Posts written by Febh

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    Bosco dei Sussurri

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    Lo Yakushi probabilmente non avrebbe ricordato il nome del bizzarro ragazzino senza ulteriori incontri o qualche evento traumatico, ma annuì come se avesse capito, per quanto si trovò a inarcare un sopracciglio alla menzione del serpentello. Inquilino? Cioè hai la testa cava e quello ci vive dentro? Batté le palpebre un paio di volte, rammentando il disgusto quando aveva appreso delle arti Aburame e di come ospitassero insetti nel corpo. O le arti di Hebiko, a ben pensarci. Da brividi...dovresti farti vedere da un medico! Scosse il capo per allontanare l'immagine, aizzando quindi il ragazzino contro il bizzarro ratto assassino, come ogni buon superiore farebbe con i suoi sottoposti.

    Febh avrebbe arricciato il naso mentre il piccoletto scatenava un suono acuto e fastidioso che sicuramente anche l'animale semischeletrico avvertì, barcollando appena. Saragi avrebbe approfittato di quell'esitazione per avventarsi non tanto sul nemico ma sulla sua arma, riuscendo a colpirla e sbilanciarlo anche se le dita ossute non lasciarono la presa...ma ottenne sicuramente un'apertura nella guardia avversaria! Piantata la mano con lama nell'addome del ratto lo fece squittire di dolore, anche se dall'apertura nelle ampie vesti uscì non solo sangue ma anche decine e decine di minuscoli topolini che si riversarono a terra sciogliendosi ed evaporando in pochissimo tempo a contatto con l'aria. L'odore era qualcosa di disgustoso ma anche se Febh se ne accorse non lo diede a vedere. L'ultimo colpo mancò il bersaglio perchè il nemico pur ferito aveva usato il dolore per concentrarsi, schizzando all'indietro probabilmente con un discreto impasto di chakra.

    Lo Yakushi intanto aveva recuperato uno sgabello e ci si era seduto comodamente, con Akteru preso per il collo e tenuto davanti al volto. Tu sei un'evocazione di Yayoi, giusto? Non ricordo bene da dove salti fuori...ma che ci fate qui? Avrebbe avuto ben presto un chiaro briefing della situazione...ovviamente tutta da interpretare a modo suo. Tu continua, Saracoso! Fai secco il ratto! Un tintinnìo sul braccio attirò la sua attenzione, e sembrava causato da qualcosa che stava oltre la botola.

    Offeso per la ferita da cui ancora uscivano disgustosi topi a rapida evaporazione, il nemico squittì ferocemente gettandosi contro Saragi e cercando un colpo orizzontale all'altezza delle sue ginocchia [Azione 1] (dopotutto il ratto a stento gli arrivava alla cintola), ma quale che fosse la sua difesa ecco che la coda della bestia si sarebbe allungata come dotata di vita propria, cercando di trapassare l'addome del ragazzino [Azione 2]! Quindi la lama della falce avrebbe iniziato a brillare di chakra elettrico e crepitante, prima di cercare un colpo discendente verticale che mirava proprio a tagliare in due il giovanissimo shinobi [Tecnica 1 e Azione 3].

    Che schifo quei topi...ma forse intuisco cosa volevano fare con la pergamena...creare una...Progenie del Ratto? Mormorò disgustato. Ma in realtà le istruzioni non sono proprio adatte...hanno fatto un pastrocchio. Disse, come se il piccoletto non fosse in pericolo di vita. Chiunque sia là sotto a fare questi pasticci non ha capito nulla o ha trovato un esperimento solo a metà. Sai, ho distrutto io tutte le cose del Vecchio Serpente dopo averle studiate. Anche se qualcuna la ha studiata anche l'attuale Kokage. L'amministratore era assai vanesio, ma questo Saragi e Haku non lo sapevano. Secondo me con questa pergamena serve a creare o modificare spiriti animali per renderli simili alle anime umane e legarle poi agli esseri umani. L'esperimento basato su di essa, a giudicare dagli appunti che ho intravisto, voleva qualcosa di più simile a creare un serpente con uno spirito simile a una persona, che possa in qualche modo "possedere" un umano predisposto, piuttosto che replicare la Kinjutsu del Vecchio Serpente. La Progenie è una cosa meno raffinata e molto più facile al confronto, è una specie di approfondimento o variante. Avrebbe fatto spallucce. Vabbè, che te lo dico a fare a te? Lascia perdere e finisci quel coso disgustoso!
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    Caos in Albergo

    Yato e Youkai
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    [You, Korra e Kasumi]
    Ago si trova a Taki, in mano a un nemico dell'ac...dell'Impero Kiriano. Mi corressi in corso d'opera, anche per vedere la loro reazione alle aspirazioni del Mizukage. Io non ero Kiriano né un suo seguace politico, e francamente avevo un interesso pressoché nullo negli equilibri di potere accademici: a me serviva solo che ci fosse un Hokage, e che quell'Hokage morisse. Ma Youshi Tokugawa è sulle sue tracce. E io gli ho offerto il mio supporto per quando ne avrà bisogno. Spiegai, senza sbilanciarmi troppo esattamente come avevano fatto loro. Si tratta di un servitore di un pezzo grosso di Taki, che si fa chiamare la Signora. Il possessore di Ago è Benimaru Nikaido, un esperto di raiton. Poco dopo rimasi solo con Korra, che non sembrava intenzionata a parlare delle debolezze di Kasumi e del fatto che avesse consumato così tanto chakra, ma non aveva remore nel rivelare ciò che sapeva di Toa e dare un'infarinatura delle loro capacità, certo necessaria per una collaborazione proficua.

    Non ero certo di potermi fidare appieno di entrambe, e non ero affatto sicuro della loro effettiva fedeltà a Kiri, ma la loro complicità era qualcosa che andava oltre l'essere semplici compagne di squadra...e tuttavia non ero riuscito ad andare oltre. Non parlai ulteriormente: dovevo conservare le forze...e guardarmi le spalle se mi avessero tradito.

    [Il Clone in Albergo]
    Il clone aveva chiaramente visto lo strano ragno oltre la porta ma non si sarebbe scomposto, mentre la nostra offensiva metteva in difficoltà il gruppo di Ame dimostrando che, dopotutto, il nostro gruppo sarebbe stato molto efficiente come guardie del corpo. Korra dimostrava le sue doti nel corpo a corpo mentre i nemici cadevano preda di una qualche illusione, anche se l'avversaria aveva capacità difensive talmente precise da sembrare quasi sospette mentre quel Kuii poteva tenere testa a Toa anche se con ferite che andavano accumulandosi, mentre l'uomo dalle molte braccia, fiaccato dai miei assalti, aveva iniziato una sorta di complesso rituale con quel filato...quasi contemporaneamente al repentino miglioramento delle capacità difensive dei nemici. Sospettavo che fosse lui il cuore dell'azione, sia per la posizione centrale che per il fatto che fosse l'unico non direttamente ingaggiato in corpo a corpo.

    Intanto l'Utakata mosse le mani generando un gran numero di bolle a partire dal sapone sul pavimento, e sapevo bene quanto potessero essere pericolose quelle sfere dall'apparenza così fragile, specie quando una partì diretta contro di me nonostante fossi ancora nascosto! Il Clone non ebbe altra scelta che subire in pieno il danno [Clone - Difesa] mentre Korra perse il suo clone per salvarsi e Toa si difese a modo suo, ma una bolla bombardò una stanza liberando alcuni costrutti metallici che sembravano al servizio del nostro alleato...perchè attaccare là? Non avevo tempo di concentrarmi troppo sulla faccenda, sollevando quanto più rapidamente possibile una massiccia difesa di legno a mò di sfera intorno a me [Difesa 1].

    Anche con tutta la mia concentrazione la velocità del mio legno non poteva star dietro all'incredibile rapidità della bolla di Kuii, non riuscendo a completare la barriera difensiva in tempo per fermare del tutto l'assalto, ma se non altro mitigò parte dei danni! Stringendo i denti per il dolore legato all'ustione cercai di mantenermi lucido per passare immediatamente al contrattacco. Se il Ragno Sojiro era il cuore dell'azione nemica, con quelle ragnatele di cui ignoravo l'esatto funzionamento, allora dovevo annientarlo come primo obiettivo! Balzai nella stanza senza nemmeno fiatare, poggiando i piedi sul pavimento sdrucciolevole, cosa che mi aspettavo, per poi sparire letteralmente dalla vista dei presenti mentre accorciavo in un soffio la distanza che mi separava dal Ragno per poi provare a tranciargli la testa in un solo colpo, improvviso e dalla velocità che ritenevo insormontabile [Tecnica 1, 2, Azione EXTRA]!

    SE fosse caduto avrei nuovamente fatto sparire le mie tracce con un movimento accelerato per raggiungere la donna che dava del filo da torcere a Korra [Azione 1 A], di fatto aggredendola dal lato opposto rispetto alla mia temporanea alleata tornando percepibile sempre a tre metri ma usando il momento per scivolare sul pavimento saponato, usandolo a mio vantaggio per provare un fendente molto basso e infido con cui avrei cercato di tranciarle le gambe poco sopra le caviglie [Azione 2 A], salvo poi emettere del legno dalle gambe, nonostante la mia posizione a dir poco precaria, e usarlo per puntellarmi al terra e sollevarmi in un fendente ascendente con un singolo movimento fluido, cercando di tranciarle il torace [Azione 3 A]. Ovviamente Korra avrebbe saputo come intervenire durante l'offensiva per massimizzare i danni durante quella mia manovra che rientrava nello stile tradizionale Senju di usare il legno come appoggio per cambiare direzione e colpire con traiettorie improvvise e improbabili...uno stile quasi abbandonato ormai, vista la predilezione del mio clan per i Ninjutsu più che la spada...cosa che mi aveva spinto a cercare altrove.

    SE non fosse caduto avrei immediatamente sollevato la spada sopra la testa, come a volerla calare dall'alto per tranciarlo in due ma dopo un primo breve movimento il colpo si sarebbe interrotto [Azione Gratuita], dato che doveva solo distogliere l'attenzione dai piedi, dal dorso dei quali sarebbe emerso uno spuntone di legno che avrebbe cercato di scardinare del tutto entrambe le ginocchia dell'avversario [Azione 1 B]. Approfittando della sua eventuale difesa, o del danno subito, un nuovo rami appuntito sarebbe cresciuto rapidamente dalla mia fronte, ramificandosi come una lancia da cinque punte, per conficcarsi nel suo collo e nel suo viso [Azione 2 B], salvo poi marcire istantaneamente mentre la spada saettava lateralmente per squarciargli il costato da sinistra a destra...come medico sapevo dove colpire per fare male [Azione 3 B].

    Come ultima azione avrei lanciato due Uchiha Shuriken, uno nascosto nell'ombra dell'altro, proprio verso Kuii, quali che fossero i risultati delle mie azioni precedenti, per creare un diversivo che fosse utile a Toa [Azione 4]., mentre ricongiungevo la mia guardia e il clone gettava un'occhio alla bestia dell'Utakata all'esterno. Sapevo che a breve l'essere andato oltre i limiti del mio corpo avrebbe intorpidito i miei arti, ma contavo di aver sfoltito le fila nemiche con quella sequenza di assalti rapidi e forse inattesi.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    ???/75
    Vitalità
    12.5/14.5
    Slot Azione

    1. Difesa con Mokuton (Ferita Medioleggera)

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    Slot Difesa

    1. EXTRA: Movimento su Sojiro, Danza della Luna+Attacco Improvviso

    2. Movimento accelerato verso donna / Mokuton contro gambe del Ragno

    3. Fendente gambe della donna / Mokuton contro testa del Ragno

    4. Fendente ascendente con Mokuton / Fendente contro Ragno

    5. Lancio Uchiha Shuriken con proiettili d'ombra su Kuii

    Slot Tecnica

    1. Mantengo Fioritura

    2. Attacco Improvviso

    3. Danza della Luna

    Note

    Tecnica Rapida 1/3
    Ferita Medioleggera diffusa
    Al prossimo round Semiparalisi per 2 round
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    Eremiti del Deserto

    Discorsi nel Deserto

    Grazie a Badassanu e a Mamma-Tsu gli attacchi più pericolosi vennero sventati senza che Fudoh, decisamente ai limiti dell'esaurimento, dovesse esporsi ulteriormente o spendere quantità eccessive di chakra. Nonostante la sua strenua difesa tuttavia il gigante di sabbia controllato da Aladdin era illeso e perfettamente in grado di continuare a combattere senza patire il dolore o la stanchezza, a differenza del corpo in carne e ossa del Primario di Kiri che cercò per un'ultima volta il dialogo, provando a far breccia nelle incoerenze delle pur poche frasi pronunciate dal suo celato interlocutore.

    Come intimato, Fudoh sembrò scegliere la resa rifiutando di combattere ulteriormente mentre apostrofava il leader dei Pakkun. Noi SIAMO pacifici! La nostra è solo la giusta reazione! Replicò Aladdin forse perdendo le staffe, mentre le incalzanti domande su come i Kijin potessero avere avuto accesso a informazioni tanto contrastanti con quelle della Valle del Guscio e di Saban'na ovviamente lo fecero innervosire sempre di più. Loro...loro sapevano perché volevano aiutarci! Da subito! Sin da quando sono arrivati qui e... un attimo di silenzio, come se in quel preciso istante non ricordasse. Ma quando sono arrivati qui? No! Si rispose con tono fermo. Loro sono nostri alleati! Nostri amici! Ci guardiamo le spalle a vicenda! Una difesa piuttosto debole, ma perlomeno sentita, nel tono.

    Io...io...Basta con le domande! Ruggì. Vuoi solo confondermi e farmi venire mal di testa! Proprio come avevano detto loro! E' per colpa tua e delle tue stregonerie che l'Amato Arumajiro non mi parla più! In quel momento i veli si spalancarono mentre Aladdin, un giovane dai capelli biondi che impugnava una sorta di daga rituale fece alcuni passi verso Fudoh, non più protetto da quei misteriosi oggetti su cui Badassanu si era premurato di lanciare un avvertimento. Per questo dici di volerci parlare! Sai tutto e mi stai provocando, ma non riuscirai a fregarmi!

    Ciò di cui Aladdin non sembrava affatto consapevole era l'intricato Fuuinjutsu che aveva sulla fronte, esteso fino alle guance, rosso e carico di chakra malevolo, che sembrava pulsare assieme a una luce sinistra nei suoi occhi, come se stesse costantemente alterando qualcosa nell'apparentemente giovane Pakkun. Ma se quello era la causa del problema, come avrebbe fatto ad aiutarlo? Parlare lo aveva provocato ma difficilmente le sole parole avrebbero infranto un simile lavaggio del cervello!

    intanto guidato dall'ira del ragazzo, il gigante di sabbia avrebbe cercato di colpire con entrambe le scimitarre con un colpo discendente verso un pressoché inerme Fudoh [Azione 1]. Immediatamente dopo a un gesto di Aladdin sarebbe corrisposto un vero e proprio maremoto di sabbia [Azione EXTRA] che cercava di travolgere sia il primario che le due evocazioni arrivando dalla loro sinistra, e in caso di contatto avrebbe poi applicato una stretta micidiale [Azione 2, 3, Tecnica 1, Tecnica 2]!
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    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E ciò che sfida la Ragione

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    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    Sebbene ferito nel complesso scontro, Jeral era riuscito a portarsi in salvo al di là dell'area più concitata della battaglia, lasciando Strage e Carestia a competere con Atrocità e i cloni di Enuo mentre lui andava più in profondità in quel mondo che era anche un essere vivente, fino a raggiungere il complesso labirinto che ne rappresentava il pensiero. Trovare quel santuario divino invaso dalle carni empie di Enuo non era certo piacevole o soddisfacente, ma il Flagello non era persona da perdere nell'ammirare il panorama e iniziò a incedere, pur ferito, verso il cuore pulsante di quella spiacevole faccenda, dopo essersi assicurato di non avere spiacevoli influenze esterne nel suo sistema circolatorio del chakra.

    Trovandosi al cospetto di Enuo affrontò senza scomporsi le parole di sfida ormai ridondanti dell'Aspetto, anzi, mettendo rapidamente in atto il suo piano con un movimento che aveva un ché di sovraumano per aggirare Enuo e apparire accanto al bozzolo di tentacoli che il kappa stava usando per dominare infine la Divinità Spezzata. Lo Stregone lo seguì con lo sguardo, quasi incuriosito da ciò che accadeva. Sembri sicuro di te. Prego...fai pure. Divertimi come il giullare che sei. Lo schernì mentre l'aria iniziava a bruciare davanti a Jeral che scatenava l'inferno con la mera frizione causata dai suoi pugni, tanto rapidi da sembrare una vera e propria ruota incendiaria contro quell'ammasso di carne che non sembrava opporre alcuna resistenza. Frammenti di tentacoli bruciati volarono in ogni direzione fino a rivelare ciò che si trovava al di sotto...qualcosa che forse il Flagello avrebbe dovuto aspettarsi: del corpo enorme e deforme della Divinità Spezzata non restavano che gli arti superiori e le due teste, oltre alle spalle e parte del torace, ma da metà del punto in cui avrebbe potuto trovarsi lo sterno in poi essa era stata completamente fusa con una colonna di tentacoli deformi, assimilata al Kappa dopo anni di contrasti ma in una lenta sconfitta contro cui i resti mortali di NuwaFuji potevano ben poco!

