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    Mostri di Genosha

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    Beh, chiamarli Draghi secondo me è sempre stata un'esagerazione. Sono perlopiù grossi ramarri serpentiformi volanti che si atteggiano. Replicò lo Yakushi, senza dar troppo peso all'evidente assurdità della domanda di Fudoh, uno che non credeva ai draghi ma aveva tartarughe parlanti come alleati. Gyoza? E' un raviolo gigante o cosa? Avrebbe chiesto, perplesso. Aah, tartarughe! Evochi tartarughe? Comprese poi dopo le ulteriori pur confusionarie spiegazioni. Immagino tu intenda Genbu...una volta lo ho sognato...credo. Si era letteralmente svegliato con conoscenze che non possedeva precedentemente, ma non è questa la sede per approfondire. Ricordo che uno dei vostri precedenti Mizukage aveva un debole per le tartarughe. O qualcosa del genere... So solo che quando sono nati i figli volevo mandargli una bellissima statua di tartaruga con un sensore che morde quando avvicini la mano, ma poi lui ha ucciso un mio amico e non lo ho esattamente perdonato quindi la statua è a far polvere in cantina. Aneddoti a parte, quando parlarono della Foglia lo Yakushi annuì, nel suo ingombrante costume. Fidati, il problema non è arrivare a Konoha ma convincerli a farti entrare. Hanno questa assurda teoria per cui se hai con te qualche gallone di veleno e un certo numero di bombe sei "pericoloso" e ti impediscono di farlo. Veramente la gente non sa più come comportarsi! Concluse, con il classico tono da anziano in un bar...il suo clan era composto quasi esclusivamente di anziani e tendeva a raccogliere alcuni loro manierismi.

    Se non hai mai mangiato a Oto non sai cosa sia la vera cucina. Mangiare è sopravvivenza, e noi prendiamo la questione nel senso letterale del termine. Commentò. Ma non hai risposto: che si mangia da queste parti? Neve e corteccia? Chiese con tono canzonatorio. Alla peggio potremmo evocare una tua tartaruga e farci una zuppa. Chissà se le mie lucertole conoscono le tartarughe di qui...sei mai andato alla loro tana ancestrale per scoprire qualcosa su di loro?

    [...]

    Ah, fanno così con questa Nebbia di Sangue? Dovrei scambiare due chiacchiere con Kensei allora. Mormorò, con tono serio. Che Fudoh interpretasse la cosa come meglio pensava, anche come un giudizio tendenzialmente negativo da parte dell'otese, ma in realtà Febh stava pensando a un programma di scambio culturale, dato che anche a Oto si mandavano studenti nelle aree più pericolose del Bosco dei Sussurri come missione di addestramento (lui stesso ci aveva portato Hebiko), e senza darsi nomi pomposi...nulla vietava di scambiarsi gli studenti di tanto in tanto.

    [...]

    Se fosse stato evocato un danno simile lo avrebbe fatto sparire...a meno di un attacco capace di ucciderlo sul colpo. Replicò, un pò preoccupato ma assolutamente ridicolo e poco credibile nel suo voluminoso costume, mentre spostava un pò la carcassa col suo bastone. Uhm? Ah, si ho visto anche io...non ho capito cosa fosse però. Anche perchè i buchi per vedere erano decisamente piccoli. Quando il lampo di luce apparve, quasi investendoli, lo Yakushi si voltò una frazione di secondo troppo tardi per reagire efficacemente, ma Fudoh si mosse per tempo componendo un sigillo ed evocando una tartaruga a mezz'aria sopra di loro, capace di incassare il pesantissimo attacco anche se a costo della sua integrità. MA CHE ERA QUELLO? Sul chi vive, Febh agitava il randello con aria minacciosa mentre scrutava i dintorni...ma era come se il colpo fosse arrivato dal nulla! Niente...non percepisco assolutamente niente. E non mi piace affatto. Che sia un colpo da lunga distanza? Ma come lo hanno teletrasportato sopra di noi? Era intanto colpito dalle pronta reazione di Fudoh, ma non si sarebbe mai complimentato con lui per quello.

    Ho visto attacchi del genere ma non che arrivino dal nulla. E se quella cosa che scappava è la causa, io dico che facciamo bene a inseguirla: poteva anche rovinarmi il costume! Pensò per un secondo di evocare il suo camaleonte o le piccole esploratrici, esperte nel seguire le tracce, ma se fosse arrivato un nuovo attacco dall'alto sarebbero stati annientati, quindi per il momento era meglio attendere. In fondo seguire le tracce nella neve non sarebbe stato poi così complesso anche se nessuno dei due era esperto dell'argomento. E comunque no...che ronzìo? Forse era elettricità statica perchè eri in un punto migliore del mio rispetto all'attacco?

    Seguendo le impronte che il fuggitivo non si era minimamente premurato di cancellare, raggiungemmo la cima della collina e quindi ci buttammo a capofitto nuovamente verso la zona alberata. Chakra adesivo, forza. La scena di un grosso tizio in costume da cane che ricorda vagamente un orso che salta di ramo in ramo e di corteccia in corteccia è qualcosa che cancelleremmo volentieri dalla memoria, ma passiamo direttamente alla questione importante, ossia il momento in cui lo Yakushi indicò qualcosa in avanti. lo vedo! Quella cosa si muoveva come se non avesse ossa ma fosse composto da fluidi, e avanzava in modo decisamente sgraziato, nemmeno stesse portando un peso molto importante, pur non avendo niente addosso. E sicuramente non è umano. Commentò quello che era sì umano, ma gran parte dell'umanità avrebbe ripudiato volentieri.

    A me sembra una specie di tuta o qualcosa del genere. O un'evocazione, no? La creatura stava a circa cinquanta metri di distanza e non sembrava averli visti: si era appoggiata a un albero per riposare, circondati da vegetali simili, tutti con tronco non più largo di mezzo metro di diametro e stracolmi di neve sui rami più alti. Il "muso" dell'essere si deformò come strappandosi per mostrare delle protuberanze simili a denti molli, neri come la pece e grondanti qualcosa che gocciolò sulla neve subito evaporando, mentre dava un morso all'albero staccandone senza sforzi la corteccia. Non lo masticò ma lo trattenne nella gola qualche istante, come se lo stesse assorbendo, salvo poi sputare il tutto, con aria esausta. Non capisco...forse ha fame ma non sa cosa mangiare? Non ha molto senso. Aveva sbocconcellato lui le renne e il cavallo? Magari non erano il cibo adatto a lui.

    I due ninja stavano per programmare le azioni successive, probabilmente per catturare quel bizzarro essere prima che potesse lanciar loro contro nuovamente quell'attacco di chakra, quando successero contemporaneamente tre cose.
    La prima fu la collina poco distante, a est, che iniziò a tremare e a spostarsi, in barba a qualunque legge geologica, correndo di gran carriera nella loro direzione e travolgendo gli alberi sul suo percorso...sarebbe arrivata nel giro di un minuto, tanto trottava. Ma che razza di posto è questa Genosha?
    La seconda fu che la creatura, evidentemente spaventata da quel trambusto (che comunque non vedeva chiaramente quanto i due ninja che erano tra i rami degli alberi, essendo al suolo), balzò lateralmente come pronta a scappare, ma proprio in quella direzione ci fu qualcosa di ancor più bizzarro: l'aria si infranse come se lacerata da qualcosa, e in quello squarcio da cui si intravedeva un ambiente colmo di nebbia violacea uscì un enorme e disgustoso tentacolo che cercò di afferrare la creatura, lasciando al contempo cadere un paio di gambe imbrattate di sangue nero che sembravano appartenere a un altro di quella specie che aveva fatto una brutta fine. La creatura allungò un braccio afferrando un ramo e portandosi in salvo, mentre quasi per punizione un nuovo raggio di chakra apparve in cielo colpendo il tentacolo e danneggiandolo al punto da farlo ritirare, con lo squarcio che si chiudeva. Che roba è quella?
    La terza cosa fu Fudoh, colto da un terrificante mal di testa, nemmeno gli avessero piantato un coltello in un occhio, mentre il chakra colpiva quel tentacolo, come se stesse assistendo alla più empia delle profanazioni e al contempo come se qualcuno lo avesse appena costretto ad andare in due direzioni contemporaneamente, fino a farsi del male. Che ti prende adesso? Hai ricordato che sei di Kiri? Ti pare il momento di fare la scenata? Febh scattò dal ramo, muovendosi con un sapiente uso del chakra adesivo e repulsivo fino ad atterrare oltre la creatura, così da bloccargli la strada. Avanti, bloccalo! A Fudoh agire, quale che fosse la sua scelta o condizione. Febh avrebbe agito per placcare il nemico in caso di un tentativo di cattura fallito. E sbrigati che sta arrivando quella collina mannara! Anche se lo avessero catturato, al netto del rischio di possibili nuovi bombardamenti, come contavano di scappare dopo? O avrebbero aspettato la collina?
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    HellQuake

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    Tutti assieme, ma solo in parte, the Gemscape
    La fanciulla dalle mostruose intenzioni, sebbene mascherate da una falsa innocenza, era stata affrontata con parole ferme e decise, segno del dolore che lei aveva provocato e che sembrava totalmente incapace di riconoscere, piangendo invece per il proprio. Era proprio l'incapacità di riconoscere le conseguenze delle sue azioni nella loro pienezza ciò che spaventava Kaji e che lo aveva portato a pronunciare quelle parole. Se non altro lei aveva detto che ci sarebbe voluto del tempo perchè quei frammenti d'anima tornassero al loro intero e si sincronizzassero quanto bastava per trasmettere i ricordi, quindi il piano del Rivoluzionario per il momento era al sicuro. Sostenne lo sguardo di Raizen senza dire molto, trovava sciocca quella sua speranza almeno quanto la trovava allettante, ma su una cosa la montagna di Konoha aveva ragione: non era ancora il momento di tirare le somme.

    Febh & Youkai, Dreamland
    L'emozione è qualcosa che può spronare e motivare. Toglierle è come togliere l'anima. Io ho usato le mie emozioni per raggiungere questo stato, ma al momento non mi sono necessarie, sono state solo il carburante. Ma tu, che afferri tutto con leggerezza, non appena sarai nuovamente padrone della tua mente credo capirai il peso di ciò che dico. E se non lo capirai da solo, sarò io a imprimerlo a forza nella tua anima, in un modo o nell'altro. Spiegò con tono calmo e al contempo terribilmente pesante, nemmeno stesse proclamando una sentenza di morte.

    Ci fu poi lo scambio con il Sognatore e la strana reazione dell'ambiente circostante mentre Youkai parlava. Che quella figura azzurra fosse solo uno specchietto per le allodole? O forse ogni singola creatura del sogno era collegata alla sua mente? In ogni caso quel movimento diede a Febh il presentimento che il loro bluff era stato scoperto...come ben presto il Sognatore rivelò a sua volta. Kaji non si riferiva mai a sè stesso come Oni, non aveva avuto lo stesso addestramento concentrato cui era stato sottoposto Febh e il trauma di quel condizionamento forzato era stato spalmato in molti anni invece che in un periodo limitato...non c'era alcun Oni in Kaji, ma in un certo senso Kaji era l'Oni, sebbene non portato agli estremi della dissociazione come invece accadeva nello Yakushi. E non aveva senso insistere col bluff.

    Corretto. Replicò quando l'altro rivelò di aver compreso tutto. Tuttavia se non farai ciò che dico, l'Oblio diventerà un'alternativa estremamente allettante per te. Lasciaci andare, o ne pagherai le conseguenze nel modo peggiore. Minacciò mentre quello frantumava la realtà stessa intorno a loro, rivelando un ambiente caleidoscopico di vetri e specchi di varie dimensioni che sembravano portare ad altrettanti luoghi. Inferno e Sogno mescolati in un caotico amalgama di realtà a metà, questo era il Regno del Sognatore, dove ora entrambi i ninja erano prigionieri, con il nemico che si tuffò a capofitto in uno dei passaggi. Rintronato dall'improvviso cambio di ambiente, lo Yakushi impiegò qualche istante a capire cosa stava capitando ma ebbe la prontezza di spirito di afferrare Youkai per la collottola per evitare che in quel suo stato alterato commettesse qualche idiozia. Fermo...siamo in una trappola peggiore di quanto non pensassimo. In quel momento non erano in un sogno specifico, a differenza della Konoha in cui si erano cacciati in precedenza, ma quanto ci sarebbe voluto prima che un sogno di passaggio li assorbisse?

    Dobbiamo stare attenti ed elaborare un piano. Uno migliore di quello precedente. Lucertola, tu non sei mai stato da queste parti, vero? Hai qualche suggerimento? Non erano realmente nel Regno dei Sogni, ma nella parte di Inferno più affine ad esso, e in qualche modo dovevano uscirne. Questi cristalli, questi vetri, io ci vedo immagini dentro. Che siano...sogni di persone diverse? O sogni dei morti? In ogni caso potremmo provare a inseguirlo e combattere, sempre che troviamo quello in cui si è nascosto. Ma il nemico aveva più esperienza di loro di queste cose, e in qualche modo sembrava collegato a tutti i figuranti del sogno, anche se il sogno non era il suo, quindi avrebbe avuto a disposizione l'intero ambiente, plasmabile in maniera molto più sapiente di quanto non potessero fare i due shinobi. Rischia di essere un suicidio però...e con quel potere attivo non credo che tu riesca nemmeno a realizzarlo. Teso e con un'accenno di irritazione, fortunatamente tenuta ampiamente a bada dalla ferrea razionalità dell'Oni, lo Yakushi si guardava intorno cercando una soluzione.

    Ogni figurante è connesso a lui. E i figuranti in qualche modo interagiscono con i sognatori, tenendoli qui nel sogno. Stava cercando di capire e trovare un indizio in quanto aveva osservato, un modo per uscirne, ma gli mancavano elementi essenziali per elaborare una strategia vincente. Forse ci tiene qui perché anche noi sogniamo. Col tuo potere puoi annullare la capacità di sognare di qualcuno, almeno temporaneamente? Forse potrei usare dei veleni per amplificare l'effetto ma non ne sono certo. Era un pò come lanciare un kunai nel buio sperando di colpire qualcosa. Combattere in un posto completamente sfavorevole o impedirci di sognare. Non vedo alternative per uscire da questo Regno...le Mezze Persone chiamano così questi posti se ho ben capito, no? Se solo ci fosse un modo per destabilizzare questo Regno e indebolire il nemico al punto da lasciarci andare... Sarebbe stato inaspettatamente Youkai a suggerire la soluzione, anche se inattuabile al momento. Un incubo? Come possiamo creare un incubo peggiore di quelli che può controllare il nemico? La tua idea è infantile e inefficace. Tagliò corto, continuando a guardarsi intorno. Ma Youkai insisteva, parlando di incubi che "fanno svegliare per forza". Svegliare...

    Se quel luogo esisteva grazie alla contaminazione dei Sogni, se avessero trovato un modo per svegliare quanti più abitanti contemporaneamente il potere del Sognatore sarebbe stato minato in maniera incredibile, forse abbastanza da indebolire il suo controllo e permettere la loro fuga, o almeno obbligarlo a cacciarli. Nella mia esperienza, l'unico sogno che obbliga a svegliarsi è la caduta. E' fisiologico per gli esseri umani svegliarsi quando percepiscono un brusco cambiamento di posizione e gravità, è un residuo di quando dormivamo sugli alberi come scimmie. Cadere improvvisamente o impattare al suolo è l'unico sogno che in maniera indissolubile obbliga a svegliarsi, e le anime se possono ancora sognare dovrebbero essere ancora soggette alle stesse regole. Spiegò, rivelando quando potevano essere utili i documentari del programma che precedeva la messa in onda delle repliche notturne di Occhi del Deserto 2. Attese che Youkai comprendesse, pur avendo dubbi sulle sue capacità in merito, quindi analizzò logicamente quali erano le loro opzioni. Io conosco un Jutsu che può far cadere improvvisamente. Ma non ho abbastanza chakra per usarlo per ognuno di questi sogni, e certo non contemporaneamente. Potrei usarlo su di noi e in qualche modo trasmettere la sensazione a tutti quelli che stanno sognando, ma non conosco alcun modo per farlo... Forse quello sarebbe stato il punto di svolta...dopotutto Youkai non aveva fatto qualcosa di molto simile durante le vicende nel Regno della Strega? Ma sarebbe stato in grado di riportare quanto accaduto all'Oni, così da permettergli di trovare una soluzione?

    SE Youkai avesse spiegato in maniera comprensibile quegli eventi, l'Oni sarebbe rimasto in silenzio valutando con attenzione le opzioni a loro disposizione. Combattere, danneggiare sé stessi impedendosi di sognare...o quel piano. Hai perso il controllo in quell'occasione. Hai rischiato di uccidere i tuoi alleati. Questa volta dovrai controllarlo. Non gli stava chiedendo se pensava di farcela nè gli stava chiedendo se si sentisse in grado: gli aveva ordinato di farlo. Lucertola...nel sogno riuscivi a fonderti con la mia ombra e diventare un'armatura. Quella del DNA era una stupidaggine da fumetto, dato che è la seconda volta che ci incontriamo e non tu esisti da molto prima di me. Ma hai risposto al mio richiamo, quindi in qualche modo mi riconosci come tuo evocatore. Indicò Youkai. Sarai il nostro collegamento. Anche quello era un ordine, e lo sguardo dello Yakushi non ammetteva tentativi di fuga o sabotaggio. In cambio porterò la tua specie fuori da qui, qualunque cosa sia successa alla creatura gigante da cui siete state generate. Entra nella sua ombra e trasformala in un'armatura per lui. Io farò il resto.

    Posò una mano sulla spalla del nuovo allievo. Devi estrarre la tua anima per usare quel potere. Fallo solo parzialmente, così da sentire cosa accade al tuo corpo quando lo farò precipitare, e trasmettilo a quante più anime puoi. Pesca tutto il chakra da me se serve...farò in modo che le nostre riserve siano collegate. Avrebbe detto assumendo il tonico che aveva ancora a disposizione...non era la volpe e probabilmente lo sforzo lo avrebbe lasciato esausto, specie se il ragazzo non fosse riuscito a fermarsi, ma anche con tutti quei rischi la loro strategia era quella con le maggiori possibilità di successo. Ssasaluga si tuffò nell'ombra di Youkai, animandola e sollevandola per avvolgersi intorno alle sue membra mentre dopo una manciata di sigilli lo Yakushi attivava la sua Armatura dell'Orco, sincronizzando il suo chakra con quello del ninja della foglia come aveva imparato a fare già in altre occasioni. Il chakra rotazionale si mescolò all'ombra avvolgendo entrambi in una sorta di bozzolo che poi evaporò, lasciando al suo posto una creatura che era molto più delle tre che erano servite a generarla.

    Shin Kaiten no Jutsu: Sekai... Pronunciarono le labbra dell'Oni mentre con pochi sigilli ancora generava accanto a loro una colonna di chakra rotante, luminosa di un azzurro acceso. Poi la sua mano indicò il costrutto che, come influenzato da oscuri pensieri, iniziò a scurirsi fino a diventare un pilastro di nera e bruciante energia. Kuro Shin Kaiten no Jutsu: Meikai! [Tecnica 2 e 3]

    Era pronto a subire l'effetto, ma tutto il resto era in mano a Youkai. Si sarebbe controllato stavolta, con l'esperienza dalla sua parte, e la mente fredda e razionale dell'Oni a fornire una sorta di ancora per il suo comportamento? Quella scommessa poteva costare caro a entrambi. Ma se avessero avuto successo come avrebbe reagito il Sognatore a un gran numero dei suoi ospiti che si svegliava all'improvviso? Avrebbero danneggiato il suo Regno al punto da obbligarlo a cacciarli? O li avrebbe attaccati?

    Hebiko e Raizen, l'Uomo che avvelenò il Mondo
    Raizen esultava e quasi gongolava per la sua vittoria mentre le minacce del Vendicatore, pur concrete, al momento apparivano solo come i rantoli dello sconfitto. Ma aveva ragione: per quanto ancora? Dovevano trovare un modo per levarsi di torno quanto prima, sempre che non finisse l'effetto che aveva allontanato Amesoko, permettendo al Dio Drago di scrutare nuovamente le loro azioni ed eventualmente consentire l'uscita dei viventi dall'Inferno, come era stata sua intenzione fare. Sicuro, non gli staccherò gli occhi di dosso. Lo rassicurò Tian, anche se il tempo della sua permanenza era limitato alla tecnica dell'Hokage, non certo eterno. Io contavo di tornare a dormire, ma se mi dici che questo anello è importante non vedo l'ora di scoprire cosa mi insegnerà. Mi spiace che io non abbia idea di come siano le cose là fuori o ti direi dove ho nascosto i rotoli sulle mie tecniche di spada...anche se potrei averli rimossi io stesso in un secondo tempo...sarebbero una buona eredità, no? Anche se non ho mai usato armi di quelle dimensioni. Avrebbe detto, con la spada pronta a colpire qualora il Vendicatore avesse accennato anche solo un mezzo movimento. Però...però forse posso darti una cosa, anche se non è molto elegante: mostrami il palmo della mano. Se Raizen avesse acconsentito, il clone-Tian si sarebbe esibito in un fendente assai rapido e del tutto privo di intenti offensivi, che tuttavia avrebbe lasciato un debolissimo taglio sulla punta del dito dell'Hokage, troppo piccolo per sanguinare. E' una tecnica di taglio maledetta, la usavo quando ero un mercenario e volevo essere antipatico. In pratica lasci un taglio su qualcuno e lo lasci andare. Quando chi ha impresso il taglio è vicino o si avvicina, tipo entro un centinaio di chilometri, il taglio inizia a sanguinare. Serve per ricordare ai deboli che devono starti alla larga, ma se il resto di me e là fuori potrebbe aiutarti a cercarlo! Annuì poi quando l'altro chiese aiuto per la negoziazione. Ah, io non sono bravo in queste cose ma ci proverò. Sono più uno da "prima attacco poi mi spiego" e da "se non mi dai ragione di picchio finché non cambi idea". Certo che l'esperienza aveva avuto un impatto notevole in quel guerriero ardente di gioventù, divenuto poi uno dei più abili generali e leader della storia. Verosimilmente riferire di quell'incontro al Tian più anziano lo avrebbe fatto seppellire nell'imbarazzo.

