Posts written by Febh

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    Ame e Kusa

    Shichifuko 1

    Il Sette di Picche. Avrei mormorato mentre studiavo la carta nel viaggio che portava ad Ame. Avevo richiesto una breve licenza con il codice segreto concordato con l'Hokage per le mie attività nella Pioggia, anche se lui probabilmente avrebbe pensato che avrei agito come Fauno, essendo all'oscuro delle vicissitudini di Shichifuko. In una doppia coppia di assi e regine è una carta inutile, quella che scarteresti. Questo fa sottintendere che il mio ruolo nella vicenda sarà...sacrificabile. Ma si trattava comunque di un'occasione di vantaggio e di guadagno, oltre a essere una proposta del Sensei e come tale meritevole della massima attenzione. Non avevo sentito buone notizie su Lord Goemon, portatore della carta della Regina di Picche, e non persi certo tempo a considerare di partecipare al suo festino licenzioso: avevo troppo da perdere nel lasciarmi andare ai piaceri della carne...a meno che questo non diventasse rilevante per la Missione.

    Nelle mie scorribande ad Ame avevo visto più volte il Delirio e Delizia senza però mai entrare, dopotutto avevano medici ufficiali o affiliati ai Cuori per gli ospiti che lo frequentavano mentre il Fauno si occupava più del sottobosco e delle persone meno rilevanti, con poche eccezioni. Giunsi al Tramonto, come sempre con una maschera sul viso che era in realtà la Maschera di Konoha opportunamente camuffata con uno strato di legno creato appositamente con la tecnica del Manufatto Perfetto. Ad Ame e soprattutto al cospetto di un leader dei Fiori non si poteva né doveva mai abbassare la guardia. Nella stanza indicatami un uomo dai capelli strani e dall'aspetto dissoluto mi diede un briefing organizzato e preciso, in totale dissonanza con le apparenze che mostrava...cosa che mi mantenne attento a ciò che capitava...anche perché nella stanza era arrivata una donna che speravo di non incontrare, nonostante i preavvisi del Sensei in un nostro precedente colloquio.

    Yuri Zahard. Naturalmente ho sentito parlare di te. Non avevo la voce roca e camuffata da propaggini lignee nella gola del Fauno, ma anche se un pò ovattato dalla maschera il mio tono era simile all'originale, quello di Yato Senju che, non potevo sapere, il Fiore Lupo in realtà conosceva. Sono Shichifuko. Sette di Picche. Perdonerai la maschera, ma noi agiamo in segretezza nelle Picche. Al netto di quello, avevo usato le mie arti chirurgiche per modificare il mio viso in modo che somigliasse, per puro caso, a quello dell'Otese Kato Yotsuki, che conoscevo per una vecchia missione. I miei occhi però erano del normale colore azzurro del Senju, ma non avrei tolto la maschera se non fossi stato obbligato. Potrebbe essere il nostro primo incontro. O potrebbe non esserlo. Quello che importa è che la nostra collaborazione sia proficua.

    Accolsi il prospetto informativo, scorrendo rapidamente i dati che erano stati forniti. Avevo letto della disastrosa operazioni militare all'Erba ma non mi aspettavo una distruzione così estesa, ma anche con quel retroscena non sapevo dove volesse andare a parare una missione che riuniva le branche dedicate ad assassinio e contrabbando della città criminale della Pioggia. Gli eventi di Tsuya mi erano invece noti in maniera più diretta, avendo visitato quei luoghi anche se non ero stato presente in prima persona al tempo del risveglio del Gashadokuro. Conosco quei territori. Ho avuto degli affari al riguardo...e Kurotenpi era implicata. Avrei spiegato, senza entrare troppo nei dettagli. Dodici ore di intervento...ho capacità mediche e con una tempistica del genere un uomo può essere reso indistinguibile da una donna...o da un cane. Persino gli occhi potrebbero venire sostituiti. Non era esattamente una frecciata verso Yuri, ma forse la avrebbe percepita come tale...in realtà volevo saggiare le sue reazioni al riparo dalla maschera. Immagino che la nostra missione riguardi questo individuo. Avrei mormorato, ma Jaro non si sarebbe sbottonato, portandoci invece nella stanza dove avremmo dovuto incontrare Lord Goemon.

    Il Lord della Perdizione tuttavia non era presente, ma ad accoglierci fu un membro di alto rango dei Fiori il cui nome, sempre che fosse vero, era Lashmi. La donna dalle forme procaci non si perse in chiacchiere suggerendoci il nostro obiettivo: trovare e uccidere l'erede del Daimyo dell'Erba. Come Yato non avevo alcun interesse in quel tizio o nella faccenda di Kusa, quindi non avrei certo avuto scrupoli di coscienza, ma la missione era comunque cercare un ago in un pagliaio pieno di scorpioni, vista la presenza di ninja di altra affiliazione nella regione. Non sarà una faccenda semplice. Commentai, mentre Yuri dimostrava una certa esperienza in quel genere di faccende, ponendo domande accurate e precise sulle quali non avevo da aggiungere. Era un altro il campo verso cui posi le mie attenzioni: Non ho esperienza coi ninja di Kusa. Sappiamo qualcosa delle tecniche di quel villaggio? Anche una infarinatura sarebbe utile per poter individuare e affrontare le guardie del corpo di Masao, una volta trovato. Conoscevo abbastanza il territorio da sapere dove cercare e a chi chiedere per eventuali forniture di materiale medico o per trovare la sede dell'intervento.

    Una volta all'esterno Yuri mi avrebbe preso da parte, mentre mostravo il volto alterato a lei soltanto, il volto che un tempo era stato suo (ma non lo sapevo). Questa naturalmente non è la mia vera faccia. Ma posso assicurarti che la missione è tutto, questa è la mia priorità. Spiegai. E mi aspetto la medesima professionalità. Sono piuttosto abile nel collaborare. Restava da definire il piano d'azione.

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    Il Seme del Freddo

    Minarai - 8

    La nostra assurda strategia, alimentata da forze che a malapena eravamo in grado di comprendere, era stata un successo clamoroso: mediato dall'influsso del Mizukage il potere dell'Odio si unì al Freddo, alla Mortificazione e alle impareggiabili doti del Primario di Kiri, mentre Hideo creava quell'unica apertura nella guardia nemica che rese ogni cosa possibile. Non avevo reciso la creatura che era divenuta vittima del mio odio, ma avevo reciso la sua stessa esistenza! Quasi estatico ero pronto a sferrare un nuovo attacco quando il Drago nostro avversario spezzò il vincolo del Richiamo, allontanandosi da quel luogo prima che la nostra furia potesse annientarlo. Fugge, il codardo! Mi trovai a dire, ravolto dall'emozione violenza che tuttavia al momento mi stava preservando dalla morte per congelameno degli organi interni. Tremavo di furia e gelo ma scossi il capo, cercando di controllare e veicolare quell'emozione prima che mi si ritorcesse contro: non avrei potuto accettare l'umiliazione di essere schiacciato dal potere che io stesso avevo liberato.

    La tempesta andava diradandosi e con essa anche il potere della Fioritura Senju che fino a quel momento avevo mantenuto, mentre la mia spada tornava alla normalità anche se il Freddo non mi lasciava. Yujika e Munkeke si riavvicinarono assieme al Maestro, davanti al quale anche se tremante mi inchinai in segno di rispetto, dopo essermi assicurato che non ci fossero pericoli o altri ostacoli. Hideo in quel momento attirò la nostra attenzione verso l'alto, dove Youshi era in caduta libera assieme al nemico, ancora non sconfitto. Fudoh-san fu il più abile tra noi a reagire, disperdendo la tempesta e sfruttando le sue capacità per attirare Youshi in salvo, ma io non sarei stato da meno anche se stanco: incrociando le dita in una manciata di sigilli attivai una tecnica che il Tokugawa conosceva bene (avevamo sconfitto suo nonno grazie a essa), anche se con allenamento e costanza avevo appreso come separarla dal vincolo più grande: il contatto con il terreno [Tecnica 1].

    La Stretta della Palude generò due arti di fango che sembrava perlopiù neve sporca a partire dalla neve stessa che precipitava, afferrando il Tokugawa in una stretta priva di intenti offensivi, ma che gli avrebbe fornito una sorta di cuscinetto, anche se limitato. Congiuntamente a Fudoh-san, il giovane Youshi sarebbe risultato ammaccato ma al sicuro, anche se certo provato dall'evento...da parte mia avrei evitato commenti né richiesto la sua attenzione, limitandomi solo a fissarlo da dietro la maschera mentre, forse approfittando della nostra distrazione, il giovane che era assieme al Maestro venne attaccato segretamente, finendo ucciso o rapito, con grande sconvolgimento da parte di Munkeke e Yujika! Avrei portato la mano alla spada, in guardia e pronto a combattere anche se col respiro sempre più corto e debole, ma i nemici sembravano essersi allontanati ormai del tutto.

    Non avevo abbastanza informazioni per approfondire la questione e sentivo il battito cardiaco farsi sempre più debole, ma non mi concessi il riposo che sarebbe potuto essere fatale: ero ancora necessario al Maestro. E non avrei ceduto così facilmente. Hideo aveva recuperato un qualche strano artificio che ci mostrò, anche se non ne conoscevo la fattura. A giudicare dalle decorazioni e dall'aspetto...non è un oggetto di uso comune ma deve trattarsi di qualcosa con un significato rituale, o sarebbe stato inutile costruirlo...anf...a quel modo. Commentai, col fiato corto. Ma non devi temere per la tua sopravvivenza...la paura è uno strumento che devi imparare a usare a tuo vantaggio. Sia quella che provi, sia quella che incuti. Spiegai, ripetendo anche se mediati gli insegnamenti del Maestro. Poi verso lo sciamano di Azumaido. Munkeke-san...esistono rituali o leggende in queste terre che vedono i teschi come dispensatori di qualcosa? La siringa contiene o conteneva qualcosa...anf...quindi...anf... Mi dovetti fermare, non potevo pronunciare frasi troppo lunghe.

    Youshi tuttavia aveva delle informazioni al riguardo e sembrava molto ferrato sull'argomento. Veicolava? Contiene forse una droga capace di incrementare le capacità fisiche? Dopodiché Hideo avrebbe confessato un qualche legame con Momin, che avevo ormai intuito essere la mente dietro quanto era accaduto in quelle terre, inclusa la reazione del Kamui che ancora aveva i miei semi addosso e mi aveva contaminato col Freddo, ovviamente dietro mia esplicita volontà. I tuoi costrutti neri...sono loro ad averti permesso di controllare il cane, no? E' lo stesso potere di questo Momin? Forse...avevo letto qualcosa al riguardo...anf...sull'antico nemico di Konoha: Pain. Non era una domanda vera e propria, ma solo una constatazione. Se mi avessero fornito alcuni ragguagli su Momin e le sue precedenti imprese avrei sicuramente potuto fornire ipotesi più plausibili, ma in quel preciso momento non potevo essere granché d'aiuto. Se ben comprendo...anf... questo Momin è uno spiccato manipolatore, sia tramite le sue arti che tramite...anf...menzogne e doni sediziosi. Dissi, a fatica. Se fossi in lui...se volessi qualcosa...anf...farei in modo che gli altri pensassero che qualcosa è il mio punto debole...anf...così da farlo tenere al sicuro e farmelo portare davanti senza troppo sforzo...anf.

    Scossi il capo. Le Profezie hanno potere solo se ci credi, come ha detto il Maestro. Se nessuno ci crede, sono solo parole al vento. Deglutii. Se volete realmente fermare Momin bisogna agire in modi che non si aspetta, fuori dalle predizioni. E se Hideo è un contatto con lui...anf...bisogna elaborare una contromisura...rendere Hideo un veleno per Momin. Lui cerca corpi per controllare tutto. Che quei corpi siano la sua condanna, allora. Dissi, pragmatico, anche se non avevo un metodo chiaro per ottenere quel risultato...intanto barcollai, praticamente esausto, con Fudoh-san che accorreva al mio fianco, affidabile come sempre. Io...ti ringrazio, Primario-san.

    Il Freddo stava avendo la meglio sui miei pensieri e sul mio corpo, e anche se avessi interrotto ora il legame con quel Kamui comunque non ne avrei avuto immediato beneficio, avendo incamerato fin troppa di quell'energia. Era pericoloso...ma al contempo mi aveva permesso di superare i miei limiti...se solo avessi potuto imbrigliarlo! Io...non sono convinto di volerlo disperdere. Era un'opportunità troppo grande, e le opportunità andavano colte anche se pericolose, per quanto avessi ormai perso del tutto la sensibilità alle estremità delle mani e dei piedi...sotto le vesti da Minarai certamente la carne si stava facendo cianotica e sofferente. Concentrarlo...su un oggetto? Affidare quel potere a qualcosa che poteva venirmi sottratto? A qualcosa che poteva essere riconosciuto? Non ne sarebbe mai e poi mai valsa la pena.

