Apocalisse all'ArtiglioComasterata tra Febh, Hohenheim e Boreanz

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    Prosegue da La Vendetta della Sabbia e da Ritorno dagli Inferi.



    « Non avere paura. »

    Hisae Utakata era una jonin della Nebbia. Nonostante la sua eccellente padronanza delle arti magiche e la sua specializzazione nell'assassinio, a cui si era completamente dedicata mente e corpo per soddisfare le aspettative che il suo clan, che decenni prima aveva avuto l'onore di fornire al villaggio una Forza Portante per il Cercoterio a Sei Code, Hisae non era mai stata una donna forte di carattere. La situazione era migliorata con il crescere delle sue abilità, ma negli anni non si era mai davvero liberata di quel tratto che aveva cercato di nascondere con ogni oncia del proprio essere, talvolta arrivando ad essere spietata. Poi era arrivato lui, e niente era mai più stato lo stesso.

    Pur rimanendo all'interno della gerarchia della Nebbia, aveva scelto di servirlo per un semplice motivo: lui l'aveva messa di fronte all'unica vera alternativa. Servirlo, e abbracciare un fine più grande, o morire. Non era stata in grado di scegliere la seconda opzione. Ma da quando aveva votato sè stessa al Flagello Immortale, tutto era cambiato dentro di lei. Non aveva più dubbi, nè esitazioni: il potere a cui aveva assistito trascendeva ogni logica e limitazione. Egli era davvero libero, come avrebbe voluto essere lei. Seguendolo, si era detta, avrebbe infranto le catene che la imprigionavano ad un'esistenza mediocre nel villaggio della Nebbia. Eppure lì era rimasta, per tre lunghi anni, compiendo il suo dovere e senza mai attirare l'attenzione, perché così il suo signore aveva voluto.

    Quando, durante un allenamento fuori dal Paese dell'Acqua, lui l'aveva avvicinata di nuovo, l'emozione era stata quasi troppa da contenere. "Ho un incarico per te", aveva detto. QualcunoHamari Hatsu, Principe di Cuori (asservito a Jeral). all'interno di Ame lo aveva informato che una parte dell'organizzazione criminale ivi presente aveva messo in moto qualcosa di interessante nel Paese dell'Artiglio. Lei avrebbe dovuto fare in modo di essere inclusa nella squadra accademica che avrebbe tentato di contrastarli - grazie ad una soffiata misteriosa ricevuta dall'Accademia. Non era stato difficile: grazie al suo rango era stata nominata seconda in comando in un team composto da due chunin esperti, un Uchiha della Foglia e un Soshi di Suna. La caposquadra era una nota jonin di Oto estremamente esperta: Ochiyo del Flauto Demoniaco, una kunoichi con decenni di esperienza e una passione per i felini.

    Aveva giocata la sua parte alla perfezione: il team aveva individuato il trasporto da Ame senza eccessivi problemi ed aveva seguito le istruzioni ricevute dall'Accademia. Hisae aveva condotto la maggior parte dell'attacco, mentre Hisae si occupava di un Fante su cui l'Accademia non aveva informazioni ma che si era dimostrato particolarmente coriaceo. Nonostante la presenza inaspettata di un medico ronin, Hisae aveva giocato la parte di una kunoichi della Nebbia del tutto convinta dei propri ideali.

    Aveva persino utilizzato la genuina sorpresa di reincontrare una vecchia conoscenza della Nebbia di Sangue - Shinteji, il Prestigiatore Cremisi - per dare maggiore credibilità alla sua recita, scappando insieme al suo team senza destare sospetti. Eppure il suo lavoro era compiuto: il bimbo che quelli di Ame stavano trasportando era stato toccato da una bolla molto speciale, ed ora lei era in grado di percepire la sua presenza.

    Kinkaku-ji. La Pagoda Dorata situata in una locazione sperduta del Paese dell'Artiglio. Quella era la destinazione del pacchetto, e quello era il luogo dove il Flagello avrebbe trovato ciò che gli interessava. Sfruttando le pesanti ferite di Hasami come scusa, si era congedata dal team in cerca di medicinali mentre Ochiyo e quel minus habens di Kokei rimanevano a fare la guardia non troppo distante dalla Pagoda. Aveva impiegato circa un'ora per ricongiungersi con il suo signore in una piccola radura circondata da pioppi. Poteva percepire la presenza di lui, e il suo cuore batteva a mille per l'adrenalina che aveva in corpo. Quando lui le rivolse la parole, di nuovo il mondo ebbe senso, e Hisae Utakata sorrise. Prese un respiro, e iniziò a fare rapporto al suo signore.

    « Sono arrivati alla Pagoda Dorata praticamente insieme. L'area tutto attorno è molto ampia e infestata da diversi shinobi di potere, ma ho percepito in particolare tre fonti di chakra notevoli. Una delle tre appartiene ad un uomo che faceva parte della Squadra Assassina della Nebbia moltissimi anni fa. Adesso è persino più potente, e padroneggia le arti perdute del Rinnegan. Non sono stata in grado di riconoscere le altre due, ma una è arrivata poco prima dei nukenin di Ame, a bordo di un enorme insetto. Il ragazzo che è uscito da Ame è accompagnato da un ninja medico che non ho mai visto prima e su cui l'Accademia non ha informazioni. Il Soshi che mi accompagnava ha detto che è in grado di manipolare il legno e che tiene molto al ragazzo. »

    Le tenebre tutto attorno si infittirono. Dopo che ne aveva gustato il sangue, la presenza di un discendente di Hashirama Senju era sempre interessante agli occhi del Flagello. In ogni caso, era del tutto peculiare come il luogo d'incontro che Strage gli aveva comunicato fosse così vicino al punto d'incontro tra l'Organizzazione di Ame e i Kurotenpi. Forse quella Calamità era davvero in grado di prevedere il futuro e aveva avuto una mezza idea di ciò che il Flagello intendeva compiere. Per questo, forse come ricompensa nel ruolo che aveva avuto a trucidare ben due Emissari della Luce, aveva suggerito un tempo e un luogo dove almeno un'altra Calamità si sarebbe senz'altro trovata... così che l'Immortale potesse contare sulla presenza di almeno due dei nove.

    « Che istruzioni, mio signore? »

    Il Flagello Immortale sorrise.

    [...]

    [Nanadaime Kazekage]

    Ni si hanno informazioni sulla modalità che il Kazekage scelse per perseguire il suo nuovo nemico giurato, quell'organizzazione di folli assassini fin troppo potenti per poter restare in vita che rispondeva al nome di Kurotenpi. Fresco della morte della sua unica compagna di missione, sacrificatasi per lui, il jonin della Sabbia aveva avuto poco tempo per dare degna sepoltura alla Guardia di Palazzo. Il braccio rotto lo aveva limitato ulteriormente e, di certo, sarebbe stato qualcosa di cui tenere conto nel corso dell'azzardo che si stava apprestando a compiere da solo. In quanto Kage, egli aveva modo di fregiarsi del titolo di shinobi più potente in tutto il Paese del Vento - ma sarebbe bastato in quel frangente?

    La rudimentale mappa che Karumi gli aveva lasciato a costo della vita si dimostrò sufficiente, ma Hohenheim impiegò più del previsto a individuare la Pagoda Dorata. Si trattava di un edificio in pieno stile orientale, situato nel punto d'incontro delle tre stanghette di una "y", ciascuna delle quali rappresentava un fiume che scorreva nell'Artiglio. Era un tempio piuttosto grande, idoneo ad ospitare non meno di duecento fedeli, e nonostante il nome nessuna traccia di oro in vista. Che il riferimento al prezioso metallo fosse un doppio senso riferito al valore dell'innalzamento dello spirito che ivi si poteva trovare? A ciascuno trovare la propria risposta, ma il fatto rimaneva che Kinkaku-ji fosse davanti ad Hohenheim.



    Il jonin si trovava nel mezzo della boscaglia, a circa due chilometri di distanza dalle scalinate d'entrata del tempio. Dietro alla Pagoda si stagliava, subito prima del dirupo verso i fiumi, una piccola montagna. Il Kazekage, conscio dell'importanza della propria missione e della pericolosità intrinseca della stessa, si era tenuto per il momento lontano dai cieli, viaggiando invece di soppiatto tra i rami degli alberi come era costume tra molte squadre speciali (egli, tra l'altro, era stato un tempo membro di quella della Sabbia).

    Il bimbo prodigio avrebbe potuto mettere in atto tutti gli accorgimenti del caso, a seconda della fretta che avesse ritenuto meglio avere, ma ad un certo punto poté udire il rumore di alcuni cavalli in avvicinamento. Erano al trotto e, qualora Hohenheim avesse ritenuto saggio avvicinarsi, avrebbe potuto subito scorgere che - su un sentiero di terra mal battuta che si dirigeva al tempio - una piccola carrozza stava venendo trainata da quattro cavalieri. Nonostante le dimensioni ridotte, il mezzo di trasporto era adornato assai riccamente, con pietre preziose della Cascata ad adornarne le due portiere laterali e sontuosi disegni colorati a imbellirne le fiancate, disegnando la parola "I G I N O R I". Il Kage non avrebbe avuto difficoltà a scorgere all'interno una donna sulla cinquantina d'anni, leggermente sovrappeso e raffinamente vestita.

    « Piccola mia. », avrebbe potuto sentirlaRichiede Udito Perfetto o idonea abilità sostitutiva. bofonchiare mentre passava, o comunque comprendere leggendoRichiede Vista Perfetta o idonea abilità sostitutiva. il labiale, « Ti salverò ad ogni costo, vedrai. » Se avesse provato a sondare i cinque passanti con le proprie abilità da sensitivo, Hohenheim non avrebbe impiegato molto a realizzare che la donna sembrava a tutti gli effetti una civileEnergia Bianca, nessuna impronta., mentre le quattro guardie a dorso dei cavalli che trainavano la carrozza erano - nonostante l'aspetto curato e le lame scintillanti alla loro cinta - degli ostacoli di poco contoTre Energie Verdi e un'Energia Rossa (in groppa al cavallo più a destra nella coppia più in avanti). Il chakra dell'Energia Rossa ti appare anche insolitamente "compatto" e di colore marrone. per qualcuno come lui. Ma toglierli di mezzo era la scelta giusta? Forse un approccio meno traumatico era possibile, dato che dopotutto non sembravano individui malintenzionati...

    ...ma il tempo per decidere era poco, perché la carrozza stava procedendo in avanti e in una decina di minuti avrebbe abbandonato la protezione del bosco, sbucando nella radura davanti alle scale della Pagoda Dorata. Se non avesse ingaggiato la carrozza in alcun modo entro un paio di minuti, tuttavia, una melodia misteriosa - apparentemente udibile solo alle sue orecchie - avrebbe attratto immediatamente la sua attenzione. Un istante dopo, senza il benché minimo preavviso, quello che sembrava un demonietto volante estremamente ben vestito sarebbe comparso sulla sua spalla sinistra.

    jpg

    " Bentrovato, onorevole Kazekage. "

    Gli disse, con voce stridula, fissandolo con snervanti occhi neri prima di fare un inchino cortese.

    " Imbattersi in voi in questa situazione è una circostanza estramemente fortuita. Rappresento una squadra accademica attualmente in missione e credo che potremmo aiutarci a vicenda, se lo permetterete. "

    Chi diavolo era quel piccoletto? C'era da fidarsi? [Ali da Imp + Sorprese da YokaiTenshi [Combattiva]

    Tenshi
    Speciale: Tenshi è un Oni specializzato in raccolta informazioni, ricatti, barzellette sconce e sartoria di classe (ma solo per la sua taglia). La sua altezza non supera i 20 centimetri. Ha piccole corna di cui è molto fiero e occhi neri come la pece, che non riflettono mai luce. Emana un vago odore di zolfo.
    [Da Note dei Demoni I in su]
    [Da genin in su]


    Ali da Imp
    Abile: L'utilizzatore ha piccole ali nere da pipistrello, che può utilizzare per volare. La velocità degli spostamenti in volo è aumentata di 3 tacche.
    [Da genin in su]

    Orecchie del Diavoletto
    Villaggio: Oni
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore potenzia il suo udito convogliando le vibrazioni dell'aria. Potrà ascoltare e ripetere alla perfezione ogni suono o conversazione avvenuta entro 600 metri, a patto che l'ambiente in cui essa si svolge sia in comunicazione con l'esterno e l'utilizzatore sia immobile.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso / Mantenimento: MezzoBasso)
    [Da chunin in su]

    Sorprese da Yokai
    Villaggio:Oni
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso mentre vola riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Viene occultato anche il suono creato dalle ali durante il volo. Se l'utilizzatore compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica si disattiva. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva.Tipo: Ninjutsu - Kageton
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso - Mantenimento: MezzoBasso)
    [Da Chunin in su]

    Poltergeist delle Serrature
    Villaggio:Oni
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore cambia la densità del suo corpo diventando una nuvola di gas maleodoranti (zolfo o peti, a seconda dell'umore). Può passare attraverso attraverso le fessure come se fosse aria. Utilizzare questa capacità in difesa è una Difesa Assoluta: dopo averlo fatto il turno termina. In questa forma non è possibile fare o subire danni.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    Sottotipo:
    (Consumo: Mediobasso - Mantenimento: Basso)
    [Da Jonin in su]
    ]
    .

    Al Kazekage decidere come agire [Nota per HohePer quanto ne sai, i Kurotenpi non hanno per il momento ragione di ritenere che tu sia in arrivo. Sei libero di adoperare tutti i trucchi per raccogliere informazioni e/o per prepararti alla guerra o a ciò che intendi fare.

    Se provi a raccogliere informazioni, a seconda della bontà di ciò che farai io ti darò riscontro nel prossimo post (o se più efficiente anche con brevi interpost di un paragrafo). Conta che, non appena hai finito le attività preliminari, avverti la carrozza e puoi agire di conseguenza interagendo con le due ipotetiche che ti ho presentato.
    ]
    .

    [...]

    [Yato Senju / Il Fauno / Bokushin]

    « Gueueueueueh! »

    « Che cazzo ridi, bastardo! Mi hai anticipato di un paio di minuti al massimo! »

    « GUEUEUEUEUEH! Sei sempre spassoso, Shinteji. »

    « PIANTALA DI RIDERE! Se quel ronin di merda non ci avesse rallentato ti avrei fatto mangiare la polvere! »

    Yato si trovava all'interno della struttura presente al penultimo piano della Pagoda. Erano arrivati dopo un viaggio piuttosto lungo e Yato aveva avuto modo di riprendersiRispetto all'ultimo post del Ritorno dagli Inferi, Yato recupera 40 Bassi, 1 Leggera di Energia Vitale e torna al massimo della vitalità concessa dall'Energia Vitale attuale. Se adoperi accorgimenti ulteriori - ma descrivili pls - la tua situazione può mutare di conseguenza. parzialmente dallo sforzo estremo che era stato costretto a fare, combattendo gli effetti del veleno e medicandosi le ferite. Il team di Ame era ridotto piuttosto male: Mitarai, dopo aver portato Nakano per ore ed aver subito diverse ferite, era esausto a dir poco: aveva il fiatone e si guardava attorno come una bestia ferita. Sanzo non diceva nulla, ma anche lui sudava copiosamente in attesa che quello scambio terminasse.

    La stanza in cui si trovavano era molto ampia, almeno trenta metri quadri per trenta metri quadri, ed aveva l'aspetto di un tipico tempio orientale: una grossa entrata in legno, diverse candele e strumenti di preghiera sparsi tutto attorno, ed enormi budda che ricoprivano le pareti fino ad arrivare al pezzo forte, una statua alta almeno sei metri di un uomo apparentemente seduto sotto una cascata con le mani in avanti e gli occhi chiusi. Per arrivare fino a quel punto, Yato aveva notato che la zona brulicavaFacendo attenzione, noti che ogni 20 metri circa una volta all'interno del perimetro del tempio sono presenti due individui dall'aspetto ferino. Non hanno segni di riconoscimento nè indossano vestiti che li accomunino: sembrano a tutti gli effetti dei briganti di strada o avventurieri della peggior specie. All'arrivo, ciascuno si era voltato per osservarli prima di lasciarli passare dopo aver visto il gruppo che li guidava. Ma Yato aveva potuto sentire chiaramente l'ostilità nei loro occhi. di sentinelle e affini.

    In quel momento, tuttavia, la sua attenzione sarebbe probabilmente stata catturata dallo scambio tra i due shinobi di Kurotenpi: il primo, quello adirato, era il nukenin con la lingua piena di piercing che aveva ridotto in poltiglia uno Scorpione Imperatore, mentre il secondo, se possibile, aveva un aspetto ancor più teatrale. Era alto, circa un metro e novanta e di corporatura magra (il che lo slanciava ancora di più), indossava ampie vesti nere, un cilindro occidentale (per quanto sghembo) ed aveva lunghi capelli bianchi come la neve. Anche la sua carnagione era estremamente pallida, e i suoi occhi erano nascosti dalla chioma. La cosa più curiosa, tuttavia, era che questi non sembrasse per niente intimorito dal Prestigiatore Cremisi.



    Mentre i due continuavano quel sipario, Yato poté osservare anche il resto dei membri dei Kurotenpi: si trattava di tre donne. La prima, indiscutibilmente in una posizione di comando e quella che aveva interrotto Shinteji quando egli stava stritolando Yato, aveva pure lunghi capelli bianchi e indossava una tunica attillata dello stesso colore, attraversata da arzigogolate linee rosse. Si trattava della donna nota come Akaishioriginal, che aveva un espressione impassibile. A fianco a lei, in silenzio ma divertite da ciò che stavano osservando, si trovavano altre due donne dall'aspetto giovane. Una in particolare avrebbe forse rischiato di far sfuggire a Yato un singulto di sorpresa: si trattava della nukenin nota come Utako la Psicopatica403713235035191_F, che egli stesso aveva ucciso tempo prima, proprio con l'aiuto di Kokei Uchiha! Cosa ci faceva quella psicopatica ancora nella terra di vivi? La seconda donna era, se possibile, ancora più giovane. Doveva essere la discepola di Akaishi, colei che rispondeva al nome di Yuma8817532942634247_F e che aveva fornito loro il carretto per trasportare Jushiro. La sua fronte recava un terribile simbolo: una cicatrice indelebile a testimonianza di un evento che le aveva per sempre cambiato l'esistenza.

    « Immagino che Incendio arriverà tra qualche ora. Dopotutto siamo in anticipo sulla tabella di marcia. », osservò Sanzo, tentando di usare la sua voce profonda per far cessare le grida adirate del Prestigiatore Cremisi. Ma chi era Incendio? « Se ci indicate i nostri alloggi noi andremo a riposare. Quelli dell'Accademia non sono stati semplici da gestire. » « Più che altro ci hanno fatto a pezzi. Chi si aspettava due jonin? Maledetti accademici. », intervenne Mitarai, ma Sanzo lo gelò con lo sguardo. « Se non impari a stare zitto ti strappo la lingua, Kiyoshi. » Gli occhi blu del biondino si incendiarono di rabbia a vedersi chiamato per nome invece che per cognome, ma ebbe abbastanza sale in zucca da stare in silenzio. Akaishi sembrò muovere leggermente il capo, e Utako fece un passo in avanti verso il gruppo di Ame.

    « Eheheh certo, seguitemi. »

    « Non così in fretta, Utako, tesoro. »

    La voce di quell'uomo, argentina e calma, fece immobilizzare istantaneamente la donna, che si voltò e gli fece un inchino. « Già, sembra che abbiamo ospiti. Voialtri potete andare, ma il moccioso e il ronin rimangono qui. »

    Sanzo si voltò verso Bokushin, poi verso il bambino, e infine di nuovo verso Bokushin. Annuì impercettibilmente, senza dire nulla, e camminò fuori dalla stanza spingendo Mitarai, che ancora portava la svenuta Nakano tra le braccia. Jushiro, nel frattempo, dormiva il sonno degli angeli con il pollice in bocca e una bolla che si gonfiava e sgonfiava pigramente sulla sua narice sinistra mentre egli respirava. La sua testa riposava sulle ginocchia di Bokushin, che in quel momento forse si sarebbe chiesto che diamine stava accadendo. Non avrebbe dovuto attendere molto: in quel momento un uomo dagli occhi color ambra e dai lunghi capelli marroni, con un vistoso coprifronte rigato della Foglia, entrò. Aveva un'espressione molto seria e un aspetto marziale: forse Yato avrebbe potuto riconoscerlo in virtù della sua militanza nella Radice. Quell'uomo era stato un membro, molti anni prima: il suo nome, allora, era Haga Aburame, ma Yato non aveva modo di conoscere le sue specialità (a dire la verità, data la segretezza della Radice, avrebbe appreso in quel momento che egli aveva tradito).



    « ... »

    L'uomo osservò i presenti per un momento, soffermandosi sui ninja di Ame che stavano uscendo dall'altra parte della sala, poi sul Fauno ed infine su Jushiro. Dietro di lui, da una porticella in legno, comparve poi un secondo uomo: questi era riccamente vestito, sulla sessantina, ed aveva occhi azzurri molto chiari al di sopra di un paio di baffoni grigi che gli davano l'aria di una persona estremamente benevola.

    « JUSHIRO! », ululò, sgranando gli occhi per sorpresa mentre questi si riempivano di lacrime. Si lanciò in avanti in tutta la sua notevole massa, accasciandosi in ginocchio davanti al pure inginocchiato Yato, e iniziò ad accarezzare i capelli color luna del bimbo. Nulla sembrò accadergli, forse per via del fatto che Jushiro non era cosciente, ma come avrebbe reagito Bokushin a quella visione? Se non interrotto, l'uomo avrebbe baciato teneramente la tempia del bimbo e, pur senza tentare di rimuoverlo dal Fauno, lo avrebbe accarezzato con affetto per qualche minuto, singhiozzando nel mentre. Avrebbe poi sollevato lo sguardo verso Bokushin: « Grazie! Grazie! Grazie! » Tentò di stringergli la mano con entrambe le sue manone piene di anelli. « Siete degli eroi! Come sta? Come si sente? Quando potrò parlargli? »

    In quel momento, Yato avrebbe potuto notare che l'intera sala era... del tutto silente. Gli occhi di ogni membro di Kurotenpi erano fissi su quella scena, e ognuno di essi aveva un mezzo sorriso che non lasciava presagire nulla di buono. Come era da interpretare quella situazione? Come doveva muoversi?! Avrebbe avuto circa dieci minuti per gestire quella situazione, perchè, comunque andasse, qualcosa di molto inaspettato sarebbe accaduto.

    Una figura che sembrava incarnare le tenebre entrò dall'ingresso principale.



    Yato, che era di spalle, non poté vederla subito, ma notò che sia l'uomo col cilindro sia Shinteji assunsero immediatamente un espressione seria e, benché non una posa da combattimento, il loro linguaggio corporeo mutò sensibilmente. La faccia di Yuma sembrò andare in visibilio, e una macchia umida iniziò a formarsi sui suoi pantaloni. Haga Aburame fu in un attimo di fianco a loro, frapponendosi tra l'uomo che aveva pronunciato il nome di Jushiro e il nuovo venuto.

    « Spero di non interrompere niente di importante. », chiamò la figura, con voce intrisa di sufficienza e superiorità.

    Yato aveva già sentito quella voce e probabilmente non avrebbe nemmeno avuto bisogno di voltarsi per riconoscerne il padrone.

    « Flagello Immortale. »

    La voce del Prestigiatore Cremisi tremava... ma non di paura.



    « Era da tempo che volevo incontrarti! »

    Il chakra dell'uomo esplose, riempiendo l'etere, e le piastrelle del tempio sembrarono scricchiolare tutto attorno. Gli occhi del nukenin erano iniettati di sangue e, mentre un ghigno folle si disegnava sul suo volto, i due enormi oggetti simili a chakram che portava al collo iniziarono a sollevarsi. Fu un attimo. L'uomo con il cilindro e Akaishi comparvero davanti a Shinteji, bloccando la visuale del Flagello. La donna iniziò a parlargli sottovoce, mentre l'uomo con il cilindro sorrise in maniera educata al tetro pellegrino.

    « Gueuehehe, nessuna interruzione, Flagello Immortale. Un appellativo fantastico, se posso permettermi il commento. Sono il Pallido Shinigami, per servirti. Incendio-sama mi ha avvisato del tuo arrivo. Il luogo per l'incontro è in cima alla montagna al retro del tempio. Questo passaggio », disse, levando un braccio che fece svolazzare la sua ampia veste nera. « ...ti porterà a destinazione. »

    Il Flagello non disse una parola, ma osservò quell'uomo per una decina di secondi buona. Poi il suo sguardo cadde su Yuma, e se Yato si fosse voltato avrebbe potuto scorgere un sorriso divertito dipingersi su quelle labbra perfette e crudeli. Infine, gli occhi scintillanti dell'Immortale caddero sul ricco uomo in ginocchio, sul ragazzo - dove rimasero quasi per lo stesso periodo dedicato allo Shinigami, ed infine sul Fauno.



    « ... »

    Il tetro pellegrino non disse nulla, ma il Fauno avrebbe potuto percepire tutta la pesentezza di quello sguardo. Sì, anche se Yato aveva perso il ricordo della Colonna Evanescente, avrebbe comunque potuto riconoscere il nukenin più ricercato in tutto il continente (a parte forse Hayate). E, per quanto non fosse un sensitivo, avrebbe avuto la chiara impressione che questi fosse ancora più forte e potente che mai.

    Poi egli perse interesse, e senza un altro commento lasciò la sala tramite il passaggio indicato dal Pallido Shinigami.

    [...]

    [Il Flagello Immortale]

    Mentre si saliva con calma i gradini oltre la Pagoda Dorata, così da raggiungere il luogo che Strage gli aveva comunicato dopo il massacro dei due Emissari della Luce, il Flagello si trovò a riflettere che Kurotenpi andava tenuta d'occhio. Del gruppo che aveva appena incontrato, ben quattro per un motivo o per l'altro gli erano parsi degni d'attenzione. L'uomo con il cilindro, in particolare, gli era sembrato persino... pericoloso anche per i suoi standard. Anche il moccioso addormentato aveva qualcosa di particolare, anche se non sarebbe stato in grado di identificarlo con precisione.

    Ma aveva poca importanza. In quel frangente era lì per qualcosa di più importante. Aveva mandato un messaggio alla Strega riscrivendo la mente di un ninja di Iwa in modo che si mutilasse l'addome di fronte alla tana di Maya Orihara. Tra uno schizzo di sangue e un frammento di budella, ella avrebbe potuto scorgere un inquietante, ma fedele, schizzo della mappa dell'Artiglio, con un kunai piantato nel punto d'incontro e una parola incisa al di sotto: "A D E M P I M E N T O". La data fu proferita dall'uomo prima di tirare le cuoia. Il contratto che legava l'Immortale con quella straordinaria kunoichi era già soddisfatto per ciò che lo riguardava: non rimaneva che la parte di lei.

    Per questo la sua pelle, al di sotto dei guanti, dei vestiti da guerra e del nero mantello che indossava, era attraversata da linee di potere contenenti abbastanza energia da far deflagrare un intero villaggio ninja. Per questo aveva avvisato Strage di dire alle altre Calamità di giungere pronte alla guerra. Nei minuti a venire, il suo complesso piano per introdurre un interessante pezzo sulla sua scacchiera avrebbe finalmente dato i suoi frutti.

    Giunse alfine alla sommità della piccola montagna, e lo spettacolo fu di tutto rispetto.



    Non c'era ancora nessuno in vista, ma non era il caso di preoccuparsi. A giudicare da quanto aveva visto nella Pagoda Dorata, almeno un'altra Calamità - quell'Incendio - sarebbe giunto, oltre a Strage. Si augurava che in molti altri rispondessero alla sua chiamata, ma con tutta probabilità in ogni caso non più di quattro o cinque dei nove sarebbero giunti. Aveva istruito la Strega di giungere con sufficiente ritardo, rispetto all'orario comunicato da Strage, da consentire alle Calamità di giungere e scambiare prima qualche parola con l'Immortale.

    Si piazzò quindi al centro di quella radura circondata da rovine di un tempo che fu, pronto a dare il benvenuto ai suoi ospiti.

    Attese.

    OFF GAME

    Jeral, Flagello Immortale

    Nukenin S | Energia Nera


    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: /
    Buff: Rigenerazione x5 (Vitalità ed Energia Vitale);
    Rigenerazione x 1.5 (Chakra)
    Chakra: 1380/1500
    Spese di Chakra:

    -1x 12 Bassi (120)[Preparazione Sigilli]
    _____________________________

    Angolo Commenti QM

    Benvenuti a "l'Apocalisse all'Artiglio"!

    Spero di divertirvi e, dato il tipo di trama che ho predisposto e le giocate che hanno richiesto due anni per arrivare qui, creare situazioni interessanti per il macroGDR, approfondendo anche le ambientazioni di Kurotenpi e di Ame. Idealmente vorrei tenere un ritmo di posting sostenuto: non voglio che la giocata si areni o che passino settimane tra un post e l'altro. Mi impegno pertanto a fornirvi una giocata ad alto tasso adrenalinico e vi chiedo di fare altrettanto, sia da player sia da QM, così da goderci il GDR fino in fondo.

    Hohe: inizi direttamente nell'azione. Vorrei un post di analisi della situazione degno di un jonin che è anche Kazekage. Il tuo PG ha imparato nella Vendetta della Sabbia quanto pericolosi siano i Kurotenpi: puoi scegliere di entrare nel perimetro alla Rambo, ma non dire che non sei stato avvertito.

    Febh: per te inizio più soft, ma non meno traumatico. Parti descrivendo la risposta di Yato al mio ultimo post nel Ritorno dagli Inferi, dopodiché prosegui con quanto narrato qui. Incontri Jeral e sai di essere in covo dei Kurotenpi, con un'arma di potenza impensabile da gestire. Fammi vedere bene come reagisce Yato a una situazione del genere, che informazioni è più importante acquisire per lui e in generale qual è la sua priorità!

    Preciso che uso Hisae come QM device per incanalare bene la trama della quest: non è una gregaria di èlite di Jeral. Come tale, nonostante la giocata in cui lei gli giura fedeltà, non la userò per ottenere vantaggi sul villaggio della Nebbia o simili.

    Buon gioco a tutti!

    Angolo Commenti Player

    Dai cazzo! ; )

    Segnalo che, oltre ai sigilli consueti che ha sempre addosso a inizio giocata, prima di entrare nella Pagoda Dorata Jeral aggiunge alcuni ulteriori sigilli (tutti riportati in una discussione privata sul mio forum, in un post precedente a questo (topic "Apocalisse all'Artiglio")). Così facendo, Jeral spende 12 Bassi e inizia pertanto la giocata con la riserva ridotta di tale ammontare, già conteggiata. Più che lieto di fornirvi, nelle vostre vesti di QM, l'accesso per verificare i sigilli. Idem per chiunque valuterà la giocata.

    Non ho ancora aggiornato la scheda, ma considerate che Jeral abbia in scheda il Loto IV e il tratto Slot Azione, oltre a un Tratto TA aggiuntivo. Nella speranza che la patch non faccia troppi danni...

     
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    Una missione disperata


    I



    Nonostante la risoluzione di Hohenheim, bisognava dirlo, quella missione non aveva alcuna possibilità di finire bene. Il Kazekage lo sapeva bene. Glielo diceva il suo istinto. Glielo diceva la sua riserva di chakra già molto erosa a causa dei numerosi scontri. Glielo diceva il suo fisico esausto ed il suo braccio rotto. Lo aveva steccato alla buona, così che non gli facesse troppo male durante la corsa, ma non poteva fare miracoli. Come se non bastasse, si stava letteralmente buttando a capofitto verso un numero non definito di nemici; avversari che non avevano nulla da invidiare al vertice della Sabbia. Primo fra tutti, il Pallido Shinigami e poi la Calamità. C’era poi il suo stato mentale da considerare. Aveva appena perso Kasumi sotto i suoi occhi. La donna si era sacrificata per salvarlo ed aveva trovato una fine precoce. Ora il jonin si sentiva letteralmente svuotato, ma era riuscito a trasformare la rabbia ed il rimosso in una nervosa concentrazione che lo spingeva ad andare avanti.

    Un ninja meno esperto si sarebbe fatto dominare da quei sentimenti, ma Hohenheim sapeva che agire sotto l’influsso dell’odio lo avrebbe portato a fallire miseramente. Bisognava essere realisti e le cose stavano così: non poteva semplicemente buttarsi nel covo dei Kurotempi e distruggere tutto a) perchè non aveva la potenza di fuoco per farlo, b) perchè c’era di mezzo una ragazzina innocente da salvare - non poteva avere anche il suo sangue sulle mani. Inoltre, sapeva che il suo skil set non era nemmeno appropriato ad una missione di infiltrazione. Lui era un ninja più da search and kill, piuttosto che da infiltrazione ed assassinio silenzioso. Quindi, ragionevolmente, quello che poteva fare era cercare di acquisire quante più informazioni possibili sul piano dei Kurotempi, cercare di mettere loro i bastoni tra le ruote e tentare di recuperare la ragazza in un momento di distrazione prima di squagliarsela. Del resto, con quel braccio rotto aveva difficoltà persino a fare dei maledetti sigilli!

