Posts written by Ade Geist

  1. .

    Il Battesimo del Sangue

    Epilogo

    Atto VI
    Il Nono ed il Decimo



    Lo vidi. Lo vidi chiaramente: il tarlo del dubbio, il rimorso, l'onta del compromesso morale e il suicidio della razionalità. Vidi tutto questo nel restringersi violento dell'iride del vitreo mare degli occhi del mio predecessore. Vidi il nodo alla gola, vidi la voglia di parlare e la titubanza nel riuscirci. Ed infine la percepii.
    Percepii lo scalpitare dei suoi passi nervosi, delle sue membra perennemente stanche e sofferenti. percepii il suo fiato caldo, alimentato dal turbinio di emozioni contrastanti che vorticavano dentro di lei, in completo contrasto col frigido inverno che sapeva manipolare, corrompere l'aria incensata dalle ceneri dell'attentatore ignoto. Ed infine, mentre l'elmo cambiava lente attraverso un breve afflusso di chakra nel D-Visor, la vidi attraverso la visione periferica espansa donatami dalle lenti Fish-eye che si erano appena sostituite alle Fotocromatiche, solcare su una tavola gelida il pubblico che la separava da suo padre. In volto un'espressione di terrore, dovuta forse al fatto che non fosse stata in grado, fino a quel momento, di discernere quanto stesse accadendo al centro della calca. Che temesse per la vita di suo padre, per l'incolumità dei kiriani o per la salute del Mizukage? Una domanda banale di cui ogni figlio sa la risposta, anche quelli prole di padri fuggiaschi.
    Non mi intromisi in quello scambio. Avevo già espresso quello che pensavo su quella situazione, facendo comunque il passo più lungo della gamba - e tanto mi era bastato. Ascoltai, immobile ed attesi. La giovane kunoichi manipolatrice dell'acqua e del ghiaccio, terminate le eufemisticamente accoglienti parole riservate al padre, fece alcuni passi verso di me, sostenendo il mio sguardo. Ovviamente approvavo il suo comportamento. Percepii però qualcosa, quando si voltò, posizionandosi al mio fianco e fronteggiando la rossa Dragonessa ed il suo Ryuukishi: un tremito, un vacillare della volontà di Jukyu, un lieve passo indietro nel suo cammino verso il potere assoluto. Portai il volto a tre quarti, osservandola di sbieco ma non diedi troppo peso alla questione. Era inesperta: dovevo concederle l'essere vittima del richiamo della luce.
    A quel punto, Itai riprese parola. Se questo è ciò che bisogna fare per tornare, allora, lo faremo Kensei. Dammi solo una data ed un luogo, sarò lì. disse, mentre la pupilla dei suoi occhi era ormai già completamente dilatata, in estasi alla visione della figlia. È questo. Replicai io. Riceverai una missiva quando tutto sarà pronto. Fino a quel momento potrai alloggiare alla tua vecchia casa. Manderò qualcuno a metterla a posto. Sarà pronta prima di sera. Feci un passo indietro, portandomi dietro Jukyu, quasi come a voler raffigurare la figura oscura che si allungava dietro di lei. [Immagine] Andiamo. Abbiamo alcune questioni da risolvere.


    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.
  2. .

    Bambino Smarrito


    - 6 -



    Ok, ok. Non sembra solo un topo, È un topo! Certo, un topo strano visto che sta su due zampe e parla ma tant'è ... Noroi sembra rimanere abbastanza calmo e risponde alle mie domande ed affermazioni con la mia stessa aria di sfida. È furbo ma non posso certo continuare a giocare a chi è più edgy con le fiamme che divampano dietro di noi.


    Non mi pare ci sia troppo tempo per perdersi in chiacchiere. Per chi lavoro, come so cose, come faccio ad essere così attraente e tenebroso ... facciamo che ti spiego tutto a situazione risolta, che dici?

    Anche se sembra che per il momento si faccia andare bene la cosa, Noroi cerca di fregarmi distogliendo la mia attenzione sul topo che si porta dietro. Per fortuna che non sono proprio del tutto scemo.



    Hey, non cercare di fregarmi! Non il ratto che si fingeva per lui, quello con cui hai fatto quel gran casino alla taverna.

    Uso le giuste parole e smette di fare il finto tonto. Dopotutto credo senta che il pavimento sotto di noi sta iniziando ad essere bello calduccio. Dice che mi dirà tutto una volta lontani e salvi. Annuisco. Ci posso stare. Inoltre non vuole essere collegato in nessun modo a me. Mi domando perché. Faccio spallucce ed annuisco di nuovo.
    Inizio a spiegargli come funziona il chakra adesivo parlando piuttosto velocemente. Dopotutto, la puzza di pollo che il palazzo potrebbe emettere potrebbe anche essere dovuta al mio corpo allo spiedo, se non mi muovo. Lui manda gli occhi al cielo. Se vuole posso anche a gettarlo direttamente di sotto e vedere se sopravvive! Cerco di non dare peso alla cosa e concludo. Lui mette le mani nella posizione del topo e prova ad utilizzare il chakra adesivo sul posto. Saggio ma non abbiamo molto tempo a disposizione. Inizio a guardarmi a destra ed a sinistra.
    Rido. Ha impastato troppo chakra ed è finito culo all'aria. Alzo l'indice e sto per sfotterlo dicendogli "te l'avevo detto!" ma mi trattengo. Non posso deconcentrarlo, ha delle informazioni che mi servono ed io voglio andare via alla svelta. Se devo lasciarlo lì, lo farò solo all'ultimo istante disponibile.
    La puzza di fumo si fa insopportabile, Noroi se ne rende conto. Ingoia il rospo e sale sul cornicione. Non aspetto un secondo e faccio strada. Cerco di tenere un occhio fisso su di lui ma anche io mi devo concentrare per non finire spappolato quindici metri più in basso. Lui sembra non badare minimamente a me, vuole farcela da solo, gli si legge negli occhi. Infatti impreca contro se stesso, dopo aver già imprecato contro i Kami prima. Ha una lingua discretamente lunga, per lo meno per il turpiloquio.
    Aumento il passo e qualche istante prima di lui giungo a terra. Tiro un sospiro di sollievo, girandomi, per non far vedere che anche la mia tensione era alle stelle.
    Noroi si esalta leggermente, rivolgendosi al topo. Io noto con la coda dell'occhio una decina di persone non molto affabili che si avvicinano ... poi aumentano il passo ed iniziano a correre. VIA!
    Il corpo scatta immediatamente ma una violente ondata d'aria mi fa girare di scatto. Akate, il topo compagno di Noroi, ha lanciato una cartabomba per darci alcuni metri di vantaggio. Di certo non perdo quell'occasione!
    Mi fiondo dietro di lui ed inizio a seguirlo. Non è un tipo che dà per scontato le cose che impara: salta verso il muro del palazzo sulla cima del quale lo aspetta l'amico roditore e, fermandosi a mezz'aria con i piedi, come se aderisse al muro, fa un altro salto, prima di prendere a correre appoggiandosi alla grondaia lì presente. Hey, ma quella è la mia tecnica! [Immagine] Ed essendo la mia tecnica, non posso che fare lo stesso. Uno scarsissimo salto e poi il chakra adesivo per camminare lungo la parete. Non faccio altri salti, non ne sarei capace. Questa volta, comunque, voglio cercare di non toccare la grondaia. Dopotutto, non posso mica essere da meno rispetto ad un tipo che va a giro con un topo, no? Allora, concentrato, muovo un piede dietro l'altro. Ormai è quasi naturale per me.
    Raggiungiamo la cima del palazzo. Noroi ed Akate mi guardano. Il ragazzo con la bocca coperta mi dice che parleremo una volta al sicuro. Ben venga. Ma hey, non correre così o non ti sto dietro! Mi fiondo dietro di lui ma per quanto corra, gli sono sempre molti passi indietro.
    Riesco a non perderlo di vista, nonostante ormai abbiamo saltato già qualche tetto. Vedo qualcosa arrivare nella mia direzione ... è troppo veloce, non riuscirò mai ad evitarla! Una tegola mi si schianta in fronte, facendomi girare la testa mooolto velocemente. Mi porto le mani subito sotto il ciuffo. Ho un grosso taglio. [Ferita] Perdo il ritmo e vacillo, arrivo quasi a cadere. Mi appoggio con le mani sulle tegole e quasi inciampo. Con un po' di forza di volontà mi do una spinta e riacquisto precariamente l'equilibrio. Vedo tutto sfocato. Parte una seconda tegola, questa volta la vedo in tempo. Vola all'altezza delle gambe, più bassa questa volta. Mi coordino col salto sul prossimo tetto e riesco ad evitarla grazie ad un piccolo impasto nelle gambe. [Schivata] Riacquisto un po' la vista, riesco a rendermi conto, davvero, di cosa sta succedendo. La testa sembra fermarsi e l'equilibrio tornare alla normalità. Mi rendo conto che quel coglione sta usando ancora il chakra adesivo ed è il movimento delle sue gambe a tirarmi contro le tegole da tetti delle case che stiamo saltando.



    Stupido ritardato! Smetti di usare il chakra adesivo! Non serve a nulla! Pensa a flettere meglio le gambe e, se serve, fare una piccola capriola. Mi stai tirando in faccia le tegole delle case!


    Grido infastidito. Non capisco se non mi ha sentito, se lo sta facendo di proposito, o se è davvero stupido. Altre due tegole, quasi consecutive, scattano dietro di me, questa volta all'altezza del busto. Sono troppo veloci, anche se le ho viste partire, quindi la cosa migliore è ... attaccare? Estraggo rapidamente i due kunai che ho legati dietro la schiena e con un unico, fluido, movimento, li lancio il direzione delle due tegole, cercando di deviarne la traiettoria. Il primo kunai colpisce la prima delle due tegole, deviandola verso l'alto e facendola ruotare su se stessa, prima di cadere qualche metro indietro. Il secondo kunai, però, colpisce soltanto di sbieco l'oggetto! Ora, la tegola mira roteando sul suo asse verticale, al centro del mio petto. Concentro ancora chakra nelle braccia e le porto davanti a me, irrobustendole. La tegola mi colpisce, tagliandomi un po' a destra ed a sinistra ma, di fatto, lasciandomi abbastanza illeso. [Schivata, Azione e Parata]
    Un ultimo salto, una capriola ed i due si arrestano. Siamo su una sorta di catapecchia. Il topo e il suo amico guardano con fare sognante e rammaricato la colonna di fumo che si erge dagli uffici di Kuwabara. O meglio, da quelli che erano gli uffici di Kuwabara. O meglio ancora, quell che era Kuwabara. O megl- vabbhè, ci siamo capiti. Mi chiedono cosa voglio. I miei occhi si spalancano tra l'esterrefatto ed il furente. Mi ha preso a sassate fino ad un minuto prima, almeno una domandina sul sangue che mi sgorga dalla fronte potrebbero farla. Sto per urlare ma ritiro il fiato dentro i polmoni. Faccio un lungo sospiro e mi calmo. Metto su il mio miglior sorriso.

    Da dove cominciare ... ah, giusto, da Kamakiri - così mi hai detto che si chiama, il tuo amico, sbaglio? Dov'è adesso? Cerco di rimanere tranquillo. So che avete fatto un bel casino in un locale l'ultima volta ... lavorate per la stessa persona? Se mi risponde di no, gli chiedo per chi lavora il mio obiettivo. Sai perché adesso sta facendo casino da solo? Mi fermo un attimo. Ho un'idea. In realtà potresti evitarti tutto questo tedio e pordarmi direttamente da lui. Sarebbe molto più facile, non credi?












    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tekken × 2
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 3
    • Accendino × 1
    • Kunai × 2

    Note

  3. .

    Armistizio

    Capitolo Tre

    Atto V
    Ceneri e Promesse



    L'insopportabile calore che proruppe dal corpo di Itai, alimentato dai nostri poteri congiunti, illuminò la piazza al punto che tenere gli occhi aperti per gli astanti fu quasi impossibile. Il meccanismo automatico di protezione oculare di cui era fornito il mio speciale D-Visor scattò, oscurando le lenti dell'Elmo e prevenendo possibili, ulteriori, ferite permanenti.
    Quando il chakra smise di strabordare dai nostri corpi come un fiume in piena, la fiamma del katon di Itai affievolì lentamente fino a spegnersi. Un istante dopo iniziò a nevicare. I bambini giunti ad osservare l'incontro tra i due Kage iniziarono a tirare le gonne delle loro madri, le braccia dei loro padri, a battere con le mani sulle spalle e le schiene dei loro compagni, estasiati da quell'avvenimento così contrastante con ciò che era appena successo. Quando la neve giunse a terra, però, non ci volle che un momento, per i presenti, per realizzare che non si trattasse di candidi fiocchi di neve quanto, piuttosto, di ormai tiepide, scure, ceneri. La gioia sul volto del bambini scemò leggermente, dubbiosi sulla natura di quella peculiare neve ma incapaci di rendersi conto che si trattasse, piuttosto di membra ed ossa umane ridotte a nonnulla.


    Un uomo, tra la folla, più di ogni altri, tentò una corsa verso il centro per poi essere fermato, atterrito e basito, da Hideo. Era evidente, dal tremore della luce nei suoi occhi, dal suo fissare, sgomento, il cielo, che lui sapesse cosa era appena successo. Il primo istinto fu quello di allungare la sinistra, disarmata, verso di lui, con le dita contorte in una morsa volta a strangolarlo a distanza, grazie alla mia Hoshoku no Jutsu: c'era tuttavia troppo pubblico. C'erano troppi bambini, troppi innocenti che non potevano, che non dovevano vedere l'esecuzione sommaria di una persona che, ai loro occhi, non sembrava altro che un vecchio claudicante. Prima che il chakra fluisse dal mio tantien, quindi, la morsa della mia mano si mutò in un dito, l'indice, inquisitore. Gli occhi si mossero su Hideo, mentre la mano continuava ad indicare l'anziano. Portalo via. Fate quel che dovete. Tuonai. I due shinobi, coi loro nuovi ruoli da poco ricevuti, avrebbero dovuto mettere in pratica quanto guadagnatisi. Le segrete di Kiri e la stanza degli interrogatori attendevano un anziano uomo con ormai più nulla da perdere. [Note]
    Juudaime Itai mi chiamò, riportando la mia attenzione sul nostro incontro. Sono pronto a tornare a casa. Ero e rimarrò, una spada al servizio di Kiri. E così dicendo slegò dalla sua cinta il fodero di quella che riconobbi essere Nishikigoi, l'unica delle Sette mancante all'appello. Restituisco questa spada alla Nebbia, così tu possa farne ciò che il Mizukage deve fare. Presi l'arma con due mani e la portai verso di me, prima di attivare il braccio sinistro ed il suo meccanismo interno, che restituì un peculiare rotolo da richiamo, molto piccolo e compatto, tanto da entrare nel mio avambraccio protesico, appunto. Presi la spada con una mano e, tirando il rotolo, lo aprii, inserendovi all'interno l'arma dei sette spadaccini leggendari della Nebbia. Ti ringrazio. Dissi soltanto, senza far trasparire alcun pensiero. Poi, però, il tono e l'argomento di Itai cambiarono improvvisamente. Ho saputo della carica di Jukyu, Kensei. Come padre, ne sono orgoglioso. Eppure, conosco mia figlia, anche se lei fa finta del contrario. La conosco meglio di quanto lei stessa crede di conoscersi. Il peso la schiaccerà, almeno non finché non avrà l'animo libero da quel dolore. Disse il Nara, con una profonda preoccupazione nella voce. Non saremo né io né te a scegliere il suo destino, Itai. Replicai, con una sincera fermezza. Anche io, dopotutto, sapevo che cosa significava vivere lontano o escluso dalla vita di un figlio; io che avevo più volte creduto di averlo perso.
    C'è del potenziale in lei e questo lo sai benissimo. Come riuscirà a manifestarlo, però, è soltanto una sua decisione.
    Lapidario, dissi ad Itai quel che forse non voleva sentirsi dire. Se la figlia avesse scelto di stare con lui era una decisione che spettava soltanto a lei ed io non mi sarei intromesso in alcun modo.
    Dici di essere una spada al servizio della Nebbia ... ritornai sul reale discorso per cui entrambi stavamo lì, uno dinnanzi all'altro. ... ma le attuali spade al servizio della Nebbia, i veri shinobi di Kiri, hanno dato il loro sangue, il loro sudore, il loro cuore per questo Paese. Tu hai una storia pregressa, una nobile storia, ma che, alla luce della grandezza che la Storia ci chiama a fronteggiare, è poca cosa. Lo guardai fisso negli occhi. Perché io possa anche solo pensare di accettare la tua richiesta, Itai, tu devi diventare un vero kiriano. Feci una pausa. Sapeva ciò che stavo per dire. Dovrai sottoporti al rito della Nuova Nebbia di Sangue con me. Dalla folla, un soffocato boato si levò per un istante. Se sarai degno, avrai ciò che chiedi.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.
  4. .