    Il danno è esteso...il Freddo segue i miei meridiani e il mio sistema circolatorio, radicato anche se la sua fonte è solo un seme distante e... Attesi. Forse era il gelo che mi ottenebrava la mente ora che l'Odio era venuto meno e non mi manteneva più in saldo, ma quelle due parole avevano acceso uno spiraglio: radicato e seme. Radici. Semi. Anche se ero Minarai, restavo un Senju. Ogni Senju è una Foresta...questo uno dei motti del clan. Un modo...c'è. I Kamui...anf...sono manifestazioni della natura legate al Freddo...ho ben compreso? A parte i cervi, che erano un dono per sfamare umani e Kamui, secondo le leggende di Azumaido che tuttavia non conoscevo. Non so se esistano Kamui come quello che penso...ma...posso provare. Primario-san...anf...anf...ho bisogno che mi aiuti. Concentrerò il Freddo in un solo punto, facendolo regredire da tutto il corpo al centro del petto, in una forma che...anf...che posso controllare. Ti chiedo solo...anf...di aiutarmi senza porti domande. Se le radici del freddo erano in me e se il Freddo non era qualcosa che un umano potesse contenere...lo avrei contenuto in una creatura vivente diversa, una che potevo controllare. Il seme di una pianta. Un Kamui artificiale, nato dal mio chakra e dal mio corpo, interno a esso ma separato.

    Con l'influenza di Fudoh-san che avrebbe reindirizzato il Freddo, l'esperienza nel gestirne i flussi di poco prima e la sensazione dei semi sul Kamui lontano avrei cercato, arrivando a consumare gran parte del chakra residuo, di creare un seme di qualità superiore al centro del mio petto, quanto più affine possibile all'energia del Freddo provando a relegarla al suo interno. Se non potevo controllare quel potere, lo avrei inserito in una forma che potevo controllare, come quando l'elettricità era stata imbrigliata all'interno di un circuito elettrico. Sarebbe bastato, o avrei subito danni permanenti? Confidavo nelle incredibili doti taumaturgiche di Fudoh-san, ma restava una grande scommessa.

    Se fossi sopravvissuto, anche se debole, la mia attenzione sarebbe poi andata verso Kensei, avvicinandomi a lui anche se barcollante, incurante degli altri astanti, incluso Fudoh-san e Hideo. Maestro. Avrei detto. Ho percepito...per un istante ho percepito quello che avete cercato di insegnarmi finora. Mi sarei prostrato a terra, posando la fronte mascherata sulla neve smossa. Vi sono grato per i vostri insegnamenti...ma come posso...come posso rendere più salda la mia presa sul vostro insegnamento? Con esso...anche il Freddo diviene solo uno strumento. Con esso... I miei occhi avvamparono sotto la maschera, appena visibili nello spiraglio, accesi a dispetto dell'esaurimento psicofisico. Con esso il potere di ottenere ciò che mi serve sarebbe a portata di mano!
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    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E il Primo Ordine

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    Lo scontro aveva lasciato il Flagello privo di forze e sostenuto solo e unicamente dalla forza di volontà che ben presto sarebbe venuta meno a sua volta, lasciando il suo corpo spezzato alla mercé degli avversari, ma ancora per un poco poteva reggersi. Ancora per un poco poteva camminare verso il suo più alto obiettivo. Aveva pagato il prezzo della sua arroganza ma essa era divenuta parte della sua forza e il sostegno di Carestia gli permise di andare avanti, per quanto l'arrivo dell'Intermediario, davanti al Kappa ancora immerso e confuso con la nebbia, obbligò tutti i presenti a cambiare registro. Enuo stesso non aveva nulla da guadagnare da uno scontro diretto in quel momento, nonostante il suo vantaggio in termini di risorse, mentre gli abominii superstiti strisciavano verso il corpo dell'Arma che li aveva generati, per riunirsi alle sue carni e aiutare nelle riparazioni che dopo millenni di alterazione erano certo necessarie. Strage, orgoglioso, fissava la scena pronto al confronto e puntava il suo tetro sguardo soprattutto su Atrocità, marchiata come bersaglio, ma gettò un tonico al Flagello, capace di stimolare il flusso di sangue e forse permettergli di reggersi meglio in piedi.

    Il Flagello fu il primo a rispondere alla richiesta di ordini dell'Intermediario, dopo che le vicendevoli accuse di menzogna avevano portato a un discreto impasse, chiedendo di avere maggiori informazioni per meglio utilizzare l'Arma stessa. L'intermediario non aveva parti sufficientemente umane da poter anche solo presumere cenni di assenso o dissenso, ma si sarebbe rivolto poi a Enuo, in attesa dei suoi ordini. Il mio ordine, Intermediario, è di ritirare il Kappa nelle profondità del mare fino a riprendere le tue piene funzionalità. Dopodiché programmeremo l'incontro con le altre Armi, e daremo battaglia ai nemici. Per cominciare muoveremo contro l'Isola della Luna, per soggiogarla e da là raggiungere il Komainu, che ora è legato a patetiche creature sub-umane che non gli rendono giustizia. Spiegò lo Stregone, sollevando una mano stretta a pugno.

    Non ci fu alcuna risposta immediata, anche se quando Jeral liberò il suo chakra dal sigillo di camuffamento la creatura aggiunse qualcosa. Il Kappa rammenta queste energie. Rammenta il tuo contributo. Spiegò. Ma esso è dovuto e doveroso nei confronti di un Dio Guerriero. Hai fatto solo ciò che era giusto fare. Concluse, laconico e quasi irritante quanto un genitore che non si complimenta con i figli per i loro buoni risultati scolastici. Sembrava in attesa, indicando infine Atrocità, Strage e Carestia. Possibile che, nonostante non avessero parlato, li considerasse potenziali piloti? Amithaba... Sussurrò Carestia, contuso e provato ma improvvisamente vigile e con la cupidigia che ardeva come brace negli occhi. Atrocità non sembrava interessata ma guardava Enuo, ovviamente pronta a dire qualcosa che lo aiutasse, mentre Strage, torvo, soppesava le opzioni per ottenere la vittoria in maniera più netta.

    Io ordino che il Kappa ignori gli ordini del Flagello! Avrebbe detto la donna plagiata, il cui respiro pesante tradiva l'essere allo stremo delle forze, ottenendo un'occhiata furiosa da parte di Carestia, che temeva di perdere quel tanto sudato bottino. Il Buddah punisca le cagne che latrano senza vergogna! Ringhiò, cercando di correre ai ripari. Io ordino che il Kappa... Stava per ordinare che Atrocità non venisse obbedita, ma poteva realmente sprecare una così grande occasione? Amithaba...io...ordino che il Kappa mi fornisca venti soldati di taglia umanoide completamente al mio servizio! Questo per cominciare. Una piccola squadra personale di mostri...doveva solo trovare abbastanza cadaveri (e per Carestia non sarebbe stato complesso). Strage lo squadrò con disappunto, prima di fare due passi verso l'Intermediario. Il mio ordine è che il Kappa segua i desideri di Eclissi, che distrugga coloro che Eclissi riterrà degno di essere distrutto. E dopo qualche secondo aggiunse: Ella è una discendente del clan Koro. Svelò, rivelando forse che sin dall'inizio sapeva molto più di quanto non mostrasse, e che aveva taciuto fino a quel momento. Avrebbe sorretto eventuali sguardi del Flagello senza fare una piega, mentre Enuo tradiva una certa irritazione: verosimilmente non lo sapeva.

    L'Intermediario avrebbe a quel punto atteso, elaborando la sua risposta. Il Kappa è in grado di comunicare, ma dopo il lungo oblio la sua mente eccelsa impiegherà qualche tempo per recuperare. Fino ad allora, come mio compito, medierò i vostri ordini. Avrebbe poi sollevato i tentacoli, indicando i vari interlocutori uno a uno. Non posso accogliere il tuo ordine. Spiegò ad Atrocità. Le mere discordanze tra uomini sono inferiori alla soglia di attenzione del Kappa. Egli è Dio Guerriero, giudice e arbitro creato dagli illuminati sovrani di Iwa per guidare il mondo nella giusta direzione. COSA? Razza di tentacolo osceno, come os... Un cenno di Enuo la fece tacere, e anche se rabbuiata si voltò a guardarlo con ammirazione. Carestia intanto era rallegrato per non aver sprecato il suo ordine per annullare quello di lei. Tu avrai i tuoi soldati, comunicami il luogo dove sono necessari e saranno inviati, al tuo comando. Amithaba... Disse lui. Il Tempio della Povertà Illuminata nel Paese del The sarà il luogo di ritrovo. Cerca di evitare di dare nell'occhio mentre ti rechi là. Fornirò una mappa più tardi.

    Strage guardava con sospetto l'alleato di pochi istanti prima, dopotutto le Calamità non erano una forza coesa. Servitore di un Koro ancora in vita, quando la tua signora sarà al suo cospetto, il Kappa le renderà ogni servigio dovuto. Nello sguardo di Enuo era evidente che il suo primissimo piano sarebbe stato rendere impossibile quell'incontro. L'intermediario si rivolse quindi a lui. Il Kappa riposerà come richiesto. E accorrerà nel luogo da te indicato quando sarà pronto. Un'eco della mia voce resterà in te, come contatto. Enuo avrebbe fatto un cenno del capo, voltandosi e facendo per andare via, non più interessato alla vicenda, con Atrocità al seguito.

    E infine l'Intermediario si sarebbe avvicinato a Jeral al punto da lambirlo quasi con le sue propaggini. La ricerca della conoscenza è lodevole, ma anche segno di immaturità. Il Kappa eseguirà il tuo ordine, istruendoti e illustrandoti la gloria di Iwa e del suo piano. Ti accoglierò dentro il Kappa stesso durante la sua riparazione così che il tuo corpo, il tuo chakra e la tua mente vengano formati in maniera adeguata. Non opporti, pilota. Avrai ciò che hai chiesto. A meno di ribellioni fisiche e di un vero e proprio scontro Jeral sarebbe stato raggiunto dalle carni del Kappa stesso, venendo assorbito come in una culla vivente dove il suo corpo e le sue energie avrebbero potuto essere recuperate senza ostacoli...dopotutto l'Arma era maestra nella manipolazione delle forme viventi.

    Durante la stasi, che sarebbe stata di qualche mese (mentre le riparazioni del Kappa avrebbero richiesto molto più tempo), l'Arma si sarebbe inabissata come per ordine di Enuo, limitandosi a catturare animali marini e pesci necessari a creare i soldati per Carestia. In quello stato nessuno, nemmeno il più potente sensitivo od Oni stesso avrebbe percepito o trovato il Dio Guerriero. Come detto dall'Intermediario, l'ordine di un pilota non poteva annullare quello di altri piloti né si poteva escludere la loro partecipazione, a meno di dimostrare una chiara ostilità a Iwa e alle Armi stesse. Jeral avrebbe inoltre appreso che le Armi miravano a essere custodi del genere umano, divinità che lo guidassero, e come tali, ogni utilizzo del loro potenziale in qualche modo influenzava gli esseri umani che avevano contatti con esse, cercando di plagiarli in maniera subdola fino a renderli fedeli servitori degli ideali di Iwa, pertanto sarebbe stato rischioso un uso indiscriminato di quella creatura per tempi prolungati...ma nulla vietava un suo utilizzo strategico. Nell'acqua i suoi movimenti erano estremamente rapidi ma sulla terra sarebbe stata evidentemente ingombrante e visibili, quindi ci sarebbero voluti piani adeguati per schierarla...e l'ordine di Enuo di attaccare la Luna non appena riparata restava, il Flagello non lo avrebbe potuto ignorare...ma poteva essere un appuntamento con lo Stregone per la resa dei conti.

    Il Kappa era attivo. Ed era in mano ad alcune tra le entità più malevole del continente, se non del mondo.

    Che si salvasse, chi ancora poteva.


    La questione del venire "imprigionato" nel Kappa serve solo a giustificare il salto temporale di quasi due anni dall'avvio della giocata al tempo attuale, ovviamente Jeral può uscire prima ma il Kappa torna disponibile solo nel tempo attuale.
    Dopo il tuo post conclusivo puoi mettere in timeline e vediamo gli stemmi, poi scriverò un elenco delle capacità del Kappa e di come utilizzarlo.