    Quindi, nonostante le fitte lancinanti al braccio, e la situazione disperata, il Kage bambino si era spinto quanto più vicino possibile alla pagoda. Nel farlo, aveva chiaramente cancellato il suo chakra, giusto per evitare di essere identificato da qualche sensitivo in agguato. Per il resto, si era limitato ad usare la boscaglia per coprire la sua presenza, cercando di muoversi il più rapidamente possibile. A circa due chilometri dalla sua meta si era fermato, conquistando la cima di un albero. Con il braccio buono, portò il D-Visor al viso per esplorando la zona. Era infatti troppo lontano per poter usare la percezione del chakra sulla struttura e capire chi ci fosse dentro.Mi devo avvicinare di più… Disse tra sè e sè. Stava per mettere a posto l’apparecchio, quando il suono di una carrozza in avvicinamento lo mise in allarme. Appiattendosi contro il tronco dell’albero, Hohenheim si sporse quel tanto che bastava per osservare chi stava arrivando.Cosa ci fa una carrozza della Cascata da queste parti? Disse fra sè e sè in un sussurro. Quindi centrò il D-visor verso l’interno della carrozza per scoprire chi si trovasse al suo interno. Vide una donna grassoccia, che parlava forse con qualcuno. Leggendo il labiale, sembrava che la donna fosse in missione per salvare qualcuno, forse una bambina. Che si trattasse del suo bersaglio? Probabilmente. Del resto, quali erano le probabilità?

    Hohenheim concentrò la sua attenzione sulla donna, cercando di utilizzare un altro tipo di abilità, recentemente acquisita. Sapeva che usare quel potere era pericoloso, ma richiamare le visioni poteva essergli utile…quando funzionavano. [Visione Storica] Visione Storica (base)
    Speciale: L'utilizzatore può avere una visione relativa alla missione in corso, formata da immagini e suoni, che mostri eventi relativi al passato, al presente o al futuro. La frequenza e contenuto della visione sono a discrezione del QM. Non può essere usata in combattimento.(Richiede Flusso della Storia I)
    [Da genin in su]


    Decise tuttavia di non aggregarsi alla carovana. Una frase, strappata fuori contesto, era troppo poco per unirsi a quegli sconosciuti. Che ne sapeva delle loro reali intenzioni? Chi gli diceva che lo avrebbero accettato nel loro convoglio e che non lo avrebbero tradito alla prima difficoltà una volta raggiunta la pagoda? Aveva una sola chance di effettuare quel l’infiltrazione con successo e non poteva mettere la sua vita e la missione nelle mani di una civile chiaramente non nel giusto stato mentale. Era importante però sapere che esisteva quel fattore da considerare. Forse gli sarebbe servito più a vanti.

    Così, mentre la carrozza sfilava, Hohenheim avrebbe creato unPettirosso di argilla molto piccolo, grande abbastanza per poter reggere il il D-Visor. Concentrandosi, poteva comandare quell’ esserino in un raggio di 12 chilometri, permettendogli quindi di arrivare ad alta quota e, tramite il D-visor, fargli scattare delle foto di tutta l’area. Così facendo avrebbe per lo meno capito quali difese esterne erano state dispiegate. Inoltre voleva sapere chi le persone della carrozza avrebbero incrociato e dove sarebbero state portate. Con un po’ di fortuna, qualcuna delle foto avrebbero anche potuto inquadrare nuovi arrivi.

    Hohenheim aveva appena mandato la sua creazione in ricognizione, che venne sorpreso da quello che sembrava essere un vero e proprio demone! Il jonin scattò in guardia, allontanandosi su un ramo vicino, mentre il braccio buono si tuffò nella sacca porta argilla. Il demone, tuttavia, lo salutò chiamandolo con il suo nome. A quanto pareva c’era una squadra accademica nelle vicinanze. Mai quelle parole furono accolte con più gioia dal Kage. Rinforzi! Nemmeno nelle sue fantasie più sfrenate si sarebbe aspettato di ricevere rinforzi in quel posto così lontano da terre accademiche! L’idea che fosse un inganno lo sfiorò solo leggermente. Tuttavia, se fosse stato sotto attacco, la sua premonizione lo avrebbe avvertito. Cosa che non era successo.

    Come ti chiami? Chiese il Kazekage, che aveva rispetto per quel piccolo essere tanto quanto se si fosse trattato di una persona. E’ davvero una coincidenza fortuita. Portami dal tuo evocatore e, se puoi, inizia con il raccontarmi cosa ci fate così lontani da casa. Forse c’era ancora speranza.


    […]




    Sei arrivato in anticipo, Flagello…molto bene. La voce pacata ma dura di Strage arrivò dalla cima delle scale. L’uomo comparve sulla radura, con la sua criniera bianca ed il fisico scolpito. Come la prima volta che lo aveva incontrato, Kenko indossava un kimono molto leggero, che gli lasciava scoperto tutto il petto. Le due zambato che lo accompagnavano ovunque erano questa volta legate dietro l’ampia schiena dell’uomo, immobili e pericolose. Gli occhi iniettati di sangue del leader strategico dei Kurotempi si fissarono sulla figura del Flagello. Onorerò il nostro patto convocando le altre Calamità, ma quello che otterrai da questo incontro dipenderà solo da te. Sei pronto? L’uomo era andato dritto al sodo, senza nessun fronzolo. Se lo avesse lasciato fare, il Mikawa avrebbe toccato una colonna poco distante, facendo flueire un po’ del suo chakra nella stessa. Dal centro della radura, nove troni sarebbero emersi dal terreno, oppure staccandosi dai ruderi che li tenevano imprigionati. Nove sedute in pietra tutte uguali, dagli schienali alti ed i braccioli squadrati, disposte a semi cerchio. Strage avrebbe preso posto in quello centrale. Mentre così faceva, le due zambato si staccarono dalla sua schiena, conficcandosi nel terreno ai lati della sua seduta. Si sedette come un re, appoggiando gli avambracci sui braccioli e tenendo la schiena dritta a 5 centimetri dallo schienale. In silenzio, attese che i suoi pari lo raggiungesse e, intanto, non tolse mai gli occhi di dosso dal Flagello.

    Poco dopo, a distanza di due troni da quello di Strage, emerse una bara dal terreno con un piccolo sbuffo di fumo. La bara si aprì, facendo emergere la figura di un ragazzoujcUkYg alto ed emaciato, dalla folta chioma arancione. Arata Yashagoro, un ninja dalle buone capacità in combattimento, che aveva dato non poco filo da torcere ad Hebiko e Tasaki non tanto tempo prima. Soprattutto, era il braccio destro della più giovane tra le Calamità. Lei emerse con la sua figura minuta dall’oscurità della bara subito dopo il suo secondo. Completamente avvolta da un lungo impermeabile nero, da cui uscivano solo una lunga chioma rossa sangue, Atrocità fece un cenno con la testa verso Strage, prima di conquistare il suo posto. Solo allora si tolse il cappuccio che ne copriva il giovanissimo VisoTKyLegM. Jeral avrebbe notato la bianchissima carnagione ma, soprattutto, la cicatrice che le passava da orecchio ad orecchio lungo tutto il bellissimo collo. La donna aveva chiaramente qualcosa che era fuori dal comune. La sua immagine tremava leggermente, come se una corrente d’aria calda la rendesse sfocata. Poi, senza preavviso, la sua presenza si scomponeva, come l’immagine di un video a seguito di una carica elettrostatica, per poi ricomporsi. Ma la cosa che più lasciava di sasso, erano i suoi profondi occhi viola, nel quale ci si poteva perdere ed impazzire. Se Jeral l’avesse fissata direttamente, avrebbe scoperto quanto spaventosa potesse essere quella ragazza. [Follia traboccante] Flusso Folle
    Speciale: L‘utilizzatore può emettere la sua follia su coloro che la guardano. Per ogni turno in cui si guarda almeno una volta L’utilizzatore, colui che guarda riceve due punti follia (PF). Ogni PF ha una durata di 3 round. Non guardare L’utilizzatore per due round di seguito annulla ogni PF accumulato. Ogni PF può essere impegnato in una sola abilità. È possibile accumulare massimo 5 PA.[Da genin in su]
    E’ per questo stronzo che ci hai fatto…bzzzz…venire Strage? Spero che non questa storia non si ri..bzzz..veli una perdita di tempo…bzz…io ODIO perdere…bzz…tempo. Mentre così diceva, per un attimo la sua figura si ingigatì, gli occhi divennero neri, ed il suo volto si deformò mostrando zanne affilate, mentre le parole della ragazza riecheggiarono in maniera anomala tutto intorno al Flagello, sinistre.

    Non c’è bisogno di scaldarsi così tanto, mia signora Tamafune, abbiamo un ospite illustre.L’uomo che aveva appena parlato era comparso alla destra di Strage. Capelli castani, dalla carnagione scura, Carestia vestiva una turnica monacale bianca che gli arrivava fino alle ginocchia. Il vestiario leggero lasciava vedere una fitta serie di tatuaggi su tutto il corpo, scritti fini, come il testo di una vecchia pergamena, Sulle spalle aveva un rotolo aperto che gli circondava le spalle come si trattasse di una sciarpa tenuta larga. Jeral, Flagello Immortale…l’essere più ricercato di questo continente, nonché la più potente creatura vivente. Che cosa ci fai tra noi comuni mortali?La voce dell’uomo era calda, cortese e quasi gioviale, ma i suoi occhi erano freddi. Anzi, c’era una certa brama in quell’uomo che non apparteneva all’immagine di monaco che si era costruito. Ascoltò con un mezzo orecchio la riposta dell’Immortale, se fosse pervenuta, per poi voltarsi alle sue spalle, dove una RagazzaPm9G15f era comparsa insieme a lui. Rie Hyuga, recentemente era stata protagonista di essere penetrata nel villaggio della Sabbia per prelevare uno dei Kiseki e realizzarne una copia, prima di svanire nel nulla. Jeral non poteva saperlo, ma lei era la miglior allieva di Okiku Hyuga, prima di tradire l’accademia e la sua maestra.Vedi, mia apprendista, l’immortalità è un falso dono. E’ la forma più estrema di attaccamento alla realtà che si possa immaginare. Come tale, è un ostacolo che preclude alla via del Buddha e all’illuminazione. Bisogna rinunciare a questi futili legami e vivere pienamente nel tempo finito che ci è concesso. Altrimenti la vita diverrà solo il capriccio dell’ accumulare fama, potere o ricchezze, nella speranza di non soccombere alla noia. Che cosa ne pensi tu, Flagello? Non è forse per questo che sei qui con noi oggi? L’ennesimo tentativo di far tacere la noia di un’esistenza solitaria?La domanda rivolta al nukenin era chiaramente una provocazione. Tuttavia, il Flagello difficilmente l’avrebbe vista in quel modo. Le parole che Carestia pronunciava avevano un potere che trascendeva quella terra. Perchè, come i credenti ben sapevano, lui parlava la lingua dei 5 Sutra. Lui era un Santo. [Sutra del Cuore] Sutra del Cuore [Equipaggiamento]Tra i cinque testi fondamentali della religione buddista. I sutra descrivono come è stato creato il mondo e quali principi gli uomini devono seguire. I possessori dei Sutra sono considerati dei Santi perchè benedetti dagli dei e dalla sorte.

    Lettura Sacra
    Conoscenza: L’utilizzatore può leggere ed interpretare il Sutra. Può raccontare sermoni ed intonare un mantra che placheranno gli animi e spingeranno le persone ad uniformarsi alla via del Buddha, in particolare modo, a rinunciare ai loro beni materiali. Le persone tenderanno a non combattere ed a fidarsi dell’Utilizzatore.[Da genin in su]

    Sutra del Cuore [Vario]
    Antica pergamena scritta in sanscrito che riporta i precetti fondamentali di come condurre una vita santa, in particolare modo, l’abbandono di ogni bene materiale. Questo Sutra è piuttosto breve, la pergamena è lunga solo un metro e mezzo. Può essere portato, srotolato sulle spalle. Il Sutra non può essere distrutto.Tipo: Supporto -
    Dimensione: Media
    (Potenza: 5 | Durezza: 5)
    [Da genin in su]


    Taglia corto Ichizo…bzz..a nessuno frega un cazzo dei tuoi sermoni. Sei solo un …bzzz..ipocrita. Il monaco alzò le mani, in segno di resa. Quanta rabbia Tamafune, non cambi proprio mai. Dovresti prenderti più cura di te, che sei così giovane. Stai seguendo la tua terapia? E… a proposito..è da un po’ che non vedo Mai…quella ragazza è un toccasana per l’anima. Eruzione non si unirà a noi…di questo parleremo dopo. Strage si intromise tra i due, interrompendo la risposta carica di odio che stava per arrivare da Atrocità, toccata dalle frecciate di Carestia. Strage si voltò quindi verso un punto dietro uno troni più distanti alla sua destra. Manifestati. Disse con ordine marziale. Dalle ombre emerse la figura di una donna dai capelli corvini, vestiti da assassina, completamente in nero. Vipera, desumo che Goemon non sarà dei nostri oggi…forse non ha preso alla leggere le tue minacce di morte, Tamafune….…Pff..un mezz’uomo senza spina…bzz..dorsale Goemon si scusa per la sua assenza. Sarò io le sue orecchie in questa riunione, se me lo concedete. La donna si posizionò al lato del trono di Pestilenza, quando strage le fece un segno di assenso. La Vipera Nera era un’assassina estremamente esperta. Aveva guidato lei il piano di avvelenamento della città di Himotara, non molto tempo addietro. In quell’occasione anche il Flagello era presente, ma i due non si erano incrociati.

    L’ultima ad aggiungersi sarebbe comparsa in un crepitio di fiamme nel suo trono. Omitsu Mibajin, Terremoto, stava usando il sistema di comunicazione del gruppo criminale. Di lei si riusciva solo a vedere un’immagine sfocata dai contorni poco definiti. Solo le mani erano più nitide del resto del corpo, e la donna comunicò con il linguaggio dei segni per portare una qualche forma di saluto. Alle sue spalle, c’era un’altra figura, tanto piccola in statura da non poter essere che un bambino. La sagoma era tanto sfocata da essere completamente irriconoscibile.

    Nessuno arrivò più, dopo Terremoto. Uragano, Siccità ed Eruzione non si erano presentati affatto. Pestilenza aveva mandato un emissario e Incendio era nei pressi, ma impegnato in atre faccende. Tutto sommato, la richiesta del Flagello aveva portato a raccolta un gruppo nutrito tra i vertici di Kurotempi.

    Hai la tua platea, Flagello Immortale.








     
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    Non dovette attendere molto.

    La ormai familiare sagoma di Strage apparve dalle scale non più di due minuti dopo il suo arrivo. La Calamità si muoveva con la calma ineluttabile di un essere senza predatori naturali e le enormi lame con cui aveva impedito uno scontro all'ultimo sangue con il Flagello stesso riposavano sulle sue ampie spalle. Quando i suoi occhi caddero sull'Immortale, questi vi lesse una ferrea determinazione. Avrebbe onorato la propria parola, disse il condottiero, ma il risultato dell'incontro sarebbe dipeso dal tetro pellegrino. Questi non replicò, limitandosi ad un cenno d'assenso con il capo. Era un aspetto di cui avevano già discusso e, in ogni caso, non c'era alcun risultato in quello scenario che il Flagello non fosse ottimale.

    Strage camminò piano in quella cima di montagna abbandonata, tra le rovine di qualcosa che era stato significativo un tempo molto lontano, finché la sua imponente sagoma si fermò a fianco di un'antica colonna. Il Flagello osservò il chakra cremisi della Calamità scorrere in quel tramite per andare chissà dove, e ben nove seggi apparvero presto davanti a lui: sei si levarono dalle pendici della montagna, e tre da cumuli di macerie che li avevano nascosti fino a quel punto. Si disposero a semicerchio, una platea del livello più alto che il continente potesse offrire.

    Rimaneva solo da vedere chi avrebbe risposto alla chiamata e chi, invece, avrebbe perso un'opportunità irripetibile. Gli occhi dell'Immortale avrebbero osservato ogni cosa con attenzione Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]
    . Anche in questo caso, il tetro pellegrino non dovette attendere molto. Strage andò a sedersi nel trono centrale, a significare il suo potere anche tra le Calamità, i nove ninja che avevano la nomea di essere i più distruttivi nel mondo dei nukenin.

    Lo spettacolo pagato dalla vita di due Emissari della Luce non deluse.

    Una ad una, ben tre altre Calamità comparvero davanti ai suoi occhi, invariabilmente accompagnate da shinobi che avrebbero con tutta probabilità potuto tenere testa a qualunque jonin accademico standard. La prima ad apparire fu una ragazza di poco oltre la seconda decade di vita. Era del tutto ricoperta di nero e l'unica cosa visibile, oltre al suo pallido volto ed i capelli rosso sangue, era una lunga cicatrice che le attraversava il collo giovane, segno di un passato tormentato o di interessi deviati. Il Flagello rimase impassibile, ma quella femmina lo colpì nonostante la testa calda che sembrava avere: la sua immagine era sfocata, irregolare e del tutto aliena all'occhio. Ad un certo punto persino mutò, trasfigurando fino a divenire mostruosa.

    Solo intrattenere lo sguardo su quella visione con attenzione, così come aveva fatto lui, gli costò qualcosaJeral subisce 2 Punti Follia. che non seppe bene identificare, ma di una cosa era sicuro: causare una simile distorsione attorno a sè con regolarità richiedeva una forza mentale a dir poco titanica, anche se - dato il modo in cui si manifestava - probabilmente instabile. Come confermato dall'intensità del suo chakra, che era particolarmente concentrato attorno ai suoi occhi - a innegabile evidenza della padronanza di un qualche tipo di arte oculare - quella femmina era formidabile. La osservò sedersi nel trono più alla sinistra di Strage, con il suo sgherro dalla chioma infuocata - che parimenti era sbucato da una bara - a fianco.

    « ... »

    La sua attenzione fu poi attratta da una voce gioviale, che identificò la prima Calamità arrivata come Tamafune. Ad ogni modo, stando alle informazioni cui un nukenin del suo rango aveva accessoPer amor di narrazione, presumo che - particolarmente ora che si sono presentati davanti a Jeral, lui possa riconoscere (grazie a Sussurri nell'Oscurità) le singole Calamità per il relativo nome di battaglia.

    Sussurri nell'oscurità
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di ottenere informazioni sui Nukenin: può ottenere informazioni riguardanti la maggior parte delle attività di Nukenin PG fino al grado B senza rischio o interagire con PNG. Può ottenere informazioni riguardarti le attività dei Nukenin PG fino al grado A spendendo 1 competenza RYO. Sarà impossibile scoprire argomenti segreti, vietati o assenti nel luogo in cui presente l'utilizzatore. Può ottenere informazioni su PNG Nukenin se il QM è d'accordo.[Da chunin in su]
    , immaginò che la femmina cangiante dovesse essere la kunoichi nota come Atrocità. La voce, invece, apparteneva ad un uomo dalla pelle scura - e, di particolare interesse per il Flagello, costellata di simboli - che aveva l'aspetto di un monaco: vestiva di bianco e indossava un enorme rotolo attornò a sé. I suoi occhi, tuttavia, erano calcolatori: l'Immortale riconobbe l'animo manipolatore di quell'uomo all'istante, giacché egli stesso era un consumato manipolatore degli esseri inferiori le cui vite decideva di non spezzare. Doveva trattarsi della Calamità nota come Carestia. Il suo chakra era formidabile e, all'apparenza, vorace.

    La Calamità, sedendo alla destra di Strage, si rivolse all'Immortale con finta cortesia e una domanda che non meritava risposta, con la conseguenza che il Flagello rimase in silenzio, osservando l'uomo con i proprio occhi scintillanti. Il finto monaco non si lasciò abbattere e, anzi, intavolò un sipario con la sua seguace. Gli occhi del Flagello si fecero duri e freddi quando caddero su quest'ultima. Ne aveva abbastanza di quegli occhi bianchi maledetti. Ma il suo potere era ormai quasi all'apice: presto avrebbe potuto dare la caccia al Bersaglio e ucciderlo, così da divorare ogni legame con quello sciagurato clan della Foglia. Quando, poi, Carestia diede seguito alla sua dissertazione sull'immortalità per provocare il tetro pellegrino, questi tornò a fissarlo.

    Stare

    Povero stolto.

    Le stesse iridi violacee che ora scrutavano quel mortale arrogante avevano, per un breve ed altissimo istante, goduto della prospettiva divina: nell'Erba, attivando per la prima volta in secoli gli Specchi di Ame, il Flagello, proprio come l'Unico Dio di alcune religioni occidentali, aveva infatti percepito il tempo non come un flusso o una linea, ma come un piano dove ogni diverso punto rappresentava la porta verso un istante particolare; aveva potuto spalancare le porte senza varcarle, osservando così ciò che c'era dall'altra parte e guadagnando la prospettiva che l'Unico Dio aveva sull'eternità.

    « Carestia, dico bene? », chiese retoricamente, senza attendersi una risposta o dar tempo di fornirne una. La fallacia di quell'uomo, che pensava di poter comprendere la mente del Flagello dal basso della sua mortalità, era di proporzioni titaniche. Ma non era colpa sua: a prescindere da qualunque ascensione spirituale a cui il monaco avesse mai potuto ottenere, egli rimaneva sempre e comunque un semplice uomo, un membro della razza che l'Immortale era giunto per castigare.

    « Predicare una filosofia viziata da false premesse è l'epitome della superficialità. »

    La voce del Flagello era incolore - e infatti mentre parlava aveva già volto lo sguardo verso il prossimo venuto, dopo un breve scambio di sguardi con la Hyuga a studiarne le reazioni dopo lo scherno al suo maestro -, ma il significato era violento: agli occhi del Flagello non c'era dignità in un'esistenza finita. Qualunque ragionamento che muovesse da una premessa contraria era fallace: sia l'attaccamento ai beni materiali, che Carestia diceva di abbandonare, sia l'illuminazione, che Carestia professava di abbracciare, erano cenere alla luce della verità che la vita dei mortali era insignificante. Del pari, non c'era spazio per alcuna noia nella scacchiera del Flagello, il cui orizzonte era divino. Ma non c'era ragione di filosofeggiare con quell'uomo, poiché ciò che l'Immortale aveva in mente era molto concreto e avrebbe spazzato via ogni insipido dibattito.

    A quanto pare, la Calamità che rispondeva al nome di Goemon aveva scelto di non rispondere alla chiamata - guadagnandosi lo scherno di Atrocità, che a quanto pare lo aveva minacciato di morte -, ma aveva inviato la sua seconda in comando, prontamente individuata da Strage, che ne chiamò il nome con voce di tempesta. La femmina assassina si inchinò alla Calamità, chiedendo il permesso di rappresentare il proprio signore in quel concilio. Ottenuto l'assenso di Strage, ella si posizionò a fianco del terzo trono a destra della medesima Calamità, lasciando quindi un trono vuoto alla sua sinistra e un trono vuoto alla sua destra. Si chiamava Vipera, un nome che il Flagello ricollegò alla Vipera Nera nota nel mondo dei nukenin e sottoposta della Calamità che prendeva il nome di Pestilenza.

    Infine, sul secondo trono alla sinistra di Strage, alcune fiamme preannunciarono l'arrivo di una figura femminile, che tuttavia pareva presente solo in forma di proiezione di chakra - salvo forse per le mani, segnate dall'età ma innegabilmente ancora toniche. Alle sue spalle, una figura minuta del tutto irriconoscibile era evidenza del fatto che la donna, per quanto non presente in forma fisica, avesse preso sul serio la convocazione. Impossibile leggerne il chakra in quella situazione, ma dato che Atrocità era presente e Strage aveva affermato che Eruzione non li avrebbe raggiunti, ella doveva essere Terremoto, l'unica altra femmina che era assurta al rango di Calamità. Il Flagello notò il gesto di saluto che ella rivolse con le proprie mani, e annuì impercettibilmente per contraccambiare.

    In totale, dunque, ben quattro Calamità su nove erano giunte ed una aveva mandato il proprio secondo. Un risultato straordinario, dato il livello degli individui convocati. Strage aveva appena terminato di indicare al Flagello che tutti erano giunti, quando una seconda fiammata - ben più intensa di quella che aveva annunciato Terremoto - avviluppò il trono immediatamente alla sinistra di Strage. Il bagliore fu accecante per un istante e poi scomparve, lasciando al suo posto un uomo vestito in abiti d'affari di foggia occidentale. Era pallido e longilineo, con folti capelli neri, occhi scuri come il suo abito e un'espressione seria incisa in volto. Come Atrocità, Incendio non pareva lieto di essere in quel luogo.




    Scusate il ritardo. , disse, senza traccia di pentimento nella voce. Le lunghe dita della sua mano sinistra iniziarono a tamburellare sul bracciolo del trono, annerendolo ad ogni contatto. Vogliamo procedere? Sono un uomo molto impegnato. Ma, a prescindere dal fatto che tenere un Concilio delle Calamità così vicino all'apice di uno dei miei piani non è l'ideale... Lanciò un'occhiataccia a Strage, che, almeno in quel momento, - per forza o per follia - non sembrava temere. ...mi rendo conto che rifiutare un invito del Flagello Immortale potrebbe avere conseguenze nefaste sugli affari. Si sistemò la cravatta, fissando intensamente l'Immortale mentre lanciava un'ultima, bruciante stilettata a Carestia. E comunque, Ichizo, l'unica vera illuminazione è quella del sole, l'incendio ultimo che tutto purifica.

    Il tetro pellegrino sorrise a quella visione: cinque Calamità, di cui quattro di persona. Inoltre, quell'uomo, Incendio, gli pareva promettente: dietro quella maschera di uomo d'affari che indossava, l'Immortale poteva chiaramente percepire una vena di follia incandescente pronta ad esplodere, ed una brama di distruzione affine alla propria e, per certi versi, quella che aveva percepito nello shinobi con la lingua ripiena di piercing.

    « Calamità. », si rivolse a loro il Flagello, immobile ad eccezione della chioma color rame mossa dal vento. « Siate le benvenute. »

    La luce del sole toccò i suoi canini mentre egli sorrideva.

    « Vi ho convocate per offrirvi una possibilità. La comune inclinazione al Caos che vi unisce ne è testimone: l'Eresia che incarno non vi è opposta, bensì tesa a determinare l'avvento di un nuovo mondo dove non vige alcun ordine precostituito e l'unica legge è la forza. » Lasciò che quella verità aleggiasse nell'aria, preparando il terreno per ciò che aveva da dire a tutti loro.

    « Strage, Atrocità, Carestia, Terremoto, Incendio... », li chiamò, nell'ordine in cui erano arrivati, ignorando la rappresentante di Pestilenza. « Il vostro nome di battaglia è simbolo dell'aspetto della distruzione che incarnate. Ma ciò che vi offro è di una diversa magnitudine. Sto parlando di Apocalisse. »

    Levò una mano in alto, in segno di grandezza.

    « Oggi infrangerò lo spazio-tempo e mi recherò in un'altra dimensione, dove una creatura in grado di saltare alla giugulare di qualunque divinità riposa. La chiave per annichilire gli eserciti di tutto il continente giace nell'altra dimensione, in attesa di essere colta da coloro che saranno in grado di strappare il cuore pulsante del mostro. »

    Ciò che egli stava suggerendo avrebbe fatto rabbrividire qualunque Accademico e molti nukenin: intendeva mettere in mano a cinque dei ninja più folli del continente, condividendo con loro, il potere di una delle Armi di Iwa, dando a Kurotenpi la forza di muovere guerra diretta all'Accademia stessa.

    « Unitevi a me. »

    Li invitò, guardandoli in volto uno ad uno, soffermandosi poi su Strage.

    « Avrete modo di godervi la battaglia più straordinaria delle vostre vite. Per coloro che sopravviveranno, la ricompensa sarà grande: concederò a Kurotenpi parte del controllo sul Kappa. »

    Il tetro pellegrino era ben conscio di stare condividendo con ninja pericolosissimi, ciascuno senza un briciolo di fedeltà nei suoi confronti, informazioni che l'Accademia avrebbe adorato possedere. Eppure, egli era sereno e convinto di ciò che stava facendo: aveva davanti individui che, storture di carattere a parte, genuinamente credevano nel Caos. Ed egli stava offrendo loro un'opportunità irripetibile per distruggere ogni civilità sul continente. Non si soffermò a spiegare la fonte delle sue informazioni, le sue ragioni o come intendesse infrangere le leggi della realtà e spostarsi su un'altra dimensione, poiché egli era il Flagello Immortale e coloro che avevano risposta alla chiamata avrebbero compreso che non c'era falsità nelle sue parole, ma solo la promessa di un inferno in terra. Parlamentare oltre sarebbe stato inutile.

    « Naturalmente, », chiosò infine il Flagello, con un ghigno diabolico in volto, « se per qualunque ragione intenderete invece ostacolarmi, siete i benvenuti a provarci. Diversamente, getteremo le fondamenta di qualcosa che cambierà per sempre le sorti del continente. »

    Uno scontro alla morte con le quattro Calamità presenti fisicamente, oltre che ai tre Membri Esecutivi che le accompagnavano, sarebbe stata una sfida parimenti interessante agli occhi del Flagello, che in tal caso avrebbe potuto attendere ancora un giorno o due prima di sfidare di nuovo la Divinità Spezzata. Ma non era necessario che le cose evolvessero in quel modo: l'Immortale era sincero nella sua proposta, che credeva avrebbe potuto interessare le Calamità, i nove araldi del Caos su quel continente afflitto da un destino di mediocrità. Era del pari possibile che i più lungimiranti tra i presenti capissero il duplice significato di ciò che il tetro pellegrino stava proponendo: una collaborazione iniziale, che, se di successo, avrebbe potuto comportare un'alleanza permanente tra l'Eresia e il Caos, il Flagello Immortale e Kurotenpi.

    Cinque minuti erano trascorsi dall'inizio dell'incontro, e Maya Orihara sarebbe giunta a breve. Il Flagello aveva reso chiaro alla Strega, tramite la natura del messaggio che le aveva inviato, che il luogo d'incontro sarebbe stato pericoloso: letteralmente, nella pancia del mostro noto come Kurotenpi. Ella non era affatto stupida: si sarebbe esposta solo nel caso in cui le trattative fossero andate in porto. In caso contrario, l'adempimento - l'uso del Rotolo Spezzato e la carenza di interferenze per ventiquattr'ore - sarebbero stati rimandati.

    « Cosa rispondete? »

    WeeSmallArcticwolf-size_restricted

    OFF GAME

    Jeral, Flagello Immortale

    Nukenin S | Energia Nera


    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: 2 Punti Follia (1/3 round).
    Buff: Rigenerazione x5 (Vitalità ed Energia Vitale);
    Rigenerazione x 1.5 (Chakra)
    Chakra: 1380/1500
    Spese di Chakra:

    -1x 12 Bassi (120)[Preparazione Sigilli]
    _____________________________

    Angolo Commenti QM

    Introduco Incendio, con tutti i caveat del fatto che è un PNG che interagisce per il momento con Jeral. Impossibile non farlo comparire dato che tutto quello che accade nel piano di sotto è parte del suo piano XD Se le cose vanno come credo, non avrò comunque bisogno di muoverlo per molto relativamente a Jeral (vedrai Hohe guru).

    Angolo Commenti Player

    Che spettacolo il Concilio delle Calamità! Faccio un post solo da player dato che si tratta di chiacchiere semplici per ora e che comunque, dato il livello della giocata e il fatto che volessi rendere per bene i processi mentali e le osservazioni di Jeral, mi è uscito un postone già così XD

     
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    Il patto dei Kurotempi


    II



    Carestia scosse la testa, sconsolato davanti alla risposta del Flagello. Forse deluso per non essere riuscito a strappare all’’immortale una reazione più decisa? Forse è così Flagello… o forse ti ritroverai a pensare, fra qualche millennio, che le mie parole non erano poi così sbagliate. Tuttavia, non è mio desiderio importi alcun punto di vista. Del resto, per allora chiaramente io sarò già cibo per vermi. Quindi, che tu abbia o meno raggiunto la comprensione di cui parlo, mi lascia completamente indifferente. Il tono di Carestia lasciava trasparire distacco e nessuna traccia di animosità. Tuttavia, i suoi occhi brillavano sempre di una strana luce: un misto di desiderio e furore che era difficile non notare.

    Lasciata la parola a Jeral, le Calamità presenti ed i loro secondi ascoltarono con attenzione la proproposta dell’Immortale. L’aria era carica di tensione perchè tutti i presenti sapevano che una parola sbagliata o un’espressione fuori posto potevano far partire uno scontro mortale. L’unica cosa che continuava a muoversi e mutare in continuazione era la figura instabile di Atrocità, i cui occhi non lasciavano mai quelli del Flagello.

    Mentre Jeral dispiegava il proprio piano, potè notare l’interesse crescere nelle tre Calamità che erano lì presenti. In particolare modo Carestia si sporse leggermente in avanti sulla sua seduta, portando le mani a toccarsi con le punte dei polpastrelli, mentre un semi sorriso si allargava sul suo volto. Strage invece rimase impassibile, ma i suoi occhi scintillarono di rosso ed il suo sguardo si perse nel vuoto. Jeral lo aveva già visto fare una cosa del genere, quindi capì che non si stava disinteressando della faccenda, tutt’altro.

    Fu però Terremoto a prendere la parola subito dopo che Jeral ebbe finito di formulare la sua proposta. Le mani, un po’ rugose per l’età, iniziarono a muoversi rapidamente nella lingua dei muti, con una destrezza ed una ferocia tale che sembrava stesse componendo dei sigilli per una tecnica. Fu la Vipera Nera, che di lingue ne parlava oltre dieci, a tradurre in parole il messaggio di Terremoto: Attento Flagello. Strafottenza, boria, arroganza….molte volte ci si è rivolto a noi in questi termini e molti son morti, molti sono stati premiati, molti persino incentivati. Perciò non ti è possibile nascondere il tuo desiderio ai miei occhi in questa maniera. Mettiamo in chiaro perchè sei qui. Tu sei qui perchè, dall’alto della tua infinita e superiore esistenza, hai bisogno di questo gruppo di mortali per darti man forte contro un nemico che sai di non poter battere. Sai perchè lo so? Perchè nessuno condivide il potere se se lo può prendere da solo, con le proprie mani. Quindi riformuliamo la tua proposta, per come l’ho sentita io: tu ci aprirai la strada verso il Kappa, lo soggiogheremo e quindi ne condivideremo il potere secondo i termini che noi Calamità ed Eclissi stabiliranno congiuntamente a te.

