Posts written by Luis

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    Yay! :riot:
    Buona quest a tutti e che Febh ce la mandi buona :asd:
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    Pg: Nobuo Chunin Rossa, Oto
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    Nobuo
    Località sconosciuta, post I



    Risveglio


    Il buio venne deturpato da un minuscolo puntino luminoso, una fiamma azzurra che divenne sempre più ampia e sfavillante, ma era difficile dire se fosse l'osservatore ad avvicinarsi ad essa o se fosse il fuoco a venirgli incontro, qualcosa però si stava muovendo mettendo fine alla staticità di quello spazio di cui non si coglievano i confini.

    Una scarica elettrica attraversò l'intera sagoma fino a quel momento inerte a cui risposero i muscoli con un fugace spasmo, durò un battito di ciglia e poi più nulla, per diversi istanti sembrò che non fosse cambiato alcunché. Ci vollero diverse decine di secondi -forse anche un minuto abbondante- prima di poter notare che il colore dell'epidermide virava da un pallido grigio ad un incarnato più vivace, segno che il sangue aveva ripreso a scorrere nelle vene. Quella che dapprima risultò essere una pulsazione appena percettibile sotto le esperte dita di Eiatsu si tramutò in un energico battito, regolare e vigoroso, pieno di vita a dispetto della condizione in cui era stato recuperato il corpo scambiato erroneamente per un cadavere, o forse no?

    Tra le lingue di fuoco apparve l'immagine di un luogo ed una voce silenziosa giunse alle orecchie sorde dello spettatore ripetendo una sola, unica, parola per cento volte e più in una cantilena quasi ipnotica "Tre, Tre, Tre, Tre, Tre..."

    Osservando il ragazzo steso sul lettino ora sembrava di guardare una persona addormentata, a tratti era possibile cogliere leggere contrazioni dei muscoli facciali quasi stesse sognando, ma ancora non accennava a muoversi eppure era chiaramente uno spettacolo meraviglioso e sconcertante allo stesso tempo. La vita stava riprendendo possesso di quel corpo che aveva le sembianze di un venticinquenne ma che, in realtà, era nato ben prima della fondazione dell'Accademia.

    "I Figli devono tornare, Tre, Tre, Tre, Tre... I Fratelli si sono già risvegliati, Tre, Tre, Tre, Tre... è giunto il momento che anche tu riapra gli occhi, Tre!"
    Il fuoco esplose e divenne luce accecante, lo spettatore chiuse gli occhi ma le palpebre inconsistenti non lo protessero dal bagliore. Il nero divenne bianco, nebbia lattiginosa che andò diradandosi lasciando spazio a colori e forme.

    Aprì gli occhi, le iridi scure in cui a fatica si scorgeva la pupilla nera sembravano pece liquida. Era sveglio, ma ancora non si mosse.

    Edited by Luis - 12/7/2016, 15:52
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    Amano
    Villa Mikawa, post IV

