Posts written by Febh

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    Raccogliere i Cocci

    Storia 11

    Yuri e il Coraggio

    Anche usando tutte le sue facoltà mentali per osservare la scena e studiare quanto accadeva, Yuri non riuscì a cogliere alcun elemento che facesse supporre una qualche forma di immortalità, perlomeno non nell'accezione comune. Non notò simboli, rituali, odori né alterazioni tangibili che potessero spiegare cosa stava accadendo, salvo forse la certezza che energie fuori dall'equilibrio del mondo dei viventi fossero in gioco, come quando aveva studiato elementi di necromanzia dagli scritti giunti attraverso la setta, per quanto vaghi e generalmente poco apprezzati dato che lo scopo era avere una vita eterna, non una vita dopo la morte. Con queste informazioni parcellari era inutile anche solo formulare ipotesi, inoltre il suo corpo era talmente malmesso che difficilmente avrebbe avuto il tempo di una qualunque dissertazione accademica...e doveva affrontare la frustrazione del Coraggio!

    Solo lo sguardo furioso di quell'uomo dal corpo simile a un ragazzo sarebbe stato sufficiente a far fermare un cuore, ma Yuri riuscì a trovare la giusta determinazione e umiltà di accettare l'incarico e non provocare il suo interlocutore, finendo per trovarsi con un danno notevole al torace mentre il suo chakra iniziava a fluire senza controllo alcuno! Sapeva di stare per morire. Ricorrendo alla sua esperienza come chunin di lungo corso e come utilizzatore di flussi improvvisi di chakra grazie alla Veste Elettrica, cercò di guidare il flusso dirompente, riuscendo anche a controllarlo quel che bastava per reggersi in piedi e scattare, sovraumano, verso uno dei pochi che ancora respiravano, spezzandogli i polsi con una stretta apparentemente banale, segno che i suoi muscoli riuscivano a esercitare una forza che non sarebbe stata normalmente raggiungibile.

    Ebbe la prontezza di spirito di far ingoiare a forza dei tonici al suo prigioniero, così da impedirne il trapasso, ma carica come era di energie, nella foga di canalizzarle come fossero la Veste Elettrica per non rischiare di far esplodere il suo sistema circolatorio del chakra, iniziò a spostarsi qua e là avvertendo il Maestro di proseguire con le indagini e fissare un punto d'incontro. Quasi baldanzosa, ignara di quale fosse il reale contraccolpo dell'apertura forzata di una porta del chakra, si sarebbe avvicinata al Coraggio grondante di sangue e sudore, sia proprio che altrui, proprio mentre questi recuperava la sua mazza da baseball piegata, più affilata tra le sue mani di qualunque spada. Non è il Loto, cretina! Le replicò quasi rimbrottante. E' una sua tecnica derivata, si chiama Sublime Meditazione Avversa. Apre a forza le porte del nemico per fargli espellere il chakra e indebolirlo, ma ho usato contemporaneamente la Sublime Meditazione di Pace che concede il Loto a un alleato. Non ti ho concesso alcun cazzo di potere, io volevo vederti soffrire come una patetica stronza, non farti regali. Spiegò, evidentemente interessato a ventilare le sue frustrazioni. Normalmente questa cosa sarebbe impossibile, perché i danni sarebbero eccessivi e poi io non sono bravo coi ninjutsu, non le so usare bene in realtà. Si mise a simulare delle battute di baseball con la sua arma, a vuoto, testandone il suono. Fra pochi secondi il tuo corpo andrà letteralmente in pezzi, ti conviene prendere qualche tonico o non soffrirai abbastanza. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!!! [Nota]

    E infatti Yuri avrebbe avuto pochi istanti prima che le sue carni cominciassero a contorcersi e diventare calde e infiammate, cariche di dolore, con le ossa che venivano quasi sbriciolare dalla contrattura...a meno di resistere in qualche modo o correre ai ripari con delle medicine! Questa è una scena che mi interessa. Inoltre, se non riapri la Porta con le tue sole forze, casomai sopravvivessi, tutto il tuo sistema circolatorio del chakra andrà a farsi fottere e non potrai più nemmeno potenziarti le scorregge HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! Rinfrancato, si sarebbe quindi allontanato. Mi sembra che tu sappia far fluire il chakra, ma le Otto Porte sono qualcosa che normalmente limita il flusso per salvarti, devi voler morire per imparare ad aprirle, abbandonare ogni speranza di sopravvivenza! E tu sei una stronza che vuole sopravvivere, quindi non ci riuscirai mai e striscerai ai miei piedi per sempre, HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! [Testo Visibile] Io ho imparato da un pazzo suicida che ha provato a distruggermi proprio come ho fatto io con te! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! MA POI LO HO UCCISO! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!!!! E con quella risata così sguaiata e malevola, simile a un ragliare, si allontanò lasciando sola Yuri nella sua ordalia.

    Il Maestro avrebbe seguito gli ordini senza curarsi troppo della sua evocatrice, almeno nell'immediato, freddo nello sguardo come se ritenesse che la sua dipartita fosse un qualcosa di plausibile, ma sulla quale non sarebbe intervenuto. Molte cose sono successe. Avrebbe detto se interpellato al riguardo, o se gli avesse chiesto aiuto. Io seguirò gli ordini che mi hai dato e nulla di più. Il tono era gelido. Abbiamo un accordo noi due, e molte volte ho superato i limiti, mostrando elasticità. Questa volta non è tra quelle. Dimostrami che porterai qualcosa alla mia causa, ché da troppi anni non vedo alcun movimento in quella direzione. La sua ricerca tra i feriti avrebbe portato a pochi spiccioli irrilevanti, alcune armi di bassa qualità e diversi elementi da usare come prova, oltre al prigioniero, naturalmente, che sebbene non fosse uno dei luogotenenti doveva pur avere qualche informazione utile.

    [...]

    Se fosse sopravvissuta, all'arrivo alla base di Hayate avrebbe trovato il Coraggio in una delle stanze che percuoteva con forza la donna mutilata dei Kurogane, appesa al soffitto con una catena, colpendola a più riprese per stancarsi e sfogare un pò di frustrazione. Avrebbe dedicato a Yuri solo uno sguardo alienato, seguito da uno sputo di sangue a terra. Sangue non suo. La Mansuetudine avrebbe fatto cenno al Fiore Lupo di ignorarlo, conducendola in una stanza vicina dove già una volta avevano parlato, su poltrone comode anche se un pò trasandate. Il tuo rapporto? Non chiedo nemmeno a Maito, non ho voglia di un mal di testa, ma quando fa così è perché incontra qualcuno che lo mette in difficoltà. Avrebbe detto con aria stanca, massaggiando la tempia con due dita. Ascoltò senza particolari inflessioni o sorprese il resoconto di Yuri, annuendo e chiedendo ogni tanto solo risibili puntualizzazioni come gli orari o le posizioni, ma senza mai interrompere, solo per avere un quadro generale più chiaro. Capisco. Avrebbe detto alla fine, torvo in volto mentre incrociava le braccia.

    Le Mezze Persone. La Carità mi ha parlato di loro...solo una problematica che viene gestita direttamente dalla Grazia e Giustizia di Hayate. Dal sommo leader. Avrebbe detto. Non sono immortali, sono l'esatto opposto. Non esseri perfetti e immortali, ma esseri incompleti, incapaci di essere catalogati tra i vivi o tra i morti. Qualcosa che va contro la nostra ricerca e costituisce un ostacolo. Non muoiono solo perché non sono esattamente vivi, quindi non hanno nulla a che vedere con l'obiettivo della vita eterna. Personalmente non ne ho mai incontrata una...mmmh...fatti rattoppare. Non posso dirti di più senza prima interrogare il leader. Yuri anche se sopravvissuta e sistemata con i tonici non era certo in forma, e sarebbe stata indirizzata nella sala dove un Hayate di basso rango la attendeva [Immagine]. Esperto in arti mediche, era stato portato per supportare la Virtù ora impegnata in sala operatoria, ma non aveva capacità sufficienti per fare la differenza e si limitava a sostituire il materiale di sala quando si esauriva, o sarebbe stato un ostacolo più ce un aiuto, per questo motivo iniziò a medicare Yuri applicando anche tecniche mediche, sebbene con capacità appena superiori a un genin. Sono Huabu, originario delle terre di Iwa...ah, no, pardon. Io sono Hayate. Si sarebbe presentato mentre sistemava le ossa delle gambe ferite di Yuri. Non sono da molto nella setta...sono un discepolo della Magnanimità, mi ha reclutato durante una missione e...uhm...forse non dovremmo chiacchierare tanto. Tu chi sei?

    Dopo circa un'ora, interrotta solo mentre Huabu portava dei materiali alla Magnanimità, la Mansuetudine convocò nuovamente Yuri, accogliendola con sguardo austero. Ho avuto una comunicazione. Reggeva in mano un minuscolo foglio di carta. Il leader mi ha dato il permesso di parlarti, fino a un certo punto. Il Coraggio è ancora impegnato a leccarsi le ferite quindi è meglio lasciarlo da solo. Avrebbe teso il foglio a Yuri, che solo nel toccarlo avrebbe percepito un'immensa pressione, incommensurabile rispetto alla minaccia omicida del Coraggio, come se per un secondo si fosse trovata al cospetto di qualche divinità. A leggere quelle poche parole avrebbe sentito come se qualcosa le stesse bruciando il cervello, stilandole al suo interno: "E' concesso ad Hayate di sapere". Sarebbe stata tremante nel distogliere lo sguardo dalla carta che, a riguardarla, sarebbe stata completamente bianca. Ti è fatto divieto condividere con altri quanto apprenderai. Comunicare direttamente con il leader è qualcosa di molto impegnativo per la tua mente...ti sconsiglio di trasgredire, lui non è come gli altri. Avrebbe detto la Mansuetudine riprendendo il foglietto e distruggendolo con una piccola scarica elettrica tra le dita.

    Posso parlare di questo K con te. Cominciò. Devi sapere che il nostro leader ha più volte visitato l'aldilà, ancora vivente, con metodi diversi che non sono qui a condividere. Ha appreso della presenza di anomalie, creature viventi che tuttavia sono anche morte...anime incomplete. Le Mezze Persone. Alcune di esse sono state in grado di assorbire energia dalle anime dei defunti e mantenere potere e identità, prolungando la loro esistenza...e arrivando a creare dei veri e propri regni nel mondo dei morti, dove accumulare ancora più energia. La Città del Tiranno è uno di questi...fondata da una Mezza Persona che si fregia appunto del titolo di Tiranno e che raccoglie le anime dei guerrieri valorosi per addestrarli come un esercito in una fantomatica battaglia futura di cui ignoro l'esatta natura. La cosa importante è che secondo il Leader, alcune Mezze Persone sono riuscite a fuggire dall'inferno e ottenere dei nuovi corpi, parecchi mesi addietro...e ora si trovano nel mondo dei vivi. Il nostro sospetto, dopo il tuo rapporto, è che K sia una di esse. Non conosciamo i loro scopi, quindi fino a quando non li sapremo, dobbiamo considerarli ostili o comunque un ostacolo alla ricerca dell'immortalità. E qui te lo ribadisco: sono un ostacolo, non una risorsa o materiale di ricerca. La loro esistenza è opposta al nostro scopo. Disse con tono duro, quasi imbronciato.

    La spada di sangue non sappiamo cosa fosse, ma esistono numerosi chiiton o artefatti che sfruttano il sangue...o banalmente era un Mikawa. Difficile dirlo, ma secondo il Coraggio alcune delle tecniche usate da K e dai suoi sottoposti ricordavano la Lama Rossa dei Kenkichi, il clan Kiriano. Spiegò, come se fosse una faccenda secondaria. Ma certamente era uno spadaccino provetto, capace di mettere Maito in difficoltà...anche se per avere un'esatta stima delle sue abilità in quel campo sarebbe dovuto essere Waru a valutarlo, è lui lo spadaccino del gruppo. Sbuffò. Maito non ha "metodi", lui si limita a colpire forte e veloce, e se K ha evitato attacchi, è perchè era più veloce o più resistente, tutto qui. Venne poi il momento di portare il discorso sul cosa fare con le autorità della Pioggia. Verrò io al posto di Maito, ma con il suo aspetto, e starò zitto. Lui non è in condizione di essere presentato a chicchessia, né lo sarà nei prossimi giorni. Sentenziò, acconsentendo al piano di Yuri di usare l’aver scacciato K come un risultato sufficiente per avere un salvacondotto da parte dell’Asso e poter concludere i loro affari col membro dei Cuori rapito.

    Nel mentre il Maestro aveva ricavato ben poco dal prigioniero, dato che nessuno del culto aveva mai visto il volto di K, ma almeno aveva carpito alcune informazioni sullo stile di combattimento che insegnava (di cui l'uomo conosceva tuttavia solo la base) e sarebbe stato facile per un esperto ricollegarlo anche se alla lontana alle arti Kenkichi. Da quel poco che si poteva estrarre, scoprirono che K era arrivato a Kiri da solo, da nord, e aveva cercato i più miserevoli e derelitti cercando di donare loro un ideale e un rigore che andavano contro l'idea fondamentalmente plutocratica della città. Quali fossero però i suoi scopi a lungo termine o se avesse degli alleati locali o distanti, questo era ignoto.

    [...]

    L'Asso di Fiori sedeva al bancone della Lacrima sorbendo elegantemente un liquore costoso, circondato dalle fanciulle di Yuri che tuttavia venivano apostrofate con garbo ed eleganza, come se l'uomo apprezzasse la loro presenza e compagnia ma non avesse alcun interesse nel concupirle, forse perchè capace di dominare fermamente i suoi più bassi istinti, a differenza di Goemon. Comunque Yuri gli si fosse approciata, la avrebbe accolta con un cenno del capo e un sorriso.

    Sole cocente
    Sulla via del ritorno piovono foglie



    Declamò, esibendosi in un baciamano. Sei radiosa come il sole, Yuri, e tuttavia il tuo ritorno è come una foglia caduta, che per quanto suggestiva ha perso la sua vitalità. Si raddrizzò. Sei una donna intelligente, immagino tu abbia compreso il significato della mia recente richiesta, eppure sei qui a parlare. Sedette sull'alto sgabello del bancone, consapevole che nessuno avrebbe ascoltato, se ci teneva alla pelle. Quindi, quali notizie mi porti, e per quale motivo ciò che era stato richiesto non è avvenuto? Ossia la morte di chi aveva offeso i cuori per mano di K, dato che si trattava di una missione suicida. Stava alla donna misurare con cautela e tatto le sue parole...o forse avrebbe dovuto recriminare e prendere di petto il suo interlocutore? Con la Mansuetudine alle spalle, che aveva l'aspetto del Coraggio ma con una sorta di museruola, avrebbe dovuto essere molto convincente. Va detto che lo Hozuki era molto bravo a replicare lo sguardo da psicotico del massacratore.


    Intanto il Fauno
    Stavo lentamente riprendendo le forze mentre Tanaka mi guariva, e quando fu sufficiente continuai da solo, dato che mi restava comunque una discreta riserva di chakra, complice la naturale ricchezza del sistema circolatorio Senju. Non tutti sanno combattere...non a tutti i medici è richiesto di saperlo fare. Dissi, affannato, mentre in qualche modo lui dimostrava di temermi, o quantomeno di aver sviluppato un timoroso rispetto per la mia persona, e questo era bene. Acconsentii al suo prendere piccole quote di sostanze, mentre la donna, ripresasi a sua volta, finalmente si presentata. Akuki-san. Se la mia strada mi porterà dalle tue parti ti farò visita. Dissi, sintetico, rialzandomi in piedi e frugando il corpo in cerca di tonici per far fronte alla incommensurabile stanchezza accumulata. In ogni caso avrei poi sistemato quanto mi serviva, ripromettendomi di recuperare il cadavere per analizzarlo ed estrarne le capacità del clan Soshi. Avrei poi deciso se restituirle a Suna come Yato o rivenderle ad Ame come Shichifuko. Minarai non aveva di che guadagnarci e il Fauno non doveva immischiarsi nelle faccende che erano pertinenza dei Cuori.

    Se solo fossi stato un filo più silenzioso e veloce il nemico non ci avrebbe mai ridotto in quelle condizioni: dovevo imparare a coordinare meglio le mie azioni e accelerare le mie tempistiche così da combinare un maggior numero di tecniche, ma non era quello il momento. Sentivo la mia incapacità come un peso addosso assai più insostenibile della fatica e del dolore legato ai veleni ma ero stato addestrato ad accogliere quella sensazione e la frustrazione che mi provocava...dovevo farla divampare come fosse odio, odio per me stesso che mi avrebbe nutrito e dato energie. L'odio avrebbe portato al potere. Ripresi a muovermi con lo sguardo acceso da quella determinazione. Non avevo ancora terminato.

    [...]

    Hikito era là, nella stanza, con gli altri due in ginocchio al suo cospetto. A quell'immagine molte stranezze che erano emerse in quella vicenda iniziarono ad avere senso: era assurdo che due persone di evidente abilità dovessero restare in una bettola scadente in attesa di un intermediario locale per recuperare un carico di materiale che casualmente era in vendita da parte di una persona altrettanto abile con regole quantomeno bizzarre. Ma se erano d'accordo sin dall'inizio allora tutta quella faccenda diventava una costosa e complessa pantomima della quale tuttavia mi sfuggiva lo scopo...non avevo abbastanza informazioni. Entrando avrei mantenuto la calma, esibendomi in un lento inchino e ripetendo quello che avrei voluto dire a Hikito dopo la battaglia con il Soshi se questi fosse stato presente. Posai lo sguardo su Gekido e Shinken dopo la loro presentazione, senza soffermarmi eccessivamente: era lo spadaccino a essere fondamentale. Io sono Bokushin, il Fauno di Ame. Ritenni corretto ripetere le presentazioni ora che avevo la reale identità dei miei interlocutori.

    Venne la spiegazione su quale fosse lo scopo di quella vicenda: reclutare talenti per un'organizzazione nota come Bilancia Nera, il cui scopo era tuttavia assurdo! Eliminare il chakra implicava eliminare il mondo ninja e tutti i vantaggi che ne derivavano, come le arti mediche o la costruzione di gran parte della civiltà, sarebbe stato come piombare il mondo intero in un secolo buio! Inoltre, almeno per quanto mi riguardava, la fine del chakra e dei ninja significava la fine della Missione, dato che non ci sarebbe più stato un Hokage in senso stretto e questo era impossibile, dato che la missione doveva essere eterna. Anche se il viso deturpato del Fauno restava impassibile, i miei occhi probabilmente lasciavano trapelare il turbinìo di emozioni e pensieri legati a quelle sconvolgenti rivelazioni. E' corretto. Dissi. Ho i miei obiettivi e al momento essi necessitano del Chakra...come anche i vostri, immagino. La loro idea era folle e sicuramente tutti loro erano esperti nella manipolazione del chakra, quindi il loro stesso piano era un serpente che si mordeva la coda, senza reali possibilità di successo, ma come tutti gli invasati non sembravano rendersene conto.

    Se non altro erano consapevoli dell'enormità della loro richiesta e del fatto che nessuno avrebbe mai potuto, a meno di qualche traumatico passato, accettare su due piedi un'offerta del genere. Potere, ma solo fino a quando l'obiettivo non sarà concluso, almeno fino a quando il potere verrà da qualcosa di diverso dal chakra. Esistevano numerosi meccanismi o oggetti che agivano anche senza chakra, quindi pensare che eliminando il chakra si sarebbero eliminate le disuguaglianze o i conflitti era, se non infantile, quantomeno poco lungimirante. Per una frazione di secondo accarezzai l'idea di unirmi a loro, di compiere la mia missione contro Raizen usando il loro supporto e poi annientare il chakra, così da essere libero di vivere il resto della mia vita senza la missione. Ma mi presi in giro da solo. Non esisteva alcuna vita senza la missione: io ero solo uno strumento forgiato per seguirla...senza missione non avevo alcun valore né utilità né potevo permettermi di sognare o immaginare una cosa del genere. Quei pensieri erano stati strappati e bloccati a priori nella mia mente e ne ero consapevole. Yato era la Missione, senza Missione non c'era libertà, ma semplicemente non-Yato. La loro proposta era inaccettabile.

    Avevo Mugen in orizzontale tenuta tra le mani per offrirla indietro a Hikito ma lui disse di tenerla come possibile contatto, lasciandomi la possibilità di pensarci e decidere. Ammetto che è una decisione difficile, che apre a un mondo che nemmeno sospettavo. Dissi, soppesando l'arma consapevole che ero totalmente alla loro mercé. Ho visto il tuo Equilibrio, dunque così lo chiami. E so che le tue parole sono sincere. Commentai, mettendo via la spada. Se posso...esiste un modo per avere quella stessa consapevolezza senza impugnarla? Mi ha dato...molto a cui pensare. Il Chakra non è coinvolto, suppongo, vero? Come presupponevo se volevano abbandonare il chakra era perché esisteva qualcosa di meglio, per loro. Dovevo parlare al Maestro di quegli argomenti. Io accetto il tempo concessomi, rifletterò su quanto hai detto e quando avrò preso la mia decisione vi contatterò, per restituire la spada o accettare di unirmi a voi. Non potevo farlo, non potevo negare la mia stessa esistenza. Questa spada è solo un prestito, non la terrò per sempre. Si stava nella mia mente sviluppando un'idea su come usarla in modo alternativo, ma non era il momento di discuterne.

    Avrei lasciato le indicazioni su come si trovavano le sostanze, facendo recuperare il rotolo a un mio clone creato sul momento così da concludere la transazione. San-banme, io sono un uomo di Ame. La mia abitudine è non fidarmi di nulla e nessuno, ma il modo di percepire mostratomi dalla spada è qualcosa a cui aspiro, come medico e come usufruitore di spade. Non posso nascondere la mia ammirazione, quale che sarà il modo in cui evolveranno i nostri futuri contatti. Avrei salutato con un inchino, cercando di fissare l'aspetto dei tre nella memoria. Quelle informazioni potevano diventare cruciali per il futuro, in diversi modi, ma intanto dovevo pensare al mio incarico originale.

    [...]

    Tornato nella tana dei miei committenti con Mugen e con le erbe richieste, avrei inizialmente raggiunto il medico come da indicazioni, ma qualora fossi stato bloccato da Yuri o dal Coraggio avrei spiegato molto semplicemente che nella mia ricerca ero stato aiutato da un maestro di spada che mi aveva imprestato la sua lama, se richiesto, rifiutandomi però di cederla in quanto non mi apparteneva. Certo, questo rappresentava un rischio, ma avevo abbastanza fiducia nella possibilità di scappare o chiedere aiuto al medico. Devo consegnare le sostanze per cui sono stato ingaggiato e supportare il chirurgo. Se non bastassero, ma viste le sue doti penso basteranno, potrei usare una tecnica che mi è stata insegnata per aiutarlo. Potremo parlare in seguito, la missione è prioritaria. Naturalmente il Coraggio, già alterato per le sue vicende, sarebbe stato particolarmente piccato ma la Magnanimità, percependo il mio arrivo, avrebbe chiamato a gran voce il suo "assistente", in qualche modo obbligando il feroce pattinatore a farsi indietro.

    Con la mano pronta a estrarre Mugen per scopi tutt'altro che offensivi, ma anzi curativi, sarei entrato nella sala operatoria portando le sostanze, e in attesa di ordini...cosa ancora dovevo fare, come medico?

  2. .

    Eremiti del Deserto

    Labirinti nel Deserto

    La iena non si presentò a Fudoh, guardandolo con interesse quasi sinistro mentre dalla bocca latrava emettendo un suono simile a una risata asmatica. Il mio nome è stato Cancellato, Fudoh del Guscio. E quindi ciò che sono e ciò che faccio è stato cancellato a sua volta. Ringhiò appena, come se venire accostata a Saban'na fosse qualcosa che la irritava. Io non contesto ciò che fa chi mi procura il cibo, e non faccio domande, ma se pensi che questo sia un rapimento hai capito ben poco. Questa è una caccia, con delle prede e delle esche. Ridacchiò ancora, ma in realtà era solo il suo verso. L'armadillo invece cambierà tutti gli equilibri, sarà fondamento assieme ai Pakkun di qualcosa di nuovo e antico. Se ancora fossi qualcosa mi dispiacerebbe per Saban'na, ma io non esisto più, quindi non ha alcuna importanza! Rise ancora, col suo latrato che adesso aveva un ché di sarcastico, mentre il suo sedicente padrone arrivava sulla scena, castigandola con una bastonata.

    Al guaire del canide ci fu qualche protesta da parte del primario, ma che cadde nel vuoto mentre la potente manipolazione del Vetro andava a imprigionare Fudoh, tagliando ogni discussione e lasciandolo in trappola. All'esterno la iena venne aizzata contro la tartaruga e, pur non riuscendo a ribaltarla, affondò i denti nel carapace arrivando a creparlo e ferire la tenera carne sottostante...non a caso quella specie era denominata "spaccaossa", dato che si nutriva spesso di carogne arrivando a spezzare le ossa per sorbire il delicato midollo. Alla lunga anche il guscio di Badassanu avrebbe ceduto! Intanto Myk aveva scelto di gettarsi nella mischia e sfruttando le ben note abilità del suo evocatore si sarebbe scagliata sul simbolo di repulsione facendosi sparare come un proiettile verso la iena, che venne travolta in pieno e fatta arretrare di uno o due metri mentre si lasciava andare a un latrato acuto e sofferente. L'altra tartaruga le fu addosso quasi in contemporanea cercando di travolgerle la zampa ma gli occhi azzurri del canide erano attenti al voluminoso sauro più che a quello di piccole dimensioni e nonostante la sorpresa della botta al fianco fu pronta a reagire scattando lateralmente con un piccolo impasto di chakra, accompagnando la spinta data da Myk ed evitando così Badassanu [Difesa 1]! Con la bava che scendeva dalla bocca, ringhiò feroce contro le due creature, pronta al contrattacco.

    Contestualmente Fudoh stava sperimentando gli effetti di quella complessa illusione, impossibilitato a uscire all'interno di un labirinto di specchi in cui ogni singola immagine reagiva attaccandolo, quale che fosse la sua azione. Una simile situazione, specie considerando che erano presenti riflessi là dove non era possibile che ci fossero (complici gli studi di ottica e oculistica del primario), lo spinse a comprendere che si potesse trattare di un'illusione, arrivando a intrecciare le dita per scatenare il Rilascio. L'onda di chakra spazzò via quello esterno dal suo cervello annientando le allucinazioni che si infransero proprio come specchi, dissolvendo i riflessi "non realistici" e lasciando solo un labirinto di alti specchi, complesso ma non insuperabile, e per quanto più amichevoli e ragionevolmente normali nella loro legge ottica, comunque si prendevano la libertà individuale di attaccare a tradimento [Nota].

    All'esterno intanto l'illusionista si era seduto a gambe incrociate, con il bastone tenuto in orizzontale mentre mormorava qualcosa in una lingua sconosciuta, mentre dal terreno delle reali mura di vetro sorgevano, sovrapposte a quelle illusorie (ma Fudoh non poteva percepirle), mentre due o tre cloni specchio emergevano da alcune di esse, assumendo istantaneamente l'aspetto di chi si specchiava in loro...ossia il Primario stesso. In questo modo due Fudoh appena generati sarebbero sembrati emergere dagli specchi anche nell'illusione, gettandosi contro il Kiriano e cercando di attaccarlo (un terzo clone era più lontano, nel labirinto, e rimase fermo). Un Fudoh gli sarebbe piombato contro alle spalle cercando di afferrarlo in un pericoloso abbraccio, dato che a contatto era solido e tagliente [Azione 1], mentre l'altro avrebbe approfittato di quel momento per tirare un pugno alla sua gola, anche qui con spiccate capacità perforanti, dato che era fatto di vetro nonostante sembrasse di carne e ossa [Azione 2].
    Se confermata la presa il clone avrebbe stretto [Azione 3], causando eventuali ulteriori danni mentre l'altro avrebbe provato a trafiggere l'addome allo stesso modo [Azione 4]...in caso contrario avrebbero invertito i ruoli, con l'attaccante che avrebbe tentato una presa e l'altro che avrebbe provato a trafiggere all'altezza del collo, anche da dietro se la posizione fosse stata adeguata [Alternativa]

    La Iena dal nome cancellato invece, ancora sbavante, avrebbe emesso un temibile latrato che poteva essere molto pericoloso per entrambe le tartarughe [Tecnica 1] prima di avventarsi su Myk e provare a spaccarlo in due con un morso micidiale e trattenerlo con le mandibole [Azione 1]. Immediatamente dopo, tremante per gli effetti del veleno, avrebbe cercato si serrare ancora di più la stretta sulla tartaruga, causando danni crescenti [Testo Visibile] prima di sputarla via, convinto di averla resa inerme.

    La situazione non era affatto rosea. [Nota]


  3. .

    Black Stuff

    11

    Nel suo aspetto da turista stralunato, biondo e con gli occhiali, lo Yakushi si era messo al sicuro da occhi indiscreti nella sala quando Ssalmertz emerse portando con sé la misteriosa Shin Rai, che nonostante uno sguardo clamorosamente ostile si inginocchiò in segno di rispetto, cosa che ovviamente l'ego megalomane dello Yakushi apprezzò terribilmente, pur non gradendo nella stessa misura le sue parole successive, che gli fecero alzare un sopracciglio, che rimase alzato mentre lei recriminava i fatti di Kaido, interpretandoli, a giudizio del ninja, con un pò troppa libertà. Sospirò comunque mentre lei implorava di cambiare strategia e tirarsi indietro dall'incontro con la misteriosa terrorista, adducendo numerosi e ragionevoli motivi, mentre da dietre le lenti lo Yakushi la guardava con freddezza.

    Al termine del suo discorso fece un secondo lungo sospiro, avvicinandosi a Shin Rai e fermandosi a forse un metro di distanza, fissandola negli occhi. Cominciamo dalle basi...ovviamente sono sotto Henge, il mio vero aspetto è talmente meraviglioso che ti innamoreresti all'istante e al momento sono troppo impegnato per gestire una relazione. Disse con disinvoltura e con un tono che meritava un frullato di schiaffi. In secondo luogo...se vogliamo collaborare allora non ha senso tenersi i sassolini nella scarpa. Vuoi colpirmi? Fallo. Allargò le braccia. Più forte che puoi, avanti! Non serve a nulla portare rancore, no? Avrebbe realmente subito qualsivoglia attacco, ovviamente impegnando le sue capacità difensive per rendere il danno pressoché nullo, ma almeno avrebbe dato un contentino a quell'alleata riottosa, e chiarito il punto che non lo si poteva sottovalutare. E se lei si fosse mostrata titubante allora la avrebbe provocata, chiaramente: Ah, non sai nemmeno attaccare e speri di potermi dire cosa devo fare? Ci credo che Shinken si è dovuto sacrificare, visto che tu non hai la determinazione nemmeno di portare a termine una tua minaccia! Chiaramente non aveva idea di chi fosse questo Shinken o quantomeno non lo ricordava, ma aveva colto il tono di lei e compreso che era un buon punto su cui affondare una stilettata.

    Kaido è stata una missione caotica. Avrebbe detto dopo l'eventuale colluttazione. Ma l'unico punto chiaro era: "andate e affondate le navi". E così abbiamo fatto. Il briefing era terribile e le informazioni frammentarie, buttate quasi a caso così come l'intera vicenda e la gestione dei nemici. Gli avversari hanno speso notevoli risorse per fermarci e sono stati schiacciati...ora, se questo Veterano era sotto Kaido, non era certo nella missione fermarlo. Disse, puntiglioso. E francamente se me lo trovassi davanti rimedierei all'errore, dopotutto sono fenomenale! Non mancava di autostima, naturalmente. Tuttavia... Disse, sollevando un dito ...se le Lettere di Kumo erano convolte, per quale motivo non mi avete convocato immediatamente? Era stata una mia ferma e chiara richiesta durante il briefing...ho una faccenda in sospeso con loro. Scosse il capo. Non ero al comando e tutti si erano raccomandati di seguire il piano a tutti i costi, quindi nella mia magnanimità ho acconsentito. Serviva uno sfondamento, e io ho sfondato, nessuno mi aveva chiesto di investigare ma di bloccare la flotta. Potevano sembrare scuse ma le diceva con un tale autoconvincimento che pareva quasi avere ragione, pur essendo clamorosamente in torto, oltre che totalmente sordo a opinioni discordanti.

    Ma ora veniamo a noi. Avrebbe sospirato di nuovo, incrociando le braccia. Ho una discreta esperienza nel creare confusione pressoché catastrofica e senza controllo per poi arrivare comunque a quel che voglio. Possiamo definirlo un talento ereditario. Disse con un sorriso orgoglioso, nonostante avesse chiaramente descritto un difetto. E tu mi dici che il nemico è un mistificatore che gioca d'anticipo e modifica ricordi e convinzioni, giusto? Stavolta il sorriso era sarcastico. Quindi non ci si può fidare di niente, nemmeno di te. E nemmeno del Flagellatore, qualunque cosa sia, che avete interrogato. Magari ha mentito. Magari non era un Flagellatore ma un povero tizio convinto di esserlo. Magari non lo avete interrogato affatto. Magari IO sono la Lussur... non riuscì a dirlo, arrossendo ...no, ecco, quello non credo sia fattibile. Farfugliò imbarazzato. Ma hai seguito il mio ragionamento, penso. Si corresse con un colpo di tosse.

    Quindi...stiamo davanti a qualcuno che dissimula tutte le informazioni e ha pianificato ogni possibile azione approntando contromisure e preparandosi a dovere. Nella mia esperienza c'è solo un modo per batterla. Spiegò mentre Ssalmertz annuiva, avendo già sentito quel discorso altre volte. Shin Rai potresSsti pensSsare che la risSsposta è prepararsSsi ancora più approfonditamente, ma invece... E Febh continuò ...dobbiamo andare quasi disarmati, senza alleati, senza assi nella manica e soprattutto senza un piano. Un vuoto assoluto strategico. Non puoi mai prepararti al nulla, è semplicemente impossibile. Il suo piano quindi era andare senza un piano e inventarsi qualcosa sul momento! O perlomeno così disse a Shin Rai, in realtà un piano, sebbene molto elementare, lo aveva, ma lei stessa poteva essere una traditrice. Finora avete cercato di batterli e avete fallito miseramente, perché vi anticipano, sono infiltrati e chissà che altro. Quindi dobbiamo fare qualcosa che non si aspettino, qualcosa che non sappiamo nemmeno noi.

