Votes taken by Febh

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    La Congiura dei Serpenti

    Capitolo 1

    Ospedale di Oto
    Allora, si è svegliata la nostra spia? Febh aveva cambiato un pò look per quell'occasione, indossando un lungo impermeabile bianco come quello del Detective Sasuke in una fiction andata in onda di recente, e aveva anche una pipa proprio come lui nella tasca, ma aveva deciso di non fumarla perché si era quasi strozzato con la tosse al tentativo fatto a casa di nascosto, con grande ilarità di Ssalar, ovviamente finito poi rinchiuso in una pentola a pressione in dispensa. Con un'espressione sicura di sé e i proverbiali occhiali senza lenti, si era rivolto al medico di turno dell'ospedale dopo essersi fatto riconoscere (dopotutto i membri del clan Yakushi non andavano MAI in quella struttura). Per una frazione di secondo ho quasi creduto che fosse quella vera stordita da un genjutsu o un controllo mentale, ma è semplicemente impossibile. Nemmeno il mangekyo sharingan eterno le avrebbe mai fatto firmare quel modulo. Spiegò, come se l'altro avesse anche solo una vaga idea di cosa parlava. Cosa avete trovato?

    Avuto un resoconto delle sue condizioni sarebbe entrato nella stanza, guardandosi intorno con cautela, giusto per evitare infiltrazioni sgradite o tentativi di camuffamento della sua vittima. Solo a quel punto si sarebbe avvicinato al letto, eventualmente svegliando la spia dormiente con una sapiente scarica elettrica, molto più debole di quella che la aveva quasi carbonizzata ma di certo abbastanza intensa da scatenarle un qualche disturbo da stress post-traumatico. E lui quella spia la voleva oltremodo turbata. Buongiorno Raggio di Sole. Spero che sia una pessima giornata per te. Sorrise, agghiacciante come un esperto torturatore. Ora...abbiamo qualcosa di cui parlare noi due, no?

    Amministrazione di Oto, Ufficio 3B

    Eccoci qui. Benvenuti, ragazzi. La donna dai lunghi capelli argentei aveva un qualcosa di familiare per Saragi, mentre l'altro genin probabilmente non la aveva mai vista prima, ma il suo nome era sulla lettera di convocazione che era arrivata a entrambi per quel giorno, a quell'ora e in quell'ufficio: Yayoi Shimaki. Mi chiamo Yayoi Shimaki, e sono una Jonin delle Squadre Speciali...oltre a essere una delle tre guardie dirette del Daimyo. Ma questo mese sono di turno per gestire le questioni interne. Era affabile e li aveva fatti accomodare su due poltroncine davanti a un tavolinetto di vetro, mentre lei sedeva sulla poltrona dirimpetto al centro dell'ufficio invece di usare la scrivania all'altro capo della stanza. Il tavolo era ingombro di buste di patatine e caramelle aperte. Servitevi pure, eh! Arrotolato attorno al suo corpo un piccolo serpente verde. Lei è Shea, la mia evocazione. Ma il serpente li snobbò, senza nemmeno un cenno del capo.

    Siete giovani e promettenti, quindi vi ho selezionati per una piccola indagine: c'è un tizio che bazzica per il quartiere dei piaceri e vorrei che lo pedinaste per un pò e scopriste cosa sta facendo. Poi battè una mano sulla fronte. Oh, ma dimenticavo! Voi vi conoscete già? Nel caso credo sia meglio se vi presentate! Intanto frugò tra le cartacce fino a tirare fuori una foto.

    Si chiama Shoboshi Miroku, Shoboshi è il cognome, o almeno questo è ciò che dicono i documenti che aveva quando lo abbiamo interrogato. Non sembra esserci nulla di sospetto, un semplice mercante che però ha qualche vizietto nel quartiere dei piaceri. Ma a me puzza un pò. Non abbastanza da mandargli dietro i miei serpenti, però gira senza una chiara meta e spesso appare vicino a zone calde in termini di criminalità locale. Disse con fare molto rilassato. Quindi ho deciso di lasciare la faccenda a due ninja di basso rango, così che facciate un pò di pratica. Domande? Lo troverete alla sala da the nel Quartiere dei Piaceri, difficile mancarla. A voi decidere come approciarvi...se entrare e parlarci o seguirlo, o entrambe le cose...quello che vi pare. Concluse facendo spallucce. Sembrava una missione adatta a due del loro livello.

    Amministrazione di Oto. Ufficio di Hebiko bis
    Con il suo ufficio ridotto a brandelli da Febh, Hebiko aveva diverse gatte da pelare, tra documenti da recuperare, firme, budget e svariati calcoli per le ricostruzioni, ma le questioni più grandi erano sicuramente la questione di Sylas in galera, cui aveva fatto ritardare l'esecuzione quasi abusando della sua posizione e l'arrivo di Kaji a breve.
    Unica altra piccola questione: Meredora le faceva visita in ufficio ogni due giorni. Composta, fredda, ma anche onnipresente, e ogni volta con piccoli doni che ricordavano manette, nodi in cornice, catene decorative (fino a un certo punto) e soprattutto la pressione di chi attende una risposta rispetto alle faccende di Sylas. Dunque? Novità? Avrebbe detto dopo aver posato un dolcetto a forma di gabbia sulla scrivania di Hebiko, prima di accomodarsi anche senza averne ricevuto il permesso. Proprio in quel momento un corvo bussò alla finestra...con un evidente messaggio sulla gambe. Meredora ovviamente non sarebbe uscita mentre Hebiko leggeva...ed era di Kaji. "Dove ci siamo incontrati per la prima volta. Fra un'ora. K." Nulla di più se non il fatto che la scrittura, sebbene più delicata ed elegante, era inequivocabilmente quella di Febh. Dopotutto erano la stessa persona. Di cosa si tratta? Avrebbe detto Meredora. Se riguarda la nostra questione...io verrò con te. Se non la riguarda...non avrai problemi a mostrarmi quel messaggio, no? Sorrise appena, sempre marziale e rigorosa nell'atteggiamento.

    A dirla tutta Meredora poteva essere un utile supporto, anche se un pò inquietante...ma come avrebbe reagito davanti a uno con la stessa faccia di Febh Yakushi?
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    Bosco dei Sussurri

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    Senza badare troppo a ciò su cui lo Yakushi stava elucubrando assieme ad Akteru, il giovane Saragi aveva accusato il colpo più pesante del nemico, ma come ogni buon otese aveva saputo trasformare un vantaggio in uno svantaggio, fingendosi morto agli occhi del nemico per guadagnare tempo oltre a una posizione più consona per un attacco definitivo. Il suo corpo riverso a terra era oggetto di un tentativo di vilipendio da parte del mostruoso ratto, ma sparì nel nulla proprio mentre la sferetta sonora impattava dietro di lui, aggiungendo stordimento allo stordimento per quel che bastava al genin per avventarsi sul cranio ossuto del ratto. Un colpo netto e il cranio finì spaccato in due, spargendo cervella e sangue un pò ovunque. Mi sa che devi imparare a maneggiare meglio quella cosa, non è una clava. Un colpo netto e pulito non sporca così tanto! Avrebbe pontificato il Jonin, che pure era ancora un estraneo per il ragazzino.

    Febh si sarebbe avvicinato, verificando con un calcetto che il topo fosse defunto, mentre continuava a guardarsi ogni tanto il braccio sinistro. Vibra ancora anche se siamo sul posto...si vede che c'è qualcosa di nascosto. Mormorò, indicando con il capo la botola aperta. Akteru, noi scendiamo, tu resta qui di guardia! Disse sogghignando, con la tipica espressione malevola e immorale di un tombarolo che ha trovato qualcosa di prezioso. La botola portava di sotto con una lunga scala a pioli fino a raggiungere una sala circolare simile a quella precedente ma spoglia di mobili, con due uscite a nord e una a sud. Il pavimento era ingombro di carcasse ormai divorate di animali di piccola taglia, oltre ad alcuni topi defunti o sfrigolanti come quelli usciti dall'addome di quello sconfitto.

    Dall'uscita a sud un piccolo gruppo di topi deformi e ipertrofici, simili a quello appena abbattuto ma con le carni in putrefazione caricarono i due shinobi, trovando però un Febh annoiato e che non aveva voglia di perdere tempo, sguainando la sua Snake Sword con un guizzo rapido ed elegante (aveva fatto pratica di scherma a Kiri ma non lo avrebbe mai ammesso), falciando tutti gli aggressori con pochi fendenti mentre camminava in quella direzione. Mmh...a giudicare dall'odore là c'è la loro tana. Un misto di odore di feci, putrefazione e rigurgiti arrivava da quella zona, convincendo lo Yakushi a desistere. Credo sia meglio andare dall'altro lato. Commentò arricciando il naso. Comunque...quel coso bianco ti segue dappertutto e lo tieni in casa? Ma lo usi come animale ninja almeno? Non mi pare un'evocazione...non ha lo sguardo intelligente. Commentò, come sempre sgradevole, anche se quella volta stava prendendo una discreta cantonata.

    Devono aver creato quei ratti come esperimenti, magari questi sono i sopravvissuti meglio riusciti. Ma questo posto era di Orochimaru e lo hanno solo usato...deve pur restare qualcosa di lui che non è andato perso o non è stato vandalizzato. Spiegava mentre prendevano il corridoio di destra, assolutamente a caso, fino a raggiungere dopo una piccola curva una stanza illuminata da una fioca luce elettrica e da svariate candele, che puzzava solo un pò meno della tana dei ratti mutanti. Ecco qui...capsule di coltivazione e crescita, quelle specie di tubi. E poi barili di materiale...abbiamo fatto centro! La Snake Sword che aveva rinfoderato arrotolandola sul braccio continuava a vibrare, come innervosita, mentre dava indicazione al genin di cercare in giro, mentre lui controllava i barili.

    Saragi avrebbe trovato diversi scritti incomprensibili, delle sporte con erbe mal conservate o mal raccolte (probabilmente opera di chi aveva usurpato il laboratorio e non di Orochimaru) e soprattutto avrebbe contato un totale di sette capsule, vere e proprie taniche trasparenti piene di liquido dove venivano cresciuti gli esperimenti di clonazione e similari. Tre avevano i numeri 5, 6 e 7 sopra ed erano sporche di fango e sangue sia all'interno che all'esterno, con ossa simili a topi giganti all'interno e senza più liquido di coltura (anzi la 7 era proprio spaccata). Impossibile leggere le targhe sopra le taniche, troppo rovinate. Una cartelletta con degli appunti scritti in pessima grafia recitava:


    TANICA 5
    ANCHE QUESTO VENUTO MALE. DI DIECI TOPI SOLO DUE SOPRAVVIVONO, MA MUOIONO IN POCHE ORE

    TANICA 6
    MEGLIO, SOPRAVVIVONO DIVERSI GIORNI E TOPI MINORI SOSTITUISCONO GLI ORGANI, MA NON HANNO
    CAPACITA' COMBATTIVE DECENTI

    TANICA 7
    FINALMENTE UN ESEMPLARE UTILE, ANCHE SE GLI ALTRI OTTO NELLA TANICA SONO MORTI.
    FORSE DEVO RIDURRE IL NUMERO? MA HO SOLO SETTE TANICHE E CI E' VOLUTO UN SACCO
    PER SVUOTARE LE PRIME TRE...LA 4 E' VUOTA MA SENZA LIQUIDO...E LE ALTRE TRE SONO
    PIENE...E NON E' FACILE.

    Andando oltre infatti avrebbe raggiunto la capsula 4, completamente priva di liquido e senza sigilli, come se fosse stata aperta per far uscire ciò che conteneva, mentre la targa non era leggibile perché corrosa, ma si vedeva il 4 finale. Fu andando ancora avanti che Saragi avrebbe avuto un brivido...perché conteneva del liquido dal colore malsano, con delle alghe dentro come se fosse stato contaminato...e c'erano delle ossa che galleggiavano in sospensione, decisamente una scena inquietante...specie perché la targa recitava: SARAGI-3
    Pochi passi oltre, mentre Febh ancora frugava le sostanze chimiche, e Saragi avrebbe trovato la tanica 2, con la targa SARAGI-2 e all'interno un corpo avvizzito e prossimo alla decomposizione, irriconoscibile. Infine, l'ultima tanica, accanto al muro, aveva il numero 1 e ovviamente la targa corrispondente: SARAGI-1. All'interno un liquido verdastro dall'aria accogliente ospitava un corpo incompleto e distrutto di un giovane uomo che sembrava essere andato incontro a una rapida degenerazione...ma la testa era sostanzialmente integra e grazie al cielo con gli occhi e la bocca chiusi. Una testa del tutto identica a quella di Saragi stesso!
    Nella cartelletta accanto, se avesse avuto il sangue freddo di guardare, pochi appunti vergati con una grafia elegante del tutto diversa dalla precedente:
    "Durata massima calcolata è di 15 anni, poi avviene un rapido decadimento cellulare con la morte.
    I cloni sono adatti ad accogliere lo Tsuchinoko che ho generato, ma purtroppo è scappato...e debole come è, sicuramente sarà morto nel Bosco dei Sussurri.
    Senza Chiave Bianca, i cloni sono inutili, abbandonerò questa ricerca, mi ha preso già abbastanza tempo"


    C'erano alcune date, e quella della tanica 4 riportava una data di quasi quindici anni prima, mentre le prime erano antecedenti di parecchio. Ma Saragi cosa avrebbe fatto a quel punto? Si sarebbe confidato con lo Yakushi o avrebbe occultato tutto? Che scelte aveva? Tutto bene? Avrebbe chiesto Febh, intento a fare altro. Io ho come la sensazione di sentire una risata che sembra un singhiozzo...ma forse viene dall'altro corridoio. Andiamo a vedere di là? Tanto non credo che questa roba scapperà via.
  3. .

    Eremiti del Deserto

    Contatti nel Deserto

    Dopo aver incassato il pesantissimo attacco con le scimitarre di sabbia, Fudoh mise tutto sé stesso nel tentativo di portarsi al sicuro con una trappola repulsiva, cercando di salvaguardare anche le sue due evocazioni che certamente non avrebbero sopportato la valanga di sabbia in arrivo. In volo usò le esigue quantità di chakra residuo per disarmare Aladdin che non si aspettava di perdere la sua arma così rapidamente, mentre le due tartarughe approfittarono del momento per avventarsi su di lui così da far guadagnare tempo al loro evocatore!

    Ruotando e avvolgendosi di spuntoni e di chakra elementale, i due precipitarono sul Pakkun che sembrava furioso per essere stato disarmato e per quel Fudoh che lo provocava, al punto che lo travolsero spingendolo di parecchi metri indietro mentre un sottile ma resistentissimo strato di sabbia che lo ricopriva si crepava in più punti, dissolvendosi. AAAH! Gli sanguinava il naso e aveva dolore all'addome ma non si trattava che di ferite superficiali, mentre con un gesto si preparava a scatenare una nuova brutale valanga di sabbia sui suoi nemici! AAAAAHH!! Lascia stare l'altare dell'Amato Arumajiro!!! Ma era tardi e Fudoh aveva già raggiunto quei veli che gli era stato intimato di non toccare. Intessuti con frammenti del cervello di Arumajiro stesso, essi erano in realtà oltremodo resistenti e permettevano di fare da tramite in maniera più intima col Colosso, sebbene Aladdin fosse capace di comunicare superficialmente con lui anche senza di essi, in condizioni normali. Erano anche progettati per respingere violentemente chiunque minacciasse la persona in comunione con Arumajiro, oltre a reagire a qualunque tentativo di influenza mentale.

    Se Fudoh si fosse approcciato con intenti sinistri o con il Simbolo del Pensiero o un genjutsu avrebbe fallito miseramente, finendo anzi castigato da quei veli viventi affilati come rasoi...ma lui si era avvicinato usando la tecnica delle Mani Curative, nel tentativo di guarire, raggiungere e trovare qualcosa di positivo. I veli lo percepivano, e Arumajiro con essi, anche se la sua coscienza era qualcosa di talmente grande e dilatato nel suo immenso corpo che anche immense esplosioni sul suo guscio le notava appena. Anche se non era un Pakkun, anche se non era il Designato di Arumajiro, Fudoh venne accettato, trovandosi con la mente proiettata in una landa sterminata piena di sabbia, un deserto senza fine che tuttavia appariva pieno di vita e vibrante di energia anche se nella forma di insetti, sterpaglie, minuscoli mammiferi e persino microscopiche creature. E Fudoh le percepiva tutte al contempo, distante anche se calato in esse. Parte del tutto anche se cosciente di sé. Lui era il deserto e al contempo custodiva e aveva cura del deserto. E quel deserto aveva occhi senza avere occhi e bocche senza avere bocche. Arumajiro non aveva intermediari come la Bakekujira e non aveva una coscienza come un umano. Arumajiro era tutto quel luogo e oltre quel luogo, ed era il "tutto" a comunicare, non una singola entità...probabilmente il Primario avrebbe finito per perdere sé stesso se avesse mantenuto quel contatto olistico troppo a lungo: non era addestrato né il Designato, e nemmeno un Pakkun.

    UMANO

    MA NON DEL TUTTO UMANO


    Non era possibile descrivere quella voce. Non era una voce, non aveva timbro o tono, non aveva inflessione né parole, pareva più l'espressione di un concetto che ti saltava in testa all'improvviso.

    GIUNGI DA SABAN'NA. COMPRENDO.

    IL PICCOLO ALADDIN. LA SUA MENTE E' CORROTTA.

    EVITO DI PARLARGLI, PER NON FARGLI DEL MALE.

    MA LUI STA MOLTO MALE.

    VADO DOVE MI DICE PER NON FARLO SOFFRIRE TROPPO.

    AIUTA ALADDIN.

    IO AIUTERO' TE.

    IL DOLORE CHE GIACE NELLA TUA ANIMA MI RATTRISTA, MA NON NE HAI COLPE.

    SII LIBERO.

    AIUTACI.

    CANCELLA IL DOLORE DI ALADDIN.

    AIUTA LA SUA MENTE CONFUSA.

    Il contatto si sarebbe interrotto rapidamente, riportando Fudoh nella stanza, in mezzo ai veli, proprio mentre Mamma-Tsu e Badassanu venivano spinti contro il muro dalla sabbia di Aladdin, messi fuori combattimento anche se l'evocazione non si era spezzata...e nel mentre avevano distrutto il mostro sabbioso armato di scimitarre. Fudoh avrebbe certamente sentito una grande confusione dopo il contatto con una coscienza così aliena, così effimera e al contempo concreta...del tutto diversa dalla coscienza artificiale degli Dei Guerrieri con cui era entrato in comunione...dopotutto loro erano un prodotto umano, che non poteva comprendere la reale psiche di un Colosso. Ma oltre al perdono e alla richiesta di aiuto, Arumajiro gli aveva lasciato anche qualcosa di diverso: un contatto con le sue energie, sufficiente a ripristinare parte delle sue forze e in qualche modo capace di alterare il flusso stesso del suo chakra [Nota]. Ma anche così...come poteva aiutare il Pakkun se non sapeva come cancellare il Fuuinjutsu che alterava la sua mente? Che altre opzioni aveva?
  4. .