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    Bosco dei Sussurri

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    L'espressione dello Yakushi lasciava intendere come non fosse del tutto convinto di preservare una qualunque conoscenza che era stata sfruttata da Orochimaru, ma in fondo non era il momento di discutere la cosa e fece spallucce, sbuffando appena. Poco dopo l'azione di Saragi avrebbe portato a uno scontro diretto con il mostruoso avversario dal cui corpo parevano emergere gli arti di un animale umanoide, oltre alla testa che sbucava orribilmente dal suo petto, nemmeno fosse fusa con le sue carni. Sorpreso il ragazzino bloccando un colpo con una mano apparsa dove mani normalmente non se ne trovavano, l'avversaglio gli si avventò contro scaricandogli addosso una gragnuola di colpi che andò perlopiù a segno, anche se attutita da diverse strategie difensive, lasciando il piccoletto contuso e dolorante.

    Febh sembrava riconoscere qualcosa in quell'assurdo stile di combattimento ma Saragi ebbe la prontezza, nonostante le botte, di reagire anche se intrecciare il sigillo gli era costato il lasciar andare la scimitarra per un secondo. Riafferrata l'arma si sarebbe avventato sul piede avversario, che schivò agilmente il corpo portando indietro l'arto, anche se questo lo espose all'attacco successivo che tuttavia venne intercettato da una mano artigliata estratta ad hoc, pur danneggiando il palmo. Il topo squittiva e soffiava mentre Saragi raccoglieva le forze per l'attacco finale, conficcando la sua lama nel ginocchio dell'altro ma di fatto esponendosi a un colpo in controtempo, con quattro artigli che nuovamente calarono violenti verso di lui...solo per fermarci a un centimetro dal bersaglio!

    Una mano era comparsa nel campo visivo del ragazzino, troppo rapidamente perché potesse accorgersene, proprio come l'aggressore, e dalle dita aperte con eleganza sembrava fluire del chakra perfettamente plasmato quasi fosse un filo, collegato agli arti in arrivo. Penso possa bastare così. Febh Yakushi era avanzato, più rapido di quanto Saragi immaginasse, fermando il colpo senza nemmeno toccare gli artigli avversari. L'uomo topo sbavava con entrambe le bocche, completamente pazzo. Bravo ragazzino, hai fegato...ma non dovresti incassare così tanto...la Pelle di Serpente ha i suoi limiti. Si congratulò, cosa rara per chi conosceva il Consigliere. Quanto a questo cretino che deve aver usato la sua ricerca incompleta su di sé...

    Dal corpo del Jonin emersero diversi serpenti di enormi dimensioni che si avvolsero sull'avversario senza speranza alcuna, stritolandolo e divorandolo in poco tempo, dopotutto erano nettamente superiori alle sue misere forze! Mi sembra una fine degna per un topo, finire mangiato dai serpenti. Gongolò. Ma...ora che mi ricordo devo prendere quella busta di topi congelati per Hebiko, che deve fare gli spiedini. Aggiunse sovrappensiero, controllando rapidamente le celle e sincerandosi che non ci fossero sorprese o tesori. Niente di che...mah, che delusione. Ma da un paio di note di carico pare ci sia un laboratorio gemello di questo, anche se non so per fare cosa. E non ho idea di dove sia. Tu che hai visto vicino alle taniche di coltivazione tissutale? Qualcosa di interessante? Avrebbe detto posando una mano sulla testa dolorante di Saragi come a dargli una pacca di apprezzamento...solo per scoprire, nel voltarsi e andarsene, che la mano gli era rimasta attaccata! EH NO, NON DI NUOVO! Ovviamente lo strattone dato con la sua forza sovraumana sarebbe stato abbastanza sbilanciante per il piccoletto, ma dopo qualche istante di botte date alla sua Snake Sword con l'altro braccio finalmente lo Yakushi avrebbe lasciato la presa.

    Tks! Deve essere sovreccitata da qualcosa qui dentro! Avrebbe commentato, mentre guardava in cagnesco la sua stessa arma arrotolata intorno al braccio, che vibrava leggermente. L'ultima volta era quando ho portato Hebiko da quel relitto di Manda... Vagava nel viale dei ricordi ma al momento non aveva troppa voglia di approfondire e si stava facendo tardi. Bah...ci penserò poi. Allora...andiamo a recuperare Akteru e poi torniamo al Villaggio? Potresti scrivere un bel rapporto su questa missione e su quanto io sia stato fantastico e da ammirare. Anzi, fanne uno anche dal MIO punto di vista, così recupero qualche credito. Il nonnismo era per lo Yakushi una forma d'arte, va detto.
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    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E i Sacrifici

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    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    Il Flagello aveva commesso l'errore di sottovalutare Enuo almeno quanto Enuo aveva commesso l'errore di sottovalutare il Flagello, e tuttavia, in quella specifica circostanza, senza volerlo andò a commettere un secondo errore, qualcosa di più sottile e che poteva essergli fatale, complice la sua arroganza, estesa almeno quanto il potere che brandiva. Poche semplici parole gli erano state rivolte da Strage, in tutta innocenza, per quanto quella parola poco possa applicarsi a una qualunque delle capacità del temibile guerriero di Kurotenpi, e con piglio Jeral aveva risposto, ricusando ogni legame con Oto in virtù del loro patto segreto...e tuttavia questa sua azione, questo arrogarsi il possesso del Sigillo quale bottino, andava a contrastare in maniera netta e inequivocabile con la natura stessa del Sigillo Maledetto, così come dei tesori dei villaggi. Avrebbe compreso l'errore non appena terminate le sue parole, dopo aver ricevuto il chakra da Carestia: il corpo demoniaco avrebbe cominciato a baluginare, finendo poi per ritirarsi del tutto e dissolversi. Il Cursed Seal si era disattivato [Nota]! Non hai abbastanza energie per sostenerlo? In ogni caso...non possiamo abbassare la guardia?

    Jeral aveva un patto con il Kokage, un patto che si poteva a larghe maniche considerare un'alleanza, e come tale un alleato poteva usare un equipaggiamento segreto di villaggio, come era successo anche per il Risorto con il Kiseki di Suna, ma esprimere in maniera tanto netta una frase che tradiva ogni forma di alleanza o fedeltà era qualcosa che non rendeva possibile mantenere quel potere, ancor più perché il flagello non aveva mentito mantenendo la fedeltà nel suo cuore, ma era sincero. Senza modificare l'equipaggiamento quel vincolo restava ed era inviolabile, quali che fossero i desideri del Kokage o del Flagello, quali che fossero i patti tra loro, il Simbolo del Sole non rispondeva che alla fedeltà a Oto, non agli ordini imposti a un Kage.

    Privato del potere aggiuntivo, comunque Jeral aveva le energie per continuare grazie a Carestia e partì alla carica contro Enuo che, forse in un ultimo atto di svalutazione non aveva prestato particolare attenzione alle sue arti, finendo vittima di un fulmineo fendente che tuttavia causò ben pochi danni contro la sua pelle che era più resistente del cuoio temprato, ma almeno minò le sue azioni successive [Enuo: Difesa 1]. Senza perdere tempo il Flagello percepì la concentrazione di Atrocità (che pure non era nel suo campo visivo) mentre ancora era stordita dal teletrasporto e cercò di coglierla in fallo scagliandosi nella sua direzione per poi colpirla, ma aveva mal considerato le tempistiche, arrivando vicino a lei quando oramai il jutsu della Akuma era terminato, finendo per subire appieno l'assalto delle vespe [Nota] e lasciare ad Atrocità tutto il tempo per diventare invisibile, mentre Strage e Carestia affrontavano l'illusione dello sciame a modo loro.

    L'attacco successivo di Jeral colpì il vuoto, essendo lei sotto Mimetismo con capacità nettamente superiori rispetto alle sue Percezioni e pronta a usare la Sostituzione per mettersi in salvo, anche se al prezzo di non poter attaccare nuovamente, ma era in salvo e completamente occultata sulla cima di un muretto diroccato a una quindicina di metri. E dunque...anche l'aspetto demoniaco ti ha abbandonato. E ancora ti divincoli come un ratto in trappola. Si dice che i ratti siano le creature più pericolose quando messe all'angolo, ma ora dimmi. Intendi dimenarti ancora? In tutta risposta il Flagello usò il sangue che grondava dal suo corpo come sacrificio per richiamare a sé Shosei, il Kirin che aveva assorbito talmente tanto del suo chakra eretico da divenire ormai una corrotta e grottesca imitazione del suo precedente sé, secondo solo a Jeral stesso per quantità di chakra eretico. Il numero di alleati non mi impensierisce, credi che io non conosca le capacità dei Kirin, che erano miei servi? Anche se questo...lo hai deformato in maniera significativa.

    Ma il Kirin non era stato evocato come alleato, quanto piuttosto come agnello sacrificale, tanto che, dopo aver tracciato su di sé un sigillo si gettò in pasto al Kappa quale ultimo elemento di una Chiave che era quasi completa. Non aveva considerato che quel sigillo richiedeva un lungo tempo d'azione per essere attivato mentre l'annientamento da parte del Kappa sarebbe stato istantaneo, di fatto vanificandone l'azione...e questa sarebbe stata la sua fortuna: Enuo poteva applicare il Dominio a quel jutsu, ribaltandolo contro Jeral stesso, ma non ne avrebbe avuto il tempo. Dal varco emerse la violentissima bordata di tentacoli proprio come atteso, e Shosei, ormai mero fantoccio della corruzione, si gettò a capofitto verso di essi, concedendosi all'Arma e venendo divorato all'istante!

    Nel momento della sua dipartita i tentacoli si fermarono, senza arrivare a minacciare realmente i presenti anche se Strage aveva ricoperto di sangue rosso e ardente la sua lama per difendersi, mentre Carestia intonava un Sutra...ma tutto si fermò mentre il mondo mutava e la figura del Kappa iniziava a farsi strada nella sua forma originaria. Alla comparsa dell'Intermediario Carestia aveva già donato nuovamente del chakra [Nota] al Flagello, se questi lo avesse concesso, e fortunatamente Jeral aveva abbastanza coscienza da rispondere a tono alla domanda della creatura mostruosa che era apparsa. Enuo tuttavia, non intenzionato a combattere ma interessato all'Arma avrebbe allargato le braccia. Costui mente, in quanto si tratta solo di una creatura difettosa che si arroga il diritto di prendere decisioni nel mondo. Disse, con tono da arringa, puntando una mano sul Kappa. Io sono qui per portare avanti la memoria di Satoshi Koro, che per primo diede il via all'esistenza delle Armi. Sono qui con lo scopo di riunirti a Oni e Komainu, per finire ciò che è stato iniziato.

    Bugiardo! Avrebbe replicato Carestia. Amithaba! Il Buddah punisce chi mente! Avrebbe detto, ipocrita ma efficiente nel catturare l'attenzione dell'Intermediario, mentre Atrocità compariva accanto a Enuo. Affatto! E' il Flagello a mentire. Strage sembrava sul punto di attaccare chiunque avesse parlato nuovamente, mentre l'Intermediario attendeva. Più di una persona può guidare il Kappa, ma mi chiedo, voi parlate di menzogne e di verità. A cosa credere? Quel corpo deforme si sarebbe mosso di qualche passo nella loro direzione. Quale è il primo ordine di ciascuno di voi? Forse intendeva valutare la loro capacità sulla base degli ordini? O aveva altro in mente?

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    Bosco dei Sussurri

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    Febh annuì quando Saragi ripeté l'informazione sulla precedente occupazione di Hebiko. Esatto. Venne da me appena nominata genin, disperata per la sua incapacità e in un momento di magnanimità le concessi l'incarico di incollatrice di francobolli sulle lettere. Poi pian piano ha fatto carriera, grazie alla mia generosa intercessione. Disse, riportando quella che nella sua mente era passata da scherzosa fantasia a granitica realtà.

    In ogni caso dopo le loro investigazioni arrivarono a parlare di ciò che lo Yakushi aveva intenzione di fare con le conoscenze trafugate, ottenendo però una scrollata di spalle alla sentita lamentela di Saragi. Se una conoscenza è inutile per me ma può essere utile per altri, specie se nemici, meglio distruggerla, no? Replicò come se fosse la cosa più logica del mondo, anche se probabilmente Hebiko e chiunque altro dotato di buonsenso avrebbe pensato altrimenti. Certo, magari le darò una lettura più approfondita dopo...non vorrei poi sentire lamentele da...beh...non serve approfondire. La sua collega non era fisicamente in grado di fargli del male, ma sul piano umano sapeva come farsi valere.