    La situazione non accennava a migliorare, nemmeno ora che stringevo l'arma che fu di mio padre. Certo, ero riuscito, almeno per il momento, ad evitare che Febh ne venisse in possesso, ma le parole che disse mi fecero gelare il sangue. Un qualche tipo di entità sembrava essersi impossessata dell'amministratore, non si trattava di semplice furia omicida, ed infatti anche le azioni divennero meno selvagge e molto più elaborate. Non ci diede però il tempo di ragionarci.
    Le tempie mi pulsavano dolorosamente e la fronte iniziò ad imperlarsi di sudore, il combattimento era cominciato solo da pochi istanti e già sentivo le membra pesanti per la fatica. Ero completamente fuori luogo in quella situazione ma non potevo arrendermi, strinsi più forte l'impugnatura della Kusanagi quasi a volerne trarre coraggio Pensa... pensa... dovevo trovare un modo per aiutare lo sconosciuto ed alla svelta, ma l'avversario non sembrava volermi concedere spazio di manovra e palesò quel suo diniego con una poltrona enorme. Il mobile volò dritto contro di me e istintivamente sollevai l'arma ponendola come protezione, la mancina andò a poggiarsi sul piatto della lama per assorbire meglio l'urto ed il chakra irrobustì i muscoli, Dannazione!un movimento repentino e del tutto istintivo come chiudere gli occhi quando si percepisce un oggetto che potrebbe colpirli. [DifesaMezzobasso, Resistenza Bianca+2] Il pesante oggetto scaricò il proprio potenziale offensivo sull'acciaio della spada risultando innocuo, non fu così invece per l'energia cinetica che possedeva che infatti proiettò il mio corpo una seconda volta contro l'uscio chiuso della stanza, il legno cigolò nuovamente sotto il mio peso -gravato da quello del mobilio- ed uno schiocco metallico rivelò che almeno uno dei cardini dei pesanti battenti non aveva retto allo sforzo. IncassaiMezza Leggera (x2) su entrambe le braccia, Lieve alla schiena il colpo, questa volta con risvolti meno negativi ma comunque non mancò di sfuggirmi un verso strozzato, i polsi evidentemente non gradivano quel tipo di sollecitazione.
    Ero stufo di prender colpi ed ormai non riuscivo più nemmeno a dire dove non mi facesse male, avvilito per l'incapacità di poter affrontare quella situazione: era evidente che non potevo giocare al loro stesso livello, il mio fisico non era capace di prestazioni simili nemmeno all'apice della forma, figurarsi in quello stato. D'un tratto quello spazio chiuso mi sembrò soffocante, lo scoraggiamento divenne in un attimo rabbia che rivoltai contro la prima cosa che mi capitò a tiro, la poltrona che ancora mi stava addosso, ne afferrai uno dei braccioli e strinsi quasi a volerne spezzare le fibre. In un primo momento la spinsi, giusto quanto bastava per crearmi lo spazio utile a compiere un unico passo, poi tirai e ruotai con tutta la forza -ed anche più- dei miei giovani muscoli urlando al mondo la mia frustrazione uUWAAAAHH!!. Il grido rabbioso sovrastò addirittura il fragoroso urto, il suono del legno che si spezzava accompagnò il nugolo di schegge che si sparpagliarono in ogni dove mentre la carcassa di quella che una volta era un'elegante seduta ricadeva sopra la porta divelta [Azione 1Mezzobasso, Forza Bianca+2]. Ora almeno avevamo una via di fuga, ma non ero ancora intenzionato a lasciare quel posto, almeno una soddisfazione me la sarei dovuta prendere.
    PRESTO! CORRETE! Il Garth è in pericolo!! se non fosse stato sufficiente tutto quel trambusto ci avrei pensato personalmente a richiamare l'attenzione di ogni singolo abitante di quel villone, forse con qualche altro paio di braccia avremmo potuto mettere in scacco Febh.
    Mi mossi lateralmente cercando di impossibilitare l'avversario ad avere entrambi i suoi bersagli contemporaneamente nel proprio campo visivo, una sorta di accerchiamento che speravo potesse almeno costringere il jonin a faticare un poco per poterci controllare [Movimento gratuito]. Raggiunto o meno il mio scopo avrei estratto tre kunai
    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama-Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 8
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    con la mancina, sempre più rigida a causa dei danni che aveva riportato, per poi lanciarli all'indirizzo dello Yakushi cercando di piazzarli -secondo una verticale- lungo la linea mediana del busto [Azione 2Mezzobasso, Forza Bianca+2]. Certo non pensavo che l'attacco avrebbe potuto impensierire la scorza dura dello Yakushi, ma non avevo altro modo che quello per tentare di coprire la trappola che volevo mettere in atto, infatti il chakra fluiva ancora lungo il filo metallico che avevo all'interno della manica. L'avrei mosso cercando di tenerlo celato ad un'occhiata veloce, prima verso il pavimento e poi facendolo strisciare lungo la superficie fino ai piedi di Febh [Azione 3Velocità = Concentrazione Bianca]. Se tutto fosse andato secondo i piani e se l'uomo in nero fosse sopravvissuto, se io stesso non fossi morto ed ero non troppo lontano dall'esserlo, al prossimo scambio di colpi avrei fatto un bello scherzetto al posseduto.