    Il Mostro che dorme nel Profondo

    Capitolo unico

    Atto III
    Eco lontane di passate disgrazie



    Un leggero sbuffo, malamente riprodotto dall'aria che, di traverso e sibillina, s'insinuava nel modulatore vocale dal naso, fu quello che Itai sentì dopo le sue parole. Se il Sanbi forza una trasformazione, non sarà il Genin che affronterai. Vorrei tanto che fosse così semplice, ma purtroppo la realtà è che se dovesse perdere il controllo, sarà molto peggio di quanto tu creda. Disse Itai, con una certa tristezza nella voce. Diversi anni fa, addestrai un Genin di Oto, Jyazu Yama, era il Jinchuuriki dell'Hachibi. Non era un vero e proprio mio allievo, ma riuscii a spiegargli qualcosa su come utilizzare il potere del Demone. Era, tuttavia, un sociopatico che dopo qualche anno scappò e prese in ostaggio un intero piccolo villaggio, stuprando ed uccidendo quanto più possibile. Io ed altri tre Shinobi di Oto riuscimmo a localizzarlo e lo sopraffeci abbastanza facilmente, ma l'Hachibi, pur di non essere nuovamente imprigionato nella reliquia che ci portammo dietro distrusse il suo Jinchuuriki e si liberò. Morirono due persone per riuscire a sigillarlo nella nuova Jinchuuriki. Una storia strappalacrime, quella del Kage, che metteva, tuttavia, in luce principalmente la sua incapacità nel gestire qualcosa di realmente pericoloso. L'animo gentile, buono, che aveva da sempre caratterizzato Itai era stato, ancora una volta, la sua rovina. Per un sadico scherzo del destino, adesso anche sua figlia rinnegava le virtù tramandatele dal padre, convertendo l'amore e la mancanza dello stesso in una spirale autolesionista di odio e rabbia che alimentava la fiamma inestinguibile del suo ardente dolore. Ma non espressi niente di tutto ciò al mio predecessore. Non era il momento, doveva rimanere concentrato. Ci sarebbe stata altra occasione. Ma sei ben preparato, Mizukage. Per cui altro non possiamo fare che procedere. Concluse poi, prima che riuscissi a prendere parola. Qualcosa, comunque, volli aggiungere in ogni caso. Se le cose dovessero andare male ... la voce, atona e distante come al solito indugiò sulle ultime parole di quella frase tronca, con la pausa che assunse così un tono ancor più disturbante e sospeso di quanto l'atmosfera già non trasmettesse. ... avremo una sfida degna di due kage. conclusi, ancora una volta privo di ogni emozione. Era quasi una sfida, un monito, forse, addirittura, per Itai. Non mi sarei tirato indietro per nulla al mondo. Non avevo ceduto quando, con le budella tra le mani ed il viso intinto nel chakra acido del Mikawa, mi ersi sopra il corpo svenuto di Diogene; non avrei ceduto davanti ad una cozza occhiuta e una blatta con le ali.
    Estrarre il Bijuu sarà faticoso, Kensei. Dobbiamo fare in modo che il chakra del Sanbi venga indirizzato verso la reliquia con precisione. In genere sarebbe stato meglio avere almeno un altro paio di Jonin a disposizione. Ma per fortuna, hai me. Riprese Itai, con gli occhi che facevano su e giù tra la reliquia ed il corpo privo di sensi dell'eterno genin della Nebbia. Una flebile luce avvolse l'ex-kage, col suo corpo che diveniva carico di chakra ed energia. Il Nara si allungò verso Ryuu, toccandolo e instillando in lui un po' di quella luce angelica che risplendeva sulla sua candida pelle; poi, allungò le mani verso il sottoscritto. Tutto quel bagliore mi portò istintivamente a volermi ritrarre, lucifugo, ma resistetti, facendo leva, con tutto me stesso sulla mia ferrea volontà. Il chakra della Jishin no Jutsu entrò immediatamente in sincronia col tantien della Stella: in un attimo sentii un'infinità di forza, vigore e chakra irrorarmi il corpo. Una sensazione così piacevole e rigenerante che, istintivamente, detestai e tentai di aborrire. Digrignai i denti sotto l'elmo, strinsi le unghie nel guanto nero della destra, pizzicai la gamba metallica in un gesto profondamente inconscio con l'Arto Superiore della Giustizia. Ma, in un attimo, nonostante i miei tentativi di rifuggire tutto ciò, fui altrove. Lontano. Durò soltanto un istante: immerso fino alle ginocchia nell'eterna umidità del mio mondo interiore, la Yakusoku, immensa, mi scrutava dietro la sua candida maschera d'avorio. Muta, taciturna, non fiatava. I suoi occhi, tuttavia, mi giudicavano. Mi parlavano di ogni cosa accaduta a Kiri, mi parlavano di ogni cosa avrei dovuto fare. Il fardello del comando, il fardello di un'anima divisa e perennemente in guerra con se stessa. Ma non avrei mai distolto lo sguardo. No, non mi sarei piegato al giudizio afasico degli antenati e dei posteri! Avrei plasmato il mondo intorno a me con la sola forza, con la sola intensità dei miei itterici occhi che rilucevano cremisi dietro la fessura dell'Elmo. Poi, dal profondo della mia anima, quasi dall'abisso delle memorie dimenticate, un urlo straziante e familiare sovrascrisse i miei pensieri. Lo percepii. Un brivido, un tremito. Qualcosa, qualcuno, si era svegliato e, dolorante, stava arrancando nel baratro della mia anima.
    I miei occhi si spalancarono. Davanti a me, il Mizukyio stava sollevato quasi a mezz'aria, con gli arti rigidi e la schiena inarcata innaturalmente. Sopra di lui un denso globo d'acqua vorticava nefasto. Mi ero distratto o ero stato distratto? Strinsi la Yakusoku nella destra e provai a irrorarla di chakra per eseguire la Ninjutsu-kai. Ma fu tutto inutile. Prima ancora che riuscissi a convogliare le energie nel corpo, una sorta di tentacolo di chakra si scagliò contro di me. Non potei niente. In un attimo, quel chakra mi avvolse, stritolandomi come soltanto una gigantesca bestia marina poteva fare. Non riuscivo a muovere le braccia, cinto all'altezza delle spalle da quel tentacolo fluorescente d'energia. Digrignai i denti ed urlai in direzione del Nara che, nel frattempo, aveva provato a frapporsi tra me ed il globo luminoso, senza risultato alcuno. Tuttavia, il mio grido fu privo di suono. Volevo gridare ma non ci riuscivo. Volevo muovermi, ma non ci riuscivo. Sembrava che qualcuno mi impedisse di usare il mio stesso corpo!
    Poi lo percepii, lo sentii. Quasi come un caldo abbraccio, percepii ... qualcosa. Non era solo fuori di me, non mi stava solo stringendo, era intrusivo, deviato, intimo: era dentro di me.
    D'un tratto, cadde l'oscurità.
    Sentii il peso dell'acciaio che portavo sul corpo scomparire. Sentii le mie gambe, il mio braccio destro. Le mani andarono sul volto che, pur sembrandomi anonimo, sconosciuto, inedito, mancava delle aberranti cicatrici, della pelle ustionata, delle orribili deturpazioni di cui soffrivo. Poi sentii il calore. Sentii l'agghiacciante rombo dei tuoni che devastavano il panorama dove mi trovavo. Aprii gli occhi. Davanti a me c'era un mondo in fiamme.


    I miei polmoni erano intasati dallo zolfo e dalla polvere che ovunque aleggiava. Le nuvole nere oscuravano un sole che non c'era. Davanti a me si snodavano per interminabili spazi, infiniti serpenti di lava, che, sinuosi nelle loro anse, ardevano in quel mondo morto. Non ero nel mio mondo interiore. Era forse il contrario del mio mondo interiore, quel luogo. Poi, d'un tratto, tra le nuvole cineree riuscii a scorgere una figura conosciuta: qualcuno che non poteva essere lì, dato che era altrove, eppure, c'era. Lo percepivo. Era davanti a me, infatti. L'eterea sagoma dal Drago Nero dell'Odio, evanescente, svolazzava davanti al mio naso. TU ... COSA HAI FATTO ... COSA HAI PORTATO QUI ... Disse Koutsu, con un tremito simile a quello che Itai, in precedenza, aveva mostrato. Non ho neanche idea di dove siamo. Risposi io. Non avemmo tuttavia tempo per discorrere ulteriormente. D'un tratto, in quelle fiamme eterne, in quell'imperitura arsura figlia dei più deviati kami, iniziò a piovere e dal cielo, uno squarcio azzurro presagì quello che doveva essere chiaro da subito ma che non potevo affatto prevedere con lucidità. ADESSO, MIZUKAGE, CI DIVERTIREMO. Una voce ruppe l'atmosfera vulcanica, accompagnata dal lieve ticchettio delle gocce di pioggia che rimbalzavano e si dividevano lungo le insenature nella roccia. Strinsi la mano sulla Yakusoku. Chiunque tu sia, io sono pronto. Allargai le braccia, come ad incitarlo ad attaccare. La sinistra, poi, prendendo una goccia di sangue dal manico della Yakusoku, incise rapidamente altri vari sigilli sul mio corpo. [Tecnica] Questo sarà un giorno ricordato a lungo.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.
  5. .

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VII
    Antitesi a confronto †


    La giovane Kunoichi da poco ritrovata sapeva dosare le parole; sapeva quando esprimersi accoratamente e quando, invece, doveva ascoltare. E ciò mi fu palese dall'istante in cui mise piede nell'ex-ufficio del padre, adesso mio. Il dolore che aveva costellato la sua vita l'aveva resa più matura dell'età che dimostrava, l'aveva resa inconsciamente più saggia, più ben disposta verso tutto ciò che il mondo potesse offrire. Ciò trasparì perfettamente da come rispose al mio lungo e pedante monologo sulle visioni geopolitiche che avevo adoperato per guidare la nuova Kiri, la kiri post-accademica: precisa, concisa, marziale e col giusto spirito da martire.
    Etsuko, dal canto suo, si dimostrò l'uomo che avevo scelto. Benché non potessi ancora sapere fin dove la sua fedeltà al sottoscritto, più che a Kiri, potessi spingersi, lo ritenevo uno shinobi estremamente brillante e capace. Le nostre visioni, definibili per molti versi antitetiche, potevano quasi considerarsi complementari in quell'assurdo giochi di pesi, doveri e misure. Era il contraltare davvero perfetto alla mia inflessibilità; il volto pubblico di Kiri: serio, elegante e, apparentemente, diligente. La mano destra, appunto, quella che agisce alla luce del sole, nel modo più consono e fruttuoso. Hai carta completamente bianca. Dissi, non riferendomi chiaramente a ognuno dei due ma anzi, chinando il capo su un piccolo foglio di carta nero mentre la penna ancora sanguinante del Nono scriveva alcune brevi righe. Puoi agire con Konoha nel modo che ritieni più opportuno, Etsuko. Farai le mie veci. Asseconderò qualsiasi decisione tu prenda e farò ciò che mi dirai. La mano si muoveva con rapidi solchi, disegnando lettere spigolose in un corsivo sicuro ma tormentato. La calligrafia risultante era stranamente armoniosa ma in taluni punti oscura, confusionaria. Puoi andare al Fuoco, se vuoi; o puoi invitare il fuoco qua. Ciò che ti chiedo è soltanto di essere messo a conoscenza delle cose con il dovuto preavviso. La destra si allungò verso il piccolo blocco di cera che tenevo sul lato destro della scrivania; ne tagliai un pezzo, facendolo cadere in una sorta di mortaio in pietra. Una piccola scintilla generò una fiamma blu da della cartaccia, che, posta sotto al mortaio, scaldò la cera. Chiusi il foglio nero su se stesso, prima la metà superiore del foglio fino al centro, poi l'inferiore. Feci colare una goccia di cera dove i due lembi di carta si toccavano, chiudendo la lettera, e con l'indice della sinistra la fissai alla lettera. Alzai poi il capo. Quando sarai pronta, apri questa lettera e riportamela. Allungai l'epistola a Jukyu. [Note] Vi ringrazio di aver presenziato quest'oggi. Potete andare. Così dicendo, alzandomi, li accompagnai alla porta.

    Il Duo del Reietto
    In arrivo post "Un Grido nel Freddo" †



    Non badarono a ciance i due eredi del Saggio delle Sei Vie: il più anziano, nonché Primario di Kiri, non attese un singolo istante per muovere la sua lingua arroventata e, sembrava, stizzita. Il ragazzino della Mano Grigia, qui, mi dice che il Biondino Infame, o Momin, se preferisce Mizukage-sama, è vivo e vegeto. Spero che Kiri stia facendo qualcosa per risolvere questo problema, giusto? Mi aggiustai leggermente sulla sedia. Purtroppo le informazioni riguardo l'ubicazione del vero Momin sono ancora sconosciute. Esordii. Dopo quanto successo ad Azumaido, soltanto il tuskur di Munkeke ha accettato l'invio di un piccolo contingente di shinobi kiriani a difesa da eventuali infiltrazioni di pedine del Reietto. Le mie parole erano calme e lente ma i due avrebbero percepito una certa mollezza nelle stesse: era evidente che anche io non ritenessi quella situazione soddisfaciente, figurarsi sufficiente per i nostri scopi. Da quanto emerso a Kotetsu Sakura, prima, e a Azumaido le volte successive, ovvero quella dove la Mano Grigia qui presente ha risvegliato i suoi poteri e quella che ci ha visto tutti coinvolti col Culto dell'Apocalisse Gelida e Shimo, Momin sembra in qualche modo presente sull'Isola. La questione era davvero complessa e le informazioni in nostro possesso troppo poche. O almeno, quelle in possesso ai miei sottoposti. Sappiamo, infatti, che Momin riusciva a veicolare il suo volere anche prima che fosse risvegliato dal sopore al Tempio del Gelo, quindi possiamo ipotizzare che riesca a farlo tutt'ora, a prescindere dal fatto che ora disponga o meno di un corpo. Ma come si può battere qualcuno che non si può trovare? Dandogli un motivo per uscire allo scoperto. Mizukage, la domanda di Fudoh è stata parecchio diretta.. non sarò da meno quindi. Mi è parso di capire che le abilità che ho risvegliato ad Azumaido dopo aver incontrato Momin siano molto simile a quelle che anche lui utilizzava quando è stato incontrato da Youshi e Fudoh... di cosa si tratta? lei conosce questo potere? Quando Hideo parlò, il mio volto coperto dall'Elmo si mosse verso di lui, coi miei occhi che passarono a fissarlo. È sicuro che io continui ad usarlo? Da quel che ho capito Momin teneva in scacco un intero villaggio e, dopo aver iniziato a capire come funzionano gli oggetti che ora posso creare, penso anche di poter immaginare il modo in cui a schiavizzato tutte quelle persone.. non sta facendo la stessa cosa con me? se fossi in suo controllo sarei un pericolo per tutta Kiri.. io, come membro della Mano Grigia non posso permettere in primis a me stesso di mettere a rischio i nostri concittadini. Tacqui, continuando a fissarlo. Era travolto dai dubbi, dalle ansie e dalle paure che già aveva esternato ad Azumaido. Le parole di Minarai sono state più che puntuali sull'Isola Gemella di Genosha, shinobi. Se Momin ha creato un legame con te, tu sei l'unico che può aiutarci a trovarlo. Le mie parole erano probabilmente un pesante macigno per la Mano Grigia. Da quello che ho potuto vedere, tu sei in grado di usare i Ricevitori di Chakra, uno dei poteri del Saggio delle Sei Vie, esattamente come Fudoh è in grado di utilizzare lo Shinra Tensei, un altro dei poteri del Saggio. Tuttavia Momin non fa solo questo: Momin si spinge ai limiti stessi della Tecnica Proibita; i cadaveri del Mondo Eretico, infatti, non hanno una propria volontà: come il Reietto riesca a concedergliela, a disattivarli a piacimento, rimane ancora un segreto per noi. Feci una pausa, cercando di raccogliere le idee ma fui incalzato. Lei è ancora entrato in contatto con Momin dopo quel giorno ad Azumaido? Sa dove poterlo trovare? Lasciai che il silenzio si riformasse alcuni istanti. Io non avevo più incontrato Momin dopo Kotetsu Sakura ma le poche parole che ci eravamo scambiati avevano promesso l'un l'altro qualcosa. Sembrava, tuttavia, che il suo modo d'agire non mi permettesse di mantenere la mia parola. No. Io non ho mai incontrato Momin. Dissi. Piuttosto, riguardo cosa ci eravamo detti ad Azumaido... mi alzai dalla sedia, gettando la mia oscura ombra sulla stanza e sul Genin. Hai pensato a come non essere un ninja patetico e inutile? [Note]



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
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    Edited by Ade Geist - 2/4/2024, 19:35
  6. .

