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Ryuji Uchiha.
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₪ Corridoi dell'accademia
Non si esagera dicendo che i corridoi sono i punti più frequentati dell'intera accdemia. Decine e decine di Studenti, Sensei o qualsiasi altro ninja di ogni villaggio passano attraverso questi lunghi corrodoi per raggiungere le aule o altre locazioni all'interno dello stabile. L'ambiente è sicuramente caotico, ma sicuramente ideale per incrociare lo shinobi desiderato fra una lezione all'altra.
Si accede ai corridoi attraverso l'entrata principale dell'accademia dove è presente un'anticamera attua a mandare i ninja ognuno nella direzione opportuna. Nell'anticamera è presente una grande mappa finemente disegnata dove sono riportati tutti i corridoi con il loro rispettivo sbocco nelle sale e nelle classi.
I corridoi che passano radenti ai muri perimetrali il più delle volte sono scoperti da un lato, in modo tale da poter ammirare la natura circostante allo stabile. Difatti proprio di fronte a questi passaggi scoperti sono stati piantati anni orsono decine di ciliegi che ritualmente ogni primavera fioriscono, lasciando scorgere un'atmosfera quasi irreale.
Molti sono gli studenti che saltando le lezioni o magari rimanendo in accademia dopo di esse, sostano in questi lunghi viali interni in attesa magari di un amico, di un sensei o semplicemente per riposo.
Edited by Ryuji Uchiha - 11/12/2006, 15:12. -
+† Abyss Shadow †+.
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Alastor correva per i corridoi schivando a stento tutta la gente che li percorreva; si guardava attorno cercando la sua classe, ma non riusciva a capirci nulla e tutto quel casino non lo aiutava sicuramente...
"Ahia!"
Disse quando, svoltato un angolo, andò a sbattere contro una figura imponente quanto maestosa che gli incutè non timore bensì rispetto.
"Mi...mi scusi...sono mortificato!"
teneva lo sguardo basso per paura di incorrere nelle ire di colui che aveva urtato...Avrebbe ottenuto il suo perdono? O il suo primo giorno di accademia rischiava di trasformarsi in un massacro?. -
Hayate Tamasizu.
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Ritorno all'accademia...
Da quando ero stato praticamente cacciato da kiri stavo passando dei mesi molto piatti,i miei allievi erano ormai diventati grandi e usarli per le mie missioncine private faceva sempre rischiare casini diplomatici,non potevò fare nulla tranne sfruttare i soldi rubati alla mizukage dopo il mio tetè a tetè con lee,cosi hayate tamasizu avevà deciso di tornare a fare quello che da ormai un paio di anni aveva abdicato...il sensei nella accademia,infondo la paga era buona,la cornice varia e gli lasciavano usare l'esplosivo...
la cosa che però non sopportava era il doversi alzare presto il mattino(11) il dovere lavarsi in fretta(si era lanciato nel fiume di castelvania e poi aveva rubato i vestiti a un passante) e il correre in accademia..
sopratutto perchè quel bastardo del passante aveva dei piedi 2 misutre in meno dei suoi e una maglia decisamente fetish(rosa) che hayate aveva scartato,hayate aveva quindi deciso di presentarsi con solo la giacca nera di pelle del passante,i pantaloni neri,capelli sciolti e con una katana svolazzante...
Ma non divaghiamo
La corsa per arrivare in accademia era stata particolarmente scomoda,e coi piedi nudi avevo calpestato tanti di quei sassi che se dio fosse esistito con tutte le bestemmie che avevo tirato si sarebbe tramutato per non darmi torto...
e oltretutto...il solito povero deficente di studente era venuto a sbattermi adosso...
lo guardia(nonostante la mia altezza non certo imponente) dall'alto in basso e con uno sguardo dal truce e l'assasino gli dissi...
ETUCHICAZZOSEI!!!
Edited by Hayate Tamasizu - 19/12/2006, 20:07. -
+† Abyss Shadow †+.
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ETUCHICAZZOSEI!!!
Quelle parole urlate inquietarono ancora di più Alastor il quale ora provava ad alzare gli occhi per incontrare il viso di quella persona che sembrava essere tremendamente adirata con lui; doveva trovare una scusa per calmarlo...
"Mi scusi...non era mia intenzione urtare contro di lei...non succederà più...è che vede...è il mio primo giorno...stavo cercando la mia classe...credo di essermi perso..."
Si sentiva un perfetto idiota, ma non sapeva che dire...quella stupida frase gli uscì di getto tutta piena di esitazione; ormai davanti a lui si apriva sempre più nettamente un bivio: o sarebbe stato perdonato o sarebbe stato punito...a lui non piaceva avere solo il 50% di probabilità di cavarsela, ma d'altronde era quello che offriva la situazione e a lui non rimaneva che sperare. Ma d'altronde non poteva nemmeno umiliarsi cosi per una banale spinta...