    Ma certo Omitsu, sono sicuro che il nostro ospite sappia ben stimare cosa possiamo fare per lui. La verità è che arrivi come una benedizione per noi, Flagello Immortale. In effetti, noi e la nostra Signora siamo interessati a mettere le mani su una delle armi di Iwa. Armi che stanno diventando sempre più rare da trovare per colpa dell’Accademia e degli Hayate che le stanno sistematicamente distruggendo seguendo un’ideologia barbarica. Se posso chiedere, come sai del Kappa? Soprattutto, che cosa intendi fare con esso una volta che lo soggiogheremo?

    Ancora una volta, il silenzio sarebbe calato sulla radura in attesa della risposta del Flagello. Se questa fosse arrivata tardi o non fosse arrivata affatto, tuttavia, Jeral avrebbe visto il mondo intorno a lui sparire, soppiantato da pura oscurità. Tre volti, grandi quanto una persona, sarebbero emersi dalle tenebre. Tutti e tre erano il volto di Atrocità, distorto dalla furia e con gli occhi rossi che piangevano sangue, mentre gli urlava contro: RISPONDI ALLA DOMANDA!![Tecnica] Illusione Suprema
    Talento: L‘utilizzatore, se non percepito dalla vittima, può aumentare la potenza di un genjutsu di 20, una volta ogni due round.
    [Da jonin in su]
    Parola di Terrore
    Talento: L‘utilizzatore può attivare la tecnica Parole del Vanitoso anche quando tenta di intimidire il suo bersaglio, una volta ogni due round.
    [Da genin in su]

    Potenza 40 + 20 ( illusione Suprema) +10 ( Gen. Inarrestabili) + 20 ( guru) +25 ( Maestro illusore) = 115


    Basta così. Sarebbe intervenuto poco dopo Strage, dopo aver dato il tempo all’immortalità di rispondere. Il Mikawa sembrava essersi riscosso dal suo sogno ad occhi aperti e si rivolse direttamente all’immortale. Kurotempi accetta di allearsi con te per soggiogare il Kappa , Flagello Immortale, a due condizioni. La prima, è che non userai l’arma di Iwa per arrecare danno a Kurotempi. Se vorrai farci fuori dovrai cavartela con le tue forze. Kurotempi ha un utilizzo molto preciso per tale arma e, quando ti sarà rivelato, sarai tu stesso a darcela di tua spontanea volontà. Seconda condizione: dovrai mettere incinta la donna che ti indicheremo… Che cosa!?!?! Questa condizione deve essere soddisfatta immediatamente e, come la prima, non è negoziabile. Questo è quello che ti chiediamo, questa è la volontà di Eclissi. Dicendo l’ultima frase, il Mikawa si sarebbe voltato verso Carestia, che si era per la prima volta scomposto e sembrava star per perdere la calma. Dovevo essere io, Strage… IO!!! Il sangue dell’Immortale non lo renderà più forte!Sì…lo farà…IO ME NE SBATTO DELLE TUE VISIONI, KENKO! ERA STATO PROMESSO A ME!! Catestia sembrava aver proprio perso il controllo a quel punto e, con occhi carichi di odio, avrebbe teso una mano verso Jeral, come per stritolarlo. [Tecnica] Prigione Effimera

    Prigione Effimera
    Talento: L'utilizzatore può scegliere di non creare una prigione fisica intorno alle vittime, lasciando i restanti effetti della tecnica invariati. L’utilizzatore può effettuare due prese per round, spendendo uno slot azione extra ed infliggendo il danno da presa. Non è possibile utilizzare altre abilità Talento in combinazione.[Da genin in su]

    Alta Concentrazione
    Abile: L'utilizzatore, quando utilizzata la tecnica della Prigione di Roccia, definisce tecniche complesse come tecniche che richiedono una componente elementare o che necessitano più di 5 sigilli.[Da genin in su]

    Lettura dei flussi di chakra
    Abile: L'utilizzatore è in grado di leggere i flussi di chakra assorbiti dalle persone nella Prigione. La Percezione aumenta di 3 e non è possibile avere occultamento totale.[Da chunin in su]

    <!-- --> Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    For. 825 + 3 ( stile di combattimento) = 900 ( prima presa). 825 + 2 ( assalto perfetto) = 875. seconda presa
    Assorbe 1/4 basso ogni tacca di differenza tra la sua forza e resistenza.
    4 tacche di malus alla velocità di Jeral


    Il tuo patto con Eclissi non è cambiato, Ichizo. Portale l’arma e lei ti darà quello che vuoi…ora smettila. Tuonò Strage, percependo che l’altra Calamità stava facendo qualcosa a Jeral. Probabilmente nulla da impensierire l’Immortale, ma poco…costruttivo. Ichizo continuò ancora per qualche secondo, poi rilascò la tecnica, tornando a sedersi in maniera composta. Sembrava aver ripreso il controllo.Bene… Strage mise fine a quel teatrino e si voltò verso Jeral Qual è la tua risposta?

    Se Jeral avesse acconsentito, Strage si sarebbe voltato verso Arata e Atrocità. Con tacito accordo, Il ragazzo dai capelli rosso-arancio sarebbe scomparso all’interno di una delle sue bare, per poi riemergere con un capsula di contenimento, movimentata su rotelle, grande abbastanza da contenere un essere umano. Il contenuto della capsula era completamente oscurato da un denso liquido nero.

    Arata avrebbe portato la capsula al centro della radura. Usando un trucco silime a quello di Strage, avrebbe fatto emergere un basamento di pietra, ornato da scarni basso rilievi ormai distrutti, così da formare un piccolo altare. Dopo di che, avrebbe aperto la capsula, ed immerso le braccia nel liquido nero, affondando fino ai gomiti. Con un minimo sforzo, avrebbe fatto emergere il corpo nudo di una donna di non più di 22 anni. I suoi capelli erano completamente neri e lunghi fino ai glutei. La carnagione era bianco perla su una muscolatura esile. Non doveva avere nessuna capacità combattiva. Quanto alla domanda che il nukenin si poteva star chiedendo, era difficile capire se fosse viva, morta o chissà cos’altro.

    Arata la stese sull’altare e compose una manciata di sigilli. Quando il suo chakra penetrò nel corpo di lei, la donna si innarcò violentemente, spalancando gli occhi di un nero pece. I suoi capelli corvino iniziarono a fluttuare in ogni direzione, mentre dal bassamento emersero delle ombre che avvolsero il corpo di lei e l’altare, come lingue di fuoco oscuro. Arata tornò al suo posto, ora che il suo compito era finito. Nessuno disse più nulla, ma era chiaro cosa volevano che il Flagello facesse.


    […]

    Se e quando Jeral avesse portato a termine cosa aveva chiesto Strage, si sarebbe accorto che l’atto non gli aveva sottratto forze fisiche, ma anche spirituali. [Note] Al termine, le fiamme si sarebbero ritratte e così la ragazza avrebbe chiuso nuovamente gli occhi. Sarebbe stato Arata poi a farla scomparire, così come era arrivata.

    Molto bene, Flagello. Come da accordi, Io e Carestia ci uniremo alla tua caccia. Arata verrà con noi, come ninja medico di supporto. No…bzzz… verrò io invece..Strage….oppure chiama Eruzione….bzzz… Eruzione non è un’opzione percorribile al momento e tu, oltre a non essere un ninja medico, sei troppo instabile. Da quanto tempo hai terminato le scorte che ti ha portato Mai? Se non sei sotto controllo non puoi venire, o metteresti a repentaglio tutta l’operazione. Le apparenze di Atrocità sembrarono tremare violentemente, ma si trattenne per un soffio, non volendo provare il punto di Stage. Quindi si alzò dal suo trono e, senza guardare nessuno, scomparì all’interno della bara da cui era emersa con Arata. Il suo sottoposto invece rimase, così come era stato ordinato da Strage.

    Ebbene, ora che la Folle se ne è andata, vogliamo andare a nostra volta? O preferisci riposare un attimo, Flagello, dopo le tue…fatiche?







     
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    [Il Flagello Immortale]

    Le parole che Carestia gli rivolse non lo sfiorarono, poiché egli muoveva da false premesse e come tale ogni sua conclusione era fallace. Tuttavia, quando si rivolse di nuovo a questi assieme alle altre Calamità, l'Immortale notò una nota di evidente interesse colorare gli occhi del monaco che si adornava di antiche scritture. Strage sembrò avere una visione del futuro, così come aveva fatto su quel campo di battaglia tempo prima, mentre Atrocità continuò ad apparire distorta e distante, anche se il tetro pellegrino poteva avvertire gli occhi di lei cercare in continuazione i suoi. Incendio era immobile sul proprio trono ed osservava con espressione indecifrabile il Flagello e gli altri nukenin lì presenti, senza sbilanciarsi. Fu l'unica tra le cinque Calamità che non era presente fisicamente a prendere la parola, per quanto indirettamente.

    Ed agli occhi del Flagello apparve evidente che, per quanto potenti, le Calamità rimanevano dei mortali.

    Agitò una mano nei confronti della Vipera Nera, infastidito dal suono della sua voce e dalle parole con cui aveva offeso le sue orecchie. Si voltò invece a destra, tornando ad osservare la donna ammantata di oscurità dal quale quei pensieri provenivano. Le mani di lei erano appena tornate in posizione di riposo, come se ella fosse soddisfatta di quanto affermato. A quel punto il monaco dalla pelle tatuata prese di nuovo la parola, ammettendo l'interesse dell'organizzazione nota come Kurotenpi per le Armi di Iwa - segno che, come il tetro pellegrino aveva sospettato - questi fossero perfettamente a conoscenza della loro esistenza e del fatto che il Kappa appartenesse a tale categoria di strumenti di estremo potere. Di estremo interesse, tuttavia, fu la menzione di una "Signora" di nome Eclissi, che apparentemente regnava sovrana al di sopra delle Calamità.

    L'Immortale siedeva supremo all'apice del mondo dei nukenin in quel continente, con una statura rivaleggiata solo da figure leggendarie come il Re Mortale, alcuni degli Assi di Ame o le Virtù di Hayate, oltre a pochi altri individui di estremo potere. E persino lui era all'oscuro del fatto che i Kurotenpi, un'organizzazione di cui si sapeva in generale pochissimo, fosse comandata da una un'entità che si ergeva al di sopra delle nove Calamità. Una scoperta di massimo interesse che cambiava le carte in tavola di quel confronto di alto livello e che, da sola, valeva già il prezzo che egli aveva pagato per fare in modo che Strage convocasse quel Concilio. Carestia gli chiese anche, con la falsa pacatezza che ne caratterizzava la figura, cosa l'Immortale intendesse compiere con il Kappa.

    Il Flagello sorrise a quella domanda, ma non rimosse i suoi occhi dalla donna dalle mani rugose.

    « Terremoto. »

    La chiamò, soave, quasi con il tono di un genitore che si rivolge ad una figlia che ha appena commesso una sciocchezza da bambini.

    « Ti esorto a riflettere con più attenzione prima di parlare ed a scegliere con maggiore cura le tue parole se decidi di farlo. Ciò che credi di sapere circa le ragioni delle mie azioni non è solo errato, ma miope. ArroganteIl termine "arrogante" ha un'origine giuridica che trova le sue radici nell'antico diritto romano: "ad rogare" è un verbo utilizzato per descrivere le azioni di colui che pretende di ottenere qualcosa con estrema insistenza e, dunque, per estensione, vantando diritti che non ha. è colui che pretende di vantare diritti che non ha: un concetto evidentemente fuori luogo per colui che incarna l'Eresia. Similmente, c'è boria solo se l'ostentazione di grandezza è vana, come la tua in questo momento. Nessuna mia parola è vana, femmina, poiché tutte sono sorrette dalla mia onnipotenza. »

    Il suo divertimento mentre infliggeva quell'umiliazione a Terremoto, davanti a quattro altre Calamità e altrettanti dei loro sottoposti, era evidente. L'Immortale si trovava da solo nel cuore di una delle roccaforti di quella che probabilmente era l'organizzazione criminale più pericolosa del continente, con davanti a sè cinque dei nove pinnacoli che la sostenevano, e in generale circondato da innumerevoli altri loro subordinati, ma era bene che questi capissero: erano loro ad essere rinchiusi lì con luiJeral-Calamit.

    « Quanto a ciò che ci aspetta dall'altra parte... » Il suo ghigno si allargò, mentre le immagini del duello contro la Divinità Spezzata e di come già anni prima l'aveva costretta alla fuga davanti alla sua suprema manifestazione di potere gli popolavano la mente. « ... se pensi che la forza delle Calamità mi sia necessaria per prevalere nel confronto, ti confermi una sprovveduta. Condividere il Kappa anche se non ho bisogno di farlo è perfettamente conforme alla mia natura, perché il mio potere è già soverchiante, perché Strage mi ha dimostrato che c'è potenziale tra di voi e sono curioso di vedere cosa ne farete, ma soprattutto perché il mio capriccio è l'unica legge. »

    La donna non sembrava capire chi aveva davanti e, come Carestia, pretendeva di capire il Flagello e giudicare le sue azioni sulla base di una misura che era la propria, ossia quella di una femmina mortale dalle mani rugose: un essere finito e compiuto, che come tale comprendeva solo una logica di scambio al fine dell'accrescimento del proprio minuto potere personale. Ma non era così che l'Immortale operava, poiché egli incarnava l'Eresia e non c'era impresa che il suo potere divino non gli potesse far compiere. Di conseguenza, per lui donare potere ad altri al fine di aumentare la distruzione nel mondo non era che un divertente passatempo.

    La femmina, inoltre, non sembrava particolarmente intelligente: aveva posto domande ovvie, ma non si era chiesta come il Flagello sapesse del mostro a guardia dell'Arma di Iwa e, soprattutto, del modo di arrivarci. Se lo avesse fatto, soffermandosi qualche attimo in più a pensare prima di parlare, così come il Flagello le aveva appena insegnato, avrebbe realizzato l'unica, ovvia soluzione: l'Immortale era già stato dall'altra parte. Ed aveva messo il guinzaglio al mostro. Anche se la Calamità non poteva saperlo, quella volta qualcosa era andato storto - l'intervento del Risorto dall'altra parte del varco dimensionale -, ma ora il contratto che il tetro pellegrino aveva stretto con la Strega avrebbe impedito ogni simile piega degli eventi.

    Non gli sfuggì, tuttavia, il silenzio che era calato dopo la domanda di Carestia, che si era quantomeno dimostrato un osservatore della realtà più fine di Terremoto. Le Calamità volevano sapere. E il Flagello, da signore misericordioso, avrebbe esauditoNota: Jeral risponde spontaneamente, quindi Atrocità non interviene e non attiva l'illusione. la loro richiesta.

    « Conosco il Kappa perchè ci ho combattuto contro. »

    Rivelò, fattuale, ma conscio del significato di quella rivelazione. Le Armi di Iwa erano così temute per un motivo. Averci a che fare e sopravvivere era quasi impossibile anche per il più letale gruppo di jonin.

    « Gli sforzi di Hayate e dei piccoli shinobi dell'Accademia, invece, sono parte della ragione per cui voglio soggiogare il Kappa. »

    Guardò le Calamità uno ad uno negli occhi, sollevando entrambe le mani all'altezza del busto in un gesto di grandezza.

    « Intendo scatenarne la furia sul continente intero. »

    La sua voce era piegata dall'estasi che l'immensità di quella visione infernale gli causava.

    « Una volta che il Kappa sarà mio, ne userò il potere per generare un esercito che calchi su tutta la terra. Ogni ordine precostituito cadrà, così come i sogni di Hayate di un mondo perfetto. Solo a pochi eletti sarà concesso vivere nel mondo glorioso di cui determinerò l'avvento. Per lo stesso motivo intendo condividere tale potere con Kurotenpi: Strage mi ha dimostrato di avere le qualità necessarie a sopravvivere nel mondo di cui parlo. Mi auguro che voi altre Calamità, così come gli stolti che non si sono presentati quest'oggi, abbiate la medesima forza. Se così è, allora sono fiducioso che l'uso che farete del potere del Kappa sarà soddisfacente. »

    Stava parlando della fine del mondo. Del collasso della civilità dei ninja. Dell'avvento di un nuovo mondo, dove le mappe non avevano più significato e il chakra - il veicolo ultimo della vera forza - era l'unica valuta. E lo faceva con naturalezza, perché egli era il Flagello Immortale, e il suo scopo era epurare il mondo naturale dalla sua naturale condizione di triste mortalità e debolezza.



    Hmph.

    Un mezzo sorriso a dir poco inquietante si era dipinto sul volto di Incendio dopo le parole dell'Immortale. Tuttavia, forse perché aveva previsto ciò che Strage stava per fare, la Calamità che recava morte tra fuoco e fiamme non aggiunse altro. Il tiranno del campo di battaglia, infatti, prese la parola, e pronunciò le fatidiche parole che segnalarono la disponibilità dei terribili nukenin ad accompagnare il Flagello in quell'impresa scellerata. Due furono le condizioni poste da Strage, ed entrambe stimolarono l'interesse dell'Immortale, i cui occhi crudeli furono toccati da un sorriso malvagio.

    Poi accadde qualcosa.

    Quando la seconda condizione fu menzionata, Carestia perse immediatamente la compostezza che lo aveva contraddistinto fino a quel momento. Il tetro pellegrino fece per ignorarlo, continuando a concentrarsi su Strage - che pareva essere l'unico vero interlocutore in quella discussione, per forse solo in quanto veicolo della volontà di quella Eclissi -, ma il monaco iniziò a urlare, fuori di sè dalla rabbia. Pareva che l'offerta di ingravidare una femmina integrasse un insulto ai suoi occhi, forse in ragione del fatto che tale atto gli fosse stato promesso. Strage tentò di calmare l'uomo dalla pelle tinta di sigilli, ma questi non sembrava saperne. Persino Incendio lo osservò, sollevando un sopracciglio, come se la sua attenzione fosse stata attratta dal "fuoco" che era appena nato dentro il monaco. Il quale estese una mano verso il Flagello e, per quanto i due distassero diversi mentri l'uno dall'altro, fece per strangolarlo.

    L'Immortale avvertì una pressione sul collo.

    Durò meno del ricordo di un sogno di un fiocco di neve nel centro di Crematoria.

    Bastò un pensiero: il chakra nero dell'Immortale esplose nell'atmosfera e letteralmente divorò con la potenza delle correnti di tutto l'oceano la minuscola tecnica di Carestia, che venne corrotta e cessò di esistere talmente rapidamente che a malapena si sarebbe potuto dire che fosse avvenutaJeral-Dr-Manhattan [Emblema della Corruzione- 1 Slot Tecnica (Azione Rapida): Attivazione Chakra Eretico V.

    - 1 Slot Azione: utilizzo Flagello del Mondo a potenza 10, che fa attivare la condizione di attivazione di uno dei quattro Emblemi della Corruzione che Jeral ha apposto su di sè. L'Emblema della Corruzione ha potenza pari a 350, calcolata come indicato sotto. Aggiorno la riserva sigilli di conseguenza.

    - Nota: Capisco che "Prigione Effimera" consenta a Carestia di creare una Prigione di Roccia priva di potenza, quindi come previsto dall'Emblema utilizzo il consumo come criterio di riferimento. Il costo della Prigione Effimera è Alto = 60 di Potenza, cui si oppone il Flagello del Mondo (10) e l'Emblema della Corruzione (350). La tecnica di Jeral schiaccia quindi quella di Carestia di 6 (360) a 1 (60). Dato che la tecnica non va a segno, Jeral non subisce malus e non perde chakra.

    Emblema della Corruzione
    Villaggio: Derivata Personale
    Posizioni Magiche: Rituale (1 round)
    Tracciando un sigillo, l'utilizzatore può potenziare le proprie capacità di Corruzione. Se l'utilizzatore sfrutta il Flagello del Mondo contro un ninjutsu a mantenimento, il sigillo si attiverà. Il Flagello del Mondo Corromperà anche ninjutsu con mantenimento, nei limiti della propria potenza. Se non presenta una potenza, il consumo è ridotto di 1 basso ogni 10 di potenza; se azzerato il consumo, non produce effetti. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto. Il sigillo permane finché non utilizzato o rimosso. È possibile attivare massimo un sigillo su un utilizzo di Flagello del Mondo.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Potenziante
    (Consumo: Medioalto)
    [È possibile tracciare massimo 1 sigillo per livello della TS]
    [Richiede Chakra Eretico V]
    [Da jonin in su]

    Matematica per arrivare a 350:[QUOTE]50 (Emblema della Corruzione base) + 30 (Chakra eretico) + 10 (TA Focalizzata) + 260 per Corona Eretica Omega {40 (Corona Eretica base, 1 sfera) + 30 (Chakra Eretico su Corona Eretica) + 10 (TA Focalizzata) + 10 (Ninjutsu Inarrestabili) + 150 per Simbolo della Psiche Eretico con Accesso al Leyline {60 (Simbolo della Psiche base + Chakra Eretico + TA Focalizzata) + 90 [40 (Accesso al Leyline base) + 30 (Chakra Eretico su Accesso al Leyline) + 10 (TA Focalizzata) + 10 (Ninjutsu Inarrestabili)]}§.
    ]
    .

    « Non avere fretta, piccolo bonzo. », gli disse il Flagello, senza nemmeno guardarlo, così da fargli cogliere l'insignificanza del suo potere al cospetto dell'Eresia. « O diventerai cibo per vermi non tra millenni, ma prima che la prossima alba sorga. » I suoi occhi erano fissi sulla Calamità in grado di scorgere il grande Telaio del Caos.

    « Strage. »

    In quel momento, grazie alla scelleratezza di Carestia, tutte le Calamità e gli altri membri di Kurotenpi ivi presenti potevano percepire la sensazione unica di trovarsi all'intero del raggio d'azione dell'Eresia. Il chakra mortifero dell'Immortale, più scuro di qualunque cosa al mondo, divorò la vita degli alberi sulla cima della montagna, annerendo l'erba e facendo avvizzire ogni fiore o muschio che aveva n tempo avuto vita. Nulla sarebbe mai ricresciuto in quel luogo. Qualunque sete Carestia avesse mai potuto avere, era nulla rispetto alla fame di corruzione del mondo naturale dell'Eresia.

    « La tua prima condizione è accettabile: non aizzerò il Kappa contro Kurotenpi. »

    Era sincero, e non l'avrebbe fatto in ogni caso: quando avesse voluto togliere di mezzo una delle Calamità, qualcuna delle pedine al di sotto o persino Eclissi, non si sarebbe certo negato il piacere di farlo con le proprie mani.

    « Al contempo, ve ne concederò l'uso per un singolo scopo in futuro, purché non in diretto conflitto con i miei desideri. »

    Continuò a parlare, deliziato da quella trattativa.

    « Quanto alla seconda condizione, rammenta che ti rivolgi a colui che incarna l'Eresia. Il mio seme non reca vita, ma corruzione. Le donne mortali non sono in grado di generare un figlio dai miei lombi« Diaboli virtus in lumbis est. »

    San Girolamo, Epistulae, XXII, 11 - Ad Eustochium - De Virginitate Servanda.
    . »


    L'idea stessa che un essere come il Flagello Immortale potesse generare un figlio era follia pura e un paradosso nel vero senso del termine. Eppure, forse era un segnale. Nella Colonna Evanescente, era stata la natura di paradosso stesso del tetro pellegrino ad attivare - per quanto ancora solo parzialmente - il Kappa. L'idea di pervertire ulteriormente la realtà con una creatura a sua immagine e somiglianza, ancora più della Nemesi, solleticò la sua intelligenza oscura: dopotutto, si sarebbe trattato di un altro strumento della sua volontà, che avrebbe potuto far soffrire e usato per far soffrire il mondo naturale. Forse quegli stolti credevano che il suo potere avrebbe dato i natali ad un essere in qualche modo persino superiore a colui che brandiva i poteri della natura, ma non era un suo problema: quale che fosse il risultato, egli non ne avrebbe tratto che divertimento.

    « Nondimeno, laddove siate in grado di fornire un utero capace di concepire vita dall'Eresia, e laddove la femmina sia in grado di sopravvivere all'esperienza, non ho obiezioni a liberare nel mondo un ulteriore castigo. »

    Tale nome - Castigo -, infatti, era l'unico che un eventuale figlio del Flagello avrebbe mai potuto portare.

    « Tuttavia... », proseguì, serafico, « ... la partecipazione delle Calamità all'incursione dimensionale che condurrò sarà compensata in modo appropriato dall'uso che vi concederò del Kappa. Se intendi apporre una simile condizione aggiuntiva, mi darai qualcos'altro in cambio. »

    Sollevò la mancina e gliela puntò dritta al cuore.

    « Un incontro con Eclissi. Solo lei ed io, con nessun altro nel raggio di chilometri. »

    Cosa egli avesse in mente - un duello alla morte, un piano ancora più mefistofelico di quello appena discusso, o altro ancora - non era dato sapere alla Calamità. Gli comunicò che gli avrebbe fatto sapere il luogo e l'ora. Non si disturbò a precisare cosa sarebbe accaduto se questi, dopo essersi impegnato, non avesse mantenuto la promessa, ma forse il condottiero avrebbe percepito che, sì, aveva davanti uno dei pochi esseri in grado di porre la parola fine alla serie interminabile di combattimenti che si era lasciato dietro campo di battaglia dopo campo di battaglia. Tuttavia, l'Immortale non pensava che ci sarebbe stato bisogno di qualcosa del genere: la Calamità si era finora dimostrata di parola. Se, quindi, si fosse impegnato, al tetro pellegrino ciò sarebbe bastato per il momento.

    « Se abbiamo un accordo, consegnatemi il sacrificio. »

    [Se Strage accetta i termini di Jeral]

    Gli occhi scintillanti del Flagello erano fissi Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]
    sul corpo nudo della femmina mortale stesa sul basamento di pietra evocato dal tirapiedi di Atrocità. Ella sembrava solo parzialmente conscia del mondo attorno a sé, e quanto riusciva a percepire non sembrava piacerle granché: la sua schiena era inarcata in una posizione che denotava estrema sofferenza, le iridi e le sclere sul suo volto giovane erano pozzi indistinguibili di oscurità, e persino i suoi capelli sembravano dotati di vita propria.

    Esseri inferiori, come il Risorto o altri mortali preda dei loro istinti carnali, avrebbero potuto trovare quella femmina, dotata di una carnagione perfetta, candida ed estremamente elegante, come a dir poco attraente. I suoi seni, tesi verso il cielo a causa della posizione inarcata, erano intirizziti dal contatto con la nuda pietra e l'aria della montagna.

    Agli occhi divini del Flagello, ella non era che bestiame.

    Tuttavia, la prospettiva di pervertire ulteriormente le leggi del creato con quell'atto blasfemo lo attirava. Fece un passo in avanti, arrivando ad un passo dall'altare. Fiamme oscure si levarono tutto attorno, circondando i due corpi e la pietra su cui ella giaceva. Tuttavia, quell'oscurità pareva quasi luminosa rispetto all'aura del Flagello Immortale, che ora era concentrato solo sulla piccola femmina mortale. Presto il tocco del chakra eretico l'avrebbe avviluppata del tutto.

    In quel momento, proprio mentre il Flagello rimuoveva il proprio mantello con un gesto secco e lo lanciava da parte, le fiamme nere evocate dal ragazzo con i capelli rossi si tinsero improvvisamente di un rosso-bianco di intensità simile a quella del sole e, da semplice decorazione che erano, si levarono per una decina di metri in altezza tutto attorno all'intero altare, diventando un muro impenetrabile alla vista e ogni altro senso, compreso il chakra.

    Che posso dire.

    Risuonò la voce di Incendio, piegata da una risata che aveva il suono di un fuoco che scoppietta, mentre il Flagello e la giovane ragazza erano ormai del tutto scomparsi.

    Quel tizio mi piace.

    Affermò, mentre la sua intera figura emetteva evidenti fili di fumo, come se fosse pronta a esplodere in fiamme da un momento all'altro: un monito alle altre Calamità a non interrompere quel piccolo capriccio del folle di nome Incendio, che aveva soggiogato le fiamme del Membro Esecutivo al comando di Atrocità con una facilità assurda, facendole proprie ed evocando un vero e proprio Inferno in terra.

    [Tra le fiamme dell'Inferno in terra]

    La mancina dell'Immortale era stretta sul collo della femmina dagli occhi neri come la pece.

    L'aveva sollevata in aria come una bambola rotta, trattandola come niente più della porta metafisica che era.

    Prima di scatenarsi, tuttavia, aveva qualcosa da fare. La condizione apposta da Eclissi per bocca di Strage aveva genuinamente colto il suo interesse, non da ultimo in ragione del fatto che avrebbe potuto sfruttare quell'occasione per seminare ulteriore distruzione nel mondo che era giunto per castigare. Così, mentre le fiamme più calde che avesse mai sentito ardevano tutto attorno a loro, la sua mano destra si fece strada nella donna, senza delicatezza o esitazione alcuna, fino a giungere al luogo dove la vita veniva generata ed il feto che avrebbe preso il nome di Castigo si sarebbe sviluppato.

    Le sue dita si mossero con precisione, tracciando linee di potere nere ed attraversate da sfumature color lava tutto attorno all'utero del sacrificio. L'Immortale impiegò più del previsto, poiché intendeva tracciare quel sigillo intersecato con estrema cura, intridendolo poi delle sue energie eretiche. La femmina mugolava in qualche modo, ma neanche troppo (di certo, Kurotenpi le aveva fatto qualcosa per quanto ella fosse priva di chakra significativo), ed in ogni caso la pressione sul collo che esercitò la zittì presto, lasciandole solo abbastanza ossigeno per non svenire: dopotutto, ella era un sacrificio, e come tale avrebbe dovuto soffrire le pene dell'inferno per concepire il frutto dell'Eresia. Poi, la sua opera fu completata. Quando la sua mano abbandonò la cavità della donna, ella era in condizioni pietose e non più in grado di controllare i propri fluidi corporei, ma non importava: il terreno per il seme dell'Immortale era stato concimato a dovere [Scacchi con il Diavolo- Nota: Jeral, che è un Esperto di Fuuinjutsu con praticamente il massimo delle abilità e tecnica di specializzazione, ha competenze ad hoc in materia di sigilli e in generale fa della propria padronanza dei fuuinjutsu uno dei suoi punti di forza (anche in ragione del fatto che è stato generato dal sigillo - il Contratto - che reca in volto), sfrutta al fine di creare qualcosa di unico: (i) anzitutto, impone sull'utero il Sigillo della Psiche, potenziandolo con il Chakra Eretico e le proprie abilità, ma modificandolo in modo che durante la crescita il feto si possa nutrire della forza del fuuinjutsu e del chakra eretico che Jeral vi ha impresso, reagendo con il suo sangue che reca traccia dell'Eresia; (ii) in secondo luogo, traccia sempre sull'utero il Simbolo del Pensiero, tentando di modificarlo per influenzare la ventura gravidanza: nei piani di Jeral, il feto di Castigo crescerà con un chiodo fisso nella testa per tutto il periodo della gestazione:

    « Sono Castigo, figlio del Flagello Immortale. Devo cercarlo e obbedirgli. »

    E vediamo che ne viene fuori! guru

    Simbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Speciali
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto. È possibile attivare massimo un sigillo sulla stessa tecnica.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: ½ Basso ogni potenza 5)
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]
    [Da studente in su]

    Oltre i Limiti
    Speciale: L'utilizzatore può aumentare di 1 il limite di Sigilli applicabili. Aumenta il numero totale, non il numero per grado. L'utilizzatore non potrà tracciare su di se un numero di sigilli superiore a quelli che otterrebbe senza utilizzare questa abilità.[Da chunin in su]

    Segreto del Sigillo Indelebile
    Talento: I Simboli della Psiche lanciati dall'utilizzatore sono impervi a tentativi di modifica o cancellazione che non provengano dall'utilizzatore: il costo e il tempo richiesti sono raddoppiati. Può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da genin in su]

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    - POT del Simbolo della Psiche: 20 (Simbolo della Psiche base) + 30 (Chakra Eretico) + 10 (TA Focalizzata).
    ]
    .

    A quel punto, il Flagello salì in piedi sull'altare, sempre tenendo la femmina sollevata: certamente non avrebbe giaciuto con lei, come i mortali erano usi a fare con i loro amanti. No, l'avrebbe semplicemente usata, e usata ancora, e ancora usata. Non si disturbò a torturare la psiche di lei con la sua voce, poiché ciò che aveva già fatto e il chakra eretico che la avviluppava in ragione della presenza del Flagello l'avrebbero comunque marchiata a vita, sempre che fosse sopravvissuta. Le afferrò le cosce tra le mani, aprendole le gambe.

    Poi sollevò lo sguardo al cielo, in un gesto di sfida a qualunque divinità ivi riposasse, e diede inizio alla blasfemia.

    Presto le urla della femmina riempirono l'aria, unendosi alla sinfonia delle fiamme che turbinavano tutto attorno verso il cielo, creando una perfetta litania di dolore, soggiogazione e perversione di una cosa sacra come l'unione tra due creature.

    Devil-Al-Pacino

    Si fermò, concludendo, solo quando percepì il corpo della femmina iniziare a cedere sotto i suoi colpi.