    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E un Temibile Evento

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    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    Da un'attenta valutazione delle forze in campo, consapevole del rischio che correva, il Flagello prese la corretta decisione di sfidare ancora una volta l'assurdità spazio-temporale che animava quel luogo, unico modo per salvare la propria esistenza da una serie di danni che sarebbe stata eccessiva...anche se nel farlo commise l'errore della dimenticanza. Già una volta aveva provato a teletrasportare ciò che restava del Maestro del Tempo e dello Spazio contro la sua volontà, e i risultati erano stati...estremi!

    Mentre lasciava lo spazio percepì una trazione rispetto alla quale il precedente teletrasporto non era che uno starnuto fastidioso, squarciando la realtà stessa e l'integrità strutturale di ciò che avevano intorno e di ciò che erano, al punto che in quel vortice bianco di nulla e tutto il Flagello avrebbe avuto la sensazione di essere uno con Enuo, i suoi sgherri, il Kappa, le Calamità e ogni altra cosa, in un immenso calderone che simile al brodo primordiale aveva generato ogni forma di vita e non vita. Fuso e separato da tutto al contempo, in ogni modo, nemmeno lui avrebbe potuto evitare un profondo smottamento [Nota] quando vide infine la luna sopra di sé...una vera luna splendente, quella del mondo reale dove era stato rigettato, ancora a contatto con la Divinità Spezzata nella sua Lanterna...con Enuo poco distante, a sua volta stordito, con i suoi sgherri accanto. Non erano in un luogo sconosciuto: si trattava delle rovine della Colonna Evanescente, nell'isola lontana, a sud del continente! Pazzo...devi essere disperato se arrivi a questo... Avrebbe esordito lo Stregone mentre poco distante anche Strage, Carestia e Atrocità barcollavano, sputati fuori dalla dimensione che era il Kappa e rispediti nel mondo reale, così come una manciata di Lunari ancora in vita...il cadavere del servitore di Atrocità e, ovviamente, un possente squarcio dimensionale largo almeno sei metri di diametro dal quale uscivano orrendi tentacoli affamati di una Chiave che avevano quasi ottenuto, con un occhio iniettato di sangue alla spasmodica ricerca!

    Cercando di controllarsi, Jeral avrebbe cercato di mantenere il jutsu che tratteneva la Divinità Spezzata nel suo bozzolo eretico, ma non aveva considerato di essere un singolo individuo contro una creatura che era duplice, e sebbene colta di sorpresa in precedenza, ormai aveva avuto tutto il tempo di riprendersi [Nota]! Spalancando le bocche in un grido silenzioso, vista l'assenza di aria nella prigione, la creatura divina liberò una brusca emissione di chakra che andò a spaccare la Lanterna senza che il suo controllore potesse fare alcunché [Azione 1 (a-b)] salvo poi puntare lo sguardo verso gli sgherri di Enuo mentre una luce sinistra si accendeva negli occhi delle due metà del viso separate. Rapidissimo, un raggio di chakra compresso troppo rapido per lo Stregone li avrebbe travolti vaporizzando le loro teste [Azione 2 (a-b)]. mentre le enormi e deformi mani artigliate si puntavano una verso Jeral e una verso Enuo, scatenando una violenta raffica di fiamme contro il primo e una tormenta di cristalli di ghiaccio sul secondo [Azione 3 (a-b)].

    Enuo si sarebbe difeso portando uno dei cadaveri davanti a sé come scudo con un tentacolo, mentre commentava. Una situazione di stallo...i miei complimenti, ma non credo che la Divinità durerà ancora a lungo! Comunque andasse quell'essere sarebbe poi sparito nel nulla, comparendo a una quindicina di metri per cadere poi a terra, dato che era privo ormai della parte inferiore del corpo, e sibilando per la frustrazione avrebbe avvicinato la punta delle dita di entrambi gli artigli, in un gesto che già una volta il Flagello aveva subito suo malgrado: Shin... Ban... Non finì la frase, tuttavia, perché liberarsi dalla lanterna ed esibirsi in quei brutali attacchi era stato un consumo di chakra eccessivo, troppo per poter contemporaneamente continuare a opporsi alla continua erosione da parte del Kappa. I tentacoli mozzati che erano ormai la gran parte del corpo della Divinità Spezzata si allungarono di colpo dirigendosi verso lo squarcio dimensionale da cui ne partirono altrettanti, in ogni direzione, nel tentativo di raggiungere quelli nati dalla Chiave ma minacciando al contempo tutti gli altri presenti [Azione Kappa]!

    Strage e Carestia avrebbero opposto resistenza ai tentacoli con un brutale fendente di spada e con un pericoloso Jutsu che causava l'improvviso avvizzimento di tutto ciò che era vivente e dotato di chakra in una piccola area, di fatto salvaguardandosi, mentre Atrocità, che era ferita a un fianco e aveva un occhio chiuso da una vistosa contusione, calciò di malagrazia il corpo di Arata sollevandolo a mò di scudo umano. I Lunari vennero lasciati in pace, eludendo l'assalto mentre Enuo sollevò una parete di roccia per difendersi...i suoi sgherri vennero toccati dal Kappa, invece. Il Flagello come avrebbe fatto? E poteva in qualche modo impedire che i tentacoli nati dalla Divinità Spezzata toccassero quelli emessi dall'Arma di Iwa?


    Immaginetta esplicativa. I tentacoli riempiono a semisfera in 60 metri, come detto



    I tre cadaveri raggiunti dal Kappa iniziarono a contorcersi in maniera orribile mentre le loro ossa e i loro organi si modificavano e riformavano, deformandosi fino a trasfigurare totalmente i cadaveri rianimati, divenuti ormai orridi simulacri al servizio dell'Arma di Iwa per attuare la sua volontà di conquista, creature bestiali che anche solo definire umanoidi era una sfida alla ragione.

    Con sibili disgustosamente simili a un canto empio, avrebbero rivolto la loro attenzione al Kappa, specie se fosse avvenuto il contatto con la Divinità Spezzata che, ormai spossata, sarebbe stata consumata in un istante, disperdendosi in cenere nera assorbita quasi avidamente dai mostruosi tentacoli (che dopo un primo assalto si erano ritirati con altrettanta rapidità) mentre il varco e l'occhio al suo interno iniziavano a tremare bruscamente, collassandosi fino alla chiusura. A quel punto sarebbe stato il mondo stesso a tremare, mentre le rovine della colonna si deformavano come viste attraverso una lente ottica, trasformandosi lentamente in qualcosa di torreggiante e carico di appendici tentacolari e lame affilate, oltre a denti che parevano piazzati in punti casuali. L'aria si sarebbe fatta pesante e anche se la figura restava ancora mal definita, certamente era alta almeno il triplo di un Bijuu e larga altrettanto. Anche se ancora in fase di liberazione dalla sua immensa e complessa prigione, il Kappa era in fase di risveglio.

    E là dove era stato lo squarcio, alcuni tentacoli più chiari si stavano combinando come a disegnare una creatura più netta, davanti alla quale i mostri generati poco prima si sarebbero inchinati. Poche semplici parole:

    Chi siete. Quale è il vostro scopo?
    Sono l'Intermediario.
    Il Trono attende.




    SE per caso avessero in qualche modo preservato la Divinità Spezzata, il Kappa non avrebbe agito nuovamente, ma i tre demoni appena creati si sarebbero gettati contro di essa nel tentativo di catturarla e trascinarla verso lo squarcio, ottenendo lo stesso risultato. Erano rapidi [Azioni] ma anche concentrati solo e unicamente sul loro scopo, mentre i Lunari si guardavano intorno spaventati ed Enuo si frapponeva tra la Divinità e Jeral, ovviamente interessato a farla risvegliare senza sacrificare ulteriormente il controllo che aveva su di essa [Azioni Preparate]. Strage e Carestia invece, così come Atrocità, sarebbero stati troppo impegnati a capire cosa accadeva per agire con cognizione di causa.
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    Caos in Albergo

    Yato e Youkai
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    [You, Korra e Kasumi]
    Ago si trova a Taki, in mano a un nemico dell'ac...dell'Impero Kiriano. Mi corressi in corso d'opera, anche per vedere la loro reazione alle aspirazioni del Mizukage. Io non ero Kiriano né un suo seguace politico, e francamente avevo un interesso pressoché nullo negli equilibri di potere accademici: a me serviva solo che ci fosse un Hokage, e che quell'Hokage morisse. Ma Youshi Tokugawa è sulle sue tracce. E io gli ho offerto il mio supporto per quando ne avrà bisogno. Spiegai, senza sbilanciarmi troppo esattamente come avevano fatto loro. Si tratta di un servitore di un pezzo grosso di Taki, che si fa chiamare la Signora. Il possessore di Ago è Benimaru Nikaido, un esperto di raiton. Poco dopo rimasi solo con Korra, che non sembrava intenzionata a parlare delle debolezze di Kasumi e del fatto che avesse consumato così tanto chakra, ma non aveva remore nel rivelare ciò che sapeva di Toa e dare un'infarinatura delle loro capacità, certo necessaria per una collaborazione proficua.

    Non ero certo di potermi fidare appieno di entrambe, e non ero affatto sicuro della loro effettiva fedeltà a Kiri, ma la loro complicità era qualcosa che andava oltre l'essere semplici compagne di squadra...e tuttavia non ero riuscito ad andare oltre. Non parlai ulteriormente: dovevo conservare le forze...e guardarmi le spalle se mi avessero tradito.

    [Il Clone in Albergo]
    Il clone aveva chiaramente visto lo strano ragno oltre la porta ma non si sarebbe scomposto, mentre la nostra offensiva metteva in difficoltà il gruppo di Ame dimostrando che, dopotutto, il nostro gruppo sarebbe stato molto efficiente come guardie del corpo. Korra dimostrava le sue doti nel corpo a corpo mentre i nemici cadevano preda di una qualche illusione, anche se l'avversaria aveva capacità difensive talmente precise da sembrare quasi sospette mentre quel Kuii poteva tenere testa a Toa anche se con ferite che andavano accumulandosi, mentre l'uomo dalle molte braccia, fiaccato dai miei assalti, aveva iniziato una sorta di complesso rituale con quel filato...quasi contemporaneamente al repentino miglioramento delle capacità difensive dei nemici. Sospettavo che fosse lui il cuore dell'azione, sia per la posizione centrale che per il fatto che fosse l'unico non direttamente ingaggiato in corpo a corpo.

    Intanto l'Utakata mosse le mani generando un gran numero di bolle a partire dal sapone sul pavimento, e sapevo bene quanto potessero essere pericolose quelle sfere dall'apparenza così fragile, specie quando una partì diretta contro di me nonostante fossi ancora nascosto! Il Clone non ebbe altra scelta che subire in pieno il danno [Clone - Difesa] mentre Korra perse il suo clone per salvarsi e Toa si difese a modo suo, ma una bolla bombardò una stanza liberando alcuni costrutti metallici che sembravano al servizio del nostro alleato...perchè attaccare là? Non avevo tempo di concentrarmi troppo sulla faccenda, sollevando quanto più rapidamente possibile una massiccia difesa di legno a mò di sfera intorno a me [Difesa 1].

    Anche con tutta la mia concentrazione la velocità del mio legno non poteva star dietro all'incredibile rapidità della bolla di Kuii, non riuscendo a completare la barriera difensiva in tempo per fermare del tutto l'assalto, ma se non altro mitigò parte dei danni! Stringendo i denti per il dolore legato all'ustione cercai di mantenermi lucido per passare immediatamente al contrattacco. Se il Ragno Sojiro era il cuore dell'azione nemica, con quelle ragnatele di cui ignoravo l'esatto funzionamento, allora dovevo annientarlo come primo obiettivo! Balzai nella stanza senza nemmeno fiatare, poggiando i piedi sul pavimento sdrucciolevole, cosa che mi aspettavo, per poi sparire letteralmente dalla vista dei presenti mentre accorciavo in un soffio la distanza che mi separava dal Ragno per poi provare a tranciargli la testa in un solo colpo, improvviso e dalla velocità che ritenevo insormontabile [Tecnica 1, 2, Azione EXTRA]!

    SE fosse caduto avrei nuovamente fatto sparire le mie tracce con un movimento accelerato per raggiungere la donna che dava del filo da torcere a Korra [Azione 1 A], di fatto aggredendola dal lato opposto rispetto alla mia temporanea alleata tornando percepibile sempre a tre metri ma usando il momento per scivolare sul pavimento saponato, usandolo a mio vantaggio per provare un fendente molto basso e infido con cui avrei cercato di tranciarle le gambe poco sopra le caviglie [Azione 2 A], salvo poi emettere del legno dalle gambe, nonostante la mia posizione a dir poco precaria, e usarlo per puntellarmi al terra e sollevarmi in un fendente ascendente con un singolo movimento fluido, cercando di tranciarle il torace [Azione 3 A]. Ovviamente Korra avrebbe saputo come intervenire durante l'offensiva per massimizzare i danni durante quella mia manovra che rientrava nello stile tradizionale Senju di usare il legno come appoggio per cambiare direzione e colpire con traiettorie improvvise e improbabili...uno stile quasi abbandonato ormai, vista la predilezione del mio clan per i Ninjutsu più che la spada...cosa che mi aveva spinto a cercare altrove.

    SE non fosse caduto avrei immediatamente sollevato la spada sopra la testa, come a volerla calare dall'alto per tranciarlo in due ma dopo un primo breve movimento il colpo si sarebbe interrotto [Azione Gratuita], dato che doveva solo distogliere l'attenzione dai piedi, dal dorso dei quali sarebbe emerso uno spuntone di legno che avrebbe cercato di scardinare del tutto entrambe le ginocchia dell'avversario [Azione 1 B]. Approfittando della sua eventuale difesa, o del danno subito, un nuovo rami appuntito sarebbe cresciuto rapidamente dalla mia fronte, ramificandosi come una lancia da cinque punte, per conficcarsi nel suo collo e nel suo viso [Azione 2 B], salvo poi marcire istantaneamente mentre la spada saettava lateralmente per squarciargli il costato da sinistra a destra...come medico sapevo dove colpire per fare male [Azione 3 B].

    Come ultima azione avrei lanciato due Uchiha Shuriken, uno nascosto nell'ombra dell'altro, proprio verso Kuii, quali che fossero i risultati delle mie azioni precedenti, per creare un diversivo che fosse utile a Toa [Azione 4]., mentre ricongiungevo la mia guardia e il clone gettava un'occhio alla bestia dell'Utakata all'esterno. Sapevo che a breve l'essere andato oltre i limiti del mio corpo avrebbe intorpidito i miei arti, ma contavo di aver sfoltito le fila nemiche con quella sequenza di assalti rapidi e forse inattesi.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    ???/75
    Vitalità
    12.5/14.5
    Slot Azione

    1. Difesa con Mokuton (Ferita Medioleggera)

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. EXTRA: Movimento su Sojiro, Danza della Luna+Attacco Improvviso

    2. Movimento accelerato verso donna / Mokuton contro gambe del Ragno

    3. Fendente gambe della donna / Mokuton contro testa del Ragno

    4. Fendente ascendente con Mokuton / Fendente contro Ragno

    5. Lancio Uchiha Shuriken con proiettili d'ombra su Kuii

    Slot Tecnica

    1. Mantengo Fioritura

    2. Attacco Improvviso

    3. Danza della Luna

    Note

    Tecnica Rapida 1/3
    Ferita Medioleggera diffusa
    Al prossimo round Semiparalisi per 2 round
  6. .

    Eremiti del Deserto

    Discorsi nel Deserto

    Grazie a Badassanu e a Mamma-Tsu gli attacchi più pericolosi vennero sventati senza che Fudoh, decisamente ai limiti dell'esaurimento, dovesse esporsi ulteriormente o spendere quantità eccessive di chakra. Nonostante la sua strenua difesa tuttavia il gigante di sabbia controllato da Aladdin era illeso e perfettamente in grado di continuare a combattere senza patire il dolore o la stanchezza, a differenza del corpo in carne e ossa del Primario di Kiri che cercò per un'ultima volta il dialogo, provando a far breccia nelle incoerenze delle pur poche frasi pronunciate dal suo celato interlocutore.

    Come intimato, Fudoh sembrò scegliere la resa rifiutando di combattere ulteriormente mentre apostrofava il leader dei Pakkun. Noi SIAMO pacifici! La nostra è solo la giusta reazione! Replicò Aladdin forse perdendo le staffe, mentre le incalzanti domande su come i Kijin potessero avere avuto accesso a informazioni tanto contrastanti con quelle della Valle del Guscio e di Saban'na ovviamente lo fecero innervosire sempre di più. Loro...loro sapevano perché volevano aiutarci! Da subito! Sin da quando sono arrivati qui e... un attimo di silenzio, come se in quel preciso istante non ricordasse. Ma quando sono arrivati qui? No! Si rispose con tono fermo. Loro sono nostri alleati! Nostri amici! Ci guardiamo le spalle a vicenda! Una difesa piuttosto debole, ma perlomeno sentita, nel tono.

    Io...io...Basta con le domande! Ruggì. Vuoi solo confondermi e farmi venire mal di testa! Proprio come avevano detto loro! E' per colpa tua e delle tue stregonerie che l'Amato Arumajiro non mi parla più! In quel momento i veli si spalancarono mentre Aladdin, un giovane dai capelli biondi che impugnava una sorta di daga rituale fece alcuni passi verso Fudoh, non più protetto da quei misteriosi oggetti su cui Badassanu si era premurato di lanciare un avvertimento. Per questo dici di volerci parlare! Sai tutto e mi stai provocando, ma non riuscirai a fregarmi!

    Ciò di cui Aladdin non sembrava affatto consapevole era l'intricato Fuuinjutsu che aveva sulla fronte, esteso fino alle guance, rosso e carico di chakra malevolo, che sembrava pulsare assieme a una luce sinistra nei suoi occhi, come se stesse costantemente alterando qualcosa nell'apparentemente giovane Pakkun. Ma se quello era la causa del problema, come avrebbe fatto ad aiutarlo? Parlare lo aveva provocato ma difficilmente le sole parole avrebbero infranto un simile lavaggio del cervello!

    intanto guidato dall'ira del ragazzo, il gigante di sabbia avrebbe cercato di colpire con entrambe le scimitarre con un colpo discendente verso un pressoché inerme Fudoh [Azione 1]. Immediatamente dopo a un gesto di Aladdin sarebbe corrisposto un vero e proprio maremoto di sabbia [Azione EXTRA] che cercava di travolgere sia il primario che le due evocazioni arrivando dalla loro sinistra, e in caso di contatto avrebbe poi applicato una stretta micidiale [Azione 2, 3, Tecnica 1, Tecnica 2]!
  7. .