    Poco distante Hebiko aveva scelto una via diplomatica che aveva decisamente poco a che fare con gli insegnamenti ricevuti da Ogen, sebbene le lezioni fossero iniziate solo da alcuni giorni. Rispetto alla caverna dove abitavo prima questo luogo è una reggia, e almeno somiglia a un posto civile. Ci sono cose a cui si deve rinunciare quando si ricerca, e la comodità era uno di essi. Nettamente meglio questo posto che le lande felici della Santa, che fanno dimenticare alla lunga le cose importanti con l'illusione della serenità, e meglio anche del clima marziale delle terre del Tiranno, o i sogni continui del Sognatore, persino più effimeri dell'aldilà. Spiegò, sempre col fazzoletto vicino al naso. Non ho schieramenti né alleanze qui, ma semplici collaborazioni. Del mucchio d'ossa o delle sue motivazioni ossessive mi interessa poco, purché non si venga a disturbare la mia attività. E anche se non avete cominciato voi, comunque mi avete disturbato. Avrebbe detto con il tono arcigno di chi è convinto della propria superiorità.

    Almeno sui veleni sei abbastanza saggia da sapere cosa rischiare e cosa no, Hebiko Dokujita...e...la tua eredità? Sei quindi una creazione di Orochimaru o una sua allieva? Poco importa, non ho interesse nella spada in quanto tale ma nella sua...particolarità. Non intendo prendertela in ogni caso, non ne ricaverei niente di positivo, temo. Avrebbe commentato sollevando una mano come a sottolineare che l'idea che lui volesse una spada era qualcosa di inaudito. In effetti lui non usava armi da mischia di alcun tipo: aveva siglato un Fuuinjutsu Contrattuale che lo impediva, aumentando al contempo altre capacità.

    La reazione concitata della ragazza lo fece sorridere inizialmente. Cielo, se cedi così facilmente alle provocazioni sicuramente qualcuno ti toglierà quell'arma prima che tu possa esserne degna...sempre che non fosse proprio questa l'idea. Aggiunse, sibillino, mentre ridacchiava della posa sgangherata assunta da Hebiko dopo quelle poche parole. Anche i tuoi insulti sono di bassa lega, onestamente ti preferivo quando eri presuntuosa e ammantata di falsa arroganza. Cammini con piedi d'argilla, fanciulla, forse l'idea che mi ero fatto sul proporti un accordo non è poi così solida... Il pollice andò al tappo di sughero della boccetta, facendolo saltare con un movimento elegante che era stato sicuramente ripetuto innumerevoli volte. Un odore dolciastro e quasi piacevole, simile a una candela profumata al miele, riempì rapidamente l'ambiente fino a venti metri dalla fanciulla, eppure Raizen quando si avvicinò non sentì assolutamente nulla. Che fosse qualcosa che colpiva solo lei? Non c'era intento omicida in Du Gu e anzi sorrideva come se avesse la situazione in pugno...forse era solo una minaccia.

    Osservando il bacio sulla fronte arricciò un poco il naso. A giudicare dai capelli, comprendo che i gusti nel mondo dei vivi siano diventati molto...alternativi. Sia in fatto di capigliature che di donne. Commentò senza alcun intento di nascondere la provocazione...forse voleva vedere se Raizen era della stessa pasta di Hebiko, ma intanto fece le sue proposte, che i due ascoltarono. Fu poi l'Hokage a prendere la parola. Se non altro ti sei presentato e dichiarato in maniera accettabile, sebbene l'eleganza decisamente non ti sia propria. Avrebbe detto, ancora provocatore. Accetto le tue scuse, visto che sono le prime a essere arrivate. Sottolineò guardando Hebiko con aria eloquente. Ho i miei settant'anni ma li porto bene. I giusti intrugli e ovviamente l'assenza di un vero tempo che scorre qui aiutano, ma ringrazio per il complimento. Aggiunse abbozzando un minimo inchino, adeguato a chi si rivolge a una carica istituzionale di qualche paese non proprio.

    Quindi mi cercavi. Cosa devi uccidere? Chiese senza mezzi termini, dopotutto era solo per avere un veleno che qualcuno poteva cercare il Maestro Avvelenatore in un posto tanto remoto. E aveva detto "cosa", non "chi", segno che evidentemente i suoi non erano meri veleni per uccidere qualcuno. Se Raizen avesse rivelato il suo obiettivo, il damerino avrebbe annuito un paio di volte. Ma certo, un veleno che uccida la pazzia provocata da un altro veleno. Creare un antidoto senza conoscere il veleno originale è quasi impossibile e prono a errori forse fatali, ma avvelenare la pazzia...niente di più semplice per me. Ma a questo punto dovremmo discutere un compenso, separato da quello per uscire da qui, non credete?

    In ogni caso il discorso non si era esaurito. Dunque puoi fornirmi qualcosa sui Draghi. Ma a me serve qualcosa dei Tre Grandi Draghi. Ho già qualcosa di Amesoko, dopotutto il bestione si presta a patti di vario genere. Ma non ho nulla di Ryujin e Tenchou. Si accigliò quando l'Hokage lo incalzò, sebbene senza foga, con le sue domande. Io ho una ricerca fondamentale da svolgere. Un Veleno che uccida il Destino. Il destino di una persona a me cara, mia figlia, colpita da una malattia temibile e per la quale non esiste alcuna cura, una malattia che segue l'anima anche nelle reincarnazioni successive. Una ricerca così importante da portarmi fino a qui, così importante da farmi sviluppare il veleno contro la Vita. Non la vita di una singola creatura, ma il concetto stesso di Vita...per finire qui all'inferno ho letteralmente avvelenato il mondo dei vivi e il mio veleno ha aperto uno squarcio che ho poi attraversato. Spiegò, tappando nuovamente la boccetta e mettendola via. Anche se erano questioni personali non sembrava restìo a parlarne. E' stato un grave peccato e mi ha condannato a vivere qui all'Inferno per trovarvi un rimedio e a non poterne uscire nemmeno quando finirò la mia ricerca, ma lo rifarei: io devo modificare il destino di mia figlia, e un veleno è l'unico modo, anche al costo di non vederla mai più.

    Alzò lo sguardo sull'Hokage, aggiungendo poi che gli eventi di cui parlava erano di centocinquanta anni addietro, non certo migliaia, ma probabilmente Tian aveva scoperto di Du Gu durante i suoi salti temporali...oppure la permanenza forzata del Maestro Avvelenatore all'inferno aveva avuto echi anche nel passato, vista la natura non lineare del tempo in quei luoghi, in ogni caso era una questione di minore importanza. Quella fiala? Ah, si, è un veleno incarcerante. Versato su una superficie la rende avida...chiunque nel raggio di diverse decine di metri non può allontanarsi finché il veleno non viene detossificato, altrimenti muore o comunque soffre immensamente. Le starei alla larga. Io naturalmente sono immune. In ogni caso era il momento di Hebiko di parlare, ma non trovò terreno fertile. Se avessi voluto chiedere direttamente a Ogen e quindi dover sottostare alle sue richieste lo avrei fatto, rozza ragazza dai modi anche peggiori del suo aspetto. Le rispose con fare quasi canzonatorio.

    La mia proposta è sul tavolo. Qualcosa di Ryujin e qualcosa di Tenchou, se proprio non volete procurare il cuore. E un anno di tempo. Se non ottempererete alla richiesta, un vapore velenoso vi porterà da me. Questa volta come defunti, statene pur certi. Se accettate, potrei anche darvi il veleno che uccide la follia in cambio di una quisquilia, come un litro di sangue di un qualsiasi Profeta. Potrei anche darvelo in anticipo, e prendere il sangue come pagamento assieme al materiale dei Grandi Draghi. Stava a loro prendere una decisione, o ignorarlo e magari cercare altre vie...o attendere banalmente che Amesoko tornasse a vederli.

    SE non avessero accettato, scegliendo di attendere Amesoko, dopo diverse ore avrebbero chiaramente percepito l'intimidatoria presenza del drago mentre la luna tornava a splendere sopra la città in rovina (o ovunque si fossero allontanati). Come la prima volta, torbido fumo nero li avrebbe avvolti mentre l'astro celeste si rivelava per l'occhio del gigantesco Dio Drago del Nadir. Non avrebbe parlato, come a scrutarli e a sfidarli. La sua intenzione era evidente: voleva sapere cosa fosse successo mentre era lontano.

    SE avessero accettato, tuttavia, dopo aver consegnato una fiala di veleno da far assolutamente bere al drago folle, Du Gu avrebbe estratto dalle sue capienti tasche una sfera rosata simile a una caramella un pò troppo grande, che osservò a lungo, come a valutarne gli esatti effetti. Sembrava stesse per metterla in bocca o leccarla ma non lo fece mai, limitandosi invece a lasciarla cadere ai suoi piedi. Un Veleno chiamato Ingorgo dei Meridiani o Blocco della Vera Via. Altera radicalmente lo Yin e lo Yang del chakra in un'ampia area. Come sapete qui all'Inferno non c'è realmente chakra ma un'energia similare, se non quello dei viventi che ci vivono e qualche scampolo arrivato per vie traverse in tempi e modi molto diversi tra loro, a volte seguendo le anime dei defunti. Anche se qui sembra tutto caotico in realtà esistono numerose autorità infernali...che potremmo descrivere come divinità o comunque entità che si assicurano che tutto funzioni come deve. E anche il chakra ha i suoi funzionari...con questo accorreranno sicuramente: non amano il chakra dei viventi, li costringe a continue calibrazioni...faranno di tutto per sbattervi fuori. Spiegò Du Gu, anche se restava il problema di Febh e Youkai, spariti dai radar. Nel momento in cui il Maestro Avvelenatore avesse rotto la capsula di veleno, un reticolato appiccicoso violaceo si sarebbe diffuso in tutte le direzioni, soffocante (terribile immaginare gli effetti che avrebbe potuto avere sul sistema circolatorio di una persona vivente) e pulsante di sinistra energia.

    Ci fu come un'interferenza, quindi l'ambiente mutò in maniera radicale come era capitato quando erano stati spostati contro la loro volontà, trovandosi in uno spazio neutro, con una lieve nebbia grigia che arrivava alle caviglie e nessun elemento di spicco intorno a loro per orientarsi...anzi forse avrebbero dovuto ringraziare di avere un terreno sotto i piedi. Dalla nebbia davanti a loro emersero due colonne di marmo e tra loro stava una porta di bronzo con sopra un gran numero di bassorilievi e scritte in lingue sconosciute. Dopo qualche istante di silenzio due sagome uscirono da dietro le colonne, entrambi ardenti di un'energia che conoscevano molto bene e che tuttavia sembrava distante: chakra.



    Io sono il Demone Yin. Io sono il Demone Yang.

    Ognuno di loro aveva rispettivamente la parte Yin e la parte Yang del chakra, mentre il resto era energia infernale. E la quantità che possedevano era assolutamente fuori scala, persino maggiore della volpe o forse di tutti i Bijuu messi assieme.

    Incarniamo e amministriamo il chakra dell'Inferno. Lo gestiamo e al contempo lo abbiamo tutto a nostra disposizione.
    Anche il vostro. Specialmente il vostro
    E non lo vogliamo. E non lo vogliamo.
    Siete una complicazione. Apriremo questa porta e ve ne andrete.
    Tuttavia, la vostra presenza, voluta o meno, è un'infrazione delle regole. Le infrazioni sono qualcosa che va contro l'ordine naturale, qualcosa da punire.

    Stabiliremo noi la vostra punizione, dato che Amesoko è indisposto. Quale può essere la peggiore delle punizioni, fratello?
    Una punizione che tormenti i mortali...un fardello da portare. Ah, si, il fardello più pesante di tutti, quando non è controllabile.
    Un fardello da cui non potranno liberarsi. Il fardello della conoscenza, fratello, uno per ciascuno.

    Domandate. Avrete risposta.
    Ma non potrete mai scordare. E non potrete rivelare ad altri.

    Questa è la vostra punizione. Questa è la vostra punizione.


  3. .

    Mostri di Genosha

    Post 2

    Fudohcoso, durante il viaggio hai dimostrato di essere una delle poche persone al mondo dotate di giudizio e con la testa sulle spalle. Spiegò lo Yakushi mentre indossava l'ingombrante costume. Hai giustamente sottolineato che la mia logica sui trasporti e i miei giudizi sulle persone, oltre al mio spiccato senso strategico, ma resti sempre un tonto di Kiri, quindi non montarti la testa. Aggiunse con aria tronfia, quella di chi evidentemente ama essere sommerso da complimenti. Ma non sapevo che qui usassero gli animali ninja come carcerieri...uhm...non è un'idea malsana. Ci fu un brivido lungo la schiena di molte lucertole del Bosco dei Sussurri in quel momento, ma l'attenzione dello Yakushi per fortuna non si focalizzò eccessivamente su quell'opportunità, dato che ebbe qualche problema con la zip del costume.

    Una volta pronto con il suo equipaggiamento, lo Yakushi ben al caldo si rivolse a Fudoh e alla mappa che aveva in mano. Si, pare che un tempo le Lucertole fossero servitori dei Draghi, ma dato che quelle grosse bisce fanfarone si sono messe a litigare per motivi poco chiari, sospetto questioni futili, le Lucertole decisero di starsene per conto loro, anche se così facendo le varie tribù andarono ognuna per la sua strada. Almeno così mi ha raccontato Ssalaard, la regina delle lucertole di fuoco. Aveva semplificato in maniera forse eccessiva, ma non ricordava molto più di questo (sebbene da qualche parte nel suo cervello ci fossero le informazioni sulla crisi dei Draghi e dell'Equilibrio, sulla base di cosa raccontava l'Hokage). In ogni caso la regina ricordava che un piccolo clan di lucertole si era diretto da queste parti, padrone di acqua e ghiaccio, e quindi eccomi qui. Ho un contratto con quelle creature e se ci pensi bene, un contratto implica sempre responsabilità da entrambe le parti, non sarebbe corretto da parte mia ignorare la loro esistenza, specie se avessero qualche problema. Spiegò, per qualche istante con un'aria di saggezza ed esperienza. Inoltre una lucertola che congela potrebbe essere una fonte inesauribile di cubetti di ghiaccio per i cocktail e le bevande. A questo punto anche il narratore si arrende e sospende il giudizio.

    Piuttosto, io in quella mappa vedo che la croce è a sud-est. Aggiunse, dubbioso. In effetti il disegno era molto generico e non erano segnati i punti cardinali, quindi lo si poteva guardare da qualunque angolazione, e vai a capire quale era quella corretta. Ma non mi sono mai fidato delle mappe. Meglio salire in alto e guardare, o lasciare un piccolo contrassegno sui posti da vedere, come la strada tra Oto e Konoha. Sapevi che la ho fatta io con una lucertola incendiaria gigante? La Regina di cui parlavo prima. Aggiunse annuendo, sebbene la sua espressione fosse per ovvie ragioni coperta dalla maschera, ma sicuramente al Mizukage non sarebbe piaciuto vedere delle voragini a Genosha solo per fare da cartello stradale. Ok, vada per nord-ovest...io non ho portato da mangiare. Che si mangia da queste parti? Avete ragni giganti o scorpioni esplosivi?

    [...]

    Camminavano già da quasi un'ora in mezzo al bosco, senza spingere il fisico dato che non c'era nessuna fretta e tutto sommato lo Yakushi vedeva quella come una gita avventurosa durante una vacanza. Quindi tenete i prigionieri qui? Anche noi li abbiamo messi in uno dei posti più pericolosi, ma sottoterra...se per caso riescono a scappare in genere fanno una bruttissima fine subito dopo. Spiegava lo Yakushi nel suo assurdo costume, mentre, uscendo da una zona con alberi più fitti e affacciandosi su una collina poco ripida, anche se ricoperta da neve alta almeno fino al ginocchio, notarono i tipici crateri di Genosha, oltre ai rami divelti e agli alberi sradicati o sfracellati, per non parlare dei cadaveri di renna abbandonati dopo essere stati a malapena sbocconcellati. Ci sono spesso esplosioni qui? E...qualunque cosa abbia colpito quegli alberi abbastanza grossa da far questo? Sulla collina gli alberi erano più diradati, ma il loro numero sembrava essere stato ridotto notevolmente da uno scontro o qualcosa del genere. Forse i crateri e il resto non erano proprio tipici.

    Il sangue è ancora caldo; fuma a contatto con la neve. Disse lo Yakushi, incuriosito, mentre orme molto irregolari si allontanavano verso nord-ovest, la loro stessa destinazione. E pensavo ci fossero pochi animali e ancor meno mezzi per sopravvivere qui a Genosha, ma qui sono riusciti a riunire e far secche almeno tre renne, no? E hanno pure lasciato avanzi e... In realtà, a meglio guardare, uno dei tre corpi non era affatto una renna quanto piuttosto un cavallo, animale che decisamente non era adatto a quei climi. Niente finimenti o sella, doveva essere selvatico, ma non fa un pò freddo per i cavalli? E gli hanno squarciato e masticato la pancia e il collo...che avessero fretta?

    Fudoh aveva forse qualcosa da dire o fare? In ogni caso, se avessero proseguito su per la collina, seguendo le tracce, avrebbero scorto entrambi qualcosa sulla cima, a oltre trenta metri, che si allontanava rapidamente dopo averli forse avvistati, ma era troppo rapida e indistinta per capire bene di cosa si trattasse, sebbene fosse sicuramente nera e vagamente umanoide. Ma prima ancora che potessero mettersi all'inseguimento il Primario avrebbe avvertito come un fastidioso ronzìo, la sensazione che stesse succedendo qualcosa che non doveva succedere, e subito dopo un lampo di luce li avrebbe bersagliati. Arrivato dall'alto, un proiettile di chakra violetto grande almeno sei metri di diametro sarebbe piombato su loro, talmente rapido che sarebbe stato come se fosse apparso ad appena tre metri sopra la loro testa, e terribilmente pericoloso [Attacco]!

    Dovevano difendersi...e poi cosa? Inseguire? Se non altro avevano scoperto la causa di quei crateri...ma sarebbero sopravvissuti per raccontarlo?

    [...]

    Altrove, un pò più a ovest, due individui si erano nuovamente trovati davanti a una nicchia scavata nella neve e nel ghiaccio che ricoprivano una roccia abbastanza grande da essere considerata un piccolo colle. Uhm...di nuovo questa collina...strano. Stiamo girando alla cieca, pezzo di cretino! Ovvio che finiamo per muoverci in tondo! La fortuna non sbaglia mai...questa collina piena di stalattiti di ghiaccio è esattamente dove dobbiamo andare...forse non è ancora il momento giusto...ma sono io o la collina si sta muovendo? Forse quella che avevano davanti non era realmente una collina ma qualcosa di molto grande, e con un guscio molto, molto duro e ghiacciato...

  4. .

    Nuove Storie della Pioggia

    Dettagli Criminali
    3

    So solo che la donna ha una valigetta con dentro un rotolo, ma sospetto sia solo un campionario, probabilmente il grosso della merce è nascosto da qualche parte, ma non è mio interessa scoprirlo al momento. Spiegò, non senza quella nota di disgusto e ostilità che aveva accompagnato ogni sua parola sin dall'inizio di quella conversazione, e che non lo abbandonò nemmeno quando, voltate le spalle a Yuri, si allontanò dalla Lacrima.

    [...]
    Quello di cui parli è trasformare una stanza in una trappola velenosa. Io sono un medico, posso anche studiare per giorni ma non riuscirei a farlo con sicurezza. Sospirai, quando quella donna si fissava su certi argomenti era difficile convincerla a cambiare direzione, un pò come il Bersaglio. Non so farlo, ma sono certo che ci sarà qualcuno tra i miei conoscenti che potrebbe farlo senza grosse difficoltà, metterò io una buona parola. [Nota] Quanto alla raccomandazione, al momento un lasciapassare utilizzabile anche solo una volta è sufficiente. Sono in buoni rapporti con le Picche, non mi dispiacerebbe esserlo coi Fiori, ma senza dovermi affiliare. Io sono qui per guadagnare e migliorare, non ho ambizioni di carriera. Spiegai con tono asciutto: era bene avere un pò di fama, era male avere gli occhi dei leader addosso. Dopotutto ero e restavo un ninja della Foglia.

    [...]
    Forte del suo ruolo e del locale, Yuri fu abile a sfruttare le risorse a sua disposizione per raggiungere i suoi fini, e al prezzo di qualche straordinario per Ortensia e Camelia ottenne tutto ciò di cui aveva bisogno: un cambio di stanza da parte di Seijiro e la possibilità di entrare e sfruttare liberamente i suoi alloggi per tutto il tempo necessario.

    Goemon sostanzialmente fece giungere arrivare un netto "arrangiati" alla giovane accolita dei Fiori, che ancora doveva dimostrare il suo valore come criminale, nonostante i trascorsi prima del cambiamento, prima di potersi guadagnare dei favori e aiuti dalla Regina così presto. [Nota]

    Se non altro la sua incursione nell'albergo diede i suoi frutti. Nelle ore notturne scoprì che il capo-concierge era un uomo di mezza età le cui ambizioni musicali si erano infrante contro la nuda e crudele realtà di Ame, trasformandolo in un individuo patetico e affamato di ogni forma di riconoscimento, mostrandosi sempre sorridente e affabile, lisciando i potenti e rivelando invece un'anima nera e arrogante davanti a chi era più debole di lui. Non sarebbe stato facile adescarlo con due moine e qualche ammiccamento, quel Otsuki Kojiro. Vestito con abiti che potevano essere scambiati per materiale di alta classe pur non essendolo, l'uomo fingeva di essere allo stesso livello dei suoi facoltosi clienti pur non avendo nulla alle spalle, e ovviamente l'idea di sedurre una donna di classe e apparentemente ricca era per lui, peraltro brutto e sciupato nell'aspetto, una gratificazione cui non poteva rinunciare.