    Pensavi forse di liberare la Divinità Spezzata e lasciare che fosse lei a combattermi? Avrebbe chiesto Enuo, sarcastico. Anche il suo potere cadrebbe contro il Dominio ma no, come vedi non è necessario...Il Kappa la ha divorata ormai quasi del tutto ed è esausta...consuma tutte le sue energie per evitare di sparire ma è solo questione di tempo...e tiene il Dio Guerriero impegnato mentre io lo conquisto poco a poco. Non contento, pur consapevole che forse non sarebbe stato abbastanza, Jeral tese nuovamente la mano per generare una gabbia traslucida che isolò completamente la Divinità Spezzata, tranciando la base che la collegava al Kappa anche se quel legame era perso solo in parte. La sua gabbia non bloccava le percezioni di chakra ma sicuramente avrebbe creato un breve istante di disorientamento all'enorme Arma di Iwa, proprio come previsto, ma non la avrebbe ingannata a lungo.

    Interessante giochetto...ma speri di poter restare illeso? Enuo non era uno stupido e sicuramente il Kappa avrebbe cercato immediatamente una nuova Chiave prima di capire che la Divinità Spezzata era in realtà ancora disponibile (spezzare la Lanterna per l'Arma sarebbe stato oltremodo semplice), ma aveva le sue contromisure. E credi realmente che io non conosca i rischi di questo luogo? Innumerevoli tentacoli sarebbero sorti dal pavimento cercando di afferrare Enuo, ma questi alzò una mano, facendoli fermare all'improvviso. Intorno a loro le carni dello Stregone iniziarono a sfrigolare e sparire, divorate dall'attivazione del Dio Guerriero ma senza che questi apparisse turbato. Ritardi solo la faccenda...ho sparso talmente tanto di me per il Kappa che prima di divorarlo del tutto e accorgersi di me avrò già liberato la Divinità Spezzata.

    Schioccò le dita mentre i suoi due schiavi scattavano verso Jeral, uno disarmato e uno armato di Katana, aggirando la quasi esaurita Divinità Spezzata nella sua cupola solo per avventarsi sul Flagello [Sgherri A e B, Azione 1], evitando i tentacoli che avevano riempito l'area. Il primo doveva essere stato un ninja di Konoha a giudicare dal coprifronte rigato, e si sarebbe esibito in un rapidissimo e potente attacco di spada secondo la Scuola della Luna diffusa alla Foglia, provando a decapitare il Flagello [Sgherro A - Tecnica 1], mentre l'altro, un traditore di Kiri, appena a due metri ma dall'altra direzione (avevano aggirato su due fronti l'ostacolo) armava il suo lancia-spiedi per bersagliare gli arti inferiori del Flagello eventualmente durante la difesa, mirando a entrambe le cosce con tre proiettili intrisi di veleno ciascuna, in due lanci immediatamente successivi [Sgherro B - Azione 2 e 3]. Enuo li avrebbe seguiti dopo pochissimo caricando direttamente la Lanterna Eretica per poi provare a colpirla non appena a un metro e mezzo di distanza con uno dei tentacoli, lungo quasi tre metri, proprio durante l'eventuale difesa di Jeral [Enuo - Azione 1 ed eventuale Tecnica 2]. Al minimo contatto avrebbe rubato il controllo del Jutsu a Jeral, liberando immediatamente la Divinità Spezzata. Il kappa in pochi istanti avrebbe sicuramente ricomposto il legame, abbandonando Enuo come bersaglio.

    In ogni caso lo sgherro con Katana avrebbe proseguito con la sua offensiva cercando di piantare l'arma nel petto del suo avversario e proseguendo poi con un colpo discendente che mirava a spaccargli la testa in due [Sgherro A - Azione 2 e 3]. Enuo invece avrebbe alzato entrambe le braccia, liberando un potente Jutsu ad Area che sicuramente poteva creare problemi al Flagello, sollevando una brutale tempesta di sabbia che avrebbe fiaccato le sue poche energie residue senza però danneggiare nella minima misura lo Stregone [Enuo - Tecnica 3]. Abbiamo giocato a sufficienza, Nemico Difettoso. Ma non stai affrontando uno sprovveduto...ti faccio i miei complimenti per aver provato a fregarmi...ma non ci saranno altri errori.

    Il tasso di consunzione dei frammenti di Enuo che infiltravano il Kappa era calato radicalmente, solo il 60% restava. [Nota] Intanto al di sopra l'impressione, al netto della distanza, era che le Calamità stessero avendo la meglio, forse a causa della minor concentrazione dello Stregone su cosa accadeva là.



    Il Fauno e il Demonio
    La prigione di Jushiro nasceva dalla sua paura e dal dolore, era lui stesso a essersi rinchiuso, abbandonato nel buio, ma questo non fece altro che rendere il mio arrivo nella sua coscienza un qualcosa di messianico, amplificando la fiducia che aveva in me, posto che non la tradissi. Parlai con lui e gli dissi che era il momento di aiutare me, il momento di essere forte...trasmisi i concetti di punizione e di addio al modico prezzo di ricordi irrilevanti e facilmente recuperabili anche se senza emozioni e sorrisi quando lui disse che poteva muovere l'Aberrazione. Sei molto bravo, Jushiro. Assieme riusciremo a fare tutto. Temo che Kinemon non sia sopravvissuto ma ci ha aiutato e sicuramente puniremo chi gli ha fatto male. Per Jushiro ciò che io avevo fatto a Kinemon era solo uno "scherzo" in fondo, e non serviva che imparasse la differenza. Non ti serve questa prigione, ti basta seguire la mia voce e le mie istruzioni. Io ti porterò al sicuro molto più di queste sbarre. La sua mente era plasmabile tra le mie mani e finché non mi fossi tradito o lo avessi deluso non ci sarebbero stati problemi. Mancava solo l'ultima spinta: Jushiro...tu sai di chi potrai sempre fidarti? Il ricordo di cui feci a meno riguardava quanto avevo appreso a Tsuya, di cui avevo un chiaro rapporto, e soprattutto che conteneva informazioni circa Robai e l'intricata indagine che avevamo affrontato. La mia intenzione era focalizzarmi sul rapporto tra la Calamità e i suoi sottoposti, da me uccisi, che lo avevano seguito fedelmente fino alla morte, nonostante tutto...così che Jushiro cogliesse il sentimento di lealtà e lo attribuisse alla mia persona in maniera definitiva.

    Tornati nel mondo esterno sentivamo le carni bruciare per l'insopportabile calore legato alla stella infuocata che si stava avvicinando, a malapena intravista tra le spire lignee dell'Aberrazione cui, volenti o nolenti, eravamo legati. Come da indicazioni ci fu un violentissimo strattone, gettando entrambe le bolle ancora abitate da creature viventi nella stratosfera, per usare un'iperbole, ma fortunatamente la donna di Kiri poteva essere d'aiuto. Donna Utakata! Gridai. Cerca di farci atterrare vivi! La mia attenzione venne immediatamente catalizzata da Jushiro che, nuovamente privo di sensi, aveva il braccio maciullato dalla brusca separazione dalla creatura mostruosa, con danni tali da compromettere la sua sopravvivenza, o quantomeno il funzionamento del braccio...ma non potevo fare nulla mentre schizzavamo ad altissima velocità per aria! Dannazione! Mantenni la tecnica illusoria che almeno impediva a Jushiro di sentire un dolore atroce o avrebbe potuto persino andare in shock per il danno eccessivo...appena a terra sarebbe stato il momento di pensare al metterci in salvo.

    Il Demonio intanto mi fece i suoi complimenti, per quanto decisi di badare a lui solo con la coda dell'occhio mentre mi porgeva un biglietto da visita. Non mi servono i tuoi complimenti, Demonio. Se fossi realmente abile non sarei finito in questo pasticcio. Nemmeno la simpatia di un diavolo poteva salvarmi dall'autocommiserazione. Accettai il biglietto senza fiatare, guardandolo torvo e ovviamente facendo a meno di salutare. Non si poteva mai sapere quando sarebbe tornato utile...ma avevo questioni più impellenti al momento. Hisae si sacrificò per mantenere l'integrità della nostra bolla e fermò la sua corsa molto prima, tanto da permettere a me e al ragazzino di atterrare senza eccessivi scossoni a parecchi chilometri di distanza, al sicuro dai guai. La mia prima azione fu sincerarmi che i dintorni fossero sicuri, procurandomi una grossa o un nascondiglio qualunque, fosse anche un albero cavo, poi avrei preso i pochi utensili medici che mi restavano per stabilizzare il suo braccio, spendendo anche prezioso chakra per curare almeno parte delle sue ferite. Barcollante per le ferite e la scarsità di chakra, non appena Jushiro fosse stato fuori pericolo mi sarei accasciato accanto a lui, addormentato. La fortuna era l'ultima mia risorsa in quelle condizioni.

    Se al risveglio fossimo stati abbastanza in forze avrei generato una barella di legno da trascinare, cercando di allontanarmi ancora e comprendere dove eravamo. L'ospedale di Konoha era il più vicino...il luogo dove curare Jushiro più facilmente ma anche esposto a rischi...però forse avrei potuto camuffare la sua identità e tenere un basso profilo. I miei genitori non si sarebbero opposti...e in ogni caso sarei dovuto andare dall'Hokage a far rapporto. Quanto ad Ame...avrei fatto pervenire al Sensei i dettagli di quella vicenda pregandolo di non usarli per almeno due mesi, in attesa che si calmassero le acque...per poi chiedergli di intercedere per me per un incontro coi Quadri in territorio delle Picche, dato che il mio compenso non era stato ancora versato...e avevo fatto tutto ciò che mi era stato chiesto e anche molto di più. I Quadri avevano un debito...e ad Ame i debiti sono qualcosa di molto, molto ingombrante.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    11,5/75
    Vitalità
    10.5/14.5
    Slot Azione





    Slot Difesa

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    Slot Tecnica

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    Note

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    Bosco dei Sussurri

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    Febh sorrideva come un demonio pronto a cibarsi dell'anima della sua vittima, quando Saragi abbandonò gli indugi e si fece avanti, intimandogli di fermarsi. Ovviamente Febh non aveva minimamente realizzato la presenza del ragazzino e trovandoselo che sbucava fuori e parlava lo fece trasalire con un picco saltello spaventato e un urletto acuto che sarebbe stato meglio che tutti dimenticassero! KYAAAAHH!!! E TU DA DOVE SALTI FUORI??? Fu solo per il suo estremo addestramento nminja che non si lasciò cadere il sacco con il bottino, fracassando tutto. Quel tappetto dall'aria sinistra non era esattamente qualcosa che non ci si poteva aspettare a Oto...molti genin avevano un aspetto bizzarro, ma sicuramente non era normale trovarselo davanti dal nulla in un laboratorio segreto nel bosco!

    Saragi continuò dicendo di essere là per conto del villaggio, citando un qualche Fondatore che effettivamente poteva essere un buon epiteto per Orochimaru, ma Febh ne aveva uno migliore. Dici il Vecchio Serpente? Beh, io sono quello che lo ha deposto! Spiegò, puntandosi un pollice sul petto mentre cercava di riguadagnare un pò di contegno. Non ho idea di chi tu sia ma devi avere doti furtive notevoli per prendermi di sorpresa...o più probabilmente... Con un movimento rapidissimo Febh si avventò su Saragi puntando una mano nella sua direzione e abbassandola di scatto dopo aver cercato di afferrarlo a distanza con il chakra adesivo, così da costringerlo a inginocchiarsi [Azione 1 e 2]. A meno di difese elaborate il giovane shinobi non avrebbe mai potuto opporsi a un simile gesto, che sebbene brusco non avrebbe causato danni, anzi prevenendoli, visto che qualcosa sarebbe volato sopra la sua testa con un sibilo sinistro e un bagliore metallico.

    CosSsa è ssstato? Comunque...io quesssto con gli occhiali lo ho già visssto da qualche par...oh! Sembrava che Akteru avesse finalmente capito con chi avevano a che fare, ma intanto si era zittito nel vedere che un ratto scheletrico e bipede, grande come un cane di piccola taglia ma armato di falce aveva appena provato a decapitare Saragi...e se non fosse stato per l'intervento dello Yakushi la testa del ragazzino sarebbe rotolata più e più volte sul suolo ormai non più polveroso.

    Allora era quella cosa a nascondersi! E' uscita da una botola. Avrebbe fatto cenno al punto in cui la polvere era diversa (prima del suo disastroso intervento), ed era anche ciò di cui aveva colto la presenza anche se al prezzo di ignorare del tutto Saragi e Akteru, oltre al piccolo serpentello. Non ho mai capito il gusti del Vecchio Serpente ma...i topi pensavo li usasse come snack! Non come cavie! Protestò debolmente.

    Come hai detto che ti chiami? Hai anche un'aria vagamente familiare... Avrebbe poi detto, aiutando di malagrazia il piccoletto a rialzarsi con il chakra adesivo. O questa del serpente attorno al collo è una nuova moda? Scosse il capo. Beh...se sei qui per il villaggio e tutto...allora non credi che sia compito tuo far secco quel coso, qualunque cosa sia? Febh avrebbe fatto alcuni passi verso la botola, piantandoci il piede sopra mentre qualcosa dal fondo iniziava a spingere per uscire, senza riuscirci. Io tengo chiuso qua. Tu sbrigatela con il ratto. Sono un tuo superiore, sai? Quindi poche storie. La creatura sembrava agguerrita ma quell'assalto a tradimento doveva essere l'apice delle sue capacità: come avrebbe fatto Saragi a sottometterla? Non aveva organi visibili ma dietro la tunica si intravedevano delle parti di muscoli e pelo...e pareva respirare [Nota].
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    A Spasso nel Tengu

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    Interlude

    [Naruto e Osamu]
    Giunti nella sala sotterranea senza che Kotaro avesse fornito informazioni su altri evocatori di draghi (non ne conosceva, molto banalmente, o erano morti o dispersi in guerra), il gruppo era arrivato davanti a una sorta di resa dei conti con Osamu, il quale aveva appena rivelato di conoscere o quantomeno aver visionato i progetti originali delle Armi di Iwa, conoscendone di fatto i punti deboli che erano rimasti ignoti persino ai vincitori della Guerra, costretti a sigillarle invece che demolirle. L'informazione trasformò Raizen in una creatura animata da pura cupidigia, di fatto catalizzando completamente la sua attenzione...cosa che forse coincideva con ciò che desiderava il Veterano, ma questo stava ai posteri stabilirlo. Non solo sa colpire forte...i Giudici garantivano sicurezza e giustizia in senso letterale: sono macchine con meccanismi praticamente perfetti, tali da influenzare la realtà circostante imponendo le loro leggi...e sospetto che un ninja di esperienza come te sappia quanto possa essere pericoloso opporsi a una legge della natura. Se mai avrai davanti un giudice segui le sue istruzioni. Disse, elargendo forse un buon consiglio a titolo gratuito. Forse sarà svantaggioso combattere così, ma almeno avrai una possibilità di vittoria.

    Poco dopo poi, in totale spregio di quelle che erano stati i loro precedenti, Raizen chiese insistentemente i progetti delle Armi di Iwa, facendo scattare Liu Bei ad afferrare il braccio mentre le voci combinate di Orochimaru e del Guerriero del Vuoto inveivano contro l'Hokage. MA SEI IMPAZZITO AD APRIRGLI LA TUA MENTE? MA SEI IMPAZZITO A PRENDERE QUEL MATERIALE MALEDETTO? Sembravano categorici. Non ti permetterò di metterti a rischio! Lo ha detto: il supporto è a SUA discrezione, non hai garanzie! Mentre Liu Bei le rubava il controllo: Tutti coloro che hanno lavorato alle Armi di Iwa sono impazziti e si sono suicidati! Potresti diventare matto! Non puoi rischiare. Apachai intanto li guardava con sguardo vacuo, come se discorsi superiori come complessità alla lista della spesa fossero per lui da tagliare a priori.

    Immagino sia una questione di fiducia. Disse Osamu con un sorriso sinistro. Ma soprattutto...cosa ho da guadagnarci? Non è supporto darti qualcosa che per me è triviale e per te evidentemente della massima importanza. Sarebbe beneficienza. Se fosse necessario per fermare questo fenomeno forse ti darei ragione...ma non credo sia così. Sibillino, non aveva ancora rivelato la natura onirica di quanto stava accadendo. Quindi...posso farlo, ma è necessaria un pò di giustizia. Dovrai...giurare di consegnarmi una delle mie gemme se mai ne ottenessi in possesso. Mi sembra un patto equo, visto quanto ti sta a cuore. Lo Shinigami aggiungerà la clausola, se preferisci.