    La gettò quindi di nuovo sull'altare in marmo, gustandosi il piacere di quell'ulteriore atto contrario alle leggi del mondo naturale. Una volta sceso a terra, mentre riallacciava la propria cinta si rese conto che il rituale gli aveva sottratto più energie del previsto, ma la cosa lo fece sorridere ancora di più, giacché le uniche energie sottrattegli erano quelle che lui stesso aveva rubato alla natura. Si concentrò per un istante sugli innumerevoli sigilli che aveva marcato sul proprio corpo in preparazione della battaglia con la Divinità Spezzata, alcuni dei quali erano troppo potenti per durare a lungo. Gli rimanevano circa trenta minuti prima di doverli ripristinare, ma contava di sfruttarli prima di allora. Il suo sguardo si fece di nuovo serio.

    Bastò un gesto e un minimo sforzo di volontà, e le fiamme si estinsero. Lasciò che il tirapiedi di Atrocità si avvicinasse alla femmina agonizzante e la riavvolgesse in quella strana sostanza nerastra, facendola poi scomparire da quel luogo maledetto dove la sua sanità era andata perduta per sempre. Strage prese di nuovo la parola, ma quanto disse non era pienamente conforme agli accordi. Quando Atrocità si alzò dal suo trono, il Flagello - che dolpo il rituale era a distanza di pochi passi dalle Calamità - le si parò di fronte con eleganza, guardandola dritta in quegli occhi così alieni senza un'ombra di esitazione.

    « Il nostro accordo ha ad oggetto la partecipazione delle Calamità alla missione, Strage. Non so che farmene dei vostri tirapiedi. » Continuò a fissare la ragazzina dalla carnagione pallida come un cadavere, la quale aveva dimostrato un certo rispetto per il condottiero e che, dato il proprio carattere, avrebbe forse potuto provare ad attaccare l'Immortale per aver contraddetto Strage. « Posso accettare l'assenza di Eruzione, dato che non si trova qui fisicamente, e di Incendio, che sembra avere qualcosa di interessante da gestire nella Pagoda Dorata. Tuttavia, Atrocità si unirà a noi. Nessun ninja medico potrà aiutarvi una volta dall'altra parte. », precisò, fattuale.

    Giochi di potere a parte, l'impresa che li aspettava nell'altra dimensione - il Kappa e la Divinità Spezzata - era di proporzioni titaniche: solo qualcuno della statura delle Calamità avrebbe avuto un barlume di speranza di sopravvivere, e certo non con l'aiuto di un medico.

    « Non occorre che Atrocità sia sotto controllo. »

    Sorrise.

    « Anzi. »

    Una fiammata accecante illuminò a quel punto la montagna. Cercate di non crepare. , fu l'unico commento di Incendio, che con un ultimo sorriso inquietante scomparve in un vortice infernale che lasciò il suo trono in uno stato semi-fuso.

    La Strega sarebbe giunta a momenti.

    OFF GAME

    Jeral, Flagello Immortale

    Nukenin S | Energia Nera


    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: 2 Punti Follia (2/3 round).
    Buff: Rigenerazione x5 (Vitalità ed Energia Vitale);
    Rigenerazione x 1.5 (Chakra)
    Chakra: 1345/1500
    Chakra Eretico: 0/150
    Spese di Chakra:

    -1x Medio (30)[Attivazione Chakra Eretico V]
    -1x ½ Basso (5)[Flagello del Mondo]
    -1x Medio (30-15=15)[Simbolo del Pensiero]
    -4x ½ Basso (20)[Sigillo della Psiche]
    -6x ¼ (15)[Chakra Eretico]
    -1x Più che Elevato (100)[Rituale di Procreazione]
    _____________________________

    Angolo Commenti Player

    Guarda un po' che mi trovo a dover scrivere per stare in character!

    Devil's Advocate vibes: sono curioso di vedere come l'idea di Castigo si evolverà in game.

     
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    Il Luogo Peggiore del Mondo


    E la Tana di una Strega
    _ 1 _

    Ciò che accadde nella Foresta
    Avevo avuto successo. Le mie provocazioni avevano indebolito la fiducia nelle proprie convinzioni di quella manipolatrice del sapone, almeno un poco, e la avevo convinta del mio interesse in Jushiro quale unico motore delle mie azioni. E anche l'Uchiha sembrava essere caduto nella mia rete...ma lo stesso valeva per i nemici. Non appena, complice Jushiro, annunciai che il ragazzo era in condizioni critiche, mi trovai improvvisamente immobilizzato mentre osservavo la mia morte a più riprese, con metodi sempre diversi e via via più perversi, con l'impalazione come forma più generosa e altruista, passando per l'esplosione progressiva di ogni singolo osso. Avevo visto cose orribili, ero stato preparato...ma quelle scene mi fecero tremare fin nel profondo...solo la Missione rimase, unico e insuperabile baluardo della mia psiche, a proteggermi dal diventare una larva che piangeva rannicchiata in un angolo. Tutto quel dolore, tutta quella sofferenza, tutta quella ferocia...cancellarono l'addestramento, le emozioni che a stento avevo imparato a controllare, le strategie ninja, le conoscenze mediche...tutto. Tranne una singola frase. Tutto per la Missione. Quattro parole che rappresentavano l'acciaio temprato della mia anima, qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto togliermi o indebolire, nemmeno una divinità stessa. Il Sensei lo intuiva, in me, dopotutto aveva qualcosa di simile per sè stesso, ma se tutta quella follia fosse stata necessaria per uccidere l'Hokage, se tollerarla era l'unico modo di progredire nella Mmissione, allora avrei lasciato che l'orrore fosse il mio piatto e me ne sarei abboffato.

    Non chiusi gli occhi nè piansi. La mia determinazione era stata nuovamente forgiata ora che tutto era stato rimosso e solo la Missione era stata messa a nudo, anche se solo all'interno della mia psiche. Chi mi aveva addestrato e programmato aveva fatto un ottimo lavoro. Gliene ero grato. La pressione si spense solo quando gli Accademici si allontanarono, anche quell'Uchiha, per quanto malconcio...avrei dovuto pensarci alla prima occasione utile. Ma i pericoli non erano finiti: una stretta micidiale si strinse sul mio collo sollevandomi, attentando alla mia vita. Se mi avesse ucciso la Missione sarebbe finita, mi dovevo opporre, nei limiti del possibile, ma cosa potevo fare contro una forza tanto soverchiante? Non potevo che sopportare stoicamente, ferito, guardando il nemico con occhi incandescenti, verdi del colore che assumevano quando interpretavo Bokushin, ma non meno penetranti del mio solito azzurro. Il...lavoro...prima...di...tutto... Riuscii a bofonchiare, senza distogliere lo sguardo da quell'orrore in forma umana (in fondo non era poi tanto peggio del Flagello che mi aveva usato come fonte di cibo), in una parafrasi del mio credo più intimo, mentre con un piede, davo un colpetto a Jushiro (mi costò più dell'intero scontro con Hasami riuscire a farlo), spezzando la sua Henge e svelando l'inganno, proprio mentre il nemico mi rilasciava.

    Caddi a terra, respirando affannosamente con una mano alla gola, forse davanti alla preoccupazione di Jushiro...forse no. Ma anche se il corpo era a pezzi, l'energia al minimo e i sensi obnubilati, la mia mente era solida, sorretta dal suo indissolubile credo e da ciò che comportava seguirlo. Giunsero altri, sottolineando quanto le azioni del pazzo fossero avventate, ma non lo provocai. Devo badare a Jushiro. Nulla di più. Dovevo tenerlo lontano dallo scontro. Spiegai con voce roca, mentre il gruppo si riorganizzava e io e Jushiro salimmo su un carro assieme ai feriti. Stavo zitto, cercando di recuperare le forze, eccetto una parola o due a Jushiro. E' stato un episodio molto pericoloso, abbiamo rischiato di morire, o di provare molto dolore. Ti ho già parlato del dolore, quando ti sei svegliato...la morte invece è simile a quello che eri prima di svegliarti...solo che non c'è nessun modo di svegliarsi. E' una cosa brutta, che bisogna cercare di evitare. Ma avrei posato una mano sul suo capo per rassicurarlo. Ma ora siamo in salvo. Dobbiamo solo continuare il nostro viaggio. E intanto ascoltavo senza interferire i discorsi degli altri della Pioggia, realizzando solo in quel momento in che razza di pasticcio ero andato realmente a cacciarmi. Sanzo...spero bene che il mio onorario tenga conto di tutto questo. Ogni cosa ha un prezzo, sei tu stesso a insegnarmelo. Gli avrei detto, senza badare alla risposta: non era importante. Ora dovevamo solo riposare, per quanto con tutta quella tensione fosse praticamente impossibile.

    Altrove, nel luogo più sicuro del mondo

    Quello rosa era perfetto. Delicato, discreto, ma che evidenziava in modo irresistibile le curve morbide e appetitose del suo incarnato. Si, era decisamente il rossetto migliore per l'occasione. Ora restava solo da scegliere se mettere o meno il reggiseno sotto la vestaglia semitrasparente. Come sempre la scelta era difficile perchè non conosceva i gusti del suo cliente, pur avendo avuto a che fare con lui in passato, sebbene in maniera indiretta.

    Aveva ripulito la strada alcune ore prima, e per quanto la irritasse dover rivedere i suoi piani all'ultimo, non avrebbe esitato ad andare là dove le era stato richiesto. Un lavoro era un lavoro e lei era una professionista affermata. E come ogni professionista, aveva grande esperienza nell'incastrare gli impegni, specialmente quando potevano moltiplicare i guadagni. Mi chiedo se lui si renda conto di quello che mi ha realmente chiesto. Gli avevo pur detto che le parole vanno moderate accuratamente. Ma non è un problema mio.

    Quando varcò la porta indossava letteralmente il minimo indispensabile, nemmeno stesse per andare a dormire, ma ogni suo movimento, ogni dettaglio dai gioielli ai pizzi, era stato abilmente calcolato per cercare di far breccia in quell'uomo che sapeva essere fuori dalla sua portata, e che per questo motivo desiderava ancora più ardentemente. I Sigilli di sicurezza erano tutti attivi e al massimo, ma non era certa che sarebbero bastati e questa sua incertezza era ancora più provocante. Lui sedeva sulla poltrona dove molti anni prima si era seduto anche Diogenes Mikawa, ma era difficile scorgere il suo aspetto o il suo viso sotto il lungo manto grigio dall'aria logora. Poteva anche essere vestito come uno straccione, ma il carisma che quell'uomo esudava era quasi palpabile. Maya si inginocchiò davanti a lui.

    Maestro. Sono a vostra disposizione...

    Mormorò, ma era pur sempre una professionista, e poco dopo aggiunse, alzando lo sguardo verso il cliente, senza un'oncia di vergogogna.

    ...per voi posso anche fare un prezzo speciale, visto che siete un cliente importante. Devo però informarvi che c'è un piccolissimo cambio di programma...

    La Pagoda più pericolosa del mondo
    Per quale motivo io sono ancora qui? Questa la mia domanda a Sanzo mentre attraversavamo la Pagoda in cui ci avevano portato i membri di Kurotenpi, l'associazione terroristica che sembrava avere il solo scopo di seminare il caos. Era realistico che commerciassero con Ame...TUTTI commerciavano con Ame, in un modo o nell'altro, ma se il mio scopo era svegliare Jushiro, curarlo e riabilitarlo abbastanza da poterlo consegnare...ora che ci trovavamo in quel luogo la mia presenza non era più necessaria. A meno che non servissi come merce di scambio per qualche motivo, cominciai a temere. Il lavoro era chiaro, ma qua mi sono state chieste via via sempre più cose. Perchè? Non era una minaccia, e sebbene il tono fosse un pò scontroso e la voce roca, la mia era una domanda sincera: non capivo cosa avessero da guadagnarci dalla mia presenza.

    Durante il viaggio avevo curato gran parte delle mie ferite [Tecnica]4 Leggere per 4 Bassi e medicato le altre, ma non ero certo in forma per uno scontro sostenuto...al massimo avrei potuto tentare una fuga rocambolesca, quindi ero sostanzialmente alla mercè dei miei complici, come era stato sin dall'inizio. Se fossi sopravvissuto certo avrei avuto maggiore esperienza in futuro, ma al momento dovevo cercare, come era successo nelle acque del Paese del Mare, si ottenere il massimo con quello che avevo. E mostrarmi troppo disponibile mi avrebbe solo identificato come un debole o un leccaculo, cose che al momento potevano costarmi la vita.

    Quando arrivammo al posto stabilito, una sorta di tempio interno alla pagoda, sedetti assieme agli altri ninja di Ame se ci avessero dato il permesso di farlo, mentre i membri di Kurotenpi si urlavano a vicenda cose che francamente esulavano dalla mia comprensione. Sapevo però che doveva esserci qualcosa di grosso in ballo, con tutte quelle guardie in giro, forse reclutate per l'occasione tra i banditi locali. A giudicare dalle loro occhiatacce non erano affabili o interessate al dialogo e questo mi semplificava le cose: ucciderle se necessario non avrebbe comportato alcuna remora morale. Non che ne avessi. Ogni volta che l'uomo coi piercing alzava la voce avevo un brivido, rivivendo le scene orribili che aveva trasmesso alla mia mente, ma mi stavo lentamente abituando...il mio credo ripetuto come un mantra era un toccasana per sedare le emozioni generate da quel mostro. Speravo un giorno di raggiungere il grado di sicurezza del tizio che parlava con l'uccisore di scorpioni.

    Non capivo la presenza della pazza che avevo abbattuto tempo addietro con l'Uchiha ma non vi diedi troppo peso: dopotutto anche il Sensei aveva sepsso a che fare con nemici che tornavano dalla tomba, quindi farsi domande in quel momento era solo uno spreco di risorse. La avevo battuta una volta e potevo farlo nuovamente, se necessario. O almeno così mi ripetevo, evitando di guardare troppo a lungo chiunque dei presenti, per non attirare l'attenzione su di me. Badavo solo al benessere di Jushiro, verificando che fosse in forze...non potevo rischiare che mi ammazzassero per un capello fuori posto, anche se non era nei patti. A quel punto i patti erano solo una pia illusione...l'unica certezza era che se fossi stato vivo mi avrebbero pagato. Ad Ame chi non paga il pattuito è socialmente morto, anche se fosse l'essere più potente del creato. Non mi offrii di curare i membri dei Quadri che erano con me. Se me lo avessero chiesto mi sarei limitati a fissarli. La mia tariffa è di 3000 ryo. Pagamento anticipato. Non sono un vostro alleato. Sono solo il medico di Jushiro. Ogni altra prestazione è un extra. E quindi dopo qualche secondo avrei aggiunto, specie se ci fossero state rimostranze. 3000 ryo a persona.

    Finalmente ci diedero il permesso di allontanarci, cosa che mi sollevò, ma un nuovo gelido brivido lungo la schiena mi paralizzò quando i due Kurotenpi di alto rango intimarono a me e Jushiro di restare. Mi voltai verso Sanzo, con occhi chiaramente ostili, ma quello acconsentì. E dopotutto come potevamo opporci? Serrai le labbra, cercando di calmare l'ira e l'agitazione, annuendo a mia volta. Ero un topo in trappola, se proprio avessi voluto mordere, avrei cercato di farlo in modo da fare più danno possibile, morendo con un briciolo di soddisfazione. Un Aburame fece il suo ingresso...si vociferava fosse un membro della Radice ma non c'erano prove al riguardo...certo vederlo in quel luogo dava da pensare, ma non ebbi modo di approfondire la questione perchè un uomo baffuto fece il suo ingresso urlando come se non fosse in presenza di una serie di persone dalle doti sovraumane, gettandosi contro me e Jushiro. Non fui sorpreso, o per meglio dire fui sorpreso ma non mi trovò impreparato: i miei sensi erano a mille e stavo costantemente all'erta, sotto tutta quella pressione. Non avrebbe toccato Jushiro nè lo avrei permesso, emettendo dei rami a difesa di entrambi, e in parte puntati sul baffone come un deterrente, non una vera minaccia. Io sono il guardiano di questo bambino. Non è consentito a nessuno toccarlo fino a quando non mi sarà data autorizzazione. Avrei detto, incurante delle sue suppliche o parole, guardando i Kurotenpi come a chiedere il loro permesso, dato che di Ame non era rimasto nessuno. In caso di cenni affermativi avrei consentito il contatto ma certo non gli avrei ceduto la mano. Sono un medico. Lo ho solo curato. Si riprenderà lentamente. Potevo usare l'attaccamento di Jushiro e quel panzone per i miei scopi? Era una pedina che poteva tornarmi utile? Troppo presto per dirlo. Inoltre mi sentivo osservato e assolutamente schiacciato da quella situazione per elaborare piani a lungo termine.

    E poi un nuovo arrivo, in un'escalation di terrore che mi avrebbe probabilmente annientato se fossi stato una persona normale, ma avevo salda l'idea della mia sopravvivenza per il bene della Missione. Il Flagello... mormorai. Avevo pensato a lui quando il Prestigiatore Cremisi si era fatto avanti. Erano diversi, ma terribili...e anche il confronto tra i due era un pensiero spaventoso. Deglutii...era possibile che mi riconoscesse? E anche se lo avesse fatto...avrebbe avuto motivo per aggredirmi? Scossi il capo scacciando quel pensiero. Dopotutto lui non aveva bisogno di motivi e non era prevedibile, ma se non altro era un pericolo che conoscevo, a differenza di tutti gli altri presenti. In un certo senso il timore che ispirava era consolatorio. Non mi rivolse più attenzione di uno sguardo gelido e distante, e così tutti gli altri presenti che, indicatagli la via, lo guardarono allontanarsi

    Continuavo a chiedermi che cosa volessero da me. Avevo portato Jushiro, non gli bastava?

    [...]

    Erano passati sostanzialmente inosservati. Due semplici pezzi di carta sospinti dal vento, uno nero e uno bianco, che si muovevano in modo apparentemente casuale...chi mai ci avrebbe potuto far caso, con quella lieve brezza? Avevano superato le guardie esterne senza destare il minimo sospetto, senza che il loro chakra, opportunamente celato, facesse scattare trappole o percezioni extrasensoriali. Forse nelle foto di Hohenheim sarebbero apparsi, più volte, sempre più vicini alla porta, ma lui se ne sarebbe accorto o avrebbe dato peso alla loro presenza? Ma non erano due pezzi di carta.

    Ero con Jushiro al cospetto dei Kurotenpi, ancora dubbioso su quale fosse il mio ruolo in quella faccenda, quando come dal nulla i pezzi di carta divennero due ragazzini vestiti semplicemente, uno con capelli neri una tunica nera, e l'altra con capelli bianchi lungo appena fino al collo, biancovestita. L'espressione era completamente priva di caratteristiche, quasi fossero statue o disegni.

    Certamente ci sarebbe stata una reazione da parte dei Kurotenpi ma io mi limitai a stare vicino a Jushiro, in attesa. Poi quello in nero parlò. La nostra signora è stata convocata qui. Chi ha convocato qui la nostra signora? Gli fece eco la femmina. Il Flagello chiede di Maya Orihara. Maya Orihara andrà dal Flagello come da accordi? Solo se la sicurezza verrà garantita. Garantite la sua sicurezza? Io sono Kuro. Io sono Shiro. E all'unisono. Siamo i servitori di Maya Orihara. Dove avevo già sentito quel nome?

    Chakra: 54/75
    Vitalità: 14.5/14.5
    En. Vitale: 26/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 525
    Resistenza: 425
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Katana × 1
    • Bokken × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
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    [Nanadaime Kazekage]

    Fedele al nome di Kage, Hohenheim analizzò la propria situazione con raziocinio e, prese le misure della condizione in cui versava e dell'impresa davanti a sè, adottò un approccio cauto. La stecca al braccio fu una buona idea, che gli consentì di perdere ulteriori energie nonostante l'osso rotto, una ferita che nemmeno il leggendario Kiseki di cui era portatore era in grado di guarire. Visualizzò il suo obiettivo - salvare la ragazza rapita dal Pallido Shinigami e mandare in fumo il piano dei Kurotenpi, una volta scoperto quale fosse (nonostante avesse già alcuni indizi in proposito, anche se forse non li aveva ancora collegati a dovere) - e dispiegò un significativo arsenale di abilità da esploratore, che avrebbero fatto invidia a qualunque specialista della materia.

    Quando egli attivò il D-Visor a circa due chilometri dalla pagoda dorata, il jonin della Sabbia potè notare la presenza di alcune sentinelle all'interno del perimetro del tempio: si trattava di coppie di individui dall'aspetto ferino - non dissimile da quelli uccisi da Karumi - che si guardavano attorno di malavoglia. Avevano un aspetto disorganizzato, non indossavano divise o simboli di riconoscimento che li accumunassero, e soprattutto parevano pronti a ricorrere alla violenza senza preavviso. Tuttavia, un fine osservatore come il Kage non avrebbe avuto difficoltà a notare anche un certo nervosismo nei loro movimenti. Qualcosa di grosso era nell'aria e se vi fossero stati problemi la punizione sarebbe stata grande. In totale, potè scorgere otto individui: due coppie per lato della pagoda.

    Le cose si fecero ancora più interessanti quando Hohenheim notò la carrozza di squisita fattura passare vicino a lui. Dopo aver letto il labiale della donna riccamente vestita che si trovava al suo interno, egli si concentrò e ricorse ad un potere proibito. Subito le nebbie del tempo risposero a quella chiamata, mostrandogli una sequenza di immagini confuse:

    Si trovava in una stanza di quello che sembrava un dojo, circondato da tatami e preziosi ventagli ornati da dipinti di paesaggi bucolici e animali delle leggende. Al centro della stanza siedeva un uomo ormai anziano, ma con occhi rapaci, che uno shinobi informato come il Kage non ebbe difficoltà a riconoscere come il Daimyio dell'Artiglio. Davanti a lui, oltre una enorme mappa del medesimo paese che era dipinta sul pavimento, siedevano cinque figure, tutte immensamente benestanti a giudicare dagli abiti e dal portamento. Una di esse era la donna che aveva visto nella carrozza, che osservava di sottecchi uno degli altri cinque, il stava sbraitando con veemenza. « Non dimenticherò questo affronto al nobile casato degli Iginori! », urlò, prima di alzarsi e andarsene indignato. A terra dietro di lui, quella che sembrava una lista di nozze redatta con una grafia estremamente elegante giaceva strappata a metà. Prima che la visione sparisse, il jonin poté sentire l'uomo dagli occhi azzurri che siedeva al centro dei cinque scuotere piano la testa e commentare, mestamente: « Vecchio amico, non realizzi quanto sei fortunato se questi sono i tuoi problemi. Almeno tuo figlio è in salute... »

    La medesima donna si trovava in un giardino di roccia ed era occupata a rastrellare le pietre, formando disegni geometrici che donavano all'intera composizione un aspetto ondoso. L'hobby sembrava piacerle e la sua espressione era in pace. Vi fu un bagliore improvviso e un'improvvisa calura - che Hohenheim poté percepire nonostante fosse solo una visione - ed un uomo di cui non poteva per qualche motivo scorgere i lineamenti, ma che indossava un'elegante abito alla occidentale, comparve su una panchina non lontano dalla donna. Ho una proposta d'affari per voi, nobile Shiruku. Spero che sarete ragionevole e mi darete ascolto. , disse la voce, con tono velatamente minaccioso. La donna fece un passo indietro, intimorita.

    Vide di nuovo le fiamme della fattoria dove Karumi aveva perso la vita. Poi la visione mutò e le lingue di fuoco furono sostituite da un fiume di lacrime. La donna nella carrozza piangeva disperata in un letto a baldacchino, circondata da seta e cuscini preziosi. Teneva in mano una lettera sbiadita e una foto di una bambina. Una lanterna inquietante bruciava alla finestra, illuminando la stanza nella notte.


    [...]

    Quale che fosse l'interpretazione del Kazekage di quelle visioni, quando si riprese egli generò un volatile d'argilla e diede inizio ad una sapiente manovra di ricognizione, scattando diverse fotografie. I risultati, che avrebbe avuto in mano non appena concluso lo scambio con il diavoletto che comparve poco dopo, furono a dir poco scandalosi:

    Ricevi le seguenti fotografie:

    1) Una foto dall'alto del tempio che ritrae quattro figure uscire e dirigersi verso dei locali (aventi l'aspetto di rudimentali stanze da riposo) ad una trentina di metri ad ovest del tempio. In particolare, si tratta di una donna giovane con capelli tinti di rosa, un bestione con la pelle scura tipica delle popolazioni di Kumo, ed un biondino con un mantello impermeabile giallo ed una donna - pure dalla carnagione scura - svenuta tra le braccia. Anche se Hohe non lo sa, si tratta, nell'ordine, di Utako la Psicopatica (Kurotenpi, Brigata di Incendio), Sanzo Meirei (Ame, Fante di Quadri), Kiyoshi Mitarai (Ame, aspirante Fante di Quadri) e Nakano (Ame, Fante di Quadri).

    2) Una foto di traverso, tramite una delle finestre di Kinkaku-ji. A causa del vetro di mezzo e del riflesso del sole l'immagine non è chiarissima, ma riesci a scorgere almeno sei individui, di cui un bambino dai capelli bianchi e uno vestito completamente di nero con un cilindro che ti ricorda molto quello del Pallido Shinigami.

    3) Una foto dall'alto della carrozza che hai scorto poco prima. La carrozza è ferma sul lato est del tempio e la donna è in procinto di entrare nel tempio. Un'altra carrozza, che sembra essere arrivata tramite un'altra strada, è visibile a pochi metri di distanza.

    4) Una foto dall'alto di un individuo che sale le scale sul retro del tempio, dirigendosi verso la sommità della montagna. Dato l'angolo è difficile esserne sicuri, ma sembra corrispondere alla descrizione del famigerato nukenin S noto come il Flagello Immortale.

    In generale, noti che in tutte le foto è presente almeno qualche insetto volante.

    " Una reazione esemplare, onorevole Kazekage. Ma vi assicuro che non rappresento una minaccia per voi. ", commentò educatamente il demonietto quando il jonin di Suna recuperò subito le distanze dopo la sua apparizione, ma questi parve credere alla presentazione dell'essere e gli rivolse una domanda che fece brillare di avidità gli occhietti neri di Tenshi.

    " Volete sapere il mio nome? Siete molto educato e rispettoso nei confronti ogni creatura come si dice, onorevole Kazekage. Tuttavia, il nome di un Oni comanda potere sull'Oni stesso. Se volete conoscere il mio nome dovrete stipulare un contrattoSe la cosa ti interessa, usa la fantasia e potresti ottenere un premio a fine missione! Puoi contrattare con Tenshi quanto ti pare, anche se la scena GDR prosegue (useremo dei flashback nei minuti "vuoti"). con me. " Si sfregò le mani. " Al momento sono sotto contratto con una reverenda jonin di Oto, ma sarò libero al termine di questa missione. " Osservò con avidità il bimbo prodigio di Suna, chiaramente attratto dalla prospettiva di avere una simile celebrità nel suo parco clienti. Poi sembrò ricordarsi di qualcosa e si diede una frettolosa sistemata alla cravatta. " Seguitemi, vi prego. Vi porterò dal mio datore di lavoro come richiesto. ", disse, sbattendo le alucce nere che aveva sulle spalle e iniziando a muoversi verso ovest, senza tuttavia scomparire dalla vista. " Sulla strada vi fornirò inoltre qualche informazione preliminare, ma il quadro completo vi sarà dato dagli shinobi dell'Accademia. "

    Iniziarono così a muoversi rapidamente tra gli alberi della foresta, con il piccolo imp che schizzava agile da un albero all'altro senza mai toccare superficie. Era veloce, anche se non remotamente quanto il Kazekage, ed in ogni caso aveva cura di non allontanarsi mai troppo da lui. Sembrava inoltre un tipo socievole e per i primi cinque minuti allietò il suo nuovo ospite con barzellette sconce della peggior specie, trattenendo a stento le risate alla fine di ognuna.

    Tenshi2

    " Kakaka! E sapete cosa fa un pittore ad una meretrice? Uno schizzo! Kakakakakaka! "

    Arrivarono a destinazione dopo una ventina di minuti circa. Durante il tragitto, il piccolo demonietto spiegò al Kazekage che stava operando una ricognizione per una squadra accademica di livello A (composta quindi da due jonin e due chunin esperti), che era giunta in quel luogo un giorno prima sulle tracce di un gruppo di nukenin di Ame. Non sapeva altro. A ottocento metri di distanza dalla destinazione, il diavoletto schioccò le dita, producendo una minuscola nube di zolfo, e pronunciò alcune parole senza voce (muovendo quindi solo le labbra). Tanto bastò per prealleartare il gruppo accademico al loro arrivo. Quando arrivarono, tuttavia, ad Hohenheim non parve di scorgere nulla: si trattava di una minuscola radura con uno specchio d'acqua al centro. Il demonietto tuttavia continuò ad andare avanti senza esitazione, finché semplicemente sparì.

    Se il jonin di Suna lo avesse seguito, avrebbe ad un certo punto percepito il tocco di qualcosa di invisibile, soffice e umido... ed un secondo dopo il team accademico apparve davanti ai suoi occhi, assieme ad un'enorme cupola translucida che li proteggeva da sguardi indiscreti.

    « Benvenuto, Hohenheim-san. »

    La voce femminile apparteneva ad una donna dall'aspetto anziano, ben oltre la sessantina, che siedeva a gambe incrociate. Tra queste ultime riposava la testa di un uomo alto quasi due metri, dall'aspetto muscoloso e fiero che il Kazekage non avrebbe avuto difficoltà a riconoscere come un proprio compaesano. Il suo intero addome - dal collo agli addominali bassi - era fasciato pesantemente, ma il sangue macchiava quasi ogni punto delle bende. Residui di un fuoco, una pentola per bollire l'acqua e alcuni utensili medici giacevano a poca distanza. L'indice ed il medio di ciascuna mano della donna erano appoggiate sulle tempie dell'uomo - Hasami Soshi, un valoroso esponente del clan che in un paio d'anni sarebbe stato probabilmente pronto a sostenere l'esame jonin e il cui dossier il Kazekage aveva già ricevuto tempo addietro - in un evidente tentativo di alleviarne il dolore. A qualche metro di distanza, un uomo dalla pelle pallida e gli occhi scuri, vestito con il giubbotto militare della Foglia, siedeva di tre quarti in posizione guardinga verso l'esterno. La sua espressione era diffidente, anche quando vide il Kage palesarsi.

    La donna - troppo anziana per usare qualsiasi altro onorifico con un bimbo - gli rivolse un sorriso materno.

    « Grazie per aver accettato di sottrarre tempo alla tua missione per darci ascolto. Se vuoi sederti, ti darò il quadro più ampio. »

    Si voltò poi verso il demonietto, piegando il capo in segno di ringraziamento.

    « Puoi andare. Procedi come stabilito. »

    Le alucce nere della creatura si mossero in risposta, e con un inchino formale questi sparì dalla vista.

    [...]

    [Yato Senju / Il Fauno / Bokushin]

    La mefitica forza del chakra del Prestigiatore Cremisi, colui che era stato tanto folle da avventurarsi su strade proibite del sapere ninja fino a riscoprire parte dei segreti perduti del Rinnegan, ridusse la mente di Yato, sotto le mentite spoglie del Fauno, ad un guscio. Il divario tra i livelli in campo in quel frangente era semplicemente troppo elevato perché il ronin potesse impiegare, come era solito fare, un ingegnoso trucco per cavarsi d'impiccio. Potè solo soffrire, lasciando che l'albero che rappresentava la sua identità venisse potato di ogni ramo non necessario, di ogni centimetro di corteccia e persino del tronco... finché non rimase che la radice, la Missione, il vero cuore della sua identità e ciò che, contro ogni probabilità, gli permise di mantenere la presenza di sè e resistere.

    Per un lungo istante, gli occhi spietati di Shinteji si fissarono in quelli color verde smeraldo di Bokushin, mentre il collo di quest'ultimo scricchiolava sotto la tremenda pressione della tecnica gravitazionale perfetta del nemico. Poi l'attimo passò, la pressione venne meno, e Yato poté cantare vittoria almeno per quel momento: aveva evitato un conflitto e, tramite sofferenze indicibili, mantenuto la propria identità segreta. La minaccia del Visigoto era sempre chiara nella sua mente e, per quanto nessuno gli avrebbe fatto i complimenti per questo, di certo quell'attitudine mentale lo avrebbe portato lontano nell'Organizzaizone di Ame, dove il Principe di Quadri anziano deteneva un potere probabilmente secondo a nessuno degli altri Principi, inclusi quelli degli altri semi.

    [...]

    « Sei ancora qui perché il tuo incarico non è ancora terminato, Fauno. Il viaggio di Jushiro non sarà terminato finché non te lo dirò io. Se le sue condizioni di salute peggiorassero improvvisamente... » - disse Sanzo, evitando accuratamente di essere più preciso, mentre i due avanzavano verso la Pagoda Dorata - « la tua presenza sarebbe fondamentale per la buona riuscita del piano. Ed ora sta' zitto: il Visigoto non tollererebbe di essere imbarazzato di fronte ai nostri partner commerciali perché te la fai sotto dopo un conflitto. » La voce del mercenario di Ame era dura. Fino a quel punto era stato gioviale con il ronin medico, soprattutto quando l'altro aveva tentato di estorcergli più e più denaro, ma ora che erano alla presenza di Kurotenpi sembrava che le apparenze contassero di più. « Ed in ogni caso, ricorda che nessuno qui ha garantito per la tua sicurezza. Finchè rispetti i tuoi patti, non avrai nulla da temere da noi Quadri. Non posso dire altrettanto per i Kurotenpi, laddove decidessi improvissamente di andartene... » Chiosò, accendendosi un'altra sigaretta mentre lasciava che la minaccia aleggiasse nell'aria.