    Raggiunta la porta socchiusa il Consigliere mandò il giovanotto in avanscoperta, dopotutto simili azioni potevano essere divertenti da guardare (adorava i volti terrorizzati dei neofiti davanti al pericolo o le loro reazioni dettate dall'inesperienza) e comunque erano un modo per far fare esperienza ai genin. A braccia conserte e con un sorrisetto sornione osservò il piccoletto che assumeva un tonico e si appropinquava alla porta cercando di non fare rumore, quel che bastava per scorgere il sospetto individuo all'interno e preparare la sua strategia. Con una delle basilari Hebiton cercò di afferrare l'arma avversaria che giaceva a terra, facendo abbastanza rumore da allarmare il nemico ma anche riuscendo nell'impresa di recuperare la mannaia e trascinarla verso la mano di Saragi!

    L'avversario aveva sentito chiaramente il suono e cercato di fermare il furto ma fallendo, finendo quindi per voltarsi con un sibilo furioso, solo per trovarsi un paio di shuriken che cercavano di piantarglisi in volto! Il colpo poteva essere fatale...se solo dalla guancia del nemico non fosse emersa una mano ricoperta di fine peluria e con unghie somiglianti ad artigli, prendendo in pieno i due proiettili [Difesa 1]e sanguinando, prima di gettarli via, con le ferite che guarivano rapidamente [Azione 1] mentre l'arto rientrava nel corpo. Il nemico indossava un camice da laboratorio zozzo e poteva avere una cinquantina d'anni portati piuttosto male. Non era in forma e sotto il camice non indossava altro che dei mutandoni lerci, mentre in mezzo alla peluria del petto emergeva una testa di topo con tratti vagamente umanoidi e con occhi rossi iniettati di sangue...apparentemente fuso con il resto del corpo! Non sembrava in buona salute, con la pelle infetta e bollosa in più punti e la bava alla bocca sotto la barba tagliata male. UUUAAAHHH!!! Gridò, evidentemente impazzito, avventandosi su Saragi con una corsa bestiale!

    Appena a distanza da mischia avrebbe cercato di artigliargli il volto con le mani adunche, le cui unghie nere e spezzate tradivano una notevole incuria e certamente una completa deriva della sua sanità mentale, ma non per questo erano meno pericolose [Azione 2]. Immediatamente dopo, quale che fosse il risultato, dall'addome dell'uomo sarebbe emersa una gamba umanoide ma con tratti decisamente simili a quelli di un ratto, con tanto di pelliccia e forma del piede, cercando di prendere in pieno addome il ragazzino [Azione 3]. In ultimo si sarebbe avventato su di lui con entrambe le mani per massacrare le spalle in un colpo simmetrico, cui avrebbe fatto eco la comparsa di altre due braccia a partire dal gomito, rendendo il colpo incredibilmente brutale [Tecnica 1 e 2]!

    I Demoni Gemelli...con...un topo? A Shinken era andata decisamente meglio. Avrebbe commentato lo Yakushi, visibilmente annoiato mentre Saragi si dava da fare. Ma poteva tenere testa a quel mostro? In ogni caso il Consigliere sarebbe intervenuto in caso di pericolo, naturalmente. Giusto?
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    Eremiti del Deserto

    Conclusioni nel Deserto

    Accolta la richiesta di perdono di Aladdin con un sorriso, Fudoh fu rapido a dirgli di sedere con lui e giustificarlo, mentre le evocazioni lo rassicuravano sulla buona salute di Masayoshi e degli abitanti di Arumajiro. Non serve assolutamente un tuo inchino! Avrebbe precisato il Pakkun mentre Fudoh esprimeva le sue intenzioni. Anzi, dovrei essere io a inchinarmi normalmente, sei un amico dei Pakkun, ormai! E dopo aver sorbito il caffè le domande del Primario arrivarono a destinazione, lasciando che fosse l'altro a rispondere. Purtroppo non ricordo molto della donna ma non era un Kijin, aveva un abito sul viola e capelli neri, ma francamente non ho altri dettagli, certamente doveva essere una Kunoichi ma non aveva coprifronte. Spiegò. Sono arrivati sull'Amato Arumajiro volando, atterrando nella piazza principale e chiedendo di me a gran voce...Rukai portava la donna, poi hanno usato non so quale stregoneria per addormentare quasi tutti tranne me e alcuni Pakkun abituati a cacciare...e ci hanno rapidamente sottomessi. Poi mi hanno riempito la testa di quelle assurdità. Scosse il capo. Non so quanto fossero reali le loro parole, ma so della sorte che hanno subito i compagni dell'Amato Arumajiro e sicuramente quella notizia ha fatto leva sulla mia indignazione, facendomi cadere ancora di più nella loro trappola.

    Tutti i Colossi vennero catturati tranne l'Amato Arumajiro che si muoveva rapido nel deserto e forse qualcuno che si trova sul fondo del mare ma con cui non ha contatti. Saban'na aiutò l'Amato Arumajiro a nascondersi, dissimulando il suo aspetto almeno un pò. Tutti gli altri furono rinchiusi nelle profondità della Roccia degli Spiriti, e si sono liberati solo pochi anni fa. Ma sono un popolo schivo e che non si preoccupa della socialità, quindi non si sono incontrati di nuovo, se non per pure casualità. Ha compreso di Tarasku e di Ogre per vie traverse.
    Anche Aladdin non aveva una piena comprensione delle capacità dell'enorme Armadillo. E anche per questo motivo non sa molto delle montagne o del ferro...a lui interessano la sabbia e il deserto. Quanto all'ultima domanda non capiva il concetto. Io e l'Amato Arumajiro siamo amici. Con me è più facile comunicare, ma non credo di essere uno...sciamano? Sono quelli che curano coi decotti di erbe? Forse per Aladdin quelle arti erano talmente naturali e intuitive che non ci aveva mai dovuto pensare, e come tale non aveva idea di come condividerle, dopotutto i Pakkun anche se simili agli uomini non erano umani. In ogni caso il chakra dell'Amato Arumajiro scorreva in te quando mi hai liberato...e credo che ne resterà qualche traccia, anche se non so come si manifesterà. Ma ora pensiamo a riposare e festeggiare la liberazione!

    Fudoh, quando avrà la seconda TS, avrà accesso a una derivata ispirata dal chakra di Arumajiro.

    Dono di Arumajiro
    L'utilizzatore può sintetizzare un Dono degli Dei con maggiore efficienza quando esso è collegato alla sabbia e alla terra. Per 3 round la potenza è aumentata di 30 e il consumo di vitalità nel ricevere il Dono è ridotto del 50%, arrotondato per eccesso. Inoltre chi ottiene un dono del genere ottiene anche la capacità di muoversi nel terreno come se posseduta Arte della Terra (se già posseduta, ne dimezza il consumo di chakra) e tutti i danni derivanti da jutsu affini alla terra saranno automaticamente ridotti di 2 Leggere, fino a un minimo di Lieve.
    Consumo: Medioalto
    Richiede Sangue degli Dei - Dono Celeste II

    Può usare uno stemma ottenuto in questa giocata per creare una competenza su di essa, senza bisogno di altre giocate.

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    Eremiti del Deserto

    Guarigioni nel Deserto

    Con una nuova determinazione e grazie alle forze prestate da Arumajiro, Fudoh si erse in contrapposizione ad Aladdin, stavolta non con l'intento di parlamentare né di sconfiggere, ma con il solo scopo di aiutarlo, anche se la cosa sarebbe stata forse un pò brusca. Generando un suono dietro al ragazzo, ottenne di catturare la sua attenzione per una frazione di secondo: Rukai-sama siete voi? Si voltò appena, trovandosi poi attirato contro la sua volontà dal potente Jutsu gravitazionale del Primario di Kiri.

    NO! Reagì il Pakkun, sollevando una mano e con essa una notevole quantità di sabbia che voleva interrompere il contatto, ma Fudoh si era premunito e con una mera repulsione gravitazionale spazzò via quel materiale, ancora grazie ad Arumajiro. Afferrato Aladdin con il braccio robusto, immediatamente iniziò a tracciare il suo Fuuinjutsu mentre il ragazzo senza tempo gli artigliava l'avambraccio nel tentativo di liberarsi. LASCIAMI! LASCIAMI, FATTUCCHIERE! LASCIAMI! Ma nonostante la sua opposizione il sigillo venne tracciato, totalmente in contrapposizione col precedente che inseriva pensieri aggressivi e illogici nella mente del Pakkun, spingendolo a considerare l'Erba un nemico su basi assurde e i Kijin suoi alleati. Fudoh arrivò di traverso, cancellando il ricordo dell'amicizia coi Kijin, di fatto rendendo il pensiero rimanente totalmente illogico.

    Rimasto qualche istante interdetto dai pensieri anomali che frullavano il suo cervello, Aladdin improvvisamente spalancò gli occhi come in preda a un'allucinazione. Cosa...cosa mi hai fatto? Io..AAAAH!!! AAAAAAAAHHH!!! Il Pakkun si prese la testa tra le mani, travolto da una terrificante emicrania che sembrava volergli spaccare il cranio in due, prontamente soccorso da Fudoh che impiegò le Mani Curative per alleviare almeno un poco quella condizione. Ggghh...io... Sangue usciva dalle orecchie di Aladdin, ma le ferite guarivano rapidamente e dopo pochi istanti di intenso dolore entrambi i Fuuinjutsu, in contraddizione tra loro, finirono per annientarsi a vicenda scorrendo sulla pelle ed esplodendo in una piccola polvere nerastra carica di chakra, lasciando il giovane Amico di Arumajiro a irrigidirsi, nemmeno avesse preso una scossa elettrica.

    Si sarebbe accasciato, anche se forse sorretto dal Kiriano, mentre pian piano tornava in sé. Io non...noi stavamo combattendo ma... Batté le palpebre, con gli occhi che si accendevano di lacrime. L'Amato Arumajiro non mi risponde più...rifiuta di parlarmi e io...io... Poi la menzione dei Kijin che portò il terrore sul suo viso. I Kijin! Gli uomini scimmia ci stanno attaccando! Avrebbe cercato di alzarsi. Ricordo che stavo arrivando qui per allinearmi con l'Amato Arumajiro e scacciarli con la sabbia ma mi hanno intercettato...e quella donna che era con loro ha avvicinato un foglio con un simbolo al mio viso e poi... Batté ancora le palpebre. Non ricordo bene. Ricordo che stavamo lavorando con loro per una cosa assurda e l'Amato Arumajiro non mi parlava più. Poi verso Fudoh. Ma tu mi hai aiutato! Ora devo salvare gli altri Pakkun, devono avermi usato per convincere tutti che siamo loro alleati! Incespicando avrebbe cercato di rialzarsi, stavolta per raggiungere i veli al centro del santuario, che toccò dopo un attimo di esitazione, come se temesse che il Colosso non fosse più interessato a parlare con lui.

    Dopo il contatto ogni timore svanì dal viso del biondo leader dei Pakkun, che venne accolto dai veli e andò a sedersi al centro di essi, in comunione con la creatura che era anche la sua casa e il suo amico da decenni. Ma certo, Amato Arumajiro...ecco cosa era successo. Sono così dispiaciuto...si. Si, è il momento. Il chakra intorno ad Aladdin iniziò a brillare e scorrere nei veli, tornando a lui decuplicato e poi ancora ceduto, in una sorta di circolo che per qualche secondo permetteva all'umano di usare le energie del Colosso come se fossero un solo essere. Ci fu un sordo tremore mentre l'Armadillo gigante si fermava e mentre la sabbia del deserto in un ampio raggio si sollevava, funesta e implacabile, per colpire con minuzia chirurgica tutti i Kijin sul dorso di Arumajiro e tutto ciò che avevano portato dall'esterno, spazzandoli via lontano come fossero solo pulci fastidiose, mentre tutti i Pakkun restavano inermi, in attesa di chiarimenti per ciò che stava succedendo. Ho visto un ninja che combatteva contro i Kijin e lo ho risparmiato. Tu devi essere stanco...ora riposa. Avrebbe detto Aladdin ancora tra i veli, mentre un letto di sabbia straordinariamente soffice e accogliente sorgeva accanto a lui. Io e l'Amato Arumajiro dobbiamo parlare di tante cose...e anche di te.

    [...]