    E infine la faccenda dell'andare via per riorganizzarsi e lasciare questa gente al suo destino. Non mi piace la ritirata strategica se non comporta una vittoria immediatamente successiva. Inoltre non sono qui per voi, tecnicamente io sono qui per una missione personale: devo uccidere una persona, ma detesto essere manipolato e questi tizi ci hanno provato. Sanno perfettamente chi sono, o almeno credo, ma fingono di non saperlo. Sorrise. Questa è una cosa che gradisco molto poco. Quindi voglio vedere fin dove arriva il loro bluff...e fin dove arriva il mio. Se lo conoscevano un poco ed erano realmente così abili nei preparativi e nelle mistificazioni allora sapevano che lui avrebbe continuato a seguire quel bluff, era la cosa più realistica conoscendolo. Quindi avrebbe dato loro esattamente quello che volevano: la vittoria. Avranno esattamente quello che chiedono, Shin Rai. Solo che lo avranno secondo le MIE regole. Sorrise, feroce. Non sai che le lucertole mangiano i ragni?

    [...]

    I veleni e i tonici erano stati stoccati nei due tatuaggi da richiamo sul dorso delle mani, ben nascosti dalle maniche, mentre un mucchietto di pietre recuperate da Ssalmertz era dentro il sacco che Febh si portava dietro. Le lucertoline da indagine con lui erano state mandate in avanscoperta per trovare eventuali avversari nascosti, mentre aveva evocato Ssalar dicendogli di seguire Ssalmertz e stare a una cinquantina di metri di distanza, nascosti dietro qualche cassa o similari, stando pronti a intervenire. Aveva evocato anche Ssalschnell e Ssalflux, le lucertole affini a fuoco e acqua, che pur mal sopportandosi per affinità elementali erano un buon team, e si sarebbero portati verso ovest, aggirando sempre ad almeno 50 metri la scena dell'incontro per poi fermarsi dal lato opposto rispetto alle altre due lucertole. Ultima sua evocazione era stata Ssalsaluga, che si trovava dentro il sacco con le pietre, pronta a immergersi nell'ombra dello Yakushi (dato che finché teneva il sacco l'ombra era un tutt'uno) senza dare nell'occhio. Se avesse avuto il tempo di recuperare gli uomini assoldati nei giorni precedenti avrebbe detto loro di stare distanti, ma abbastanza vicini da accorrere se chiamati da un grido, così da rispettare l'ordine di andare da solo.

    Arrivato sul posto, con Shin Rai nascosta ma in grado di comunicare, Febh notò immediatamente la donna che arrivava, avvenente ma pericolosa come un serpente, anche perché la aveva vista nelle visioni della Fine Inevitabile. Quella avanzò, mentre Shin Rai starnazzava in allarme, facendo poi inginocchiare il suo accompagnatore e usandolo come una sedia, cosa che fece accigliare lo Yakushi, nel suo falso aspetto (avrebbe ovviamente rigenerato la Henge dopo l'attacco di Shun Rai, nel caso). Al cenno di avvicinarsi avrebbe fatto appena due passi prima di arricciare il naso. Dove è la mia sedia? Queste le sue prime, bizzarre parole, pronunciate con spiccato tono di sfida. Non esiste che uno stimato supporto alla Rivoluzione come me debba stare in piedi mentre il mio complice, pardon, partner, si sieda. Si sarebbe guardato intorno. Devo chiamare uno dei miei uomini con un urlo per farmi da sedia o dici a uno dei tuoi amichetti infiltrati tra questi anziani di prestarsi? Non stare a negare, abbiamo già avuto qualche scambio interessante e non sei per nulla brava a nascondere le cose, nessuno sano di mente verrebbe qui senza aver riempito di sottoposti questa piazza, quindi sacrificane uno. Magari uno che ti sta un pò antipatico. Oltre alla provocazione e alla stoccata gratuita si stava impuntando per una questione a dir poco risibile, se non assurda. Una mancanza di senso che sarebbe stata sabbia negli ingranaggi del piano avversario, pronto a sfasciarsi un granello alla volta. Se non avesse avuto risposta avrebbe fatto cenno verso uno che sembrava sufficientemente robusto, o comunque meno peggio degli altri. TU! Vieni qui. Vuoi guadagnare qualche ryo? Fammi da sedia. Erano disperati e l'amor proprio non riempiva lo stomaco...inoltre lo Yakushi era sufficientemente infame da non curarsi di una cosa del genere. Se invece preferisci, possiamo sedere assieme sulla stessa, ma forse non sarebbe appropriato. Avrebbe concluso, provocatorio.

    Solo una volta ottenuta una sedia umana anche lui...anche a costo di dividerla con lei, avrebbe proseguito la negoziazione. Dunque...dove eravamo? Ah, si. Si era detto di parlare con un pò di sincerità, no? E nulla è più sincero di uno scambio commerciale. Ci sono state delle complicazioni, ma nulla cui io non potessi far fronte. Parte del prodotto ha reagito male...una roba assurda, ed è inutilizzabile se non pericoloso, ma con una piccola spesa e molto impegno ho comunque garantito la mia quota. Confermò, prima di fare poi la sua assurda affermazione. Prima dello scambio però...conosci un posto sicuro dove potrei smaltire il prodotto di scarto? E' roba pericolosa...potrebbe cancellare completamente la possibilità di concentrare il chakra in un raggio di centinaia di metri in maniera semipermanente! Sbuffò, scuotendo il capo. Avevo alcuni reagenti rari acquisiti dal casato Yakushi...ruggine di un coltello che impedisce la guarigione delle ferite e polvere del corno di una sedicente Divinità degli Assassini....Jashi-qualcosa. Comunque...per colpa della stupida telecamera con cui volevate riprendermi, che dopo ho ovviamente messo fuori uso perchè le mie ricette sono segrete...inevitabilmente lavoravo in posizione scomoda e questi ingredienti mi sono caduti...a malapena vado in pari coi tuoi trentamila.

    L'effetto risultante creava una sorta di interferenza...avvelenando il chakra stesso. Meglio eliminare un abominio del genere prima di far danni...
    Scosse il capo. Ma dicevamo...dove butto quella schifezza?
    Se lei si fosse mostrata contrariata o oppositiva in un qualunque momento lo Yakushi avrebbe sbuffato. Uff...e ti pareva. Sarai anche una grande Rivoluzionaria che organizza guerre ma non ci sai proprio fare. Arrivi vestita da svampita e piena di trucco per nascondere il fatto che sei racchia, e non sai nemmeno ammettere di avere realmente bisogno di me. Inoltre non sai nemmeno come mi chiamo, ho solo snocciolato il cognome di un clan casuale mentre il tuo nome Kin Kin me lo ha detto...hai almeno una vaga idea di chi hai davanti?
  4. .

    Azioni Decisive

    Storia 10

    [Yuri e il Coraggio]
    Yuri combinò le sue capacità di annullamento per spezzare l'improvvisa eruzione elettrica del nemico, e anche se sorpresa dall'improvviso passaggio al combattimento in mischia riuscì a incassare la freccia e affrontare le successive pugnalate con danni risibili, anche se andavano accumulandosi, mitigate appena dalle capacità Yotsuki di rendersi insensibili a parte del dolore. In un impeto di coraggio affrontò il colpo alla testa affidandosi alla robustezza della sua maschera e ricevendone una severa concussione, pur riuscendo a portare un assalto in controtempo conficcando la sua lama nel cavo ascellare del nemico, recidendone alcuni tra i vasi sanguigni più importanti e facendolo crollare a terra agonizzante, anche se vivo, per quanto poco capace di muoversi.

    Dopo essersi ripresa, anche se impiegò dei secondi preziosi, aiutata dalla folla ancora stordita dal suo Jutsu, si trovò ancora in mezzo al pericolo mentre K e il Coraggio tornavano ad avvicinarsi dopo uno scontro acceso. Con rapidità di giudizio attivò un secondo Eco Risonante così da intensificare gli effetti negativi nell'area, per quanto K non diede impressione di aver accusato il colpo, e subito dopo scattò oltre la folla stordita, gettandosi assieme al suo clone sull'avversario! Non poteva aspettarsi che con le sue ultime forze morenti l'arciere a terra avrebbe portato oltre ogni limite il suo corpo, bruciando quella poca vita che restava, per portarsi tra K e Yuri con la tecnica della sostituzione, di fatto incassando, ormai cadavere, la temibile e fulminea Nota del Dolore, finendo gettato addosso a K che incespicò. Il clone in arrivo sparì come programmato mentre Yuri si avventava sul nemico quasi simultaneamente al Coraggio. lo prese per il polso, trasmettendo il jigoku, ma la mazza del coraggio colpì in pieno l'uomo scaraventandolo alcuni metri più in là, con la maschera spezzata che lasciava intravedere una pelle candida e occhi rossi, accesi. I servitori di K rimasti si frapposero tra loro mentre l'uomo si rialzava rapidamente, stordito, guardando il tatuaggio che avanzava sulla sua pelle. Interessante.

    Sollevò la mano tendendola verso Yuri mentre l'inchiostro iniziava a gocciolare via dall'arto, sporcando il suolo. Ma le arti dell'inferno non funzionano contro chi non è né vivo né morto. Io sono una Mezza Persona, donna. Sareste entrambi validi elementi per la mia armata...vi avrei accolto alla città del Tiranno alla vostra morte, ma anche come avversari vi rispetto. PIANTALA CON LE STRONZATE E MUORI! Il Coraggio sarebbe balzato verso di lui, in una sorta di versione iperbolica della Danza della Luna di Konoha, solo per trovarsi improvvisamente disarmato! Una spada interamente composta di sangue era apparsa nelle meni di K, alimentata da un taglio sul suo polso...e aveva disarmato il temibile Hayate senza nemmeno toccarlo. Non sei umano, non combatti come un umano. Non sei un avversario che ho intenzione, tempo o risorse per affrontare, anche se nell'arte della spada non sei al mio livello. Mi ha...disarmato? QUESTO FIGLIO DI PUTTANA HA DISARMATO ME? MEEEEE? AAAAAHHHH!!! Il Coraggio sembrava pronto a esplodere, tanto che iniziò a frugare la sua maglia, come a voler estrarre qualcosa dal petto, ma un jutsu di uno dei servitori di K sollevò un velo di nebbia che coprì rapidamente tutta la zona. Ame non è luogo gradito se persone come voi vivono qui. Ce ne andremo, i semi dei miei insegnamenti sono comunque piantati e germoglieranno. Le parole di K in allontanamento...anche per il Coraggio inseguirlo sarebbe stato inutile, anche se pochi istanti dopo avrebbe spazzato via la nebbia con un manrovescio (a nulla servivano l'annullamento o Ottobre, vista la natura estesa del Velo di Nebbia). UUUAAAAHHHHH!!!!! Gridò il Coraggio abbattendo alcuni dei cultisti in fuga che erano stati troppo lenti prima di rivolgere la sua furia su Yuri, avvicinandosi. TU! Scoprirai chi è quel figlio di puttana e mi dirai TUTTO quello che sai, e dove è andato! SONO STATO CHIARO? DEVE MORIRE PER MANO MIA! Sembrava quasi un orco, imponente e furioso, come se riempisse tutta la stanza a dispetto della piccola stazza.

    E sei pure moribonda, sei inutile! Si sarebbe avvicinato, piazzando una mano al centro del petto di Yuri, quasi crepandole lo sterno e facendola stramazzare, viste le condizioni. Ti ho aperto un cancello del chakra. Ricorda la sensazione! Ora vedi di usare queste energie per uscire da qui, prima di stramazzare, io non ti porto! Ringhiò. Razza di posto di merda con gente di merda. Quel K deve CREPARE! CAPITO? CREPARE!! Avrebbe detto barcollando verso il tunnel da cui erano arrivato. Yuri avrebbe presto scoperto che quell'attivazione forzata del cancello aveva sovraccaricato il suo sistema circolatorio del chakra danneggiandolo in maniera irreparabile: non sarebbe mai più riuscita a usare la veste elettrica in maniera efficiente, e se avesse lasciato il chakra scorrere prepotentemente sarebbe morta in pochi istanti. Avrebbe dominato quel flusso di energie abbastanza da uscirne viva? Se non altro sui corpo abbattuti c'erano due tonici di recupero e uno di ripristino, ma di qualità da genin...meglio di niente.

    E una volta fuori, dove si sarebbe recata? Subito da Hayate o dall'Asso?


    [...Il Fauno intanto...]

    Grazie alle superiori capacità difensive del clone, che incarnava la robustezza stessa dell'albero che era rappresentativo dei Senju, ogni attacco dello Scorpione venne ostacolato permettendo a tutti noi una reazione rapida e capace di interrompere il suo tentativo di guarigione [Nota], arrivando a ferirlo in più punti e aprendo la sua guardia quel che serviva per darmi la possibilità di estrarre la spada che mi era stata imprestata. La concitazione della battaglia a volte amplificava i sensi e certi eventi sembravano avvenire come al rallentatore, ma quello che provai nell'impugnare la spada fu qualcosa di completamente diverso, mai provato in precedenza. Era consapevolezza. La consapevolezza che in ciò che mi circondava esistesse un flusso o una qualche forma di energia che era in qualche modo esplicativa dell'armonia e dell'equilibrio, come se esistessero delle vie tracciate che erano quelle più adatte da percorrere.

    Il nemico non aveva equilibrio: la sua energia apriva a innumerevoli traiettorie e fili che, se seguiti, avrebbero causato la sua disfatta, mentre Hikito appariva in pieno controllo del suo flusso, con l'energia che era placida e quasi contagiosa nella sua ordinata disposizione...che fosse quella la "vera spada" cui aveva accennato? Ma se l'azzurro placido era Hikito, come mai la donna e il pazzo degli insetti avevano un colore rosso e irritato? Esprimeva forse la loro disposizione agitata per lo scontro? E come mai il nero mi avvolgeva, cupo e funesto? Un presagio di sventura o una semplice differenza tra le varie persone? O forse l'Odio che stavo lentamente cercando di impugnare come il Maestro si esprimeva attraverso quella colorazione sotto l'influsso della spada. In quella dilatata frazione di secondo non avevo comprensione delle risposte, ma solo la consapevolezza di qualcosa che prima non vedevo. Ed ero consapevole del fatto che quei colori e quelle aure cui potevo collegarmi erano qualcosa che mi faceva stare bene, che mi dava pace e in qualche modo sollievo. Qualcosa che mi supportava e rendeva forte. Come una droga.

    Guidato da quella consapevolezza arrivai a fendere le carni avversarie per l'ennesima volta, cavando una fontana di sangue dal suo corpo mentre, disperato, provava ancora una volta a colpire dopo aver inarcato la schiena e tirato fuori platealmente una cartabomba dalle tasche. Con Mugen in mano e la chiara consapevolezza di quali traiettorie dovessi seguire, impastando uno sproposito di chakra sollevai la mia lama in un colpo ascendente per parare, anche se leggermente più lento vista la mia guardia più che solida. La lama infusa di chakra affine al legno finì per tagliare e Mortificare tanto l'enorme coda di scorpione quanto la cartabomba che, in quanto oggetto imbevuto di chakra, non aveva altra scelta che essere tagliata e disattivata dalla miracolosa lama che impugnavo [Tecnica 1, 2 e Difesa 1]! Non ha funzionato la prima volta... Dissi, trattenendo a stento le grida mentre un rivolo di sangue usciva dalle mie labbra e dal naso deforme della mia identità di Fauno, segno dell'eccessivo impasto di chakra così come i crampi alle braccia ...come speravi che funzionasse ora?

    In tutta risposta quello, forse istupidito dalla perdita di sangue, mosse il volto come aveva fatto in precedenza per usare lo sputo acido del suo clan...avrei potuto annullarlo facilmente o avrebbe potuto farlo anche il mio clone che era accanto a lui, ma ero letteralmente a pezzi, senza le risorse necessarie a continuare uno scontro o un possibile inseguimento se quello si fosse dato alla fuga quindi non mi restava una sola possibilità. Per fortuna c'era un medico presente, oltre a me. Emisi un sospiro, mentre l'aura nera ribolliva, lasciando che l'odio mi desse la determinazione per qualcosa che andava contro ogni istinto di sopravvivenza. Memorizzai attentamente la posizione nemica mentre da distanza oltremodo ravvicinata sputava. Chiusi gli occhi, rafforzando i pochi muscoli del viso col chakra ma di fatto prendendo in pieno il getto urticante...e caricando in controtempo per un colpo obliquo che dalla clavicola voleva dividere in due il suo torso scendendo fino all'inguine [S&M - Azione 1]. Un colpo dato alla cieca, ma in controtempo e in una direzione che conoscevo, un colpo determinato dalla necessità di finire lo scontro, e dall'odio verso quell'avversario. Un colpo in cui misi tutto ciò che restava, a costo della vita. Non potevamo combattere ancora e non potevo permettere che fuggisse, specie se era al soldo dei potenti di Ame.

    Il bruciore fu quasi fresco, rispetto al terribile dolore che mi stritolava gli arti superiori, ma pur consapevole di questo impastai ancora del chakra per accelerare la mia velocità e calare, letale, mentre il clone si portava dietro il nemico per distrarlo, dato che un movimento scorto con la coda dell'occhio era pur una distrazione, oltre che per creare un ostacolo netto alla sua possibilità di arretrare o evocare una nuova coda [Azione Gratuita 1], sebbene la Mortificazione avrebbe fatto briciole di qualunque sua difesa. Comunque andasse sarei inevitabilmente crollato in ginocchio a quel punto, incapace di sostenermi, se non fossi stato soccorso rapidamente dal medico, mentre il mio clone per ben tre volte avrebbe cercato di bloccare il nemico con un pericoloso abbraccio da dietro, ripetendo o sostenendo la presa se necessario [Azione 2, 3 e 4]. Durante i tentativi del clone, a metà del secondo, la tizia del Paese dei Demoni avrebbe pensato a concludere l'offensiva avventandosi sul nemico e cercando di piantare la sua lama nella faccia del Soshi, approfittando di tutte le distrazioni possibili mentre il dolore quasi la accecava [Azione Tizia 1], immediatamente seguita da un duplice rapido calcio con il quale sarebbe stata pronta a colpire il nemico al mento durante il terzo tentativo di presa o di mantenimento del clone, sperando di coglierlo troppo stanco per reagire alla sequenza di assalti [Tecnica Tizia 1]. Sarebbe stato sufficiente?

    Se fossimo riusciti a sconfiggerlo, pur stanchi e doloranti, avremmo intimato al medico di guarire le nostre ferite il più in fretta possibile, ma senza mai abbassare la guardia dato che non eravamo certo alleati. Al primo movimento sospetto sarei stato pronto a trafiggere il medico con il legno in più punti...ma fino ad allora avrei cercato di concentrarmi sul dolore che andava attenuandosi grazie alle cure. Dobbiamo...far sparire il corpo. Se è stato pagato dai Semi possiamo anche far credere loro che se la sia svignata. Non sarà complesso. Se non è un problema...vorrei...tenere il il cadavere. E i farmaci, visto che voi avete una soluzione alternativa e più efficiente. Dopotutto non dovevo scordare il mio obiettivo, mentre gli occhi guariti dall'acido tornavano a potersi aprire senza troppe difficoltà, anche se con un pò di fastidio alla luce.

    Quanto al nostro istigatore, che tuttavia con la spada era stato in qualche modo il mio benefattore, gli avrei prestato un cenno di ringraziamento. Questa spada è...speciale. Come posso farvela riavere non appena avrò guarito il mio paziente? Avrei chiesto, rinfoderando Mugen. Quello che trasmette...ha forse un nome? E poi, dopo qualche secondo di esitazione. Esiste un modo per avere quella stessa consapevolezza senza impugnarla? Non chiesi per quale motivo avesse organizzato quell'assurda pantomima, mi bastava avere ciò per cui ero venuto.

    Una volta rimessomi, anche se debole per i notevoli consumi di chakra, avrei frugato il corpo del Soshi in cerca di risorse, possibilmente tonici da assumere subito, per poi avvolgerlo in dei teli per nasconderlo poco lontano, così da poterlo recuperare in un secondo momento e studiarlo. Tornato da Shinken e dalla squinternata che lo accompagnava, ovviamente senza le merci che avevo messo da parte poco distante, un pò più in forze, mi sarei fermato davanti alla porta senza entrare, in attesa di essere interpellato.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    41/75
    Vitalità
    10.5/14.5
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

    Ferita Medioleggera al fianco
    Dolore (DnT Grave)
  5. .

    Il Canto del Carbone

    9

    [Yato e l'Hokage]
    A quanto pare i simili si attraggono, Hokage-sama. Replicai sostenendo il suo sguardo quando mi tacciò di testardaggine, proprio lui che faceva enormi voli pindarici pur di far valere il suo punto di vista sminuendo tutti gli altri. Ma se preferite, eviterò di commentare il mio disappunto in futuro, comprendo che le critiche non vi sono gradite, anche se provo a sottolineare che a volte il modo di porsi è più importante del messaggio che volete trasmettere. Annuirò senza pensieri, come fa Youkai, a meno di avere una lunga dissertazione pronta da esporre. Conclusi, consapevole che lui avrebbe replicato dato che non era fisicamente in grado di impedirselo, ma io avrei invece annuito e sorriso debolmente, qualunque cosa lui dicesse. Quanto al Maestro, se voi considerate vizio ciò che è il fulcro della sua esistenza, allora non mi è difficile comprendere come voi non possiate nemmeno immaginare il suo punto di vista. Ma mi chiedo, e qui sono ovviamente provocatorio, avete mai pensato a quale sia il VOSTRO vizio, Hokage-sama? Non serve certo condividerlo con me, io sono solo un improduttivo testardo, ma potreste pensarci, ogni tanto. Sorrisi e annuii invece alla sua reazione sul mio iperbolico paragone, ma certamente lui NON sapeva quanto profonda e necessaria fosse la mia missione. Come ritenete giusto, Hokage-sama. Risposi, sorvolando sulle accuse.

    Non ho colto squilibri in tal senso, ma probabilmente Oto e Konoha hanno risorse simili, quindi inevitabilmente viene scelto l'offerente migliore, o con cui esistono meno screzi ai vertici, ma non ci sono manifestazioni anti-Foglia né chiacchiere che sminuiscono. Kiri funziona, efficienza e corruzione sono contrastate su molti livelli e i cittadini si sentono al sicuro. Dissi con semplicità, dato che non avevo alcun motivo per mentire o ingannare: Kensei sapeva realmente fare il suo lavoro, anche se era animato da oscuri pensieri. Dice il proverbio che la visione senza azione è un sogno ad occhi aperti, mentre l'azione senza una visione è un incubo, Hokage-sama. Recitai il frutto dei miei studi svolti in addestramento. E in questo non intendo essere provocatorio, anche se non mi crederete. Se siete un leader e volete a tutti costi lo status quo, allora come leader fallirete. Avete bisogno di una visione del mondo, e poi di trovare metodi concreti per realizzarla o non avrete mai nulla in mano. Ma a quanto ricordo, la mia opinione nei vostri confronti come leader è...adulterata. Quindi siate libero di pensare ciò che credete, ma in questo sono sincero. Gli scritti di filosofi e politici del passato hanno molto da insegnare. Che tutti siano uguali è un pensiero profondo, ma nella pratica, qualcuno deve sempre assumersi le responsabilità e dare inizio al cambiamento o a un movimento, o c'è solo stagnazione. E la stagnazione uccide. Semplici pareri accademici, naturalmente, che non avrei approfondito. Se poi lui avesse chiesto da quale pulpito parlassi avrei solo fatto spallucce. Fa parte del mio addestramento, i miei genitori sono sempre stati molto attenti a curare la mia formazione.

    Interruppi la tecnica quando mi chiese da bere, e anche se accigliato per la totale assenza di educazione in quell'ordine, mi recai al frigo, ricevendo però l'incarico più accurato mentre lo servivo. Annuii impercettibilmente, usando la tecnica in maniera più discreta, solo per ritrovarmi improvvisamente da solo! EHI! Mi guardai intorno...sapevo che quello era un clone ma normalmente la sparizione delle bunshin era caratteristica e riconoscibile e non era avvenuto niente del genere. Assurdo... Sibilai tra i denti guardandomi intorno, quasi temessi di essere aggredito. Non potevo sapere che l'Hokage era ancora là, intento a guardare tanto sé stesso che me e quando apparve rapidamente spiegandomi che aveva scoperto cosa era successo a Youkai, facendosi poi influenzare dal medesimo meccanismo. Capisco...manterrò alta la guardia in ogni caso. Avrei confermato, comunque turbato al pensiero che lui potesse agire liberamente intorno a me...anche se di fatto, col divario che ci separava, ero comunque impossibilitato a impedirglielo anche senza Concordato. Schiacciai col tacco quel serpeggiante senso di impotenza e frustrazione, dato che non potevo permettermi di perdere ulteriore terreno, restando in attesa. Certamente il mio malumore sarebbe stato palpabile.

    Non percepito, Raizen si sarebbe diretto dalla guardia che sulla porta ci teneva d'occhio e sbiancò nel vederlo coi capelli rossi. Era giovane, dal volto familiare come se qualche volta avesse ricevuto una missione diretta dal Kage o comunque in sua presenza, ma con i capelli e gli occhi di colore diverso (sebbene fossero quelli originali) era difficile riuscire a dargli un nome. Cos...Ho-hokage-sama ma voi non siete un Uzumaki! Avrebbe sbottato, preso alla sprovvista quando l'Hokage gli posò una mano sulla spalla. Io...io sto solo tenendo Hitomi addormentata con un jutsu. C'è...c'è la possibilità di spezzare il Concordato e Hojo-sama mi ha incaricato di... Spaventato, avrebbe deglutito nel fissare gli occhi del Kage e la loro determinazione. Il ragazzo, Youkai, assieme a Yamato, Hojo li ha portati via per interrogarli, ma non so dove! Credo sia dalla Strega Bianca, la moglie di Hojo. Può strappare informazioni persino ai cadaveri, o così dicono... Avrebbe aggiunto, un pò spaventato, anche perché consapevole di non avere speranze contro Raizen in uno scontro o un tentativo di fuga. Ma non so dove si trova...però posso...posso svegliare Hitomi se vuole...la abbiamo messa in un appartamento qui vicino...

    Nel momento in cui la tecnica del sonno venne sciolta, da una finestra della casa dirimpetto una figura femminile uscì di prepotenza dopo averla spalancata, emettendo una lunga catena per appendersi a un balcone più in alto e poi atterrare, armata con un kunai composto da chakra affine alla terra, proprio davanti alla porta della sua casa. L'espressione di Hitomi nel vedere Raizen fu impagabile, simile a quella di Youkai quando aveva scoperto le sue catene Uzumaki, ma in un certo senso più affine al chiedersi se non stesse invece impazzendo. Hokage-sama...? Avrebbe detto, formale come quando era sul lavoro, a differenza di quando erano da soli. Io non capisco...pensavo che Youkai fosse un mitomane ma voi...un attimo...no, voi non siete un Uzumaki, sono sicura! La mano che reggeva l'arma tremava, segno che la donna era in preda a una forte emozione. Cosa sta succedendo? Guardò con profonda ostilità la guardia che Raizen stava interrogando. Goro Uzumaki...cosa è successo a Youkai e Yamato? Cosa ha fatto Hojo? Disse con un tono perentorio che era il terrore di chi lavorava in contabilità, anche se un leggero cedimento della voce tradiva la sua preoccupazione.

    Se Raizen fosse riuscito a calmarla e spiegare la situazione lei sarebbe rimasta interdetta, cercando di riordinare le idee mentre si calmava. Capisco...Hojo è pericoloso. Non esiterebbe a mettere in pericolo un Uzumaki o un qualunque ninja di Konoha per il suo scopo. Lui vuole che il Concordato finisca...vuole che l'Assassino torni a cercarci per tendergli una trappola o non so cosa. Ha perso una figlia per colpa di quel mostro e ha sete di sangue, ma finché c'è il Concordato non può agire liberamente. Avrebbe spiegato, anche se forse Raizen sapeva già qualcosa al riguardo. Se interrogata riguardo alla moglie avrebbe risposto: Hikaru Uzumaki, nata Tamasizu. Originaria di Kiri, ma da anni ha tagliato ogni rapporto, inoltre quel clan non esiste praticamente più, dopo che i Kaguya li hanno sterminati. E' stata per molto tempo nella squadra dei Torturatori di Konoha, prima del Concordato. Non so dove si trovi, ma abitano poco distante dalla vostra cosa. Se invece Raizen avesse portato una qualunque rimostranza sul Concordato o una qualche forma di inganno ai suoi danni, la donna avrebbe scosso il capo. Non c'è nulla di cui io debba giustificarmi, Hokage-sama. Voi sapevate del Concordato, ma lo avete dimenticato per vostra libera scelta. Pensavo che il Daimyo vi avesse informato all'inizio, ma faceste finta di nulla per mantenere le apparenze, ma poi ho compreso che non sapevate nulla...ho interrogato la capoclan prima di agire di mia sponte, ma lei mi ha detto che non era mio compito parlare. La responsabilità del Concordato è grande, e pur fidandomi completamente di voi, mi fido anche della capoclan, e ho seguito i suoi ordini. Disse, con la chiarezza e innocenza di chi aveva fatto ciò che credeva più giusto.

    [Missione con Fujiko]
    Fujiko si era appartata con il Kage prima di riunirsi a Tetsuba, scrutando con attenzione l'ambiente circostante e assicurandosi di non essere seguita, continuando a guardarlo con l'espressione di chi è un vecchio amico che non vedi da tanto tempo, anche se di fatto lui non ricordava di averci mai avuto a che fare. Hanno impiegato mesi a calcolare e includere le condizioni e le possibilità del Concordato, il concetto fondamentale è che funziona, e che non ho due settimane per esporti tutte le situazioni possibili e come verrebbero affrontate. Ma sappi che se chi è sotto concordato lascia Konoha nella sua falsa identità, non può assumere quella vera né usare le capacità Uzumaki, se le possiede...e se muore, la falsa identità rimane definitiva. E il Concordato impedisce di uscire da Konoha nella vera identità. Per ottenere dei benefici così potenti e assoluti, ovviamente sono stati necessari dei potenti vincoli e questo è uno dei principali. Ed è anche il motivo per cui Hojo vorrebbe uscire da Konoha. Esiste solo un'eccezione: è possibile riavere la propria vera identità e usare le arti Uzumaki solo se si corre un chiaro e netto pericolo di morte contro l'Assassino degli Uzumaki. Inutile dire che sotto Concordato i Draghi non avrebbero saputo minimamente chi era Raizen, rifiutando di obbedire.

    Se poi andassi in giro a dire che ci sono Uzumaki a Konoha, comunque chiunque arrivi non ne troverebbe alcuna traccia, se non quelle storiche, quindi sarebbe inutile comunicarlo all'esterno, o attirerebbe il nemico che comunque non troverebbe nulla, ma metterebbe il Villaggio in pericolo. Anche il tuo controllo remoto fallirebbe in questo senso. Spiegò, muovendo appena le mani in gesti che amplificavano, con grazia, le sue parole. Un Uzumaki di Kumo che non ha avuto alcun contatto con noi andrebbe comunque incluso con i metodi che ti ho detto, ma una volta dentro sarebbe soggetto alle stesse regole...non potrebbe nemmeno tornare al suo paese con la nuova identità. Il controllo mentale del Concordato è assoluto, nemmeno Seira potrebbe aggirarlo...francamente non riesco a immaginare un controllo mentale più potente o assoluto, abbastanza da sovrascrivere le imposizioni del Concordato, e certamente nessuno Yamanaka potrebbe metterlo in atto. Non aveva invece abbastanza informazioni riguardo Youkai, ma probabilmente essere morto nel suo aspetto originale contro l'Assassino e poi essere risorto aveva creato un corto circuito nel Concordato, anche se questo non spiegava come mai le parole nel foglietto lo avessero incluso nuovamente. Certo, Fujiko non poteva fare queste supposizioni, ma forse Raizen con le sue conoscenze si.

    Intanto Hikihime scrutava attentamente loro due, senza riscontrare, dopo una lunga analisi, alterazioni significative che non fossero il frammento di Seishinno, ovviamente, sul quale tuttavia non aveva molto da dichiarare, trovandolo troppo confuso e parziale per essere analizzato in modo concreto, perlomeno da lei. Si gettarono comunque nelle profondità della mente cercando nel legame coi draghi un modo per amplificare le percezioni dell'una e le capacità di indagine dell'altro, fino a raggiungere, in quel mondo interiore custodito dalla volpe, la presenza di Seishinno che aveva smesso di ridere. Seduto su una sedia scarna che a malapena sembrava reggere la sua stazza, quel frammento della sua mente aveva lo sguardo fisso e poco reattivo dietro i sottili occhiali scuri che portava sempre. Certo che sono qui, Raizen. Dove dobbiamo andare adesso? Sorrise appena, disincarnato, mentre un tic smuoveva il suo volto. Acuito dalla presenza del drago, Raizen riusciva a scorgere, traslucida, una presenza femminile simile a Seira, ma con un'espressione malevola, che sembrava sussurrare qualcosa all'orecchio del figlio in continuazione. E tuttavia, Seishinno fece una domanda che sembrava fuori luogo, e che trasmise una fugace sorpresa alla sagoma che lo controllava: Dove intendi guardare, Raizen?

    Lo percepisci, evocatore? E' una presenza remota, nei recessi di quella mente, nascosta tra le pieghe dei pensieri di quell'uomo. Se non ci fosse stata la volpe, forse ci sarebbe sfuggita. Vuoi provare a dialogare direttamente con lei? Hikihime era accanto a Raizen in quel mondo interiore, condividendo il chakra. Forse concentrandomi ulteriormente potremmo andare più a fondo e visualizzarla meglio...ma significherebbe anche esporsi a maggiori rischi se avesse approntato qualche trappola. Tuttavia, cosa intende con quella domanda? Il collegamento era stato creato, ma potevano renderlo più saldo o accontentarsi...l'Hokage aveva la sua scelta da fare. Le sue domande da porre. O le sue risposte da dare.

    [...]