    A Spasso nel Tengu

    15

    Interlude

    [Naruto e Osamu]
    Giunti nella sala sotterranea senza che Kotaro avesse fornito informazioni su altri evocatori di draghi (non ne conosceva, molto banalmente, o erano morti o dispersi in guerra), il gruppo era arrivato davanti a una sorta di resa dei conti con Osamu, il quale aveva appena rivelato di conoscere o quantomeno aver visionato i progetti originali delle Armi di Iwa, conoscendone di fatto i punti deboli che erano rimasti ignoti persino ai vincitori della Guerra, costretti a sigillarle invece che demolirle. L'informazione trasformò Raizen in una creatura animata da pura cupidigia, di fatto catalizzando completamente la sua attenzione...cosa che forse coincideva con ciò che desiderava il Veterano, ma questo stava ai posteri stabilirlo. Non solo sa colpire forte...i Giudici garantivano sicurezza e giustizia in senso letterale: sono macchine con meccanismi praticamente perfetti, tali da influenzare la realtà circostante imponendo le loro leggi...e sospetto che un ninja di esperienza come te sappia quanto possa essere pericoloso opporsi a una legge della natura. Se mai avrai davanti un giudice segui le sue istruzioni. Disse, elargendo forse un buon consiglio a titolo gratuito. Forse sarà svantaggioso combattere così, ma almeno avrai una possibilità di vittoria.

    Poco dopo poi, in totale spregio di quelle che erano stati i loro precedenti, Raizen chiese insistentemente i progetti delle Armi di Iwa, facendo scattare Liu Bei ad afferrare il braccio mentre le voci combinate di Orochimaru e del Guerriero del Vuoto inveivano contro l'Hokage. MA SEI IMPAZZITO AD APRIRGLI LA TUA MENTE? MA SEI IMPAZZITO A PRENDERE QUEL MATERIALE MALEDETTO? Sembravano categorici. Non ti permetterò di metterti a rischio! Lo ha detto: il supporto è a SUA discrezione, non hai garanzie! Mentre Liu Bei le rubava il controllo: Tutti coloro che hanno lavorato alle Armi di Iwa sono impazziti e si sono suicidati! Potresti diventare matto! Non puoi rischiare. Apachai intanto li guardava con sguardo vacuo, come se discorsi superiori come complessità alla lista della spesa fossero per lui da tagliare a priori.

    Immagino sia una questione di fiducia. Disse Osamu con un sorriso sinistro. Ma soprattutto...cosa ho da guadagnarci? Non è supporto darti qualcosa che per me è triviale e per te evidentemente della massima importanza. Sarebbe beneficienza. Se fosse necessario per fermare questo fenomeno forse ti darei ragione...ma non credo sia così. Sibillino, non aveva ancora rivelato la natura onirica di quanto stava accadendo. Quindi...posso farlo, ma è necessaria un pò di giustizia. Dovrai...giurare di consegnarmi una delle mie gemme se mai ne ottenessi in possesso. Mi sembra un patto equo, visto quanto ti sta a cuore. Lo Shinigami aggiungerà la clausola, se preferisci.

    Poco dopo il clone sparì, mostrando invece l'emergere di un paradossale eremita dei bijuu la cui stessa esistenza bruciava come una stella in procinto di estinguersi. Pericoloso anche per il Veterano, per sua stessa ammissione, ma non certo dichiarato come un avversario fatale. Se per caso non fosse avvenuta la precedente transazione, il corpo ardente dell'Hokage avrebbe cercato di minacciare e forzare il patto, complice il nuovo ed esuberante potere che aveva ottenuto, trovando davanti però uno sguardo di sfida da parte del Veterano. Tutta questa urgenza e tutta questa tracotanza nel chiedere ciò che vuoi subito, ebbro di potere...un potere non tuo e fatale, aggiungerei. Non hai autocontrollo, Raizen, o non commetteresti questi errori di valutazione. Allargò le braccia. La mia offerta resta la stessa, la tua accresciuta forza non sposta la bilancia del mio giudizio... Sorrise. O vuoi forse combattermi e sprecare così il poco tempo che ti rimane? Sei sempre tu in posizione di svantaggio. Non per il tuo potere, ma per il tuo sapere. Bluffava? Mentiva? O aveva realmente le redini della situazione sin dall'inizio: uno scontro avrebbe giovato realmente a Raizen in quelle circostanze?

    Comunque andasse, se ci fosse stato il tempo di parlare con Liu Bei avrebbe chiesto ciò che l'uomo poteva dargli: tempo. Io...il Vuoto di Tempo serve a generare momenti preziosi o perdite di tempo. Non posso manipolarlo liberamente, non è un potere assoluto. Ma penso di poter accumulare un pò di momenti di vuoto temporale per te...una stasi in cui puoi comunque agire. Ma anche consumando ora tutto il mio potere non ti potrei donare che un'ora. Un'ora e mezzo al massimo, con tutto questo chakra che straborda! L'Hokage, forse irretito dai racconti mirabolanti dell'avo Guan Yu aveva attribuito al Simbolo del Vuoto un potere assoluto che certo non possedeva. Comunque un'ora e mezzo sarebbe stata preziosa...al prezzo di non poter più contare sul Simbolo del Vuoto di Liu Bei per almeno 24 ore. Tu sei completamente pazzo! Avrebbe commentato Orochimaru poco dopo, mentre Apachai era ammirato. Sembri una stella! Posso chiamarti Hoshizen? Che luce fantastica...ma sicuro che non ti stai bruciando? Certo che sta bruciando, razza di mentecatto, ha troppo chakra in circolo! Scosse il capo nel corpo del suo ospite. Io potrei aiutarti con un intervento chirurgico o cose simili, forse qualche tonico, ma come faccio a operarti in queste condizioni? Mi fonderesti il bisturi! Rimuginò qualche minuto. Uhm...forse qualche veleno che limiti il flusso di chakra potrebbe aiutarti...ma a lungo andare ti ucciderebbe...però ridurrebbe il dolore! Offerta difficile, che richiedeva una scelta oculata [Nota].

    Credo che tu fraintenda alcune cose. Siamo dentro il sogno di qualcuno. Ma non stiamo venendo sognati. Chi è arrivato qui, pescato a caso da non so quante ere...è semplicemente stato trascinato all'interno e segue il suo libero arbitrio: un Sogno non può modificarlo. Spiegò Osamu. Ciò che viene sognato è...il palcoscenico e le comparse. Gli effetti delle nostre scelte e azioni vengono sognati, ma queste sono interamente farina del nostro sacco. E le linee del destino sono rilevanti perché collegate al palcoscenico, quelle che vediamo qui non riguardano il destino in assoluto, ma quello dentro il Sogno. Essendo stato catapultato qui, diciamo per errore, io e questo ragazzone di Azumaido ne abbiamo ben poche. Come se al sognatore non interessasse granché la nostra influenza su questo mondo. Se le linee non erano sparite significava che invece l'interesse era alto, anche se Naruto era già morto. Per quanto non mi piaccia ammetterlo...credo abbia senso. E questo significa che IO sono una comparsa. Non sono...reale. Avrebbe detto Orochimaru con una vena di incredula sorpresa nella voce nel corpo di Liu Bei. Considerando il mio carattere dovrei oppormi e trovarlo ridicolo o anzi cercare un modo per scappare da qui o prendere il controllo...e invece accetto la cosa. Osamu sorrise: Orochimaru era una comparsa del sogno, piegata allo scenario del Sognatore che voleva che chi era stato portato là, seppur reale, fosse aiutato in ogni modo. La cosa che devi tenere a mente, più di ogni altra, è che questo sogno è reale. I pericoli sono reali, e il potere che ottieni è reale. Non so quanto o cosa potrebbe sopravvivere alla fine del sogno di ciò che ottieni qui. Ma al contempo tutto ciò che è nel Sogno è anche per sua natura effimero e impreciso...per questo ci sono persone che non erano state previste. Per questo la mappa di cui parlavi era sbagliata. Per questo ci sono dettagli fuori posto e a volte contraddittori, per questo non puoi capire il meccanismo, dato che non esiste alcun meccanismo: il sogno è il luogo dove la contraddizione è ammessa.

    Ma serve molta disciplina e allenamento per usare questa regola a proprio vantaggio, è ciò che fanno gli sciamani e i mentalisti più abili. Inoltre la mente che ha generato tutto questo e che sogna ha riserve praticamente senza fine, quindi anche opporsi alle regole del suo Sogno sarebbe uno spreco di tempo con risultati di durata limitata...lo sconsiglio. Non aveva risposte su quale fosse il ruolo dell'Oni perché non lo sapeva, ma sembrava concorde nel dire che danneggiare l'Oni avrebbe solo rallentato le cose e non avrebbe risolto nulla. Hagoromo? Che te ne fai di quel codardo? Avrebbe chiesto il Veterano, ovviamente incuriosito. Lo tengo al guinzaglio ma non posso certo farlo apparire e sparire a mio piacimento, inoltre tecnicamente lui serve l'altro Me. E non mi pare il caso di girare per il palazzo per cercarlo con tutto quel chakra ardente addosso. Era ovvio che Osamu avesse a sua volta le conoscenze necessarie per aiutare o stabilizzare Raizen, ma non si era offerto di applicarle e si guardò bene dal farlo. Inoltre era in corso uno scontro, ma questo non lo potevano sapere.

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Il breve dialogo tra Maya di Iwa e Fudoh non sembrava gravato dal dubbio o dalla sfiducia da parte della donna, anche se certamente era incuriosita dalla menzione di Sakura e da alcuni dettagli nel racconto del Primario. Solo una fiamma. Normalissimo fuoco, sotto ogni punto di vista. Avrebbe fatto spallucce, mentre lui imbastiva una rete di mezze verità sulla donna che aveva incontrato ore prima. In effetti mi hanno raccontato che il nonno aveva i capelli rossi. Mormorò, non del tutto convinta, come se si fosse persa un pezzo del discorso. Non sapevo che mia madre fosse una persona così affabile da chiacchierare con gli estranei...mio padre certamente era di poche parole. Lasciò correre, infine, anche perché nel mentre era giunto Shuichiro e il gruppo si era incamminato verso la Corte dei Gabbiani.

    [...]

    Maya di Taki ricordava vagamente Sakura in alcuni manierismi e nelle espressioni, forse a causa dei millenni di ricordi che si riversavano nella sua coscienza, e manteneva l'espressione fresca e intelligente che era stata della sua precedente incarnazione mentre Fudoh si identificava come primario di Kiri. Capisco...e come ci è finito un Orihara a Kiri? Si accigliò. Sei forse il figlio di mia sorella? Da che epoca arrivi? Un fraintendimento, forse, ma anche la certezza che per lei Fudoh era in qualche modo collegato alla sua famiglia. Alla lettura della mano e alle successive e dirette accuse il Kiriano cercò di rispondere con una notevole quantità di informazioni, così da cercare di distogliere e deviare l'attenzione della sua interlocutrice, ma in realtà catturò il suo interesse già con la prima rivelazione. La Bakekujira è stata sconfitta? La donna sbiancò, francamente colta di sorpresa da quell'informazione e per un secondo affranta come era stato per Sakura. Questo portava a due informazioni fondamentali, posto che non mentisse, ossia che veniva da un tempo antecedente alla caduta della Bakekujira...e che non aveva nessun ricordo di ciò che Fudoh aveva detto a Sakura.

    Capisco... Cordoglio nel suo viso, ma non approfondì la questione, ascoltando invece il resoconto del Primario. Certo che so del Gashadokuro, inviai io il ninja di Taki per cercare di risvegliarlo. Non menzionò i Kijin, ma essi erano in realtà suoi alleati. Una fine indegna per un Dio Guerriero...ma dimmi pure cosa è accaduto in seguito. Alla menzione delle capacità Sciamaniche lei non sembrava aver affatto perso il filo del discorso e anzi sorrise appena, come se le fosse baluginata un'idea malsana in testa, tuttavia lasciò che lui continuasse nel suo racconto. E' esatto. Perfezionamento di creature naturali di per sé incomplete e imprecise, prive di uno scopo che andasse oltre la mera sopravvivenza. La stessa differenza che intercorre tra la scimmia e l'uomo. Disse con un vago accenno di orgoglio nella voce, simile a quando Sakura esaltava la natura degli Dei Guerrieri durante i loro discorsi.

    Sorrise alla fine, mentre Fudoh spiegava la sua scelta di termini. Eppure ti avevo detto che non mi sarei bevuta la panzana sull'ammirare gli Dei Guerrieri...o considerarli viventi o altro. Sospirò. Ma dopotutto ognuno ha diritto ai suoi segreti, Fudoh Orihara. Accolse comunque le notizie sulle apparizioni attribuibili al Kappa, anche se nel suo tempo non si erano ancora verificate, e tuttavia sorrise divertita alla menzione di Oni come unico la cui voce è percepibile a tutti, ma senza sbilanciarsi oltre: in qualche modo non intendeva fidarsi del Primario dopo aver sentito la sua debole giustificazione. Anche il mio nome è Maya. Anche se gli amici mi chiamano diversamente...e tu non sei mio amico, Fudoh Orihara, al netto del tuo misterioso piano. Scosse il capo con le labbra piegate in una cortese freddezza. Lo hai detto tu stesso...solo Oni può essere sentito da tutti. Ma tu hai sentito il Gashadokuro...e questo è sospetto. Aveva colto la contraddizione nel racconto del Primario, che pur fingendo di non sapere il motivo di quella comunicazione, non avrebbe certo recuperato terreno continuando con la reticenza. Puoi chiamarmi Signora, però, può andare bene. E per tua informazione...non conosco nessun Cavaliere Dorato. Non lo aveva ancora reclutato al tempo. Ma credo di sapere quali armi e quali raccomandazioni dargli, adesso, quando lo conoscerò. Oppure avrebbe fatto accadere esattamente tutto come era avvenuto, prendendo altre precauzioni di qualche tipo.

    Quando invece menzionò la parente stretta del Mizukage si incuriosì. E sentiamo...questo attuale Mizukage chi sarebbe? Non ho mai avuto contatti diretti con Itai Nara quindi suppongo che sia il suo successore, no? E alla successiva domanda, sulla separazione delle due Maya, si limitò a congiungere le mani. Temo che questa informazione vada oltre la fiducia che c'è tra noi, Fudoh Orihara. Sorrise, ma solo con le labbra mentre il viso restava distaccato. Ti avrei proposto un Dono, facendo di te un mio Cavaliere in questa vicenda, ma sospetto che non sarebbe una scelta saggia, visti i troppi misteri che ti avvolgono. Quanto a cosa ci ha portato qui... Distolse lo sguardo, fissando fuori dalla carrozza attraverso i piccoli spiragli della struttura. Sospetto che gli Dei Guerrieri siano implicati. Le influenze dei due che hai incontrato e che porti con te ti hanno sicuramente trascinato qui. E lo stesso vale per il tuo amico dal quale devo guardarmi. Gli altri...non saprei.

    [Youshi e Kotaro]
    Calata la nebbia, Youshi e la sua squadra avevano l'iniziativa e un piano studiato nei dettagli, scegliendo di bersagliare per prima Mei Terumi che, seppur anziana, aveva la maggior potenza di fuoco tra gli avversari. Con Tenma che teneva a bada le guardie coi suoi Simulacri e Byakuei che manipolava la nebbia per creare temibili allucinazioni, il Tokugawa chiuse rapidamente le distanze per avventarsi sull'anziana e minacciare le sue gambe. Una barriera di magma incandescente si oppose alla sua spada ma lui se la aspettava grazie alle informazioni raccolte e la Manipolazione della Natura riuscì a vincere l'ostacolo senza problemi obbligando la donna a mettersi sulla difensiva sollevando all'ultimo (vista la furtività estrema degli attacchi contro di lei) una vampata di lava sopra la testa contro la finta successiva, di fatto lasciando campo libero al suo avversario per usare la Bomba Abbagliante che limitò ulteriormente la sua capacità di vedere.

    Con la luce sul soffitto che dava campo libero a Kotaro e l'illusione a fermare la donna, Youshi testò le sue difese agli arti inferiori scoprendo che le armi scagliate non erano sufficienti a penetrare le sue difese, segno che indossava pesanti protezioni sotto le vesti da Kage...ma Kotaro questo lo sapeva e con un movimento preciso andò a colpire con discreta potenza la spalla della sua Mizukage, non in maniera grave ma quantomeno sufficiente a spezzare la malìa che la controllava! Argh! Sbottò lei, mentre Orochimaru nella nebbia e nel buio sembrava sul punto di reagire ma si trovò invischiata nella pericolosa Bomba Specchio di Youshi che aveva ricoperto gran parte del pavimento. Cosa succede? Gridava Hagemono intanto mentre con il Rilascio si liberava dall'illusione che lo aveva avvolto e Orochimaru invece taceva in attesa dell'occasione giusta per reagire.

    Nella confusione Byakuei si era spostato dalla posizione iniziale e sia Kotaro che Youshi lo percepirono chiaramente muoversi, anche se a una velocità troppo elevata per essere seguito. All'improvviso due braccia guizzarono nella nebbia per cercare di avventarsi su Youshi in quella che poteva essere una presa fatale, ma poco prima che gli si avvinghiassero intorno al collo una violenta scarica di lava le fece ritrarre, scaraventando colui che le aveva generate contro una parete con ustioni su tutto il corpo. MALEDIZIONE! Sbottò una voce nella nebbia. Finalmente libera! Certo che ce ne avete messo di tempo voi giovinastri! Ecco perché non mi sono mai sposata: tutti inaffidabili gli uomini! La voce della Terumi era squillante e concentrata. So tutto, ero prigioniera là dentro, mica sono una vecchia demente! Puah! Avrebbe detto mentre col dorso della mano puliva il magma che era rimasto appena al lato della bocca. Mizukage-sama, sono felicissimo che siate tornata tra noI! <3 Dovevo immaginarlo che eri coinvolto! Replicò lei con tono stizzito.

    La nebbia andava diradandosi rapidamente dopo l'emissione incandescente della Mizukage, mentre Orochimaru contro il muro spalancava la bocca in maniera quasi deforme prima di emettere sé stesso in quel corpo femminile, ma con la pelle intonsa. Per tutti i kami, non avevo mai sperimentato un controllo mentale del genere! Persino peggio di Itachi... Il danno era stato sufficiente per liberarla, mentre Hagemono era a terra con una targhetta simile a una cartabomba sulla bocca a bloccargli la possibilità di parlare, con una vistosa ferita sulla spalla che aveva imbrattato il suo abito di sangue e Byakuei era accanto a lui con una Wakizashi in mano. Doveva aver usato uno dei Passi della Nebbia per avvicinarsi e colpirlo a tradimento, in qualche modo aggirando la limitazione che obbligava ad apparire distante da fonti di chakra. A lui ho pensato io! Avrebbe detto quasi annoiato, mentre Kotaro si accigliava. Ma bene...che bravo, Byaku-kun. Anche assassino silenzioso adesso. Sibilò con tono velenoso, non fidandosi affatto del Collezionista di Teschi. Tenma poco distante liberò le guardie che dietro un cenno della Terumi si fecero indietro. Hagemono è un traditore dell'Accademia. Dovremo sbatterlo in cella. Ma prima di tutto IO voglio interrogare la sua mente fino a fargli implorare pietà! Aggiunse Orochimaru, riavviandosi i capelli per ridarsi un contegno dopo il danno mostruoso subito per via della Mizukage.