    [...]
    Cos...penserai a me? Avrebbe sbottato la donna mascherata, evidentemente turbata da quella rivelazione che la metteva in estremo imbarazzo, tanto che tracciò il segno con mano che tremava per l'emozione, quasi stesse toccando qualcosa di proibito e che al contempo desiderava, e certamente ripetere la scelta con i cloni fu persino peggio, ma anche se tentata riuscì a mantenere un minimo di distacco necessario alla prosecuzione dell'addestramento, aiutata dalla maschera che le permetteva di nascondere gli sguardi verso le voluttuose forme della sua allieva. Mi sembra una cosa eccessiva, ma se hai scelto questo pensiero allora va bene... Concesse, controllando a stento la voce.

    Non sarebbe stato impossibile notare delle brevissime reazioni ogni volta che Yuri si abbandonava a un verso carico di dolore, ma Kaoru non intervenne mai, sebbene al primo scontro, ore dopo, venne spinta indietro di diversi metri prima di rialzarsi. Un vago senso di paura o forse di soggezione si leggeva dal linguaggio del corpo, come se avesse realizzato in quel momento quanta energia potesse essere nascosta nel corpo della criminale di Ame, ma non per questo la sua attrazione era calata. La seconda giornata fu pesante per Yuri: sebbene le droghe la aiutassero a mantenersi sveglia alla lunga il suo corpo avrebbe chiesto di pagare il prezzo per quelle prodezze. Arrivati a metà giornata, Kaoru avrebbe detto che era il momento di una breve pausa, prima di aggiungere una parte ulteriore all'addestramento. Stai...uhm...stai andando molto bene. Non immaginavo riuscisse ad avere una simile...disciplina. Si sarebbe complimentata, pur imbarazzata perché consapevole di ciò che l'altra era obbligata a pensare.

    Sei molto vicina al corretto tipo di impasto...è ovvio che stai cercando di bruciare i tempi ma non otterrai nulla senza il rigore nell'addestramento...e nella vita. Se il tuo pensiero sono io, non puoi contemporaneamente pensare a rifiutare l'esistenza di ciò che tocchi con abbastanza intensità da attivare la tecnica e negare quella altrui.. Aggiunse, forse rivolta più a sé stessa che ad altri. Ora che il tuo Occhio dell'Annullamento è perlomeno socchiuso, possiamo cambiare il tipo di pensiero nel tuo simbolo...posso...posso toccare la fronte? Come sarebbe proseguito quel loro incontro? In ogni caso l'addestramento da quel punto in avanti sarebbe stato mera ripetizione, con un focus diverso in mente. Ma più che Yuri...Kaoru sarebbe stata in grado di concentrarsi fino alla fine?

    <b>[...]/b>
    Tempo dopo, conclusi addestramenti e preparativi, ci si avvicinava al momento della verità: il bersaglio sarebbe arrivato il giorno successivo. Quali le ultime azioni? A cosa stare attenti? E che incarichi precisi avrebbe dovuto dare Yuri? Cosa dovevano controllare?
  5. .

    Il Lago degli Imbattuti

    XII

    Kato e il Pagliaccio
    Uhm, credo sia un pò troppo presto per fare da cicerone per altri membri, quando a conti fatti non hai ancora dato chissà quale prova della tua affiliazione, ma proverò a tenere d'occhio questo giovane Etsuko di cui parli. Concesse la Liberalità. Ma se realmente i poteri del suo clan sono l'unica arma contro questi Imbattuti dovremo quantomeno considerarlo come alleato, anche a pagamento se non come accolito. Nella peggiore delle ipotesi potremmo prendere solo il suo potere ma un Pagliaccio di prima classe preferisce sempre il dialogo e la mediazione se possibile. Sai che una volta potevo uccidere l'Hokage ma non lo ho fatto? Ah, tempi di una missione per mettere a tacere un traditore del nostro gruppo. In ogni caso, fidati pure di me per questi tre, ne avrò cura! Così concluse, facendo l'occhiolino e offrendo un palloncino piegato a forma di cane a Kato, dopo averlo gonfiato per l'occasione.

    Team e Briefing
    Memai? Avrei chiesto con tono inquisitorio, prima che spiegassero la situazione ed Etsuko annunciasse di avere un accordo con quella creatura. Uhm...e se ora potesse sentire tutto quello che diciamo, se siete in qualche modo collegati? In ogni caso mi sembra una divisione accettabile. Posso usare semplici illusioni per facilitare la situazione, ma sicuramente in numero e qualità nettamente inferiori a quelle brandite da Etsuko. Io dico che se fai anche solo una mossa fuori posto io ti taglio la testa, Vertigine o non Vertigine. Tagliò corto Zoruto, dimostrando ben poco affiatamento con quel gruppo. Il tuo piano non mi piace, stronzetto, ma se solo un Akuma può fermare quelle cose allora useremo l'Akuma ad ogni costo. E se le cose vanno male si va tutti addosso al Samurai...posso farlo. Ho sentito parlare di questa Scuola del Tamburo ma non la ho mai sfidata, voi cercate di essere efficienti e le cose andranno bene. Io non avrò enormi riserve di chakra dopo stanotte, visto quanto siete malconci, ma farò il possibile. Spiegai, cercando di essere più costruttivo. Se togliere la spada è la priorità, allora farò quello che posso con le mie tecniche. Trascorremmo il resto della notte a imbastire l'azione, consapevoli che ogni movimento doveva essere curato nel minimo dettaglio, o avremmo rischiato.

    La Mattina dello Scontro
    Accompagnato da Memai, il Samurai camminava lungo le strade diretto al porto e alla sua barca, evidentemente intenzionato a raggiungere il centro del lago e immergersi nel tempio sommerso per recuperare altri Imbattuti. Nulla del suo comportamento tradiva preoccupazione o circospezione, almeno non più del normale, sebbene un discreto numero di farfalle lo seguisse, agli occhi di Etsuko (ma non avendolo osservato in precedenza era difficile sapere se fosse una situazione normale), unici in grado di discriminare la loro presenza. Io avevo usato una semplice tecnica di Percezione Falsata per nascondere me, Zoruto ed Etsuko dietro un mucchio di casse, con spiragli sufficienti per permetterci di osservare la scena (originariamente era solo un cestino della spazzatura, abilmente manipolato dal mio genjutsu) mentre Kato era pronto all'azione coi suoi cloni e Shin era altrettanto preparato. Il gorilla evocato da Zoruto intanto era salito su un tetto poco distante, mettendo in atto quella che sembrava essere la basilare tecnica dell'Occultamento

    Memai salì sulla barca per prima, il Samurai la seguì poco dopo, caricando delle cime a bordo e issandosi con un salto. Slegarono la cima e con un remo si spinsero lontano dal molo, iniziando ad armeggiare con la vela. Nessuna traccia di Kokai, sebbene la sua presenza fosse quantomeno attesa, ma nessuno di loro lo aveva mai incontrato e non avrebbero potuto riconoscerlo se fosse stato camuffato in qualche modo. Sebbene la tensione fosse palpabile tra noi in agguato, il Samurai e la sua accompagnatrice non diedero segno di temere un attacco, e non batterono ciglio mentre il clone-pescatore lasciava scivolare i piccoli simulacri in acqua. Seguendo i comandi istintivi che il Pagliaccio aveva impresso loro, le bombe natanti guizzarono sotto la superficie dirette alla barca, solo per esplodere una frazione di secondo dopo cogliendo i due impreparati. La potenza dell'esplosione venne mitigata dall'imbarcazione, quindi i danni effettivi su Memai e il Samurai furono limitati, ma vennero sbalzati via e costretti ad atterrare sull'acqua poco lontano, leggermente storditi. COSA SUCCEDE? TRADIMENTO! Gridarono, ma ormai la nostra offensiva era cominciata.

    Il Clone Subacqueo di Kato si avvicinò al nemico con intenti suicidi, emergendo dalla superficie mentre Kato e Shin schizzavano fuori dal loro nascondiglio per ingaggiare l'avversario. Gli occhi del samurai corsero immediatamente alla sua persona, ma la sua spada in quel frangente non poteva essere più rapida della singola parola di comando pronunciata dalla Kage Bunshin pronta a esplodere. Ci fu un secondo di gioia selvaggia negli occhi di Memai mentre l'esplosione avvolgeva Mitsuhide Akechi e annientava il clone dell'otese, ma durò appena una frazione di secondo, dato che un bozzolo nero aveva ricoperto interamente lo spadaccino, mitigando enormemente il danno. Emersa dalla sua pur flebile ombra sull'acqua, quella sostanza nera si deformò spostandosi lateralmente fino ad assumere sembianze umanoidi e terribili: un corpo abbozzato alto quasi tre mesi e dal viso deforme che stringeva tra gli artigli un cuore, facendolo sanguinare. Kokai, il Rimorso.

    Pazzi e assassini, ma non fermeranno mai il mio piano! Kokai, Memai, ANNIENTATELI! Avrebbe ordinato l'uomo, stringendo la spada che dominava quegli Imbattuti, e anche se con un gesto stizzito la Vertigine si sarebbe voltata verso Kato e Shin, ormai quasi in arrivo, rilasciando il suo terribile potere contro il ninja della Foglia. Preso alla sprovvista Shin avrebbe arrestato la sua corsa, come se ogni singolo passo fosse capace di precipitarlo in un baratro senza fondo, smorzando del tutto la sua offensiva e bloccandolo a circa otto metri dal gruppo nemico, sull'acqua. Contemporaneamente tre dardi arrivarono dalla direzione di Etsuko ma ancora una volta Kokai avrebbe difeso il suo "padrone" dall'attacco, senza parlare ma limitandosi a estendere il suo corpo come un fumo nero per intercettarli, prima di dirigersi verso il velo di nebbia che cominciava a sollevarsi, sebbene il Samurai e Kato fossero appena al di fuori del suo raggio d'azione quando finalmente si arrivò al confronto fisico.

    Forse sopravvalutandosi, si spostò pigramente per evitare l'attacco nemico con l'intento di schivare il colpo, ma venne totalmente preso alla sprovvista dalla brusca esplosione sonora che accompagnava il colpo diretto, finendo per essere scaraventato lontano di un paio di metri, serrando i denti per il dolore. Ghaack...Chi siete voi? Aveva diverse contusioni sul corpo, per via della bomba e dell'ultimo attacco, ma non lo si poteva certo considerare sconfitto [Danni]! Intanto, forse guidato dall'istinto, Kokai si immerse nel Velo di Nebbia dopo essere avanzato con una velocità che stonava con i suoi movimenti simili al pesante fumo di una ciminiera. Anche se vicino a Etsuko non potevo vedere con chiarezza costa stava accadendo, ma Zoruto aveva sensi fini e con un cenno e un tocco sulla spalla mi fece capire dove si trovava il nemico, che immediatamente attaccai con un rapido fendente di spada, trasportato a distanza dalla tecnica del Taglio dell'Aria. Non saprei dire tutt'ora se quel colpo avesse sortito qualche effetto, ma sicuramente realizzai l'effetto che Kokai ebbe su di noi. Invisibile nella Nebbia, egli non percepiva con gli occhi ma con un qualche senso sovrannaturale e riusciva a comprendere esattamente dove fossimo e come agire: sollevò la mano con il cuore, serrando ulteriormente gli artigli su di esso, e precipitandoci nella massima influenza del suo potere!

    Kokai mi travolse con una singola immagine, quell'immagine di un corpo tanto odiato che giaceva inerme ai miei piedi, così debole che sarebbe bastato un dito per porre fine alla sua vita e riuscire finalmente a completare la Missione e portarsi avanti, eliminando tutte le stupide complicazioni emotive. Eppure, tradito dalle ferite e dalla debolezza, tradito da un'errata interpretazione della realtà, non lo avevo finito. Non avevo compiuto la Missione: l'Hokage ancora viveva ed era solo per colpa mia. Un passato incancellabile, una pietra sulla mia coscienza che mi impediva di continuare: un errore irrimediabile! Per qualche secondo quei pensieri vorticarono pesantemente nella mia mente, ma erano alieni, alimentati dall'esterno e soprattutto leggeri rispetto a ben altre emozioni negative che avevo sperimentato. Non avevano niente a che vedere con le pesanti catene sul mio cuore nate dalla mia inadeguatezza: la Missione era eterna, imperitura. Un errore non implicava averla fallita, ma solo di dover riprovare. Il Rimorso non aveva presa su di me, mero strumento e utensile: forse una spada ha rimorso di non aver tagliato correttamente? Haji quasi certamente mi avrebbe annientato, ma Kokai non era l'Imbattuto che poteva sottomettermi...e forse la mia giovane età aiutava. Riuscii a scuotermi dopo alcuni secondi, consapevole che Kokai si era avvicinato e stava forse a cinque o sei metri da no, e contestualmente realizzai che anche Zoruto era stato colpito dal potere nemico, ma a differenza mia era in ginocchio, tremante e con una mano che quasi scavava la guancia, tanto la stava serrando sulla pelle. No...no...non posso...non così... Gridò un nome che io non conoscevo ma che forse Kato avrebbe riconosciuto: quello di suo padre. Non volevo questo, non lo volevo...non doveva andare così, avrei dovuto aiutarti... La voce di Zoruto piegata dal rimorso era quasi patetica, ma non c'era tempo di fare psicoterapia. Al contempo lo stesso Etsuko, in risposta alla sua provocatoria domanda, era stato bombardato da potenti immagini sul suo passato, sottolineando errori e tragedie che forse avrebbe potuto evitare...come si sarebbe opposto? Una farfalla si sarebbe intanto poggiata sulla sua spalla se fosse riuscito a superare quell'ordalia .

    Non potevamo vedere fuori dal velo di nebbia ma lo scontro intanto continuava, con il Samurai che sollevò la sua arma chiamando un nuovo nome. DEKISHI, A ME! Con un turbinìo di schiuma e onde una gigantesca mano emerse dall'acqua, grande almeno come tre barche [Dekichi (Annegamento)] e bluastra, rigonfia come quella di un morto annegato. Senza perdere tempo Mitsuhide Akechi si esibì in un perfetto fendente, da circa tre metri di distanza rispetto a Kato, proiettando il suo Taglio dell'Aria contro il ninja del Suono, che tuttavia venne intercettato da una grossa sagoma che atterrò pesantemente davanti a lui, incassando la botta con le braccia massicce, ottenendo solo una minima ferita. Non parlò ma grugnì abbastanza da far capire a Kato che era pronto ad aiutarlo [Gorilla]. Intanto la gigantesca mano spazzò via il velo di nebbia con un brusco movimento generando un enorme spostamento d'aria e diverse onde, prima di proiettare su Kato un'orribile sensazione, come se il suo corpo venisse forzatamente riempito d'acqua da ogni orifizio, inarrestabile, gonfiandolo e cercando di fargli perdere i sensi. Ma come poteva Kato opporsi all'Annegamento? [Testo Visibile]
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    Mostri di Genosha

    Post 1

    Nonostante le sue ripetute richieste Febh Yakushi non era stato accontentato e aveva dovuto fare il viaggio da Kiri a Genosha su una nave invece che sulla sua lucertola gigante, finendo per doversi piegare a qualche ridicola scusa come il fatto che il possente rettile sollevava onde anomale coi suoi movimenti e tendeva a provocare violente tempeste se si attardava troppo tempo in un posto. Magnanimo come era, aveva finito per acconsentire, senza mancare tuttavia di farlo notare grosso modo in ogni singola frase per ogni singolo minuto della traversata.
    Erano appena scesi al porto di Genosha (se così si può chiamare un pontile a malapena attrezzato e dall'aria rudimentale) e ovviamente il Consigliere Otese ebbe qualcosa da dire anche in quel momento. Certo, se fossimo arrivati con la Lucertola non avremmo poi rovinato la chiglia della nave ed evitato di attraccare qui che pare andare in pezzi a solo guardarlo. Ma sono una persona generosa e vi lascio pur sprecare le vostre limitate risorse da pescivendoli e sfoggiare le vostre navi. Tutta la traversata era stata gravata da parole del genere. Tutta. TUTTA. Almeno dieci marinai avevano progettato di ucciderlo e tre ci avevano pure provato senza però riuscire, due col veleno che lui considerò un condimento interessante e uno con una clava improvvisata che venne tagliata con un pigro movimento del dito. Ci avrebbe pensato Kensei a loro, ma almeno erano stati un divertimento interessante (cosa che si sincerò di sottolineare in un biglietto che appese al collo dei suddetti). Comunque, Fudoh-coso...spiegami ancora come mai sei venuto tu e non quel simpatico ed educato guercio che avete come guardiano? Il primo al mondo a non farmi consegnare le armi...devo fargli avere una medaglia e un bel cesto di prodotti tipici otesi come ringraziamento. Non era chiaro fino a che punto quella fosse una minaccia, ma almeno lo Yakushi era convinto che fosse un onore ricevere simili lodi.

    In ogni caso non appena sbarcati, mentre altri passeggeri si separavano dal gruppo per le loro questioni, fossero essere parte della filosofia kiriana o altre missioni di qualche tipo, Febh avrebbe fatto cenno a Fudoh di far strada. Aspetta solo un secondo che metto la tuta da neve che ho preso in quel carinissimo negozio in centro a Kiri, credo sia anche molto a tema con la clava che ho preso a quel simpatico marinaio: ho pensato che fosse meglio mimetizzarsi, sai? Trattavasi di qualcosa che lo Yakushi riteneva essere una pelliccia da orso polare, e a nulla erano valse le proteste del venditore che insisteva nel definirlo un costume da cane, anche se imbottito per l'inverno. Ecco qui. Orso polare perfettamente indistinguibile da quelli normali, così potrò avvicinare le lucertole inosservato.

    Dove hai detto che dobbiamo andare?



    [...]

    A circa due chilometri di distanza, su una spiaggia, era intanto arrivata, miracolosamente indenne, una zattera che definire di fortuna sarebbe stato a dir poco eccessivo, dato che era composta da alcune tavole legate alla buona con dello spago e pronta a rompersi alla prima occasione, eppure era stata in mare per una settimana intera e aveva portato i suoi passeggeri esattamente dove dovevano arrivare, evitando animali pericolosi, correnti sfavorevoli o tempeste, sebbene ci fossero state onde anomale nell'arcipelago ultimamente...e per qualche assurdo motivo aveva anche evitato ogni singolo sistema di sorveglianza, sebbene questo fosse in parte merito di uno dei due passeggeri. Entrambi celati da un mantello con cappuccio, uno dei due portava un coprifronte di Kiri anche se la sua fedeltà stava altrove, e baciò la sabbia non appena arrivato, incredulo di essere sopravvissuto sopra una simile bagnarola. L'altro scese invece con molta scioltezza, guardandosi intorno. Non capisco perchè eri così preoccupato. Disse. Non poteva capitarci nulla di male. In ogni caso, se siamo qui è perchè qui c'è ciò che ci serve. Io non viaggerò MAI più con te. SEI COMPLETAMENTE MATTO! Replicò la voce torva da fumatore del primo. Ho solo fiducia nel futuro. Scrollò le spalle l'altro uomo, dal tono giovane e rilassato. Potevo farti arrivare a Genosha più facilmente di...di così! Con quel rottame... Ma non saremmo arrivati esattamente dove serviva. In ogni caso la mia sensazione è chiarissima: se vogliamo assolvere alla missione, dobbiamo essere qui.

    Ma non sappiamo nemmeno cosa stiamo cercando! Tutto per una sensazione. Ho imparato a fidarmi delle mie sensazioni. Aggiunse il più giovane, che tuttavia sembrava anche il più alto in grado. Qui c'è qualcosa che potenzierà il Sangue degli Dei. E la Signora ne ha assoluto bisogno, il suo corpo è debole. Spero solo che non sia un viaggio a vuoto, la gente muore a Genosha, lo sai? E' pericoloso qui e tu non sai nemmeno combattere! Non ho mai avuto bisogno di combattere, dato che non posso perdere. L'altro scosse la testa, irritato. Va bene, va bene. E ora dove andiamo?

    Con un sorriso a malapena nascosto dal cappuccio, il giovane tirò fuori una monetina da 1 Ryo, preparandosi a lanciarla.
  7. .

    Nuove Storie della Pioggia

    Dettagli Criminali
    2

    Insolente donnaccia! Sbottò quello alla proposta di Yuri. Una donna dallo scarso intelletto e dalla scarsa morale come te non deve permettersi di muoversi fuori dal seminato. La sostituzione non deve lasciare adito a sospetti che possano far scoprire il nostro infiltrato: rovinare del tutto le azioni dei Kurogane sarà controproducente per noi! E non credo affatto che tu possa muoverti per far sembrare che siano i Cuori ad aver causato il problema invece del nostro bersaglio. In sostanza le stava dicendo che poteva anche agire, se lo preferiva, ma questo avrebbe aumentato le sue eventuali responsabilità e avrebbe richiesto un'accorta pianificazione.

    Non sono interessato ai tuoi metodi da criminale. Aggiunse poi tagliando corto sul piano di Yuri. Un uomo di fede guidato dal Buddah non concepisce nemmeno la violenza fisica o l'omicidio, e solo per incredibili e imprescindibili elementi esterni mi trovo costretto a ricorrere ai servizi di una persona di bassa levatura morale come te. La mia coscienza è pulita agli occhi del Buddah, fai come devi, ma non sbagliare. Si concesse però una nota, segno che comunque aveva ascoltato il piano della donna. I Kurogane sono avvezzi ai tentativi di avvelenamento quindi potrebbe avere degli antidoti con sè, calcola bene i tuoi movimenti.

    [...]