    Isolatosi dopo aver inviato Tetsuba da Soken, Raizen con il suo nuovo aspetto aveva al cospetto una biondissima Fujiko che si sistemava i capelli dopo il rituale. Posso farlo io, alcuni tra i membri più importanti del clan Uzumaki, perlopiù la famiglia ristretta della capoclan, e credo che anche Hojo Uzumaki lo sappia fare. Nessuno della Radice, a mia conoscenza, ma con il fatto che Seira è cugina della capoclan non posso escludere che conosca il metodo. Quando poi chiese del frammento di Seishinno, se questo fosse stato ancora presente dopo l'interrogatorio precedente, Raizen avrebbe realizzato che anche il pingue capoclan era sotto Concordato, con buffi capelli e baffetti biondi, ma nulla sarebbe cambiato per il resto, così come il suo corpo fisico, non alterato affatto dal complesso rituale. Fujiko spiegò il semplice metodo per disattivare il Concordato: una sorta di breve meditazione non dissimile da un sutra di poche parole, appena più impegnativo di un atto di volontà ma immensamente meno gravoso di un effettiva tecnica o rituale.

    Completati i suoi preparativi, il Kage con Fujiko al seguito si diresse al palazzo di Hojo Uzumaki, mentre le sue domande su come Seira potesse aggirare il concordato cadevano nel vuoto: dopotutto la donna non ne aveva idea. Gli Uzumaki come spiegato andavano raggiunti e convinti ad accettare il Concordato e sottoposti al rituale, non era un sistema automatico a differenza di quanto Raizen pareva aver capito. Raggiunta la loro meta, interrogare la guardia sotto Concordato non sarebbe stato affatto difficile anche se quel poveretto provò a controbattere. Ma...ma questa è proprietà privata! Anche l'Hokage non può entrare come vuole...o uno del clan. E poi Hojo-sama ha molti nemici anche dentro il clan! Come ti ho detto è in lite con la capoclan e ha formato una sorta di movimento separatista: vuole che il Concordato finisca per uscire e cercare l'assassino di sua figlia. E-Esatto! E poi non possiamo vivere prigionieri per sempre! Sono più di dieci anni che siamo prigionieri! All'ordine di scortare tutti da Hojo poi sarebbe sbiancato. Io...Hojo-sama non è in casa, e nemmeno Hikaru-dono. E anche i signorini Haru e Natsu sono in missione fuori dal Villaggio. Fujiko lo squadrò con evidente ostilità. E quindi? Lui avrebbe fissato lei, poi Raizen, poi di nuovo lei e infine il kage, prima di suggerire timidamente. Volete...volete aspettarli nella sala d'attesa? Chiese con un fil di voce.


    [Youkai e Yamato]
    Sciolto l'abbraccio, Youkai guardava i coniugi Uzumaki con ritrovata luce negli occhi, e loro stessi pur con molto da metabolizzare avevano un'aria infinitamente più rilassata, anche se erano increduli almeno quanto lui. Alle parole del giovane chunin, Yamato deglutì, con gli occhi pieni di lacrime e la bocca che tremava. Io...grazie...non...non mi aspettavo che si arrivasse fino a questo punto...grazie! Sembrava completamente sopraffatto dallo svolgersi degli eventi, e a dispetto del sollievo che ora aveva in qualche modo raggiunto Hojo, Hikaru e i servitori, lui pareva ancora molto agitato e nervoso. Ma...il Concordato? E il fatto che l'Hokage ha visto tutto...forse...forse dovremmo andare dalla... Guardò Hojo, facendosi più piccolo e dicendo, con voce bassissima ...dalla capoclan? Hojo fu autoritario e brusco nel puntare una mano contro di lui. NESSUNO avviserà quella grandissima... Hojo. Hikaru lo interruppe, facendo abbassare i toni, come a dire che non voleva turpiloquio davanti alla figlia/o. Ehm...Mineru non deve sapere di Yuuki, non fino a quando non avremo un netto vantaggio nel dirglielo! Ma...ma il Concordato non funziona e forse sarebbe meglio, non so...essere tutti riuniti? Aveva le mani in tasca e il capo chino, incapace di sostenere lo sguardo del singolo occhio dell'Uzumaki, ma sarebbe stato Youkai a cercare di trovare una soluzione poco dopo.

    Quando prese da parte Hojo, parlandogli a cuore aperto e rivelando di Spiderboy, l'uomo si portò una mano al cuore come se avesse avuto un infarto, gettandosi in ginocchio con l'occhio buono che traboccava figurativamente di cuori di ogni colore e dimensione. Io lo sapevo...speravo sempre, continuavo a disegnare le storie che ti piacevano quando eri piccolo...piccola. Quando eri carina! Speravo le riconoscessi quando eri stata rapita dal Progetto Y, lo ho continuato a disegnare e continuerò sempre! Quasi stramazzò a terra, dimentico di Yamato, mentre Hikaru si avvicinava con un sorriso a dir poco tenue, se non evanescente, e che tuttavia era qualcosa di tanto raro quanto caldo, se percepito. La nostra casa è un po' cresciuta ma è sempre allo stesso posto, nella via vicino alla gelateria dei signori Haruno. Youkai conosceva bene quel posto...ed era a due minuti a piedi da dove viveva con l'Hokage! Nascosti per il bene di tutti, ma non pensavamo che ci stessi cercando. Quando Haru e Natsu sapranno che sei vivo saranno incredibilmente lieti. E se Youkai si fosse mostrato perplesso a quei nomi, Hikaru avrebbe commentato, nemmeno stesse semplicemente leggendo il giornale: sono i tuoi fratelli. Haru il maggiore, Natsu il minore. Al momento sono fuori Konoha in missione. Triplice omicidio, se non erro.

    Tralasciando l'eventuale sconcerto che la notizia avrebbe potuto portare, ora che gli animi si erano calmati era il momento di approfondire la situazione e cercare una soluzione, mentre uno dei servi faceva riprendere Hojo con dei sali (avrebbero poi scoperto che erano imbevuti di uno dei profumi che Yuuki usava in adolescenza). Hikaru guardò il marito, mentre lui scuoteva il capo. Non ne ho idea...a meno che non ci sia qualche altro elemento che permette di identificare i membri del progetto Y a prescindere dal sesso o dall'aspetto. Si sarebbe accigliato. Quindi...quindi l'unica che potrebbe è Seira Yamanaka, o il leader della Radice...o la stessa Capoclan! Ruggì, ulteriore segno che correva decisamente cattivo sangue. E sempre la capoclan conosce i dettagli del Concordato e i suoi punti deboli! Ma Hikaru avrebbe alzato una mano, intimandogli il silenzio. Esiste una sola certezza, cioè che la Mineru Uzumaki vuole che il concordato rimanga, non ha alcun interesse nel sospenderlo con il problema del Kage. Noi stessi semmai avremmo potuto attirarlo da Shika per sospendere il Concordato, ma abbiamo deciso di non coinvolgerlo in questa faccenda, lo rispettiamo e non volevamo che un suo coinvolgimento mettesse il villaggio in pericolo. Inoltre pensavamo che sapesse del Concordato, ma se così fosse avrebbe saputo di noi, facendoti includere. Chiunque sapesse che Youkai era Yuuki aveva tenuto la cosa segreta fino a quel momento, ma perché? Anche il leader della Radice e Seira Yamanaka non dovrebbero avere interesse nel sospendere il Concordato.

    Inoltre sono certo che Hayate è coinvolto. Disse Hojo, carezzando la sua maschera e rispondendo a Youkai. Una Lacrima è vicina. Inoltre ho avuto una soffiata da Sando Uzumaki, Concordato nel clan Yamanaka come Yamato, qui. Mi ha detto che Seishinno Yamanaka, il capoclan, aveva identificato delle persone sospette che si aggiravano nel villaggio, e provando a leggere la loro mente otteneva solo la parola Hayate come risposta. Li ha affrontati appena ha potuto, e Sando era presente, ma sono fuggiti, e mi ha detto che uno corrispondeva alla tua descrizione. Yamato sembrava spaventato, dopotutto Sando era realmente suo cugino, come detto a casa di Hitomi ore prima. Quindi Sando potrebbe essere compromesso, dato che ha mentito. Dobbiamo indagare. Lo sguardo di lei brillò appena: doveva mettere in atto in maniera corretta le sue arti da torturatrice, anche per lavare lo smacco di averle usate sulla sua stessa figlia. Ma...ma Sando è un bravo ragazzo...a parte essere nel Clan Proi...ehm...cioè...credete davvero che sia un pericolo? Magari, non lo so...un Hayate usava la Henge? Yamato voleva difendere il suo consanguineo, ma difficilmente le sue parole avrebbero mai fermato Hikaru.

    Hayate cerca l'immortalità e la vita eterna, ammetto di averli avvicinati, nella mia identità Concordataria, per cercare dei modi per riportarti in vita e renderti immortale. Ma in cambio pretendevano che inserissi tutta una serie di messaggi subliminali nelle mie opere e non potevo sporcarle con quelle zozzerie...inoltre quando incontrai quel Tenson Korin, la reliquia vibrava con violenza. Non potevo fidarmi di chi portava una Lacrima, mi avrebbe considerato sicuramente un nemico. Spiegò Hojo alle interrogazioni di Youkai, prima di portare nuovamente una mano alla maschera. Studiando dei modi per salvarti ho scoperto delle Lacrime, e la mia ricerca mi ha portato a un oggetto di grande potere, l'Occhio del Sacrificio. Apparteneva a chi sconfisse il Drago Diavolo ed è l'unico metodo che ho trovato per strappare le Lacrime a chi le possiede è usare una reliquia di Shennong. Ho scambiato il mio occhio con questo oggetto, ma è un sacrificio che ripeterei mille volte. Entrambi lo faremmo. Aggiunse Hikaru, aggiungendo anche che non era il momento di raccontare come fossero entrati in possesso del Giseigan, l'Occhio del Sacrificio, essendo una lunga storia. Il Giseigan reagisce alle Lacrime, perchè essere sono parte del Drago Diavolo, loro nemico.

    Tornando a temi più intimi, alla domanda sui Tamasizu la madre poggiò una mano algida sulla testa di Youkai, carezzandone i capelli ribelli. Significa che siamo in pochi. Il clan Kaguya ha sterminato quasi tutto il clan, dopo che mio padre rapì la moglie del loro capoclan per farne la sua concubina. A parte me, te, Haru e Natsu, solo mio zio Koma e mio fratello minore Hayate sono ancora vivi. Sempre che ciò che Hayate è diventato, a capo della setta che porta il suo nome, possa essere ancora considerato vita. Lo ho incontrato solo una volta, dieci anni fa. Non riesco nemmeno a ricordarlo, come se la sua presenza mi avesse confuso la mente. Mi chiese di unirmi a lui, ma rifiutai e disse che ero libera di farlo. Dovevo pensare ai miei figli. Spiegò con tono distaccato, anche se al citare i figli si apprezzava una minima inflessione più tenera. Quanto al clan...siamo originari di Kiri. Il nome del clan significa Goccia d'Acqua e siamo maestri di una tecnica di spada nota come Flusso Eterno, che consente di redirigere il chakra e le energie lungo il corpo, oltre a plasmare piccole quantità di acqua in modo che possano tagliare anche l'acciaio più duro. Carezzò ancora i suoi capelli. Ma non eri molto portata per lo stile del clan, è stato Natsu ad apprenderlo. Haru invece ha abbracciato le arti Uzumaki assieme alla tecnica del quarto Hokage. Spiegò, spostando poi la mano per dare un buffetto al naso di Youkai, un gesto che probabilmente faceva sin da quando era la sua bambina.

    Alle parole successive lei invece lo abbracciò. Abbiamo parlato a lungo di quegli eventi. Eri stata rapita e piazzata a Kumo per il Progetto Y, con una finta famiglia che ti addestrava e che ti ha fatto il lavaggio del cervello. Quando ti abbiamo ritrovata avevi i capelli tinti e avevano cercato di cambiarti i connotati, ma ti abbiamo riconosciuta. in effetti è stato Haru, tuo fratello maggiore, a farlo. Spiegò. Aveva quattordici anni appena compiuti al tempo. Ti abbiamo ritrovata che ne stavi per compiere dodici, ed eri stata rapita da cinque anni. La donna che si spacciava per tua madre rifiutò di riconsegnarti a noi anche se nel mentre avevamo ottenuto un permesso speciale dalla Capoclan e dalla Radice per proseguire noi il tuo addestramento. Una catena gelida emerse dal suo polso, carezzando la guancia di Youkai. Lei rifiutò e usò le parole di comando che ti erano state impiantate per farti vedere Haru come un nemico, un comando ipnotico. Dopodiché cercò di usarti per ucciderlo, assieme a lei. Per fortuna riuscì a sopraffarla e ucciderla, portandoti via. Anche la mano calda di Hojo si poggiò sulla spalla di Youkai. Ci sono voluti sei mesi prima che riuscissi anche solo a dire una parola, e un anno prima che Haru non ti facesse gridare di terrore. E' stato un periodo terribile per lui...ti adora, sai? E anche per quel motivo, non sapevano quanto potesse durare l'ordine ipnotico che il biglietto aveva risvegliato e gli aveva fatto dimenticare le sue doti attuali sostituendole con le arti Uzumaki.

    Mentre uno dei servitori curava le sue ferite e Yamato con le mani nelle tasche si aggirava spaventato per tutta quella situazione, Youkai assieme ai genitori iniziarono a mettere in atto un piano d'azione avendo raccolto le idee. Mi sembra una buona idea. Hanno fatto tutto di nascosto, quindi creare rumore li disorienterà. Concordò il leader del Clan Proibito, mentre Hikaru annuiva impercettibilmente. Io...io verrò con voi! Sono solo un genin ma sono vicino alla promozione, e conosco le arti Yamanaka e parecchi Katon! Li usavo in combinazione con Yebiko! Avrebbe detto Yamato, annuendo quasi con urgenza, mentre a un cenno millimetrico di Hikaru i servitori scattavano per eseguire gli ordini.


    [Una riunione]
    I quattro Uzumaki avevano risalito la scalinata senza troppi sforzi, Youkai escluso, ed erano pronti a raggiungere Hitomi per chiedere manforte soprattutto nel contattare Raizen. Certamente non si sarebbero mai aspettati di trovare un Raizen coi capelli rossi, capacissimo di vederli, che minacciava la guardia lasciata da Hojo mentre Yato era all'interno. Youkai! Sbottò Hitomi, distratta dopo aver terminato di parlare con l'Hokage, per poi fissare il capo del Clan Proibito. HOJO! TU! Stava per combattere quando l'atteggiamento di Youkai la lasciò interdetta, così come le successive rivelazioni sulla sua famiglia. Hikaru avrebbe spiegato come uscire dal Concordato (e Youkai si sarebbe trovato con i capelli neri e occhi azzurri nella sua forma Concordataria) mentre Hojo avanzava verso Raizen, con il sigaro in bocca e fissandolo con intensità, se non sfida. A un metro di distanza, senza aver pronunciato parole prima di allora, sarebbe poi scattato, assai rapido in quella che sembrava una presa minacciosa, anche se si sarebbe poi risolta in un vero e proprio abbraccio. Grazie! Grazie di tutto! Grazie! Mentre piangeva a dirotto, in barba all'immagine seria, stoica e crudele che Hitomi aveva di lui....inutile dire che la segretaria rimase spiazzata.

    Non restava che raccontare tutto, decidere se includere anche Yato, riunirsi con l'originale e Fujiko e poi stabilire il da farsi.
  6. .

    A Spasso nel Tengu

    13

    Tempus Fugit

    [Raizen nella Cella e la Squadra di Evasione]
    Un Simbolo del Vuoto? Non saprei...potrei chiedere a Pangu, se mai torneremo ai nostri tempi ma...lo vorresti per te? Tian lo ha sempre rifiutato, dice che preferisce seguire la sua strada, e che il Vuoto e l'Equilibrio a suo dire non sono compatibili, ma non ho mai approfondito. Avrebbe detto l'antico guerriero, mentre Maya si passava un dito sulle labbra, sorridendo alle parole dell'Hokage immediatamente successive. Q invece avrebbe specificato che era solo per la condivisione del chakra che Dageki non era stramazzato privo di sensi per giorni, tanto era costato cercare e mantenere il legame con l'altro drago.

    Poco dopo giunsero i soccorsi e Kotaro mostrò un'abilità sopraffina nell'aggirare le trappole e i meccanismi di quella complessa cella, il tutto mentre guardava Raizen con aria di chiara provocazione, come a voler dire che lui era meglio, dopo il piccolo battibecco iniziale. Ci furono diversi scambi sul posto, prima di decidere la strada da intraprendere, primo fra tutti tra Raizen e Apachai. Dalle mie parti ogni guerriero deve avere un'ascia e un arco, anche solo cerimoniale, ma non so se l'usanza c'è ancora: è da anni che non vado ad Azumaido purtroppo. Avrebbe scosso il capo, per la prima volta un pò triste. Con tutta la faccenda del rovesciare la Mizukage, e poi non farlo più, e poi rifarlo, e poi quelle strane cose con la voce di Byakuei in testa io mi sono un pò perso. Comunque si...uhm...la Corrente Impetuosa in realtà nasce proprio per attaccare assieme gli alleati nel flusso, ma non sono ancora molto bravo, forse riesco ad inserirne uno, se siamo vicini. Non ricordavo che tu avessi questo genere di potere, Apachai caro <3...da quando lo hai sviluppato? Avrebbe chiesto Kotaro, incuriosito dalla conversazione. Beh, da quando abbiamo trovato i Simboli, i tesori del Villaggio del Lucchetto, no? Non ti ricordi? L'assassino si sarebbe accigliato. Non esiste alcun villaggio con quel nome, Apachai... Era forse un'altra delle anomalie di quella bolla temporale? I Simboli del Lucchetto non esistevano?

    Nel mentre Fudoh aveva scambiato qualche parola con Liu Bei, che però sembrava molto preoccupato dalla piromania di uno dei nuovi Guerrieri del Vuoto. Un...piromane? I Simboli dovrebbero essere donati a persone di alta levatura morale e di grande cultura...oh, per il cielo, non voglio sapere cosa è successo. Per fortuna Orochimaru non si era intromesso, o quasi certamente Fudoh avrebbe creato una confusione notevole conversando con un corpo che aveva due voci. Poco distante Kotaro, lasciato da parte il discorso di Apachai, era tornato al nipote che sembrava estasiato dalle tecniche usate per evadere. Perdonami, queste stranezze mi lasciano interdetto <3. Comunque, come ti dicevo prima, la Yami Karada conquista le ombre circostanti, quindi può in qualche modo influenzarle, anche se si tratta di cose semplici come tagliare o spostare. E dato che l'ombra è sempre collegata a un corpo...il corpo deve seguire il destino dell'ombra. Questa è una delle tecniche derivate della Yami Karada, si chiama Yami Ni Furete, Toccare il Buio <3. Ma non ci sarebbe stato tempo per spiegazioni approfondite, dato che dovevano dividersi, con un piano ben preciso.

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Q sembrava essere una persona riservata ma non scontrosa, e sebbene lui e Fudoh fossero formalmente dei nemici, aveva messo da parte le sue divergenze in nome dell'attuale e superiore scopo comune. Molte volte un nome è anche un modo per creare un simbolo, per identificarsi con esso. Hai un clan, Fudoh-san? Ha forse un qualche simbolo di cui vi fate vanto? E se non hai un simbolo...perché non crearne uno per te, prima o poi? Il drago ancora esausto ebbe la forza di annuire, guardando il suo compagno umano con orgoglio: era proprio per questa sua profondità che lo aveva scelto, un pò come Toppu con Tenma. Hana intanto non rispose affatto alle provocazioni, limitandosi a sorridere mentre come sempre la frangia nascondeva i suoi occhi. Non c'è alcun bisogno di organizzazione, noi tutti siamo Hayate, ogni azione è istinto quando siamo in gruppo, poiché siamo una cosa sola con la Grazia e Giustizia di Hayate, il nostro supremo leader. Disse quasi con vanto. Egli è l'essere più vicino alla perfezione, e anche solo avere un frammento della sua luce riflessa è un onore che chi non è Hayate non può concepire. Q sembrava disapprovare. A me sembrano solo sciocchezze, il proprio valore deve venire da ciò che siamo, non da ciò che viene fornito da altri! Ma lei lasciò cadere l'argomento: non le interessavano le idee dei deboli.

    Il breve scontro tra Maya e la misteriosa Signora finì in un nulla di fatto, anche se a giudicare dal linguaggio del corpo i presenti non erano certo un gruppo unito e anzi c'erano varie fazioni tutt'altro che solide, pronte a creare attriti alla minima divergenza. La situazione venne messa a tacere ma Fudoh non scoprì nulla di realmente utile dall'analisi di Obi o dalle pochissime parole pronunciate dalla donna che sospettava essere sua parente, tuttavia lo scontro verbale tra Rei e Maya gli fece sorgere qualche dubbio, in ogni caso sarebbe stato lo Tsuchikage il bersaglio delle sue domande immediatamente successive, anche se le loro ipotesi congiunte non potevano dare una risposta accettabile al momento. Non senza parlare del Sangue degli Dei, chiaramente. Ecco, vedi di non riprendere alcun discorso con me se non hai cose utili da dire. Avrebbe concluso l'uomo, tagliando corto mentre l'intimorito primario si faceva indietro.

    Maya intanto stava sulle sue, come se stesse ripassando qualcosa e quando Fudoh si avvicinò per parlare inizialmente sembrò seccata, ma poi scosse la testa, allontanando la strana sensazione che la pervadeva. Fudoh-kun, si hai ragione. Vederlo mi ha proprio messo di cattivo umore. E no, per me non ci si può fidare, come uomo. Disse, sprezzante. Ma immagino che come fedele galoppino di ordini altrui sia affidabile, dopotutto vive di quello. Sbuffò. Vedi... Si guardò intorno, prima di avvicinare languidamente le labbra all'orecchio di Fudoh e sussurrare: ...quello è mio padre.
    Lasciato qualche istante di stampo puramente drammatico, prima di prendere Fudoh a braccetto e fare due passi sul molo con lui, dato che avevano da attendere e che difficilmente lui avrebbe potuto opporsi. Detesto stare con le mani in mano e qui non ci si diverte, quindi ora mi ascolterai mentre mi lamento di lui, d'accordo, Fudoh-kun? Consideralo parte del tuo pagamento, anche se di solito io è DOPO che ho voglia di chiacchierare. E gli fece un sinistro occhiolino, proseguendo la breve passeggiata sotto lo sguardo irritato dello Tsuchikage, che andava spazientendosi, oltre che del suddetto Rei Yujin che tuttavia era troppo lontano per sentirli. Il clan Yujin è originario dell'Artiglio, ma con l'avanzata cremisi si è spostato, o almeno il grosso di esso, a Konoha. Dopo la fine della guerra mio padre rimase là insieme ad alcuni familiari e conobbe mia madre, che era sopravvissuta alla guerra ma aveva perso i genitori, vivendo coi nonni. Si chiamava Sakura Orihara. Da quel poco che mi hanno raccontato ci sono stati dei problemi ed è morta di parto, e io sono rimasta con mio padre. Disse in maniera molto generica, anche se sembrava che non fosse mai andata in fondo alla questione. Sono stati anni belli, e lui era molto bravo all'inizio. Faceva poche missioni ed era molto abile: la tecnica del clan Yujin permette di avvolgersi di fiamme con una data forma, e ottenere le capacità di quella forma. Animali, perlopiù, ma io non avevo il talento necessario per imparare le sue arti...invece ero molto brava coi Fuuinjutsu. Un genio, sai? Sorrise, più orgogliosa che seducente. Mio nonno Moriomaro era un esperto, oltre che sensitivo. Ad ogni modo superavo di gran lunga il suo talento: era come se ogni cosa disegnassi o immaginassi automaticamente potesse esprimersi nel fuuin che creavo, a volte anche senza seguire le normali regole...ho rivoluzionato alcuni sigilli antiquati. Era come se la mia immaginazione potesse creare qualunque cosa, se declinata nei fuuinjutsu, quindi non mi è dispiaciuto troppo il non apprendere le arti del clan...e mi è andata bene. Se lo avessi fatto sarei finita schiava di una stupidissima tradizione! Scosse il capo, con l'umore che si faceva nettamente più cupo. Il clan Yujin ha una stupida missione: sorvegliare un antico sigillo in un posto polveroso e per nulla interessante. Ci sono anche andata e non c'è nulla: il sigillo stesso è finto, non c'è alcun chakra! Ma stanno là a far la muffa nel tempio a tenere acceso un braciere. Quando è toccato a lui mi ha abbandonata a Konoha che ero praticamente una bambina e non c'è stato verso di fargli cambiare idea. Mi hanno cresciuto i miei bisnonni Orihara e alcuni zii, e lui mi ha fatto infuriare al punto da cambiare il mio cognome, dato che mi era proibito di vederlo, e non mi ha mai più parlato. Non aggiunse altro, come le questioni economiche e di potere che aveva accennato all'Hokage in cella, ma si sentì soddisfatta dello sfogo, permettendo a Fudoh di congedarsi.

    Avvicinatosi a Obi, Fudoh continuò nella sua opera di diffusione della giusta cautela nei confronti di Byakuei e della sua minuta stazza, proponendogli, dato che era un elemento esterno, di agire a modo di trappola. I colori? Replicò. senza capire completamente, ma poi avrebbe fatto spallucce. Beh, posso provare, certo. Almeno questo te lo devo, dottore. Disse. La Signora è solo stanca, non è abituata a stare sveglia a lungo e ha bisogno solo di riposo e di essere protetta. Aggiunse con sicurezza. Ci ha detto lei stessa di non aver bisogno di niente, e di assicurarci che quella donna bionda le stia lontana. Credo non le vada a genio.

    Completato il gruppo della spedizione con l'arrivo dell'Imperatore, dopo poche chiacchiere e molta cautela da parte dello Tsuchikage, il gruppo iniziò a muoversi per Kiri, protetto forse da quell'inesplicabile forza che rendeva tutti tendenzialmente più disponibili nei confronti di chi viaggiava nel tempo, con poche eccezioni. Forse qualcuno li notò, ma nessuno fece nulla al riguardo. Anche una volta fuori Kiri, lungo le strade di campagna che portavano alla scogliera, nessuna guardia od ostacolo si frappose alla variopinta carovana, per quanto scoprendo la vera natura del territorio sacro il dissenso di Fudoh si levasse vigoroso. Valle del Guscio? Avrebbe chiesto un Q sorpreso dalla reazione, interpellando Dageki con la mente. Dageki dice che è molto lontana, che senso avrebbe? Hayate lo avrebbe guardato sprezzante. Hai forse paura dei gabbiani, dopo tutta la tua voglia di fare insinuazioni forse hai dimenticato di essere solo un piccolo uomo, primario? Ridacchiò mentre Maya era occupata a guardare Rei in cagnesco e Obi sembrava essere l'unico dalla parte di Fudoh, almeno con lo sguardo. Piantatela di perdere tempo! Odio i gruppi, da solo si ottengono molte più cose e con meno fatica! Non ci fu quindi altra possibilità che proseguire, con sommo dolore del kiriano.

    Nella cacofonia di grida e stridii di gabbiani il Primario di Kiri si vide travolto dalle accuse del sovrano di aver cagionato sofferenze a uno dei suoi sudditi, e con sua somma sorpresa, frammista al panico che stava dilagando a malapena contenuto dalla sua volontà, realizzò che era di fatto colpevole. Ma la corte dei demoni gabbiani non era il luogo adatto agli esami di coscienza in quel preciso istante, dato che a differenza della maggior parte delle persone di quei luoghi, Nobukamome (ci scusi sua altezza per non aver usato il nome completo) era decisamente ostile ai viaggiatori del tempo, forse perché esisteva un limite all'influsso "facilitatore" che avevano sperimentato fino a quel momento, e quel limite era la tortura di un congiunto. Al cognome Orihara il re gabbiano inarcò un sopracciglio (che pur non aveva), stringendo il becco sul sigaro ma non interruppe il primario, divenendo però sospetto quando questi si spacciò per il figlio dell'adolescente Sakura. Moriomaro parla in continuazione di sua figlia, se avesse avuto un nipote lo saprei....e non sono sicuro di come funzioniate voi umani, ma non credo che a pochi anni siate già così grandi...credo. Gettò uno stridìo verso la corte che rispose a tono, in un modo che sarebbe stato musicale, se ad ascoltarlo fosse stato un ubriaco sordo. Anche la Corte non è sicura. Mah...prendiamola per buona. E questo cosa cambia? Hai comunque torturato un mio sottoposto!

    Sembrava scettico mentre Fudoh inanellava la sua storiella sul tentativo di intervento medico sul gabbiano, infilando abilmente la questione del mostro apparso alcune ore prima. Quell'essere potrebbe facilmente distruggere le nostre scorte di cibo. Non era immediatamente chiaro, ma si riferiva agli umani e ai loro rifiuti. Ma almeno spiega la presenza della tua armata, Fudoh Orihara. Fece danzare il sigaro lungo il becco, cosa anatomicamente impossibile, ma era pur sempre una creatura dotata di chakra e in qualche modo sovrannaturale. Uhmmm...quindi le tue torture erano in realtà un tentativo di cura? E tu saresti un guaritore? Se curi a quel modo non voglio sapere che fine facciano gli umani su cui agisci. Inoltre non amo i medici, con tutto quel parlare di pulire le strade...rendono molto più difficile la vita! Sbuffò una nuvola di fumo che ricordava un uccello in volo.

    Ma ci sono altre due creature come quella che ha attaccato? La Corte si zittì a quella notizia, evidentemente preoccupati per l'effetto che un attacco congiunto dei tre potesse causare agli umani che fungevano da fonte di cibo. Questo è male. Molto, molto male, Fudoh Orihara! Avresti dovuto comunicare subito con noi tramite Moriomaro! La Corte delibera! Avrebbe gridato, stridulo, mentre la cacofonia si faceva ancora più assordante, in un baccano che avrebbe istupidito il più stoico tra gli astanti. Dopo minuti interminabili, in cui persino il tintinnare della campana veniva cancellato dal rumore, il Re avrebbe alzato un'ala, abbassando di molto la caciara e parlando. Nel nome di Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, Re dei Gabbiani, è concesso il passaggio a te e alla tua armata, Fudoh Orihara. E ti viene fatto obbligo morale di tornare qui in ogni caso per riferire alla Corte delle tue gesta, che sia fra poche ore o fra decine di anni, questa è la tua punizione! E dopo qualche secondo, il becco si piegò in quello che sembrava un sinistro sorriso. Ma è da molto tempo che non sgranchisco le ali...quindi... Con un balzo fu per aria, le ali aperte e gigantesche, candide e a loro modo eleganti mentre la sua figura diventava un arruffarsi di piume mosse dal vento. Con pochi battiti, un gabbiano di dimensioni normali, apparentemente identico a qualunque altro, ma con un sigaro in bocca, si sarebbe posato sulla testa di Fudoh. Quindi verrò anche io per vedere cosa accade. Come per i miei accordi con Moriomaro, le carcasse dei caduti mi appartengono di diritto. Non lo stava chiedendo. E la sua presenza sulla testa non era più ingombrante o fastidiosa di un cappello...almeno a livello fisico, ma su quello morale era tutto da vedere [Re Gabbiano].

    Pochi istanti dopo il gruppo variopinto sarebbe apparso in mezzo alla Corte, con Maya che teneva un simbolo luminoso sospeso sopra il dito indice, come pronta a un qualche jutsu, mentre Q aveva la sua katana in pugno, Hana si guardava intorno sospettosa e Obi e Rei erano a guardia della Signora, che ancora stava sul suo carretto. Nessuna traccia dello Tsuchikage, che sarebbe però comparso improvvisamente alle spalle di Fudoh, puntandogli un Kunai alla schiena [Nota]. Ora mi dici tutto quello di cui avete parlato. Maya mise via il suo simbolo vedendo il gabbiano sulla testa di Fudoh, ridacchiando, forse per l'espressione del viso di lui o per l'assurdità della scena. Vedo che te li sei fatti amici...stavo per spazzare questo posto via dalla faccia della terra, sai? E dopo averlo detto ebbe un'esitazione, come se si fosse chiesta come mai fosse disposta ad arrivare a tanto per uno appena conosciuto. Nobili gabbiani... Q avrebbe esordito, mentre la corte cacofonica alzava il volume e Obi e Rei portavano le mani alle orecchie, infastiditi. Io e il mio compagno chiediamo un passaggio per le vostre terre e... Un teatrale Nobukamome sulla testa di Fudoh spalancò le ali, sbuffando fumo. GIOITE, UMANI FONTE DI CIBO! Che cazzo vuole ora questo? Non mi hai ancora risposto, primario... Ma il Re lo ignorò, pronunciando parole che forse sarebbe stato meglio non avesse mai pronunciato. In questo giorno la Corte ha stabilito che voi avete diritto al passaggio! E io stesso mi unirò a voi nella battaglia contro gli Dei Guerrieri, sono certo che assieme li sbaraglieremo, con la mia forza, l'Armata di Fudoh Orihara trionferà sicuramente!!! E un grido acudo e guerriero, stridente come sempre, fece esplodere i versi di tutti i gabbiani.

    Mentre tutti gli umani erano ammutoliti a quel nome e cognome...soprattutto Maya...e soprattutto la Signora che si era sporta dal finestrino della sua carrozza, per non parlare dello Tsuchikage che si vedeva privato del comando e stava di fatto minacciando Fudoh di morte. Come avrebbe risolto il kiriano quel piccolo problema?

    [Naruto e Osamu]
    No, non ti conosco. Quindi vieni da un tempo successivo al mio attuale. Potrei richiamare un me stesso futuro per chiedere informazioni, ma complicherebbe ulteriormente le cose, quindi non lo farò. Da quello che percepisco, non sei affatto un pericolo, nemmeno assieme a quei tuoi compagni. Liu Bei si accigliò: aveva combattuto armi colossali e dai poteri divini, quindi trovava difficile temere un singolo uomo, lui che era sopravvissuto a devastanti attacchi della Bakekujira, capace di trasformare l'aria in lava o l'acqua in pura elettricità. Apachai invece sembrava sul punto di scattare come una molla per tempestare Osamu di pugni, ma aveva lasciato a Raizen l'autorità, ed era bravo a obbedire agli ordini. Il Veterano sorrise alla risposta di Raizen, come se la avesse trovata interessante. Ah, vedo che ami parlare...spero che nel nostro futuro ci siano stati scontri verbali come questo, li trovo rinvigorenti. A volte piegare i riottosi e renderli miei sottoposti è più efficiente che ucciderli, oltre che più soddisfacente. E' corretto, i granelli di polvere che siete potrebbero essere fastidiosi nei confronti di una mia difesa. Ma potrei teletrasportare tutti noi fuori da qui prima che lo scontro danneggi il mio caro nemico trasformatosi in bomba. Sono almeno trent'anni che non lo vedo... Sorrise. L'ultima volta lo lasciai cadavere, scatenando una Volpe impazzita dal dolore contro i suoi stessi uomini. Se sei di Konoha allora dovreste avere ancora qualche resoconto di quella mia vittoria schiacciante. Un modo come un altro per rammentare la sua superiorità, probabilmente.