    Amano Banryu

    Energia vitale: 25,75/30
    Vitalità: 3,75/8
    Ferite:
    - contusione Leggera+Lieve alla schiena
    - contusione Medioleggera+Mezza Leggera al braccio sx
    - contusione Mezza Leggera al braccio dx
    Chakra: 60/100
    Consumi del turno:
    - Mezzobasso, parata
    - Mezzobasso, lancio poltrona
    - Mezzobasso, lancio kunai
    - Mezzobasso, mantenimento tecnica

    Commenti OT
    Sono claustrofobico :whem:

  5. .
    Amano, Villa Mikawa, post III

    Neppure un ninja del calibro dello Yakushi potè fare a meno di rimanere sconvolto dallo spettacolo che ci si parò davanti, ma con spirito d'iniziativa non si perse nel contemplare inattivamente le spirali vermiglie che danzavano nella stanza, ordinando ad Anteras ed Ukitake di lasciarci soli. Se non fosse stato per la situazione l'essere considerato un Mikawa mi avrebbe riempito il cuore di gioia, avrei pagato qualsiasi cifra per ottenere il permesso di partecipare ad un incontro esclusivo del clan in veste del figlio di Luis, ma in quel momento invidiavo il duo che era stato invitato a lasciare la stanza, li avrei seguiti volentieri conscio che qualsiasi cosa fosse accaduta da lì in avanti non l'avrei ricordata con piacere.

    Quando richiusero la porta alle loro spalle, limitando lo spazio a quella singola stanza in cui mi sentivo dannatamente di troppo, l'Amministratore cominciò a raccontarmi di Diogenes, il tono era cambiato ancora, serio ma senza quella asprezza con cui aveva cacciato i sottoposti del Garth, si era ammorbidito assumento una sfumatura di lieve tristezza -forse- che mi commosse. Osservavo Febh e lo riconoscevo a stento, la situazione aveva catturato tutta la sua attenzione e forse stavo guardando il vero Febh per la prima volta da che l'avevo incontrato... il racconto continuò, era evidente nei modi del mio "compagno" che il legame con il Mikawa non era qualcosa di frivolo, non erano solo conoscenti o semplici compatrioti, forse non erano amici ma li univano anni trascorsi spalla a spalla, affidandosi l'uno all'altro in situazioni mortali e per sua stessa ammissione, una confessione forse imbarazzante, le condizioni in cui versava quel energumeno lo avevano toccato nel profondo.
    Da semplice spettatore fui nominato testimone di quello che stava per accadere, lo Yakushi prese la decisione di agire in prima persona per salvare Diogenes anche se non era ben chiaro quale male lo stesse affliggendo ed alla sua richiesta limitai la mia risposta ad un semplice vocabolo Chiaro!il tono deciso non lasciava dubbi sulla serietà con cui avevo assunto quel compito. Senza nemmeno sbattere le palpebre, quasi per timore di perdermi anche il più piccolo dettaglio, osservai i movimenti del jonin mentre si avvicinava al corpo immobile, le spire vermiglie ne avvolsero la mano senza toccarla Chakra?!. Le brevi spiegazioni che mi furono concesse dall'improvvisato sensei le compresi appena, non avendo accesso alle conoscenze a cui Febh si stava riferendo potevo semplicemente seguire le sue azioni immaginando cosa stesse facendo nella pratica, privo di capacità particolari con cui osservare il chakra potei solo assistere ad un uomo che posava delicatamente la propria mano sulla fronte del malato quasi volesse constatarne la temperatura, ma qualcosa di molto più grandioso stava accadendo e ne ebbi conferma quando il sangue smise di muoversi, ricadendo sul Mikawa quasi fosse un lenzuolo. Sbarrai gli occhi, accennando un sorriso. Ci sei riuscito! esclamai, ma quel attimo di sorpresa scemò rapidamente, Diogenes rimase immobile e le azioni di Febh presero una piega più drastica, il sorriso lasciò il posto ad una smorfia, i muscoli si contrassero per un brivido mentre immaginavo il dolore che poteva nascere dalla lesione che si procurò con il filo della Kusanagi. Padre... sentii il disperato bisogno di averlo accanto, percepivo che le cose stavano prendendo una brutta piega ed anche se non compresi cosa avesse in mente lo Yakushi finchè non lo vidi "assorbire" il sangue del Mikawa attraverso la ferita sapevo che avrei dovuto fermarlo, ma rimasi immobile in silenzio.