    Poco dopo il clone sparì, mostrando invece l'emergere di un paradossale eremita dei bijuu la cui stessa esistenza bruciava come una stella in procinto di estinguersi. Pericoloso anche per il Veterano, per sua stessa ammissione, ma non certo dichiarato come un avversario fatale. Se per caso non fosse avvenuta la precedente transazione, il corpo ardente dell'Hokage avrebbe cercato di minacciare e forzare il patto, complice il nuovo ed esuberante potere che aveva ottenuto, trovando davanti però uno sguardo di sfida da parte del Veterano. Tutta questa urgenza e tutta questa tracotanza nel chiedere ciò che vuoi subito, ebbro di potere...un potere non tuo e fatale, aggiungerei. Non hai autocontrollo, Raizen, o non commetteresti questi errori di valutazione. Allargò le braccia. La mia offerta resta la stessa, la tua accresciuta forza non sposta la bilancia del mio giudizio... Sorrise. O vuoi forse combattermi e sprecare così il poco tempo che ti rimane? Sei sempre tu in posizione di svantaggio. Non per il tuo potere, ma per il tuo sapere. Bluffava? Mentiva? O aveva realmente le redini della situazione sin dall'inizio: uno scontro avrebbe giovato realmente a Raizen in quelle circostanze?

    Comunque andasse, se ci fosse stato il tempo di parlare con Liu Bei avrebbe chiesto ciò che l'uomo poteva dargli: tempo. Io...il Vuoto di Tempo serve a generare momenti preziosi o perdite di tempo. Non posso manipolarlo liberamente, non è un potere assoluto. Ma penso di poter accumulare un pò di momenti di vuoto temporale per te...una stasi in cui puoi comunque agire. Ma anche consumando ora tutto il mio potere non ti potrei donare che un'ora. Un'ora e mezzo al massimo, con tutto questo chakra che straborda! L'Hokage, forse irretito dai racconti mirabolanti dell'avo Guan Yu aveva attribuito al Simbolo del Vuoto un potere assoluto che certo non possedeva. Comunque un'ora e mezzo sarebbe stata preziosa...al prezzo di non poter più contare sul Simbolo del Vuoto di Liu Bei per almeno 24 ore. Tu sei completamente pazzo! Avrebbe commentato Orochimaru poco dopo, mentre Apachai era ammirato. Sembri una stella! Posso chiamarti Hoshizen? Che luce fantastica...ma sicuro che non ti stai bruciando? Certo che sta bruciando, razza di mentecatto, ha troppo chakra in circolo! Scosse il capo nel corpo del suo ospite. Io potrei aiutarti con un intervento chirurgico o cose simili, forse qualche tonico, ma come faccio a operarti in queste condizioni? Mi fonderesti il bisturi! Rimuginò qualche minuto. Uhm...forse qualche veleno che limiti il flusso di chakra potrebbe aiutarti...ma a lungo andare ti ucciderebbe...però ridurrebbe il dolore! Offerta difficile, che richiedeva una scelta oculata [Nota].

    Credo che tu fraintenda alcune cose. Siamo dentro il sogno di qualcuno. Ma non stiamo venendo sognati. Chi è arrivato qui, pescato a caso da non so quante ere...è semplicemente stato trascinato all'interno e segue il suo libero arbitrio: un Sogno non può modificarlo. Spiegò Osamu. Ciò che viene sognato è...il palcoscenico e le comparse. Gli effetti delle nostre scelte e azioni vengono sognati, ma queste sono interamente farina del nostro sacco. E le linee del destino sono rilevanti perché collegate al palcoscenico, quelle che vediamo qui non riguardano il destino in assoluto, ma quello dentro il Sogno. Essendo stato catapultato qui, diciamo per errore, io e questo ragazzone di Azumaido ne abbiamo ben poche. Come se al sognatore non interessasse granché la nostra influenza su questo mondo. Se le linee non erano sparite significava che invece l'interesse era alto, anche se Naruto era già morto. Per quanto non mi piaccia ammetterlo...credo abbia senso. E questo significa che IO sono una comparsa. Non sono...reale. Avrebbe detto Orochimaru con una vena di incredula sorpresa nella voce nel corpo di Liu Bei. Considerando il mio carattere dovrei oppormi e trovarlo ridicolo o anzi cercare un modo per scappare da qui o prendere il controllo...e invece accetto la cosa. Osamu sorrise: Orochimaru era una comparsa del sogno, piegata allo scenario del Sognatore che voleva che chi era stato portato là, seppur reale, fosse aiutato in ogni modo. La cosa che devi tenere a mente, più di ogni altra, è che questo sogno è reale. I pericoli sono reali, e il potere che ottieni è reale. Non so quanto o cosa potrebbe sopravvivere alla fine del sogno di ciò che ottieni qui. Ma al contempo tutto ciò che è nel Sogno è anche per sua natura effimero e impreciso...per questo ci sono persone che non erano state previste. Per questo la mappa di cui parlavi era sbagliata. Per questo ci sono dettagli fuori posto e a volte contraddittori, per questo non puoi capire il meccanismo, dato che non esiste alcun meccanismo: il sogno è il luogo dove la contraddizione è ammessa.

    Ma serve molta disciplina e allenamento per usare questa regola a proprio vantaggio, è ciò che fanno gli sciamani e i mentalisti più abili. Inoltre la mente che ha generato tutto questo e che sogna ha riserve praticamente senza fine, quindi anche opporsi alle regole del suo Sogno sarebbe uno spreco di tempo con risultati di durata limitata...lo sconsiglio. Non aveva risposte su quale fosse il ruolo dell'Oni perché non lo sapeva, ma sembrava concorde nel dire che danneggiare l'Oni avrebbe solo rallentato le cose e non avrebbe risolto nulla. Hagoromo? Che te ne fai di quel codardo? Avrebbe chiesto il Veterano, ovviamente incuriosito. Lo tengo al guinzaglio ma non posso certo farlo apparire e sparire a mio piacimento, inoltre tecnicamente lui serve l'altro Me. E non mi pare il caso di girare per il palazzo per cercarlo con tutto quel chakra ardente addosso. Era ovvio che Osamu avesse a sua volta le conoscenze necessarie per aiutare o stabilizzare Raizen, ma non si era offerto di applicarle e si guardò bene dal farlo. Inoltre era in corso uno scontro, ma questo non lo potevano sapere.

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Il breve dialogo tra Maya di Iwa e Fudoh non sembrava gravato dal dubbio o dalla sfiducia da parte della donna, anche se certamente era incuriosita dalla menzione di Sakura e da alcuni dettagli nel racconto del Primario. Solo una fiamma. Normalissimo fuoco, sotto ogni punto di vista. Avrebbe fatto spallucce, mentre lui imbastiva una rete di mezze verità sulla donna che aveva incontrato ore prima. In effetti mi hanno raccontato che il nonno aveva i capelli rossi. Mormorò, non del tutto convinta, come se si fosse persa un pezzo del discorso. Non sapevo che mia madre fosse una persona così affabile da chiacchierare con gli estranei...mio padre certamente era di poche parole. Lasciò correre, infine, anche perché nel mentre era giunto Shuichiro e il gruppo si era incamminato verso la Corte dei Gabbiani.

    [...]

    Maya di Taki ricordava vagamente Sakura in alcuni manierismi e nelle espressioni, forse a causa dei millenni di ricordi che si riversavano nella sua coscienza, e manteneva l'espressione fresca e intelligente che era stata della sua precedente incarnazione mentre Fudoh si identificava come primario di Kiri. Capisco...e come ci è finito un Orihara a Kiri? Si accigliò. Sei forse il figlio di mia sorella? Da che epoca arrivi? Un fraintendimento, forse, ma anche la certezza che per lei Fudoh era in qualche modo collegato alla sua famiglia. Alla lettura della mano e alle successive e dirette accuse il Kiriano cercò di rispondere con una notevole quantità di informazioni, così da cercare di distogliere e deviare l'attenzione della sua interlocutrice, ma in realtà catturò il suo interesse già con la prima rivelazione. La Bakekujira è stata sconfitta? La donna sbiancò, francamente colta di sorpresa da quell'informazione e per un secondo affranta come era stato per Sakura. Questo portava a due informazioni fondamentali, posto che non mentisse, ossia che veniva da un tempo antecedente alla caduta della Bakekujira...e che non aveva nessun ricordo di ciò che Fudoh aveva detto a Sakura.

    Capisco... Cordoglio nel suo viso, ma non approfondì la questione, ascoltando invece il resoconto del Primario. Certo che so del Gashadokuro, inviai io il ninja di Taki per cercare di risvegliarlo. Non menzionò i Kijin, ma essi erano in realtà suoi alleati. Una fine indegna per un Dio Guerriero...ma dimmi pure cosa è accaduto in seguito. Alla menzione delle capacità Sciamaniche lei non sembrava aver affatto perso il filo del discorso e anzi sorrise appena, come se le fosse baluginata un'idea malsana in testa, tuttavia lasciò che lui continuasse nel suo racconto. E' esatto. Perfezionamento di creature naturali di per sé incomplete e imprecise, prive di uno scopo che andasse oltre la mera sopravvivenza. La stessa differenza che intercorre tra la scimmia e l'uomo. Disse con un vago accenno di orgoglio nella voce, simile a quando Sakura esaltava la natura degli Dei Guerrieri durante i loro discorsi.

    Sorrise alla fine, mentre Fudoh spiegava la sua scelta di termini. Eppure ti avevo detto che non mi sarei bevuta la panzana sull'ammirare gli Dei Guerrieri...o considerarli viventi o altro. Sospirò. Ma dopotutto ognuno ha diritto ai suoi segreti, Fudoh Orihara. Accolse comunque le notizie sulle apparizioni attribuibili al Kappa, anche se nel suo tempo non si erano ancora verificate, e tuttavia sorrise divertita alla menzione di Oni come unico la cui voce è percepibile a tutti, ma senza sbilanciarsi oltre: in qualche modo non intendeva fidarsi del Primario dopo aver sentito la sua debole giustificazione. Anche il mio nome è Maya. Anche se gli amici mi chiamano diversamente...e tu non sei mio amico, Fudoh Orihara, al netto del tuo misterioso piano. Scosse il capo con le labbra piegate in una cortese freddezza. Lo hai detto tu stesso...solo Oni può essere sentito da tutti. Ma tu hai sentito il Gashadokuro...e questo è sospetto. Aveva colto la contraddizione nel racconto del Primario, che pur fingendo di non sapere il motivo di quella comunicazione, non avrebbe certo recuperato terreno continuando con la reticenza. Puoi chiamarmi Signora, però, può andare bene. E per tua informazione...non conosco nessun Cavaliere Dorato. Non lo aveva ancora reclutato al tempo. Ma credo di sapere quali armi e quali raccomandazioni dargli, adesso, quando lo conoscerò. Oppure avrebbe fatto accadere esattamente tutto come era avvenuto, prendendo altre precauzioni di qualche tipo.

    Quando invece menzionò la parente stretta del Mizukage si incuriosì. E sentiamo...questo attuale Mizukage chi sarebbe? Non ho mai avuto contatti diretti con Itai Nara quindi suppongo che sia il suo successore, no? E alla successiva domanda, sulla separazione delle due Maya, si limitò a congiungere le mani. Temo che questa informazione vada oltre la fiducia che c'è tra noi, Fudoh Orihara. Sorrise, ma solo con le labbra mentre il viso restava distaccato. Ti avrei proposto un Dono, facendo di te un mio Cavaliere in questa vicenda, ma sospetto che non sarebbe una scelta saggia, visti i troppi misteri che ti avvolgono. Quanto a cosa ci ha portato qui... Distolse lo sguardo, fissando fuori dalla carrozza attraverso i piccoli spiragli della struttura. Sospetto che gli Dei Guerrieri siano implicati. Le influenze dei due che hai incontrato e che porti con te ti hanno sicuramente trascinato qui. E lo stesso vale per il tuo amico dal quale devo guardarmi. Gli altri...non saprei.

    [Youshi e Kotaro]
    Calata la nebbia, Youshi e la sua squadra avevano l'iniziativa e un piano studiato nei dettagli, scegliendo di bersagliare per prima Mei Terumi che, seppur anziana, aveva la maggior potenza di fuoco tra gli avversari. Con Tenma che teneva a bada le guardie coi suoi Simulacri e Byakuei che manipolava la nebbia per creare temibili allucinazioni, il Tokugawa chiuse rapidamente le distanze per avventarsi sull'anziana e minacciare le sue gambe. Una barriera di magma incandescente si oppose alla sua spada ma lui se la aspettava grazie alle informazioni raccolte e la Manipolazione della Natura riuscì a vincere l'ostacolo senza problemi obbligando la donna a mettersi sulla difensiva sollevando all'ultimo (vista la furtività estrema degli attacchi contro di lei) una vampata di lava sopra la testa contro la finta successiva, di fatto lasciando campo libero al suo avversario per usare la Bomba Abbagliante che limitò ulteriormente la sua capacità di vedere.

    Con la luce sul soffitto che dava campo libero a Kotaro e l'illusione a fermare la donna, Youshi testò le sue difese agli arti inferiori scoprendo che le armi scagliate non erano sufficienti a penetrare le sue difese, segno che indossava pesanti protezioni sotto le vesti da Kage...ma Kotaro questo lo sapeva e con un movimento preciso andò a colpire con discreta potenza la spalla della sua Mizukage, non in maniera grave ma quantomeno sufficiente a spezzare la malìa che la controllava! Argh! Sbottò lei, mentre Orochimaru nella nebbia e nel buio sembrava sul punto di reagire ma si trovò invischiata nella pericolosa Bomba Specchio di Youshi che aveva ricoperto gran parte del pavimento. Cosa succede? Gridava Hagemono intanto mentre con il Rilascio si liberava dall'illusione che lo aveva avvolto e Orochimaru invece taceva in attesa dell'occasione giusta per reagire.

    Nella confusione Byakuei si era spostato dalla posizione iniziale e sia Kotaro che Youshi lo percepirono chiaramente muoversi, anche se a una velocità troppo elevata per essere seguito. All'improvviso due braccia guizzarono nella nebbia per cercare di avventarsi su Youshi in quella che poteva essere una presa fatale, ma poco prima che gli si avvinghiassero intorno al collo una violenta scarica di lava le fece ritrarre, scaraventando colui che le aveva generate contro una parete con ustioni su tutto il corpo. MALEDIZIONE! Sbottò una voce nella nebbia. Finalmente libera! Certo che ce ne avete messo di tempo voi giovinastri! Ecco perché non mi sono mai sposata: tutti inaffidabili gli uomini! La voce della Terumi era squillante e concentrata. So tutto, ero prigioniera là dentro, mica sono una vecchia demente! Puah! Avrebbe detto mentre col dorso della mano puliva il magma che era rimasto appena al lato della bocca. Mizukage-sama, sono felicissimo che siate tornata tra noI! <3 Dovevo immaginarlo che eri coinvolto! Replicò lei con tono stizzito.

    La nebbia andava diradandosi rapidamente dopo l'emissione incandescente della Mizukage, mentre Orochimaru contro il muro spalancava la bocca in maniera quasi deforme prima di emettere sé stesso in quel corpo femminile, ma con la pelle intonsa. Per tutti i kami, non avevo mai sperimentato un controllo mentale del genere! Persino peggio di Itachi... Il danno era stato sufficiente per liberarla, mentre Hagemono era a terra con una targhetta simile a una cartabomba sulla bocca a bloccargli la possibilità di parlare, con una vistosa ferita sulla spalla che aveva imbrattato il suo abito di sangue e Byakuei era accanto a lui con una Wakizashi in mano. Doveva aver usato uno dei Passi della Nebbia per avvicinarsi e colpirlo a tradimento, in qualche modo aggirando la limitazione che obbligava ad apparire distante da fonti di chakra. A lui ho pensato io! Avrebbe detto quasi annoiato, mentre Kotaro si accigliava. Ma bene...che bravo, Byaku-kun. Anche assassino silenzioso adesso. Sibilò con tono velenoso, non fidandosi affatto del Collezionista di Teschi. Tenma poco distante liberò le guardie che dietro un cenno della Terumi si fecero indietro. Hagemono è un traditore dell'Accademia. Dovremo sbatterlo in cella. Ma prima di tutto IO voglio interrogare la sua mente fino a fargli implorare pietà! Aggiunse Orochimaru, riavviandosi i capelli per ridarsi un contegno dopo il danno mostruoso subito per via della Mizukage.

    Ci sarebbe stato sicuramente il tempo per fare domande e cercare la quadra, prima di raggiungere il rendez-vous e fare il punto della situazione. Mei e Orochimaru non avrebbero sicuramente seguito il gruppo, dovendo organizzare, ma avrebbero chiesto cosa era successo a Raizen e Maya, e soprattutto con Osamu. La cattura di Osamu è la nostra priorità. O anche la sua uccisione. Puntualizzarono...stava a Youshi capire il da farsi e organizzare i movimenti successivi. Kotaro e Tenma erano dalla sua parte...e verosimilmente anche Byakuei, ma cosa fare con Hagemono e tutti i presenti? Non aveva modi diretti per comunicare con il resto della squadra, anche se Toppu poteva in qualche modo trasmettere ciò che sapeva Dageki, col gruppo di Fudoh.