    [...]

    Concentrato sulla sua missione, Yato fu bravo a evitare di farsi prendere dalle domande quando riconobbe la donna che aveva ucciso tempo prima camminare di nuovo come se niente fosse. Quando Haga Aburame preannunciò l'arrivo di un ulteriore individuo e il Fante di Quadri assentì a lasciare indietro solo Bokuhsin e Jushiro, le occhiate gelide di Yato non sortirono alcun effetto. Come ben aveva intuito, infatti, non poteva opporsi in quelle circostanze. Per lo stesso motivo non dovette negoziare ulteriormente con i Quadri, poiché Sanzo e Kiyoshi uscirono dalla stanza, portando con loro Nakano, senza alcuna richiesta di ulteriori prestazioni mediche.

    Tuttavia, come ben notato dal ronin, la situazione cambiò drasticamente con l'arrivo della nuova figura. L'uomo, vestito riccamente e con occhi solo per Jushiro, ignorò del tutto i numerosi combattenti lì presenti, quasi considerandoli come meri servi - finché Yato non gli puntò contro dei rami. Lo sguardo azzurro dell'uomo, con ancora qualche lacrima quà e là, si illuminò di sorpresa a quella visione ed egli si fece subito indietro, recuperando la posizione eretta. Si guardò intorno, confuso ed in cerca di una spiegazione. « M-ma che significa?! Questo è intollerabile! Perchè non posso accarezzare il mio ragazzo? », urlò, puntando un ditone inanellato in faccia a Yato.

    « Guehuehueh, gli affari prima del piacere, nobile Kusuri. »

    L'individuo vestito completamente di nero ridacchiò, dandosi un teatrale colpo di mano all'alto cilindro che indossava per sottolineare quelle parole.

    « Il direttore Warai deve ancora arrivare. Fino ad allora, e finché l'affare non sarà formalmente concluso, questa rapida visita è tutto ciò che vi è concesso. Haga, vuoi condurre il nobile Kusuri nella stanza circolare? La nobile Shiruku arriverà a momenti, mentre siamo in attesa di notizie da parte del nobile Iginori. »

    « ... »

    Il loquace Aburame annuì mantenendo l'espressione seria che lo contraddistingueva, e fece un passo avanti. L'uomo vestito di azzurro guardò nervosamente i due, poi di nuovo Jushiro addormentato, ed infine - per lunghissimi secondi, come se stesse pensando qualcosa - Yato.

    Nobile-Kasuri

    « ... e va bene. Fate strada. »

    L'uomo aveva appena lasciato la stanza quando il Flagello Immortale fece la propria apparizione. Lo sguardo di quest'ultimo si soffermò sul Fauno qualche istante in più di quanto non avrebbe altrimenti fatto quando questi pronunciò il suo nome, mormorandolo in un modo che sapeva di riconoscimento piuttosto che di sentito dire. Yato non poteva saperlo, ma le informazioni fornite dalla traditrice Hisae, unite all'abilità del nukenin S di leggere la firma del chakra di chiunque ed al fatto che i due avevano trascorso diverso tempo assieme durante la prova nella Colonna Evanescente, avevano fatto in modo che l'Immortale riconoscesse il ninja della Foglia. Tuttavia, evidentemente la sua presenza in quel luogo era giustificata da motivi che rendevano la prospettiva di continuare a torturare il piccolo shinobi di Konoha, e di berne ancora il sangue, di interesse secondario.

    Quando anche il tetro pellegrino scomparve da quella sala, Yato fu forse libero di riprendere un attimo il fiato, ma se avesse avuto modo di ricontrollare la gamba di Jushiro avrebbe notato che il taglio che egli aveva precedentemente diagnosticato come una semplice sbucciatura che sarebbe guarita in pochi giorni era ora circondata da un livido piuttosto evidente. Non c'era traccia di alcunché attorno alla ferita, ma era come se i tessuti, invece che guarire, avessero cominciato a decadereSe sfrutti Conoscenza Medica Intermedia per compiere un'analisi approfondita dei tessuti (che ti richiede almeno 30 minuti di devota attenzione), ti accorgi che la ferita è molto più grave di quanto sembri all'esterno. Perdona la bestemmia in termini tecnici: genericamente, considera che si tratti di un "collasso cellulare", a prescindere da qualunque cosa significhi o meno nel mondo reale. Puoi provare a porvi rimedio: a seconda delle tue azioni valuterò lo status della ferita al prossimo giro..

    Ad ogni modo, la serie di sorprese non era terminata, giacché due giovani dall'aspetto fanciullesco, un ragazzo e una ragazza, apparvero come dal nulla all'interno di Kinkaku-ji. Avevano un aspetto particolare e un motivo a colori che semprava speculare, bianco e nero. Si annunciarono come Kuro e Shiro, servi di Maya Orihara e chiesero di confermare che alla loro padrona, lì convocata dal tetro pellergino, fosse garantito passaggio sicuro. « Oh? Altri ospiti inattesi? Posso capire il Flagello Immortale, ma è strano che gli insetti di Haga non abbiano intercettato il vostro arrivo. », commentò il Pallido Shinigami, con un'espressione curiosa in volto. « Bah, come se cambiasse qualcosa con noi tre qui. » Il Prestigiatore Cremisi sembrava disinteressato, così fu Akaishi - che, a parte alcuni motivi rossi a spirale sulle proprie vesti bianche, era albina esattamente come la fanciulla bianca appena arrivata - a farsi avanti. Sul suo volto riposava un sorriso inquietante.



    « Gatou-san ci ha informati dell'arrivo del Flagello Immortale, ma non del vostro. Oggi però non è il giorno per sbudellarvi come meritereste, perchè troppo in gioco. Avete la garanzia di un passaggio sicuro fino al retro del tempio e sulla cima della montagna... »

    Fece un mezzo passo indietro, indicando loro il passaggio che il Flagello aveva imboccato qualche minuto prima.

    « ... finchè eviterete di interferire con i nostri affari qui nell'Artiglio. »

    Il Pallido Shinigami e il Prestigiatore Cremisi non commentarono, ma si fecero a loro volta da parte, implicitamente assentendo a quelle condizioni. Erano lì per assicurare la buona riuscita del piano di Incendio e quella bravata di Strage, che aveva fatto in modo di organizzare qualcosa di grosso così vicino a loro, non li riguardava direttamente. Se non ci fossero state reazioni da Shiro e Kuro, loro due e Maya Orihara avrebbero potuto passare senza problemi. Una volta fatto, Akaishi si sarebbe voltata verso Yato e Jushiro.

    « Levatevi dai piedi anche voi, ora. » La donna albina sembrava impiaziente di procedere con il piano. « Yuma ti mostrerà dove riposare. Avrete circa un paio d'ore prima dell'arrivo di Gatou-san. Per allora il ragazzo dovrà essere sveglio e perfetto. »

    « Già. »

    « Proprio così. »

    I tre terrificanti shinobi guardarono Yato al medesimo tempo, finché la giovanissima kunoichi con la fronte sfregiata non gli fece segno di seguirlo. Quando lasciarono la stanza uscendo per una porta laterale, nessuno dei tre li seguì.

    La tua stanza è qua a destra.

    Dopo aver superato un paio di guardie dall'aspetto ferino che stazionavano poco fuori la stanza dove tutto era successo, i due non avevano camminato per più di cinque minuti tra vari corridoi all'interno di Kinkaku-Ji. A giudicare dalle movenza della kunoichi cche gli faceva strada dandogli le spalle, Yato - che avrebbe dovuto portare Jushiro in braccio o comunque con sè - non avrebbe avuto difficoltà a stimare che doveva trattarsi di una genin non particolarmente esperta. Se avesse voluto provare ad attaccarla, quei minuti di cammino silenzioso sarebbero potuti essere propizi.

    In alternativa, la giovane gli avrebbe mostrato la stanza dopo aver aperto una porta in legnoDurezza 2, Potenza 20.: si trattava di un semplice luogo di riposo per pellegrini dopo una lunga meditazione. Un semplice letto occupava quasi tutto lo spazio disponibile, con solo alcune candele qua e là e un leggio per facilitare la lettura di testi sacri. Una finestra con alcune inferriateDurezza 3, Potenza 30. di recente aggiunta dava invece sul lato est della Pagoda Dorata, proprio su uno dei tre fiumi che si incontravano in quel punto e che scorreva liberoLa corrente è particolarmente burrascosa: senza accorgimenti, se ti lanci in acqua sei soggetto ad ogni round ad una presa con Forza Blu+4 che tenta di portarti a fondo. Se non ti liberi immediatamente da ogni presa (i.e., se la presa dura più di uno slot), sbatti le gambe su una pietra nel fondale, per un colpo con Potenza 40 (Causa Sanguinamento Lieve). Nel caso ci provassi, nuotare con una mano ti causa un malus alla Forza di 8 tacche. a non più di una ventina di metri più in basso, separando la Pagoda di circa una trentina di metri dall'altra sponda. Ove in possesso di ottimeRichiede Vista Perfetta o simili abilità investigative. Se lo vedi, ti accorgi che è un costrutto di argilla (il Pettirosso di Hohe). doti percettive, Yato avrebbe inoltre potuto notare uno strano uccello volare un paio di volte vicino alla finestra. Avrebbe potuto attaccare Yuma in quel momento e provare a fuggire, ma poi?

    Se non fosse accaduto nulla, la ragazza gli avrebbe semplicemente sorriso con evidente follia negli occhi. Ihihi spero che tu sia pronto al Caos che cadrà presto su questo Paese! , avrebbe detto, prima di sparire chiudendosi la porta dietro a chiave. Yato avrebbe avuto circa una mezz'ora per sé, allo scadere della quale i suoi sensi acuti lo avrebbero preallertato di alcuni passi in avvicinamento alla stanza. Un minuto dopo, la voce dell'uomo con i baffoni grigi lo raggiunse dall'altra parte della porta.

    « So che siete lì dentro, ronin. Le guardie che ho corrotto per farmi passare mi hanno detto che non fate parte dell'associazione di Gatou Warai e che siete un medico. Mi chiamo Takuya Kusuri e la mia famiglia è specializzata da generazioni nella produzione di erbe medicinali qui nell'Artiglio, che vengono poi vendute in tutto il Paese ed oltre. » In effetti, Yato avrebbe potuto fare il collegamento agevolmente: se l'uomo era chi diceva di essere, il suo nome era su diversi medicinali comunemente rinvenibili in diversi ospedali. « Ho sempre avuto a che fare con i medici nella mia carriera e so che siete uomini d'onore. Ve ne prego, ditemi la verità: Jushiro sta bene? Non è un impostore frutto di chirugia estetica? Si tratta di mio figlio, che ho affidato alle cure di Gatou Warai dietro la promessa del mio supporto per qualcosa di terribile. Non avrà nulla se Jushiro non è sano o se stanno tentando di ingannarmi in qualche modo. Il mio bimbo meraviglioso, darei tutto per lui. »

    La voce sembrava sincera, ma Yato aveva qualche modo di verificare l'aspetto del suo interlocutore? In ogni caso, quali sarebbero stati i pensieri del chunin della Radice a quelle parole? Ove avesse confermato che Jushiro stesse bene e non gli paresse un falso, l'uomo avrebbe continuato.

    « Grazie, grazie. Le guardie che mi hanno accompagnato non sono che un'esca. Ho assunto un mercenario di tutto rispetto, che mi aspetta dall'altra parte del fiume per fuggire da qui senza che possano seguirci. Ti pagherò a peso d'oro se mi aiuterai: pensi di riuscire a far arrivare Jushiro e me dall'altra parte del fiume? Ho poco tempo prima della riunione infernale che mi aspetta con Warai e dopo allora sarà troppo tardi. »

    Forse quella era l'occasione buona per chiarirsi dei dubbi e/o scegliere un percorso alternativo d'azione, ma in ogni caso il tempo era nemico del Fauno. Doveva prendere una decisione alla svelta!

    [...]

    « Eravamo sulle tracce di una squadra di nukenin di Ame. Una soffiata molto credibile ha informato il centro missioni dell'Accademia del luogo e dell'ora dove si sarebbero trovati e del fatto che avrebbero avuto con loro un bambino rapito. Doveva trattarsi di un gruppo di classe B che, per quanto guidati da un ex chunin di Kumo particolarmente coriaceo, tale Sanzo Meirei, saremmo dovuti essere in grado di soggiogare con relativa facilità. Purtroppo avevamo informazioni parziali: ben quattro nukenin, che abbiamo poi concluso far parte della nota organizzazione criminale Kurotenpi, sono intervenuti contro di noi. Kokei, le carte. »

    Reagendo alle parole della jonin di Oto, il chunin foglioso - senza girarsi o abbandonare la propria posizione di guardia - scagliò alcune carte in direzione del Kazekage, che imprimendovi un po' del suo chakra avrebbe avuto accesso a diverse informazioni militari rigorosamente ivi registrate Carte Ninja [1]
    Arte: L'utilizzatore può incidere nelle carte ninja le informazioni conosciute, dialoghi, indicazioni senza la necessità di scrivere. Richiede slot gratuito Istantaneo. La carta può essere occultata, risultando bianca, e resa visibile a volontà del creatore. A discrezione del creatore è possibile permettere la lettura di tali carte agli estranei se soddisfano delle condizioni.
    (Consumo per carta: ¼ Basso )
    [Da genin in su]
    :

    Ricevi le seguenti carte, che ti costano ¼ Basso l'una per essere lette (tutte le carte sono scritte da Kokei Uchiha il Maestrino, che le ha redatte secondo il proprio punto di vista, che potrebbe quindi essere viziato):

    1) Shinteji, il Prestigiatore Cremisi (Kurotenpi): Uno psicopatico che militava nella Nebbia di Sangue. Traditore di Kiri che la vice-caposquadra Hisae sostiene aver scoperto parte delle arti perdute del leggendario Rinnegan. Come se un'arte oculare più forte dello Sharingan potesse davvero esistere... Ad ogni modo, il bastardo ha mutilato Hasami e schiacciato il mega scorpione che aveva evocato come fosse stata una formica. Minaccia di classe A, sottoclasse 1. Segni particolari: piercing in volto e su tutta la lingua. Sguardo folle e iniettato di sangue. Poca pazienza e scarsa capacità di collaborazione con i suoi alleati. Il suo chakra sembra un'illusione ottica sempre cangiante: mai visto niente del genere. Penso che la sua follia vi abbia qualcosa a che fare.

    2) Akaishi, Pietra Rossa (Kurotenpi): Una nukenin che non si è neanche mostrata, tanto forte era il Prestigiatore Cremisi. Sappiamo il suo nome perché i due hanno litigato per stabilire l'ordine di precedenza per il massacro. Minaccia di livello sconosciuto, ma presumibilmente almeno classe A, sottoclasse 3. Si accompagna di una ragazzina che chiama Yuma.

    3) Utako la Psicopatica (Kurotenpi): Una stronza di Kurotenpi che pensavo di aver ucciso tre anni fa insieme a Yato Senju durante l'incidente alla fabbrica Ninjasofà. Sembra tornata in vita in qualche modo ed ha ancora quello strano potere che invade la mente e impedisce di concentrarsi. Si tratta di una ninja di supporto temibile. Ha sempre capelli rosa acceso. Minaccia di classe B, sottoclasse 2.



    4) Sanzo Meirei (Ame): Un bestione di Ame che ha affrontato Ochiyo. A quanto pare utilizza un bazooka che spara proiettili dotati di cartebomba e diverse altre armi. Sembra inoltre avere anche una forza fisica notevole e, secondo Hisae, ha un chakra spropositato per un nukenin di classe B. Concludo quindi che sia classe B, sottoclasse 1.

    5) Kiyoshi Mitarai (Ame): Un biondino gracile dal carattere facilmente irritabile. Padroneggia una strana arte che gli consente di tramutarsi in acqua, che è anche in grado di sparare ad alta velocità. Ha persino infranto la corazza di chitina di Hasami. Ha un debole per la donna chiamata Nakano. Nukenin di classe B, sottoclasse 2.

    6) Nakano (Ame): Un'esperta di taijutsu che sembra provenire da Kumo, a giudicare dalla carnagione scura. Taciturna, ma abile con i calci, anche se mai quanto me. Minaccia di classe B, sottoclasse 3.

    7) "Bokushin" (Mercenario affiliato con Ame): Un nanerottolo dall'aspetto deforme, che tuttavia sembra in qualche modo in grado di manipolare il Mokuton! Che abbia collegamenti con la Foglia? Hasami lo ha sconfitto in combattimento ma ne ha notato la tenacia e la prontezza di spirito. Si tratta di un medico che a quanto pare non è affiliato ad Ame ma che non disdegna prestare loro i propri servigi. Era molto attaccato all'obiettivo della missione. Minaccia sconosciuta, ma le capacità combattive che ha esibito lo qualificano come un ronin di classe B, sottoclasse 3.

    « Siamo riusciti a ritirarci senza danni permanenti, anche se il tuo compaesano, Hasami Soshi qui, ha riportato gravissime ferite. Il Villaggio del Suono desidera manifestare alla Sabbia l'estremo valore militare e il carattere onorevole di Hasami. Prima di soccombere alle ferite, è riuscito nella gloriosa impresa di evocare quello che mi pare voi chiamiate uno Scorpione Imperatore. Purtroppo, non penso che sarà in grado di farlo di nuovo nel corso di questa missione. Sto cercando di alleviare le sue sofferenze mentre Hisae, la jonin della Nebbia che mi assiste nel condurre questa missione, è andata in cerca di erbe curative. »

    Gli occhi saggi della donna caddero poi sul braccio steccato del Kazekage.

    « Penso che non appena Hisae sarà di ritorno potrà fare qualcosa per il tuo braccio, Hohenheim-san. Ad ogni modo, ci troviamo qui perché abbiamo tutti convenuto che la missione continua. Inoltre, c'è la possibilità di scoprire qualcosa di grosso - un patto di qualche tipo tra Ame e i Kurotenpi - e rinunciando adesso perderemmo questa traccia. Prima di svenire, Hasami ha insistito che continuassimo la missione. »

    Ochiyo la Gattara era anziana e con oltre quarant'anni di missioni alle spalle: nonostante gli affanni dell'età, un fuoco spietato di determinazione bruciava nei suoi occhi. La passione ed il desiderio tipico degli abitanti del Suono era evoluto in lei in una quieta determinazione a raggiungere l'obiettivo a qualsiasi costo. Fece un cenno al Kazekage, indicando una mappa del tempio che qualcuno sembrava aver disegnato dall'alto (la donna infatti non sapeva che il jonin della Sabbia avesse già effettuato una propria ricognizione).

    « Dalle informazioni che siamo riusciti a raccogliere, pare che il perimetro sia discretamente sorvegliato ma che il livello delle sentinelle sia attorno a classe C, sottoclasse 1, o al massimo classe B, sottoclasse 3Attorno a Genin Blu o Chunin Rossa.. Salvo scontri prolungati, penso che potremmo ignorarli. Il problema è dato invece dall'alto livello dei nukenin radunati nel tempio. Almeno due sono oltre le mie abilità e quelle di Hisae, che comunque non siamo specialiste in attacchi distruttivi. »

    Gli angoli della bocca rugosa di lei si sollevarono nell'ombra di un sorriso.

    « Ma la situazione è cambiata ora. Nonostante la tua giovane età, il nome di Kage che porti, e l'arte che sei famoso per padroneggiare, ti qualificano come uno degli shinobi più distruttivi in circolazione. Se posso chiedere, quindi, qual è il tuo scopo qui? Se compatibile con la nostra missione, ti proporrei di lasciare a Hisae e me l'infilitrazione nella Pagoda Dorata. Entreremo e usciremo in meno di dieci minuti, non viste e portando con noi il bambino innocente. A quel punto potrai scatenare tutti i tuoi poteri e radere al suolo l'intero edificio, liberando il mondo della piaga di quei nukenin maledetti. »

    Non c'era da scherzare con quella donna, che tuttavia teneva sempre i propri occhi sul Kazekage e sembrava genuinamente interessata nel sentire la sua opinione. Era lei la guerriera più esperta sul campo di battaglia, ma riconosceva il valore del titolo di Ombra che il bimbo prodigio portava ed era pronta a modificare la propria strategia sulla base di quanto questi avrebbe condiviso con loro.

    OFF GAME

    Hohe: molte informazioni per te, un possibile nuovo intreccio grazie alla domanda che hai fatto a Tenshi e un piano d'azione da valutare.

    Febh: con questo post Yato ha acquisito alcune nuove informazioni che gli dovrebbero consentire di avere almeno un po' più di chiarezza sulla situazione in cui si è cacciato. Resta da capire cosa sceglierà lui di fare: seguire la missione originale, agire da accademico o altro ancora? Dubbi e scelte che faranno emergere la vera natura del PG!

     
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    Il team accademico


    III



    4..6…8… Contò rapidamente le guardie che presidiavano i lati della pagoda. Erano allerta, attenti e nervosi. Evidentemente l’arrivo del Pallido Shinigami doveva averli messi sull’attenti. C’era decisamente qualcosa di grosso in ballo. Sfruttando ancora la lunga vista del D-Visor, il jonin avrebbe investigato l’area intorno alla pagoda alla ricerca di barriere di chakra anti-infiltrazione. Tecniche del genere erano piuttosto comuni intorno ad avamposti fortificati e villaggi ninja. Serviva un ninja altamente specializzato per fare una cosa del genere e la presenza di una tale barriera sarebbe stato un bel problema da risolvere. Ad ogni modo, i suoi sensi non potevano arrivare così lontano, quindi avrebbe aspettato di avvicinarsi per poter eseguire un’analisi più approfondita.

    La carrozza degli Iginori, ad ogni modo, colse la sua attenzione. Attingendo al suo controllo sul tempo, tentò di investigare la donna tramite la Visione Storica. Non gli riusciva sempre e le informazioni che otteneva potevano essere difficili da interpretare. Tuttavia, quella volta ebbe fortuna. Collegando la scritta sulla carrozza a quello che il pallido Shinigami gli aveva riferito, non ci mise molto a capire che cosa stava vedendo. Si trattava di una riunione dei latifondisti dell’ Artiglio, quando il nobile Iginori si era indignato perchè sua figlia non era stata scelta come sposa del Daymio. Stava osservando il passato.

    L’identità della donna, Shiruko, venne palesata nella seconda parte della visione, dove comparve un individuo vestito all’’occidentale a minacciare la donna. Dal terrore nel viso di lei, Hohenheim bene intese che l’uomo doveva essere molto pericoloso. Videi infine Shiraku piangere in un letto con la foto della figlia in mano. Difficile dire se la visione avesse aperto una finestra verso il passato, subito dopo il rapimento della bambina, che a questo punto intendeva essere la figlia, oppure verso il futuro, e quindi gli mostrava la misera fine che la bambina avrebbe fatto. Hohenheim decise di non credere a questa versione perchè avrebbe significato il fallimento della sua missione di salvataggio. Ma il futuro non è scritto nella pietra..

    La visione era stata istruttiva, ma non lo lasciava privo di dubbi. In particolare modo, come erano i nobili Iginori e la nobile Shiruko relazionati? Perchè la donna si trovava nella carrozza degli Ignori? Il Pallido Shinigami aveva detto che i Kurotempi voleva mettere i latifondisti contro il Daymio, così da destituirlo - probabilmente. Volevano quindi forzare la mano dei latifondisti iniziando col rapire i loro figli? Ancora troppe domande…

    Hohenheim si toccò la testa, po’ confuso per colpa della visione. Nonostante la praticasse da un po’, ancora non si era abituato alla Visione Storica, così come non si era abituato al prezzo da pagare. Alzando lo sguardo, infatti, si accorse delle Ombre che si erano avvicinate a lui. Erano tre, dalle forme impercettibili sotto il mantello di tenebra che avevano. Sfuggenti come i sogni, si accalcavano ai bordi del suo campo visivo. Ora che il suo controllo sul tempo era migliorato, riusciva ad esercitare un maggior richiamo anche su quelle manifestazioni del suo potere maledetto. Ogni volta che usava il suo potere, le ombre aumentavano, e si avvicinavano. Non osava immaginare cosa sarebbe successo quando finalmente lo avrebbero trovato.

    Fu proprio per colpa di queste ombre che forse la sua reazione alla presenza del demone fu più allertata del necessario. Lo spiritello tuttavia male interpretò la sua reattività. Non è chiaramente mia intenzione limitare la tua libertà. Molto tempo fa ho deciso che non mi sarei legato ad alcuna evocazione, perchè il mio modo di combattere male si combina con quello di molti alleati. Sono sicuro, tuttavia, che le tue capacità ben servono la tua Maestra in questa missione. Dimmi, se mai dovessi cambiare idea, che cosa sei in grado di fare, e cosa possono fare i tuoi simili?Dopo di che, il demonietto lo accompagnò nel folto della foresta, verso il luogo dove si trovavano gli accademici. Durante tutto il viaggio, l’essere non la smise di fare battute sconce. Il che all’inizio lasciarono il jonin interdetto - del resto, erano nel bel mezzo di una missione estremamente delicata - ma alla fine non potè che strappargli un sorriso. Mpf… ok, questa faceva ridere! Mi ricordi molto il mio miglior amico, sai? Sareste andati d’amore e d’accordo….ehehe

    Intanto raggiunsero l’accampamento degli accademici. Davvero notevole… Commentò il jonin entrando dentro la barreriera di dissimulazione che era stata creata per non far vedere e sentire il gruppo di jonin e Chunin. Ad aspettarlo c’erano 3 ninja: la capogruppo Ochiyo, Hasami Soshi - gravemente ferito - e Kokei Uchiha di vedetta poco lontano. Ochiyo fece gli onori di casa, raccontando quello che erano loro successo e quale fosse la loro missione. Hohenheim si sedette vicino a lei ed al chunin ferito ad ascoltarla. Così venne a sapere della missione di salvataggio di cui erano incaricati e dell’ imboscata che avevano subito ad opera dei Kurotempi. Sembrava che i nukenin si fossero alleati con la squadra di Ame che era l’obiettivo della loro missione. Un altro Bambino rapito quindi? Ed i nukenin di Ame in combutta con i Kurotempi…non promette nulla di buono… Altre informazioni andavano allineandosi con quello che già sapeva ma, prima di dire la sua, lasciò finire l’anziana kunoichi. Anche grazie all’ausilio della carte ninja di Kokei, Hohenheim cominciò a prendere familiarità con i nemici che popolavano la pagoda. Tra tutti, Shinteji e Akaishi erano sicuramente i più problematici. Vi prego di raccontarmi tutti i dettagli del vostro scontro. Già si sarebbero ritrovati a combattere in inferiorità numerica, almeno non voleva avere sorprese su cosa si sarebbero trovati davanti. Se il gruppo gli avesse raccontato dello scontro, innanzi tutto il suo sguardo si sarebbe posato sul Soshi, che ancora riposava. Grazie Ochiyo per avermi raccontato quello che è successo. Il valore dei Soshi è spesso sottovalutato persino all’interno delle mura del mio villaggio. Ben pochi sanno che il clan dei Soshi è tra i più valorosi ed instancabili di tutta Suna. Dimmi, si riuscirà a riprendere? Con me ho un tonico di ripristino che potrebbe chiudere le sue ferite. Purtroppo, non ho altro…anche la mia missione è stata lunga. Disse stringendo impercettilmente il braccio rotto al suo corpo.

    Arrivò quindi il tempo per lui di parlare.Direi che le nostre missioni si allineano perfettamente. Sono partito da Suna con una compagna di squadra di nome Kasumi. Eravamo sulla pista di una Calamità. Una traccia piuttosto vaga, ma che ci ha portato nel paese dell’Artiglio. Abbiamo raggiunto un luogo dove l’attività dei nukenin era palese e, mentre la mia compagna si è dedicata ad abbattere alcuni di loro, io mi sono gettato all’inseguimento di una carrozza in allontanamento dal campo di scontro.

    Il cocchiere è un membro di alto livello di Kurotempi, Shilei Khitai, altresì noto come il Pallido Shinigami. Estremamente forte, maestro dell’arte dell’Edo Tensei e di una qualche abilità oculare che non avevo mai visto. Minaccia A sottocategoria 1. Nella carrozza portava una bambina addormentata, che poi ho scoperto essere la figlia di una nobile latifondista dell’Artiglio di nome Shiruko. Alla fine dello scontro, il nukenin è riuscito a portare via la ragazza con l’ausilio di un altro ninja, capace di manipolare gli insetti.

    Sono però riuscito a capire quale fosse la loro meta, per cui ho preferito ricongiungermi con Kasumi prima di procedere. Purtroppo, lo scontro sul suo lato si era complicato per via della presenza di una nukenin folle e spietata. Una volta sconfitta, si è suicidata attivando un qualche jutsu di sangue dalla potenza molto elevata. Kasumi…Kasumi si è sacrificata per salvarmi…
    Si interruppe a questo punto, prendendosi un momento.

    Poi riprese con nuovo vigore. Sono arrivato qui seguendo le tracce della ragazzina rapita dallo Shinigami e questo è quello che ho scoperto. I Kurotempi vogliono destituire il Daymio dell’Artiglio, facendogli perdere il supporto dei suoi feudatari. A quanto pare, stanno rapendo i loro figli per ricattarli…o qualcosa del genere.

    Avrebbe quindi iniziato a tirare fuori le foto che aveva scattato durante la ricognizione. Vedete queste carrozze? Su una c’era il nome degli Iginori, uno delle grandi casate di feudatari…immagino che la seconda appartenga a qualche altro nobile….da queste foto sono riuscito a contare sei nukenin all’iterno dell’edficio, incluso lo Shinigami. Altri quattro si sono portati in questa struttura poco distante dalla pagoda…forse ne riconoscete qualcuno?

    Ad ogni modo, la cosa che mi preoccupa di più al momento è questa…
    Avrebbe indicato la figura che usciva dal retro della pagoda, dirigendosi verso il monte. Non ne posso essere sicuro…ma questo nukenin sembra essere il Flagello Immortale, una minaccia che decisamente non siamo preparati ad affrontare. Inoltre, la sua presenza mi conferma  che qualcuno di alto livello nell’organizzazione di Kurotempi è qui presente…forse il ninja che stavo inseguendo originariamente. Questo significa che si sono qui riuniti un numero di ninja estremamente potenti, e non abbiamo i mezzi e modi per sopraffarli tutti

    Non sto dicendo che dobbiamo abortire la missione, ma cercare di essere quanto più chirurgici possibili. Abbiamo due ragazzini da salvare: entriamo, li prendiamo, possibilmente senza farci scoprire, e ce ne andiamo. Siete d’accordo?
    Avrebbe poi puntato il dito su delle macchie nere presenti sulle foto.
    Per quanto riguarda l’infiltrazione, vedete queste macchie? Sono insetti…e so che c’è qualcuno nel loro gruppo che sa evocarli…immagino sia un sistema di difesa anti intrusione. Inoltre, non sono ancora riuscito ad avvicinarmi abbastanza per capire se ci siano delle barriere di individuazione del chakra. Quindi, ricapitolando: insetti, guardie e chakra? Come avete intenzione di superarle?

    Chiaramente mi infiltrerò anche io con voi. Posso fondermi con il terreno per evitare le guardie e gli insetti, nonchè posso mascherare il mio chakra così che non venga percepito. Come avete detto, ci sono nemici che sono troppo forti lì dentro, e potrebbero sopraffarvi se veniste scoperte…per quanto riguarda l’annientamento dei ninja…ci penserò io subito prima di andarcene.

    Due cose mi interessa definire. Innanzi tutto, dobbiamo trovare un modo per arginare il potere di Akaishi. Da quello che mi avete raccontato, è riuscita a mettere fuori combattimento Kokei con un qualche attacco mentale. Dimmi Kokei, cosa hai provato? Dalla tua esperienza, come possiamo arginare l’attacco se dovesse trovarci? Il fatto che sia riuscita ad attaccare solo te e non tutto il gruppo, mi lascia pensare che il suo potere necessiti di avere un singolo bersaglio ben definito. Forse possiamo usare cloni o illusioni per farle mancare il bersaglio?

    Il secondo punto è che ci serve un piano di estrazione: qualcuno di voi ha abilità di teletrasporto? O un’ evocazione che possa farlo al posto nostro? E comunque, quando usciremo dalla pagoda dobbiamo assumere che ci inseguiranno, quindi dobbiamo piazzare un sistema che copra le nostre tracce: possiamo depistarli con cloni o una falsa traccia che possiamo preparare in anticipo…sono tutt’orecchie.



    Chakra: 149.5/150
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • D-Visor × 1
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Fumogeno × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dōkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 1
    • Argilla Sonica × 1
    • Argilla Paladina × 1

    Note

    4 Sigilli della Psiche (Pot. 40)
    Braccio Rotto
    Tonici di recupero consumati nella precedente parte nella missione.















     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Luogo Peggiore del Mondo


    E gli Incubi del Fauno
    _ 2 _

    Fintanto che i Quadri rispetteranno la loro parte del patto, non avranno nulla da temere su cosa un piccolo Fauno potrebbe far succedere per complicare tutto. Replicai a tono al ninja di Ame, senza essere minaccioso, ma piuttosto molto sereno, nemmeno stessi dicendo che quando piove ci si può bagnare. Non intendevo sfidarlo, solo ricordargli che non ero un suo servo ma solo un collaboratore, e solo temporaneo. Anche nel mio piccolo, nella mia debolezza, potevo essere un ingranaggio che prima di essere annientato poteva causare gravi danni se ruotava fuori posto, e questo doveva essere chiaro sin dall'inizio, a differenza del loro comportamento. E mentre lui si accendeva la sigaretta mi avvicinai, sostenendo la vista dei suoi occhiali da sole per qualche istante prima di tornare a Jushiro.