    Sorrise quando l'altro rifiutò la seduta, anche se realmente non c'erano trappole, e si accomodò, come a sottolineare che non era possibile coglierlo realmente di sorpresa. Quindi...parlavamo di interrogazione mentale, no? Ma Orochimaru fece rapidamente cadere quell'ipotesi, mentre Raizen tentava una sortita riguardo Hagemono. Hagemono? AHAHAAHAH! Come se ce ne fosse stato bisogno! Appena quel ratto ha visto il potere delle mie armate è andato a vendersi a uno dei miei luogotenenti portando pure la sua famiglia come garanzia! E' dalla mia parte sin dai primi mesi della guerra. E altri come lui. Nello specifico mi ha chiesto la sopravvivenza del clan Uzumaki, ma non ha mai chiesto una protezione per sé stesso. Sorrise. Sono un uomo di parola, e ho garantito quanto promesso. Come sai è morto dopo la guerra, dopo la vostra vittoria. Si era ritirato a Kumo con una grossa fetta degli Uzumaki...peccato che lui nello specifico abbia incontrato uno spiacevole incidente. Parlava con tranquillità e misurando le parole...era come se la vittoria dell'Alleanza e la nascita dell'Accademia non fossero per lui una sconfitta.

    Quando il discorso si portò sulle linee del destino, Osamu fu particolarmente accomodante. Non so esattamente quanti e quali viaggiatori ci siano, ma di quelli che ho visto, solo voi tre ne avete così tante. Forse se avesse osservato Q ne avrebbe trovato altrettante, ma non era andato a visitare lo spadaccino di Kumo incarcerato. Capisco che la tua mente sia limitata, ma immagina questo luogo e questo tempo come un universo a sé stante, con le sue leggi. E' uno spazio/tempo artificiale, VOLUTO da qualcuno o qualcosa, e quindi ogni creatura e oggetto al suo interno ha un destino in base a ciò che prevede il creatore, se voi avete così tante linee, è perché l'attenzione del creatore è focalizzata su di voi. Con questo non intendo che tutto sia predestinato, a parte la mia inevitabile vittoria finale, ma solo che esiste una forma di energia che si avvolge intorno a chi ha un sentiero importante, quasi foste incatenati, anche se di fatto liberi. E' difficile spiegarlo a chi non è in grado di pensare quadrimensionalmente. Concluse con spocchia. Il Dio Guerriero non è una creatura vivente ma un amalgama di numerose altre, sia fisiche che spirituali, le sue linee del fato sono solo un guazzabuglio caotico. Quanto a chi ci ha portato qui...io non credo sia stato Oni, ne avrei visto le tracce. Tutto punta a nord-ovest, verso Kumo. Ma dato che proveniva da un tempo antecedente al risveglio di Oni, non poteva sapere del Tengu che era stato sigillato in quelle terre millenni prima.

    Alla menzione dell'Archivista ci fu un lampo di interesse negli occhi del Veterano. Ah, mi chiedo in quale occasione tu lo abbia visto. E quanto tu abbia compreso, dato che sei qui a parlare invece di inginocchiarti e chiedere di potermi servire. Avrebbe detto, riavviando i lunghi capelli dietro un'orecchio. Chiunque comprenda il mio piano può solo impazzire o seguirmi. Quindi dubito che tu abbia realmente compreso. E tuttavia l'ammonimento di Raizen era qualcosa da tenere a mente: la linea temporale del Veterano era stata volutamente ingarbugliata per ottenere potere, ma questo aveva creato una sorta di matassa da cui esisteva una singola via di uscita sicura, e sbagliare figurativamente mira per superare il nodo anche solo di un millimetro sarebbe stato un rischio enorme, o avrebbe comunque richiesto innumerevoli nuovi calcoli. La sua sicurezza sembrava inviolata, ma effettivamente non scese nei dettagli nè corresse l'Hokage. Osamu è stato uno dei miei nomi. Puoi usarlo, se ti è più facile. Replicò al cambio di argomento. Ci sono particolarmente affezionato, lo portavo quando con la mia armata soggiogammo le terre di Hantei, nell'altro continente, subito dopo la guerra dei Giudici.

    Ascoltò la dissertazione di Raizen mentre Apachai mostrava chiari segni di sofferenza per dei discorsi così lunghi, quasi ubriacato dalle sillabe, mentre Liu Bei aveva Orochimaru al comando che ascoltava e registrava tutto, muovendo il volto del Guerriero del Vuoto in una posa viscida che gli donava assai poco. Quindi, se ho ben compreso...tu mi stai minacciando dopo che io ho minacciato te. AHAHAHAHAHAHAHA!!!! Scoppiò a ridere di gusto. E' sempre divertente parlare con chi è inferiore. Potresti avere ragione o torto, potrei correre rischi a ucciderti, dato che vieni da un futuro che io non conosco, ma in cui esisto. Ma potrei anche invadere la tua mente e soggiogarti, o lasciare delle trappole o dei condizionamenti in modo da impedirti di nuocermi o addirittura renderti utile. Applaudì, convincente. Bravo. Hai ottenuto che io non ti uccida. Ma posso ridurti in schiavitù senza correre rischi significativi. A quelle parole Apachai e Liu Bei si avvicinarono a Raizen, come per proteggerlo, eppure Osamu non si mosse né cercò di attaccare. Pensava ancora di avere l'intera partita in mano.

    Il Dominio...un nome che ho sentito diverse volte. Fu lui a scatenare la Guerra dei Giudici di cui ti dicevo. E a dominare una larga parte del continente dalla sua Isola nel Cielo. Personalmente sono andato a sputare sul pilastro in cui era stato rinchiuso dai tre Generali, ma non ci ho avuto a che fare direttamente. Possibile che il Veterano fosse già vivo tremila anni prima? Al pari dei tre Saggi, ora membri di Hayate? Era un club nutrito quello degli immortali. O mentiva? O aveva qualche altro segreto? Le Armi di Iwa invece, anche se il Dominio o chiunque possa essere convinto di controllarle, in realtà agiscono per un loro scopo, e così faranno, perché le hanno create per questo. Io non anelo al loro utilizzo, non mi servono giudici, arbitri o controllori al mio servizio. Aggiunse, facendo un cenno con la mano come a voler spazzare via qualcosa.

    Valutò infine la proposta di Raizen, soppesando diverse opzioni. Era evidente che interazioni con un io futuro potevano essere complesse o creare spiacevoli e indesiderati effetti collaterali, ma aveva anche studiato quella bolla temporale in cui si trovavano e aveva una teoria importante che si sarebbe guardato bene dal condividere. Non ho intenzione di distruggere Oni al momento, né di cercare il Dominio. Il mio piano mi permetterà di ignorarli completamente, ma posso ottenere qualcosa di utile da questa vicenda, specialmente se sarete voi a spezzare questo posto per farmi uscire senza che io debba sprecare energie. Avrebbe detto. Tuttavia hai una cosa che puoi darmi, Raizen. Ed essendo l'unica cosa che puoi darmi, è un pagamento accettabile. Uno schiocco di dita e dietro al clone e ai suoi due compagni sarebbe comparso, etereo, il volto di uno Shinigami con una wakizashi sporca di sangue tra i denti. Non era presente l'intero corpo e la figura era traslucida, ma l'aria nella stanza si sarebbe fatta gelida. Puoi darmi la tua fiducia e una promessa. Hai solo il fatto di essere il mio futuro, quindi dovrai promettere una cosa, se vuoi il mio aiuto, e lo Shinigami legherà questa promessa alla tua stessa anima, senza scappatoie.

    Prometti che se mi incontrerai ferito e ti chiederò aiuto, farai tutto ciò che è in tuo potere per curarmi. Dopodiché potrai anche cercare di uccidermi.


    Avrebbe sorriso, spietato. Prendere o lasciare. In cambio avrai il mio pieno supporto per questa faccenda.

    Se Raizen avesse rifiutato, senza nemmeno cambiare espressione né alzarsi il Veterano avrebbe puntato una mano nella sua direzione mentre il terreno si modificava creando tre draghi di roccia dagli occhi e dalla bocca accesi di fiamme, che avrebbero immediatamente bombardato il gruppo [Tecnica].

    [...]
    Nella radice dei Jinchuuriki la volpe si fece da parte come chiesto da Raizen, rizzando spiritualmente le orecchie alla ricerca di suoni stonati, ma così come non era consapevole di essere stata controllata dal Dominio, allo stesso modo non era in grado di cogliere il controllo negli altri Bijuu, eccetto forse l'altro sé stesso, in cui tuttavia non percepiva la benché minima alterazione. E se in quel mondo alternativo il Dominio non fosse mai esistito?

    Intanto l'aria di sacralità di Kushina Uzumaki si interruppe rapidamente quando lui fece notare che "decimo Hokage" suonava strano: batté un piede a terra e puntò un dito verso il terreno. Ho mio figlio che arriva dal passato e vuole diventare una bomba e tu mi dici che essere il decimo hokage suona strano? Ah! Questi tempi moderni, dattebane! Sbuffò, a braccia conserte anche se i suoi occhi tradivano tristezza quanto quelli di Raizen nel contemplare le condizioni di Naruto. Vuoi farti carico tu di questo destino? Avrebbe detto. E' molto rischioso...anche tu hai un Kurama, e il paradosso potrebbe ucciderti anche se sei in piena forma. Sicuramente non è una cosa che potresti fare mentre il tuo chakra è diviso con un clone: devi essere integro per sopportare, e sospetto potresti reggere solo qualche ora. Spiegò. L'altro problema è che verresti immediatamente percepito da qualunque sensitivo o percezione di chakra: nessuna tecnica è sufficientemente potente da nascondere una riserva del chakra come quella dei nove Bijuu...figuriamoci se fossero dieci!

    Poi alla domanda sui demoni si guardò intorno. Sono in salute, anche se scossi, ma hanno parlato a lungo con Naruto e hanno stabilito che questa è la scelta più ragionevole per provare a vincere la guerra. Tu invece contro chi intendi usarli? Mi pare di capire che il nemico fuori non è lo stesso a cui miri tu. Se Raizen avesse spiegato la situazione, perlomeno quel che sapeva (dato il blocco alle percezioni col chakra, non poteva nemmeno ricevere aggiornamenti dal clone all'esterno, posto che comunque tutta la concentrazione era necessaria per restare nel mondo interiore), Kushina avrebbe poi annuito. Capisco. O meglio, non capisco un accidente-Dattebane! Che diavolo vuol dire? Io so usare le catene ma di fuuinjutsu e spazio/tempo non capisco un accidente di niente! In un poco elegante sfogo d'ira contrasse le dita nemmeno fossero artigli, cercando di ristabilirsi. Non devi avere cloni e ci vorrà qualche minuto per prendere i demoni...ma non prendere quello dentro Naruto o finiresti immobilizzato anche tu. Undici sono troppi. E niente cloni finchè li hai dentro. Pensi di potercela fare?

    Quanto alle domande che suggerivano il Dominio, nessuno dei Bijuu presenti era consapevole della cosa e non ne aveva mai sentito parlare, così come alcuni ex-portatori convocati dai ricordi, anche se risalire fino ai portatori di millenni prima sarebbe stato impossibile: non c'era tempo nè la giusta concentrazione, dopotutto erano dentro una bomba vivente!

    [Youshi e il Team Kagecidio]
    Da quello che so Hagemono ha gusti molto pacchiani, un pò come tutti gli Uzumaki...così kitch! Commentò Kotaro mentre Youshi esponeva la planimetria. Tenma intanto avrebbe spiegato le sue peculiarità, ossia il manipolare il metallo in forme specifiche, cui poteva impartire ordini semplici, alcuni anche automatici, inoltre era ovviamente un ninja medico. Byakuei invece aveva le sue arti, ma soprattutto una conoscenza quasi enciclopedica dei ninjutsu, potendone usare innumerevoli, oltre a genjutsu di immobilizzazione. Sai, per poi usare meglio i miei Kunai-Teschio. Armi che erano a conti fatti manipolabili da Tenma, a patto che non ci fosse il chakra di Byakuei dentro, naturalmente, ma il simulacro che usasse quelle armi rituali era decisamente fattibile. Perlopiù uso fili metallici come base, permettono maggior variabilità. Posso farlo. Avrebbe detto, mentre mettevano a punto la situazione. Comunque no, non ho Teschi nelle vicinanze. E ci vorrebbe troppo per farli arrivare qui, li tengo in una base separata. Ma posso andare per strada e procurarmene uno o due se mi dai qualche minuto. Avrebbe detto, guadagnando uno sguardo disgustato da parte di Kotaro, che certo non aveva dimenticato ciò che Youshi gli aveva rivelato.

    Mei Terumi è anziana e ora si muove poco, ma ha affinato le sue arti per creare difese istantanee di varia natura per compensare la cosa...e ovviamente con lo Yoton può scatenare ondate di lava e acido senza difficoltà. Orochimaru è famoso per il corpo a corpo e per i serpenti, e può modificare il suo corpo allungandolo o deformandolo, ma pochi sanno della sua spiccata bravura nei genjutsu, quindi prestate attenzione. Hagemono invece...catene Uzumaki che forniscono un buon supporto a breve e medio raggio, oltre a un gran numero di fuuinjutsu dagli effetti più disparati. Snocciolò Byakuei, precedendo Kotaro che continuava a guardarlo con aria arcigna. Avevano stabilito il piano d'azione, ora non restava che metterlo in pratica: il Tokugawa si immerse nell'ombra del nipote mentre Byakuei, non senza un sorrisetto beffardo, metteva delle finte corde ai polsi dei due prigionieri, proponendo invece di legare il drago sul serio, dato che era difficile farlo per finta in modo credibile. Non mi piace affatto! Si lamentò Toppu, e Tenma era della stessa opinione, ma anche Kotaro convenne che era la scelta migliore.

    Il veleno potrebbe colpire anche noi...ma io sono un medico. Avrebbe spiegato Tenma, attivando su tutti i compagni, anche se con un discreto consumo di chakra, la tecnica della Vaccinazione Celestiale combinata con quella dell'Estrazione dei Veleni, su cui si era esercitato, così da permettere a tutti di ignorare per un breve periodo gli effetti del veleno. E posso prevenire il problema. Quanto a Toppu, possiamo mettergli delle catene metaliche che siano in realtà dei miei simulacri, così da potersi liberare all'istante. Il suo potere permette di manipolare l'aria, ma se userete la nebbia è meglio non attivarlo. Spiegò con calma misurata, procurandosi le catene, mentre Kotaro ripassava il piano.

    [...]

    Byakuei con il suo modo di fare infido e la sua parlata suadente fu più che sufficiente per superare le guardie e arrivare, pur scortato, davanti allo studio di Hagemono che col tempo sarebbe diventato di Youshi stesso. Aperta la porta, una guardia entrò per spiegare concitato la questione, mentre l'altra era accanto a Byakuei, quindi tutti fecero il loro ingresso. Hagemono sedeva dietro una scrivania riccamente elaborata in legno, con motivi floreali, mentre Orochimaru nel corpo femminile e Mei Terumi erano in piedi accanto a lui. Le guardie si piazzarono sulla porta, all'interno, forse complicando la situazione, ma intanto la Terumi si rivolse a Byakuei. Allora, di cosa si tratta, e in che modo è collegato al Settimo Hokage? Chi sono questi uomini? E quel drago? Hagemono intanto si era accigliato. Un Drago del Nord? Cosa ci fa qui? Ma come mai sapeva che i draghi del nord erano bianchi, se evocava quelli verdi...e soprattutto se la setta di Hayate non esisteva (come fatto capire da Hana), né i suoi fondatori? Era stato Tenson Korin a creare il disequilibrio e far cambiare colore ai draghi, no?

    Prima che Byakuei potesse parlare scoppiò il putiferio: un singolo sigillo del tappetto richiamò una fitta nebbia e la Foschia del Mostro marino la condensò in maniera fin troppo opprimente mentre Tenma liberava il suo drago e le catene-simulacro si avventavano sulle guardie, distraendole, dopodiché, creato un corvo di fili metallici il cui becco era il Kunai appena passatogli da Byakuei, lo fece piombare al centro della stanza come richiesto da Youshi. Intanto Kotaro era emerso, coperto dal fumo, nascondendosi in un angolo del soffitto, a nord-est. Ma il giovane Tokugawa, in quel momento di azione, cosa avrebbe fatto esattamente? [Nota]
  7. .

    Il Cerchio si Stringe

    Storia 9

    [Yuri e il Coraggio]
    In minoranza numerica, Yuri si ritrovò a subire una serie di violenti assalti, con ferite multiple che a stento teneva a freno con la sua capacità di sopportazione dei danni, ma nonostante questo non si era persa d'animo e sapeva di dover contrattaccare per uscire da quella situazione o avrebbe inevitabilmente avuto la peggio. Non c'è onore nella sconfitta. Non c'è onore nel non rispettare gli ordini. Dissero i due, mentre la donna ancora tremava per gli effetti delle sostanze malevole che avevano fatto presa sul suo corpo, ma prima di capitolare aveva ancora le forze per un'offensiva che sarebbe potuta essere fatale: Yuri doveva agire al più presto!

    Compreso che l'arciere forniva una copertura invidiabile alla sua alleata anche se questa era impegnata in mischia, ricorse alla sua copia come ostacolo per impedirgli di prendere la mira, di fatto nullificando le sue potenzialità di supporto e lasciando campo libero all'originale per gettarsi sul nemico e bersagliarlo con un singolo, rapidissimo colpo. Contro una simile velocità un nemico fiaccato da veleni e jutsu poté solo cercare di opporre una difesa impastando strenuamente del chakra e forse irrobustendo le sue doti fisiche col sangue versato, ma anche se riuscì ad ammortizzare un minimo il colpo frapponendo l'asta della sua arma, venne inevitabilmente scagliata lontano e incapace di reagire. Gettata sulla folla, forse con qualche ferita accidentale mentre gli altri accoliti cercavano di sostenerla, non avrebbe mai e poi mai potuto offrire resistenza al colpo successivo che la sventrò come una preda appena catturata, strappandole un grido atroce, mentre il suono assordante danneggiava tutti i presenti impedendo loro di agire contro Yuri, colti alla sprovvista.

    Anche l'arciere era stato raggiunto dal suono ma aveva un addestramento sufficiente a non esserne sopraffatto, pur subendone gli effetti, e perse tempo a evitare gli attacchi del clone, di fatto esponendo la sua compagna a un danno letale. Non soddisfatta, Yuri caricò l'arciere, portandosi a una distanza da mischia che avrebbe impedito al nemico di ritirarsi, mentre la folla era ancora stordita. Tu...non potrai durare ancora a lungo. Sibilò, ancora accigliato per il forte suono dell'aria compressa di poco prima, mentre la folla non riusciva a organizzarsi per un attacco in massa. Credi che solo perché ho un arco io non sappia combattere in mischia? Avrebbe sbottato avventandosi su Yuri come se volesse colpirla con l'arco, solo per fermarsi a breve distanza mentre dal suo corpo esplodeva un'improvvisa scarica elettrica [Tecnica Gyaku 1] che minacciava anche il clone poco distante. Andasse come andasse avrebbe poi Incoccato una rapidissima freccia scagliandola da breve distanza contro il piede o comunque la caviglia di Yuri, con l'obiettivo di limitare le sue capacità motorie [Tecnica Gyaku 2], prima di estrarre un Kaiken da un incavo nascosto nell'arco stesso e provare a tagliare la gola di Yuri con un rapidissimo fendente, seguito da un tentativo di conficcare l'arma nel suo petto e subito dopo di piantargliela in un occhio [Azione Gyaku 1,2,3]!

    Comunque andasse, pochi istanti dopo una sagoma sarebbe volata sopra di loro atterrando sulla folla: uno degli immediati sottoposti di K, mutilato pesantemente! Una seconda sagoma la seguì dopo poco ma atterrando sul palco, con maggiore grazia: K stesso era ferito in più punti ma pochi istanti dopo anche il Coraggio lo raggiunse sul palco, con una vistosa ferita sul volto che grondava pesantemente e un braccio completamente fuori uso. Forse anche per l'inferiorità numerica, Hayate era messo molto peggio del suo avversario, che pure si trovava in difficoltà. Stavano oltre il cerchio di adepti, a forse dieci metri di distanza, sul palco rialzato. Tu...ora...MUORI! Ruggì il Coraggio, mentre l'altro sembrava valutare freddamente le sue opzioni da dietro la maschera. Non so chi sei e non mi interessa, ho ideali ben più lontani...promesse da mantenere e promesse da verificare. Avrebbe sollevato una mano indicando il suo nemico. Spendere risorse contro un nemico come te è futile. Possiamo continuare e tu perderai, ma anche io avrò perso parecchie risorse, compromettendo i miei piani. E' questo che vuoi? Stava forse cercando di parlamentare col Coraggio? Una scelta quantomeno azzardata...c'era qualcosa che Yuri poteva fare per dare un vantaggio al suo futuro sensei? O forse poteva cercare di cambiare le carte in tavola? Il nemico era forte, potente e vicino...fino a che punto poteva credere che sarebbero usciti vivi da là?

    [...Il Fauno intanto...]
    Colpito a più riprese il nemico pur senza riuscire ad abbattere del tutto le sue difese nonostante le numerose ferite, nessuno di noi era pronto ad abbassare la guardia, dato che una bestia ferita era ancor più pericolosa di una all'apice delle forze. Dopo un grido di sfida concentrò evidentemente il suo chakra prima di scatenare una violentissima corrente d'aria in ogni direzione, che fortunatamente si infranse contro una solida barriera di legno che avevo generato, accelerata enormemente dalla Fioritura Senju che non avevo alcuna intenzione di disattivare, anche se le mie capacità non erano ancora sufficienti per ostacolare una potenza simile, dato che l'impatto mi spinse indietro di svariati metri, dolorante [Difesa 1].

    Dannazione... Nonostante lo stordimento notai subito la corsa dell'avversario contro la donna, che si era difesa con un mero impasto di chakra, accentuato dal fisico temprato dalle arti marziali [Difesa 1 Tizia]. Mi reggevo la testa, stordito, ma non potevo permettere che scatenasse tutta la sua abilità in mischia contro di lei o sarei stato poi in netta minoranza numerica. ...non sarà così semplice! Una manciata di sigilli e applicai la tecnica della Sostituzione per portarmi, infinitamente più veloce di quanto potesse correre il nemico, tra lui e la mia alleata, mentre le dita già si univano nelle rapide posizioni magiche che permettevano di generare dei cloni di legno in pesante armatura, su cui si scaricò la raffica di attacchi del nemico [Tecnica 1 e 2]!

    Con la guardia serrata, complice la sua naturale resistenza ai danni unita all'armatura indossata, incassò il colpo di coda senza accusare difficoltà [Difesa 1] e allo stesso modo incassò col suo corpo la duplice martellata ad alto potenziale, comunque insufficiente a superare la soverchiante difesa lignea di cui il clone era capace [Testo Visibile], pur devastando la sua armatura e danneggiandolo in maniera significativa. In quel preciso momento, mentre le chele di veleno esplodevano in una nube tossica, non potendo oppormi optai per un'azione in controtempo, scattando accanto al mio clone e scagliando la mia spada contro il volto dell'avversario in quella che sembrava un'azione folle e senza reale efficacia [S&M - Azione 1], ma che lo avrebbe distratto obbligandolo a difendersi mentre anche la donna accanto a me si esibiva in un perfetto e pericoloso Taglio dell'Aria che avrebbe raggiunto la vittima quasi in contemporanea con il mio lancio, ovviamente tenendo conto della presenza del clone davanti a noi. [S&M - Tecnica 1 Tizia].

    Ma mentre il dolore mi faceva serrare la gola e contrarre ogni singolo muscolo decisi di usare quella temibile sensazione per rafforzare ancora di più la mia determinazione, accorciando le già brevi distanze e sguainando in un colpo potenzialmente fatale la lama che mi era stata consegnata dal misterioso spadaccino, per cercare di squarciare ancor più a fondo lungo la ferita che avevo provocato poco prima [Tecnica 1]. Il mio clone, impervio al veleno vista la sua natura, intanto si sarebbe mosso rapidamente sul lato del nemico, provando ad afferrare il suo braccio sinistro...avevo notato che ogni attacco di coda del Soshi era arrivato da sinistra, come se fosse una sua abitudine, e immaginavo che avere un ostacolo su quel lato gli avrebbe reso più complesso usare la sua appendice velenosa [Azione 2]. Non contento, mentre la donna, quasi accecata dal dolore caricava a sua volta in mischia per cercare un affondo contro il collo nemico (difficile concentrarsi maggiormente con quella sostanza terribile in corpo) [Azione Tizia 1], io mantenendo la posizione feci emergere dal ginocchio uno spuntone di legno che avrebbe approfittato della distrazione causata dal clone e dalla donna, cercando di trafiggere il suo basso ventre mentre questi era preso dalla donna, minacciandone l'inguine, ricco di importanti vasi sanguigni, e i genitali [Azione 3]...e subito dopo avrei sferrato un nuovo fendente di spada, questa volta alzando la lama e provando a tagliargli la testa in due, mentre lei arretrava [Azione 4]. Ovviamente se la presa del mio clone fosse stata efficace le sue possibilità di difesa sarebbero state oltremodo ridotte...ed era ancora ferito, sanguinando copiosamente!

    Il medico, distante dallo scontro, non aveva tecniche per disperdere il veleno ma si mosse in cerca di erbe che potessero mitigare il veleno, qualora avessimo avuto la meglio sull'avversario.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    41/75
    Vitalità
    10.5/14.5
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

    Ferita Medioleggera al fianco
    Dolore (DnT Grave)
  8. .

    Black Stuff

    10

    Ssalmertz
    La...Bilancia Nera? La lucertola non aveva mai sentito nominare quell'organizzazione, e di rimando nemmeno il suo evocatore, dato che lo stordito otese passava le ore a elencare i suoi innumerevoli nemici, roboando sulle loro mostruose capacità e su come in realtà lui potesse comunque sconfiggerli senza alcuno sforzo. In un'escalation degli ultimi racconti gli Illuminati di Oto avevano dalla loro degli automi giganti, alti sei piani e con armi che proiettavano chakra esplosivo e bombe, ma lui li aveva sconfitti lo stesso. Solo su Kumo non esagerava mai. Non ho mai sentito parlare di questa Bilancia Nera, spiegati. E la donna non fu povera di approfondimenti: una setta di deviati che usavano il chakra con lo scopo di annientare l'uso del chakra. Mi sembra un approccio assurdo...come si fa a togliere il chakra dal mondo? Ogni creatura vivente genera chakra semplicemente respirando...tanto vale uccidere tutto! Una creatura che aveva le proprietà elementali del chakra della terra come Ssalmertz non poteva che trovare aberrante un pensiero così folle, e sembrava decisamente indignato, per non dire oltraggiato.

    Comunque l'evocatore sa benissimo che uno appena arrivato non incontrerà facilmente il capo dei nemici, ma sa anche come rompere le uova nel paniere. Potrebbe attirare abbastanza l'attenzione da incontrarla davvero, e rivelare le sue carte! A dirla tutta allo Yakushi importava poco e niente di quel territorio e di chi vi abitava, voleva solo il proprio tornaconto, ma non sarebbe certo stato favorevole a una strage. Forse. Se non riguardava l'esercito di Kumo, se non altro. Mi ha detto dell'instabilità politica di questo paese...ma potrebbero essere i Cremisi stessi a sovvenzionare un culto assurdo come questa Bilancia Nera, per peggiorare le cose? Chiese, speculando, ma poi l'irruenza della donna, per bocca dell'Oni, gli mise premura. Beh...si, capisco. Ma...ecco, tu non lo conosci proprio. E nemmeno quella donna. Come posso spiegarti? Avrebbe detto la lucertola, interdetta. Uhm...ecco! La donna può essere bravissima e programmare le mosse dei suoi pedoni, può avere anche previsto fino a dieci mosse in anticipo. Ma se lui sta giocando a carte e non a scacchi, tutto ciò che la donna farà non avrà importanza. Lui è bravissimo a creare confusione senza alcun senso, cambiare tutte le regole in corso d'opera e finire per imporre le proprie. Non serve a nulla pianificare: se lui non ha alcun piano e niente da perdere, inevitabilmente è l'altro a rimetterci. Poi rimase perplesso. Non sono esattamente sicuro che questo sia un complimento nei suoi confronti...meglio che la Regina non lo scopra...stravede per lui. Concluse con tono timido.

    Io...posso fidarmi. E posso fartelo incontrare senza che nessuno se ne accorga. Se col tuo vero corpo verrai da me, posso portarti con l'Arte della Terra fino a lui. In quel modo nessuno la avrebbe vista entrare o uscire dalla tenda, e Ssalmertz era stato informato della telecamera, quindi sapeva dove sbucare. Ma la donna avrebbe accettato di incontrarsi e affidarsi a una lucertola?


    Febh e le sue Visioni
    L'ambiente ostile, il fumo, persino gli odori erano opprimenti, nonostante il suo potere normalmente permettesse solo di vedere immagini, ma esse erano così vivide da lasciar andare il cervello ad allucinazioni olfattive al limite della nausea...se non altro uno Yakushi poteva sopportare questo e altro. Disgustoso...ma che posto è? Si sarebbe chiesto mentre le immagini scivolavano nel suo cervello dalle crepe che la sua vista maledetta osservava su ogni superficie, simbolo dell'assoluta fragilità dell'esistenza.

    Degli individui che, visto il coinvolgimento con il veleno, vennero immediatamente mandati a memoria dall'otese, quali futuri bersagli di una serie di sevizie e violenze che avrebbero rimpianto di aver mai respirato su questa terra. Tre vittime di un qualche diabolico rituale attendevano davanti a loro, e non era possibile distogliere lo sguardo, nonostante le loro sofferenze fossero là, sbattute nel cervello di Febh senza che potesse opporsi, ma se non altro aveva un discreto pelo sullo stomaco. Clan Kuei...già sentito da qualche parte. Il secondo devo farlo cercare da Ssalar nell'archivio...mentre il terzo non ho idea di dove sia saltato fuori, ma è uno stupido Hayate. Bah. La menzione sull'attirare in "trappola" invece lo fece accigliare, possibile che tutta quella faccenda fosse nata da quell'evento violento? Il potere del Vortice...chiama così le capacità che hanno contaminato il mio veleno? Il piano intanto veniva svelato, chiarendo che quella era una immensa trappola fatta per incatenare lo Yakushi e Raizen...e forse anche gli altri che avevano partecipato alla soggiogazione della sedicente divinità, tempo addietro. Distrarre e colpire, eh? Mormorò mentre la visione andava svanendo. Aveva un sorriso nervoso e violento che non presagiva niente di buono. Osano attirare ME in trappola? Me? Potrei ignorare questo stupido veleno, ma non lo farò. Mi hanno cercato, no? I suoi occhi crepitarono appena mentre il potere Hakai si dissipava. Mi avranno fino a quando non sarò sazio della loro distruzione! Sentenziò, cercando di capitalizzare quanto sapeva e cambiare, di conseguenza, gran parte delle sue priorità.

    Naturalmente condivise con Raizen le informazioni, tramite il drago, aggiungendo qualcosa. Se è una trappola e c'è un legame, sapranno quando saremo vicini. A questo punto infiltrarsi sperando di non essere scoperti è inutile: hanno un modo per localizzarci. E buonanotte ai ricavi tramite il crimine...altra cosa di cui quei tre dementi che parlavano di equilibri avrebbero pagato l'amaro prezzo. Ma la donna e i criminali con le droghe erano coinvolti? A giudicare dalla reazione del veleno e della voce, la cosa era probabile: gaveva chiesto di usarla per danneggiarli, come subodorando un collegamento. Sicuramente non avrebbe perso tempo a imbrogliare ulteriormente, se non per fingere di essere caduto in trappola.


    Strategia successiva
    L'arrivo di Ssalmertz, verosimilmente con la sua alleata, non fece altro che peggiorare l'umore dello Yakushi che nel mentre si era premurato, dopo la visione, di disattivare la telecamera strappandone i fili e puntandola contro un muro. Allora...io dico che la tizia antipatica mi incontrerà. Vuole incontrarmi, ma ora so anche che probabilmente lei o coloro che la supportano, questa "Bilancia Nera" potrebbero avere un modo per tracciarmi o riconoscermi, mandando al diavolo i miei intenti originali. Avrebbe sbuffato. Però nulla vieta di andare lo stesso e creare un caos che nemmeno si immaginano. Ssalmertz, che la donna fosse con lui o meno, avrebbe spiegato ciò che gli era capitato, facendo iniziare a girare qualche rotella nella testa di Febh. Beh, potrebbe dare anche a me un Oni pronto da evocare, e io penserei al resto! Ma rimane poco tempo. Se giocando secondo le regole non sono mai riusciti a fermare questa organizzazione, è il momento di cambiare le regole. E io sono lo strumento ideale per farlo! Se scelgono di allearsi con me non dobbiamo perdere tempo e andare all'incontro. Ovviamente senza cercare rinforzi (probabilmente i criminali avevano degli infiltrati) ma pronto a evocare quante più creature possibile...o a creare distruzione su larga scala. Certamente prima di recarsi all'incontro avrebbe evocato tutte le creature di piccole dimensioni per averle pronte a intervenire a breve distanza, così da aggirare eventuali trappole che inibissero il richiamo, ed erano state istruite per non accorrere tutte assieme, per il medesimo motivo: dopotutto se il nemico erano persone che odiavano il chakra, esisteva una concreta possibilità che avessero dei metodi per inibirne l'utilizzo!

  9. .