    [Riuniti?]
    Con l'intercessione di Hana e Rei Yujin che incontrarono Apachai, il gruppo uscito dai sotterranei del palazzo poté facilmente raggiungere l'area fuori da Kiri che accoglieva la Corte dei Gabbiani, anche se l'immagine dell'Hokage avvolto di chakra ardente era qualcosa che avrebbe catturato l'attenzione di più guardie e persone che, incuriosite, si sarebbero avvicinate o avrebbero provato a inseguire il gruppo, per quanto il Veterano da inseguitore esperto avrebbe fatto perdere facilmente le tracce del gruppo o creato dei diversivi, permettendo loro di levarsi di torno. Se solo il mio corpo fosse libero, avremmo molti meno problemi! Si lamentava Orochimaru, guardandolo con ostilità mentre Osamu sorrideva con aria misteriosa e distante.

    Fuori dalla Corte l'apparizione di Raizen con Osamu venne accolta con marcata inquietudine da Rei Yujin, che si mise in guardia, mentre Hana lo guardava senza scomporsi e Apachai...beh, batteva le mani contento per le luci, ma è meglio non approfondire la cosa. Nemmeno il nostro capoclan arde con tanta intensità... Sussurrò il Cavaliere della Signora con Hana che invece si avvicinava incuriosita. Quindi vi siete alleati? Intrigante. Disse. E questi sono...parecchi Bijuu ma non assorbiti nel modo normale. Una donna sapiente. Commentò Osamu, quasi flirtando, interrotto da Liu Bei. Che posto è questo? Dove sono i gabbiani? Hana passò la mano tra i corti capelli dando loro le spalle. Fidati...non rimpiangerai il non vederli né sentirli fra qualche secondo. Suonando la campana tutti vennero accolti nella Corte, quasi travolti dal vociare caotico di quelle creature che divenne ancora più isterico con il chakra roboante dell'Hokage che ardeva come una stella. QUALE INTRUSIONE IN QUESTO LUOGO SACRO? Sarebbe sbottato il Re dei Gabbiani, svolazzando nuovamente sulla testa di Fudoh.

    Contemporaneamente Maya squadrava con intensità l'Hokage, forse comprendendo la sua sofferenza o immaginandosi con lui in quello stato nel compiere determinate azioni...in ogni caso il suo sorriso e il suo sguardo avevano un qualcosa di languido. Ma bene. Molto, molto bene. Pirotecnico e sicuramente d'effetto. Ma sai che stai morendo, carino? Q invece aveva portato una mano alla Katana pronto a sguainarla, mentre Dageki cercava di mantenersi abbastanza vigile da partecipare, anche se la loro attenzione sembrava puntare su Osamu più che su Raizen...e lo stesso valeva per lo Tsuchikage intorno al quale l'aria stessa aveva iniziato a tremare violentemente come se stesse per scatenarsi un brutale terremoto. Cauti. Ammonì. Non mi preoccupa l'Hokage anche se sembra un porco dentro un fuoco d'artificio...mi preoccupa quello che gli sta accanto come se niente fosse. Anche il soldatino del passato è teso e preoccupato, l'altro sembra essere in giro per pisciare da qualche parte. Era evidente come stesse cercando ed elaboranto strategie di fuga. Elegante e accomodante come sempre, vedo. Sorrise Maya, sarcastica, mentre la sorella dentro la carrozza si era a malapena sporta, senza dire nulla anche se c'era stato uno sguardo intenso verso Osamu, forse notato da Fudoh. Cercate di non essere tesi. Siamo tutti qui per risolvere la faccenda, poi possiamo tornare a pugnalarci a vicenda, no? Hana cercò di smorzare i toni ma il suo tono sarcastico non aiutava di certo.

    Rei Yujin e Obi si limitarono a stringersi al carro con la loro Signora mentre il Re dei Gabbiani ancora starnazzava seguito in coro dai suoi striduli sicofanti. Se non altro Raizen ebbe l'eleganza di presentarsi al sovrano, che rimase in silenzio alcuni istanti, evidentemente colpito dall'educazione. Il nome nome è Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, Re dei Gabbiani. Benvenuto, allora. Sei anche tu parte dell'Armata di Fudoh Orihara? E via con il pennuto dal becco largo, con tutte le implicazioni del caso. E lo Tsuchikage forse in una situazione diversa avrebbe commentato nuovamente con sarcasmo, ma non era proprio dell'umore. Cosa ti è accaduto, e chi è lui? Prese comunque la parola, mentre Raizen spiegava quanto scoperto, forse comunicando anche dell'identità di Osamu.

    Maya si avvicinò, osservando con attenzione la situazione e certamente già consapevole di quale fosse il sigillo di contenimento dei Bijuu, ora messo terribilmente alla prova da quel flusso di chakra. Risolvere il problema? No. Non senza il mio Simbolo del Miracolo, ma usarlo mi renderebbe del tutto inerme quindi non ho intenzione di farlo. Inoltre...non potresti mai pagarmi abbastanza. Guardò Raizen che faceva gesti a mezz'aria, rilasciando con ogni movimento dei minuscoli ma fastidiosi spostamenti d'aria, finendo per inarcare un sopracciglio e incrociare le braccia. Tu di fuuinjutsu non sai assolutamente niente, vero? Chiese, laconica. Non è che uno fa un disegno immaginando qualcosa e questa accade. O almeno, solo io posso ma ho comunque i miei limiti. Ci sono regole da seguire e schemi, non posso mica inventarlo dal niente così...inoltre tutto il chakra che spargi con ogni respiro finirebbe per rendere instabile qualunque cosa io tracci.

    Sospirò a lungo. Ma dopotutto non posso lasciare che bruci. Quanti Bijuu hai detto di avere dentro? Nove o Dieci? Peraltro con qualcosa di impossibile come due Bijuu identici. Certamente un Simbolo pari come il quattro è inadeguato, sei sbilanciato quindi serve un simbolo sbilanciato, in modo che si contrastino a vicenda. Aggiungerò cinque draghi al tuo sigillo...e proverò a mettere altri sistemi di salvaguardia. Tra le mani erano comparsi diversi simboli che però con Raizen vicino sfarfallavano e tremavano come se fossero bolle di sapone, dando forza al problema legato all'interferenza del chakra di tutti quei Bijuu. Posso farti guadagnare tempo, almeno altre sei ore, ma non risolvere il problema. Se però puoi effettivamente condividere il tuo chakra in modo stabile coi tuoi draghi...posso fare in modo che ognuno abbia un demone senza intaccare il tuo potenziale. In quel modo forse non morirai, ma comunque allo scadere del tempo potresti perdere i sensi, liberando i demoni. Orochimaru per bocca di Liu Bei invece non aveva altre opzioni oltre a quelle già prospettate. Il Simbolo maledetto, che comunque non potrei modificare qui su due piedi...aggiungerebbe chakra di natura diversa a quello che hai addosso. Come buttare alcool su una fiamma. Lo sconsiglio. Osamu in tutto questo sorrideva sornione, come se la cosa lo divertisse e non gli interessasse altro che vedere la fine che avrebbe fatto Raizen con quel potere. Il chakra naturale non lo spingi. Lo accetti. Il chakra degli esseri viventi è qualcosa che noi dominiamo unendo volontà e fisico. Il chakra naturale esiste e basta, come un fiume che scorre...non lo controlli e non lo guidi ma ti arrendi a esso e quel poco che ne trattieni lo usi. Non aggiungere chakra alla tua situazione se ci tieni ad avere quelle ore. Se però insisti...posso comunque provare ma non so che risultati avresti...potrebbero esserci anche danni permanenti.

    Quando infine venne interpellato, Osamu sorrise, tracciando un segno a mezz'aria mentre sei oggetti comparivano ai suoi piedi, a disposizione di tutti. Ecco, avevo queste cosette con me e da cui posso separarmi per un pò. Concesse, guardando poi Raizen. Quello che farai riguarda te, io non ho interesse a raggiungere chiunque stia sognando tutto questo. Verrò con te solo se vorrai menare le mani con quell'Oni. A loro decidere come dividere quel materiale.
    [Lama della Misericordia]
    [Bastone del Padrone]
    [Occhi della Notte]
    [Fulmine Crociato]
    [Frusta del Sentimento]
    [Corda della Rovina]

    Maya era troppo occupata a lavorare su Raizen, ma alla menzione del Sogno si era dimostrata particolarmente rilassata, come se quello fosse il tassello che le era necessario per poter fuggire da là...ovviamente da sola (e questo avrebbe detto se incalzata al riguardo), mentre lo Tsuchikage avrebbe imprecato tra i denti. Il Re dei Gabbiani non ebbe grandi rimostranze a quelle informazioni, convinto comunque di essere un sovrano reale e senza ostacoli. Rei e Obi si consultarono con la Signora per chiedere lumi, ma cosa lei disse loro non si udì...di certo si inginocchiarono alle sue parole...ma lei si rivolse all'Hokage, sporgendosi dalla carrozza. Io posso aiutarti. Posso concederti il potere di guarire, senza che il tuo chakra venga disturbato. Tuttavia...dovrai giurarmi alleanza, se non fedeltà. Pensi di potertelo permettere? A giudicare dal suo tono quella non era una condizione che lei stava ponendo per guadagno, ma al contrario un passaggio necessario per elargire il potere. Il mio nome non ti interessa. Avrebbe detto se interpellata. Puoi chiamarmi Signora, e non saprai altro. A te scegliere se fidarti o meno.

    Se Youshi fosse giunto probabilmente alcuni equilibri sarebbero stati differenti, ma questo dipendeva da chi avrebbe portato con sé, e da quali informazioni aveva ottenuto. Maya avrebbe trovato bizzarra la proposta di Fudoh, ovviamente, dicendo che era fattibile, ma ponendo la domanda fatidica: Come fai a sapere che si tratta del Tengu? E soprattutto...perché mai dovrebbe ascoltare proprio te? Non ha più senso che sia qualcuno più potente a parlare? Nel mentre Osamu si era avvicinato alla carrozza della Maya di Iwa, ma avrebbe parlato sottovoce a breve distanza, lontano dal gruppetto, quindi come sapere cosa si erano detti? E quale era il piano definitivo?

  7. .

    Bosco dei Sussurri

    4

    Febh Yakushi, l'ignoto razziatore di tombe che non aveva la più vaga idea della presenza di Saragi nella stanza, iniziò a guardarsi intorno avvicinandosi proprio alle vasche sopra le quali si era nascosto il ragazzino, portando una mano al mento mentre le scrutava con attenzione. Vuote da secoli...peccato, il liquido di coltura del vecchio serpente è ottimo come base per i tonici e ancora non ho capito bene la composizione. Sbuffò, passando agli alambicchi impolverati davanti ai quali inizio ad arricciare il naso, disgustato. Una cosa che non tollero dei vecchi posti abbandonati è come li lasciano senza la minima cura! Era una frase leggermente paradossale, ma Febh aveva avuto traumi non indifferenti quando, appena genin, aveva dovuto restaurare e ripulire l'intero enorme Palazzo Yakushi...e tutt'ora vi faceva le pulizie! Ora si potrebbe dire che un jonin di alto grado sappia prestare sempre attenzione a ciò che lo circonda e dovrebbe notare anche senza speciali addestramenti i segni della polvere, considerandoli qualcosa da tenere a mente per le proprie strategie...ma Febh era là perlopiù per caso, in licenza e alla ricerca di tesori, inoltre era convinto di poter tenere testa a chiunque in ogni situazione quindi se ne fregò altamente.

    Anzi, dopo aver incrociato le dita in una manciata di sigilli generò una carica elettrostatica tale da fargli rizzare i capelli e avvolgere il corpo di sottili e crepitanti fulmini bluastri, facendo informicolare anche la pelle di Saragi sotto copertura...solo per attirare a sé tutta la polvere nella zona che si sollevò con un movimento brusco e massiccio fino a condensarsi in una pallina bruciacchiata nel palmo della sua mano [Tecnica 1 e 2]...forse Saragi sarebbe stato coinvolto o avrebbe spezzato il suo Occultamento, o magari sarebbe riuscito a resistere...difficile dirlo. Ecco qui! Intanto annunciò lo Yakushi, soddisfatto. Non toglie lo sporco ostinato o le parti oleose, ma almeno non c'è più tutta quella polvere. Gettò a terra la pallina iniziando quindi ad armeggiare con gli alambicchi vuoti, producendo un sacco ben piegato dalla sua tasca porta-armi e aprendolo come fosse il più tradizionale dei ladri. Non vedo perché lasciare qui a marcire del buon materiale...specie se gratis! Disse senza vergogna alcuna.

    Nei cassetti il materiale era ormai marcio o consumato e sicuramente non c'era niente di interessante. Di solito questi posti hanno anche la prigione per le cavie e qualche sotterraneo...vediamo se trovo una leva o devo sfondare qualche parete...uhm... Con il sacco in spalla prese a gironzolare fino a raggiungere la pergamena aperta, osservandola a lungo. Tsuchi...noko. Quella specie di serpente grasso delle leggende, no? Vediamo... Si era distratto a leggere, passando lunghi minuti chino sul rotolo aperto, cercando di decifrarne i misteri, sostanzialmente senza nessuna guardia: persino Saragi sarebbe riuscito a coglierlo di sorpresa se avesse voluto...era il momento di intervenire o attendere ancora?

    SE Saragi non si fosse intromesso lo Yakushi avrebbe preso il rotolo iniziando a chiuderlo. Ma pensa te...una Pergamena di Indra. E meno male che erano rare. Non ho ben capito se serve a frammentare l'anima in creature affini alla terra mantenendole tutte in un cor...ah, magari è il prototipo della Progenie! Disse schioccando le dita. Però...ci sono altri dettagli che mi ricordano vagamente Shinken. Chissà cosa ricercava di preciso il Vecchio Serpente qui? E mi pare assurdo lasciare la pergamena in bella mostra davanti a tutti con la porta aperta. A meno che... L'idea che qualche altro fosse entrato nel laboratorio o che lo stesse usando gli attraverso il cervello, facendolo accigliare. Mise via la Pergamena nel saccone iniziando a guardare con maggiore attenzione la stanza in cerca di passaggi segreti o altri segni...se con le sue superiori percezioni aveva notato Saragi, ora che si era concentrato sulla ricerca, non lo avrebbe dato a vedere. Cosa avrebbe fatto il ragazzo?

    Se non avesse fatto nulla dopo pochi secondi lo Yakushi, con un tono che non avrebbe sfigurato in bocca a un serial killer in qualche sceneggiato televisivo, avrebbe detto, cantilenando. Ti sento che respiri, sai? Ti seeeeento... Un kunai era apparso nella sua mano e lo stava mostrando chiaramente a chiunque fosse nella stanza. Hai un secondo per farti vedere o te lo lancio!
  8. .

    Eremiti del Deserto

    Pakkun nel Deserto

    Oh, Santi Carapaci! Questo squinternato è ancora vivo? Non ero favorevole a mandarlo come emissario a Saban'na, figuriamoci averci a che fare di nuovo! Avrebbe commentato l'anziana tartaruga nel trovarsi di fronte Badassanu, alzando gli occhi al cielo mentre seguiva Fudoh. Ragazzo mio, in che razza di guaio ti sei cacciato per frequentare simili loschi figuri? In tutta risposta Badassanu le disse qualcosa che aveva un vaghissimo tono lascivo, facendo arrossire la pur a sangue freddo Shitsuki. Co-come ti permetti? Screanzato! Sono una madre di famiglia! Non pareva che avesse una buona opinione di lui, anche se non era affatto scontato il contrario, ma quantomeno Mamma-Tsu era capace di pensare, per quanto non sapesse nulla di Arumajiro o di Saban'na se non una vaga descrizione.

    Una volta all'interno della bizzarra struttura di pietra comunque lei fu capace di tradurre la strana lingua di Badassanu. Non toccare i veli. Ma non so come mai, figliolo. Piuttosto, nel deserto fa freschetto di notte, hai la maglia della salute? E controlla di non avere lividi o graffi che le cicatrici non sono affascinanti per niente! Si premurò l'evocazione, mentre pochi passi avrebbero dato inizio al confronto tra Aladdin e Fudoh. Certo, e dovrei crederti sulla parola? Che fine ha fatto il Nobile Rukai? Lo hai ucciso, vero? O non ti avrebbe mai fatto entrare qui! La voce del Pakkun ancora nascosto tra i veli tradiva sdegno e ira a stento repressa, qualcosa di poco affine alla natura giocosa e libera della sua razza, ma evidentemente le minacce ad Arumajiro erano bastate a destare un ancestrale istinto di sopravvivenza che guidava verso il conflitto.

    Davanti al Gigante di Sabbia Fudoh ancora cercò di parlare, adducendo all'insensatezza di tutta quella situazione e arrivando a definire Arumajiro con il termine che un tempo veniva usato per i Colossi. Quindi avevano ragione! Voi dell'Accademia avete gli scritti dei mostri che distrussero la stirpe dell'Amato Arumajiro! Come potresti sapere altrimenti di cosa parlo? Menti sapendo di mentire! Lo accusò Aladdin, coperto alla vista. L'Accademia ha fatto cose terribili ai Kijin e nonostante questo sono venuti qui per cercare di aiutarci! E Kusa progetta crudeltà senza fine! Erano accuse un pò generiche...possibile che i Kijin avessero approfittato della buona fede dei Pakkun? L'Amato Arumajiro parla tramite me. E sa tutto dell'esodo imposto ai Kijin, delle battaglie che avete combattuto per impedir loro di fondare una semplice colonia! E sa anche che mai e poi mai vi permetterò di comunicare con lui: le sue orecchie non ascoltano chi non è puro!