    Dopo l'intenso scambio e soprattutto dopo il passaggio del Flagello Immotale, mi trovai nuovamente travolto dagli eventi, decidendo però di focalizzarmi su Jushiro, soprattutto dopo lo strano ammonimento di Sanzo. Ti fa male la gamba, Jushiro? Gli chiesi, notando che la piccola ferita che avevo medicato alla meglio aveva già sporcato la garza. Rimuovendola notai i margini della lesione che apparivano edematosi, gonfi e in parte macerati, ma in maniera sensibilmente diversa da una necrosi da assenza prolungata di ossigeno o da infezione. Questo è strano... Mormorai, affossando ogni sentimento scosso nella concentrazione del lavoro, mentre osservavo la piaga. Nessun cattivo odore, non era infetta e la zona circostante non era arrossata come da infiammazione...allo stesso tempo però il fondo della ferita non era umido come mi sarei aspettato e del tutto privo di tessuto di granulazione che agiva per preparare la guarigione dei tessuti. ...molto strano. Testai la sensibilità di Jushiro con le mani, per verificare se ci fossero danni nervosi a valle della ferita, ma non sembrava, semplicemente invece che migliorare era degenerata, comportandosi diversamente da come ci si potesse aspettare.

    Inutile interrogare il ragazzo su ferite precedenti, ma era come se il suo corpo non fosse in grado di guarire da solo. O come se i tessuti tendessero a degenerare rapidamente piuttosto, come per... Apoptosi. Ma non ha senso. Avevo visto effetti simili solo in anziani con malattie tumorali terminali, quando il corpo non aveva più possibilità di rigenerare le piaghe da decubito anche se le si manteneva in condizioni perfette di detersione e venivano medicate con cura. Forse dovevo insegnare a Jushiro che il corpo poteva guarire da solo per attivare quella capacità? Oppure, come iniziavo a sospettare dall'arrivo del nobiluomo che voleva a tutti i costi il ragazzo, ero stato coinvolto in una truffa con risvolti che definire macabri sarebbe stato un'eufemismo.

    Il mio sospetto era che Jushiro non fosse affatto un normale essere umano quanto piuttosto un clone. Un clone che era stato sviluppato rapidamente fino alla sua età attuale, ma che non aveva mai mosso un passo nè era mai stato sveglio, da qui la tabula rasa della sua mente. E un clone prodotto con simili metodi, pur avendo la cicatrice ombelicale per via di qualche placenta semi-artificiale, aveva inevitabilmente avrebbe avuto vita breve. Il suo potere doveva essere una forma di trappola o forse un effetto collaterale imprevisto, ma non avevo modo di saperlo. Se fosse stato un ragazzo rapito, con la mente annientata e poi tenuto in coma non avrebbe potuto avere muscoli normalmente sviluppati e nessun segno di denutrizione...se invece fosse stato vivo e con quell'aspetto da pochi giorni si. Il problema principale stava nel fatto che non esiste alcun modo di fermare l'apoptosi, la morte programmata, al più la si poteva ritardare con farmaci molto costosi e macchinari sofisticati. Niente che io avessi con me. Jushiro, la ferita non è guarita bene, lascia che la controlli. Gli dissi, cercando di mantenere un tono calmo. Se era in decadimento non sarebbe servito a nulla usare le mani curative: le cellule avevano smesso di replicare, avrei solo peggiorato le cose.

    Quello di cui Jushiro aveva bisogno erano cellule capaci di guarire, per sostituire le proprie o corroborarle. Da una stima del decadimento di quelle ferita, e quindi di una zona in cui erano state rilasciate sostanze dannose dalla distruzione cellulare creando un ambiente poco propenso alla replicazione, che aveva indotto l'apoptosi, giudicai che non avesse più di qualche giorno, settimane al massimo, davanti a sè. Sempre che non venisse ferito in qualche modo. Per quanto ne sapevo lo avrebbero venduto a quel ciccione come il suo figlioletto perduto, o, ed ebbi un brivido di disgusto, come schiavo sessuale di quell'uomo che mostrava affetto per celare le sue perversioni. Dopotutto avevamo a che fare con Ame e Kurotenpi. Magari il potere di Jushiro esisteva per prosciugare il ricco signore durante un amplesso, ma forse stavo divagando troppo ed entrando nel campo delle semplici speculazioni. Sospirai. L'ideale per guarire la ferita sarebbe stato un innesto da tessuti sani, ma c'erano altre opzioni. L'arrivo dei due bambini fu un attimo di respiro: deciso a concentrarmi su Jushiro non badai troppo a loro e usai un Kunai per tagliare il palmo della mia mano, appoggiandola sulla ferita del bambino in modo da inondarla del mio sangue...sangue Senju, che unito alle mani curative avrebbe fornito un pò di materiale di qualità per guarire il danno. Era solo un tentativo con piccole quantità di sangue [Tecnica 1]Una Leggera di Sangue. Consumo MedioBasso, ma anche se il tentativo avesse dato scarsi risultati avrei potuto tirare un sospiro di sollievo. Speravo che quei pazzi non pensassero che io fossi capace di stabilizzare un clone in disfacimento: non avevo alcuna conoscenza pratica dell'argomento!

    Non distante, i due bambini si erano messi a parlare con i Kurotenpi nel loro modo così articolato, parlando tra loro senza guardare in faccia i presenti.
    Gli insetti non ci potevano intercettare. Come avrebbero potuto intercettarci?
    Noi non siamo persone, e nemmeno creature. Che cosa sono Shiro e Kuro?
    Siamo Shikigami, siamo concetti e parole. Come puoi intercettare le parole senza averle prima lette o sentite?
    Non siamo qui per il vostro interesse, ninja con i piercing.E per cosa siamo qui, allora?
    Quando la donna albina comparve e diede loro il permesso, i due Shikigami annuirono, allontanandosi l'uno dall'altro e posando una mano a terra. Delicate linee di luce bianca e nera andarono a intrecciare un sigillo estramemamente complesso, niente che avessi mai visto prima, con motivi che ricalcavano delle catene, delle foglie e una specie di figura umanoide al centro.
    Questo è il simbolo dell'ospitalità. L'ospitalità è garantita da questo simbolo?
    Abbiamo ascoltato i tuoi termini, e il simbolo li garantirà. Confermi quanto hai detto poco fa?
    Non è facile sfuggire al simbolo, non è saggio mentire. E se mentisse cosa succederebbe?
    Il simbolo non capisce la menzogna. Quello che si dice, lui si assicura che accada. Allora saranno saggi a non commettere leggerezze?
    Si sarebbero voltati assieme, attendendo una conferma, fosse anche un semplice cenno del capo, poi con aria grave avrebbero annuito a loro volta, rilasciando grandi quantità di chakra in una sorta di richiamo inverso vincolato al Fuuinjutsu, fino a far comparire, là in mezzo al nulla, una donna dalle forme abbondanti e dall'aria assai provocante, con lunghi capelli biondi e un paio di occhiali che sembravano esistere più per recitare la parte dell'erudita con una spiccata ninfomania che per un supporto nella lettura, anche perchè teneva in bocca una delle stanghette, serrandola sensualmente tra i denti mentre scrutava le persone che aveva intorno.

    Buongiorno a tutti. Sono Maya Orihara. Io ero certo di aver già sentito quel nome, ma non persi tempo a scrutare le forme della donna, occupato come ero su Jushiro. Ascoltai, ovviamente, ma non avevo tempo di seguire la vicenda. E credo di avere un invito, anche se onestamente pensavo che sarebbe stato un pochino più intimo. Sorrise, facendo alcuni passi verso il Prestigiatore Cremisi e l'albina, ma senza evitare di guardarsi intorno, forse riconoscendo qualche volto. Riavviò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sarebbe carino se mi indicaste dove si trova il Flagello. E sarebbe ancora più carino se aveste qualcosa da bere, magari del vino...ho sentito che qui all'Artiglio ne fanno di qualità divina. Calcava ogni parola e ogni sillaba come a voler trasformare le frasi in costanti e continue seduzioni, ma era brava, non scadeva nel ridicolo o nel macchiettistico. Tu, coi piercing. Magari passa da me uno di questi giorni. Avrebbe detto, facendogli l'occhiolino, mentre si recava nella direzione indicatagli, con i due Shikigami al seguito.

    Chiunque fosse la terrificante donna albina, intimò ai restanti di disperdersi e lasciare quella sala, me incluso, e francamente non vedevo l'ora di togliermi di mezzo. Fu la sfregiata a fare strada, dicendomi di seguirla fino alla stanza che avrei occupato con Jushiro, che mi portai dietro aiutandolo a camminare. Non nego che tirai un sospiro di sollievo non appena quei mostri furono fuori dal mio campo visivo, e con essi la terribile pressione psicologica che mi aveva obbligato a calcolare ogni singola parola, a contare ogni respiro. Anche se la situazione era ancora orribile, se non altro il pericolo era più lontano di qualche passo. La tizia che ci guidava (rammentavo il suo nome?) non doveva essere una kunoichi esperta a giudicare dai suoi movimenti, e questo poteva essere una risorsa utile per me. A patto che non fosse completamente pazza, ovviamente, cosa che purtroppo si rivelò veritiera, mio malgrado.

    Notai le guardie, notai la stanza da cui non sarebbe stato poi così complesso fuggire se avessi voluto, ma rammentai anche il discorso sugli insetti dello Shinigami. Inutile scappare se c'erano vedette ovunque, non senza un piano preciso, che al momento non potevo elaborare non sapendo niente dell'ambiente circostante. L'unica opzione per me era giocare dall'interno e trovare un modo per sopravvivere e per non essere smaltito come un inutile avanzo una volta terminato tutto. La kunoichi era sulla porta e mi rivolse un sorriso sghembo e un commento ancor più contorto, subito dopo che avevo fatto accomodare Jushiro sul letto, dandogli uno dei ninnoli di legno che avevo prodotto durante il lungo viaggio per giocare. La follia negli occhi di lei era evidente...il mio iniziale intento di catturarla e sottometterla al mio volere non avrebbe avuto effetto...dovevo giocare delle carte differenti. Mi avvicinai, serio nel volto deformato del Fauno che indossavo. Parli come se io avessi interesse nelle vicende dell'Artiglio. Ma non è così. Il mio unico scopo è il benessere di Jushiro. Mi accigliai. Inoltre non penso che tu abbia realmente idea del Caos che stanno progettando in queste terre. La canzonai. Non hai la stoffa di far parte del piano, basta vedere come ti muovi. Scommetto che non sei stata nemmeno messa a parte dei piani, a differenza mia. Io sono Bokushin di Ame...tu solo una sfregiata qualsiasi. Una breve sfida...non avevo informazioni sul suo carattere ma era inesperta: avrebbe abboccato? Sapere cosa stava per succedere era un inizio per pianificare la mia salvezza.

    Comunque andasse quello scambio ci avrebbe lasciato soli, persino chiusi a chiave dentro (come se a un Senju servisse una chiave per aprire una porta), mentre cercavo di controllare le ferite di Jushiro e, al netto dell'equipaggiamento carente, studiavo eventuali altri segni di decadimento cellulare come la presenza di mucosite nel cavo orale, ittero, alterazioni delle sclere oculari e degli annessi cutanei. Il tutto mentre giocavo con lui e cercavo di insegnarli a usare meglio la tecnica della Trasformazione che aveva appreso da me, soprattutto insegnandogli a diventare qualcosa per nascondersi e mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Sentendo bussare dopo qualche tempo mi alzai, circospetto.

    Non fiatai, sentendo invece la voce del pingue mercante dall'altro lato. Aveva molte informazioni utili per me. Soprattutto il fatto che le guardie potevano essere corrotte. La cosa mi fece sorridere, dovevo solo trovare dei Ryo. E quell'uomo era molto ricco. Attesi che finisse di parlare e poi lo lasciai volutamente in attesa, per qualche secondo in più di quanto potesse gradire...volevo renderlo ancora più affamato di informazioni. Era necessario per la mia sopravvivenza. Io sono un medico. Ma ad Ame l'onore è una questione dibattuta. Sono un professionista, però, lavoro per denaro. Spiegai, e poi lasciai qualche istante di silenzio ancora. Era evidente che Jushiro fosse un clone o una truffa per avere quell'uomo dalla parte dei Kurotenpi. Una tela intricata in cui ero stato catturato e da cui avrei dovuto scappare alla prima occasione utile. Jushiro ha un'amnesia, non posso verificare i suoi ricordi. Ma non è sicuramente qualcuno alterato chirurgicamente, il suo corpo è tale e quale a come è nato. Anche se verosimilmente era un clone del vero Jushiro, quello comunque era il suo corpo, identico.

    Sono stato io stesso a svegliarlo dal coma e provvedere alla sua riabilitazione. E io lo ho difeso quando siamo rimasti nel fuoco incrociato tra Ame, Kurotenpi e l'Accademia. Sono un professionista, il mio lavoro è curarlo e difenderlo. Spiegai, guadagnandomi l'ammirazione di quell'uomo che subito propose una via di fuga attraverso improbabili mercenari. Decisamente poco convincente. Ma è proprio per questo che non possiamo fuggire. Jushiro è stato ferito durante gli scontri, non sono un combattente, ma se è stato solo ferito e non ucciso è solo per merito mio. Attesi la sua reazione prima di calcare la mano. Deve anche comprendere che io non sono al suo servizio, ma ho un incarico preciso. Se vuole che le fornisca ulteriori informazioni mi servirà un compenso, quanto ho detto finora era sulla fiducia. Il mio accordo coi Quadri non mi vieta di divulgare le informazioni, non me lo hanno chiesto. Suppongo che il doppio di quanto ha dato alle guardie per corromperle sia sufficiente per acquistare parte dei miei servigi. Spiegai con molta calma, indicandogli di far passare il denaro sotto la porta (non sarebbe stato difficile recuperare i soldi se anche li avesse lasciati fuori da essa).

    Avuto il mio pagamento avrei fornito ulteriori informazioni. Anche se Jushiro sta bene, ha assoluta necessità di una trasfusione di sangue e questo impedisce un trasporto immediato. Lei è l'acquirente, Kusuri-san. Se le hanno promesso un bambino sano, allora può pretenderlo. Io ho necessità di materiale per una trasfusione, e di un uomo adulto e sano che sia donatore universale. Non un bambino, mi serve una persona in forze...una persona che potrebbe anche morire durante la procedura. La malattia di Jushiro potrebbe avere una ricaduta se usassi meno sangue del necessario. Sangue e tessuti sani potevano contrastare l'apoptosi ed estendere la vita di Jushiro, almeno per un pò. Ma devo anche sapere che cosa sta succedendo qui...e soprattutto quale rischio ci sia per me se continuo a proteggere Jushiro. Può anche usare uno dei suoi mercenari per portare qui un prigioniero o quello che vuole, ma le informazioni e la trasfusione sono il punto più importante. Jushiro, Jushiro, sempre Jushiro al centro dei miei discorsi, anche se il mio interlocutore fosse stato un impostore non avrebbe avuto dubbi sul mio essere un medico freelance avido ma assolutamente ligio al dovere e alla missione di curare e riabilitare il bambino a qualunque costo.

    [...]

    Saliva le scale con deliberata lentezza, in modo che tutti potessero ammirarla. Osservò le Calamità come se fossero caramelle in mostra sugli scaffali, altera e sicura di sè, anche grazie al Simbolo dell'Ospitalità che i suoi Shikigami avevano tracciato e che era stato accettato da almeno uno degli occupanti di quel luogo. Il suo assenso vincolava il luogo stesso al sigillo, dandole sicurezza. I miei saluti a tutti. Non credo di aver già avuto affari con molti dei presenti. Sono Maya Orihara. Avrebbe detto, una volta davanti all'assemblea, senza fermarsi e proseguendo fino a raggiungere il Flagello. Se non glielo avesse impedito, la donna avrebbe appoggiato delicatamente le labbra carnose su quelle di lui, come se fosse il gesto più naturale del mondo, prima di staccarsi (o mostrandosi invece delusa con un dito davanti alle labbra imbronciate se lui lo avesse impedito). Ciao, Flagello. E' un piacere fare affari con te. E poi verso la platea. Immagino siate qui per questioni lavorative, ma avrei sicuramente apprezzato un piccolo rinfresco, e magari un dopocena. Sorrise, ammiccante, mentre attendeva le reazioni della platea. Interessante notare che qualunque tentativo di causarle danno o dolore avrebbe invece provocato la stessa identica reazione all'aggressore, lasciandola incolume.

    Un breve cenno della mano e la piccola nuvola del Richiamo avrebbe fatto apparire un curioso rotolo tagliato per il lungo accanto a lei, fluttuante, così che potesse afferrarlo. Il Rotolo Spezzato. Ho ricevuto l'incarico di custodirlo, quindi potrei essere poco gentile verso chiunque provi a prenderlo dalle mie mani. Ma nessuno mi ha vietato di usarlo, questa era l'essenza del mio accordo con te, Flagello. Spero bene che tu ricordi esattamente il nostro patto...io lo seguirò alla lettera, perchè la mia vita dipende da questo. Tu hai già pagato la tua parte, ma cercare di uccidermi o danneggiarmi ti si ritorcerà contro in modi che nemmeno puoi immaginare. Una goccia di sangue e una tecnica del richiamo, nulla di più semplice, e lo spazio intorno al Rotolo Spezzato si deformò in maniera sensibile fino a creare, alle spalle di Maya, una sorta di anello al cui centro sembrava di osservare un folle caleidoscopio. Il passaggio è aperto, come promesso. Disse, sorridendo come una succube affamata di spiriti. Chi entrerà per primo? O forse avete delle domande?

    Chakra: 53/75
    Vitalità: 13.5/14.5
    En. Vitale: 26/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 525
    Resistenza: 425
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Katana × 1
    • Bokken × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
    ///
     
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    IV


    Le parole sferzanti dette dal Flagello a Terremoto non dovettero piacere più di tanto a chi si nascondeva nella sua ombra. Il ruggito di un animale molto grande si propagò tra i presenti, prima che la Calamità lo interrompesse con un movimento netto della mano. Il verso, con ogni probabilità, non poteva provenire dalla figura minuta che si vedeva al fianco della donna, e che si stava ora allontanando, sparendo dal campo della tecnica di comunicazione. Dopo un sospiro carico di tristezza e rassegnazione, la donna avrebbe continuato: Ognuno si racconta la storia che si vuole sentir dire Flagello. A nessuno a questo tavolo interessa del tuo capriccio, nè di dimostrare la propria forza a te. Accetta comunque il punto di vista di una mortale, che ben conosce i propri limiti: l’ onnipotenza è solo un’illusione. C’è sempre qualcuno più forte, più veloce, più capace o più potente. Se non ti è ancora capitato, questo parla bene delle tue capacità, ma non farti illusioni…la vita trova sempre un modo per deluderti Flagello, e con la tua vita immortale, hai infinite chances di essere contraddetto. Ora che lo notava, il Flagello avrebbe realizzato che la voce di Omitsu era carica di tristezza, ma anche rabbia, che gli erano sfuggiti ad un primo passaggio. Che profondità d’animo Omitsu, quello che mi hai detto mi ha toccato molto. Sai che sei sempre nelle miei preghiere. Avrebbe aggiunto Carestia con tono leggero, causando uno sbuffo di scherno da Atrocità.

    Il Flagello proseguì spiegando a cosa gli servisse l’arma e la visione del mondo che voleva costruire, dominato dalla legge del più forte. Mentre raccontava, il nukenin avrebbe notato che le Calamità si sarebbero guardate tra di loro, tacendo un mistero che era solo a loro noto. Solo Atrocità sarebbe scoppiata a ridere. Una risata folle ed amara:

    AHHAhahahAHAHahahAHHAH…non ti facevo essere..bzzz… un fottuto idealista. Ancora non hai capito…bzzz… con chi hai a che fare! NOI SIAMO CALAMITA’!!! NOI…bzzz… DISTRUGGIAMO

    TUTTO!



    Mentre così diceva, il terreno ai loro piedi esplose sotto la pressione di lava e fiamme che mersero dal sottosuolo. Gli archi ed i pilastri dei ruderi sarebbero crollati come se soggetti ad un poderoso terremoto. L’aria sarebbe stata scossa da un tornado che si era appena creato. La furia degli elementi imperversò sulla collinetta per 10 secondi. Poi quel cataclisma sparì, così come si era manifestato, facendo tornare la collina alla pace in cui si trovava prima.

    Non c’è un dopo, Flagello. Nessun mondo perfetto, nessuna tirannia o oppressione, o legge del più forte. Ci sarà solo il nulla..ci sarà solo Eclissi. Ma forse una prospettiva del genere è inaccettabile per uno come te, un immortale, non è vero Flagello? Non credo avresti mai la forza per decidere di morire…o mi sbaglio?

    La domanda rimase lì pendente prima che il discorso esplodesse nella furia di Carestia che, per qualche motivo, aveva reputato inaccettabile di essere sostituito con il nuovo venuto. Il suo volto era di pietra e un’aura negativa si era accumulata intorno a lui, accentuata ancor di più dal fatto che la sua tecnica era stata annichilita dalla Corruzione del chakra Eretico. Tuttavia, il monaco aveva un tono decisamente serio quando, sfidato dal Flagello, disse:

    Devi solo provarci, falso idolo.

    In seguito alle parole di Strage, tuttavia, la situazione andò a scemare e Ichizo, sebbene ancora furente, tornò alla sua seduta, poggiando i gomiti sui braccioli, e portando le mani davanti al volto, congiunte solo sui polpastrelli. Quando però il Flagello chiese di incontrare Eclissi, il monaco sarebbe esploso una seconda volta, se Strage non avesse risposto prontamente.

    Sapevamo che lo avresti chiesto, ed il tuo incontro è già stato deciso, ben prima che tu giungessi in questo luogo. Ma non sarai tu a scegliere il quando ed il dove è irrilevante. La incontrerai il 19 novembre, dalle 8:58 alle 9:16. Non un minuto in più, non un minuto in meno.

    Se avesse protestato a riguardo, sarebbe intervenuto Carestia che aveva appena ritrovato una clama apparente: Non ti lamentare di cose che non capisci. Tu non hai idea che onore sia avere un incontro con Lei. E Terremoto avrebbe aggiunto: E’ così e basta. Non ci sono alternative. O accetti, o te ne torni a casa.

    Se avessero trovato un intendimento, si sarebbe andato avanti con il piano perverso di Strage. Mentre Incendio si scaldava alla vista dell’Eresia, Carestia si sarebbe ritirato in uno stato meditativo e Terremoto avrebbe lasciato la seduta. Dopo aver dato del pervertito ad Incendio, Atrocità si sarebbe avvicinata al suo secondo per parlargli. Atrocità, la Vipera Nera e Rie osservavano quello che si stava compiendo senza una parola.

    Quando tutto fu compiuto, Arata fu l’unico a muoversi per prelevare il corpo e disporlo in una bara, che presto si sarebbe smaterializzata. E’ compiuto, allora. Appena la Strega sarà arrivata, procederemo alla partenza Tuttavia, il Flagello volle che anche Atrocità si unisse alla partita, lasciando per un attimo Strage interdetto. Atrocità ha dei poteri incredibili, ma se non è sotto controllo potrebbe disinteressarsi dello scontro, così come potrebbe aiutare l’arma a distruggerci…senza le sue pillole…Lascia stare…bzzz…le pillole. Ecco, vedi? Disse mostrando un flacone viola, dal quale prese una pillola del medesimo colore per poi ingurgitarla rapidamente. L’ultima del…bzzz…flacone. Giusto in tempo. Quella svampita…bzzz…può anche farsi fottere a …bzzz…Konoha per quello che ci…bzzz…serve… Strage apparve per un attimo indeciso, ma alla fine fece un cenno di assenso. Oltre a Jeral quindi, sarebbe partita anche Atrocità insieme a Carestia, Strage e Arata. Chissà cosa quella scelta avrebbe portato? C’era però da domandarsi, perchè Strage era così titubante?

    All’arrivo della Strega, solo i quattro Kurotenpi che dovevano partire si sarebbero trattenuti. Tutti gli altri, quelli che non se ne erano già andati, si sarebbero accomiatati per tempo.

    Quando Orihara fosse arrivata, le Calamità non persero tempo a presentarsi. Carestia invece disse: Chi viene in pace, riceverà pace in cambio. Devi scusarci per la modica accoglienza, ma sono certo che troverai dei veri gentiluomini presso la Pagoda. Chiaramente ci aspettiamo che tu tenga il più stretto riserbo su questo luogo e su quello che hai visto e sentito. Sarebbe molto spiacevole se dovessimo venire a sapere che qualcosa è trapelato dalla tua bocca o dalla tua mente. Vedo tuttavia che sei una maestra di Sigilli. Sono quindi sicuro che potremmo trovare un fuuinjutsu adatto per tenerti la bocca sigillata. Per il tuo bene, chiaramente. Ora, io non vorrei violare i vincoli dell’ospitalità. Quindi, hai una qualche proposta soddisfacente? Strage, molto pià praticamente, avrebbe invece cheisto Per quanto tempo rimarrà aperto il portale? Dove conduce? Cosa possiamo attenderci dall’altra parte? Purtroppo, infatti, la sua preveggenza non si applicava a situazioni come quella.
    E chi ci dice che non ci lascerai intrappolati dall’altra parte Aggiunse Arata vagamente preoccupato, parlando per la prima volta dall’inizio di quell’incontro.


     
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    [Nanadaime Kazekage]

    " Oh, noi Oni siamo in grado di fare molte cose, nobile Kazekage. " Il piccolo demonietto si stava sfregando le mani avidamente. " Sartoria, ricognizione, assassinio... persino alterazione della realtà. Le nostre capacità dipendono in larga misura dalla forza nel cuore di chi ci comanda e dal sacrificio che questi è pronto a compiere stipulando il contratto! Kakaka! "

    Stipulare un contratto con un abitante degli Inferi non era un passo da fare alla leggera, ma di certo il Kazekage non sembrava una testa calda e avrebbe valutato con attenzione l'eventuale da farsi in proposito. Tenshi, ad ogni modo, non si sarebbe spinto oltre: il jonin aveva guadagnato il diritto di stipulare il contratto con l'avveduta domanda che aveva posto all'Imp, ma pagare il prezzo per farlo, se avesse voluto, sarebbe stato un diverso paio di maniche.

    " Dite questa al vostro amico, allora! Un giovane Soshi si reca dalla ninja medica di turno e un po' imbarazzato confessa: 'Iga-san, da quando durante l'addrestramento quello scorpione verde mi ha punto, sono... rigido là sotto ventiquattr'ore al giorno! Cosa può darmi?' La kunoichi ribatte all'istante: '3000 RYO al mese, vitto e alloggio!' Kakakakakaka! "

    [...]

    Grazie alle informazioni rivelate da Ochiyo e dalle carte ninja di Kokei, oltre che alle preziose visioni che aveva avuto grazie alla sua unica abilità, Hohenheim iniziò a mettere insieme diversi pezzi di quel mosaico così frammentato. La presenza di un altro innocente rapito era senz'altro un problema per un individuo dell'allineamento del Kazekage: i suoi scrupoli morali e la rettitudine che lo accompagnava ogni giorno della sua ancor breve esistenza non gli avrebbero mai permesso di sacrificarne uno per salvare l'altro. Come procedere, dunque? Quando egli interrogò la jonin di Oto circa lo stato di salute di Hasami, offrendo aiuto persino nella situazione in cui lui stesso versava, ella sorrise.

    « Comincio a capire perché porti quel cappello, Hohenheim-san. Tieni il tuo tonico, il tuo guerriero Soshi vivrà per combattere un'altra battaglia. Ah, Hisae... » Si interruppe la vecchia, rivelando una presenza nella stanza di cui il Kage forse non si era accorto fino a quel momentoFurtività 9.

    Furtività (Superiore) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +9 alla Furtività anziché +6.
    (Richiede Furtività (Intermedia))
    [Da jonin in su]
    . Hisae Utakata era una donna di media altezza, con un fisico longilineo ma comunque dotato di curve, e capelli neri come la notte. Una jonin con circa quindici anni di esperienza in totale, ella era specializzata nell'assassinio silenzioso e nella medicina applicata all'arte bellica. Sollevando lo sguardo, il jonin di Suna poté notare che gli occhi di lei non parevero tradire alcuna sorpresa nel vederlo, ma probabilmente era dovuto al fatto che la tecnica di mimesi dietro la quale si stavano nascondendo era sua (oltre al fatto che era un'assassina).

    « ... come è andata la ricerca? Siamo stati fortunati, il mio Oni ha individuato il Kazekage in missione nelle vicinanze. Stiamo raccogliendo le idee sul da farsi con la nostra nuova formazione. Ti dispiacerebbe nel frattempo fare qualcosa per il braccio di Hohenheim-san? »

    « ... certo, Ochiyo. Hasami sopravviverà, ho trovato le erbe adatte a placare l'emorragia. Piacere di conoscervi, Kazekage. Avevo sentito che aveste l'aspetto di un fanciullo, ma non ci volevo credere. Dovete possedere un talento straordinario. Lasciate che vi sistemi quel braccio. »

    Mentre attendeva una risposta, Hisae si mise in ginocchio vicino al fuoco ed iniziò a trafficare rapidamente con un pestello ed alcune lame. Fece bollire dell'acqua e mischiò il contenuto della ciotola in cui aveva versato le erbe con dell'acqua, facendone poi un impacco che infilò senza esitazione sopra alle bende sull'addome del Soshi, che sussultò appena al contatto. Ella mise poi una mano sulla fronte di lui ed un chakra di un gentile verde-azzurro balenò tra le sue dita. Senza voltarsi fece poi cenno al Kazekage di raggiungerla a terra, dove - se egli avesse accettato - iniziò a disfare la stecca senza un commento o un'espressione che facesse trapelare qualsiasi opinione su quel tipo di lavoro improvvisato [Conoscenza Medica SuperioreConoscenza Medica (Superiore) [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare anche status Grave: sono necessari 9 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di medioleggera ogni giorno. L'utilizzatore può effettuare operazioni chirurgiche tramite il chakra, potendo compiere efficaci interventi senza l'utilizzo di nessun kit medico. L'entità di rigenerazione giornaliera delle ferite del paziente alle cure di pronto soccorso dell'utilizzatore è raddoppiata. L’interventi per la rimozione degli status richiede 1 slot azione/tecniche per status Leggero, 2 per status Medio, 3 per status Grave; sono esclusi gli status causati dai veleni.
    (Richiede Con. Medica (Intermedia))
    [Da jonin in su]
    ]
    .

    « L'osso è rotto in modo pulito, siete stato fortunato. Non avrò bisogno di operarvi con il chakra per sistemarlo, ma farà male. Ci metterò un po', nel frattempo procedete pure. »

    E con quelle parole la kunoichi stresse entrambe le mani sull'avambraccio del Kage, colpendolo con una sorta di massaggio molto forzuto e doloroso che Hohenheim avrebbe dovuto sopportare per alcuni minuti, mentre parlava con Ochiyo.

    « Karumi? Una delle tre Guardie di Palazzo? » La vecchia jonin annuì lievemente, registrando quella perdita tra le fila dell'Accademia con espressione grave. « Mi dispiace per la perdita del tuo villaggio, Hohenheim-san. Prima della sua nomina, ho condiviso diverse missioni con la Guardia Anziana, Suna no JoelLo scrivo per portare un po' in vita l'ambientazione di Suna come qui descritta: https://narutolegend.forumfree.it/?t=70794633. Dopo questa missione ci sarà un nuovo Ruolo da offrire a giovani Sunesi volenterosi!. Un ninja di straordinaria abilità e saggezza. Ma se un talento come te si nascondeva tra le fila di Suna sono speranzosa che il vostro Daimyio potrà presto selezionare, con il tuo consiglio, un rimpiazzo ideale. » Il suo sguardo cadde sul valoroso Soshi svenuto, ma quella era tutta un'altra vicenda e la jonin di Oto non si intrattenne oltre sull'argomento.

    « Non ho invece mai sentito parlare del Pallido Shinigami. Curioso che un nukenin così abile da combattervi e sfuggirvi non sia mai stato registrato nei libri dell'Accademia. Se padroneggia l'Edo Tensei, poi, è una minaccia che non possiamo tralasciare. Dovremo provare a seppellirlo tra le macerie. Non ho mai combattuto dei morti viventi e non ci tengo davvero, alla mia età. I racconti della Quarta Guerra Ninja mi sono bastati. »

    Scosse il capo, allontanando ricordi lontani, e tornò a concentrarsi sulle parole del giovane Kage, che nel frattempo poteva sentire il proprio braccio iniziare a pulsare ed a riscaldarsi man mano che Hisae muoveva le proprie dita.

    « Non abbiamo notizie circa l'identità dell'innocente che ci è stato richiesto di salvare, ma dato il livello di interesse ha senso presumere che un altro nobile dell'Artiglio sia in qualche modo coinvolto. L'ipotesi che hai formulato mi sembra plausibile, che ne dici Hisae? »

    Senza smettere di lavorare, ella osservò rapidamente le foto che il Kage aveva scattato prima di esprimersi.

