Corridoi dell'Accademia

Il sensei ideale

Lo shinobi dai capelli argentati mi mise davanti ad una strana scelta. Probabilmente conosceva qualcuno che poteva aiutarmi, ma prima voleva sapere se il sensei che desideravo mi doveva riempire di lavoro o di nozioni.

<< Lavoro, nozioni che differenza fa? l'importante e che io diventi più forte ... ma se devo essere sincero preferisco menare le mani. >>

Odiavo la teoria e durante il corso genin avevo rischiato anche di addormentarmi, rischiato perchè con Amanimaru era impossibile dormire. In un modo o in un altro riusciva sempre a rendere la situazione ... divertente.

Oltre che diventare più forte ciò che volevo era anche divertirmi, fare una esperienza nuova e ammazzare la noia di quei giorni in cui non stavo facendo un emerito ca**o. Niente missioni, nessuna esperienza particolare e sopratutto niente combattimenti.

<< Comunque l'importante è che mi faccia divertire >>

Il sensei ideale

Un uomo sporco e sudato che dice di non essere idoneo a menare le mani, sembrava un tantino strano. Non ero molto interessato agli insegnamenti teorici per quanto utili potessero essere, eppure il suo sghignazzare prometteva bene. Inoltre avevo girato tutto il giorno senza trovare nessuno e quello shinobi forse era la mia ultima speranza.

<< Beh come ho già detto non mi interessa se gli insegnamenti siano pratici o teorici, e se saranno divertenti tanto di guadagnato. Spero solo che le nostre concezioni di divertimento siano simili >>

La mia idea di divertimento era sicuramente differente dalla sua. La mia comprendeva dolore, combattimenti e magari anche morte e probabilmente quel ninja non mi avrebbe offerta nulla di tutto ciò. Ma se era davvero esperto quanto diceva allora mia vrebbe fatto bene ascoltare i suoi insegnamenti.

Il sensei ideale

Quello shinobi mi convinceva sempre di più, e quando si alzò per andare in segreteria notai anche il suo puzzo che si allontanava. Il mio naso percepiva bene gli odori, ed uno forte come quello non passava di certo inosservato.

Prima di entrare mi chiese il nome, il grado e il villaggio di appartenenza dicendo che così avrebbero potuto usarle sulle nostre lapidi nel caso non fossimo ritornati. La trovai molto divertente e sorridendo risposi allo shinobi.

<< Magari ci riuscissero, significherebbe aver sostenuto un combattimento davvero divertente. Comunque il mio nome è Haru Hattori, dal villaggio di Oto. Il mio grado è Genin >>

Era davvero difficile trovare una persona come me, e presto anche quello shinobi l'avrebbe notato. Mi accorsi che non conoscevo ancora il suo nome e prima che potesse entrare in segreteria...

<< Ora che ci penso non mi hai detto il tuo nome... >>