    Sembrava che le negoziazioni fossero finite, e mentre la Creatura di Sabbia faceva un passo in avanti il Primario rispose scaraventando Mamma-Tsu come un proiettile rotante che tuttavia non riuscì a penetrare il clone, incastrandosi nella sabbia da cui era composto senza reali danni [Difesa 1] prima di venire richiamata indietro. Fudoh intanto si inchinava cercando di usare le Mani Curative come medium per comunicare con il Colosso, solo per trovarsi immediatamente aggredito dal gigante che cercò di tranciarlo in due con una scimitarra di sabbia [AdO]! Al netto dell'interruzione, comunque, in qualche modo Fudoh avrebbe realizzato che il metodo non stava dando i suoi frutti, dato che tutto intorno aveva solo fredda roccia priva di vita anche se carica di chakra: forse realmente solo Aladdin poteva fungere da tramite con il Colosso!

    Senza fermarsi, l'enorme guerriero di sabbia avrebbe poi assalito nuovamente il Primario, cercando di decapitarlo con un colpo orizzontale dell'altra scimitarra [Azione 2] e poi avrebbe cercato un pericolosissimo colpo incrociato che mirava al torso del suo avversario [Azione 3]...il tutto mentre alle sue spalle la sabbia si sollevava in un costrutto vagamente simile a una mano che si gettava forse non vista verso la gamba di Fudoh durante la difesa dall'ultimo attacco, potenzialmente danneggiandola [Azione EXTRA 1] e poi cercando di stritolarla con violenza [Azione EXTRA 2]!

    Arrenditi e getta le armi. Ti imprigionerò fino alla fine della guerra se smetterai di combattere! Intimò Aladdin, con voce forte e salda, per quanto giovane. Poi faremo un...come si dice? Un Processo! Ecco! L'Amato Arumajiro non ama combattere e fa di tutto per evitare lo scontro e noi Pakkun con lui...ma se ci mettete alle strette allora lotteremo per la nostra libertà! Al fianco dei Kijin, il popolo perseguitato! Sembrava che la sua fede nei Kijin fosse assoluta...come sopravvivere? E come far vacillare una simile fiducia cieca? O forse la via più facile era far perdere i sensi al giovane leader dei Pakkun?
  9. .

    Lingotti Armonici

    14

    [Raizen e Seira]
    Lasciar detto qualcosa... ponderò. No. Una kunoichi deve sempre lasciare un alone di mistero, e i miei cari sanno già esattamente cosa penso di loro. Non ho rimpianti, se non vedere Konoha prosperare ancora di più. Avrebbe fatto spallucce. Dovrò affidare questo sogno a te, anche se non mi vai a genio. Sorrise, ma era un sorriso gentile da anziana nonna più che un sarcastico rimarco di un avversario politico. Le arti Yamanaka non hanno influenza alcuna sulle anime. Ma non so esattamente come funzioni l'immortalità della Speranza...un attimo è morta. L'attimo dopo avvertivo la sua presenza in me, senza che ci fosse stata alcuna anomalìa. Momenti più leggeri riguardavano invece la vita sentimentale dell'Hokage, alla menzione della quale Seira sembrava non del tutto soddisfatta. Beh...certo, ha influenza e mi dicono sia gradevole d'aspetto. Ma non è di Konoha. Possibile che alla fin fine ciò che non andava giù a Seira fossero le origini di Raizen come nato a Kumo? Inoltre mi chiedo...lascerebbe mai realmente Oto per vivere qui? Difenderebbe Konoha abbandonando Oto se fosse necessario? Un kage deve pensare anche a queste cose quando valuta un potenziale partner. Annuì, mentre alle sue spalle i fiori si sollevavano mostrando tre donne dalla bellezza mozzafiato. Queste tre nubili invece darebbero la vita per Konoha e per il loro partner. Puoi dire lo stesso di un'egoista otese? E bada, non lo dico come insulto: essere egoisti è il nerbo di chi vive a Oto. In ogni caso lascerò le informazioni su come contattarle nella tua mente. Tagliò corto, civettuola mentre toglieva gli occhiali per lucidarli con un fazzoletto apparso a mezz'aria.

    Archiviato il discorso e condiviso le informazioni su Jins Kaguya, Seira affermò che rivolgersi a Shorinku era stata l'idea migliore: anche se non ai livelli di un capoclan, le sue capacità erano tra le più delicate e al contempo incisive e avrebbe permesso un recupero più rapido della salute mentale di Seishinno, specie se avessero smaltito le droghe che aveva in corpo. Stai attento però. Se anche uccidessi la Speranza o la mandassi fuori combattimento, questo non significa necessariamente che i pensieri o le parti della sua mente che ha inviato in altre persone spariranno subito. Potrebbero avere minuti se non ore di autonomia, a seconda del tempo che ha impiegato per trasmetterle. Sono indipendenti una volta staccate dal corpo...ed è per questo che lei non sa della fine che ha fatto questo frammento qui dentro. Un ammonimento che non era da prendere sotto gamba.

    Chissà Raizen caro, chissà. Avrebbe detto posando entrambi i gomiti morbidamente sul tavolo, anche se questo richiamava ovviamente dei movimenti non proprio attraenti del suo petto scoperto. Forse non ho avuto il modo di conoscerti appieno e forse di giudicarti correttamente. Ma ormai è inutile parlare di ciò che è stato, e io non rimpiango nessuna delle mie scelte. Spiegò con serenità. In ogni caso prima o poi i nodi verranno al pettine, e si vedrà se la Radice sorreggerà il Kage a sua insaputa o con il suo avvallo.

    Seira si fece seria invece mentre Raizen ammetteva di ricoprire il suo ruolo per necessità e non per aspirazione, annuendo come se quello fosse uno degli elementi che la faceva dubitare di lui, ma andò rapidamente a spiegare i comandi ipnotici per i membri del Progetto Y. Il loro addestramento è stato importante, non potevamo permettere che tradissero Konoha o uscissero dal seminato. Sorrise. Ma se davvero scegliessi loro per una nuova Radice, forse potrei dirmi realizzata. Sarebbe comunque una mia creatura. Seira appariva esattamente per quello che era in quella nudità mentale e verbale: egoista, determinata e al contempo inattaccabile.

    Quanto al mio stile, al netto del non poterti fornire i dettagli delle tecniche Yamanaka, posso dirti che con il mio corpo può indebolire le tue azioni con una interferenza mentale e potenziare qualunque genjutsu. Inoltre potrebbe abbandonare il controllo del suo corpo per prendere quello di un tuo alleato o inviare una parte della mente per controllarlo...o intrappolare la tua mente in un oggetto-trappola su cui ha apposto un fuuinjutsu. Inoltre come tutta la cerchia ristretta del capoclan...conosce un Taijutsu utilizzabile solo quando il corpo è incosciente, quindi non è sicuro avvicinarsi in ogni caso. A parte questo ha accesso a tutti i genjutsu di Konoha e accademici e a una manciata di ninjutsu da genin. Credo che bloccare i suoi Fuuinjutsu sia inutile, li avrà già tracciati tutti come trappole, ma fermare la principale tecnica derivata Yamanaka sarebbe utile. Così come i genjutsu che causano immobilità come la Prigione di Ciliegi o il Roveto. Parlando invece di Youkai, Seira non sapeva come aiutare: la parola d'ordine doveva dargli accesso ad alcuni ricordi e capacità, non scambiare le sue arti, sicuramente un problema legato al suo cambio di identità, ma non sapeva come annullarlo.

    [Colloquio a casa di Hitomi]
    Anche se impegnato a guardare Youkai in cagnesco, Yamato era ancora formalmente sotto interrogatorio da parte di Hikaru e alle domande dell'Hokage era obbligato a rispondere. Non ho nessuno in testa, sono stato costretto dalla situazione! E gli altri non s...AAAAAAHH!! Non era una risposta ammessa. Ansimando cercò di recuperare terreno. Che io sappia, nessuno ha subìto un controllo mentale. Nessun consumo di chakra, ma non significava niente: dopotutto perché mai la Speranza avrebbe dovuto metterlo al corrente di chi era controllato e chi no? Hayate. Te lo ho già detto. Rispose poi all'incalzare di Youkai con espressione di sfida, dato che quella risposta era l'assoluta e incontestabile verità, non punibile, se non da azioni dirette da parte del ninja come il colpirlo o ferirlo. Io voglio solo...quello che è giusto! Replicò mentre l'altro annunciava che avrebbero salvato i suoi genitori, poco prima di finire ridotto all'impotenza dai due coniugi Uzumaki.

    Il male esiste, e lo hai vissuto in prima persona più volte. Essere triste è giusto. Gli avrebbe poi detto Hojo, consolandolo. E anche essere arrabbiato. E anche essere frustrato. Quello che non devi fare è smettere di vivere solo perché il male esiste. Se lo facessi allora avresti perso. Ma nel suo occhio la furia verso Yamato non si era certo attenuata, segno che solo fino a un certo punto era animato da pensieri positivi.

    Poco dopo Youkai si confrontò con me all'esterno del Concordato, finendo per accusare pesantemente il mio rifiuto di contatto e conforto, oltre alla mia ostilità, certamente a causa del pesante fardello emotivo rappresentato dal tradimento di Yamato. Ovviamente ero talmente teso, nervoso e irritato che non riuscii a controllarmi finendo per ribattere contro di lui con onestà. Brutale onestà. E come ti passa per la testa che IO e TE abbiamo qualcosa di simile? Non sono tutti come te, con la testa tra le nuvole! Perchè mai IO avrei bisogno del TUO conforto? Io non posso permettermi il lusso di seguire unicorni immaginari: ci sono cose da fare e progetti da mettere in moto e bisogna concentrarsi! Mi fermai, con il sangue che pulsava al collo, mentre lui si raffreddava e congedava, lasciandomi tirare un sospiro di sollievo. Forse ero finalmente riuscito a levarmelo di torno (anche se avrei presto scoperto che eravamo legati in un modo che andava oltre la mia volontà). Ritiratosi nel Concordato, Youkai venne solo guardato freddamente dalla madre (ma era la sua espressione affettuosa) mentre concedeva l'abbraccio, e intanto Hojo gli poggiò una mano sulla spalla, senza dire niente.

    Intanto Raizen mi aveva preso da parte, portando enormi sconvolgimenti che avrei impiegato parecchio tempo a rimettere in sesto...ma intanto affidarmi alla Missione sarebbe stato l'unica strada per la salvezza. Dei...comandi? Come nel lavaggio del cervello? Programmazione mentale? Sapevo di aver subito un discreto lavaggio del cervello, necessario a fissare i concetti fondamentali, ma non ero consapevole degli ordini subliminali e delle cose che erano state impiantate a mia insaputa, ma mi finsi sorpreso, per quanto fosse logico sospettare qualcosa del genere in una formazione come la mia. Capisco. Vi sono grato per questa...opportunità. L'ombra di un sospetto restava nel mio sguardo e nel mio tono: dopotutto Raizen mi stava dando solo la sua parola, ma non avrei mai potuto sapere se realmente conoscesse quelle parole di comando o le avesse mai usate. Per il momento però era sufficiente.

    Nel frattempo Youkai si era confrontato con i genitori riguardo le arti Uzumaki. In realtà eri già abbastanza esperta, non credo sarà difficile. Avrebbe detto Hojo, che non sapeva come far tornare la tecnica spirituale del figlio. Più o meno eri al mio livello, se non superiore. Spiegò Hikaru, prendendo una mano di Youkai e lasciando scorrere del chakra nel modo previsto per il controllo delle catene: sarebbe stato come andare in bicicletta. Le catene seguono il tuo chakra e la tua mente. Il loro scopo è sigillare, sono l'espressione del fuuinjutsu che hai impresso nella tua immaginazione a inizio addestramento. Aggiunse, mentre Hojo precisava. Sovrapponi l'immagine che hai di te a un fuuinjutsu che ti descriva, immagina le catene come parte del disegno...e seguiranno la tua immaginazione. Possono veicolare i Fuuinjutsu che conosci e sono spiccatamente efficaci per quelli che sigillano o catturano...ma temo che non abbiano nulla a che vedere con l'anima, a meno di tecniche specifiche. Pochi minuti di pratica sarebbero stati sufficienti per ottenere un discreto controllo, abbastanza per uno scontro anche se con scarsa raffinatezza. E pensare che le muovevi come se danzassero...ora...sembrano quelle di un prigioniero appeso al muro che muore di fame... Hojo sembrava inconsolabile.

    Quando tornai nella sala la donna chiamata Fujiko mi avrebbe incluso temporaneamente nel concordato come aveva fatto con Raizen, generando una fittizia identità con capelli biondi un pò mossi e occhi castani che sembravano rossi, e dopo aver espresso la mia determinazione cercai di dare la mia risposta al Kage, che tuttavia mi bloccò, spiegando che non aveva bisogno di sentirla. Mi accigliai, comunque annuendo, consapevole che doveva esserci un malinteso da qualche parte che non ero in grado di individuare, ma se non altro lui sembrava come intenzionato a "salvarmi", inconsapevole che io dovevo ucciderlo e basta. Avrei sfruttato la cosa a mio vantaggio se fosse stato possibile. In ogni caso quel suo cambiamento di atteggiamento continuava a risultarmi sospetto, come se mi aspettassi un colpo basso non appena avessi abbassato la guardia.

    Sentii la strategia che veniva proposta e vidi come il drago avesse studiato la mente di quella Fujiko per lunghi minuti prima di dichiararla libera da influssi esterni, cosa che lei accolse scrollando le spalle e riavviando i capelli dietro l'orecchio. Prevedibile. Ho un certo talento come mentalista, me ne sarei accorta. In effetti anche Seishinno era caduto solo a causa delle droghe che gli erano state somministrate. Posso creare Simulacri di trasporto con l'inchiostro. Avrebbe detto Hojo, rammentando le sue doti nella Bestia Illustrata, per rispondere ai quesiti posti dall'Hokage su come muoversi evitando di toccare il terreno. Sarà un pò dispendioso in termini di chakra, ma non impossibile.

    Come già detto a Youkai nessuno dei due era esperto nella manipolazione delle anime, dopotutto era decisamente una capacità di nicchia, e le doti del tappo erano al momento bloccate rendendo difficile anche solo progettare un modo per rinchiudere l'anima nel cofanetto, sempre che fosse sufficiente a contenere la Speranza a lungo. I fuuin avvisano chi si trova a guardia di Shika che qualcuno sta percorrendo i corridoi, rilevano sia il passaggio di qualcosa a temperatura corporea umana o superiore, sia il chakra anche fosse in quantità da civili. Specificò Hojo, che aveva aiutato nel piazzarne alcuni, anche se erano opera della capoclan. Non distinguono il numero, ma si attivano più volte se ci sono molte persone. puntualizzò Fujiko, che ben conosceva quei luoghi. Intanto mi ero allontanato con Yamato, entrambi fuori dal Concordato seguito dappresso dall'evocazione di Youkai che fissavo con ostilità (dentro il concordato non avrebbe potuto seguirci). Quando Youkai me lo aveva presentato avevo sostenuto il suo sguardo freddo, trovandolo stranamente rilassante: Non ho alcun motivo per trattarlo male, la nostra sarà una semplice collaborazione. Anche se l'esuberanza del piccolo mi irritava.

    [Scheda Hojo]
    [Scheda Hikaru]
    [Scheda Fujiko]

    Nessuno di loro sapeva come annullare il chakra quindi non c'era modo di risultare invisibili, ma non ci sarebbero stati problemi a unire i due coniugi in una falsa Garyu. Questo però significa che non potremo né vedere né comunicare...la Henge non permette di fare cose che l'oggetto in cui ci si trasforma non sa fare. Non sarebbe rischioso? Anche la presenza di occhi e bocca potrebbe risultare immediatamente sospetta. La strategia di Raizen però era invadere il sottosuolo con sé stesso in più copie, reali o autentiche, quindi dovettero adeguarsi al piano, diventando una spada tenuta da Youkai nella sua Henge combinata (dato che era impossibile per due adulti fondersi a un oggetto grande quanto una persona). Ai discorsi sul fatto che la Speranza non dovesse morire Hikaru guardò Youkai intensamente, accennando un flebile ma significativo sorriso, prima di eseguire la Henge combinata. Se ricordo bene basta che il sangue tocchi il terreno nella sala di Shika, in una qualunque quantità. Avrebbe risposto Fujiko alle domande sul sottosuolo. E non credo ci siano problemi anche con Jutsu di una certa importanza...basta che non siano al livello di demolire le mura del villaggio. Trasformato ormai l'intero gruppo, lasciando Hitomi indietro, il gran numero di Raizen seguiti da una Fujiko si incamminarono verso il loro obiettivo.