    « ... condivido. Forse si stanno radunando qua per stipulare un qualche tipo di patto. »

    « Probabile, anche se io avrei fatto diversamente. », si intromise Kokei, con il suo solito tono da maestrino. « Di qualunque risma di nobile si tratti, devono essere pazzi o disperati se intendono fare un accordo con quei bastardi dei Kurotenpi. Sono assolutamente fuori controllo! »

    L'Uchiha faceva la voce grossa, ma era scosso dal recente confronto con il gruppo che li aveva costretti alla ritirata. Guardando le foto di Hohenheim che Ochiyo gli aveva passato in modo che questi potesse continuare a fare la guardia, poi, aggiunse:

    « Si tratta degli stronzi di Ame cui davamo la caccia. Il bestione con la carnagione di Kumo è Sanzo Meirei, che Ochiyo menzionava poco fa. Il biondino con la donna svenuta corrispondono alle carte 6 e 7, mentre l'ultima... » Un brivido gli attraversò la voce, mentre forse l'uchiha faceva uno più uno con l'informazione che Hohenheim aveva condiviso poco prima circa la padronanza dell'Edo Tensei da parte del Pallido Shinigami. « ... si chiamava Utako e non per nulla era soprannominata "la Psicopatica". I dettagli sono nella carta 3. Se adesso è davvero un cadavere rianimato non vorrei riaffrontarla neanche ora che il mio Sharingan ha raggiunto la maturità. »

    Poi, quando il Kazekage informò gli Accademici della presenza in quel luogo del Flagello Immortale, l'atmosfera cambiò.

    Hisae smise per qualche istante di lavorare sul braccio. Kokei si voltò verso Hohenheim, Sharingan attivo in entrambi gli occhi e con tre tomoe in ciascuno. Persino Ochiyo sembrò accigliarsi alla rivelazione, spostando il peso come se fosse improvvisamente seduta in modo molto scomodo.

    « Questo è un problema. » La condottiera del Suono notò, ma poi si accorse della tensione nell'aria e recuperò subito la propria compostezza. « Ma potrebbe essere anche un'opportunità. Se si trova al di fuori della Pagoda Dorata, potremo agire senza cadere vittima della sua furia distruttrice ed al contempo contare sul fatto che i Kurotenpi siano molto distratti. »

    « Chi non lo sarebbe? Quel lunatico ha la reputazione di poter affrontare un Cercoterio da solo! »

    « Sciocchezze, ma è effettivamente un nukenin S di spiccata pericolosità anche tra i criminali del medesimo rango. »

    « Per l'appunto. La totale imprevedibilità che ne caratterizza le mosse può tuttavia tornare a nostro vantaggio in questo frangente. Anche se, pensandoci, mi chiedo, Hohenheim-san... il nostro compito di ninja Accademici e di jonin ci impone di tenere d'occhio anche il quadro più ampio. Se il Flagello è qui e noi potessimo opporci a qualunque cosa stia macchinando, che probabilmente avrà ripercussioni ben più gravi della vita di due innocenti nell'immediato, forse dovremmo valutare di deviare dalla missione. O di dividerci. »

    La donna sembrava dubbiosa. Normalmente risoluta e sicura, l'esperta jonin di Oto sembra aver messo in moto un filo di pensieri che avrebbe potuto o meno trovare risonanza nel Kazekage. Dopotutto, la decisione finale sarebbe spettata a lui per una questione di anzianità di grado. A valle di un riscontro in merito da Hohenheim, Ochiyo avrebbe comunque continuato.

    « Se optiamo per non deviare dalla missione, sono d'accordo che l'infilitrazione è l'unica via. Se tu sei in grado di dare man forte a Hisae e me, Hohenheim-san, il tuo intervento è il benvenuto. In tre saremo comunque ragionevolmente spediti. Kokei potrà restare al di fuori e assisterci da lì. Recupereremo Hasami sulla via del ritorno. Quanto alle tue domande, i preziosi occhi di Kokei ci hanno già confermato che non c'è alcuna barriera di chakra davanti a noi. Non avrebbe senso per un'operazione di questo tipo: sarebbero visibili a molti sensitivi. Hanno scelto invece le guardie e, a quanto pare, gli insetti, ma dato il tipo di infilitrazione che avremo in mente potremo ignorare le prime e sperabilmente risultare invisibili ai sensi dei secondi. »

    Quando poi Hohenheim chiese all'Uchiha la sua opinione su Utako la PsicopaticaHai scritto Akaishi (che è la donna albina), ma dal contesto capisco che tu ti riferisca a Utako XD, l'uomo rabbrividì.

    « Ci ho riflettuto parecchio nelle ultime ventiquattro ore. La sua tecnica le permette di proiettare la sua malizia direttamente nella testa del nemico. É più di una semplice illusione: le anime entrano in contatto, e la mia è stata alla mercè della sua. Per questo motivo, credo che l'ipotesi del Kazekage sia corretta: non dovrebbe essere in grado di affliggere più di uno di noi alla volta. Credo inoltre che debba per forza percepirci prima di procedere, quindi se rimarrete nascosti dovreste essere al sicuro da Utako. Credo che dei cloni solidi potrebbero fregarla, ma non delle illusioni. »

    Tacque, stringendosi le braccia e tornando a concentrare il suo sguardo verso l'esterno della bolla mimetica.

    « Nessuno di noi padroneggia arti leggendarie come quella del Lampo Giallo della Foglia, Hohenheim-san. », lo informò Ochiyo in risposta alla sua domanda circa il teletrasporto. « Al più i miei Oni potrebbero operare un richiamo inverso, ma il processo di marcatura richiederebbe tempo e comunque il raggio non sarebbe superiore a un centinaio di metri scarsi. No, salvo tue abilità di cui non conosco, credo che l'unica nostra possibilità di salvezza sia un'enorme distrazione quando inizieremo la fuga. Se la tua esplosione sarà grande a sufficienza, ciò fornirà alle mie illusioni, supportate se necessario dallo Sharingan di Kokei, la credibilità necessaria. Sono vecchia, ma con il mio flauto posso creare qualcosa di grosso per qualche decina di secondi, eheheh. »

    « Quanto alla copertura delle nostre tracce, ci penserò io, Kazekage. Sono una specialista. »

    Hisae sembrava molto sicura di sè e così Ochiyo, per quanto nessuna delle due donne stesse sottovalutando la pericolisità dell'impresa che si apprestavano a compiere. Tuttavia, il corollario non pronunciato di quel piano era che tutti e quattro avrebbero dovuto sopravvivere perché riuscisse, oltre al fatto che qualcuno avrebbe dovuto rallentare per recuperare Hasami... le due kunoichi attesero a quel punto un responso da parte del Kage.

    Circa una trentina di secondi dopo, una forte fonte di luce alla sommità della montagna attirò la loro attenzione. Anche a quella distanza, le fiamme ardevano di una luce simile a quella del sole e non accennarono a diminuire. QualcosaQuesto è l'inizio del rituale tra Jeral e il sacrificio, che è protetto dalle fiamme di Incendio. Se Hohe vuole far qualcosa in proposito, ha 20 minuti circa prima che il rituale termini e Jeral e le Calamità (e Maya) agiscano come descritto negli altri post. di terribile stava accadendo. Gli occhi color nocciola di Ochiyo scivolarono dalle fiamme al volto di Hohenheim, in attesa di una reazione da parte del Kage. Dopotutto, lei aveva già prospettato la possibilità di deviare dalla missione originaria. In quel momento, Hisae terminò di trattare il suo braccio ed egli avrebbe potuto sentire l'osso di nuovo in funzione.

    Cosa avrebbe deciso il prodigio di Suna?

    Nel caso in cui Hohenheim avesse deciso di proseguire con la strada dell'infiltrazione, gli Accademici avrebbero assentito. Kokei, che non era un jonin, sarebbe rimasto a guardia di Hasami e avrebbe tenuto i suoi preziosi occhi rossi bene aperti. Hisae, che tra i presenti era la più esperta quanto ad infiltrazione ed assassinio silenzioso, avrebbe proposto di dirigersi verso il centro della Pagoda: la parte più pericolosa e meglio sorvegliata. Hohenheim avrebbe potuto scegliere se unirsi a lei per supportarla in caso di combattimento ovvero se lasciare quel ruolo a Ochiyo, dirigendosi invece nell'ala ovest, dove i nukenin di Ame si erano diretti, o nell'ala est, sulla quale non avevano informazioni.

    OFF GAME

    Hohe: più di un Easter Egg per te e informazioni di contorno (troppo facile chiedere tutto tutto ai PNG alleati :guru : ) che dovrebbero aiutarti nel programmare l'incursione, se decidi di procedere. Hai anche un'altra opzione, ossia tentare di unirti alla scena che riguarda Jeral. In quel caso decidi se andare da solo o accompagnato, tenendo presente che l'altra trama proseguirà tendenzialmente verso il peggio se tu non partecipi. Buon divertimento!

     
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    [Yato Senju / Il Fauno / Bokushin]

    Quando il sangue che gocciolava dal taglio sulla sua mano toccò le cellule in decadimento, Yato poté sentire il chakra che inteso utilizzare per le mani curative trasformarsi nel condotto per qualcosa di molto repentino: per un istante i suoi occhi non videro più nulla e il suo intero organismo fu come elettrificato dalla testa ai piedi.



    Quando la sensazione terminò, il Fauno si sentì improvvisamente stanco [Miracoli del Sangue SenjuIl contatto consuma 10 Bassi. La ferita inoltre si aggrava: segna una Leggera alla mano tagliata, con Sanguinamento (DnT Medio). La ferita ha inoltre status di Ferita Profonda.

    Anche se il tuo PG non lo sa, Jushiro ha involontariamente sfruttato questo contatto così intimo per leggerti nella memoria insita nel tuo DNA di Senju, rivivendo così alcuni momenti estremamente intensi della storia del clan. Non perdi ricordi, ma Jushiro guadagna ben 20 Punti Ricordo (persino di più di quelli della battaglia con la Divinità Spezzata)! Il suo totale arriva quindi a 39 Punti Ricordo.

    Una Mano Tesa
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di accumulare ricordi ogni volta che si interfaccia con la mente di un altro essere umano. Ogni round di contatto gli permette di sottrarre un particolare ricordo all'altra persona. Il ricordo è selezionato casualmente, ma le circostanze del contatto possono indirizzare la scelta a discrezione del QM. Per ogni round consecutivo di contatto, l'importanza del ricordo sottratto sale. Ogni ricordo sottratto attribuisce all'utilizzatore un numero variabile di Punti Ricordo a seconda dell'intensità del ricordo per il proprietario, a discrezione del QM. I ricordi sottratti non sono accessibili o recuperabili in alcun modo, se non secondo le regole di questa competenza. I Punti Ricordo non hanno durata massima. Non c'è limite al numero di Punti Ricordo accumulabili.
    [Da genin in su]
    ]
    ! Tuttavia, se mentre i presenti gestivano Kuro e Shiro egli avesse ripreso fiato e poi osservato di nuovo la ferita, avrebbe potuto notare che le cellule attorno all'area in decadimento mostravano un insolito vigore.

    [...]

    L'espressione della ragazza sfregiata si contorse in qualcosa di crudele e malevolo allo scherno di Yato.

    NON sono una sfregiata qualsiasi, stupido mostriciattolo. Flagello-sama mi ha mostrato la via del Caos! É un onore portare il suo marchio all'interno dei Kurotenpi! E tu... che dici di non aver interesse nelle vicende dell'Artiglio... beh, sappi che ci sei dentro fino al collo, giahahahaha! , rise sguaiatamente, sbattendogli la porta in faccia. Quando tra poco i tre nobili si riuniranno nella stanza circolare con Incendio, il Piano avrà inizio e tutto il Paese sarà arso dalle fiamme del Caos! , urlò, prima che il suono dei suoi passi si perdesse in lontananza.

    [...]

    « ... »

    Se il nobile Kusuri aveva tirato un rumoroso sospiro di sollievo alla risposta del Fauno (che, per quanto volutamente omissiva della parte più importante di quanto egli aveva dedotto, era formalmente vera), l'uomo cadde invece in un silenzio indecifrabile per qualche decina di secondi. Poi Yato potè udirlo rovistare da qualche parte nelle proprie ampie vesti, fare qualcos'altro che non riuscì ad identificare ed infine cadere di nuovo in silenzio. Un istante dopo un foglietto comparve al di sotto della porta.

    Leggendolo, il Fauno avrebbe avuto conferma di almeno tre cose: in primo luogo, il suo interlocutore sembrava aver creduto ad ogni parola, dalla conferma dell'identità di Jushiro sino al fatto che questi fosse stato ferito durante il viaggio. In secondo luogo, quell'uomo era ricco: il documento recava, con la grafia obliqua e precisa di chi era uso a scrivere ogni giorno, una cifra non indifferente se offerta ad un perfetto sconosciuto al di là di una porta: 1.500 RYO. In terzo luogo, egli non era neanche uno sprovveduto: il documento, una cambiale di pagamento del tipo accettato dalle principali banche del continente, era perfettamente inutile se privo del sigillo in ceralacca del possessore. Che non era stato ancora impresso. Un chiaro incentivo a non tradire il suo nuovo datore di lavoro, che aveva fatto i soldi proprio perché ne conosceva bene il valore e non era pronto a farsi sfruttare dal prossimo venuto.

    « Se la metti sul piano degli affari mi sta bene. Sono un mercante, dopotutto. Mi fido della tua parola. Quando Jushiro starà meglio e saremo in salvo imporrò il sigillo che renderà la promessa di pagamento vincolante sui miei conti. Tu in cambio sii fiducioso nel mio credito e non te ne pentirai, ronin. I Kusuri tengono fede alla propria parola, ma non si fanno sfruttare. »

    Se il documento e quella promessa fossero stati bastevoli per il Fauno, la conversazione sarebbe a quel punto continuata e il cuore del nobile Kusuri avrebbe fatto un salto sentendo della gravità delle condizioni in cui versava Jushiro. Nel frattempo, quest'ultimo era impegnato a giocherellare con la trasformazione secondo quanto Yato aveva provato a insegnargli.

    « So bene che posso pretendere ciò per cui ho contrattato, ronin. Il punto sta proprio nel fatto che non ho ancora formalmente adempiuto alla mia promessa. Vedi, il Concilio dei Dignitari dell'Artiglio è stato qui riunito oggi a maggioranza semplice. Tre di noi su cinque. Tanto basta secondo le nostre leggi perché le delibere adottate, se approvate da tutti presenti, siano vincolanti. Ciò significa che, se - come sono convinto anche i miei vecchi amici dei casati Shiriku e Iginori - tra poco darò al mio assenso alla mozione presentata da quel Gatou Warai, la sua volontà diventerà legge nel breve periodo. Non vorresti sapere cosa ha in mente. Ma il punto è che non ci sarebbe un medio periodo, probabilmente, e nemmeno uno lungo. Per questo sto cercando di salvare sia mio figlio sia la mia terra. Se Jushiro è ferito, ma è stato curato dal suo male, allora ho la speranza di potercela fare. »

    Un occhione azzurro, stanco per gli anni ma ancora acceso di determinazione, osservò dal buco della serratura.

    « Spero tu capisca cosa c'è in gioco ora. Non c'è rischio per te se ti limiti a guarire Jushiro. Dopodiché potrai fingerti svenuto e dire che qualcuno lo ha rapito oppure fuggire con noi, come preferisci. Se salverai Jushiro avrai sempre un posto al mio tavolo. Ora lascia che ti dia ciò che hai chiesto. Mi hai sentito, Kinemaru? »

    Ci fu una serie di sibili e le inferriate alla finestra vennero recise da sei affilate pietre a forma ovale, che si infilarono nel soffitto mentre le sbarre di ferro cadevano gentilmente sul letto dentro la stanza. Jushiro le guardò incuriosito, ma tornò subito a giocare con la trasformazione senza badare ad altro. Era molto vispo.

    « Procedi alla svelta con questa trasfusione. Cercherò di guadagnare quanto più tempo possibile. Dopodiché Kinemaru se ne andrà con Jushiro e tu potrai scegliere se seguirlo o meno. Presentati all'indirizzo sul retro del foglio tra tre giorni e avrai i tuoi soldi, con gli interessi. »

    E dicendo quelle parole il nobile Kusuri si allontanò con pesanti passi. In quel momento, se Yato avesse osservato fuori dalla finestra, avrebbe potuto scorgere qualcosa di molto inusuale: dall'altra parte del fiume, qualcuno stava lanciando diverse pietre - ciascuna non più grande di una noce, così da risultare non sospette e da non destare l'attenzione degli insetti - verso il muro della casa. Poi accadde: una serie di sostituzioni eseguita magistralmente causò la quasi contemporanea scomparsa di tutte le pietre, spedite indietro l'una per prendere il posto dell'altra, lasciando lo spazio a qualcuno che in un istante comparve all'interno della stanza, dove l'ultima pietra era appena entrata [Corridoio di PietraKinemaru utilizza Corridoio di Pietra con 4 pietre create mediante Meteora.

    Corridoio di Pietra
    Talento: L'utilizzatore è più abile nell'utilizzo della Kawarimi no Jutsu: se creata una linea di oggetti l'uno entro la metà della normale distanza percorribile con la tecnica dall'altro, l'utilizzatore è in grado di ignorare i normali limiti della tecnica e ripeterla in serie, fino ad una volta per grado ninja, creando a tutti gli effetti un corridoio da percorrere con il proprio movimento accelerato. Gli altri limiti della tecnica rimangono inalterati. Utilizzabile 1 volta a round, non è possibile utilizzare altre abilità Talento in combinazione. Non utilizzabile in combattimento.
    [Da Chunin in su]

    Meteora: L'utilizzatore può emettere dalle mani proiettili di terra. L'utilizzatore può dirigerli verso l'alto, potendone decidere il punto di impatto entro il raggio d'azione della tecnica speciale. L'utilizzatore può ritardare la caduta in un qualsiasi momento del round corrente o successivo. Una volta emessi non è più possibile controllare la traiettoria dei proiettili elementari. La potenza dei proiettili è pari a 10 ogni Unità utilizzata, emettere i proiettili richiede un consumo ½ Basso ogni Unità. La velocità dei proiettili è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Precisione si sommano alla velocità dei proiettili in Attacco.
    ]
    .



    Si trattava di un uomo mascherato vestito di tutto punto per un'infiltrazione militare, nonostante vestisse di sgargianti colori rossi e arancioni. Aveva un'espressione estremamente seria e una posa di atterraggio marziale. Si alzò subito e, dopo aver dato uno sguardo a Jushiro, tese un braccio muscoloso verso il Fauno, offrendogli le proprie vene. Non parlò, ma i suoi occhi color nocciola bruciavano di determinazione.

    [Il Flagello Immortale]



    « Hah. Scompari dalla mia vista, puttanella. »

    Il medio che il Prestigiatore Cremisi rivolse alla Orihara con espressione di estrema sufficienza quando ella lo invitò a raggiungerla fu piuttosto eloquente. Non c'erano stati problemi con la procedura richiesta dai due Shikigami: Akaishi, che aveva parlato con loro ed aveva l'autorità per vincolare i Kurotenpi ad un accordo banale come quello, aveva proceduto a prestare il consenso necessario a perfezionare il richiamo inverso che aveva determinato l'avvento della Strega. Akaishi ridacchiò alle parole di Shinteji, ma i suoi occhi da leonessa affamata non si spostarono dai tre ospiti. Il Pallido Shinigami, invece, sorrise galante e, togliendosi il cilindro, fece un teatrale inchino alla nuova venuta.

    « Siate la benvenuta, Maya Orihara. Il Flagello si trova alla cima delle scale sul retro della Pagoda. Potrete raggiungerlo agilmente. Mi rincresce che non vi siano rinfreschi, ma spero possiate capire. »

    Rimase poi lì a guardarla, sorridendo quieto con le lunghe mani pallide congiunte davanti a sè.

    [...]

    Quando Terremoto si prese la briga di parlargli della propria filosofia di vita, l'Immortale, dapprima scettico, si trovò ad ascoltare con interesse le parole di quella femmina. Pareva che fosse stata vinta dagli eventi e che covasse in sé un profondo risentimento, che ne guidava le azioni e ne influenzava le scelte. Che la forza che le aveva meritato il rango di Calamità derivasse altresì dal medesimo evento dannoso che ne aveva plasmato la visione dell'esistenza? Non rispose oltre a quanto da ella affermato, poiché era evidente che i due si fossero chiariti. Tuttavia, quando Atrocità, travisando le sue parole, lo definì un idealista e scatenò un'illusorio inferno su quella collina, una risata stentorea gli abbandonò il riparo dei denti.

    « Sturati le orecchie, femmina, e cerca di comprendere il significato basilare delle parole che pronuncio: una volta distrutto ogni ordine precostituito, l'unica legge che regnerà sarà quella del più forte. L'eclissi di cui parli altro non è che una visione sbiadita di un mondo dove l'Eresia regna sovrana. Ma basta sciocchezze: contraddicimi ancora e ti aiuterò a capire quanto in basso ti trovi nella catena alimentare. »

    Le disse, squadrandola dritta in quegli occhi così alieni e deformi, perché dopotutto non era altro che una ragazzina disturbata che sperava di poter fare la voce grossa con un semidio malvagio. Nelle sue parole - in ogni sillaba - c'era potere. Qualcosa di reale e di ben diverso da quelle illusioni con cui ella sperava di poterlo turbare. Del pari, ignorò del tutto Carestia e il suo commento piccato, giacché era evidente quanto l'umiliazione appena inflittagli dal Flagello davanti a tutti fosse bruciante. Il sorriso con cui aveva apostrofato Atrocità non mutò.

    Quando, tuttavia, fu Strage a parlare, il contenuto delle sue parole fu diverso. Disse che avevano previsto la sua richiesta e che la condizione era stata accettata. Il tetro pellegrino non replicò, limitandosi a fissare quello straordinario guerriero dritto nei suoi occhi così innaturali. Non c'era modo di divinare quando fosse un bluff e quanto una reale profezia, ma la sua parola gli bastava.

    [...]

    Al termine dell'amplesso più empio della storia dell'umanità, il Flagello si trovò di nuovo a dover ricordare alle Calamità i termini di quanto pattuito. Avrebbero tutti fatto bene a comprendere che nulla gli sfuggiva e che un patto con lui era vincolante in ogni dettaglio, come la Strega stessa aveva dovuto realizzare trovandosi per causa sua di fronte ad un Momento Mori nonostante un accordo di non aggressione. Quando il tetro pellegrino pretese che Atrocità prendesse parte alla missione, Strage alla fine acconsentì e la minuta guerriera non sembrò esserne dispiaciuta. Assunse uno strano tonico violaceo e si disse pronta. Tre Calamità, quindi, ed un medico, avrebbero accompagnato il Flagello Immortale in una missione ai limiti dell'incredibile.

    [...]

    « Ricorda i termini dell'accordo, Maya Orihara. », fu il freddo benvenuto dell'Immortale, che non ebbe bisogno d'altro per tenere alla larga la lasciva Strega. Ad Iwa le aveva promesso di concederle i piaceri degli immortali solo se fosse stata utile ai suoi scopi - e non era ancora stato il caso. Allo stesso modo non ebbe bisogno di dire altro per ribattere alle sciocche e francamente ripetitive preoccupazioni di lei: non aveva intenzione di torcerle un capello finché si fosse attenuta scrupolosamente a quanto aveva tempo fa promesso. Per puro divertimento, inoltre, il tetro pellegrino non intervenne quando Carestia, con modi affabili, propose alla Strega di vincolarla con un simbolo del silenzio o qualcosa di simile: il bonzo doveva essere molto sciocco o in grado di predisporre sigilli di qualità eccelsa, se credeva di poter vincolare la Strega, che in quell'arte il Flagello riconosceva come propria pari.

    Quando la Strega estrasse finalmente il Rotolo Spezzato e lo utilizzò per aprire il passaggio alla dimensione proibita, il Flagello sentì la sua fame crescere. Attendeva quel momento da anni. Finalmente avrebbe potuto portare a termine quel duello lasciato a metà. Quei pensieri non gli impedirono, tuttavia, di trovare interessanti la seconda e la terza domanda di Strage, giacché conosceva invece bene la risposta alla prima domanda. Gli accordi presi parlavano chiaro. E dunque si limitò a precisare l'ordine in cui sarebbero entrati, dato che la domanda non era che una astuta trappola da parte della Strega.

    « Maya Orihara sigillerà il passaggio per ventiquattro ore dopo che io sarò entrato. Per il medesimo motivo, dovrò essere l'ultimo ad entrare o rimarrete bloccati fuori. Strage, penso che sarebbe divertente se fossi tu a entrare per primo. Il bonzo è fragile e la ragazza sembra una tua protetta. » Disse, divertito nel seminario zizzania per il puro piacere di farlo. Lasciò, invece, che fosse la Strega stessa a rispondere all'insulto mascherato da domanda che il medico, Arata, le aveva appena offerto insinuando che non fosse una donna di parola.

    OFF GAME

    Scusate il ritardo!

    In compenso, con questo post si sbloccano i filoni di Hohe QM, Febh QM e Febh player. Di conseguenza, ora avete avere tutto per fare i rispettivi malefici. Daje che ora viene il grosso!

    P.S. Febh occhio che hai davanti un PNG particolare : guru :

     
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    Inizia l’infiltrazione


    V



    Allora sono curioso di vedere come servirete la vostra evocatrice in questa missione…e poi ne potremmo parlare, che dici Oni? Avrebbe infine detto il Kazekage al demonietto, il quale aveva conquistato la sua simpatia con le sue battute argute.

    […]

    Hohenheim ascoltò con attenzione tutte le parti, compresa l’ipotesi di Ochiyo di deviare alla missione principale per andare contro il Flagello. Capisco le tue preoccupazioni, Ochiyo. Ma catturare il Flagello in questa situazione è come stringersi un cappio al collo. Iniziare uno scontro contro di lui sarebbe sicuramente lungo e faticoso, e noi siamo in campo nemico, circondati da ninja molto forti di Kurotempi e Ame. Onestamente, non potrei pensare ad una situazione peggiore per intraprendere una missione del genere. Butteremo via solo le nostre vite.

    No, procederemo con la missione di recupero e cercheremo di sventare questo colpo di stato..o qualsiasi cosa si tratti. Inoltre, cercheremo di uccidere quanti più membri di alto grado di Kurotempi possibile.

    Io, Ochiyo e Hisae cercheremo di entrare nella Pagoda. Ci avvicineremo alla pagoda per capire dove si trovino i nostri obiettivi. Sono un sensitivo e quindi posso scandagliare la struttura per trovare la presenza dei ragazzini e dei nobili. Sono tutti civili, quindi il loro basso livello di chakra dovrebbe essere indicazione più che sufficiente. Dobbiamo essere chirurgici in questo: entriamo una volta saputo dove dobbiamo colpire, non prima.  Dovremo fare attenzione però, un al tiro sensitivo potrebbe sentire il mio tocco psichico, ma se dovessimo essere scoperti lo verrei a sapere. [Abilità]

    Una volta individuata la posizione dei nobili e dei ragazzi, superiamo le guardie e gli insetti. Posso convertire una parte del muro della pagoda in argilla e possiamo entrare facilmente da lì, evitando porte e finestre che potrebbero essere maggiormente attenzionate. Ochiyo e Hisae avrete il compito principale di trovare e portare fuori dalla struttura i nostri obiettivi. Io intanto farò in modo che nessuno in quella Pagoda sopravviva il nostro passaggio, ma mi richiederà tempo e molte energie. Inoltre il vostro skill set dovrebbe aiutarvi ad eliminare in maniera silenziosa gli eventuali bersagli sulla nostra strada, se dovessero ostacolarci.

    Per allora avrò anche piazzato delle bombe sotto il casolare ad ovest della Pagoda. Quando staremo per lasciare la pagoda, farò saltare in aria il casolare creando una prima distrazione, al quale seguirà il vero attacco, che dovrebbe sterminare tutti i ninja presenti nella pagoda con un livello di forza superiore ad un genin.

    Usciti dalla struttura, Hisae copre le nostre tracce. A quel punto potrebbe essere utile Kokei e Ochiyo con le vostre illusioni. Potete far comparire dei nostri cloni che si allontanano nella foresta, mentre noi ci dirigiamo verso Kokei, e ci riuniamo. A seconda poi di quanti nemici saranno sopravvissuti, possiamo decidere se tagliare la corda o tornare a finire il compito.

    Obiezioni? Migliorie?

    Se non ci sono dubbi o obiezioni preparatevi che partiamo al calare del sole. Hisae, ho finito i tonici di recupero, potresti realizzarne qualcuno con le erbe qui intorno?


    […]

    Nel paio di ore che avrebbero preceduto l’infiltrazione, Hohenheim avrebbe recuperato abbastanza bene l’utilizzo del braccio, dopo aver ringraziato Hisae per il suo prezioso aiuto. Inoltre, avrebbe tracciato un Sigillo di Interferenza su sè stesso, Ochiyo e Hisae, che sarebbero entrate nella struttura. Questo cancellerà quasi completamente la vostra impronta di chakra..potrei anche farla sparire del tutto, ma in quel caso non potreste usare affatto il chakra, il che non è il caso in questo contesto.

    Dopo di che sarebbero partiti. Hohenheim avrebbe capitaneggiato il trio, avvicinandosi alla struttura e fermandosi qualche centinaio di metri prima di incontrare la barriera di insetti, ma abbastanza vicino affinchè la struttura fosse all’interno della percezione di Hohenheim. [Abilità] Così facendo avrebbe potuto facilmente identificare i due ragazzini e i nobili che erano entrati nella struttura. In base alla loro posizione e alla posizione dei loro carcerieri, il gruppo avrebbe potuto decidere il punto migliore di ingresso. In quella fase, era imperativo tenersi a distanza rispetto le fonti di energia più forti.

    Ok, trasformiamoci nei nukenin che ora sono nel capanno e andiamo. Hohenheim si sarebbe quindi trasformato in Sanzo Meirei, così come apparso nelle foto che aveva scattato di lui. Dopo di che, avrebbe trasformato l’argilla del terreno intorno a sè in due grossi lombrichi di argilla. Le due creazioni si sarebbero fatte strada nel sottosuolo per portarsi lentamente verso il casolare, posizionandosi a diversi metri sotto terra sotto lo stesso, completamente occultati.

    Conteporaneamente, Hohenheim avrebbe assunto un tonico di recupero ( se Hisae fosse riuscito a realizzarne qualcuno) e poi si sarebbe immerso nel terreno [Tecnica]. In questa forma, Hohenheim avrebbe seguito le sue due compagne di squadra verso l’esterno della pagoda.

    Se tutto fosse andato come previsto, il gruppo sarebbe riuscito a superare insetti e guardie fino all’esterno della struttura. Ad un cenno positivo di Hisae, HOhenheim sarebbe sbucato dal terreno e con semplicità disarmante, avrebbe trasformato una piccola porzione del legno della struttura in argilla e quindi in una porta con il leggero tocco delle sue mani. Entrati all’interno, avrebbe mascherato l’ingresso con una semplice illusione. [Tecnica]

    Da quel punto sarebbe toccato alle due donne fare strada e lui si sarebbe iniziato a preparare per la sua parte.

    Chakra: 108/125
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • D-Visor × 1
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Fumogeno × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dōkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 1
    • Argilla Sonica × 1
    • Argilla Paladina × 1

    Note

    4 Sigilli della Psiche (Pot. 40)
    Tonici di recupero consumati nella precedente parte nella missione.









     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Luogo Peggiore del Mondo


    E ogni genere di Tradimento.
    _ 3 _

    Il Fauno e il Bambino
    Lasciato solo dalla squilibrata che senza tema di ripercussioni si era proclamata una servitrice del Flagello piuttosto che di Kurotenpi, non potei fare altro che osservare la porta per qualche lungo secondo. Se ci sono dentro fino al collo...e non posso scappare... Guardai Jushiro poco distante. Allora tanto vale cercare di ottenere il massimo da questa situazione, sia per Bokushin...che per... Yato Senju, ma questo non lo dissi. Una nuova determinazione era nata dalle parole di quella squinternata.

    [...]

    Una lettera di pagamento senza un sigillo non è altro che carta, ma immagino si possa dire che dovrò avere anche io le mie assicurazioni, se capisci cosa intendo. Anche se evidentemente non sarò io a pagarle. Una velata minaccia, dopotutto agli occhi di quell'uomo ero un medico criminale, e la vita di suo figlio era in mano mia, e lo sarebbe stata fino all'ultimo istante. Questo doveva essere chiaro, era la mia unica àncora di salvezza. Le risposte successive erano di scarsa importanza per il Fauno di Ame, ma si trattava di qualcosa che Yato Senju avrebbe potuto usare a suo vantaggio una volta tornato all'accademia, così come l'esistenza del marchio che il Flagello lasciava sui suoi adepti, ma quelle informazioni erano poche, e insufficienti. Trovo improbabile che possano agire così liberamente senza che l'Accademia sappia niente. Nemmeno ad Ame potremmo fare qualcosa del genere. Anche se tecnicamente non ero di Ame. Corruzione? O Talpe? Non era detto che lui lo sapesse. Una volta fuori da qui...chi potrebbe proteggervi? Se davvero questo territorio verrà devastato potrebbe non esserci una via di fuga sicura. Perlomeno non una che includa anche me. Dovevo sapere se c'erano operazioni Accademiche nella zona. Sarebbe potuto essere un rifugio fondamentale per me...e dovevo anche chiarire quando sarebbe terminato effettivamente il mio incarico per il Visigoto. La bilancia tra le varie forze in gioco oscillava sempre pericolosamente, ma finchè avesse oscillato almeno sarei stato sicuro che nulla sarebbe caduto.