    L'Ora della Redenzione

    Capitolo Uno

    Atto V
    Giustizia Sommaria
    [Note post precedente]
    [Ore 13.10]




    Il Clone del Secondo Fratello si fece avanti con un sorriso sornione e pacato, come se niente potesse disturbarlo. Questo, a quanto pare, non piacque al boia. Non immischiarti in affarti che non ti riguardano, Shun. Gli rispose, quando lui provò ad offrire i suoi servigi. Voleva fare altro il giovane Daisetsu ma il lento e claudicante incedere di una donna attirò l'attenzione di tutti i presenti: nonostante la figura esile, erosa dal periodo di stenti, il volto riluceva di eleganza e modestia; la carnagione chiara, macchiata dall'inedia e dalle lentiggini che le incorniciavano il viso, donava alla donna un'austerità serafica che trascendeva la miseria. Infatti, con una fierezza incontrollabile, la bocca s'aprì scagliando parole al vetriolo, raddrizzando e rinvigorendo con lo spirito l'incedere incerto: Certo che non vuoi che si immischi, tu non vuoi la verità, tu vuoi picchiare Kotaro per farci andare via. Perché sei un bruto idiota che si preoccupa del suo orticello quando il Villaggio attorno sta andando a fuoco! Disse la donna all'aguzzino, sfidandolo, in pubblica piazza. La risposta dello stesso fu fisica, non verbale e vide la verga che teneva nella destra alzarsi minacciosa. L'uomo legato al palo gridò contro il suo boia, intimandogli di fermarsi ma non poteva fare niente. L'unico che poteva davvero imporsi era Daisetsu. Quando il bastone si mosse verso la donna, egli la prese per un braccio, tirandola verso di sé e togliendola dalla traiettoria del colpo. [Azione] Il Secondo Fratello non agì per compassione ma per mero utilitarismo: se da una parte era vero che il boia potesse rappresentare i potenti, dall'altro era altrettanto plausibile che inimicarsi la massa immediatamente, alla propria prima apparizione, potesse rivelarsi controproducente. Optò dunque per un approccio intermedio. Non c'è bisogno di tutta questa violenza. Guardò la donna. Dico bene? Le aggiustò le vesti, prima di allontanarla leggermente da lui e dal boia, come a volerle chiedere di tornare al proprio posto. L'imputato è l'uomo qui presente. Se deve pagare per i suoi peccati, lo farà e tutte le persone in questa piazza lo avranno come monito per il loro comportamento futuro. Annuiva mentre parlava, come a voler cercare il consenso di tutti i presenti. Se mi lascerai fare, tu avrai la tua confessione, loro avranno la loro dose di giustizia ed io, finalmente, potrò parlare col tuo capo. Che ne dici? Fece l'occhiolino al boia. Se anche questo secondo tentativo non avesse avuto fortuna, Daisuke si sarebbe mosso con più fermezza. Oh, e va bene, se proprio insisti ... con uno scatto sicuramente troppo veloce per le possibilità del boia, almeno a giudicare dal colpo che aveva sferrato in precedenza, il Secondo Fratello si sarebbe avvicinato per afferrargli e stringergli la faccia col palmo della mano destra. Se fosse riuscito ad afferrarlo, contemporaneamente, avrebbe utilizzato l'Interrogazione Mentale per scoprire quale fosse la situazione politica in quel paese, perché si stesse facendo pubblica gogna di quella persona e dove fossero i più alti vertici del paese o le persone in carica in quel momento. [Azione e Tecnica]
    Nel frattempo, gli altri fratelli e sorelle, oltre alla Hakushaku, si stavano muovendo nell'ombra per scoprire i dettagli di quella situazione.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
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    Statistiche Secondarie
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    • Concentrazione: 700
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    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
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    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

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  7. .

    Scorta e Preparazione

    Capitolo Quattro

    Atto VIII
    La Nave



    Non risposi all'osservazione d'Etsuko. Non dissi una parola. Dopotutto, la sua domanda retorica era piuttosto eloquente ed io, in cuor mio, soprattutto dopo quanto accaduto anche all'Abete, ero sempre più certo che la stabilità mentale ed ideologica del più forte spadaccino di Kiri ormai fosse poc'altro che un ricordo. Di Akira, purtroppo, non ci si poteva più fidare. E con quella situazione, ne ero conscio ormai da tempo, si sarebbe dovuti scendere a patti molto presto.
    Il lavoro dell'Akuma, poi, fu eccellente: non dovetti preoccuparmi di alcunché se non quanto avessi già detto. Non furono necessari chiarimenti, non fu necessario un singolo dettaglio aggiunto. Eccellente. Dissi io, quando anche i miei occhi furono ingannati da quelli dell'eccentrico kiriano. Rimaniamo su questa rotta. Non ci vorrà molto prima che qualcosa non vada per il verso giusto. Conclusi, poi, congedandomi.
    Fu soltanto dopo qualche ora che venni richiamato dai miei alloggi. Un messo venne a comunicarmi l'avvistamento di una nave all'orizzonte. La sua velocità sembrava presagire un contatto imminente e la traiettoria rettilinea con cui giungeva lasciava poca interpretazione al fatto che volessero intercettarci. Non potevamo, dunque, pensare di scappare o aggirarli in qualche modo: ormai eravamo nella loro rete.
    Ero già profondamente immerso nei miei pensieri e dovere, nella consapevolezza che chiunque avesse rapito Itai, Meika e Yogan dovesse essere qualcuno dalle capacità estreme e che, quindi, probabilmente, avrebbe richiesto da parte mia una totale concentrazione e dedizione. Ma niente avrebbe potuto fermare la mia inincrinabile volontà. Così, tornai sul ponte della nave.
    40 ninja in tutto… di diversa potenza… uno scontro sarebbe da evitare, per non parlare del cucciolo sotto l’imbarcazione. Disse Etsuko, non appena mi vide giungere. Annuii, facendogli capire che quanto gli avessi detto alcune ore prima continuava a valere: sarebbe stato a lui fare gli onori di casa, io ero impegnato a dissimulare il chakra dei presenti. Mi allontanai, prendendo posto verso il parapetto della nave più vicino, così da rimanere in ascolto quando fossimo stati abbordati. E non dovemmo attendere molto. Sia lodato il cielo vossignoria… abbiamo sperato da ore di vedere all’orizzonte vele cremisi, pensavamo di non farcela, pensavamo di morire. Disperato, il falso volto dell'Akuma pregava i nostri aguzzini. Era molto a suo agio in quel ruolo. Mi domandavo in quale ruolo non si trovasse a suo agio ... e se questo, di fatto, significava che non ci si potesse davvero fidare di lui. Furbescamente, comunque, riuscì a lanciare un vago riferimento ad Akira, facendoci comprendere quale fosse la situazione riguardo alla nostra scheggia impazzita. I mari, ci hanno riferito che non sono sicuri… un mostro, un demone dalle mille lame… pericoloso e spietato, abbatte qualsiasi imbarcazione alla sua portata. Brrrrrr… Disse, pomposo e fintamente atterrito. Ingegnoso. Ed infatti, toccati sull'onore ferito, l'equipaggio del vascello della Bruma non fece attendere una risposta. Un uomo armato di spada e carico di cicatrici prese parola, rassicurandoci a modo suo. Demone dalle Mille Lame? Ma per favore, di demoni ne abbiamo catturati già alcuni! Cercai di contenere ogni reazione, così da non far saltare la copertura di tutti ma se il riferimento ai Demoni che avevano combattuto e catturato erano Itai e Akira ... bhè, la loro visione della materia era decisamente edulcorata. Non avevamo mai visto cosa un demone sarebbe stato in grado di fare alle loro membra. Ed io, a tempo debito, glielo avrei mostrato.
    Cerchiamo un luogo sicuro dove poter mercanteggiare, abbiamo merce di prima scelta… riso dei più buoni che possiate mangiare e spezie a volontà. Credo che gli abitanti della Bruma non disdegneranno la nostra mercanzia. Vi prego… non resteremo in mare un’altra notte ancora, con quel demone in giro… Disse Etsuko, cercando, saggiamente, che fossero loro stessi a scortarci dove dovevamo arrivare. Un'idea astuta la sua, c'era da concederglielo. Lo spadaccino cascò nel tranello dell'Akuma ma, per ragioni di sicurezza, ci costrinse a seguire un protocollo specifico che ci avrebbe portato all'Isola Mercato. Poco male, avremmo avuto modo di raggiungere il nostro obiettivo in ogni caso. Avrei cercato di manifestare con discrezione la mia accondiscendenza a tale richiesta. Nel farlo, tuttavia, la Yakusoku sussurrò qualcosa al mio orecchio. C'è qualcosa nella sua Spada, Kensei. La conosco. Il suo potere è antico ed è in grado di interagire con la Natura. Eppure ... eppure non riesco a ricordare altro. Non ci siamo mai incontrate prima ma so che quell'arma è potente, che quell'arma è ... unica. I miei occhi si posarono sul suo possessore. Ci fu un lungo attimo di scrutamento e pensiero. Poi tornai alla mia dissimulazione. Avevamo alcune ore prima di giungere dove ci stavano scortando. Il tempo doveva passare nel più semplice dei modi: in pace.

    Atto VIII - Parte II
    L'Isola Mercato


    Il nostro contatto alla Triade fece esattamente quanto ci eravamo accordati che facesse. Ci portò in una locanda, ci permise il nostro tranquillo transitare, e ci concesse alloggio. La Trasformazione non fu mai rilasciata da quando era stata eseguita sulla nave e probabilmente per molto tempo non avrei sentito la necessità di mostrare il mio vero aspetto, visto che, almeno la fase iniziale di tutta quella faccenda, doveva rimanere il più tranquilla possibile.
    Alla locanda, però, venimmo anche a conoscenza di qualcosa di peculiare: a quanto pare i nostri della Bruma erano particolarmente bravi a contenere la fuga non autorizzata di informazioni. Infatti, era almeno una settimana che due dei tre prigionieri per i quali ci trovavamo in quel luogo erano scappati, secondo gli avventori. Un risvolto imprevisto e a cui davvero non sapevo come reagire. Se avessi dovuto puntare su chi dei tre fosse quello ancora incastrato nell'arcipelago-mano della Bruma, sarei andato all-in su Meika: non tanto per le sue capacità, quanto perché il legame mentale, fisico, spirituale che legava Itai e Yogan, probabilmente, condizionava una certa risonanza d'intenti e di capacità anche a grande distanza, giustificando quindi la possibilità che i due fossero riusciti a coordinarsi nonostante la prigionia. Questo non rendeva la situazione meno grave, né ci sollevava dai nostri oneri - cambiava o aggiungeva soltanto alcune domande: come avevano fatto a liberarsi? come avevano fatto a cadere nella loro trappola? E che senso aveva tutta quella situazione?
    Inoltre, si parlava di individui di cui, fino a quel momento, non ci era arrivata voce: un'inseparabile coppia ospite della Bruma, composta da un uomo in armatura verde ed una ragazzina, e di un ninja con una peculiare maschera che, oltre ad avere sfidato i due alleati della Bruma, aveva provato a liberare anche l'ultimo kiriano rimasto imprigionato. Tutta quella mole di informazioni, per un certo verso contraddittore, e di volti sconosciuti - cui era impossibile assegnare anche solo caratteristiche - stava facendomi venire il mal di testa. Quello che avrei dovuto fare, in quel periodo di permanenza, insieme ai miei ninja, era cercare di fare ordine nelle informazioni in nostro possesso.
    Alla sera, dunque, li radunai tutti nelle mie stanze per dare degli ordini semplici, le cui esatte parole, adesso, non saprei riportarvi. L'idea, comunque, era che parte di loro andasse ad investigare al gigantesco mercato di cui l'isola era composta mentre l'altra parte, che vedeva anche la mia presenza, rimanesse alla locanda a immagazzinare le dicerie che erano solite attraccare costantemente in tali lidi. Già il primo giorno fu fruttuoso: infatti, alla sera scoprimmo come il giorno dopo ci sarebbe stato il trasferimento del nostro obiettivo verso il Mignolo, l'isola più piccola di tutto l'arcipelago. Potevamo agire in due modi soltanto, quindi: attaccare la nave, ed impedire il trasferimento, o agire a trasferimento ultimato. Non ci voleva un genio per capire che un manipolo così piccolo di uomini, la maggior parte dei quali non esperta in furtività o nell'arte dell'assassinio silenzioso, non era il più adatto ad assaltare una nave: infatti, in quella circostanza, saremmo stati vincolati a combattere sulla nave nemica, quindi anche ostruiti fisicamente da un ambiente poco avvezzo. Inoltre sarebbe stato assai facile rimanere vittima di rinforzi nemici o strategie accerchiatrici. La Nave, poi, sarebbe stata, come anche le dicerie confermavano, decisamente sorvegliata, visto il grande valore che la merce che vi navigava possedeva. L'unica strada è quella di intervenire direttamente sull'Isola Tempio. Dissi ai presenti, una volta che fossimo tutti raccolti. Dobbiamo dunque trovare uno o più passaggi per l'Isola e muoverci insieme o parallelamente. Raccolsi le informazioni raccolte sulle guardie presenti nelle zone portuali. Lo scontro, per il momento, è da evitare. Cerchiamo un modo per montare su qualche nave diretta al tempio: sentite di festività religiose, cerimonie, riti che si possono e devono festeggiare soltanto là. Indagate e portatemi qualcosa. Non abbiamo tempo da perdere.
    Entro il giorno seguente, al massimo, saremmo dovuti giungere sull'isola. Non ci restava, quindi, che poco più di una giornata per agire.



    Kensei Hito
    剣聖

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    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
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    Slot Tecnica
    1:
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    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
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    • Corpo dell'Inquisitore × 1
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    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
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    • Combattere con Handicap Attivo.
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  8. .

    Handicap Match

    Capitolo Quattro

    Atto XXI
    Inferiorità numerica,
    Superiorità d'intenti. †

    [Note Patch]



    Per buona parte della nostra ronda di distruzione, niente e nessuno fu abbastanza da fermarci, anzi, addirittura da costringerci ad una pausa. Proseguimmo, dunque, imperterriti senza il benché minimo ostacolo finché non ci rendemmo conto che mancassero, sì e no, una manciata di navi. Abbiamo quasi finito. Sbrighiamoci. Dissi all'Otese, un istante prima di dirigermi verso un'inedita imbarcazione. Tasaki però, a quel punto, allungò la mano verso di me e fece come cenno di voltarmi. Lentamente mi girai, scorgendo, da prima con la coda dell'occhio, tre figure. Ma durò un istante prima che mi separassero dall'Otese attraverso un costrutto particolarmente complesso, simile ad una sorta di Mokuton più elaborato. Tasaki doveva star attento a non perdere la mia spada o io mi sarei impegnato a fargli perdere la vita. Ci hanno riferito che due ratti accademici stanno rovinando le nostre imbarcazioni. Disse uno dei due ninja. A noi non piacciono i ratti. E di solito gli schiacciamo. Echeggiò di rimando quello accanto a lui. Ma dobbiamo seguire gli ordini e vi invitiamo ad una resa. Avrete salva la vita. E questa è una promessa. Disse ancora il primo. Io, di risposta, rilasciai la trasformazione. In caso contrario vi cattureremo e vi daremo in pasto a Killua. E questa invece è una certezza. Concluse il secondo. Io tacqui. Per lunghi istanti non proferii parola. Dall'altra parte, dalla parte di Tasaki, non percepivo neanche un tremito. Poi, d'un tratto, l'aria si sarebbe fatta pesante per tutti e nessun muro sarebbe bastato a contenere la mia ira. Un innaturale gelo sarebbe disceso sulle membra di coloro che mi stavano dinnanzi, un atavico terrore avrebbe cinto le loro membra e drizzato ogni pelo sul loro corpo. Nessuno di voi sembra capire ... dissi, con voce metallica e distorta dietro al mio elmo. ... Non sono chiuso qui dentro con voi ... la destra andò a prendere la Yakosoku che subito si formò, grava e carica di sangue, nutrendosi della mia energia. ... siete voi che siete chiusi qui dentro con ME! [Immagine] Un istante dopo ero già partito per una corsa fulminea contro quello più a sinistra. [Volontà Assassina] Arrivato a circa metà strada, tutto ciò che potevo prolungare di me stesso lo investì: il terrore che prima percepiva come un brivido lungo la schiena era ora una serie di chiodi che gli ancorava le ossa a terra. [Attivazione TS] [SMV & Azioni I - II] La Yakusoku si nutrì del mio sangue, saziandosi attraverso la mia energia vitale e donandomi poteri sovrumani. [Lama Insanguinata] La spada a quel punto salì, sopra la mia testa, venendo brandita con due mani e, rapidamente, discese, inclinata per obliquo, volta a colpire il collo avversario all'intersezione col trapezio: la zona molle permetteva di eludere la maggior parte delle protezioni ed il fatto che avessi deciso di colpire dall'alto rendeva più difficile una schivata laterale. In quel colpo c'era tutta la volontà di risolvere la situazione il più velocemente possibile. [Azione III]
    Il colpo era rapido abbastanza rapido da poter pensare di essere risolutivo quasi quanto lo era stato in precedenza quel giorno. Ma se quell'incontro fosse durato di più ... bhè, mi sarei divertito comunque.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 650
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 29.25/30
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Kirai Mugen
    3:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1: Attivazione Kenkichi
    2: Attivazione Kirai Mugen



    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  9. .