    Quando Fudoh si fosse ripreso avrebbe trovato le sue tartarughe in forze accanto a sé, con un tavolino di sabbia ingombro di frutti (senza che la sabbia li sporcasse in alcun modo) che poteva mangiare liberamente. Aladdin lo avrebbe raggiunto dopo poco, inginocchiandosi e posando la fronte a terra. Sei il nostro salvatore e io ho provato a ucciderti. E anche l'amico Masayoshi...spero che potrai perdonarmi. Dopodiché avrebbe fatto portare del caffè da una mano di sabbia, caldo e fumante nella sua peculiare caffettiera, offrendolo al Kiriano assieme ai frutti. Bevi con me, te ne prego. Io sono Aladdin...e tu sei Fudoh. L'Amato Arumajiro mi ha parlato di te. Ora stiamo tornando in direzione di Saban'na e il tuo compagno riposa fuori da qui. I Kijin sono tutti scappati. Aspettò qualche istante. Ha detto che non importa ciò che sei e che non devi sentirti in difetto verso di lui. Non puoi cambiare ciò che è stato e nemmeno lui può. Ma puoi decidere cosa fare da ora in avanti. Sembrano parole sentite mille volte ma sono molto importanti. Ha anche detto che ha percepito la tua volontà di cercare quelli come lui. Sarà sempre felice di accoglierti qui ma non puoi parlargli spesso o ti faresti del male...però sa dove si trovano due della sua specie: Tarasku il Sauro vive nel Paese delle Cascate e custodisce la Valle delle Sorgenti Maledette...però non so cosa sia di preciso, immagino sia solo il nome. Invece Ogre, il leader delle sue genti, se così si possono chiamare, ha stretto un patto con un ninja del Paese del Suono, uno dei più forti in assoluto...quindi potresti chiedere a lui. Certamente Fudoh aveva molte domande, ma aveva anche ottenuto il diritto di riposare e restare un pò là, tra gli amichevoli Pakkun, prima di tornare a Saban'na dove certamente lo avrebbero accolto con tutti gli onori...e Badassanu sicuramente gli avrebbe concesso di poterlo chiamare nel momento del bisogno.
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    Bosco dei Sussurri

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    Lo Yakushi alzò il braccio che tintinnava e vibrava, guardandolo e poi puntando il ragazzino. Questo? Ah, la mia arma. La ha forgiata Orochimaru e ha un caratteraccio...è sostanzialmente una fan sfegatata del Vecchio Serpente e vibra tantissimo quando c'è vicino qualcosa che lo riguarda. Spiegò facendo spallucce. Ma non fraintendere: è la MIA arma e fa quello che le dico. Potrebbe anche tagliare la gola al Vecchio Serpente se mi servisse. Anche se poi si lamenterebbe per giorni. In ogni caso poco dopo il ragazzino avrebbe potuto scoprire che si trattava di una Snake Sword, una delle armi in dotazione ai ninja di grado più alto, e senza troppi patemi raggiunsero il laboratorio sotterraneo. Aspetta...conosci Aoda? Ma chi sarebbe questa Erede? Si accigliò. No, aspetta...Hebiko usa ancora quel nome? Alzò gli occhi al cielo. Possibile che non riesca a trovare un epiteto migliore? Bah!

    Io e lei siamo entrambi Consiglieri del Kage. Anche se tecnicamente lei era la mia segretaria, prima. Puoi chiamarla Segretaria-san, se vuoi. Non le dispiacerà affatto. Spiegò, per chiarire un attimo le gerarchie e ordire un piccolo innocente scherzo. E quindi questo tuo vermicello bianco si fa capire ma non sa parlare...ancora? Non so quanto i normali serpenti sappiano imparare a parlare, ma contento tu! Ora dividiamoci e cerchiamo. Quello che Febh non sapeva era che mentre lui avrebbe arraffato un piccolo bottino in sostanze chimiche ed erbe medicamentose, il giovane Saragi col suo Haku avrebbero invece raccolto una discreta quantità di ansia e preoccupazione, scoprendo segreti che forse sarebbe stato meglio se fossero rimasti tali.

    Quando raggiunse lo Yakushi aveva un'espressione pallida e provata, qualcosa che chiunque con un briciolo di empatia avrebbe percepito cercando di capire cosa fosse successo. Però là c'era Febh. Esatto, viene da là, seguimi. E durante la breve camminata, durante la quale tenevano pur sempre gli occhi aperti, Saragi cercò di avvicinarsi al discorso. Uhn? Non è che abbia letto tutto per bene e ci vorrebbe del tempo, ma per sommi capi...credo cercasse l'ennesimo modo per crearsi un corpo perfetto. Spiegò. La pergamena spiega come fabbricare un'anima umana o simil-umana in un corpo animale, magari partendo da qualche creatura sovrannaturale. E conoscendo Orochimaru avrà scelto un serpente. E questo corpo lo ha reso capace di sintonizzarsi con un corpo umano...probabilmente usando le basi di DNA in comune. Poi cosa volesse ottenere non ho idea, non ho avuto modo di studiare la cosa e credo non mi importi particolarmente, credo brucerò tutto quello che non sembra interessante. Concluse con allegria, anche se forse causando orrore nel ragazzo.

    Avevano raggiunto il bivio precedente e preso l'altro corridoio, e a quel punto la risatina che sembra un raglio sommesso diventava più percepibile. Non distante da loro stava una porta socchiusa in metallo. Se è come altri laboratori che ho visto, là dietro c'è un corridoio con delle celle. Quindi abbiamo a che fare con un prigioniero o con chi fa esperimenti qui. Oppure boh...un mostro? Disse, sovrappensiero. Vai tu! Esortò Saragi, spettava a lui andare in avanscoperta. Oltre la porta metallica che sembrava arrugginita e facilmente cigolante, dallo spiraglio poteva intuire un corridoio con una manciata di catene e una persona accucciata che dava le spalle alla porta...vicino a lui una mannaia decisamente di grandi dimensioni. Impossibile passare da uno spiraglio così piccolo...cosa avrebbe scelto di fare Saragi?
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    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E un Temibile Evento

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    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    Per sopportare il brutale assalto elementale, Jeral aveva dovuto far ricorso alle ultime energie liberando il potenziale del Sigillo Maledetto di Oto che aveva preteso dal Kokage, portando nuovamente il suo corpo oltre i limiti anche se a prezzo della sua stessa energia vitale pur di schivare almeno parzialmente l'oceano di fuoco che voleva carbonizzarlo. Tramutato dal simbolo demoniaco, quando il Kappa tramortì la Divinità Spezzata avviando il processo necessario a divorarla Jeral fu rapido a scattare, immune al genjutsu di Enuo e talmente rapido da aggirare i suoi tentacoli mentre accorciava le distanze sul filo di un attimo per potersi opporre a ciò che capitava.

    La Divinità Spezzata aveva perso coscienza e chiaramente non si sarebbe mai potuta opporre al colpo dalla potenza devastante che le cadde addosso, e sebbene non si trattasse di uno scontro alla pari contro un nemico soverchiante, il possente attacco del Flagello arrivò come un fulmine dal cielo, crepando il terreno e strappando le poche carni residue dell'essere che era stato un tempo il Maestro del Tempo e dello Spazio. Con quel colpo, giunto un secondo prima della sua dipartita quasi fosse un colpo di grazia non richiesto, in un boato la Divinità Spezzata cessò di esistere, e il Kappa rimase senza una Chiave con cui completare la sua attivazione.

    Enuo strinse i pugni, irritato da quell'evento, e durante i suoi incredibili spostamenti sembrò per una frazione di secondo che riuscisse a seguire il Flagello che superava il corpo in mutazione e si piazzava in una posizione che aveva un unico ed evidente obiettivo. Sono stato un Dio paziente. Mi sono contenuto, consapevole che la tua fugace esistenza non era che un diversivo quasi interessante. Ma ora credo sia arrivato il tempo di smetterla. Mi hai sottovalutato una volta di troppo, Prodotto Fallato. Digrignava i denti. Non mi serve più spendere la gran parte del mio potere per mantenere l'infiltrazione cellulare del Kappa. Ricomincerò da capo in un momento successivo, anche se sarà più complesso. Ora...capirai per quale motivo dovresti temermi!

    Non si mosse nemmeno, limitandosi a serrare il più possibile le proprie difese mentre il devastante spostamento d'aria gli arrivava addosso, martoriando le carni violacee e ferendolo in più punti ma, di fatto, senza riuscire a spingerlo più indietro di un paio di metri , dato che i tentacoli si erano piantati a terra ancorandolo saldamente [Tecnica 1 e Difesa 1]! Finora ho usato trucchetti mentali...e cercato di colpirti con attacchi banali o tecniche ad area. Finora ero impegnato a fare qualcosa di più importante che prestare attenzione a te. Non ti sei nemmeno accorto che giocavo al gatto col topo con te. Non ci hai nemmeno pensato. Ma ora...caro Errore. Hai tutta la mia attenzione. Avrai qualche istante per pentirtene. Effettivamente fino a quel momento Enuo aveva giocato con i numeri dei suoi schiavi per indebolire gli aggressori e far consumare loro risorse. Aveva lasciato che fossero i Lunari con Komainu a colpire mentre lui si limitava a Genjutsu invalidanti, a manipolare i cloni e a patetici attacchi con i tentacoli che in nessun modo potevano rendere giustizia alla fama di una creatura che si faceva chiamare Stregone e che dominava un grande regno nei tempi passati. Jeral, a ripensarci, aveva fatto il bello e il cattivo tempo per quasi tutto il loro incontro semplicemente perché a Enuo non interessava abbastanza. Ma aver isolato e poi distrutto la Divinità Spezzata aveva elevato il Flagello dalla posizione di "fastidio quasi divertente" a "problema". Questo implicava che Enuo avrebbe adesso fatto sul serio. In un certo senso era una vittoria. Inoltre...ora ti ha notato. La direzione del colpo e la sua estensione avevano inevitabilmente portato lo spostamento d'aria a danneggiare l'occhio e il corpo del Kappa oltre lo squarcio dimensionale, come Enuo ebbe modo di sottolineare alzando una mano in modo teatrale, mentre quell'occhio avvampava puntando il Flagello che aveva osato attaccarlo.

    Strage e Carestia si erano ripresi e accorsero accanto al Flagello [Carestia/Strage: Azione 1], mentre i Lunari vagavano confusi, con occhi gialli e non più violacei, liberi dal controllo di Enuo che aveva smesso di distribuire la sua attenzione. Contemporaneamente Atrocità guardava Enuo con ammirazione e rideva in modo isterico nel guardare il corpo di Arata, un tempo suo alleato, diventare una creatura partorita da un'incubo. Dunque sei un servo di Oto, Flagello? Avrebbe chiesto Strage appena al suo fianco, con una vistosa ferita sul fianco e lo sguardo infervorato dalla battaglia. Ammetto che perdere il controllo della mia nebbia è stato una sorpresa...ma sono intrigato! Carestia invece era fiaccato dall'aver perso chakra per colpa dei suoi stessi Jutsu, ma ancora impugnava il rosario ingigantito per l'occasione. Amithaba...io non sono intrigato affatto! Tutto questo è una perdita di tempo e risorse per guadagnis carni! Fortunatamente avevo esperienza delle illusioni di Tamafune...ma ha eluso quasi tutti i nostri attacchi. Si, ma questo significa che ha ben poco chakra residuo. Come noi...e credo anche come te, Flagello. Avrebbe teso una mano. Amithaba...in questo momento l'unica persona che può aumentare le mie speranze di sopravvivenza sei tu. Tocca la mia mano! Dice il Buddah che accettare ciò che viene offerto è segno di saggezza, quando si conoscono le intenzioni del proprio animo. Se Jeral avesse acconsentito, la Calamità, consapevole della sua posizione, avrebbe donato una piccola quota di chakra, il massimo che poteva in quel frangente [Carestia: Azione 2 e 3]

    I Lunari si allontanarono tutti, spaventati e confusi, nascondendosi dove possibile tra le rovine mentre le tre orribili creazioni del Kappa emettevano bassi suoni alternati a strani ticchettii, inumani in tutto e per tutto, come se stessero decidendo che tutti i presenti erano prede adeguate da presentare a colui che li aveva generati. Il mostro che era stato Arata attaccò la sua ex-padrona con le propaggini che aveva al posto delle braccia, costringendola a due schivate molto ampie mentre le carni spargevano una sostanza acida tutto intorno, con esalazioni velenose che costrinsero la donna che ridacchiava a indossare un respiratore. La bestia alla sinistra di Enuo invece sarebbe scattata verso il gruppo di Calamità assieme a Jeral, finendo però immediatamente tranciata in due da un colpo feroce e immediato di Strage, appena meno rapido della Tigre del Pomeriggio del Flagello [Strage: Azione 2], spargendo una pozza di sangue acido e venefico. Veleno. Commentò, impervio grazie alle sue doti Mikawa. Arma da codardi. Aggiunse, arricciando il naso mentre Carestia (che era esperto in materia) alzava gli occhi trattenendo un commento per il quale non era né il tempo né il luogo. Il terzo mostro avrebbe aggredito Enuo, trovando un tentacolo che intercettò le sue artigliate senza eccessiva fatica. Non ho tempo per te adesso. La mia attenzione è sull'Errore che avrei dovuto risolvere con maggiore premura.