    Era stato fatto un buon lavoro su Yuri, ma certamente in qualità di unico a conoscere la sua vera natura, a parte i suoi sponsor, non sarei mai caduto nelle tue trappole melliflue o nei suoi tentativi di seduzione. Questo mi rendeva ovviamente un bersaglio o un fastidio, a meno di essere utile. E in ogni caso entrambi sapevamo che ci sarebbero state delle conseguenze sgradevoli se mi avesse ucciso. Capisco, scali in fretta i ranghi se hai già ottenuto il potere di una Kekkei Genkai, e non voglio nemmeno sapere quanto hai pagato o cosa hai dovuto dare in cambio...ma mi servono informazioni: si tratta di Sharingan o Byakugan? Avrei chiesto, ovviamente lontano da orecchie indiscrete. Sono le uniche arti oculari trapiantabili del continente ma le tecniche chirurgiche sono completamente diverse, pur trattandosi sempre di occhi...se invece è qualcosa esterno ai territori accademici potrei non avere le capacità necessarie, non senza deti testi adatti a prepararmi. L'Occhio dell'Annullamento infatti pur essendo una tecnica oculare non dipendeva dagli occhi chi di la portava: in senso lato chiunque poteva apprenderla, a patto di sottoporsi al complesso addestramento necessario e forse a rituali preparatori o affini.

    Chiarito l'equivoco passammo alla fase successiva della transazione, che mi fece accigliare. Non pensavo di essere arrivato alle orecchie dei leader. Non sono certo che la cosa mi piaccia. Specie considerando i miei trascorsi al servizio del Veterano. Ma se servirà a garantire una certa fama e un compenso adeguato, penso si possa accettare. L'intervento chirurgico non è un problema naturalmente. Spiegai. Sui farmaci però commetti un'errore: non sono un maestro di veleni. So anestetizzare una persona con alcuni farmaci, ma solo usati in un contesto di sala operatoria, con accessi venosi e ventilatori o maschere apposite per somministrare i gas medicali...non ho la più pallida idea delle dosi o dei metodi che servirebbero per riempire di gas soporifero una stanza, men che meno per stendere una persona sveglia e non preparata...potrei sbagliare e non avere effetto o ammazzarlo. Sul trovare roba scadente non ci sono difficoltà, chi è fuori dal giro ufficiale come me ha sempre dei rivenditori di farmaci di terza o quarta scelta. Ma pensavo che i Fiori fossero più che adatti da soli a procurarsi merce di bassa qualità.

    Sorrisi poi alla sua proposta di pagamento alternativa. Quindi in sostanza sei a corto di spiccioli. Dissi senza mezzi termini. Potrebbe servirmi un lasciapassare. Qualcuno davanti al quale io possa spendere le parole "Yuri garantisce per me" e poter agire senza rischio di conseguenze. In sostanza: risorse e favori...fino a quanto puoi concedere? [Nota]

    [...]
    Ortensia avrebbe ottenuto alcune informazioni senza troppe difficoltà, ma evidentemente senza una spesa in Ryo sarebbe stato difficile avere accesso a maggiori livelli di riservatezza.
    L'albergo apparteneva a un impresario edile di nome Saiyuri Ringo, Fante dei Cuori privo di abilità combattive ma tollerato e gradito ai Quadri, oltre che ben ammanicato specialmente nel campo dello smaltimento dei cadaveri o di resti di attività mediche illecite (molti suggerivano si trovassero nelle fondamenta di tutti gli edifici da lui costruiti).
    L'edificio, di dieci piani come detto già da Daigoro, aveva dei locali di servizio sul tetto con le bocchette dell'areazione (ovviamente chiuse con grate vista la città piena di ninja) e un seminterrato con le caldaie. Le cucine erano al primo piano, assieme a una vasta sala da pranzo, ma le suite avevano abbastanza spazio da poter cenare comodamente in camera (tre suite per piano a partire dal quinto)
    Nessuno dei clienti abituali della Lacrima lavorava là, ma alcuni avventori periodici avevano una camera riservata, e uno dei più facoltosi, Abe Senjiro (mercante di pellicce del paese del The) aveva riservato una suite proprio al sesto piano, ma sul lato est, nei giorni in cui la Kurogane sarebbe stata in visita.

    [...]

    Uhmpf...non servono queste moine. Tagliò corto, evidentemente turbata dai comportamenti di Yuri ma non abbastanza da perdere la concentrazione, per ora. Ti insegnerò solo la base delle basi, quel che è sufficiente per bloccare temporaneamente la barriera del bersaglio se fosse necessario. Ascoltò la spiegazione della criminale e quindi attese qualche secondo prima di rispondere, sempre cercando un forzato contegno. Commetti l'errore che molti altri commettono quando pensano alla nostra arte. L'Occhio dell'Annullamento si trasmette attraverso gli occhi solo quando si è all'apice del potere. Io stessa sono in grado di usare solo una minima applicazione con lo sguardo. E' un nome che trae in inganno, poichè il vero Occhio capace di annullare non è quello anatomico, non è quello fisico, ma quello della mente. Per questo la componente mentale del chakra è preponderante in questo jutsu. Chiarì l'equivoco indicando il centro della sua fronte come a voler sottolineare la cosa.

    Poichè il chakra ha sempre una componente mentale, in un certo senso si può dire che in ogni tecnica ci sia un frammento della mente, o per meglio dire della forza di volontà dell'avversario. Non è possibile plasmare il chakra senza imporvi la forza di volontà, a meno di essere una macchina. Nel momento in cui tocchiamo una tecnica, apriamo il nostro occhio mentale e proiettiamo la nostra volontà, veicolata dal chakra, nel jutsu. A quel punto la nostra forza di volontà, l'Occhio dell'Annullamento che rifiuta l'esistenza di quella tecnica, si contrappone alla forza di volontà nemica che invece vuole l'esistenza di quella tecnica. E se vince lo scontro, la tecnica smette di esistere. Molto semplice a parole, anche se si trattava di una spiegazione a grandi linee, ma pur sempre un qualcosa molto più difficile a dirsi che a farsi. E' necessaria una disciplina ferrea e una chiara determinazione dei propri intenti per usare l'Occhio, una persona confusa o che non sa cosa vuole non otterrà mai granchè. Aggiunse quasi come ammonimento, forse condivideva i giudizi di Daigoro, ma era evidentemente turbata e si sforzava di mantenersi stoica.

    Il tuo addestramento si basa su due processi fondamentali. Il primo è imparare a impastare chakra con almeno il 90% di energia Yin in maniera stabile...energia Yin che tuttavia deve avere un preciso orientamento, essendo espressione della tua forza di volontà deve essere interamente sul concetto del rifiuto, della negazione, senza nemmeno un pensiero, un desiderio o un intento differente. Questa è la parte facile. La parte difficile invece è sviluppare il tuo Occhio dell'Annullamento. Riuscire a canalizzare la tua forza di volontà a prescindere dal chakra: mantenere la concentrazione anche quando non ha senso, e mantenerla sempre sullo stesso identico pensiero. Molto più complesso di quanto non pensi...il clan si autoimpone delle regole o vincoli, come una forma di codice di condotta da rispettare a tutti i costi: sono un modo per aiutare la concentrazione e mantenere il rigore mentale quel che basta ad avere accesso all'Occhio dell'Annullamento, lo stato mentale che vede la volontà nemica e la schiaccia con la propria.

    Non abbiamo il tempo per un addestramento classico, quindi dovrai soffrire un pò.
    Avrebbe tracciato un sigillo sulla fronte di Yuri, se non fosse stata bloccata. Questo è un Simbolo del Pensiero modificato dal clan Iga: invece che imporre idee esterno alla vittima, semplicemente circoscrive un pensiero della stessa. Ogni volta che la concentrazione abbandona quel pensiero, si prova un dolore atroce. Per l'addestramento non serve che ti focalizzi già sulla volontà di annullare, per ora un qualunque tuo pensiero va bene, dimmi solo di quale si tratta. Per tre giorni dovrai mantenere la concentrazione il più possibile o soffrirai enormemente. Imponiti dei paletti, delle regole di comportamento che intrinsecamente associ al pensiero che devi seguire, per esempio il fatto di non mentire o di non usare specifiche tecniche. Aiuterà.

    Mentre mantieni questo pensiero, ci eserciteremo con dei semplici Jutsu con cui ti attaccherò a varie velocità: devi apprendere come toccarli prima che ti impattino addosso...non faranno male, semplici spinte con deglli spostamenti d'aria ma sono veloci e saranno tanti. Quando avrai imparato, dovrai cercare di impastare il chakra con quanta meno componente muscolare possibile: non devi impastare per potenziare un movimento nè per creare nulla, un refolo di energia deve solo portare un pensiero, in maniera simile ai Genjutsu, se ne conosci...è come se impastassi un genjutsu nella mano.
    Non aveva modi molto migliori per spiegarlo, ma come avrebbe affrontato la donna quello strano addestramento? Il dolore, se mai si fosse distratta, sarebbe stato paragonabile a quello di un Kunai conficcato in entrambi gli occhi mentre vi versavano sopra dell'acido...abbastanza da perdere i sensi se lo avesse subito due o tre volte di fila.

    Inoltre Kaoru aveva omesso la parte peggiore: fintanto che avesse avuto il sigillo poteva riposare, certo, ma solo se manteneva la concentrazione sul pensiero scelto...e questo includeva il sonno. Sarebbe riuscita a stare sveglia tre giorni di fila?
  8. .

    Le Zanne e il Destino 6

    La Vendetta Dei Ninja della Zanna

    [La Muuga]
    La Muuga avrebbe soppesato con attenzione le parole del Risorto, prendendo chiaramente a cuore i suoi pareri sui leader dell'Accademia e forse soppesando le mosse successive, e sebbene concordassero su certi atteggiamenti dell'Hokage, la visione di lei restava indubbiamente più positiva e possibilista, anche se amareggiata per la consapevolezza delle loro divergenze. Concordarono di attendere ulteriori notizie dall'Abete prima di muoversi in qualche modo.

    [Il Sanga]
    La cena e la convivenza andarono molto bene, così come i giorni successivi, dopo aver suggellato il loro patto di vendetta. Al netto del suo risentimento, in quei giorni Feng Gu potè scoprire come il Sanga fosse una persona estremamente leale verso i suoi sottoposti e sebbene ricoprisse di arroganza ogni sua parola e atteggiamento, sapeva anche quando premiare ed essere generoso, inoltre gli fece diversi regali nel tempo, perlopiù vecchi cimeli di famiglia che in caso di emergenza potevano essere venduti per denaro (e la cosa a Kazuhiro non importava affatto). Non chiese di combattere con il Kaguya, quello no, ma dimostrò di dedicare lunghe ore nello studio dei problemi del villaggio e della loro risoluzione, sebbene fingesse sempre di non fare niente di importante e commentasse con sarcasmo ogni evento.

    [Lo Yonga]
    Le conversazioni con lo Yonga proseguirono di tanto in tanto, e pure qualche partita a Go, nel quale sembrava essere un maestro, anche se il Risorto fosse stato poco interessato. Era difficile raccogliere informazioni su un passato così remoto ma la presenza dello Yonga era estremamente piacevole e accomodante, nonostante l'aspetto tutt'altro che gradevole e le sue abitudini con il calore, ma in altre circostanze i due sarebbero potuti essere grandi amici, se non quasi fratelli, come se qualcosa di profondo e invisibile li legasse, cosa che lo Hai Urami del re delle fenici poteva percepire ma non mettere a fuoco, con sua frustrazione.

    [Jaime e Juana]
    Michi era al di fuori della percezione del futuro, perchè purtroppo, come tutti i membri del clan Kujo, il suo destino era occupato da una morte talmente ingombrante da adombrare tutto il resto: la loro malattia genetica. Quasi per scherzo, si poteva pensare che fossero i nemici naturali degli Shura, considerando anche la loro immunità al metallo che era invece il cardine del clan dei Tessitori del Fato. In ogni caso Jaime concordò un periodo con Feng Gu per la loro gita a Konoha, non appena si fosse presentata un'occasione e avessero avuto maggiori informazioni.

    [Altre Questioni]
    Non ci sarebbe stato modo di incontrare Joromaro Chiba, ma almeno l'espressione schifata di Goemon e il suo commento: "uno scienziato pazzo con cui nessuno sano di mente vorrebbe avere a che fare, lascialo rintanato nel suo quartiere e spera di non vederlo mai" furono più che esplicativi.

    Ma quello era, alla fin fine, solo l'inizio di un nuovo capitolo della storia del Risorto.
  9. .

    Le Zanne e il Destino 6

    La Vendetta Dei Ninja della Zanna

    [La Riunione]
    Il cocco...mpf. I pareri cambiano quando cambiano le priorità. Avrebbe commentato la Shoga con aria di sufficienza, come a voler confermare una pregressa simpatia che ora era passata in secondo piano, o perlomeno questo voleva trasmettere. In ogni caso nessuno lo interruppe mentre riferiva ciò che aveva scoperto durante il confronto con Akira Gen, con solo lo Yonga che aggrottò un poco la già prospicente fronte quando venne descritta l'arte oculare del defunto. Uhm...l'unico altro occhio rosso che conosco è l'Occhio dell'imperatore delle terre di Kumo. Ah, giusto, lo ho sfidato una volta. Un povero babbeo che pensava di intimorirmi. Commentò il Sanga con tono beffardo. Sono notizie che mi intristiscono pesantemente. Aggiunse la Muuga. E sin da quando me le comunicasti all'Abete ho cercato di scavare in cerca di suoi possibili alleati, ma con scarsi risultati. Gli unici altri due membri del clan Gen si erano allontanati da tempo e Akira pur avendo molte conoscenze non aveva amici qui. A parte me. Ma non penso che la mia fedeltà alla causa sia in discussione dopo quello che ho fatto sul fondo dell'Abisso. Non sarebbe servito approfondire: non era il momento, inoltre tutti gli altri annuirono come a indicare che un pensiero del genere era assolutamente fuori discussione. A mia conoscenza oltre a Jaime Shura i candidati per il ruolo di Niiga sono Joromaro del clan Chiba e Tsubaki Enma... Commentò la Shoga dopo un breve, inaudibile dialogo con suo marito, liberando un'ombra nello sguardo degli altri presenti: a nessuno piaceva pensare ai traditori. Nessuno dei due clan è originario della Zanna. E Akira bazzicava entrambi. Ha più volte detto che sarebbero stati ottimi leader. Nonostante questo, non possiamo escluderli a priori, sarebbe ingiusto. Inoltre come tutti sapete Jaime mi è simpatico quanto una settimana di stipsi. Ma la Muuga tagliò corto. Non sono i pareri personali a stabilire chi siede in questi seggi.

    Sospirarono tutti: Feng Gu aveva dato loro molto da pensare, ma era il momento di concludere l'incontro, le decisioni sarebbero venute poi, e lontano dalle orecchie di chi, pur accolto alla Zanna, non era uno dei leader.

    [La Muuga]
    Ricorrere alle risorse delle Picche era un modo sicuro per ottenere macchinari di rilievo, anche se simili spostamenti, specie così lontani nello spazio, lasciavano inevitabilmente delle tracce. Tracce che sicuramente avrebbero fatto gola ai Cuori, dato che in già una volta ai tempi di Juana i Veri Batuman avevano ottenuto materiale medicale per Bokushin, e poi tempo dopo per la questione di You e Kai, ma al momento sembrava che la cosa non impensierisse troppo il Kaguya, per il quale i delicati equilibri di potere e le aree di influenza di Ame erano perlopiù una seccatura trascurabile.

    Certo era che nonostante la buona volontà dimostrata, nessuno del clan Kujo avrebbe cercato di contattarlo, limitandosi a sguardi di sbieco o chiaramente ostili come quello del fratello di Michi, che già aveva una discreta opposizione verso il Kaguya a prescindere. Quanto alla Muuga, dopo l'articolata risposta di Feng Gu sorrise. Esistono forse capi che non sono certi di essere nel giusto? Noi abbiamo, come giustamente dici, scelto una diversa filosofia: intendiamo vendicarci. La vendetta non è bella, non è pulita e non è giusta. Ma è quello di cui abbiamo bisogno, quello che ci ha tenuti vivi e che ci permette di muoverci ogni giorno. Avrebbe detto alzando lo sguardo verso uno splendido complesso di piante sotterranee fosforescenti. Saremo lieti di condividere il nostro percorso con te, se lo vorrai. E poi un sorriso sbarazzino. Ma certo sei bravo con le parole, indiretto abbastanza e con tono casuale per scoprire qualcosa sulla Shoga senza mostrarti interessato. Gli fece l'occhiolino. I miei complimenti.

    La Shoga lasciò Kiri per un lungo periodo in cerca di noi della Zanna. Nello specifico di Kazuhiro, per ucciderlo. Ci trovò, combattemmo, io e lei nello specifico, e poi intervenne Hinagiku Chikuma per separarci. Parlammo...lei aveva ben poco interesse per l'Accademia e accettò di unirsi a noi, scalando poi i ranghi. La sua vendetta verso Kazuhiro è stata messa da parte nel momento in cui lui le presentò Maschera Tre, ma rimangono poco felici di vedersi. In ogni caso non saprai altro da me. E ancora un occhiolino. E sono lieta che tu sia serio verso Michi. Il clan Kujo è uno di quelli con il fato peggiore di tutti, sono tra coloro che hanno perso di più con il tradimento dell'Alleanza Ninja che ora chiamano Accademia, come saprai. Ma devo dire che non mi dispiacerebbe incontrare i Kage e parlarci, e forse raggiungere un accordo. Ovviamente l'accordo deve includere la fine dell'Accademia, una fine netta e definitiva, con distruzione degli archivi e di ogni accordo commerciale e logistico, e poi la ricerca forse di un nuovo equilibrio. Scosse il capo. Ma se forse il Mikawa di Oto accetterebbe, sebbene con secondi fini decisamente oscuri, dubito fortemente che Suna o Konoha possano accettare. Raizen è molto disponibile... Disse, lasciando in sospeso la frase. Ma non accetterebbe mai le mie condizioni, cercherebbe di salvare capra e cavoli per avere tutto e forse anche di può, nell'idea che tutti possano guadagnarci ed essere più felici, credo di avere avuto modo di conoscerlo bene anche se per poco tempo. Sospirò. Sono convinta che farebbe di tutto per conservare potere e al contempo annetterci, anche chiedendo scusa pubblicamente o sforzandosi per ripagarci in ogni modo possibile, anche a sua spese, e forse questo migliorerebbe davvero la nostra vita. Scosse il capo. Ma non può capire che quello che ci guida è la sete di sangue. L'accademia deve essere distrutta, senza compromessi, senza vie di mezzo, senza tentativi di preservare e migliorare. Posso accettare che non ci sia una guerra in campo aperto o delle morti. Ma non posso accettare che non ci sia un tabula rasa. Concluse, con sguardo fermo.

    L'Abete... in realtà il rapporto mensile è un pò in ritardo. Spero non ci siano sorprese, ma è la stagione delle tempeste e forse la nave ha solo avuto qualche contrattempo. Se tardassero ancora informeremmo l'Accademia per sapere se ne sanno qualcosa, inviando un piccolo gruppo in perlustrazione.

    [Il Sanga]
    Il Sanga masticava con gusto la carne e le verdure che aveva nel piatto, ascoltando i racconti del Mercenario e intervenendo solo di tanto in tanto, dimostrando un discreto entusiasmo o lasciandosi andare a commenti che oscillavano tra il sarcastico e l'offensivo, tanto era diretto e pieno di sè...almeno fino al commento sul Shiltar Kaguya. Lo hai incontrato dopo la sua morte! Sbottò, lasciando cadere le posate sul tavolo con un fastidioso clangore. Come? E' sopravvissuto? Impossibile! Chi lo ha resuscitato? DOVE SI TROVA ORA? Lo sguardo acceso come braci sembrava suggerire che il Risorto non fosse l'unico a vivere con una qualche ossessione. E a giudicare da come il Sanga stava sulle spine durante il lungo racconto, in attesa di una risposta, l'ossessione era piuttosto ingombrante. Si, si, lo Tsuchikage ti ha fatto il culo assieme a Jaime...e poi? Questo il primo commento per far fretta. E lui era finito in quello sputo di sabbia di cui non importa a nessuno? Lo avevano mummificato o cosa? Ma doveva per forza portare pazienza, perchè era il Kaguya a scandire i tempi del racconto. Ho sentito parlare di questo Flagello ma non lo ho mai incontrato...è forse Shiltar Kaguya con una nuova identità? Mi pare usi dei Raiton, no? A differenza del calcolatore Yonga, sembrava che il Sanga fosse un tipo più impulsivo e prono a saltare alle conclusioni. Arrivarono infine alla risposta alla quale il Sanga teneva di più, risposta che lo fece sbiancare, livido per l'ira repressa mentre le mani artigliavano i braccioli della sedia quasi frantumandoli.

    Non commentò immediatamente, rispondendo invece alla domanda del Kaguya che riuscì a mantenere adeguatamente il suo autocontrollo, prima di proporre qualcosa che avrebbe fatto brillare di cupidigia e ira repressa gli occhi del Sanga. Oh, Yohei, queste tue parole sono musica per le mie orecchie in questo momento. Quasi penserei che le hai pronunciate apposta per portarmi fin qui, ma anche fosse a me starebbe benissimo. Ho io una proposta per te, Fratello. Avrebbe detto con un sorriso selvaggio represso a stento (con buona pace della perdita di emozioni tanto cagionata dal padre di Kazuhiro) prima di farsi serio. Un guerriero come Shiltar Kaguya che reputo mio pari non merita di diventare il pupazzo di chicchessia. Non merita di essere disturbato nella morte se non per levarsi dalla tomba e combattere contro di me alla pari fino a quando non lo potrò schiacciare in maniera netta, definitiva e adeguata. Non mi importa affatto di quel Chikuma ma chiunque usi metodi di codardo per controllare gli altri è solo un volgare mistificatore da trattare solo come la feccia che è. E qui veniamo al punto, Fratello. Piantò con violenza la forchetta sul tavolo, infilzandola per quasi metà della sua lunghezza. Aiuta la Zanna aiutando me. Aiutami a uccidere Diogenes Mikawa per quello che ha fatto a Shiltar Kaguya! L'ossessione ardeva nel suo sguardo intensa almeno quanto la vendetta.