"Ad ogni modo..."
continuò
"mi presento: sono Alastor Aburame dell'omonimo Clan. Contro chi ho l'onore di aver urtato?"
Cercò di dare un tono sontuoso alla presentazione e di riprendere un po dell'orgoglio personale che aveva calpestato da solo con la frase precedente. Chi era il misterioso individuo? A guardarlo bene non era cosi maestoso come gli era sembrato, ma il suo portamento insigne, aveva un che di regale...non era uno shinobi qualsiasi! Presto l'avrebbe scoperto.... -
SilverKiller.
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Arashi era appoggiato a un pilastro che sosteneva il corridoio all'aperto, guardava il giardino, interessandosi poco o niente del trambusto provocato dal sensei e dallo studente...
Aveva gia trovato dove era situata la sua aula, ma aveva ancora qualche minuto e voleva rilassarsi.. -
Hayate Tamasizu.
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CITAZIONE"Mi scusi...non era mia intenzione urtare contro di lei...non succederà più...è che vede...è il mio primo giorno...stavo cercando la mia classe...credo di essermi perso...""Ad ogni modo...""mi presento: sono Alastor Aburame dell'omonimo Clan. Contro chi ho l'onore di aver urtato?"
<Center>la risposta alla mia non certo cortese domanda mi fece sorridere,mi tornarono in mente i miei primissimi giorni in accademia,il primo giorno anche io andai a sbattare contro un sensei che per punizione mi appese nudo al ciliegio che ogni volta guardavo con terrore,non che fu poi tanto male essere appesi li visto che attrassi l'attenzione di meta popolazione femminile della scuola...i ricordi mi fecerò sorridere e il mio umore cambiò instaneamente mi rivolsi ad Alastor e sorridendo gli dissi...
Dai tranquillo non è successo nulla di grave...vai in classe adesso.... -
+† Abyss Shadow †+.
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Dai tranquillo non è successo nulla di grave...vai in classe adesso...
Bene...a quanto pare l'aveva scampata per il momento...
"Averla una classe...la sto cercando per l'appunto...ma è mezz'ora che giro di corsa per i corridoi, le classi sono tutte complete e le lezioni stanno per cominciare...se non riesco ad inserirmi..."
Abbassò lo sguardo facendo capire quanto ci teneva...sapeva ormai di essere al livello degli altri studenti, ma non era riuscito a trovare un posto...era senza una classe...rischiava di perdere tutto...
"Devo assolutamente trovare un classe che mi accetti..."
Mormorò quasi sommessamente.... -
Hayate Tamasizu.
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Oddio anche questo...ma perchè stamattina non me ne andava bene una,il tipo rapinato non aveva una lira,ero senza scarpe e ora ci mancava anche un innocente studentello senza classe che elemosinava pietà...
Fanculo dai...vammi a prendere un capuccino coretto con tanta grappa e raggiungimi nella classe 1 sezione H,tanto ho gia accettato 2 privatiste...prendernè un terzo non sarà un problema.... -
Sharada.
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Nei corridoi
Non si è mai così occupati di quando non si ha nessuna occupazione.
Che sia un adagio più o meno diffuso, questo ci interessa.
Ciò che veramente importa è che la frase centrava in pieno lo stile di vita di Sharada. Egli aveva una tendenza irrefrenabile ad essere attivo soprattutto in circostanze che non lo richiedevano. Tuttavia questo accadeva tacitamente. Senza che nessuno se ne rendesse conto.
E avvolto in questo anonimato quanto mai utile Sharada era continuamente recettivo, avido di sapere. Un minuto gettato in pasto a un ozio improduttivo significava sempre una piccola morte per lui.
L’accademia mi stupì. Uno stupore che in realtà mi aspettavo e mi chiedo dunque se davvero tale possa definirsi. Non ero stato in una “scuola”. Il mio unico luogo di apprendimento era stato l’universo fittizio costruito sulle pagine dei volumi paterni. Per cui immaginavo il luogo atto ad esercitare l’insegnamento in maniera molto vaga e indefinita…
Da questo punto di vista mi sarei aspettato stupore indipendentemente da cosa mi fossi trovato davanti.
L’accademia vibrava di quella tranquillità tremenda quel mattino, che significa concentrazione e sacrificio. Ma anche pace. Un silenzio custodito dalla natura nel quale esercitare le proprie riflessioni.
In quel momento mi sembrava di trovarmi in una sorta di tempio dalle mura inconsistenti eppure inviolabili.
Mi sentivo al sicuro.