    Ignorando del tutto la creatura Enuo avrebbe fatto alcuni passi verso Jeral. Vogliamo Cominciare? Battè assieme le mani mentre una evidente distorsione dell'aria si espandeva con estrema rapidità in tutte le direzioni, priva di potenza ma capace di veicolare il potere del Dominio su tutto ciò che sfiorava [Enuo: Tecnica 2 (tratto combinazione) e Azione 1]. Ma anche se fosse riuscito a prendere il controllo dei jutsu avversari non avrebbe fatto nulla, fingendo che fossero ancora in mano ai suoi avversari (che tuttavia non avrebbero potuto disattivarli, se avessero tentato), accorciando invece le distanze per porsi davanti al Flagello anche se questo si fosse allontanato, sostenendone lo sguardo con gli occhi accesi di una luce viola e ostile mentre il Fuuinjutsu che celava l'Eresia svaniva nel nulla, se Dominato. A questo punto, anche inchinarti e giurarmi eterna fedeltà non servirebbe. [Enuo: Azione 2]

    Poco distante tre enormi sciami di vespe sarebbero emersi come dal nulla accanto alla donna Akuma gettandosi addosso a Strage, Carestia e a Jeral [Atrocità: Tecnica 1 e tutte le Azioni], mentre lei usava un Jutsu per diventare impercettibile [Atrocità: Tecnica 2] e sfuggire all'abominio che era stato Arata. Enuo, ovviamente consapevole di quell'attacco illusorio non si scompose e proprio durante l'eventuale difesa di Jeral avrebbe messo in atto la sua offensiva successiva cercando di afferrarlo in una presa con un suo tentacolo, ma stavolta con il chiaro intento non solo di applicare nuovamente il Dominio, ma soprattutto di tracciare sul suo corpo un terribile simbolo che poteva danneggiare enormemente il potenziale bellico del Flagello [Enuo: azione 3 e Tecnica 3]!
    Comunque andasse avrebbe poi sorriso, lasciando la presa mentre le poche ferite ricevute guarivano rapidamente e in modo fin troppo evidente, come se stesse mostrando la sua superiorità [Enuo: Azione 4].

    Il Kappa intanto si stava riprendendo e dopo aver usato i suoi servitori senza scopo sembrava sul punto di rilasciare nuovamente una tormenta di tentacoli ovunque. Quanto tempo avevano? Potevano continuare a combattere? C'erano altre possibili Chiavi a disposizione, se Enuo restava intoccabile?
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    La Congiura dei Serpenti

    Capitolo 1

    Ospedale di Oto
    Allora, si è svegliata la nostra spia? Febh aveva cambiato un pò look per quell'occasione, indossando un lungo impermeabile bianco come quello del Detective Sasuke in una fiction andata in onda di recente, e aveva anche una pipa proprio come lui nella tasca, ma aveva deciso di non fumarla perché si era quasi strozzato con la tosse al tentativo fatto a casa di nascosto, con grande ilarità di Ssalar, ovviamente finito poi rinchiuso in una pentola a pressione in dispensa. Con un'espressione sicura di sé e i proverbiali occhiali senza lenti, si era rivolto al medico di turno dell'ospedale dopo essersi fatto riconoscere (dopotutto i membri del clan Yakushi non andavano MAI in quella struttura). Per una frazione di secondo ho quasi creduto che fosse quella vera stordita da un genjutsu o un controllo mentale, ma è semplicemente impossibile. Nemmeno il mangekyo sharingan eterno le avrebbe mai fatto firmare quel modulo. Spiegò, come se l'altro avesse anche solo una vaga idea di cosa parlava. Cosa avete trovato?

    Avuto un resoconto delle sue condizioni sarebbe entrato nella stanza, guardandosi intorno con cautela, giusto per evitare infiltrazioni sgradite o tentativi di camuffamento della sua vittima. Solo a quel punto si sarebbe avvicinato al letto, eventualmente svegliando la spia dormiente con una sapiente scarica elettrica, molto più debole di quella che la aveva quasi carbonizzata ma di certo abbastanza intensa da scatenarle un qualche disturbo da stress post-traumatico. E lui quella spia la voleva oltremodo turbata. Buongiorno Raggio di Sole. Spero che sia una pessima giornata per te. Sorrise, agghiacciante come un esperto torturatore. Ora...abbiamo qualcosa di cui parlare noi due, no?

    Amministrazione di Oto, Ufficio 3B

    Eccoci qui. Benvenuti, ragazzi. La donna dai lunghi capelli argentei aveva un qualcosa di familiare per Saragi, mentre l'altro genin probabilmente non la aveva mai vista prima, ma il suo nome era sulla lettera di convocazione che era arrivata a entrambi per quel giorno, a quell'ora e in quell'ufficio: Yayoi Shimaki. Mi chiamo Yayoi Shimaki, e sono una Jonin delle Squadre Speciali...oltre a essere una delle tre guardie dirette del Daimyo. Ma questo mese sono di turno per gestire le questioni interne. Era affabile e li aveva fatti accomodare su due poltroncine davanti a un tavolinetto di vetro, mentre lei sedeva sulla poltrona dirimpetto al centro dell'ufficio invece di usare la scrivania all'altro capo della stanza. Il tavolo era ingombro di buste di patatine e caramelle aperte. Servitevi pure, eh! Arrotolato attorno al suo corpo un piccolo serpente verde. Lei è Shea, la mia evocazione. Ma il serpente li snobbò, senza nemmeno un cenno del capo.

    Siete giovani e promettenti, quindi vi ho selezionati per una piccola indagine: c'è un tizio che bazzica per il quartiere dei piaceri e vorrei che lo pedinaste per un pò e scopriste cosa sta facendo. Poi battè una mano sulla fronte. Oh, ma dimenticavo! Voi vi conoscete già? Nel caso credo sia meglio se vi presentate! Intanto frugò tra le cartacce fino a tirare fuori una foto.

    Si chiama Shoboshi Miroku, Shoboshi è il cognome, o almeno questo è ciò che dicono i documenti che aveva quando lo abbiamo interrogato. Non sembra esserci nulla di sospetto, un semplice mercante che però ha qualche vizietto nel quartiere dei piaceri. Ma a me puzza un pò. Non abbastanza da mandargli dietro i miei serpenti, però gira senza una chiara meta e spesso appare vicino a zone calde in termini di criminalità locale. Disse con fare molto rilassato. Quindi ho deciso di lasciare la faccenda a due ninja di basso rango, così che facciate un pò di pratica. Domande? Lo troverete alla sala da the nel Quartiere dei Piaceri, difficile mancarla. A voi decidere come approciarvi...se entrare e parlarci o seguirlo, o entrambe le cose...quello che vi pare. Concluse facendo spallucce. Sembrava una missione adatta a due del loro livello.

    Amministrazione di Oto. Ufficio di Hebiko bis
    Con il suo ufficio ridotto a brandelli da Febh, Hebiko aveva diverse gatte da pelare, tra documenti da recuperare, firme, budget e svariati calcoli per le ricostruzioni, ma le questioni più grandi erano sicuramente la questione di Sylas in galera, cui aveva fatto ritardare l'esecuzione quasi abusando della sua posizione e l'arrivo di Kaji a breve.
    Unica altra piccola questione: Meredora le faceva visita in ufficio ogni due giorni. Composta, fredda, ma anche onnipresente, e ogni volta con piccoli doni che ricordavano manette, nodi in cornice, catene decorative (fino a un certo punto) e soprattutto la pressione di chi attende una risposta rispetto alle faccende di Sylas. Dunque? Novità? Avrebbe detto dopo aver posato un dolcetto a forma di gabbia sulla scrivania di Hebiko, prima di accomodarsi anche senza averne ricevuto il permesso. Proprio in quel momento un corvo bussò alla finestra...con un evidente messaggio sulla gambe. Meredora ovviamente non sarebbe uscita mentre Hebiko leggeva...ed era di Kaji. "Dove ci siamo incontrati per la prima volta. Fra un'ora. K." Nulla di più se non il fatto che la scrittura, sebbene più delicata ed elegante, era inequivocabilmente quella di Febh. Dopotutto erano la stessa persona. Di cosa si tratta? Avrebbe detto Meredora. Se riguarda la nostra questione...io verrò con te. Se non la riguarda...non avrai problemi a mostrarmi quel messaggio, no? Sorrise appena, sempre marziale e rigorosa nell'atteggiamento.

    A dirla tutta Meredora poteva essere un utile supporto, anche se un pò inquietante...ma come avrebbe reagito davanti a uno con la stessa faccia di Febh Yakushi?
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    Bosco dei Sussurri

    7

    Senza badare troppo a ciò su cui lo Yakushi stava elucubrando assieme ad Akteru, il giovane Saragi aveva accusato il colpo più pesante del nemico, ma come ogni buon otese aveva saputo trasformare un vantaggio in uno svantaggio, fingendosi morto agli occhi del nemico per guadagnare tempo oltre a una posizione più consona per un attacco definitivo. Il suo corpo riverso a terra era oggetto di un tentativo di vilipendio da parte del mostruoso ratto, ma sparì nel nulla proprio mentre la sferetta sonora impattava dietro di lui, aggiungendo stordimento allo stordimento per quel che bastava al genin per avventarsi sul cranio ossuto del ratto. Un colpo netto e il cranio finì spaccato in due, spargendo cervella e sangue un pò ovunque. Mi sa che devi imparare a maneggiare meglio quella cosa, non è una clava. Un colpo netto e pulito non sporca così tanto! Avrebbe pontificato il Jonin, che pure era ancora un estraneo per il ragazzino.

    Febh si sarebbe avvicinato, verificando con un calcetto che il topo fosse defunto, mentre continuava a guardarsi ogni tanto il braccio sinistro. Vibra ancora anche se siamo sul posto...si vede che c'è qualcosa di nascosto. Mormorò, indicando con il capo la botola aperta. Akteru, noi scendiamo, tu resta qui di guardia! Disse sogghignando, con la tipica espressione malevola e immorale di un tombarolo che ha trovato qualcosa di prezioso. La botola portava di sotto con una lunga scala a pioli fino a raggiungere una sala circolare simile a quella precedente ma spoglia di mobili, con due uscite a nord e una a sud. Il pavimento era ingombro di carcasse ormai divorate di animali di piccola taglia, oltre ad alcuni topi defunti o sfrigolanti come quelli usciti dall'addome di quello sconfitto.

    Dall'uscita a sud un piccolo gruppo di topi deformi e ipertrofici, simili a quello appena abbattuto ma con le carni in putrefazione caricarono i due shinobi, trovando però un Febh annoiato e che non aveva voglia di perdere tempo, sguainando la sua Snake Sword con un guizzo rapido ed elegante (aveva fatto pratica di scherma a Kiri ma non lo avrebbe mai ammesso), falciando tutti gli aggressori con pochi fendenti mentre camminava in quella direzione. Mmh...a giudicare dall'odore là c'è la loro tana. Un misto di odore di feci, putrefazione e rigurgiti arrivava da quella zona, convincendo lo Yakushi a desistere. Credo sia meglio andare dall'altro lato. Commentò arricciando il naso. Comunque...quel coso bianco ti segue dappertutto e lo tieni in casa? Ma lo usi come animale ninja almeno? Non mi pare un'evocazione...non ha lo sguardo intelligente. Commentò, come sempre sgradevole, anche se quella volta stava prendendo una discreta cantonata.

    Devono aver creato quei ratti come esperimenti, magari questi sono i sopravvissuti meglio riusciti. Ma questo posto era di Orochimaru e lo hanno solo usato...deve pur restare qualcosa di lui che non è andato perso o non è stato vandalizzato. Spiegava mentre prendevano il corridoio di destra, assolutamente a caso, fino a raggiungere dopo una piccola curva una stanza illuminata da una fioca luce elettrica e da svariate candele, che puzzava solo un pò meno della tana dei ratti mutanti. Ecco qui...capsule di coltivazione e crescita, quelle specie di tubi. E poi barili di materiale...abbiamo fatto centro! La Snake Sword che aveva rinfoderato arrotolandola sul braccio continuava a vibrare, come innervosita, mentre dava indicazione al genin di cercare in giro, mentre lui controllava i barili.