    Ci sarebbe stato sicuramente il tempo per fare domande e cercare la quadra, prima di raggiungere il rendez-vous e fare il punto della situazione. Mei e Orochimaru non avrebbero sicuramente seguito il gruppo, dovendo organizzare, ma avrebbero chiesto cosa era successo a Raizen e Maya, e soprattutto con Osamu. La cattura di Osamu è la nostra priorità. O anche la sua uccisione. Puntualizzarono...stava a Youshi capire il da farsi e organizzare i movimenti successivi. Kotaro e Tenma erano dalla sua parte...e verosimilmente anche Byakuei, ma cosa fare con Hagemono e tutti i presenti? Non aveva modi diretti per comunicare con il resto della squadra, anche se Toppu poteva in qualche modo trasmettere ciò che sapeva Dageki, col gruppo di Fudoh.

    [Riuniti?]
    Con l'intercessione di Hana e Rei Yujin che incontrarono Apachai, il gruppo uscito dai sotterranei del palazzo poté facilmente raggiungere l'area fuori da Kiri che accoglieva la Corte dei Gabbiani, anche se l'immagine dell'Hokage avvolto di chakra ardente era qualcosa che avrebbe catturato l'attenzione di più guardie e persone che, incuriosite, si sarebbero avvicinate o avrebbero provato a inseguire il gruppo, per quanto il Veterano da inseguitore esperto avrebbe fatto perdere facilmente le tracce del gruppo o creato dei diversivi, permettendo loro di levarsi di torno. Se solo il mio corpo fosse libero, avremmo molti meno problemi! Si lamentava Orochimaru, guardandolo con ostilità mentre Osamu sorrideva con aria misteriosa e distante.

    Fuori dalla Corte l'apparizione di Raizen con Osamu venne accolta con marcata inquietudine da Rei Yujin, che si mise in guardia, mentre Hana lo guardava senza scomporsi e Apachai...beh, batteva le mani contento per le luci, ma è meglio non approfondire la cosa. Nemmeno il nostro capoclan arde con tanta intensità... Sussurrò il Cavaliere della Signora con Hana che invece si avvicinava incuriosita. Quindi vi siete alleati? Intrigante. Disse. E questi sono...parecchi Bijuu ma non assorbiti nel modo normale. Una donna sapiente. Commentò Osamu, quasi flirtando, interrotto da Liu Bei. Che posto è questo? Dove sono i gabbiani? Hana passò la mano tra i corti capelli dando loro le spalle. Fidati...non rimpiangerai il non vederli né sentirli fra qualche secondo. Suonando la campana tutti vennero accolti nella Corte, quasi travolti dal vociare caotico di quelle creature che divenne ancora più isterico con il chakra roboante dell'Hokage che ardeva come una stella. QUALE INTRUSIONE IN QUESTO LUOGO SACRO? Sarebbe sbottato il Re dei Gabbiani, svolazzando nuovamente sulla testa di Fudoh.

    Contemporaneamente Maya squadrava con intensità l'Hokage, forse comprendendo la sua sofferenza o immaginandosi con lui in quello stato nel compiere determinate azioni...in ogni caso il suo sorriso e il suo sguardo avevano un qualcosa di languido. Ma bene. Molto, molto bene. Pirotecnico e sicuramente d'effetto. Ma sai che stai morendo, carino? Q invece aveva portato una mano alla Katana pronto a sguainarla, mentre Dageki cercava di mantenersi abbastanza vigile da partecipare, anche se la loro attenzione sembrava puntare su Osamu più che su Raizen...e lo stesso valeva per lo Tsuchikage intorno al quale l'aria stessa aveva iniziato a tremare violentemente come se stesse per scatenarsi un brutale terremoto. Cauti. Ammonì. Non mi preoccupa l'Hokage anche se sembra un porco dentro un fuoco d'artificio...mi preoccupa quello che gli sta accanto come se niente fosse. Anche il soldatino del passato è teso e preoccupato, l'altro sembra essere in giro per pisciare da qualche parte. Era evidente come stesse cercando ed elaboranto strategie di fuga. Elegante e accomodante come sempre, vedo. Sorrise Maya, sarcastica, mentre la sorella dentro la carrozza si era a malapena sporta, senza dire nulla anche se c'era stato uno sguardo intenso verso Osamu, forse notato da Fudoh. Cercate di non essere tesi. Siamo tutti qui per risolvere la faccenda, poi possiamo tornare a pugnalarci a vicenda, no? Hana cercò di smorzare i toni ma il suo tono sarcastico non aiutava di certo.

    Rei Yujin e Obi si limitarono a stringersi al carro con la loro Signora mentre il Re dei Gabbiani ancora starnazzava seguito in coro dai suoi striduli sicofanti. Se non altro Raizen ebbe l'eleganza di presentarsi al sovrano, che rimase in silenzio alcuni istanti, evidentemente colpito dall'educazione. Il nome nome è Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, Re dei Gabbiani. Benvenuto, allora. Sei anche tu parte dell'Armata di Fudoh Orihara? E via con il pennuto dal becco largo, con tutte le implicazioni del caso. E lo Tsuchikage forse in una situazione diversa avrebbe commentato nuovamente con sarcasmo, ma non era proprio dell'umore. Cosa ti è accaduto, e chi è lui? Prese comunque la parola, mentre Raizen spiegava quanto scoperto, forse comunicando anche dell'identità di Osamu.

    Maya si avvicinò, osservando con attenzione la situazione e certamente già consapevole di quale fosse il sigillo di contenimento dei Bijuu, ora messo terribilmente alla prova da quel flusso di chakra. Risolvere il problema? No. Non senza il mio Simbolo del Miracolo, ma usarlo mi renderebbe del tutto inerme quindi non ho intenzione di farlo. Inoltre...non potresti mai pagarmi abbastanza. Guardò Raizen che faceva gesti a mezz'aria, rilasciando con ogni movimento dei minuscoli ma fastidiosi spostamenti d'aria, finendo per inarcare un sopracciglio e incrociare le braccia. Tu di fuuinjutsu non sai assolutamente niente, vero? Chiese, laconica. Non è che uno fa un disegno immaginando qualcosa e questa accade. O almeno, solo io posso ma ho comunque i miei limiti. Ci sono regole da seguire e schemi, non posso mica inventarlo dal niente così...inoltre tutto il chakra che spargi con ogni respiro finirebbe per rendere instabile qualunque cosa io tracci.

    Sospirò a lungo. Ma dopotutto non posso lasciare che bruci. Quanti Bijuu hai detto di avere dentro? Nove o Dieci? Peraltro con qualcosa di impossibile come due Bijuu identici. Certamente un Simbolo pari come il quattro è inadeguato, sei sbilanciato quindi serve un simbolo sbilanciato, in modo che si contrastino a vicenda. Aggiungerò cinque draghi al tuo sigillo...e proverò a mettere altri sistemi di salvaguardia. Tra le mani erano comparsi diversi simboli che però con Raizen vicino sfarfallavano e tremavano come se fossero bolle di sapone, dando forza al problema legato all'interferenza del chakra di tutti quei Bijuu. Posso farti guadagnare tempo, almeno altre sei ore, ma non risolvere il problema. Se però puoi effettivamente condividere il tuo chakra in modo stabile coi tuoi draghi...posso fare in modo che ognuno abbia un demone senza intaccare il tuo potenziale. In quel modo forse non morirai, ma comunque allo scadere del tempo potresti perdere i sensi, liberando i demoni. Orochimaru per bocca di Liu Bei invece non aveva altre opzioni oltre a quelle già prospettate. Il Simbolo maledetto, che comunque non potrei modificare qui su due piedi...aggiungerebbe chakra di natura diversa a quello che hai addosso. Come buttare alcool su una fiamma. Lo sconsiglio. Osamu in tutto questo sorrideva sornione, come se la cosa lo divertisse e non gli interessasse altro che vedere la fine che avrebbe fatto Raizen con quel potere. Il chakra naturale non lo spingi. Lo accetti. Il chakra degli esseri viventi è qualcosa che noi dominiamo unendo volontà e fisico. Il chakra naturale esiste e basta, come un fiume che scorre...non lo controlli e non lo guidi ma ti arrendi a esso e quel poco che ne trattieni lo usi. Non aggiungere chakra alla tua situazione se ci tieni ad avere quelle ore. Se però insisti...posso comunque provare ma non so che risultati avresti...potrebbero esserci anche danni permanenti.

    Quando infine venne interpellato, Osamu sorrise, tracciando un segno a mezz'aria mentre sei oggetti comparivano ai suoi piedi, a disposizione di tutti. Ecco, avevo queste cosette con me e da cui posso separarmi per un pò. Concesse, guardando poi Raizen. Quello che farai riguarda te, io non ho interesse a raggiungere chiunque stia sognando tutto questo. Verrò con te solo se vorrai menare le mani con quell'Oni. A loro decidere come dividere quel materiale.
    [Lama della Misericordia]
    [Bastone del Padrone]
    [Occhi della Notte]
    [Fulmine Crociato]
    [Frusta del Sentimento]
    [Corda della Rovina]

    Maya era troppo occupata a lavorare su Raizen, ma alla menzione del Sogno si era dimostrata particolarmente rilassata, come se quello fosse il tassello che le era necessario per poter fuggire da là...ovviamente da sola (e questo avrebbe detto se incalzata al riguardo), mentre lo Tsuchikage avrebbe imprecato tra i denti. Il Re dei Gabbiani non ebbe grandi rimostranze a quelle informazioni, convinto comunque di essere un sovrano reale e senza ostacoli. Rei e Obi si consultarono con la Signora per chiedere lumi, ma cosa lei disse loro non si udì...di certo si inginocchiarono alle sue parole...ma lei si rivolse all'Hokage, sporgendosi dalla carrozza. Io posso aiutarti. Posso concederti il potere di guarire, senza che il tuo chakra venga disturbato. Tuttavia...dovrai giurarmi alleanza, se non fedeltà. Pensi di potertelo permettere? A giudicare dal suo tono quella non era una condizione che lei stava ponendo per guadagno, ma al contrario un passaggio necessario per elargire il potere. Il mio nome non ti interessa. Avrebbe detto se interpellata. Puoi chiamarmi Signora, e non saprai altro. A te scegliere se fidarti o meno.

    Se Youshi fosse giunto probabilmente alcuni equilibri sarebbero stati differenti, ma questo dipendeva da chi avrebbe portato con sé, e da quali informazioni aveva ottenuto. Maya avrebbe trovato bizzarra la proposta di Fudoh, ovviamente, dicendo che era fattibile, ma ponendo la domanda fatidica: Come fai a sapere che si tratta del Tengu? E soprattutto...perché mai dovrebbe ascoltare proprio te? Non ha più senso che sia qualcuno più potente a parlare? Nel mentre Osamu si era avvicinato alla carrozza della Maya di Iwa, ma avrebbe parlato sottovoce a breve distanza, lontano dal gruppetto, quindi come sapere cosa si erano detti? E quale era il piano definitivo?

  8. .

    Bosco dei Sussurri

    4

    Febh Yakushi, l'ignoto razziatore di tombe che non aveva la più vaga idea della presenza di Saragi nella stanza, iniziò a guardarsi intorno avvicinandosi proprio alle vasche sopra le quali si era nascosto il ragazzino, portando una mano al mento mentre le scrutava con attenzione. Vuote da secoli...peccato, il liquido di coltura del vecchio serpente è ottimo come base per i tonici e ancora non ho capito bene la composizione. Sbuffò, passando agli alambicchi impolverati davanti ai quali inizio ad arricciare il naso, disgustato. Una cosa che non tollero dei vecchi posti abbandonati è come li lasciano senza la minima cura! Era una frase leggermente paradossale, ma Febh aveva avuto traumi non indifferenti quando, appena genin, aveva dovuto restaurare e ripulire l'intero enorme Palazzo Yakushi...e tutt'ora vi faceva le pulizie! Ora si potrebbe dire che un jonin di alto grado sappia prestare sempre attenzione a ciò che lo circonda e dovrebbe notare anche senza speciali addestramenti i segni della polvere, considerandoli qualcosa da tenere a mente per le proprie strategie...ma Febh era là perlopiù per caso, in licenza e alla ricerca di tesori, inoltre era convinto di poter tenere testa a chiunque in ogni situazione quindi se ne fregò altamente.

    Anzi, dopo aver incrociato le dita in una manciata di sigilli generò una carica elettrostatica tale da fargli rizzare i capelli e avvolgere il corpo di sottili e crepitanti fulmini bluastri, facendo informicolare anche la pelle di Saragi sotto copertura...solo per attirare a sé tutta la polvere nella zona che si sollevò con un movimento brusco e massiccio fino a condensarsi in una pallina bruciacchiata nel palmo della sua mano [Tecnica 1 e 2]...forse Saragi sarebbe stato coinvolto o avrebbe spezzato il suo Occultamento, o magari sarebbe riuscito a resistere...difficile dirlo. Ecco qui! Intanto annunciò lo Yakushi, soddisfatto. Non toglie lo sporco ostinato o le parti oleose, ma almeno non c'è più tutta quella polvere. Gettò a terra la pallina iniziando quindi ad armeggiare con gli alambicchi vuoti, producendo un sacco ben piegato dalla sua tasca porta-armi e aprendolo come fosse il più tradizionale dei ladri. Non vedo perché lasciare qui a marcire del buon materiale...specie se gratis! Disse senza vergogna alcuna.

    Nei cassetti il materiale era ormai marcio o consumato e sicuramente non c'era niente di interessante. Di solito questi posti hanno anche la prigione per le cavie e qualche sotterraneo...vediamo se trovo una leva o devo sfondare qualche parete...uhm... Con il sacco in spalla prese a gironzolare fino a raggiungere la pergamena aperta, osservandola a lungo. Tsuchi...noko. Quella specie di serpente grasso delle leggende, no? Vediamo... Si era distratto a leggere, passando lunghi minuti chino sul rotolo aperto, cercando di decifrarne i misteri, sostanzialmente senza nessuna guardia: persino Saragi sarebbe riuscito a coglierlo di sorpresa se avesse voluto...era il momento di intervenire o attendere ancora?

    SE Saragi non si fosse intromesso lo Yakushi avrebbe preso il rotolo iniziando a chiuderlo. Ma pensa te...una Pergamena di Indra. E meno male che erano rare. Non ho ben capito se serve a frammentare l'anima in creature affini alla terra mantenendole tutte in un cor...ah, magari è il prototipo della Progenie! Disse schioccando le dita. Però...ci sono altri dettagli che mi ricordano vagamente Shinken. Chissà cosa ricercava di preciso il Vecchio Serpente qui? E mi pare assurdo lasciare la pergamena in bella mostra davanti a tutti con la porta aperta. A meno che... L'idea che qualche altro fosse entrato nel laboratorio o che lo stesse usando gli attraverso il cervello, facendolo accigliare. Mise via la Pergamena nel saccone iniziando a guardare con maggiore attenzione la stanza in cerca di passaggi segreti o altri segni...se con le sue superiori percezioni aveva notato Saragi, ora che si era concentrato sulla ricerca, non lo avrebbe dato a vedere. Cosa avrebbe fatto il ragazzo?

    Se non avesse fatto nulla dopo pochi secondi lo Yakushi, con un tono che non avrebbe sfigurato in bocca a un serial killer in qualche sceneggiato televisivo, avrebbe detto, cantilenando. Ti sento che respiri, sai? Ti seeeeento... Un kunai era apparso nella sua mano e lo stava mostrando chiaramente a chiunque fosse nella stanza. Hai un secondo per farti vedere o te lo lancio!
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    Eremiti del Deserto

    Charme nel Deserto

    L'evocazione di Tong fu provvidenziale per bloccare la tormenta di schegge di vetro che si conficcarono sul suo carapace in più punti ma senza causare danni eccessivi, per quanto il successivo assalto di Rukai spazzò via l'enorme tartaruga come fosse nient'altro che un sassolino sulla strada lasciando Fudoh scoperto, costringendolo a un furioso e dannoso impasto di chakra per togliersi dalla traiettoria e preservare quantomeno la solidità delle sue ossa, al prezzo dei muscoli stracciati dallo sforzo estremo. Non potrai scappare ancora a lungo! Voi stregoni non siete cacciatori!

    Nel tentativo di incalzare ancora lo scimmione si fece avanti posando il piede nella zona influenzata dal Fuuinjutsu-trappola del Primario di Kiri, che anche se troppo svampito per imparare complicate sequenze di sigilli, se non altro era esperto nel pensare fuori dai binari (sempre che avesse mai visto un binario anche solo di sfuggita). Rukai rimase un secondo perplesso, avendo improvvisamente dimenticato come mai stesse combattendo con quel tizio, o anche chi diavolo fosse il suo avversario, non avendo ricordi precedenti a cui appellarsi, ma senza un Simbolo del Pensiero associato la mera cancellazione della memoria in modo così settoriale non poteva far sparire la bellicosità e la necessità di combattere. Le parole di Fudoh aiutarono a riempire il vuoto di quel ricordo in maniera plausibile, anche se verosimilmente a scapito di Masa-kun. Uhn? Si...stavo combattendo...con l'intruso! Devo raggiungerlo! Con un balzo animalesco scattò lontano, ma probabilmente il Primario non aveva che guadagnato pochi minuti perché ben presto Rukai sarebbe tornato indietro rimettendo ordine nella testa.

    Cogliendo la palla al balzo Fudoh corse via in direzione di Aladdin, consapevole del poco tempo a disposizione, con Badassanu appresso. Superate le strutture un pò diroccate della zona, e sicuramente arrancando per via dei danni agli arti inferiori, raggiunse la cima di una scalinata che dava a un piccolo prato fiorito con al centro una struttura decisamente strana, carica di un chakra vagamente simile a quello che aveva percepito nella Valle del Guscio e a Saban'na...una sorta di chakra naturale perfettamente armonizzato con quello degli esseri viventi. Un'apertura in quel masso pieno di energia dava a uno spazio interno del quale tuttavia non si riusciva a scorgere niente dal di fuori, mentre su una stuoia poco distante dei resti di cibo indicavano che aveva trovato il luogo dove Rukai stava di guardia alla persona legata all'enorme Armadillo.

    A-aspetta! Badassanu, provato dallo scontro, sicuramente aveva delle difficoltà a stare dietro all'evocatore, ma voleva anche avvertirlo del fatto che quel luogo era collegato intimamente con l'Armadillo, capace di portare a stretto contatto con la sua essenza. Ma senza Myk era inutile anche solo provare a tradurre.
    Attraversare l'apertura sarebbe stato come venire avvolti da qualcosa di più denso dell'acqua anche se comunque cedevole, fino a raggiungere una sala di pietra in cui spesse tende appese al soffitto coprivano l'area centrale dove forse si trovava un altare e, sopra di esso, una sagoma umanoide raccolta in preghiera. Badassanu nel suo linguaggio cercò di dire che non doveva disturbare le tende in nessun modo o ci potevano essere problemi, ma capirlo era ovviamente complesso.