    Il cuore perse un battito quando l'Immortale venne messo in ginocchio ed imprecò, quasi la gravità fosse improvvisamente aumentata, ed istintivamente feci un mezzo passo sollevando le mani in direzione del ninja pronto ad aiutarlo Febh! Tutto b..., ma venni fermato immediatamente con un rapido gesto accompagnato da parole rassicuranti, parole che non ebbero su di me l'effetto sperato perchè era evidente che nulla stava andando bene. Non conoscevo le capacità su cui Febh faceva affidamento, ma ero scettico nel credere che quella procedura dovesse dare quei risultati e non dovetti aspettare molto per confermare i miei sospetti. F-Febh?! Fu terrore quello che mi paralizzò quando l'Amministratore tornò a mostrarmi il suo volto, distorto dalla rabbia e dal furore, gli occhi insanguinati mi guardavano minacciosi e capii che dovevo svignarmela, un ninja di quel calibro infuriato certo non era un avversario che potevo affrontare. Un avversario, così iniziai a vederlo poichè egli stesso mi squadrava come se fossi il suo peggior nemico. Febh! Che ti succede? FEBH! un urlo animale fu la risposta.
    Ero inchiodato a terra Scappa! Corri-Corri-Corri!!! non riuscivo a pensare ad altro mentre con disgusto vedevo il sangue del ninja defluire da ogni orifizio per andare a condensarsi nella sagoma di una spada dalle proporzioni gigantesche Muoviti dannazione! tremavo. Deve sentirsi così una preda nel momento della caccia: il cuore sembrava voler fuoriuscire dal petto, ogni fibra del mio corpo voleva lasciare quel luogo ed allontanarsi il più possibile dalla minaccia impellente, ma la tensione nervosa lo impediva, bloccava ogni più piccolo movimento e mi strozzava riducendo il mio respiro ad un affanno incontrollabile.
    Poi si accucciò, le urla belluine divenivano ringhia e la belva si preparò allo slancio. Ero spacciato!
    Febh letteralmente scomparve dal mio campo visivo -giusto un istante- per ricomparirmi molto più vicino ed io strizzai gli occhi sperando di scacciare la minaccia MUOVITI IDIOTA! un violento spostamento d'aria frammisto a schegge di legno m'investi di lato, sbarrai gli occhi e vidi l'enorme lama conficcata nel pavimento, accanto ai miei piedi nudi, la mano libera del jonin riluceva appena ma non capii cosa fosse accaduto, sapevo solo di esser ancora vivo e d'un tratto tornai a ricordare le lezioni di Luis...

    Rimanere immobili davanti alla paura uccide. Non avere paura è stupido, ti salva la vita, ma non rimanere mai fermo. Se devi morire per mano di un avversario troppo forte fa sì che almeno se la sudi la tua dannata anima!

    Un figlio del Suono insegna alla maniera del Suono, anche al proprio di figlio. Questo lo imparai fin dai primi giorni, così come imparai il nome della sensei Okamikumo, non che mi andò così male come la perdita di un braccio ed un occhio accorsa a mio padre, ma le ossa s'irrobustirono parecchio in quei tre anni.