    [Lo Yonga]
    Puoi chiamarmi Yamato. Credo che tu abbia guadagnato abbondantemente il diritto di farlo. E so che hai chiesto ai vecchi del mio clan storie sul Figlio della Fenice, no? Mi piace chi pianifica le sue mosse, ma non riesco a inquadrarti: a volte sembri un accorto calcolatore che pianifica ogni sillaba, mentre altre volte la foga e l'urgenza ti guidano verso la decisione più emotiva. E' come se avessi più anime a guidarti, a turno. Aggiunse con una mezza risata, per quella che evidentemente per lui era una battuta, anche se non era andato poi tanto lontano dalla verità, mentre i racconti ottenuto al quartiere Ho non avevano aggiunto nulla di significativo a quanto già sapeva. Che Feng Huang potesse essere una fonte migliore?

    Immersi nell'acqua bollente, godendo delle proprietà purificanti dell'acqua termale, i due continuarono a parlare per qualche tempo, con il Mercenario che condivideva quanto scoperto negli anni, unito alle sue stesse ipotesi sulla base delle scarse informazioni raccolte. Passi il tuo tempo con ninja dalla fama alquanto distruttiva. Non mi stupisce che ovunque tu venga avvistato in genere ci siano guai. Commentò sarcastico, mentre soppesava quanto acquisito. Il potere di controllare il Chakra, indipendentemente da chi lo possiede...e dei sottoposti che agiscono come medium di questo potere o qualcosa del genere? O come sostituti. Capisco. E in fondo tra Arbitro e Giudice non c'è poi tanta differenza...negli anni può essere cambiato il termine. In realtà, ma nessuno dei due lo sapeva, Kugyo l'Arbitro era divenuto tale quando il Dominio aveva preso possesso della marionetta senziente chiamata Giudice Nero, ma queste sono storie differenti. Le mie ipotesi sono buone quanto le tue, Feng Gu, ma il mio clan è originario di un continente diverso, del Paese del Cielo, anche se parliamo di millenni fa, quindi non so cosa ci potesse fare un mio antenato nel Paese della Terra...in ogni caso credo che approfondire e studiare questi personaggi sia...interessante. Chiederò agli anziani se sanno qualcosa dei Kirin, ma dai miei ricordi d'infanzia non rammento nessun riferimento del genere. Disse, pensieroso. Ma in ogni caso attendere è una buona strategia, ma solo quando si ha qualche idea su cosa potrebbe succedere o si può mettere una contromisura in atto facilmente. Quando si è completamente al buio contro un nemico in agguato, stare immobili può essere controproducente. Io dico di cercare. Se la profezia non serve a dare un avvertimento, allora a che serve? Io credo nelle profezie.

    [Jaime e Juana]
    Sono la prima a conoscere e poter testimoniare sulle capacità di Bokushin. Farò tutto il possibile. Avrebbe detto, con una luce fiera negli occhi, supportata da un cenno del capo del fratello. La nuova profezia tuttavia risultò molto confondente per il Risorto, che a metà tra la ricerca di aiuto e il tentativo di sviare l'attenzione cercò maggiori informazioni nella donna, senza però grande riscontro. Tutti gli Shura possono intravedere il futuro e entro certi limiti alterarlo, ma il dono di Juana supera di gran lunga le capacità della nostra Kinjutsu e nemmeno io so fino a che punto possa arrivare, anche se le ha tolto ogni capacità combattiva in cambio. Tuttavia... aggiunse lei ...mi posso limitare a dire ciò che vedo. Non ho idea di come si arrivi a quel risultato, sono solo lampi, immagini senza chiaro contesto. Possono essere un suggerimento ma anche gli anziani del clan consigliano sempre di non lasciarsi trasportare troppo dalle profezie e di scegliere secondo coscienza, altrimenti si diventa vittime intrappolate e inconsapevoli di esserlo. Non di grande conforto, ma almeno avevano dato la loro risposta.

    Non farti carico di colpe non tue. Spiegò. Potevo accedere alla carica da molti anni, ma ho sempre rifiutato fino a quando Juana non è tornata sana e salva. Questo ovviamente ha indebolito la mia posizione, e al contempo ha fatto sorgere diversi altri candidati, ma tutti con uguale potere politico, creando una sorta di stallo che non si è mai risolto. Disse. Ma non rimpiango nulla, perchè queste mie scelte hanno portato nuovamente mia sorella a casa. Concluse, con gli occhi che trasmettevano un sorriso, mentre il volto era sempre nascosto dalla sciarpa, e intanto Juana annuiva arrossendo appena un pò. Al momento siamo in tre a correre per la carica. Ci saranno tre grosse missioni contro l'Accademia presto, ognuna condotta dai pretendenti e in base ai nostri risultati avremo il nome del prossimo Niiga. Mio fratello ha tutto il mio supporto ed è più esperto sul campo degli altri, ma la missione è complessa, persino il futuro che vedo è incerto. Aggiunse la donna, con aria preoccupata.

    Il mio scopo è individuare e uccidere il leader di un'organizzazione segreta di Konoha: la Radice, o Nuova Radice per meglio dire, visti i precedenti storici. Ucciderlo in realtà stabilizzerà l'Hokage nella sua posizione, ma al contempo lo priverà di importantissime risorse di cui al momento è completamente all'oscuro, quindi nel lungo termine la Foglia verrà indebolita.
    Tsubaki Enma invece deve recarsi a Kiri per vendicare la perdita di un suo compagno di clan, attaccando i Kenkichi in qualche modo, ma non ho maggiori dettagli.
    Joromaro Chiba invece si recherà a Oto per trafugare i segreti di un laboratorio della famigerata Sayaka Okamikumo. Ti dico questo perchè probabilmente ti chiederanno di schierarti, ed è giusto che tu, che considero uno di noi, sappia tutto. Ovviamente potrai anche mantenerti neutrale, e hai già fatto fin troppo per noi Shura, quindi non sono nella posizione di chiederti niente.
    Concluse, saldo nello sguardo.

    [Altre Questioni]
    Dalle chiacchiere nel quartiere Ho il Kaguya scoprì che purtroppo Kayano Ho morì durante gli eventi della Roccia degli Spiriti con lo Tsuchikage. Forse uccisa da Diogenes Mikawa o forse da Reika del clan dei Danzatori di Suna, non erano state trovate tracce sufficienti...poteva essere stato anche lo Tsuchikage per quanto ne sapevano.

    Da Kasumi scoprì che suo cugino era stato effettivamente danneggiato in modo irreparabile: il suo cervello era convinto di essere morto e dopo lunghi mesi di stato vegetativo il clan aveva optato per porre fine alle sofferenze del giovane, anche considerando che le conoscenze mediche della Zanna erano limitate e non potevano arrivare a guarirlo, nè potevano permettersi di spendere ulteriori risorse per lui.

    Goemon si sarebbe rivelato un buon compagno di bevute, per quanto brutto a guardarsi, ma avrebbe detto che della lancia non avevano trovato traccia...forse perchè trafugata da Hayate prima che le cose precipitassero?

    Mojimaru Atori era purtroppo partito poco dopo la liberazione della Zanna per una missione, quindi al pari di Daichi non sarebbe stato possibile raggiungerlo, per il momento. Hinagiku Chikuma invece viveva nel quartiere col suo clan di una dozzina di membri, ma a differenza del passato ora vestiva interamente di nero, quasi fosse a lutto, e rifiutava di incontrare chicchessia, mediando invece attraverso il suo attendente, un uomo assai indisponente che pur ringraziando il Kaguya per le sue azioni evidentemente giudicava che la sua presenza fosse stata già estesa oltre il tempo dell'essere gradevole.

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    Le Parole del Tradimento

    Momenti di Conflitto

    [Kensei prima dello Scontro]
    Non sarebbe stato difficile, dopo essersi congedato dai due sottoposti, recuperare l'arma di Shuichiro tra le macerie. Un pennello dal manico metallico di eccellente fattura, sul cui manico però si percepiva la levigatezza e l'aspetto lucido di un qualcosa che era stato maneggiato per tempi immensi. Attraverso la meditazione appresa dalla Yakusoku non fu difficile raggiungere la coscienza che animava l'altra arma Kenkichi: nel mondo interiore una singola goccia di inchiostro cadde davanti al Kage e all'anima della sua spada, definendo per un istante una sagoma umanoide prima di dissolversi. Nuove gocce iniziarono a piovere davanti a lui, troppe per contarle e troppo piccole per causare un rumore percettibile, ma nel loro costante scrosciare andarono inevitabilmente a definire una persona, una rappresentazione di ciò che albergava nel pennello, nato dall'anima stessa di Shuichiro. [Immagine]

    Nei suoi movimenti, eleganti anche se resi strani e irregolari dalla pioggia che ne definiva i contorni, quella presenza tenne fede alla sua natura tracciando dei segni a mezz'aria e lasciando sottili scritte a mezz'aria che dopo poco venivano lavate via dalla pioggia d'inchiostro che sembrava cadere solo su di lei. Non parlava, ma la sua scrittura elegante era altrettanto efficace. Io sono uno strumento. Descrivo. Disegno. La mano che mi guida scrive e ciò che viene scritto inevitabilmente avviene, ma deve avere la certezza che ciò che si scrive sia qualcosa che è alla sua portata, o sarebbe un falso. Disdicevole e dannoso. Per questo forse Shuichiro scriveva azioni e non risultati, se avesse scritto "morte" ma non fosse stato realmente capace di causarla al 100% avrebbe sicuramente subito delle serie ripercussioni. Come ogni spada, la lama poteva ferire anche chi la brandiva se non era sufficientemente abile. Ti accompagna la Promessa. Ti aiuterò, se mi riporterai dal mio Sangue e Carne. La Promessa sa essere vincolante. Se non conosci la Calligrafia non potrai usarmi appieno come Shuichiro, ma qualunque simbolo tu disegnerai, io lo potenzierò. [Arma di Shuichiro]

    [Youshi ed Etsuko]
    Davanti all'evidente stato di prostrazione di Youshi più di un sopracciglio si sollevò, ma nessuno arrivò a chiedere nei dettagli cosa fosse successo e certamente non esistevano parole adatte a descrivere in maniera efficace la perdita che aveva appena subito. Il ninja dei Tokugawa nemmeno parlò con Karin Kaguya e Shuichiro Kenkichi, appena arrivati guidati dalla Baronessa. L'arroganza della donna venne subito stemperata dall'Akuma mascherato, che tuttavia ottenne solo uno sguardo di sfida che poteva presagire uno scontro, se solo Shuichiro non si fosse messo in mezzo. Quella maschera...ricorda quella di Kanna...sei un Akuma? Cosa sta succedendo? Kensei ci ha inviato lontano, questa persona è il bersaglio di Byakuei, un individuo che sta attaccando Kiri con i suoi fantocci. Fantocci molto forti. Taglio corto la donna, con tono asciutto. Per ovvi motivi il tempo delle chiacchiere non avrebbe graziato i presenti di risposte adeguate, precipitandoli nel bel mezzo dell'azione con l'arrivo di Shigure e del redivivo ma ormai controllato Ossuri. L'unico loro vantaggio era che certo Byakuei non poteva avere avuto il tempo di sondare la mente del vecchio e dunque non poteva conoscere le strategie di Youshi, così note e chiare nella memoria del nonno.

    Le proteste del ragazzo però non mancarono di sorprendere i due Jonin, oltraggiando la Kaguya e riempiendo di rammarico l'altro. Quello non è più tuo nonno, può controllarlo come vuole. Se non lo attacchiamo potrebbero sopraffarci. E' solo un fantoccio, lo faremo a pezzi! Youshi tuttavia sembrava irremovibile nella sua decisione, e mentre Karin Kaguya riceveva il suo dono, gli disse che poteva solo concedergli di affrontarlo per primo, ma se avesse fallito lei sarebbe passata ai fatti. Contemporaneamente un dialogo mentale avveniva, rapidissimo tra Etsuko e gli spiriti delle sue Antenate che, invece di essere trapassate generando Imbattuti, avevano in qualche modo fuso le loro coscienze e il loro potere nella Maschera. Se avessimo modo di liberare una vittima avremmo salvato Kana molto tempo fa. Ma ogni teschio è collegato a Byakuei e lui percepisce ogni cosa attraverso di loro. Quindi ogni effetto sulla mente o i sensi di un Teschio si ripercuote su di lui, e può essere cumulativo. A quanto abbiamo visto è il suo unico punto debole, a parte il suo vero corpo. Potrebbe ritrarre il suo controllo per un pò se lo sovraccaricassimo di stimoli. In ogni caso la loro strategia era stata decisa. Come ultimo custode una coppia di ragazzini sciocchi e una guerriera Kaguya, fratellone? Come sei caduto in basso! Lo derise Byakuei con la voce di Shigure, mentre iniziava l'offensiva. Un guerriero Kaguya è l'unica difesa necessaria, non esistono difese migliori di uno di noi. Piangerai lacrime amare per questa tua offesa!

    Youshi mosse per primo, bloccando per un secondo la visuale dei due avversari con un fumogeno, impenetrabile anche agli occhi di Ossuri, mentre Karin e Shuichiro scattavano in avanti contro Shigure. La nebbia poi salì rapidamente, alimentata da Etsuko che avrebbe così pareggiato le capacità visive dei presenti, anche se la cosa inevitabilmente avrebbe impedito agli avversari di cadere vittima, per il momento, della Tecnica della Distrazione dato che non potevano vedere niente nella nebbia. Combattete un Tokugawa e una Kakita senza vedere? Siete più folli del previst..AAAH! In quel momento entrambi i Teschi assunsero un'espressione sofferente, come se avessero sentito un forte rumore...nessuno dei presenti poteva saperlo ma era stato Kato ad aiutarli con la sua tecnica, anche se molto lontano. Impossibilitati a reagire in controtempo a causa di quella debilitazione, Shigure vide nonostante la nebbia una figura che attirava la sua attenzione ma invece che reagire come ci si aspettava rise. AHAHAHAHA! Fratello, è un trucco patetico apparire ferito davanti a me, mentre Shigure vede Kotaro. Io SO dove siete e questa è sicuramente una trappola! In Ma che fosse o meno preda degli effetti, i due si videro immediatamente aggrediti dai loro avversari, con il Kenkichi e la Kaguya oltremodo esperti del combattimento alla cieca, che subito si avventarono contro Shigure costringendola a estrarre la lama e difendersi alla meglio da una vera e propria pioggia di fendenti coordinati che la ferirono in più e più punti ma senza riuscire a sopraffarla, complice una rapidissima rigenerazione, mentre la nebbia impediva alla donna di seguire la mano di Karin e cadere così preda del genjutsu di Youshi. Il suo contrattacco venne facilmente eluso dalle azioni dei due, anche se numerose lame illusorie danzavano intorno alla sua persona, ma niente che la Danza dell'Edera di Karin non potesse arginare.

    Invece il Tokugawa assieme ai due Simulacri approntati da Etsuko (capace di vedere in quel caos) si sarebbe avvicinato al nonno mormorando il loro Mantra. La Prima Impressione Vantaggiosa gli dava un vantaggio contro Shigure e Byakuei per il primo attacco, ma aveva funzionato anche contro Ossuri? In quel momento la coscienza del vecchio sembrava essere stata spenta...ma era realmente così? Sentendo la voce e ovviamente percependo la presenza dei tre Youshi il nonno si rivolse verso uno di essi, il mero simulacro creato dal Magan e che tuttavia parlava esattamente come stava facendo il ninja reale. Dopo qualche istante di silenzio il suo volto si sarebbe piegato in un caldo sorriso. Youshi...nipote adorato! Io...riesco a sentirti, mi dai forza...mi sto opponendo al suo controllo...continua a parlarmi. Avrebbe fatto alcuni passi verso di lui. Sono fiero di te, sono orgoglioso! Ma ora scappa da qui, non puoi farcela. Torna da Kensei, digli tutto quello che sai e fai in modo che prenda uno dei Kunai Teschio di Byakuei. Se lo ha in mano, usando la sua spada piena di sangue potrà interferire con il suo controllo. Presto, prima che riprenda il controllo! VAI!

    [Kensei e Fudoh]
    Si...Shigure Kakira. Ha...ha ucciso Ossuri Tokugawa. Immagino che sia parecchio più vecchio e forte ora. Kyuryu serrò le labbra, evidentemente furioso per tutta quella situazione, ma in qualche modo era la tristezza di Kotaro a sembrare assai più pericolosa, quasi fosse l'acqua cheta che cela i mostri. Era tuo fratello...e ora lo ha trasformato in uno di noi. Che sia mille volte maledetto quel figlio di puttana! Gridò mentre l'altro Tokugawa alzava una mano. Va tutto bene. Credo che tu voglia usarlo contro di me, no, Byakuei? Aggiunse con un sorriso che paradossalmente trasmetteva profondo cordoglio, prima di tornare alla solita espressione giocosa. Beh, ormai è fatta, ci penseremo in un secondo momento, no? <3

    Con Kotaro fuori dalle scene e Kyuryu impossibilitato a muoversi (ma certo non a difendersi) l'azione combinata di Kensei e Fudoh arrivò dopo appena un istante, combinando la loro notevole forza in un'unica spinta che nemmeno l'Hozuki poteva contrastare. Ottimo, ma state attenti, non posso spostarmi ma posso contrattaccare! Reale o meno che fosse, quel suggerimento non cambiò la sostanza delle cose dato che il ninja era stato attirato a portata di mano da parte di entrambi i Kiriani, che gli si avventarono letteralmente contro in cerca di un contatto, per quanto fugace. LE MANI CURATIVE? MA SEI IDIOTA? Sbottò verso Fudoh mentre cercava di piegare il suo chakra in modi che andavano oltre il concetto di guarigione, senza perdere d'occhio Kensei che aveva maneggiato la spada per il suo Kata dei Ninjutsu prima della tecnica di attrazione e che quasi certamente lo avrebbe cercato di colpire con la lama. Ignorando volutamente il medico tese una mano verso Kensei applicando una brusca spinta verso la Yakusoku alla sua cintura che gli avrebbe impedito di estrarla efficacemente...se solo quella fosse stata l'intenzione del Mizukage. Pur impossibilitato a estrarre per l'azione del nemico, Kensei usò invece la mano per tracciare un sigillo che evidentemente Kyuryu e Byakuei conoscevano bene, e sembrò approvare. Non mi fermerà a lungo, ma buona idea, pezzo di latta! Il simbolo tracciato col sangue si spostò rapidamente dal torace dell'uomo fino al suo braccio sinistro rendendolo mostruosamente pesante e limitando i suoi movimenti, anche se certo non aveva più il blocco causato dalla sua tecnica gravitazionale.

    Intanto il Primario aveva cercato di usare l'unica sua tecnica che creava un legame tra il proprio chakra e il corpo avversario per forzarne in qualche modo gli effetti e sondare l'avversario tanto nel fisico quanto nel legame mentale che univa Byakuei a Kyuryu. Aveva già avuto esperienza di qualcosa di simile quando aveva toccato l'albero che divorava il Gashadokuro, così come con le creature soggiogate da Momin, tuttavia esisteva una differenza fondamentale tra quelle situazioni e quella attuale: il Freddo era una forza capace di permeare ogni essere vivente e poteva agire da collegamento, mentre l'atavismo delle Armi di Iwa aveva guidato la mente di Fudoh in quel di Tsuya. Questa volta davanti alla sua mente, aperta ma impreparata a scambi del genere, si trovava la coscienza di qualcuno che riusciva in qualche modo a controllare decine e decine di fantocci all'unisono, qualcuno per cui il flusso dei pensieri era oggetto di assoluto controllo e allenamento costante...come se il primario armato di canna da pesca volesse catturare un intero banco di balene. Scorse qualcosa, quello si. Scorse una struttura di ricevitori che si era sostituita completamente allo scheletro di Kyuryu e non poteva quindi essere rimossa in alcun modo, nemmeno dal suo potere, e percepì una sagoma immensa e indefinita che stava come alle spalle della mente del suo bersaglio, con un collegamento troppo saldo per essere infranto...dopotutto se l'arte dei Ricevitori o dell'Edo Tensei fosse stata influenzabile tanto facilmente quelle tecniche non avrebbero certo avuto la temibile fama che le accompagnava.

    Il Dottor Fudoh. Temerario. La voce risuonò nella sua testa come una cacofonia assordante mentre una certa ilarità lo contagiava: il nemico sapeva esattamente cosa stava facendo e mentre il Simbolo della Memoria veniva tracciato agì di conseguenza, del tutto indipendente dalla volontà di Kyuryu, con un ricevitore che sarebbe emerso dalla pelle per cercare, da distanza a dir poco infima, di conficcarsi nella mano del Primario [AdO]. Bloccato il Fuuinjutsu nemico, se l'arma fosse stata effettivamente nel corpo del Primario questi avrebbe presto scoperto che la connessione creata, sebbene meno intensa, era ancora attiva, sia con Kyuryu che con Byakuei, che sembrava divertito dalla situazione. Lo percepisco...tu puoi opporti, puoi lasciarmi libero di agire, anche se per una frazione di secondo! Fallo e mi distruggerò da solo, presto! [Nota]

    Non distante Kato aveva cercato di comunicare con Kotaro, ma aveva sottovalutato le capacità di Byakuei di percepire attraverso i suoi Teschi: anche se distratto, le orecchie di Kyuryu avevano sentito ciò che diceva quindi per Kotaro sarebbe stato inutile assecondarlo, per quanto ritenesse personalmente quell'idea eccellente: se solo Kato avesse pensato di comunicarlo in modo diverso, magari scritto o sottovoce.... in ogni caso non poteva mostrarsi in quanto occultato dalla sua tecnica e formalmente "obbligato" a combattere, ma certo non si intromise coi cloni sacrificati alle sue trappole: semplici Kageton che all'avvicinarsi si sarebbero sollevati come lame di tenebra per impalarli tutti [Trappole]. Guardò invece con attenzione i movimento del suo Kato-kun mentre, avvicinatosi al Teschio prigioniero, attivava uno dei più famosi jutsu otesi, causando un sorriso compiaciuto nel Tokugawa. Subì l'effetto, certo, ma mai quanto Byakuei che, condividendo i sensi con Kyuryu, sarebbe stato influenzato a sua volta, causando un effetto a catena anche sugli altri Teschi sotto il suo controllo (Kotaro escluso), anche se questo non potevano certo saperlo al momento. AAAAAHHH! BRAVI! QUESTO FARA' MALE ANCHE A QUEL FIGLIO DI PUTTANA! ORA STO PER COLPIRE; STATE ATTENTI!