    Tu non sei uno dei Kijin. La voce veniva dai veli, sembrava quella di un ragazzo giovane. E hai con te una tartaruga. Dopo il tradimento di Saban'na non accettiamo più presenze che non siano garantite dai Kijin. Una lunga pausa. Sei qui per uccidermi? Sei dell'Accademia e vuoi il potere dell'Amato Arumajiro? Occhi carichi di energia scintillarono forte nonostante i tendaggi. O sei qui perché vuoi le ossa dell'ultimo Colosso libero? La stanza iniziò a tremare, mentre da crepe prima invisibili iniziava a scendere una grande quantità di sabbia bianca, forse sotto il controllo di Aladdin stesso! L'Erba ha chiesto all'Accademia di sopprimere l'Amato Arumajiro, per prenderne le ossa e usarle per costruire un'Arma da usare contro quelle di Iwa! Ma non posso sacrificare l'amato Arumajiro e fermerò chiunque lo minacci! Kusa stessa verrà rasa al suolo dai Pakkun e da ciò che vogliono schiacciare! Parte della sabbia si sollevò fino a generare una sorta di figura umanoide priva di testa proprio davanti ai tendaggi, armata con due scimitarre dall'aria affilata [Nota]. Io sono Aladdin, amico dei Kijin liberatori e dell'Amato Arumajiro!
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    6

    Destino

    Il Sensei parlò di Gufi e di Coccodrilli, in qualche modo legati a passate amicizie kiriane o al clan Kaguya, esso stesso di Kiri, ma per quanto fossero proposte valide non mi soddisfacevano appieno: creavano un legame con la Nebbia che il Bersaglio avrebbe trovato sospetto o spiacevole, inoltre rendeva facile giungere a loro per via traverse, interrogando quel Rikimaru o per l'appunto qualche membro del clan delle ossa, senza contare che rivelarsi o almeno fornire sospetti sulla mia identità come Fauno sarebbe stato spiacevole, visto che cominciavo ad accumulare una certa fama in materia. Forse percependo la mia esitazione, o andando più a fondo nelle sue enciclopediche conoscenze, il Sensei però arrivò a proporre qualcosa di diverso e più indiretto, cosa affatto sgradita viste le mie circostanze,

    Saban'na. Ripetei, dietro la maschera. Non ero mai stato nelle terre di Suna ma non avevo, come Yato, grande affetto per i ninja di quella zona eccetto il Kazekage, dato che sia il giovane Chikuma che il Guardiano del Vuoto non avevano certo conquistato il mio rispetto o interesse. Capisco, Suna quindi è un'opzione. Qualcuno tra i rappresentati di quelle specie forse avrebbe rispettato i miei prerequisiti. Dunque dovrò in qualche modo raggiungere il centro di ricerche per trovare Saban'na. Immagino che servirà una lettera di presentazione dell'Hokage. Inutile nascondere il mio scarso entusiasmo nel pronunciare quella frase, ma se non altro era una strada percorribile.

    Poco dopo ottenni le ambite informazioni sul Bersaglio, anche se quantomeno frammentarie e sicuramente incomplete, ma restavano di estrema utilità. I Veleni non sono qualcosa su cui intendo formarmi, preferisco le arti mediche. Anche se a ben pensarci come mai li avevo sempre esclusi dal mio repertorio? Il pensiero cominciava a formarsi ma venne spazzato via subito dopo, e non vi diedi più peso. Quanto al Bersaglio, sapevo ovviamente del suo essere un Jinchuuriki e avevo visto i draghi da lui evocati anche se mai in battaglia, ma il fatto che li considerasse come una famiglia significava anche che potevano essere usati contro di lui, e mandai avidamente a memoria la cosa. Degli altri mi interessava marginalmente ma la maschera avrebbe nascosto il luccichìo interessato nei miei occhi. La ringrazio per queste preziose informazioni. Spero di non dovermi mai trovare contro individui dotati di tanto potere. Risposi con un breve cenno del capo.

    Quando fu il mio turno di fornire informazioni spiegai rapidamente gli eventi di Taki, parlando anche di Benimaru Nikaido e delle sue doti. E' esatto, il guardiano Youshi Tokugawa. Poi mi feci pensoso. Si, non credo sia la persona migliore da coinvolgere, è molto intelligente ma anche lui ha obiettivi precisi e egoistici. Ma penso di sapere a chi potrei rivolgermi. A Kiri ho conosciuto uno shinobi decisamente superiore alla media, che pare vivere in un mondo tutto suo, ben al di sopra delle nostre condizioni. Chiederò a lui, al Primario dell'Ospedale. Probabilmente il Sensei avrebbe pensato che lo avevo preso a modello per quanto riguardava le arti mediche. Quanto alle altre doti che ho notato, che sembrano diverse dalle normali arti ninja, ho osservato un guerriero capace di rendere metallico il suo corpo ma anche tutto ciò che toccava, pur avendo le doti fisiche di un banale bandito e sicuramente non un controllo del chakra che ci si aspetterebbe da una Hijutsu con proprietà simili. Un'altra rendeva impossibile allontanarsi troppo da lei, ma senza alcun fuuinjutsu o simbolo, e infine un guerriero manipolava il fuoco come se danzasse con esso, ma senza emetterlo dal corpo come accade con i Jutsu, lo faceva semplicemente apparire dal nulla. Informazioni che forse in futuro sarebbero state preziose per il Sensei.

    Alle sue ultime richieste invece chinai il capo, congedandomi. Sarà fatto, Asso. E se le conoscenze e il prestigio saranno utili per un Accademico, le assicuro che ogni ricchezza o tesoro sarà invece in mano a Shichifuko. Il colloquio era terminato, dovevo solo allontanarmi da Ame e progettare le mosse successive.
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    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E i capovolgimenti del Fato

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    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    Alla richiesta del Flagello ciò che restava del chakra di NuwaFuji in quel luogo valutò attentamente le sue opzioni, prima di far volare la piuma in una direzione specifica, lungo la quale Jeral avrebbe chiaramente visto una sorta di pozzo luminoso apparire, senza che altri lo vedessero. Non era chiaro se fosse effettivamente un condotto che andasse al di sotto del "non pavimento" in cui erano, o piuttosto un concetto che collegasse quel non-luogo a quello desiderato, ma apparentemente non c'erano ostacoli significativi. Evitato poi lo schiaffo di Enuo, Jeral spese qualche parola nel dileggiarlo, ma senza ottenere grandi reazioni irritate. Un Difetto con il ninnolo di una divinità. Basta veramente poco per montarti la testa. Non sei una minaccia per nessuno, solo una bomba senza controllo. Credi realmente che la forza fisica o il chakra possano offrirti riparo dal Dominio? In tutta risposta Jeral tracciò un Fuuinjutsu sul proprio corpo, cauto nei confronti di chi lo circondava, prima di rivolgersi alle Calamità là presenti.

    Strage aveva annientato il suo avversario e stava rivolgendosi a quello che pareva aver corrotto Atrocità, mentre Carestia aveva appena subito gli effetti del Dominio in prima persona, nonostante gli avvertimenti del Flagello di poco prima sul non essere troppo incauti nell'uso delle tecniche. La Nebbia di Strage aveva funzionato, ma per quale motivo la sua trappola no? Forse Enuo era stato colto di sorpresa o esistevano altri limiti al Dominio? [Nota] Atrocità intanto aveva appena ferito forse mortalmente il suo seguace mentre si guardava intorno esaltata dal Dominio, forse persa per sempre. Avrebbero dovuto fare qualcosa per preservarla, ma a nessuno era importato e ora ne avrebbero pagato le conseguenze, Flagello Incluso.

    Quella donna folle non respirerà abbastanza da pentirsene! Replicò Strage alla provocazione di Jeral, anche se Enuo era il suo bersaglio più prossimo, mentre Carestia, affannato, sembrava quasi avere paura di usare nuovamente le sue tecniche con il clone dello Stregone così vicino. Sicuramente il Buddah punirà le sue azioni...anf...ma non credo di poter agire in prima persona al momento...Amithaba! Le molteplici voci dello stregone li incalzarono: Temo che ormai sia tardi per voi. Con le mani sul rosario il monaco cercava una soluzione, mentre il Flagello finiva per compiere una leggerezza che purtroppo avrebbe pagato. Mia...signora... Gorgogliava intanto Arata, a terra con le mani sul collo.

    Senza curarsi troppo dei Lunari e di Enuo che gli stavano molto vicini, Jeral compose una manciata di sigilli necessari ad avviare la rapida Sostituzione, anche se non così rapidi da risultare impercettibili al di fuori di un atto difensivo. Il Lunare più vicino si avventò su Jeral con un'artigliata sulle mani che gli impedì di concludere la sua tecnica [Ado - Lunare 10] mentre l'altro spalancava la bocca richiamando un attacco di chakra incredibilmente rapido, anche se molto sottile, che avrebbe cercato di trapassare la gamba di Jeral arrivando in obliquo da un punto in alto dietro la sua schiena [Ado - Lunare 11]. Contemporaneamente il tentacolo di Enuo avrebbe cercato nuovamente di colpirlo al volto, sempre con scarsa potenza ma intenti assolutamente oscuri [AdO - Enuo]. E non era tutto, perché dal globo luminoso creato da Atrocità quando erano arrivati in quel non-luogo si generò un fulmine di chakra elettrico che mirava a travolgere in pieno il Flagello [AdO - Atrocità]! La Calamità aveva ormai tradito!

    La situazione sarebbe degenerata molto rapidamente, con Strage che attaccava l'Enuo di Atrocità tagliandogli due tentacoli ma ritrovandosi poi immobile, come strangolato dalla sua stessa nebbia e cercando di liberarsi dalla stretta. Contestualmente Carestia era scattato evitando un attacco del suo clone di Enuo per portarsi fuori dalla trappola e con un Jutsu aveva reso gigantesco il suo rosario, preparandosi a uno scontro in corpo a corpo cui era poco avvezzo, facendo schioccare la sua arma atipica contro i tentacoli del mostro, evitando i Lunari che intanto erano riusciti a ferirlo in più punti. Atrocità diede un violento calcio sulla faccia di Arata mandandolo riverso a terra, forse morto, mentre dal terreno accanto a sé emergeva una sorta di enorme serpente uscito dagli incubi di un folle, con bocche e occhi dove non era previsto che ci fossero, che si sarebbe subito avventato sul Flagello mentre in qualche modo il suo corpo veniva fiaccato dalla mente della donna [Azione 2-3 e Tecnica 1 - Atrocità] e dal contemporaneo respiro dei Lunari che assorbivano il suo chakra [Azione 2-3 - Lunari 10 e 11]. Enuo invece avrebbe nuovamente cercato di avviluppare il suo corpo in una spietata illusione, solo per vederla spezzata in partenza dal sigillo che l'altro aveva appena tracciato [Tecnica Enuo]. Immediatamente dopo un nuovo pericoloso Genjutsu arrivava contro di lui da parte di Atrocità [Tecnica 2 - Atrocità], cui avrebbe fatto seguito il tentativo di Enuo di colpirlo altre due volte con i tentacoli, sempre nel tentativo di applicare il Dominio ai suoi Fuuinjutsu [Azione 2-3 - Enuo], che sarebbero stati seguiti da due attacchi illusori se l'effetto dell'illusione della donna fosse stato posto in essere.

    SE fosse riuscito, dopo essersi difeso, a entrare nel pozzo, avrebbe percepito nuovamente un senso di smottamento dell'intero corpo, come una vertigine pulsante di breve e intensa durata, arrivando poi al buio per un istante che immediatamente dopo divenne una sorta di corridoio ingombro di carne viva e pulsante. Se la manifestazione della mente come labirinto persisteva, allora Jeral adesso era all'interno senza alcuna traccia delle Calamità o dei Lunari...mentre Enuo era ovunque intorno a lui. Ma poteva sconfiggere Enuo da solo, quando il Dominio assicurava una netta superiorità allo Stregone?

    Da un cumulo di carne vicino emerse il volto deforme dello Stregone che lo canzonava. Molto abile, senza dubbio, ma cosa speri di ottenere? Prego, vieni pure verso il centro, se è quello che desideri, ma tutto questo presto sarò io. E non sarai altro che una mosca da digerire. Sarebbe rientrato nella carne pulsante, senza che il labirinto che era la mente del Kappa si opponesse. L'intero fatto di aver convertito una creatura in un luogo era assurdo abbastanza da abbandonare l'idea di trovare un senso a ciò che si percepiva con occhi e orecchie, e se avesse proseguito lungo la strada ben presto Jeral si sarebbe trovato in una sala molto ampia, forse duecento o più metri di raggio, quasi interamente invasa dalla carne di Enuo. Sopra di loro poteva vedere in lontananza delle esplosioni e raggi luminosi, dove forse si trovavano, separati anche se visibili, le Calamità e i Lunari. Sotto di sè, nonostante il pavimento solido, al contempo poteva scrutare il Kappa dall'alto, remoto come lo aveva visto molti anni prima. Un nucleo abietto di tentacoli orribili si aggrovigliavano intorno a una figura umanoide di cui nulla era visibile, tentacoli diversi da quelli di Enuo e costellati di denti affilati come lo erano quelli del Kappa che vedeva sotto di sé. E davanti a esso Enuo attendeva, con il bastone in mano, tronfio.

    Sei qui per arrenderti? Spero non oserai realmente opporti a me con le tue deboli forze. Vicino a lui nessun Lunare, ma due schiavi con gli occhi violacei e accesi di energia, indubitabilmente sotto il suo controllo. Quante energie aveva ancora Jeral? Quanto a lungo poteva ancora usare il Loto e, soprattutto, aveva un modo per superare lo Stregone?



    Il Fauno e il Demonio
    La mia tecnica, spinta dall'odio profondo e canalizzato secondo gli insegnamenti del Maestro esplose perfino oltre le mie intenzioni mentre Jushiro si accendeva di una luce intensa e pericolosa, influenzando il Mokuton fino a farlo distaccare da me e crescere a dismisura, fino a creare un imponente reticolo di rami e radici ormai totalmente al di fuori dal mio controllo. Cosa succede? Jushiro! Il legno ci separò, come controllato dalla luce del ragazzo, ma senza danneggiare nessuno dei tre, anzi annientando gli insetti e cambiando radicalmente la situazione, dato che un ruggito poderoso annunciò la nascita di una sorta di drago deforme, nato dalla combinazione del mio Jutsu e del potere di Jushiro. Ancora sconvolto, diedi la priorità a comprendere le condizioni del ragazzo che a contatto diretto col legno sembrava essere l'origine del mostro, mentre il demonietto gongolava poco distante, tentatore come in precedenza, e la donna Utakata mi intimava di disattivare il jutsu parlando di copertura saltata...come se le esplosioni e l'assalto del nemico non fossero già prove sufficienti dell'essere stati scoperti.

    JUSHIRO! Mi avvicinai a lui, ancora nella bolla ma avvolto dai rami, ignorando la donna, ma non senza notare che rovi strazianti avevano catturato l'uomo che combatteva con Hisae fino a poco prima. Incendio... Mormorai, ripetendo le sue parole, a malapena udibili in quel baccano. Silenzio, demonio. Intimai. Ci sono altre priorità. Respiravo a fatica, provato non solo dalla carenza di chakra ma soprattutto dallo sforzo mentale dopo una simile applicazione dell'odio, ma Jushiro, collegato alla creatura, doveva essere preservato: abbandonarlo in quel momento, seppur ragionevole e scusabile, mi avrebbe privato di garanzie sulla mia sicurezza sia ad Ame che tra gli Accademici. E avrebbe reso tutta quella faccenda una intollerabile perdita di tempo e risorse.

    Il mostro aveva attaccato il nemico e non noi, anche se non avevo idea di quale fosse stato il destino di Kinemon e francamente non mi interessava approfondirlo. Con le tempie che martellavano pulsando il sangue cercai di attingere al mio addestramento con il Maestro per respirare a fondo anche in quella situazione di crisi e comprendere cosa era successo. Non avevo memoria degli eventi della Colonna Evanescente, che avrei riappreso solo in seguito leggendo i miei scritti e rapporti, anche se scevri delle implicazioni emotive, quindi non potevo collegare la nascita di quell'abominio alle orride mutazioni indotte dal Kappa, tuttavia sapevo che quell'essere era nato dal mio odio, dal mio chakra, dal potere di Jushiro e verosimilmente dalla sua paura e disperazione. E forse dal dolore. Il demonio sembrava sottintendere che la bestia si sarebbe ben presto rivoltata contro di noi e che forse il contatto con Jushiro avrebbe indebolito il ragazzo, cosa realistica, ma non potevo nemmeno tagliargli un braccio e scappare via: come potevamo combattere una bestia del genere? Le parole della creatura miravano a farmi pressione e accettare il patto, perchè probabilmente esisteva un'alternativa.

    Se solo avessi saputo meglio cos'era Jushiro e da dove arrivavano i suoi poteri...ma non era il tempo dei "se" e dei "ma". Feci un respiro profondo, allungando una mano verso il ragazzo, che era pur nella mia stessa bolla anche se privo di sensi e in continuità con l'Aberrazione. Jushiro...svegliati. Applicai al suo corpo uno dei jutsu più basilari ed efficaci nel controllare lo shock legato al dolore e alla sofferenza: un banale genjutsu analgesico che permetteva di ignorare gran parte delle ferite [Tecnica 1]...e quindi, mentre l'acqua intorno a noi bolliva, mi proiettai nella mente del ragazzo con l'Interrogazione Mentale, pur consapevole dei rischi per la mia memoria, ma lo spazio psichico avrebbe dato a entrambi la possibilità di ragionare [Tecnica 2].

    Come in precedenza avrei affrontato la tela in via di definizione del mio giovane protetto, respirando profondamente in quella calma apparente che esisteva solo nello spazio di un pensiero. Dovevo prestare la massima attenzione alle mie parole. Jushiro, sei stato molto bravo e ci hai aiutato, ma ora il dolore è sparito, il tuo corpo non lo prova più e puoi riprenderti. Nessuna domanda. Esattamente come la prima volta che ti sei svegliato. Dobbiamo ancora fare qualcosa e stavolta sei tu a poter aiutare me. Era un bambino dalla mente semplice, ma aveva sicuramente il concetto della riconoscenza, e poter fare qualcosa per Bokushin, che faceva tanto per lui, sicuramente rientrava tra i suoi desideri. Il drago che hai creato è molto bello. Mentii. Ma potrebbe essere stancante per te. Dovresti separarlo dal corpo, perché lui è parte del mio e del tuo potere e puoi controllarlo, con il mio aiuto puoi fare qualunque cosa. Come quando camminavi con l'esoscheletro di legno che ho fatto per aiutarti. Sembrava passata un'eternità ma era avvenuto pochissimo tempo prima in realtà.