    [I Cunicoli e la Sala di Shika]
    I Cloni mandati in avanscoperta avevano i sensi tesi al massimo per percepire ogni possibile trappola mentre battevano i contorti corridoi (larghi circa 2 metri e alti 2,5 metri) che finivano per convergere poi nei quattro passaggi fino all'anticamera di Shika. Ogni clone avrebbe trovato una o più trappole sul suo percorso, fino ad arrivare alla meta e definire un sentiero sicuro.
    Clone 1
    Il clone incontra una trappola che spara dardi avvelenati da un sottile condotto nascosto tra due mattonelle [Trappola 1] e poco oltre, se intatto, avrebbe rischiato di schiacciare una trappola a pressione sul pavimento che lasciava cadere dal soffitto una pesante rete cosparsa di veleno a contatto [Trappola 2]

    Clone 2
    Il clone incontra una trappola che fa emergere due lance dal pavimento cercando di impalarlo [Trappola 3], poi nessun ostacolo.

    Clone 3
    Il clone incontra una trappola che spara shuriken dal soffitto dopo aver schiacciato una piastra a pressione nascosta [Trappola 4], e subito dopo un lanciadardi si solleva dal pavimento 6 metri davanti a lui e lo bombarda di frecce avvelenate [Trappola 5]

    Clone 4
    Il clone incontra una nicchia laterale nascosta da un telo di carta di riso ben teso per sembrare un vero muro [Trappola 6], dietro di essa sta un Clone Senza Volto, che quando passa cerca di allungarsi rompendo la carta da riso. Se avviene il contatto, ruba il controllo a Raizen [Azione, fino a 3 volte].

    Clone 5
    Non trova ostacoli di sorta

    Clone 6
    Il clone incontra una trappola che emette una nube di gas velenoso che riempie il corridoio per 9 metri di lunghezza e persiste per lungo tempo [Trappola 7].

    Clone 7
    Il clone incontra una trappola che spara shuriken dal soffitto dopo aver schiacciato una piastra a pressione nascosta, e subito dopo una che spara dardi avvelenati dal muro [Come Trappola 4 seguita da Trappola 1]

    Clone 8
    Il clone incontra una trappola che diffonde un fumogeno per il corridoio per 12 metri di lunghezza e persiste per lungo tempo [Come trappola 7 per l'attivazione]. Da due nicchie a circa 9 metri davanti al clone emergono due Cloni Senza Volto che si gettano contro il clone cercando di toccarlo e rubare il suo controllo [Azione, fino a 2 volte per clone]

    Clone 9
    Il clone incontra un cadavere maschile la cui testa è stata rimossa da una trappola e giace poco oltre. Non è possibile riconoscere il volto e non ha documenti, ma la trappola si è rotta nell'ucciderlo.

    Clone 10
    Il clone incontra una trappola che lo distrugge all'istante mentre attraversa il corridoio, prima che possa capire cosa è successo.


    [...]

    Quelli che fossero sopravvissuti, una volta raggiunti i 4 condotti principali, larghi 3 metri e alti 4, avrebbero trovato ulteriori pericoli da affrontare:

    Condotto Laterale Destro
    Sul soffitto, ben nascosta da alcune assi di legno di supporto, a metà condotto una trappola attendeva solo il passaggio di qualcuno che non si muovesse rasente al muro per scaricare una grande quantità di olio. Dopodiché un banalissimo acciarino nascosto sotto il pavimento avrebbe automaticamente scatenato un tremendo incendio [Trappola 8].

    Condotto Centrale Destro
    Nessun ostacolo, ma i segni di alcune trappole distrutte, anche con segni di artigliate.

    Condotto Centrale Sinistro
    Un Simbolo dell'Inviolabile Spazio troneggiava al centro del corridoio, ben visibile, come a sfidare chiunque a passare assieme a una evocazione.

    Condotto Laterale Sinistro
    Nessun ostacolo apparentemente, ma in realtà il pavimento degli ultimi 12 metri è illusorio e si cade in uno spazio poco profondo ma con dentro 4 Cloni Senza Volto pronti ad agire al minimo contatto [Vedi statistiche precedenti]


    [...]

    Quando fossero finite le investigazioni dei cloni e il gruppo si fosse fatto avanti seguendo un sentiero ormai sicuro, avrebbero trovato la sala semicircolare, poco decorata e decisamente funzionale (con solo delle sedie vicino agli angoli del semicerchio e un piccolo frigo attaccato alla corrente) mentre Soken Hyuga e Tetsuba erano in attesa, coi cani di lei, ovviamente raggiunti poco prima dai Cloni. La porta è sigillata...non siamo riusciti a entrare. Avrebbe detto la donna assieme a Soken, senza che ci fosse traccia del membro della Radice che a detta di Hojo e Hikaru avrebbe dovuto trovarsi là. Sento dei rumori venire da dentro, come se combattessero, ma anche il Byakugan non riesce a vedere oltre. E la cosa non è mai un buon segno. Specificò lo Hyuga, dopo aver salutato mestamente i presenti. Ma...ma quanti siete? E tutti uguali! Anche la ragazza del bar!

    Raizen lanciò la sua sfida alla Speranza, pensando che fosse in ascolto oltre la soglia, ed effettivamente ebbe risposta da un piccolo altoparlante che era nella sala. Lo usavano quelli dentro con Shika per parlare con chi era fuori, visto che la porta era fatta per resistere anche ad assalti brutali, come fosse un caveau...ovviamente Seira non aveva avuto bisogno di sfondarla conoscendo il metodo per aprirla, ma ora la aveva sigillata dal di dentro. L'Assassino non ci interessa. Un relitto del passato votato al massacro, non immortale, ma semplicemente senza-morte...un mostro che è quanto di più lontano esista dal nostro ideale. La voce era quella di Seira, ma il tono e l'andamento erano quelli cantilenanti e sarcastici della Speranza, ora nel suo elemento: una sala chiusa e con decine di trabocchetti. Ma questo Concordato, con i dovuti accorgimenti, sarebbe di estrema utilità per la nostra Setta. E naturalmente se noi lo abbiamo, voi non dovete averlo più. Raccogli il tuo sangue in un'ampolla e lascialo davanti alla porta. Vattene, e io me ne andrò col Concordato, lasciandovi in pace.

    Hojo e Hikaru non potevano parlare ma Fujiko con l'aspetto di Raizen sembrava sul punto di sputare per terra per manifestare il suo disappunto. Sfondare la porta avrebbe richiesto attacchi dal potenziale più che notevole, e ovviamente l'Arte della Terra era inutile con quelle pareti lavorate e in solida pietra. [Nota]

    [Yato]
    Taiyoko, giusto? Avrei chiesto, confermando l'informazione ottenuta da Youkai, che pure non si era sprecato nel fare le presentazioni. Io sono Yato, del clan Senju. Dovremo portare Yamato con noi, e credo di sapere dove lasciarlo, visto che dentro il Concordato nessuno può notarlo. Con il favore di quell'assurdo Jutsu avrei raggiunto l'Ospedale, per poi portare il prigioniero all'obitorio e chiuderlo dentro uno dei loculi dove tenevamo i cadaveri. Ci sarebbe stata abbastanza aria per resistere qualche ora, anche se il freddo sarebbe stato terribile. Comunque meglio della prigione. Avrei commentato se Taiyoko si fosse mostrato riottoso (ovviamente le comunicazioni con lui avvenivano fuori dal Concordato) e avrei messo un lucchetto al loculo tra quelli in dotazione, portandomi via la chiave. Il passo successivo sarebbe stato raggiungere la casa dove forse erano prigionieri i suoi genitori....e per prima cosa optai per un appostamento, impiegando almeno quarantacinque minuti a studiare la casa, ciò che aveva intorno, contare gli ingressi e le possibili vie di fuga, oltre a eventuali scantinati.

    Solo una volta avuta una chiara visione d'insieme avrei messo in atto il mio piano: usare la Percezione Falsata per creare l'illusione che metà della facciata della casa fosse in fiamme, ma solo per chi si trovava all'interno. A quel punto avrei presidiato le uscite più probabili per verificare eventuali fughe, oppure sarei entrato dal punto più distante dal falso fuoco...molto dipendeva dalle informazioni raccolte...tutto questo a meno che il mio appostamento non mi avesse dato informazioni più chiare su ciò che si trovava all'interno.
  10. .

    Le Prigioni di Hebiko Dokujita

    Capitolo 11

    Inferi di Oto
    Sebbene dubbiosa, Meredora ascoltò le melliflue parole di Hebiko che dopo un piccolo scivolone iniziale mettevano in primo piano l'enorme opinione che diceva di avere per la carceriera e le sue capacità, addirittura attribuendo alla sua "intuizione" un valore quasi probatorio o comunque meritevole di indagini accurate anche oltre quelle che erano le raffinate metodiche della donna-ragno. Mphf...se pensi che le lusinghe portino da qualche parte... Le parole successive di Hebiko però la fecero restare in silenzio, soppesando la situazione ma indebolendo l'aria gelida che era calata tra loro. Quindi...devo intuire che tutto questo fosse solo perché eri interessata all'Uzumaki sin dall'inizio. Aggiunse con tono calcolatore. Avresti potuto denunciare la cosa secondo i canali ufficiali...che sono però quelli che hanno portato all'attuale situazione. Portò il caffè alle labbra, bevendolo con un lungo silenzio e poi posandolo delicatamente sul tavolo. Suppongo che avrò modo di punirti adeguatamente per i tuoi crimini in seguito. Sorrise, forse approvando alla fin fine la scelta dei modi della Dokujita, ma senza far mancare una nota tagliente nella lingua. E come potrebbe un semplice nome del profumo farti sospettare che tutto sia un piano per portare a te? Anzi, no. Scosse il capo. Meglio concludere qui, ho delle ulteriori indagini da fare. Ci incontreremo tra una settimana esatta per valutare il da farsi. Si sarebbe alzata, passando accanto a Hebiko, e sfiorandole appena la spalla. Non deludermi, non vorrei mai non avere un motivo per punirti. E prese ad allontanarsi. Immagino saprai uscire da sola...io ora devo lavorare. Una piccola vendetta, ma almeno non si era giocata la sua alleanza!

    [...]

    Oh, certamente, sentire una voce così melodiosa è di per sé motivo di giubilo! Replicò il consumato mercante, danzando sulle note delle lusinghe e delle facezie, per quanto ci fu quella frazione di secondo di silenzio di troppo, cui Ogen aveva insegnato a prestare attenzione, prima della risposta successiva. Capisco, in questo caso credo di dovervi prestare l'apice della mia attenzione, e forse di più. Di cosa si tratta? Non ci furono inflessioni o rumori particolari alla menzione dei Kemono e dei rischi per la sopravvivenza di Kaji, ma il mezzo di comunicazione impediva di cogliere ogni dettaglio. Quando Aji Tae parlò nuovamente il tono era rilassato ma molto meno giocoso. Capisco, e certamente un terreno neutrale sarebbe la situazione migliore per l'incontro, come il Quartiere dei Piaceri. Informerò Kaji immediatamente e sono certo che accorrerà alla tua chiamata, ma considerando dove si trova gli ci vorranno dai sette ai dieci giorni, anche per sistemare le sue faccende. Possibile che Kaji avesse già affari per le mani se aveva nuovamente un corpo solo da qualche giorno? Cosa stava tramando?

    Vicoli e Amministrazione di Oto
    Due dita chiuse con precisione mentre estendeva il chakra adesivo avrebbero bloccato qualunque commento o lamentela di Aoda mentre Magoo cantava le lodi dello Yakushi, ovviamente tronfio di quella che nella sua mente diventava una sorta di epica commemorazione degli eventi, ottenendo una lealtà assoluta e feroce da parte dell'expat di Kumo. Non credo tu sia molto utile, ma visto quanto sei grosso almeno saprai incutere timore. Molto bene. La faccenda di questo tuo amico F poi la sistemiamo...ora andiamo da Hebiko. Avrebbe detto, gongolante, con solo una punta pericolosa di veleno nel tono, al pensiero di cosa avrebbe fatto alla lettera di Kumo quando avesse messo in atto la sua trappola.

    [...]

    Aoda aveva appena sbirciato ciò che accadeva, evidenziando come Hebiko cercasse qualcosa di fretta, cosa assurda visto che la seconda cosa che aveva introdotto in amministrazione, dopo il divieto di ferie illimitate per Febh, era stata una rigida e attenta catalogazione di ogni possibile documento secondo criteri che tutti gli impiegati seguivano come se ne andasse della loro incolumità (pena essere assegnati come valletti allo Yakushi). Uhm...come immaginavo. Bene. Sorrise, entrando e cominciando la sua recita con la richiesta ferie che "Hebiko" assecondò immediatamente, persino risultando sgarbata mentre, dopo aver cercato con difficoltà la penna che persino Febh sapeva dove fosse, apponeva la sua firma, assolutamente identica alle altre.

    Lo Yakushi sorrise, prendendo il documento la cui firma valeva come oro e lo mise in tasca come una reliquia preziosa, salvo poi guardare Hebiko. Ottimo! Ma non serve impegnarti così tanto, dopotutto questa roba è spazzatura, i documenti importanti sono tutti nella sala al piano di sotto, qui nell'ufficio di rappresentanza non c'è niente di rilevante. Avrebbe fatto spallucce, prima di sorridere come il demonio sotto mentite spoglie che era. Anzi. Ti accelero il lavoro. Una manciata di sigilli, magari mentre l'altra pensava ad andarsene di sotto o abbassava la guardia e tendendo la mano Febh avrebbe scatenato una vera e propria tempesta di fulmini rotanti che si dipanarono come una rete ad altissimo potenziale distruggendo la scrivania della Consigliera e incendiando la gran parte dei documenti...ovviamente coinvolgendo anche quella che era un'impostora [Tecnica 1-2-3-EXTRA, tutti gli slot azione]! Hebiko non se la sarebbe presa. Forse.

    Avrebbe dato ordine a Magoo di prendere ciò che restava di quella spia. Non è Hebiko, non mi avrebbe mai firmato le ferie e saprebbe dove sono le sue cose. Se ne rimane qualcosa...prendila e ora la portiamo in prigione agli Inferi...ci sarà da divertirsi. Dopo qualche giorno senza essere curata se non per il minimo indispensabile e senza bere e mangiare...sarà matura per essere interrogata. Non avrebbe accettato lamentele da parte di Makoto o di Aoda, ignorando eventuali critiche per l'ufficio praticamente incenerito.
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    Eremiti del Deserto

    Charme nel Deserto

    L'evocazione di Tong fu provvidenziale per bloccare la tormenta di schegge di vetro che si conficcarono sul suo carapace in più punti ma senza causare danni eccessivi, per quanto il successivo assalto di Rukai spazzò via l'enorme tartaruga come fosse nient'altro che un sassolino sulla strada lasciando Fudoh scoperto, costringendolo a un furioso e dannoso impasto di chakra per togliersi dalla traiettoria e preservare quantomeno la solidità delle sue ossa, al prezzo dei muscoli stracciati dallo sforzo estremo. Non potrai scappare ancora a lungo! Voi stregoni non siete cacciatori!

    Nel tentativo di incalzare ancora lo scimmione si fece avanti posando il piede nella zona influenzata dal Fuuinjutsu-trappola del Primario di Kiri, che anche se troppo svampito per imparare complicate sequenze di sigilli, se non altro era esperto nel pensare fuori dai binari (sempre che avesse mai visto un binario anche solo di sfuggita). Rukai rimase un secondo perplesso, avendo improvvisamente dimenticato come mai stesse combattendo con quel tizio, o anche chi diavolo fosse il suo avversario, non avendo ricordi precedenti a cui appellarsi, ma senza un Simbolo del Pensiero associato la mera cancellazione della memoria in modo così settoriale non poteva far sparire la bellicosità e la necessità di combattere. Le parole di Fudoh aiutarono a riempire il vuoto di quel ricordo in maniera plausibile, anche se verosimilmente a scapito di Masa-kun. Uhn? Si...stavo combattendo...con l'intruso! Devo raggiungerlo! Con un balzo animalesco scattò lontano, ma probabilmente il Primario non aveva che guadagnato pochi minuti perché ben presto Rukai sarebbe tornato indietro rimettendo ordine nella testa.

    Cogliendo la palla al balzo Fudoh corse via in direzione di Aladdin, consapevole del poco tempo a disposizione, con Badassanu appresso. Superate le strutture un pò diroccate della zona, e sicuramente arrancando per via dei danni agli arti inferiori, raggiunse la cima di una scalinata che dava a un piccolo prato fiorito con al centro una struttura decisamente strana, carica di un chakra vagamente simile a quello che aveva percepito nella Valle del Guscio e a Saban'na...una sorta di chakra naturale perfettamente armonizzato con quello degli esseri viventi. Un'apertura in quel masso pieno di energia dava a uno spazio interno del quale tuttavia non si riusciva a scorgere niente dal di fuori, mentre su una stuoia poco distante dei resti di cibo indicavano che aveva trovato il luogo dove Rukai stava di guardia alla persona legata all'enorme Armadillo.

