemici che li aspettavano avrebbe imprecato fra sé e sé Terra e Acqua, decisamente gli elementi che ci sono più a sfavore... lei era specializzata nel fuoco, e immaginava che anche Ryugi avesse una affinità con tale elemento vista la sua particolare abilità. Inoltre, sembravano anche in svantaggio a livello di forze in gioco. Osservò la genin Dalle mappe, riesci a capire se abbiamo modo di aggirarli e raggiungere comunque l'avamposto? Dalla loro posizione potrebbero comunque vederci e se fra loro c'è un sensitivo potrebbero anche già averci individuato, credo sia comunque meglio provare in questo modo che affrontarli in maniera diretta, siamo in svantaggio...
    Evidentemente i Cremisi si aspettavano qualche visita, se avevano impostato le difese dei confini in quel modo. Non avrebbero comunque avuto troppo tempo di decidere una strategia, visto l'arrivo di qualcosa in volo a circa un centinaio di metri da loro, forse una vedetta. Per prima cosa, Kairi attivò sharingan così da essere pronta a qualsiasi evenienza Occultiamoci e stiamo a vedere chi o cosa arriva... avrebbe poi proposto agli altri membri del suo gruppo. Velocemente avrebbe cercato, se ci fosse stata, qualcosa vicino a loro che permettesse di nascondersi (un albero, un grosso masso, cespugli, boscaglia ecc.), dando priorità eventuale a qualsiasi cosa fosse il più coprente possibile, cercando poi di mimetizzarsi il più possibile. [Furtività]
    Sapeva bene che poteva non bastare, soprattutto se chiunque si stesse avvicinando fosse in possesso di abilità percettive simili alle loro, anzi era estremamente probabile che fossero già stati individuati vista la direzione dalla quale proveniva ma vista la situazione era l'unica idea che le era venuta in mente per cercare di avere almeno un minimo vantaggio.
    Dalla sua posizione avrebbe comunque tenuto d'occhio la direzione da cui stava arrivando l'oggetto non identificato, pronta a difendersi o ad attaccare.


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