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VI
    Antitesi a confronto †



    Era una battaglia generazionale; un confronto, più che d'idee e di intenti, d'educazione, di forma mentis, di bushido, o meglio, Gaikō-do, "la via della diplomazia".
    Che non potessi accondiscendere, eccessivamente o semplicemente, alle richieste di Etsuko era evidente: lui mi chiedeva di modificare il volto che, ormai da anni, Kiri aveva assunto; mi chiedeva di smussare ciò che avevo raggiunto, di inficiare l'equilibrio di cui il villaggio godeva, di mostrarmi diversamente a coloro che, dopo un lunghissimo periodo di incertezza, avevano finalmente riposto fiducia in Kiri. Tutto ciò, per lo meno pubblicamente, non era ammissibile.
    Jukyu, al contrario, parlava in modo schietto e diretto: come il sottoscritto, riteneva una mossa scellerata e molle quella di fare un passo indietro, di ammorbidirsi, di mostrare l'altra guancia. Sul piano politico avrebbe dimostrato incertezza, su quello economico e militare avrebbe inviato segnali discordanti e, quindi, preoccupanti. Kiri era divenuto il Villaggio Armato, il faro della vita d'onore, l'emblema della via dei ninja e dei guerrieri, era la cortina che separava l'inconsistenza dell'Accademia dalla purezza delle idee. Ma quello che succede dietro la cortina è appannaggio di pochi; e quei pochi, forse, potevano godere di un trattamento più ... affine alla volontà di Etsuko.
    Parlate bene entrambi - e con cognizione. Dissi, quando ebbero finito. Parlate della stessa cosa ma con parole diverse. Li osservai. E questo dimostra come abbia fatto profondamente bene a scegliere voi due come consiglieri. Indicai la figlia del Nono. Jukyu ha ragione nel dire che quanto proponi sia inaccettabile, almeno pubblicamente, Etsuko. Ma tu sai bene, forse più di tutti i presenti qui dentro, che ciò che viene detto pubblicamente non è sempre come stanno davvero le cose. Mi avvicinai ad Etsuko. Kiri, negli ultimi anni, si è imposta come alternativa all'accademia: è l'antitesi con Konoha che ci ha reso chi siamo agli occhi dei nostri alleati militari ed economici che non possono allungare le loro lezze mani sui tesori dell'Accademia. Dimostrarsi ... addolciti, rammolliti dalla stabilità, dal benessere, potrebbe mostrare in modo eccessivo il fianco. E tu sai che anche coloro che si autoproclamano falsamente paladini del giusto diventano poco più che bestie smaniose all'odore del sangue del proprio nemico. I riferimenti erano tutti stati palesati nel discorso. Ma ciò che accade dietro agli spessi muri di pietra di Kirigakure no Sato è conosciuto solo a chi vi vive. Il tuo approccio può essere adottato con chi si dimostra capace di poterne godere. Mi fermai un attimo a riflettere. Pubblicamente, invece, potrebbe essere usato per forzare accordi, per ottenere ciò che si vuole, per ... imporre, finanche, senza che chi si trova a dover accettare ... se ne accorga. Feci una pausa, sorridendo malignamente sotto l'elmo. Ma per essere così capaci, per essere così abili ... parlavo, con l'indice destro che si agitava davanti all'elmo, prima di distendersi totalmente verso il petto di Etsuko. c'è bisogno di qualcuno che sia in grado di sostenere il peso di tali trattative. Diedi ad Etsuko una pacca sulla spalla, prima di spostarmi verso Jukyu. La situazione geopolitica attuale è peculiare, ragazza. Kiri gode di una profonda alleanza con Oto, costruita sul sangue e sulle promesse. In precedenza tuo padre e, prima di lui, Shiltar Kaguya, non avevano fatto molto per migliorare i rapporti tra i due Villaggi. Ma oggi, l'Acqua ed il Suono hanno un obiettivo comune, una meta comune, un unico desiderio che vogliono realizzare e l'unione d'intenti ha creato l'Asse, una sorta di alleanza Anti-Accademica, o meglio, alternativa all'accademia, che vuole fare dell'onore e la forza militare l'unico deterrente atto a disincentivare la guerra tra Villaggi. La pace, dopotutto, è una menzogna. C'è solo la passione. Mi rimisi al mio posto, accomondandomi sul mio nero scranno. Suna è un interessato spettatore. Io ed il Kazekage ci rispettiamo ma abbiamo visioni del mondo antitetiche e difficilmente conciliabili. Non vorrei averlo come nemico ma la sua fedeltà va all'Accademia e ai suoi falsi ideali. Se un giorno ci dovrà essere un confronto, difficilmente potremmo contare di averlo dalla nostra parte. Ma forse possiamo fargli aprire gli occhi su chi sia il vero nemico del patto accademico. Rallentai. Ovvero Raizen Ikigami e Konoha. Il Jinchuuriki del Nove Code, l' "amico" di tuo padre, l'uomo più vanitoso e borioso che abbia mai messo piede nel continente. L'unica, infantile, sguaiata, irritante minaccia alla stabilità del Mondo Ninja è lui. Konoha e ciò che rappresenta sono il veleno che inquina le nostre terre. E come le cattive erbacce deve essere estirpato. Composi poi rapidamente i cinque sigilli per la tecnica del richiamo, facendo apparire un grosso rotolo sulla mia scrivania, che poi distesi in tutta la sua lunghezza. Era una mappa del continente. Come credo tu abbi avuto modo di sentire in quest'ultimo periodo, Kiri ha instaurato alcuni legami commerciali e militari con la Bruma e di villaggi limitrofi dopo la peculiare missione che pensavamo fosse per il recupero di Itai, Meika e Yogan. La situazione in quelle terre, però, è tutta in divenire e da qui ai prossimi mesi sarà importante coltivare al meglio possibile i nostri contatti perché non ci si trovi a doversi confrontare con spiacevoli situazioni o recisioni improvvise. E da questo punto di vista, conto su entrambi. [Note] Allargai poi le braccia. Avete altro da chiedere o proporre? Dissi, attendendo una risposta da parte di entrambi.

    Il Duo del Reietto
    Ignari vincoli d'immortalità †



    Quando Etsuko e Jukyu uscirono dal mio ufficio sapevo che avrei trovato qualcuno lì fuori ad aspettarmi: e così fu. Ciò che non sapevo o, per lo meno, non mi attendevo accadesse, era che ci fossero Fudoh e Hideo. Mi bastò guardarli per capire che entrambi erano lì per lo stesso motivo, con le stesse intenzioni, con lo stesso ... odio che gli bolliva nel profondo. Entrate. Dissi, quando ormai i due consiglieri erano in fondo al corridoio. Li feci accomodare per poi tornare davanti al mio scranno e sedermi, col busto leggermente inclinato in avanti e le mani conserte poggiate sulla scrivania. Ditemi tutto.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  10. .

    Le Parole del Tradimento

    Capitolo Uno

    Atto V
    Rinunciare a combattere oggi
    per continuare a farlo domani.†



    In quell'attimo di raccoglimento, ascoltavo attentamente e studiavo sia Yume che Shuichiro per comprenderne le intenzioni, le motivazioni, gli istinti, le paure. I due sembravano molto concentrati, nonostante le discussioni precedenti o i precedenti traumi e, in quel momento, era davvero tutto ciò che serviva. Quanto, se e come potessi fidarmi della Kaguya, però, per me, era ancora un mistero. Un mistero, però, che non potevo che rimandare ad un secondo momento. Dovevo sperare che tutto andasse per il meglio.
    Beh, a mia conoscenza i Mondi della tecnica dei ricevitori possono essere danneggiati fino a essere irrecuperabili, quindi non c'è motivo di catturarli. La Edo Tensei la fronteggiai una volta sola, e quei corpi rianimati si rigenerano costantemente, purtroppo. Disse Yume, facendomi realizzare qualcosa. Ed è proprio qui l'eccezionalità del potere di Byakuei ... dissi, con voce metallica. ... i suoi Mondi sono anche cadaveri, dunque, pur essendo danneggiabili, sono rigenerabili come le vittime dell'Edo Tensei. Questo spiega anche come riesca ad usare i poteri propri dei mondi ed i suoi poteri indistintamente: i Ricevitori gli permettono di condividere le sue conoscenze con loro mentre dev'essere l'Edo Tensei a concedere di attingere alle loro Tecniche Speciali. Se la vicinanza, nell'ultimo periodo, ad Azumaido, Momin e Hideo mi aveva insegnato qualcosa, era esattamente qualche dettaglio sul controllo dei Mondi derivante dal Rinnegan. Se dunque avevamo a che fare con esseri potenzialmente invincibili, sprecare energie per ridurli in brandelli si sarebbe rivelato controproducente. Da qui l'idea di incapacitarli con la Prigione Acquatica. La Prigione Acquatica è utile per fermarne uno, ma contemporaneamente anche l'esecutore è inabilitato. L'ideale è usarla per prendere tempo mentre un alleato usa una tecnica di confinamento più duratura. Disse Shuichiro. Annuii ma feci un'aggiunta. Anche usarla in combinazione con la Mizu o Kage Bushin può essere un'idea. È necessaria soltanto una buona strategia ... dicendo ciò, e pensando a come non fossi più in grado di eseguire la Prigione Acquatica, chiesi all'Imperatore indicazioni per un fuuinjutsu di rapida preparazione che potessi studiare e comprendere in qualche istante, così da poterlo replicare e sfruttare nella battaglia che avrei sicuramente intrapreso di lì a poco. Shuichiro non si fece attendere e, attingendo alle sue conoscenze recondite, mi mostrò un particolare sigillo, simile al simbolo dell'infinito, originariamente utilizzato da kunoichi assassine per cogliere impreparate le loro vittime. Ti ringrazio. Dissi, riprendendo il foglio di carta che avevo porto. Riuscii a dare qualche sguardo, a tracciare mentalmente soltanto poche linee. Le interazioni con la Baronessa e gli altri, la gigantesca forza attrattiva che mi investì e la necessità d'intervento mi strapparono dalla mia didascalica concentrazione. Ma ero un ottimo studente: necessitavo di davvero poco tempo per apprendere. [Abilità]
    In ogni caso, dopo aver sistemato il jutsu dell'Hozuki con lo Shinra Tensei, riuscii ad atterrare vicino a quel che rimaneva della dimora temporanea dell'Imperatore. Un paio di calci tra le macerie e notai distintamente la spalliera del letto ammassata sotto alcuni calcinacci. Feci allora fluire il chakra adesivo e repulsivo fuori dal mio corpo, così da muovere rapidamente quello che avevo intorno senza perdere di vista l'ambiente circostante e, in pochi istanti, riuscii a trovare ciò che stavo cercando: la Lama Insanguinata dell'Imperatore, il pennello. Il chakra la portò rapidamente verso di me, facendola levitare davanti al mio petto. La Yakusoku, nel frattempo, nella destra, tornava alle sue normali dimensioni, prima di ritirarsi definitivamente e venire riposata al fianco. Osservando il Pennello, ebbi immediatamente un'idea. La destra si allungò, afferrandolo, in un tentativo di entrare in contatto col frammento d'anima contenuto nell'Arma. [Mondo Interiore] Fummo teletrasportati nel mio umido subconscio, nel tetro e angosciante nulla che cingeva la mia anima. Monotone grida di un'unica voce sembravano provenire da un orizzonte lontano, grida di sofferenza, dolore, rabbia, paura. Accanto a me vi era l'algido e imperscrutabile volto della Yakusoku. Davanti a me ... un ospite atteso. Ho bisogno di tutto l'aiuto possibile per combattere i nemici di Shuichiro e, in questo momento, ho bisogno del tuo aiuto anche per poterti riportare dall'Imperatore. Dissi, osservando la Lama Insanguinata del mio consanguigneo. Ti ricorderai di me dal nostro combattimento al Villaggio del Lucchetto. Io ho vaghi ricordi del vostro peculiare ed affascinante stile. Ricordo che Shuichiro ha adottato una variante del Makashi contro di me, variante che ho sopraffatto con l'utilizzo della Forma V. Tu permetti a chi ti brandisce di fendere colpi invisibili benché percepibili, attraverso la scrittura di kanji nell'aria. La Yakusoku giaceva immobile, pronta ad intervinire ma statica e maestosa. Chissà se le due si erano incontrate prima. Cos'altro sai fare? Chiesi. Non come una reale domanda ma quasi come un comando. Conosceva la situazione, sapeva cosa c'era in gioco. Mi darai il tuo aiuto, se ne avrò bisogno? Silenzio. Poi la domanda fatidica: Puoi disegnare sigilli a distanza così come disegni fendenti attraverso i loro kanji? [Note]
    Lo scambio, le risposte, le presentazioni, durarono un solo istante nel mondo reale, contrariamente a quello che avevo percepito. La capacità di gestire la fluidità delle sensazioni, delle decisioni, del tempo è un fattore preponderante in ogni grande ninja, in ogni grande guerriero. E mentre prendevo coscienza di ciò che mi giaceva intorno a me, tutte le figure dei partecipanti a quella scena iniziarono a disporsi lungo l'orizzonte. Il Tokugawa, l'Hozuki, l'Otese. C'erano tutti. Kato ruppe per primo il ghiaccio mostrando una lealtà verso Kiri - pur momentanea - che non potevo riconoscere. I due Mondi, però, parvero davvero convinti da quel gesto. Le parole di Kotaro, in particolar modo, mi fecero riflettere, risuonando nella mia testa in modo sinistro e facendomi realizzare qualcosa che fino a quel momento mi sembrava scontata. Io ci avevo sperato, sai, Kato-tan? <3 E invece c'è un'altra luce per Uragiri. Uragiri? Chi era Uragiri? Perché avevo l'impressione di conoscerla da sempre senza, tuttavia, ricordare perché la conoscessi? Perché avevo chiamato quell'anziana donna? Perché mi fidavo di lei? Perché non avevo memoria di niente che la riguardasse ... a ben pensarci neanche il momento della decisione della sua stessa convocazione per le operazioni su Kato? Luci? Luci per Uragiri? E mentre pronunciavo il suo nome, quasi come se la presenza della Kenkichi di Shuichiro mi permettesse di vedere i kanji, gli ideogrammi dei miei stessi pensieri, realizzai che uragiri non significava altro che ... ... tradimento. sussurrai, a denti stretti, sotto l'Elmo. Cosa voleva dire tutto quello?
    Presi poi io parola, cercando di fare leva su qualcosa in loro. Non fu efficiente, né efficace, ma mi permise di scoprire qualcosa. Infatti, se era vero che l'Hozuki era completamente soggiogato da Byakuei, lo stesso non poteva dirsi di Kotaro. Anche lui era sotto il controllo di Byakuei, ovviamente, ma il nano, a quanto pareva, aveva su di lui una presa ... diversa. Quale che fosse il motivo non era dato saperlo e chiederlo, ovviamente, era fuori luogo: il fratello dell'Imperatore percepiva anche coi loro sensi; esporsi in quel modo lo avrebbe soltanto attirato ed avrebbe bruciato una possibile pista. Forse potevamo, però, sfruttare la speciale semi-indipendenza di Kotaro in qualche modo. C'era solo da capire come. Tutti gli altri dettagli scabrosi, gli stupidi complimenti, le parole vuote le lasciai al tempo che passava, per lo meno finché ... finché non si girarono all'improvviso, come percependo qualcosa. Fecero un nome che quel giorno avevo già sentito più volte. Shigure Kakita? Chiesi io. Ma la situazione degenerò rapidamente. Ci invitarono ad attaccare e sfruttare il momento di peculiare incapacità legata allo Shinra Tensei di Kyuryu. Kotaro ci avrebbe attaccati "indirettamente", qualsiasi cosa volesse dire.
    Fudoh! Dissi al Primario, che era ormai sulla scena da quando si era palesato anche Kato. Se lui non può muoversi ... facciamolo muovere noi, che dici? La destra andò sulla Yakusoku ma senza estrarla, toccando solo l'orifizio insanguinato per potervi intingere le dita ed usare il proibito inchiostro kenkichi, mentre la sinistra si allungò verso Kyuryu. Yotsuki! Gridai in direzione dell'otese. Coprici le spalle. Se Kotaro avesse provato a raggiungere me e Fudoh, Kato era la nostra unica salvezza. Dove diavolo sono Youshi ed Etsuko, Baronessa!? Domandai sottovoce alla ansimante, ferita e stanca frazione dell'Hakushaku che era appesa al mio mantello, ma non rispose. Poi gridai nuovamente verso il medico di Kiri. Al mio tre, Fudoh. Uno ... La destra iniziò a scrivere sul manico della Yakusoku il sigillo disegnatomi in precedenza dall'Imperatore. La linea dell'infinito si muoveva incerta sul femore decorato del figlio del Primo, quasi frastagliata. ... due ... un secondo movimento chiuse il simbolo dell'infinito e raggiunse le linee imperfette sulle estremità, aggiustandole e perfezionandole. Era un primo tentativo: speravo funzionasse, anche solo per un istante. ... TRE! L'arto metallico che avevo prolungato verso Kyuryu si cinse leggermente in un clangore sinistro, col vento che iniziò a soffiare imponente verso la mia mano, pronto a lambire l'Hozuki e portarlo verso di me. [Tecnica I - II] SPINGI, FUDOH! In quel momento, senza che capissi perché, la mia disumana forza sembrava non essere abbastanza: Kyuryu sembrava come ancorato a terra. Avevo bisogno di un grosso aiuto da Fudoh se volevo fare quello che avevo intenzione di fare. [Note] Se fossimo riusciti a spostare l'Hozuki, quando quello si sarebbe trovato nella mia presa, una volta abbastanza vicino sarei saltato verso di lui, anche aiutato dal chakra, se necessario e, con la destra insanguinata, avrei rapidamente dipinto il simbolo di Byakuei sul suo tronco, cosìcché il peso dello stesso lo bloccasse a terra a pancia sotto. [Azione I - II & Tecnica III] Perché preparare un sigillo sulla spada se poi comunque, l'avrei disegnato sul suo corpo, senza tentare di colpirlo, vi chiederete voi? Bhè, il motivo, in realtà, è semplice. Per distrarre. Distogliere l'attenzione dall'arma, far credere che l'assalto sarebbe provenuto dall'essenza stessa di un Kenkichi, anticipare, bluffare, cogliere in fallo. Se fossimo riusciti nel nostro intento, non solo avevamo una momentanea via di fuga ma io avevo anche preparato un piccolo asso nella manica da sferrare al momento opportuno.
    Non restava che da capire cosa sarebbe successo a quel punto: cosa avrebbe fatto Kato, come avrebbe attaccato Kotaro, cosa avrebbe fatto Fudoh. Ciò che era certo è che, se fossimo riusciti nel nostro intento, avevamo l'occasione perfetta per procedere verso la Pagoda Rovesciata. Posto l'arrivo di Youshi ed Etsuko in alcuni istanti. [Note]