    In gioco ora, esattamente come prima, c'è la mia vita. E quella di Jushiro di conseguenza. Spero che sia tu ad averlo capito. Disse qualcosa che mi turbò, mentre dava ordini a un suo sottoposto. Mi accigliai, ma non dissi nulla per protestare: se avessi realmente ceduto il ragazzo restando poi nella cella sarei sicuramente morto dopo poco. Dovevano far fuggire entrambi, era evidentemente l'unica strada possibile, solo uno stupido avrebbe potuto pensare diversamente. Il mercante non era uno stupido, ma mi stava trattando come se io lo fossi. Avrebbe pagato la sua arroganza, questo era poco ma sicuro. Jushiro. Gli dissi. Fra poco entrerà un signore e ti faremo una cura. C'è un pò di sangue coinvolto, niente di terribile, un pò come prima nella sala. E poi verso il Mercante. Daccordo, ma non sarà una cosa rapida. Una trasfusione richiede almeno due ore, e quasi certamente servirà più di una sacca, accelerare i tempi potrebbe essere fatale. Non puoi restare davanti alla porta tutto questo tempo. Il tuo uomo saprà come raggiungerti. Tu cerca di guadagnare tempo e ritardare la riunione, almeno di tre ore, per avere un buon margine. E non lasciare guardie qua fuori, attirerebbe solo sospetti inutili. Con le mie arti posso camuffare il tuo uomo una volta che sarà qui.

    Non poteva che accettare o rinunciare del tutto al piano, dato che la trasfusione richiedeva davvero quel tempo: un tempo inferiore diminuiva la quantità di globuli rossi che raggiungevano il circolo in modo efficiente e avrebbe aumentato enormemente il rischio di reazioni avverse. Inoltre avevo bisogno di stare da solo con Jushiro e quel Kinemon. L'arrivo del sottoposto del mercante fu abbastanza scenografico, mentre il suo atteggiamento marziale e lo sguardo acceso di determinazione tradivano un background di addestramenti militari e una profonda forza di volontà. Mi sfuggiva l'uso dell'assurdo abito, ma poteva comunque giocare a mio vantaggio. Cominciamo, non sarà una cosa veloce. Con un laccio emostatico e una siringa presi dal Kit che avevo a disposizione prelevai un piccolo campione di sangue, avvicinandomi poi alla ferita di Jushuro. Proviamo come abbiamo fatto prima, poi faremo la trasfusione. Usai quel sangue e le Mani Curative, verificandone gli effetti dopo aver fatto stendere Jushiro sulla scomoda branda.

    Comunque andasse avrei poi usato un'agocannula sul braccio sottile del ragazzino, intimandogli di stare fermo, dopotutto non avevamo fatto nulla di diverso durante le cure nella clinica ad Ame. Recuperato l'accesso venoso e una piccola quantità di sangue di Jushiro per controllare che il gruppo sanguigno fosse compatibile, poi sarebbe stato il momento di salassare il nostro donatore. Genererò due cloni. Spiegai, attivando la tecnica dei Cloni di Legno [Tecnica]Ogni clone ha 4 Bassi. Ho bisogno di più mani possibile, dovrò usare un ago abbastanza grande e in una vena di dimensioni significative. Sarà il mio clone a farlo, mentre predispongo il circuito per la trasfusione. Servivano materiali adatti e i giusti conservanti per una sacca di emazie, ma non avevo niente del genere: avrei dovuto trasfondere il sangue così come era, con tutti i rischi del caso, soprattutto le reazioni avverse dovute ai globuli bianchi o alle sostanze circolanti. Spero bene che tu abbia un'anatomia umana...ad Ame non è così scontato. Così come non è scontato avere qualcuno così disponibile nel donare sangue senza in cambio essere pagato. Molti vivono del sangue che donano, alla Pioggia. Il clone avrebbe raccolto una siringa da 60cc, passandola all'altro clone che con estrema lentezza la avrebbe infusa a Jushiro, in almeno dieci minuti di lenta pressione, pregando che non coagulasse bloccando il piccolo circuito eparinato (una sostanza per prevenire quanto possibile quell'evenienza) che avevo preparato.

    Sei uno di poche parole. Dissi, mentre osservavo la ferita di Jushiro e ogni tanto usavo le Mani Curative per verificarne lo stato e spostandomi per la stanza come per ragionare o sgranchire le gambe mentre i cloni agivano sotto la mia supervisione. In realtà il mio scopo era stare vicino alla porta e cercar di capire se c'era qualcuno fuori o se realmente eravamo da soli. Comunque andasse, quando ormai avevamo trasfuso tre siringhe a Jushiro (dovevamo arrivare ad almeno 450cc di sangue, quindi eravamo a un quarto dell'opera più o meno) con l'Interrogazione suggerii un gioco al ragazzino. Con una domanda semplice: vuoi fare uno scherzo a Kinemon che è molto cattivo? Gli trasmisi la chiara immagine di un paziente che aveva avuto una reazione allergica temibile in passato, suggerendogli di imitare i pomfi e il rossore con la trasformazione, così come il termore. Jushiro non era stupido e non aveva fallito in passato: mi avrebbe accontentato.

    All'inizio della crisi sbottai: No! Una crisi! Interrompete tutto! Kinemon, cloni aiutatemi a tenerlo fermo! Sarebbe stato un ordine, non un'imposizione. Durante la pantomima, che il guardiano interagisse o meno non mi sarebbe importato: visti gli spazi angusti della stanza, resi ancora più stretti dai due cloni che avevo creato apposta per causare impaccio, inevitabilmente lui sarebbe stato vicino a me o a uno dei cloni. Forse distratto. Forse sufficientemente distratto da non notare lo spuntone di legno appuntito che, nato dal mio piede, si sarebbe sollevato alle sue spalle cercando di conficcarsi alla base del collo. Uno può essere allenato quanto vuole, ma se rompi le ossa a quel punto raggiungendo il midollo spinale quello cade a terra tetraplegico. Kuchihige-san mi aveva insegnato un metodo simile per cacciare le bestie di grandi dimensioni. Ero un Medico e un Eliminatore, lo sapevo molto bene. Inoltre il legno non avrebbe viaggiato visibile per la stanza, casomai lo sventurato avesse avuto capacità di visione periferica o accentuata. No. Il legno avrebbe viaggiato dalla mia gamba al clone più vicino, e poi eventualmente all'altro, prima di attaccare a tradimento. I Moku Bunshin non erano molto svegli e non avevano grandi quantità di chakra, ma potevano attraversare ed essere attraversati dal legno in qualunque momento, con una piccola spesa di chakra [Azione]Mokuton con Potenza 30. Velocità Blu+1 tacca, Precisione Blu+2 tacche, attraversa i cloni che consumano 1 basso ciascuno (dipende da dove si mette Kinemaru, ovviamente)
    Conoscenze Mediche (Intermedie)
    Intento Assassino (+2 Precisione)
    .

    Se fossi riuscito ad abbatterlo come volevo, forte delle distrazioni e dell'ambiente adatto, oltre al passaggio inosservato dentro i cloni, lo avrei avuto alla mia mercè. Avrei subito tagliato i tendini di braccia e gambe, casomai fosse stato capace di guarire dal danno nervoso, mentre gli ficcavo con malagrazia un pezzo di stoffa in bocca in modo che non potesse urlare. A quel punto sarebbe stato il momento dell'Interrogazione Mentale, dopo averlo perquisito, eventualmente prendendo per me tutto ciò che ero in grado di usare, e magari assumendo un tonico se lo avesse avuto a disposizione. Se risponderai senza opporti, curerò la tua paralisi. Siamo ancora in tempo e vedo che apprezzi il tuo corpo. Vivere paralizzato sarebbe terribile per te, immagino...io posso aiutarti. Volevate lasciarmi qui a morire portando via Jushiro. Guardai Jushiro annuendo come a sottolineare che dicevo sul serio. Ma non sarà così facile.
    Avrei chiesto tutto quel che sapeva su Jushiro e suo padre.
    Tutto quel che sapeva sulla situazione fuori da quella fortezza (nemici, accademici).
    Tutto quel che sapeva sulla via di fuga che aveva in mente.
    Tutto quel che sapeva sulla posizione delle guardie

    O, in caso contrario, probabilmente sarei finito coinvolto in uno scontro molto, molto pericoloso.


    La Strega e il Flagello
    Accolto con un labbro mordicchiato il commento del Prestigiatore Cremisi, come se gli insulti fossero solo qualcosa che aumentava le sue voglie, Maya Orihara cedette comunque il passo al dovere prima del piacere, seguendo la strada indicatale e iniziando a salire la lunga scalinata.

    [...]

    Al cospetto delle Calamità, forte del suo Simbolo dell'Ospitalità, Maya Orihara guardava tutti loro sostenendo il loro sguardo. Ara? Non credo di capire la domanda, io ho visto solo un tempio in cui un gruppo di persone molto interessanti si sono riunite. Sono qui per il mio lavoro e nulla di più. Apprezzo la vostra ospitalità, molto meno le minacce, come ben sa il Flagello. Spiegò, portando una mano al petto, vicino al pizzo che contornava il seno abbondante. Io commercio in Fuuinjutsu, non informazioni. Non vendo ciò che so, ma solo ciò che traccio. Ogni segreto nelle mie mani è un puro e semplice dettaglio trascurabile, se non riguarda un Fuuinjutsu. In sostanza non aveva accettato di porre alcun limite su sè stessa, che provassero pure a obbligarla. Vogliamo venire a noi?

    Il Flagello in realtà rispose alle domande che erano state poste dalle Calamità. Il Rotolo Spezzato conduce dalla Divinità Spezzata. Dove lei sia di preciso in questo momento lo sa solo il nostro amato Flagello qui. Ma non è in questo mondo, di questo sono certa. Quanto al come tornare indietro...idealmente terminato l'incontro con la Divinità Spezzata si torna sempre al punto di partenza. Questi sono i termini scritti nel Rotolo Spezzato. Quale sia il significato di un incontro terminato, però, lo ignoro. Devo essere precisa per queste cose. E poi il Flagello specificò l'ordine di ingresso, ottenendo un sorriso furbo e un cenno del capo da parte della donna. Eccellente, Flagello. Sapevo che non mi avresti delusa. Avrebbe detto avvicinandoglisi. Amo i clienti che sanno ragionare. Quindi si fece da parte, lasciando spazio a chi voleva avventurarsi oltre.

    [...]

    Far_Realm_Neverwinter

    Quello non era un posto.

    Il primo pensiero fu questo. Quel luogo di masse che protrudevano, organi casuali che si muovevano per l'ambiente collegati da assurdi tentacoli e spesso compenetrati in grovigli rivoltanti non poteva essere un posto. Se non fossero stati vicini, se non avessero avuto l'un l'altro come riferimento, erano certi che sarebbero potuti tutti essere orientati secondo un diverso asse gravitazionale. Sopra, sotto, destra, sinistra, erano poco più che concetti astratti in quella totale assenza di punti di riferimento. E in lontananza, molto sotto (o molto sopra) di loro, la figura mostruosa del Kappa incombeva minacciosa. Il Flagello era già stato lì, ma il posto era cambiato in maniera radicale...degenerato per certi versi. Il Kappa era stato trasformato da creatura a luogo, un luogo sigillato, una torre con molti piani ognuno grande centinaia di chilometri. E l'apice, la cima, era la mente del Kappa, da cui si poteva vedere il suo aspetto, anche se in realtà erano tutti dentro la sua testa. Anche con decenni di studio nessuno avrebbe potuto eguagliare l'assurdo trucco di NuwaFuji escogitato per imprigionare l'Arma di Iwa: trasformarlo in un labirinto logico senza capo nè coda. Ma loro erano vicini alla chiave di tutto. Da qualche parte, non distante e presto raggiungibile, il cervello tentacolare del mostro era entrato in contatto con la Divinità Spezzata, un paradosso che agiva da chiave di attivazione definitiva del Kappa.

    La fusione era iniziata, anche se la Divinità la stava ritardando con ogni suo mezzo e ogni sua capacità di alterazione spaziotemporale, e probabilmente era stato questo a far degenerare quell'ambiente, un tempo vuoto e limpido come il cielo e ora pieno di orrori dell'incubo se tuttavia svanivano come bolle di sapone disgustose appena toccati. Poi il mondo venne come scosso da un brivido, e anche il Kappa distante tra le nuvole d'organi si mosse appena, un tremito, mentre alcuni suoi tentacoli parevano sfondare l'aria stessa e sparire nel nulla, prima di tornare al loro posto: l'Arma stava cercando di evadere. E il punto da cui era arrivato il brivido doveva essere quello in cui si trovava la Chiave con la sua serratura. La loro destinazione.

    Quello che non si aspettavano di trovare, dopo aver percorso forse cinquecento metri, erano cinque persone che uscirono barcollando da dietro un orrido amalgama di milza, lingua e dita dei piedi, che scoppiò in icore fumigante, immediatamente evaporato. Cinque shinobi, due dell'Erba, tre di Iwa, con un'occhio lattescente e cieco e l'altro di un colore violaceo acceso e sinistro che occupava sia l'iride che la scelra, assolutamente disgustoso al guardarlo. Uno dei cinque si fece avanti, un uomo di Iwa con una corta barba rossiccia e capelli del medesimo colore raccolti in una treccia. Benvenuti. Il Maestro Enuo ha una proposta d'affari per voi. Nella sua Magnanimità vi fornirà supporto e armi per qualunque sia il vostro obiettivo. In cambio...desidera la testa del Flagello per sè. Tagliatela e consegnatecela...o la prenderemo noi stessi di persona. Presenze inaspettate e proposte ancor più inaspettate. Come avrebbero reagito le Calamità e il loro scomodo nuovo alleato?
    Chakra: 40/75
    Vitalità: 13.5/14.5
    En. Vitale: 26/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 525
    Resistenza: 425
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Katana × 1
    • Bokken × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
    ///


    Edited by Febh - 9/1/2022, 18:40
     
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    [Nanadaime Kazekage]

    Il demonietto si sfregò le mani alle parole del Kazekage e per un istante assunse l'espressione pensierosa di un bimbo. Poi annuì e si esibì in un sorriso tutto denti al jonin di Suna.

    " Testare un prodotto prima di acquistarlo fa parte dell'abc del mercante! Non ho obiezioni, onorevole Kazekage. Spero che potremo fare affari insieme presto, kakakakaka! "

    In quel momento arrivarono all'accampamento nascosto dei ninja accademici e il tempo per le chiacchiere terminò.

    [...]

    La vecchia jonin di Oto ascoltò con attenzione le considerazione del Kazekage circa la sua proposta di modificare l'obiettivo della missione per dedicare gli sforzi del team accademico a contrastare il Flagello Immortale. Quando il comandante militare non lo ritenne un percorso d'azione esplorabile in quelle circostanze, ella rimase in silenzio per almeno trenta secondi, con la vecchia fronte attraversata da linee antiche corrugata in qualche pensiero, ma infine assentì.

    « Il mio istinto mi dice che qualcosa di terribile succederà se il Flagello riuscirà nel suo scopo qui, qualunque esso sia. Mi auguro che tu abbia ragione e che avremo successo nel salvataggio dei due innocenti, Hohenheim-san. Soprattutto, mi auguro che il continente intero non dovrà poi pagare un prezzo salato per la scelta che hai preso oggi. »

    La "Gattara" di Oto ne aveva viste tante e non aveva timore di dire ciò che pensava, ma proferite quelle parole il suo volto si trasfigurò e ogni dubbio parve abbandonarne il corpo mentre ella si concentrava completamente ad analizzare ogni dettaglio di quanto l'Ombra del Vento espose. Nel complesso, il piano elaborato dal jonin di Suna era piuttosto dettagliato e, considerato il tipo di informazioni a disposizione, fu ritenuto piuttosto solido dai tre ninja accademici. Kokei, in particolare, sembrò molto allietato dalla prospettiva di avere un ruolo di supporto e, dunque, di non doversi infiltrare in quel covo di nukenin.

    « Un piano brillante, Kazekage! Mi occuperò io di quel dannato cerca-gloria di un Soshi fino al vostro ritorno e dispiegherò tutta la forza dello Sharingan per supportare le illusioni di Ochiyio se ce ne sarà bisogno. »

    « ...molto bene. Hisae ed io ci occuperemo dell'estrazione, allora. Hisae, hai qualcosa da aggiungere? »

    « Solo che purtroppo non potrò in grado di preparare i tonici che mi chiedete, Kazekage. » Mentre continuava a sistemargli il braccio, la donna longilinea si scusò con un lieve cenno della testa in avanti in segno di rispetto per il superiore di Suna. « Ho impiegato tempo per trovare le erbe necessarie all'impacco di Hasami e, anche se riuscissi a trovare quelle per preparare tonici di recupero, non riuscirei a completare la ricetta in tempo per la partenza. »

    A quel punto Kokei alzò la mano, grattandosi l'ispida barbetta nera che aveva sul mento.

    « Se incontrate quel ronin cha adopera il Mokuton descritto nelle mie carte ninja, Kazekage, vi suggerisco di provare a convincerlo a collaborare con noi. Durante lo scontro con quei bastardi di Ame mi è parso che il suo obiettivo fosse più che altro salvare il ragazzo, non aiutare i nukenin. »

    L'Uchiha stava offrendo un suggerimento per migliorare il piano del Kage e facilitare la missione, oppure aveva proseguito il ragionamento iniziato durante lo scontro una volta osservato il chakra di Bokushin e dunque pensava di stare aiutando un infiltrato della Foglia? A nessuno dei presenti era dato sapere, visto che Kokei si era tenuto gelosamente per sé quell'informazione. Hisae parve stizzita alla mensione di Bokushin, ma non disse nulla.


    [...]

    Quando il sole iniziò a calare, il gruppo si mosse. Il giovane Soshi era in condizione piuttosto stabile, anche se ancora inconscio e madido di sudore, ma Kokei vegliava su di lui ed i suoi occhi risplendevano di quel chakra che aveva cambiato il corso della storia più di una volta. Hisae aveva terminato il suo intervento sull'osso del Kazekage, che aveva dunque recuperato a pieno l'uso del suo braccio [GuarigioneConsidera la Rottura dell'osso del tutto guarita.]. Le due jonin accettarono con gratitudine il sigillo di Hohenheim per mascherare il loro chakra e, se lui glielo avesse permesso, la kunoichi della Nebbia gli avrebbe disegnato a sua volta un piccolo ma potente sigillo a forma di fiocco di neve sulla parte del corpo preferita da Hohenheim, spiegandone poi gli effetti e la condizione di attivazione [Vaccinazione Celestiale4 Bassi immagazzinati.

    Iyashi Fuin - Sigillo di Guarigione
    Villaggio: Disegno (4)
    Posizioni Magiche: Rituale (1 round)
    Tracciando un sigillo su una persona, un oggetto o il terreno, l'utilizzatore può usarlo come medium per qualunque tecnica di guarigione: può guarire un paziente entro tre metri dal sigillo, indipendentemente dalla distanza in cui si trova dall'utilizzatore. È possibile immagazzinare fino a 2 Bassi di chakra aggiuntivi nel Sigillo di Guarigione: decidendo una condizione di attivazione, l'Utilizzatore, quando traccia il sigillo, potrà inscrivervi una tecnica di guarigione a sua scelta. Il sigillo rimane attivo per un'ora, per una scena GDR o fino all'attivazione della tecnica inscritta. Dal grado Jonin sarà possibile immagazzinare fino a 4 bassi nel sigillo.Tipo: Fuuinjutsu - Hikariton
    Sottotipo: Speciale
    (Consumo: Medioalto)
    [Richiede Specializzazione Medico]
    [Da Chunin in su]

    Tentai Wakuchin Sesshu - Vaccinazione Celestiale
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può infondere fino a 2 Bassi per grado di chakra guaritore in un soggetto, salvaguardandolo dagli status per due round. La riserva di chakra dell'utilizzatore si consuma in base allo status prevenuto: un DnT Lieve consuma Basso, un DnT Medio o uno Status Medio Mediobasso, un DnT Grave o Status Grave MedioAlto. I malus alle statistiche consumano ½ Basso per tacca. Se esaurito il chakra la tecnica si interrompe. Questa tecnica è inefficace contro status derivanti da veleni, illusioni o elementi esterni quali legacci o catene.Tipo: Fuuinjutsu - Hikariton
    Sottotipo: Medico
    (Consumo: Basso più Variabile)
    [Richiede Specializzazione Medico]
    [Da Chunin in su]
    ]
    .

    « Se pronuncerete la frase "per l'Accademia", il chakra medico che ho infuso nel sigillo vi guarirà eventuali lesioni dei muscoli derivanti da impasti eccessivi e condizioni simili. Potrete avvalervene più volte, a seconda della gravità di ciò che vi affligge: dato che siete un sensitivo, dovreste poter percepire quando il suo potere è prossimo ad esaurirsi. Usatelo con saggezza, ma sappiate che non potrà aiutarvi se verrete avvelenato o se cadrete in una illusione. »

    Ohiyo, che aveva il medesimo sigillo a proteggerla, aveva osservato la scena con gli occhi benevoli di una madre.

    « Eccellente, Hisae. Forse il Kazekage sarà così cortese da menzionare il tuo nome al nobile Mizukage una volta che saremo tornati a casa. Sono certa che un encomio al clan Utakata non potrà che far piacere ai tuoi consanguinei. »

    L'eliminatrice della Nebbia sorrise mestamente.

    « Preoccupiamoci solo di completare la missione e, se possibile, sopravvivere. »

    Dopo un breve cenno d'intesa il formidabile trio di jonin si mise in marcia.

    Si mossero verso la Pagoda Dorata in silenzio, con il Kazekage in testa, Ochiyo nel centro e Hisae in coda a coprire le loro tracceOccultare le Tracce [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore e il suo team non lasciano tracce e non possono essere inseguiti da grandi distanze: l’utilizzatore annulla Seguire Tracce (Base) dell’avversario. È necessaria la concentrazione e volontà esplicita di occultare le proprie tracce; è impossibile impedire l'occultamento delle tracce.
    [Da Chunin in su]
    . Riuscirono ad arrivare abbastanza vicino da permettere al bimbo prodigio della Sabbia di concentrarsi e sfruttare la sua affinità al chakra, ma in quel momento iniziarono gli intoppi: se da una parte Hohenheim non ebbe problemi ad individuare la posizione precisa della varie guardie posizionate attorno al perimetro, dall'altra tutta la Pagoda Dorata stessa (sia il primo, sia il secondo piano) appariva come una solida manifestazione di chakra impenetrabile ai suoi talenti [EntomointerferenzaMushi Jamingu no Jutsu - Entomointerferenza
    Villaggio: Foglia
    Posizioni Magiche: Nessuna (5)
    L'utilizzatore, utilizzando i suoi insetti, può creare un disturbo alle percezioni di chakra di qualsiasi tipo. Chiunque si trovi nell'area non potrà essere percepito, saranno percepiti tutti gli insetti come un'unica fonte di chakra di dimensioni pari all'area interessata. L'area è pari 6 metri ogni Unità usata. Il mantenimento richiede slot tecnica, possono essere usate tutte le Razze di insetti.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: ½ Basso ogni Unità usata. / Mantenimento: Metà del consumo di attivazione.)
    [Richiede Tecnica del Controllo degli Insetti - Kikaichu no Jutsu III]
    [Da Chunin in su]
    ]
    !

    La buona notizia era che quel particolare effetto non si estendeva al casolare ad ovest della Pagoda, all'interno del quale il jonin di Suna riuscì a percepire non meno di sei manifestazioni di chakra: due in corrispondenza dell'ingresso, una all'interno di quella che sembrava una delle due metà dell'edificio a forma rettangolare (la metà in corrispondenza dell'ingresso) e infine tre nella seconda metà. Concentrandosi a dovere per alcuni minuti, il Kazekage riuscì a ottenere diverse utili informazioni sui soggetti lì presenti:

    Ricevi le seguenti informazioni:

    1) Manifestazioni di chakra all'ingresso: entrambe hanno una riserva di circa 28-42 Bassi. Nessuna impronta particolare o alterazione da tonico. Entrambi sembrano specialisti in taijutsu.

    2) Manifestazione di chakra nella prima metà del casolare: ha una riserva di circa 48-72 Bassi. Impronta Fuoco e Luce. Il suo chakra sembra sotto l'influsso di qualche droga, ma non riconosci quale dato che non hai esperienza in materia. Specialista in eguale misura in ninjutsu e genjutsu.

    3) Manifestazioni di chakra nella seconda metà del casolare:

    - una, immobile e lontana dalle altre due, ha una riserva di circa 8-32 Bassi. Nessuna impronta o alterazione da tonico. Specialista in taijutsu.

    - le altre due, vicine, hanno rispettivamente una riserva di 68-92 Bassi e di 18-42 Bassi. Nessuno ha alterazioni da tonici. Il chakra più grande ha impronta Oscurità e Fuoco. Il chakra più piccolo ha impronta Acqua. Il chakra più grande è specialista in egual misura in taijutsu e ninjutsu. Il chakra più piccolo è specialista in ninjutsu.

    Dato che non hai specificato quanto ti concentri (ossia se almeno 1 round a bersaglio o meno), ottieni solo le informazioni più superficiali che Percezione del Chakra può fornire: quindi niente info su tecniche speciali, possessioni e riserva di chakra con errore di 6 Bassi.
    A fronte di quel risultato, non era purtroppo possibile procedere con l'infiltrazione eliminando il rischio di imbattersi in un membro di alto livello dell'organizzazione di nukenin che gli accademici si trovavano ad affrontare, ma se volevano salvare le vite innocenti in pericolo e sventare il piano non avevano scelta che procedere. Le due jonin procedettero ad assumere le sembianze di Mitarai, nel caso di Ochiyo, e di Nakano, nel caso di Hisae. Le due osservarono in silenzio il Kage creare due enormi costrutti di argilla che sparirono nel sottosuolo, il che già era qualcosa di notevole, ma rimasero entrambe colpite nel vedere quel bimbo così giovane padroneggiare il ninjutsu degli esploratori che permetteva di attraversare la materia: si trattava di una tecnica di altissimo livello, che intrecciava il chakra con le molecole per renderle fluide senza disgregarle, e che davvero pochi erano in grado di capire anche solo a livello teorico: figurarsi utilizzarla.

    Nondimeno, le due avevano i loro mezzi per infiltrarsi: entrambe si concentrarono e in pochi istanti i loro corpi divennero translucidi
    [Tecnica del MimetismoTecnica del Mimetismo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Alto / Mantenimento: ½ Basso ogni azione)
    [Da Chunin in su]
    ]
    . Poi, utilizzando la medesima arte con la quale aveva creato il rifugio dove l'Uchiha e il Soshi riposavano, la Utakata due piccole bolle, anch'esse translucide ma solide e il più possibile piatte. Le due donne salirono quindi a bordo del loro mezzo di trasporto, il cui scopo era evidentemente quello di evitare di innescare trappole a pressione tattile, e iniziarono a dirigersi verso la Pagoda Dorata [Sfere LevitantiSfere Levitanti
    Speciale: Queste sfere possono levitare. La bolla è solida e può essere utilizzata come appoggio. La distanza massima dal terreno, o da un'altra sfera levitante, è pari a 6 metri; se effettuata a distanze superiori, planerà fino a raggiungere l'altezza massima consentita.
    [Richiede Manipolazione del Sapone I]
    [Da genin in su]
    ]
    .

    I tre si persero quindi di vista e fu in quel momento che il piano del Kazekage si rivelò imperfetto: aveva preso diverse precauzioni, ma non aveva nemmeno considerato l'idea che li stessero aspettando. Del pari, non aveva utilizzato alcuna analisi sensoriale oltre a quella del chakra per verificare la presenza di ostacoli nascosti... una leggerezza che gli sarebbe potuta costare cara! Il jonin di Suna era infatti a circa quindici metri di distanza dalla Pagoda Dorata, circa tre metri sotto terra, quando si rese conto che qualcosa non tornava nella terra che stava attraversando: si muoveva! Fu un istante, e l'intero universo gli si rivoltò contro con forza e rapidità schiaccianti [Tranello Infernale di HagaHijutsu: Mushidama - Sfera di Insetti
    Villaggio: Foglia
    Posizioni Magiche: Serpente, Lepre, Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Bue, Lepre, Topo, Bue (9)
    L'utilizzatore può creare una trappola disperdendo gli insetti in un'area di 1.5 metri per livello di tecnica speciale entro 15 metri da sè. Un nemico che entri nell'area verrà aggredito da tutte le direzioni con velocità pari alla Manipolazione aumentata di 3 tacche, con gli insetti che cercheranno di avvolgerlo completamente, formando una sfera. Oltre ai normali effetti, gli insetti causeranno Intralcio (Grave). E' possibile per la vittima liberarsi con un consumo MedioAlto, causa Ado. Con uno slot tecnica è possibile re-innescare gli insetti in modo che catturino nuovamente una vittima, non è possibile farlo come AdO. La trappola dura 3 round, poi si disattiva, mantenerla la trappola riduce di 6 le Unità manipolabili per tutti i round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto.)
    [Richiede Tecnica del Controllo degli Insetti - Kikaichu no Jutsu IV]
    [Da jonin in su]
    ]
    !

    Tranello-Infernale-di-Haga

    Piccoli lombrichi, in verità non così diversi in foggia da quelli che aveva inviato sotto il casolare ad ovest, lo aggredirono da ogni parte a centinaia, tentando di infilarsi sotto le sue vesti e di aggredirgli la pelle, gli occhi, la bocca, le orecchie, ogni altro orifizio a disposizione e in generale ogni centimetro quadrato di epidermide cui riuscissero ad avere accesso, in cerca di un cibo per loro più prelibato di tutti: il chakra stesso [Statistiche del Tranello- Nota: Haga ha una competenza che gli permette di usare la tecnica come Rituale, quindi non è per forza nelle immediate vicinanze. Per quanto riguarda la Traslazione Ambientale (che in teoria non si può usare in combattimento), considera che la tecnica rimanga attiva per il momento (altrimenti moriresti sul colpo oppure verresti sputato fuori dalla terra, a seconda dell'interpretazione). Tuttavia, non la tecnica non ti aiuta in alcun modo contro l'Intralcio e gli altri effetti della trappola, che è comunque a base di insetti chakrici che riescono quindi a interagire con te.
    - Raggio della sfera: 6 metri.
    - Velocità e Forza della Presa: Nera+8.
    - Effetti: Danno + 28 Bassi di chakra divorati per ogni Slot di presa.
    - Insetti utilizzati:

    Lombrichi della Distruzione (14 Unità)
    Speciale: I lombrichi della Distruzione si nutrono di chakra. Una Unità assorbe un Basso di chakra ogni livello dispari della TS posseduto per ogni slot di presa. La Forza della Presa è pari alla velocità degli insetti.
    ( [Richiede Controllo degli Insetti II] )
    [Da genin in su]
    ]
    .

    Era cascato in una trappola che, se non avesse in qualche modo risolto molto in fretta, avrebbe potuto ridurlo in ginocchio senza dargli nemmeno la possibilità di combattere. Inoltre, in tutto quel trambusto, una minuscola coccinellaInsetti Femmina (1 Unità)
    Speciale: Gli insetti femmine hanno un particolare odore captabile dai maschi della stessa specie, sfruttato lasciandolo su una persona per rintracciarla. Ogni Unità è composto da un singolo insetto, che può essere percepito per 5 chilometri.
    ( [Richiede Controllo degli Insetti II] )
    [Da genin in su]
    avrebbe preso parte alla festa tentando di insediarsi sulla schiena del Kage. Salvo particolari precauzioni o rimedi presi in tal senso, accorgersi della piccola sarebbe stato a dir poco impossibile- Furtività: 12

    Furtività (Superiore) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +9 alla Furtività anziché +6.(Richiede Furtività (Intermedia))
    [Da jonin in su]


    Movimenti Invisibili [2]
    Maestria: L'utilizzatore annulla la vista perfetta avversaria se presente, altrimenti ottiene un bonus +3 alla Furtività. Il bonus alla Furtività non è cumulabile con quello concesso da "Movimenti Silenziosi" o "Movimenti Inodore".[Da chunin in su]
    . Se non altro, trattandosi di esseri senzienti, essi non erano collegati autonomamente al ninja che aveva piazzato la trappola e, dunque, forse il Kage non era ancora stato scoperto... ma era anche possibile che qualcuno fosse in arrivo a tutta velocità. Doveva pensare a qualcosa, ed alla svelta.

    [...]

    [Prima dell'incursione, all'interno della Pagoda Dorata]

    « Dico a te, con il cilindro! »

    « Oh? In cosa posso esservi utile, nobile Kusuri? »

    « Dico, è impossibile pensare di fare affari in queste condizioni, dopo il lungo viaggio che ho dovuto sopportare per arrivare in questo maledetto posto così isolato indicatomi da Warai. Esigo un rinfresco degno del mio rango e un luogo dove riposare per almeno un paio d'ore prima di procedere con il Concilio dei Dignitari dell'Artiglio. Sono certo che i miei due pari rango non avranno obiezioni in proposito. »

    « Gueueueue, che richiesta curiosa, considerato che poco fa sembravate carico di energia... »

    « Non so di che parli! »

    Pallido-Shinigami

    « Sono di ottimo umore a causa della visita improvvisa di una vecchia amica. Vedrò cosà posso fare... »

    OFF GAME

    Hohe: continua il filone degli avversari sgravi : guru : Il tuo piano era buono ma non perfetto: puoi ancora evitare di farti scoprire, ma dovrai essere molto abile. Sono rimasto sul vago circa la direzione in cui le due jonin vanno: puoi indicarmela tu nel tuo prossimo post alla luce delle informazioni ulteriori che hai ricevuto a questo giro (potrai usare la mappa che metterò nel prossimo post a tal fine; scusate se non riesco a fare tutto insieme ma solo questo mi ha richiesto delle ore XD).

     
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46 replies since 1/8/2021, 00:29   2571 views
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