    Muovilo come ti muovevi quella volta...devi usarlo per punire chi ha causato dolore, il dolore che ho fatto passare. Sai cos'è una punizione? Prima domanda, la domanda alla quale trasmisi volutamente un ricordo del passato, la memoria di quando avevo ucciso uno dei tre rapitori di bambini nell'arcipelago di Kiri. L'uomo usava i poveretti per raccogliere frutti che rendevano rapidamente anziani...ed era stato punito per le sue malefatte. Ora qualcuno merita di essere punito, e il tuo drago è un buon metodo. Punisci l'uomo cattivo che muoveva gli insetti, quello che il drago ha attaccato. Poi... sono sicuro che senti anche tu l'acqua che diventa calda. Sta arrivando qualcuno o qualcosa che vuole farci del male...fai in modo che il drago lanci me, te e la donna delle bolle lontano, verso la valle del fiume, e staccati da lui. Fai in modo che punisca anche chi sta portando il calore! Il piano era che la Utakata in volo ci supportasse per impedirci di finire spiaccicati, mentre il drago lasciato indietro avrebbe preso tempo contro il pericolo in arrivo di cui parlava anche il demonietto.

    Non credo tu sappia come staccarti dal drago, ma ne sei sicuramente capace perché con me puoi fare tutto. Abbiamo fatto un sacco di cose noi due, e questa è solo un'altra. E so come spiegarti il distacco, come applicarlo. Riesci a capire come separarti? Il ricordo che avrei trasmesso con la domanda era quello dell'addio a Kairi quando era partita dal villaggio, quando le avevo consegnato un manufatto di legno (che celava un tracciatore, ma dettagli) che avevo generato dal mio corpo. Il ricordo conteneva tanto le emozioni necessarie a comprendere il distacco (per quanto per me Kairi fosse solo uno strumento) quanto l'atto stesso di separare un costrutto di legno dal corpo lasciandolo comunque integro. Il potere di Jushiro, auspicavo, avrebbe fatto il resto. In qualche modo la comparsa dell'aberrazione aveva calmato il fuoco del mio Odio per quella situazione, ma l'emozione restava e acuiva i miei sensi e il mio giudizio: dovevamo sopravvivere e farla pagare cara a chi ci aveva messo in quella situazione.

    SE fosse riuscito nel piano e nel controllo dell'Aberrazione, una volta in volo avrei stretto Jushiro a me così che la Utakata dovesse salvare entrambi (non mi fidavo affatto di lei), sperando che il drago guadagnasse tempo per noi, anche se la sua vita fosse stata limitata a pochi minuti. Se invece qualcosa fosse andato storto, avrei infine ceduto, chiedendo al demone di portare me e Jushiro a Kiri, ovviamente senza nessun altro. Naturalmente appena Jushiro avesse ripreso i sensi gli avrei anche fornito il tonico che non ero riuscito a dare in precedenza.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    11,5/75
    Vitalità
    10.5/14.5
    Slot Azione





    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. P



    Note

  12. .

    5

    Futuro

    Quello dell'Asso divenne rapidamente un insegnamento del Sensei, che accolsi avidamente come spesso capitava con le sue sagge parole. Il Sensei era chiaro nelle spiegazioni, preciso e ordinato, con un occhio di riguardo a ciò che era importante. Diverso dal meccanico eppur efficace metodo del Maestro, sensazionalmente migliore delle inutili critiche dell'Hokage e in certi versi complementare al criptico ma accurato sapere di Fudoh-san. Non riesco a immaginarvi come una palla al piede, ma certamente conosco la sensazione. Dunque anche lui era stato debole e impotente prima di arrivare, nonostante le frustrazioni, alle vette del potere che al momento solcava. E vi ringrazio per la lezione. Annuii, rispettoso, ma la lezione non era certo terminata, visto che per la prima volta da quando lo vedevo, il Sensei spese delle parole per elogiare l'attività di gruppo, lasciandomi interdetto. Fino ad allora i suoi insegnamenti e addestramenti miravano a raggiungere il massimo potenziale da soli, ma era la prima volta in cui, parlando di minacce oltre le capacità del singolo, suggeriva di ricorrere a una squadra.

    Ma come potevo io, contro il Bersaglio, riunire una squadra? Troppi rischi di fuga di notizie. Troppe piste da bruciare. Troppe tracce lasciate. Era impossibile...ma se per abbattere qualcuno che sfida gli dei volevo avere una possibilità, forse avrei dovuto iniziare a ragionare in termini differenti. Rammento gli eventi della Colonna Inesistente. E rimpiango amaramente la mia impreparazione. Scossi il capo. Sensei...conoscete forse delle creature da richiamo a cui potrei legarmi? L'ideale sarebbe se fossero muti...o comunque con un codice d'onore o caratteristiche da mercenario. Qualcuno che anche se interrogato non possa materialmente tradire la mia identità. Era la prima volta che pensavo di ottenere un supporto, fino a quel momento avevo ritenuto troppo rischioso condividere la Missione. O qualcuno che sia facilmente manipolabile, se non altro. E avuta la risposta, o almeno qualche suggerimento, mi concentrai sulle sue parole: non serviva essere più forti del bersaglio, o almeno non necessariamente. Bisognava conoscere il suo punto debole. Dovevo in qualche modo avvicinarmi a Raizen, se volevo avere una chance, ma caratterialmente eravamo fin troppo incompatibili.

    L'amministratore di Oto...dovrei forse contattarlo per chiedergli di allenarmi? Borbottai sovrappensiero, ma quello non voleva essere un insulto al Sensei naturalmente. Non che io intenda sostituirvi, ovviamente, ma se persino voi lo rispettate, forse potrei apprendere qualcosa da lui. Se con Raizen ero incompatibile, con Febh saremmo stati a universi di distanza, quindi non era nemmeno pensabile come cosa, ma ancora non lo sapevo. Inoltre il fato probabilmente ci avrebbe sempre impedito di incontrarci. Cosa sapete delle arti e delle conoscenze di quelle persone? Se avete combattuto al loro fianco avrete pur visto qualcosa...magari tra le loro capacità c'è qualcosa che può ispirarmi. In realtà volevo sapere solo del Bersaglio, ma nascosi quella necessità nel mucchio dei vari combattenti cui il Sensei era legato.

    Quando arrivammo a parlare di Iwa ascoltai con la massima attenzione, mandando a memoria nomi e dettagli. Maya...Orihara? Curiosa omonimia. Dissi. Immagino che l'Asso sappia della volatile situazione a Taki...due fazioni si contendono il potere e una di queste è guidata da una donna che ha un seguito di persone con capacità molto diverse dalle normali Hijutsu e Kekkei Genkai...non sono particolarmente abili come ninja ma indubbiamente molto potenti. E quella donna si chiama appunto Maya Orihara. Da quel poco che ho sentito...ha capelli neri e lunghi. Attesi un riscontro, prima di proseguire. I più abili tra i suoi sottoposti sono i Cavalieri. Non so quanti sono, ma uno, quello Dorato, si chiama Benimaru Nikaido e brandisce una delle Spade Leggendarie di Kiri: Ago. Di particolare interesse per un Tokugawa guardiano della Nebbia che Minarai conosce molto bene. Ma non credo abbia nulla a che vedere con la sua omonima...terrò a mente questa Chuyu, tuttavia. Conclusi, chiedendomi però se c'era altro a cui prestare attenzione.

    Mi misi a completa disposizione per quanto riguardava la missione con la donna dei Fiori, per quanto la ritenessi sostanzialmente una iettatrice, ma l'altra proposta del Sensei, che certo aveva le mani in pasta in numerosi ambiti, mi lasciò stupito per le informazioni che ricalcavano quel poco che avevamo sentito da NuwaFuji molti anni prima. Ricordo che aveva parlato di una qualche Isola del Cerchio, che tuttavia non esiste sulle mappe. Proverò a cercare qualcosa al riguardo negli annali. Mi sembra una questione degna di rilevanza. Commentai. E sarete ovviamente il primo a venire informato di qualunque mia scoperta.

  13. .

    4

    Iwa

    Naturalmente. Replicai alle sue rassicurazioni, della cui validità tuttavia ero cautamente certo sin dall'inizio: non avrebbe bruciato il Fauno se non fosse stato per un vantaggio immediato e significativo. L'Obiettivo viene prima di tutto, come è logico che sia. Alla fin fine aveva ragione, dopotutto a ruoli inversi avrei detto le medesime cose. Alla sua proposta di affiancarmi a Yuri per una eventuale interazione ufficiale invece sospirai dietro la maschera. Il Fauno francamente ne avrebbe abbastanza di quella donna, dato che ogni coinvolgimento finisce per passare per qualche complicazione. Scossi il capo. Ma suppongo che con Shichifuko possa collaborare con lei per la prima volta, con diverso karma. Concessi.

    Il racconto sugli eventi del Dio Assassino mi lasciò perplesso e inquieto: il Bersaglio era avvezzo a eventi di entità assai superiore a quella che potevo generare io, il semplice concetto di pericolo era completamente fuori scala rispetto a me! Frustrato non risposi immediatamente, stringendo i pugni per l'irritazione, salvo poi commentare: Dunque avete annientato una divinità...mi chiedo se esistano pericoli che possiate realmente considerare tali, al vostro livello. Inutile cercare di nascondere l'invidia e l'irritazione che scaturivano dal paragone costante. Ho sentito parlare dell'amministratore di Oto ma non lo ho mai incontrato. E dai racconti, forse questo è stato un bene. Ma se il Sensei sapeva del punto debole del Dominio, allora anche il Bersaglio lo sapeva e questo rendeva il Dominio inutile per i miei scopi, a meno di isolarlo in qualche modo. Avrei dovuto occuparmi di Youkai e di chi aveva sempre attorno.

    Il Sensei però prese un poco a divagare, ma come spesso accadeva le sue parole non erano affatto casuali ma puntavano a qualcosa di specifico e diretto: le Armi di Iwa e la loro origine, perlomeno per quanto riguardava il territorio in cui erano state assemblate e i discendenti di coloro che le avevano costruite: i clan mafiosi della Capitale di Iwa. Kani, Kiku, Kusa. Capisco. Presi mentalmente nota. Approfondire sarebbe sicuramente utile per un qualunque accademico in cerca di riconoscimento. Vi ringrazio di aver condiviso queste informazioni. E poi chiesi ulteriori dettagli. Esiste un punto di riferimento da cui suggerireste di iniziare? O personalità di spicco da cui guardarsi?

    Quando tornammo sull'argomento alla mano invece scossi il capo. Non sono stati osservati effetti visibili, ma di fatto non hanno attivato il loro dominio dell'Equilibrio davanti al Fauno. Mi chiedo se in qualche modo arricchire il chakra di chi usa quel potere possa essere un deterrente o una sorta di veleno...ma immagino che solo il tempo ce lo dirà. Conclusi, laconico, mentre la chiacchierata si avviava alla conclusione. Esiste qualcosa per cui posso esservi utile? Anche in funzione della proprietaria della Lacrima d'Argento?

  14. .

    Lime Armoniche

    12

    [Raizen e Hitomi]
    Non è solo questione di buon senso, sono proprio le indicazioni per tutto il clan. Dovrebbe essere vietato farlo, o sanzionato pesantemente visto che mette in pericolo il segreto! Replicò Hitomi, seguendo il ragionamento di Raizen, mentre accolse con seria attenzione la faccenda di Seishinno. Quanto al progetto Y, Hitomi ne sapeva quanto lui quindi si limitò a scuotere il capo alla domanda su cosa potesse capitare se i consiglieri non venivano in qualche modo assecondati.

    Goro non ebbe altrettanta fortuna, non potendo certo addurre il silenzio quale risposta alle inquisizioni dell'Hokage. Io...beh, ci siamo riusciti...Hojo-sama coi suoi simulacri d'inchiostro e siamo abbastanza nel Clan Proibito! Non si è accorta di nulla...o si è accorta ma ci lascia fare perché pensa di essere inattaccabile. Non lo so...io sono un pesce piccolo! Aggiunse con una nota di disperazione nel tono davanti allo sguardo mesto e implacabile dell'Hokage.

    [Raizen, Hikihime e Fujiko]
    Ne ho la certezza perché se fosse nel Concordato, non potrebbe fare nulla di quello che hai detto. Nessun guadagno o vantaggio, ricordi? Disse la donna con sufficienza. Inoltre c'è una lista nella sala dove si trova Shika, che si aggiorna man mano e sono sicura di non aver visto il suo nome. Spiegò, facendo spallucce. Il Concordato nasceva come un complesso Fuuinjutsu ma nella sua forma pre-attivazione era un lungo e complesso rotolo con simboli e istruzioni che, ora che era attivo, fungeva da elenco dei partecipanti, cosa che spiegò al Kage.

    Poco distante, durante la profonda introspezione per mettersi in contatto con Seishinno, Raizen condivise le sue preoccupazioni con il drago che lo accompagnava, che tuttavia assicurò che avrebbe fornito tutto il supporto possibile. Dopo essersi assicurato una sorta di catena di sicurezza grazie alla mente della volpe che condivideva la sua coscienza, il Kage pronunciò quelle che pensava fossero le parole chiave per sfruttare ciò che Seishinno aveva in serbo e che in qualche modo non sembrava essere stato previsto dalla figura che, convinta di non essere vista, guidava le sue azioni all'interno di quel viaggio mentale. Guardiano, percepisco un mutamento...qualcosa che sta emergendo. Sibilò Hikihime, abile mentalista, mentre il grassoccio capoclan sorrideva, prendendo un fazzoletto dalla tasca e umettando la fronte sudata. Ma certamente, Raizen. Alla prossima. La sagoma femminile appena percepibile (se non fosse stato per Hikihime sarebbe stato impossibile accorgersi della sua presenza) tese le mani verso lo Yamanka come a volerne tirare le redini, sconcertata per quelle azioni fuori dal suo controllo, ma improvvisamente Seishinno esplose in una tempesta di fiori e petali che spazzò via ogni percezione di Raizen e di Hikihime, oltre a travolgere la misteriosa manipolatrice.

    Quando una frazione di secondo dopo l'Hokage ebbe nuovamente coscienza, con il vero corpo imbambolato all'esterno, si trovava in un'ampia radura circondata da alte montagne, con un gran numero di orchidee che crescevano libere nell'erba, nonostante non fosse affatto l'habitat adeguato per quelle piante, rendendo l'intera scena piuttosto onirica. Nessuna traccia di Seishinno, mentre Hikihime si concentrava e aiutava Raizen nel rendersi conto della situazione. Ci sono due menti qui...nessuna traccia di quella di Seishinno-san, tuttavia. Una delle due menti è...ovattata. Sottomessa all'altra. Venne interrotta da una voce femminile calda e un pò scherzosa: la voce di Seira Yamanaka. Un drago mentalista! Siete pieno di sorprese, Hokage-san. La voce proveniva da un punto alle sue spalle, ma essendo quello un luogo della mente era probabile che si trattasse più di una scelta deliberatamente teatrale che un'effettivo tentativo di coglierlo di sorpresa, e infatti voltandosi avrebbe visto l'anziana capoclan che usciva da un cespuglio di orchidee di innumerevoli colori (e contando che quel fiore non faceva cespugli, ovviamente l'intera scena aveva qualcosa di assurdo), completamente nuda e apparentemente del tutto a suo agio con il suo corpo, nonostante l'età avanzata. Sono lieta che tu sia arrivato qui. Non avevo molte speranze ma ho provato il tutto per tutto.

    Se fosse stato fatto qualche appunto sul suo aspetto avrebbe fatto spallucce. Non ho nulla da nascondere e ho sempre amato la libertà. Non ti affannare a cercare di influenzare il paesaggio, ho decenni di esperienza nell'avere questa immagine di me e di questo ambiente, non lo modificherai. Anche la volpe è là oltre la montagna a riposare...non c'è alcun intento ostile in me quindi non reagirà. Avrebbe sorriso, avvicinandosi al Kage con aria rilassata, camminando aggraziata nonostante le forme ormai cadenti, con una dignità e un portamento che quasi facevano dimenticare la sua nudità. Se sei qui allora sai che siamo in pericolo. E devi uccidermi appena ne avrai l'occasione...quella con cui parli è l'ultima parte di me a essere ancora me. Mikumo Kushinada, la Speranza di Hayate, ha preso possesso del mio corpo. E le sue intenzioni sono tutt'altro che benevole. Ma accomodati...gradisci del the, caro? Posso procurare anche un buon liquore. Spiegò indicando un tavolino apparso dal nulle e costituito da eleganti rami eburnei pieni di fiori. Ho sempre amato le orchidee, sono il mio fiore preferito. Ma sediamoci...c'è molto di cui parlare e non passeranno che pochi secondi all'esterno. Anche Hikihime avrebbe detto di non percepire intenti ostili, ma restava comunque la questione della seconda mente là presente e sottomessa. Che fosse tutto un trucco?

    La donna avrebbe comunque preso posto anche se Raizen fosse rimasto in piedi, rispondendo laconicamente a qualsivoglia sua domanda. Penso sia meglio spiegarti tutto dall'inizio, e poi potrai chiedermi ciò che desideri. Avrebbe fatto comparire come dal nulla bevande e stuzzichini, rinfrancanti e gradevoli per quanto solo mentali, mentre univa le mani e spiegava l'accaduto. Diversi giorni fa un gruppo di Hayate ha catturato due membri del clan Yamanaka in missione...e incidentalmente ha scoperto del Concordato. I due Yamanaka infatti erano Shion e Michiko Uzumaki in realtà. Loro due e il loro figlio Yamato sono sotto Concordato nel nostro clan...immagino che tu ora sappia di cosa sto parlando, ne percepisco un'eco nella tua mente anche se per via del drago non posso leggerla direttamente. Avrebbe fatto spallucce, con gli anziani seni al vento, anche se quelle parole nascondevano qualcosa di tremendo: senza Hikihime la sua mente sarebbe stata capace di leggere quella di Raizen come un libro aperto. Se non altro risparmieremo tempo. Seguendo quanto hanno ottenuto dai due, tre Hayate si sono infiltrati a Konoha cercando un modo per indagare il Concordato. Seishinno però li ha percepiti durante un esercizio da Sensitivo mentre si recavano a casa di Shion e Michiko, non riconoscendo le tracce di chakra è andato a vedere chi fossero...e ha scoperto che erano Hayate. Anche io ero presente, oltre a Sando Yamanaka, anche lui un Uzumaki, e a Yamato, ma prima di dare l'allarme la situazione è degenerata in uno scontro. Abbiamo ucciso due dei tre Hayate...ma uno era una donna. Attese la reazione di Raizen, ma era pienamente consapevole che lui sapesse cosa significava. Non una donna qualunque ma la Speranza. Nel momento in cui è caduta la sua anima si è infilata nel mio corpo. Tacque, rattristata mentre le orchidee multicolore tutto intorno diventavano di un blu spento.