    Quasi risvegliatesi dal torpore le membra si scossero: le ginocchia si flessero appena, le punte dei piedi premettero con forza sul pavimento mentre il peso del corpo si sbilanciava indietro e le braccia si sollevavano cercando di imbastire una risibile difesa per i colpi successivi, il chakra ancor più lesto della carne arrivò a supportare il gesto atletico [DifesaMezzobasso, Riflessi Bianca+2]. Mi sarei allontanato da quel mostro al massimo della velocità, non che fosse sufficiente in condizioni normali, ma qualsiasi cosa stesse accadendo a Febh mi aveva appena salvato la vita, seppur il jonin imbestialito ne sembrò contrariato urlandolo al mondo.
    La spada tornò sangue, ma la violenza che animava il corpo dello Yakushi posseduto non venne meno, il rapido slancio che mi diedi mi avrebbe portato fuori dal raggio d'azione del nemico disarmato concedendomi un minimo spazio di manovra, almeno era quello che avevo progettato di fare non fosse che venni proiettato con forza contro la porta della stanza che incassò l'urto con uno stridio dei cardini. Strizzai gli occhi per il doloreContusione Leggera alla schiena, ma mi sforzai di non chiuderli del tutto conscio di quanto poteva essere pericoloso perdere nuovamente di vista lo shinobi, mentre mi chiedevo da dove fosse arrivato quel colpo: la mancina -sollevata precedentemente a protezione del busto- era lasciata molle al fianco, pulsava ben più della schiena e sotto le bendeBende Rinforzate [Protezione]
    Bende rinforzate applicabili agli arti. Offrono una protezione nella zona applicata, senza intralciare la mobilità.
    Tipo: Protezione-Supporto
    Dimensione: Media
    Quantità: 4
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 30)
    già percepivo il dolorosoContusione Medioleggera gonfiore della botta. Con stupore vidi che nella posizione in cui mi sarei dovuto trovare io c'era una quarta figura, sicuramente la responsabile della spinta che mi aveva portato "al sicuro" lontano dal mio aggressore e che ora, con movimenti che a stento seguivo, sembrava intenzionata ad aggredire le carni dell'Amministratore. Non sapevo se lo scuro individuo fosse un alleato o se si trattava di un attentato alla vita di Febh, forse per mano di un nemico che stava soltanto aspettando l'occasione giusta per colpirlo, certo era che ero stato salvato dal suo ingresso e scelsi di pensare che dovevo approfittare di quell'occasione per supportarlo.
    Mentre cercavo di seguire lo scontro dei due ninja, all'interno del mio campo visivo notai l'arma che avevo trasportato fin lì per ridarla al villaggio, ora abbandonata ma pericolosamente vicina allo Yakushi fuori controllo. Se non potevo partecipare attivamente allo scontro, anche se era evidente che qualcosa stava frenando la mobilità del jonin impazzito, dovevo almeno adoperarmi per assicurarmi che l'arma leggendaria non finisse nelle sue mani. Dalla manica della dritta, sinuoso come un serpentello, un filo
    Filo in Acciaio [10m] [Vario]
    Filo in acciaio dalla grande resistenza, anche se di facile individuazione.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 4 | Crediti: 15)
    fece capolino scattando immediatamente all'indirizzo dell'elsa della spada conficcata nel pavimento con l'unico e semplicissimo scopo di avvolgervisi saldamente, avrei quindi tirato con forza nel tentativo di sradicarla letteralmente dalla superficie lignea ed attirarla a me [Tecnica
    Tecnica delle Corde - Ayatsuito no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può immettere il chakra verso i fili di nylon e corde, aumentando le capacità di utilizzo: sfruttando dei supporti potrà spostarsi come fossero liane, o evitare una caduta appigliandosi a sostegni solidi senza utilizzare rampini. Può imbrigliare facilmente un avversario causandogli sempre un Intralcio Leggero; la vittima dovrà usare la forza e 1 slot azione per liberarsi dalla presa, oppure usare la propria manualità per disfare i nodi, tramite uno slot gratuito lento. Ogni azione sopra descritta richiede almeno uno slot azione per essere effettuata dall'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso - Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    , Azione 1 e 2Concentrazione = Velocità Bianca]. In ogni caso, seppur con un certo sforzo per sopportare il dolore, avrei estratto il Kusari fundo
    Kusari Fundo [Mischia]
    Il Kusari Fundo è una lunga catena di metallo, con due pesi alle estremità. La lunghezza del Kusari Fundo è pari a 3 metri. Poteva essere usato come lazo, ovvero per afferrare o bloccare persone ed oggetti: può causare Intralcio Medio finché attorcigliato attorno ad un obiettivo.
    Tipo: Catena-Contusione/Immobilizzo
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 35)
    con la mancina afferrandolo saldamente nel suo centro e dopo un breve istante in cui gli donai una veloce rotazione lo scagliai all'indirizzo delle gambe di Febh, quasi fossero delle bolas, con lo scopo di interferire con i suo movimenti [Azione 3Mezzobasso, Forza Bianca +2].
    Mi rimisi quindi in piedi, attendendo l'opportunità per aiutare lo sconosciuto o, nella malaugurata ipotesi in cui questi avesse avuto la peggio, per fuggire cercando la salvezza nei sottoposti del Mikawa.