    A-aspetta! Badassanu, provato dallo scontro, sicuramente aveva delle difficoltà a stare dietro all'evocatore, ma voleva anche avvertirlo del fatto che quel luogo era collegato intimamente con l'Armadillo, capace di portare a stretto contatto con la sua essenza. Ma senza Myk era inutile anche solo provare a tradurre.
    Attraversare l'apertura sarebbe stato come venire avvolti da qualcosa di più denso dell'acqua anche se comunque cedevole, fino a raggiungere una sala di pietra in cui spesse tende appese al soffitto coprivano l'area centrale dove forse si trovava un altare e, sopra di esso, una sagoma umanoide raccolta in preghiera. Badassanu nel suo linguaggio cercò di dire che non doveva disturbare le tende in nessun modo o ci potevano essere problemi, ma capirlo era ovviamente complesso.

    Tu non sei uno dei Kijin. La voce veniva dai veli, sembrava quella di un ragazzo giovane. E hai con te una tartaruga. Dopo il tradimento di Saban'na non accettiamo più presenze che non siano garantite dai Kijin. Una lunga pausa. Sei qui per uccidermi? Sei dell'Accademia e vuoi il potere dell'Amato Arumajiro? Occhi carichi di energia scintillarono forte nonostante i tendaggi. O sei qui perché vuoi le ossa dell'ultimo Colosso libero? La stanza iniziò a tremare, mentre da crepe prima invisibili iniziava a scendere una grande quantità di sabbia bianca, forse sotto il controllo di Aladdin stesso! L'Erba ha chiesto all'Accademia di sopprimere l'Amato Arumajiro, per prenderne le ossa e usarle per costruire un'Arma da usare contro quelle di Iwa! Ma non posso sacrificare l'amato Arumajiro e fermerò chiunque lo minacci! Kusa stessa verrà rasa al suolo dai Pakkun e da ciò che vogliono schiacciare! Parte della sabbia si sollevò fino a generare una sorta di figura umanoide priva di testa proprio davanti ai tendaggi, armata con due scimitarre dall'aria affilata [Nota]. Io sono Aladdin, amico dei Kijin liberatori e dell'Amato Arumajiro!
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    Le Prigioni di Hebiko Dokujita

    Capitolo 11

    Inferi di Oto
    Temo che qui non ci siano lavoratori così raffinati. Replicò Meredora, per nulla scomposta da quella che per lei era una manifestazione di rigore e attenzione, e se aveva notato il ribrezzo di Hebiko davanti ai metodi di tortura, allora non aveva dato l'impressione di averlo fatto. Buffo, ho come la sensazione che se potessi fare tutto ciò che vuoi a un amministratore Yakushi inerme lo faresti. Sorrise, sorseggiando il suo caffè, e per fortuna non sapeva di ciò che Hebiko avrebbe potuto fare a chi insidiava Raizen come le nove Bandite Gioiose del Paese della Roccia che lo avevano eletto quale loro Tronista...ma questa è un'altra storia.

    Mettere in gabbia chi ti tortura non è facile, ma mi è capitato quando ero nelle squadre speciali. Ovviamente non c'è alcun rapporto al riguardo. Replicò lei senza falsa modestia. Ed essendo capace di farlo, non permetto a nessuno di farlo con me. Sorrise, posando la tazzina. Per esempio, se tu fossi qui incarcerata, non ci sarebbe alcuna tua espressione carina che mi farebbe mai poggiare le tenaglie arroventate. Era una sorta di battuta, persino con una venatura piccante mescolata al complimento del trovarla carina, ma sicuramente avrebbe fatto scivolare più di un brivido lungo la schiena della Consigliera.

    Arrivati al discorso più corposo e che in realtà era l'unico obiettivo di Hebiko, la replica di Meredora la lasciò di sasso, anche se la capocarceriera sembrava più irritata che altro da quell'intero argomento. Le indagini e le prove sono solide e inoppugnabili. Quell'unico dettaglio è solo riferito da lui, senza prove a supportarlo quindi non costituisce altro che un risibile sospetto. Replicò improvvisamente dura nel tono e nella postura: evidentemente la Dokujita aveva ancora una volta commesso un errore andando a colpirla con del sarcasmo oltre a un giudizio su quelle che erano le capacità lavorative. Si tratta solo di una mia sensazione, ma le indagini non hanno portato a nulla, Consigliera. La prova non è tale. Anche il cambiamento nei termini era pesante. E io non faccio alcun lavoro sporco. Faccio solo il mio lavoro. E lo faccio bene. Alle successive allusioni di usare un simile metodo per sbarazzarsi di un Consigliere o comunque di qualcuno di scomodo Meredora si fece ancor più fredda.

    Io non ho alcuna preoccupazione né rimorso per la mia situazione e per il mio operato. Sembrava aver preso sul personale le parole di Hebiko, che invece voleva esternare irritazione verso chi aveva pilotato la situazione ma forse aveva scelto i termini e i modi sbagliati, e la sua impassibilità che si tradusse poi in un sorriso quasi malizioso mentre si chinava in avanti non venne accolta affatto con calore. E non credo affatto che vogliano incastrarmi. Se volete usare la vostra autorità per ritardare un incidente bene, Consigliera. Ma ho già indagato e raggiunto le mie conclusioni. Siete libera di fare da sola...ma state attenta a non superare i limiti. E con sguardo duro concluse. O sarò realmente io a punirvi. Poteva recuperare la situazione? Dove aveva sbagliato e come rimediare, pena il non avere la collaborazione di Meredora?

    [...]

    Non erano passati che pochi istanti da quando aveva conficcato il Kunai con il Teschio nel cactus a forma di testa di cavallo deforme che Febh le aveva regalato per il compleanno l'anno prima e che era stato buttato di malagrazia in uno sgabuzzino ma era incredibilmente sopravvissuto (Febh aveva messo un veleno e parte del suo sangue nel vaso a nutrire le radici, quell'abominio poteva vivere per secoli), ma proprio quando stava per gettare via tutto e recarsi da Ogen, la voce gentile di Aji Tae risuonò nell'aria come se ci fosse stato un altoparlante. Un saluto lieto, non mi aspettavo che avremmo già avuto modo di comunicare. Ma ditemi, preziosa fanciulla...di cosa si tratta? La negoziazione iniziava di nuovo, ma stavolta da un punto di partenza molto, molto più basso.

    Vicoli di Oto
    Mentre la folla si allontanava e Febh trascinava il suo massiccio "ospite" lungo la via, ebbe modo di conoscere qualcosa del passato di Hebiko che ignorava. In effetti non era molto brava all'inizio, e questo spiega come mai fosse così impacciata: era praticamente autodidatta. Si chiese chi fosse quel medico, ma forse era qualcuno al soldo di Orochimaru, come spesso capitava in quegli anni. Quando arrivò da me era affamata e infreddolita, e diceva di voler lavorare a tutti i costi anche se era debole come una foglia secca, disposta a fare qualunque cosa pur di avere un tozzo di pane e un pò di latte. Iniziò a raccontare, teatrale, la versione leggermente riadattata di ciò che era capitato, o almeno così ricordava lui. Disse che sapeva a malapena scrivere quindi in un moto di generosità le ho concesso di lavorare per me come temperatrice di matite. Da là ha fatto un pò di strada. Perlopiù tramite raccomandazioni. Aoda probabilmente avrebbe protestato, ma Febh era cristallino e scintillante nell'innocenza di quelle panzane (forse perché un briciolo ci credeva). Se sai cucinare potresti venire a lavorare a palazzo, a Ogen gli scarafaggi piacciono fritti e piccanti. Febh cucinava, e non era molto bravo a differenza del suo ancora ignoto fratello, ma almeno da Nikaido aveva appreso a fare qualcosa di decente, perlomeno per gli standard otesi. Alla peggio potresti fare un giro da Nikaido per imparare i nuovi trend se sei via da tanto.

    Rimuginava tra sé quando poi arrivò a fare la fatidica domanda che lasciò lo Yakushi oltremodo perplesso, nonostante fosse nella sua fase poco sveglia: la squadra di Hebiko sarebbe stata ottima come gruppo dei Casi Disperati...il QI era similare. Aspetta...una Lettera di Kumo era tuo amico. E ti ha aiutato ad andare via, da Hebiko, che conosce benissimo? Si schiaffò una mano in faccia mentre chiedeva prove dell'identità di Magoo, anche se gli sembrava impossibile che una spia fosse così disastrata (ovviamente la sua mente rifiutava di ricordare certe cose ben più assurde che aveva fatto in prima persona). La sua espressione frustrata iniziò a venire sostituita da un sorriso via via più infido mentre quelle preziose nozioni alimentavano i suoi piani per chiedere ferie, oltre alla Sezione Scherzi che nel suo cervello occupava la stessa area dei piani strategici in battaglia. Ah, si? Bene, bene, anzi, benissimo. Credo di avere abbastanza certezze sulla tua identità e...capacità. Ma credo anche che tu sia un'esca o una trappola. Sentenziò, ancora demoniaco nell'espressione. Ma io amo le trappole, è divertente vederle esplodere in faccia a chi le ha piazzate.

    Amministrazione di Oto
    La reazione di Hebiko quando Makoto entrò nella stanza fu diversa da quello che Febh si aspettava, vista la freddezza nei toni e nei gesti, senza contare che non disse nemmeno mezza parola su quanto lo Yakushi fosse stato inopportuno o dannoso. Magoo venne allontanato dopo un rapido saluto, intimando poi a entrambi di uscire, praticamente sbattuti fuori dalla porta. Febh rimase a battere le palpebre più volte mentre l'altro probabilmente iniziava a piagnucolare, e in tutta risposta si sarebbe beccato uno scappellotto. Non frignare. Qui qualcosa non mi torna. Aoda...entra un pò da sotto la porta e guarda cosa succede. Dopo alcuni minuti, a meno di strane reazioni registrate da Aoda come un pianto a dirotto o segni di contentezza che la donna voleva nascondere, Febh avrebbe poi aperto nuovamente la porta (sfondandola se necessario) e dicendo: Avevi promesso che mi avresti dato le ferie se ti portavo questo qui! Estrasse dalla sacca porta-armi il modulo di ferie 74-bis, di cui aveva otto copie sempre con sé e che poteva essere firmato solo da Hebiko e solo per le ferie di Febh, e ignorando le proteste glielo avrebbe piazzato sulla scrivania. Allora? La mia firma, ho messo solo dodici giorni! Il modulo autorizzava massimo due giorni di ferie e Febh veniva sempre punito se provava a eccedere, ma stava mentendo per una ragione precisa: quella era davvero Hebiko?
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    Destino

    Il Sensei parlò di Gufi e di Coccodrilli, in qualche modo legati a passate amicizie kiriane o al clan Kaguya, esso stesso di Kiri, ma per quanto fossero proposte valide non mi soddisfacevano appieno: creavano un legame con la Nebbia che il Bersaglio avrebbe trovato sospetto o spiacevole, inoltre rendeva facile giungere a loro per via traverse, interrogando quel Rikimaru o per l'appunto qualche membro del clan delle ossa, senza contare che rivelarsi o almeno fornire sospetti sulla mia identità come Fauno sarebbe stato spiacevole, visto che cominciavo ad accumulare una certa fama in materia. Forse percependo la mia esitazione, o andando più a fondo nelle sue enciclopediche conoscenze, il Sensei però arrivò a proporre qualcosa di diverso e più indiretto, cosa affatto sgradita viste le mie circostanze,

    Saban'na. Ripetei, dietro la maschera. Non ero mai stato nelle terre di Suna ma non avevo, come Yato, grande affetto per i ninja di quella zona eccetto il Kazekage, dato che sia il giovane Chikuma che il Guardiano del Vuoto non avevano certo conquistato il mio rispetto o interesse. Capisco, Suna quindi è un'opzione. Qualcuno tra i rappresentati di quelle specie forse avrebbe rispettato i miei prerequisiti. Dunque dovrò in qualche modo raggiungere il centro di ricerche per trovare Saban'na. Immagino che servirà una lettera di presentazione dell'Hokage. Inutile nascondere il mio scarso entusiasmo nel pronunciare quella frase, ma se non altro era una strada percorribile.

    Poco dopo ottenni le ambite informazioni sul Bersaglio, anche se quantomeno frammentarie e sicuramente incomplete, ma restavano di estrema utilità. I Veleni non sono qualcosa su cui intendo formarmi, preferisco le arti mediche. Anche se a ben pensarci come mai li avevo sempre esclusi dal mio repertorio? Il pensiero cominciava a formarsi ma venne spazzato via subito dopo, e non vi diedi più peso. Quanto al Bersaglio, sapevo ovviamente del suo essere un Jinchuuriki e avevo visto i draghi da lui evocati anche se mai in battaglia, ma il fatto che li considerasse come una famiglia significava anche che potevano essere usati contro di lui, e mandai avidamente a memoria la cosa. Degli altri mi interessava marginalmente ma la maschera avrebbe nascosto il luccichìo interessato nei miei occhi. La ringrazio per queste preziose informazioni. Spero di non dovermi mai trovare contro individui dotati di tanto potere. Risposi con un breve cenno del capo.

    Quando fu il mio turno di fornire informazioni spiegai rapidamente gli eventi di Taki, parlando anche di Benimaru Nikaido e delle sue doti. E' esatto, il guardiano Youshi Tokugawa. Poi mi feci pensoso. Si, non credo sia la persona migliore da coinvolgere, è molto intelligente ma anche lui ha obiettivi precisi e egoistici. Ma penso di sapere a chi potrei rivolgermi. A Kiri ho conosciuto uno shinobi decisamente superiore alla media, che pare vivere in un mondo tutto suo, ben al di sopra delle nostre condizioni. Chiederò a lui, al Primario dell'Ospedale. Probabilmente il Sensei avrebbe pensato che lo avevo preso a modello per quanto riguardava le arti mediche. Quanto alle altre doti che ho notato, che sembrano diverse dalle normali arti ninja, ho osservato un guerriero capace di rendere metallico il suo corpo ma anche tutto ciò che toccava, pur avendo le doti fisiche di un banale bandito e sicuramente non un controllo del chakra che ci si aspetterebbe da una Hijutsu con proprietà simili. Un'altra rendeva impossibile allontanarsi troppo da lei, ma senza alcun fuuinjutsu o simbolo, e infine un guerriero manipolava il fuoco come se danzasse con esso, ma senza emetterlo dal corpo come accade con i Jutsu, lo faceva semplicemente apparire dal nulla. Informazioni che forse in futuro sarebbero state preziose per il Sensei.

    Alle sue ultime richieste invece chinai il capo, congedandomi. Sarà fatto, Asso. E se le conoscenze e il prestigio saranno utili per un Accademico, le assicuro che ogni ricchezza o tesoro sarà invece in mano a Shichifuko. Il colloquio era terminato, dovevo solo allontanarmi da Ame e progettare le mosse successive.
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    Bosco dei Sussurri

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    La sala circolare aveva chiari segni di presenza umana nelle candele ancora accese, ma altri punti di quel luogo non vedevano presenza umana da parecchie settimane se non anni. Dalle ampolle proveniva un odore chimico non facilmente definibile mentre lo strato di polvere su alcuni rotoli indicava che non venivano toccati forse da anni, così come alcuni degli alambicchi e le fonti di calore, spente da tempo immemore. Nessun passaggio segreti facilmente identificabile ai sensi di Saragi, anche se un paio di impronte sul pavimento erano abbastanza recenti e sparivano all'improvviso, proprio nel centro della stanza. Osservando meglio la polvere era quasi possibile tracciare un vago contorno, come se quel punto nascondesse una botola o simili, ma non c'era modo di sapere dove fosse il meccanismo che la attivava.

    Il Rotolo in bella mostra sembrava particolarmente in buono stato, a differenza degli altri, tanto da far pensare che fosse nuovo e appena piazzato, senza nemmeno un grumo di polvere o segni del passaggio del tempo. Le scritte sembravano in codice e riportavano numerose formule e le poche parti leggibili a una prima occhiata riguardavano un certo modo di far fluire il chakra, ma il titolo era chiaro e preciso: La Pergamena dello Tsuchinoko. Con un sottotitolo: Come modulare l'Anima in uno Spirito della Terra. Anche se fuori luogo per quanto sembrasse appena scritta, quella pergamena doveva avere un grande valore. Sss...non ssso da dove arrivi ma credo sssia un falssso...o una trappola. Non ha nemmeno un segni di usssura.

    Ma proprio mentre Saragi si chiedeva se qualcuno fosse ancora nella stanza, un rumore avrebbe allertato Akteru, arrivando subito dopo alle orecchie del giovanissimo shinobi: qualcuno stava scendendo la scale che portavano alla stanza! Cosa avrebbe potuto fare il giovane? Nascondersi o affrontare chi era in arrivo? Prendere la pergamena anche se poteva essere una trappola o usare qualcuno degli altri oggetti nella sala? Presssto, due minuti e sssarà qui! Chiunque sssia. Quale che fosse la scelta del ragazzo, ben presto qualcuno che non aveva alcun interesse nell'essere furtivo scese nella sala, calcando pesantemente ogni gradino come fosse in gita più che in esplorazione, fino a raggiungere la stanza sotterranea, varcandola.