    Sono anziana, mio caro Raizen, ma la mia mente è tra le più potenti di Konoha...posso soggiogare decine di avversari contemporaneamente e una volta conquistai un'intera roccaforte da sola, durante la Guerra Cremisi. Lo fissò. La mia mente è anche più potente di quella della maledetta Mikumo Kushinada, nonostante i suoi anni di esperienza è una mentalista e una combattente mediocre. Ma la sua anima...la sua anima ha qualcosa di soverchiante...è come se fosse una montagna invalicabile, traboccante di karma e autorità. Mi ha semplicemente schiacciato, non ho potuto fare nulla per fermarla, non era una questione di volontà, meditazione o autocontrollo. Era come voler fermare una cascata lanciandoci contro un granello di sabbia. Scosse il capo. Prendendo il mio corpo ha anche ottenuto tutte le mie capacità, e ha immediatamente soggiogato Seishinno e Sando, minacciando poi Yamato con la vita dei suoi genitori. Io nel frattempo non potevo oppormi e sentivo che mi stava facendo svanire inesorabilmente...quindi sono ricorsa a qualcosa di diverso: ho chiuso parte della mia mente in un bozzolo con l'autoipnosi, lasciando una serie di suggestioni abbastanza subdole da impedirle di accorgersene. Aggiunse, senza entrare troppo nei dettagli del complesso trucco mentale. Ricordi volutamente in evidenza, suggerimenti su cosa fare, idee che fingevo di aver cercato di cancellare, tutto per modificare leggermente il suo piano in modo da aumentare le mie possibilità di vendicarmi e salvare tutti. Complicarle la vita e lasciare tracce. I fiori erano tornati ai variopinti colori. Il trucco più importante di tutti, caro, era un comando ipnotico che facesse trasmettere la mia mente residua dentro chiunque avesse soggiogato, sperando che qualcuno la scoprisse con l'Interrogazione Mentale, usando la parola chiave che avevo preparato. Si trattava di tecniche ipnotiche estremamente avanzate, per quanto cariche di speranza visto che non c'erano certezze...ma evidentemente Seira non aveva avuto altra scelta. Io stessa non saprei fare qualcosa del genere, sono molto colpita da questa umana. Avrebbe commentato Hikihime, ammirata.

    Per un caso fortuito la persona che lei ha provato a soggiogare, anche se per via indiretta, sei stato tu. E questo sarà la sua rovina. Avrebbe detto sorridendo, mentre le orchidee diventavano scarlatte e lucenti come sangue fresco. Ha mandato una parte maggiore della sua coscienza in Seishinno in modo che poi lui la impiantasse in te...e io la ho seguita. Sbuffò. Il mio povero ragazzo normalmente sarebbe in grado di resistere al mio controllo mentale, dopotutto mi ha sconfitto per diventare capoclan, ma la Speranza lo sta drogando pesantemente per limitare le sue capacità di reazione. Con gli ordini subliminali che avevo preparato ho fatto in modo che Seishinno dicesse la parola chiave necessaria a liberarmi dal mio bozzolo mentale, e poi la hai pronunciata. Annuì, alzando una mano e mostrando nel centro della radura una sorta di enorme orchidea che teneva stretta tra le foglie una donna dall'aspetto indistinguibile, ferita in più punti e totalmente sottomessa. La stronza, perdonami i termini, caro, ha inviato solo un pezzetto della sua mente qui, non la sua anima...forse perché non può farlo. Ma anche se sono solo un piccolo frammento della mia coscienza originale, in quanto a controllo mentale sono infinitamente superiore a lei. Appena libera la ho schiacciata come un verme. Non ci sono molti ricordi utili da strapparle né punti deboli di rilievo, ma almeno so il suo piano attuale e chi sono i suoi complici qui a Konoha. Almeno fino al momento in cui ha fatto impiantare la coscienza di Seishinno in te.

    Lasciò un pò di tempo a Raizen e Hikihime per assimilare la questione, mentre il drago in qualche modo confermava che la figura imprigionata era appena un frammento di coscienza, totalmente esposto e leggibile anche senza Interrogazione...e che in qualche modo si identificava come Hayate, anche se non restava molto altro. Sorseggiando il suo the verde, l'anziana ignuda avrebbe ripreso la parola. Immagino tu abbia molte domande, ma devo fare una premessa. Io non sono una cara nonnina con un passato eroico. Ho le mani più sporche di quanto tu immagini, e dato che sono sostanzialmente morta non credo sia più necessario tenere troppi segreti. Quando finirà il chakra che mi mantiene la mia mente sparirà, ma penso di avere ancora qualche ora. Spiegò. Partiamo dalle basi: tu non mi piaci, caro. Non ho grande fiducia nel tuo ruolo come Hokage e non hai mai avuto il mio sostegno. Nella Radice, di cui immagino tu sappia qualcosa ormai, io sono sempre stata una delle tue più ferme oppositrici. Per questo ho creato il Progetto Y, anni fa. Per essere pronti a supportare un Kage ritenuto inadatto per migliorarlo, o sostituirlo. Bevve un sorso. Siamo alleati per il bene di Konoha, ma per il resto puoi tranquillamente considerarmi un avversario politico. Uno di quelli cattivi, caro. Era comparso un piattino con dei biscotti dall'aria deliziosa. Un biscotto, caro? Sono buoni caldi.

    E per questo motivo non ti dirò nulla sulla Radice o sulle sue attività, se non nella misura in cui è utile a risolvere il problema della Speranza di Hayate. Lei vuole il tuo sangue per poter disattivare il Concordato e portarselo via per studiarlo. In realtà Raizen avrebbe avuto quelle stesse informazioni poco tempo dopo, ricevendo solo conferme in ogni caso, quindi non c'è motivo di ripeterle in questa sede. Quando Kushinada prende il controllo di un corpo troppo in fretta, spesso ha minore precisione nella sua gestione, per questo rimane sempre una combattente mediocre, ma nel mio caso specifico credo possa usare le mie tecniche Yamanaka senza problemi, e anche parte delle mie esperienze come mentalista, ma sarà debole in uno scontro fisico, e ne è consapevole, quindi si sarà preparata. Spiegò con un'occhiata tagliente, mentre passava una mano tra i capelli ricci e grigi, folti nonostante l'età. Approfittando della sua ingenuità, prima che mi trasferisse, ho influenzato parte delle sue azioni. Il suo scopo era farti scoprire del Concordato da solo, e attirarti verso Shika con ogni mezzo, stimolando la tua curiosità ma tacendo la questione del sangue.

    Bevve un nuovo sorso di the. La ho guidata io a elaborare un piano, senza che se ne accorgesse. Tramite le mie memorie ha saputo della vera identità di Youkai...in origine era Yuuki Uzumaki, uno dei membri del Progetto Y che abbiamo formato. Io e Mineru, la capoclan Uzumaki abbiamo scoperto appena è arrivato a Konoha la sua identità, ma abbiamo deciso di tenerla segreta: ti stava vicino ed era in una posizione ideale, pronto a essere attivato quando fosse stato utile o adatto. Disse con freddo cinismo utilitaristico. Quindi ha ideato, inconsapevole del mio aiuto, l'idea di far rapire Youkai da un Uzumaki, attirandovi nel quartiere Yamanaka. Yamato era stato obbligato a unirsi ad Hayate in cambio della vita dei suoi genitori...è sempre stato un debole sentimentale...e su indicazione della Speranza ha rapito Youkai, mentre Sando sotto il controllo della Speranza ha fatto in modo che Hojo lo cercasse con qualche fandonia. Dovevamo creare rumore e fin troppe piste, così che tu arrivassi a voler sapere sempre di più, come sei solito fare, fino ad arrivare a Shika. C'erano sicuramente metodi più semplici, ma con la mia influenza ho guidato la Speranza su questo campo minato, per lei, senza che se ne accorgesse, rendendo più evidenti alcuni miei ricordi invece che altri come ti ho detto. Avrebbe poi lasciato che fosse Raizen a cercare di riunire i tasselli, ora che aveva quell'informazione, e cercare di capire quale fosse il piano della Speranza.

    Inoltre lei ha anche scoperto qualcosa che mi ha stupito...il Concordato ha una falla, oltre a quella dell'Hokage. Si entra nel Concordato con il proprio nome e non è possibile fornire false identità. Ma gli Hayate hanno qualcosa di speciale...quella loro tiritera del "io sono Hayate" non è uno slogan. E' reale e concreto, persino più forte del Concordato...è certezza assoluta di essere un unica identità chiamata Hayate...quindi possono essere sotto Concordato senza seguirne tutti i dettami. Entro certi limiti, che tuttavia non ho potuto sondare, possono usarlo a loro vantaggio. Yamato, Sando e i genitori di Yamato, che sono stati soggiogati a loro volta e costretti a unirsi alla setta. Disse con tono serio, mentre i fiori si facevano più cupi nel colore rosso. Le ho dato l'idea del profumo così che fosse coinvolto il clan Inuzuka, per potervi portare più facilmente nel nostro quartiere. L'ultimo elemento che sono riuscita a influenzare è stato l'aspetto preso dalla Speranza sotto Henge quando ha portato la frase di attivazione a Youkai...le ho suggerito io di usare il giovane Yato Senju, facendole vedere ricordi sul legame che esiste tra voi e le sue visite in amministrazione. Sorrise, incrociando le braccia davanti al seno scoperto. Anche Yato Senju è un membro del progetto Y. Anche se come per Yuuki potrebbe esserci stato qualche intoppo nel suo addestramento, non attende altro che le giuste frasi per essere attivato. Per nulla al mondo Seira avrebbe rivelato il nome del terzo elemento del progetto. Ho pensato che esiste per aiutare l'Hokage, quindi ho fatto in modo che la Speranza lo coinvolgesse. Ma al momento il terzo elemento non è importante, e non rovinerò il lavoro di una vita. A parte questo, c'è qualche altra cosa che vuoi chiedermi?

    [Youkai e gli Uzumaki]
    Ti hanno addestrato nella disciplina, nella sopravvivenza, nell'assassinio e non sappiamo cos'altro. Quando ti abbiamo ripresa con noi per tenere buona la capoclan abbiamo proseguito con le arti del clan, la diplomazia e le arti ninja, oltre a rafforzare la fedeltà a Konoha, che era comunque ovvia visto il Concordato. Spiegò Hojo mentre si muovevano. Eri particolarmente abile nel far quadrare i conti e i bilanci, oltre che nel reagire ad attacchi a sorpresa. Quando sei sparita stavi per iniziare il tuo addestramento nella stessa Hijutsu dell'inchiostro di tuo padre. Ma alla fine l'intervento del mondo dei morti aveva cambiato il destino di Yuuki, fino ad avere Youkai e il suo controllo dell'anima. Noi abbiamo riferito di averti dato dei comandi ipnotici per attivare capacità latenti, ma non lo abbiamo fatto, abbiamo mentito. Non sappiamo quanti e quali ne hanno applicato prima che ti liberassimo, però. Mormorò, rattristato. Eri così brava a far di conto...e ora... Nuovamente si riferiva ai disastrosi risultati accademici di Youkai nei test scritti.

    [Riunione]
    Dopo la confessione data da Yamato sotto pressione, i ninja presenti comunque non sembravano affatto persuasi, tanto che Hikaru si fece avanti su indicazione dell'Hokage, lasciando che Youkai mediasse la discussione. Yamato sudava freddo ed era spiccatamente intimorito, ma quando vide il simbolo sulla fronte dell'altro annuì, sollevato. La tecnica di Hikaru si avvolse intorno al ragazzo mentre lei guardava l'Hokage, orgogliosa e algida. Sono abile nel mio mestiere, come sapete, ma con le arti Uzumaki sono ancora più efficiente. Era come se si aspettasse delle lodi anche se l'espressione era assolutamente imperturbabile mentre il marito la guardava adorante. Yamato fece un lungo respiro prima di dire, con fiducia: Sono pronto. Alla prima domanda di Hikaru avrebbe detto con tranquillità un secco: No. Ottenendo che la catena cambiasse colore rivelando che aveva usato del chakra mentre un forte dolore gli scorreva sul viso facendolo piegare in due, più spaventato e stupito che effettivamente sofferente, al netto della reale sensazione. AAAAAHHH! Tu....tu... Guardò Youkai come se lo avesse tradito, cosa in effetti non distante dalla realtà anche se quello in difetto era Yamato stesso. Come hai potuto?!? Non serviva nemmeno ripetere la domanda, visto che aveva mentito su un semplice si o no. Io...io non lo so il pian...AAAAAHHH! Nuovo dolore. Hanno...hanno rapito i miei genitori...se parlo loro...AAAAAHHH! Era una risposta evasiva, contava comunque ai fini della tortura di Hikaru. Nel mentre Hojo si era avvicinato, cupo in volto ed evidentemente pronto a spargere sangue. Tu...volevi che io uccidessi mia figlia! Non vedrai la prossima alba! Non avevo scelta...e sapevo solo di dover tenere Youkai il più lontano possibile dall'Hokage, a qualunque costo! Cos'altro potevano volere da lui?

    Intanto, proseguendo i suoi ragionamenti, Raizen arrivò a sospettare di tutto e tutti, inclusa colei che lo aveva incluso temporaneamente nel Concordato. Fujiko dalla sua, pur consapevole della fragilità della sua posizione non sembrava avere nulla da temere. Il Concordato ha vacillato...chi credi che sia stato a dirlo a me? La Capoclan Uzumaki è stata la prima. E vista la sua vicinanza con Seira è probabile che lo abbia detto anche a lei. Come dici sembra che tutti i pezzetti di pane volessero portarti a me così che fossi io a dirti del Concordato. Si fece pensierosa. Forse perché pensavano che ti saresti fidato? Ma sarebbe stata Hikaru ad alzare la mano. No...è per il sangue. Hojo le prese la mano, baciandola. Ogni tua sillaba illumina la mia giornata...è ovvio. Guardò Fujiko. Tu non sapevi del problema del Sangue dell'Hokage col Concordato, vero? Lei scosse il capo. No...non ne avevo idea. E quindi in quel modo anche Raizen non ne avrebbe saputo niente e si sarebbe forse recato subito da Shika! Hikaru avrebbe ritratto la mano da quella del marito, pronunciando parole con fredda logica che tuttavia sembravano celare profonde e violente emozioni sotto la superficie. Il nemico ha commesso un errore imperdonabile: ha sottovalutato la nostra famiglia. Pensava che Youkai non ci avrebbe mai e poi mai convinti della sua vera identità...e che avremmo finito per ucciderlo, eliminando anche ogni legame con l'Hokage rendendolo nostro nemico. E non avrebbe mai saputo del Sangue dell'Hokage come chiave per disattivare il Concordato. Senza contare la crudeltà indicibile di far uccidere Youkai dai suoi genitori. Hojo fremeva per l'ira repressa, mentre un chakra sinistro era appena percepibile dall'occhio mancante. Non ci sarà alcun perdono! E sembrava che Yamato potesse essere la sua prima vittima.

    In ogni caso il discorso si spostò sul Giseigan e su ciò che rappresentava e da dove era arrivato, quindi il leader del Clan Proibito venne ridotto a più miti consigli, sbuffando. Il santuario si chiama così perché è sul fondo di una gigantesca fossa comune vecchia di millenni...non so chi fosse il pazzo che la ha fatta costruire ma ha fatto conservare i cadaveri mummificandoli e sono centinaia e centinaia...alcuni con segni di cannibalismo ma non so se fossero post-mortem. In ogni caso si parlava solo del Drago-Diavolo e delle Lacrime, ma solo alcuni frammenti di bassorilievo. Si trova nel Paese del Vento, nel profondo meridione del continente. L'Assassino veniva da là uscito da una bara al centro del santuario, ma non so per cosa si sia svegliato o come. E ti confermo, Amesoko vuole solo riavere le sue Lacrime, senza limiti di tempo, ma anche senza avermi dato piani precisi. Il Giseigan sacrifica qualcosa che si possiede e lo manda direttamente nel mondo dei morti, senza via di scampo, quindi è l'oggetto ideale per questo scopo. Hikaru lo guardava con intensità, annuendo, mentre lui sembrava turbato. Ma ora che Yuuki è viva...mi chiedo se abbia senso continuare. Se può cancellare un pericolo così grande per il mondo, allora è la cosa giusta da fare. Disse lei, imperturbabile. Per il bene dei nostri figli. Non avevano informazioni fresche sugli Uzumaki di Kumo quindi non sarebbe stato utile parlarne, almeno in quel contesto, mentre sapevano che l'Assassino aveva inizialmente perseguitato anche loro, ma più o meno dalla scomparsa di Yuuki non li aveva più attaccati e girovagava in cerca di membri del clan slegati o in viaggio. Non posso mostrarti il Giseigan qui, causerebbe troppi danni...è un gioiello che richiede un sacrificio di parte delle proprie capacità per essere attivato, diventando poi uno scettro o un bastone. Dopodiché può emettere energia in proporzione a quanto sacrificato. Sacrificando la vita o l'energia vitale il suo potenziale come arma aumenta esponenzialmente.

    Il clan è informato che Yuuki è viva e che ci sono degli Hayate. Abbiamo seguito le indicazioni di Youkai...dobbiamo solo decidere come muoverci. La capoclan si è recata da Shika, da quanto ne so, ma sono informazioni vecchie di una mezz'ora. Spiegò Hojo. Credo sia più sicuro che tu rimanga qui fuori e mandi dei sottoposti da Shika, non cedere alle provocazioni della Speranza. Avrebbe detto Fujiko, seria in volto, mentre Hitomi annuiva. Hikaru invece era impassibile. Potrebbero fare qualcosa di più degenerato se non accettiamo di entrare nella trappola. Ma io sono pronta a seguire l'Hokage. Si sarebbe alzata, con estrema eleganza, inginocchiandosi a terra con le mani e posando la fronte a terra, col massimo segno di rispetto dell'autorità possibile. Hojo inizialmente sorpreso fece altrettanto, e dopo essersi scambiate uno sguardo, Hitomi e Fujiko li seguirono. Anche se sotto Concordato e senza testimoni, quei quattro stavano affidando ogni cosa a Raizen, riconoscendogli la massima autorità, anche sulle loro vite.

    Nel mentre Youkai era uscito dal Concordato per incontrarmi, anche se mi trovavo nella stessa stanza, e non poteva aver visto nulla di ciò che accadeva. Avevo appena lanciato un commento salace sul comportamento di Raizen al quale il mio corrispettivo rispose indignato, facendomi sbuffare. Tks. Facile parlare per te. Non c'è stato mai nemmeno un momento in cui non abbia cercato di darmi contro! Il mio atteggiamento e le mie aspettative sono solo una risposta a quello che dice e fa! Non lo credo senza emozioni, lo credo solo pieno di emozioni negative, perlopiù verso di me quando sono nella stanza! Replicai, non sapendo ancora in quel momento che tutti erano in quella stanza e potevano sentire tutto (anche se non avrebbero potuto usarlo per alcun genere di vantaggio personale, nemmeno per una frecciatina). Non ero che uno studente e mi ha praticamente messo al muro con un interrogatorio assurdo e incalzante. Appena genin bastava mezza sillaba fuori posto e partiva con una filippica infinita che mirava a sminuirmi ogni istante, come se non fossi già abbastanza critico con me stesso. E ora da chunin quando vedo o sento qualcosa che non mi piace devo annuire e sorridere o lui fa persino di peggio! Mi sfogai, teso per la situazione e forse irritato dalla reazione di Youkai che a malapena sapeva fare il ninja e veniva invece supportato in ogni modo, solo per il fatto che annuiva e dava sempre ragione al Kage, a dispetto dei risultati. Feci un respiro profondo. E non senti quanto parla? Parla, parla, parla senza mai fine! Dissi, esasperato, recuperando però rapidamente il controllo. Ma non è il momento per questo, la missione viene prima, come dovresti avere imparato ormai. Cosa dobbiamo fare? Cosa sta succedendo?