    Amano Banryu

    Energia vitale: 27/30
    Vitalità: 5/8
    Ferite:
    - contusione Leggera alla schiena
    - contusione Medioleggera al braccio sx
    Chakra: 80/100
    Consumi del turno:
    - Mezzobasso, schivata
    - Mezzobasso, lancio
    - Basso, tecnica

    Commenti OT
    Se ci sono errori arrangiatevi :zomg:
    Piccola modifica per inserire il consumo della tecnica che avevo dimenticato...



    Edited by Luis - 28/6/2016, 08:11
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    A differenza di Gene, Febbholino mi vuole bene e meno morto :hero:
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    CITAZIONE (DioGeNe @ 12/6/2016, 19:57) 
    Tu pensa al tuo scricciolo che se sopravvivi a villa Mikawa altro che demone ahahaha :zomg:

    Devo aver avuto una premonizione quando scelsi le gif che ho al posto dell'avatar
  8. .
    Son troppo invidioso delle possibili caratterizzazioni del pg di -Akashi, un sopravvissuto all'estrazione del demone. Non vedo l'ora di vedere come se la gioca :dappa:
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    Ahahahah, potrebbe essere un'idea Shiltar XD e poi odieremo i Mikawa assieme! Ma al piccolo Banryu dovrebbero fare il lavaggio del cervello per farlo accadere
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    Un grazie a DioGeNe per l'odio immotivato verso il piccolo Amano
    Lasciare uno studente in mano ad un jonin in preda a furia omicida dovrebbe essere considerato illegale! :zh:
    Il mio prossimo pg odierà i Mikawa, sappilo :zomg:
  11. .
    Ciao caro
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    Nessun morto? Cosa sono tornato a fare se non muore nessuno?! Febh perde colpi :noh:
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    DioGeNe e Febh, perdonate l'attesa per un post così effimero, ma si è riaperta la stagione e son rimasto segregato in battello per 5 giorni :sob:
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    Amano, Villa Mikawa, post II