    Non avrei mai detto che potesse anche trovare i laboratori...non c'è male! Un ninja sui venticinque o poco più, con una snake sword intorno al braccio parzialmente srotolata che usava a mò di pendolo da rabdomante aveva fatto il suo ingresso, con dei curiosi occhiali che sembravano privi di lente, una felpa abbondante sul viola con la nota musicale di oto ricamata all'altezza del cuore e un buddah stilizzato sulla schiena. Pantaloni comodi erano adorni di una sacca porta armi e sembrava non avere alcun problema a parlare da solo, come se fosse matto. Ma ho comunque fatto una scarpinata...beh, meglio dell'alternativa. Poggiando le braccia sui fianchi si sarebbe guardato intorno. Allora...vediamo cosa possiamo razziare e rubare! Con questo dovrei essere a sei laboratori saccheggiati! Akteru non lo aveva riconosciuto, e probabilmente anche Saragi non lo aveva mai visto, ma avrebbe guardato il genin con urgenza: quel tizio doveva essere un ladro o un tombarolo!

    Cosa avrebbe fatto il giovane shinobi di Oto?
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    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E i capovolgimenti del Fato

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    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    Alla richiesta del Flagello ciò che restava del chakra di NuwaFuji in quel luogo valutò attentamente le sue opzioni, prima di far volare la piuma in una direzione specifica, lungo la quale Jeral avrebbe chiaramente visto una sorta di pozzo luminoso apparire, senza che altri lo vedessero. Non era chiaro se fosse effettivamente un condotto che andasse al di sotto del "non pavimento" in cui erano, o piuttosto un concetto che collegasse quel non-luogo a quello desiderato, ma apparentemente non c'erano ostacoli significativi. Evitato poi lo schiaffo di Enuo, Jeral spese qualche parola nel dileggiarlo, ma senza ottenere grandi reazioni irritate. Un Difetto con il ninnolo di una divinità. Basta veramente poco per montarti la testa. Non sei una minaccia per nessuno, solo una bomba senza controllo. Credi realmente che la forza fisica o il chakra possano offrirti riparo dal Dominio? In tutta risposta Jeral tracciò un Fuuinjutsu sul proprio corpo, cauto nei confronti di chi lo circondava, prima di rivolgersi alle Calamità là presenti.

    Strage aveva annientato il suo avversario e stava rivolgendosi a quello che pareva aver corrotto Atrocità, mentre Carestia aveva appena subito gli effetti del Dominio in prima persona, nonostante gli avvertimenti del Flagello di poco prima sul non essere troppo incauti nell'uso delle tecniche. La Nebbia di Strage aveva funzionato, ma per quale motivo la sua trappola no? Forse Enuo era stato colto di sorpresa o esistevano altri limiti al Dominio? [Nota] Atrocità intanto aveva appena ferito forse mortalmente il suo seguace mentre si guardava intorno esaltata dal Dominio, forse persa per sempre. Avrebbero dovuto fare qualcosa per preservarla, ma a nessuno era importato e ora ne avrebbero pagato le conseguenze, Flagello Incluso.

    Quella donna folle non respirerà abbastanza da pentirsene! Replicò Strage alla provocazione di Jeral, anche se Enuo era il suo bersaglio più prossimo, mentre Carestia, affannato, sembrava quasi avere paura di usare nuovamente le sue tecniche con il clone dello Stregone così vicino. Sicuramente il Buddah punirà le sue azioni...anf...ma non credo di poter agire in prima persona al momento...Amithaba! Le molteplici voci dello stregone li incalzarono: Temo che ormai sia tardi per voi. Con le mani sul rosario il monaco cercava una soluzione, mentre il Flagello finiva per compiere una leggerezza che purtroppo avrebbe pagato. Mia...signora... Gorgogliava intanto Arata, a terra con le mani sul collo.

    Senza curarsi troppo dei Lunari e di Enuo che gli stavano molto vicini, Jeral compose una manciata di sigilli necessari ad avviare la rapida Sostituzione, anche se non così rapidi da risultare impercettibili al di fuori di un atto difensivo. Il Lunare più vicino si avventò su Jeral con un'artigliata sulle mani che gli impedì di concludere la sua tecnica [Ado - Lunare 10] mentre l'altro spalancava la bocca richiamando un attacco di chakra incredibilmente rapido, anche se molto sottile, che avrebbe cercato di trapassare la gamba di Jeral arrivando in obliquo da un punto in alto dietro la sua schiena [Ado - Lunare 11]. Contemporaneamente il tentacolo di Enuo avrebbe cercato nuovamente di colpirlo al volto, sempre con scarsa potenza ma intenti assolutamente oscuri [AdO - Enuo]. E non era tutto, perché dal globo luminoso creato da Atrocità quando erano arrivati in quel non-luogo si generò un fulmine di chakra elettrico che mirava a travolgere in pieno il Flagello [AdO - Atrocità]! La Calamità aveva ormai tradito!

    La situazione sarebbe degenerata molto rapidamente, con Strage che attaccava l'Enuo di Atrocità tagliandogli due tentacoli ma ritrovandosi poi immobile, come strangolato dalla sua stessa nebbia e cercando di liberarsi dalla stretta. Contestualmente Carestia era scattato evitando un attacco del suo clone di Enuo per portarsi fuori dalla trappola e con un Jutsu aveva reso gigantesco il suo rosario, preparandosi a uno scontro in corpo a corpo cui era poco avvezzo, facendo schioccare la sua arma atipica contro i tentacoli del mostro, evitando i Lunari che intanto erano riusciti a ferirlo in più punti. Atrocità diede un violento calcio sulla faccia di Arata mandandolo riverso a terra, forse morto, mentre dal terreno accanto a sé emergeva una sorta di enorme serpente uscito dagli incubi di un folle, con bocche e occhi dove non era previsto che ci fossero, che si sarebbe subito avventato sul Flagello mentre in qualche modo il suo corpo veniva fiaccato dalla mente della donna [Azione 2-3 e Tecnica 1 - Atrocità] e dal contemporaneo respiro dei Lunari che assorbivano il suo chakra [Azione 2-3 - Lunari 10 e 11]. Enuo invece avrebbe nuovamente cercato di avviluppare il suo corpo in una spietata illusione, solo per vederla spezzata in partenza dal sigillo che l'altro aveva appena tracciato [Tecnica Enuo]. Immediatamente dopo un nuovo pericoloso Genjutsu arrivava contro di lui da parte di Atrocità [Tecnica 2 - Atrocità], cui avrebbe fatto seguito il tentativo di Enuo di colpirlo altre due volte con i tentacoli, sempre nel tentativo di applicare il Dominio ai suoi Fuuinjutsu [Azione 2-3 - Enuo], che sarebbero stati seguiti da due attacchi illusori se l'effetto dell'illusione della donna fosse stato posto in essere.

    SE fosse riuscito, dopo essersi difeso, a entrare nel pozzo, avrebbe percepito nuovamente un senso di smottamento dell'intero corpo, come una vertigine pulsante di breve e intensa durata, arrivando poi al buio per un istante che immediatamente dopo divenne una sorta di corridoio ingombro di carne viva e pulsante. Se la manifestazione della mente come labirinto persisteva, allora Jeral adesso era all'interno senza alcuna traccia delle Calamità o dei Lunari...mentre Enuo era ovunque intorno a lui. Ma poteva sconfiggere Enuo da solo, quando il Dominio assicurava una netta superiorità allo Stregone?

    Da un cumulo di carne vicino emerse il volto deforme dello Stregone che lo canzonava. Molto abile, senza dubbio, ma cosa speri di ottenere? Prego, vieni pure verso il centro, se è quello che desideri, ma tutto questo presto sarò io. E non sarai altro che una mosca da digerire. Sarebbe rientrato nella carne pulsante, senza che il labirinto che era la mente del Kappa si opponesse. L'intero fatto di aver convertito una creatura in un luogo era assurdo abbastanza da abbandonare l'idea di trovare un senso a ciò che si percepiva con occhi e orecchie, e se avesse proseguito lungo la strada ben presto Jeral si sarebbe trovato in una sala molto ampia, forse duecento o più metri di raggio, quasi interamente invasa dalla carne di Enuo. Sopra di loro poteva vedere in lontananza delle esplosioni e raggi luminosi, dove forse si trovavano, separati anche se visibili, le Calamità e i Lunari. Sotto di sè, nonostante il pavimento solido, al contempo poteva scrutare il Kappa dall'alto, remoto come lo aveva visto molti anni prima. Un nucleo abietto di tentacoli orribili si aggrovigliavano intorno a una figura umanoide di cui nulla era visibile, tentacoli diversi da quelli di Enuo e costellati di denti affilati come lo erano quelli del Kappa che vedeva sotto di sé. E davanti a esso Enuo attendeva, con il bastone in mano, tronfio.

    Sei qui per arrenderti? Spero non oserai realmente opporti a me con le tue deboli forze. Vicino a lui nessun Lunare, ma due schiavi con gli occhi violacei e accesi di energia, indubitabilmente sotto il suo controllo. Quante energie aveva ancora Jeral? Quanto a lungo poteva ancora usare il Loto e, soprattutto, aveva un modo per superare lo Stregone?



    Il Fauno e il Demonio
    La mia tecnica, spinta dall'odio profondo e canalizzato secondo gli insegnamenti del Maestro esplose perfino oltre le mie intenzioni mentre Jushiro si accendeva di una luce intensa e pericolosa, influenzando il Mokuton fino a farlo distaccare da me e crescere a dismisura, fino a creare un imponente reticolo di rami e radici ormai totalmente al di fuori dal mio controllo. Cosa succede? Jushiro! Il legno ci separò, come controllato dalla luce del ragazzo, ma senza danneggiare nessuno dei tre, anzi annientando gli insetti e cambiando radicalmente la situazione, dato che un ruggito poderoso annunciò la nascita di una sorta di drago deforme, nato dalla combinazione del mio Jutsu e del potere di Jushiro. Ancora sconvolto, diedi la priorità a comprendere le condizioni del ragazzo che a contatto diretto col legno sembrava essere l'origine del mostro, mentre il demonietto gongolava poco distante, tentatore come in precedenza, e la donna Utakata mi intimava di disattivare il jutsu parlando di copertura saltata...come se le esplosioni e l'assalto del nemico non fossero già prove sufficienti dell'essere stati scoperti.

    JUSHIRO! Mi avvicinai a lui, ancora nella bolla ma avvolto dai rami, ignorando la donna, ma non senza notare che rovi strazianti avevano catturato l'uomo che combatteva con Hisae fino a poco prima. Incendio... Mormorai, ripetendo le sue parole, a malapena udibili in quel baccano. Silenzio, demonio. Intimai. Ci sono altre priorità. Respiravo a fatica, provato non solo dalla carenza di chakra ma soprattutto dallo sforzo mentale dopo una simile applicazione dell'odio, ma Jushiro, collegato alla creatura, doveva essere preservato: abbandonarlo in quel momento, seppur ragionevole e scusabile, mi avrebbe privato di garanzie sulla mia sicurezza sia ad Ame che tra gli Accademici. E avrebbe reso tutta quella faccenda una intollerabile perdita di tempo e risorse.

    Il mostro aveva attaccato il nemico e non noi, anche se non avevo idea di quale fosse stato il destino di Kinemon e francamente non mi interessava approfondirlo. Con le tempie che martellavano pulsando il sangue cercai di attingere al mio addestramento con il Maestro per respirare a fondo anche in quella situazione di crisi e comprendere cosa era successo. Non avevo memoria degli eventi della Colonna Evanescente, che avrei riappreso solo in seguito leggendo i miei scritti e rapporti, anche se scevri delle implicazioni emotive, quindi non potevo collegare la nascita di quell'abominio alle orride mutazioni indotte dal Kappa, tuttavia sapevo che quell'essere era nato dal mio odio, dal mio chakra, dal potere di Jushiro e verosimilmente dalla sua paura e disperazione. E forse dal dolore. Il demonio sembrava sottintendere che la bestia si sarebbe ben presto rivoltata contro di noi e che forse il contatto con Jushiro avrebbe indebolito il ragazzo, cosa realistica, ma non potevo nemmeno tagliargli un braccio e scappare via: come potevamo combattere una bestia del genere? Le parole della creatura miravano a farmi pressione e accettare il patto, perchè probabilmente esisteva un'alternativa.

    Se solo avessi saputo meglio cos'era Jushiro e da dove arrivavano i suoi poteri...ma non era il tempo dei "se" e dei "ma". Feci un respiro profondo, allungando una mano verso il ragazzo, che era pur nella mia stessa bolla anche se privo di sensi e in continuità con l'Aberrazione. Jushiro...svegliati. Applicai al suo corpo uno dei jutsu più basilari ed efficaci nel controllare lo shock legato al dolore e alla sofferenza: un banale genjutsu analgesico che permetteva di ignorare gran parte delle ferite [Tecnica 1]...e quindi, mentre l'acqua intorno a noi bolliva, mi proiettai nella mente del ragazzo con l'Interrogazione Mentale, pur consapevole dei rischi per la mia memoria, ma lo spazio psichico avrebbe dato a entrambi la possibilità di ragionare [Tecnica 2].

    Come in precedenza avrei affrontato la tela in via di definizione del mio giovane protetto, respirando profondamente in quella calma apparente che esisteva solo nello spazio di un pensiero. Dovevo prestare la massima attenzione alle mie parole. Jushiro, sei stato molto bravo e ci hai aiutato, ma ora il dolore è sparito, il tuo corpo non lo prova più e puoi riprenderti. Nessuna domanda. Esattamente come la prima volta che ti sei svegliato. Dobbiamo ancora fare qualcosa e stavolta sei tu a poter aiutare me. Era un bambino dalla mente semplice, ma aveva sicuramente il concetto della riconoscenza, e poter fare qualcosa per Bokushin, che faceva tanto per lui, sicuramente rientrava tra i suoi desideri. Il drago che hai creato è molto bello. Mentii. Ma potrebbe essere stancante per te. Dovresti separarlo dal corpo, perché lui è parte del mio e del tuo potere e puoi controllarlo, con il mio aiuto puoi fare qualunque cosa. Come quando camminavi con l'esoscheletro di legno che ho fatto per aiutarti. Sembrava passata un'eternità ma era avvenuto pochissimo tempo prima in realtà.

    Muovilo come ti muovevi quella volta...devi usarlo per punire chi ha causato dolore, il dolore che ho fatto passare. Sai cos'è una punizione? Prima domanda, la domanda alla quale trasmisi volutamente un ricordo del passato, la memoria di quando avevo ucciso uno dei tre rapitori di bambini nell'arcipelago di Kiri. L'uomo usava i poveretti per raccogliere frutti che rendevano rapidamente anziani...ed era stato punito per le sue malefatte. Ora qualcuno merita di essere punito, e il tuo drago è un buon metodo. Punisci l'uomo cattivo che muoveva gli insetti, quello che il drago ha attaccato. Poi... sono sicuro che senti anche tu l'acqua che diventa calda. Sta arrivando qualcuno o qualcosa che vuole farci del male...fai in modo che il drago lanci me, te e la donna delle bolle lontano, verso la valle del fiume, e staccati da lui. Fai in modo che punisca anche chi sta portando il calore! Il piano era che la Utakata in volo ci supportasse per impedirci di finire spiaccicati, mentre il drago lasciato indietro avrebbe preso tempo contro il pericolo in arrivo di cui parlava anche il demonietto.

    Non credo tu sappia come staccarti dal drago, ma ne sei sicuramente capace perché con me puoi fare tutto. Abbiamo fatto un sacco di cose noi due, e questa è solo un'altra. E so come spiegarti il distacco, come applicarlo. Riesci a capire come separarti? Il ricordo che avrei trasmesso con la domanda era quello dell'addio a Kairi quando era partita dal villaggio, quando le avevo consegnato un manufatto di legno (che celava un tracciatore, ma dettagli) che avevo generato dal mio corpo. Il ricordo conteneva tanto le emozioni necessarie a comprendere il distacco (per quanto per me Kairi fosse solo uno strumento) quanto l'atto stesso di separare un costrutto di legno dal corpo lasciandolo comunque integro. Il potere di Jushiro, auspicavo, avrebbe fatto il resto. In qualche modo la comparsa dell'aberrazione aveva calmato il fuoco del mio Odio per quella situazione, ma l'emozione restava e acuiva i miei sensi e il mio giudizio: dovevamo sopravvivere e farla pagare cara a chi ci aveva messo in quella situazione.

    SE fosse riuscito nel piano e nel controllo dell'Aberrazione, una volta in volo avrei stretto Jushiro a me così che la Utakata dovesse salvare entrambi (non mi fidavo affatto di lei), sperando che il drago guadagnasse tempo per noi, anche se la sua vita fosse stata limitata a pochi minuti. Se invece qualcosa fosse andato storto, avrei infine ceduto, chiedendo al demone di portare me e Jushiro a Kiri, ovviamente senza nessun altro. Naturalmente appena Jushiro avesse ripreso i sensi gli avrei anche fornito il tonico che non ero riuscito a dare in precedenza.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    11,5/75
    Vitalità
    10.5/14.5
    Slot Azione





    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. P



    Note

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