    La rivelazione sul progetto Y mi lasciò interdetto ma sembrava che Youkai non si fosse accorto della mia esitazione, ma quando mi chiese quasi scusa per non aver rivelato della Radice lo guardai come se fosse un alieno. Non ero coinvolto nella missione o nella questione, non c'era alcun motivo di informarmi. Avrei fatto spallucce. Dai giustificazioni per l'unica cosa giusta che hai fatto? Anche io non avrei detto niente. Ma ora che sapevo della cosa, ovviamente avrei cercato di carpire informazioni a Youkai in futuro per usarle a mio vantaggio. Quando poi disse che erano tutti presenti, e che verosimilmente avevano sentito il mio sfogo di poco prima rimasi di sale, con la chiara immagine di Youkai che veniva strangolato e pugnalato più volte nel mio sguardo. Perfetto... sibilai tra i denti, in attesa di ulteriori indicazioni.

    [Piani Futuri]
    Se si fossero recati alla sala di Shika, Fujiko avrebbe proposto di restare indietro assieme a Mineru, non essendo propriamente tagliate per la battaglia, mentre Hikaru avrebbe insistito per partecipare, ritenendosi fondamentale, con Hojo che pur preoccupato per l'incolumità della moglie sarebbe stato favorevole. Avrebbero anche spiegato a Raizen le loro principali capacità, sia che lui andasse con loro o meno. Fuori dal Concordato, eventualmente anche con Yato al seguito, il gruppo avrebbe raggiunto l'ingresso più sicuro tra quelli che portavano verso la sala di Shika partendo da una botola sul retro di un bar gestito da un Uzumaki in incognito (vicino al chiosco dei panini piccanti noto a Raizen). Il bar sarebbe stato deserto, cosa sospetta, e una volta scesi per diverse decine di scalini dalla botola si sarebbero trovati in una fitta rete di gallerie. Seguendo le indicazioni avrebbero raggiunto un cunicolo rettilineo senza deviazioni o uscite laterali.
    A detta degli Uzumaki la sala di Shika era circolare, con circa 15 metri di raggio e una sola porta (le prese d'aria erano troppo sottili per essere praticabili) e all'interno ci sarebbero stati Soken, la Capoclan e almeno un altro membro della radice come guardia. Prima di arrivare, oltre la porta una singola anticamera semicircolare di circa 10 metri di raggio avrebbe accolto le altre guardie, di minor rango, e questa camera era raggiungibile solo da quattro corridoi, rettilinei e senza deviazioni, dritti e facilmente monitorabili da chi si trovava nell'anticamera, mentre per arrivare ai cunicoli era necessario superare il dedalo di gallerie. Non potevano sapere chi si trovasse appostato lungo il percorso come guardie od ostacoli. Mandare Kubomi in avanscoperta poteva essere utile, ma secondo le informazioni di Hojo il percorso era disseminato di fuuinjutsu-trappole e di rilevamento.


    Il percorso di Hojo prevede che si arrivi dal secondo corridoio partendo da destra a contare. Nella parte non vista ci sono decine e decine di gallerie a labirinto che alla fine convergono nei quattro corridoi. Ci sono fuuin vari di rilevamento, ma non potete sapere se Seira li ha modificati o ne ha aggiunto.
  15. .

    Black Stuff

    12

    Incassato lo schiaffo senza nemmeno battere ciglio, lo Yakushi inarcò appena un sopracciglio mentre lei lo accusava di crudeltà, intimandogli di stare zitto piuttosto che ferirla ulteriormente. Non aveva ancora capito che dire a Febh Yakushi di non fare una cosa era la via migliore per fargliela fare, ancor più plateale e rumorosa di quanto si potesse immaginare. Pff...crudele? Io? Borbottò incrociando le braccia. Facile dare la colpa ad altri...ma non sono io ad aver fatto sparire questo tuo Shinken. Né sono stato io a permettere ad altri di ferirmi. Replicò, aggressivo, avvicinando il viso alla donna con una strana luce negli occhi, sebbene diversi dai suoi a causa della Henge. Certo che ci sono cose a cui tengo. Ma sono anche capace di proteggerle, non hai diritto ad avere nulla se non hai la forza di proteggerlo. Disse, spietato come la cultura otese da cui veniva. Mi chiedi come reagirei? Se qualcuno mi portasse via ciò a cui tengo, quel qualcuno scoprirebbe che il peggiore degli incubi eterni sarebbe preferibile a un secondo di veglia con me alle calcagna. Ci fu un brevissimo pensiero nella sua mente, affinata dagli insulti di lei, che volle esplicitare. Ma dimmi...e TU come hai reagito? Io non baderei a remore morale e scenderei a qualunque compromesso per riavere ciò che voglio e farla pagare a chi mi ha fatto un torto, cento volte di più. Inclinò il capo, velenoso come un serpente e mantenendosi a brevissima distanza da lei. Cosa hai fatto o progettato per riprenderlo? O volevi stare ferma a frignare sentendoti impotente? Socchiuse gli occhi. Se davvero era così importante allora saresti potuta venire da me e chiedere un favore, o assoldare qualche ninja molto potente...ci sono numerosi mercenari di valore. Ma non lo hai fatto. Cosa hai fatto allora? Sorrise. Magari hai chiesto alla Bilancia Nera stessa di rilasciarlo in cambio di qualcosa? Io lo avrei fatto, per vendicarmi poi in un secondo tempo. A quel punto forse ci sarebbe stato un secondo schiaffo, ma meritato.

    In ogni caso dovevano tornare alla missione e al problema alla mano. Io so esattamente che andrò in una trappola, ma vedi...ci sono già dal primo momento che sono arrivato. Il punto non è evitare la trappola o sopravvivere ad essa. E' valutare se la trappola può resistere a ME...perché se non lo farà...allora il nemico avrà perso. Disse con sicurezza. Quanto alla lussuria...tks! Sbuffò. Ho anni di esperienza come ninja, cosa credi che possa farmi? Nella sua testa la Lussuria era esperta in frasi da rimorchio e nel flirtare come alla televisione...la sua intera conoscenza in ambito sessuale veniva da Occhi del Deserto e da alcune lezioni oculatamente pilotate da Ogen che, colto il leggero problema del ragazzo al riguardo (complice l'Edo Tensei, ma la storia si fa lunga) aveva optato per tenerlo completamente all'oscuro o quantomeno male indirizzarlo per evitare che qualcuno si approfittasse di lui. La sua indole leggermente "atipica" poi aveva fatto il resto. E in realtà una mano la aveva messa anche Diogenes Mikawa distruggendo il bordello di Oto prima che Febh potesse mai riuscire ad andarci eludendo la sorveglianza, ma questa è un'altra storia.

    [...]

    Con le lucertole doverosamente appostate, inclusa Sssalsaluga nel sacco e Shin Rai da qualche parte, Febh aveva finalmente approcciato la Lussuria, con il suo aspetto da ragazzina, mettendo subito in chiaro che la loro era una conversazione tra pari e che pretendeva una seduta a sua volta, finendo per sedere accanto a lei che, come un'attrice consumata, non fece una piega davanti alle sue stranezze, fingendo anzi di essere un pò spaesata...cosa assurda per una leader criminale. Appena seduto, lo Yakushi le spiegò della faccenda con il veleno ma notò subito che c'era qualcosa di strano...come una sorta di formicolìo su tutta la pelle e persino nell'aria tra loro...una specie di pulsione che lo spingeva a voler accorciare le già brevi distanze e un poco lo distraeva...così come iniziava ad avvertire una lieve reazione al basso ventre, simile a quando aveva cercato di andare a vedere il film per adulti al cinema ma si era poi trovato davanti a delle riprese di una partita di golf, con sua somma delusione (opera di Ogen, ma non lo aveva mai saputo). Uhm...fa caldo qui...non è che la poltrona umana ha la febbre? Avrebbe detto guardandosi intorno perplesso.

    Le tue...ehm...frustrazioni? La donna intanto lo prese in parola iniziando a scoprire una spallina, cosa che normalmente lo Yakushi avrebbe trovato inappropriata e fuori luogo, specie perché la sua testa sapeva benissimo che quella era una criminale e che voleva fregarlo, ma nonostante questo era come se al suo corpo e al suo cervello più primitivo importasse ben poco della ragione. Il Controllo del Corpo, disciplina fondamentale del clan che permetteva di avere in ogni istante una chiara consapevolezza del proprio corpo gridava all'impazzata, riferendogli che qualcosa nell'organismo stava attivando forzatamente il sistema limbico e tutta una serie di meccanismi ormonali...e non era endogeno. Concentrandosi un secondo avrebbe potuto identificare l'elemento ostile e annientarlo...ma non lo fece. Conoscerci...ehm...meglio? Sapeva di essere sotto una qualche malìa, e a parte del suo cervello non interessava a causa della libido crescente, mentre l'altra parte era in qualche modo curiosa di vedere fin dove sarebbe arrivata quella trappola, consapevole di potersi fermare alle brutte, o almeno ne era convinta...e aveva le lucertole appostate per qualunque evenienza. Febh deglutì mentre un profumo intenso riempiva l'ambiente, veicolando le terribili capacità della Lussuria.

    Travolto improvvisamente dai sensi e dalla subitaneità della cosa, lo Yakushi si trovò a battere un paio di volte le palpebre all'ordine perentorio di baciare la donna, mentre tutto intorno cominciava a scatenarsi un putiferio. Nella sua testa tutto ciò che sapeva sull'amore e sul sesso si accartocciò in una matassa unica di immagini tratte dalla sua telenovela e da alcune informazioni incomplete captate qua e là...e senza nemmeno realizzarlo sollevò una mano poggiandola sulla spalla della Lussuria ormai seminuda, avvicinando l'altra alla guancia e carezzandola dolcemente mentre il suo viso si faceva prossimo a quello di lei...occhi fissi e languidi e il respiro che si intrecciava in una sola armonia...quindi le diede un fugacissimo bacio a stampo sulle labbra. Non aveva la più pallida idea di come si facesse a baciare e Ogen si era premurata di ripetergli più volte che il bacio a stampo è l'apice del desiderio di una donna, e tanto più è rapido, tanto più è intenso.

    Realizzando ciò che era appena successo lo Yakushi sbiancò, pensando che ora che aveva baciato quella donna i due dovessero considerarsi ufficialmente fidanzati, anche se la conosceva appena! Oh...no...! Iniziò a sudare freddo per la paura nonostante il cuore che batteva a mille stimolato dalla lussuria di lei...che diede poi il secondo ordine, intimandogli di giacere con lui. Conosceva il termine...lo usava anche Doña Dolores quando voleva che il suo anziano fidanzato segreto, Don Pedro Chikuma, la portasse a letto. Ma non c'erano letti là vicino e il cervello dello Yakushi stava rapidamente andando in pappa alla ricerca di una soluzione a tutto quel guaio...e in fondo in fondo una parte di lui era decisamente interessata a esplorare certi aspetti finora ignoti...solo che non vedeva divani né letti e coricarsi in due sopra la poltrona umana sarebbe stato scomodo. Con qualcosa di ben più che una sensazione al basso ventre, ma del tutto digiuno di informazioni efficaci, lo Yakushi avrebbe annuito energicamente non potendo sul momento disobbedire all'ordine, afferrando la donna per le braccia scoperte, alzandosi e dando un calcione all'uomo-poltrona per allontanarlo (salvo sue strenue capacità difensive), dopodiché, con goffa rigidità, la avrebbe appoggiata a terra (sbattuta sarebbe un termine più elegante) coricandosi accanto a lei e guardandola intensamente negli occhi mentre lei declamava alcune storture su sangue e similari.

    Ecco... Iniziò a guardarsi intorno, eccitato ma come in attesa di qualcosa che non arrivava, perplesso, mentre intorno iniziava una rissa di proporzioni cosmiche. Uhm...quando arriva? Sarebbe sembrato molto spaesato. La dissolvenza in nero, dico. Di solito arriva sempre a questo punto e cambia scena. Mi sono sempre chiesto come capitasse... Naturalmente Occhi del Deserto non aveva alcuna scena spinta, se non qualche bacio sporadico, quindi mostrava solo scene prima e dopo gli eventi, ma mai il sodo...e quindi lo Yakushi non aveva idea di cosa fare, pensava capitasse e basta! In ogni caso nella sua testa aveva obbedito con pienezza e trasporto agli ordini, anche se lei sarebbe rimasta forse interdetta davanti a una così totale alienazione...e nonostante tutto si trattava solo di lussuria...non di amore. La mente razionale era stata solo messa da parte e distratta, ma era là. Non aveva cambiato i sentimenti dell'otese né cancellato alcuna informazione su quella che era la natura della sua seduttrice...e questo sarebbe stato un grande disastro. Per lei.

    Battendo una mano per terra accanto all'orecchio della donna la avrebbe fissata con un misto di terrore ed eccitazione. Oh, cielo...cielocielocielo...cosa abbiamo fatto? Non avevano fatto niente di niente, ma lui non lo sapeva, per lui si erano baciati e avevano letteralmente giaciuto assieme proprio come nella telenovela. Ora...ora dobbiamo sposarci! Non posso essere una donnaccia come Doña Esmeralda Kurogane! Disse con convinzione che divenne marmorea, convinto che fosse la cosa giusta da fare, dato che Ogen lo aveva educato alla vecchia maniera ma senza andare troppo nei dettagli. Ma c'è un problema...tu sei una criminale e membro di un culto di squilibrati, mentre io vengo da una famiglia per bene! Di mafiosi e criminali a sua volta, ma soprassediamo. E non sei nemmeno carina! Come lo spiego a Ogen? Quindi la prima cosa da fare è annientare la Bilancia Nera e salvarti da loro! Basta con queste idiozie! Schioccò le dita, mentre le lucertole tranne l'assassina sarebbero intervenute per fermare sul nascere la rissa appena scoppiata (non erano che passati pochi secondi, i danni sarebbero stati minimi). Con la loro lingua lunga sei o più metri, appiccicosa, potevano bloccare agilmente tutti i presenti in pochi movimenti, esattamente come il Re delle Lucertole aveva fermato i suicidi durante la vicenda del Dio degli Assassini...la Bilancia Nera non imparava dai propri errori [Nota].

    Ancora coricati a terra, prima che lei aprisse nuovamente bocca lo Yakushi avrebbe piazzato la sua mano sulle labbra di lei, distante pochi centimetri ma di fatto bloccandole grazie al chakra adesivo [Azione 1]. Non parlare! Capisco lo struggimento...questa cosa è esattamente come quando Don Camilo dei Danzatori si fidanzò con la cameriera Matilda che era segretamente una Kurotenpi che voleva vendicarsi del padre che le rubava le caramelle dal cassetto! Dopo seimila puntate gli sceneggiatori di Occhi del Deserto accusavano colpi. Hebiko piange sempre nel vedere la scena in cui lui le intima di non parlare per confessarle i suoi sentimenti...ma io non ho sentimenti per te. Però è una questione di...responsabilità. Io odio le responsabilità! Ma Ogen è stata chiarissima su questo argomento e rischio grossi guai se non seguo le regole. Scosse il capo. In ogni caso esattamente come hanno fatto loro devo renderti...presentabile! Non posso sposare una criminale della Bilancia Nera...quindi devo tirarti fuori da quel gruppo...che ti piaccia o meno! Anche nella puntata lui le tappava la bocca per fare il suo discorso, gli sembrava appropriato. Ssalsaluga! Non permettere che ci interrompano! Intimò alla lucertola nel sacco, che fece capolino pronta a intervenire. Riassumendo il suo normale aspetto, idealmente senza sorprese, fece apparire una boccetta di veleno tra le dita della mano libera [Abilità].

    Dobbiamo cominciare col farti capire che è una pessima idea restare nella Bilancia Nera! E poi dovrai seguire il corso per signorine di Ogen, e dovremo sposarci, e avere dei bambini e anche un cane e un gatto e tre varani. Immagino dovrò anche presentarti a Kamine ed Hebiko...andresti daccordo con Kamine, vestite quasi uguali, ma forse sarebbe meglio se fossi un pò più elegante nella vita di tutti i giorni...poi a essere onesti sarebbe interessante sapere il tuo nome...mi fai uno strano effetto anche se onestamente rispetto a Kamine o Nikaido ti trovo un pò racchia e rispetto a Hebiko non sei nemmeno lontanamente carina ma immagino dovrò abituarmi. Scosse il capo. Dannate regole...ma bisogna assumersi le proprie responsabilità...quindi ora... Delle catene di chakra sarebbero comparse intorno alla Lussuria cercando di intrappolarla: chiunque fosse stretto dallo Yakushi in una presa di qualunque tipo rischiava di restare vittima della Catena di Seiryu [Tecnica 1], tecnica che rappresentava uno degli apici del Chakra Adesivo...mentre contemporaneamente dalla mano con la boccetta velenosa sarebbe emerso un serpente che da quella distanza a dir poco infima avrebbe cercato di mordere la donna [Tecnica 2 e Azione 2]. Mi spiace doverti fare un pò male ma so che sei una pazza criminale, anche se ora dobbiamo sposarci! Disse, onestamente dispiaciuto e consapevole dei danni che poteva arrecare, inoltre era ancora sovreccitato anche se nella sua testa aveva già fatto tutto il fattibile, per quanto gli sembrava che mancasse qualcosa. Comincia a capire che abbiamo giaciuto assieme e ci siamo baciati, quindi ora tu sei mia e io sono tuo. Per sempre!
    La libido nel suo sguardo, per quanto deviata e artificiale, era stata sostituita da qualcosa che forse la donna non aveva mai visto...un'ossessione amorale, incessante e profonda come l'abisso. Oni aveva stabilito che quella donna doveva diventare parte della sua vita e alle sue regole. Non aveva altra scelta.

    Qualunque ordine lei desse da quel momento in poi, quali che fossero le sue richieste, per lo Yakushi la priorità sarebbe stata strappare quella donna alla Bilancia Nera, anche se a conti fatti non le piaceva, perché era sua responsabilità ora che lei lo aveva inguaiato (aveva sentito quella frase una volta a palazzo, ma non ne aveva colto esattamente la sfumatura). Se fosse riuscito ad avvelenarla con il serpente (in caso contrario avrebbe scosso il capo decidendo di provare in altri modi, come farglielo ingoiare a forza o ferirla con un Kunai intinto nella sostanza) ne avrebbe immediatamente attivato gli effetti, sentendo alcune conoscenze sparire dalla sua memoria cosciente mentre l'oblìo si apriva in risposta, divorando ogni emozione che legasse la donna alla Bilancia Nera. Se fosse riuscito nel suo intento, a quel punto sarebbe cominciata l'opera di lavaggio del cervello...ma tutto dipendeva dalla riuscita o meno dell'avvelenamento.

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