    [Shin & Minarai]
    Coming soon (?) †





    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1: Salto
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1: Attrazione
    2: Tecnica della Trascrizione
    3: Fuuinjutsu Byakuei


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.

    • Cooldown Talenti:.
      - Tecnica Rapida è riutilizzabile tra 2 Round.

  11. .

    Il Mostro che dorme nel profondo

    Capitolo unico

    Atto III
    Virtuosismi e articolate difese †
    [Note post patch]


    Non che mi aspettassi chissà quale profondità dall'Amministratore ma il commento sulla Yakusoku suonò strano: il suo Kage aveva una normalissima spada che manovrava senza toccare esattamente come faceva col suo sangue. Io invece avevo una spada di sangue che manovravo come una normalissima spada. Un'occasione persa per un paragone coerente: al suo posto ricevetti una banalissima frecciatina. Risposi con un grugnito. E a quel grugnito seguì il Sacrificio di Sangue assoluto, l'unica cosa che mi avrebbe permesso, in quella circostanza, di pareggiare la fisicità dello Yakushi. Ehm...se è un modo per arrendersi subito potevi anche dirlo, a me bastava. Mi derise, prima di rendersi conto che la spada che aveva trapassato le mie carni mi aveva reso più forte e tale estrema potenza sarebbe durata ancora a lungo. Quel che non sapeva era che, in realtà, anche la spada stessa era divenuta maggiormente capace di cose fuori del comune. [Lama Insanguinata]
    Vidi un breve spiraglio aprirsi nella scorza d'ironia e infondata superiorità quando lo Yakushi mi accennò alle sue origini. Pensi di meritarti di sentire il resto? Mi chiese allora, al termine della storia. Scattai, raggiungendolo. Sì. Risposi io. Ed allora Febh mi incalzò, tanto tagliente quanto la sua lama, facendo leva esattamente sui miei stessi precedenti commenti. Come mai sei un Kenkichi ma di cognome fai Hito? O è un soprannome? mossi leggermente la testa di lato, quasi a sfidarlo. I nomi sono solo nomi, Febh Yakushi. Cioè che conta è solo quello che significano. La mia riposta era di duplice lettura dal momento che il nome con cui ero conosciuto, oltre ad essere soltanto uno dei molti, era paragonabile ad un titolo: Maestro di Spada. Ma vediamo se questo Predatore merita il suo nome...io ho qualche dubbio. Continuò a canzonarmi. Ringhiai, di rimando. Non dovevo cadere in quelle banali provocazioni. Ed infatti, partii all'attacco cogliendolo di sorpresa e spezzando le sue difese. Ooff!! Ok...questo lo ho sentito, lo ammetto... disse, facendo comparire un sorriso sinistro, invisibile, sotto il mio volto metallico. Non è un colpo di spada, quindi non vale. Replicai, atono e rigido. Ma posso vantarmi comunque di aver preso il primo sangue. Non era esattamente un'espressione letterale ma sapevo che quella mia convinzione avrebbe ferito Febh nell'orgoglio: e questo, forse, lo avrebbe avvicinato maggiormente a farmi vedere cosa fosse realmente capace di fare. Notai con piacere come riuscì ad opporsi alla grande potenza del mio assalto, probabilmente, se avevo imparato a conoscerlo anche solo un po', utilizzando un mix di conoscenze derivanti dal controllo del chakra, riducendo la spinta che ero solito generare con la tecnica omonima a poco più di un largo passo indietro.
    Orgoglioso di averlo messo all'angolo - o almeno pensavo - mi esibii in un fendete dalla rapidità devastante: ero convinto di averlo colto di sorpresa con la mia Taijutsu da Predatore, quindi cercai un varco nella difesa che aveva imbastito per sorreggere il mio assalto - e lo trovai. Ma Febh era un ninja dalle mille risorse: un piccolo colpo di polso e la sua Snake Sword iniziò a muoversi circolarmente, rapidissima, raggiungendo la Yakusoku ed ostacolandone il cammino verso la carne dello Yakushi. Tanto per cominciare potresti assicurarti di rompere l'arma in un colpo solo. Rispose Febh alle mie osservazioni sulla mia applicazione del chakra distruttivo. Ti stupirà sapere che nel mio ultimo duello con Itai c'è stata una scena quasi identica, anche se quella volta avevo un'arma diversa come scudo rotante...e lui la ruppe con la sua spada. Sbuffai, mentre mi riassestavo per per preparare gli assalti successivi. Effettivamente, avevo sottovalutato la fattura dell'arma che mi trovavo a fronteggiare, forse in un attimo di sordità rispetto ai consigli del Figlio del Primo. Lo stupore, infatti, nel vederla ancora integra fu tanto. La Yakusoku mi sussurrò dunque come, per distruggere la leggendaria arma appartenente ad Orochimaru, sarebbe stato necessario ben altra potenza. Itai era un ninja eccezionale. Non dubito delle sue capacità. Dissi, mentre cercavo di superare la guardia generata dall'arma dello Yakushi, utilizzando anche la conoscenza proibita della Settima Forma di Midorinaka, con scarsi risultati. Infine arretrai leggermente, assumendo una guardia difensiva. Come tu non dovresti dubitare delle mie. Mossi la Yakusoku leggermente, portandola davanti al volto. [Tecnica I]


    Ansimai. Lo sforzo fisico era stato importante, non potevo negarlo, ma non fu niente cui non fossi abituato. Mi pare che tu non riesca ad andare a piena velocità per tutto il tempo...finite le energie, Kensei? Avrei voluto sottolineare come quella si trattasse di poco più che una tattica: velocità diverse donano un diverso ritmo allo scontro; ma se voleva che andassi alla massima velocità tutto il tempo ... bhè, lo avrei accontentato. Sono un sensei accademico da molto tempo e ho formato alcuni tra i ninja più fessi del continente. Ma sono anche abbastanza forti da far passare un brutto quarto d'ora ai nemici. Decido io quando è abbastanza...e finora per avere a che fare con te non ho nemmeno dovuto usare il braccio sinistro, non te ne sei accorto? Disse, sottolineando le capacità del suo occhio analitico e deridendo me e la mia richiesta. Un passo alla volta, mascherina. Prima costringimi a usare due braccia, poi vedremo se meriti altro. Cercai di rimanere lucido e calmo. Parole eccessivamente cariche d'orgoglio per un uomo che è appena stato investito da un cazzotto. Ma, se è questo che vuoi, sarai accontentato. L'aria intorno a me si fece gelida, segno che stavo iniziando a rilasciare l'odio nell'ambiente. Febh non ne fu compiaciuto. Ti sconsiglierei di ripetere quella cosa che hai fatto al ristorante...non mi piace che la gente giochi con la mia mente. Succedono cose molto spiacevoli, e che non ti farebbero migliorare affatto. Anzi. Quelle, per la prima volta da quando avevamo incrociato le lame su quella scogliera, furono le prime parole che percepii come sentitamente pronunciate dall'Amministratore: c'era dell'intenzionalità e della espressa volontà di non essere disturbato. Un gioco pericoloso il mio, cui probabilmente sarebbe valsa la pena giocare, se avessi voluto. Ma ancora non era il momento.
    Tuttavia non parve neanche il momento del contrattacco di Febh che, invece, decise di psicanalizzarmi, quasi. Aveva trovato pane per i suoi denti: Fudoh avrebbe potuto testimoniare quanto quei discorsi fossero per me temi quotidiani; la mia esistenza stessa era un credo ninja, il motivo della mia nascita era l'ardente desiderio d'una idea, la disumanizzazione di un fine, l'ineluttabilità dell'obiettivo. Il motivo per cui mi considerano uno dei ninja più potenti del continente, Kensei, non sta nelle mie tecniche né nel mio indiscutibile carisma o bell'aspetto, e nemmeno nelle mie strategie o nella fama che potrei aver sparso in giro. Oh, sicuramente sono tutte cose importanti, ma il principale motivo per cui la gente dovrebbe avere paura di me, è che sono una carogna. Le prime parole che lo Yakushi pronunciò, di disgustosa bassezza, aprirono le danze per un secondo piano di scontro: quello ideologico. Un ninja deve essere una carogna, questo è il mio credo ninja. Ma cosa significa questo? Significa che, a discapito di tutto e tutti, io seguo solo le mie regole, e non quelle degli altri. Non faccio quello che mi viene chiesto, se non mi va. Mai. E se posso frego i miei avversari in ogni modo possibile. Nessuno può controllarmi, è per questo che il continente deve temermi. Rimasi immobile in guardia nell'ascoltare quelle parole così antitetiche rispetto alla mia visione del mondo, così profondamente corrotte e disprezzabili da rendere la fiamma dell'ira che ardeva perennemente dentro di me un fuoco così inarrestabile da darmi serie difficoltà nel controllarlo: dopotutto, non avevo ancora l'assoluta padronanza su quel mio potere e qualcosa che fosse in grado di stimolarmi al punto giusto era ancora in grado di far cedere le catene della razionalità con cui ero solito avvolgere il mio potente ed infinito odio. Infine, la domanda fatidica: Quale sarebbe il tuo credo ninja, Kensei? quelle parole giunsero come benzina su una fiamma eterna. Il mio credo ninja ... sussurrai, con la voce distorta dall'Elmo e dal vorticare violento delle mie passioni. È tutto ciò che io rappresento, che questo volto metallico trasmette agli altri, che questa spada di sangue e promesse significa. Il mio credo ninja è tutto ciò che annienta quelli come te. L'onore, la pace, la disciplina, l'armonia, la perfezione ... la giustizia. L'inevitabilità della verità. Io sono un'inarrestabile macchina di morte non semplicemente perché uccido chiunque mi si metta davanti ma perché la mia mano è guidata dall'idea e non dalle mie stupide, basse, grette pulsioni personali. La voce quasi tremava in un sibilo infernale di violenza e asperità. Io agisco per ciò che è giusto: agisco per gli altri; sono la mano che è disposta a fare tutto ciò che è necessario perché il mondo viva l'assoluta pace che merita. Sono Giustizia Perfetta. Allentai la presa sulla Kirai Mugen, sollevando la gelida aria che si era posata alcuni istanti prima. E, a quel punto, fu il momento di tornare ad incrociare le lame.
    Gli occhi dello Yakushi si affinarono, con la mano sinistra che andava al fianco. Ma non mi avrebbe colto in fallo: le sue intenzioni, ai miei occhi, erano palesi. [Abilità]
    Con un complesso movimento di polso e mano, Febh fece finta di emulare il mio assalto, soltanto per nascondere il reale assalto che portava con l'altra mano. Aveva intenzione di minare la mia facoltà deambulatoria ma se i trucchetti che voleva usare erano quelli, bhè, non ci sarebbe riuscito: quando vidi la sua arma guizzare dal basso, con la spada davanti al mio corpo feci un breve passo indietro, abbassando poi la punta dell'arma verso il terreno ed intercettando, non semplicemente, l'assalto avversario. L'elsa cremisi della mia lama rimbalzò contro la sinuosa arma dell'Otese, disinnescando il pericolo verso le mie protesi. [Difesa I] Questa si chiama Serpe del Sottobosco. Permette di usare l'arma anche da brevi distanze nonostante sia lunga tre metri, e da qualunque angolazione. Se avessi avuto un'arma nell'altra mano saresti riuscito a difenderti da entrambe, Kensei? Disse lo Yakushi mentre eseguiva il fendente, convinto di avermi colto per un singolo istante in fallo. Ma si sbagliava di grosso. Si. Risposi io semplicemente, mentre mi riassestavo per difendermi dal suo successivo assalto. Questo invece è per ricordarti quello che ho detto prima! Aggiunse mentre, saltando all'indietro iniziava a far roteare la sua arma in una spirale concentrica di morte. Ammetto che il colpo arrivò rapido ed inaspettato ma la Yakusoku al mio fianco era in grado di sorprendere anche me quando si trattava di ken-do: in un attimo, attinsi al potere recondito dell'arma che rendeva i Kenkichi famosi in tutto il continente; iniziai a sentir pulsare il sangue nelle mie vene, percepii ogni fibra ed ogni assetto meccanico del mio corpo in modo inedito. Il demone che albergava nel profondo della mia anima, la frazione della Yakusoku che viveva in me, aveva sussurrato al mio corpo come sbloccare il potenziale profondo delle mie capacità: ma era poc'altro che quello; un sussulto, un suggerimento, nient'affatto colto nella sua totalità dal sottoscritto in quel frangente ma soltanto accarezzato, sfiorato, intuito. La Snake Sword dell'Otese parve come rallentare ai miei occhi ed il suo movimento a spirale divenne facilmente intuibile nonostante l'elevatissima velocità di rotazione. Gli occhi si mossero verso destra prima del resto del corpo, poi l'arto corrispondente girò la Promessa nel palmo e si mosse rapido verso l'esterno. In un calcolo millimetrico di precisione e finezza, il Femore del Figlio si incastrò nel turbinare della Lama di Orochimaru, spazzandola via di lato prima ancora che potesse realmente impensierirmi. [Difesa II] Interessante. Dissi, riconoscendo allo Yakushi un certo guizzo artistico. Ma non sufficiente. proseguii. Forse scottato da questa mia affilata constatazione, Febh alzò la spada sopra la testa, pronto a discendere verso il mio elmo con potenza devastate. Avevo già osservato come la maggior parte dei miei avversari riconoscesse il mio volto metallico come la parte più debole del mio arsenale protettivo, quindi avevo sviluppato una certa propensione per le difese alte: aiutato anche dalla posizione favorevole in cui mi trovavo per via della puntuale difesa precedente, la mano destra si alzò, percorrendo una traiettoria obliqua davanti al mio petto ed arrestandosi alla sinistra del mio volto, poco più in alto dello stesso, ad essere precisi, per evitare spiacevoli sorprese provenienti dall'arma avversaria; la lama cremisi era parallela al suolo ed il palmo della mia mano guardava alle mie spalle. Le due lame cozzarono in un atipico clangore ma ciò che fu davvero atipico fu l'effetto di spinta che lo Yakushi impose a quel colpo. Non era niente di preoccupante, questo è certo, specie data la differenza di Forza che vigeva tra noi, ma non mi aspettavo un assalto di quel tipo, tant'è che la mia guardia ne risentì. La Forma della Bellezza per un attimo si incrinò, impedendomi di essere puntuale e perfetto come ero praticamente ogni volta che tenevo una spada in mano. [Difesa III][Note] Il braccio destro fu spinto in basso, verso il terreno, aprendo leggermente la mia guardia. Febh colse l'attimo e, attraverso una variazione significativa della Manipolazione della natura che irrorava la sua spada, cercò di cogliermi di sorpresa: probabilmente se non avesse fatto leva proprio su una delle tecniche di cui ero maestro, la mia attenzione non sarebbe riuscita ad acuirsi sul vorticare furioso e irregolare della sua impronta raiton - che condividevamo. Ninpou: OniTsume. L'Artiglio dell'Orco. Disse Febh con voce vacua e distante. Fu in quel momento che feci affidamento ad ogni centimetro di muscolo e all'estrema velocità delle mie sinapsi: in un guizzo di agilità estrema e riflessi sovrumani, la Yakusoku si mosse seguendo il movimento che la forza di spinta verso il basso le aveva imposto, andando a disegnare un piccolo cerchio con senso antiorario, rapido, velocissimo. Il mio corpo si mosse all'indietro, contemporaneamente, aumentando la distanza che ci separava e dandomi alcuni istanti in più per rispondere a quell'assalto inaspettato. La punta di quell'artiglio di chakra nefasto si mosse rapida, divorando l'aria frapposta tra me e lo Yakushi. L'Artiglio dell'Orco arrivò a pochi millimetri dal Corpo dell'Inquisitore, l'armatura che il Mercenario delle Fenici aveva appositamente forgiato per me; l'impatto sembrava inevitabile - ma poche cose lo sono davvero.
    Quando tutto pareva perduto, la lama cremisi finalmente concluse il suo movimento, giungendo alla destra del raiton ed affondando nella sua porzione iniziale, penetrandolo e recidendolo di netto, nutrendosi della capacità distruttiva del chakra dell'Amministratore di Oto. Ninjutsu Kai: Mortificazione delle Arti Magiche. Dissi io, deridendo e imitando lo Yakushi. [Tecnica II][Note] Chiunque sappia qualcosa della manipolazione della forma o della natura dovrebbe imparare questa tecnica. Ma al momento solo tu e l'Hokage sapete della sua esistenza. E lui non la ha mai imparata come si deve. Disse Febh, con un certo orgoglio. Un'applicazione interessante, non c'è che dire. Notai. La Manipolazione della Natura è un'altra tecnica che ho perfezionato; saresti sorpreso di scoprire cosa sono capace di fare con essa, tanto per offendere quanto per difendere. Avrei risposto io, con altrettanto orgoglio. Non credo che l'Hokage sarebbe in grado di comprendere niente di tutto questo. Ognuno ha i suoi limiti, dopotutto. Chi più alti, chi più bassi, questo è vero. Aggiunsi, non perdendo occasione per denigrare lo scranno più alto del Fuoco. Avrei potuto sommarci la rotazione, se avessi voluto. Disse. Non sarebbe bastato comunque. Replicai io. Devi impegnarti di più, Ken-sei-Hi-to. O devi per forza ricorrere a influenzare il tuo avversario per dimostrare il tuo valore? Rimane qualcosa di TE che vale la pena affrontare? Roteai la Yakusoku davanti a me, nervoso. Mentre parlava, le contusioni che lo Yakushi aveva riportato a seguito della mia Tecnica del Predatore iniziavano a svanire. Stava utilizzando la famigerata arte del suo clan. La Kurai Mugen, la kinjutsu che io stesso ho sviluppato come estrema manifestazione della mia volontà, è ciò che sono più di ogni altra cosa. Non sono io ad influenzare gli altri quando ne sfrutto a pieno i poteri: sono loro a divenire deboli al mio cospetto. Ci furono alcuni istanti di silenzio. Non potevo dare ragione allo Yakushi: anche se sapevo che lo stava facendo solo ed esclusivamente per indispettirmi, per me le questioni di principio erano la cosa più importante; erano l'unica cosa che contava. Allora, spadaccino? Io aspetto. Mi disse. E sia. Riecheggiai io di rimando. Contrariamente a quanto si potesse aspettare, la Yakusoku anziché muoversi verso di lui si ritrasse, tornando il candido femore ornato che era quando la lama era inerme. Allargai leggermente le gambe e inclinai il petto in avanti, assumendo una posizione più offensiva e modificando il Makashi. Sacrificio di Sangue: Promessa di Redenzione - Chi no Gisei: Shōkan no Yakusoku Il chakra denso ed oscuro che mi caratterizzava mi avvolse, divenendo, per un istante, visibile tutt'intorno al mio corpo, ricoprendomi gli abiti e l'armatura ed espandendosi mestamente dalla mia figura tutt'intorno. In un gesto di rabbia e forza, calciai il terreno alla mia destra, scaricando parte di quei sentimenti violenti a terra. La Yakusoku si nutrì di tutte quelle emozioni, di tutto quel potere, del mio chakra e, in parte, anche della mia stessa vita: rinnovando la Promessa del Padre al Figlio, invocai il potere perfetto della Yakusoku.