Il ragazzo camminava su e giù per i corridoi in assoluto silenzio, osservando con attenzione ciò che accadeva attorno a lui, soffermandosi su particolari magari irrilevanti…
Le classi. Cosa aveva spinto l’architetto a disporle in quel determinato modo. I corridoi. Il loro lato aperto alla natura. Come una metafora. Un promemoria che doveva risuonare potente nelle menti degli alunni. Ricordate. Ciò che apprenderete qua dentro è nulla in confronto a cosa vi aspetta là fuori. La solita inoppugnabile ambivalenza della vita. Conoscenza ed esperienza. Le piante la fuori. La loro specie. Chissà se fioriranno? E intanto cercava di catalogarle per specie, attingendo a quel poco che aveva studiato al riguardo. Il pavimento. Il rumore che avrebbero prodotto dei passi di corsa su di esso…
Mentre mi feci questa domanda il caso o un Dio doveva essere momentaneamente in ascolto, si vede. E secondo il suo capriccio mi rispose. Un ragazzo svoltato l’angolo urtò un uomo.
Poco m’interessava dell’avvenimento, se non la constatazione che il rumore dei passi sul suolo denunciavano fretta e smarrimento.
Qualcos’altro richiamò la mia attenzione. Quell’uomo. Era così strano. Scalzo. I suoi passi erano leggeri e non emettevano alcun suono. Poi abbandonai i giudizi legati alla relazione degli individui col pavimento, piuttosto restrittivi per dirla tutta.
Quel giovane uomo era contrassegnato da una stravaganza che lo rendeva elegantemente trasandato. Come di chi si trova ad apparire in un dato modo per necessità piuttosto che per scelta propria.
Sembrava avesse rovistato tra dei rifiuti per procurarsi il suo abbigliamento. Pesca che non doveva essersi rivelata fruttuosa.
Sharada era divertito almeno nella misura in cui sarebbe stato curioso di saperne di più su quell’uomo.
Avrei potuto estinguere tale voglia, parlandogli. Ma a che prò? Per perdere quella mia ignoranza occasionale? Era così dolce immaginare una spiegazione invece di conoscerla.
Se avessero potuto e i suoi genitori lo ritenevano ormai possibile, i suoi occhi avrebbero sorriso.
La scenetta si consumò in poche battute, poi, ognuno per la sua strada.
Trassi dalla mia borsa un libro e, seduto su una gradinata con lo sguardo rivolto a degli alberi, peschi con ogni probabilità, mi persi tra le sue parole.SPOILER (click to view)Narrazione 3^ persona
Narrazione 1^ persona
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+† Abyss Shadow †+.
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Fanculo dai...vammi a prendere un cappuccino corretto con tanta grappa e raggiungimi nella classe 1 sezione H, tanto ho gia accettato 2 privatiste...prenderne un terzo non sarà un problema...
Quelle parole riaccesero la speranza negli occhi di Alastor.
"Azz che culo! Ho pure trovato una classe al costo di un cappuccino corretto..."
Non se lo sarebbe aspettato ma tutto sommato dopo tanta sfortuna ci voleva qualcosa che andasse per il verso giusto...
"Grazie mille Sensei! In classe troverai il tuo cappuccino corretto con tanta grappa! A più tardi!"
Si girò e corse alla più vicina macchinetta del caffè prendendo la bevanda per il maestro, dopodichè si diresse verso la sua nuova classe.. -
SilverKiller.
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Per Arima era ora di entrare in classe, lentamente, si staccò dal supporto e andò verso la sua classe . -
itadakimasu.
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orochimaru bunshin gira e gira per i corridoi dell'accademia in gerca di qualke classe dove imbucarsi per seguire le lezioni ...ma niente tutti i sensei se ne accorgono e lo cacciano .....stizzato orochimaru bunshin inizia a calciare tutto quello che trova d'avanti dai porta ombrelli ai distrubutori delle bevenda e dopo aversi calmato decide di iniziare ad allenarsi da solo per migliorare il suo " henge no jutsu" . -
Andak Kayumura.
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entrando nell'accademia affollata vengo percorso da un senso di rimorso. ma perchè sono venuto tra questi buzzurri? non potevo starmene nel bosco? sospiro, poi vedendo un'irato studente che si mette a calciare il portaombrelli mi avvicino e gli dico
- senti tu, che ca**o fai? vuoi essere esplulso dall'accademia? adesso dimmi dove sono le classi? veloce a rispondere non ho tempo da perdere con gente debole come te!
poi sbuffando dalla noia... aspetta le risposte del ragazzo davanti...
- vuoi darti una mossa?
ma perchè? prevedo corsi pal***i e inutili in questa accademia.. -
29Fireman92.
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MA COME FACCIO AD ISCRIVERMI?????????? . -
Yami Kaguya.
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OT
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