    Il Canto del Carbone

    9

    [Yato e l'Hokage]
    Lasciati alle spalle i due giovani, scossi ma integri, anche se preoccupati per Yamato, il clone di Raizen e io ci spostammo per raggiungere la casa di Hitomi, che sembrava un pur debole anello di congiunzione per quella vicenda, mentre lui approfittava della camminata per riprendere l'argomento della Nebbia. Nel vuoto, Hokage-sama? A me sembrate piuttosto turbato dalla cosa. Replicai con un vago accenno di sarcasmo. Dopotutto siete stato voi per primo a sottolinearlo. Se solo potessi continuare con semplice professionalità ne sarei oltremodo lieto, il vostro costante e provocatorio giudizio è...stancante. Certo, il mio non era da meno, ma mi ritenevo la parte offesa in quella strinata relazione, dato che mai avevo avuto un briciolo di accoglienza o considerazione che non fosse gravata da un giudizio contrario. Va detto che lo stesso valeva per chiunque altro, raramente Raizen si congratulava con qualcuno senza puntualizzare qualcosa. Eccetto Youkai, che tuttavia era probabilmente incapace di cogliere le critiche e i punzecchiamenti. Anche se sono certo che non ve ne rendete conto, dato che sono solo io quello ostile, ai vostri occhi. E quello che riceve la vostra continua disapprovazione. Scossi il capo, quasi adolescenziale in quel rimpiattino di recriminazioni.

    Lasciai comunque cadere l'argomento, anche se evidentemente le sue frasi successive furono piene di minuti attacchi simili ai miei, facendomi sospirare. Vostro oppositore, Hokage-sama? Sicuramente non corre buon sangue, ma ditemi...esattamente quali azioni ha commesso direttamente contro di voi...a parte non essere d'accordo con le vostre idee? Scossi il capo. No, non sono qui per un discorso politico né per difendere il Maestro, non ha affatto bisogno delle mie parole. Il mio parere è irrilevante, io lo stimo e lo rispetto come maestro di spada, non sono un suo sottoposto come Kage. E mi è utile per questo. Tutto qui. E io sono utile a lui. Se davvero pensate che io possa essere un suo strumento contro di voi vi sbagliate di grosso. Era infatti Kensei a essere un MIO strumento contro Raizen. Mi ha accettato come allievo ben prima di sapere dei nostri...particolari rapporti. E non aveva modo di saperlo prima. Sospetto che entrambi siate accecati dalla vostra visione del mondo, e le scontriate fra loro senza guardare alle persone che siete. O forse Raizen era solo geloso del fatto che un Kage che odiava avesse la mia stima. Certamente non lo dissi, ma lo pensai intensamente.

    Non è semplice trovare un allievo valido. Tutt'ora non credo di esserlo del tutto. E a Kiri non c'erano persone sufficientemente determinate: gli addestramenti sono intensi. Spiegai, senza approfondire anche perché, molto banalmente, nessuno a parte me aveva mai chiesto a Kensei di essere il suo maestro...la fama di uomo crudele e freddo lo rendeva un bersaglio poco avvicinabile. La domanda successiva ammetto che mi spiazzò, lasciandomi a guardarlo mentre battevo le palpebre più volte. Se non fosse stato assurdo avrei pensato che io concedessi favori di un qualche tipo a Kensei, che tuttavia era la persona più lontana da qualunque genere di vizio si potesse immaginare. La vostra fiducia in me come sempre è dirompente, Hokage-sama. Chissà come mai non corre buon sangue? Sospirai. Comunque ammetto che sono stupito...dalla vostra totale assenza di conoscenza di quello che ritenete essere un avversario. Il Maestro è, come avete detto, di vedute ristrette. Una persona priva di qualunque vizio, concreto e preciso, come una macchina, che usa le sue emozioni come strumenti per ottenere ciò che la sua mente vuole. Io sono il suo Allievo, lui il mio Maestro. Quello che "faccio" per lui, è imparare. Replicai, brutalmente onesto. Sono il primo a usare il sotterfugio e la manipolazione in missione, ma con il Maestro è tutto molto più semplice. Se mi trovo a Kiri ed è necessario un aiuto lo fornisco, ma lo avrei fatto comunque anche come Yato, se fossi stato ospite e fosse servita una mano. I due paesi sono comunque alleati. In questa ultima frase il tono era comunque un pelo insolente, ma le frasi precedenti erano effettivamente oneste. A ben pensarci, Kensei non aveva mai chiesto niente che non fosse poi funzionale al mio addestramento e aveva solo prospettato, per ipotesi, cosa avrei fatto in uno scontro diretto tra Hokage e Mizukage, ma nulla di concreto.

    A voler essere onesti intellettualmente, io sono stato incaricato di esserlo, dopo un vostro ordine diretto, nonostante non ci fosse altro che la vostra paranoia e necessità di controllare tutto a guidare l'ordine, dato che mai mi è stato richiesto dal Maestro di fornire qualsivoglia informazione o agire contro Konoha, né lo avrei fatto. Scossi il capo. Ma siamo professionali, non conta affatto la mia opinione né il mio benessere. La mia missione è tradire il mio Maestro. Sospirai. Mi chiesi se anche altri avrebbero potuto mai ricevere ordini simili, come Youkai o Kairi, ma ero certo della risposta. Un pò come Itachi Uchiha, se ci si pensa, anche se come vi ho detto, a Kiri non è emerso nulla che sia una concreta minaccia a Konoha o all'Accademia. Conclusi, in quella che era evidentemente una provocazione iperbolica. Ad ogni modo...diffondere informazioni sul fatto che Konoha non è ostile a Kiri non sarà complesso, ma credo che voi consideriate i rapporti molto più tesi di quanto non siano realmente, o trasponete l'opposizione tra persone ai due paesi. Per le strade non si percepisce ostilità verso Konoha né altri paesi. Possono pensare che altri popoli siano più deboli e disorganizzati, o meno motivati, ma non sono invasati come li dipinge. Dissi, facendo spallucce. Avrete la vostra propaganda, Hokage. Molto meglio che dover uccidere il mio Maestro nel sonno. Anche perché dormiva poco e niente.

    Arrivati poi sul posto ci trovammo davanti a un enigma apparentemente senza soluzione, con una casa aperta, una sparizione e nessuna traccia, nemmeno accidentale. Non è possibile che non emerga alcuna traccia, è semplicemente impossibile. Avrei commentato dopo un sopralluogo accurato. Anche con Youkai è stata la stessa cosa? Chiesi, mentre il clone del Kage aveva una qualche epifania, sedendosi su un divano in preda allo sconforto...forse aveva ricevuto ragguagli dall'originale? Avete forse trovato il cadavere di Youkai? Chiesi, senza che il mio tono tradisse una reale preoccupazione quanto più una constatazione. Lui invece rispose, annunciando dell'esistenza della Radice, che si credeva ormai disciolta da prima della guerra...a volte pensavo che fosse stata la Radice stessa a crescermi e fornire la Missione, ma non avevo elementi sufficienti per dare credito a quel sospetto, senza contare che non avrebbe cambiato assolutamente niente. La Radice. Ne ho sentito parlare, negli annali. Ma se pensate sia meglio tenermi all'oscuro allora non è un problema. Se volete posso anche tornare a casa e restare là. O in ospedale. Borbottai, anche se la sua frase successiva mi fece accigliare.

    Cercare è inutile. Ma restiamo. Ci è vietato percepire, ma possiamo venire cercati. Ripetei, serio, rimuginando sulla situazione. Quello che posso intuire...è che in realtà Hitomi non è sparita, ma è qui e non possiamo vederla. E chiunque sia coinvolto verrà qui a controllare se noi siamo qui e cosa abbiamo capito. Dissi, cercando conferme. In questo caso... Una manciata di sigilli, e una delle lampade nella stanza cambiò completamente aspetto, apparendo come Hitomi intenta a bere un the e ad annuire. Vediamo se qualcuno abbocca...farà dei movimenti coerenti con un dialogo tranquillo. E in ogni caso, se richiesto, avrei cambiato il colore dei capelli della donna in rosso.

    [Il chiosco dei Mochi]
    Appunto. Una tecnica che richiede un rituale di mesi di preparazione non può essere modificata con facilità, sarebbe come voler cambiare i mattoni di una casa con del legno, senza disfare la casa. Ti assicuro che sono stati necessari un notevole quantitativo di risorse e di tempo per approntare una cosa del genere...e no. Anche sapere del Concordato non permette di superarlo, perché implicitamente il tuo cervello ne segue i dettami, come tutto ciò che si trova a Konoha. Spiegò Fujiko, mentre una ciotola di deliziose patatine compariva sul tavolo, pronte a essere sgranocchiate. Anche la donna doveva avere una discreta esperienza nelle tecniche mentali. Capisco che ora la trovi assurda, ma dopo aver sfidato quel nemico eri favorevole esattamente come tutti gli altri. Certo, eri anche più giovane. Quanto alla falla...non credo avresti interesse a raccontarlo in giro, e comunque a Konoha non ti crederebbe nessuno. E gli Uzumaki sarebbero comunque indistinguibili dalle altre persone se venissero qui. Ridacchiò, come se l'idea che Raizen volesse il male degli Uzumaki fosse una pura follia.

    Quando parlarono dell'Assassino Raizen sembrava avere informazioni che erano sfuggite alla rete di Fujiko, tanto che rimase colpita. Informazioni di cui non ero a conoscenza. Hakai. Soppesò quella parola qualche istante. Sbaglio o c'è un ninja della Zanna con quel cognome? Ha creato qualche problema in alcune missioni, perlopiù verso il confine con Iwa. Se non ricordo male si chiama Daichi, credo sia poco più giovane di te. Lo so perché un Uzumaki è rimasto ucciso in una di quelle missioni. Aveva sotto controllo tutto ciò che riguardava il Concordato, naturalmente. Ma non c'erano elementi sulle sue capacità...ha usato perlopiù fuuinjutsu e dei fuda simili a cartabombe. Sapere che una variante degli eremiti è l'antidoto al loro potere è una cosa buona...ma non è di questo che siamo qui per parlare. Scosse il capo. Li bracca, soprattutto i maschi, mentre le femmine vengono di solito rapite e poi trovate morte. Non sappiamo cosa cerchi di preciso e come mai abbia gli Uzumaki particolarmente in odio.

    Lei abbozzò magnificamente quando lui ebbe un momento, pur celato, di breakdown mentale, ma si limito a far comparire degli snack anche per lui quando riprese posto al tavolo, sorridendo affabile. Il discorso poi passò al Progetto Y, del quale tuttavia la donna sapeva molto poco. Shika si oppose perché non voleva che fosse la Radice a decidere l'entourage del Kage. Dopotutto questo avrebbe significato che la "Konoha perfetta" sarebbe stata quella decisa dalla Radice, non necessariamente quella "giusta", non so se mi spiego. Alla Radice sono piuttosto integralisti e poco affini all'idea di condivisione tra i villaggi che vige nell'Accademia. Anche se al momento l'alleanza non mi pare poi così salda, se vuoi un parere spassionato. E non sapeva niente sui metodi del Progetto, né se realmente Youkai ne facesse parte. E se era un progetto segreto, coinvolgere Yato tanto platealmente sarebbe stato stupido.

    La situazione e il dialogo vennero troncati di netto quando Raizen scoprì che Seira era in realtà un membro di spicco della Radice, e ovviamente questo metteva in discussione ogni singola sillaba e atteggiamento che aveva tenuto fino a quel momento. Spezzando il contatto Raizen, con Fujiko al seguito, si sarebbe precipitato da Seishinnio, solo per scoprire che era stato irrimediabilmente compromesso, con enorme frustrazione di Tetsuba. Fujiko si sarebbe fatta avanti. Da quello che so sul clan Yamanaka, la posizione di capoclan si ottiene quando la propria mente resiste e supera quella del capoclan precedente, quindi Seishinnio-san è quantomeno alla pari con Seira, trovo assurdo che possa essere stato ridotto in questo stato da lei, anche se colto di sorpresa. Durante il test per diventare capo si subiscono continui attacchi mentali, anche a tradimento. Sembrava turbata, come se quell'evento fosse fuori scala persino per ciò a cui era preparata. Hikihime da parte sua, dopo un'attenta analisi avrebbe confermato la presenza di chakra estraneo nello sfortunato, lo stesso che era stato rilevato in Seira, e non poteva escludere che non ci fossero anche dei fuuinjutsu all'opera, ma qualunque cosa fosse stata attivata, era stata abilmente occultata, tanto che aveva impiegato diverso tempo e una ricerca attiva per identificare i problemi. Per quanto ne sappiamo poteva essere controllato anche prima. Avrebbe concluso il drago, dopo diversi minuti di intensa concentrazione. Tetsuba dal canto suo era stata calmata dalla strigliata, ma non era affatto contenta della situazione. Datemi un pò di tempo e verificherò anche voi, ma ci vorranno almeno venti minuti per analizzare tutti. Avevano tutto quel tempo?

    Mando uno dei miei cani da Shorinku con un messaggio. Avrebbe detto la Inuzuka, scrivendo velocemente un messaggio su una carta ninja e infilandolo nel collare del suo animale, prontamente inviato alla ricerca. Non riesco a immaginare un motivo per cui Seira potrebbe essere contro il Concordato. Lei è tra le più accese sostenitrici del mantenere le attività della Radice un segreto, senza nessuna traccia in superficie. Onestamente non avrei mai e poi mai sospettato di lei, quindi anche se sono d'accordo con te nel dire che gli altri alti papaveri non siano compromessi...non ci metterei la mano sul fuoco. Avrebbe detto, scrutando tutto intorno. Ma la capoclan vuole che il Concordato rimanga, questo è certo.

    Tetsuba intanto annuì quando le venne dato l'ordine. Soken. Immediatamente. Disse, mentre Fujiko le si avvicinava tracciando un simbolo di riconoscimento sul palmo della sua mano. Con questo saprà che parli con cognizione di causa. Quindi la Inuzuka scattò con forza ferina e dirigendosi verso il quartiere Hyuga. Se anche l'uomo non fosse stato là, lo avrebbe trovato prima o poi. Quanto al Concordato...il realtà la capoclan Uzumaki è sua cugina e sono molto legate, da quel che so. Hanno un nonno non Uzumaki di sangue in comune. Al netto di questo...non so assolutamente spiegarmi quale possa essere il movente per una situazione così complessa, così come non capisco cosa voglia ottenere coinvolgendoti. Ma andiamo da Hojo...per quanto trovi assurdo che voglia danneggiare Shika...è freddo e calcolatore, ma non è un traditore di Konoha ed erano amici.

    Seguendo quella pur flebile traccia, invece che avventurarsi nel sottosuolo alla ricerca di Seira, i due correvano per le vie di Konoha senza curarsi di occhi indiscreti o di strane occhiate, mentre Fujiko dimostrava di avere capacità fisiche forse appena superiori a quelle di Youkai, ma in fondo il combattimento non era mai stato il suo forte. Curioso che la direzione fosse la stessa per la casa di Raizen...che lui e Hojo vivessero nello stesso quartiere? Quando il Kage si interruppe di colpo anche lei si fermò, incuriosita, salvo apparire intrigata dalla sua proposta. Beh...tecnicamente il processo corretto prevede un rituale con la capoclan Uzumaki o l'Hokage. Ma volendo c'è un metodo "di emergenza" per includere qualcuno temporaneamente, giusto un paio di giorni, in attesa di compiere il rituale completo. Mi sembra un'ottima idea, comunque, ammetto che non ci avevo pensato, specie se Seira ha soggiogato degli Uzumaki come ha fatto con Seishinnio. Avrebbe detto, facendogli cenno di appartarsi in un vicolo poco distante. Non preoccuparti del sangue Uzumaki, anche io non sono Uzumaki. L'unico inconveniente è che quando si è sotto Concordato, se non si è Uzumaki, il tuo aspetto cambia come se fossi un membro del clan, quindi occhi azzurri e capelli biondi...o capelli rossi e occhi scuri, a volte sul rosso. Sorrise. Ma sospetto che ti starebbero bene in ogni caso. Gli fece un'occhiolino, ovviamente con intento goliardico e tutt'altro che ammiccante, mentre tracciava una serie di Fuuinjutsu a terra, definendo un triangolo, dove si mise lei, collegato da catene disegnate a un cerchio dove si sarebbe posizionato Raizen. Pronto?

    Essere sotto Concordato non cambiava molto, a parte l'aspetto fisico, ma Raizen avrebbe presto scoperto che nessuno lo vedeva né badava a lui o alla ormai bionda Fujiko mentre si spostavano...e in qualche modo aveva, nel fondo della sua mente, una serie di imposizioni a cui non poteva sottrarsi: anche solo l'idea di ottenere un qualunque vantaggio contro chi non era sotto Concordato veniva negata a priori. Ecco, la villa di Hojo è poco distante. Casa di Raizen era a due isolati di distanza. Quanto a Yato...non so onestamente cosa dirti. Di lui so solo che ha una buona posizione nell'ospedale e una discreta reputazione per le sue missioni. Ma ha pochi amici e non nasconde affatto di trovarti irritante. Va anche spesso fuori Konoha per missioni di scarso rango o in licenza...molto spesso. Da ninja esperto in spionaggio mi verrebbe da pensare che ha una doppia vita, ma non ci sono prove in tal senso. In realtà di vite ne aveva ben più di due, ma l'Hokage lo sapeva. Se è controllato come lo era Seishinnio forse serviva a spiarti, ma poteva usare un qualunque impiegato senza tirarlo in ballo. Piuttosto...il frammento di Seishinnio è ancora nella tua mente? Ora che siamo sotto Concordato non so se può percepirti ancora o meno, deve essere confuso. Io ho una discreta abilità come mentalista ma non so se riuscirei a mandare una parte di me nel profondo di un'altra persona...gli Yamanaka sono davvero prodigiosi.

    Tsukimaru Saitama? Chiese poi alla domanda. Il padre di Sho, sbaglio? Non ho particolari informazioni su di lui, ma sono abbastanza sicura che la moglie, scomparsa da parecchi mesi, fosse un agente della Radice. In realtà Sho ha depositato informazioni che la vedono in gravi condizioni mediche in un ospedale lontano dai territori dell'Accademia, ma non so altro. Intanto raggiunsero un cancello imponente dove una guardia non sembrò notarli per nulla, tanto che riuscirono a superarlo senza problemi. Hojo e la sua famiglia sono parte del Concordato, quindi la nostra effrazione non ti porta vantaggi al di fuori del Concordato, per questo siamo riusciti a entrare. Chiarì Fujiko, dato che normalmente l'effrazione era impossibile sotto Concordato, se si avevano secondi fini. Davanti a loro un giardino dove numerose statue e decori richiamavano una fanciulla con corti capelli, molto aggraziata, che in qualche modo ricordava qualcuno a Raizen, senza che riuscisse immediatamente a darle un nome. Hanno perso una figlia, le erano molto legati: ci sono quadri, foto e statue ovunque. In ogni caso il grande palazzo catturava maggiormente l'attenzione.

    Due guardie ancora davanti alla porta, ma una era come quelle all'ingresso, l'altra aveva i capelli rossi e puntò immediatamente lo sguardo nella loro direzione: era sotto Concordato, un Uzumaki. Chi siete? Che volete? Sono Fujiko, sai chi sono. Dobbiamo parlare con Hojo o con la sua signora. Fuori! Non avete un appuntamento! Andate via! Inoltre non sono in casa! Replicò...cosa potevano fare? E come estrapolare le informazioni necessarie a trovare Hojo? Va detto che da quando erano sotto Concordato anche i due draghi li avevano persi completamente di vista.

    [Youkai e Yamato]
    Hikaru sembrò soppesare l'informazione, anche se non bastava a dissipare la sua determinazione. No, non sarebbe la cosa più strana che ho visto...specie se è stato coinvolto qualcuno con arti sciamaniche. Poter interagire con l'essenza delle cose apre a molte possibilità. Hojo comunque si rabbuiò e quando Youkai prese a rimbeccarli sull'essere Hayate si lasciò andare a un commento sprezzante. Un "degno" Uzumaki? Da quel che dici nemmeno sapevi di essere un Uzumaki prima di qualche ora fa e pretendi di sapere cosa sia un "degno" Uzumaki? Sappi che Hayate ha reclutato almeno due o tre del clan, specialmente del gruppo di Kumo, e io sospetto che anche tu lo sia. Io stesso mi unirei ad Hayate se sapessi che ha ciò che cerco...ma sfortunatamente siamo incompatibili. Ira e disperazione, celati dal sarcasmo.

    Io non volto affatto le spalle al Clan. Io faccio quello che devo per la mia famiglia, senza guardare in faccia nessuno. Commentò Hikaru poco dopo aver generato la sua tecnica, incassando senza danni le accuse del giovane prigioniero. Yamato intanto lo guardava piangendo, incredulo di come una persona conosciuta da così poco tempo fosse disposta a sacrificarsi per lui, anche in quelle condizioni di assoluta impotenza. Iniziò la seconda parte dell'interrogatorio, con le informazioni sulle Lacrime del Nadir, mentre Hojo sorrideva appena vedendo la reazione inquieta di Youkai, anche se la attribuì a un suo eventuale coinvolgimento con Hayate, fraintendendo il reale motivo dello sconcerto del giovane. Quello che lo prese in contropiede fu la risposta sui tre Hayate, durante la quale sembrava che Youkai stesse genuinamente scoprendo quei fatti in quel preciso momento, identificando le tre Virtù di Hayate come i portatori delle Lacrime del Nadir, rivelandone alcuni dettagli senza la minima remora. Hojo rimase interdetto alcuni istanti. Come...perché rivelare così facilmente queste informazioni? Aveva senso che membri di alto rango di Hayate le conoscessero, ma non che le rivelassero. Che fosse psicologia inversa? Voleva fargli abbassare la guardia? Sei dunque un Hayate, se sai queste cose? Ma la risposta su Feng e l'Hokage fece tacere Hikaru. Non sapevano nulla di quella faccenda.

    Gli animi si accesero nuovamente quando Youkai si lanciò in una sorta di lamento sulla capoclan, risvegliando nuovamente disprezzo e sarcasmo in Hojo. La cara zia Mineru è buona con tutti e aiuta tutto il clan. Finché le cose vanno come vuole lei. Ma non tollera il dissenso, e togliermi mia figlia candidandola come volontaria è stato un modo per dimostrare che può mettermi al mio posto. Credi che solo perché sei un capoclan automaticamente sei un santo? Le mani dei leader sono sempre le più sporche, ragazzino! Quando le domande si fecero più incalzanti Youkai iniziò a rispondere quasi farfugliando, passando da una frase all'altra senza reale concretezza, mentre flash del passato privi di dettagli si mostravano a Hikaru che pure assorbiva tutto passivamente, almeno fino a quando il caos fu tale che il giovane Uzumaki perse il controllo, liberando le catene Uzumaki che tuttavia vennero interrotte dalla tecnica di interrogatorio, salvo poi accendersi di una luce che sembrò sospendere ogni cosa.

    Dopo un tempo che parve eterno, Hojo e Hikaru erano pronti a combattere mentre il chakra del Vuoto invadeva la sala sotterranea tanto quanto il loro animo, mentre Yamato era stato gettato lontano da un servitore e gli altri avevano delle armi come se fossero pronti a intervenire. E nonostante questo i presenti non erano agitati o ansiosi come avrebbero dovuto. Un genjutsu? Mormorò Hojo, anche se la luce sulla fronte di Youkai gli sembrava qualcosa di "più". Perché questi ricordi adesso? Perché ora? La mente di Hikaru si concentrava sui primi passi, sulle prime pappe a base di costosi ingredienti, sulle lezioni di etichetta...sullo shopping dopo che lei era tornata. Anche tu? Hojo rammentava la caccia nei boschi e le serate passate a disegnare, così come le istruzioni su come punire qualunque ragazzo che provasse ad avvicinarsi. Non capisco...è...non...

    Alla domanda sul corpo ci fu un accenno d'ira, ma era ira che non riusciva ad appoggiarsi sulla per quel ricordo, complice il Vuoto di Dolore. Il corpo? No. Ma è morta, avevamo un fuuinjutsu di tracciamento che si è disattivato. E' morta. Replicò tetro, mentre Youkai suggeriva lentamente la sua teoria. La descrizione dell'Assassino combaciava, ma come poteva averla quel prigioniero? Non fare quello che chiede. Sta plagiando la nostra mente! Intimò Hojo alla moglie, che tuttavia sostenne il suo sguardo. No. Se gioca coi miei ricordi pagherà. Nel peggiore dei modi...ma...se invece fosse... Non lo disse, non disse quelle parole che erano guidate dalla speranza, perché essa sarebbe stata inevitabilmente carica di dolore e di paura qualora fosse stata vana, e il Vuoto di Dolore non lo permetteva. Si avvicinò, toccando Youkai e inviando una catena a toccare Hojo, così da condividere l'immagine. Come sei morto?

    L'immagine fu chiara, nitida e netta, come solo la Visione della Violenza Hakai poteva evocare, e che viveva ancora nella memoria di Youkai. Il dolore però era mitigato dal Vuoto, e non ci furono distrazioni...solo silenzio mentre essa passava. Hojo cadde in ginocchio, mentre i servitori poco distanti nascondevano le armi e si inginocchiavano a loro volta. Cosa...cosa succede? Che succede? Yamato non capiva, ma era in pace. Cosa c'entra il sangue dell'Hokage? Hikaru non era crollata come so marito ma dissolse le sue catene, sostenendo lo sguardo di Youkai mentre il Vuoto terminava il suo effetto. La manipolazione ormonale non può modificare il DNA o il gruppo sanguigno. Possiamo verificare...ma non penso sia necessario. Disse con freddezza mentre Hojo tendeva una mano tremante verso Youkai. Non...può...non può essere...lei era così...aggraziata...così... Senza dar credito a quello che in altre circostanze poteva quasi sembrare un insulto, Hikaru avrebbe improvvisamente emesso una serie di catene che si avventarono sul giovane Uzumaki, ma non ci sarebbe stato alcun danno, quanto piuttosto una sorta di abbraccio, freddo al tatto ma incredibilmente familiare, mentre lui sarebbe stato sollevato e letteralmente catapultato tra le braccia di lei, che lo avrebbe stretto senza dire niente. Non parlare. Parole durante le quali il suo tono gelido parve incrinarsi un poco. Hojo si sarebbe unito all'abbraccio avvolgendo entrambi, caldo al confronto anche se meno confortevole per via del fisico tonico, ma comunque familiare. Avrebbe ricordato qualcosa a quel contatto?

    Sarebbero stati alcuni minuti, durante i quali Hojo piangeva e sicuramente anche Hikaru aveva versato delle lacrime senza che nessuno potesse vederle o testimoniare che fossero mai uscite dai suoi occhi, prima che sciogliessero quell'incredibile incontro. Non posso crederci...questo è un dono incredibile ma...ma cosa succede? E intanto Hikaru avrebbe accarezzato la testa del figlio ritrovato. Pensavo che come maschio saresti stata più alta. Aveva ritrovato facilmente la sua compostezza. Ma se tu non centri niente, allora come mai Hayate ti ha coinvolto? Hikaru lo ignorò. Hai detto di non sapere del sangue dell'Hokage. Vedi, il Concordato ha un difetto di base, non so se voluto. Dichiara che "versare il sangue dell'Hokage" permette di spezzare il Concordato e riportarlo in una forma compatta, un rotolo, per essere trasportato e magari applicato altrove. Il rituale dice proprio Hokage, non Shika, anche se si pensava a Shika quando lo scrissero. Per questo c'è una scappatoia, tecnicamente chiunque sia Hokage può, se versato il sangue nella sala dove si trova Shika, sospendere il Concordato. C'è qualcosa di terribile in corso...una trappola! Dovremmo fuggire da qui ora che si siamo ritrovati, e poi pensare a come riportarti alla normalità! Hikaru lo guardò a lungo. E' una possibilità...ma Youkai tiene a Raizen, è anche lui parte della famiglia. Hojo si irrigidì, soppesando quelle parole e infine baciando la mano della moglie. Naturalmente, sono stato sciocco e frettoloso. Lei concesse una debole carezza alla guancia di lui. Oggi posso perdonarti qualunque cosa.

    Quindi verso Youkai. Non so dove si trovi Raizen, ma possiamo cercarlo. O andare ovunque tu voglia. Stava a lui dirlo, e magari spiegare qualcosa a Yamato che era vicino ad avere un attacco psicotico ora che le emozioni non erano più messe in ordine con il Vuoto.
  10. .

    Caos ad Ame

    Yato e Youkai
    12

    [You e Korra]
    Non mi sfuggirono le parole appena bisbigliate oltre la porta, segno che certamente non era la mera comunicazione col chakra o non avrei potuto sentire entrambe le voci nella conversazione. Mi incuriosii, comunque, cominciando a mettere assieme alcuni elementi che non quadravano, e che tuttavia ancora non componevano il quadro completo. Avrei dovuto tenere d'occhio le due donne.

    [You, Korra e Kasumi]
    Le due donne avevano una complicità che certamente io e Youkai non potevamo vantare, ma non ne ero affatto invidioso: lavorare da solo mi permetteva di assumermi le mie responsabilità senza essere vittima di errori altri, ma solo dei miei. Il mio accenno alla compresenza non ebbe la reazione aspettata, segno che verosimilmente potevo escludere quel meccanismo dietro allo strano jutsu che legava le due donne. Avete molta fiducia nelle parole dei criminali, vedo. Dissi quando parlarono del fatto che la loro refurtiva non era marcata. C'è voluto Toa per realizzare che le nostre armi erano state tracciate...chi vi dice che le Zanne non abbiano lo stesso trattamento? Le avete prese prima che fosse il nostro cliente a portarle fuori. E la morte del venditore aumenterà i sospetti, non credo ci lasceranno in pace. Lavorare assieme, per quanto sconveniente per entrambi, è un'opzione molto più allettante che pestarci i piedi a vicenda. Spiegai, prima di acconsentire. Avrete la mia piena collaborazione, ma io non so dove si trova il vostro bottino. In ogni caso dobbiamo resistere e creare caos fino a domattina.

    Non avrei avuto problemi a essere interrogato per primo, ma mi interessava la mia interrogazione nei loro confronti, per la quale avrei chiesto un piccolo supporto. Siamo un numero dispari...se non è un problema avrei una domanda anche per Korra, se acconsente di essere Interrogata. Se non avessero avuto problemi al riguardo, avrei posto una domanda che forse la avrebbe colta alla sprovvista, aumentando le possibilità che mi rispondesse onestamente: Stessa domanda di Kasumi, quale è la tua risposta? Se lo avesse saputo, allora avrei avuto la prova di un qualche legame mentale tra le due, in caso contrario avrei indagato la sua fedeltà con la medesima domanda.

    Quanto alle mie domande, avrei sorriso. Abbiamo sottratto qualcosa che ci appartiene e che era stato sottratto, esattamente come voi. Una Reliquia...e Konoha dovrà essere grata a Kiri per questo successo. Il Mizukage avrà un'arma diplomatica in questa riconoscenza. Replicai nella mente, rispondendo a Kasumi. Io sono You, il medico mercenario, allievo del Fauno, per quanto ne sanno ad Ame in questo momento. Ma io sono anche la maschera che avete visto. Non sono di Kiri, ma sono l'apprendista del capo di kiri, e il suo bene è un vantaggio per me. Questa la risposta alla seconda domanda. Non sapevo nemmeno della vostra presenza, e non ho interessi diretti nelle spade che avete sottratto, a patto che tornino a Kiri. Mi siete utili, e tradirvi non sarebbe vantaggioso viste le vostre abilità. Il piano è quello descritto, con qualche piccola variazione in corso d'opera se necessario, come lasciare un clone invece che un animale, ma lo vedremo sul momento. Così conclusi, forse appianando un pò di sospetti.

    Che capacità aveva Okoi? Ogni informazione è utile, specie se la si deve usare per arricchire una menzogna. Inoltre poteva avere degli allievi o similari, con capacità analoghe. Concessi che la donna andasse in bagno senza commentare, restando solo con Korra, alla quale avrei sorriso. Quindi...curioso metodo di passarsi un tonico. Poteva anche assumerlo qui direttamente...certo, a meno che nel bagno non ci sia il suo vero corpo. Attenti a non esagerare, i tonici sono dannosi se assunti in eccesso. Sorrisi. Ovvio, a patto di avere un corpo umano.

    [Il Clone in Albergo]
    Il clone osservò la stanza, quasi incuriosito dalla totale assenza di elementi personali, segno che Toa era un serio professionista e che non era interessato a lasciare tracce. Alla sua domanda, rispose con disinvoltura: La questione delle armi tracciate ha turbato il mio originale, che mi ha lasciato qui ed è andato a controllare per strada se qualcuno ci stesse seguendo. A quanto pare la città è nel caos, ci sono scagnozzi dei Semi ovunque, alla ricerca frenetica di qualcosa, e chiedendo in giro ha scoperto che ci sono stati degli omicidi: Okoi è morto. Okoi come noi aveva visto quella camera...e ha fatto due più due. Stanno eliminando i testimoni, qualunque fosse quella cosa che abbiamo visto. Una bugia, ma una bugia elegante che Toa avrebbe potuto facilmente verificare con i suoi metodi di indagine, dato che Ame era realmente in subbuglio, per via dei nostri segnali civetta. Lui sembrò prenderla bene, intimando al clone di uscire mentre sistemava le Zanne, sempre per la sicurezza del Cliente. Toa-san, io sarò pronto a difendermi e presto l'originale tornerà...tuttavia se si rendesse necessaria la fuga forse sarebbe più sicuro se io o il Cliente avessimo modo di recuperare la merce. Ame è imprevedibile e convincere Ushio-sama ad andarsene senza le spade potrebbe essere complesso. Il mio originale è solo un medico e uno spadaccino, le sue evocazioni... Avevo detto di averle, in banca ...non sono delle dimensioni adatte per trasportare o nascondere oggetti come quelli. Tuttavia dovremmo coprire tutte le possibilità. In realtà al clone importava poco delle armi, non avendo ancora le informazioni dell'originale, ma era bene non lasciare niente al caso. Magari potrebbe fare in modo che il mio originale possa prendere le armi anche in sua assenza, se Ushio-sama è presente. Al momento gli sembrava la possibilità migliore.

    [...]