    Anche se un braccio era a terra questo non impediva al Teschio di essere pericoloso, soprattutto per via della sua padronanza sul Segno del Cielo Nero, uno dei tesori del Lucchetto capace di inviare costantemente grandi quantità di chakra verso l'alto, riempiendo il cielo, per poi precipitarlo al suolo con diversi effetti, il più banale dei quali era un fulmine di chakra simile a quelli con cui Kyuryu aveva demolito parte degli edifici tutto intorno prima di usare il Pianeta Distruttore. BOOM! Sbottò mentre due fulmini dall'alto potenziale distruttivo si avventavano contro Kensei e Fudoh [Azione 2 e 3]. Comunque andasse avrebbe poi puntato una mano verso Kensei, imponendo al suo corpo un movimento ascendente ad alto potenziale, nemmeno fosse su un trampolino [Tecnica 2] e che il nemico venisse spinto o meno un nuovo violento fulmine avrebbe cercato di travolgerlo, nettamente più potente e pericoloso del precedente [Tecnica 3 e Azione 4]

    Intanto Kotaro, non manifestatosi davanti a Kato, continuava la sua opera di opposizione "dolce" avvicinandosi al gruppo cercando di arrivare alle spalle dell'otese [Azione 1 Kotaro] senza mai avvicinarsi troppo agli altri due shinobi. Una volta sul posto avrebbe composto un singolo sigillo facendo sgorgare davanti a sè una sottile e improvvisa colonna d'acqua che si sarebbe avventata su Kato (forse cogliendo alle spalle) e quindi deviando verso Fudoh e poi una terza volta verso Kensei, verosimilmente subito dopo il termine dell'offensiva di Kyuryu [Tecnica 2, Azione 2,3,4 Kotaro].
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    Nuove Storie della Pioggia

    Dettagli Criminali
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    Uhmpf! Disgustosa Meretrice. Commentò l'uomo mentre Yuri cercava di esporre i propri "talenti" acquisiti senza ottenere altro che uno sguardo colmo di sdegno, mentre una delle due guardie, pur mascherata, sembrava gradire la scena. Amitabha...che io sia perdonato per questa sozzura. Il bene superiore richiede che anche i più puri debbano infangarsi a volte. Sembrava un vero fanatico religioso, ma il solo fatto che si trovasse ad Ame, che avesse relazioni coi Fiori e che fosse pronto a cedere un segreto di Villaggio e di Clan indicava che il suo più grande talento era probabilmente l'ipocrisia. Non che questo lo rendesse un cliente meno interessante per Goemon o per Yuri, naturalmente.

    Seduto al tavolo, prese solo alcuni piccoli morsi di verdura, guardando con aria giudicante i piatti a base di carne e pesce quasi fossero avvelenati, e ovviamente non espresse alcun parere positivo nè ringraziamento, mentre le due guardie stavano in piedi poco distanti, senza mai intervenire. Uhm, sfrontata e avida, decisamente una persona lontana dagli insegnamenti del Buddah. Commentò. I Kurogane vogliono fornire ai cuori dei potenti anestetici e altre sostanze per le loro sale operatorie, ma la quantità è tale che sicuramente vorranno immetterne un pò nel mercato di straforo. Il mio interesse è che avvenga lo scambio di persona e che non sia sospetto. Se puoi trafugare le scorte senza che la mia spia venga scoperta bene, in caso contrario sappi che il Buddah non perdonerà l'aver mandato all'aria i miei piani. Un avviso tutt'altro che celato, per non dire una chiara e palese minaccia.

    Non sollevò il calice quando lei propose di brindare: la sua ostilità era evidente, ma fece un minimo cenno del capo come a sottolineare che avevano un accordo. Il Buddah piange quando gli uomini si abbandonano all'alcool e alla lussuria. Ma chiude un occhio quando un bene superiore è in gioco, anche se si compiono azioni discutibili. Disse, come a voler rinfrancare la sua personalissima interpretazione della sua religione. E hai ragione nel dire che non sono affari tuoi. La guardia è pronta a sostituire il bersaglio: è stata adeguatamente addestrata, ma ci serve il corpo per controllare dettagli come nei, voglie e tatuaggi. Tu occupati della tua parte e non allungare le tue disgustose mani su ciò che non ti compete. Stai ricevendo un pagamento notevole per questa tua azione, ricordalo. Aggiunse, ferreo nelle sue convinzioni e per nulla turbato dalla criminale, che anzi guardava con sdegno.

    Il motivo per cui devi apprendere le tecniche Iga è che il bersaglio, Yuuki Kurogane, è praticamente invulnerabile. Suo padre, il capoclan, le ha impiantato una sfera di sabbia magnetica nel corpo con un rituale proibito, e il suo corpo è costantemente circondato da un campo magnetico che respinge e riduce enormemente qualunque tipo di attacco, anche se al prezzo di impedirle di sviluppare adeguatamente le capacità del suo clan: il controllo dei campi magnetici. Bisogna disattivare per qualche istante questo campo magnetico e le nostre arti sono l'unico modo, ma per ovvi motivi non possiamo esporci in prima persona. Aggiunse con un gesto della mano che voleva sottolineare la frase. Un criminale che ha in qualche modo trafugato una tecnica segreta di Suna invece è un bersaglio ideale. Yuuki deve morire. Ma ha due guardie del corpo, una dei Kurogane e una fornita dai Fiori. Non puoi ucciderle, devi fare in modo di neutralizzarle senza che ricordino l'accaduto, o agire senza che sappiano cosa è successo. Hai libertà di scelta su come agire e con chi associarti, ma solo la donna deve morire e nessuno deve saperlo. L'intervento chirurgico dovrà essere completato sul campo con i dettagli sul corpo di cui ti dicevo e poi verrà sostituita. Non preoccuparti di far replicare il rituale del campo magnetico: abbiamo una soluzione già approntata che non ti riguarda. Tagliò corto.

    La vittima dormirà in un albergo poco distante, uno della zona di lusso, con dieci piani. La guardia del corpo dei Fiori è sempre appostata fuori dalla porta mentre quella Kurogane sta sempre dentro la stanza con lei, anche se è una donna quindi non ci sono coinvolgimenti sentimentali. La sua camera sarà al sesto piano, sul lato ovest, con una finestrella in bagno e due finestre che si aprono sulla suite, che è di circa trentacinque metri quadrati. Arriverà alle quattro del pomeriggio e andrà in albergo. Poi dovrebbe uscire per cena, al Nettare dell'Orchidea intorno alle venti, da sola con le guardie del corpo. Dopodiché dovrebbe tornare in albergo e prepararsi a un incontro segreto a mezzanotte coi Cuori. Non ci saranno altre finestre disponibili per agire nei giorni successivi e a me serve che venga sostituita prima dell'incontro. Pianifica bene le tue mosse e i tuoi alleati. Avrebbe detto, alzandosi da tavola a sua volta e arricciando il naso per il disgusto quando lei offrì il conforto delle sue impiegate. Il giorno successivo avrebbe avuto il primo incontro per l'addestramento.

    [...]

    Ad Ame molte persone hanno molti recapiti. Alcuni sono fidati, altri meno, ma solo uno sciocco non organizza un modo per monitorarli, qualora ci fossero occasioni di guadagno. Ortensia sapeva bene a chi far avere un messaggio che, per vie traverse, mi avrebbe inevitabilmente raggiunto senza però che fosse facile tracciarlo o raggiungere la mia esatta posizione. Fortunatamente in quei giorni ero ad Ame per un'altra missione, assai seria, che tuttavia lasciava un pò di tempo libero. E il tempo libero ad Ame era meglio impiegarlo per arrotondare. Konoha non pagava poi così bene.

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    Ho parecchio da fare, barista. E allontanarmi da una mummia rompiscatole è un mal di testa notevole. Ma potrei avere del tempo per faccende di Draghi. Ne sai niente? Non ci sarebbe voluto molto per raggiungere Yuri, la proprietaria del locale con un segreto che solo io conoscevo, ma con adeguate contromisure per evitare di essere ucciso per silenziarmi. La proposta della donna era semplice, ma mi fece aggrottare la fronte. Un nuovo intervento così presto? Pensavo che fossi soddisfatta del lavoro svolto. In ogni caso come sai non lavoro per i Semi, quindi l'unica garanzia che posso offrire, al netto di risorse minori, è la riservatezza. Ma ora mi servono dei dettagli. Aggiunsi, sedendo alla scrivania.

    [Il giorno successivo]

    Una delle due guardie mascherate, la più bassa e con una corporatura più minuta, era in piedi davanti a Yuri in una sala della Lacrima predisposta per l'occasione, con le braccia conserte e occhi profondi oltre le fessure della maschera. Sono la guardia che sostituirà Yuuki. E appartengo al clan Iga. Sebbene la mia abilità sia modesta è più che sufficiente per insegnartene i rudimenti: saranno più che sufficienti per disperdere la difesa del bersaglio. Puoi chiamarmi Kaoru. Disse senza alcun intento gentile o affettuoso, con tono marziale e assolutamente distaccato. Tutto deve avere un inizio. Anche se fisicamente sei più forte di me dovrai ascoltarmi e seguire le mie indicazioni o non apprenderai nulla. Portò le braccia dietro la schiena. Il primo approccio è teorico. Con un tocco noi Iga possiamo dissolvere le tecniche e il chakra con cui entriamo a contatto. Il chakra come sai ha due componenti: una mentale e una fisica, Yin e Yang. La tecnica Iga si basa quasi interamente sulla prima e non è dissimile da un discorso o un confronto. Con questa mia informazione riesci a intuirne il motivo? Sarà più semplice passare alla parte successiva se mediti su quale possa essere il funzionamento di base della tecnica.


    Edited by Febh - 21/9/2022, 21:55
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    Nuove Storie della Pioggia

    Una Proposta Interessante
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    Yuri sedeva al bancone, consumando qualcosa che è bene non approfondire in questa sede, quando una delle Gheishe le si avvicinò lasciando un piccolo biglietto accanto a lei, in modo da non dare nell'occhio, come era consuetudine nel locale. Secondo il messaggio un ospite inviato dalla Regina di Fiori era in arrivo, senza ulteriori dettagli o approfondimenti ma certamente non si trattava di qualcuno che si potesse liquidare come un seccatore indesiderato né ignorare troppo a lungo.


    Scortato da due guardie col volto coperto da una maschera, l'uomo aveva lineamenti tipidi di suna e anche delle decorazioni facciali che tradivano la sua origine, sebbene nessun coprifronte o simbolo di clan fosse chiaramente riconoscibile. Gli abiti, simili a quelli delle guardie ma più ricercati, sembravano quelli di un'alta carica monastica o comunque un dignitario di qualche importante organizzazione. L'uomo si sarebbe avvicinato a Yuri come se sapesse benissimo chi doveva cercare, mentre le guardie restavano indietro, in disparte. Il Buddah non vuole che io beva, ma possiamo parlare anche se sei una creatura dissoluta. Avrebbe detto con tono secco e voce un pò gracchiante, come se avesse la gola consumata dalla sete. Il mio contatto dice che sei in cerca di potere. Io sono in cerca di un affare che il Buddah potrebbe disapprovare. Per questo credo che sia appropriato che sia una persona dissoluta a fare qualcosa che il Buddah disapproverebbe. Non la aveva mai guardata negli occhi, come se stesse parlando al vuoto.

    Il mio nome è Daigoro Iga. Una donna del clan Kurogane è qui per fare affari coi Cuori. Affari riguardo a delle sostanze illegali. La cosa non piace ai Fiori. E i Kurogane non piacciono al Buddah. Sono criminali e faccendieri. Oltre che avversari politici degli Iga, specie della fazione religiosa, cosa abbastanza nota a Yuri che nella sua vita precedente aveva vissuto a Suna tra gli spacciatori per una missione. Deve essere uccisa. E sostituita. Una delle mie guardie deve diventare lei, la corporatura e il gruppo sanguigno sono gli stessi, solo il volto va cambiato. Il Buddah perdonerà un atto violento se il fine è per una causa più grande. Solo a quel punto si sarebbe voltato verso Yuri, con evidente disapprovazione. Il Clan Iga non sa nulla e non saprà nulla, non ci sono prove. Tu non verrai pagata in vile denaro e dovrai procurare un medico per l'intervento. Per ovvi motivi non dei Cuori. Ma avrai potere in cambio del tuo intervento. Il mio contatto dice che cerchi potere, e quelle che posso offrirti sono le basi della tecnica Iga. Era realmente così pericolosa la missione, o così alto il valore della donna da sostituire? Che fili aveva mosso Goemon per convincere un Iga a cedere qualcosa di così prezioso? O forse il vecchio che tanto parlava del Buddah aveva un'anima molto più nera di quanto non si pensasse. Il pagamento è anticipato, inizierai l'addestramento domani, ti servirà per questa faccenda, e se il Buddah lo vorrà tutti saremo soddisfatti. La donna sarà qui domenica. Mancavano cinque giorni.

    Cosa avrebbe fatto Yuri? Con una proposta del genere che arrivava da Goemon, pur indirettamente, rifiutare non era la migliore delle ipotesi. Ma come avrebbe fatto a procurare un medico e prepararsi per l'impresa? Il premio in palio era certo allettante, ma ne valeva la pena? Quali pericoli non le erano stati comunicati? Certo non li avrebbe avuti da quell'uomo dai modi bruschi e ostili...una parola fuori posto rischiava di farlo andare via e rivolgersi altrove.
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    Le Zanne e il Destino 4

    L'ascesa di Feng Gu

    La presenza del Sensei sarebbe stata un conforto e al contempo un peso micidiale sulla mia anima: sapere cdi aver bisogno di una balia sottolineava ancora una volta quanto io fossi assolutamente inadatto alla Missione e forse anche alla vita stessa. Mi sarei strappato il cuore dal petto per calpestarlo se avessi potuto, ma a nessuno dei presenti interessava il mio conflitto interiore, mentre valutavano attentamente le parole del Sensei. Non ha torto. Ci si annoierà un pò ad aspettare che i giovani risolvano la questione, ma mi sembra il modo più sicuro per avere quello che vuoi, Shoga, non credi? Lo Yonga, da stratega del gruppo, sembrava aver già in mente come si sarebbe svolta la missione a giudicare dalla sua aria sicura e concentrata, mentre la Muuga gli dava manforte. Daichi come membro sarebbe un valido elemento, anche per liberare questo sedicente Cacciatore, ma mi chiedo fino a che punto possiamo fidarci di questo giovane Senju. Forse dovremmo avere un collaterale di qualche tipo. Evidentemente stava cercando un modo per dare maggiori garanzie alla Shoga e forse anche a sé stessa. Garanzia... Sussurrai, spaventato. Pff, io dico che la parola di mio fratello è una garanzia sufficiente, ma se insisti potremmo mettergli un fuuinjutsu o qualcosa del genere, no? Quella roba da codardi. Alla fine la Shoga concluse il discorso. Molto bene. Approvo il piano di Feng Gu. Se questo fallirà, però, io impedirò il suo ingresso alla Zanna da quel momento in avanti. A giudicare dall'espressione del Sensei compresi che il fallimento non era un'opzione...ma dopotutto avevo già ogni singolo motivo per impegnarmi al massimo.

    La Fede di Hayate evoca draghi verdi? Sarebbe poi intervenuta la Shoga, incuriosita, prima di fare un gesto di sdegno. Quei draghi sono feccia. malvagi e corrotti come il loro sangue infetto. Niente a che vedere con i draghi azzurri. Un tempo anche un ninja della Zanna usava i draghi verdi, ma è stato rapidamente epurato. Fu l'Hokage, se non ricordo male. Si, ma anche i suoi due allievi avevano quella macchia, e Maschera Tre li ha rimossi per me. Aggiunse con tono spietato mentre sollevava una mano che la sua Ombra mascherata baciò fugacemente. Sembrava che la riunione per il momento fosse conclusa: mi incappucciarono e trascinarono via, mentre il Sensei restava a discutere alcune questioni economiche e logistiche, fra cui le parole d'ordine e alcuni codici segreti della Zanna, che non c'è motivo di riportare in questa sede.

    [Più tardi, il Sanga]
    Le Camere del Sanga somigliavano in modo incredibile agli alloggi in cui Feng Gu aveva incontrato il padre di Kazuhiro nelle Grotte del Silenzio. Dopotutto gli edifici in quel luogo erano stati costruiti dai membri del clan Kuei quindi era prevedibile che l'architettura fosse somigliante, essendo entrambi gli ambienti dentro una grotta. La stanza designata per il Risorto era accanto a quella di Kazuhiro, senza porte comunicanti per fortuna (o sfortuna) e ben pochi altri Kuei vivevano in quella parte del quartiere. Se avesse voluto, il Risorto avrebbe avuto il Sanga tutto per sè, senza alcuna interruzione.
    Allora, Yohei. Avrebbe detto durante la cena, un pasto frugale ma nutriente al lungo tavolo in legno dall'aria barocca e occidentale dove i due sedevano ad almeno quattro metri di distanza. Ora che siamo fratelli possiamo anche parlare senza convenevoli. Avrebbe detto, mangiando un boccone di carne e lattuga. Cosa sai di Shiltar Kaguya? Pensi che potresti essere più forte di lui? Se avesse chiesto ulteriori informazioni, il Sanga avrebbe specificato, con arroganza. Un nemico che ho sconfitto tempo fa, ma che fu abbastanza codardo da togliermi il piacere di dare il colpo di grazia togliendosi la vita da solo. Mi ha lasciato l'amaro in bocca, sai? Siccome siete dello stesso clan ho pensato che lo conoscessi. Magari un giorno potremmo combattere, sarebbe un simpatico modo per ricordare i bei vecchi tempi.

    [Nei giorni successivi, la Muuga]
    Se avesse voluto, Feng Gu avrebbe potuto incontrare la Muuga durante le sue attività quotidiane, perlopiù di tipo burocratico e di mediazione tra le varie fazioni interne alla Zanna. La donna si sarebbe sempre mostrata cordiale e felice di vederlo, oltre che di interrompere le sua faccende per una breve passeggiata. Camminare e vivere sempre nella caverna non invogliava a camminare, ma assieme alla donna il Risorto scoprì di cave con aperture sul soffitto e zone fiorite o con muffe fosforescenti dall'aspetto estremamente affascinante.
    Ma dimmi, Feng Gu, ti sei mai chiesto cosa vorresti fare una volta esaurita la tua Vendetta? Hai parlato di Michi ma non sono del tutto certa che tu sia convinto di ciò che dici...mi sembrava che volessi convincere te stesso più che noi. Non c'è qualche posto in cui vorresti tornare?

    [Nei giorni successivi, lo Yonga]
    Se avesse voluto, Feng Gu avrebbe potuto incontrare lo Yonga qualche volta, anche se le innumerevoli faccende del gigante della Zanna rendevano difficile trovare un momento libero e di condivisione, tuttavia in almeno due o tre occasioni il Figlio della Fenice lo avrebbe invitato in una delle zone più calde delle caverne sotterranee che costituivano il Villaggio della Zanna: una sala con una pozza di magma centrale e tutto intorno, a varie distanze e altezze, delle pozze di acqua calda alimentate da sorgenti termali. Di solito mi immergo nel magma, ma sono il solo a riuscirci, giusto qualche membro del mio clan mi imita come allenamento ma dura una manciata di secondi. Visto che siamo qui per parlare, penso che potremmo entrambi usare le pozze di acqua calda, anche se per me è freddina. Avrebbe detto, ovviamente nudo e con un semplice asciugamano alla cintola che avrebbe gettato a terra prima di immergersi, del tutto a suo agio e invitare Feng Gu a fare lo stesso.
    Vuoi che ti chiami Yohei, Feng Gu, Kaguya o come altro? Dovremmo trovare un sistema univoco prima o poi, no? Chiese a mò di battuta, prima di continuare, quando anche il Risorto si fosse accomodato. Allora, hai avuto modo di ricercare la Profezia che ci lega? Io personalmente ho avuto poca fortuna: l'unico indizio riguarda un mio antenato che, si dice, aiutò a riparare una Catena speciale in tempi remoti dopo un qualche evento cataclismatico, una catena che un qualche Giudice stava cercando di rompere. Era solo un pezzo di racconto confuso di mia nonna, nessuna delle indagini che ho fatto ha dato esito. Tu sai qualcosa?

    [Nei giorni successivi, Jaime e Juana Shura]
    Se avesse voluto, Feng Gu avrebbe potuto visitare il quartiere degli Shura, dove Jaime e sua sorella vivevano assieme a una dozzina di persone, non di più. Sarebbero stati entrambi molto felici di vederlo e la donna avrebbe detto che sapeva della presenza di Bokushin alla Zanna, dichiarando che avrebbe fatto in modo che il suo benefattore non corresse rischi, anche se non aveva modo di indagare ulteriormente. Jaime sapeva tutto della questione invece. Verrò con te nel team di attesa: ho un debito con la Shoga, dopotutto. Avrebbe spiegato, mentre la sorella, dopo aver offerto del The al gelsomino ed essersi accomodata, avrebbe aggiunto: Io ho scrutato il tuo futuro come possibile, ma le visioni sono state spesso confuse, non ho avuto nessuna informazione chiara...ma c'è qualcosa che ho visto. Ti ho visto sfondare le porte dell'inferno impugnando la tua stessa anima come una falce...ma non stavi andando in quel luogo: ne stavi uscendo. E ti ho visto muoverti assieme ad altri sei, sfuggendo alle spire di un'ombra nera e crudele, mentre il mondo intorno a te crollava pian piano. E la tua voce, tra fiamme nere e azzurre, ripeteva un gran numero di nomi tutti assieme...nessuno che io sia riuscita a cogliere, ma credo che nei prossimi giorni potrei capire di più, osservando la visione ancora e ancora.