    La lama scattò quasi istantanea dall'orifizio sporco di sangue che possedeva al vertice, mentre l'osso si contorceva nelle mie mani, andando a mostrare due altre fessure, più piccole, dalle quali, un istante dopo, comparvero altre due piccole manifestazioni di chakra e sangue. [Tecnica III] Il piede destro si mosse leggermente, allargando il tallone e puntando il proprio vertice verso l'avversario. I sassi brulli della scogliera scricchiolarono sinistri. Un istante dopo, fui addosso a Febh. Un piccolo sbuffo di chakra fuoriuscente dai miei arti inferiori preannunciò il movimento, con le protesi che mutavano d'aspetto per adempiere con perfezione a quell'impulso d'ira irrefrenabile. [Equipaggiamento] Entrambe le mani andarono sul manico della Yakusoku, pronte a sferrare un primo rapido e potente fendente: caricando l'arma al verticalmente accanto al mio fianco destro, allungai le braccia in avanti, distendendo la spada parallelamente al terreno, intenzionato a colpire il braccio disarmato dello Yakushi all'altezza del gomito. [Azione I] A quel punto, facendo una mezzaluna con la spada sopra la testa, avrei cercato di portare un colpo speculare al precedente, sempre impugnando la spada con due mani, cercando di raggiungere però un punto leggermente più in basso rispetto a prima, ovvero il polso destro dello Yakushi. La zona che cercavo di colpire era decisamente piccola, è vero, ma la sequenza di colpi era volta a costringere Febh a movimenti stretti e scomodi per la difesa. Inoltre, la mia arma, per via della sua velocità e possanza, sarebbe davvero apparsa come inarginabile. Pararla, infatti, probabilmente, avrebbe significato vedersi spezzata la guardia. [Azione II] Ritrassi poi la spada, rapido e nefesto, portandola, parallela al suolo, al mio fianco destro. In quel momento, una porzione di me lasciò il mio corpo ed andò a nutrire la spada che, di rimando, mi irrorò di nuovo potere. [Abilità] In un istante, qualsiasi fosse lo stato della guardia dello Yakushi, sia che gli si trovasse in piedi o a terra, la lama schizzò verso il suo petto, leggermente decentrata verso il lato disarmato, cosicché la mano che impugnava la spada dovesse fare più strada e fatica per essere intercettata, partendo dal mio fianco dal fianco. Come il fendente precedente, anche questo nascondeva assai insidie ma la vera sorpresa sarebbe stata svelata se lo Yakushi avesse provato a deviare la mia spada: infatti, non appena avessi notato la Snake Sword avvicinarsi alla Promessa, questa si sarebbe allungata di più di un metro, anche se solo per un istante, tentando di raggiungere le carni del mio avversario prima che il colpo fosse completamente deviato. [Azione III] Infine, sfruttando l'ipotetica condizione d'instabilità che quel mio assalto avrebbe provocato, alzai l'arma sopra la mia testa, sempre brandendola con due mani e, compiendo una parabola discendente verso destro, avrei cercato di colpire la gamba opposta rispetto all'arto che impugnava l'arma, ovvero la gamba sinistra. La Yakusoku, ancora una volta, avrebbe cercato il ginocchio, intenzionata non sono a mettere in difficoltà l'equilibrio avversario ma a minarlo alle fondamenta. Non c'è neanche bisogno che mi impegni troppo. Questa velocità dovrebbe bastare. Dissi, mentre l'arma, molto più lentamente che in precedenza, tentava di raggiungere l'otese agli arti inferiori. [Azione IV]
    Ricomposi la mia guardia difensiva, ansimando un po' ancora una volta. In questa occasione, però, non fu per colpa dello sforzo ma perché percepii chiaramente come i benefici del Sacrificio di Sangue stavano lentamente lasciando il mio corpo. Sorrisi sotto l'elmo: era dunque l'ora di provare qualcosa di ancora più sovrumano. Qualcosa che lo Yakushi si sarebbe ricordato per sempre.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1: Fendente braccio sx
    2: Fendente braccio dx
    3: Affondo
    4: Fendente gamba sx
    Slot Difesa
    1: Parata bassa
    2: Parata fendente "a spirale"
    3: Parata colpo alla testa
    4:
    Slot Tecnica
    1: Shibui no Ken: Makashi Yūga
    2: Ninjutsu Kai
    3: Chi no Gisei: Shōkan no Yakusoku


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 4.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 2.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.

    • Cooldown Talenti:.
      - Tecnica Economica è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Sangue Chiama Sangue è riutilizzabile tra 1 Round.

    • Cooldown Abilità:.
      - Fendente del Posseduto è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Padronanza Perfetta è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Taglio Distruttivo Migliorato è riutilizzabile tra 2 Round.
      - Potenza Nascosta è riutilizzabile tra 1 Round.
      - Violenza Inusitata è riutilizzabile tra 1 Round.

  12. .

    Il Mostro che dorme nel profondo

    Capitolo unico

    Atto II
    Inizio



    Osservai Itai entrare dentro la stanza, avvicinarsi a Ryuu, studiare la ferita sopra la sua testa; lo vidi che mi osservò, per un attimo, coi suoi occhi spenti, prima di posare lo sguardo sulla giara che avevo appena evocato. Il suo viso si contrasse per un istante, triste e sorpreso, mentre la consapevolezza di ciò che era stato chiamato a fare quel giorno affiorava finalmente sulla superficie dei suoi pensieri. Lasciami parlare con il Sanbi un attimo. Forse posso ... convincerlo ad accettare le cose con più grazia. Disse l'Ombra Emerita. È esattamente il motivo per cui oggi ho scelto te e nessun altro, Itai. Feci, puntualmente, presente, mentre mi avvicinavo ad uno dei vari banconi su cui giacevano gli strumenti necessari alla creazione di inchiostri particolarmente affini al chakra. So che non mi deluderai. Aggiunsi, freddo, mentre iniziavo a mescere i miei ingredienti. Accanto al tavolo dove avevo preso posto c'era un altro bancone su cui erano state posizionate alcune ampolle, delle erbe medicinali e taluni tonici di mia creazione, tanto in forma liquida - la mia specialità - quanto solida. Alcuni istanti dopo aver iniziato a lavorare sull'inchiostro, gli oggetti erboristici accanto a me appena citati iniziarono a fluttuare nell'aria, quasi come animatisi autonomamente: avevo ormai raggiunto un controllo piuttosto avanzato e fine sul chakra adesivo e repulsivo, riuscendo a dosarli con maestria tale da poterli prolungare ben oltre il mio corpo e interagire con gli oggetti che riuscivo a lambire con una precisione forse anche maggiore di quella concessa dalle mani.
    Non ebbi modo, però, di fare molto; l'operazione di Itai durò soltanto alcuni istanti. Probabilmente, così come accade ai Kenkichi al cospetto delle proprie Lame Insanguinate nel proprio mondo interiore, il tempo scorre diversamente per le interazioni tra Forze Portanti e Bijuu. Itai stava scuotendo la testa in segno di disappunto. Purtroppo non intende facilitare le cose, Kensei. Dovremo procedere senza il suo consenso. Cercherò di tenere in vita Ryuu donandogli una grossa quantità di Chakra, sperando che basti. Forse servirebbe anche un medico per evitare che finisca male. Disse Itai, riferendosi al Sanbi. I Demoni, si sa, sono creature vanitose e non mi sarei mai aspettato che la strada diplomatica potesse essere anche solo vagamente fruttuosa. Ma un tentativo era pur sempre da farsi. No. Dissi secco. Non abbiamo bisogno di medici. Ci penserò io. Allungai la mano destra fino a toccare con l'indice lo stoppino dell'ampolla su cui, contemporaneamente, stavo versando un intruglio attraverso il controllo del chakra. Una piccola scintilla nera, frutto del mio chakra affine al Raiton e all'influenza della Stella in atto sul mio tantien e sul mio corpo, si generò dal dito, andando a creare una peculiare fiamma nera che iniziò a bruciare sotto l'ampolla. Pochi minuti e questo liquidò evaporerà, lasciando sul fondo un composto umido che integrerò all'inchiostro che sto ultimando grazie ai Tesori recuperati al Lucchetto. Dissi, senza ancora alzare lo sguardo, intento nel lavoro che stavo facendo. Questo speciale inchiostro, unito all'influenza della Stella che vedi in atto sul mio corpo, dovrebbe amplificare le potenzialità di un fuuijutsu proibito dei Kenkichi: il Voto di Dolore. La Stella mi permetterà di giurare per Ryuu ma di far beneficiare lui degli effetti della tecnica. Il potere della Stella, infatti, mi permetteva di piegare le condizioni di attivazione dei sigilli, cambiandole o unendole anche a clausole tra loro antitetiche senza, tuttavia, inficiarne il funzionamento: la Stella era, in sostanza, capace di generare armonia perfetta anche dal caos primordiale.
    Alzai infine la testa, cercando col mio volto metallico quello di Itai. Ryuu è debole. Dissi, laconico. È stato incapace di sfruttare il suo potenziale, non si è mai davvero dedicato al mondo ninja. È stato scostante, lamentoso, inaffidabile, spesso impaurito. È stato tutto ciò che un ninja non dovrebbe essere; è stato ciò che Kiri non si merita e di cui Kiri non ha bisogno. Lasciai che le mie parole risuonassero nella stanza, senza mai scostare lo sguardo dal mio predecessore. Ma nonostate questo, sono in debito con lui. Aveva aiutato Akira e me durante la Settima Riunione di Kiri, aveva riportato a Kiri gli artefatti perduti di Momin ad Azumaido, si era preso in carico, almeno inizialmente, delle nuove leve kiriane prima di Youshi. Quindi oggi non morirà per mano nostra. Dissi, mentre notavo come l'impasto da unire all'inchiostro fosse adesso pronto. Presi il calamaio in cui avevo preparato il materiale necessario al disegno dei fuuinjutsu e lo rovesciai dentro l'ampolla, inziando a mescolare. Quando il liquido divenne abbastanza omogeneo, mi spostai accanto ad Itai, appoggiando l'ampolla accanto al lettino su cui Ryuu era legato. Estrassi la Yakusoku, creando lentamente la lama di sangue. Infine, l'ingrediente fondamentale. Rivolsi la lama verso il mio addome e mi trafissi violentemente in un punto non letale. Ormai ero piuttosto esperto in quel capo. Estrassi poi l'arma, facendo gocciolare il sangue che la bagnava dentro l'inchiostro. Come intendi procedere? Perché sarà pericoloso. Il Sanbi si opporrà all'estrazione, nella migliore delle ipotesi, forzerà una trasformazione parziale usando Ryuu come marionetta, nella peggiore, si libererà. Dobbiamo agire presto. Chiese Itai, saggiamente. Innanzitutto traccerò alcuni sigilli su Ryuu: l'inchiostro che ho creato, come ti ho detto, migliorerà le capacità degli stessi. Inoltre, è infuso di erbe medicamentose: finché sarà attivo, rilascerà gradualmente proprietà benefiche alla stregua dei tonici "economici" da poco adottati dall'accademia. Iniziai a disegnare sul corpo del jinchuuriki. Traccerò sul suo corpo anche un Voto di Dolore: questo fuuinjutsu, solitamente, inibisce le restrizioni morali, portando i Kenkichi all'interno di una sorta di Meditazione da Battaglia, una frenesia quasi ascetica che, per un periodo di tempo proporzionale al proprio legame con la spada, gli permette di combattere anche all'esaurirsi delle energie. Il contraltare di questa tecnica è la comparsa di piaghe putrescenti, benché inodori, sul corpo dell'utilizzatore. In ogni caso, questo dovrebbe darci un po' di tempo ... e una speranza in più per la sopravvivenza di Ryuu. Dissi, continuando a incidere sigilli sul corpo dei Mizukyio. Per quanto riguarda il Tre Code ... bhè, quello è il tuo campo. Ciò che posso fare per contenere una sua eventuale manifestazione, parziale o totale che sia, è soggiogarlo con la Kirai Mugen. Finché è legato al Genin i suoi poteri sono limitati: con la mia kinjutsu dovrei quindi essere in grado di corromperlo profondamente. Alzai quindi il pennellino rituale, ponendolo sul bancone accanto a noi. Estrassi per una seconda volta la Yakusoku, stringendola saldamente nella destra. Quando sei pronto, possiamo iniziare. [Note]



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 775
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.
  13. .