    Il clone di Korra diede manforte al mio, mentre Ushio agiva proprio come era prevedibile e Toa, unico realmente interessato alla sua incolumità, si ergeva a baluardo contro le forze di Ame. L'uomo viscido che era venuto a indagare non prese bene le loro risposte. Siamo diligenti, o siamo mercenari dalla dubbia affiliazione? Lo rimbeccò il clone, usando le sue parole di poco prima. La situazione mi pare ancora meno chiara. In ogni caso sarebbe stato Toa a placare gli animi e fare da garante, quindi il clone accettò che la donna si avvicinasse e gli ponesse una mano sul capo, sostenendone lo sguardo. L'interrogazione aveva un difetto fondamentale, noto a tutti: tramite chakra si poteva mentire, almeno per un pò. Ma c'era un secondo difetto, non necessariamente noto a tutti: andava a porre domande esclusivamente all'individuo soggetto alla tecnica. E il mio clone non ero io. non era mai stato in banca, e doveva esistere fino al mio ritorno, quindi non aveva altri intenti o scopi. Le sue risposte erano la pura e semplice verità. Non ho rubato nulla. Il clone di fatto non era nemmeno presente. Il ragazzino è un assistito, una persona con nette mancanze e problemi, che richiede supervisione quasi continuativa per non finire morto. Anche questo era vero: erano le mie opinioni su Youkai. E non ho nemmeno intenzione di sottrarre nulla. il clone sarebbe esistito solo fino a quando io non fossi tornato in fondo, non sarebbe stato lui a rubare alcunché.

    Ritrattosi, lasciò che il clone di Korra fosse sottoposto alla stessa tecnica, limitandosi a un suggerimento: Parla pure liberamente: noi due non abbiamo nulla a che fare con ciò che ci stanno chiedendo. E poi su Toa. Toa-san...giusto per dimostrare che non abbiamo nulla da nascondere, perchè non controlla prima i dintorni della stanza con le sue doti da sensitivo? Non vorrei ci fossero elementi dalla dubbia affiliazione appostati nei dintorni. O trappole piazzate prima di entrare. Il clone rimase in attesa, pronto a tutto ma consapevole di avere relativamente poco da perdere...anche se si chiedeva dove diavolo fossi finito io.

    [Il Recupero delle Zanne]
    Ammetto che ero un pò nervoso: lasciare Youkai così a lungo senza supervisione, sapendo che era la sua evocazione a tenere le reliquie, mi causava un discreto malessere. Persino un jonin sarebbe stato a rischio e lui era solo un chunin, peraltro con notevoli problemi attitudinali e di priorità: se avessero minacciato quel ragazzetto di cui si era invaghito avrebbe anche potuto cedere la reliquia in cambio della sua incolumità. Il nostro piano ha alcuni punti deboli, ma con la giusta preparazione potremo eliminarli. Il primo e più importante è il sensitivo della banca, che conosce bene il mio chakra e quello del mio socio. Kitori. Dovremmo ucciderlo, e magari fare in modo che sembri colpevole dei due furti, alla prima occasione utile. Avrei detto alle mie complici, uscendo nella pioggia fuori dalla taverna. Ma ci penseremo quando sarà il momento. Il mio socio ha il cuore tenero, non riuscirebbe nemmeno a concepire un'azione del genere. Dovrò pensarci io, o voi.

    Nel mentre eravamo tornati nei pressi dell'Hotel, dove le armi erano in mano a Ushio, nonostante io fossi stato convinto che Korra e Kasumi le avessero scambiate in qualche momento. Toa è un sensitivo, non abbiamo modo di tornare senza che se ne accorga, a meno che i nostri cloni non lo distraggano e distolgano dall'uso delle sue percezioni. Tuttavia, lui sa che io sono in giro a cercare informazioni, e si aspetta di vedermi tornare, non si aspetta di vedere voi, ma Korra avrà la sua riserva divisa col clone quindi potrebbe dire che è un clone quello in giro, e l'originale è rimasto in albergo. In ogni caso, una volta tornati dovremo in qualche modo distrarlo o stordirlo e cercare le spad... venni interrotto da Kasumi, che aveva percepito una presenza fuori dalla finestra, una presenza che prima non c'era...segno che Kasumi era vicino all'albergo, se non assieme a Korra, quando eravamo usciti. Tenni per me quell'osservazione, ascoltando attentamente. Potrebbe essere un'evocazione di Toa. Ma perché averla fuori e in agguato? Forse è più realistico pensare che la gente di Ame sia arrivata a chiedere informazioni.

    Era un peccato non vedere all'interno dalla nostra angolazione, ma quella cosa sicuramente stava osservando. Se il mio clone ragiona come farei io...allora avrà chiesto a Toa di usare le sue doti per percepire eventuali nemici in agguato. E quindi Toa sa che noi siamo qui, o lo saprà a brevissimo. Io dico di far precipitare la situazione. Mi sarei avvicinato alla parete dell'albergo, non troppo alto, componendo una manciata di sigilli, sempre sotto la pioggia, mentre spiegavo alle due compagne la mia idea. Occhi aperti in cerca di altre persone appostate, intanto verifichiamo se quella creatura è senziente o meno. La Percezione Falsata avrebbe avuto un bersaglio oltremodo semplice: il vetro della finestra, in modo che mostrasse delle immagini che si sovrapponessero, in parte, a ciò che effettivamente stava dentro la stanza. Io non potevo sapere cosa si vedesse attraverso o dove fossero le persone, quindi non potevo creare una illusione efficiente, ma nulla mi vietava di far sembrare, a chi vedeva dal di fuori, che sul soffitto si stesse mostrando, appena uscita da una tecnica di mimetismo, una persona attaccata col chakra adesivo a quattro zampe, con un kunai tra i denti e una serie di armi con cartabombe appese in alto, pronte a calare su chiunque fosse all'interno. Se le informazioni ottenute su Okoi fossero state sufficienti o adeguate, la persona sul soffitto sarebbe stata Okoi stesso, con armi o costrutti coerenti con le sue capacità, in caso contrario avrei optato per Kitori e per dei semplici Kunai con cartabomba appesi, collegati da una serie di fili alle sue mani.

    SE vi fosse stata una reazione da parte dell'essere, o dentro la stanza, avrei valutato il da farsi, forse il correre dentro lungo il muro e approfittare della confusione. In caso contrario, senza reazioni, avremmo concluso che quella cosa semitrasparente non aveva una mente propria, e dovevamo fare qualcosa di diverso...come far sollevare un velo di nebbia dentro la stanza se Kasumi o Korra lo avessero conosciuto, o comunque creare un diversivo, anche banalmente lanciando dei fumogeni o dei sassi. Ma tutto dipendeva dalla reazione all'illusione.
  11. .

    Decisioni Pericolose

    Storia 8

    [Yuri e il Coraggio]
    Circondata da lame ostili e bersagliata da un duo di provetti combattenti, Yuri dovette ricorrere a tutte le sue pur rudimentali conoscenze dell'Annullamento, unito al potente equipaggiamento fornitole dal Coraggio, pur di annullare o mitigare i danni ricevuti dai suoi avversari, ricavando comunque una discreta dose di danni, con l'obiettivo di impedire a quei ninja di ostacolare il Coraggio. Una scelta forse azzardata fu quella di incassare un pesantissimo colpo alla spalla con la sua armatura, pur di sferrare un contrattacco che certo non poteva essere risolutivo, vista la differente portata delle loro armi e il bersaglio tutto sommato risibile: il braccio di un avversario ambidestro.

    La velocità di Yuri fu comunque impressionante, andando a danneggiare l'arto che per poco non perse la presa sulla naginata, strappando un mezzo grido di dolore alla sua portatrice, ma certo le trame del Fiore Lupo non erano terminate: un dolore atroce fece accapponare la pelle di Hojo mentre il Serpente dell'Inferno attivava il suo letale effetto scivolando sulla sua pelle, facendole abbassare la guardia quel che bastava perché la donna di Hayate chiudesse le distanze. Nella concitazione Yuri decise di scegliere l'arma nemica come bersaglio invece che il corpo esposto della vittima, scelta che col senno di poi le si sarebbe rivoltata contro, dato che, pur riuscendo a deviare l'arma e cercare di scagliarla via, non si aspettava la dedizione della lanciera che spese ingenti quantità di chakra pur di mantenere il controllo sul suo strumento, anche a costo di abbassare ulteriormente la sua guardia. Yuri aveva creato ad arte l'opportunità perfetta per sconfiggere il nemico in un colpo solo, e in una situazione normale avrebbe avuto ragione.

    Ma il nemico non era da solo.

    Il suo fenomenale diretto, capace di scardinare la testa dell'avversaria, venne intercettato da una vera e propria onda d'urto generata da una freccia di Gyaku che si abbatté su Yuri senza danneggiarla realmente, ma abbastanza da deviare l'attacco, a dispetto della sua potenza [Tecnica Gyaku 1]. Gggh...grazie. Sibilò tra i denti la donna con la naginata mentre si ricomponeva, tollerando a stento l'immenso dolore e i danni al braccio, mentre l'uomo con l'arco annuiva. L'ultimo fulmineo assalto di Yuri venne intercettato con l'asta della Naginata, portata a difesa quasi con disperazione, e certo con un notevole impasto di chakra.

    Mentre Yuri ricomponeva la sua guardia tutti i membri della setta armati di spada avrebbero fatto un passo in avanti, riducendo le dimensioni di quella sorta di arena dai bordi taglienti, e due di loro lanciarono anche dei sassi raccolti a terra, mirando alla testa della donna [Folla, Azione 1 e 2]! Comunque andasse la donna con la Naginata avrebbe fatto danzare minacciosamente la sua arma mentre arretrava di un passo, prima di battere con forza l'estremità piatta a terra, generando una corrente gelida che si sarebbe concretizzata in una mezza dozzina di rondini di ghiaccio tagliente, tutte dirette contro Yuri in uno stormo rapido e potenzialmente fatale, ognuno a sè stante [Hojo Tecnica 1]. Durante la raffica Gyaku non sarebbe stato fermo, scagliando nuovamente una doppia freccia contro Yuri, mirando stavolta alle cosce, così da ridurne la mobilità, proprio durante la difesa dalle rondini [Gyaku Azione 1]. La Naginata sarebbe saettata subito dopo in un affondo che mirava al collo di Yuri [Hojo Azione 1], mentre una nuova freccia ad alto potenziale arrivava una frazione di secondo dopo cercando di colpire la fronte di Yuri, seguita da una seconda alla spalla sinistra e una alla gamba destra [Gyaku Tecnica 1, Azione 2 e 3]...e a questo assalto avrebbe fatto seguito lo stormo di rondini che, nemmeno fossero vive, avrebbero virato in volo cercando di precipitarsi nuovamente su di lei bombardandola alla schiena [Hojo Azione 2]. Hojo sarebbe arretrata di un passo ulteriore, arma in pugno, anche se con il braccio destro che tremava terribilmente.

    Era in minoranza numerica anche se Hojo era parecchio compromessa, ma quanto a lungo poteva durare in quella situazione? E se i deboli membri della setta la avessero caricata? Poteva schivare più di venti spade? Come sfuggire a quella situazione? Il Maestro aveva preso posizione ma poteva da solo essere una risorsa?

    [Flash Forward]
    Come ho detto era un materiale la cui origine mi è ignota. Una volta il mio Maestro accennò al fatto che lo aveva trovato in sogno, ma non ha mai approfondito la cosa. Non saprei come cercarlo o come recuperare i Mesi dispersi. Spiegò, prima di congedarsi, rispondendo alla richiesta di future collaborazioni con un semplice e brusco cenno del capo.

    [...Il Fauno intanto...]
    Capisco...una spada speciale. Non avevo tempo né intenzione di impadronirmene e scoprirne i segreti, e certo non potevo sottrargliela e aspettarmi che volesse insegnarmi come usarla, ma rimasi oltremodo perplesso quando lui si limitò a offrirmela. Io...ad Ame nessuno offre niente per niente. E un debito non è necessariamente qualcosa che posso permettermi di avere. Cosa volete in cambio? La Vera Spada...parole che qualche volta avevo udito mormorare dal Maestro, ma non sapevo esattamente di che cosa parlasse. Mi ripromisi di chiederlo mentre, pur dubbioso, accettavo l'arma in attesa di una risposta. Una lama che taglia senza mai fermarsi. Rischiosa. Ma anche potente...quanto mi sarebbe costato averla? E perché l'uomo sembrava così certo che ci sarebbe stato un conflitto? godeva forze nel vedere le persone trucidarsi tra loro? Ad Ame non sarebbe stato poi così strano. Accetto...per ora.

    Nonostante tutto i rifornimenti medici restavano la mia prima scelta, dato che si trattava di qualcosa di cui avevo effettiva conoscenza, oltre a essere esattamente ciò che mi era stato richiesto, per questo motivo a fronte dello stallo tra i vari contendenti scelsi la strada migliore: convincerli che non avevano interesse in quell'affare. Il mio discorso aveva fatto presa su chi era ragionevole, e creato distanza su chi invece aveva un chiaro obiettivo, forzandomi a muovere la spada per un attacco a sorpresa che tuttavia venne bloccato, rivelando una netta superiorità, sia nel fisico che nell'esperienza, da parte del sedicente sunese. Una coda di scorpione...i Soshi di Suna. Mio malgrado avevo già avuto a che fare con qualcuno del genere, e questo era sia un vantaggio che uno svantaggio...dato che quell'uomo mi aveva sconfitto sonoramente e la consapevolezza di essere debole nei confronti di quella tecnica pesava sul mio animo. Temo di essere solo un medico, come ho già detto. Ma ad Ame bisogna sapersi difendere.

    Senza perdere tempo a rispondermi, il Sunese assaltò la donna del Paese dei Demoni con una chela che emise improvvisamente una nube tossica tale da farla arretrare e tossire vistosamente, per poi rivolgere a me la sua attenzione. Dietro il volto deforme del Fauno, i miei occhi si assottigliarono: sapevo cosa mi aspettava, e avevo le mie contromisure. Come prevedibile l'uomo aveva una velocità nettamente superiore alla mia, ma la spada, la mia spada, non quella in prestito, era salda nelle mie mani davanti al corpo, e così quando quello mi si avventò contro sferrando un pugno ricoperto di veleno a forma di chela mi trovò pronto! Avvolta dal chakra affine al legno la lama della mia spada si mosse appena per intercettare il pugno in arrivo, veicolando un chiaro e netto intento di dissoluzione del chakra avversario: non si poteva permettere a un Soshi di sviluppare il suo veleno. La Mortificazione delle Arti Magiche unita alla Manipolazione della Natura, come da insegnamento del Maestro, erano ciò che poteva ridurre le facoltà dei manipolatori a meri trucchi da prestigiatore! All'impatto, facilitato dalle dimensioni del colpo in arrivo e dal fatto che dovevo muovere appena la spada per applicare le due tecniche, la chela di veleno venne annientata dal mio taglio, disperdendosi e lasciando solo un misero pugno a impattare sull'acciaio, senza alcun danno [Tecnica 1,2, Difesa 1]. E senza chela, l'esplosione di veleno semplicemente non poteva avvenire.

    Un costrutto così grande, anche se rapido, non era che un modo per facilitare le mie difese. Avrai bisogno di maggiore precisione se vuoi colpirmi. Lo ripresi, serio e senza abbassare la guardia, mentre un movimento del corpo citofonava l'uso della coda immediatamente successivo...doveva essere un Kata del clan Soshi dato che il mio precedente avversario aveva fatto qualcosa di simile, anche se con maggior intento omicida. La velocità era eccessiva, nonostante le dimensioni della coda, per spostare la spada sulla traiettoria e Mortificarla, ma almeno il Mokuton mi poteva venire in aiuto, emergendo prepotentemente mentre un forte odore di fiori si levava nell'aria, richiamato dal chakra Senju che mi scorreva nel corpo [Tecnica 3, Difesa 2]. La massiccia difesa di legno era teoricamente sufficiente ma emerse dalla pelle e dagli abiti con una frazione di secondo di ritardo, bloccando solo in parte l'assalto che comunque mi raggiunse al fianco, pur senza trafiggermi, causando una notevole contusione al fianco e spostandomi di poco, mentre stringevo i denti: non avrei sopportato un secondo attacco nella stessa zona! Ghack...

    Quello che il Soshi fece subito dopo invece me lo aspettavo...anche l'Accademico morto contro Kurotenpi aveva usato un veleno sputato senza preavviso dalla bocca quindi ero attento e pronto a difendermi nel momento in cui lo avessi visto fare qualcosa di simile a uno sputo...e non sbagliai nell'immaginare che lo avrebbe fatto a breve distanza. Complice la Fioritura Senju e il mio essere preparato, il legno emerse dalla mia fronte intercettando il veleno senza problemi, preservandomi da ogni danno [Difesa 3].

    E' il momento del contrattacco...donna, assistimi e tienilo occupato! Le intimai, serrando la mano sull'elsa della mia spada, con quella del nostro spettatore ancora al fianco. [Note] Anche se indebolita lei mi prese in parola, scattando di corsa intorno a me e lui, tanto rapida da creare quasi un cerchio indistinto [Tecnica Tizia e Azione 1 Tizia] Sorrisi, non conoscevo direttamente quella tecnica ma mi sarebbe stata utile. Tanaka, usa i tuoi insetti, lanciali! Gridai, consapevole che quel codardo non avrebbe fatto nulla del genere ma mi serviva solo che il Soshi dedicasse anche solo un briciolo di attenzione anche a lui, oltre che alla donna in corsa e a me. Per un attimo sembrò che la donna stesse per fermarsi e avventarsi sul nemico mentre si trovava alla mia destra (idealmente a ore 12 del cerchio, contando che io ero alle 02) ma si trattava di una finta elaborata [Azione Gratuita Istantanea Tizia], seguita mezzo secondo dopo dal vero attacco, dal lato opposto, che voleva raggiungere il nemico da dietro e sulla destra, cercando di squarciargli il fianco con la sua Katana [Azione 2 Tizia], tornando poi a correre in cerchio con estrema rapidità.

    Andasse come andasse avrei approfittato di quella distrazione per avventarmi [Azione Gratuita]a mia volta sul nemico mentre si difendeva dall'attacco: considerando la possibilità di creare chele e code era realistico che potesse difendersi da tutte le direzioni, quindi dovevo puntare a un attacco diretto e decisivo, sferrando un fendente obliquo intenzionato a spezzare completamente la sua guardia e Mortificare qualunque difesa avesse messo in campo, inclusa l'armatura di chitina che già conoscevo [Azione 1]. Il Mokuton avrebbe immediatamente seguito il fendente, cercando di trafiggere le parti appena aggredite dalla lama, verosimilmente prive di difesa, costringendo il nemico a qualcosa di più rocambolesco per cavarsela [Azione 2]. Esattamente quello che attendevo.

    Quale che fosse la sua reazione, anche se non avessi in realtà annullato la sua manipolazione o l'armatura, e anche se il Mokuton fosse fallito, io avrei immediatamente proseguito la sequenza con un fendente dall'alto verso il basso della mia spada, per squarciare il suo petto, sempre ricorrendo alla Manipolazione e alla Mortificazione [Azione 3], proprio mentre la donna concludeva la sua corsa gettandosi una seconda e ultima volta sul nemico per decapitarlo, una frazione di secondo dopo il mio attacco, forse trovandolo senza difesa [Azione EXTRA Tizia]. Il duplice assalto però non era definitivo, dato che dal legno che avevo emesso poco prima e che ancora non si era degradato, volutamente, un nuovo ramo sarebbe cresciuto di colpo, diradandosi in una rudimentale ghigliottina che dirigendosi verso terra e partendo oltre il nemico, avrebbe cercato di falciargli le gambe all'altezza delle ginocchia [Azione 4], elemento che costituiva il mio principale obiettivo di quella strategia: non pensavo infatti che saremmo riusciti ad avere la meglio su di lui con gli attacchi in maniera definitiva, dovevamo in qualche modo debilitarlo!

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    52/75
    Vitalità
    11.5/14.5
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

    Ferita Medioleggera al fianco
  12. .

    Le Parole del Tradimento

    Uragiri e il Piano di Byakuei

    [Etsuko]
    Guidato dalle informazioni della Maschera, Etsuko forgiò le illusioni necessarie per andare a compromettere, anche solo per una frazione di secondo, il controllo di Byakuei sui suoi Teschi, pericolose marionette incarcerate dalla sua temibile tecnica. L'Imperatore stava mettendo alle strette il Teschio Ossuri con la sua elegante arte della spada, ma l'anziano shinobi riusciva sapientemente a schivare ogni attacco all'ultimo, mitigando i danni che inevitabilmente andavano poi a rigenerare in breve tempo. L'apparizione di youshi, diabolicamente manipolato come fosse un incubo ad occhi aperti, fu sufficiente a far incespicare Ossuri per una frazione di secondo...complice il fatto che Byakuei aveva fin troppi Teschi da controllare al contempo per sopprimere del tutto la sua personalità. Ragazzo...io... Shuichiro non si fece attendere, tracciando un sigillo con la punta della spada sulla gamba del Tokugawa, rendendole tanto pesanti da impedirgli di spostarsi, tagliandogli poi un braccio con un movimento fluido. Ossuri sotto controllo di Byakuei ovviamente non provava dolore, ma sollevò l'altra mano come a voler richiamare la propria ombra mentre l'Imperatore tracciava a terra un nuovo portentoso Fuuinjutsu, capace di amplificare enormemente i sensi di chiunque si trovasse nel raggio d'azione, quindi includendo sia il Teschio che sé stesso. Una tale tecnica era solitamente usata per potenziare le indagini con gli alleati, ma in quel momento intendeva bombardare Byakuei di un numero incredibile di informazioni e minuzione, di fatto costringendolo ad allentare la presa per non impazzire. Ottenuto questo, con un briciolo di controllo nuovamente nelle sue mani, la mano di Ossuri rivestita di tenebra si sarebbe sollevata, decapitandosi in un colpo solo. A quel punto non sarebbe stato complesso un jutsu che sigillasse il corpo impedendogli di muoversi o rigenerare, di fatto neutralizzandolo. Grazie... Una sola parola verso Etsuko e Shuichiro, l'unica che il vecchio riuscì a pronunciare.

    Contemporaneamente Shigure si stava dimostrando un'avversaria ostica persino per un'esperta del corpo a corpo come Karin Kaguya, tagliando le durissime ossa Kaguya e aggirando le sue Danze con una precisione e una freddezza che parevano sovrannaturali. L'apparizione di Kotaro e Ryuwhan non la scosse, era troppo zelante e controllata da Byakuei da troppo tempo per distrarsi per così poco, ma quando Shuichiro poco distante inondò Byakuei di informazioni la sua presa si indebolì per il tempo di un battito di ciglia, quella che serviva per percepire chiaramente, con la sua anima originale, la "parola" di Ryuwhan che tanto anelava di "leggere". Una singola lacrima scese dal suo occhio altrimenti impassibile, subito seguita da decine e decine di ossa che la trafissero in una sorta di macabra crocifissione. Karin non perse tempo a bloccare la sua avversaria con la Prigione Acquatica, consapevole che le ferite inflitte stavano già guarendo e che non poteva permettersi di compiere errori. Non sono riuscita a decapitarla...nonostante le ossa la sua guardia era alta con le spade illusorie... Si rammaricò Karin.

    Byakuei certamente aveva visto il messaggio di Etsuko, potenziato dalla Maschera delle Antenate, una reliquia sufficientemente potente da andare a penetrare il controllo mentale, se non addirittura spirituale, del nemico. Ottimo lavoro, discendente. Avrebbe sussurrato al giovane Akuma. Un lavoro eccellente, giovane Akuma...non so come tu abbia ottenuto la maschera di Kanna ma hai un talento notevole se hai fatto breccia nel controllo di Byakuei. Avrebbe detto l'Imperatore non appena conclusa la sua opera su Ossuri. Posso sigillare anche Shigure, ma prima bisogna disattivare la Prigione Acquatica. La donna, con una mano a contatto con la sfera, lo guardò con aria ostile. Lei è già guarita da tutto e Byakuei ha di nuovo il controllo. Ho combattuto con lei: disattivare la prigione le darà l'occasione per colpirci o scappare...è rischioso. Però posso trasportarla, magari in un luogo sicuro come il palazzo del Clan Kaguya. L'Imperatore sostenne il suo sguardo, lisciando i baffi e poi guardando Etsuko. Io non conosco le strade di questa Kiri...era diversa ai miei tempi. Sicuramente arriveranno tutti i Teschi nella zona per provare a liberarla...secondo te è meglio spostarsi da qui e difendere Karin nel trasporto...o imbastire una strategia per sigillarla e poi spostarsi da qui? Chiedeva il parere dell'Akuma, che era stato determinante.

    Con Karin enormemente limitata dal suo Jutsu, stava a Etsuko prendere una decisione: Bloccare Shigure, impedendole un'azione fulminea in qualche modo, o creare un piano di difesa adeguato al loro spostamento? O avrebbe invece preferito lasciare i Jonin là e recarsi altrove? Le Antenate sembravano in attesa almeno quanto Shoichiro. Una volta presa la sua decisione, quale sarebbe statala strategia elaborata da Etsuko Akuma?

    [Kensei, Youshi, Kato e Fudoh]
    Dopo essersi adeguatamente preparati [Nota], gli shinobi avevano intrapreso la discesa lungo la Pagoda Rovesciata, superando i due Teschi di guardia e guadagnando il montacarichi che, grazie al chakra adesivo, li avrebbe portati parecchie decine di metri più in basso, in una cavità naturale dalla quale potevano scrutare l'imponente e assurdo edificio nella sua decadente magnificenza, oltre a individuare Kotaro e Apachai di guardia, verosimilmente dietro un ordine diretto di Byakuei. Con poco tempo per deliberare, decisero di provare a superare quel nuovo ostacolo, pur consapevole che il nemico controllava tutti i Teschi e avrebbe potuto far accorrere i guardiani alle loro spalle nel giro di poco, non appena li avesse identificati.

    Una tecnica basilare ma che nondimeno efficace, unita a un rapido uso del Mondo di Tenebra, concesse a Fudoh una finestra di tempo sufficiente per consentire il passaggio di tutti, con la guardia che si girava verso l'origine del suono, scrutandola con attenzione, mentre Kotaro fischiettava guardandosi intorno. Una serie di rapidi passi d'ombra trasportarono gli infiltrati oltre l'apertura, dove misero prontamente in atto una serie di contromisure per l'arrivo dei due guardiani, in modo da non essere sorpresi alle spalle. Adeguatamente preparati, si fecero avanti per raggiungere quella che speravano essere la loro destinazione finale.

    Certamente non si sarebbero aspettati di raggiungere una porta che dava alla stanza centrale in cima (o per meglio dire, in fondo) alla Pagoda, sempre camminando sul soffitto rovesciato. Oltre un varco molto ampio, che arrivava fin quasi al "pavimento", una sala circolare risplendeva di decine e decine di piccole fiammelle, tenui e dall'aria minacciosa, ma in numero sufficiente a rischiarare quasi a giorno l'ambiente. Al centro della sala il vero corpo di Byakuei era immerso in una profonda concentrazione, al centro di un sigillo oltremodo complesso, con cerchi e scritte che si intersecavano in maniera apparentemente caotica. Poco distante, circa tre metri sulla destra, i resti di un vecchio enorme candelabro, un tempo appeso al soffitto e ora adagiato su di esso, nella Pagoda Capovolta, con ragnatele e segni del passaggio del tempo. Dietro Byakuei stava Uragiri, a forse cinque o sei metri, con un misterioso manufatto simile a una piramide a tre lati in mano, accesa su tre facciate da fiamme assai più intense di quelle che riempivano la stanza e che parevano in qualche modo collegate alla sua volontà. Davanti a Byakuei, verso la porta che dava alla sala, una bambina con capelli neri lisci lunghi fino al collo e con occhi di un rosso intenso attendeva accanto al corpo preferito del Cardinale, con la sua aria sempre serafica.

    Le luci diffuse gettavano ombre che venivano spezzate, ed erano tutte generate dal chakra, rendendole inutilizzabili da parte del giovane Tokugawa, rendendo un ingresso diretto l'unica opzione percorribile. Appena entrati, i ninja sarebbero stati accolti con un sorriso da parte del corpo preferito di Byakuei. Benvenuti...siete stati bravi a superare Apachai, ma temo che vi raggiungerà rapidamente. La voce era salda e tranquilla, anche se il vero corpo in meditazione aveva la fronte aggrottata e tremava come se fosse sottoposto a un tremendo stress. Non mi aspettavo che arrivaste fino a qui, ma Kotaro è sempre una variabile negativa. Concesse, facendo spallucce, mentre il corpo della bambina, Kanna Akuma, proseguiva per lui. Ma nonostante tutto siete in ritardo. Anche se incompleto, il rituale di Uragiri è stato attivato, proprio come da profezia. Il corpo dai lunghi capelli bianchi avrebbe fatto uno o due passi in avanti. Immagino abbiate delle domande...vedete queste fiammelle nella stanza? Ognuna di esse rappresenta un Tradimento avvenuto a Kiri oggi. I miei Teschi hanno indagato e chiesto, e parlato, rivelando quelli che sono i tradimenti, piccoli o grandi, tra tutti gli abitanti. E sono anche riuscito a far ammettere o compiere un tradimento a tre di voi...L'Ombra con metà luce soltanto, il Tonante Figlio del Lupo e il Leggiadro dagli Occhi Scarlatti, direttamente o meno. Sono sinceramente addolorato che il Dottor Fudoh non abbia ammesso questa cosa, o avrei avuto il pieno potenziale di Uragiri a mia disposizione...ma suppongo sia sufficiente.

    La donna dagli occhi bui si sarebbe avvicinata a sua volta, mentre la piramide entrava fluttuando nel suo corpo, che sarebbe come avvampato di chakra. Io sono Uragiri. Io sono il Tradimento. Ultimo lascito di Seinji Akuma quando la tua lama lo decapitò. Una mano adunca si sarebbe levata indicando Kensei. Io so. Avrebbe detto. E ora il mio intento di vendetta sarà compiuto. Kanna parlò, sempre come tramite di Byakuei. Uragiri non è umana, è stata generata da Seinji Akuma nel momento della morte, incarnando il più profondo sentimento che egli provava: il senso di essere stato Tradito. E' un concetto più che una creatura, e come tale ha insinuato nella vostra mente la sua esistenza...ogni ricordo e ogni contatto. E ogni tradimento la rende più forte. La ho raggiunta e assieme, seguendo la profezia, abbiamo elaborato questo rituale. Con la fiamma del tradimento dentro di lei, non avrete possibilità di salvezza!

    Con un gesto della mano Kanna avrebbe sollevato un enorme muro di ghiaccio dietro di lei, a protezione di Byakuei e con ampio margine, così da rendere assai complesso aggirare la barriera così come superarla in salto, dato che era alta sei metri, contro gli otto della sala stessa. Uragiri invece avrebbe puntato una mano nella direzione degli Shinobi, emettendo il suo temibile influsso, che avrebbe forse ricordato a Kato gli eventi del Lago nelle terre di Konoha, mesi prima. Kensei avrebbe percepito solo un vago accenno di paranoia, e lo stesso valeva per Fudoh, ma per gli altri due l'effetto sarebbe stato assai peggiore [Potere del Tradimento]. Byakuei avrebbe invece composto una manciata di sigilli condensando l'umidità dell'aria in cinque enormi squali che si sarebbero avventati sugli Shinobi, con due creature che da davanti e dall'alto si sarebbero fiondate su Kensei, mentre agli altri sarebbe stato dedicato un attacco diretto e rettilineo [Tecnica e Azioni].

    Uragiri però non aveva finito e allargando le mani, che più le si guardava e meno sembravano umane ma piuttosto simili a quelle di un rettile, iniziò a far vibrare tutte le fiammelle nella zona, prima di spalancare la bocca e investire il gruppo con una violentissima ondata di fiamme ardenti, immediatamente dopo gli squali di Byakuei [Tecnica Uragiri]. E comunque fosse andata con un gesto imperioso avrebbe poi generato come dal nulla una spada di fiamme che, fluttuando a mezz'aria, si sarebbe avventata su Kensei cercando di squarciargli il collo e immediatamente dopo conficcarsi nel centro del suo petto [Azioni Uragiri].


  13. .

    Minuetto di Tenaglie

    8

    [Il Team Y]
    Il gruppo non aveva mai avuto motivo di andare a ricontrollare i rapporti, ma anche facendolo difficilmente avrebbero notato differenze significative, visto il tempo che era passato, a meno di modifiche sostanziali che, pur andando a controllare, non sarebbero emerse. Quanto a Hitomi, il volto di Yebiko suggeriva che il team facesse un piccolo strappo alla regola per mere questioni di ormoni adolescenziali. Intanto rimasero in silenzio a testa china dopo il rimprovero da parte dell'Hokage, mentre io annuii alla frase che mi rivolse, che avrei definito moderata, se non addirittura accomodante, rispetto a quanto potevo aspettarmi. Io... Avrebbe detto Yashamaru davanti alla possibilità di incarcerare un compagno di squadra ...io non lo so... Ammise, turbato, mentre la fidanzata aveva una reazione simile. Il Kage stava ponendo due genin davanti a una situazione di immenso stress e non potevo che pensare che lo facesse per pura soddisfazione personale: erano ninja normali, non un'élite addestrata...non trovavo affatto piacevole il suo operato.

    Quanto agli odori di Yamato, il duo non era molto ferrato in materia, e non ricordavano che usasse un profumo o deodorante particolare...e ovviamente quando era sudato a fine addestramento puzzava come qualunque altro ninja della sua età. Quanto alla sua intracciabilità, ovviamente erano confusi almeno quanto me e il Kage. Lasciammo la coppia rifiutando di farci seguire da loro, cercando una nuova destinazione e approfittandone per qualche chiacchiera. L'antipatia è reciproca, Hokage-sama. Dissi senza mezzi termini. Quanto al mio addestramento, questo procede senza intoppi, anche se non posso apprendere direttamente gli stili di spada Kenkichi, ho accesso ad alcune derivazioni degli stessi. E credo che lei fraintenda il mio rapporto con il Mizukage, forse per i medesimi pregiudizi di cui parla. Siamo vicendevolmente utili, poiché senza un allievo nessuno può definirsi maestro, e senza un maestro nessuno può realmente raggiungere una meta senza smarrire la strada. Dissi con fermezza. Kiri ha subito degli attacchi da parte di terroristi e criminali, ma ho contribuito a risolverli.

    Arrivammo a casa di Hitomi che ormai si stava facendo tardi, e la cosa che subito mi mise sul chi vive fu la porta d'ingresso lasciata aperta! Non mi sembra una cosa normale. Appostandomi fuori dalla finestra mi sincerai che non ci fosse nessuno all'interno, e se fossimo entrati, anche con le precauzioni del caso, non avremmo trovato alcuna traccia: non cibo, non vestiti, non persone. La casa era completamente vuota! Non potevamo sapere che Hitomi, sotto Concordato, era priva di sensi sul letto, mentre un Uzumaki altrettanto celato era di guardia davanti alla porta e ci aveva visto entrare, facendosi da parte, così come non vedemmo tutto ciò che era stato manipolato da Yamato e Youkai. Mi sembra un deja-vu.