    [Nei giorni successivi, lo/gli Shoga]
    Non ci fu modo di trovare lo Shoga o Maschera Tre nei giorni successivi, come se evitassero appositamente il Risorto.
  14. .

    Hell Dive

    . 17 .


    Tutti assieme, ma solo in parte, the Gemscape
    Il temibile contraccolpo lasciò Febh, che aveva fatto da asse di quella trasformazione, praticamente esausto, a terra a quattro zampe respirando pesantemente. Una tecnica di quella portata avrebbe sfiancato persino la sua normale persona, figurarsi una mera briciola che tirava avanti solo con la forza di volontà per esistere ancora qualche minuto. Kaji era messo un pò meglio, anche se indebolito e stordito dalle immense quantità di chakra che erano state messe in gioco, mentre Raizen, più avvezzo a torrenti di energia del genere, si riprendeva molto più facilmente. Hebiko era in condizioni pietose mentre le anime ormai diradate e il misterioso guardiano erano state messe da parte, permettendo al loro angelo custode di palesarsi in maniera più netta. Anf...anf...quindi tu...chi diavolo saresti? Chiese Febh, la cui vista si faceva sempre più confusa, appena alleviata dall'azione della ragazza che in qualche modo dava loro leggerezza. Io ti ho visto risucchiare le anime e spedirle altrove dopo averle prosciugate, come fossi un demone o qualcosa del genere...non ispira fiducia quando dici di non opporre resistenza. Aggiunse Kaji, malfidato, ma la situazione sembrava essere ormai volta al termine, con la fanciulla che riferiva di essere pronta a sacrificarsi per permettere loro di uscire. Chiedo scusa...ma ho avuto poche occasioni di dare fiducia a qualcuno appena conosciuto... Poi di sottecchi verso Raizen. Come per esempio lui, che prima ha avuto quanto voleva e poi ha tradito, nonostante le parole per abbellire la cosa. Io se non altro non vi ho mentito.

    Venne il momento della proposta di Raizen, che forse in altri termini poteva essere allettante ma che trovò un Kaji che scuoteva il capo. Niente...non riesci proprio ad arrivarci, vero? Mi chiedi di restare tuo prigioniero, e di mandare all'aria tutto ciò che l'altro fuori di qui sta facendo...solo perchè me lo chiedi? Senza garanzie? Dopo aver visto che questa gemma ci avrebbe imprigionato per sempre se non fosse stato per lei? Disse verso Yuuki. Non ha tutti i torti...sei fissato. Gli diede manforte Febh, suo malgrado. Potresti farla a me questa proposta, non certo a lui. Inoltre, anche se apprezzerei enormemente di far compagnia alla mia salvatrice, non avrei cuore di usare questa sua prigione eterna come semplice mezzo di trasporto. L'unica cosa che voglio è che Hebiko esca da qui sana e salva.

    Pertanto, mentre Yuuki iniziava il rituale per farli uscire, Kaji le si avvicinò di appena un passo. Sono mortificato per il tuo sacrificio. E in quel momento il chakra della Fine Inevitabile sarebbe esploso dal suo corpo e anche da quello di Febh senza che lui potesse impedirlo, obbligato alla risonanza come lo era stato all'inizio di quella faccenda per via di legami che al momento sfuggivano ai presenti, Kaji escluso. E per quello che sto per fare. L'intero ambiente venne sconvolto dalla duplice attivazione di una tecnica che aveva l'unica e chiara funzione di alterare i rituali e le regole, scombinare la concentrazione e le altre tecniche, eseguita in modo da non poter essere interrotta in controtempo.. AAAAAAHHHH!!! Febh gridava, già esausto e ora consumato da quell'azione fuori dal suo controllo. Kurangara, la Fine del Sogno. Questa azione combinata non puoi fermarla nemmeno tu...annienterà sia me che Febh, ma bloccherà la via d'uscita dalla Gemma per parecchio tempo, forse anni prima che riusciate a trovare una via di fuga...esclusa Hebiko. Hai il tempo di mandare fuori solo una persona, fanciulla-angelo. Scegli...Hebiko che sta soffrendo fin quasi a essere annientata, o Raizen? Io in ogni caso sparirò nel nulla. Ed Hebiko era stata troppo stordita e sofferente (complice la natura quasi artificiale della sua esistenza) per aver ascoltato con chiarezza cosa succedeva.

    Avevano alternative? O avevano da fare una scelta? Chi avrebbe scelto Yuuki? E chi avrebbe scelto Raizen?

    Febh & Youkai, Dreamland
    Nonostante quello che si può pensare, lo Yakushi ascoltò con attenzione le parole di Youkai su Hebiko e Raizen, assimilandole, facendole proprie e filtrando esattamente quelle informazioni che erano utili alla sua tesi, abbandonando ogni altro spunto indipendentemente dalle evidenti contraddizioni e lacune. Come faceva sempre. Appunto. Compagna di team. Ovvio. E poi tu che te ne fai di imparare le cose da donne? Avrebbe poi chiesto, retorico, dato che ancora il segreto del piccoletto non era stato condiviso. E poi non penso proprio che possa volere più di un marito...o per meglio dire: chi mai la vorrebbe come moglie? E' una schiavista! E pensi che potrebbe essercene pure più di uno? Li farebbe scappare tutti piuttosto! Concluse con serio convincimento.

    [...]

    Nel turbinìo di immagini violente che erano nate dalla loro scellerata idea di scrutare il passato di Youkai, alcune domande del piccoletto meritavano comunque una risposta mentre la scena si dipanava davanti ai loro occhi. Gli Hakai sono il mio clan di nascita. Siamo...gente che tende a rompere le cose. Involontariamente, perlopiù. Ma possono esserci al massimo tre persone con il nostro potere alla volta, o almeno questa era la regola fatta dagli Hakai di molti anni fa, o ci potrebbe essere qualche piccola spiacevole complicazione come l'apocalisse o qualcosa del genere, niente di serio. Ma che io sappia ci sono solo DUE Hakai al momento, e quindi questo tizio di qualche anno fa, se non è crepato, è il terzo. Sempre che non fosse stato suo fratello Daichi a crepare...anche se lo rammentava appena. Quando poi il tappo cercò di minimizzare la sorpresa di Febh davanti a immagini tanto nitide, ottenne solo un verso di sdegno. Puah! Cosa vuoi che sia una morte? Una volta ho usato questo potere nella cantina di un serial killer...un tizio da sessanta o settanta vittime, e non era nemmeno lontanamente nitido come questo. No, no, qui c'è qualcosa di serio e parecchio brutto sotto. Aggiunse, inconsapevole di quanto ogni parola fosse come una mazzata sulla coscienza di Youkai, che era pur stato avvisato da Karikitori, ma aveva fatto finta di niente.

    [...]

    Piangeva, il ragazzino, al cospetto del Jonin otese. Piangeva davanti a occhi freddi e insensibili alla sua sofferenza, anzi accesi da un bagliore pericoloso, reso ancor più sinistro dal nero profondo della sclera e dai lampi di energia oscura che la attraversava. Tappo, sono il primo a premere il bottone sotto la grande scritta rossa che dice "non toccare", ma non ti è passato per la mente di condividere il tuo passato da stragista PRIMA che usassi il mio potere per scrutare il tuo passato? Certo, Youkai aveva dalle sue il fatto di aver condotto una vita irreprensibile in quella immediatamente precedente a quella attuale, tanto da ottenere una seconda possibilità, ma fu proprio quella scelta di termini: "seconda possibilità" a focalizzare l'attenzione dello Yakushi. Quindi...più vite, in una serie di reincarnazioni successive e per qualche motivo sempre in forma umana. Dalle storie che aveva letto e dai discorsi con alcuni religiosi (loro malgrado) sembrava che non fosse una cosa così scontata. E in una vita hai avuto abbastanza karma positivo da poter cercare di sanare il debito di karma negativo che avevi da quella precedente e terrificante, ho capito bene? Quindi sei una specie di serial killer o un pluriomicida che ora ha avuto di nuovo la possibilità di scegliere e come prima cosa invece che seguire le indicazioni per purificarsi fa di testa sua... Non un accenno di empatia nello sguardo dello Yakushi, che sembrava realmente sul punto di attaccare, specie quando venne tirata in ballo la faccenda della Strega. Ah, certo, e hai pensato che provare a liberare quella cosa senza controllo davanti a me, senza alcun preavviso, fosse un'idea migliore? Tappo, conosco metodi di suicidio decisamente più indolore...e metà di questi includono acido e lava. Ci sono poche cose che detesto quanto l'essere preso in giro.

    Avrebbe iniziato a farsi avanti con lentezza, minaccioso ed evidentemente pronto a spezzare quella giovane vita. La sua mano si stava levando quando l'altro sbottò tra i singhiozzi, forte della sua disperazione, portando alla sua attenzione il parallelismo tra quella situazione e quella che lo Yakushi stesso viveva con il suo "passato ingombrante". La mano si fermò, evidentemente esitante, mentre una smorfia irritata passava per la fronte del ninja, messo davanti a un punto decisamente valido. Avrebbe potuto bofonchiare qualcosa sul "non è la stessa cosa" o "non vale, qui parliamo di te", ma era sufficientemente concentrato da non abbandonarsi ai suoi soliti metodi per sviare l'attenzione (inclusa la sua), e dovette soppesare con molta attenzione l'accorata arringa difensiva del giovane ninja della foglia. Mmmh... Borbottò, cominciando ad abbassare la mano in quella che sembrava una dichiarazione di resa, almeno fino a quando il piccoletto pensò bene di rincarare la dose con quella che era una chiara e palese minaccia: se mi uccidi liberi il bestio. Dunque...pensi che un nemico del genere sia oltre la mia portata? Mi sfidi, tappo? Nuovamente si avvicinò sollevando la mano avvolta da terribili scariche elettriche, tinte dal nero chakra degli Hakai, sferrando un attacco con velocità che il giovane ninja di Konoha poteva solo immaginare molto alla lontana.

    Ma il colpo non sarebbe mai arrivato a colpire, fermandosi a meno di un millimetro dal suo bersaglio, che certo venne raggiunto dallo spostamento d'aria anche se innocuo. Molto bene, Tappo, ci vuole fegato a minacciare uno come me...approvo. Anche se sei una specie di spirito dell'ecatombe penso di poterti lasciare vivo per ora. Ti prometto che se mai perderai il controllo sarò io stesso ad annientarti. Avrebbe detto mentre il potere Hakai si dissolveva, annuendo con quello che voleva essere un sorriso rincuorante, sebbene poco coerente con le parole pronunciate. Ma da questo momento per tenerti d'occhio dovrai considerarti un mio allievo. Non so bene cosa tu sappia fare ma troverò pur qualcosa da insegnarti. Visti i tuoi trascorsi imparare ad avvelenare la gente potrebbe piacerti? Oppure le tecniche di Rotazione...beh, vedremo una volta fuori di qui.

    [...]

    Nella fase preparatoria le differenze culturali emersero in maniera piuttosto netta. Aspetta...mi stai dicendo che il Bue Ottuso è il capo ma non bullizza la gente così da farglielo ricordare? E allora come mai sta sulle scatole a tutti? Che poi se non bullizza allora non ha imparato niente da me! Sono un pessimo Sensei... Avrebbe concluso, sconsolato, ma avrebbero comunque messo a punto il loro piano, preparandosi al peggio pur senza aspettarsi quanto fosse influenzabile quel mondo onirico, loro malgrado.

    Davanti al palco, mentre i cloni gestivano il panico, lo Yakushi sotto le mentite spoglie di Tarantulo realizzò ben presto che i suoi attacchi non erano poi così controllabili come pensava: normali Kunai diventavano getti di acido e ferite con armi da poco strappavano via arti nemmeno fossero esplosive. Inizialmente sorpreso dalla distruzione causata, lo Yakushi pensò per un momento che fosse un problema legato alla Fine Inevitabile, che pure non aveva attivato...ma fu solo quando vide le zampe dell'armatura muoversi secondo la sua volontà che comprese quanto in quel luogo ogni finzione fosse reale. E dunque ogni pensiero...come in un sogno. Diamine...basta un niente per perdere il controllo... E questo ovviamente era un pericolo per qualcuno distratto e poco avvezzo alla concentrazione come Youkai (mai e poi mai avrebbe ammesso di rientrare nella stessa categoria). Ma se l'attacco di Tarantulo da finzione diventava realtà, allora loro realmente avrebbero sostituito un Kage...e quindi c'era un Kage in amministrazione, e lui era davvero Tarantulo fino a prova contraria, e anche Youkai era quindi un eroe. Ma bastava un pensiero fuori posto per generare un eccesso non più controllabile. E' reale...ogni pensiero anche fugace influenza questo posto...basta un niente: vedi quel clown all'angolo che sta ballando? Ci ho pensato solo un istante ed è lì. Stai MOLTO attento a ciò che pensi e cerca di stare al gioco, ma senza lasciarti trasportare...ci serve qualcosa che ci mantenga noi stessi e che non ci faccia perdere la nostra identità. Sibilò durante il finto scontro, mentre Youkai il Protettore si avvicinava con movimenti occultati dal suo Genjutsu.

    L'improvvisa emissione delle braccia spettrali non lo preoccupò, pur riuscendo a imprigionarlo. Come speri che le tue ragnatele mi catturino se non risvegli il tuo vero aspetto, Spoderboy? Tira fuori le tenaglie e gli occhi extra, e anche le braccia aggiuntive, non spererai di battermi senza usare tutti i tuoi poteri, vero? Ed era vero: Spoderboy senza i suoi reali poteri dopo la trasformazione aveva solo un terzo della sua forza, quindi (forte il sogno), fu facile spezzare la presa semplicemente scrollando le braccia. Inutili! E quando poi Youkai il Protettore passò all'azione successiva fu uno dei kunai acidi di Tarantulo a deviarlo, in modo che esplodesse parecchio lontano, mentre con un agile balzo si portò a distanza di sicurezza dal pugno "esplosivo" immediatamente successivo. Ricordati di non esagerare...c'è il rischio di non riuscire a tornare come prima! Dobbiamo avere un sistema di sicurezza...

    Aveva bisogno di qualcosa che fungesse da ancora. Qualcosa che stonasse con il sogno e fosse sufficientemente concreto da impedire che divagassero. Qualcosa di diverso dal "Calice dell'Eterna Solidità" che era apparso in una nicchia in un angolo, evidentemente assurdo ed evocato dalla sua necessità ma schiavo delle regole del sogno come tutto il resto. Tch...qualcosa che sia certo e che possa tenerci vincolati... Lo sguardo cadde su un'ancora con braccia e gambe poco distante e anche su un palo pieno di catene che quasi certamente non era là un minuto prima...ma fu proprio osservando questi due oggetti che ebbe l'intuizione necessaria. Entrambi gli oggetti gettavano ombre appena abbozzate, peraltro in direzioni diverse, e decisamente poco rilevanti. Le ombre erano dettagli, e nei sogni i dettagli possono essere l'ossessione di un istante ma non possono restare costanti e precisi per tutto il tempo, Ombre... Ed ecco l'intuizione. Ombre! Sbottò, non che Youkai o il pubblico potessero capirlo. Non ti permetterò di agire indisturbato, imitatore di Spoderboy che non sa nemmeno trasformarsi. No...farò qualcosa che ci terrà belli sicuri dei nostri ruoli fino a quando sarà necessario! Youkai avrebbe verosimilmente compreso, o così sperava.

    In realtà non aveva idea se avrebbe funzionato, ma sul momento non c'era altro che potesse fare. Forse il Sogno gli sarebbe venuto incontro...o forse il fatto che lui e Kaji fossero a conti fatti la stessa persona (sebbene ammetterlo fosse simile a ingoiare delle lasagne fatte con caramelle gommose sciolte al posto del sugo), in ogni caso compose una manciata di sigilli prima di mettere in atto la tecnica del Richiamo, che conosceva da moltissimi anni. Fuori dal mondo vivente forse non avrebbe funzionato con le creature a cui era normalmente legato, ma lui aveva tutta l'intenzione di richiamare qualcuno che certamente si trovava all'inferno. SsalSaluga...e qualunque tuo amico se ne hai...non fare scherzi e porta qui il tuo fondoschiena squamoso! Avrebbe sbottato sbattendo la mano a terra. Tutto dipendeva da quello: Kaji era legato a quelle creature, e lui ERA Kaji. Gli esseri erano alla sua portata in quanto morti...ed erano poco più che ombre viventi. Se effettivamente le evocazioni avessero risposto alla sua chiamata, senza perdere troppo tempo per spiegare quella mascherata o l'ambiente circostante avrebbe detto loro: Parleremo più tardi, e in cambio farò in modo che anche voi usciate da qui se lo volete. Entrate nell'ombra mia e di quel cretino che crede in un falso eroe, siate le nostre ombre, rafforzatele e tenetele immodificate...stabili, così da ricordarci sempre chi siamo e impedirci di divagare troppo. Se avesse fallito nell'intento (o se avessero rifiutato di ascoltarlo) avrebbero dovuto proseguire la pantomima con rischi nettamente maggiori, ovviamente.

    Comunque andasse era il momento di portare avanti la loro scenetta. Youkai era in realtà in buona posizione con la sua recita e stava funzionando (forse perchè entrambi erano convinti che stesse funzionando) e l'ombra con la creatura dentro avrebbe evitato di diluirli troppo nel sogno, o così sperava. Lanciò dei Kunai facilmente schivabili al suo avversario e poi soffiò un getto d'acido (non pensava di saperlo fare, ma Tarantulo si) che tuttavia avrebbe mancato volutamente il bersaglio, cercando invece di colpire in mezzo alla folla. Tutto vale, tutto quello a cui pensiamo, lo capisci? Sussurrò cercando la mischia. Quindi stai al gioco e credi con tutto te stesso a quello che dico. Abbiamo immaginato questo posto...quindi questo posto ha inevitabilmente un kage. Dobbiamo sostituirlo...e tu sei un eroe. E cosa c'è di meglio di un eroe e di un cattivo che viene riformato contro il vero cattivo che invece si spacciava per eroe? Il piccoletto aveva letto abbastanza fumetti da capire cosa stava per succedere. Ma ti servirà concentrazione e determinazione. Io ho l'Oni, mentre a te serve un pò di vero coraggio. Fiducia in te e nelle tue azioni, senza dubbi: una chiara immagine o sparirai: il pericolo di questo posto è ottenere quello che si vuole, perdendo ciò che si è. Le scorciatoie vanno sempre a finire male, bisogna sudarsele le cose. E questa conta come prima lezione, allievo. E poi il momento della parte successiva della recita. IO TI UCCIDERO' E DISTRUGGERO' QUESTO VILLAGGIO DI PECCATORI CHE HA CATTURATO E UCCISO LA MIA FAMIGLIA! Quasi certamente Youkai avrebbe replicato qualcosa su Konoha come luogo per bene. IL BUEKAGE RAIZENKO MI HA RIVELATO LA VERITA'...PERCHE' MENTIRE? A MENO CHE...LA SUA FOSSE UNA RECITA...UN TRUCCO! Un attimo di silenzio (non serviva una trama approfondita o spiegata, bastava l'emozione del momento e la teatralità) e quindi aggiunse. Lui ci ha messi uno contro l'altro...è questo il suo piano. Il Buekage è il malvagio di questa storia!

    E ora che il Sogno regalasse loro un nemico comune da schiacciare. Nessun Buekage poteva competere con lui, di questo era certo.

    Hebiko, Il Trono Verde
    Nessuno sfugge al Trono Verde. Nemmeno tu. Nessun nostro fratello che sottometterai sarà realmente fuori gioco: cercherà di ucciderti in ogni occasione, e anche tu non potrai sfuggire all'istinto. MAI. Sei solo una pedina...solo chi si siede sul trono può essere realmente libero, e non sarai certo tu! Inutile parlare con Mitsuki, ma il loro scontro in realtà aveva già una fine stabilita molti mesi prima, quando Hebiko stessa lo aveva spedito all'inferno senza troppi complimenti. Certo, il potere del Vendicatore sosteneva e aiutava l'esperimento ribelle, ma le sue capacità fisiche non erano poi granchè migliorate e il sangue di Febh, ovunque fosse finito, permetteva alla kunoichi di causare danni reali nonostante tutto.

    Pur subendo dei danni, la fanciulla cedette la carne per colpire l'osso, figurativamente dato che l'avversario era composto solo da serpi, ma non per questo la sua strategia fu meno efficace: il colpo di Kaiken venne bloccato dal gomito di Mitsuki che si allungò innaturalmente per difendere quella posizione, ma farlo pose inevitabilmente il braccio in mezzo al suo campo visivo nel momento peggiore possibile, quello in cui la Kusanagi guizzava mossa dalla mente di Hebiko, in un fendente che si può solo definire fatale.

    Libera dalla stretta, Hebiko si sarebbe allontanata dal corpo decapitato del suo avversario solo per realizzare che a conti fatti non c'era nessun corpo ma solo un'anima. Un'anima che aveva il vantaggio del campo di gioco. Con lentezza e rumori disgustosi le parti mozzate iniziarono a muoversi lentamente come per ricongiungersi, mentre nessun genere di porta o via di uscita si era aperta. Tagliare Mitsuki ancora e ancora avrebbe forse rallentato il processo, ma il sangue di Febh sulla lama sarebbe finito molto presto...possibile che fosse in trappola? Nessuna soluzione per lei. Ora capisci? Non puoi nulla. Un trucco come quello del sangue può ferirmi o rallentarmi, ma io sono qui per la mia vendetta...e non puoi portarmela via...MAI. Parlava la testa spiccata dal collo, in barba alle ristrettezze anatomiche.