    Saragi avrebbe trovato diversi scritti incomprensibili, delle sporte con erbe mal conservate o mal raccolte (probabilmente opera di chi aveva usurpato il laboratorio e non di Orochimaru) e soprattutto avrebbe contato un totale di sette capsule, vere e proprie taniche trasparenti piene di liquido dove venivano cresciuti gli esperimenti di clonazione e similari. Tre avevano i numeri 5, 6 e 7 sopra ed erano sporche di fango e sangue sia all'interno che all'esterno, con ossa simili a topi giganti all'interno e senza più liquido di coltura (anzi la 7 era proprio spaccata). Impossibile leggere le targhe sopra le taniche, troppo rovinate. Una cartelletta con degli appunti scritti in pessima grafia recitava:


    TANICA 5
    ANCHE QUESTO VENUTO MALE. DI DIECI TOPI SOLO DUE SOPRAVVIVONO, MA MUOIONO IN POCHE ORE

    TANICA 6
    MEGLIO, SOPRAVVIVONO DIVERSI GIORNI E TOPI MINORI SOSTITUISCONO GLI ORGANI, MA NON HANNO
    CAPACITA' COMBATTIVE DECENTI

    TANICA 7
    FINALMENTE UN ESEMPLARE UTILE, ANCHE SE GLI ALTRI OTTO NELLA TANICA SONO MORTI.
    FORSE DEVO RIDURRE IL NUMERO? MA HO SOLO SETTE TANICHE E CI E' VOLUTO UN SACCO
    PER SVUOTARE LE PRIME TRE...LA 4 E' VUOTA MA SENZA LIQUIDO...E LE ALTRE TRE SONO
    PIENE...E NON E' FACILE.

    Andando oltre infatti avrebbe raggiunto la capsula 4, completamente priva di liquido e senza sigilli, come se fosse stata aperta per far uscire ciò che conteneva, mentre la targa non era leggibile perché corrosa, ma si vedeva il 4 finale. Fu andando ancora avanti che Saragi avrebbe avuto un brivido...perché conteneva del liquido dal colore malsano, con delle alghe dentro come se fosse stato contaminato...e c'erano delle ossa che galleggiavano in sospensione, decisamente una scena inquietante...specie perché la targa recitava: SARAGI-3
    Pochi passi oltre, mentre Febh ancora frugava le sostanze chimiche, e Saragi avrebbe trovato la tanica 2, con la targa SARAGI-2 e all'interno un corpo avvizzito e prossimo alla decomposizione, irriconoscibile. Infine, l'ultima tanica, accanto al muro, aveva il numero 1 e ovviamente la targa corrispondente: SARAGI-1. All'interno un liquido verdastro dall'aria accogliente ospitava un corpo incompleto e distrutto di un giovane uomo che sembrava essere andato incontro a una rapida degenerazione...ma la testa era sostanzialmente integra e grazie al cielo con gli occhi e la bocca chiusi. Una testa del tutto identica a quella di Saragi stesso!
    Nella cartelletta accanto, se avesse avuto il sangue freddo di guardare, pochi appunti vergati con una grafia elegante del tutto diversa dalla precedente:
    "Durata massima calcolata è di 15 anni, poi avviene un rapido decadimento cellulare con la morte.
    I cloni sono adatti ad accogliere lo Tsuchinoko che ho generato, ma purtroppo è scappato...e debole come è, sicuramente sarà morto nel Bosco dei Sussurri.
    Senza Chiave Bianca, i cloni sono inutili, abbandonerò questa ricerca, mi ha preso già abbastanza tempo"


    C'erano alcune date, e quella della tanica 4 riportava una data di quasi quindici anni prima, mentre le prime erano antecedenti di parecchio. Ma Saragi cosa avrebbe fatto a quel punto? Si sarebbe confidato con lo Yakushi o avrebbe occultato tutto? Che scelte aveva? Tutto bene? Avrebbe chiesto Febh, intento a fare altro. Io ho come la sensazione di sentire una risata che sembra un singhiozzo...ma forse viene dall'altro corridoio. Andiamo a vedere di là? Tanto non credo che questa roba scapperà via.
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    Eremiti del Deserto

    Contatti nel Deserto

    Dopo aver incassato il pesantissimo attacco con le scimitarre di sabbia, Fudoh mise tutto sé stesso nel tentativo di portarsi al sicuro con una trappola repulsiva, cercando di salvaguardare anche le sue due evocazioni che certamente non avrebbero sopportato la valanga di sabbia in arrivo. In volo usò le esigue quantità di chakra residuo per disarmare Aladdin che non si aspettava di perdere la sua arma così rapidamente, mentre le due tartarughe approfittarono del momento per avventarsi su di lui così da far guadagnare tempo al loro evocatore!

    Ruotando e avvolgendosi di spuntoni e di chakra elementale, i due precipitarono sul Pakkun che sembrava furioso per essere stato disarmato e per quel Fudoh che lo provocava, al punto che lo travolsero spingendolo di parecchi metri indietro mentre un sottile ma resistentissimo strato di sabbia che lo ricopriva si crepava in più punti, dissolvendosi. AAAH! Gli sanguinava il naso e aveva dolore all'addome ma non si trattava che di ferite superficiali, mentre con un gesto si preparava a scatenare una nuova brutale valanga di sabbia sui suoi nemici! AAAAAHH!! Lascia stare l'altare dell'Amato Arumajiro!!! Ma era tardi e Fudoh aveva già raggiunto quei veli che gli era stato intimato di non toccare. Intessuti con frammenti del cervello di Arumajiro stesso, essi erano in realtà oltremodo resistenti e permettevano di fare da tramite in maniera più intima col Colosso, sebbene Aladdin fosse capace di comunicare superficialmente con lui anche senza di essi, in condizioni normali. Erano anche progettati per respingere violentemente chiunque minacciasse la persona in comunione con Arumajiro, oltre a reagire a qualunque tentativo di influenza mentale.

    Se Fudoh si fosse approcciato con intenti sinistri o con il Simbolo del Pensiero o un genjutsu avrebbe fallito miseramente, finendo anzi castigato da quei veli viventi affilati come rasoi...ma lui si era avvicinato usando la tecnica delle Mani Curative, nel tentativo di guarire, raggiungere e trovare qualcosa di positivo. I veli lo percepivano, e Arumajiro con essi, anche se la sua coscienza era qualcosa di talmente grande e dilatato nel suo immenso corpo che anche immense esplosioni sul suo guscio le notava appena. Anche se non era un Pakkun, anche se non era il Designato di Arumajiro, Fudoh venne accettato, trovandosi con la mente proiettata in una landa sterminata piena di sabbia, un deserto senza fine che tuttavia appariva pieno di vita e vibrante di energia anche se nella forma di insetti, sterpaglie, minuscoli mammiferi e persino microscopiche creature. E Fudoh le percepiva tutte al contempo, distante anche se calato in esse. Parte del tutto anche se cosciente di sé. Lui era il deserto e al contempo custodiva e aveva cura del deserto. E quel deserto aveva occhi senza avere occhi e bocche senza avere bocche. Arumajiro non aveva intermediari come la Bakekujira e non aveva una coscienza come un umano. Arumajiro era tutto quel luogo e oltre quel luogo, ed era il "tutto" a comunicare, non una singola entità...probabilmente il Primario avrebbe finito per perdere sé stesso se avesse mantenuto quel contatto olistico troppo a lungo: non era addestrato né il Designato, e nemmeno un Pakkun.

    UMANO

    MA NON DEL TUTTO UMANO


    Non era possibile descrivere quella voce. Non era una voce, non aveva timbro o tono, non aveva inflessione né parole, pareva più l'espressione di un concetto che ti saltava in testa all'improvviso.

    GIUNGI DA SABAN'NA. COMPRENDO.

    IL PICCOLO ALADDIN. LA SUA MENTE E' CORROTTA.

    EVITO DI PARLARGLI, PER NON FARGLI DEL MALE.

    MA LUI STA MOLTO MALE.

    VADO DOVE MI DICE PER NON FARLO SOFFRIRE TROPPO.

    AIUTA ALADDIN.

    IO AIUTERO' TE.

    IL DOLORE CHE GIACE NELLA TUA ANIMA MI RATTRISTA, MA NON NE HAI COLPE.

    SII LIBERO.

    AIUTACI.

    CANCELLA IL DOLORE DI ALADDIN.

    AIUTA LA SUA MENTE CONFUSA.

    Il contatto si sarebbe interrotto rapidamente, riportando Fudoh nella stanza, in mezzo ai veli, proprio mentre Mamma-Tsu e Badassanu venivano spinti contro il muro dalla sabbia di Aladdin, messi fuori combattimento anche se l'evocazione non si era spezzata...e nel mentre avevano distrutto il mostro sabbioso armato di scimitarre. Fudoh avrebbe certamente sentito una grande confusione dopo il contatto con una coscienza così aliena, così effimera e al contempo concreta...del tutto diversa dalla coscienza artificiale degli Dei Guerrieri con cui era entrato in comunione...dopotutto loro erano un prodotto umano, che non poteva comprendere la reale psiche di un Colosso. Ma oltre al perdono e alla richiesta di aiuto, Arumajiro gli aveva lasciato anche qualcosa di diverso: un contatto con le sue energie, sufficiente a ripristinare parte delle sue forze e in qualche modo capace di alterare il flusso stesso del suo chakra [Nota]. Ma anche così...come poteva aiutare il Pakkun se non sapeva come cancellare il Fuuinjutsu che alterava la sua mente? Che altre opzioni aveva?
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    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E un Temibile Evento

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    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    Da un'attenta valutazione delle forze in campo, consapevole del rischio che correva, il Flagello prese la corretta decisione di sfidare ancora una volta l'assurdità spazio-temporale che animava quel luogo, unico modo per salvare la propria esistenza da una serie di danni che sarebbe stata eccessiva...anche se nel farlo commise l'errore della dimenticanza. Già una volta aveva provato a teletrasportare ciò che restava del Maestro del Tempo e dello Spazio contro la sua volontà, e i risultati erano stati...estremi!

    Mentre lasciava lo spazio percepì una trazione rispetto alla quale il precedente teletrasporto non era che uno starnuto fastidioso, squarciando la realtà stessa e l'integrità strutturale di ciò che avevano intorno e di ciò che erano, al punto che in quel vortice bianco di nulla e tutto il Flagello avrebbe avuto la sensazione di essere uno con Enuo, i suoi sgherri, il Kappa, le Calamità e ogni altra cosa, in un immenso calderone che simile al brodo primordiale aveva generato ogni forma di vita e non vita. Fuso e separato da tutto al contempo, in ogni modo, nemmeno lui avrebbe potuto evitare un profondo smottamento [Nota] quando vide infine la luna sopra di sé...una vera luna splendente, quella del mondo reale dove era stato rigettato, ancora a contatto con la Divinità Spezzata nella sua Lanterna...con Enuo poco distante, a sua volta stordito, con i suoi sgherri accanto. Non erano in un luogo sconosciuto: si trattava delle rovine della Colonna Evanescente, nell'isola lontana, a sud del continente! Pazzo...devi essere disperato se arrivi a questo... Avrebbe esordito lo Stregone mentre poco distante anche Strage, Carestia e Atrocità barcollavano, sputati fuori dalla dimensione che era il Kappa e rispediti nel mondo reale, così come una manciata di Lunari ancora in vita...il cadavere del servitore di Atrocità e, ovviamente, un possente squarcio dimensionale largo almeno sei metri di diametro dal quale uscivano orrendi tentacoli affamati di una Chiave che avevano quasi ottenuto, con un occhio iniettato di sangue alla spasmodica ricerca!

    Cercando di controllarsi, Jeral avrebbe cercato di mantenere il jutsu che tratteneva la Divinità Spezzata nel suo bozzolo eretico, ma non aveva considerato di essere un singolo individuo contro una creatura che era duplice, e sebbene colta di sorpresa in precedenza, ormai aveva avuto tutto il tempo di riprendersi [Nota]! Spalancando le bocche in un grido silenzioso, vista l'assenza di aria nella prigione, la creatura divina liberò una brusca emissione di chakra che andò a spaccare la Lanterna senza che il suo controllore potesse fare alcunché [Azione 1 (a-b)] salvo poi puntare lo sguardo verso gli sgherri di Enuo mentre una luce sinistra si accendeva negli occhi delle due metà del viso separate. Rapidissimo, un raggio di chakra compresso troppo rapido per lo Stregone li avrebbe travolti vaporizzando le loro teste [Azione 2 (a-b)]. mentre le enormi e deformi mani artigliate si puntavano una verso Jeral e una verso Enuo, scatenando una violenta raffica di fiamme contro il primo e una tormenta di cristalli di ghiaccio sul secondo [Azione 3 (a-b)].