    [Il chiosco dei Mochi]
    Accantonati i discorsi con Seira, Tetsuba e Seishinno, anche con la creazione di una sorta di aiuto mentale da parte del Capoclan, il gruppo si era separato per raggiungere l'appuntamento con la misteriosa Fujiko e i suoi tutto sommato non così nascosti segreti, vista la disponibilità nel parlare. L'unico commento di Seira al "perché fermarsi?" fu un semplice: Se stiamo avanzando a poco a poco forse è perché questo vuole l'avversario, forse vuole condurci appositamente in un dato luogo, o almeno vuole condurre le persone coinvolte. In questo senso, smettere di seguire le briciole lo bloccherebbe, no?

    Fujiko comunque si era mostrata collaborative e anzi accomodante, tendendo una mano per lasciarsi trasportare nel paesaggio mentale definito dall'Interrogazione, dove non avrebbero avuto disturbi...a parte il frammento di Seishinno seminascosto e la Volpe che incombeva, non vista. Onestamente mi aspettavo una manciata di Uzumaki spaventati nelle loro finte identità, ma vedendo l'Hokage in zona probabilmente si sono fatti indietro, oppure sono chiusi in casa in attesa di essere contattati. In ogni caso, che arrivasse qualcuno di ufficiale era plausibile, visto il disastro del Concordato saltato. Intanto in qualche modo fece apparire un drink in quel mondo interiore, assai più elaborato di quello che aveva nel mondo reale, segno di una discreta esperienza nel mentalismo. Quanto al lasciar correre...rifare il Concordato da zero avrebbe richiesto di riunire tutti, rispiegare la situazione, e materiali e rituali di settimane, con il rischio che l'Assassino tornasse. Non era saggio, ma ammetto la scomodità per te, e mi dispiace. Concesse, realmente dispiaciuta, mentre quello scambio continuava. Hitomi di cognome non fa Okinamune, ma Uzumaki. Replicò con un sorriso, nemmeno stesse svelando un segreto adolescenziale, lasciando che Raizen cogliesse le sue conclusioni.

    Quando le venne spiegato ciò che era successo, con tanto di una copia dello scritto generata all'interno di quello spazio mentale, Fujiko lo guardò a lungo, perplessa. Questo implica che si tratta di qualcuno che sa del Concordato...ma perché una cosa così plateale davanti a te? Scosse la testa, cercando di fare mente locale, evidentemente colpita dalle iniziali P e Y ma senza riuscire immediatamente a mettere a fuoco a cosa si riferissero. L'assassino? Certo... Avrebbe detto, concentrandosi per far comparire una persona alta poco meno di due metri con abiti di foggia antica e una maschera sul volto, proprio accanto a loro.

    Normalmente ha questo aspetto, ma quando combatte rivela la sua vera natura...pelle pallida e cicatrici ovunque, e rimuove la maschera. Non è umano, è un Jiangshi. Una creatura sovrannaturale che divora l'energia vitale e il chakra delle sue vittime, simile ai vampiri della letteratura. Non sappiamo come mai cerchi gli Uzumaki e ogni interrogazione o cattura è stata inutile...conosce molte arti, è esperto con gli artigli e con dei grossi nunchaku ma soprattutto è come...è come se in sua presenza tutto fosse più fragile, influenzato da un chakra di colore nero che fa venire i brividi. Può distruggere ogni barriera o contenzione, non importa quanto robusta o elaborata, al massimo lo rallentano. Spiegò Fujiko, con aria abbattuta, segno che nonostante le ricerche e i tentativi ancora non avevano trovato un modo per sconfiggere quel particolare avversario.

    La persona che ha letto il messaggio è il giovane Youkai...e hanno cercato di coinvolgere Yato, dici? Chiese poi, cambiando argomento e dissolvendo l'immagine del Jiangshi. Conosco entrambi, naturalmente, hanno una certa fama. Ma certamente non è stato questo evento a indebolire il Concordato...a farlo sono stati gli attacchi a Shika, avvenuti in quei momenti, naturalmente. Ma non so spiegarmene la causa. Disse, mordicchiando le labbra coi denti. Anche se...non posso parlare per il giovane Senju, ma se davvero dopo aver letto quella frase Youkai è in qualche modo cambiato...allora forse la P e la Y stanno per...Progetto Y. E lasciò alcuni secondi per far sedimentare la cosa. Mi sembra assurdo e ricordo che Shika aveva vietato la cosa, ma di fatto la Radice ha piena libertà d'azione e nessuno la può controllare. Io stessa ha sentito solo alcune voci al riguardo, anni fa. Specificò, per far capire quanto fossero effimere le informazioni in suo possesso. Il Progetto Y è il "progetto per il perfezionamento di Konoha". La Radice, o per meglio dire un singolo esponente della Radice premeva per questo progetto e ha rivolto le sue risorse in tal senso: ha formato tre individui da affiancare all'Hokage, a sua insaputa, per migliorarne le qualità e prestazioni così da modellarlo in un leader perfetto, e di rimando migliorare la Foglia. I tre individui selezionati rappresentano le tre linee della lettera Y, appunto, con l'Hokage al centro.

    Non tu nello specifico, ma qualunque Hokage. I tre elementi sono stati isolati dalle famiglie di base e cresciuti, almeno in teoria, in ambienti appositamente allestiti, con addestramenti mirati, ma non so altri dettagli e non ho idea di chi siano o chi possano essere. Però quella sembra una frase in codice, una chiave per attivare una cellula dormiente, e unendo i puntini con quelle due lettere e ciò che è successo a Youkai...diventa plausibile che lui sia uno dei tre del Progetto Y. Queste le sue supposizioni, che tuttavia non avevano alcuna prova a suffragio. Per le altre domande...in realtà io agisco come mediatrice con la Radice e gli Uzumaki, ma non conosco le dinamiche interne dei due gruppi e certamente non saprei indicarti tutti gli appartenenti o i piani interni. Quanto agli Uzumaki...sanno tutti del pericolo che corrono ma molti, specie tra i giovani, sono stufi di sacrificare la loro vita dietro quella di facciata, o di non condividere la loro verità con gli amici e le persone care. E un gruppo vorrebbe invece andare a caccia dell'Assassino per vendetta. Tutti questi dissidenti si oppongono politicamente alla Capoclan Uzumaki e hanno formato un gruppo, il Clan Proibito. Lo scopo è far crollare il Concordato, ma il loro leader, Hojo Uzumaki, è fin troppo grato a Shika per attaccarlo. Scosse il capo. Vogliono spezzare il rituale, ma senza far del male a Shika, quindi non sono loro i colpevoli.

    Hojo Uzumaki vive in una villa poco distante dalla tua casa con la moglie, Hikaru. Nella loro identità Concordataria lui appartiene al gruppo dei manipolatori dell'inchiostro, e lavora come giornalista e fumettista. Lei commercia, è l'eminenza grigia dietro il marketing delle principali testate fumettistiche del villaggio. Quanto alla Capoclan Uzumaki...hai presente la signora gentile che vive dirimpetto al ristorante dove vai ogni tanto? Ecco. E' lei: Mineru Uzumaki, attuale Capoclan. E membro della Radice.
    Aggiunse, fornendo informazioni che Raizen comunque le avrebbe chiesto presto o tardi. Elencò anche altri membri Uzumaki, oltre a Hitomi anche un impiegato di più basso livello, e poi due medici dell'ospedale. Nessun Uchiha o Senju o Hyuga, dato che apprendere una Kekkei Genkai era impossibile anche dietro falsa identità.

    La Radice ha un leader e un consiglio degli anziani, e anche se ignoro l'identità del Leader, che ho sempre visto mascherato, so di almeno tre membri del consiglio. Una è Mineru, che ti dicevo sopra, assieme a sua cugina, Seira Yamanaka, ex-capoclan...erano soprattutto loro a premere per il Progetto Y prima che fosse ristabilita la Radice ufficialmente. Il terzo è Soken Hyuga...si è unito per espandere le sue opzioni di ricerca del figlio, naturalmente. A quella rivelazione ci si sarebbe potuti aspettare una reazione importante da parte di Seishinno, ma il frammento nella mente di Raizen non fece nulla, trasmettendo anzi una vaga ilarità all'Hokage, come se avesse sentito una battuta invece che quell'informazione. Nel mondo reale, qualunque clone spedito a cercare la donna non la avrebbe trovata e Kubomi che osservava dall'alto avrebbe detto solo che si era spostata verso una casa, varcandone la soglia e poi scendendo nello scantinato. Un evidente passaggio segreto portava in profondità da quel luogo, ma seguirlo avrebbe richiesto un'attenta pianificazione. Che succede? Questi nomi ti hanno forse turbato? Non credevi fossero così in alto nella scala gerarchica?

    Seishinno, se raggiunto, avrebbe reagito a qualunque domanda su sua madre con una semplice frase. Nel profondo, Raizen. Nel Profondo. Aiutami, rimane molto poco. Nel profondo. L'uomo era completamente ipnotizzato, incapace di controllarsi e così di controllare il frammento nella mente del Kage! Eseguire il Rilascio, anche con l'aiuto della volpe, lo avrebbe liberato, ma immediatamente dopo un sigillo sulla fronte si sarebbe acceso facendolo urlare di dolore e poi perdere i sensi. Tetsuba naturalmente sarebbe stata sconvolta, per non dire intimorita dalla situazione. No...nononono. I giochi di mente non mi piacciono, Raizen. Prima i cani, ora Seishinno...non va bene nemmeno un pò. Non so nemmeno se quello che vedo è reale, cosa facciamo? Non possiamo distruggere tutto, siamo a casa nostra, non in un campo nemico!

    [Youkai e Yamato]
    Quindi...Febh Yakushi. Scandì con estrema freddezza quel nome e quel cognome. Con un potere che lui stesso non controlla...è la prova di quanto dici? L'incredulità superava persino quella di quando aveva menzionato gli shinigami. In ogni caso l'idea di cercare una kunoichi dispersa e non un ninja era un'opzione più ragionevole che non brancolare nel buio. Penso sia possibile...e in ogni caso non ci costa nulla. Ma certamente sapere un nome o qualche altro dettaglio aiuterà e poi... Ma non era l'ora per fare ricerche, e dopo qualche tempo l'arrivo degli ospiti avrebbe interrotto la loro relativa serenità.

    [...]

    Hojo non si ritrasse né sembrò intimidito alla comparsa del simbolo sulla fronte di Youkai, limitandosi ad ascoltare con attenzione e aspirare avidamente il fumo dalla sua sigaretta. Mmh... mai sentito parlare di Guerrieri del Vuoto, ma sembra un nome altisonante. Mormorò, come se stesse prendendo nota mentalmente (incidentalmente il Cavaliere del Vuoto sarebbe apparso in Spiderboy del mese successivo). Ma non basta la tua parola o questa scenetta oltraggiata. Tutti gli Hayate sanno recitare con estrema perizia...hanno persino ingannato l'Hokage in più occasioni, come all'Abete, appunto. E avrebbe soffiato in faccia a Youkai, nuovamente, mentre questi disattivava il suo potere.

    Tempo dopo, durante la lunga discesa, Hojo sarebbe stato secco e poco collaborativo. Cosa ha di speciale? Non è un essere umano. Avrebbe detto con aria disgustata. E' un Jiangshi. Un Corpo Rigido. Anche se questo evidentemente non avrebbe ottenuto l'effetto sperato, dato che Yamato non sapeva cosa fosse. Un Cadavere che salta. Un Vampiro. Non si può uccidere ciò che è morto e il suo potere gli permette di distruggere qualunque tipo di prigione o barriera. Era stato persino scaraventato in una trappola spazio-temporale ma ne è uscito. Non lo si riesce a fermare. Avrebbe fatto cenno di continuare, arrivando a citare le Lacrime del Nadir. Amesoko, il Drago del Nadir, esatto. Il custode dell'oltretomba. Esistono dei culti che lo venerano, non pensavo che Hayate fosse fra questi. O ti sei infiltrato in un culto in passato? Per essere uno che finge di non sapere niente sembri piuttosto informato di argomenti così esoterici...ma scopriremo presto la verità. Andare. Quando però Youkai parlò del progetto Y ottenne solo che Hojo rimuginasse tra sé, bloccando altri dialoghi e limitandosi, alle lamentele del ninja per la lunga scala, a un seccato: Muoviti e non frignare! E poi, come per ripensamento dopo alcuni minuti. E le Scale Infinite erano esattamente lunghe così, è stato questo posto a ispirarle. Ma non avrebbe concesso ulteriori spiegazioni.

    Arrivati al cospetto di Hikaru, dopo un breve scambio Youkai venne fatto sedere sulla sedia delle torture, legato ai polsi e marchiato dalle catene della donna, anche se nessun legaccio poteva essere più intenso di quello sguardo gelido che sembrava pronto a strapparti il cuore dal petto. Non concesse nemmeno un cenno del capo alla menzione dell'essere tutti dello stesso clan, ponendo poi le sue lapidarie domande, senza fare nemmeno una piega al primo grido di dolore di Youkai, senza fornire spiegazioni e senza cambiare espressione, nemmeno fosse una statua di marmo. Yamato invece era sbiancato e aveva cercato di correre verso Youkai, ma venne bloccato da Hojo e dalle sue catene rosse e nere, simili a brace ardente. Quando poi confessò finalmente della sua natura e degli eventi della mattina, la donna si sarebbe voltata verso Hojo, avvicinatosi a sua volta. Nato donna? Questa è decisamente assurda anche per un Hayate. Ma lei lo corresse. Conosco la Manipolazione Ormonale. Io stessa sono stata trasformata in uomo per un breve periodo, in una missione. Il marito si sarebbe accigliato, in silenzio per qualche secondo, prima di baciare la mano di lei, che comunque rimase impassibile. Mi sarei comunque innamorato di te. Poi la donna verso Youkai. La Manipolazione è transitoria, anche con tecniche dedicate la si può estendere di qualche giorno, una settimana al massimo, ma non è permanente, per quello serve la chirurgia. E asserisci di essere stato ingannato...che i tuoi ricordi siano complessi è più che normale se sei del progetto Y. Se lo è...è una riserva. O la vecchia ha mentito e sono più di tre. Hikaru si sarebbe accigliata. Possibile. Ma essere nel progetto non esclude essere un Hayate.

    L'interrogatorio continuò, registrando la terza domanda e assistendo alla quarta, incluso lo sfogo del giovane e la sua confessione finale, sulla famiglia oltre alla successiva invettiva. Se sei sincero... Disse Hikaru. E pensi che lui sia la tua famiglia...prova a pensare a cosa faresti se te lo portassero via. Se fosse lontano per anni, e se dopo averlo ritrovato lo perdessi nuovamente. Se fosse nelle tue possibilità...fino a dove ti spingeresti per riaverlo? C'era una luce di fredda ira negli occhi della donna mentre parlava, come se non tollerasse le accuse di Youkai in quanto convinta di stare agendo nel giusto, per il suo scopo. Mia cara...calmati. Lui...OSA giudicare, Hojo. Osa, senza sapere niente ma osa. E pagherà per questo. Le sue parole erano come gelide lame che si conficcavano nel cuore di Youkai. E sia. Mormorò lui in risposta mentre lei trovava nuovamente la compostezza, anche se gli occhi erano vivi e pericolosi. Tese una mano verso il prigioniero, generando una nuova catena che andò a fluttuare intorno alla sua testa, una catena di ghiaccio che simile a una mistica corona cingeva il suo capo, fredda e minacciosa. [Tecnica] Potresti aver mentito finora. Questa tecnica non ti permetterà di farlo ancora a lungo. E infatti ogni volta che Youkai avesse usato il chakra (anche se fino a quel momento non vi aveva fatto ricorso) avrebbe percepito un gelo temibile stringergli i visceri e i vasi sanguigni, così intenso da impedirgli di perdere i sensi, costringendolo a restare sveglio per tutto il tempo.

    A quel punto sarebbe stato Hojo a farsi avanti. Tanta dedizione per difendere Yamato, sulla cui affiliazione tuttavia non ho dubbi e intendevo solo interrogarlo sugli eventi di oggi. Possibile che io mi sia sbagliato? Devo forse concentrarmi su di lui, visto che lo difendi a spada tratta? O forse sei solo una persona generosa? Dal buio una figura simile alla servitrice di Hikaru si sarebbe avvicinata fornendo una pergamena all'Uzumaki, che la lesse velocemente. Dunque...il tuo stato di servizio è esemplare...nonostante ai test scritti e ai colloqui attitudinali emerga un certo...infantilismo, per così dire. Un modo elegante per dire che non era propriamente uno considerato sveglio. E questa certezza di essere un Uzumaki...si vede che il Progetto Y ha fatto male il suo lavaggio del cervello. Ma passiamo alle domande vere e proprie. Sarò meno lapidario della mia signora, che è pure una creatura perfetta, ma forse conoscendoci meglio potresti avere reazioni differenti. C'era come un sorriso canzonatorio in quella frase e appena accennato nelle labbra, ma sicuramente non negli occhi. Evidentemente Hojo mirava a fargli abbassare la guardia fornendo informazioni parziali o sperando di essere corretto su qualche inesattezza.

    Molti anni fa, il Drago Diabolico cercò di invadere il mondo dei vivi, sovvertendo l'ordine naturale delle cose. Venne fermato da Shennong, un tiranno dell'epoca, depositario di un immenso potere. Vedendosi ostacolato spedì nel regno dei vivi parte del suo potere, così da creare una sorta di legame. Le tre Lacrime del Nadir. Il potere della Reincarnazione, della Trasmigrazione e della Rinascita. Ora che sono stato più preciso...cosa sai di queste capacità? Chi conosci che le possiede? Questa la sua domanda, che apriva anche a speculazioni da parte del giovane Youkai, ma sempre sotto il temibile influsso di Hikaru.

    Indipendentemente dalla risposta, Hojo avrebbe poi continuato, col tono della voce che si faceva un filo più alto e teso. Il progetto Y è un piano di un membro della Radice. Il progetto per il perfezionamento dell'Hokage. Hanno addestrato segretamente tre persone per supportare e far crescere il Kage, prendendoli dalle famiglie di origine, affiliate alla Radice. Anche il clan Uzumaki si è prestato, nonostante il Concordato...e la capoclan, nella speranza di indebolirmi, ha candidato mia figlia, spedendola a Kumo in una famiglia falsa, dove la hanno addestrata e condizionata per anni. Hikaru si fece ombrosa, rammentando quei tempi, mentre Hojo aveva un misto di tristezza e ira nello sguardo. C'è voluto molto tempo e molto impegno per riaverla con noi...solo per vederla sparire dopo poco, uccisa dall'Assassino in una terra dimenticata dai Kami e dagli uomini. E ora tu sei qui, che dici di aver risposto inconsciamente a una delle frasi in codice del Progetto e sei un Uzumaki. Hojo stava alzando lentamente il volume della voce, sempre più irritato. La tua esistenza quindi significa che non serviva candidare anche mia figlia, visto che c'eri TU! COSA SAI DELLA RADICE? E COSA SAI DEL TUO ADDESTRAMENTO? Avrebbe alzato una mano, come pronto a schiaffeggiare Youkai, ma una catena della moglie lo fermò. Seira Yamanaka pagherà caro averci mentito sul numero di membri del Progetto Y. Ma non ferirlo...ci sono altri modi per farlo soffrire. Yamato intanto singhiozzava davanti alla scena di Youkai che soffriva. Ma...ma allora Yuuki è sparita per anni per quel motivo? La stavano...le stavano facendo il lavaggio del cervello? Ma non mi ha mai detto niente... Hojo gli fece cenno di tacere. Non aveva ancora finito. Ma quel nome significava qualcosa per Youkai? Cosa ricordi della tua infanzia? Non si può non avere nessuna informazione, è semplicemente impossibile, o non sapresti nemmeno parlare.

    E infine Hayate. Disse Hojo, tremante per l'ira repressa. Dici di essere un loro nemico, di averli in odio. Ma come mai Hayate ha provato a uccidere Shika mentre tu distraevi tutti? E perché sei andato nel quartiere Yamanaka? Come ha fatto Hayate a scoprire che per dissolvere il bozzolo che protegge Shika serve il sangue dell'attuale Hokage? Si era fatto meno preciso dopo aver raccontato di sua figlia, tornando a una sequela di domande che avrebbero solo causato dolore a Youkai se non avesse risposto.
  14. .

    Il Luogo Peggiore del Mondo

    E l'odio che brucia nel cuore

    _7_

    Il Ritorno alla Colonna Evanescente
    La consapevolezza che le azioni di Enuo fossero volte a guadagnare tempo aveva raggiunto tutti i presenti, avvezzi a tattiche e strategie in innumerevoli scontri, ma sicuramente le parole del Flagello sottolinearono la questione suggerendo che, probabilmente, il vero Enuo era impegnato in qualcosa per la quale non poteva venire interrotto. Raggiunto il "non luogo" dal quale potevano ammirare la mente del Kappa e l'invasione attuata dallo Stregone, compresero rapidamente che le risorse in mano al nemico erano imperscrutabili, ma il suo fine era oltremodo evidente. L'apparizione dei Lunari al suo servizio e dei cloni catturò rapidamente l'attenzione di tutti, e sebbene Enuo continuasse a parlare per più bocche, l'attacco successivo si svolse tra pirotecniche esplosioni e versi striduli delle creature nere, ma senza reali parole da parte di chi, nella lotta, era profondamente concentrato per la propria sopravvivenza o per suggellare la propria supremazia.

    Il Flagello stesso arrivò a ricevere alcuni danni, sebbene di scarsa entità, dalla sequenza di attacchi che lo raggiunsero, e sebbene quel dolore gli fosse utile per canalizzare in maniera più tagliente il Rilascio e liberarsi del giogo illusorio di Enuo, non riuscì a scacciare del tutto quella sensazione di cupidigia che lo aveva attanagliato, anche se aliena alla sua natura [Nota]. Nonostante questo impose la sua volontà a quel corpo piegato dall'illusione e dopo appena un passo scattò con quanta più velocità possibile verso il Lunare rimasto in disparte, avventandosi sul suo collo che si dimostrò non così diverso da quello di uno shinobi addestrato, ma certamente non alieno quanto lo immaginava. La creatura boccheggiava stridula mentre la mano si serrava su quella che idealmente era la sua gola, soffrendo, e dopo una frazione di secondo il potere eretico esplose in una vampa micidiale, annientandolo sul colpo, ma senza che si sviluppasse quanto il Flagello immaginava. Quelle creature vivevano sulla luna e potevano assorbire grandi quantità di chakra come azione volontaria e mirata, ma non erano immuni agli attacchi e potevano essere annientati senza eccessive complicazioni e allo stesso modo non risucchiavano il chakra semplicemente con la loro presenza...quanto all'essere collegati, forse lo erano e forse no, ma distruggerne uno non ebbe il minimo effetto sugli altri. Tuttavia una cosa non sfuggì all'Eretico Viandante: gli occhi violacei dell'essere erano diventati gialli pochi istanti prima della morte.

    Al contempo anche Strage aveva reagito ai suoi aguzzini, scattando verso un Lunare e decapitandolo con abilità prima di calciare via l'altro, per poi avventarsi sul clone di Enuo che tuttavia intercettò il colpo con un tentacolo, reso interamente nero e lucente come se fosse d'acciaio. Una sorpresa dopo l'altra...per un mero clone. Senza mutare espressione lasciò che la nebbia scarlatta si spostasse dal suo corpo avvolgendo il suo avversario...e un colpo immediatamente successivo lo tranciò in due. Ma la Nebbia della Strage rende vana ogni difesa nei confronti della mia spada. Avrebbe sussurrato, prima di rivolgersi al resto dei presenti. Carestia invece dopo aver realizzato che quelle creature risucchiavano chakra come era sua prerogativa aveva sorriso, intrecciando le dita nel suo rosario e iniziando una lenta preghiera, senza mai abbassare la guardia, ma tramutando il terreno intorno a lui in una letale trappola che avrebbe prosciugato le forze e il chakra di quegli esseri, indebolendo ogni attacco contro la sua persona. Atrocità aveva preso la mano del clone di Enuo, aprendo la sua mente nella sua direzione, estatica, mentre Arata cercava di avvicinarsi per liberarla ma un tentacolo del clone bloccò pigramente ogni suo tentativo di intervento. Gli occhi rossi della Akuma avevano assunto una pericolosa tinta violacea...

    Quello che seguì, però, fu un grido terrificante da parte di tutti gli altri Lunari, anche quelli impegnati altrove, che per un istante avevano di nuovo gli occhi gialli, prima di tornare a essere violacei, ma difficilmente il Flagello avrebbe avuto modo di notarlo, visto che una devastante ondata di chakra rosso si avventò su di lui, forte almeno quanto il suo Jutsu e per certi versi anche più rapido, quasi come una rappresaglia [Nota], e il medesimo assalto bersagliò Strage, che tuttavia con una combinazione di tecniche e della Mortificazione riuscì, pur con qualche danno, a tagliare l'assalto in arrivo. Il Clone vicino a Jeral avrebbe allargato le braccia, munifico. Questi esseri, Difetto, sono coloro che hanno attivato il Komainu e che attualmente lo controllano, per quanto primitivi e stupidi possano essere. Ma più sono vicini e numerosi e più sono intelligenti...e lo stesso vale se si nutrono di chakra di qualità. Puoi capire quanto sia semplice per una creatura superiore quale sono io controllare la loro misera mente. L'Arma che squarcia l'Orizzonte mal tollera che i suoi piloti vengano uccisi, come hai potuto notare. Questo implicava che ucciderli avrebbe causato ulteriori assalti...e nonostante l'impatto, l'invisibile pavimento su cui camminavano non era crepato e il labirinto sottostante era invariato. Per il divino Buddah! Carestia tradiva il tono preoccupato della voce con un sorriso mal controllato sul viso: aver visto Strage in difficoltà era per lui fonte di grande gioia, segno della loro rivalità. Kurotenpi non era un gruppo basato sulla lealtà, questo era certo. Tamafune, non farti travolgere! Avrebbe detto riprendendo il controllo, componendo una manciata di sigilli e sollevando un muro d'acqua a separare la Akuma dal Clone. Mia signora! Arata le fu presto accanto. State bene? Lei ancora sorrideva, come in preda a qualche sostanza stupefacente. Io la ho vista...la grandezza...del Dominio. Egli è solo la facciata, il vero potere è...è oltre! Forse...se morissi...se morissi il mio Imbattuto... Ma Arata la schiaffeggiò, svegliandola. Riprendetevi!!! L'ira negli occhi di lei fu forse più tagliente del Kunai che piantò nel collo del suo salvatore. COME OSI OSTACOLARMI??? Quel gruppo stava per cominciare a crollare. Mia...signora! Avrebbe sbottato lui portando una mano al lato del collo per fermare il sangue. ORA BASTA! Avrebbe ruggito Strage. Questo luogo è un inferno che io stesso annienterò. Che muoiano tutti questi Lunari, e tutti i tuoi cloni, Stregone. Nulla fermerà la mia SPADA! I suoi occhi, normalmente posati e freddi, pronti alla violenza sempre guidata da uno scopo, si erano incendiati di sangue che pompava avidamente, donandogli un aspetto demoniaco. Anche Carestia comprese che era il momento di fare sul serio.

    Se il Flagello fosse stato ancora in grado di muoversi, scoperto che le sue congetture erano infondate avrebbe dovuto trovare una nuova strategia. Ma una cosa era corretta: enormi quantità di chakra in quel luogo che non era un luogo, tenuto saldo solo da un jutsu spazio/temporale, non erano qualcosa che l'architetto di quella trappola per Armi poteva apprezzare. Enuo e le Calamità non sembravano averlo notato, ma una strana piuma era caduta lentamente vicino al Flagello dopo lo spostamento d'aria della rappresaglia: una piuma che aveva un lato azzurro e l'altro lato rosso. Quando lo avesse sfiorato, nel suo lento incedere verso il suolo, avrebbe trasmesso una fugace conversazione nella sua mente. Ancora tu, uomo dal grande potere. Anche più grande di quanto ricordassi. Il mio chakra rimanente non è che una briciola in questo luogo, ora che il mio Jutsu sta svanendo, e non può che fungere da debole collegamento con la mia anima che si trova oltre il mondo. Ma ho percepito la tua forza...e quella del Komainu che non dovrebbe essere qui. Posso intervenire solo una volta, poi non avrò più alcuna capacità, e non posso intervenire in maniera ingente. Non posso spostare te o altri né materializzare ciò che non c'è...ma posso mostrare ciò che è nascosto tra le pieghe dello spazio, ma solo una cosa e solo una volta. Cosa hai bisogno che venga rivelato? Parole criptiche, ma stava al Flagello interpretarle e cercare di capire cosa aveva bisogno di VEDERE per ottenere ciò che voleva? Intanto, guidati da Enuo, i Lunari si erano avvicinati in modo da stare il più vicino possibile ai presenti, come se li stessero marcando in qualche gioco sportivo, come a voler impedire loro di muoversi liberamente...o a incitarli a ferirli o ucciderli [Azioni Lunari]. I cloni residui di Enuo invece avrebbero sorriso, e mentre quello che aveva sedotto Tamafune si avvicinava a Strage suggerendo di rivolgere quell'ira al Flagello e di diventare un suo servitore, quello contro Arata aveva generato delle catene illusorie che immobilizzarono il giovane. Il clone di Carestia invece si era avvicinato alla zona di terreno contaminata semplicemente toccandola...e improvvisamente il monaco avrebbe sentito il suo Jutsu ritorcerglisi contro, soggiogato dal Dominio. Il Clone di Jeral invece si sarebbe avvicinato a sei metri di distanza, parlando. Un potere degno di nota, per quanto grezzo e, diciamocelo, inutile nei miei confronti. Ma mi chiedo se dipenda da una qualche forza latente in te...da chakra esterno...o da qualche fuuinjutsu. Il tuo abito copre la pelle, e questo è un peccato. Con un tentacolo avrebbe cercato, coadiuvato dai Lunari che riducevano le opzioni di movimento del Flagello, di schiaffeggiare il nukenin, senza reale potenza ma con molta velocità, forse per umiliarlo [Azione 1]. In realtà se fosse andato a segno, avrebbe applicato il suo potere del Dominio, ottenendo il controllo dell'Egida Eretica o, se questa non fosse stata attiva, di un Fuuinjutsu sulla pelle del Flagello, senza che questi potesse saperlo, a meno di analizzare attentamente il proprio chakra con qualche dote da sensitivo.



    Il Fauno e il Demonio
    Ogni buon affarista, appunto. Avrei replicato, senza mostrare delusione per la risposta del demonio. Quindi devo intuire che, non assumendoti tu alcun rischio, non sei realmente interessato a questo affare. Il tuo guadagno sarebbe risibile, ma resta nei paraggi, magari potremmo cambiare idea entrambi, no? Dissi, come a ricordargli che anche se io ero in condizione di svantaggio, comunque avevo qualcosa che lui voleva, e non ero disposto a cedere senza un briciolo di garanzie. Tutto stava a vedere quanto potevo tirare sul prezzo, per così dire, anche se l'Imp avrebbe avuto poco tempo da trascorrere ancora con noi.

    Hisae Utakata. Non sono certo che questo sia un piacere per nessuno di noi due. Avrei detto, torvo in volto. Ma anche se forse mi sei superiore nelle arti mediche, credo che Jushiro sia qualcosa che non hai mai visto, e se morisse per incuria non potrei perdonarmelo. Che Jushiro sentisse, che si sentisse ancor più legato e dipendente da me. Quando poi lei replicò sgradevolmente al mio ammonimento su quante cose fossero in gioco, la maschera di Minarai riuscì a far pendere le cose in mio favore, almeno per un poco. Avvolti nelle bolle della donna, con l'Imp e il ninja della Roccia ferito accanto, avrei potuto facilmente dimostrare che ero stato rapito da una kunoichi di livello superiore, ma avevo comunque fatto di tutto per mantenere il "pacco" in salute, così che i Quadri non potessero avere da ridire. Dopotutto era stato tutto consegnato a dovere: erano stati i Kurotenpi a perdere ciò che era stato affidato loro. Kinemon, abbi pazienza. Una volta al sicuro ti rimetterò in sesto, dopotutto hai salvato la situazione. Dato che i suoi tonici erano stati provvidenziali, ma che credesse ciò che preferiva.

    La donna di Kiri, contro la quale non avevo possibilità di vittoria in uno scontro e con cui avevo un seppur flebile legame, intimò a tutti di saltare dall'apertura che aveva generato, dichiarando che si sarebbe occupata del resto. Kinemon, un trattamento nel campo base sarà sicuramente più efficace. Gli dissi, come per tranquillizzarlo, mentre tenevo stretto Jushiro. Andrà tutto bene. Potrebbero accorgersi della nostra fuga e cercare di combattere, potremmo farci del male, ma sopravviveremo. Ossia continueremo a vivere e muoverci come facciamo ora, e imparerai molte altre cose.

    Dopo il salto atterrammo in mezzo alla corrente senza che l'acqua fredda riuscisse a bagnarci, cominciando rapidamente a trasportarci a valle con un impeto non indifferente, anche se come promesso avevo un certo margine di manovra, come se la bolla fosse collegata ai miei pensieri. Le pareti della gola sembrano molto pericolose, cerchiamo di restare al centro...anche se ci espone ad attacchi da tutte le direzioni. Avrei detto, cupo, mentre in pochi secondi ci immergevamo, guidati tanto dalla corrente quanto dalla nostra salvatrice, se così la si poteva chiamare...solo per essere sorpresi da un boato abbastanza forte da arrivare anche sotto la superficie dell'acqua! Una bomba sopra di noi poteva solo significare una frana o qualcosa di simile e se anche avessi usato il legno per bloccare i detriti avrei rischiato di restare prigioniero sul fondale. Senza nemmeno pensarci e senza prestare troppa attenzione concentrai tutti i miei sforzi sull'unica opzione realistica: fuggire! Il legno penetrò la bolla dall'interno e nascendo dalla mia schiena per generare tre enormi pale simili a tentacoli che avrebbero spinto via l'acqua assecondando la corrente con lo scopo di far guizzare tutti e tre in avanti con quanta più velocità possibile, mentre un costrutto cuneiforme, per quanto grossolano, sarebbe emerso anteriormente in modo da creare un muso in grado di frangere i flutti e renderci più idrodinamici. Ero concentrato al massimo: dovevo sopravvivere per trovare l'autore di quell'attacco e metterlo a tacere [Tecnica 1]!