    Il mostro che dorme nel profondo


    Capitolo Unico



    Atto I
    Rialzati



    Alcune scelte, più di altre, erano difficili da accettare pur in nome dell'idea e, in quel periodo, di scelte complesse ero arrivato a prenderne molte. La decisione riguardo al futuro di Youshi era forse la più pesante ma anche quella che mi attendeva richiedeva una cautela assoluta: dopotutto, non si andava a maneggiare fuuinjutsu di contenimento ogni giorni, anche se a farlo era un esperto come il sottoscritto.
    Il vento smuoveva il mio mantello mentre lo sguardo si perdeva tra i flutti incessanti e maestosi del mare che, imperterrito, si schiantava con vigore ogni volta rinnovato contro le pendici della scogliera di Kiri, tagliata da larghe ma brevi dieresi di raggi solari. Io ero e sono Kiri: il mio compito, la mia prima missione, è quella di difendere coloro che, assieme a me e nel mio nome, fanno ciò che è necesario. Più di altri giorni sentivo l'onere del mio cappello pesare sulle mie robuste spalle. E proprio mentre rimuginavo su quelle parole, ne ricordai altre, di non troppo tempo prima, ed altre ancora, di anni prima; parole di colui che un tempo poteva comandarmi e che adesso comandavo io: Itai Nara. La mano sinistra, gelida nel suo tocco d'acciaio, spostò il guanto al terminare del Corpo dell'Inquisitore e pizzicò il dorso della sua speculare, facendo fuoriuscire quella goccia di sangue minima e necessaria alla Tecnica del Richiamo. La maestosità della Baronessa, fluttuante sullo strapiombo della scogliera kiriana, mi accolse senza domanda ma con un rispettoso e paritario inchino. Dal Nono, per favore. Ed in un attimo, fui avvolto dai chirotteri che, delicati come la foglia d'autunno che cade irregolare dal ramo più basso della quercia, mi sollevarono in cielo, alla volta della destinazione richiesta.

    [...]

    Oggi mi assisterai. dissi, fissando i suoi occhi indaco. Tenevo sotto braccio due piccoli rotoli da richiamo, uno bianco ed uno blu. Devo giocare con dei fuuinjutsu particolarmente complessi e pericolosi ed ho bisogno di qualcuno che mi copra le spalle. Inoltre, la tua esperienza in materia è più che necessaria. L'arto protesico prese il rotolo da richiamo bianco e lo porse al kage Emerito. Doveva afferrarlo. Non saremo soli, tuttavia. Dissi, mentre già mi incamminavo.
    Ho già preso le dovute precauzioni, non agiremo a Kiri. Lo faremo a Genosha, nel seminterrato di un edificio secondario costruito pochi anni fa, ad un paio di chilometri dal Liceo. Era pensato come luogo d'isolamento per i ninja dimostratisi scostanti o pericolosi per i loro compagni. Una frazione dell'Hakushaku ci raggiunse, posandomisi sulla spalla. Possiamo procedere in volo grazie alle nostre creature oppure giungere nell'Isola Carcere nel metodo che preferisci. Il nostro terzo uomo non ha problemi nell'attendere. Allargai le mani. La scelta è tua. Ne era ignaro ma non era da escludere che, se qualcosa fosse andata storta, quello poteva essere l'ultimo viaggio della sua vita.

    [...]

    Un edificio spartano, gelido, ci avrebbe accolti, col vento che, turbinando e schiantandosi in ogni anfratto, ululava selvaggio e fischiava. Proseguii a passi fermi e certi, spalancando una serie di porte discendenti che portavano verso luoghi sempre più oscuri. Al nostro passaggio, piccoli fuuinjutsu eterni, animati dalla presenza di chakra, si innescavano generando una piccola scintilla che permaneva nell'aere, fluttuando per la durata del nostro passaggio. Un jutsu di mia invenzione, concesso agli alloggi del Liceo e come decorazione ornamentale di alcuni altari religiosi sull'Isola Gemella di Genosha. Ci siamo. Dissi, indicando una gigantesca porta che, nella penombra assoluta, riuscivamo ad intravedere soltanto alla fine del corridoio. Quello è il livello più basso della struttura. Ci sta aspettando. Facendo strada, mi avvicinai alla porta. L'arto meccanico si poggiò su di essa, generando un lieve clangore che, con la pessione, si affievolì sparendo. Una luce più intensa tagliò il buio di quel corridoio, illuminando prima me e poi Itai al mio fianco, permettendogli di scorgere tutto quello che avevo allestito: una serie circolare di tavoli e comò su cui giacevano le più varie ampolle, i più rari pigmenti ed i più complessi intrugli, incorniciava un lettino operatorio sul quale, legato con spesse catene nere come la pece, giaceva, col volto deturpato da una ferita alla testa sanguinante, uno shinobi. Al Nara sarebbero bastati pochi passi dentro la stanza per avere la conferma delle impressioni che gli sovvennero dall'uscio: quello era un viso conosciuto! Ho bisogno di preparare alcune cose. Tu, intanto, mettiti a tuo agio. Nuovamente composi i cinque sigilli della tecnica del richiamo, facendo comparire, dopo la mitologica nuvoletta di fumo, una splendida urna decorata in nero, oro e blu, con motivi che richiamavano i simboli di Kiri. Non era un segreto che volesse ritirarsi da tempo dalla vita ninja. Diamogli dunque quello che vogliamo. L'aria nella stanza si fece immediatamente insostenibile mentre il chakra dal mio tantien cominciava a fluire verso la stella sul mio trapezio destro, contornandomi d'un chakra nero e tetro. Quando la mia intera figura divenne luminescente di quella oscura luce, la tensione nella stanza e sulle membra di tuti diminuì. Estriamo il Sanbi da Ryuu Mizukyio. [Note]Have fun, mio caro. <3



    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 775
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Lente Fish eye × 1
    • D-Visor dell&#039;Elmo da Inquisitore × 1
    • Elmo integrale dell&#039;Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell&#039;Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell&#039;Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell&#039;Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  14. .

    Il momento più buio


    Capitolo Unico



    Atto I
    Medesimi trucchi



    Era necessario. Ritenevo che fosse il momento migliore: i nuovi arrivi, gli inattesi ritorni, le scoperte passioni ed i rinnovati giuramenti mi suggerivano che quello fosse l'attimo da cogliere. Si erano allineati una serie di accadimenti ed unicum, di volte e svolte del fato, di insondabili eventi perfetti: restava da prendere la decisione. Restava da maturare certezze, anche se stavo rimuginando su quella che avrei potuto ritenere l'unica reale, sicura, salda ferma e inamovibile certezza. Mi lasciai cadere dal dorso della Baronessa, sollevando un copioso sbuffo di neve al mio atterraggio. Una frazione dello stormo di Akayoru era avvinghiata, al caldo, nel mio mantello blu come la notte, mentre io proseguivo a passi tardi et lenti verso la mia prima grande opera da Mizukage: il Liceo di Genosha.
    Poggiai le mani sul grosso portone in legno, spalancandolo con forza, combattendo contro il riscontro d'aria che rendeva quell'oggetto maestoso ancor più grave sulle mie membra meccaniche, eppure così lieve dinnanzi alla mia inarrestabile volontà. Le gambe metalliche risuonavano nei corridoi ora vuoti della struttura, mentre le fiaccole al muro, alimentate da un fuuinjutsu eterno di mia stessa invenzione - creato mescendo una scintilla della mia propensione alle Raiton con la delicata brezza tipica delle fuuton, il Vento che albergava in me, secondario, se non terziario, rispetto a tutte le nature che ero in grado di manifestare, non ancora controllare -, si accendevano al mio passaggio. Poi giunsi davanti a quella porta. Sì. Qui va bene. dissi, rivolgendomi al piccolo chirottero raggomitolato nelle mie vesti. È perfetto.

    [...]

    Passai lì una notte ed un giorno, in attesa, meditando. Avevo mandato a chiamare Youshi coi soliti mezzi ma non mi sarei mai presentato a quell'appuntamento. C'ero ma non sarei stato lì per lui. No, ci sarebbe stato qualcun altro, qualcuno di non meno potente, rispettabile e pericoloso. Io dovevo prepararmi e preparare i miei strumenti. Se tutto fosse andato come doveva andare, avrei dovuto mantenere la concentrazione ai livelli più alti.
    L'ombra di Youshi veniva proiettata sul muro alle sue spalle, tremante nello scoppiettio dei bracieri ardenti al centro della stanza; i punti d'ombra in quel teatro di sangue erano numerosi, creati ad hoc dalle fiamme che avevo posizionato e dal mobilio che mi ero premurato di posizionare nell'ambiente. Il silenzio era assoluto. Il ragazzo si fermò vicino al centro di quel salone, toccandosi la coscia e la nuova spada di Kiri che recentemente si era guadagnato.
    Un tizzone scoppiettò alle sue spalle, attirando, forse la sua attenzione. Ma non c'era solo calore, ombra e vuoto in quella stanza: no, c'era altro. Anche se Youshi non poteva percepirlo, forse, i suoi nervi gli avrebbero suggerito quel che probabilmente già da qualche istante stava passandogli per la testa: pericolo. Un'ombra si mosse alle sue spalle, silenziosa e ben più rapida del Tokugawa! Con la coda dell'occhio potò notare qualcosa di gigantesco, mostruoso, informe, che stava per raggiungerlo e, probabilmente colpirlo! Una infernale mano artigliata avrebbe provato a raggiungere il suo corpo per afferrarlo nella sua interezza e stritolarlo: era davvero gigantesca.
    Qualsiasi fosse stata la reazione del chunin, però, in realtà, non sarebbe successo niente. L'ombra, così come era apparsa, sarebbe svanita nel nulla. Tuttavia, non senza ripercussioni. [Tecnica]Tenebre Ingannatrici
    Talento: L'utilizzatore può attivare la tecnica "Sguardo dalle Tenebre" considerando un alleato come l'utilizzatore della tecnica anziché se stesso. Statistiche, furtività e sembianze dell'ombra si riferiranno dunque all'alleato scelto anziché all'utilizzatore. Utilizzabile una volta ogni due round. Non è possibile utilizzare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da chunin in su]

    Più giù scopri di chi è l'ombra. :guru:

    Kurayami Kara Miru - Sguardo dalle Tenebre
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cane, Coniglio, Cinghiale (3)
    L'illusione si attiva se la vittima è presente entro 12 metri e l'utilizzatore non è percepito. La vittima percepirà una presenza oscura non identificabile chiaramente, di fattezze simili all'ombra dell'avversario, attaccarlo dalle spalle, originando a 3 metri da lui. L'ombra ha furtività pari a quella dell'utilizzatore e velocità parienergia la vittima, più i bonus/malus, aumenti/diminuzioni e vantaggi/svantaggi in Concentrazione dell'utilizzatore. L'ombra tenterà una finta per poi sparire: se la vittima risponde alla finta, la sua Resistenza e i Riflessi saranno ridotti di 4 nei confronti dell'utilizzatore finché occultato, mentre perderà 1 slot azione ogni round se non occultato, per il timore nei suoi confronti. L'efficacia è pari a 80.Tipo: Genjutsu - Bakkin
    Sottotipo: Debilitante
    (Consumo: QuasiElevato / Mantenimento: Medioalto)
    [Da jonin in su]
    Passò un istante senza che succedesse niente. Forse Youshi aveva sognato ad occhi aperti - questo è quello che si sarebbe potuto domandare. Dopotutto, sapeva che il suo Mizukage non era capace di giochetti di quel tipo: era ed è decisamente una persona più ... pragmatica. In realtà quegli attimi erano solo pause di recupero. [Azione I]Ingerimento tonici di recupero. Uno dei tuoi avversari recupera tutto il chakra. Poi scoppiò un altro tizzone dalla brace.
    Un gigantesco ed infinito stormo di pipistrelli fuoriuscì dalla zona d'ombra alle spalle del Tokugawa, concentrandosi in un'unica figura tetra, che allungò la sua gargantuesca mano verso il giovane, tentando, nuovamente, di sfigurarlo con le sue unghie. In realtà, le unghie erano soltanto una rappresentazione posticcia della sequela di zanne acuminate che formavano lo stormo di pipistrelli. A giudicare dalla velocità di quel colpo, Youshi non avrebbe faticato a riconoscere la Baronessa come artefice di quell'attacco e, probabilmente, anche del precedente. [Azione II]Stormo [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può scindere il suo corpo in pipistrelli più piccoli (minimo ¼ di unità), entro il limite di unità di cui è composto. Ogni pipistrello condivide i sensi e la mente con lo Stormo e può allontandarsi da un altro pipistrello per una distanza massima di 9 metri per energia posseduta. Scindersi in più pipistrelli divide equamente la vitalità ed il chakra in ogni singolo pipistrello. Quando scisso in più pipistrelli, l'utilizzatore subisce il doppio dei danni da tecniche o attacchi ad area e la metà dei danni da attacchi fisici.(Consumo: ½ Basso per Slot Azione)
    [Da genin in su]

    Morso [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore morde un avversario con i suoi denti acuminati. La Potenza del Morso è pari a 20. Se in forma di Stormo, Morso può essere eseguito investendo completamente l'avversario: il danno viene esteso a tutte le zone interessate dall'AdR, dividendosi equamente su di esse. La potenza rimane invariata. (Consumo: ½ Basso ogni attacco)
    [Da chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può causare un Sanguinamento (DnT Medio) una volta per round, in combinazione con qualunque attacco o AdR.(Consumo: Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità: Nera+4
    Forza: Nera
    Potenza 20 Diffusa (per stormo) + Sanguinamento (DnT Medio).
    La mano si ritirò, tornando nel buio della stanza ma la quiete durò pochissimo: un istante dopo, una gigantesca testa di chirottero avrebbe corso contro l'Hidarite, spalancando le fauci e cercando di inglobarlo, come a volerlo mangiare con un sol boccone. Ovviamente niente di tutto ciò era possibile: si trattava, ancora una volta, di una sorta di attacco combinato dei pipistrelli, intenzionati ad assestare piccoli ma terrificanti morsi su tutto il corpo avversario. [Azione III]Stormo [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può scindere il suo corpo in pipistrelli più piccoli (minimo ¼ di unità), entro il limite di unità di cui è composto. Ogni pipistrello condivide i sensi e la mente con lo Stormo e può allontandarsi da un altro pipistrello per una distanza massima di 9 metri per energia posseduta. Scindersi in più pipistrelli divide equamente la vitalità ed il chakra in ogni singolo pipistrello. Quando scisso in più pipistrelli, l'utilizzatore subisce il doppio dei danni da tecniche o attacchi ad area e la metà dei danni da attacchi fisici.(Consumo: ½ Basso per Slot Azione)
    [Da genin in su]

    Morso [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore morde un avversario con i suoi denti acuminati. La Potenza del Morso è pari a 20. Se in forma di Stormo, Morso può essere eseguito investendo completamente l'avversario: il danno viene esteso a tutte le zone interessate dall'AdR, dividendosi equamente su di esse. La potenza rimane invariata. (Consumo: ½ Basso ogni attacco)
    [Da chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può causare un Sanguinamento (DnT Medio) una volta per round, in combinazione con qualunque attacco o AdR.(Consumo: Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità: Nera+3
    Forza: Nera
    Potenza 20 Diffusa (per stormo) + Sanguinamento (DnT Medio).
    Infine, mentre la testa del pipistrello indietreggiava per rientrare in un anfratto d'ombra alla destra del Tokugawa, una porzione di chirotteri partì da là dove si era originato l'attacco di un istante prima e, mutando ancora una volta, in volo, nella sagoma di una mano artigliata, avrebbero provato un terzo ed ultimo attacco nei confronti del giovane ninja della Mano Nera. [Azione IV]Stormo [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può scindere il suo corpo in pipistrelli più piccoli (minimo ¼ di unità), entro il limite di unità di cui è composto. Ogni pipistrello condivide i sensi e la mente con lo Stormo e può allontandarsi da un altro pipistrello per una distanza massima di 9 metri per energia posseduta. Scindersi in più pipistrelli divide equamente la vitalità ed il chakra in ogni singolo pipistrello. Quando scisso in più pipistrelli, l'utilizzatore subisce il doppio dei danni da tecniche o attacchi ad area e la metà dei danni da attacchi fisici.(Consumo: ½ Basso per Slot Azione)
    [Da genin in su]

    Morso [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore morde un avversario con i suoi denti acuminati. La Potenza del Morso è pari a 20. Se in forma di Stormo, Morso può essere eseguito investendo completamente l'avversario: il danno viene esteso a tutte le zone interessate dall'AdR, dividendosi equamente su di esse. La potenza rimane invariata. (Consumo: ½ Basso ogni attacco)
    [Da chunin in su]

    Sangue chiama Sangue
    Arte: L'utilizzatore può causare un Sanguinamento (DnT Medio) una volta per round, in combinazione con qualunque attacco o AdR.(Consumo: Basso extra)
    [Da genin in su]

    Velocità: Nera+4
    Forza: Nera
    Potenza 20 Diffusa (per stormo) + Sanguinamento (DnT Medio).