    Se davvero Naga è la tua metà allora lui ha la tua parte Yang. Quindi nostro padre deve aver messo qualcosa di estremamente Yin dentro di lui per equilibrarlo o non potrebbe essere vivo...così come ha messo qualcosa di estremamente Yang dentro di te. Mi chiedo cosa sia...forse qualcosa di animale? O qualche mostro? A vederti sicuramente sarà qualche mostro, ma non importa: sovrascriverò il tuo intero organismo quando prenderò il tuo posto, e a quel punto farò tutto il possibile per dimenticarti: non resterà NULLA di te. AHAHAHAHAHA!!!! AHAH...A...ah.....a... La sua risata si era interrotta in un gorgogliare incomprensibile mentre il corpo si contorceva prima di ricomporsi. Come attraversata da uno spasmo anche la parete tremò e si mosse, presto seguita da pavimento sporco di sangue e polvere, nemmeno fossero dentro i visceri di qualche animale. Nuove scosse si susseguirono molto rapide, fino a quando, qualunque cosa facesse, Hebiko venne travolta dal completo sovvertimento dell'ambiente circostante...

    Raizen, Vengeance City
    Gelide catene? Non esiste amante più caldo della vendetta, Raizen. Dopo averla provata non tornerai mai più indietro...non ne avresti motivo. Replicò a tono il Vendicatore, per nulla intimorito o piegato dalle asserzioni di Raizen che chiunque altro avrebbe trovato ragionevoli, ma la ragionevolezza non porta mai alla vendetta, al massimo può mediarla, quindi era estranea al suo modo di essere. Continuavano a parlare e confrontarsi, contrapponendo due diversi modi di vedere un medesimo argomento ma senza cedere l'uno nel territorio dell'altro...era palese che il Vendicatore stesse in qualche modo prendendo tempo, tempo che forse era necessario a Mitsuki per rendere irreversibile ciò che aveva in mente di fare ad Hebiko, ma non poteva attaccare perchè vincolato alle stesse regole che usava a suo vantaggio: Raizen non aveva fatto nulla per impedire o bloccare la sua vendetta, quindi non poteva attaccarlo per primo: il massimo era una finta elaborata e convincente come quella che avrebbe messo in atto poco dopo, solo per essere bloccato dal clone speciale dell'Hokage. Mi chiedi perchè non resuscitare e agire prima che il bersaglio della vendetta sia morto? Ebbene è proprio per questo che mi sono unito alla Lega delle Mezze Persone: per colmare quel piccolo difetto. Avrebbe detto allargando le braccia. Tu sei vivente, il concetto stesso dell'esistenza in questo luogo ti sfugge. La Vendetta di un'anima su un'altra anima non è vuota ma ETERNA. E non essere ipocrita: la Vendetta è SEMPRE l'azione di una vittima, solo chi ha subito ha il diritto di vendicarsi...o ritieni forse che chi è debole e ha sofferto meriti di essere schiacciato? Io sono una vita di salvezza e redenzione per chi, debole, finalmente ha modo di essere realmente felice. Un giorno anche tu sei stato debole, o forse un giorno lo sarai...approverai quindi i soprusi e le ingiustizie contro di te? Quando sarai vittima penserai che sia giusto che qualcuno ti schiacci? Scosse il capo scheletrico. Sei tu l'ipocrita, Raizen. Giudichi senza sapere. Dai sentenze senza pensare.

    L'apparizione del Clone animato da un frammento d'anima di Tian interruppe l'azione intimidatoria del Vendicatore dopo alcuni minuti. Tian avrebbe osservato con molto interesse il Kage che pure gli somigliava parecchio, sebbene forse un pò più stanco e provato nello sguardo, ma incurvò un poco le labbra in un broncio deluso quando l'altro passò pragmaticamente all'azione indicando cosa fare e condividendo mentalmente il suo piano. Onestamente mi aspettavo almeno un attimo di smarrimento o un paio di occhi sgranati. Bah! Continuò poi, borbottando. Uno fa un'entrata a effetto, difende con stile anche se quello non voleva realmente attaccare, usa una tecnica di grande impatto, rivela la sua identità e BUM, nemmeno mezza faccia sorpresa. Che spreco, che spreco! Sembrava che in gioventù Tian fosse più chiacchierone e vanitoso della sua controparte adulta che Raizen aveva incontrato anni prima.

    L'attacco improvviso poi diede inizio a quelle che erano delle ostilità plateali, certo non apprezzate dal Vendicatore che avrebbe preferito fare proseliti che combattere, ma perlomeno vedersi attaccato gli permetteva di reagire senza contravvenire alle sue stesse regole. L'umanità è sopravvalutata! Sbottò mentre muoveva la mano con velocità mostruosa, con l'armatura di quell'area che mutava diventando un'enorme e rozza lama ossea. L'unica pace è quella di chi ha esaurito la sua Vendetta! Con una prontezza di riflessi pari all'aggressione di Raizen, la lama intercettò il colpo in arrivo e anche se il Vendicatore venne sbalzato indietro di una manciata di metri non ne ricevette alcun danno, finendo però per piegare il ginocchio, come se la sua stabilità fosse stata minata [Slot Difesa 1]. Tian gli fu subito addosso con chakra dorato che avvolgeva la lama in maniera simile al precedente: lo stile della Lama Imperiale si basava su colpi pesanti a dispetto dell'apparente eleganza, con una spiccata predilezione per effetti di spinta e sbilanciamento volti a far indietreggiare e bloccare il nemico, così da averlo alla sua mercè...e il colpo precedente aveva iniziato a Sbilanciare l'avversario e certamente l'attacco successivo, verticale e portato con entrambe le mani, non sarebbe stato leggero per il Vendicatore, complice il chakra che arrivava a fiotti da Raizen. Lama Imperiale, Secondo Stile, Terzo Movimento. Schiacciato dall'Imperatore: Kōtei ni Oshitsubusa Reta. La lama d'osso, mantenuta, parò quell'attacco relativamente lento mentre l'orgoglio del Vendicatore gli suggeriva di poter incassare ogni genere di attacco. Non fu una buona idea: all'impatto la lama mossa con tanta grazia risultò essere invece uno dei colpi più pesanti che avesse mai affrontato nella sua vita, tanto da fargli piegare il ginocchio e perdipiù spingerlo verso il basso fino a crepare il terreno e immobilizzarlo per una frazione di secondo. GGhhh! [Abilità Tian]

    Certo che dico il nome delle tecniche. E' molto più divertente così...e quando l'altro capisce che anche sapendo cosa sto usando comunque non può difendersi le cose diventano ancora più divertenti. Io sono parecchio forte, sai, Figlio di Tian. Personalmente mi ritengo un pò troppo giovane per considerarmi il padre di chicchessìa, quindi scusa se ti chiamo così per un pò. Mentre Raizen preparava l'attacco successivo il Vendicatore, consapevole della sua immobilità, stava estraendo una maggior quantità di ossa (in realtà fuse con la sua armatura) come a volersi mettere al sicuro in un qualche bozzolo, ma l'attacco dell'Hokage non arrivò mai nella sua direzione, quanto piuttosto dal lato diametralmente opposto, assumendo proporzioni gargantuesche che una mente maliziosa avrebbe sicuramente potuto pensare come compensative, ma certo il sarcasmo non avrebbe ridotto il potenziale offensivo di un attacco di quel genere. NO! NON LA COLONNA!

    Si parla letteralmente della colonna portante di quella città, del registro coi nomi e, come Raizen aveva forse intuito correttamente, della fonte del potere di quel luogo. La differenza rispetto al Regno della Strega che puniva i Traditori era che gli abitanti della città erano tutti volontari, e cedevano in altro modo la loro energia al sovrano invece che essere prosciugati come batterie...ma sicuramente quell'artefatto aveva un compito fondamentale: mantenere unite le regole della Città della Vendetta. Non crollò del tutto nè venne tranciata di netto, ma una buona metà esplose come se fosse stata morsicata via da una creatura gigantesca, lasciando crepe immense lungo tutta la superficie che presto si trasmisero all'intera città circostante, scossa come da un terremoto. Come OSI opporti alla mia Vendetta? Qualcosa stava cambiando nel Vendicatore, e non si trattava di un indebolimento come sperato dall'Hokage, dato che fiamme ardenti si accesero nel vuoto delle sue orbite e parte delle sue ossa si incendiarono a loro volta assieme all'armatura, quasi come se la Vendetta stessa si fosse accesa di potere per l'onta subita [Tecnica 1].
    Immediatamente Tian e Raizen gli furono addosso per una nuova sequenza di attacchi, mentre i frammenti della colonna si schiantavano contro gli edifici vicini: per quanto l'Hokage fosse abile, poteva solo indirizzare i detriti nella stessa direzione dell'attacco e il Vendicatore si trovava esattamente nella posizione opposta (e in ogni caso le fiamme avrebbero comunque bloccato ogni danno, verosimilmente). Lama Imperiale. Primo Stile, Primo Movimento. Indietreggiare davanti all'Imperatore: Kōtei Kara Hanarete.. I due si avventarono sul Vendicatore per cercare nuovamente un colpo che voleva allontanarlo ma si trattava ormai dell'ennesimo e il loro avversario, pur defunto, aveva alle spalle decine e decine di scontri. Non si sarebbe preoccupato di quell'assalto, proseguendo la tecnica che aveva già iniziato ad approntare in precedenza, con la lama ossea che crebbe esponenzialmente avvolgendolo in un bozzolo rivestito di fiamme [Difesa 3, Tecnica 2]. Venne raggiunto e spinto via, ma non costretto a inginocchiarsi, vista la schiacciante superiorità della sua arte difensiva

    Appena atterrato il bozzolo si aprì, degradandosi rapidamente mentre il Vendicatore era pronto al contrattacco. Intanto nella città scossa nelle sue vere e proprie fondamenta iniziarono a levarsi grida di pura disperazione e terrore. Un tonfo al limite della piazza annunciò l'arrivo del bambino terrorizzato che Raizen aveva incontrato al suo arrivo, mentre un mostruoso zio Gennosuke, seminudo e insanguinato, lo inseguiva con la frusta in mano e un'espressione degna del peggiore fra i demoni. Le regole della città crollano, Raizen. Tutte le vittime torneranno a essere vittime se non rimedio al danno che hai fatto. Ogni vendetta resa vana, ogni sofferenza riportata come quando erano in vita. Realizzi ciò che hai fatto? Sollevò una mano. Persino Akira Gen mi è sfuggito. DI NUOVO! Delle sagome prigioniere nella piazza almeno due erano sparite, fuggite nella confusione. LA TUA VITA MI APPARTIENE PER QUESTO TORTO! IL TUO NOME E' TERZO NELLA MIA LISTA! ABBI PAURA DI MORIRE RAIZEN, E ANCHE DI ESISTERE, PERCHE' VERRO' A PRENDERTI! Innumerevoli grida di aiuto arrivavano da ogni dove, mentre il terreno poco lontano si spaccava lasciando che Hebiko emergesse, illesa. Ma quanto dolore era nato da quella scelta? Tian fu rapido ad avvicinarsi alla Kunoichi, decidendo di ignorare per qualche istante il Vendicatore che era invece concentrato su Raizen. Ciao, serve una mano? Sei ferita? Avrebbe detto tendendole una mano, con un sorriso abbastanza fuori luogo sul volto che aveva, ossia quello di suo figlio. Ti hanno mai detto che nei tuoi occhi splendono migliaia di soli? Sono abbagliato e quasi senza parole. Il suo approccio, va detto, era antiquato. Posso avere l'onore di scortarti al sicuro? Ci stava decisamente provando con lei. Una ragazza bella come te non dovrebbe rischiare nemmeno un capello. Tranquilla, sono piuttosto forte. Ma andasse come andasse era il Vendicatore ad avere il palcoscenico.

    NESSUNA SPERANZA.

    Le fiamme del Vendicatore si fecero sempre più intense mentre l'armatura si consumava a poco a poco.

    NESSUNA PIETA'. SOLO VENDETTA.

    Il fuoco crebbe di intensità, diventando azzurro e sinistro, mentre poco più dello scheletro era visibile, con un'arma che iniziava a prendere forma tra le sue mani, come una lancia affilata dalla cui punta una lingua di fuoco emergeva simile a una lama laterale...una falce.


    LA VENDETTA É TUTTO!



    Con la sua stessa anima (o almeno la parte che ne restava) forgiata in quella foggia così specifica, il Vendicatore si scagliò in avanti contro Raizen, ignorando per il momento tanto Hebiko quanto Tian: era l'Hokage il suo obbiettivo. Appena a distanza fece guizzare la falce usando il braccio scheletrico come perno per cercare un violentissimo colpo ascendente che avrebbe forse tranciato in due il corpo del suo bersaglio, incendiandone le estremità [Azione 2] mentre, comunque andasse, proseguiva la sua offensiva con un movimento quasi danzante mentre una falce d'osso fiammeggiante emergeva dal suo costato assecondando il suo spostamento in un colpo forse inatteso dato che non aveva usato gli arti per colpire [Azione 3] mentre il movimento successivo faceva roteare la falce intorno al suo collo per un acrobatico assalto orizzontale che cercava la decapitazione [Azione 4] immediatamente seguito dalla trasformazione del costrutto osseo in un vero e proprio tornado di tridenti ossei che esplosero in ogni direzione trasformando il calcio successivo in una vera e propria esplosione che mirava ad annientare completamente il Kage e chiunque fosse stato tanto sciocco da avvicinarsi [Tecnica 3]. Se non altro, sembrava aver dimenticato del veleno di Du Gu, vista la furia.

    Intanto, in mezzo alla violenza che gli abitanti stavano subendo ad opera dei loro originali aguzzini, un uomo dall'aria molto più concreta delle anime circostanti si stava avvicinando lentamente, evidentemente colto alla sprovvista dal caos circostante.
  15. .

    Le Zanne e il Destino 3

    Una nuova speranza

    Quindi si tratta di cinque nomi. E uno di questi, essendo Hayate, include un bel pò di persone. Quello che si dice essere organizzati. E se fossi un puntiglioso come Maschera Tre qui, probabilmente farei di tutto per cavarti di bocca gli altri quattro, ma come ho già detto il mio interesse è altro. Avrai il mio supporto per tutti e cinque, questa è una promessa. Concluse lo Yonga dopo aver ascoltato attentamente le parole di Feng Gu, con il suo grugno duro che tradiva ben poco i suoi pensieri e che tuttavia sembravano essere particolarmente acuti. Le capacità della Speranza di Hayate sono preoccupanti...quando muoverai contro di lei stai pur certo che avrai anche la mia alleanza, anche solo per preparare il terreno, dovessi anche combattere nuovamente al fianco di un Accademico. Ho scoperto di avere una certa affinità con lo stile dell'Hokage, dopotutto. Aggiunse la Muuga, seria all'inizio, e quindi mostrando un tenue e fugace sorriso. A me puoi chiamare per uno qualunque degli altri nomi, Fratello Yohei. Disse invece il Sanga, esibendosi in un'involontaria quanto grottesca ironia. Basta che sia qualcuno di molto forte, qualcuno che possa essere interessante. Maschera Tre non si propose affatto, forse considerava una ricompensa sufficiente il solo lasciar correre i suoi sospetti, senza insistere oltre.

    [...]

    Mi ero ripreso quel che bastava per mettere due parole in croce e comunicare con il Sensei, ma capivo dalla sua espressione che la mia presenza in quel luogo era per lui qualcosa di inatteso e che non gradiva affatto. Ancora una volta ero stato indegno e anche se non me lo avrebbe forse mai detto, io sentivo un peso sul petto che quasi assordava il dolore delle mie innumerevoli ferite. Stordito, non compresi immediatamente ciò che stava dicendo ai ninja della Zanna là riuniti. Non sapevo chi fossero, pensavo fossero un gruppo di nukenin mercenari da due soldi...e avevo molta fretta. Deglutii, quasi strozzandomi con quelle giustificazioni che percepivo come patetiche nel momento in cui l'aria vibrava attraverso la mia gola. Non ho... Ammetterlo era come ingoiare il proverbiale rospo. ...non ho posto la giusta attenzione alla situazione. Affogando nel disprezzo che da solo mi lanciavo contro, facevo ricorso a tutti gli insegnamenti del Maestro per cercare di usare quell'odio come carburante per tirare avanti, ma la stanchezza era tanta, e non ascoltai tutto quello che il Sensei là accanto diceva mentre cercava di riordinare la questione.

    Esatto. Una persona che mi è cara come una madre ne ha bisogno. La mia Sensei, verso la quale forse anche tu dovresti provare un briciolo di attaccamento, visto che il tuo stile è estremamente simile a quello che lei mi ha insegnato, quindi me la ricordi. Avrebbe commentato seccamente la Shoga. Pensavo che Yohei fosse un tuo favorito, Yu...pardon, Shoga. Ridacchiò il Sanga, che evidentemente aveva commesso apposta quel piccolo errore nel rivolgersi a lei. Come mai tanta acredine? Anche Maschera Tre era qui tutto geloso delle tue attenzioni verso mio fratello. Lei alzò la mano destra, come a intimargli di non proseguire. A volte ci può essere un pò di contrasto, anche verso persone che si ammirano, come in un matrimonio, in un'amicizia o in un Dojo. Non sei mai stato sposato, Kazuhiro, quindi non puoi saperlo, e se le voci sul tuo clan sono vere dovresti anche sbrigarti a figliare, prima di diventare qualcosa che non può più farlo. Lui smise di sorridere accusando il colpo e guardandola accigliato, mentre lo Yonga faceva spallucce, come a sottintendere che se la era cercata. La Muuga, come sempre, cercò di mediare. Hai riassunto efficacemente la questione, Yohei. E giustamente, se le parole dell'accademico sono da considerarsi veritiere, non possiamo torturarlo con troppa libertà. Ma anche andare volutamente nella trappola e poi ribaltagliela contro sarebbe imprudente: se lo hanno fatto altre volte allora potrebbero aspettarsi una situazione simile. Aveva centrato il punto della questione, ma Feng Gu aveva altre idee.

    Io...ne ho visto solo quattro, Sensei. Avevano il volto bendato, come delle specie di turbanti abbassati sul viso, e nessun simbolo riconoscibile, solo delle armi che somigliavano a lunghi spiedi. Quando ci hanno catturato ho finto di volerne sapere di più ma mi hanno dato l'incarico di portare altri sacrifici come prova, con la vita di Kuchihige-san come collaterale. Deglutii. Non so a cosa servano i loro sacrifici ma avevano rapito dei bambini in tutta la regione, e forse anche più lontano. Li facevano addormentare e poi li uccidevano con una specie di gas, prima di piantargli lo spiedo alla base del cranio. Questo coincide con le mie informazioni. Replicò la Shoga. E non mi fornisce nessun motivo valido per tenere vivo questo rifiuto accademico. Voglio la Pergamena. Quella...quella specie di rituale aveva tanti elementi...erbe, gesti, oggetti. Consultavano la pergamena di continuo, come se contenesse le istruzioni. Ma credo fosse una copia: era nuova come se la avessero appena fabbricata. Le Pergamene di Indra sono tutte così. Tagliò corto lo Shoga...avevo sentito qualcosa al riguardo ma non ero mai stato coinvolto in prima persona con uno di quei manufatti. Io...non credo di sap...

    Sarebbe stato il Sensei a interrompermi con la sua proposta: coinvolgere degli accademici miei pari e informare solo uno o due di loro della trappola, così da avere una reazione credibile. A Konoha non ero amato dai capi ma era meglio di niente. E anche a Kiri avrei forse avuto qualche appoggio...il problema era la Zanna. Abbiamo sempre una o due unità infiltrate, no? Convenne la Muuga, dopo aver valutato la questione. E dovremmo bruciare così la loro copertura? Solo per salvare questo Senju? Beh, mio Fratello ha bruciato parecchie cose pur di aiutarci, e mi pare che il ragazzino gli vada a genio, no? Convenne il Sanga, annoiato da quella faccenda che probabilmente riteneva di poter risolvere agilmente da solo, ma non voleva immischiarsi nelle faccende di un'altra Zanna...solo darle fastidio. La strategia mi piace...manderemo lui, due accademici e un nostro infiltrato. E terremo una squadra vicina pronta a raccogliere i cocci. Daichi in fondo sta per tornare, no? Quale che sia il rituale, lui è la persona migliore per spezzarne gli effetti. Gli altri annuirono, incluso Maschera Tre, ma non la Shoga. E anche lui andrà con loro, immagino? La donna incappucciata si sarebbe inclinata appena nella direzione del Risorto. Tu vuoi la mia alleanza oltre a quella delle altre Zanne qui presenti. Io voglio la Pergamena. Credo che non esista una transazione più semplice da definire.

    Nel mentre potrai stare nel Villaggio quanto vorrai. I miei alloggi sono abbastanza grandi, dormirai nella mia casa, Fratello Yohei. Dichiarò quindi il Sanga, con parole che certo avrebbero mandato parecchie scintille nella testa del Risorto. E per quanto riguarda Michi Kujo...forse con le tue conoscenze ad Ame puoi trovare qualche macchinario medico più efficiente, o medici più abili? Con Juana questo ragazzo ha fatto un piccolo miracolo, ma temo che le condizioni della nostra ustionata siano peggiori. Ha anche conoscenze accademiche, no? Aggiunse la Muuga. Kenzo Tenma di Oto è un ottimo medico da quello che so. Ed è legato ai draghi quindi è anche una brava persona, potrebbe accettare di curare un nemico. A meno che tu non conosca qualcuno più bravo. Concluse la Shoga. Ma Feng Gu conosceva quella persona? E dopo aver ottenuto alloggio, c'era forse altro che voleva dalla Zanna?

    Era quello il momento di parlare.


    Edited by Febh - 24/6/2022, 17:51
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