    La corrente ci spingeva già in avanti e quel movimento propulsivo avrebbe accelerato ulteriormente il nostro spostamento anche grazie alla "prua". Fortunatamente avevo esperienza in mare, con almeno tre missioni che avevano richiesto lunghe navigazioni e sapevo come usare le correnti a mio vantaggio: i sassi atterrarono in acqua dietro, inevitabilmente rallentati e deviato dalla corrente, sollevando una massa di liquido che ci spinse ancora più avanti ma di fatto non avevamo subito danni, anche se l'integrità della bolla ne aveva risentito. Sembra che sia andata...AAARGH!! Senza che nemmeno ce ne fossimo accorti, troppo attenti ai massi e all'esplosione, un nugolo di minuscole creature si era gettato addosso a noi superando la debole difesa offerta da quel mezzo di trasporto. Il morso della creature era terribile e faceva sanguinare in più punti sia me che Jushiro, per non parlare del demonio assieme a noi, e non sembravano interessati minimamente a fermarci. AAAAHH! Jushiro...stringiti a me! Anche tu demonio!! Erano tantissimi e fin troppo rapidi per essere fermati...ci avrebbero divorato tutti! [Ferita]

    Quell'incubo di morsi e punture era sufficiente a far impazzire chiunque e sicuramente percepivo tanto il mio dolore quanto quello di Jushiro, ma era qualcosa di più profondo a paralizzarmi completamente: la paura e la consapevolezza che sarei morto divorato da quelle creature. Il fallimento. Il peso del fallimento era qualcosa di insopportabile, qualcosa che portavo addosso da sempre, da quando ero stato testimone del potere apparentemente irraggiungibile del Bersaglio. E non potevo che odiarmi per quello. Yato era paralizzato dall'odio che non sapeva gestire. Il Fauno non sapeva che farsene nella sua opera medica. Ma Minarai era stato addestrato a trarre potere dall'odio, a coltivarlo e canalizzarlo, a farne la propria forza, anche se era odio verso sé stessi. E lo avrebbe fatto, gettandolo in quella fiamma dell'odio che sempre più nitidamente aveva imparato a focalizzare. Yato, il Fauno e Minarai erano la stessa persona. E quegli insetti sarebbero bruciati nel suo odio. NOOOO! MAAAAAAIIII!!! Avvampai, intrecciando due semplicissimi sigilli e risalendo a ciò che era la base della mia tecnica, mentre un numero impressionante di sottili radici adesive emergevano dal mio corpo fino a invadere del tutto la bolla, senza superarne i confini. La potenza di quelle bestie era superiore a quello che il mio mokuton, incompleto, poteva ottenere. Ma era pur sempre animali, esseri viventi anche se guidati dal chakra. Come sciame erano potenti. Come singolo...erano insetti che potevano venire schiacciati.

    Il mio odio aveva guidato quella tecnica, incandescente di violenza e cruda ferocia: il Mokuton modificato per catturare e schiacciare, la corteccia sostituita da liane adesive, sottili e comunque potenti, abbastanza da riempire ogni anfratto della bolla...e catturare in una presa ogni singolo insetto che si avvicinasse. Come se lo sciame avesse attraversato una feroce pianta carnivora, i coleotteri sarebbero stati bloccati, tutti, e schiacciati dal vegetale [Tecnica 2]. Se fosse stata qualunque altra manipolazione a combattermi non sarei riuscito a vincere, il mio Mokuton non avrebbe mai avuto abbastanza potenza da uccidere un nugolo di cristalli di ghiaccio o di lame d'acciaio. Ma erano insetti, esseri viventi che potevano venire catturati, e una volta catturati tutti lo sciame era irrilevante: una pressione minima bastava a schiacciarne uno e ucciderlo, e catturarli tutti assieme implicava distruggerli tutti, indipendentemente da quanto fosse famelico o devastante il loro morso.

    Se fossimo sopravvissuti, mi sarei immediatamente sincerato delle condizioni di Jushiro, fornendogli anche uno dei tonici di ripristino recuperati da Kinemon mentre la corrente continuava a trasportarci. Davanti a noi nell'acqua tersa la manipolatrice del sapone combatteva con un avversario che era forse il controllore degli insetti...e forse era stato lo scontro diretto a impedire alle sue creature di difendersi efficacemente dalla mia controffensiva. In ogni caso ingoiai il secondo tonico di recupero che avevo preso dal folle ninja di Iwa, per ripristinare le mie scorte di chakra [Azione 2 e 3], dato che tra sanguinamento e stanchezza accumulata ormai a stento riconoscevo ciò che mi circondava. Jushiro...ti sei spaventato? Come stai? Fra poco sarà tutto finito...scusa se ti ho spaventato prima urlando. Dovevo tenerlo tranquillo, non era il momento giusto perché si ribellasse a me, magari per la paura, mentre del demonio mi importava poco. Kinemon, sei vivo? Avrei chiesto, anche se l'acqua forse avrebbe attutito il suono. Avevo solo due opzioni: accettare l'aiuto del demonio, prossimo a svanire...o cercare di aiutare la nostra "salvatrice". Decisi che avrei tentato il tutto per tutto. Un solo tentativo...solo uno. Sibilai tra le labbra riarse, mentre combinavo le dita stance e piene di morsi in una manciata di sigilli, sforzandomi per portare la mia tecnica oltre quello che era il limite normalmente consentito. Bene. Hai una possibilità, Hisae. Sussurrai, mentre posavo la mano sulla superficie interna della bolla, lorda del nostro sangue. Doton... Sussurai.

    Alle spalle dell'uomo che, alcuni metri più avanti, era ingaggiato con Hisae, l'acqua si sarebbe fatta torbida fino ad addensarsi poi in due veri e propri arti di fango. ...Numa no Kitsui. [Tecnica 3] Generato il fango anche senza contatto con il terreno, usando l'acqua come medium, i due arti sarebbero rapidamente guizzati verso il manipolatore di insetti, cercando di afferrargli le braccia da dietro [Azione 4], rapidi, anche se non come lui, ma certamente silenziosi nel caos della corrente, e anche se se ne fosse accorto forse la distrazione sarebbe stata comunque sufficiente: l'uomo mi era sicuramente superiore, ma non lo era molto più di Hisae, e se avesse perso tempo con il mio Jutsu forse lei avrebbe avuto l'occasione giusta per finirlo! Se però l'offensiva fosse fallita e la Utakata non lo avesse sconfitto in maniera netta, se il Demonio fosse stato ancora presente mi sarei rivolto a lui. Demonio...accetto il tuo patto. Ma dimmi...puoi trasportare quel nemico lontano, invece che noi? Se puoi... Sorrisi malvagio. Fallo comparire davanti alla scrivania dell'Hokage in amministrazione a Konoha. In caso contrario...porta me e Jushiro al sicuro... Deglutii. A Kiri. Davanti al palazzo del Mizukage. Se è troppo lontano, allora al campo dell'Accademia.Non avevo altra scelta, in fondo. Ma forse Hisae sarebbe stata una combattente sufficientemente abile da cogliere l'occasione che le avevo dato: dopotutto Youshi ne era stato più che capace quando era un genin, arrivando a sconfiggere un nemico di grado jonin.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    9,5/75
    Vitalità
    10.5/14.5
    Slot Azione

    1. Presa sugli Insetti (Mokuton 6U)

    2. Tonico a Jushiro

    3. Tonico a Yato

    4. Presa sul nemico

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Propulsione con Mokuton (8U)

    2. Strangolamento Arboreo

    3. Stretta della Palude

    Note

  15. .

    A Spasso nel Tengu

    12

    Around the Clock

    [Fudoh prima della Prigione]

    Dopo aver avuto conferma da Toppu che ci sarebbero state ulteriori occasioni per parlare, Fudoh raggiunse la Pagoda Rovesciata, dove finì per avere un acceso dialogo con Hana e Byakuei. La donna dal canto suo sottolineò come la sua setta vivesse di informazioni e di ricerca tanto scientifica quanto delle arti ninja, e dunque i periodi di guerra erano di estremo interesse per loro viste le scoperte che avvenivano in quelle situazioni di grande tensione. D'altro canto Byakuei mantenne un fastidioso sorriso di cortesia anche se i suoi occhi scintillarono pericolosamente quanto il primario nominò i suoi "chiodi", segno che conosceva il tramite della sua insidiosa tecnica.

    [Raizen nella Cella]
    Liu Bei ascoltò con interesse la strana condizione descritta dall'Hokage, pur rattristandosi, dato che non aveva risposte chiare. Sembra una situazione terribile...che vuol dire la parola "randomico"? Comunque, non saprei come annullarla...il Vuoto Temporale comunque ha, paradossalmente, una durata limitata. E non saprei dove trovare abbastanza potere da annullare una condizione del genere. I suoi studi non erano ancora abbastanza avanzati da trovare una risposta, e non sapeva chi o cosa potesse essere la causa della maledizione. Quanto a Maya, sostenne le parole dell'Hokage con un sorriso beffardo, limitandosi a scrollare le spalle. Forse...sono una così cattiva ragazza. E gli avrebbe fatto l'occhiolino. Ma va bene, collaboreremo, Raizen. Almeno per uscire da qui. Dopodichè, vedremo di negoziare in maniera più...sostenuta. E passò la lingua sulle labbra, non in maniera volgare ma con discrezione, quasi eleganza.

    [La Squadra di Evasione]
    Curioso che uno si metta a interrogare mentre è dietro le sbarre. Nel futuro le abitudini cambieranno parecchio! <3 Avrebbe commentato Kotaro, giocoso, anche se nel suo sguardo un tenue sospetto era sorto: non avevano mai dubitato di Hagoromo e delle sue perdite. E tuttavia...ammetto che le informazioni sono tutte giunte da Konoha durante le prime battaglie, nessuno ha ritenuto necessario, vista la situazione, di approfondire...col senno di poi potrebbero averle...adulterate. Il piglio tagliente del suo viso emerse per un secondo: chiaramente aveva deciso di andare a fondo a quella faccenda. L'assenza di guardie venne confermata come strana anche da parte di Orochimaru, segno di effettivamente qualcosa era fuori posto.

    Nel mentre Maya era in qualche modo a colloquio con Fudoh, anche se apprezzava poco il suo modo di porsi. Uhm? Tu vuoi imparare da me? E ti avrebbe consigliato quel maleducato? Avrebbe portato una mano al mento, pensierosa e volutamente in una posa che accentuava le sue forme. Uhm...forse è solo timido e in realtà mi apprezza, se ti ha parlato così bene di me. Potrebbe essere divertente. E dimmi, tu pensi di essere...portato? Sussurrò, avvicinandosi alle sbarre e guardandolo languidamente. Ma si, forse non è il momento di parlarne. Convenne, mentre il Primario si rivolgeva a Liu Bei. Cao Cao? Come...come hai fatto a conoscere Cao Cao? Poi sgranò gli occhi. Anzi no! Non dirmelo, non devo sapere niente del futuro! Avrebbe sbottato, tappandosi le orecchie: sapere dei "nuovi" Guerrieri del Vuoto poteva essere pericoloso per lui. In ogni caso con i loro sforzi congiunti ottennero la liberazione dei prigionieri, e questo portò a nuove scelte e strategie.

    Q avrebbe annuito, serio, sostenendo lo sguardo di Raizen dopo essersi presentato, ma senza approfondire, mentre Orochimaru specificava che per la sua tecnica solo il dolore fisico contava, ma non poteva sapere per quella di Osamu. Ricordo che avevate usato questa tecnica una volta, anni fa, quando ero nella squadra dei Sette. <3 La rammento con particolare irritazione: avete ucciso un mio compagno quella volta. Ma la Serpe nel corpo di Liu Bei avrebbe fatto spallucce. Beh, eravate là per uccidermi. Tempi estremi creano alleanze estreme, no? Raizen si era intanto rivolto ad Apachai, che sorrideva con aria pura. Oh, io so combattere bene. Anzi, dicono tutti che so fare solo quello. Ho il Segno della Corrente Impetuosa, sai? Qualunque attacco a segno diventa una sequenza inarrestabile. Tu invece che sai fare? Usi...uhm...grosse asce? Sembri forte!

    [Lo Tsuchikage e la Signora]
    Prima di separarsi, Byakuei aveva detto che avrebbe comunicato a suo fratello di recarsi al porto, ma non c'era modo di sapere se le sue parole fossero sincere, in ogni caso il gruppo partì di buona lena verso il porto, e la combinazione di capacità dei presenti permise di accorciare le distanze in maniera netta e senza sbavature. Parleremo del pagamento quando verrai a trovarmi a Iwa, Fudoh-kun. Gli avrebbe detto, facendo l'occhiolino, mentre tracciava su tutti loro un sigillo assai elegante, capace di incrementare enormemente la velocità dei loro spostamenti, al costo di un netto ma transitorio depotenziamento fisico, che sarebbe sparito non appena fossero giunti a destinazione. Durante il volo "abbracciati" Maya avrebbe sorriso, anche se un pò meno provocante del solito, come se non le venisse facile o spontaneo fare allusioni con Fudoh, mentre Hana sarebbe stata piuttosto stoica, senza un minimo verso, e Q che invece sembrava un pò imbarazzato.

    [...]

    Avevano raggiunto lo Tsuchikage, che sembrava oltremodo ostile e sospettoso, nonostante conoscesse bene Maya. E per quale motivo dovrei fare quello che vuoi tu, o che vuole il tuo Hokage? Vedi di darmi una buona ragione! La storia di Fudoh, per quanto corretta, era quantomeno carente, ma Maya si sarebbe fatta avanti, chiarendo dettagli e rispondendo alle domande dell'uomo, che seppur contrariato ammise che attendere era una strategia, se realmente esistevano dei modi più veloci per giungere a destinazione. Q. Ci rivediamo. L'uomo di Kumo dall'aria seria avrebbe annuito, mentre Dageki ancora sonnecchiava intorno a lui, legato dal vincolo delle loro anime. Quello che dicono è tutto vero. E c'è una scorciatoia, lo confermo. La Nave non servirà. Hana invece, che aveva sbuffato quando Fudoh la aveva indicata, sembrava ora concentrata sulla donna sull'imbarcazione. Curioso... Avrebbe detto fra sé, ma anche se interrogata non avrebbe aggiunto altro.

    Non mi fido affatto. Di voi, dell'Hokage, di Maya o di Q. Ma so che servono strategie precise per vincere, e al momento non ho abbastanza informazioni per fare da solo. Quindi va bene. Avrebbe fatto un cenno alla donna sulla nave, che sebbene coperta dal cappuccio avrebbe annuito, andando verso la passerella mentre i suoi due Cavalieri si affrettavano a scortarla. Penso che dovremo andare nel posto della scorciatoia. Appena Tenma e Toppu ci raggiungeranno potremo aprire il varco. Sei sicuro che non ci porterà direttamente in pasto al nemico? Avrebbe chiesto il Kage, ottenendo un'espressione triste. Non sono più sicuro di niente. Ma so che Dageki non mi farebbe mai del male. E metto in gioco il mio onore su questo. Non era la risposta che l'uomo si aspettava, ma non aveva molte alternative. Aspettiamo almeno l'Imperatore. Aggiunse Hana, trovando una replica sarcastica in Maya. Che nome altisonante, lo chiami così perché ti ha sedotto e conquistato sotto le lenzuola?

    Intanto, mentre Maya parlava con Hana criticando i suoi abiti e il suo decolléte, Fudoh si sarebbe avvicinato a Q per scambiare qualche parola, mentre la donna col cappuccio restava indietro, evitando di comunicare con gli altri. Q, come la lettera dell'alfabeto. I ventuno guerrieri più abili di Kumo rinunciano al loro nome e ottengono una lettera come nome in codice. A parte le prime tre lettere, che rappresentano il Kage e il suo team ristretto, le altre non sono in ordine di importanza o abilità. Poi verso la Hayate. Lei era infiltrata nel mio team, con il codice di H. La scoprimmo ai tempi del Tengu e venne cacciata. Ora la H è un'altra persona, grazie al cielo. Ma poi alla menzione della lettera K il guerriero del Fulmine inarcò un sopracciglio, forse chiedendosi se aveva sopravvalutato il suo interlocutore. Io sono Hayate, la lettera era adeguata. E voi di Kumo siete i più ingenui tra cui mi sia mai infiltrata...bastavano due o tre parole anti-accademiche e tutti erano ai miei piedi. Avrebbe replicato lei, distogliendo l'attenzione da Maya, che ne approfittò per una velenosa osservazione su come gli Hayate fossero i clienti peggiori con cui avesse mai avuto a che fare, specie per quella mania di avere tutti lo stesso nome.

    Obi era terribilmente a disagio davanti a una persona che si proclamava Tsuchikage ma non era il SUO Tsuchikage, e in generale aveva una vaga capacità come sensitivo e comprendeva che tutti i presenti gli erano in qualche modo superiori...ma nulla era pari alla strana circospezione mista a venerazione con cui guardava la donna incappucciata, impedendo a tutti di avvicinarsi a lei. Gli sembrò quasi strano che Fudoh si rivolgesse a lui. Oh...va benissimo, grazie, ora colpi del genere non mi spaventano! Mostrò una mano che si trasformò rapidamente in metallo, prima di tornare normale: lo stesso potere dell'alleato di Benimaru Nikaido ai tempi di Taki! Si lasciò comunque controllare, e la Scintilla venne percepita con estrema chiarezza...ma non sembrava che Maya o la presunta Signora se ne fossero accorte. Quanto a Rei Yujin, invece, l'uomo dal viso elegante e dai lunghi capelli, che ancora guardava Maya senza capire cosa avesse fatto per meritarsi lo schiaffo, avrebbe fatto spallucce. Apu e Daun mi hanno punito dopo che sei scappato, e obbligato a pulire le latrine, ma poi la Signora si è avvicinata e...non so. Mi ha chiesto una mano e non ho potuto fare altro che aiutarla! Questa volta sarebbe stata Maya a distrarsi dal duello verbale sottovoce con Hana. Bella prova, sempre pronto ad aiutare tutti. Bravo, Rei Yujin. Bravo! Ma mai ad aiutare chi ha davvero bisogno...no, le responsabilità tu le scansi e mandi via! L'uomo era decisamente perplesso. Ma come sai il mio nome? Non ti ho mai visto prima! Che ti ho fatto??

    Nulla, ancora. Ma mi vedrai, eccome se mi vedrai. E poi andrai a fare quello che devi per il clan, abbandonando le tue responsabilità! Lui sbiancò. Cosa...cosa sai del clan? Io... Ma la donna incappucciata avrebbe alzato una mano, intimandogli di tacere e facendosi avanti. Lui si spostò, immediatamente in silenzio, inchinandosi al suo cospetto. Non è luogo nè TEMPO per questi discorsi. La sua voce era molto simile a quella di Maya, ma con un accento lievemente diverso e forse una maggiore delicatezza. E tu chi saresti, santarellina? Perché ti metti in mezzo a questioni personali? Le avrebbe chiesto Maya, in qualche modo un pò turbata, tanto che reagì come era abituata, cercando di prendere in contropiede l'avversario. O forse vuoi divertirti un pò con me? Avrebbe chiesto, lasciva, facendo un passo avanti ma trovandosi la strada sbarrata sia da Hana che da Obi. Non è luogo nè tempo. Lo ripeto. Sono molto stanca. Si sarebbe voltata. Obi. Si, Signora. Avrebbe risposto l'uomo, componendo alcuni sigilli e generando una sorta di carrozza di pietra, con tanto di cavalli animati dal suo chakra. Lei entrò all'interno, chiudendosi la porta alle spalle. Una donna che non sa combattere e si stanca perché è tardi. Mi chiedo come possa pretendere di portare avanti i suoi piani. Avrebbe commentato lo Tsuchikage, interrompendo quello scambio mentre Obi saliva sul posto del conducente della carrozza e Rei, ora silenzioso, si avvicinava a essa, di guardia. Maya guardò sottecchi tutti i presenti, prima di fare spallucce e allontanarsi. Si comportava in modo un pò diverso dal solito, per chi la conosceva...era come se la presenza della donna, e forse anche di Fudoh, la irritassero. O magari era solo la situazione?

    Intanto Fudoh si sarebbe dedicato allo Tsuchikage in persona. Io ero presente al risveglio dell'Oni. Ma non sono qui per quello, o almeno non credo. E tu invece? E gli altri? Hai forse scoperto il motivo per cui siamo tutti qui? L'informazione era preziosa, e lui non avrebbe avuto remore a torturare il Primario per ottenerla. Come uscire da quella situazione? Se lo avesse in qualche modo soddisfatto, la domanda sull'occhio lo avrebbe fatto sorridere. Ho trovato un abile ninja medico, diceva di far parte di una specie di gruppo di Oto, gli Illuminati. Mi ha fatto l'occhio. Mi sono fatto insegnare come fare la manutenzione e come ricostruirlo. E quindi lo ho ucciso. Solo io so come fare un oggetto come questo. Disse, con il chiaro intento di intimidire.

    Ci sarebbe stato sicuramente tempo per altre chiacchiere prima che arrivasse Shuichiro l'Imperatore, ma una volta sul posto avrebbe fatto un breve inchino mentre Hana lo presentava. Maya provò ad avvicinarsi con qualche frase di circostanza su quanto la facessero impazzire gli uomini baffuti, ma per quanto tentato lui seppe resistere, iniziando a parlare con lei del Fuuinjutsu di analisi e delle sue scoperte in maniera più tecnica di quanto non avesse potuto fare quando aveva spiegato la cosa a Youshi, che la aveva poi riferita a Fudoh. Su indicazione di Q il gruppo si sarebbe spostato (e ovviamente Obi e Rei sarebbero stati del tutto contrari a fornire passaggi nel calesse della Signora, mentre il Kage avrebbe rifiutato qualunque aiuto, non fidandosi di eventuali trappole o tradimenti) attraversando il centro abitato e guadagnando le umide campagne circostanti, diretti verso la scogliera sulla parte orientale dell'isola.

    Dakegi dice che c'è un sentiero molto stretto con dei gradini che portano a una grotta, un luogo ancestrale per i Gabbiani Pescatori. Un clan molto antico di volatili capaci di usare il chakra. Dovremo chiedere il permesso al loro Re e poi Dageki e Toppu potranno aprire il passaggio per il Faro del Nord. C'è una campana nella grotta e suonandola si rivela la Corte dei Gabbiani, altrimenti sembra un posto come un altro. Avrebbe spiegato Q, seguendo i sussurri del drago che solo lui poteva sentire. Tutti, Signora inclusa, furono costretti a scendere, marciando in fila indiana in un passaggio a malapena visibile, fino a una grotta non altrimenti raggiungibile, se non volando. Se per caso questo Re si oppone, ci faremo strada con la forza, naturalmente. Avrebbe detto il Kamizuru, trovando approvazione in Hana, mentre Maya sembrava più interessata a un accordo e Q a evitare inutili spargimenti di sangue, mentre il gruppo della Signora non esprimeva pareri. L'imperatore chiudeva il gruppo, scrutando preoccupato il cielo.

    La grotta in sé era sufficientemente ampia da ospitare cinquanta persone senza problemi, con l'acqua di mare che arrivava a lambire il lato orientale e la sabbia umida sotto i piedi, mentre le pareti presentavano innumerevoli nicchie, aperture e sporgenze, quasi a somigliare a una specie di arena. In una nicchia, seminascosta dalla vegetazione, una campana bianca aspettava solo che Q, su indicazione di Dageki, la suonasse. A meno di ostacoli o cambiamenti di piani dell'ultimo minuto, un rintocco argentino avrebbe riempito la notte, facendo vibrare la grotta stessa anche se solo per una frazione di secondo, come se stesse cambiando...e in effetti il cambiamento fu radicale. Decine e decine di gabbiani, alcuni normali e altri con abiti vagamente umanoidi riempivano nicchie e sporgenze, mentre una sporgenza simile a un trono, non presente in origine, ospitava un gabbiano di enormi dimensioni, almeno quanto Don, dotato di corona e di un grosso sigaro, vestito con una specie di uniforme finemente decorata.

    L'altro cambiamento, non da poco, era che solo Fudoh era presente...nessuno degli altri era stato convocato davanti alla Corte! La cacofonia di quei mostri alati era assordante, mentre il pennuto con la corona guardava il Primario con aria ostile. Alzò un'ala, intimando allo stormo il silenzio e poi parlando con voce stridula, resa roca da fumo. Il mio nome è Onokami Watanosuke Keitaro Owari Amenokyo Nobukamome, Re dei Gabbiani. Ti riferirai a me col mio nome completo e col mio titolo se non vorrai essere giustiziato. Sbuffò una copiosa quantità di fumo. Quindi...sei tu quello che ha torturato il membro della nostra specie. E ora tu e la tua armata vorreste passare per le nostre terre usando un drago mezzo morto come lasciapassare? Io dico...NO. Tolse il sigaro tenendolo tra le piume e facendo cadere della cenere a terra. Intanto un campanello tintinnava, segno che gli altri nella grotta volevano entrare, ma solo Fudoh era stato convocato. Ora...quali sono le tue patetiche giustificazioni per quell'atto riprovevole?

    SE in qualunque momento Fudoh avesse sbagliato il nome del Re Gabbiano, o si fosse mostrato ostile, il pennuto si sarebbe alzato, atterrandogli davanti, pronto a dare battaglia. Al condannato è concesso attaccare per primo. Sarà delizioso divorare i tuoi occhi mentre ancora boccheggi!


    [Naruto e Osamu]
    Camminare silenziosamente non era qualcosa di fattibile per tutti loro, ma programmare strategie sicuramente si. Orochimaru però, pur lodando l'intenzione, non poteva aiutare Raizen. E' un sigillo per impedire che il chakra venga percepito dall'esterno, non per sopprimerlo. E se cambiassimo bersaglio o tipo di sigillo la copertura svanirebbe. Inoltre...con questo corpo non potrei mai riuscire a convincere gli esperti a farlo. La percezione del chakra non è una verità assoluta. Il sistema elettrico però era facilmente aggredibile, anche perché quella stanza sotterranea era stata organizzata in fretta e non c'era stato modo di allestire un gruppo elettrogeno di emergenza.

    Non appena Raizen varcò la soglia, prima che Osamu lo percepisse, un buio improvviso coprì la sala, contrastato dopo pochissimi istanti da una sfera di fiamme che il misterioso individuo aveva acceso sopra la sua testa con uno schiocco di dita, illuminando a dovere quell'ambiente. L'immediato ingresso successivo del clone di Raizen alla guida del variopinto gruppo di shinobi, quasi volesse tentare una sortita, ottenne uno sguardo di compatimento da parte dell'uomo, come se li sottovalutasse. Pensavi che l'assenza di luce fosse un ostacolo per me? Sono stato cieco per più di dieci anni, come addestramento. Non diede segno di aver percepito l'Hokage che si spostava sulla parete, completamente occultato, senza contare che all'interno della sala era praticamente impossibile percepire il chakra, complici i sigilli. La parata del gruppo poi era un diversivo interessante, ma sarebbe stato sufficiente per aggirare le capacità del misterioso Osamu?

    Il clone non rispose alle sue domande, senza che questo alterasse la sua espressione, ma il fatto che l'altro avesse nominato le gemme ovviamente lasciò una leggera impressione. La tua conoscenza delle mie capacità non porta l'ago della bilancia in favore della vostra sopravvivenza. Disse, placidamente, mentre Apachai guardava il clone, nella luce delle fiamme, come a chiedere il permesso per attaccare, mentre Liu Bei in controllo era concentrato e pronto a usare il Vuoto Temporale per guadagnare istanti preziosi. Pensi realmente che il potere della manipolazione del tempo mi sia necessario per vincere? Il mio arsenale è qualcosa che non potete nemmeno concepire. Sollevò una mano verso Naruto, nella sua bolla. Probabilmente se lui esplodesse io stesso potrei avere la peggio. Forse. Ha avuto un'idea interessante e coraggiosa, ma potrei anche difendermi per tempo. Per citare l'Oni apparso sopra la Nebbia, avrebbe il 50% di possibilità di successo. Enunciò con un sorriso che svelava una profonda sicurezza in sé stesso. Ma voi? Se lo attaccassi ora, cosa resterebbe di voi e di Kiri in questa tasca temporale? Avete realizzato che questo posto non esiste realmente, ed è un'alternativa che non si è mai verificata né mai si verificherà? Un'approssimazione con numerose sbavature e imprecisioni, quasi un sogno che cerca disperatamente di diventare realtà. Però noi viaggiatori, che vediamo tutto senza colore, siamo oltremodo reali, catapultati qui per dolo o per caso. Poi si fermò sorridendo. O forse...o forse la tua è una sorta di proposta di alleanza, Raizen? Ho inteso bene il tuo nome, no?

    In questo caso...se volete il mio aiuto, concedetemi di Interrogare la vostra mente. In caso contrario, non credo di avere un motivo ragionevole per tenervi in vita, a parte la bomba vivente qui accanto. Combattere qui sarebbe deleterio per tutti, lo ammetto. Per finire controllati come i due Kage? Bella proposta! Avrebbe detto Orochimaru per voce di Liu Bei, ottenendo un cenno del capo. Vero, c'è anche quella questione. AHAHAHAHAH!!! Rise di gusto, in un modo che ricordava vagamente Guan Yu, era la risata di qualcuno che era stato in situazioni simili migliaia di volte. Bene. I miei piani sono già in moto, anche se avete rovinato la mia idea iniziale, ma parlare non costa nulla. Sollevò una mano componendo un mezzo sigillo, mentre il terreno mutava assumendo la forma di sedie simili a tori dove potersi sedere, anche per lui. Quando sono arrivato ho incontrato una donna di Hayate talmente aggrovigliata nelle linee del fato di questo luogo che ho dato per scontato che fosse arrivata qui in quanto convocata, mentre io ero a malapena in contatto, segno che il mio arrivo è stato casuale. Tu, Raizen, hai le medesime linee del fato, anche se in questa stanza non riesco a vederle...sai che il chakra e il destino sono strettamente collegati? Gli altri, come quella Maya o il tuo amico che gioca col tempo, sono vittime casuali come me. Dal modo in cui parlava sembrava non aver mai sentito parlare di Maya Orihara né di Raizen, che fosse una strategia per ingannarli? Inizialmente pensavo che la donna fosse l'unica viaggiatrice oltre me, e volevo usare la situazione pensando che questo fosse il vero passato, ma poi ho notato troppe discordanze, e soprattutto la vostra presenza. Avrebbe sollevato una mano. Quindi dopo avervi messo a riposo per un pò mi sono dedicato a studiare questa anomalia...nel mentre ho saputo di Naruto, e lui è quello con il maggior numero di linee del fato qui. Anche lui è stato convocato, forse più di tutti gli altri. Forse volevano convocare solo lui, te e la Hayate. Non saprei.

    Io ho un pò di mal di testa. Si sarebbe lamentato Apachai, non riuscendo a seguire bene tutte quelle parole difficili. Posso arrivare istantaneamente alla fonte di questo problema, e aiutarvi a risolverla. Ma...io cosa ci guadagno? Potrei uccidervi tutti, voi che siete miei nemici, e poi risolvere la cosa, no? Parlando seriamente: cosa avete da offrire? A quella domanda ogni traccia del suo sorriso era sparita, mentre le sedute, sia che le avessero usate sia che le avessero ignorate, avrebbero iniziato a muoversi leggermente, con fumo nero che usciva dalle narici taurine, minaccioso.

    Contemporaneamente, senza che Osamu desse segno di averlo percepito, complici le immense doti furtive e il blocco delle percezioni di chakra, Raizen era riuscito ad aggirare il nemico avvicinandosi dall'altro lato al Jinchuuriki in meditazione, che sedeva cercando di concentrare quanto più chakra possibile da più Bijuu senza però esserne sopraffatto, dopo aver deciso, tutti assieme, che l'esplosione era l'unica opzione possibile contro il Veterano. Disturbarlo poteva essere un rischio immenso, ma si trattava di un rischio che l'Hokage proveniente dal futuro era disposto a correre. Il suo sarebbe stato un tocco delicato, mediato da Kurama che era come sovrapposto nei gesti e nella volontà, e quindi nel chakra, al suo portatore. Sfiorò appena l'involucro di chakra, proiettando la sua mente in quella del suo antesignano, cercando di non interromperne la concentrazione, e raggiungendo quel luogo che già tempo prima aveva visitato con Itai e altri Jinchuuriki...la mente comune dei Bijuu, che un tempo erano un solo essere e che nel profondo ancora condividevano una radice comune.

    Era solo in quel luogo dal pavimento spoglio, in pietra, circondato dai nove Bijuu, tutti apparentemente intenti in una profonda meditazione ma il suo Kurama in qualche modo si era ritratto, percependo una forte opposizione o ostilità, che gli avrebbe comunicato, mentre cercava come di passare inosservato. Tra le creature intorno a lui c'era il Kurama del passato, ricatturato dopo grandi difficoltà come narrato nelle cronache della guerra...e un terzo Kurama, che percepiva ma non poteva vedere! La situazione si sta facendo insostenibile. Vuoi forse annientare tutti o far impazzire i Cercoteri? Non era la voce di Naruto ma quella di una donna a parlare, in piedi tra le gambe della volpe a nove code. Sono Kushina Uzumaki...o meglio il suo ricordo. E tu...sei come mio figlio, vero? Non sei di qui. Lui è apparso, con la sua volpe a nove code, mezzo morto. E ha scelto di riassorbire tutti i demoni, inclusa una seconda volpe a nove code, che però ricordava di essersi separata da lui alla sua morte poche settimane prima. Spiegò, indicando il pavimento che sarebbe diventato trasparente come acqua in quel momento, mostrando il precedente Hokage avvolto tra le code di un Kyuubi che era acceso di chakra come a formare un bozzolo. La Bomba Paradosso, la ha chiamata così. E ora ci sei tu a creare un nuovo paradosso? Cosa sei venuto a fare? Io e le memorie dei precedenti portatori possiamo mediare la tua discussione con i Bijuu, qui. Ma non disturbare lui, potrebbe essere pericoloso. Di cosa hai bisogno?
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