    Enuo si sarebbe difeso portando uno dei cadaveri davanti a sé come scudo con un tentacolo, mentre commentava. Una situazione di stallo...i miei complimenti, ma non credo che la Divinità durerà ancora a lungo! Comunque andasse quell'essere sarebbe poi sparito nel nulla, comparendo a una quindicina di metri per cadere poi a terra, dato che era privo ormai della parte inferiore del corpo, e sibilando per la frustrazione avrebbe avvicinato la punta delle dita di entrambi gli artigli, in un gesto che già una volta il Flagello aveva subito suo malgrado: Shin... Ban... Non finì la frase, tuttavia, perché liberarsi dalla lanterna ed esibirsi in quei brutali attacchi era stato un consumo di chakra eccessivo, troppo per poter contemporaneamente continuare a opporsi alla continua erosione da parte del Kappa. I tentacoli mozzati che erano ormai la gran parte del corpo della Divinità Spezzata si allungarono di colpo dirigendosi verso lo squarcio dimensionale da cui ne partirono altrettanti, in ogni direzione, nel tentativo di raggiungere quelli nati dalla Chiave ma minacciando al contempo tutti gli altri presenti [Azione Kappa]!

    Strage e Carestia avrebbero opposto resistenza ai tentacoli con un brutale fendente di spada e con un pericoloso Jutsu che causava l'improvviso avvizzimento di tutto ciò che era vivente e dotato di chakra in una piccola area, di fatto salvaguardandosi, mentre Atrocità, che era ferita a un fianco e aveva un occhio chiuso da una vistosa contusione, calciò di malagrazia il corpo di Arata sollevandolo a mò di scudo umano. I Lunari vennero lasciati in pace, eludendo l'assalto mentre Enuo sollevò una parete di roccia per difendersi...i suoi sgherri vennero toccati dal Kappa, invece. Il Flagello come avrebbe fatto? E poteva in qualche modo impedire che i tentacoli nati dalla Divinità Spezzata toccassero quelli emessi dall'Arma di Iwa?


    Immaginetta esplicativa. I tentacoli riempiono a semisfera in 60 metri, come detto



    I tre cadaveri raggiunti dal Kappa iniziarono a contorcersi in maniera orribile mentre le loro ossa e i loro organi si modificavano e riformavano, deformandosi fino a trasfigurare totalmente i cadaveri rianimati, divenuti ormai orridi simulacri al servizio dell'Arma di Iwa per attuare la sua volontà di conquista, creature bestiali che anche solo definire umanoidi era una sfida alla ragione.

    Con sibili disgustosamente simili a un canto empio, avrebbero rivolto la loro attenzione al Kappa, specie se fosse avvenuto il contatto con la Divinità Spezzata che, ormai spossata, sarebbe stata consumata in un istante, disperdendosi in cenere nera assorbita quasi avidamente dai mostruosi tentacoli (che dopo un primo assalto si erano ritirati con altrettanta rapidità) mentre il varco e l'occhio al suo interno iniziavano a tremare bruscamente, collassandosi fino alla chiusura. A quel punto sarebbe stato il mondo stesso a tremare, mentre le rovine della colonna si deformavano come viste attraverso una lente ottica, trasformandosi lentamente in qualcosa di torreggiante e carico di appendici tentacolari e lame affilate, oltre a denti che parevano piazzati in punti casuali. L'aria si sarebbe fatta pesante e anche se la figura restava ancora mal definita, certamente era alta almeno il triplo di un Bijuu e larga altrettanto. Anche se ancora in fase di liberazione dalla sua immensa e complessa prigione, il Kappa era in fase di risveglio.

    E là dove era stato lo squarcio, alcuni tentacoli più chiari si stavano combinando come a disegnare una creatura più netta, davanti alla quale i mostri generati poco prima si sarebbero inchinati. Poche semplici parole:

    Chi siete. Quale è il vostro scopo?
    Sono l'Intermediario.
    Il Trono attende.




    SE per caso avessero in qualche modo preservato la Divinità Spezzata, il Kappa non avrebbe agito nuovamente, ma i tre demoni appena creati si sarebbero gettati contro di essa nel tentativo di catturarla e trascinarla verso lo squarcio, ottenendo lo stesso risultato. Erano rapidi [Azioni] ma anche concentrati solo e unicamente sul loro scopo, mentre i Lunari si guardavano intorno spaventati ed Enuo si frapponeva tra la Divinità e Jeral, ovviamente interessato a farla risvegliare senza sacrificare ulteriormente il controllo che aveva su di essa [Azioni Preparate]. Strage e Carestia invece, così come Atrocità, sarebbero stati troppo impegnati a capire cosa accadeva per agire con cognizione di causa.
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    A Spasso nel Tengu

    15b

    Interlude-Bis

    [Youshi e Kotaro]
    Byakuei continuava a tenere fermo Hagemono mentre Kotaro di fatto teneva d'occhio Byakuei mentre offriva un braccio alla Mizukage Terumi per sorreggersi, che venne prontamente rifiutato. Ho detto che non sono una vecchia, impudente effeminato! Si lamentò, mentre lui si lasciava andare a una risata in falsetto con tanto di mano a coprire la bocca. Abbiamo terminato? Avrebbe chiesto Tenma, a disagio in mezzo a quello scontro, mentre usava le mani curative per curare le ferite superficiali subite da Orochimaru. Toppu intanto teneva d'occhio le guardie. Quindi sei alleato di quel Raizen...bene. Ho mandato un mio clone in uno di quei tre...credo li stia aiutando adesso. Disse il Kokage, riprendendosi. Agli occhi di Youshi la ferita di Hagemono era realistica e coerente, anche se aveva sanguinato parecchio più di quanto non ci si aspettasse...tuttavia Byakuei era pur un Kenkichi.

    Tenma annuì alla menzione della cartabomba mentre i due Kage si avvicinavano al giovane Tokugawa e al prigioniero, interessati a procedere con l'interrogatorio senza attese inutili. Non vedo l'ora, ragazzo. Il tuo nome? Avrebbe detto Orochimaru all'invito, ottenendo però risposta da Kotaro. E' il mio adorato nipote! Nipote di prozio <3 Mei Terumi annuì. Quindi anche lui dal futuro. Se non altro Kiri avrà ninja decenti per allora...è una speranza che trovo confortante. Avrebbe detto alzando gli occhi stanchi sul ragazzo, quasi accennando un sorriso, ma la sua espressione si fece immediatamente dura non appena l'attenzione tornò su Hagemono, imbavagliato e in preda alla frustrazione per la cattura.

    I draghi sono custodi dell'Equilibrio, del flusso di energia che mantiene il mondo bilanciato tra gli elementi e ne previene la distruzione. Spiegò Toppu quando interpellato, con Tenma che aggiunse dei dettagli. Per via di Hayate, o per meglio dire dei suoi precursori, secoli fa i clan dei draghi vennero attaccati e maledetti in vari modi, finendo per perdere la loro affinità con tutti gli elementi e sbilanciandosi finirono per assumere ognuno una specifica affinità...e con essa un colore definito. I Draghi del Nord sono bianchi e allineati con l'Aria. Aspettate un secondo...cosa sarebbe questo Hayate? Il nome della nostra cara amica Hana? Anche io non ne ho mai sentito parlare. E lo stesso vale per questi Draghi...del Nord. Confessò Orochimaru, facendo annuire la Terumi: se Orochimaru non aveva mai sentito qualcosa allora quella cosa era molto pericolosa...o non esisteva. Tenma confermò che sembrava essere una delle differenze che avevano notato i viaggiatori del tempo, una delle tante. Sul perché fosse stupito...forse una delle differenze impedisce ai Draghi del Nord di essere qui? E' più la dicitura "Draghi del Nord" che lascia perplessi. Non ne ho mai sentito parlare: esiste solo un clan di Draghi, e Hagemono li evoca: i Draghi Azzurri che vivono nel palazzo di Ryujin, al centro del mare. Questo creava un discreto paradosso.

    Iniziato l'interrogatorio vero e proprio, togliendo il bavaglio ad Hagemono, Kotaro annuì alla richiesta del nipote con un sorriso, prima di sistemare il cappello e sparire nel nulla: anche l'evocazione di Osamu avrebbe avuto ben poche speranze contro il maestro della Yami Karada di quell'epoca. Orochimaru avrebbe schiaffeggiato il prigioniero prima di tendere una mano nella sua direzione facendo emergere un serpente dalla manica: la bestia avrebbe morso il collo di Hagemono facendolo sobbalzare. Il mio piccolo amico assorbirà lentamente il suo chakra...se ne userà per mentirci spudoratamente mi accorgerò del flusso di energia. Mei Terumi invece si soffiò sulla mano una piccola nuvola verdastra e acida, dirigendola poi verso le gambe del prigioniero. E io inizierò a bruciargli lentamente le estremità con l'Acido...è una mia variante personale: amplifica il dolore. Se esita nel parlare l'acido si avvicina. Da shinobi esperte quali erano, certamente avevano una carta o due da usare negli interrogatori. Lui deglutì, smettendo di cercare di dimenarsi o minacciare, guardando tutti con odio. Byakuei si allontanò, appoggiandosi al muro con aria soddisfatta mentre Tenma e Toppu restavano di guardia.

    Io...io ho visto Osamu per la prima volta nella sala comune, non era vero che fosse un mio agente. La Terumi sorrise. Uno così non è l'agente di nessuno, Hagemono. Uno che può controllare due Kage come bambole...quello è un Cremisi di alto rango, vero? E tu sei la sua puttana, no? L'anziana nonnina non sembrava affatto intenzionata a edulcorare le sue parole...e Hagemono annuì. Si. Sono io a essere un suo agente. Ma è la prima volta che lo incontro di persona. Ha impastato chakra...non è vero. Ma prima non lo ha fatto...o forse vuoi giocare sul fatto che nella sala era la prima volta che lo incontravi...come Osamu? Replicò Orochimaru, mentre l'acido andava a lambire le gambe dell'Uzumaki che si irrigidì. Daccordo! Non abbiamo speranze...arrenderci a lui è la scelta migliore! A lui? Lui è il Veterano? Orochimaru sbiancò, perduta all'idea che avessero il più grande dei nemici in casa!

    Mi ha detto che i Viaggiatori arrivano da ogni luogo e non vedono il mondo come noi...e che sono qui per un qualche piano segreto che tuttavia non ha ordito lui. Mi ha chiesto di prendere tempo e informazioni sullo stato della guerra. Deglutì. E gli ho detto tutto. Tutto quanto, anche se non era previsto che lui fosse qui o arrivasse a Kiri. Gli ho detto anche del piano di Naruto e delle nostre navi che ho segretamente fatto nascondere nei fiordi del Paese dei Demoni con le provviste per sopportare un assedio, ma di quelle sapeva già. Spiegò, beccandosi un piccolo sputo acido in faccia da parte di Mei Terumi, sfrigolante e doloroso, mentre Orochimaru covava fredda vendetta nello sguardo apparentemente impassibile. Hai persino nascosto delle navi con provviste? Magari per offrirle a lui? Non ho idea di dove siano questi fiordi ma è bene che tu ci dici subito dove si trovano! Lui annuì, disposto a collaborare, mentre Byakuei si accigliava e lo stesso valeva per Tenma, come se qualcosa non gli tornasse. Ho letto qualcosa sulla guerra...è vero che vennero mandate delle navi con le scorte per essere al sicuro, ma non sapevo fosse stata un'azione unilaterale da parte di Hagemono Uzumaki. Né sapevo dove fossero andate. So solo che fallirono e vennero prese dai Cremisi. L'interrogatorio comunque continuava, avevano tempo per quei dettagli. Quanto al drago...esistono solo i Draghi Azzurri, non mi aspettavo di vederne uno bianco, tutto qui. I Kage si accigliarono. Cos'altro avrebbe chiesto od organizzato Youshi? Ma anche se sono un traditore io non ho nulla a che vedere con quel mostro nel cielo...piuttosto sono questi viaggiatori a minacciare il nostro intero mondo con la loro presenza! Quel Raizen...il tizio con l'armatura e la donna dei Fuuinjutsu, potrebbero distruggere tutto, lo capite?

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