Al Tempio della Nebbia - La Seconda Riunione di Kiri

I flebili raggi mattutini filtravano ormai da pochi minuti dalle socchiuse persiane della stanza da letto, era presto, la nebbia ancor non era calata sul villaggio di Kiri, evidenziando così l’ottima giornata che si prospettava. Gl’occhi aperti fissavano il soffitto illuminato di riflesso dalle chiazze luminose sul pavimento, quella notte passata in buona parte insonne, era trascorsa, anch’essa come tante altre or lasciava spazio al dì… con essa pur i pensieri erano svaniti, non v’era tempo da perdere, oggi novità erano nell’aria, rinnovamento e idea provenienti dal luogo che per antitesi avrebbe definito il più “conservatore” della regione, il Tempio.
Eppure lì si sarebbe svolta la riunione che avrebbe coinvolto tutti, almeno si sperava, i ninja del villaggio.
Con la mano destra afferrato i lembi del piumone, lo sollevò scoprendo le membra, il torpore del riposo notturno a contatto con l’aria gelida del clima invernale lasciarono che il corpo venisse scosso da un repentino brivido, che dai piedi, l’attraversò sino al capo.

Brrrr, che freddo!!!

Si sedette così al letto lasciando che i piedi si posizionassero nelle infradito, adeguatamente riposte a piè del lato sinistro, riflettendo ora sui motivi di una simile riunione!

° che diavolo vorranno da noi gl’amministratori? Più di una volta mi son recato da essi per rendermi utile al villaggio, magari con un semplice lavoro di guardia alle mura, perché no, mi sarebbe servito da gavetta e mi avrebbe iniziato al senso di dovere necessario verso il villaggio ed i suoi abitanti, ma mai che fossero stati presenti, sempre indaffarati tra le loro scartoffie. Beh, anche le pratiche burocratiche sono indispensabili ma in primis il vissuto… °

Intanto s’era levato e s’apprestava a sbrigare i suoi bisogni e a far colazione.

[…]

Toc…

La porta si richiudeva alle sue spalle mentre repentino percorreva i gradini che conducevano al giardino e di li al viale che immetteva sulla strada principale, tirando il laccio che fissava la sacca portaoggetti alla vita…
Alla vista il suo look sarebbe parso parecchio formale, un semplice kimono rosso con tre fasce bianche, due sulle maniche, una all’altezza della chiusura dei bottoni, che scendeva sulle gambe avvolte da un pantalone, legato al busto da un lazzo di colore viola.



Nella mano sinistra una mela che morsicava avidamente all’incirca ogni dieci passi ed ancor cingeva quel frutto quando fece l’ingresso nella struttura che nella giornata odierna avrebbe funto da aula d’assemblea. V’era ancora poca gente, tra i presenti riconobbe Drio, jiuki e lo stesso amministratore Shiltar del Clan kaguya, quest’ultimo conosciuto indirettamente nell’ultimo congresso per medici ed apprendisti tali avvenuto a Castelvania.
Avrebbe salutato con un cenno del capo i primi dua qualor si fossero voltati mentre fissando l’amministratore avrebbe pronunciato simili parole…

Per chi non mi conoscesse io son Etsuko, ninja di Kiri…

E mordendo nuovamente la mela si sarebbe accomodato in seconda fila…
Ora e sol ora scorgeva la scritta sulla lavagna, un colpo al cuore, le pulsazioni che aumentavano effetto diretto del rilascio d’adrenalina nel sangue, efetto che cessò ben presto quando il ragazzo tornò alla ragione…
Aveva da sempre sognato di divenir ninja appartenente alle squadre speciali di kiri, ma evidentemente al grado attuale, ossia quello di studente, seppur in procinto di eseguire l’esame Genin, avrebbe potuto fornire ben poco supporto a simile squadra risultandone evidentemente sol un peso.

° Beh, almeno da oggi la squadra si formerà e per essere ottimista, ci sarà anche la possibilità un giorno di potervi prenderne parte! Vediamo come procede… °

All’esterno di simili emozioni nulla era trasparso, l’espressione del ragazzo era rimasta immutata, seria ed inespressiva come sempre.