    La Hakushaku, a quel punto, sarebbe uscita dalle tenebre, camminando, anzi, levitando e fingendo di camminare, per poi porsi a qualche metro di distanza da Youshi - a sei metri da lui, per la precisione.

    Non avrebbe proferito parola la chirottera, ma avrebbe agitato il suo bicchiere, preso forse in precedenza, davanti agli occhi del giovane. Era forse il turno del ragazzo: poteva fare la prima mossa.
    Certo, sarebbe stato proprio in quel momento, prima di passare all'azione che, se si fosse fatto colpire anche solo da uno dei colpi precedenti della Regina del Gioco dei Nobili delle Grotte del Silenzio, si sarebbe accorto di qualcosa di ... particolare. Una voglia irrefrenabile, incontenibile e funesta, di morte e devastazione lo avrebbe colto, oscurandogli le capacità intellettive e l'intuito. [Tecnica II]Sete di Sangue
    Villaggio: Pipistrelli
    Posizioni Magiche: Tocco (4)
    L'utilizzatore, se causa un Sanguinamento (DnT) attraverso Morso, può iniettare parte del suo sangue nell'avversario, sangue che risulterà per lui tossico: la vittima diventerà iraconda, rabbiosa, incontrollabile, ottenendo un malus all'Intuito di 3 tacche. La vittima subirà un danno alla vitalità pari a 1/4 della potenza di ogni attacco corpo a corpo effettuato. Questo status dura due round.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Tratto Combinazione.

    Ma perché Youshi si trovava in quella situazione? Cosa aveva fatto per meritarsi quel trattamento? La Baronessa si era palesata, che quindi si trattasse di opera mia era decisamente scontato. [Note]Tutti gli attacchi da ombra ad ombra sono portati con Furtività 6. La Baronessa attacca in grossi stormi da 10-15 unità l'uno ogni volta, in sostanza cercando di coprire le tue vie di fuga laterali e rendendoti difficile schivare lateralmente.
    I danni del Morso sono DIFFUSI quando in forma di stormo, quindi la potenza 20 viene spanta a tuo piacimento su tutto il corpo.

    Have fun. :ghu:




    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 750
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • [TS] Kirai Mugen Disattivata.
    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  15. .

    L'Ora della Redenzione


    Capitolo Uno



    Atto IV
    La natura degli uomini



    In Viaggio: ore 12.30


    Estrando un peculiare pennello costituito da un appuntito attrezzo metallico, Daisetsu, il Secondo Fratello, fece alcune premesse. Con questo, Inquisitore, per qualche tempo verremo percepiti come qualcosa di irrilevante agli occhi dei nostri avversari. Non sono ancora in grado di azzerare completamente il flusso di chakra dal corpo al tantien ma, per dove stiamo andando, dovrebbe bastare. Il costo di tale invisibilità, però, è l'impossibilità di usare il chakra, pena lo scioglimento della tecnica. Ergo, prima prepariamo tutto quello che possiamo preparare, dopo di che, passerò ad incidere il Sigillo che mi stai chiedendo sul corpo di tutti. Mi disse, mostrando un certo orgoglio ma, contemporaneamente, una nota d'insoddisfazione dovuta all'esternazione del fatto che non fosse in grado di fare qualcosa. Daisetsu, più degli altri, ci teneva ad essere il primo della classe. Fin da quando avevo accolto lui ed i suoi fratelli e sorelle all'interno delle mura del vecchio Palazzo Kenkichi, il piccolo orfano del clan Shinretsu aveva da sempre tentato di spiccare tra la folla; non si accontentava di fare le piccole mansioni che gli richiedevo in cambio del vitto e dell'alloggio che gli davo, lui voleva altro, voleva di più: voleva il riconoscimento. Avevo tentato di insegnargli anche l'arte della spada ma i risultati furono scarsi al punto che preferii lasciarlo sperimentare coi suoi costrutti d'acqua e ghiaccio piuttosto che forzarlo in qualcosa che, evidentemente, tra tutte le doti che possedeva, gli mancava. Era cresciuto bene, in quegl'anni, diventando un ninja completo ed uno shinobi integerrimo, riuscendo a conseguire il grado Chunin poco prima che mi insediassi Mizukage, quando aveva poco più di 14 anni. Se avesse avuto modo di ricevere un addestramento ninja fin dalla tenera età, forse sarebbe potuto diventare il Prodigio di Kiri, rubando alla Sabbia un epiteto così onorifico. Ma anziché emulare il Kazekage, Daisetsu ed i suoi fratelli optarono per emulare il vigilante della Nebbia, l'Inquisitore di Kiri; iniziarono a vestire d'abiti pesanti, a portare una maschera ed a muoversi come si muovono le tenebre. In quest'ultimo frangente, colei che sviluppò maggiori capacità fu Noritada: fu la prima orfana che varcò le mura della Zona Clan Kenkichi quando ancora era lo spettro di ciò che fu e sarebbe stato; fu la prima a conoscere Keiji Kagome ed a legarsi a lui. Mangiava al suo stesso tavolo, dormiva nella stanza accanto alla sua, si allenava con lui. Qualcuno sostiene che sia diventata un assassina migliore di quanto lui non sia mai stato: riuscì ad insegnarle i segreti delle Lame Insanguinate e ad iniziarla al rito del Sangue e dell'Acciaio. Un'ombra mortale, capace di sfuggire anche ai migliori sensitivi, specie con l'aiuto dei suoi fratelli. L'unico, forse, che sarebbe in grado di scoprire le sue tracce ed i suoi sotterfugi, in tutta Kiri, è Gonshiro. Quando lo trovai, in uno dei numerosi giorni di pioggia che caratterizzano l'autunno kiriano, giaceva in un angolo della Zona Clan, infreddolito, mezzo nudo e col corpo quasi interamente tumefatto. Mettendogli una mano sulla spalla, lo sollevai di peso, trasportandolo al caldo. Quando riuscii a fargli riaprire gli occhi, soltanto alcune ore dopo, Gonshiro mi mostrò qualcosa che non avevo mai visto e che mai più rividi: le leggendarie iridi viola dei possessori del Rinnegan. Col tempo ha imparato a controllare quello che un ninja a me molto caro definisce chakra naturale gravitazionale, ovvero lo Shinra Tensei, uno dei poteri del Saggio delle Sei Vie. Al contempo è divenuto un investigatore di prim'ordine, riuscendo ad osservare ogni minimo dettaglio e a dedurre anche le più complesse ed assurde situazioni. Ma le sue abilità sono culminate quando anche Mitsuko, la Quarta Sorella, ha raggiunto il grado Chunin. I due iniziarono a passare molto tempo insieme, sviluppando una certa passione per la scienza e, in particolare l'anatomia: come molto spesso vanno queste cose, Gonshiro si dedicò al lato più oscuro della stessa mentre Mitsuko al lato più caritatevole, forse anche quello più consono alla sua indole. Il Terzo Fratello divenne un Eliminatore di Cadaveri mentre la Quarta Sorella una discreta kunoichi al servizio della mano bianca.
    In quel momento, però, erano soltanto le spalle armate non del Mizukage ma dell'unica autorità che loro riconoscevano, l'unica che si fosse realmente presa cura di loro nei momenti di difficoltà ed inedia: l'Inquisitore di Kiri. [Note]Piccola digressione sui PNG per renderli un po' più tridimensionali e ruolare alcune cose che ho sempre giocato di Keiji/Kensei ma mai realmente approfondito, sperando che non muoiano. Credo sia anche il caso di utilizzare mezzi di comunicazione alternativi. Inciderò un sigillo su tutti voi e sulla Baronessa, cosicché si possa scambiarci i nostri pensieri senza parlare, entro una decina di chilometri. Aggiunse Daisetsu, mentre iniziava a muovere il suo particolare pennello. Terzo Fratello, appena saremo abbastanza vicini ci muoveremo a piedi. Ho bisogno dei tuoi sensi aguzzi e della tua capacità di occultare ogni nostra traccia. Dissi, ricevendo un segno d'assenso dallo shinobi. Io invece andrò in cerca di qualsivoglia tipo di informazioni. Posso rendermi invisibile ed estremamente silenziosa, ho solo bisogno della giusta preparazione. Inquisitore, usa i tuoi occhi per scandagliare l'area e dirmi dove poter andare. Disse la prima sorella, mentre iniziava a compiere alcune posizioni magiche. L'obiettivo è vincere un ingresso privilegiato per l'asse. I Bersagli, quindi, sono sempre i vertici. Vediamo di organizzarci al meglio. Attendiamo di essere abbastanza vicini prima di completare i preparativi. Poi, la Baronessa effettuò una poderosa virata. Eravamo vicini a qualcosa. Portai la mano vicino alla tempia destra, attivando il mio speciale D-Visor per poter vedere da vicino ciò che appariva infinitamente lontano. Vidi un Villaggio costruito tra due colline, vicino ad un piccolo fiume, stravolto da qualche evento che costringeva gli abitanti fuori dalle case. Vidi un uomo legato nella piazza principale. Spostai la mia attenzione sugli abiti. Vestiti semplici, tipici dei climi di queste zone. Pensate agli abitanti della Foglia; quello sarà il vostro travestimento. Dissi, informando i Fratelli e le Sorelle. Tutti annuirono. Non credo sia necessaria la massima discrezione ma noi la adotteremo ugualmente. Tolsi la mano dall'Elmo, indicando alla Baronessa un luogo abbastanza lontano dove atterrare. Dopo aver usato la Henge, utilizzate la moltiplicazione acquatica e occultate anche le vostre copie. Dopo di che, ci muoveremo verso la Folla. Terzo Fratello, tu dovrai occultare le nostre tracce. Date una buona riserva di chakra ai cloni, potrebbero tornarci utili. Fatto questo, Secondo Fratello, procedi coi sigilli. Mi voltai povei verso l'Hakushaku. Sfruttando la tua tecnica mimetica, Akayoru, continua a volare e scandagliare la zona col tuo Biosonar. Se scopri qualcosa potrai comunicarcelo mentalmente attraverso il sigillo. Li squadrai poi tutti. Adesso prepariamoci. [Conoscenze utilizzate]Avendo la scheda di Kensei ancora bloccata per 3/4, mi organizzo come posso.

    Ognuno dei PNG crea una copia acquatica. Uno è uno Shinretsu, non credo ci siano dunque problemi con le unità d'acqua.

    Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre (3)
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso)
    [Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]
    [Da studente in su]

    Tutti, Cloni compresi, effettuano la henge.

    Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]

    La Prima Sorella si tira Camuffamento Oscuro. La sua Furtività BASE sale a 9. Ha Movimenti Invisibili e Inodori, quindi ipoteticamente, altri +6 se l'avversario non ha sensi perfetti. Se in luoghi con Ombre consistenti, la furtività sale a 12 BASE.

    Yami no Meisai - Camuffamento Oscuro
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può migliorare la propria capacità di nascondersi, ottenendo un bonus alla Furtività pari a 3. Se presenti ombre consistenti, il bonus alla Furtività è pari a 6. Mantenere la tecnica richiede slot tecnica.Tipo: Taijutsu - Stile
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso per turno)
    [Da chunin in su]

    Mentre ci muoviamo, il Terzo Fratello utilizza:

    Occultare le Tracce [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore e il suo team non lasciano tracce e non possono essere inseguiti da grandi distanze: l’utilizzatore annulla Seguire Tracce (Base) dell’avversario. È necessaria la concentrazione e volontà esplicita di occultare le proprie tracce; è impossibile impedire l'occultamento delle tracce.[Da chunin in su]

    Inoltre ha Occhio di Falco, Investigatore e tutti i sensi perfetti.

    Infine, il Secondo Fratello utilizza su tutti, cloni compresi

    Renrakusen no Kangae - Comunicazione dei Pensieri
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale da 1 Round (Rituale)
    Tracciando un sigillo su una persona consenziente, l'utilizzatore può comunicare con essa telepaticamente entro 10 chilometri. È necessaria una situazione di relativa calma per mantenere attiva l'abilità; L'utilizzatore, se interrotta la tecnica, può riattivarla entro 3 round ripagandone il costo in chakra ma non lo slot tecnica. Non cambiano gli effetti.
    Dal grado jonin è possibile tracciare più sigilli con un solo slot tecnica entro 18 metri, anche senza contatto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: ½ Basso per sigillo)
    [Da chunin in su]

    Mentre solo sugli originali e la Baronessa

    Kanchi Kaisho - Interferenza di Individuazione
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Disegno (10)
    Tracciando un sigillo su se stesso o una persona consenziente, l'utilizzatore può alterarne il flusso del chakra, rendendolo difficile da seguire nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi o delle Tecniche analoghe, anche Speciali. Chi riceverà il sigillo apparirà come un'Energia Bianca senza dettagli specifici riconoscibili alla Percezione del Chakra. Dal grado Jonin è possibile azzerare del tutto il flusso del chakra di chi riceve il sigillo: il sigillo deve essere disattivato da una parola in codice stabilita dall'utilizzatore; fino al round successivo alla disattivazione e per tutta la durata della tecnica, non sarà possibile utilizzare il chakra. Il Sigillo dura una scena GdR o, a discrezione del QM, fino a 3 ore.Tipo: Fuuinjutsu - Sigillante
    Sottotipo: Speciale
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    La Baronessa, oltre alla tecnica citata nel post precedente, utilizza questa sua abilità per scandagliare l'area costantemente, mentre noi facciamo altro.

    Biosonar
    Speciale: L'utilizzatore emette costantemente ultrasuoni in ogni direzione che gli consentono una percezione delle strutture solide in movimento fino a 360° entro 12 metri, permettendogli di distinguere e riconoscere se già conosciute, vegetazione, fauna ed eventuali persone. L'angolo di osservazione massimo è di 120° per volta. La percezione non può superare barriere più spesse di 10 cm.

    [Da jonin in su]


    Al Villaggio: ore 13.05 - 13.30


    Dopo pochi minuti di camminata eravamo mimetizzati nel centro della folla, sfruttando il fatto che tutti fossero riversi verso il centro della piazza. Telepaticamente, in un istante, comunicai alla Prima Sorella di sfruttare le ombre generate dai tetti delle case e indagare sulla situazione del conflitto o su qualsiasi informazione utile potessero captare le sue orecchie, attendendo poi indicazioni per come continuare a muoversi e riportando seduta stante tutto quanto scoprisse.
    Quando poi vidi quello che stava succedendo in quel piccolo villaggio, compreso il boia che faceva in su ed in giù per la piazza minacciando il tizio appeso e malconcio verso cui le attenzioni di tutti erano rivolte, dissi tramite il pensiero al Clone del Secondo Fratello di scandagliare l'area con le sue capacità di Sensitivo e, se la situazione era tranquilla, intervenire. Se il boia faceva, infatti, parte dei potenti del Villaggio, lui era la persona perfetta per potergli dare una mano, date le sue capacità. Dunque fece un passo avanti tra la folla, schiarendosi la voce ed avvicinandosi al centro. Posso far parlare io quell'uomo, con metodi meno barbari e più efficaci, se lo desidera. Fece un piccolo inchino formale. Il mio nome è Shun e mi rimetto al suo servizio. Lo faccia scendere di lì, mantenendolo sempre legato, magari, non vogliamo che nessuno si faccia male, e se mi dice cosa vuole sapere da lui, grazie alle mie capacità, potrò chiederglielo senza problemi. Sorrise. Non voglio neanche soldi ... ma di cosa chiederei in cambio, possiamo parlarne dopo, magari direttamente col tuo capo. Fece un secondo inchino. Che dici, affare fatto? [Note per il QM]Da una parte, la Kenkichi-Assassina cerca info generali sulla guerra e su quanto potrebbe essere utile, dall'altra, il CLONE del Sensitivo prima utilizza Sesto Senso e Percezione del Chakra per farsi un'idea di dove si trova, poi, se la situazione è calma, si fa avanti offrendosi di utilizzare l'Interrogazione Mentale sul prigioniero per scoprire se mente, chiedendo in cambio 1) di sapere perché il tizio sta venendo seviziato 2) di parlare col capo del boia.

    Interrogazione Mentale - Saiko Denshin
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può interrogare direttamente la mente di una vittima posando una mano sulla sua testa. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.Tipo: Ninjutsu - Supporto
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]

    In tutto questo, il Terzo Fratello è sempre lì con tutti i sensi all'erta, compreso Occhio di Falco e Investigatore.




    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 750
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • [TS] Kirai Mugen Disattivata.
    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.




    Edited by Ade Geist - 21/1/2022, 10:21
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