    Sghignazzai nel vedere la sorpresa dei due, non che mi aspettassi nulla di diverso sarebbe stato strano il contrario in fondo, ed ancora una volta cercai di valutare la grandezza di mio padre, l'uomo che aveva avuto in dono un oggetto capace di mettere in allerta anche uno dei migliori ninja del Suono: fu invece la reazione dell'Amministratore a sorprendere me, ora così serio e risoluto da indurre un certo senso di doverosa ubbidienza proprio come fu con Luis fin dal primo momento in cui ci incontrammoPapà si era ben premurato di organizzare il viaggio, sono stato scortato fino alle porte del villaggio, non mi sarei mai sognato di passeggiare da solo fin qui portandomi dietro un simile tesoro... replicai a quel rimprovero a mezza voce, limitandomi poi a deglutire con fatica quando questi mi "invitò" a rimanere per vivere con loro gli sviluppi di quella pazzesca giornata, puntandomi in faccia la spada. Con gli occhi fissi sull'aguzza estremità dell'arma non sentii i dubbi a cui diede voce il maggiordomo, il corpo irrigidito dalla tensione ebbe anche una certa difficoltà a rispondere al comando di muoversi per seguire il duo quando questi lasciò la stanza. L'unica conoscenza del mondo ninja che avevo derivava dall'esperienza maturata con Luis nel corso dei tre anni precedenti e sostanzialmente avevo vissuto come un ragazzotto di periferia per tutta la mia vita, non ero affatto avvezzo a situazioni simili e ingenuamente avevo creduto che il tutto si sarebbe probabilmente concluso con una pacca sulla spalla, forse qualche elogio al mio coraggio per aver accettato un incarico di così alta levatura.

    Anteras spiegò allo Yakushi che l'aggravarsi delle condizioni del suo capo non era stata prevista ed al sentir parlare di bende la fronte mi si aggrottò Padre.... Ricordavo perfettamente il giorno in cui il ninja del sangue giunse nel nostro villaggio, aveva un aspetto malaticcio, gli arti ricoperti da bendaggi malmessi e sporchi eppure si poteva chiaramente percepire l'innaturale forza che muoveva il corpo flessuoso, una contraddizione che si risolveva nell'energia che bruciava nel suo sguardo, occhi pieni di vita con iridi che parevano pozze di metallo liquido incorniciati da scure occhiaie. Era chiaro che qualsiasi fosse il motivo di quell'aspetto dismesso non condizionava in alcun modo la letalità dell'arma fatta uomo.
    Venni riportato al presente quando fui in grado di osservare in tutta la sua maestosa figura l'uomo (?) più grande che avessi mai visto, l'aspetto e le movenze ricordavano una fiera ma si poteva dire con assoluta certezza che quella era una persona, almeno finché lo si incontrava in un corridoio come quello in cui ci trovavamo e non nel fitto sottobosco che circondava Oto, probabilmente in quell'ambiente mi sarebbe parso più simile ad un primate che non ad un essere umano che rispondeva al nome di Ashiro. Rimasi immobile mentre l'energumeno mi studiava alla stregua di un cane da guardia, ma non potei fare a meno di seguire ogni suo movimento con lo sguardo, curioso e leggermente intimorito dal suo fare animalesco, ma le sorprese erano ben lungi dal finire ed una volta ottenuto il "permesso" di entrare nelle stanze private del padrone di casa rimasi a bocca aperta, non tanto per le sinuose spirali di sangue che danzavano nell'etere -spettacolo a cui ero già avvezzo- , fu la quantità e l'aspetto del fluido a lasciarmi di stucco: se da una parte ero meravigliato, sapevo infatti che la massa controllabile attraverso le innate capacità dei Mikawa cresceva di pari passo con l'abilità, la consistenza aveva qualcosa di sbagliato che mi strinse il cuore, mi feci cupo in volto, ero triste ed amareggiato per un perfetto sconosciuto in un modo quasi intimo, come se appartenessi davvero a quella linea di sangue.
    Spostai gli occhi dallo strano scenario giusto un attimo, il tempo di guardare in viso l'ennesimo servitore del Garth, Ukitake, ma non dissi nulla, ero consapevole che in quel momento ero solo uno spettatore di minor importanza ed era meglio lasciare che fosse Febh a condurre i giochi, almeno finché non avesse fatto ricomparire il distratto shinobi che mi aveva portato a vivere la prima ordinaria giornata otese.


    Edited by Luis - 28/6/2016, 08:11
  15. .
    CITAZIONE (-Akashi @ 3/6/2016, 15:17) 
    Ma tu sei Luis Luis? *w*

    Unico e solo
1351 replies since 3/4/2005
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